VERONA-NAPOLI + - =
Match d'altri tempi quello col NAPOLI che evoca emozioni forti come alla prima giornata del campionato '84-'85 quando Hans-Peter BRIEGEL annullò MARADONA il più forte di tutti andando pure a segnare in quel 3 a 1 del 16 Settembre a cui parteciparono anche 'Nanu' GALDERISI e Totò DI GENNARO o come nella stagione successiva il 20 Ottobre 1985 in cui proprio 'el Pibe de Ordo' si prese la rivincita segnando un gol stellare 7-8 metri dopo la linea di centrocampo con una girata al volo 'uccellando' il povero GIULIANI all'incrocio dei pali...
Storia di grandissimi doppi ex come lo stesso GIULIANI che poi vinse con i partenopei il secondo scudetto del NAPOLI nell'annata '89-'90, GARELLA che invece bissò lo scudetto scaligerò con gli azzurri nell'86-87 vincendo anche la Coppa Italia nella stessa stagione o Domenico PENZO che non riuscì più a trovare con altre maglie la brillantezza che fece vedere con l'HELLAS o ancora Alessandro RENICA splendido difensore centrale partito dalle Golosine e diventato una colonna col NAPOLI per 6 stagioni prima di tornare in riva all'Adige nel 1991 e terminare in sordina una stupenda carriera...
C'è da scommetterci, la gara di Domenica prossima al 'Binti' sarà molto sentita e, anche se ovviamente da allora ad oggi molte cose sono cambiate, rimarrà immutata la sensazione di assistere ad un match in qualche modo storico nella tradizione calcistica italiana: Il VERONA per continuare a stupire e consolidare il 5° in classifica e il NAPOLI per incalzare la ROMA dietro alla forse già imprendibile JUVENTUS.
Curiosità: In porta da una parte e dall'altra ci sarà... RAFAEL!
De Andrade Bittencourt Pinheiro quello dell'HELLAS, Cabral Barbosa quello dei campani, entrambi brasiliani entrambi davvero molto bravi nel loro ruolo... Insomma: Un'altra sfida nella sfida!
11 gennaio 2014 - Andrea Mandorlini |
QUI VERONA
Tutti abili ed arruolati per l'HELLAS che, tra le 'seconde linee', recupera almeno CIRIGLIANO, ancora alle prese con l'influenza MIHAYLOV mentre LONGO è fermato da un'infiammazione al gunocchio; fuori anche RUBIN che non ha lavorato col gruppo in settimana e SALA a causa di un problema muscolare dell'ultima ora...
In attacco, dopo aver completamente 'sbollito' le brevi ferie sudamericane, dovrebbero tornare GOMEZ TALEB e ITURBE dal primo minuto
Convocati
Portieri: 1 Rafael, 12 Nicolas, 98 Borra.
Difensori: 33 Agostini, 3 Albertazzi, 18 Moras, 29 Cacciatore, 22 Maietta, 25 Marques, 23 Gonzalez.
Centrocampisti: 5 Donati, 10 Hallfredsson, 19 Jorginho, 6 Martinho, 30 Donadel, 2 Romulo, 4 Laner, 14 Cirigliano.
Attaccanti: 8 Cacia, 9 Toni, 21 Gomez Taleb, 15 Iturbe, 11 Jankovic
Probabile formazione
4-3-3 con Rafael; Cacciatore-Moras-Maietta-Agostini; Romulo-Jorginho-Halfredsson; Iturbe-Toni-Gomez
QUI NAPOLI
Oltre 12.000 persone al 'San Paolo' a seguire l'allenamento e sugli spalti spuntava lo striscione che più o meno recitava così 'Domenica a Verona non sarà solo una partita di calcio ma una questione d'onore' tanto per ribadire il clima di attesa che sempre ruota attorno a questa gara; previsto l'arrivo di poco meno di un migliaio di sostenitori partenopei.
L'esperto portiere REINA ha svolto lavoro differenziato e per Domenica è in forte dubbio almeno dal primo minuto mentre probabilmente tornerà in panchina Marek HAMSIK dopo aver smaltito l'infortunio.
Sicuramente out gli ex CANNAVARO (che è comunque in uscita dalla squadra allenata da Rafa BENITEZ e forse proprio in questo mercato destinato all'INTER del suo ex allenatore MAZZARRI) alle prese con le terapie e BEHRAMI che proprio nell'HELLAS 2004-2005 venne lanciato nel calcio che conta prima di arrivare ai piedi del Vesuvio nel 2012: Valon è volato in Germania per un'ulteriore visita medica in seguito all'infortunio patito alla caviglia; fuori anche ZUNIGA e MESTO in difesa mentre nel 4-2-3-1 iniziale dovrebbe riposare il gioiello di casa INSIGNE
Convocati
Rafael, Colombo, Contini, Albiol, Britos, Fernandez, Reveillere, Armero, Uvini, Dzemaili, Hamsik, Inler, Maggio, Radosevic, Bariti, Callejon, Mertens, Higuain, Insigne, Pandev, Duvan
Probabile formazione
4-2-3-1 con Rafael; Maggio-Fernandez-Albiol-Armero; Inler-Dzemaili; Callejon-Pandev-Mertens; Higuain.
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DICONO + - =
Pierino 'Turbo' FANNA «Il Verona è la sorpresa del campionato, ma il Napoli credevo potesse lottare con la Juventus per il titolo e lo credo ancora perché nonostante la Roma sia seconda in classifica, il Napoli immagino sarà la squadra che possa dar fastidio ai bianconeri. Queste il commento di Pierino Fanna sulle formazioni che domenica si affronteranno al Bentegodi in occasione dell'ultima gara di andata della Serie A. Per il grande ex gialloblù sarà una sfida assolutamente da non perdere, visto il buon momento di forma attraversato dalle due compagini: "Il Verona merita i punti che ha in classifica, ed è in una condizione psicofisica incredibile. In casa la squadra di Mandorlini è trascinato dal pubblico che rappresenta davvero il 12esimo uomo in campo. Il Napoli dovrà fare tanta attenzione, ma la qualità della squadra azzurra può mettere in difficoltà qualsiasi squadra» TuttoHellasVerona.it
RAFAEL Cabral al 'Bentegodi' sostituto portiere di REINA «Dovremmo stare attenti entrambi, Napoli e Verona hanno due attacchi importanti, Toni ha una grande forza ed in area mette timore. Sarà una partita difficile, loro hanno battuto Lazio e Udinese ma anche noi vogliamo vincere per accorciare su Juve e Roma. Rafael del Verona? Non lo consoco, però so che ha giocato anche lui nel Santos, io sono arrivato quando lui è partito per l’Italia. E’ un ottimo portiere» CanaleNapoli.it
Mister MANDORLINI «La sfida contro il Napoli? Incontriamo una grande squadra, importantissima, che sta facendo più che bene. Ha battuto Arsenal e Borussia Dortmund. Non so quello che sarà il risultato, ma il mio obiettivo è fare bene. Benitez? E' un mito, un allenatore importante. Con lui il Napoli ha un grande assetto offensivo. Il nostro momento? Stiamo facendo bene, veniamo da un grande risultato ma domani sarà una partita diversa. In noi c'è consapevolezza, non siamo più quelli della prima giornata ma il nostro atteggiamento deve rimanere quello: affrontiamo una grande e dobbiamo tirar fuori tutto il meglio di noi» HellasVerona.it
Mister Rafa BENITEZ «Il Verona è una squadra che sta facendo benissimo, lo dice la classifica ma anche ciò che stanno esprimendo in campo soprattutto in casa. Hanno qualità, velocità, sanno ripartire bene e cercano di sfruttare le qualità di Toni in attacco. Noi sappiamo in cosa sono bravi e cercheremo di fare il massimo soprattutto per preparare la partita secondo la nostra mentalità e la nostra idea di gioco» SSCNapoli.it
Il doppio ex Nico PENZO «Il Verona potrà vincere se il Napoli non gioca da Napoli, se permetterà cioè tutte quelle ripartenze che di solito concede. Ho visto più di una volta il Napoli, mi ha sempre impressionato per la sua ricerca del gioco ma è troppo offensivo e sta pagando certi equilibri fra reparti, non ancora evidentemente perfezionati. Il Verona è mortifero se lo fai ripartire. Pensate alle partite del Napoli contro Juventus e Roma. Per mezzora ha giocato alla grande, ha fatto la partita, ha manovrato bene. Alla fine però hanno vinto gli altri» LArena.it
il DiGgì GARDINI «Verona-Napoli? Dobbiamo prima ricordare che questa è una settimana importante, iniziata con il nostro tifoso Giorgio Leoni che si è risvegliato dal coma ed ha rivisto la luce della vita. Queste sono le cose più belle, che ci fanno capire come tutto il resto sia relativo. Consideriamo anche il fatto che abbiamo vinto un'altra partita in trasferta, contro una squadra che ieri sera ha dimostrato di non essere proprio l'ultima della classe: questi sono dati oggettivi, da cui non possiamo prescindere. Ora ci apprestiamo ad iniziare il girone di ritorno con molta soddisfazione, con risultati considerevoli rispetto alle nostre aspettative all'inizio del campionato. Oltre al Napoli, avremo l'occasione di giocare anche contro Roma e Juventus in casa, davanti al nostro pubblico che finora è stato encomiabile, il nostro dodicesimo uomo. Da questo vogliamo partire, tutto il resto è fuori luogo. Verona-Napoli interessante per la classifica? Non guardiamola, restiamo concentrati sul calendario. Teniamo i piedi per terra, ci aspettano sfide difficilissime, stiamo tranquilli. Tutte le partite devono essere sentite e vissute allo stesso modo, è normale che ci sia una rivalità, l'importante è che rimanga solamente sportiva. Cerchiamo di abbassare i toni, Verona-Napoli è solo una partita di calcio: i valori tecnici tra noi e loro sono diversi, ma può succedere di tutto» HellasVerona.it
Luciano MARANGON terzino sinistro col VERONA tricolore «Al Napoli manca la mentalità della squadra abituata a vincere. Se la società calcio Napoli riuscirà a portare tale mentalità nella squadra, si potrà occupare una posizione stabile nel panorama italiano ed europeo. Criscito e Vidic? Sono due calciatori importanti che andrebbero a rinforzare il Napoli. Credo che sia difficile comprare top player a gennaio perché chi gioca in società importanti che lottano per determinati obiettivi, difficilmente lasciano la squadra. Certo, si può puntare però a quei calciatori importanti che trovano poco spazio nelle società di appartenenza, ma non è facile» EuropaCalcio.it
'El Pipita' HIGUAIN sulla prossima sentitissima sfida al 'Bentegodi' «Sappiamo che è una partita sentita e anche molto difficile perché il Verona sta facendo una grande stagione, sono quinti, ma noi abbiamo grandi potenzialità e vogliano ottenere il massimo. La squadra è forte, siamo al primo anno con un nuovo tecnico e con giocatori nuovi. Stiamo cominciando un nuovo progetto e stiamo lavorando bene. Veniamo da una bella vittoria con la quale abbiamo aperto l’anno nuovo e adesso vogliamo proseguire» SSCNapoli.it
Vangelis MORAS «Il nostro momento? Non pensiamo al quinto posto, dobbiamo guardare alla salvezza ed arrivare a 40 punti. Poi potremmo fare qualcosa in più. Abbiamo passato un periodo in cui non arrivavano i risultati, mostrando comunque carattere e voglia di fare risultato. Se continuiamo così non arriveranno momenti di crisi, abbiamo il morale alto e vogliamo mantenerlo a questi livelli. Higuain? E' un calciatore fortissimo, è fra gli attaccanti più forti del mondo. Il Napoli? Loro sono i favoriti, noi dobbiamo prenderci i punti che servono per la salvezza. In casa non abbiamo paura di nessuno, se facciamo la nostra partita possiamo fare risultato anche perché fisicamente e psicologicamente stiamo bene» CorriereDelloSport.it
Mister Roberto BORDIN «La sfida contro il Napoli? Abbiamo raccolto tanti punti giocando con la cattiveria di una provinciale, sempre alla ricerca del bel gioco e sfruttando al massimo il fattore campo. Dovremo fare così anche domenica, abbiamo il giusto tempo per preparare la partita e vogliamo fare bene. Ci faremo trovare pronti. Il nostro segreto? Stiamo facendo bene, andiamo in campo con il giusto carattere: questa è la ricetta giusta per fare risultati. Inoltre si è creato un grande gruppo, c'è un elevato affiatamento fra squadra e società. Toni? E' una brava persona, un professionista ed un esempio per tutti i ragazzi che ci sono qui. Jorginho? E' un calciatore che tutti vorrebbero avere, fa grandi giocate, è tecnico, ha tanta qualità ed è cresciuto esponenzialmente in questi anni. Per noi è importante. Iturbe? E' un talento, ha dei colpi importanti» TuttoMercatoWeb.com
Mister Osvaldo BAGNOLI sicuro 'Sarà una grande sfida!' «Domenica sarà una bella partita, il Napoli deve stare attento, la sfida nasconde insidie: serve una grande concentrazione. Per me sarà una grande sfida» EuropaCalcio.it
Il doppio ex Gennaro IEZZO su VERONA-NAPOLI «Per il Napoli non sarà una partita facile soprattutto perchè di fronte ci sarà una squadra che può mettere in difficoltà gli azzurri. Ho sempre elogiato le qualità di Rafael (portiere del NAPOLI n.d.S.), ieri è stato molto bravo anche su qualche palla velenosa. Su di lui ci possono essere solo giudizi positivi. Bisogna però capire quale sarà il futuro di Reina, e io spero che entrambi restino al Napoli anche l'anno prossimo. Lacune dei partenopei? Credo che il reparto più in difficoltà è quello difensivo, ma io farei dei ritocchi anche a centrocampo» CalcioNews24.com
8 gennaio 2014 - Evangelos Moras | 10 gennaio 2014 - Giovanni Gardini |
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - =
(DAVVERO) BUONE NUOVE: Giorgio Leoni si è risvegliato dal coma dopo l'incidente di Genova del 10 novembre scorso, questa la lettera aperta dell'HELLAS VERONA F.C. al combattivo tifoso e a tutti i sostenitori scaligeri!
LUCA TONI MASTINO del 'Binti' anche contro la LAZIO...
TONI SORPASSA PENZO nella classifica dei bomber scaligeri del girone d'andata! Luca con 9 gol entra nella storia gialloblù facendo meglio anche del mitico 'Nico' che nell’82/83 aveva segnato 8 reti a metà campionato, anche se all’epoca le squadre erano 16 e le giornate di andata solo 15 (ma contando le prime 19 giornate Penzo arrivò comunque a 9, al pari dunque di Toni che ha un’ultima chance domenica col Napoli).
Fra l'altro erano ben 4 anni che il Campione del Mondo non segnava da fuori area come ha fatto alla Befana con l'UDINESE: L'ultimo suo gol da fuori area in Serie A è datato 20 marzo 2010, quando con la Roma segnò proprio contro i friulani!
VERONA-NAPOLI: In vendita 3000 tagliandi per il settore ospiti del 'Binti'
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
COPPA DEL RE, MESSI ritorna a modo suo: Dopppietta al GETAFE nel 4 a 0 finale!
COPPA ITALIA: ROMA e FIORENTINA avanti a spese di SAMPDORIA e CHIEVO
NERO NEL CALCIO? Certo! C'è dappertutto perchè in una delle prime aziende del paese non dovrebbe esserci? Arrestato CITARELLA patròn della NOCERINA che pagava fuori busta i tesserati!
CALCIOMERCATO: Il giapponese HONDA al MILAN 'E' la maglia che sognavo sin da bambino!'; il primo nipponico dei rossoneri avrà il numero 10. NAINGGOLAN alla ROMA
VITA DA EX: Ezio ROSSI nuovo tecnico del CUNEO in Seconda Divisione dopo l'esonero di SOTTIL mentre Giuseppe GALDERISI cercherà di salvare l'OLHANENSE all'ultimo posto della Serie A portoghese...
VITESSE & LO SPIRITO DI SQUADRA... Gli olandesi invitati ad Abu Dhabi ma devono lasciare a casa il calciatore israeliano! Hanno accettato...
ACERBI E' DOPING! ANZI NO... Prosciolto dalle accuse il difensore del SASSUOLO può pensare a guarire dal brutto male che si è ripresentato...
RASSEGNA STAMPA + - =
Verona-Napoli: Parla l’ex Bagnoli
Scritto il gen 11 2014 - 5:44pm da GCorso
Verona-Napoli: Domani si giocherà una supersfida in Serie A tra due formazioni che hanno offerto finora un grandissimo spettacolo, parliamo di Napoli e Hellas Verona, due squadre partite sicuramente con due obiettivi diversi e che comunque finora non hanno deluso assolutamente le aspettative. Soprattutto la squadra di Andrea Mandorlini che si trova in una posizione di classifica assolutamente impensabile ad inizio stagione.
Verona-Napoli: Riguardo la partita si è espresso il grande ex Osvaldo Bagnoli che ha avvertito il Napoli di stare molto attento a questo grande Verona: “Verona-Napoli è una di quelle partite che spesso vengono giocate anche fuori dal campo. Ne ricordo tante, anche le sconfitte al San Paolo ed altre al Bentegodi con qualche tensione tra le opposte fazioni. Le scorrettezze tra tifosi non mi sono mai piaciute. Al Bentegodi ci fu il debutto di Maradona in Italia. Lo ricordo come se fosse oggi. C’era grande attesa per colui che era già considerato il numero uno al mondo. Non sapevo cosa potesse fare e come fermarlo.
Verona-Napoli sarà una bella partita. Il Napoli ha una squadra molto forte. L’Hellas però non ha paura di nessuno, il Napoli deve stare attento, pur avendo i mezzi per vincere al Bentegodi. Mandorlini e Benitez? Mi piace lo spagnolo, ama il dialogo e non dice mai una parola fuori posto. Sarà una gara aperta perché il Verona non pensa solo a difendersi, lo stesso il Napoli che però ha più da perdere rispetto ai gialloblù”.
FONTE: QuotidianoLive.com
Verona-Napoli, storia di una rivalità che va oltre il calcio
Posted on gen 11 2014 - 11:00am by Vincenzo Avallone
Quella tra Hellas Verona e Napoli è certamente una delle rivalità più accese e sentite del nostro calcio. Ma forse anche una delle meno analizzate e conosciute. Sì perchè l’acredine tra le due tifoserie ha radici storiche e culturali che poco hanno a vedere col mondo del pallone; infatti la discordia rientra nel clima ostile del famigerato “triangolo antimeridionale Bergamo – Brescia – Verona”. Molti accettano la singolare “tradizione”, senza approfondire sui motivi di questa accesa e scomposta “inimicizia” che troppo spesso ha avuto come protagonisti attivi soprattutto i sostenitori gialloblù che hanno spostato sul rettangolo verde il loro astio culturale e “sociale” nei confronti di ciò che è “meridionale” per eccellenza.
Sul campo da gioco però tutto comincia nella lontana stagione 1961-1962, quando alla vigilia di un Verona-Napoli di Serie B, la società azzurra fu accusata per un illecito messo in atto per vincere la partita, avendo alcuni personaggi molto vicini al Napoli contattato giocatori gialloblù, tra cui il portiere Ciceri. Il Napoli però, grazie ad un suo dinamico e astuto dirigente Gigino Scuotto, riuscì a cambiare molte carte in tavola e a cavarsela. Il tentativo di illecito fu considerato infatti alla fine una “iniziativa personale” di un aspirante dirigente del Napoli che voleva fare carriera nel mondo nel calcio. Il Napoli ebbe il tempo per discolparsi, si dice non senza furberie e manomissioni di prove, perchè per fortuna la partita in programma il 27 maggio, fu rinviata a fine campionato, 17 giugno, per un violentissimo temporale. Vinsero poi egualmente e regolarmente gli azzurri (1-0 con gol di Corelli) che vennero così promossi proprio a danno del Verona che si classificò a un punto dal Napoli, al quale sarebbe bastato un pari per salire in A.
Dai campi da gioco poi si passa agli sgambetti di mercato dietro le scrivanie quando nel 1970 Ferlaino, all’epoca non ancora presidente del Napoli ma solo un dirigente, aveva ormai firmato l’accordo col centravanti del Verona Clerici, messo sul mercato dai gialloblù poichè la società non attraversava un buon momento economico. Ma davanti al rifiuto dell’allora presidente del Napoli, Lauro, di spendere troppi soldi, Ferlaino decise di strappare il contratto dell’attaccante davanti agli occhi del patron del Verona Garonzi che non riuscì più a piazzare il suo centravanti lasciando la società in guai economici.
L’astio dei veronesi nei confronti del Napoli poi raggiunge il picco a cavallo tra la fine degli anni 70′ e metà anni 80′; un decennio in cui gli azzurri rifilarono sonore batoste ai colleghi gialloblù. Si comincia nel 1976 quando il Napoli impedì al Verona di conquistare la Coppa Italia nella sua prima finale di Coppa della storia gialloblù, mortificando e sbeffeggiando all’Olimpico i veronesi con un sonoro 4-0. Nel 1983 il calciatore brasiliano Dirceu (un numero 10 che giocò 3 mondiali e 3 olimpiadi con la Seleçao) passa dal Verona al Napoli. I veronesi lo salutano così: “Dirceu ora non sei più straniero, Napoli ti ha accolto nel Continente Nero“. Sempre a proposito di sonore sconfitte è il caso di ricordare il 5-0 (1985-86) impreziosito da un gol speciale e vendicativo di Maradona (Diego l’anno prima era stato umiliato a Verona da un 3-1 al suo esordio in Italia). Il povero Giuliani (che poi sarebbe venuto a difendere la porta del Napoli) fu uccellato con un diabolico tiro da 45 metri del Pibe.
In tempi più moderni l’episodio più increscioso accade nella stagione 2006/07 quando sia Napoli che Verona militavano nella serie cadetta. A fronte di una imprevista sconfitta casalinga (1-3) , ed in assenza sugli spalti dei tifosi napoletani, tenuti lontani dal “Bentegodi” per ragioni di sicurezza dal Prefetto veronese, un centinaio di sostenitori veneti hanno sfogato l’ira per la sconfitta casalinga contro i giornalisti napoletani, sistemati in Tribuna Stampa, con lancio di sputi, bottigliette, ingiurie e oggetti vari, dopo che uno di loro aveva osato esultare al secondo gol del Napoli . E’ stato necessario ricorrere alle forze dell’ordine per contrastare la violenza e calmare gli animi esageratamente alterati per la sconfitta.
Ma la rivalità tra Hellas e Napoli per fortuna non è solo violenza, insulti e razzismo ( lo striscione dei tifosi veronesi “Benvenuti in Italia” rivolto ai napoletani in trasferta a Verona, rimane quanto di più becero potesse esserci nel calcio nostrano); ma è anche goliardia e ironia tipica del popolo partenopeo. Infatti come dimenticare quando, durante il campionato 1988/89 dalla curva B del San Paolo si levò l’ormai famoso e lunghissimo striscione “Giulietta è ‘na … e Romeo è …!”, striscione circondato da una marea di allusive banane.
FONTE: MaiDireCalcio.com
Napoli, allenamento mattutino
Gli azzurri preparano il match di Verona, ultima giornata di andata di Serie A. I convocati
Seduta mattutina di allenamento per il Napoli a Castelvolturno. Gli azzurri preparano il match di Verona, ultima giornata di andata di Serie A al Bentegodi domani alle ore 15,00.
La squadra ha svolto riscaldamento con il pallone in avvio e poi lavoro tecnico tattico. Chiusura con partitella a campo ridotto.
Differenziato per Reina e terapie per Cannavaro.
I convocati: Rafael, Colombo, Contini, Albiol, Britos, Fernandez, Reveillere, Armero, Uvini, Dzemaili, Hamsik, Inler, Maggio, Radosevic, Bariti, Callejon, Mertens, Higuain, Insigne, Pandev, Duvan.
11/01/2014
Benitez: Il Napoli crescerà, saremo ancora piu' competitivi
Il tecnico azzurro: Il Verona e' squadra di valore e qualita', noi andremo a giocare con la nostra mentalita'
"Il Napoli è un Club in crescita, stiamo lavorando sul mercato per cercare giocatori che migliorino il livello della squadra. Siamo certi che in futuro saremo ancora più competitivi per restare ai vertici e lottare per vincere". Questo in sintesi il pensiero di Rafa Banitez in conferenza stampa sulle prospettive azzurre. Il tecnico tratteggia le linee della strategia societaria e si sofferma anche sul recupero di Hamsik e quello prossimo di Zuniga come valori aggiunti per la qualità del gruppo. Si comincia dall'infortunio a Behrami. Benitez chiarisce l'argomento...
"Behrami ha un problema al piede ed ha lamentato dolori anche durante le vacanze di Natale. Noi cercheremo un responso di uno specialista e poi di comune accordo decideremo il da farsi. Tra noi è tutto chiaro. Abbiamo fatto tutto ciò che c’era da fare e adesso aspettiamo l’esito per trovare la soluzione migliore. Valon è un ragazzo intelligente, insieme a lui abbiamo voluto l’opinione di un ulteriore specialista per risolvere l’infortunio. Lunedì ci sarà la visita e poi saremo sicuri al cento per cento su come procedere affinchè recuperi al meglio".
Preoccupato per le varie assenze in questo scorcio di stagione?
"Più che preoccupato sono impegnato. Stiamo lavorando sui giocatori che abbiamo a disposizione e stiamo lavorando sul mercato per cercare calciatori di grande qualità. Ma io adesso penso alla rosa che ho e sono soddisfatto degli uomini che sto allenando".
Cosa chiedete al mercato?
"Noi dobbiamo migliorare il livello che abbiamo oggi. Non è facile trovare giocatori che facciano la differenza a gennaio, ma noi stiamo monitorando tutto e vedremo cosa possa fare al nostro caso sia ora che a giugno. Il Napoli è una Società in crescita, si vede dal livello che abbiamo raggiunto in Europa ed in campionato. Se io dico che siamo al 76 per cento il senso è positivo, significa che abbiamo potenzialità per diventare più forti. Arriveranno calciatori importanti, non so se tra una settimana, o un mese o un anno, ma certamente rinforzeremo il gruppo per essere ancora più competitivi in futuro".
Intanto buona notizia: rientra Hamsik tra i convocati…
”Per noi il mercato più importante sarà il pieno recupero di Hamsik, di Zuniga, Mesto e Behrami. Ora Marek è pronto e ci darà una grande mano sia in fase di attacco che di centrocampo. Noi siamo una squadra che punta molto sulla qualità e in questi mesi non è stato facile fare a meno di uomini così importanti. Per questo dico che i nostri migliori acquisti saranno i rientri dei nostri calciatori che sinora sono rimasti fuori".
Qual è il suo bilancio della stagione sinora?
"Il bilancio oggi è molto positivo, poi si vedrà alla fine. Poi non tutto dipende da noi. Se c’è una squadra che va più forte di te, bisogna migliorare e provare ad andare più veloce. E’ come una corsa di Formula 1. Se c’è un percorso con molte curve si può approfittare ma quando arriva il rettilineo chi ha la macchina più attrezzata e potente vince. La mia esperienza in Premier mi ha fatto capire che vincevano sempre il campionato le squadre col fatturato più alto. Così va anche in Italia, in Spagna e in Germania. Ciò che io voglio è che il Napoli sia stabilmente tra le squadre top, per poter esserci sempre nella lotta al vertice. L’esempio è il Valencia. In Spagna vincono sempre Real e Barcellona. Quando loro non ci riuscirono noi col Valencia vincemmo due scudetti. Se cadono le squadre più potenti economicamente noi dobbiamo essere pronti ad approfittarne".
A Verona partita difficile e anche sentita...
"Il Verona è una squadra che sta facendo benissimo, lo dice la classifica ma anche ciò che stanno esprimendo in campo soprattutto in casa. Hanno qualità, velocità, sanno ripartire bene e cercano di sfruttare le qualità di Toni in attacco. Noi sappiamo in cosa sono bravi e cercheremo di fare il massimo soprattutto per preparare la partita secondo la nostra mentalità e la nostra idea di gioco".
11/01/2014
Verona-Napoli, i precedenti
Dirige il match Doveri di Roma
Le 36 partite in casa del Verona
tra serie A, serie B e Coppa Italia
(nel 1992 si è giocato sul neutro di Cremona)
12 vittorie del Verona
12 pareggi
12 vittorie del Napoli
41 gol del Verona
39 gol del Napoli
L'ultima vittoria del Verona:
2-1 il 14 gennaio 2001
31’ s.t. Bellucci (N), 39’ s.t. Mutu (V), 44’ s.t. Adailton (V)
L'ultimo pareggio:
1-1 il 23 settembre 2003 (in serie B)
21’ s.t. Myrtai (rig) (V), 44’ s.t. Tosto (N)
(l’ultimo pareggio in serie A è l’1-1 del 24 aprile 1988)
L'ultima vittoria del Napoli:
1-3 il 26 maggio 2007 (in serie B)
2’ s.t. Domizzi (N), 11’ s.t. Calaiò (N), 15’ s.t. Pulzetti (V), 49’ s.t. Dalla Bona (N)
(l’ultima vittoria in serie A è lo 0-1 del 23 febbraio 1992, a Cremona)
- L'ARBITRO -
Daniele Doveri di Roma, 36 anni, è alla quinta stagione nella Can di A e B.
Vanta 48 presenze in serie A e 39 in serie B
Ha diretto sei partite del Napoli, sempre al San Paolo:
in campionato:
- Napoli-Novara 2-0 il 21 aprile 2012
con un infortunio (lussazione alla spalla) al 1’ p.t. che lo costrinse a 20 minuti di stop prima di ricominciare ad arbitrare
- Napoli-Udinese 2-1 il 7 ottobre 2012
- Napoli-Sampdoria 0-0 il 10 febbraio 2013
- Napoli-Sassuolo 1-1 il 25 settembre 2013
in coppa Italia:
- Napoli-Cesena 2-1 il 12 gennaio 2012
- Napoli-Bologna 1-2 il 19 dicembre 2012
La carriera:
48 presenze in serie A
39 presenze in serie B
42 vittorie interne (il 48,3%)
24 pareggi (il 29,9%)
17 vittorie esterne (il 21,8%)
27 rigori concessi (circa uno ogni tre partite)
34 espulsioni (circa una ogni due partite)
381 ammonizioni (più di 4 a partita)
2.593 falli fischiati (circa 30 a partita)
10/01/2014
Comunicato della SSC Napoli
La Societa' su prossimo consulto specialistico per Valon Behrami
La SSC Napoli, in accordo con Valon Behrami, comunica che il calciatore effettuerà nei prossimi giorni un ulteriore consulto con uno specialista di fama internazionale per stabilire se l’operazione al piede sarà necessaria o meno.
10/01/2014
Napoli, allenamento mattutino
Gli azzurri preparano il match di Verona, ultima giornata di andata di Serie A
Seduta mattutina per il Napoli a Castelvolturno. Gli azzurri preparano il match di Verona, ultima giornata di andata di Serie A al Bentegodi domenica alle ore 15.00.
La squadra ha svolto riscaldamento con il pallone e successivamente una lunga fase tecnico tattica con lavoro finalizzato a schemi difensivi e possesso palla.
Differenziato per Reina e Cannavaro.
Domani allenamento di mattina.
10/01/2014
Higuain: Napoli è il massimo, sono felice e possiamo arrivare in alto
Il Pipita a Radio Kiss Kiss: L'amore di questa citta' è unico, abbiamo un gruppo forte e lavoriamo per vincere
"Per me Napoli è il massimo, sono felice di giocare in questa città unica". Gonzalo Higuain anima e cuore racconta l'emozione di questi primi mesi in azzurro ai microfoni di Radio Kiss Kiss. Il Pipita rivela la sua gioia di essere in azzurro e rilancia le ambizioni azzurre all'alba del nuovo ciclo di Rafa Benitez...
"E’ un anno con tanti impegni e tante attese. E’ il mio primo campionato in Italia e poi ci sarà il Mondiale. Sono concentratissimo per questi mesi in azzurro perchè può essere già una stagione importante per noi. Il nostro obiettivo per ora è la raggiungere la Roma, poi vedremo. Si sono viste tante cose nel calcio e mancano tanti punti fino al termine del campionato, tutto può accadere. Con questa squadra possiamo arrivare in alto, noi ci crediamo e daremo battaglia fino alla fine. Il nostro desiderio è vincere e lavoreremo per quello sia adesso che in futuro".
Giornata speciale anche per Gonzalo nell'allenamento al San Paolo a porte aperte. Oltre 12.000 tifosi per una mattinata di passione unica...
"E’ stata una sopresa anche per me, non avevo mai visto tanta gente ad un allenamento. Siamo contenti che si siano divertiti, abbiamo trascorso una mattina splendida e siamo ancora più carichi per l’entusiasmo della gente".
Domenica a Verona contro la rivelazione del campionato sinora...
"Sappiamo che è una partita sentita e anche molto difficile perché il Verona sta facendo una grande stagione, sono quinti, ma noi abbiamo grandi potenzialità e vogliano ottenere il massimo"
"La squadra è forte, siamo al primo anno con un nuovo tecnico e con giocatori nuovi. Stiamo cominciando un nuovo progetto e stiamo lavorando bene. Veniamo da una bella vittoria con la quale abbiamo aperto l’anno nuovo e adesso vogliamo proseguire".
Quelle lacrime dopo il match con l'Arsenal hanno fatto comprendere quanto il Pipita sia un leader di questa squadra...
"Il calcio è anche questo. Si piange per dispiacere ma poi si può anche piangere per la gioia in futuro. Vedere che in Champions passano squadre con la metà dei tuoi punti ti lascia tanta amarezza. Abbiamo vinto 4 partite ed è assurdo non superare il turno con 12 punti. Per me fu un grande dispiacere perche tutta la squadra avrebbe meritato di continuare l'avventura".
Il legame Napoli-Argentina è nel destino. Il San Paolo è stato lo stadio di Maradona, oggi impazzisce per Higuain…
"A me fa piacere tanto, la passione e l’amore speciale di Napoli sono unici. Io voglio ripagare sul campo questo affetto. Ai tifosi dico grazie per l’amore che mi dimostrano giorno dopo giorno, sono molto felice di stare in questa squadra e in questa città. Per un calciatore Napoli è il massimo e non potevo chiedere di più che giocare in questa splendida città"
09/01/2014
Napoli, allenamento al San Paolo a porte aperte
Giornata speciale con l'entusiasmo di oltre 12.000 tifosi allo stadio
Un lunghissimo abbraccio azzurro. La passione ed il calore di Napoli per una giornata speciale sotto il sole del San Paolo. Allenamento a porte aperte per il gruppo di Rafa Benitez nello stadio di Fuorigrotta per salutare insieme ai tifosi l'inizio del 2014.
Un vero e proprio evento che ha mobilitato la città. Sin dalle prime ore della mattina il settore Distinti ha accolto oltre 12mila persone, per lo più giovanissimi, che hanno riempito di entusiasmo la seduta degli azzurri.
Il primo ad entrare in campo è stato Benitez che nell'ovazione generale ha introdotto poi la squadra. Cori, striscioni, applausi e clima quasi da partita per i sostenitori azzurri che hanno regalato spettacolo e straordinaria partecipazione emotiva.
L'allenamento è cominciato attorno alle 10.30. La squadra ha svolto riscaldamento, stretching e corsa.
Successivamente lavoro tecnico finalizzato al possesso palla. Chiusura con partita a campo ridotto terminata 3-1 con doppietta di Pandev, gol di Higuain e Zapata.
Poi il saluto alla gente con il gruppo che si è riunito a centrocampo per rendere omaggio ai tifosi per una giornata speciale sotto il cielo azzurro del San Paolo.
Alla seduta ha assistito sul campo il Ct della Nazionale Under 21 Gigi Di Biagio.
Differenziato per Reina e terapie per Cannavaro. Domani la squadra tornerà a Castelvolturno per il consueto allenamento mattutino in vista del match di Verona per l'ultima giornata di andata di Serie A in programma domenica 12 gennaio al Bentegodi (ore 15)
09/01/2014
FONTE: SSCNapoli.it
Ben fatto Hellas Verona: quinto in classifica con 22 milioni di ingaggi
In piena corsa per l'Europa League non è né un miracolo né un fuoco di paglia. È la dimostrazione che un altro calcio è possibile.
mercoledì 8 gennaio 2014 17:50
di Xavier Jacobelli
Il Verona quinto in classifica dopo 18 giornate e in piena corsa per l'Europa League non è né un miracolo né un fuoco di paglia. È la dimostrazione che un altro calcio è possibile, anche al tempo del Psg pronto a dilapidare 400 milioni in estate per ingaggiare Messi, dell'Inter che spende quattro volte tanto l'Hellas per gli ingaggi e in classifica sta dietro ai gialloblù di 1 punto, del Milan che di punti in meno rispetto alla Banda Toni ne accusa addirittura dieci.
L'accostamento agli sceicchi parigini (a proposito: avete notizie di Platini e del suo mirabolante fair-play finanziario?) e al club di Thohir che vive un delicato momento di transizione, nasce spontaneo esaminando i numeri del fenomeno Verona. Li ha snocciolati stamane su Libero il collega Francesco Perugini.
La sua approfondita analisi spiega molte cose, a proposito della sfolgorante annata veneta che, in rigoroso ordine alfabetico, porta in calce le firme di Andrea Mandorlini, 53 anni, alla guida dell'Hellas dal 9 novembre 2010 quando sostituì Giuseppe Giannini, campionato di prima Divisione Lega Pro; Maurizio Setti, 50 anni, presidente della società, già socio del Carpi e vicepresidente del Bologna, poi socio di maggioranza del Verona e, un anno più tardi, proprietario unico del club; Sean Sogliano, 42 anni, ex calciatore di Ancona, Torino e Perugia, per cinque mesi direttore sportivo del Palermo di Zamparini che non mangia soltanto gli allenatori, direttore sportivo scaligero dal 9 giugno 2012, dal prossimo giugno, nuovo direttore sportivo del Milan.
I numeri schiacciano le parole. Il Verona paga 22 milioni di ingaggi ai propri giocatori, 73 milioni in meno rispetto all'Inter di Thohir, 78 meno del Milan che, pure, sino all'estate del 2012, aveva un monte stipendi di oltre 180 milioni di euro.
Iturbe è il giocatore più pagato: 1 milione di euro netti a stagione; Donadel guadagna 900 mila euro; Cacia 800 mila euro; Donati 500 mila euro; Toni 400 mila euro (9 gol in 16 presenze), quarto marcatore del campionato assieme a Cerci, Higuain e Immobile. Jorginho, Gomez, Martinho e Rafael percepiscono fra i 250 mila e i 300 mila euro.
Sul mercato estivo, il Verona ha speso 7 milioni di euro. A giudicare dai risultati ottenuti sinora, questa squadra è un capolavoro. Complimenti.
FONTE: Globalist.it
Viaggio nel miracolo Hellas Verona
Continua il sogno gialloblu dopo la decima vittoria in campionato. Toni non si ferma più e in città si sogna l'Europa
08-01-2014
di Matteo Politanò
Il neopromosso Verona di Mandorlini quinto da solo in classifica con 32 punti dopo 18 giornate. Chi lo avrebbe mai detto? Probabilmente neanche gli stessi tifosi dell'Hellas, un pezzo di storia del calcio italiano che in serie A mancava da troppo. Il nuovo progetto del presidente Setti è stato impostato come meglio non si poteva: uomini giusti al posto giusto sotto l'occhio attento di un ds come Sean Sogliano, già nel mirino di tante big. Al suo fianco il team manager ed ex giocatore gialloblu Alessandro Mazzola e una rete di informatori che ha permesso una campagna acquisti mirata e azzeccata. Primo tra tutti il colpo che nessuno si aspettava, Luca Toni. Indicato come la punta mercenaria arrivata per svernare all'ombra dell'Arena l'ex attaccante della Fiorentina si è tolto tanti sassolini dalle scarpe. E' lui il capocannoniere dei gialloblu con 9 reti in 16 partite, perno ideale in una rosa che in estate sul mercato ha sbagliato poco.
Tanti i giocatori arrivati in prestito, da Rubin a Donsah passando per Cirigliano dal River, Donadel, Romulo, Jankovic, Longo e l'latra rivelazione: Juan Iturbe. L'ex esterno del Porto non è una sorpresa per gli esperti di mercato, già da anni il suo nome è accostato a quello delle grande promesse del calcio europeo e la sua conferma in serie A è il preludio ad una carriera in crescendo. La Roma sta già trattando con il Verona che vanta il diritto di riscatto dal Porto per rilevarne il cartellino nella prossima stagione, il suo contratto scade a giugno 2016 e la valutazione non scende sotto i 10 milioni di euro. "Ha fatto vedere grandi cose, è molto determinato, lo si nota anche durante gli allenamenti, si mette al servizio della squadra, ed è bravo a seguire le indicazioni dell'allenatore. Il suo agente e io abbiamo parlato molto in estate. Il Porto lo aveva prestato al River Plate, poi è ritornato, in Portogallo era chiuso, voleva giocare, gli abbiamo dato questa possibilità. Attorno a Iturbe da inizio carriera c'era grande interesse, in Argentina e fra gli addetti ai lavori" ha spiegato Sogliano.
L'altro gioiello del Verona è invece Jorginho, italo-brasiliano e centrocampista centrale che ha sorpreso tutti. Arrivato in Italia nel 2010 è stato mandato in prestito Sambonifacese e un anno dopo è giunto a Verona senza più perdere il posto da titolare. Classe 1991 nell'ottobre 2012 è anche nel giro delle selezioni azzurre grazie al passaporto italiano ottenuto per le origini dei suoi nonni paterni provenienti da Lusiana, nel vicentino. Il suo valore di mercato è schizzato alle stelle superando i 7 milioni di euro e diverse squadre di serie A, Fiorentina in primis, lo tengono d'occhio.
Il Verona di Mandorlini ha una media d'età di 27,3 anni e il valore complessivo della sua rosa si aggira attualmente intorno ai 50,1 milioni di euro (considerando però anche i giocatori in prestito di cui gli scaligeri non detengono la proprietà). Il monte ingaggi è invece uno dei più bassi della serie A con 22,6 milioni di euro, superiore solamente a Catania, Sassuolo, Udinese, Chievo, Cagliari e Livorno. Tributo alla gavetta vera, come confermato dalle parole di uno dei principali artefici del successo, il ds Sean Sogliano: "Chi fa la gavetta ha qualcosa in più. Ora non facciamo i finti umili, siamo consapevoli di ciò che il Verona sta facendo, ma anche consapevoli di ciò che ci aspetta da ora in poi. Andrea Mandorlini in questi anni ha dimostrato il suo valore e ora continua con il lavoro quotidiano e con i risultati che sta raggiungendo a dimostrare che chi è bravo alla fine arriva".
Ed è proprio l'allenatore di Ravenna il primo a gongolare dopo il miracolo di questo girone d'andata. Dopo la promozione nella scorsa stagione in estate la sua panchina era stata a lungo a rischio. Era subentrato nel 2010 a Giuseppe Giannini arrivando quinto nella sua prima stagione di Lega Pro, centrando i playoff e riportando il Verona in serie B dopo quattro anni e al primo tentativo. Primo allenatore nella storia del club a raccogliere due promozioni è riuscito a togliersi la nomea di tecnico che non sa vincere già nel 2009/2010 con l'esperienza al Cluj dove ha centrato il triplete scudetto, coppa di Romania e Supercoppa. Ultimo valore aggiunto del sogno Verona sono i suoi tifosi: solo nelle due stagioni a cavallo dello storico scudetto del 1985 sono state registrare più tessere vendute. 16,129 presenze fisse al Bentegodi, un alleato in più verso una salvezza che quanto prima potrebbe trasformarsi in una rincorsa all'Europa.
Le statistiche del Verona dopo 18 partite
FONTE: Sport.Panorama.it
NAPOLI NEL PALLONE
Verso Hellas Verona – Napoli, tutto pronto per la dura trasferta nella “Fatal Verona”…
10 gennaio 2014 - Cosimo Silva
Il Napoli di Benitez, domenica alle ore 15:00 sarà ospite dell’ Hellas Verona, per l’ultima gara del girone di andata della Serie A Tim. Azzurri che dopo la vittoria con la Sampdoria si sono portati a meno due lunghezze dal secondo posto occupato dalla Roma. Vincere a Verona non è semplice e non lo è stato per nessuna big fino ad oggi, ma la gara contro i veronesi è importante per la classifica e per l’aggancio al secondo posto. Gli azzurri hanno ripreso gli allenamenti a Castel Volturno, differenziato per Reina, Hamsik si è allenato in gruppo e tornerà a piena disposizione di Benitez a Verona. Intanto Behrami è volato in Germania per sottoporsi a dei controlli specifici all’avampiede infortunato. Giovedì gli azzurri allenamento a porte aperte al San Paolo, per sentire ancora di più l’abbraccio dei propri tifosi e la carica che servirà a Verona. Mentre il Verona dopo l’Importante vittoria contro l’Udinese per la squadra scaligera, vera rivelazione del campionato. Alla ripresa dei lavori Mister Mandorlini ritroverà in gruppo Cirigliano e Mihaylov che hanno smaltito l’influenza, invece da verificare le condizioni di Hallfredsson uscito dolorante dal campo contro i friulani. Indisponibile Longo.
Insomma nonostante il Napoli in pochi giorni dovrà affrontare il Verona fuori casa e l’Atalanta in Coppa Italia al San Paolo per poi andare a Bologna, gli azzurri sono pronti a fare bottino pieno e a recuperare le sue stelle,. Mantenendo un occhi vigile al mercato, ma il Napoli 2014 riparte dal campo e dai ritorni in rosa di Hamsik, Zuniga, Reina e Behrami. Proprio lo svizzero, ”Behrami (28) si porta dietro il problema al piede già da qualche tempo. Durante un recente allenamento con la squadra italiana, il giocatore ha ricevuto un ennesima botta al piede. Per questo motivo lo svizzero ha dovuto rinunciare alla sfida di campionato contro la Sampdoria di lunedì scorso. “È da un mese che ho questi dolori”, spiega il giocatore. “Negl’ultimi giorni il dolore è aumentato, perciò ho deciso di sottopormi l’intervento. Ma sarò di ritorno tra sei settimane!” Un vero è proprio giallo, anche perchè la SSC Napoli tramite un comunicato ufficiale dichiara: “La SSC Napoli, in accordo con Valon Behrami, comunica che il calciatore effettuerà nei prossimi giorni un ulteriore consulto con uno specialista di fama internazionale per stabilire se l’operazione al piede sarà necessaria o meno”.
Le probabili formazioni:
Hellas Verona (4-3-3): Rafael, Cacciatore – Maietta – Moras – Agostini, – Romulo – Jorginho– Hallfredsson, Iturbe – Toni – Juanito. In Panchina a disposizione: Mihaylov – Nicolas– Albertazzi – Marques – Gonzalez – Cirigliano – Donadel – Laner – Donati – Martinho – Jankovic – Cacia. Allenatore : Mandorlini. Indisponibili: (Longo).
Napoli (4-2-3-1) : Rafael ; Maggio – Albiol – Fernandez – Armero; Dzemaili– Inler – Callejon – Mertens – Insigne – Higuain . In Panchina a disposizione: Contini – Colombo – Uvini – Britos – Reveillere – Bariti - Radosevic – Pandev– Hamsik – Duvan . Allenatore: Rafa Benitez . Indisponibili: (Zuniga, Mesto, Behrami, Reina).
Cosimo Silva
FONTE: IlGazzettinoVesuviano.com
Il Napoli si prepara a sfidare il Verona i tifosi sono carichi e speranzosi
Da ultimissimecalcionapoli il 10 gennaio, 2014
Il Napoli si prepara a sfidare il Verona la squadra di Benitez, infatti, ha mostrato ai suoi tifosi di essere cambiata, e di voler a tutti i costi vincere il Napoli ha avuto parecchia sfortuna (forse troppa!), e per una serie di coincidenze (o avversità) si è ritrovato dipendente da altri risultati Aurelio De Laurentiis è del detto enormemente soddisfatto sia della squadra che dei risultati ottenuti fin’ora da Benitez.
Proprio per questo motivo, il calciomercato potrebbero arrivare rinforzi utili al Napoli. I nomi provabili ? Non ci sono ancora molti sono andati vicino al club azzurro ma poi alla fine non si è concluso nulla .
Gonalons sta diventando un film però l’affare si riapre Aulas, presidente del Lione: «Sarà dura tenerlo fino al 31». De Laurentiis segue pure Jorginho insomma tutto ancora da definire.
Anche perchè i tifosi fremono ieri al stadio San Paolo è stato un allenamento da non dimenticare quindicimila spettatori. Non è la prima volta ma è sempre una piacevole sorpresa, nel triste scenario di stadi sempre più vuoti e di sedute tecniche blindate.
L’insolita cornice ha colpito soprattutto i calciatori arrivati da poco, per quanto campioni come Higuain, Callejon e Albiol abbiano giocato in una squadra dal grandissimo seguito come il Real Madrid. Un impegno a dare ancora di più per la squadra, attesa dalla dura
trasferta di Verona.
L’unica cosa certa, al momento, sono gli infortuni di Casa Napoli
FONTE: UltimissimeCalcioNapoli.it
IN PRIMO PIANO
Verona-Napoli, probabili formazioni: Hamsik parte dalla panchina. Torna Pandev, Mertens favorito su Insinge
Tante assenze per Benitez, ancora senza Zuniga, Mesto, Reina e Cannavaro, ma che recupera Hamsik.
11.01.2014 07:15 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Dopo aver recuperato tre punti sulla Roma, che ora è lontana solo due lunghezze, il Napoli è chiamato a non riperdere terreno sul campo dell'Hellas Verona. Gli azzurri di Rafa Benitez devono dare continuità alla vittoria interna con la Sampdoria, per tenere lontana anche la Fiorentina che è dietro di soli tre punti, ma dovranno vederla contro quella che può essere definita senza dubbi come l'autentica rivelazione del campionato. La squadra di Mandorlini, quinta a sette lunghezze dai partenopei, ha iniziato vincendo 3-1 ad Udine e raccogliendo il quarto risultato utile consecutivo.
COME ARRIVA L'HELLAS - Mandorlini non ha a disposizione gli infortunati Longo e Rubin. Pochi dubbi per gli interpreti che del solito 4-3-3: linea difensiva con Moras e Maietta al centro mentre Cacciatore e Agostini agiranno ai lati. A centrocampo Romulo, Jorginho e Hallfredsson ed in attacco il tridente composto da Iturbe, Gomez e Toni terminale offensivo.
COME ARRIVA IL NAPOLI - Tante assenze per Benitez, ancora senza Zuniga, Mesto, Reina e Cannavaro, ma che recupera Hamsik. Lo slovacco è stato provato a lungo come centrocampista, ma dovrebbe partire dalla panchina lasciando il posto per ora a Inler e Dzemaili in mezzo al campo ed a Pandev in posizione di trequartista alle spalle di Higuain, con Callejon a destra e Mertens a sinistra favorito su Insigne. In difesa conferme per Maggio, Fernandez e Albiol mentre Reveillere è in ballottaggio con Armero. Attenzione ai gialli: sono diffidati Pandev, Fernandez, Inler e Higuain.
VERONA (4-3-3) Rafael; Cacciatore, Moras, Maietta, Agostini; Romulo, Jorginho, Hallfredsson; Iturbe, Toni, Gomez. A disposizione: Mihaylov, Gonzalez, Albertazzi, Marques, Laner, Sala, Donati, Jankovic, Donadel, Longo, Cacia, Martinho. All. Mandorlini
NAPOLI (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Fernandez, Albiol, Reveillere; Inler, Dzemaili; Callejon, Pandev, Mertens; Higuain. A disposizione: Colombo, Contini, Britos, Uvini, Armero, Radosevic, Hamsik, Bariti, Insigne, Duvan. All. Benitez
ARBITRO: Doveri di Roma
Diretta Tv su Sky Calcio e Mediaset Premium. Diretta radiofonica su Kiss Kiss Italia e diretta testuale con ampio pre e post-partita su Tutto Napoli.net
FONTE: TuttoNapoli.net
Toni-Higuain, che numeri
10 gennaio 2014 19:30 Tullio Iandolo
Nell’ultima giornata di campionato si affronteranno i marcatori più prolifici di Hellas Verona e Napoli. Luca Toni da un parte, Gonzalo Higuain dall’altra.
Con grande sorpresa notiamo che i due attaccanti hanno quasi gli stessi numeri. Entrambi hanno realizzato finora 9 reti, di cui 8 in area e 3 rigori per il Pipita. Nel gioco aereo è in vantaggio l’ex attaccante della Nazionale italiana con 4 reti a 0. Sui gol di destro recupera l’ex Real Madrid con 8 segnature a 4; un gol per parte con il piede mancino. Ma Toni e Higuain non sono attaccanti alla ricerca della gloria personale. Si comportano anche da assist-men: 6 per il primo e 5 per il secondo. La percentuale di precisione del tiro è del 56% per l’azzurro, per il gialloblu è del 47%. Più schiacciante è il dato sui duelli vinti a favore dell’ex Fiorentina, che con la sua stazza fisica se ne è aggiudicati 127 contro i 57 del rivale. Per quanto riguarda il rapporto minuti-gol, è a favore dell’argentino, che in media realizza un gol ogni 143 minuti, mentre l’attaccante veronese, invece, uno ogni 157 giri di lancette.
Fonte: Sky Sport 24
Napoli, trasferta complicata a Verona e troppi gol subiti fuori dal San Paolo
10 gennaio 2014 16:00
Per il Napoli il girone di andata della Serie A farà capolinea a Verona. Per gli uomini di Benitez la trasferta veronese sarà come una passeggiata sui carboni ardenti, perché gli azzurri dovranno fare i conti con la rivelazione del campionato – appunto l’Hellas Verona – guidata dal tecnico Mandorlini, il quale con lo scatenato Iturbe, il gigante Toni e la sorpresa Jorginho renderà molto pepata la sfida del Bentegodi in programma domenica alle ore 15:00.
Il calcio – si sa – è tutto meno che una scienza esatta, perché si fonda su un’infinità di aspetti e di questi fanno parte numeri e statistiche, sui quali ci si affida in parte per analizzare un possibile andamento delle diverse squadre, in particolare del Napoli.
Numeri alla mano, gli azzurri hanno subito almeno un gol in dieci delle undici trasferte disputate tra campionato (8) e Champions League (3) finora. Solo contro il Genoa Reina non ha dovuto raccogliere la sfera di gioco dentro la sua porta. Le reti subite fuori casa sui due fronti sono diciotto: troppe. Al San Paolo, invece, la porta è rimasta inviolata quattro volte in campionato e una sola volta nella competizione europea.
Basandoci su questi dati deduciamo che le difficoltà di questa partita sono tante, soprattutto se consideriamo che gli attuali quinti classificati in casa hanno rifilato due reti ai rossoneri e addirittura quattro agli aquilotti.
Con una difesa ancora da sistemare, come quella azzurra, occorre un cambio di rotta da parte del timoniere Benitez: più attenzione e meno distrazione, perché i gialloblu hanno dimostrato di saper giocare di squadra con un bel calcio, aiutato anche dai guizzi dei singoli.
Le ultime da Verona – Rientra Longo, differenziato per Rubin. Ecco tutte le info per i tifosi azzurri in trasferta
9 gennaio 2014 19:00 Andrea Gagliotti
Il Verona, prossimo avversario del Napoli in campionato, si prepara per il match di domenica alle 15. Ecco le ultime in casa dell’avversario (fonte sito ufficiale Hellas Verona):
Allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo dello Sporting Center “Il Paradiso” di Peschiera. La squadra, agli ordini dell’allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento, torelli, esercitazioni tattiche e partita. Samuele Longo è tornato ad allenarsi regolarmente con il gruppo, mentre Matteo Rubin ha svolto lavoro differenziato sul campo. Ancora indisponibile Nikolay Mihaylov, a causa di una sindrome influenzale.
Hellas Verona-Napoli: info utili e Settore Ospiti - Nella giornata di mercoledì 8 gennaio, presso la Questura di Verona – Divisione Gabinetto, si è tenuto l’incontro del ”Gruppo Operativo per la Sicurezza” in vista della sfida Hellas Verona-Napoli, in programma domenica 12 gennaio (ore 15) allo stadio “Bentegodi”. Questo quanto deliberato: per il Settore Ospiti è stato fissato un numero massimo di 1.700 biglietti acquistabili esclusivamente con Tessera del Tifoso fino alle ore 19 di sabato 11 gennaio, presso il circuito Vivaticket. Nel giorno della gara, eventuali biglietti disponibili nei settori locali saranno acquistabili esclusivamente dalle persone residenti nella regione Veneto. I non residenti nella regione Veneto non potranno acquistare alcun tagliando, nemmeno se muniti di Tessera del Tifoso. I tifosi ospiti verranno posizionati nel settore Curva Nord Superiore (lato ovest). L’apertura dei cancelli al pubblico è prevista alle ore 12.45. L’USCITA AUTOSTRADALE DEDICATA AI TIFOSI PER IL SETTORE OSPITI SARA’ VERONA NORD.
Hellas-Napoli match storico.
Verona rivelazione del campionato, squadra veloce e concreta, che non ha nulla da perdere.
8 gennaio 2014 18:30 Riccardo Nicotra
La partita tra Hellas Verona e Napoli si avvicina: un match d’altri tempi, tra due squadre con tanta storia, una storia che è stata scritta da campioni, gol e anche tanta rivalità tra le due tifoserie, che si potrà rivivere, come i vecchi tempi, di domenica alle 15.
Come potranno non ricordare i tifosi partenopei quel gol di Maradona ai veronesi? In quella partita dell’85, finita 5-0 per gli azzurri, Diego firmò la rete del 3-0 e non fu un gol qualsiasi: palla che rimbalza qualche metro più avanti della linea di centrocampo, precisamente sull’out di sinistra, Maradona che la guarda e la insacca con grazia divina, sfoderando un tiro a scendere nel sette. Da standing ovation.
Ora è tutto diverso, il Napoli è una squadra diversa, che ha passato tanti momenti non belli, un po’ come l’Hellas, che però, adesso, lotta per lo Scudetto o almeno per l’Europa che conta.
Ed il Verona?
I veneti sono la squadra rivelazione di questo campionato.
Chi avrebbe mai immaginato che i gialloblu, neopromossi, con tanti giovani, dopo 18 giornate potessero guardare squadre come Inter, Milan, Lazio e Udinese dall’alto verso il basso?
Nessuno ci avrebbe scommesso, probabilmente neanche la stessa società o perfino gli stessi giocatori ed invece… Verona quinto in classifica con 32 punti, 34 gol fatti e 27 subiti, numeri da brividi, ripetiamo, dopo 18 giornate, per una squadra che parte con l’obiettivo salvezza.
L’Hellas, poi, fa ancora più paura in casa: analizzando la classifica sotto il profilo delle partite disputate in casa, i ragazzi di Mandorlini sono secondi, con soltanto la Juventus avanti.
Lo score casalingo è, quindi, impressionante: 24 punti in 9 partite, 19 gol fatti e soltanto 8 subiti.
A questo punto è facile chiedersi: a cosa deve fare particolarmente attenzione il Napoli?
I ragazzi di Benitez, sicuramente non gli ultimi arrivati, dovranno, comunque, stare attenti soprattutto in fase difensiva: il Verona è una squadra veloce nelle ripartenze, concreta e soprattutto non ha nulla da perdere.
Il loro finalizzatore, Luca Toni, giocatore che dall’alto dei suoi 36 anni sta sgomitando per una maglia ai mondiali brasiliani a suon di gol, 9 in 16 partite, non ha bisogno di particolari descrizioni, in quanto in moltissimi conoscono le sue caratteristiche: forte fisicamente, dominatore del gioco aereo, e goleador puro (detiene il record di maggior numero di reti in Serie A in una stagione, 31, segnati con la maglia della Fiorentina, con cui vinse la Scarpa d’Oro).
Non da meno sono i giovani Iturbe, Martinho e Jorginho: i primi due velocissimi, sono le ali a supporto di Toni, che forniscono spesso assist e segnano anche, soprattutto Juan Manuel Iturbe. L’ex River, che sta incantando l’Italia e non solo, ha segnato 5 gol in 14 partite, ed è uno specialista dei calci piazzati, proprio come Jorginho. Quest’ultimo, rigorista della squadra, è un regista classe 91, che piace anche al Napoli (Fonte: Gianluca Di Marzio), con il vizio del gol, 7 in 16 partite.
Attenzione, se così si può dire, al portiere, Rafael, omonimo del vice Reina, che sta regalando ottime prestazioni al pubblico del Bentegodi.
Il Verona, però, non è il Barcellona, ha anche punti deboli: difensori come Maietta, Moras, Cacciatore o Agostini, con tutto il rispetto, non possono spaventare attaccanti del calibro di Higuain, Mertens o Callejon.
Il Napoli non può temere i giovani avversari, anzi, dovrà essere astuto e soprattutto concreto, dovrà impedire qualsiasi tipo di ripartenza ai veloci sudamericani e dovrà imporre la propria esperienza, contro una squadra che, comunque, ha tanti giovani in rosa.
Dopo anni di distanza da quei match avvincenti, prepariamoci a vivere nuovamente una sfida storica, finalmente in Serie A, sperando che gli argentini partenopei, possano, ancora una volta, fare la differenza.
Riccardo Nicotra
FONTE: SpazioNapoli.it
mercoledì 08 gennaio 2014
Serie A Moras: «Napoli? In casa non temiamo nessuno»
Il difensore scaligero: «Loro sono i favoriti, noi dobbiamo prenderci i punti che servono per la salvezza»
VERONA - Il difensore dell'Hellas Verona Evangelos Moras, alla ripresa delle fatiche degli scaligeri in vista del prossimo impegno di campionato che vedrà la sua squadra affrontare il Napoli: «Il nostro momento? Non pensiamo al quinto posto, dobbiamo guardare alla salvezza ed arrivare a 40 punti. Poi potremmo fare qualcosa in più. Abbiamo passato un periodo in cui non arrivavano i risultati, mostrando comunque carattere e voglia di fare risultato. Se continuiamo così non arriveranno momenti di crisi, abbiamo il morale alto e vogliamo mantenerlo a questi livelli. Higuain? E' un calciatore fortissimo, è fra gli attaccanti più forti del mondo. Il Napoli? Loro sono i favoriti, noi dobbiamo prenderci i punti che servono per la salvezza. In casa non abbiamo paura di nessuno, se facciamo la nostra partita possiamo fare risultato anche perché fisicamente e psicologicamente stiamo bene.
FONTE: CorriereDelloSport.it
Ex viola: Toni è già nella storia dell’Hellas
Pubblicato il 8 gennaio 2014 12:27
Sono “bastati” 9 gol in 16 partite a Luca Toni per ritagliarsi già un piccolo spazio nella storia dell’Hellas Verona. Con una giornata d’andata ancora da giocare, infatti, l’ex centravanti della Fiorentina ha già stabilito il record di marcature di un attaccante gialloblu al giro di boa di un campionato di Serie A.
Soprasso su Domenico Penzo che nell’82/83 aveva segnato 8 reti a metà campionato, anche se all’epoca le squadre erano 16 e le giornate di andata solo 15 (ma contando le prime 19 giornate Penzo arrivò comunque a 9, al pari dunque di Toni che ha un’ultima chance domenica col Napoli). E di questo passo Toni può tranquillamente diventare il giocatore più prolifico in una singola stagione nella storia dell’Hellas visto che il primato attuale spetta a Gianni Bui, autore di 15 gol nel campionato 68/69. Dati e curiosità riprese dalla Gazzetta dello Sport.
SI. BARG.
FONTE: ViolaNews.com
Probabili Formazioni di Milan, Napoli, Inter, Juventus | we-news.com
Attraverso le probabili formazioni ed i rispettivi stati di forma dei giocatori e delle squadre - analizziamo le migliori scelte del fantacalcio iniziando dalla partita Hellas Verona - Napoli che si disputerà al Marcantonio Bentegodi di Verona domenica 12 Gennaio 2014.
Vediamo dunque quali sono i migliori consigli di fantacalcio di questa 19ª giornata di Serie A.
Legenda:
Me lo sento = Sta ad indicare un giocatore che non segna molto ma che, me lo sento!, potrebbe andare in gol. Il consiglio non è quello di metterlo senza dubbio, ma se ve lo sentite pure voi ...
Me sento male = Sta ad indicare un giocatore da non schierare se non nel caso non sia l'ultimo che si ha a disposizione. E pure in quel caso andrebbe fatto un pensierino se non sia meglio giocare in dieci.
Hellas Verona. Gli Scaligeri delle meraviglie si apprestano ad affrontare il Napoli con la testa sgombra e con la voglia di continuare a stupire: non perdere con i partenopei sarebbe una conferma immensa delle potenzialità veronesi. Ed allora qui si può tentare qualche mossa importante - sempre evitando, per il vostro buon cuore, di mettere Rafael: sarà una partita dai molti gol. In ordine di possibilità di prendere un buon voto - la difesa dovrebbe essere questa: Cacciatore, Moras, Maietta, Agostini. A centrocampo l'Hellas potrebbe essere in superiorità numerica: si possono rischiare tutti e tre - Romulo su tutti. Davanti: Iturbe è una scelta obbligata per chi ce l'ha. Così come Toni e Gomez - sempre riescano a recuperare. Dovessero invece scendere in campo Cacia e Martinho - fate come se nulla fosse.
Me lo sento: Romulo - perché, tra i centrocampisti, è quello che potrebbe sganciarsi con più facilità.
Me sento male: Cacia - perché sostituire Toni non è molto semplice, soprattutto se sei Cacia.
Napoli. Gli Azzurri hanno ripreso la loro corsa verso il secondo posto - e vogliono a tutti i costi ottenere l'accesso diretto alla Champions League. Ma la partita di Verona nasconde moltissime insidie. Vista la mole di gioco prodotta dagli Scaligeri - non mettete Rafael. Ed anche i quattro di difesa - non sono granché affidabili. Ad Inler e Dzemaili, con Behrami non in ottime condizioni, sarà chiesto un lavoro suppletivo contro il centrocampo a tre dell'Hellas: meglio evitarli. Del tridente sulla trequarti, invece, non c'è che da fidarsi: Callejon prima di Mertens, Mertens prima di Pandev. Per quanto riguarda Higuain, infe, non c'è che da affidarsi. Difficilmente la fede sarà mal riposta.
Me lo sento: Dzemaili - perché in una partita nella quale si segnerà tanto non potrà mancare la pennellata dello svizzero.
Me sento male: Armero - perché dovrà marcare Iturbe.
Probabili formazioni di Hellas Verona - Napoli del 12 Gennaio 2014 di Serie A:
Hellas Verona (4-3-3):
In Porta: Rafael
In Difesa: Cacciatore, Moras, Maietta, Agostini
A Centrocampo: Romulo, Jorginho, Hallfredsson
In Attacco: Iturbe, Toni, Martinho
In Panchina: Mihaylov, Gonzalez, Albertazzi, Marques, Laner, Sala, Donati, Jankovic, Donadel, Longo, Gomez, Cacia.
Napoli (4-2-3-1):
In Porta: Rafael
In Difesa: Maggio, Fernandez, Albiol, Armero
A Centrocampo: Inler, Dzemaili
A Trequarti: Callejon, Pandev, Mertens
In Attacco: Higuain
In Panchina: Colombo, Contini, Uvini, Cannavaro, Britos, Reveilere, Radosevic, Hamsik, Bariti, Insigne, Zapata.
FONTE: Sport.WE-News.com
PRIMO PIANO
Verona-Napoli, Fanna: "Hellas in condizione incredibile. Il Napoli dovrà fare attenzione"
11.01.2014 08:25 di Michele Zomer Twitter: @Mikzomer
Fonte: Radio Crc
“Il Verona è la sorpresa del campionato, ma il Napoli credevo potesse lottare con la Juventus per il titolo e lo credo ancora perché nonostante la Roma sia seconda in classifica, il Napoli immagino sarà la squadra che possa dar fastidio ai bianconeri. Queste il commento di Pierino Fanna sulle formazioni che domenica si affronteranno al Bentegodi in occasione dell'ultima gara di andata della Serie A. Per il grande ex gialloblù sarà una sfida assolutamente da non perdere, visto il buon momento di forma attraversato dalle due compagini: "Il Verona merita i punti che ha in classifica, ed è in una condizione psicofisica incredibile. In casa la squadra di Mandorlini è trascinato dal pubblico che rappresenta davvero il 12esimo uomo in campo. Il Napoli dovrà fare tanta attenzione, ma la qualità della squadra azzurra può mettere in difficoltà qualsiasi squadra”.
L’EX – MARCO DONADEL, IL RINFORZO INFORTUNATO
Domenica pomeriggio il Napoli è atteso al Bentegodi per una sfida da brividi. Non tanto per la temperatura rigida che attenderà gli azzurri, ma per l’ostilità con cui saranno accolti gli azzurri (sia squadra che tifosi) a Verona.
Il Verona attualmente è 5° in classifica, in casa finora ha vinto tutte le partite tranne il derby contro il Chievo (perso per 0 a 1 al 90′) e ha scoperto in Luca Toni un vecchio bomber ancora in grado di risultare decisivo in Serie A.
Però tra gli scaligeri milita anche una vecchia conoscenza (sulla carta) azzurra. Marco Donadel, centrocampista trentenne di proprietà del Napoli in prestito al Verona. Il centrocampista fu ingaggiato dagli azzurri dal mercato degli svincolati dopo che la Fiorentina preferì farlo andare in scadenza dopo 6 anni in Viola e dopo ben 184 presenze.
Il Napoli di Mazzarri subodora il colpaccio, un centrocampista di esperienza che fa di qualità e quantità i suoi punti di forza in grado magari anche di guadagnarsi abilmente un posto in squadra, perciò il 23 giugno 2011 firma un contratto quadriennale con il Napoli, scegliendo in un primo momento la maglia numero 44, salvo poi cambiarlo nel “classico” numero 4 lasciato libero da Victor Ruiz che si accasò al Valencia.
Costretto a saltare la prima metà di stagione a causa di problemi muscolari, esordisce in maglia azzurra il 12 gennaio 2012 subentrando nella gara di Coppa Italia contro il Cesena. Complice un successivo intervento chirurgico, rimarrà l’unica presenza stagionale.
Nella stagione successiva, esordisce finalmente in campionato con la maglia azzurra alla prima giornata nella partita vinta per 3-0 contro il Palermo, mentre la prima gara da titolare in A arriva il 22 dicembre 2012 nella trasferta contro il Siena. Nella seconda stagione azzurra colleziona quattro presenze in campionato, una in Coppa Italia e otto in Europa League.
Inutile dire che l’acquisto di Donadel è uno dei più deludenti della storia del Napoli, in 2 anni riesce a mettere insieme appena 14 presenze grazie alle 8 collezionate in Europa League, dove Mazzarri scelse di far giocare “le riserve” e tra le quali Donadel era sempre presente. In queste poche presenze, causate dai molteplici infortuni che hanno contrassegnato la sua carriera azzurra, Donadel non ha messo in mostra nessuna delle sue qualità ed è stato bollato come bidone dai tifosi azzurri.
Tifosi azzurri che hanno accolto la sua cessione (seppur in prestito) con gioia e, che hanno ironicamente titolato quest’ultima operazione di mercato da parte della squadra azzurra come un vero e proprio colpo di mercato. Il 2 settembre 2013, ultimo giorno della sessione estiva del calciomercato, passa in prestito al Verona.
Fino ad adesso, con indosso la maglia del Verona, è apparso soltanto 5 volte in campo e non sempre dall’inizio, anche perché è chiuso dall’esplosione di Jorginho e Romulo che stanno giocando ad altissimi livelli. Donadel difficilmente scenderà in campo contro gli azzurri, e probabilmente a fine anno non verrà riscattato dagli scaligeri continuando, così, una lenta discesa che rischia di portarlo nell’oblio calcistico.
HELLAS VERONA NEWS
Scommesse, Napoli favorito, ma il Verona c'è
09.01.2014 20:30 di Gianluca Santo
Per l'ennesima volta in stagione l'Hellas Verona sarà chiamato a sovvertire il risultato indicato come più probabile dai bookmakers. Nella partita di domenica contro il Napoli, infatti, gli uomini di Mandorlini, nonostante l'invidiabile ruolino di marcia mantenuto tra le mura amiche del Bentegodi, vengono quotati a 3,50, mentre i partenopei pagano 2 volte la quota giocata. Uno scarto interessante ma non eccessivo. Anche il pareggio si gioca a 3,50 e le quote, prese dal sito Snai, potrebbero invogliare i coraggiosi ad investire sui gialloblu, considerando anche i risultati delle ultime settimane.
PRIMO PIANO
Bradley-Toronto, trattativa in fase avanzata
09.01.2014 15:01 di Michele Zomer Twitter: @Mikzomer
Michael Bradley al centro del mercato in uscita di casa Roma.
Tanti i club interessati ad acquisire le prestazioni sportive del centrocampista che però pare abbia scelto il ritorno nel continente americano, offertogli esattamente dal Toronto. Più di un milione di dollari all'anno per sei stagioni.
L'uomo che avrebbe deciso di riportare Bradley nella Major League Soccer è Tim Leiweke, presidente della Maple Leaf Sports and Entertainment, società proprietaria del Toronto Fc. Già capace in passato di portare David Beckham ai Los Angeles Galaxy. Ora l'ambizioso proprietario della squadra canadese sembra voglia assolutamente portare Bradlay alle sue dipendenze.
Alberto Faccini, agente dell'americano, ha confermato la super offerta - come riporta gianlucadimarzio.com - e nelle prossime ore potrebbe già arrivare l'ufficialità.
HELLAS VERONA NEWS
Luca Toni non segnava da fuori area dal...
07.01.2014 13:30 di Gianluca Santo
Un digiuno durato quasi quattro anni. Nonostante segni sempre molto, come dimostrano le nove reti messe a segno fino ad ora in campinato, Luca Toni è sempre stato molto più efficacie all'interno dell'area di rigore avversaria, mentre ha fatto più fatica ad incidere quando si è trovato all'esterno. L'ultimo suo gol da fuori area in Serie risale al 20 marzo del 2010, quando in forze alla Roma segnò proprio contro l'Udinese, contro la quale è tornato a colpire dalla distanza nell'ultima giornata di campionato.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
RAFAEL CABRAL: “RISPETTO REINA, MA SONO PRONTO PER PRENDERMI LA MAGLIA DA TITOLARE”
Con Pepe Reina fermo ai box ancora fino a data da destinarsi, tocca ancora al giovanissimo Rafael Cabral difendere la porta del Napoli in occasione della supersfida con l’Hellas Verona.
Il portiere brasiliano classe 1990 però, ha dalla sua una grandissima esperienza di cui vantarsi, basti pensare che è ormai dal lontano 2010 che l’estremo difensore nativo di Sorocaba difende la porta del Santos nella massima serie brasiliana e dunque, come egli stesso ha spiegato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, non c’è da preoccuparsi:
SCELTA NAPOLI - “Sono abbastanza soddisfatto, in Brasile giocavo di più, ora sono titolare perché Reina è infortunato ma saprò aspettare con serenità il mio turno. Non sono pentito di aver lasciato il Santos, qui mi hanno accolto benissimo. Sono venuto in un club prestigioso, fatto da tanti campioni. Ho solo un rimpianto: quello di aver perso la nazionale perché gioco poco, ma c’è tempo. Mi piacerebbe andare ai mondiali”
TITOLARE – “Con tutto il rispetto di Pepe, mi sento già pronto a raccogliere la sua eredità. Ho vinto tanto anch’io e credo di avere la maturità giusta per essere titolare”.
VERONA – “Dovremmo stare attenti entrambi, Napoli e Verona hanno due attacchi importanti, Toni ha una grande forza ed in area mette timore. Sarà una partita difficile, loro hanno battuto Lazio e Udinese ma anche noi vogliamo vincere per accorciare su Juve e Roma”.
PORTA A PORTA – “Rafael del Verona non lo consoco, però so che ha giocato anche lui nel Santos, io sono arrivato quando lui è partito per l’Italia. E’ un ottimo portiere.
MIGLIORE AL MONDO – ”Voto Buffon, dopo di lui dico Cech, Bardi del Livorno e Perin possono essere i portieri del futuro
DE MAGISTRIS: “NAPOLI E VERONA VIVONO IL CALCIO COME UNA FEDE”
Il Napoli nell’ultima giornata della girone d’andata, affronterà l’Hellas Verona. Partita che al di là della posizione in classica ha sempre avuto un sapore particolare.
Per parlare della sfida di domenica e della rivalità tra le due tifoserie, è intervenuto il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ai microfoni di Radio Hellas.
VERONA-NAPOLI - “Tutte le squadre vanno rispettate. Ogni partita è una storia a sé. Nell’ultima partita il Napoli ha giocato in maniera molto convincente in attacco, meno in difesa. Contro il Verona non sarà una sfida da sottovalutare. Più che ai singoli gli uomini di Benitez dovranno combattere contro il grande spirito di squadra mostrato dagli uomini di Mandorlini”.
DERBY CON TOSI – “Con Tosi c’è grande rispetto reciproco, apprezzo il modo col quale lavora per risolvere le questioni a favore dei suoi concittadini”.
RIVALITÀ - “Lo sport deve lanciare messaggi positivi. Mi compiaccio con chi segue una linea di rispetto ed accoglienza nei confronti della tifoseria della squadra ospite. Fa acquisire forza, credibilità e maggiore rispetto alla squadra stessa. Verona e Napoli sono due città che vivono il calcio con grande passione, come una fede. Questa è un aspetto importante che rende onore a due grandi piazze del nostro calcio”.
VERONA-NAPOLI: IN VENDITA I 3000 BIGLIETTI PER IL SETTORE OSPITI
Gli azzurri guidati da Rafeal Benitez per la prossima trasferta avranno bisogno del maggiore supporto che i tifosi partenopei possono dare.
L’avversario è il Verona di Mandorlini che tanto bene sta facendo durante questo campionato. L’antica rivalità che lega le due squadre darà sicuramente vita a una partita molto interessante.
Sono da oggi, pertanto, disponibili in vendita i biglietti per il settore ospiti del Bentegodi. Possono acquistare il tagliando i possessori di Tessera del tifoso secondo le seguenti modalità: da oggi alle ore 9:30 saranno in vendita i biglietti (3000 i tutti i tagliandi riservati ai tifosi napoletani). Il prezzo è di 22 euro, più il diritto di prevendita, il ridotto under 14 costerà 8 euro.
FONTE: CanaleNapoli.it
Serie A, 19esima giornata: Hellas Verona-Napoli, le probabili formazionidi redazione , giovedì 09 gennaio 2014
Hellas Verona-Napoli, l’ultima gara del girone di andata del campionato di Serie A vedrà di fronte due squadre che giungono al match forti delle rispettive vittorie ottenute contro Udinese (1-3) e Sampdoria (2-0).
Per la sfida contro i partenopei, Mandorlini dovrà valutare le condizioni di Hallfredsson che soffre ancora per una contusione al ginocchio. Disponibile Donati in caso di forfait del centrocampista islandese. In avanti ballottaggio tra Martinho, Juanito e Jankovic. Benitez ritrova finalmente Hamsik che con ogni probabilità partirà dalla panchina. Confermato Mertens sulla trequarti mentre a contendersi gli altri due posti disponibili saranno Callejon, Pandev e Insigne, con quest’ultimo vicino all’esclusione. Ancora fuori Reina, al suo posto, gioca Rafael.
LE PROBABILI FORMAZIONI DI HELLAS VERONA-NAPOLI
HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael, Cacciatore, Maietta, Moras, Agostini, Romulo, Jorginho, Hallfredsson, Iturbe, Toni, Martinho. Allenatore: Mandorlini.
NAPOLI (4-2-3-1): Rafael, Maggio, Fernandez, Albiol, Armero, Dzemaili, Inler, Callejon, Pandev, Insigne, Higuain. Allenatore: Benitez.
FONTE: NapoliSette.net
10:50 | 09/01
Serie A, 19^ giornata: Hellas Verona - Napoli, probabili formazioni
SERIE A PROBABILI FORMAZIONI HELLAS VERONA NAPOLI DIRETTA STREAMING - L'ultimo turno del girone di andata di Serie A vedrà di fronte Hellas Verona e Napoli, due squadre in salute che occupano rispettivamente quinta e terza posizione in classifica. Entrambe le compagini arriveranno al delicato match forti delle rispettive vittorie ottenute contro Udinese (1-3) e Sampdoria (2-0) e proveranno a dimostrare quanto di buono fatto fino a questo momento.
COSI' IN CAMPO - Per la sfida contro i partenopei, il tecnico Mandorlini dovrà valutare con attenzione le condizioni di Hallfredsson che soffre ancora per una contusione al ginocchio. Il centrocampista islandese tuttavia dovrebbe essere in campo ma nel frattempo si scalda Donati in vista di un eventuale forfait. In avanti ballottaggio tra Martinho, Juanito e Jankovic. Benitez invece ritrova finalmente Hamsik che con ogni probabilità si accomoderà in panchina. Mertens confermatissimo sulla trequarti mentre a contendersi gli altri due posti disponibili saranno Callejon, Pandev e Insigne, con quest'ultimo vicino all'esclusione. Reina ancora fuori, tra i pali confermato Rafael.
HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael, Cacciatore, Maietta, Moras, Agostini, Romulo, Jorginho, Hallfredsson, Iturbe, Toni, Martinho. Allenatore: Mandorlini.
NAPOLI (4-2-3-1): Rafael, Maggio, Fernandez, Albiol, Armero, Dzemaili, Inler, Callejon, Pandev, Insigne, Higuain. Allenatore: Benitez.
IN TV - La partita sarà trasmessa in diretta tv dalle ore 15:00 su digitale terrestre ("Mediaset Premium") e satellite ("Sky Sport"). Diretta streaming su "Premium Play"e "SkyGo".
by Giuseppe Carotenuto
13:58 | 07/01
Napoli, Iezzo: «Contro l'Hellas Verona gara difficile. Rafael...»
NAPOLI IEZZO - Gennaro Iezzo, ex portiere del Napoli e dell'Hellas Verona, è intervenuto durante il programma radiofonico "Si gonfia la rete" in onda sulle frequenze di Radio CRC. Ecco le sue dichiarazioni sulla prossima sfida di campionato: «Per il Napoli non sarà una partita facile soprattutto perchè di fronte ci sarà una squadra che può mettere in difficoltà gli azzurri».
RAFAEL E IL MERCATO - «Ho sempre elogiato le qualità di Rafael, ieri è stato molto bravo anche su qualche palla velenosa. Su di lui ci possono essere solo giudizi positivi. Bisogna però capire quale sarà il futuro di Reina, e io spero che entrambi restino al Napoli anche l'anno prossimo. Lacune dei partenopei? Credo che il reparto più in difficoltà è quello difensivo, ma io farei dei ritocchi anche a centrocampo».
by Giuseppe Carotenuto
FONTE: CalcioNews24.com
ULTIM’ORA
VERONA, 19:38
CALCIO, VERONA: DUBBI SUI COMPAGNI DI REPARTO DI TONI
Allenamento pomeridiano per il Verona al "Bentegodi": il cambio di programma e' avvenuto nel corso della mattinata su indicazione dello staff tecnico, in accordo con la societa'. La squadra ha svolto riscaldamento, torelli ed esercitazioni tattiche per reparti. Tutti a disposizione, tranne Matteo Rubin, che ha svolto una seduta differenziata sul campo. Ancora indisponibile Nikolay Mihaylov, a causa di un attacco a influenzale. Si e' fermato Samuele Longo per un'infiammazione al ginocchio sinistro: nelle prossime ore saranno eseguiti degli accertamenti strumentali per valutare l'entita' dell'infortunio e gli eventuali tempi di recupero. Domani mattina a Peschiera e' fissata la rifinitura a porte chiuse. Per quanto concerne la formazione i dubbi riguardano l'attacco con il ballottaggio Iturbe-Jankovic sulla destra e quello tra Martinho e Gomez sulla sinistra.
Probabile formazione (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Moras, Maietta, Agostini; Romulo, Jorginho, Hallfredsson; Iturbe, Toni, Martinho.
ULTIM’ORA
VERONA, 19:03
CALCIO, VERONA: DOPPIA SEDUTA, C'E' CIRIGLIANO
Doppia seduta di allenamento per il Verona di Andrea Mandorlini, reduce dalla bella vittoria e in vista del match interno contro il Napoli. Mattinata in palestra per i gialloblu', nel pomeriggio riscaldamento, torelli, esercitazioni e partita. Si e' allenato regolarmente con il gruppo Ezequiel Cirigliano, mentre Samuele Longo ha svolto una seduta differenziata sul campo. Assente Nikolay Mihaylov (influenza).
FONTE: Repubblica.it
Calciomercato e Verona-Napoli a Radio Crc
Opinioni a confronto sull'emittente radiofonica napoletana
22 ore fa 20:45 Vincenzo Vitiello
Verona-Napoli ed il mercato del club azzurro sono argomenti di discussione a Radio Crc, nella trasmissione 'Si gonfia la rete'. Questi i pareri degli ospiti della trasmissione evidenziati da EuropaCalcio.it
Fabrizio Cappella, giornalista Rai: “Behrami non ha fatto tanta chiarezza giacché nel tweet ha detto che neanche lui sa perfettamente quello che ha. Ciò che preoccupa il Napoli è che Behrami non recupererà in breve tempo e quello che era un optional, adesso diventa una necessità. Mi riferisco all’acquisto di un centrocampista. Gonalons? Il giocatore non ha gradito lo stop di Aulas perché ci stava facendo già la bocca al trasferimento in maglia azzurra. ci sono ancora spiragli, ma De Laurentiis non ha mezze misure e quando il patto non viene rispettato, difficilmente ritorna sui suoi passi. Criscito sarebbe un buon acquisto, ma non so quanto sia vicino al Napoli. Credo che il calciatore verrebbe con grande piacere anche perché parliamo di uno duttile, che sarebbe perfetto nel calcio di Benitez”.
Ciro Caruso,ex calciatore: “Behrami è l’ago della bilancia del gioco del Napoli ed è colui che dà gli equilibri giusti. Lo svizzero si trova sempre nel posto giusto, va sempre a raddoppiare per cui il Napoli non può farne a meno. Se Behrami dovesse venir meno ecco che la società si troverà costretta a comprare due centrocampisti e non uno. Jorginho? Se il Napoli dovesse acquistarlo, farebbe un discorso di prospettiva. Anche il Milan ha puntato gli occhi su questo giocatore e il punto a suo favore è la conoscenza del calcio italiano. Giocare a Napoli non è facile e bisogna avere grande personalità per non bruciarsi. Verona-Napoli? Gli azzurri devono pensare in grande e chiudere la partita il prima possibile. Le grandi vanno su tutti i campi e chiudono la pratica il prima possibile. Se il Napoli vuole mettersi in carreggiata, deve andare a Verona e pensare da grande”.
Francesco Tedesco, giornalista ANSA: “Il Napoli andrà a Verona puntando al bottino pieno. Non sarà facile però perché il Verona sta andando oltre alle aspettative perchè il cammino della squadra di Mandorlini sta facendo un cammino non da neo promossa. Dopo un momento di flessine, il Verona non si è disunito e non sarà semplice portare a casa i tre punti. Visto l’infortunio di Behrami, la priorità assoluta del mercato azzurro è il centrocampo. È importante infoltire anche numericamente tale reparto che al momento conta solo due calciatori: Inler e Dzemaili. Poi, si può provare a prendere un difensore. Criscito è un giocatore che piace e che può fare al caso del Napoli, ma Spalletti non mi pare se ne voglia privare a gennaio. Poi c’è Vermaelen che se dimostrerà di aver superato l’infortunio, potrebbe far comodo alla squadra azzurra”.
Luciano Marangon, ex calciatore: “Al Napoli manca la mentalità della squadra abituata a vincere. Se la società calcio Napoli riuscirà a portare tale mentalità nella squadra, si potrà occupare una posizione stabile nel panorama italiano ed europeo. Criscito e Vidic? Sono due calciatori importanti che andrebbero a rinforzare il Napoli. Credo che sia difficile comprare top player a gennaio perché chi gioca in società importanti che lottano per determinati obiettivi, difficilmente lasciano la squadra. Certo, si può puntare però a quei calciatori importanti che trovano poco spazio nelle società di appartenenza, ma non è facile”.
Sergio Chesi, giornalista di goal.com: “A gennaio i prezzi dei calciatori sono sempre maggiori rispetto al calciomercato estivo. Dopo aver trovato delle difficoltà con Gonalons dovute al rifiuto di Aulas, il Napoli rischia di pagare più del dovuto un calciatore. Improvvisare una trattativa in pochi giorni è ancora più difficile. Fernando è un calciatore molto interessante perché sa fare entrambe le fasi. La situazione contrattuale però è particolare: è in scadenza di contratto ed ambito dai più grandi club. Il Napoli ha bisogno di chiudere per un centrocampista in tempi brevi anche perché l’infortunio di Behrami fa sì che numero dei centrocampisti azzurri sia davvero ridotto''..
Francesco Nicolato, agente FIFA: “Fernando? Potrebbe approdare in azzurro, ma ovviamente dipende dalla disponibilità economica del club. Fernando andrebbe a rinforzare il centrocampo, ma credo che la priorità del Napoli sia la difesa e quindi bisogna intervenire nel mercato invernale rinforzando prima di tutto il reparto arretrato. Poi, il centrocampista ideale per il Napoli non credo sia Fernando, ma uno come Nainggolan, dalle sue caratteristiche Per poter fare il salto di qualità, bisogna trovare un calciatore che sposti gli equilibri. La Roma si sta muovendo sul mercato e anche il Napoli ora deve alzare l’asticella. Prendere giocatori di mezza via non basta, il Napoli deve investire su due o tre top player che diano quella sicurezza che altri calciatori non danno”.
Bagnoli: “Verona-Napoli? Gli azzurri dovranno stare attenti''
''Il mio Verona vinse lo scudetto con due punte e un trequarista come Fanna''
Orario 18 ore fa 18:59 Vincenzo Vitiello
Osvaldo Bagnoli, allenatore che ha legato il suo nome all'Hellas Verona con cui ha conquistato l'unico scudetto dei gialloblu nella stagione 1984-1985, ai microfoni di Marte Sport Live, parla della sua ex squadra e della sfida di campionato che il Napoli, giocherà, domenica al Bentegodi, contro la compagine scaligera.
Questo quanto detto da Bagnoli e riportato da EuropaCalcio.it:
“Il Verona è una sorpresa del campionato, sta giocando un bel calcio e quindi tutti ne parlano bene.
Vivo in città tra l’altro e posso dire di avere la pelle gialloblù per i miei trascorsi.
Domenica sarà una bella partita, il Napoli deve stare attento, la sfida nasconde insidie: serve una grande concentrazione. Per me sarà una grande sfida.
Lo scudetto? Io l’ho vinto qui a Verona, il nostro ciclo fu davvero vincente e raggiungemmo un traguardo che molti ritenevano impensabile: non sono mai stato difensivista. Giocavo con due punte – Elkjaer e Galderisi – e un trequartista come Fanna”.
FONTE: EuropaCalcio.it
martedì 07 gennaio 2014
Serie A Napoli, Hamsik sta bene: va in panchina a Verona?
Lo slovacco si allena con i compagni. Il portiere Reina prosegue il suo lavoro differenziato. Assente Behrami che è volato in Germania ad Augsburg per una seconda visita medica in seguito all'infortunio alla caviglia
NAPOLI - A Napoli si respira un'aria di ottimismo. La Roma è lì, a pochi centimetri. Ci sono infatti solo due punti di distacco dal secondo posto e gli azzurri di Rafa Benitez hanno intenzione di raggiungerlo il prima possibile. Il prossimo appuntamento del Napoli si chiama Hellas Verona, domenica pomeriggio allo stadio Bentegodi. Gli azzurri hanno ripreso la preparazione oggi a Castelvolturno. Corsa e scarico per chi ha giocato contro la Samp. Gli altri uomini della rosa hanno svolto seduta atletica e partitella 6 contro 6. Differenziato per Reina, mentre Hamsik ha lavorato col gruppo: domenica potrebbe andare in panchina. Terapie per Cannavaro. Assente Behrami che è volato in Germania ad Augsburg per una seconda visita medica in seguito all'infortunio alla caviglia.
FONTE: CalcioNews24.com
Il Verona e la materia dei sogni
Scritto da Paolo Chichierchia il 7 gennaio 2014 alle 00:00.
Passate le festività, mentre a Roma si piange per il tracollo contro la Juventus e a Firenze ci si dispera per l’infortunio del capocannoniere Giuseppe Rossi, a Verona, lato Hellas, si festeggia ancora con un’ ultima fetta di pandoro. La posizione in classifica è ben scolpita nella colonna di sinistra della classifica: quinto posto, dietro Juventus, Roma,Napoli e Fiorentina – le squadre che maggiormente spiccano per l’organizzazione di gioco e la somma algebrica dei valori tecnici – ma davanti ad Inter, Milan e Lazio.
La partita vinta ad Udine con un secco 3-1 ha simbolicamente sancito un passaggio di testimone tra provinciali: mentre la squadra di Guidolin ha perso il passo delle ultime stagioni, i gialloblu di Mandorlini si impongono quale provinciale dell’anno e, conservando la velocità di marcia attuale, potrebbero perfino ambire ad un piazzamento valido per l’ingresso in Europa.
Per la verità, nella storia del Verona, già un’altra volta era passata per Udine la strada dei successi importanti. Quasi trent’anni fa, nel febbraio del 1985, la squadra all’epoca allenata da Bagnoli espugnò il Friuli con un rocambolesco ed indimenticabile 3-5. All’epoca, nell’Udinese non giocava Di Natale ma Zico, nel Verona non Luca Toni ma il danese Elkjaer. Per la cronaca, in vantaggio di tre gol, il Verona si fece incredibilmente rimontare (pareggiò provvisoriamente l’attuale opinionista di Sky Massimo Mauro) ma riuscì ugualmente a piazzare nel finale l’ uno-due vincente. Al termine della stagione, Bagnoli, Elkjaer e compagni si laurearono Campioni d’Italia. Come dire, la materia stessa di cui son fatti i sogni, calcistici.
Dolce e forse inevitabile, il ricordo di quella storia lontana, una fiaba irripetibile per il campionato italiano. Ma restando nella stretta attualità, anche Luca Toni, Jorginho e compagni hanno di che stare allegri. Dieci vittorie e sei sconfitte, solo due pareggi. Mandorlini è un tecnico pragmatico, con una grande esperienza maturata sui campi come calciatore (all’epoca dello scudetto del Verona) e una lunga militanza in panchina. Magari non simpaticissimo – non lo era neanche da giocatore – ma determinato quanto basta per saper infondere ai propri giocatori sicurezza e proprietà del ruolo (caratteristica che fu fondamentale anche del vecchio Bagnoli). Si scende in campo per vincere, si accetta la sconfitta se capita, ma meglio una vittoria in più che due pareggi per timidezza. E se questa regola aurea vi sembra fin troppo semplice, andate a vedere cosa succede sull’ altra sponda di Verona, lato Chievo, dove scialbi pareggi dietetici si sono alternati a una pericolosa abbuffata di sconfitte, con pesanti conseguenze sul peso in classifica.
La squadra ha già mostrato individualità interessanti, primo tra tutti il regista Jorginho, che per caratteristiche metronomiche sembrerebbe destinato a lunghi contratti con squadre italiane più ambiziose. A seguire, l’argentino Iturbe che, quanto a velocità e potenza d’esecuzione, potrebbe ricordare il miglior Zarate. Intorno a loro, corrono integri interpreti della capacità di stare in campo con giudizio, quali Romulo, Cacciatore, Gomez, l’islandese Hallfredsson e veterani di lungo corso come Agostini e Donati.
E poi c’è Toni. Luca Toni. L’ex campione del mondo, quello capace di superare trenta gol in campionato quasi dieci anni fa in viola, l’ex stella del Bayern Monaco. Quello dato per finito quattro anni fa, all’epoca delle esperienze in giallorosso e bianconero, con tanto di svernamento arabo nell’ Al-Nasr e poi capace di tornare, con grande umiltà, a farsi apprezzare l’anno scorso, ancora in viola, ed oggi di nuovo pronto a raggiungere la doppia cifra in classifica marcatori, dopo aver lasciato il sicuro cantuccio fiorentino, per volontà di divertirsi ancora un po’ da titolare. Il “bomber di Pavullo nel Frignano” – la frequente citazione congiunta al luogo di nascita, ricorda un altro grande bomber del passato, Roberto Pruzzo “o’ rey di Crocefieschi” – compirà trentasette anni a maggio. Ma una cosa è certa: servitegli un cross dove possa arrivare la sua testa, e a piazzarla sull’ angolo di palo scoperto dal portiere, ancora oggi ha pochi rivali in serie A.
Al Bentegodi, nell’ ultima di andata arriva il Napoli, una delle poche squadre ad essere sopra il Verona (sette punti, la distanza). E se Giulietta volesse togliersi lo sfizio dello sgambetto?
FONTE: MondoPallone.it
PROBABILI FORMAZIONI
Le probabili formazioni di Verona-Napoli - Hamsik c'è, ma parte dalla panchina
11.01.2014 07.40 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Dopo aver recuperato tre punti sulla Roma, che ora è lontana solo due lunghezze, il Napoli è chiamato a non perdere terreno sul campo dell'Hellas Verona. Gli azzurri di Rafa Benitez devono dare continuità alla vittoria interna con la Sampdoria, per tenere lontana anche la Fiorentina che è dietro di soli tre punti, ma dovranno vederla contro quella che può essere definita senza dubbi come l'autentica rivelazione del campionato. La squadra di Mandorlini, quinta a sette lunghezze dai partenopei, ha iniziato vincendo 3-1 ad Udine e raccogliendo il quarto risultato utile consecutivo.
COME ARRIVA L'HELLAS - Mandorlini non ha a disposizione gli infortunati Longo e Rubin. Nel solito 4-3-3 linea difensiva con Moras e Maietta al centro mentre Cacciatore e Agostini agiranno ai lati. A centrocampo Romulo, Jorginho e Hallfredsson ed in attacco il tridente composto da Iturbe, Gomez e Toni terminale offensivo.
COME ARRIVA IL NAPOLI - Tante assenze per Benitez, ancora senza Zuniga, Mesto, Reina e Cannavaro, ma che recupera Hamsik. Lo slovacco è stato provato a lungo come centrocampista, ma dovrebbe partire dalla panchina lasciando il posto per ora a Inler e Dzemaili in mezzo al campo ed a Pandev in posizione di trequartista alle spalle di Higuain, con Callejon a destra e Mertens a sinistra favorito su Insigne. In difesa conferme per Maggio, Fernandez e Albiol mentre Reveillere è in ballottaggio con Armero.
SERIE A
A ogni gara il suo... numero! Cifre e curiosità del 19° turno di A
11.01.2014 07.00 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
[...]
24 - I punti conquistati dal Verona nelle nove gare al Bentegodi fin qui disputate. La squadra di Mandorlini nel suo stadio ha perso solo il derby contro il Chievo. VERONA-NAPOLI.
[...]
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09.01.2014 16.15 di Alessandra Stefanelli
Matteo Bianchetti, difensore classe 1993, è stato presentato oggi ufficialmente come nuovo giocatore dello Spezia, dove è arrivato in prestito dall'Hellas Verona: "Sono contento, avevo parlato di questa opportunità con Leali, mio compagno nelle giovanili nazionali e con alcuni ex compagni di squadra come Rivas, Ceccarelli, Carrozza, Ferrari - le parole riportate dal sito ufficiale del club -. Mi hanno parlato di una piazza molto calorosa, che sa come caricarti, esigente, che ti esalta e questo è stato molto importante nella mia scelta. Che tipo di giocatore sono? Penso di essere bravo a leggere le situazioni. Ai tempi dell'Inter era un piacere studiare e allenarmi vicino a Samuel, un vero campione; ho cercato di imparare quanto più possibile. Non sono 'cattivissimo' in campo, ma di certo non mollo mai, non lascio nulla al caso. Voglio migliorarmi e dare il mio contributo alla squadra per raggiungere traguardi importanti".
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08.01.2014 15.11 di Chiara Biondini
L'allenatore in seconda dell'Hellas Verona, Roberto Bordin, è intervenuto nella trasmissione Marte Sport Live in onda su Radio Marte.
"La sfida contro il Napoli? Abbiamo raccolto tanti punti giocando con la cattiveria di una provinciale, sempre alla ricerca del bel gioco e sfruttando al massimo il fattore campo. Dovremo fare così anche domenica, abbiamo il giusto tempo per preparare la partita e vogliamo fare bene. Ci faremo trovare pronti".
"Il nostro segreto? Stiamo facendo bene, andiamo in campo con il giusto carattere: questa è la ricetta giusta per fare risultati. Inoltre si è creato un grande gruppo, c'è un elevato affiatamento fra squadra e società".
"Toni? E' una brava persona, un professionista ed un esempio per tutti i ragazzi che ci sono qui".
"Jorginho? E' un calciatore che tutti vorrebbero avere, fa grandi giocate, è tecnico, ha tanta qualità ed è cresciuto esponenzialmente in questi anni. Per noi è importante".
"Iturbe? E' un talento, ha dei colpi importanti".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
E’ NAPOLIMANIA: LA FEBBRE DEL TIFO A QUALSIASI ORA
Scritto da Angelo Gallo
il 8 gen 2014, 12:16
Una passione da applausi, quelli che i giocatori ed il tecnico del Napoli hanno rivolto ai loro tifosi dopo la vittoria sulla Sampdoria. Un giro di campo iniziato sotto la Curva A e finito al momento di rientrare nello spogliatoio: «I nostri sostenitori se lo meritavano – ha spiegato Benitez —, sono eccezionali e siamo felici di avergli regalato un successo nella prima gara del nuovo anno. L’obiettivo è di renderli felici spesso nel 2014».
Sostegno Del resto, il sostegno del San Paolo è stato incessante sin dall’inizio della stagione e l’impianto di Fuorigrotta si annuncia caldo anche domani quando per la prima volta il Napoli si allenerà davanti alla sua gente. Porte aperte nei Distinti dalle 10 del mattino, facile prevedere qualche assente di troppo a scuola. Troppo ghiotta l’occasione per vedere nuovamente da vicino Higuain e compagni. L’argentino è il nuovo idolo della folla. Il suo nome viene scandito a gran voce durante ogni gara casalinga, la sua maglia è la più venduta in assoluto e, soprattutto, le speranze dei tifosi sono in gran parte affidate a lui. Nella prima trasferta dell’anno, al Bentegodi, il Pipita segnò una doppietta. Se però contro il Chievo si sentivano quasi esclusivamente i tifosi ospiti, domenica pomeriggio contro il Verona i 3.000 che da ieri stanno acquistando i tagliandi per seguire la squadra di Benitez dovranno sgolarsi per sostenere i loro beniamini. Uno stadio difficile quello veneto, ma che evoca ricordi positivi ai napoletani: l’esordio di Maradona (nonostante la sconfitta) e la vittoria dei padroni di casa contro il Milan di Sacchi che consegnò agli azzurri il secondo scudetto.
Passione Tra le due trasferte di Verona e Bologna ci sarà la gara di Coppa Italia con l’Atalanta il 15 gennaio. Altrove verrebbe snobbata, qui no. La società ha praticato nuovamente prezzi popolari (5 euro per un biglietto di Curva) e dunque il colpo d’occhio sarà ancora quello delle grandi occasioni. Del resto, l’avversaria conta relativamente. La passione dei tifosi del Napoli prescinde dai grandi appuntamenti. Con la Samp il record di spettatori, ma tra le partite con più pubblico c’è Napoli-Sassuolo. Certo, il fascino delle notti Champions, in particolare quella con il Borussia, è tutt’altra storia, ma Fuorigrotta si incendia ugualmente anche ad ora di pranzo.
La Gazzetta dello Sport
FONTE: TuttoB.com
Hellas Verona-Napoli: pronostico, consigli per le scommesse e probabili formazioni09-01-2014 - Gianluca Scintu Il big match della 19^ giornata di serie A: domenica si gioca al Bentegodi tra il Verona e il Napoli.
La 19^ giornata del girone d'andata presenta l'interessante sfida tra l'Hellas Verona - Napoli, due squadre in un ottimo momento di forma con i veneti che sono la vera rivelazione del campionato in virtù del 5° posto in classifica, ora in corsa per un eventuale qualificazione all'Europa League. I partenopei sono a dieci punti dalla prima in classifica, ma a sole due lunghezze di distanza dalla Roma.
Pronostico Hellas Verona - Napoli 19^ giornata
I veneti sul terreno amico hanno conquistato 8 vittorie su 9 gare, perdendo solo contro i cugini del Chievo. Il Napoli ha già vinto 5 volte fuori casa, e trova la via della rete con facilità. Senz'altro Verona - Napoli è il big match di domenica 12 gennaio. La nostra sensazione che assisteremo a una gara con almeno tre gol, ma per il nostro primo pronostico scegliamo la squadra di Benitez. Segno 2.
Come si presenta il Verona - Reduce dall'ottima vittoria di lunedì sera in casa dell'Udinese, la squadra di Mandorlini ormai può essere considerata non più come la rivelazione del campionato, ma bensì una bella realtà. Tra gli uomini a rischio per la partita con i partenopei c'è Hallfredsson ancora dolorante per una botta rimediata al ginocchio, al suo posto pronto Donati.
Come si presenta il Napoli - Hamsik dopo un lungo infortunio si siederà almeno in panchina. Confermato Mertens grazie alle ottime ultime prove offerte. In avanti dovrebbero giocare dal primo minuto Callejon, Higuain, Pandev.
Probabili formazioni Hellas Verona - Napoli 12 gennaio 2014
Hellas Verona (4-3-3): Rafael P, Cacciatore, Maietta, Moras, Agostini, Romulo, Jorginho, Hallfredsson, Iturbe, Toni, Martinho. Tecnico: Mandorlini.
Napoli (4-2-3-1): Rafael, Maggio, Fernandez, Albiol, Armero, Dzemaili, Inler, Callejon, Pandev, Martens, Higuain. Tecnico: Benitez.
Serie A 2013/2014, Verona - Napoli probabili formazioni della sfida della 19^ giornata
09-01-2014 - Mauro Leone
Scaligeri al complero, partenopei rimaneggiati nel confronto del 19^ turno di andata della serie A 2013/2014
Verona-Napoli è un incontro di alta classifica con i padroni di casa che vogliono continuare a sognare dopo lo stupefacente avvio di stagione e gli ospiti che non vogliono perdere il contatto con il secondo posto attualmente occupato dalla Roma. Le probabili formazioni di Verona-Napoli, in programma Domenica 12 Gennaio alle ore 15.00 e valida come gara della 19^ giornata della serie A 2013/2014, non danno molti problemi ad Andrea Mandorlini che può contare sull'organico quasi al completo mentre Rafa Benitez si ritrova privo di molti giocatori importanti.
Il Verona non dovrebbe abbandonare il 4-3-3 utilizzato finora con Rafael in porta e con la difesa composta dallo schieramento titolare che comprende Cacciatore, Moras, Maietta ed Agostini. Anche il centrocampo sarà quello solito con Romulo, Jorginho ed Halfredsson mentre in avanti c'è ampia possibilità di scelta con Toni che potrebbe rifiatare a vantaggio di Cacia ai lati del quale potrebbero disimpegnarsi Iturbe e Martinho.con Jankovic e Gomez scalpitanti in panchina.
Il Napoli affronterà i gialloblu con il 4-2-3-1 nel quale Rafael continuerà a sostituire l'infortunato Reina. La retroguardia sarà sempre priva di Zuniga e Mesto e quindi Maggio ed Armero saranno sulle corsie esterne con Fernandez ed Albiol confermati al centro dell'area. Con Behrami out per infortunio la mediana vede Inler e Dzemaili privi di alternative mentre l'unica punta Higuain dovrebbe essere supportata da Callejon, Pandev e Mertens con Insigne e il recuperato Hamsik in panchina pronti ad entrare in caso di necessità.
Verona - Napoli probabili formazioni:
Verona (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Moras, Maietta, Agostini; Romulo, Jorginho, Halfredsson; Iturbe, Cacia, Martinho. A disposizione: Mihaylov, Gonzalez, Albertazzi, Marques, Laner, Sala, Donati, Jankovic, Donadel, Longo, Gomez, Toni. Allenatore: Mandorlini.
Napoli (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Fernandez, Albiol, Armero; Inler, Dzemaili; Callejon, Pandev, Mertens; Higuain. A disposizione: Colombo, Contini, Uvini, Cannavaro, Britos, Reveillere, Radosevic, Hamsik, Bariti, Insigne, Zapata. Allenatore: Benitez.
FONTE: News.SuperMoney.eu
12.01.2014
L'assalto al Napoli
Hellas a caccia del botto
Maietta e compagni cercano punti per difendere la quinta posizione «Ma il nostro obiettivo resta la salvezza, manca pochissimo a quota 40»
Non sarà una gara qualunque. Hellas e Napoli non si scontrano da tanti anni ma la rivalità è storica, le sfide tra il Verona e la formazione partenopea si sono sempre fatte ricordare anche se non avevano particolari riflessi su classifica e statistiche. Ci sono cento motivi per rendere questa partita ancora più incandescente, tra questi anche la possibilità per i gialloblù di chiudere il girone d'andata con il botto e agganciare quota 35, nessuna matricola ha mai fatto meglio se si eslude la Juve di Buffon e Del Piero nel campionato 2007 - 2008, dopo la retrocessione in B dei bianconeri per Moggiopoli.
Maietta e compagni hanno giocato nove volte in casa, hanno vinto otto volte e alzato bandiera bianca solo nel derby con il Chievo, la sconfitta più amara della stagione, possono andare a caccia della grande impresa con il Napoli dei campioni, la squadra che può vantare campioni come Higuain, Callejon e Hamsik in campo e un «santone» come Rafa Benitez in panchina, un allenatore che ha vinto la Champions con il Liverpool, l'Europa League con il Chelsea e la Uefa con il Valencia. Fuori dalla Champions dopo aver battuto Arsenal e Borussia Dortmund e lontano ben dieci punti dalla Juve capolista, il Napoli non può permettersi di perdere altri punti per strada anche se non sarà facile strappare un risultato positivo al Bentegodi dove hanno alzato bandiera bianca il Milan, la Lazio, il Parma, solo per fare qualche nome. Sarà anche antipatico l'Hellas ma va detto che in questa prima fase della stagione ha raccolto tanti punti meritatamente giocando un calcio interessante - ammette Benitez alla vigilia della gara -. So bene cosa significa questa partita per i napoletani. Io voglio solo andare a Verona per fare calcio».
Anche perchè oggi pomeriggio al Bentegodi si sfideranno due squadre che hanno iniziato il campionato con obiettivi diversi - il Napoli per vincere lo scudetto e lottare in Champions, il Verona per centrare una salvezza tranquilla dopo la promozione dalla B alla A - ma che, adesso, si trovano molto vicine in classifica e anche i gialloblù sentono profumo d'Europa visto che occupano la quinta posizione con 32 punti all'attivo. «Pensiamo solo a questa partita, non facciamo programmi a lungo termine - taglia corto mister Mandorlini - manca pochissimo a quota 40, lì c'è la nostra salvezza, quello l'obiettivo da raggiungere. Fare calcoli in questo momento non serve a nessuno». Proprio per questo il tecnico del Verona potrebbe accontentarsi di un risultato positivo senza puntare solo alla vittoria. «Un pareggio con il Napoli dei campioni? Andrebbe benissimo - spiega - datemi un foglio che firmo subito».
Sembra di rivivere la vigilia dell'esordio con il Milan, quando l'Hellas nel ruolo di Davide andava con la fionda a sfidare il Gigante Golia. Alla prima di campionato il mostro vestiva di rossonero, alla fine dell'andata ha messo la casacca azzurra del Napoli. Non dovrà cambiare soprattutto l'atteggiamento per affrontare un attacco di «fenomeni» con Callejon, Pandev e Mertens alle spalle di Higuain e due giocatori di grande classe come Hamsik e Insigne pronti a entrare dalla panchina. Mandorlini potrebbe riproporre la formazione titolare che ha fatto molto bene a Udine con due cambi in attacco: fuori Jankovic e Martinho, dentro Gomez e Iturbe per dare un po' di fantasia in più da una parte e tanto equilibrio dall'altra. Questa può diventare la chiave per affondare la Corazzata Napoli.
Luca Mantovani
12.01.2014
Due austriaci con la sciarpa del Napoli aggrediti da un cinquantenne
Sale la tensione in vista di Hellas-Napoli. Ieri sera alle 21.45, due ragazzi ventunenni di nazionalità austriaca sono stati aggrediti da un cinquantenne veronese. La coppia di giovani, con addosso la sciarpa del Napoli stava passeggiando in zona corso Porta Borsari, quando sono stati rincorsi da un cinquantenne che li ha strattonati e poi ha sferrato loro alcuni pugni. I giovani hanno tentato di rifugiarsi al bar caffetteria Ai Duchi, dove però sono stati di nuovo raggiunti dal cinquantenne che nel frattempo aveva chiesto man forte a un amico. All'interno del bar sono volati altri pugni, ma per fortuna sono intervenuti i baristi che hanno fatto desistere i veronesi. Sul posto le Volanti della polizia. Ci sono indagini per risalire agli autori del pestaggio. I due giovani sono stati portati in ospedale. Per loro una prognosi di 20 giorni. Uno di loro nel pomeriggio verrà sottoposto a visita specialistica oculistica per un colpo ricevuto a un occhio.
A.V.
12.01.2014
Mandorlini applaude Rafa
«Un santone, indimenticabile la vittoria in Champions con il Liverpool Lo seguivo in tv e adesso ho la fortuna di giocarci contro. Fantastico...»
Il Napoli val bene un compromesso. Andrea Mandorlini s'accontenterebbe. «Un pari? Accetterei subito. Dove devo firmare?», il messaggio finale consegnato a Peschiera ieri pomeriggio dal mister, atteso da una vera grande. Quel che, per colpe proprie, non si sono rivelate Milan, Inter e Lazio. Di fronte avrà Rafa Benitez, «uno che una volta vedevo solo in televisione, uno capace di vincere la Coppa dei Campioni rimontando tre gol al Milan contro il Liverpool. Un mito».
Come si affronta il Napoli?
«Concedendogli poco. Mi piacerebbe fosse così, anche se sinceramente mi aspetto una partita molto aperta. Di sicuro dovremo essere bravi in fase difensiva, più del solito».
La squadra quanto sente la pressione della partita?
«L'abbiamo preparata con serenità, siamo carichi. Quando giochi contro certi avversari è facile, in fondo devi pensare solo al campo. Abbiamo grande rispetto del Napoli, ma noi non cambieremo il nostro modo di giocare. Sono passate 18 giornate ormai, qualche certezza in più ce l'ho rispetto a qualche mese fa. C'è più consapevolezza, io stesso ho le idee più chiare. Non siamo più quelli di inizio stagione, ma lo spirito ed i principi devono rimanere quelli. Sapendo che contro il Napoli dovremo tirar fuori il nostro meglio. Ogni partita ha una sua storia, sapendo benissimo che alla fine il banco può farlo saltare il colpo di un giocatore e il Napoli ha tanti campioni».
Sulla carta i valori parlano chiaro...
«Il Napoli è una grande squadra, importantissima, ha battuto l'Arsenal e il Borussia Dortmund in Champions League. Vogliamo riuscire a fare bene, poi vedremo il risultato. Ha tanti uomini decisivi il Napoli, attacca sempre con quattro attaccanti. Higuain è un top player assoluto, ha giocato per anni nel Real Madrid, ma ci sono anche Callejon, Mertens e Insigne. Di certo l'attacco è il reparto più pericoloso anche perchè possono gettare nella mischia anche Insigne e Hamsik, ma anche noi qualche carta l'abbiamo. C'è Toni, c'è Iturbe, c'è una squadra che sta bene».
Il Verona è più solido del Napoli?
«Non lo so, lo vedremo. Il Napoli con Benitez sta lavorando da qualche mese, noi da più tempo. Al di là di tutto non ci dimentichiamo però l'aspetto tecnico, quello vale molto. Avranno anche degli equilibri diversi con Benitez, ma di sicuro hanno un potenziale offensivo importante. Probabilmente i più incisivi della Serie A sotto questo aspetto».
L'attesa è alta fra i tifosi, vuole dire qualcosa alla gente?
«Non c'è bisogno di consigli o parole, io guardo solo l'aspetto sportivo. Alla base di certi risultati c'è l'entusiasmo. Il nostro è cresciuto, come quello di tutto l'ambiente. Domenica ne abbiamo conseguito uno importantissimo. Erano anni che non vincevamo ad Udine e su quel campo non è mai facile riuscirci».
Benitez che ha dato di nuovo al calcio?
«È un allenatore di primissimo livello. L'ha dimostrato al Liverpool, dove non era facile restare per così tanti anni, ma ha lavorato bene anche al Chelsea e al Valencia. Sarebbe bello vedere come lavora, spero però di non averne mai il tempo...».
La classifica è spettacolare. Il modo migliore per presentarsi ad una partita così...
«Molto sinceramente non me l'aspettavo, anche se quando fai questo mestiere cerchi sempre di vincere. Ci siamo meritati tutto questo, nessuno ci ha regalato niente ed ora proveremo a tenercelo stretto. Se saranno più forti magari ci batteranno, ma dovranno sudarsela la vittoria così come abbiamo sudato noi per arrivare fin qui».
Alessandro De Pietro
11.01.2014
«Ma non è una partita come tutte le altre»
I tifosi: «È vero non ci amiamo, ma è sempre una partitissima. Ci temono, questo è il nostro orgoglio»
L'attesa consuma gli animi e fa salire l'adrenalina. La sfida tra Verona e Napoli è sempre più vicina.
Una partita speciale, un incontro di cartello. «Una questione d'onore» hanno scritto i tifosi napoletani nei giorni scorsi. La rivalità tra veronesi e campani è molto forte. Da sempre le due tifoserie non si amano. E a colpi di sfottò hanno sempre cercato di vincere anche sugli spalti questo duello rusticano. Oggi, però, con il Verona di Mandorlini al quinto posto, e il Napoli di Benitez in piena lotta Champions, come vive il popolo dell'Hellas l'attesa dell'evento?
«Non è una partita come le altre» ammette Carla Riolfi, responsabile del Nuovo Coordinamento Club Hellas Verona 2003. «Con i napoletani il rapporto è compromesso da anni. Siamo di fronte ad una contrapposizione sociale che regola il rapporto tra nord e sud. Il Napoli, come squadra, è molto forte. Dispone di grande qualità. Ma nella nostra testa resta vivo il ricordo della fantastica vittoria proprio contro il Napoli alla prima di campionato nell'anno dello scudetto. Sugli spalti poi intonammo ai napoletani 'O surdato nnamurato', e lì la rivalità credo si sia accesa ancora di più. Inoltre siamo in presenza di due tra le tifoserie più abili a creare cori e coreografie. È una sfida nella sfida».
Primo Gianello è storico presidente del Calcio Club Santa Lucia. Ne ha viste tante di sfide contro il Napoli: «Siamo competitivi, è una partita da tripla in schedina. Come la vivo? Con l'orgoglio di tifare una squadra che non parte battuta. Il Bentegodi sarà la forza in più della nostra squadra. Certo, è naturale che salga un po' la tensione. Spero, però, che la partita non contribuisca a scaldare gli animi». Marco Langè, ex allenatore del Verona Calcio a 5, è storico tifoso dell'Hellas: «Sono felice perchè a Verona sono tornate le partite importanti. Fa piacere poter sognare. E vedere che a Napoli la vivono come se fosse una “partitissima” ci aiuta a capire che il Verona è squadra che si è meritata grande rispetto. Tutto questo alimenta l'orgoglio per chi tifa Hellas».
La Curva, cuore del tifo, sarà l'anima del Bentegodi. In questi giorni non mancano i tifosi che in silenzioso pellegrinaggio vivono lo stadio in attesa dell'evento.
Diego vive in città e frequenta il Bentegodi da molto tempo. «Partiranno cori goliardici. Credo sia inevitabile. Altrimenti è meglio restare a casa. Aspettiamo da una vita questa partita. Non c'è amore con i napoletani. Ma questo è assodato».
Marco da Borgo Venezia la vive in altra maniera: «Il mio Verona-Napoli? Iturbe contro Higuain. Spero vinca l'Hellas. Spero vinca il nostro tifo. E spero anche che tutto finisca al fischio finale».
Massimiliano ha scoperto il tifo per l'Hellas più di vent'anni fa. «E mai mi era successo di vedere un Verona quinto affrontare il Napoli terzo in classifica. La partita è speciale proprio per questo. Abbiamo ritrovato una dimensione aurea. Il resto? Amo la mia squadra. Gli altri non esistono per me».
Simone Antolini
11.01.2014
Mandorlini: «La partita col Napoli? Firmerei per un pareggio»
«Se firmerei per un pareggio? Subito, dove devo firmare?». Andrea Mandorlini si accontenterebbe di un punto domani col Napoli. Pretattica? Certamente grande rispetto per l’avversario ed il suo allenatore: «Il Napoli ha battuto Arsenal e Borussia Dortmund, ha giocatori decisivi come Higuain, un top player assoluto. L’attacco è certamente il suo reparto più pericoloso fra Callejon, Insigne e tanti altri. Anche noi qualcuno l’abbiamo, fra Toni e Iturbe. Benitez? Un mito. Una volta uno così lo vedevamo solo in televisione. Ha vinto una Coppa dei Campioni rimontando tre gol al Milan col Liverpool, una squadra che fra l'altro mi è sempre piaciuta molto. Quella di Istanbul fu una serata bellissima». Mandorlini dovrebbe affidarsi ai titolari veri, con Gomez ed Iturbe in avanti a fianco di Toni e Jorginho davanti alla difesa. «La partita l’abbiamo preparata serenamente, giocare contro un avversario di questo livello ti carica. Mi aspetto una partita aperta - ha concluso Mandorlini -, anche se mi piacerebbe concedere poco al Napoli. Di sicuro dovremo essere ancor più bravi nella fase difensiva».
Alessandro De Pietro
11.01.2014
Il genio e la potenza Iturbe sfida Higuain
Tante piccole o grandi analogie tra un campione affermato e un altro che ha tutto per consacrarsi super. E l'Argentina li aspetta in coppia...
Lo specchio di Verona-Napoli sono loro due. La grandezza conclamata di uno e la fame dell'altro. Le stoccate di Gonzalo Higuain e i lampi di Juan Manuel Iturbe. Il talento nel sangue, l'Argentina nel destino, il River Plate nel cuore. Uno è già arrivato, l'altro è sulla buona strada. Altri mondi, per ora. Il tempo però corre veloce, ancor di più per uno come Iturbe che ha già guardato in faccia i più forti senza indietreggiare di un millimetro. Il Real Madrid si prese Higuain a 19 anni, ne aveva uno in meno Iturbe quando alla sua porta bussò il Porto.
La razza è la stessa, quella dei fuoriclasse, così come una vita trascorsa col pallone fra i piedi. Come l'immagine postata sul profilo di facebook di Juan Manuel, la maglia dell'Argentina, un pallone consumato sotto i piedi, vicoli di periferia in sottofondo. Bellissima, è lì che si impara il calcio. Faccia da bambino e sguardo da duro, con quei tatuaggi sparsi ovunque che raccontano la sua vita ma soprattutto il legame coi suoi genitori. Pronto a sfidare i più grandi.
DALLE PARTI DEL MONUMENTAL. Il centro di tutto resta il River Plate, dove giocò anche il padre di Higuain. Il River ti forgia per bene. «Giocare al Monumental non è facile. Ci riesci solo se hai qualcosa di importante dentro», ha sempre detto Sean Sogliano, uomo-mercato dell'Hellas che in quello stadio leggendario c'è entrato più di una volta.
Per vedere Cirigliano e per dare un'occhiata ad Iturbe, ceduto in prestito al River lo scorso gennaio da un Porto che starà ancora mangiandosi le mani per essersi sbarazzato così in fretta di un simile patrimonio. Non era facile giocare al River l'anno scorso, dopo una retrocessione dalla Primera Division vissuta come una tragedia autentica. Là non ci sono mezze misure. O vinci o vinci. Pressioni vere, roba da mandarti in tilt se non sei abbastanza forte dentro. Iturbe ha la pelle dura, abbastanza per dribblare la polizia paraguaiana arrivata fino all'aeroporto di Asuncion per impedirgli di volare in Argentina e prendere una cittadinanza diversa da quella di madre e padre, quando alla porta bussò il primo bivio della sua vita.
STRADE PARALLELE. Higuain fece il percorso inverso a gennaio di sette anni fa. Dal River al Real di Don Fabio Capello, di Ronaldo, Roberto Carlos, Cannavaro, Beckham, Van Nisterlooy, Sergio Ramos ed un giovanissimo Borja Valero, adesso re della mediana alla Fiorentina.
A vent'anni Higuain aveva vinto già due scudetti e giocato coi migliori al mondo. Ne aveva cinque di meno di anni Iturbe, che da lì a qualche mese, nel 2009, avrebbe debuttato nel Cerro Porteno, in Paraguay, sotto l'ala protettiva di Pedro Troglio, uno che guarda caso aveva già messo piede a Verona vestendo nella stagione 1988-'89 la maglia dell'Hellas. Ci aveva visto giusto, davanti aveva un crack autentico. Anche il Porto lo capì, ma solo per un attimo. Preso e perso, compresa una clausola rescissoria di 60 milioni di euro che il passaggio al Verona ed il riscatto ad un quarto di quella cifra ha fatto saltare per aria. Tutte le big ancora non ci credono.
SENZA SOSTA. Higuain è quasi in doppia cifra col Napoli, terrificante terminale offensivo di una squadra e tre mezzepunte che giocano per lui. Iturbe ne ha messi cinque, uno più bello dell'altro, in un complesso operaio in cui tutti si dannano per l'altro. Iturbe ha cominciato col Livorno, concludendo uno slalom fenomenale a Bologna, piegando le mani di Neto a Firenze, bollando con una punizione delle sue il match con la Lazio e chiudendo la contesa di Udine.
Niente male per un ragazzino di vent'anni, capace di confermarsi ai livelli più alti dopo aver mostrato al mondo e davanti agli occhi di Neymar le sue doti cristalline, sotto forma di assolo con l'Under 20 argentina piegò il Brasile in cui c'erano anche Lucas ed Oscar, adesso stelle di Paris Saint Germain e Chelsea. Il ceppo è quello, non c'è discussione. Higuain ed Iturbe, domani avversari e un giorno compagni con l'Argentina. Prima o poi succederà, è scritto.
Alessandro De Pietro
10.01.2014
Ai tifosi partenopei riservati 1.700 biglietti Venduti per ora 700
Mille e settecento biglietti in tutto. Il settore ospiti del Bentegodi sarà limitato ad uno spicchio di curva nord superiore, sul lato ovest, una delle misure preventive decise dal Gruppo Operativo per la Sicurezza, nella riunione di mercoledì alla Questura di Verona, per ridurre al massimo i rischi di Hellas-Napoli. I tagliandi saranno in vendita fino alle 19 di domani attraverso il circuito Vivaticket, acquistabili esclusivamente dai possessori di Tessera del Tifoso. Domenica eventuali biglietti disponibili nei settori locali saranno acquistabili solo dalle persone residenti nella regione Veneto. Paletti fermi, che escludono dalla corsa al biglietto anche chi ha la Tessera del Tifoso ma è residente in altre regioni d'Italia. Per facilitare l'afflusso della gente e il relativo ingresso allo stadio i cancelli del Bentegodi domenica apriranno alle 12.45, due ore e un quarto prima del fischio di inizio previsto per le 15. Per i tifosi del Napoli l'uscita autostradale per l'accesso allo stadio sarà il casello di Verona Nord. Previsioni? Ora come ora i numeri dicono che, avanti di questo passo, il già esiguo settore ospiti rischia di non essere neanche riempito. Dei 1.700 biglietti per i sostenitori del Napoli finora non ne sono stati venduti nemmeno la metà: esattamente 339 martedì nel primo giorno di apertura, 253 mercoledì, 107 ieri per un totale di 699. Per assicurarsi gli altri c'è tempo fino alle sette di domani sera.
E intanto ieri mattina in prefettura si è tenuto il gruppo tecnico di coordinamento. Un appuntamento fisso del giovedì mattina cui partecipano i rappresentanti delle forze dell'ordine. Si è discusso anche dell'ordine pubblico di domenica, che sarà il questore a predisporre, chiedendo i rinforzi che ritiene necessari in occasione di una partita tanto a rischio. Dall'alto ci sarà l'elicottero della Polizia a vigilare sullo Stadio, verranno inoltre potenziati i numeri del personale in servizio grazie all'arrivo di colleghi da altre questure.
A.D.P.
10.01.2014
Gardini: «Con il Napoli rivali solo in campo»
Il direttore generale dell’Hellas Verona: «Loro sono favoriti ma può succedere di tutto, vinca il migliore. Tifoserie avversarie? Abbiamo giocato anche con l’Udinese e nin è successo nulla, non enfatizziamo e godiamoci la buona notizia della ripresa del nostro suppoter uscito dal coma a Genova»
VERONA. Verona-Napoli? «È una partita di calcio, loro sono favoriti ma si gioca in undici contro undici e può succedere di tutto. Vinca il migliore». Giovanni Gardini, direttore generale dell’Hellas, ha evidenziato per lo più gli aspetti sportivi della partitissima di domenica, sfiorando il tema della rivalità storica fra le due tifoserie e società che specie negli Anni Ottanta hanno giocato per gli obiettivi più alti. «Tutte le partite - ha sottolineato Gardini nell’incontro-stampa sotto la sede del Verona - devono essere sentite e vissute nel modo corretto, sportivamente parlando. Normale possa esserci una rivalità sportiva, ma tutto deve finire lì. Punto. La partita torna dopo tanti anni? Anche il Verona mancava dalla Serie A da 11 anni, una realtà che ha valori importanti, l’unica città non capoluogo di regione ad aver vinto lo scudetto. Mica la coppa del nonno. L’Hellas ha sempre giocato a certi livelli, 110 anni di storia hanno il loro peso specifico nel calcio veronese, italiano e mondiale. Rivalità? Come quella con l’Udinese. Ci hanno dato 1.100 biglietti, fossero stati duemila di tifosi ne avremmo avuti duemila». «Abbiamo vinto - prosegue - una partita contro una squadra che ieri contro l’Inter ha dimostrato di non essere l’ultima arrivata. E non è successo niente. Dovremmo abbassare i toni, non enfatizzarli. Questa è una settimana molto importante, cominciata anche prima col nostro tifoso Giorgio Leoni che si è ripreso, è uscito dal coma, ha cominciato a rivedere la luce della vita. Queste sono le cose davvero importanti».
Alessandro De Pietro
10.01.2014
«Bravo Hellas. Toni e Higuain? Bel duello»
Penzo esalta il gruppo che conquistò un posto in Uefa «Tante analogie tra le squadre di Bagnoli e Mandorlini. Grande entusiasmo e un modulo di gioco simile»
Nico Penzo è una leggenda che cammina. Custode di infiniti ricordi. Quelli di Verona e quelli di Napoli, dell'Hellas di Bagnoli e quelli azzurri con Diego Maradona, passando per la Juve di Michel Platini e Paolo Rossi che vinse lo scudetto prima che il tricolore si trasferisse sulle magliette dei giocatori dell'Hellas. Tutti suoi amici, più che ex compagni di squadra. Domenica verso le tre del pomeriggio qualcosa a Penzo tornerà in mente. Bello vivere il presente, specie per chi è stato un grande del passato.
Penzo, il Verona di adesso assomiglia a quello della promozione in A del 1982? Lei c'era...
«Delle analogie ci sono di sicuro. Tutte e due neopromosse, tutte e due circondate da grande entusiasmo, qualche anno di Serie B alle spalle. Anche tatticamente più o meno eravamo simili, se vogliamo anche il Verona di allora poteva sembrare un 4-3-3. Io ero quel che è Toni adesso, da una parte c'era Pierino Fanna e dall'altra Dirceu. Quel che contraddistingue questo e quel Verona è però proprio l'entusiasmo».
Chi prenderebbe fra Toni e Higuain?
«È una bella lotta, dipende da che squadra dovrei allenare. Avessi il Verona sceglierei Toni, avessi il Napoli prenderei Higuain viste le caratteristiche delle due squadre. Tatticamente sono diversi, Toni è stato fortemente voluto dalla società e dal tecnico per motivi molto precisi. Il Verona gioca così bene perché ha Toni, senza di lui l'Hellas non sarebbe così produttivo. C'è tanto di Toni, basti pensare ai rigori che lui si è procurato e che Jorginho poi ha segnato. Il resto è stato costruito già negli anni passati, anche se il Verona l'anno scorso ha fatto troppa fatica ad andare in Serie A rispetto al suo potenziale. Non ci dimentichiamo che ad Udine domenica titolari erano otto giocatori della vecchia guardia».
Domenica il Verona vince se...
«Se il Napoli gioca da Napoli, se permetterà cioè tutte quelle ripartenze che di solito concede. Ho visto più di una volta il Napoli, mi ha sempre impressionato per la sua ricerca del gioco ma è troppo offensivo e sta pagando certi equilibri fra reparti, non ancora evidentemente perfezionati. Il Verona è mortifero se lo fai ripartire. Pensate alle partite del Napoli contro Juventus e Roma. Per mezzora ha giocato alla grande, ha fatto la partita, ha manovrato bene. Alla fine però hanno vinto gli altri».
Chi vincerà veramente?
«Diciamo due a due, voglio divertirmi domenica. Mi auguro possano prevalere le rispettive fasi offensive».
Era a Napoli l'anno dello scudetto del suo Hellas...
«Purtroppo, aggiungo. A me è capitato spesso di segnare gol dell'ex, d'altronde di squadre ne ho cambiate tante. Una delle poche partite in cui mentalmente però neanche riuscivo ad entrare in campo erano quelle contro il Verona. Quelle volte che è successo c'era spesso Volpati a marcarmi. Sapete che succedeva spesso e volentieri? Che finivamo per chiacchierare io e lui, quasi disinteressandoci della partita. Una volta, con la Juve, a Torino riuscii a beccare Garella dall'altra parte della porta, all'altezza della riga. Riuscii a sbagliare. Ma non finì lì. Calcio d'angolo dall'altra parte, Tardelli la sfiora di testa ed io col braccio alto causo un rigore. A fine primo tempo Trapattoni mi disse: “Fatti la doccia va, così almeno non fai più danni”. Era un fatto mentale, contro il Verona succedeva sempre così».
Quanti giocatori del Verona sarebbero titolari nel Napoli?
«Romulo sicuro, Toni non credo anche se al Napoli manca un giocatore che sappia dargli un'alternativa tattica a livello offensivo. Anche Jorginho sarebbe titolare, uno come lui a metà campo non lo cambierei con nessun altro. Sa sempre cosa fare e lo fa bene».
Iturbe no?
«Oddio, anche di là c'è gente che non scherza. Callehon qualche partita nel Real Madrid l'ha giocata, Insigne pure. Iturbe ha grandi potenzialità, calcia bene in porta, ha talento. Bisogna lasciarlo crescere però».
Per Napoli che significa la partita col Verona?
«Ve lo spiego subito. L'altro giorno esco dalla sede degli Ex Gialloblù e due persone mi chiedono come si fa ad avere un biglietto per domenica. Erano due operai napoletani rimasti a Verona apposta per la partita. Avevano finito il loro lavoro da giorni, potevano tornare a casa. I miei tre anni a Napoli non sono stati i più belli, professionalmente parlando. Ancora oggi tante persone di Napoli mi chiamano, mi cercano. Non si sono mai dimenticati di me. Come se a Napoli avessi vinto tre campionati o tre volte la Coppa dei Campioni».
Le piace Benitez?
«Molto, soprattutto perché è una persona trasparente, solare, che ha saputo trasmettere un modo diverso di fare l'allenatore. Anche nelle interviste post partita, sempre lucido, senza perdere la calma. Gente così fa bene al calcio».
Che ricordi ha conservato di Maradona?
«La sua passione per il calcio, Diego si divertiva sempre come un bambino, anche nelle partitelle amichevoli. Al di là di quel che poi è diventato, quella sua voglia sarebbe da esempio per molti. Senza quella vai poco distante. Ed oggi di passione ne vedo davvero poca».
Chi era il Maradona del Verona?
«Potrei dire Dirceu, ma tecnicamente ci andava vicino anche il mio amico Pierino Fanna. Talento e corsa. Grandissimo giocatore».
Sul mercato di che ha bisogno il Verona?
«Ha bisogno di rimanere com'è, è la cosa più logica da farsi e la più semplice da attuare. Non cambierei nulla, perché il Verona ha creato ormai un equilibrio forte anche nello spogliatoio, compresi i rapporti interpersonali. Migliorare si può, ma meglio se restiamo così. Partiamo dal presupposto che questa squadra doveva solo salvarsi, anche se adesso può tranquillamente continuare questo campionato così come l'ha cominciato. E giocarsela alla pari con tutti, anche col Napoli».
Alessandro De Pietro
10.01.2014
L'Europa non è sogno così lontano...
Meglio dell'ultimo Verona Europeo di Osvaldo Bagnoli. È quello che sta facendo l'Hellas di Mandorlini. Un viaggio senza freni dopo il poker rifilato alla Lazio e la splendida impresa sul campo dell'Udinese. Ah, a proposito, ieri sera la squadra bianconera ha eliminato l'Inter dalla Coppa Italia, così scarsa non mi sembra proprio. Correva la stagione 1986 - '87 e i gialloblù di Elkjaer, Rossi e Pacione erano stabilmente nelle prime sei o sette posizioni della classifica di serie A.
Difficile fare il confronto visto che all'epoca la vittoria veniva premiata con i due punti e le gare in serie A erano soltanto trenta contro le trentotto odierne e naturalmente i tre punti a vittoria. Giuliani e compagni alla penultima giornata avevano perso per due a uno a Torino con la Juventus. Facendo una media punti quella squadra che poi chiuse con 36 punti e la qualificazione Uefa, in questo periodo dell'anno aveva totalizzato un punto e mezzo e gara.
Mandorlini e i suoi ragazzi invece di punti a gara ne hanno fatti uno e settantasette: una media elevatissima che riporta la squadra al quinto posto in classifica davanti all'Inter. Ecco perchè non è peccato scomodare il «Mago della Bovisa» e asserire che Mandorlini sta viaggiando ad una media superiore. Insomma che Luca Toni, complice anche delle ginocchia meno martoriate, stia battendo l'altro ex Campione del Mondo Paolo Rossi, all'epoca numero 9 gialloblù, era forse preventivabile, ma che il Verona giocasse un calcio così brillante e costante, forse non proprio. Bisogna sempre ricordare infatti che l'Hellas è una matricola che si trova a lottare con l'Inter di Mazzarri per un posto in Europa League, limitata anche nelle spese di mercato. Ecco però dove si può arrivare con una società ben diretta, con acquisti mirati ed un gruppo capace di seguire il tecnico come del resto lo era quello di Bagnoli e capitan Tricella nella stagione 86 - '87. Fra le curiosità biosgna ricordare che nell'ultimo Verona Europeo giocavano due reduci della vittoria in Serie B come Di Gennaro e appunto Tricella e ben nove dello scudetto compresi i vari Marangon II, Bruni e Sacchetti. Ad Udine in campo erano tre i reduci gialloblù dalla Promozione dalla serie C alla serie B e ben otto inizialmente dell'anno scorso. Un po' come dire che le vittorie partono da lontano e i cicli si costruiscono con pazienza e tanto lavoro.
Un po' come la ritrovata solidità difensiva del Verona. La squadra dopo il momentaneo e fisologico appannamento di novembre, ha ritrovato compatezza soprattutto negli ultimi minuti di gara e subisce meno reti. Osservare nella totalità la banda di Maurizio Setti è un vero spettacolo per chi ama il calcio. Adesso si parla di tridente offensivo ma vi ricordate come giocavano Pierino Fanna e Dirceu larghi sulle fasce e Nico Penzo in mezzo all'area? Anche se, a dire il vero, Toni, Iturbe e le scorribande di Romulo finiscono sempre in primo piano ma, adesso, tutti giocano con grande autorità e pure capitan Maietta finalmente è sulle orme di Tricella. Con l'Udinese Toni aveva sempre almeno due o tre soluzioni per scaricare il pallone ad un compagno che si stava inserendo da dietro. Qualche volta non l'ha fatto perchè ha preferito metterlo alle spalle di Brkic. Come dargli torto...
09.01.2014
Il tifoso Leoni si è risvegliato dal coma dopo l’incidente di Genova
Il Verona giocherà domenica con il Napoli con una molla supplementare. Giorgio Leoni, dopo l’incidente di Genova del 10 novembre scorso prima della partita di Marassi, si è risvegliato dal coma. «E questa - si legge nel comunicato della società - è la notizia più bella del 2014. C'è la partita con il Napoli e Leo potrà finalmente vedere la sfida insieme ai suoi famigliari, amici e ai tanti tifosi che l'hanno sostenuto in questi mesi di sofferenza. Noi siamo felici che sia tornato, pronto ad abbracciare ancora la sua squadra del cuore. E con il Napoli vogliamo giocare per lui». Giorgio Leoni ha ricevuto in queste ore la visita del team manager Sandro Mazzola e dei vari Maietta, Jorginho e Martinho. La società ha anche pubblicato una lettera aperta a tutti i sostenitori dell’Hellas: «Cari tifosi gialloblù, quando lo vedi Giorgio è un fiume di vita che ti entra dentro. In piedi, ad abbracciare i suoi campioni.
Lui, Giorgio Leoni, dopo aver lottato per esserci, dopo quel maledetto giorno di autunno a Genova. Il 10 novembre, oggi, sembra solo un lontano ricordo. Quando lo vedi, accanto a Maietta, a Jorginho e Martinho, è come vivere un sogno. Per lui, per sua moglie Antonella sempre al suo fianco, per il fratello Marco. Ma anche per tutti coloro che gli sono stati accanto. I tifosi gialloblù, gli amici della Samp, i medici dell'Ospedale Galliera e dell'équipe medica del professor Francesco Nicosia (primario anestesia e rianimazione) e i tanti che in questi mesi di dolore hanno voluto esprimere il loro affetto per Giorgio, dimostrandogli solidarietà con ogni messaggio. Oggi, Giorgio è tornato. Sorride, parla, scherza. C'è perfino chi gli dice di calmarsi, tanta è l'energia che ha in corpo e che vuole mostrare alla vita.
Giorgio ride insieme a noi, ha tra le mani la maglia con i colori del cuore (gialloblù). La tiene stretta fra le dita come quando si è aggrappato alla speranza in questi mesi di "riposo forzato". Domenica vorrebbe già essere allo stadio, insieme ai Butei per sostenere i suoi ragazzi. Vorrebbe gridare "Forza Hellas", trascinato dalla gioia di vivere che oggi ha con sé. Non sarà possibile, e lui lo sa, perché dovrà curarsi ancora. E riprendersi con calma. Allora, giochiamo noi per Leo. Andiamo in campo per lui, accompagnati da tutti i nostri tifosi. Giochiamo questa sfida per dare una gioia al nostro Leo, che ha combattuto per la vita negli ultimi due mesi. Giochiamo per Leo tutti insieme!». Intanto stamattina al San Paolo, all’allenamento del Napoli, sulle tribune c’erano ventimila persone ed uno striscione che la dice lunga sull’attesa per la gara di domenica col Verona: «Rabbia, cattiveria e sudore. Domenica non è una partita ma una questione d’onore». Il Verona invece giocherà per i tre punti. E per Leo.
(A.D.P.)
09.01.2014
Traffico, «zona rossa» per Hellas - Napoli
In occasione della partita saranno adottate importanti modifiche alla viabilità e alla sosta in una vasta area intorno allo stadio Bentegodi. Vigilanza anche sulle tangenziali e la bretella di accesso. Scatta il divieto di vendita di bevande in bottiglia e lattina in tutti gli esercizi della zona
VERONA. Domenica 12 gennaio, in occasione dell’incontro di calcio valevole per il campionato di calcio di serie A Hellas Verona – Napoli, saranno adottati dalla Polizia municipale straordinari provvedimenti viabilistici temporanei, che limiteranno la circolazione nell’area dello stadio Bentegodi.
L’obiettivo è garantire la viabilità ed impedire ingorghi tali da compromettere l’arrivo e il deflusso dei tifosi, oltre che la movimentazione dei mezzi delle Forze dell’ordine e dei mezzi di soccorso in caso di necessità. È prevista la creazione di una grande zona pedonale provvisoria intorno allo stadio Bentegodi, allo scopo di evitare parcheggi irregolari e problemi alla circolazione. Una vera e propria «zona rossa» chiusa alle auto dei non residenti, che sarà attuata dalle 13.30 circa o a esaurimento dei parcheggi in zona stadio, con la creazione di un anello di protezione compreso tra via San Marco, canale Camuzzoni, porta Palio, stazione ferroviaria, via Albere e via delle Coste, all’interno del quale sarà consentito l’accesso soltanto ai mezzi pubblici, auto al servizio delle persone invalide e auto dei residenti in zona.
Oltre 40 agenti della Polizia municipale saranno in servizio ai principali incroci che conducono allo stadio, per impedire ai veicoli non autorizzati di entrare, evitando ulteriore traffico in zona. Resteranno percorribili solo via delle Coste, per l’accesso al parcheggio di piazzale Guardini, e via San Marco, per il collegamento tra San Massimo e il centro città. La Polizia municipale presterà attenzione anche alla sosta sugli svincoli della tangenziale Nord e sulla bretella di accesso alla zona Stadio, dove è vietato parcheggiare anche se non espressamente indicato da segnaletica verticale.
Schierati anche due carri-attrezzi con agenti pronti a rimuovere le auto in divieto negli incroci e davanti ai passi carrai. Qualora la disponibilità di parcheggi in zona Bentegodi dovesse terminare, le uscite della tangenziale Nord per lo stadio verranno chiuse e i veicoli in arrivo saranno indirizzati verso i parcheggi di porta Palio e della Stazione. Una volta fatti scendere i tifosi veronesi provenienti dalla provincia, gli autobus privati saranno indirizzati verso piazzale Guardini, dove resteranno in attesa del fine partita.
Dalla mattina di domenica 12 entrerà in vigore anche il divieto di sosta e fermata, con obbligo di rimozione, nel parcheggio all’uscita del casello di Verona Nord, spesso utilizzato come parcheggio scambiatore dai tifosi ma anche da chi si reca in montagna verso le località trentine ed altoatesine. Informazioni utili saranno diffuse dalla centrale operativa della Polizia municipale sia attraverso i 15 pannelli a messaggio variabile posizionati in città sia tramite il canale Twitter, in collaborazione con la centrale della mobilità del settore Traffico.
Il comandante della Polizia Municipale Luigi Altamura invita i tifosi veronesi a raggiungere lo stadio in anticipo, utilizzando possibilmente mezzi pubblici e veicoli a due ruote, oppure a sfruttare parcheggi e zone di sosta periferiche. Per i tifosi del Napoli, provenienti oltre che dal capoluogo campano anche da tutto il Nord Italia, saranno riservati i parcheggi lato curva Nord, dove l’accesso sarà consentito solo dopo le verifiche da parte delle Forze dell’ordine del possesso del biglietto dello stadio.
Su richiesta della Questura il sindaco Flavio Tosi ha emesso un’ordinanza valida per domenica 12 gennaio, dalle 12 alle 18, con la quale dispone il divieto di vendita di qualsiasi bevanda contenuta in bottiglie di vetro e lattine, anche se preventivamente aperte, obbligando tutti gli esercenti a somministrare le bevande in contenitori di carta e di plastica. L’area interessata dal provvedimento sindacale è quella compresa tra via Nascimbeni, via delle Coste, via Albere, Bastioni Ferrovia, via San Marco e via Camuzzoni e riguarda i commercianti ambulanti (nel rispetto del Testo Unico delle norme di pubblica sicurezza) e i locali in sede fissa. Agenti in borghese e in divisa del Nucleo di Polizia Amministrativa vigileranno sul rispetto dell’ordinanza e interverranno anche per i bagarini e per l’eventuale presenza di venditori abusivi di bevande e merchandising.
09.01.2014
Hellas, Cacia e Donadel per Hernandez
Resta viva l'ipotesi Bradley, ma ci sono anche i tedeschi del Bayer Leverkusen. Per Tachtsidis chiesto metà Martinho: risposta negativa
Intrighi a centrocampo. Tanti incroci, vecchi ritorni di fiamma, talenti da prendere al volo, pezzi forti da preservare. Sean Sogliano ieri era a Milano, per una volta lontano dalla squadra. A gennaio si può. Si deve anzi. Ai piani alti certi tasselli sono andati a posto. Nainggolan alla Roma vuol dire che molto probabilmente sul mercato finirà Michael Bradley, primo autentico obiettivo di Sogliano la scorsa estate, la molla che l'ha spinto ogni giorno d'estate a chiamare l'amico Walter Sabatini, uomo-mercato della Roma. Quella che porta a Bradley non è una strada impossibile da percorrere, ma sull'americano che vuol presentarsi tirato a lucido per i prossimi campionati del mondo non c'è solo l'Hellas.
ATTENTI AL BAYER. Agguerrita è in particolare la concorrenza estera, Bayer Leverkusen in primis. La trasferta di Sogliano negli hotel milanesi ha rinviato l'incontro con Alessandro Beltrami, agente di Emil Hallfredsson, il nodo più intricato da sciogliere in questo momento. Il suo contratto è in scadenza e Sogliano non vuole regalarlo a giugno a parametro zero al primo arrivato. La proposta di prolungamento fino al 2016 è sempre attuale, ma se all'Hellas in quella zona del campo dovesse riuscire il grande colpo l'addio sarebbe indolore. A partire potrebbe essere anche Daniele Cacia, pure lui in scadenza, magari inserendo nel pacchetto Marco Donadel per arrivare ad Abel Hernandez, nazionale uruguayano che al Verona non dispiace affatto ma che il Palermo pare voglia in ogni caso tenere.
TAXI PER TORINO. Vedere sul mercato Panagiotis Tachtsidis ha per un attimo ingolosito il Verona e Andrea Mandorlini, bravissimo nel valorizzare il greco e nel fargli muovere i primi passi da giocatore autentico quando, appena uscito dalla Primavera del Genoa, si impose nella penultima stagione di Serie B come uno dei metodisti più affidabili del campionato. Prima che l'affare lo chiudesse di fatto il Torino una mezza idea era venuta all'Hellas, chiedendo al Genoa notizie della metà del cartellino di Tachtsidis. La risposta? Esattamente questa: «Bene, voi però ci date la metà di Martinho». Capitolo chiuso, almeno a queste condizioni. Il Torino ha pensato per un attimo anche ad un vecchio amore finito al Verona come Ezequiel Cirigliano, che presto diventerà comunitario. La condizione di classifica del Verona rende scontato a due milioni e mezzo il riscatto dell'argentino, possibile solo in caso di salvezza come stabilito dal River Plate. Ce ne vorranno meno di due invece per prendersi mezzo Romulo, operazione sicura ma solo a giugno.
PREDESTINATO BRYAN. Il gol e l'ottima prestazione di domenica, per di più giocata da titolare, hanno frenato l'uscita dal Milan di Bryan Cristante, centrocampista del '95 miglior giocatore all'ultimo torneo di Viareggio ed elemento da sempre tenuto sott'occhio da Sogliano. Il Milan potrebbe decidere di tenerlo, ma non è escluso un parcheggio verso una destinazione amica come può essere quella di Verona. Cristante potrebbe anche rappresentare una specie di acconto nell'eventuale passaggio a giugno al Milan di Jorginho, attorno al quale c'è sempre tanto affollamento ma anche dieci milioni da sborsare. L'ultimo a mettersi in coda è stato il Napoli, dopo il no definitivo del Lione per Gonalons.
FRENI E IDEE. Il Verona sta abbandonando la pista che conduce al ventunenne Ezequiel Rescaldani, possente prima punta argentina del Vélez Sarsfield sul quale ci sono soprattutto Genoa e Catania. Rescaldani è comunitario, in scadenza di contratto e giovane. Tutti punti a suo favore, ma il ragazzo non convince del tutto l'Hellas, che guarda anche altrove. Per la difesa Sogliano sta solo distrattamente guardando verso Mobido Diakite, franco-maliano passato al Sunderland dopo sette anni di Lazio. Il Verona l'idea di prendere un difensore ce l'ha, così come quella di assicurarsi un'alternativa più giovane di Marques considerato che il brasiliano nelle gerarchie di Mandorlini viene dopo Maietta, Moras e Gonzalez. Qualcosa potrebbe muoversi a breve, anche se il Verona di fretta non ne ha. Sono gli altri a doversi muovere per primi.
Alessandro De Pietro
08.01.2014
L'Hellas fa sognare
Maietta e compagni hanno messo insieme 32 punti nelle prime 18 gare La squadra che conquistò lo scudetto avrebbe già raggiunto quota 37
La grande corsa continua. L'Hellas travolge anche l'ostacolo Udinese e si avvicina ai quaranta punti, la quota che regalarebbe la salvezza matematica ai gialloblù. Anche se, a dire il vero, visto come stanno andando le squadre che occupano le ultime posizioni della classifica quest'anno potrebbero bastare molti punti in meno per evitare la retrocessione in B. Però, le batoste di qualche anno fa, serviranno sicuramente da lezione e, allora, meglio guardarsi sempre le spalle. A testa alta, ovviamente. Con passione, orgoglio, carattere. Perchè questo Verona non ha vinto a Udine, per sbaglio. Ha giocato da grande squadra, ha imposto il gioco, ha messo in vetrina giocatori che il mondo del pallone considerava ormai finiti - vedi Luca Toni - oppure troppo scarsi per calcare il palcoscenico della Serie A.
In un campionato mediocre, basta pensare alle pessime figure in Europa dei club di casa nostra, con lo scudetto praticamente già assegnato all'Epifania dopo la vittoria della Juve sulla Roma, l'Hellas di Mandorlini regala al torneo entusiasmo e freschezza, quello spirito sbarazzino che strappa applausi e sorrisi. Non è certo una bestemmia paragonare questo Verona, appena promosso dalla B, a quello di Osvaldo Bagnoli, la «matricola» che conquistò la qualificazione alla Coppa Uefa nell'estate del 1983. Non lo dicono i soliti, inguaribili ottimisti. Anche i numeri sono dalla parte di Maietta e compagni. La squadra di Bagnoli, dopo 18 giornate di campionato, aveva messo insieme otto vittorie, otto pareggi e quattro sconfitte. Allora i punti per ogni successo erano due ma se fossero stati tre avrebbero avuto 32 punti, gli stessi che ha messo insieme il nuovo Hellas che ha vinto dieci volte, pareggiato quattro e perso due.
Alla fine di quel campionato i gialloblù guidati dal «Zaso» chiusero al quarto posto con 35 punti - adesso sarebbero 46 - con undici successi, tredici pari e sei sconfitte in trenta gare. Al Verona attuale mancano ancora venti incontri, ora viaggia a una media di 1,8 a partita, continuando così arriverebbe a 68 punti, in piena lotta per l'Europa. Troppo presto per fare calcoli? Sì, non s'è ancora concluso il girone di andata e chissà cosa succederà nel ritorno ma ormai è chiaro che il Verona dovrà affrontare la sfida di domenica prossima con il Napoli con l'umiltà della neopromossa ma l'atteggiamento del gruppo che sta lottando per raggiungere qualcosa di importante. Negli altri campionati di A, dopo diciotto giornate di campionato, solo l'Hellas che conquistò lo scudetto nel 1985 aveva fatto meglio della truppa di Andrea Mandorlini da Ravenna: dieci vittorie, sette pari e un solo ko, in quel di Avellino con 37 punti all'attivo. Tutti gli altri hanno fatto peggio, avrebbe avuto cinque punti in meno anche la squadra del campionato 86-87 che conquistò per l'ultima volta la qualificazione alla Coppa Uefa. Tra le partenze più disastrose con soli 16 punti dopo 18 partite vanno ricordate quelle del Verona 71-72 che si salva all'ultima giornata con Pozzan in panchina e del Verona di Prandelli nel campionato 1999-2000. Neopromosso in A, dopo una partenza disastrosa, l'Hellas trovò i giusti equilibri e chiuse con un rush finale esaltante.
Nelle prossime cinque partite i gialloblù troveranno le prime tre del campionato e il Milan: dopo aver ospitato il Napoli al Bentegodi, giocheranno al Meazza contro i rossoneri di Kakà poi arriverà al Bentegodi la Roma, trasferta in terra emiliana per strappare punti al Sassuolo quindi la grande sfida con la Juve campione d'Italia davanti al pubblico amico. «Cinque punti nelle prossime cinque partite? Datemi un foglio ci metto subito la firma...», ha detto Mandorlini dopo la vittoria con l'Udinese. A dire la verità avevo già ripetuto lo stesso ritornello alla vigilia della partita con la Lazio poi sono arrivati sei punti in due gare e il Verona deve giocarne altre tre. Sorride il mister e fa festa il popolo gialloblù. Difficile non sentire il profumo bello dell'Europa ma è meglio non inebriarsi troppo presto. «Facciamo quaranta punti - taglia corto - poi ci penseremo...».
Luca Mantovani
08.01.2014
«Impresa Verona Toni da Nazionale»
«Continua ad avvitarsi lampadine all'orecchio, portarlo al Mondiale non sarebbe una bestemmia»
«Toni è infinito, Luca in versione Mondiale. Il Verona nell'Eurozona». Il titolo di pagina 18 della Gazzetta dello Sport dice già tutto. L'Italia continua ad ammirare l'Hellas, ogni giorno di più. I complimenti si sprecano. Fabio Licari, inviato della Gazzetta, comincia così: «Toni, il professore (Mandorlini) e gli incredibili errori dell'Udinese. Se fosse un telefilm s'intitolerebbe così il successo del Verona – 3-1 senza pietà con appena tre tiri in porta – il decimo di questo straordinario campionato.
CHE FORZA. I punti sono 32, i gol 34, 5° posto (Inter scavalcata) e piena zona Europa League, un centravanti tornato miglior cannoniere italiano dopo Rossi, e un tecnico che ha dato identità e gioco senza inventare niente. Semplicemente mettendo i tasselli al posto giusto». L'avevamo già sentita questa, anche di Osvaldo Bagnoli si diceva così. Quando si dice l'arte delle cose semplici. La rosea evidenzia il pacchiano errore di Brkic sul primo gol di Toni, poi però allarga il quadro: «Sarebbe scorretto ragionare col periodo ipotetico. Il Verona, questa è l'impressione, avrebbe vinto lo stesso. Perché gioca meglio, si compatta a cinque a centrocampo e con altrettanta velocità riparte in massa: tutti sanno cosa fare, qualcuno (Romulo, Martinho) lo fa anche meglio, e Toni è in versione iradiddio». Voto otto: «Non è il caso (ancora?) di invocare la Nazionale, ma la condizione fisica è quella dei bei tempi, vedere il 2-0. Non perde una palla».
PLEBISCITO AUTENTICO. Un'altra lancia a favore di Toni la spezza Francesco Carci su Repubblica.it: «Anno nuovo, Verona vecchio. I gialloblù di Mandorlini passano 3-1 al Friuli battendo un'Udinese che ha pagato un primo tempo disastroso, segnato da troppi errori difensivi. Trascinatore dei veneti Luca Toni (seconda doppietta consecutiva, 9 gol totali), sarà difficile non portarlo al Mondiale se dovesse continuare con questa super media gol».
Anche per Repubblica, nella versione cartacea nel pezzo di Francesco Saverio Intorcia, l'ispirazione non può che essere la stessa: «C'è un vecchietto che continua ad avvitarsi lampadine all'orecchio per festeggiare i gol. Si candida al Mondiale e a nessuno suona come una bestemmia».
SOLO LUI. Toni è il migliore in campo pure per Goal.com: «A 36 anni è ancora un lottatore, che sa far salire la squadra e, soprattutto sa segnare: altra doppietta (ma poteva segnarne almeno il doppio), e fanno 9 centri in campionato. Vince ancora l'Hellas, che pare aver superato il mal da trasferta e ora vince anche lontano dal Bentegodi». Elogi a non finire anche da Sportmediaset, per Toni altro otto in pagella: «Due gol e molte altre occasioni che si crea praticamente da solo, Se continua così, può realmente pensare alla convocazione ai mondiali».
Al coro s'è aggiunta la sezione video di gazzetta.it. La storica firma Alberto Cerruti parte da lontano: «Sembrava un episodio isolato la prima partita col Milan. Ho avuto modo di conoscerlo ed apprezzarlo in Germania ai Mondiali, per me può far comodo a Prandelli». Vicino a lui Angelo “Soldatino” Di Livio: «Conosco Toni, fa una vita seria e da grande professionista. Anche per me può servire a Prandelli in Brasile».
A.D.P.
08.01.2014
Bianchetti allo Spezia Il Palermo vuole Cacia
Mister Iachini vuole portare in Sicilia anche Donadel «Nanu» Galderisi allenerà l'Olhanense in Portogallo
Un'idea per la difesa. Il Verona potrebbe pescare nella Premier League il rinforzo di gennaio per il reparto arretrato di Mandorlini. Pare che Sogliano abbia messo gli occhi su Modico Diakitè, ex giocatore della Lazio, attualmente in forza al Sunderland. Si tratta per un prestito con diritto di riscatto. Su di lui anche Sampdoria e Sassuolo. Non tramonta la pista che porta a Marco Andreolli dell'Inter.
CACCIA A CACIA. Dalla Sicilia con furore. Beppe Iachini vuole portare in A il suo Palermo. E, a vedere il rendimento della squadra rosanero, pare che lo specialista di promozioni cadette sia sulla buona strada. Giusto per essere sicuri, però, a Palermo vogliono rinforzare una squadra di per sé già molto competitiva. E allora, sotto con il Verona. Il Palermo chiede due giocatori: Daniele Cacia e Marco Donadel. Due giocatori affidabili. Due pezzi importanti per ritoccare in maniera importante attacco e mediana.
CARICA TORO. Vuole la salvezza, non vuole rischiare nulla. La classifica è buona, ma si può sempre migliorare. Lo pensano al Torino. E gli emissari dell'ex tecnico dell'Hellas Gianpietro Ventura avrebbero individuato due giocatori sui quali puntare subito. Il primo è Ezequiel Cirigliano. Ragazzo di prospettiva. Verona non lo ha potuto vedere quasi mai all'opera. La società granata ha fatto un sondaggio. Piccoli passi per capire quali possono essere le dinamiche giuste per arrivare al giocatore. Storia diversa, invece, per Emil Hallfredsson. Il refrain è noto a tutti. L'islandese non ha rinnovato con l'Hellas che gli aveva proposto un prolungamento triennale. Per liberarlo adesso la società di via Belgio chiede almeno 400mila euro. Il Toro ci pensa. Pure l'Atalanta c'ha fatto un pensierino. Al momento, però, tutto tace.
CIAO BIANCHETTI. Era nell'aria, non c'è nulla di nuovo. Matteo Bianchetti passa con la formula del prestito allo Spezia. Il difensore dell'under 21 andrà a rinforzare una squadra già piena di ex gialloblù. Bianchetti ha trovato poco spazio nel Verona, e l'opportunità che gli viene offerta in Liguria dovrebbe permettergli di finire quanto meno in copertina. Un passo all'indietro tra i cadetti, per una nuova maturazione. In attesa di rientrare quanto prima nel giro della A.
NANU PORTOGHESE. Giuseppe Galderisi è il nuovo allenatore dell'Olhanense, squadra attualmente all'ultimo posto della massima serie portoghese. Ad annunciare l'arrivo dell'ex attaccante del Verona è stato il club dell'Algarve. Ieri pomeriggio «Nanu» ha diretto il suo primo allenamento allo stadio Vila Real di Santo Antonio. L'ultima sua esperienza è stata alla Salernitana prima di essere licenziato da Lotito come è successo a Pektovic.
S.A.
08.01.2014
Brevi
LA GRANDE SFIDA
ARRIVA IL NAPOLI
AL BENTEGODI, VENDUTI TREMILA BIGLIETTI
Arriva il Napoli al Bentegodi e scatta la corsa al biglietto. Nelle prime ore di prevendita sono stati venduti tremila biglietti, sono più di trecento quelli acquistati dai tifosi partenopei nel settore ospiti. La vendita dei tagliandi continua e ci sono tutte le premesse per arrivare ancora una volta al tutto esaurito per i posti disponibili ai tifosi gialloblù, toccando il traguardo dei venticinquemila spettatori.
ANTICIPI E POSTICIPI
SOTTO I RIFLETTORI
A MILANO, CON LA ROMA
ALL'ORA DI PRANZO
Dopo l'ultima giornata del girone d'andata con il Napoli, il Verona giocherà in posticipo serale la prima giornata di ritorno con il Milan. Domenica 19 gennaio, al Meazza, l'Hellas affronterà i rossoneri di Allegri alle 20,45. La seconda di ritorno è in programma domenica 26 gennaio, i gialloblù ospiteranno al Bentegodi la Roma per vendicare la batosta dell'andata. Il calcio d'inizio della partita sarà dato alle 12 e 30.
TUTTI AL LAVORO
APPUNTAMENTO
A PESCHIERA, TORNA
IN GRUPPO CIRIGLIANO?
Archiviata la vittoria di Udine, mister Mandorlini ha concesso una giornata di riposo alla truppa gialloblù che tornerà al lavoro oggi pomeriggio allo Sporting Center «Paradiso» di Peschiera sul Garda. Da valutare le condizioni fisiche di Ezequiel Cirigliano che sta recuperando dopo l'intervento allo zigomo, di Samuele Longo che ha riportato una botta al ginocchio e Nikolay Mihaylov fermato da un'influenza.
VITA DA EX
IL CUNEO ESONERA
MISTER SOTTIL E CHIAMA
IN PANCHINA EZIO ROSSI
Il Cuneo ha esonerato il tecnico Andrea Sottil. «La Società - si legge in una nota - ringrazia il tecnico per la professionalità, l'impegno e la dedizione con cui ha svolto il proprio lavoro e gli augura le migliori soddisfazioni professionali e personali». Sulla panchina dei piemontesi, che militano nel Girone A di Seconda Divisione, è stato richiamato l'ex difensore gialloblù Ezio Rossi che aveva portato i biancorossi in C1.
FONTE: LArena.it
Hellas Verona-Napoli: 23 convocati
Postata il 11/01/2014 alle ore 16:30
PESCHIERA DEL GARDA - Dopo la rifinitura allo Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera del Garda, l'allenatore gialloblù Andrea Mandorlini ha convocato 23 calciatori per la sfida contro il Napoli, in programma domenica 12 gennaio (ore 15) allo stadio "Bentegodi" di Verona. Non sono disponibili Nikolay Mihaylov a causa di una sindrome influenzale, Samuele Longo per un'infiammazione al ginocchio sinistro e Jacopo Sala per un problema muscolare accusato durante la seduta di rifinitura.
Ecco, di seguito, l'elenco completo dei convocati.
Portieri: 1 Rafael, 12 Nicolas, 98 Borra.
Difensori: 33 Agostini, 3 Albertazzi, 18 Moras, 29 Cacciatore, 22 Maietta, 25 Marques, 23 Gonzalez.
Centrocampisti: 5 Donati, 10 Hallfredsson, 19 Jorginho, 6 Martinho, 30 Donadel, 2 Romulo, 4 Laner, 14 Cirigliano.
Attaccanti: 8 Cacia, 9 Toni, 21 Gomez Taleb, 15 Iturbe, 11 Jankovic.
Ufficio Stampa
Mandorlini: "Diamo il meglio contro una grande" / VIDEO
Postata il 11/01/2014 alle ore 16:20
PESCHIERA DEL GARDA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista ad Andrea Mandorlini. Ecco le principali dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, rilasciate alla vigilia della sfida Hellas Verona-Napoli, 19a giornata del campionato Serie A TIM 2013-14 in programma allo stadio "Bentegodi" di Verona: "La sfida contro il Napoli? Incontriamo una grande squadra, importantissima, che sta facendo più che bene. Ha battuto Arsenal e Borussia Dortmund. Non so quello che sarà il risultato, ma il mio obiettivo è fare bene. Benitez? E' un mito, un allenatore importante. Con lui il Napoli ha un grande assetto offensivo. Il nostro momento? Stiamo facendo bene, veniamo da un grande risultato ma domani sarà una partita diversa. In noi c'è consapevolezza, non siamo più quelli della prima giornata ma il nostro atteggiamento deve rimanere quello: affrontiamo una grande e dobbiamo tirar fuori tutto il meglio di noi".
Ufficio Stampa
Bentegodi: seduta pomeriggio
Postata il 10/01/2014 alle ore 18:15
VERONA - Allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo dello stadio "Bentegodi" di Verona: il cambio di programma è avvenuto nel corso della mattinata su indicazione dello staff tecnico, in accordo con la società. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento, torelli ed esercitazioni tattiche per reparti.
Tutti a disposizione, tranne Matteo Rubin, che ha svolto una seduta differenziata sul campo. Ancora indisponibile Nikolay Mihaylov, a causa di una sindrome influenzale.
Si è fermato Samuele Longo per un'infiammazione al ginocchio sinistro: nelle prossime ore saranno eseguiti degli accertamenti strumentali per valutare l'entità dell'infortunio e gli eventuali tempi di recupero.
IL PROGRAMMA
Sabato: seduta mattutina (ore 11) a porte chiuse
Domenica: Hellas Verona-Napoli (ore 15)
Ufficio Stampa
Gardini: "Napoli? Partita speciale per Leo" / VIDEO
Postata il 10/01/2014 alle ore 17:15
VERONA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Giovanni Gardini. Ecco le principali dichiarazioni del direttore generale gialloblù, rilasciate in vista della sfida contro il Napoli: "Verona-Napoli? Dobbiamo prima ricordare che questa è una settimana importante, iniziata con il nostro tifoso Giorgio Leoni che si è risvegliato dal coma ed ha rivisto la luce della vita. Queste sono le cose più belle, che ci fanno capire come tutto il resto sia relativo. Consideriamo anche il fatto che abbiamo vinto un'altra partita in trasferta, contro una squadra che ieri sera ha dimostrato di non essere proprio l'ultima della classe: questi sono dati oggettivi, da cui non possiamo prescindere. Ora ci apprestiamo ad iniziare il girone di ritorno con molta soddisfazione, con risultati considerevoli rispetto alle nostre aspettative all'inizio del campionato. Oltre al Napoli, avremo l'occasione di giocare anche contro Roma e Juventus in casa, davanti al nostro pubblico che finora è stato encomiabile, il nostro dodicesimo uomo. Da questo vogliamo partire, tutto il resto è fuori luogo. Verona-Napoli interessante per la classifica? Non guardiamola, restiamo concentrati sul calendario. Teniamo i piedi per terra, ci aspettano sfide difficilissime, stiamo tranquilli. Tutte le partite devono essere sentite e vissute allo stesso modo, è normale che ci sia una rivalità, l'importante è che rimanga solamente sportiva. Cerchiamo di abbassare i toni, Verona-Napoli è solo una partita di calcio: i valori tecnici tra noi e loro sono diversi, ma può succedere di tutto".
Ufficio Stampa
Hellas Verona-Napoli: scarica il "match report"
Postata il 10/01/2014 alle ore 17:14
Statistiche, numeri e curiosità della partita Hellas Verona-Napoli, valida per la 19a giornata del campionato Serie A TIM 2013-14 ed in programma domenica 12 gennaio (ore 15) allo stadio Bentegodi.
LE CURIOSITA’
Striscia da record per l'Hellas. I gialloblù hanno raccolto 10 punti nelle ultime 4 partita, eguagliando il record stagionale realizzato tra la 5a e l'8a giornata di andata.
Altro record per i gialloblù. Comunque vada la sfida contro il Napoli, la squadra di Mandorlini è seconda, per punti fatti nel girone d'andata, solo all'Hellas di Bagnoli del 1984-85.
Hellas Verona e Napoli sono le due squadre che hanno ricevuto meno ammonizioni in campionato. Trentuno per i campani, 30 per i gialloblù.
Nei 15 minuti finali dei primi tempi, l'Hellas Verona è la squadra più distratta (9 reti subite). Discorso opposto per il Napoli, seconda squadra che segna di più tra il 30' ed il 45' (8 reti fatte).
I NUMERI
Primo confronto ufficiale, da tecnici, fra Andrea Mandorlini e Rafa Benitez.
Andrea Mandorlini, da allenatore, ha affrontato 4 volte il Napoli: Questo il bilancio: 3 pareggi (2 di questi in gare interne) ed una sconfitta.
In 34 gare disputate a Verona tra Hellas e Napoli, i gialloblù hanno raccolto 11 vittorie, 11 pareggi e 12 sconfitte.
Sono 3 i precedenti fra Doveri e l'Hellas Verona. Bilancio negativo, con tre sconfitte in altrettante gare (l'ultima il 4-3 subito a Firenze, contro la Fiorentina)
Ufficio Stampa
Toni "Mastino del Bentegodi" con la Lazio
Postata il 09/01/2014 alle ore 18:25
VERONA - E’ Luca Toni “Il Mastino del Bentegodi” nella partita con la Lazio. L’attaccante gialloblù si aggiudica così la nona tappa del concorso promosso per la quindicesima stagione consecutiva dal mensile di Confcommercio Verona “Il Commercio Veronese” in collaborazione con l'Hellas Verona FC. Toni ha raccolto ben 60 preferenze, alle sue spalle Iturbe (18 voti), mentre sul gradino più basso del podio si è classificato Romulo a quota 13.
I tifosi potranno votare “Il Mastino del Bentegodi” del match con il Napoli di domenica nell’apposito spazio presente sul sito internet dell’Hellas Verona FC, www.hellasverona.it o inviando una mail all’indirizzo ilcommercioveronese@confcommercioverona.it.
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta pomeriggio
Postata il 09/01/2014 alle ore 18:00
PESCHIERA DEL GARDA - Allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento, torelli, esercitazioni tattiche e partita.
Samuele Longo è tornato ad allenarsi regolarmente con il gruppo, mentre Matteo Rubin ha svolto lavoro differenziato sul campo. Ancora indisponibile Nikolay Mihaylov, a causa di una sindrome influenzale.
IL PROGRAMMA
Venerdì: seduta pomeridiana (ore 15) a porte chiuse
Sabato: seduta mattutina (ore 11) a porte chiuse
Domenica: Hellas Verona-Napoli (ore 15)
Ufficio Stampa
Lettera ai tifosi - #giochiamo per Leo!
Postata il 09/01/2014 alle ore 12:00
Giorgio Leoni si è risvegliato dal coma dopo l'incidente di Genova del 10 novembre scorso. E questa è la notizia più bella del 2014. C'è la partita con il Napoli e Leo potrà finalmente vedere la sfida insieme ai suoi famigliari, amici e ai tanti tifosi che l'hanno sostenuto in questi mesi di sofferenza. Noi siamo felici che sia tornato, pronto ad abbracciare ancora la sua squadra del cuore. E con il Napoli vogliamo giocare per lui.
LETTERA APERTA AI TIFOSI GIALLOBLU'
Cari tifosi gialloblù, quando lo vedi Giorgio è un fiume di vita che ti entra dentro. In piedi, ad abbracciare i suoi campioni. Lui, Giorgio Leoni, dopo aver lottato per esserci, dopo quel maledetto giorno di autunno a Genova. Il 10 novembre, oggi, sembra solo un lontano ricordo. Quando lo vedi, accanto a Maietta, a Jorginho e Martinho, è come vivere un sogno. Per lui, per sua moglie Antonella sempre al suo fianco, per il fratello Marco. Ma anche per tutti coloro che gli sono stati accanto. I tifosi gialloblù, gli amici della Samp, i medici dell'Ospedale Galliera e dell'équipe medica del professor Francesco Nicosia (primario anestesia e rianimazione) e i tanti che in questi mesi di dolore hanno voluto esprimere il loro affetto per Giorgio, dimostrandogli solidarietà con ogni messaggio. Oggi, Giorgio, è tornato. Sorride, parla, scherza. C'è perfino chi gli dice di calmarsi, tanta è l'energia che ha in corpo e che vuole mostrare alla vita. Giorgio ride insieme a noi, ha tra le mani la maglia con i colori del cuore (gialloblù). La tiene stretta fra le dita come quando si è aggrappato alla speranza in questi mesi di "riposo forzato". Domenica vorrebbe già essere allo stadio, insieme ai Butei per sostenere i suoi ragazzi. Vorrebbe gridare "Forza Hellas", trascinato dalla gioia di vivere che oggi ha con sé. Non sarà possibile, e lui lo sa, perché dovrà curarsi ancora. E riprendersi con calma. Allora, giochiamo noi per Leo. Andiamo in campo per lui, accompagnati da tutti i nostri tifosi. Giochiamo questa sfida per dare una gioia al nostro Leo, che ha combattuto per la vita negli ultimi due mesi.
GIOCHIAMO PER LEO TUTTI INSIEME!
Bentornato Giorgio, ti aspettiamo allo stadio! Ora c'è il Napoli e noi tifiamo per te e per un'altra grande vittoria in campo!
Hellas Verona FC
Hellas Verona-Napoli: info utili e Settore Ospiti
Postata il 09/01/2014 alle ore 11:55
VERONA - Nella giornata di mercoledì 8 gennaio, presso la Questura di Verona - Divisione Gabinetto, si è tenuto l'incontro del "Gruppo Operativo per la Sicurezza" in vista della sfida Hellas Verona-Napoli, in programma domenica 12 gennaio (ore 15) allo stadio "Bentegodi".
Questo quanto deliberato:
per il Settore Ospiti è stato fissato un numero massimo di 1.700 biglietti acquistabili esclusivamente con Tessera del Tifoso fino alle ore 19 di sabato 11 gennaio, presso il circuito Vivaticket.
nel giorno della gara, eventuali biglietti disponibili nei settori locali saranno acquistabili esclusivamente dalle persone residenti nella regione Veneto. I non residenti nella regione Veneto non potranno acquistare alcun tagliando, nemmeno se muniti di Tessera del Tifoso.
i tifosi ospiti verranno posizionati nel settore Curva Nord Superiore (lato ovest).
l'apertura dei cancelli al pubblico è prevista alle ore 12.45.
L'USCITA AUTOSTRADALE DEDICATA AI TIFOSI PER IL SETTORE OSPITI SARA' VERONA NORD
Ufficio Stampa
Gialloblù show: quasi come Bagnoli, ma con Toni...
Postata il 09/01/2014 alle ore 10:30
VERONA - Numeri da record per l'Hellas Verona FC. Dopo 18 turni di campionato, i gialloblù si sono insediati al 5° posto in classifica, risultato storico per una neopromossa. L'ultima a esserci riuscita fu la Juventus della stagione 2007-08: i bianconeri erano terzi a quota 36 punti.
Solo l'Hellas Verona FC della stagione 1984-85 ha fatto più punti della squadra allenata da Andrea Mandorlini, parametrando come se anche allora la vittoria fosse valsa 3 punti: 37 i punti di quell’Hellas (10 vittorie, 7 pareggi ed 1 solo ko il bilancio di Bagnoli), 32 gli odierni. Sono pari le vittorie (10, come allora), decisamente in rialzo i gol segnati (+9 sull’epoca).
Luca Toni, capocannoniere della squadra con 9 reti, non segnava con tanta frequenza fino al giorno dell’Epifania, in Italia, dalla stagione 2006-07 con la Fiorentina, quando chiuse la stagione con 16 reti. La media realizzativa dell'attaccante gialloblù è di 1 gol ogni 157,7 minuti, abbastanza inferiore alla sua media generale in Serie A, che è di 1 gol ogni 174,6 minuti, essendo rimasto in campo in totale 20601 minuti e segnato 118 reti.
Ufficio Stampa
Moras: "Col Napoli senza paura, stiamo bene" / VIDEO
Postata il 08/01/2014 alle ore 17:30
PESCHIERA DEL GARDA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista ad Evangelos Moras. Ecco le principali dichiarazioni del difensore gialloblù, rilasciate durante la conferenza stampa alla ripresa degli allenamenti ed in vista della sfida contro il Napoli: "Il nostro momento? Non pensiamo al quinto posto, dobbiamo guardare alla salvezza ed arrivare a 40 punti. Poi potremmo fare qualcosa in più. Abbiamo passato un periodo in cui non arrivavano i risultati, mostrando comunque carattere e voglia di fare risultato. Se continuiamo così non arriveranno momenti di crisi, abbiamo il morale alto e vogliamo mantenerlo a questi livelli. Higuain? E' un calciatore fortissimo, è fra gli attaccanti più forti del mondo. Il Napoli? Loro sono i favoriti, noi dobbiamo prenderci i punti che servono per la salvezza. In casa non abbiamo paura di nessuno, se facciamo la nostra partita possiamo fare risultato anche perché fisicamente e psicologicamente stiamo bene".
Ufficio Stampa
Bordin: "Napoli? Grinta e cattiveria per fare bene"
Postata il 08/01/2014 alle ore 14:00
VERONA - Ecco le dichiarazioni dell'allenatore in seconda gialloblù, Roberto Bordin, intervenuto telefonicamente durante la trasmissione Marte Sport Live in onda su RadioMarte: "La sfida contro il Napoli? Abbiamo raccolto tanti punti giocando con la cattiveria di una provinciale, sempre alla ricerca del bel gioco e sfruttando al massimo il fattore campo. Dovremo fare così anche domenica, abbiamo il giusto tempo per preparare la partita e vogliamo fare bene. Ci faremo trovare pronti. Il nostro segreto? Stiamo facendo bene, andiamo in campo con il giusto carattere: questa è la ricetta giusta per fare risultati. Inoltre si è creato un grande gruppo, c'è un elevato affiatamento fra squadra e società. Toni? E' una brava persona, un professionista ed un esempio per tutti i ragazzi che ci sono qui. Jorginho? E' un calciatore che tutti vorrebbero avere, fa grandi giocate, è tecnico, ha tanta qualità ed è cresciuto esponenzialmente in questi anni. Per noi è importante. Iturbe? E' un talento, ha dei colpi importanti".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - =
COPPA DEL RE, MESSI ritorna a modo suo: Dopppietta al GETAFE nel 4 a 0 finale!
COPPA ITALIA: ROMA e FIORENTINA avanti a spese di SAMPDORIA e CHIEVO
NERO NEL CALCIO? Certo! C'è dappertutto perchè in una delle prime aziende del paese non dovrebbe esserci? Arrestato CITARELLA patròn della NOCERINA che pagava fuori busta i tesserati!
CALCIOMERCATO: Il giapponese HONDA al MILAN 'E' la maglia che sognavo sin da bambino!'; il primo nipponico dei rossoneri avrà il numero 10. NAINGGOLAN alla ROMA
VITA DA EX: Ezio ROSSI nuovo tecnico del CUNEO in Seconda Divisione dopo l'esonero di SOTTIL mentre Giuseppe GALDERISI cercherà di salvare l'OLHANENSE all'ultimo posto della Serie A portoghese...
VITESSE & LO SPIRITO DI SQUADRA... Gli olandesi invitati ad Abu Dhabi ma devono lasciare a casa il calciatore israeliano! Hanno accettato...
ACERBI E' DOPING! ANZI NO... Prosciolto dalle accuse il difensore del SASSUOLO può pensare a guarire dal brutto male che si è ripresentato...
MESSI, DOPPIETTA IN COPPA DEL RE
LA PULCE FA UN RITORNO DA LEONE
Giovedì 9 Gennaio 2014
La pulce è tornata da Leone. Leo Messi è rientrato in campo, il suo Camp Nou di Barcellona al 64' della partita di ottavi di finale di Coppa del Re contro il modesto Getafe, battuto per 4-0. Prendendo il posto di Iniesta e della sua sfortuna, fatta di ben quattro infortuni in appena 9 mesi, l'ultimo a novembre.
Ma niente da fare, il vero fenomeno è ancora lui, in unaprofessione ch no è soltanto giocare a pallone, ma incantare. Leo Messi è tornato in campo quando si è già sul 2-0 per i blaugrana, due gol di Fabregas, e metet il suo marchio sulla partita con una doppietta realizzata nel giro di tre minuti (90' e 93'). Prima ha segnato con un'autentica fucilata contro cui nulla ha potuto fare il portiere avversario Codina del Getafe, poi ha mandato in visibilio il Camp Nou con una splendida azione personale, dopo aver ricevuto palla da Song, conclusa con un tiro imparabile.
La stampa spagnola esalta la prestazione ed il ritorno al gol del dieci blaugrana: il quotidiano 'Olè è il più originale e con un gioco di parole esce in edicola con un nuovo nome: 'Leò. Grandi celebrazioni arrivano soprattutto dai giornali di fede catalana con il 'Mundo Deportivò che parla di 'ritorno del numero 1', mentre 'Sport' esordisce con un 'ritorno trionfalè esaltando la prestazione della stella di Rosario.
Più tiepida, come prevedibile, la reazione dei giornali di stampa madridista che incentrano la loro copertina sul rinnovo del centrocampista del Real Madrid Xabi Alonso fino al 2016 e dedicano un trafiletto al ritorno di Messi. Marca descrive la 'riapparazione folgorante di Messì, mentre As è ancora più stringato parlando di 'doppietta di Messi in 30 minutì.
ROMA-SAMPDORIA: 1-0 SEGNA TOROSIDIS, DEBUTTA NAINGGOLAN
Giovedì 9 Gennaio 2014
Una vittoria e un ritorno. I Giallorossi battono in casa la Sampdoria e prenotano il quarto di Finale di Coppa Italia all'Olimpico, martedì 21 gennaio, contro la Juventus. La Roma reagisce dopo la batosta in campionato di domenica scorsa contro la Juventus e supera
per 1-0 l'ostacolo Sampdoria, approdando ai quarti di finale di Coppa Italia, dove avra l'occasione di prendersi una rivincita contro i bianconeri.
COPPA ITALIA, FIORENTINA AI QUARTI DI FINALE:
JOAQUIN E REBIC ABBATTONO IL CHIEVO
Mercoledì 8 Gennaio 2014
ROMA - Dopo la Juve, la Fiorentina. Battuto in casa il Chievo con un netto 2-0, la squadra di Montella vola ai quarti di finale e aspetta la vincente di mercoledì prossimo tra Catania e Siena.
In caso di sfida con i siciliani, la Viola giocherà fuori casa, con i toscani invece in casa. Risolvono due belle reti di Joaquin e Rebic nel finale di primo tempo. I veronesi non sono mai riusciti a trovare la strada per una reazione importante. Sempre oggi altro ottavo tra Udinese e Inter.
ARRESTATO CITARELLA, PATRON DELLA NOCERINA.
"STIPENDI IN NERO A CALCIATORI E ALLENATORI"
Giovedì 9 Gennaio 2014
ROMA - La Guardia di Finanza ha arrestato Giovanni Citarella, presidente della Nocerina.
I militari, che stanno eseguendo una serie di perquisizioni, hanno anche sequestrato il 42% del capitale sociale della Nocerina oltre a beni mobili ed immobili e disponibilità finanziarie per centinaia di migliaia di euro.
Assieme a Citarella sono finiti in carcere anche il fratello del patron della Nocerina, Christian, e il cognato di quest'ultimo. Le accuse ipotizzate nell'ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip di Salerno sono, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata all'emissione di fatture false e all'intestazione fittizia di beni.
PAGAMENTI IN NERO AI CALCIATORI Stipendi in nero a calciatori e allenatori. È quanto sarebbe avvenuto alla Nocerina, secondo quanto ricostruito dall'indagine della Guardia di Finanza che ha portato oggi all'arresto del presidente della società. Secondo l'accusa, infatti, sia i giocatori sia gli altri dipendenti e tesserati della società, dall'allenatore ai magazzinieri, avrebbero ricevuto ingenti somme di denaro in nero.
ABU DHABI INVITA IL VITESSE MA SENZA IL GIOCATORE ISRAELIANO. LA SQUADRA ACCETTA
Martedì 7 Gennaio 2014
di Federico Tagliacozzo
La squadra di calcio olandese del Vitesse Arnhem va negli Emirati Arabi per disputare due partite amichevoli. Ma tra i calciatori c'è un cittadino israeliano, Dan Mori. E' bastato questo alle autorità del paese del Golfo per minacciare il club: "Se Mori sbarca con il resto della squadra negli Emirati, sarà arrestato. La squadra olandese invece di opporsi al diktat, ha scelto di sbarcare nel paese arabo lasciando il giocatore israeliano in Olanda.
La vicenda ha subito innescato aspre polemiche in Olanda, dove il comportamento del Vitesse (attualmente al secondo posto inclassifica) viene biasimato da più parti. Uno dei politici più noti, il conservatore Geert Wilders, ha sostenuto che la squadraolandese avrebbe dovuto rinunciare al viaggio. Altri deputati hanno accusato il Vitesse di «codardia», mentre la comunità ebraica olandese si è detta «sconvolta» dalla vicenda.
Citando la stampa olandese, Yediot Ahronot aggiunge che l'allenatore del Vitesse, Peter Bosz, ha ammesso di essere rimasto dispiaciuto per il forzato forfait di Mori in Abu Dhabi.
Ma le critiche giunte dal mondo politico, ha aggiunto, non lo interessano affatto. «Io faccio solo il mio mestiere, ossia l'allenatore», ha precisato. Fra quanti hanno cercato di sfumare i toni è stato proprio il centrocampista Mori, che ha detto che i dirigenti del Golfo all'inizio non si erano opposti al suo arrivo ma che poco prima del viaggio si sono irrigiditi giudicandolo "persona non grata" e minacciandolo qindi di arresto.
"La squadra olandese del Vitesse non doveva andare negli Emirati Arabi. Semplice - ha dichiarato al Messaggero Vittorio Pavoncello, Presidente della Federazione Italiana Maccabi (Federazione che raccoglie e organizza le attività sportive e culturali nelle comunità ebraiche nel mondo) - Quella di cui stiamo parlando è una pagina nera dello sport. Un precedente bruttissimo. Abbiamo assistito a un episodio di emarginazione di un atleta israeliano che ha come unica colpa quella di essere israeliano. La federazione mondiale del calcio Fifa dovrebbe intervenire. La mia critica va all'atteggiamento del paese arabo ma anche al Vitesse che non avrebbe mai dovuto piegarsi a questa minaccia. Lo sport non può assistere passivamente a questi episodi"
La stampa israeliana denuncia intanto con forza l' atteggiamento discriminatorio applicato verso i suoi atleti da alcuni Paesi arabi. Cita ad esempio il rifiuto di ingresso imposto dal Dubai nel 2009 alla tennista israeliana Shahar Peer: gli organizzatori dei campionati di tennis ricevettero allora una multa di 300mila dollari. Anche a Doha, rileva Yediot Ahronot, nuotatori israeliani sono stati di recente discriminati. Sono stati ammessi alle gare ma la bandiera israeliana è stata fatta «scomparire» per non urtare suscettibilità locali. L'ostilita degli sportivi di certi Paesi arabi nei confronti di quelli israeliani si è manifestata anche alle Olimpiadi. A Pechino 2008 nelle batterie dei 100 rana il nuotatore Mohammed Alireazei si rifiutò di gareggiare contro l'israeliano Tom Beeri. Un anno dopo Alirezaei fece lo stesso ai mondiali di nuoto a Roma, per la presenza dell'israeliano Mickey Malul. Ad Atene 2004 iljudoka iraniano Arash Miresmaeili, candidato alla vittoria finale nella sua categoria, disertò il tatami pur di non misurarsi con l'israeliano Ehud Vaks. Due anni fa a Catania ai mondiali di scherma fece una scelta analoga la tunisina Sarra Besbes, che preferì farsi squalificare piuttosto che gareggiare contro l'israeliana Noam Mills.
ACERBI PROSCIOLTO DALLE ACCUSE DI DOPING.
IL LEGALE: "ORA PUÒ PENSARE SOLO A GUARIRE"
Mercoledì 8 Gennaio 2014
ROMA - Francesco Acerbi, difensore del Sassuolo, è stato prosciolto dalla sospensione cautelare per doping dal TNA.
Il difensore del Sassuolo era risultato positivo per gonadotropina corionica al test antidoping successivo alla gara col Cagliari del primo dicembre. In realtà, la sostanza era un residuo delle cure antitumorali a cui il 25enne centrale si era dovuto sottoporre appena prima dell'inizio della stagione.
IL LEGALE: "FATTA GIUSTIZIA, ORA PENSA A GUARIRE" «Siamo molto soddisfatti perchè giustizia è stata fatta, Acerbi da adesso in poi si può concentrare sulle cure e sulla sua guarigione». L'avvocato Mattia Grassani commenta così la revoca disposta dalla seconda sezione del Tribunale Nazionale Antidoping della sospensione cautelare del calciatore del Sassuolo Francesco Acerbi, decisa il 13 dicembre per la positività alla gonadotropina corionica riscontrata al controllo del primo dicembre a Cagliari.
«È stato un confronto molto franco e costruttivo con la Procura antidoping e con il Tribunale di oltre un'ora - spiega il legale all'ANSA -. A loro va il nostro plauso perchè hanno dimostrato una sensibilità e un'attenzione a valutare il caso come eccezionale e assolutamente privo di precedenti o riconducibile ad altri casi di doping. Questo tipo di miscela ha portato al risultato sperato e che non poteva essere diverso».
«Già la sospensione - conclude Grassani - era un'accusa infamante per un calciatore come lui, affetto da questa patologia, e gli rendeva la vita impossibile. Ora si è tolto questo spettro e può concentrarsi soltanto sulla sua guarigione».
FONTE: Leggo.it