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Stamane la presentazione ufficiale di Sean SOGLIANO che firma un biennale e diventa il nuovo direttore sportivo dell'HELLAS VERONA sostituendo l'ormai ex 'avvelenato' GIBELLINI; confermato in panchina MANDORLINI che, tirato in causa dopo le parole del 'Gibo', si rifugia per il momento in un 'low profile'...


PRESENTATO SEAN SOGLIANO...
...E' ufficialmente lui, l'uomo di fiducia del futuro maggior azionista dell'HELLAS Maurizio SETTI, il nuovo direttore sportivo del VERONA che sarà.
Alla conferenza stampa, assente il patròn per motivi di salute, è stato il socio GianPietro MAGNANI a fare gli 'onori di casa'; MANDORLINI confermato in panchina (ma sarebbe stata inconcepibile e perlomeno controproducente qualunque altra scelta).

Di seguito le prime parole, riportate da HellasVerona.it, del nuovo diesse che ha firmato un contratto biennale:
Sposo il progetto di venire a Verona con grande entusiasmo, il mio impegno di certo non mancherà. Sono una persona schietta, che ama il rapporto vero con gli interlocutori. I risultati si ottengono con tutte le componenti che remano dalla stessa parte. Spero di riuscire a creare un'unità, che è la forza principale per la squadra.

Ci saranno anche difficoltà, poichè il calcio non è una scienza esatta. Le mete si centrano con sacrificio, e facendo ognuno il proprio lavoro. Ho scelto Verona perchè l'intento era quello di risentire i brividi una volta entrato nello stadio. Non nascondo l'esistenza di altre opportunità, ma il mio accordo è stato definito prima dei play-off. L'arrivo non era legato alla categoria, bisogna guardare avanti, parlare del passato è bello, ma le motivazioni vanno trovate nei traguardi futuri. A Varese ho lasciato parte della mia vita professionale, quando accetto una sfida do tutto per far bene. La cosa migliore quando si ha di fronte una tifoseria importante è saper interagire con la gente.

Il mio obiettivo è sudare tanto, per trovarsi pronti in vista della prima partita di campionato. Non voglio guardare troppo lontano, in cadetteria se si parla tanto le brutte sorprese sono dietro l'angolo. Setti mi ha chiamato dicendo che avrebbe acquisito la società con la presenza di Martinelli. Sono felice di esser stato scelto e della condivisione dell'attuale presidente, ciò mi ha dato ancora più forza per far bene il mio lavoro. Un imprenditore che decide di acquistare l'Hellas sa dove viene.

C'è tanto da migliorare, mantenendo le cose buone fatte recentemente. La società va strutturata, penso per esempio al settore giovanile, che è sempre un punto di forza per un club. Nel vivaio serve pazienza, perchè i risultati non si ottengono subito. Bisogna sfruttare il bacino locale, per poi guardare a giovani provenienti da fuori. Quella attuale è una fase caratterizzata da molte idee, la conclusione delle operazioni è ancora lontana. Valutiamo con calma la situazione, il mercato è sempre più difficile per la carenza di liquidità. Tutto ciò non mi spaventa, fa parte del mio lavoro. Chi si trasferisce in riva all'Adige dovrà essere prima uomo che calciatore.

Non porto dietro uomini di fiducia o amici, intervengo se vedo che qualcosa manca e se c'è la presenza di professionisti di spessori, in grado di tramutarsi in valore aggiunto. Ho stima del segretario generale che farà parte dell'organigramma, senza nulla togliere a chi ha lavorato finora e probabilmente lavorerà ancora nell'Hellas. Se Mandorlini è l'allenatore è perchè credo sia la scelta migliore in questo momento, saremo attenti su tutte le situazioni, essendo più presenti in certe sedi. E' un discorso particolare, grazie ad una struttura dotata di persone giuste che mantengano i rapporti cureremo degli aspetti magari un po' trascurati. I proclami non fanno parte del mio carattere, vorrei che un giorno restassero i fatti, non le parole

Sean SOGLIANO

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DICONO
Sean SOGLIANO2 «Sono felice di essere approdato a Verona, questa decisione mi dà grande stimolo. Mi ritengo davvero contento di questa scelta, ho grande voglia di lavorare per una piazza ed un presidente che vantano fiducia nel mio lavoro. Per un professionista questa è la cosa più bella. Sono una persona chiara e tranquilla, mi piace confrontarmi, parlare apertamente. Mandorlini è l’allenatore dell’Hellas Verona, si tratta della cosa più giusta. Ha fatto un ottimo lavoro, dispiacciono i problemi nati tra lui e Gibellini. Se ne è discusso anche troppo, il mio metodo prevede un confronto frequente col tecnico. Dobbiamo conoscere i rispettivi caratteri, conta più l’unità d’intenti di qualsiasi altra cosa. Un feeling particolare può essere un valore aggiunto, non amo parlare per sentito dire ma vivere le situazioni in prima persona. E' ovvio e giusto che col passare del tempo, strada facendo, il rapporto si debba consolidare».
Alle promesse estive l'ex Varese preferisce nettamente la concretezza: «Per quanto riguarda gli obiettivi, sarebbe troppo facile dire che l'intento è far meglio rispetto all'anno scorso. Fare proclami serve a poco, è utile avere consapevolezza delle difficoltà che si presenteranno. Il cammino sarà lungo e complicato, le mete vanno raggiunte pensando partita per partita e dando il massimo» HellasVerona.it

...E MANDORLINI, dopo essere stato pesantemente attaccato dall'ex diesse GIBELLINI, sceglie (stranamente rispetto al suo carattere sanguigno e passionale) un 'low profile' «Che Verona sarà? Ancora non si sa nulla, bisognerà vedere. C'è una nuova struttura societaria. L'unica cosa certa è che il signor Gibellini non c'è più... Chiariamo una cosa: quello che dice Gibellini è una cosa, la realtà un'altra. La verità la sappiamo io e il presidente. Le parole di Gibellini per me hanno poco valore, anzi non ne hanno mai avuto» TuttoMercatoWeb.com

Sean SOGLIANO svela qualche retroscena... «A febbraio avevo fatto un accordo con il Presidente Preziosi per diventare il nuovo ds del Genoa. Alla fine del campionato però non ho più avuto riscontri. Per me i contratti sono sì importanti, ma prima c'è il rapporto tra le persone. Ho voglia di lavorare e non solo di legarmi ad un club con un contratto. Non so perché Preziosi abbia cambiato idea. Il presidente ha fatto altre valutazioni, non vivrò il Genoa, ma sono pronto per il Verona. Non voglio fare polemica, ma mi piacerebbe incontrare Preziosi per parlarne. Penso sia giusto farlo, con tranquillità. Fermo restando che Lo Monaco è un ottimo dirigente, capace e preparato».
Avrebbe portato Sannino sulla panchina del Grifone? «Sì. Era una mia idea. Era quello che avrei voluto fare».
Perché ha rifiutato Siena? «Ho parlato con Mezzaroma, che ringrazio perché è stato molto gentile. Mi ha fatto una bella proposta, però ho preso la decisione di accettare Verona».
Il presente ed il futuro si chiama Verona. «Ho accettato quest'opportunità con felicità e orgoglio. La mia scelta non è stata in base alla categoria, ma alle mie sensazioni. Ho bisogno di risentire i brividi quando entro in uno stadio. E a Verona questo effetto non mancherà. Per il dna della piazza e dei tifosi, sarà una squadra che ha voglia di fare bene, che lotterà sempre e darà il massimo. Gli obiettivi si conquistano partita dopo partita, allenamento dopo allenamento. Non è una frase fatta, lo penso davvero. La maglia dei giocatori sarà sudata, sarà una squadra che venderà cara la pelle».
L'ambiente spera in una maggiore sintonia tra ds e allenatore. Cosa che negli altri anni non s'è verificata. «I migliori risultati li ho ottenuti con sintonia e feeling tra le parti. Non voglio entrare nel merito di quanto accaduto in precedenza. Ho parlato con Mandorlini e Gibellini, ma ora bisogna pensare solo al bene del Verona. Ripartiremo dal mister, che sarà confermato. Spero di avere un buon rapporto con lui».
Le faccio due nomi: Chibsah della Juventus e Romanò dell'Inter. «Sono due giovani interessanti che possono dare qualcosa anche in una prima squadra. Sono nomi interessanti, due giocatori bravi. Vedremo...».
Hallfredsson e Gomez potrebbero lasciare Verona? «Sono due giocatori che hanno fatto bene, non vorremmo privarcene. Ma dovesse arrivare un'offerta giusta per la società, magari verrebbe valutata. Fermo restando che non vogliamo privarci di loro» TuttoMercatoWeb.com