HELLAS news... + - =
LE ULTIME SUL CALCIOMERCATO DELL'HELLAS Tutti i 'rumors' del web e la lista continuamente aggiornata dei nomi che 'girano' in entrata ed in uscita attorno al VERONA: IL LIVERPOOL FA SUL SERIO PER JORGINHO: Pronta l'offerta da 8 milioni di sterline (poco meno di 9 milioni e mezzo di Euro) per portare il regista di scuola HELLAS in Premier League! Tutto può essere al momento ma personalmente ritengo questo 'rumor' più un gossip che una reale notizia anche se è vero che i giovani italiani aldilà della Manica sono molto apprezzati ed il nostro Frello in particolare è seguito da tempo...
SOGLIANO LAVORA ANCORA IN DIFESA e i 'rumors' dicono che dopo GONZÁLEZ un altro sudamericano potrebbe arrivare alla corte gialloblù, si tratta di Matias CAHAIS difensore centrale argentino di 26 anni in uscita dal RACING AVELLANEDA.
Per l'acquisizione del cartellino del giocatore si parla di una cifra di poco inferiore ai 2 milioni di Euro.
PAROLA D'ORDINE PAZIENZA! ...E' quanto predica SOGLIANO dopo i colpi (molto importanti) DONATI e GONZÁLEZ ai tifosi scaligeri: Con TONI si è ai dettagli ma la firma ancora non c'è così come per il ritorno di PEGOLO e sono vicinissimi pure i rumeni SAPUNARU e BALASA.
Con la SAMP si apre la pista POULSEN e per quanto riguarda SEFEROVIC si attende l'incastrarsi di altri pezzi come in un puzzle (ma è molto probabile che l'attaccante ex NOVARA, via da Firenze, venga a a Verona come prima opzione).
Secondo TuttoB.com sarebbe fatta anche per Mario YEPES in scadenza col MILAN e pilastro centrale della in difesa nella nazionale colombiana, in questo contesto, fermo restando l'impiego di MAIETTA, è naturale pensare che MORAS scelga altri lidi (magari più vicini a casa) dove continuare la sua 'arte pedatoria' nonostante abbia un'altro anno di contratto con i gialloblù dopo la Promozione...
FORTE CORDOGLIO DALL'HELLAS e da tutto il mondo del calcio per la scomparsa di Stefano BORGONOVO ex calciatore vittima della SLA e fondatore della Stefano Borgonovo Onlus che sostiene la ricerca per sconfiggere quella terribile malattia che piano piano blocca crudelmente ogni muscolo del corpo...
'IRON-NICK' FERRARI ha donato la maglia del rientro dopo la lunga squalifica a 'Popoli' la Comunità Solidarista che ha come obiettivo il sostegno umanitario di gruppi etnici o intere popolazioni che vivono in gravi condizioni di disagio a causa di guerra, fame, povertà, calamità naturali, e che lottano per la difesa della propria identità, tradizione, cultura e indipendenza politica.
DANIELE CACIA premiato dal Comune di Catanzaro come cittadino capocannoniere della Serie B 2012-2013 'Io un giorno con i giallorossi in serie A? Non si sa mai. Comunque la città il sogno della massima serie merita di realizzarlo'
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DICONO + - =
Le prime parole del nuovo acquisto GONZÁLEZ in gialloblù «Il mio obiettivo è quello di migliorarmi ogni giorno e di lottare per una maglia da titolare. Credo in questa società ed in questo progetto, Verona per me rappresenta un'occasione importante per crescere. Sono felice per il modo in cui tutti mi hanno accolto: sentire la fiducia per me è fondamentale» HellasVerona.it
Mister MANDORLINI «Donati? E’ sicuramente un calciatore che può essere utile alla causa, ha esperienza e tanti campionati di A alle spalle. E’ un mediano duttile ed universale, che piace sia a me che a Sogliano: cerchiamo giocatori di questo tipo. Toni? Di ufficiale non c’è nulla, bisogna stare tranquilli. Il direttore è bravissimo, ci sono dei tempi da rispettare per tutte le cose. Luca ha molti estimatori, la carriera parla per lui. Non so se sarà un giocatore dell’Hellas, ma personalmente lo apprezzo molto. Seferovic? La Fiorentina ha tanti giocatori bravi, possono servire a tante società. Ripeto: bisogna avere pazienza. Serie A? Sarà un campionato diverso, non so chi resterà o meno dell’attuale rosa, ma quello che conta sarà lo spirito dei nuovi arrivi. Non mi piace parlare di obiettivi: resto con i piedi per terra, dovremo essere carichi, motivati e pronti a tutto...» HellasVerona.it
Il vice BORDIN ospite in TV «C'è tanto entusiasmo, i tifosi sono in fermento dopo la grande promozione dell'anno scorso. Mandorlini? E' in vacanza» TuttoMercatoWeb.com
Presentazione Alejandro Damian Gonzalez | Daniele Cacia premiato in Comune |
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
FORMULA 1: Dalla prossima stagione patente a punti anche per i piloti con penalizzazioni fino a 3 punti e sospensione per un GP al raggiungimento dei 12 punti...
MERCATO NBA: PIERCE e GARNETT dai CELTICS ai NETS!
CONFEDERATIONS CUP: L'ITALIA sfiora più volte l'impresa contro le 'Furie Rosse' in una gara praticamente perfetta in cui tante sono state le occasioni a favore (compreso il palo colto da GIACCHERINI) e forse ai punti avrebbe pure meritato la vittoria ma la SPAGNA, nonostante un tiki-taka non proprio convincente, riesce a spuntarla al 7° rigore e ora se la vedrà in finale contro il BRASILE padrone di casa...
MOTOGP: Brutta caduta con frattura della clavicola per LORENZO... Stagione a rischio?
SERIE A: MICCOLI sentito per 5 ore dagli inquirenti che gli hanno chiesto conto delle sue (per ora) presunte frequentazioni mafiose e per quella ignobile intercettazione sul giudice Falcone... Ovviamente il calciatore ha negato ogni addebito ma tutti i suoi tifosi gli hanno voltato le spalle e sul suo profilo Facebook c'è chi ha scritto 'Fango sarai tu!'. Per gli italiani degni di questo nome forse rimane ancora un po' di speranza di riscato!
TENNIS: 'Anche i ricchi piangono' a Wimbledon! Subito fuori sia FEDERER che la SHARAPOVA due delle 'stelle' che potevano ambire alla vittoria finale! A fa da contraltare la gioia azzurra che porta per la prima volta 5 italiani al terzo turno!
MERCATO SERIE A: Colpaccio TEVEZ per la JUVE che lo ingaggia dal MANCHESTER CITY soffiandolo al MILAN che lo 'corteggiava' da tanto tempo...
RASSEGNA STAMPA + - =
SPORT / Calcio: l'emozione di Daniele Cacia e i suoi 'mai dire mai' (CON VIDEO)
Il centravanti catanzarese del Verona premiato in Comune. "Io un giorno con i giallorossi in serie A? Non si sa mai. Comunque la città il sogno della massima serie merita di realizzarlo"
Mercoledì 26 Giugno 2013 - 14:43
Emozionato il giusto ma soprattutto stupito per quella folla di ragazzini di alcune scuole calcio che aveva riempito la sala concerti del Comune solo per vederlo. Daniele Cacia quasi 30 anni, catanzarese del quartiere S.Elia, centravanti del Verona che quest’anno è tornato in serie A grazie e soprattutto ai suoi 24 gol, ha con la sua città un legame forte che esprime non solo quando viene a trovare la famiglia. Le sue origini emergono spontaneamente giorno dopo giorno grazie alla sua inequivocabile cadenza linguistica che gli anni vissuti tra Torino, Verona e Piacenza hanno modificato ben poco. Daniele oggi era a Catanzaro invitato dall’Amministrazione comunale che l’ha voluto premiare con una targa ricordo per quanto ha fatto nell’ultimo torneo cadetto ma non solo: per il suo valore di atleta e di uomo.
FONTE: CatanzaroInforma.it
ALTRE NOTIZIE
Hellas Verona, Bordin: "C'è tanto entusiasmo in città"
28.06.2013 01.07 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Ospite negli studi di Sky per Speciale Calciomercato, il tecnico in seconda del Modena Roberto Bordin ha parlato della situazione della piazza veronese: "C'è tanto entusiasmo, i tifosi sono in fermento dopo la grande promozione dell'anno scorso. Mandorlini? E' in vacanza".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
28.06.2013
C'è l'accordo con Luca Si avvicina anche Pegolo
Luca Toni è ai dettagli, ma la firma ancora non c'è. Sogliano e Setti l'hanno specificato a chiare lettere in più di un'occasione. «Ci piace molto, ma procediamo con calma». Questione di tempo, anche se la trattativa è in fase avanzata. Attaccanti in vista, senza troppa fretta. Kozak è sempre un pallino dell'Hellas, riuscire a prenderlo però sarà un altro paio di maniche. Anche per Seferovic bisogna aspettare, per di più in pressing ci sono anche Torino e Livorno.
Di certo è sempre più lontano Giulio Ebagua, pupillo di Sogliano, a fine contratto con il Varese ma destinato a finire in un'altra piazza di Serie A o in una big di Serie B. Toni potrebbe avere come compagno di squadra Gianluca Pegolo, che al debutto da titolare in Serie A, nel 2001, gli parò un rigore nel due a zero dell'Hellas al Brescia con la doppietta di Mario Frick. Pegolo è sempre nell'agenda del Verona, ma l'ingarbugliata situazione che sta attraversando il Siena consiglia di ripassare quando il quadro sarà più chiaro.
Il prossimo Hellas non avrà più Vangelis Moras, che ha mercato in Grecia soprattutto per le attenzioni del Panathinaikos. Arriverà un altro difensore centrale ad affiancare Gonzalez e gli intoccabili Maietta e Bianchetti. Piace Diego Polenta, Under 20 uruguaiano del Genoa ma al Bari nelle ultime due stagioni, adocchiato da Sogliano quando lavorava per il Palermo. In ballo, sempre per la difesa, resta Matias Cahais del Racing de Avellaneda corteggiato anche dal Catania.
Fra le carte nel mazzo c'è pure Mario Yepes, svincolato dal Milan con un passato nel Chievo e già seguito dall'Hellas. In scadenza di contratto anche Ivano Baldanzeddu, jolly l'ultimo campionato alla Juve Stabia che l'Hellas dovrebbe prendere e poi girare allo Spezia, che rivuole fortemente Luca Ceccarelli. Porta ormai chiusa per Nico Lopez, il talento della Roma a un passo dall'Udinese nella trattativa Benata. Spiraglio per Edgar Barreto, già preso una volta da Sogliano ai tempi di Palermo e cercato pure dal Torino. Ma il paraguaiano è incedibile per Zamparini, almeno per ora.
A.D.P.
27.06.2013
Toni più vicino al gialloblù Si cerca anche Seferovic
Manca poco ormai. Luca Toni è pronto ad abbracciare l'Hellas. L'incontro con Sean Sogliano è imminente. Forse già oggi. Oppure domani. Un giorno in più o in meno a questo punto non fa differenza. Le due parti sono vicinissime, l'accordo non tarderà ad arrivare. Il Verona vuole mettersi in tasca il più in fretta possibile anche Haris Seferovic, dopo che la Fiorentina avrà allungato il suo contratto in scadenza l'anno prossimo. Fra Sogliano e Pradè, uomo mercato della Viola, c'è un mezzo patto che la Fiorentina ha tutta l'intenzione di voler rispettare. I tempi dipendono anche da Fali Ramadani, agente di Seferovic in questo momento alle prese soprattutto con la cessione di Jovetic alla Juventus. Ci vuole solo pazienza.
Per un posto là davanti c'è in ballo pure Libor Kozak, come lo stesso Maurizio Setti ha confermato ieri. «Il giocatore, molto interessante, ha il nostro pieno gradimento. Non a caso piace a molti», le dichiarazioni del presidente del Verona a lazionews24.com. Nomi forti, che hanno già stimolato la fantasia del popolo dell'Hellas. La campagna abbonamenti ieri ha raggiunto quota 2.300 tessere. Il mercato dell'Hellas nel frattempo spazia su più fronti, anche se certe porte sono destinate a restare chiuse. Difficile arrivare a Daniele Baselli, ventunenne centrocampista che l'Atalanta non ha molta intenzione di cedere dopo le due buone stagioni al Cittadella.
Diverso il discorso per Marco Crimi, mediano anche dell'Under 21 che il Grosseto certamente venderà per fare cassa ma su cui si sono concentrati gli interessi di parecchi club. Radiomercato ha parlato anche di Jorginho, che il Verona vuole tenersi ma accostato nelle ultime ore a due big del calcio inglese come Chelsea e Manchester City. L'interesse attorno a Giorgio resta alto, ma sulla questione soprattutto il Milan potrebbe avanzare qualche pretesa in più delle altre. Di mercato e della prossima stagione parlerà anche l'allenatore Andrea Mandorlini, questa sera in diretta dalle 19.10 a RadioVerona in una puntata speciale di Fuorigioco. Da non perdere.
A.D.P.
27.06.2013
Gonzalez, un guerriero uruguagio
ORMAI È TUTTO FATTO. Il diesse Sogliano ha già chiuso l'accordo con il Penarol e il giocatore che ieri mattina ha sostenuto le visite mediche all'ospedale di Negrar. Grande attenzione alla difesa Si apre la trattativa con Moretti, in dirittura d'arrivo anche Sapunaru Attenti a Bianchetti e Albertazzi
I successi partono dalle basi, il teorema dice questo. E il Verona si sta adeguando. Solidità prima di tutto. Sean Sogliano pensa molto alla difesa, a un reparto che è stato il meno battuto dell'ultima Serie B e che lo stesso comun denominatore intende conservarlo anche al gradino di sopra, innalzando ovviamente la qualità con gente di spessore adeguato a reggere l'urto coi più grandi. Alejandro Damian Gonzalez è già a Verona, bloccato da un paio di settimane. Velocità e leadership, difensore centrale che del Penarol è stato anche capitano giocando fino all'Under 20 della Celeste. Sogliano ha giocato d'anticipo. E ha preso quel che voleva. Tassello di sostanza, ma i lavori sulla difesa sono appena cominciati.
CHILI E CENTIMETRI. Un altro mattone sarà Cristian Sapunaru, pezzo da novanta, esterno destro che col Real Saragozza ha giocato la Liga ma soprattutto tante stagioni ad alto livello, nazionale romeno dal gran fisico e dagli ottimi piedi. Il Verona non è l'unico a volerlo, ma anche stavolta è stato il più deciso nell'approccio e nel condurre una trattativa non semplice, specie quando hai a che fare con uno in scadenza di contratto e con un curriculum lunghissimo fra una nazionale della Romania di cui fa parte in pianta stabile da cinque anni alle quattro stagioni col Porto, protagonista anche di un grande palcoscenico come la Champions League. Anche a sinistra qualcosa di sta muovendo, il Verona ha riscattato tutto il cartellino di Alessandro Agostini e verificherà strada facendo se anche la metà di Michelangelo Albertazzi riscattata dal Milan può tornare utile in Serie A. Probabilmente sì, ma da quella parte meglio cautelarsi e così il Verona sta pensando a Emiliano Moretti, altro cavallo su cui vale la pena puntare, un passato anche al Valencia ed un futuro che parla di un solo anno di contratto al Genoa. Possibilità di rinnovo? Neanche una. Per questo l'Hellas sta monitorando la situazione con grande attenzione.
BIANCHETTI A GRAN VOCE. La variabile della prossima difesa dell'Hellas sarà Matteo Bianchetti, positivo all'ennesima potenza all'Europeo d'Israele dove ha dimostrato ancora una volta di avere vent'anni solo all'anagrafe. La testa è quella di un adulto, il modo di stare in campo anche. Contro Balotelli e Tevez sarà altra musica, ma è altrettanto chiaro che un prospetto di queste dimensioni busserà prima o poi alle porte della formazione titolare per reclamare quello spazio che il suo valore giustifica in pieno. Vicino a lui grandi motivazioni avrà pure Mimmo Maietta, arrivato alla massima serie a trentun anni dopo una gavetta infinita ed una militanza all'Hellas che gli ha regalato titoli e tanta considerazione agli occhi di Mandorlini. Resta da soppesare a dovere il capitolo che riguarda Vangelis Moras, che grazie alla promozione si è conquistato un altro anno di contratto. Il greco potrebbe anche partire ed avvicinarsi a casa. Oppure restare e giocarsi le sue carte, visto che in Serie A di centimetri ed alternative valide c'è sempre bisogno. Sul tavolo anche il destino di Luca Ceccarelli, capitano soprattutto nei momenti bui, in scadenza a giugno 2014. La B lo reclama a gran voce, le offerte non gli mancano. Sicura la partenza di Crespo, che l'Hellas non riscatterà dal Bologna. Resterà Fabrizio Cacciatore, jolly per eccellenza della difesa e non solo. L'immagine della voglia di sacrificarsi per la squadra. Anche in porta, dovesse servire. Il prossimo Verona partirà proprio da questi principi.
Alessandro De Pietro
27.06.2013
Una maglia per Popoli, va in campo anche Ferrari
Quando il gialloblù è anche solidarietà. L'attaccante del Verona Nicola Ferrari ha regalato la sua maglia - quella indossata contro la Ternana al ritorno in campo dopo la lunga squalifica - ai rappresentanti di Popoli. La Comunità Solidarista, nata nel febbraio del 2001, ha come obiettivo il sostegno umanitario di gruppi etnici o intere popolazioni che vivono in gravi condizioni di disagio a causa di guerra, fame, povertà, calamità naturali, e che lottano per la difesa della propria identità, tradizione, cultura e indipendenza politica. Popoli metterà all'asta la maglia del bomber alla prossima festa dell'associazione, il ricavato finanzierà gli interventi umanitari.
HELLAS STYLE. I tifosi hanno scelto. L'Hellas Style che sarà impresso sulle divise ufficiali da gara per la stagione 2013-2014 sarà Transformers. A testimoniare il grande successo ottenuto dal contest ci sono i quasi settemila voti ricevuti, 1.856 dei quali sono andati allo stile vincitore. Si chiude così l'iniziativa che ha permesso a tutti i tifosi di poter disegnare i nomi ed i numeri che accompagneranno i gialloblù nel prossimo campionato di Serie A. Questa la classifica finale Transformers: 1.856 voti, Gothic 13: 1.488, Kenyan Coffee: 1.418, Haettenschweiler: 986, Dock 11: 820. Per vedere lo style che caratterizzerà i nomi e i numeri dei gialloblù basta collegarsi al sito ufficiale dell'Hellas.
ABBONAMENTI. Continua la campagna abbonamenti del Verona. Sono già state rinnovate 2300 tessere stagionali. Fino al 10 luglio spazio alla prelazione per i fedelissimi. Dal 15 luglio partirà la vendita libera. Agli abbonati del Verona che rinnoveranno entro il 13 luglio verrà regalato un kit gialloblù con tante sorprese all'interno, che i tifosi potranno ritirare nel nuovo Hellas Verona Store di via Oberdan. La biglietteria dello stadio è aperta con orario continuato dal lunedì al venerdì dalle 10.30 alle 18.30 e sabato dalle 9.30 alle 12.30.
L'ANNUARIO. In vendita anche allo stadio Bentegodi il secondo volume dell'Annuario dell'Hellas. Tutti i tifosi che volessero acquistare il libro, possono farlo al bigoncio 1 durante il periodo della campagna abbonamenti
27.06.2013
Mettiamo un po' di giallo nel Verona
L'idea è intrigante, dà spazio alla fantasia. Pensate a un tifoso del Verona di mezza età che sotto l'ombrellone sta leggendo il classico «Giallo Mondadori» e il figlio invece che urla, dopo aver appreso la notizia dal proprio Iphone, «papà, papà abbiamo preso un giallo!». Nulla di offensivo, anzi dall'esclamazione del ragazzo traspare la gioia solo per aver accostato un calciatore asiatico al Verona. Segno dei tempi che cambiano, della globalizzazione. Da tempo nessuno più racconta che i giocatori africani si «attaccano i tacchetti direttamente sotto la pianta dei piedi», come capitò quando nel '74 lo Zaire prese un bel po' di reti nella prima partecipazione di una squadra «nera» a un Mondiale di Calcio. Dei giapponesi non ne avevamo traccia prima dell'arrivo di Nakata, voluto in Italia dall'ex patron del Perugia Gaucci. Sono cresciuti e molto, grazie all'impiego di tecnici stranieri. Perfino gli ex gialloblù del Verona Sacchetti e Pacione, furono tra i primi a fare una breve esperienza calcistica in Giappone molti anni fa. Adesso il calcio del Sol Levante non solo per Honda è sulla bocca di tutti.
Il Verona potrebbe adeguarsi a quella che non è solamente una necessità legata al marketing o al merchandising, visto che i televisori, i pc ed i telefoni con gli occhi a mandorla sono sempre accesi sul calcio italiano. Ogni calciatore nipponico che è arrivato in Italia ha sempre avuto al seguito almeno una decina di giornalisti o report connazionali. L'idea dicevamo è intrigante e percorribile. Dopo Massimo Donati, Andrea D'Amico, tra i maggiori procuratori italiani, potrebbe portare al Verona Eiji Kawashima, trentenne portiere della nazionale Giapponese di Alberto Zaccheroni, prima squadra ad aver già staccato il biglietto per Brasile 2014. «Vuole l'Italia e verrebbe al Verona pur sapendo di dover partire come vice di Rafael», ci ha raccontato D'Amico. Un bel bagno di umiltà per un giocatore che due anni fa, ha vinto la Coppa d'Asia e nella recente Confederation Cup ha parato un rigore al messicano Chicharito Hernandez. D'altronde è uno specialista nei rigori visto che dagli undici metri aveva già fermato gente come l'inglese Lampard e il danese Tomasson.
Kawashima è un vero idolo in Patria. Ha partecipato alla Coppa del Mondo in Sudafrica. È forte fisicamente, grande reattività fra i pali e attento nelle uscite. Kawashima ha due anni di contratto con lo Standard Liegi ma non sembrerebbe un ostacolo insormontabile. Insomma qualcosa in più della solita voce. Kawashima potrebbe diventare il testimonial dell'Asia per i marchi del Verona e del Presidente Setti. Insomma nell'Hellas Internazionale - ci sono già molti stranieri - un giapponese manca. Pensate anche cosa sarebbe il nuovo «Store Gialloblù» a due passi dall'Arena. Dopo il baffo, un giallo e in più anche molto bravo. Infine, nota storica, è dalla fine degli anni Ottanta che dei giapponesi non calcano il terreno del Bentegodi. Erano il signor e la signora Ricoh... l'ultimo main sponsor del Verona che giocava in Europa. «Vuoi vedere che oltre al portierino, prima o poi torna anche uno sponsor giapponese...», racconta il papà al figlio sotto l'ombrellone chiudendo il vecchio «Giallo Mondadori». Sarà solo una favola estiva?
FONTE: LArena.it
Gonzalez: "Sono a Verona per lottare" / VIDEO
Postata il 28/06/2013 alle ore 14:11
VERONA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Alejandro Damian Gonzalez. Ecco le principali dichirazioni del difensore gialloblù, durante la sua presentazione ufficiale con l'Hellas Verona: "Il mio obiettivo è quello di migliorarmi ogni giorno e di lottare per una maglia da titolare. Credo in questa società ed in questo progetto, Verona per me rappresenta un'occasione importante per crescere. Sono felice per il modo in cui tutti mi hanno accolto: sentire la fiducia per me è fondamentale".
Ufficio Stampa
Mandorlini: "Non vedo l'ora di cominciare"
Postata il 27/06/2013 alle ore 19:30
L'allenatore gialloblù intervenuto alla trasmissione radiofonica "Fuorigioco": "In Serie A dovremo mantenere i piedi per terra, essere carichi e pronti a tutto"
VERONA - Ecco le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, intervenuto alla trasmissione radiofonica "Fuorigioco" in onda su Radio Verona e condotta dal giornalista Alessandro De Pietro: "In vacanza si sta bene, ma c’è tanta voglia di ripartire. In questi giorni sto sentendo molto Sogliano, siamo insieme da un anno e per molte cose la pensiamo allo stesso modo. Purtroppo il mercato è molto difficile, serve pazienza per concludere le varie trattative. Sarà il campo a dire quanto occorre per migliorare questa squadra, il prossimo campionato sarà difficile ma noi partiremo da una base importante, l’entusiasmo. Donati? E’ sicuramente un calciatore che può essere utile alla causa, ha esperienza e tanti campionati di A alle spalle. E’ un mediano duttile ed universale, che piace sia a me che a Sogliano: cerchiamo giocatori di questo tipo. Toni? Di ufficiale non c’è nulla, bisogna stare tranquilli. Il direttore è bravissimo, ci sono dei tempi da rispettare per tutte le cose. Luca ha molti estimatori, la carriera parla per lui. Non so se sarà un giocatore dell’Hellas, ma personalmente lo apprezzo molto. Seferovic? La Fiorentina ha tanti giocatori bravi, possono servire a tante società. Ripeto: bisogna avere pazienza. Serie A? Sarà un campionato diverso, non so chi resterà o meno dell’attuale rosa, ma quello che conta sarà lo spirito dei nuovi arrivi. Non mi piace parlare di obiettivi: resto con i piedi per terra, dovremo essere carichi, motivati e pronti a tutto. Faremo un campionato che manca da tanti anni, sarà il campo a giudicare il nostro operato. Troveremo avversari forti e preparati, ma cercheremo di non cambiare la nostra mentalità, dimostrando di essere all’altezza in tutte le partite che prepareremo meticolosamente durante la settimana. Ogni stagione è un nuovo inizio, guardiamo avanti, ormai Verona è casa mia e non vedo l’ora di confrontarmi sul campo con i nostri futuri avversari”.
Ufficio Stampa
Ciao Stefano # Sempre insieme a te
Postata il 27/06/2013 alle ore 19:33
Vogliamo esprimere tutto il nostro dolore per una persona speciale, per un uomo straordinario che ci ha insegnato a vivere. Al suo fianco abbiamo lottato, ci ha coinvolto con il suo entusiasmo, con la sua grinta nell'affrontare ogni situazione. Ci ha regalato un sorriso quando si è seduto con noi per ricordare Pier Mario Morosini. Ci ha dato e ci darà gioia, anche adesso che non c'è più. La sua famiglia, dalla moglie Chantal ai figli Andrea, Alessandra, Benedetta e Gaia, potranno sempre contare sul sostegno dell'Hellas Verona FC, perché Stefano ci ha regalato una forza ed un'energia vitale incredibile. E Stefano sarà sempre con noi.
Ciao Stefano # Sempre insieme a te
Hellas Verona FC
FONTE: HellasVerona.it
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FORMULA 1: Dalla prossima stagione patente a punti anche per i piloti con penalizzazioni fino a 3 punti e sospensione per un GP al raggiungimento dei 12 punti...
MERCATO NBA: PIERCE e GARNETT dai CELTICS ai NETS!
CONFEDERATIONS CUP: L'ITALIA sfiora più volte l'impresa contro le 'Furie Rosse' in una gara praticamente perfetta in cui tante sono state le occasioni a favore (compreso il palo colto da GIACCHERINI) e forse ai punti avrebbe pure meritato la vittoria ma la SPAGNA, nonostante un tiki-taka non proprio convincente, riesce a spuntarla al 7° rigore e ora se la vedrà in finale contro il BRASILE padrone di casa...
MOTOGP: Brutta caduta con frattura della clavicola per LORENZO... Stagione a rischio?
SERIE A: MICCOLI sentito per 5 ore dagli inquirenti che gli hanno chiesto conto delle sue (per ora) presunte frequentazioni mafiose e per quella ignobile intercettazione sul giudice Falcone... Ovviamente il calciatore ha negato ogni addebito ma tutti i suoi tifosi gli hanno voltato le spalle e sul suo profilo Facebook c'è chi ha scritto 'Fango sarai tu!'. Per gli italiani degni di questo nome forse rimane ancora un po' di speranza di riscato!
TENNIS: 'Anche i ricchi piangono' a Wimbledon! Subito fuori sia FEDERER che la SHARAPOVA due delle 'stelle' che potevano ambire alla vittoria finale! A fa da contraltare la gioia azzurra che porta per la prima volta 5 italiani al terzo turno!
MERCATO SERIE A: Colpaccio TEVEZ per la JUVE che lo ingaggia dal MANCHESTER CITY soffiandolo al MILAN che lo 'corteggiava' da tanto tempo...
FORMULA 1, DAL 2014 PATENTE A PUNTI PER I PILOTI E REINTRODUZIONE DEI TEST
Venerdì 28 Giugno 2013
ROMA - Il Consiglio mondiale della FIA ha decretato due importanti novità a partire dal 2014: i piloti avranno una patente a punti per punire più severamente le scorrettezze e verranno reintrodotti i test.
In primo piano proprio il ritorno dei test durante il mondiale, tema di attualità, dopo le polemiche scatenate da quei mille chilometri fatti a Barcellona dalla Mercedes con la monoposto 2013 e finiti a giudizio - morbidissimo - del tribunale della federazione internazionale: nella prossima stagione saranno consentite ai team, quattro sessioni di prove, ciascuna di due giorni (martedì e mercoledì) su piste europee dopo le gare (possibili i gp d'Italia, Spagna e Ungheria). L'altra novità, già annunciata lo scorso maggiò è quella dell'introduzione del penalty point system: un pilota che matura oltre dodici punti verrà escluso dalla partecipazione al gp successivo: la forbice dei punti di penalità va da uno a tre in base all'entità della scorrettezza. Un capitolo riguarda anche il cambio, che dovrà essere utilizzato per sei corse di fila, una in più rispetto alle cinque attuali. Quanto ai motori, ogni casa costruttrice potrà fornire i propulsori ad un massimo di quattro scuderie. I piloti ne avranno a disposizione cinque a stagione, l'uso di altri motori farà partire dalla pit lane. Sulle gomme, ogni pilota potrà disporre di un treno aggiuntivo di pneumatici da usare nella prima mezzora delle prove libere del venerdì. In materia di sicurezza la Fia ha reso obbligatorio l'uso del casco per chi lavora durante i pit stop.
NBA, PIERCE E GARNETT DAI BOSTON CELTICS AI BROOKLYN NETS
Venerdì 28 Giugno 2013
NEW YORK - Due rinforzi di grande livello per i Brooklyn Nets: dai Boston Celtics arrivano Paul Pierce e Kevin Garnett. Lo riporta il network ESPN.
Il club del Massachusetts sta completando l'operazione di ringiovanimento della rosa e di ricostruzione dopo l'addio del coach Doc Rivers ed ha ceduto ai Nets due leggende come Kevin Garnett e la bandiera Paul Pierce (entrambi protagonisti della vittoria del 2008). La trattativa è in fase di definizione e rientra in un accordo più grande che prevede un maxiscambio che, in base alle norme Nba, verrà ufficializzato dopo il 10 luglio. A Brooklyn, oltre a Garnett e Pierce, i Celtics spediranno anche Jason Terry in cambio di Kris Humphries, Gerald Wallace, Tornike Shengelia, Reggie Evans, Keith Bogans e, soprattutto, 3 prime scelte spalmate sui draft 2014, 2016 e 2018.
ITALIA-SPAGNA 0-0, MA AI RIGORI PASSANO GLI IBERICI: ERRORE DECISIVO DI BONUCCI -FOTO/PAGELLE
Giovedì 27 Giugno 2013
di Ernesto De Franceschi
MILANO - Ancora i rigori. Ancora maledetti. Come nel quarto di finale dell’Europeo 2008 finisce male.
Un anno dopo la disfatta di Kiev all’Europeo, l’Italia lotta e mette sotto per 120’ i campioni di tutto della Spagna. Ma si deve arrendere ai rigori ad oltranza: decisivo il settimo tiro dal dischetto sparato alle stelle dallo juventino Bonucci. Un verdetto ingiusto. Domenica al Maracanà contro il Brasile nella finale della Confederations Cup ci saranno le Furie Rosse, mentre l’Italia sfiderà alle 18 a Salvador de Bahia l’Uruguay di Cavani nella finalina per il 3° posto.
Chi temeva una disfatta azzurra senza Balotelli, è servito fin da subito. L’Italia nel primo tempo fa quello che t’aspetteresti dalla Spagna. Tiki-taka ed accelerazioni improvvise che in almeno un paio di occasioni regalano palle gol deliziose, sprecate da Maggio e Marchisio. L’esterno del Napoli in tuffo di testa trova un attento Casillas a negargli l’1-0 al 36’ nella più colossale occasione del primo tempo. E la Spagna? Non sporca mai i guanti a Buffon ed è tutta in una girata di Torres finita di poco a lato.
La ripresa comincia senza Barzagli con Montolivo e De Rossi arretrato difensore centrale, come un anno fa a Danzica. Del Bosque sigilla le fasce, dove nei primi 45’ l’Italia aveva fatto danni. La partita è bloccata, occasioni col contagocce. Azzurri vicini al gol con Marchisio dopo l’ennesimo affondo di Maggio. Spagnoli che replicano con Pedro, ipnotizzato da Buffon. Al 40’ ci prova senza fortuna Piqué. Poco, troppo poco per una Nazionale abituata a dominare. E che al 3’ del primo supplementare trema: l’inesauribile Candreva mette in mezzo una palla da destra e Giaccherini colpisce un palo clamoroso. Extra-time con i 22 in campo boccheggianti per l’afa di Fortaleza: le gambe non ne hanno più. Tutti, meno Xavi che pareggia il numero dei legni al 10’ del secondo tempo supplementare con un tiro da lontano che si stampa sul palo dopo una deviazione di Buffon. Si va ai rigori: segnano tutti, compreso Candreva che beffa Casillas con il cucchiaio, tranne Bonucci che al settimo tiro spara alto. «Siamo stati sempre in partita, è un vero peccato. Ho visto il carattere e lo spirito giusto», dice alla fine un amareggiato Prandelli.
«Questi ragazzi sono stati commoventi, tenuto conto anche delle condizioni climatiche che c’erano - aggiunge il ct azzurro -. Dedichiamo questa prestazione a Stefano Borgonovo e tutta la sua famiglia che ha vissuto la tragedia con una forza d’animo incredibile».
«Sono deluso solo del risultato - aggiunge Chiellini -. Ero convinto che la finale dell’Europeo non fosse veritiera e lo abbiamo dimostrato. Se c’era una squadra che dovevamo vincere eravamo noi. Il primo
tempo doveva finire 2-0 per noi». Purtroppo è finita diversamente.
LE PAGELLE (di Marco Lobasso) - Queste le pagelle dell'Italia: De Rossi e Candreva i migliori in campo, Gilardino fa quel che può ma è sottotono.
BUFFON 6,5
Quasi mai impegnato nei primi 90 minuti. Attento e
concentrato, l’esperienza conta ancora moltissimo,
salva tutto nei supplementari.
BARZAGLI 5,5
Qualche errore di troppo, è vero che la Spagna non
punge, però, fa un po’ fatica ed esce alla fine del primo tempo. (46’ Montolivo 6: lavoraccio a centrocampo ma è tonico e sbaglia poco; nei supplementari in affanno con Iniesta e company che crescono).
BONUCCI 6
Solido, duro, ha voglia di rivincite con la Spagna. Non
è un fulmine e soffre la velocità spagnola. Però con
lui niente brividi, ma nei supplementari soffre come tutta la squadra.
CHIELLINI 6
Niente errori, niente batticuore. È uno dei migliori
Chiellini visti quest’anno. Sicurezza pura; eroico con
i crampi alla fine del match.
MAGGIO 7
Inarrestabile nel primo tempo, cala leggermente nella
ripresa. Sulla destra tiene sotto scacco gli iberici. Ha
anche due palle gol nitide nei primi 45’. ma non sbaglia lui, è bravo Casillas a fermarlo.
DE ROSSI 7
Un primo tempo come non lo si vedeva da tempo: difende e offende senza sosta. Prandelli lo arretra in
difesa nella ripresa, ma resta tra i migliori. Anzi, è un
gigante anche negli extra-time. Da stropicciarsi
gli occhi, pensando al campionato appena concluso
in giallorosso.
PIRLO 7
Con lui al centro del campo tornano le geometrie, le
sicurezze, le occasioni azzurre. Una delizia che il
pubblico brasiliano apprezza con applausi a scena
aperta. E combatte anche.
GIACCHERINI 7,5
Condizione fisica e voglia di fare ottimali, una spina
nel fianco continua per la Spagna. Sfiora il gol ed è
sempre pronto all’assist. Poi quello sfortunatissimo
palo all’incrocio nei supplementari. Un vero piccolo gigante.
MARCHISIO 6,5
È in condizione, le sue progressioni fanno male, è il
sale del centrocampo azzurro. Dà tutto, anche di più, esce esausto. (79’ Aquilani 6: dà respiro al centrocampo azzurro che non si è mai fermato e
che ha messo alle corde la Spagna. Al 90’ sfiora anche il gol in rovesciata).
CANDREVA 7,5
Fresco come una rosa, fino alla fine. Corre, spinge,
si libera, crossa. La posizione avanzata che gli regala Prandelli lo rende pericolosissimo. È la sorpresa
azzurra di questa Confederations. La Spagna non lo
ferma nemmeno con le cannonate.
GILARDINO 5,5
Non ha più il guizzo dei tempi migliori e si vede. Fa
quel che può ma ha perso un po’ l’abitudine alle grandi sfide azzurre e arranca già all’inizio del secondo tempo. Non dipende solo da lui, ma fa rimpiangere Balotelli (91’ Giovinco 6: entra in partita e lotta).
ITALIA-SPAGNA 0-0, MA AI RIGORI PASSANO GLI IBERICI: ERRORE DECISIVO DI BONUCCI -FOTO
Giovedì 27 Giugno 2013
FORTALEZA - Un'ottima Italia, sicuramente la migliore di questa Confederations Cup, viene piegata solo ai rigori dalla Spagna. Peccato per gli azzurri, che avrebbero meritato di più.
RIGORI
Navas può portare i suoi in finale. Buffon battuto, 7-6: iberici in finale.
Bonucci il settimo rigorista azzurro, conclusione pessima: il pallone termina lontano dalla porta.
Busquets per la Spagna, Buffon spiazzato: 6-6.
Sesto rigore, ecco Montolivo: pallone ancora all'angolino alla destra di Casillas, 6-5.
Mata dal dischetto, Buffon spiazzato: 5-5, si va a oltranza.
Pirlo per il quinto rigore, una fotocopia del rigore di Giovinco: 5-4.
Sergio Ramos il quarto rigorista spagnolo: palla imprendibile, 4-4.
Quarto rigore, per l'Italia va Giovinco: esecuzione perfetta, palla all'angolino e Casillas immobile. 4-3!
Per la Spagna il terzo a tirare è Piqué: Buffon spiazzato, 3-3.
Terzo rigore per l'Italia, c'è De Rossi. Palla sotto il sette e Casillas spiazzato: 3-2.
Per la Spagna va Iniesta, che non sbaglia: 2-2.
Secondo rigore per l'Italia, va Aquilani: Casillas intuisce ma la conclusione è molto forte e il portiere spagnolo non ci arriva. 2-1.
Xavi il primo rigorista della Spagna: Buffon spiazzato, 1-1.
Inizia l'Italia. Candreva dal dischetto sfodera un pregevole cucchiaio e beffa Casillas! 1-0
SECONDO TEMPO SUPPLEMENTARE
15' sts: dopo una giocata illuminante di Iniesta, la difesa italiana riesce a cavarsela su un'azione confusa in attacco degli spagnoli.
12' sts: Pirlo perde palla, la Spagna riparte e sull'insidioso diagonale di Navas Buffon è straordinario.
10' sts: gran botta di Xavi, Buffon respinge come può sul palo, poi arriva Jesus Navas che conclude verso la porta, ma a lato.
4' sts: bella azione della Spagna, che termina con l'assist di Jordi Alba per Mata che conclude di poco a lato da buona posizione.
PRIMO TEMPO SUPPLEMENTARE
15' pts: lancio per Piqué, che controlla il pallone col braccio e viene ammonito.
14' pts: punizione di Xavi (fallo inesistente di Pirlo su Iniesta), pallone che termina di poco alto.
8' pts: gran palla di Iniesta per Jordi Alba, che al volo gira verso la porta senza tuttavia inquadrarla.
5' pts: corner per la Spagna, Piqué gira di testa e per poco non offre un pallone facilissimo per Sergio Ramos, che però trova un De Rossi monumentale che allontana il pallone in spaccata.
4' pts: De Rossi e Maggio pasticciano, prova ad approfittarne Piqué che trova la respinta di un azzurro.
4' pts: cambio nella Spagna, ecco Javi Martinez per Torres.
3' pts: clamorosa occasione per l'Italia, con Candreva che serve Giovinco e l'attaccante della Juve trova la chiusura di un avversario; sul pallone arriva Giaccherini che conclude di potenza e colpisce l'interno del palo.
2' pts: uscita di Buffon che, su un corner per la Spagna, respinge di pugno. Molto fuori dall'area di rigore c'è Jesus Navas, che prova la conclusione da lontano ma trova la risposta di Buffon che riesce a recuperare la posizione bloccando in due tempi.
1' pts: cambio per l'Italia, Prandelli vara l'attacco leggero: fuori Gilardino, dentro Giovinco.
SECONDO TEMPO
94': finiscono i tempi regolamentari. Si va ai supplementari.
92': cross di Candreva, Aquilani al centro dell'area prova una grande sforbiciata ma 'cicca' il pallone, regalando un inutile assist a Gilardino che è in fuorigioco.
90': tre i minuti di recupero concessi dall'arbitro Webb.
90': cross di Navas per Torres, che di testa fa da sponda per Mata, che conclude in porta ma trova una deviazione che agevola Buffon.
86': conclusione di Jesus Navas, Buffon blocca con sicurezza.
85': ripartenza della Spagna, con Torres che avanza, apre sulla destra per Navas e sul cross basso del neo-acquisto del Manchester City arriva in corsa Piqué che spara alto.
82': cross di Candreva per Gilardino, l'attaccante azzurro non ci arriva e Casillas blocca.
79': cambio nell'Italia, entra Aquilani per Marchisio. Un cambio anche per la Spagna, esce Pedro ed entra Mata.
73': occasione per Pedro, che si avventa su una palla vagante e per poco non beffa Buffon, ma il portiere azzurro, nonostante l'uscita non perfetta, lo disturba e il tentativo di conclusione è da dimenticare.
72': corner di Pirlo, Chiellini devia di testa ma è sbilanciato e il pallone termina alto.
68': Maggio e Candreva combinano sulla linea di fondo, palla al centro per Marchisio che gira verso la porta ma trova la chiusura di Piqué in calcio d'angolo.
64': numero di Iniesta, che ne salta tre e avanza, poi prova la conclusione dal limite ma non inquadra la porta.
58': Torres conquista un pallone nell'area dell'Italia e serve all'indietro Navas, che conclude in porta: Buffon blocca.
53': cambio nella Spagna, esce Silva ed entra Jesus Navas.
52': cross di Candreva dalla destra, Gilardino non riesce ad arrivare all'appuntamento di testa col pallone.
48': bella triangolazione tra Torres e Iniesta, con quest'ultimo che però svirgola il pallone al momento della conclusione.
46'': Prandelli cambia Barzagli con Montolivo. Il milanista va a centrocampo e in difesa arretra Daniele De Rossi.
FINE PRIMO TEMPO
43': doppia occasione per gli azzurri. Prima Giaccherini conclude e trova la respinta di un difensore avversario, poi De Rossi raccoglie il pallone e scalda i pugni di Casillas.
38': conclusione di prima intenzione di Candreva, Casillas blocca sicuro.
37': la Spagna si fa pericolosa con Torres che elude di classe Barzagli e conclude con un diagonale che termina di poco a lato.
36': gli azzurri hanno la migliore occasione da gol. Giaccherini, su suggerimento di Candreva, avanza ed entra nell'area di rigore spagnola, poi crossa per Maggio che in tuffo, di testa, costringe Casillas ad un non facile intervento in due tempi.
26': bella verticalizzazione di Xavi che serve Silva. L'aggancio del giocatore del City è difficile e Buffon recupera.
19': numero di Giaccherini che salta Arbeloa e Pique, poi apre sulla destra per Marchisio, che appoggia al centro per Gilardino. L'attaccante di Biella, però, gira a lato.
18': percussione di Candreva, che sfugge a Jordi Alba e viene atterrato dall'avversario. Giallo per Jordi Alba, punizione per l'Italia: cross di Pirlo e deviazione di testa di De Rossi, che però conclude a lato.
17': lancio lungo per Maggio, che ci crede e di testa raggiunge il pallone, trovando la straordinaria risposta di Casillas in uscita, con il portiere spagnolo che respinge di puro istinto.
15': Candreva per Maggio, che dalla destra serve con un cross basso Gilardino, bravo ad anticipare Sergio Ramos e a girare verso la porta con un rasoterra. Il pallone termina però di poco a lato del palo alla destra di Casillas.
8': corner di Pirlo, al centro dell'area stacca Maggio che manda il pallone alto sopra la traversa.
4': bel pallone in profondità di De Rossi per Gilardino, che protegge il pallone ed appoggia per l'accorrente Giaccherini; lo juventino prova la conclusione dal limite ma spedisce il pallone lontano dalla porta di Casillas.
FORMAZIONI - La difesa juventina in blocco, a tre, per fermare la Spagna: questa l'idea di Prandelli, che lancia Bonucci-Barzagli-Chiellini come reparto difensivo nella sfida valida per la semifinale della Confederations Cup.
Queste le formazioni ufficiali:
ITALIA: Buffon, Bonucci, Barzagli, Chiellini; Maggio, De Rossi, Pirlo, Giaccherini; Candreva, Marchisio; Gilardino. All.: Prandelli.
SPAGNA: Casillas, Arbeloa, Pique, Ramos, Alba; Busquets, Xavi, Iniesta; Silva, Pedro, Torres. All.: Del Bosque.
MOTO GP, LORENZO CADE: CLAVICOLA FRATTURATA SARA' OPERATO, STAGIONE COMPROMESSA
Giovedì 27 Giugno 2013
ASSEN - Jorge Lorenzo domina le prove del Gp d'Olanda ma poi perde il controllo della Yamaha scivolando sul bagnato.
SARA' OPERATO, STAGIONE A RISCHIO Il campione del mondo cade pesantemente con la spalla sinistra sull’erba della via di fuga. Quando si rialza, barcollando, inizia a scuotere il casco, mentre con il braccio destro afferra il braccio sinistro. In un primo momento sembra che sia il polso a essere infortunato, ma quando dopo parecchi minuti il campione del mondo raggiunge in ambulanza il Centro medico, la diagnosi parla dI UNA frattura della clavicola sinistra: sarà operato nei prossimi giorni.
MARQUEZ E ROSSI DAVANTI A TUTTI
Nella prima sessione di prove Marquez precede Valentino Rossi.
JUVE, TEVEZ DRIBBLA DEL PIERO. "LA MAGLIA NUMERO 10? È QUELLA DI MARADONA" -FOTO
Giovedì 27 Giugno 2013
TORINO - Il numero dieci? Quello di Del Piero. Anzi, no, quello di Maradona. Carlos Tevez non difetta certo di personalità: alla domanda se gli pesi il numero dei grandi del passato (Sivori, Platini, Baggio, per citare solo alcune eccellenze), risponde con grande nonchalance: »È un onore per me, ma la responsabilità non mi spaventa, perchè nel Boca avevo ereditato la maglia di Diego«. Come dire: rispetto per Del Piero (e infatti lo specifica subito dopo), ma il mio connazionale è stato il massimo. Nella conferenza di presentazione, seguita poi da visita al Museo con il presidente Agnelli a fare da ambasciatore e da ulteriore bagno di folla, il campione argentino si è presentato senza proclami, ma con notevole piglio. Non le manda a dire a Galliani: »Non capisco perchè abbia detto quella cosa («Carlitos è mio amico, non mi tradirà», ndr), perchè non lo sento da un anno. Ci siamo visti due o tre volte negli anni scorsi, ma oggi la realtà è una sola: sono qui perchè la Juventus ha fatto più sforzi per prendermi, mi ha voluto di più.
Il contatto con la dirigenza bianconera dura da due anni: già nel 2011 si era fatta avanti«. Non si nasconde dietro alla diplomazia nemmeno sugli obiettivi: »Lo scudetto è un obbligo, la Champions è un sogno. La squadra è attrezzata e può competere, ma bisogna essere prudenti. La classifica cannonieri non mi interessa: semmai l'obiettivo è quello di aiutare a vincere la squadra con i miei gol, indipendentemente da quanti saranno«. Quando gli chiedono se sia informato del carattere focoso di Conte e quindi se ci sia un metodo per andare d'accordo con lui, risponde quasi infastidito: »È molto semplice«. Anche perchè Beppe Marotta, poco più avanti, dirà poi che la volontà dell'allenatore è stata determinante per l'acquisto dell'argentino. Accanto a Tevez c'è un (giustamente) pimpante Beppe Marotta, che spiega: »È stata una acquisizione faticosa, ma adesso ne siamo orgogliosi. Non abbiamo mai avuto dubbi, nonostante l'inserimento all'ultimo istante di un grande club europeo, perchè quando si muove la Juventus lo fa con tempismo e correttezza, forte della convinzione che la volontà del giocatore è determinante. Siamo sempre stati ottimisti, anche se abbiamo mantenuto un basso profilo.
Il City è stato molto corretto con noi. Sulla maglia numero dieci, era il momento di assegnarla. È una maglia importante e abbiamo ritenuto che Carlos fosse il profilo giusto e come tale abbiamo voluto riporre in lui la nostra fiducia«. Dopo questo colpo, il mercato della Juventus prevede a breve quello di Ogbonna (le parti si avvicinano sempre di più) e un periodo di attesa per verificare se la Fiorentina riduce le pretese su Jovetic. Ma Marotta ha anche ricordato che arriva Llorente e che quindi l'attacco può ritenersi completo. Dunque, per Jovetic nessuno perderà il sonno, almeno alle attuali condizioni decise dalla Fiorentina.
MICCOLI IN PROCURA TRATTATO "DA BOSS": DAVANTI AI PM PER 4 ORE E MEZZA -FOTO
Mercoledì 26 Giugno 2013
PALERMO - E' andato ai «supplementari» l'interrogatorio di Fabrizio Miccoli davanti ai magistrati di Palermo che lo hanno interrogato per oltre 4 ore e mezzo. Uscendo dal palazzo di giustizia il giocatore non ha rilasciato dichiarazioni: lo farà domani in una conferenza stampa che si terrà alle 10.30 nel capoluogo siciliano. Il bomber rosanero è indagato per estorsione e accesso abusivo a sistema informatico: avrebbe commissionato al suo amico Mauro Lauricella - figlio di Antonio, boss del quartiere Kalsa, detto 'U Scintillunì, arrestato nel settembre 2011 dopo un periodo di latitanza - di riscuotere una somma di denaro dai gestori di una discoteca di Isola delle Femmine, nel Palermitano, e avrebbe inoltre convinto in titolare di un centro di telefonia a intestare alcune sim a ignari clienti per darle in uso a Lauricella proprio nel periodo in cui il padre di quest'ultimo era ricercato.
Ma sul numero 10 che per anni ha fatto sognare i tifosi palermitani e che fino al 30 giugno è sotto contratto con la squadra di Maurizio Zamparini (che non gli rinnoverà il contratto) pendono anche le infamanti affermazioni dell'attaccante, intercettate dagli investigatori quando, in compagnia di Lauricella, ha definito il giudice Giovanni Falcone «un fango». Parole che hanno provocato la reazione indignata di tutti, compresi i tifosi per i quali, fino a quel momento, era il campione di sempre, nonostante lo scivolone sportivo che aveva fatto retrocedere la loro squadra in Serie B.
Miccoli è rimasto a lungo sotto torchio davanti al procuratore aggiunto Leonardo Agueci e ai sostituti Francesca Mazzocco e Maurizio Bonaccorso. Dieci carabinieri hanno presidiato i due ingressi del corridoio che porta alla stanza dei pm, impedendo ai giornalisti presenti di avvicinarsi alle stanze dei magistrati. Una task force, hanno notato in molti, che non si era vista nemmeno in occasione di interrogatori «eccellenti» come quelli dell'ex ministro Nicola Mancino.
Il giocatore - dopo giorni di assoluto silenzio - è giunto al palazzo di giustizia in magliettina chiara, jeans e scarpe da ginnastica, «nascosto» dietro occhiali scuri, assieme al suo procuratore e avvocato Francesco Caliandro. Con il suo legale aveva programmato già da due giorni una conferenza stampa all'hotel Excelsior, ma l'interrogatorio è andato per le lunghe. In una pausa l'avvocato di Miccoli aveva spiegato che la conferenza stampa si sarebbe comunque tenuta in serata, poi ha cambiato idea, rimandandola a domani, sempre all'Excelsior.
MICCOLI IN LACRIME: "CHIEDO SCUSA A TUTTI. NON SONO UN MAFIOSO" -FOTO/VIDEO
Giovedì 27 Giugno 2013
PALERMO - «Chiedo scusa a Palermo, alla mia famiglia, per tutto quello che ho fatto. Da tre notti non dormo. Sono uscite cose che non penso. Ho sempre partecipato alle partite del cuore per onorare la memoria dei magistrati uccisi. Sono distrutto. Sono cresciuto in un contesto di valori». Lo ha detto Miccoli piangendo in conferenza stampa. «Chiedo scusa alla famiglia Falcone - ha aqgiunto Miccoli - e a tutti. Avevo già contattato la signora Falcone. Lei mi ha detto che bastava chiedere scusa a tutta Palermo. E sono qui per questo».
Il calciatore ha poi parlato della vicenda giudiziaria che lo vede indagato dalla procura di Palermo per estorsione e accesso abusivo a sistema informatico per avere usufruito di quattro schede telefoniche intestate a terzi, nell'ambito delle indagini che coinvolgono Mauro Lauricella, figlio del boss della Kalsa . «Sono contento che sia uscito tutto - ha spiegato - Ho voluto essere amico di tutti, della città. Quando finirà questa storia voglio fare il testimonial della legalità. Spero che la signora Falcone me lo permetta, voglio partecipare alla sua associazione».
"NON SONO UN MAFIOSO, VOGLIO DIMOSTRARLO" «Non sono mafioso, sono contro la mafia e voglio dimostrarlo. Ho cercato di non essere in questi anni il capitano del Palermo, ma Fabrizio per tutti. Ho trascurato la mia famiglia per essere un palermitano. Ho frequentato tutti pensando che mi potessero dare vera amicizia, ho sbagliato».
"HO RISPOSTO A TUTTE LE DOMANDE DEI PM" «In cinque ore di interrogatorio è uscito un altro Fabrizio Miccoli. Ho risposto a tutto quello che mi hanno chiesto. Adesso devo rinascere, evitare tutte le sciocchezze, devo crescere. Pensare a quello che è la vita vera, la mia famiglia, i miei figli», ha detto Miccoli, indagato per estorsione e accesso abusivo al sistema informatico, nell'ambito dell'inchiesta sul figlio del boss della Kalsa, Mauro Laricella. «Non posso dire quello che ho detto ai pm, però sappiate che ho detto tutto quello che so», ha aggiunto il bomber del Palermo.
"GRAZIE A BUFFON" «Ringrazio Buffon che mi conosce da una vita. Lui sa come sono fatto, che persona sono. Ha espresso un giudizio importante. Per quanto riguarda il mio lavoro non temo nulla, prenderò quello che verrà con la massima serenità. L'importante è che questa storia finisca il prima possibile, il resto è tutto in secondo piano», ha detto l'ex bomber del Palermo.
"VOLEVO CHIUDERE LA CARRIERA A PALERMO" «Ho sentito il presidente, mi dispiace per come è finita. Zamparini mi conosce, sa chi sono. Quest'anno abbiamo bisticciato come moglie e marito. Se avessimo parlato di più le cose potevano andare diversamente». Fabrizio Miccoli, nel corso della conferenza stampa convocata per le sue vicende giudiziarie, ha parlato anche del rapporto che lo lega al Palermo e al suo patron Zamparini. «Se devo fare un bilancio di questi sei anni - ha osservato - posso solo ringraziarlo per l'opportunità di essere stato in questa squadra. Mi sarei aspettato di restare, di concludere qui la mia carriera. Un futuro a Palermo. Rispetto le idee di Zamparini, comunque, e lo ringrazio. Quello che succederà non lo so. Ho una mia idea, la mia preferenza».
WIMBLEDON, CINQUE AZZURRI AL TERZO TURNO: MAI COSÌ TANTI. LA DATE AVANTI A 42 ANNI -FOTO
Giovedì 27 Giugno 2013
LONDRA - Un Torneo di Wimbledon finora pieno di soddisfazioni per l'Italia: anche Roberta Vinci e Andreas Seppi passano al terzo turno, ed ora gli azzurri ancora in corsa sono cinque. Mai prima di questa edizione il terzo turno dell'Open inglese aveva visto così tanti italiani.
La Vinci e Seppi raggiungono le già qualificate Flavia Pennetta, Camilla Giorgi e Karin Knapp.
Roberta Vinci ha superato, non senza difficoltà, la slovacca Jana Cepalova in tre set (6-1 4-6 9-7). Al terzo turno la tarantina troverà un'altra tennista slovacca, Dominika Cibulkova, testa di serie n. 18.
Più fortunato Andreas Seppi: l'azzurro ha approfittato del ritiro del francese Michael Llodra, che ha abbandonato il campo dopo aver perso il primo set (7-5).
LA GIAPPONESE DATE NELLA STORIA - Vincendo contro Alexandra Cadantu, la giapponese Kimiko Date-Krumm a 42 anni e otto mesi è diventata la più «matura» giocatrice a tagliare il traguardo del terzo turno diWimbledon. L'ultima volta che aveva vinto due partite di fila sui prati dell'All England Club la Date-Krumm aveva 25 anni, ovvero 17 anni fa. Nel prossimo turno la giapponese è attesa dalla No.1 al mondo, la detentrice del titolo Serena Williams.
WIMBLEDON CHOC: ELIMINATO FEDERER IN 4 SET AL 2° TURNO FUORI ANCHE LA SHARAPOVA
Mercoledì 26 Giugno 2013
LONDRA - Nuova sorpresa a Wimbledon dopo l'eliminazione di Rafa Nadal dal torneo maschile al primo turno. Anche lo svizzero Federer saluta i Championship, vinti già otto volte, battuto in quattro set (7-6, 6-7, 5-7, 6-7) dall'ucraino Stakhovsky.
Secondo turno fatale anche alla russa Maria Sharapova è stata elimiata dalla n° 131 del mondo, la portoghese Larche de Brito.
La de Brito a sorpresa si è imposta sulla russa, che era la terza testa di serie, in due set (6-3 6-4).
A sorpresa cade anche Ana Ivanovic, contro la 19enne francese Eugenie Bouchard, che si è imposta in due set (6-3, 6-3).
Fuori anche Carolina Wozniacki: i postumi dell'infortunio hanno penalizzato la danese, eliminata in due set (6-2, 6-2) dalla Cetkovska.
L'infortunio dell'altro giorno, patito nella sfida contro la portoghese Koehler, ha invece costretto al forfait Victoria Azarenka, che avrebbe dovuto affrontare Flavia Pennetta. La nostra connazionale passa così al terzo turno , dove affronterà la francese Alize Cornet, 23 anni e numero 31 Wta (29 del seeding). L'azzurra ha sempre vinto nei tre precedenti contro la tennista d'Oltralpe, finalista a Roma nel 2008.
Ritiro anche per la kazaka Shvedova: passa così al terzo turno la Kvitova.
Tra gli uomini, da segnalare il ritiro di Jo-Wilfried Tsonga, numero 6 del mondo. Il giocatore francese, semifinalista ai 'Championships' nelle ultime due edizioni, era sotto per 2 set a 1 contro il lettone Ernest Gulbis (6-3, 3-6, 3-6). Tsonga aveva chiesto alla fine del secondo set, l'intervento del fisioterapista, per un problema al ginocchio dovuto ad una caduta durante l'incontro.
Ritirato anche il belga Steve Darcis: il giustiziere di Rafael Nadal non è sceso in campo conto il polacco Lukasz Kubot, che si è così qualificato al terzo turno, per un problema alla spalla destra.
DOPPIO FEMMINILE: ERRANI-VINCI OK - Sara Errani e Roberta Vinci hanno superato il primo turno nel torneo di doppio di Wimbledon. Le azzurre, prime teste di serie, hanno sconfitto le britanniche Anne Keothavong e Johanna Konta per 6-3, 6-1.
FONTE: Leggo.it
27.06.2013
«Sgarbo» Apache Tevez alla Juve, Milan spiazzato
CALCIOMERCATO. Si presenta il bomber
I rossoneri perdono il «top player» e fanno rotta su Matri o Vucinic
La Juve si gode Carlitos Tevez, ingaggiato con un blitz in quel di Manchester che ha spiazzato i club concorrenti, primo fra tutti il Milan, e sbarcato ieri in Italia per le visite mediche. I dirigenti rossoneri, che ambivano da mesi e mesi all'argentino, sono rimasti a mani vuote e adesso vanno a caccia di un «top player» che valga l'Apache. I nomi che circolano, almeno fino a questo momento, però, non sono all'altezza: Keisure Honda (sul quale c'è anche l'Everton), per il quale il club rossonero avrebbe già avanzato un'offerta al Cska Mosca, non è nemmeno un attaccante e quella che porta a Kakà - fra costo del cartellino e ingaggio - non appare una pista percorribile. Resta lo juventino Alessandro Matri, come Quagliarella sul punto di lasciare Torino, che piace molto ad Allegri, suo allenatore a Cagliari. C'è chi indica anche una trattativa segreta con Vucinic.
Emanuelson, intanto, si è meritato la conferma in rossonero, Flamini non ancora. La Lazio ha ufficializzato l'arrivo del centrocampista del Santos, Felipe Anderson: costo dell'operazione 8,5 milioni. Il giocatore ha firmato un quinquennale. L'Inter avrebbe già raggiunto l'accordo con Isla, per acquisire la metà del suo cartellino dalla Juve (l'altro 50 per cento è di proprietà dell'Udinese), ma il problema è che da Torino chiedono 7,5 milioni, mentre Moratti sarebbe disposto a non andare oltre i 6. Se dovesse sfumare l'operazione, l'Inter ci riproverà con un altro esterno «griffato» Udinese, Dusan Basta. Sono ormai vicine le risoluzioni contrattuali di Chivu, che potrebbe tornare all'Ajax, da dove era partito per sbarcare in Italia (alla Roma) e di Stankovic. Non è da escludere la partenza a sorpresa di un big, fra Handanovic (Barca?), Guarin (Monaco) e Ranocchia (Russia). L'esterno sinistro Ziegler, il cui cartellino è di proprietà della Juve, potrebbe tornare al Fenerbahce, oppure trasferirsi al Galatasaray. Il Bologna bussa alla porta di Santa Cruz, che sta per lasciare il Malaga, ma l'attaccante piace anche a Eintracht Francoforte e Amburgo.
Il club rossoblù deve sempre risolvere il problema legato al portiere: si seguono le piste che portano a Curci o Bizzarri, quest'ultimo in forza Lazio; si tratta anche per Frison e c'è chi dice per Viviano, che il suo procuratore sta cercando disperatamente (e forse inutilmente) di piazzare da qualche parte. Sempre per rimanere in tema di portieri, al Sassuolo piacerebbe Rosati del Napoli, in avanti si pensa a Faraoni, da poco sbarcato a Udine dall'Inter, nell'ambito dell'operazione Handanovic. Spunta l'attaccante portoghese Helder Postiga del Saragozza, nel futuro del Torino, che segue anche il giovane uruguagio della Roma, Nico Lopez. Intanto, Cairo si è aggiudicato a titolo definitivo il cartellino del difensore Guillermo Rodriguez.
FONTE: LArena.it