HELLAS NEWS...
JORGINHO L'ITALIANO... Il giovane regista scaligero, nato ad Imbituba in Brasile quasi 21 anni fa, grazie al trisnonno Frello vicentino di Lusiana otterrà la cittadinanza italiana...
BOJINOV TORNA IN NAZIONALE e con lui saranno chamati anche HALLFREDSSON, BAČINOVIĆ e SLUGA 'portierino' della formazione Primavera con la CROAZIA UNDER 20 che sfiderà l'ITALIA...
INFERMERIA: Ha recuperato peinamente CALVANO che sarà a disposizione del mister per il derby a Padova, contnuano col lavoro differenziato COCCO e CRESPO
MORAS entusiasta su Twitter: 'Quanto è bello vincere all'ultimo minuto!!! Complimenti ai ragazzi che sono entrati dalla panchina e ci hanno dato una mano. Questo è un gruppo!'
PERIODO NERISSIMO PER LA PRIMAVERA DI LORENZINI che perde anche il derby col CHIEVO e porta a 5 sconfitte su 5 gare lo score negativo...
CITTADELLA PRIMO DELLA CLASSE, Abodi premierà i padovani con la Coppa Disciplina 2011-2012.
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DICONO
Jorge Luiz JORGINHO Frello felice di aver ottenuto la cittadinanza tricolore «Però non chiamatemi Giorgio, preferisco restare Jorginho». (ride,ndr) «Sono onorato e orgoglioso per essere riuscito a raggiungere questa cosa, sono molto felice. Sono diventato italiano e posso pensare anche alla mia famiglia, a mia sorella, che possono diventare italiani anche loro. Vorrei andare a Lusiana, a vedere la città del mio trisnonno, fino a poco tempo fa non sapevo dove fosse. Ora mi piacerebbe scoprire le mie origini. Sono arrivato a Verona e per me è stata una fortuna, perché ho avuto tante difficoltà. E' una bella città, accogliente, il sindaco e il Comune ci hanno aiutato tanto. Da piccolino sono cresciuto dormendo con il pallone, il calcio è sempre stata la mia vita e ora posso continuare a vivere questo sogno. La Nazionale italiana? Sarebbe un onore, un orgoglio per me e per la mia famiglia. E soprattutto perché ho avuto tante difficoltà: le persone pensano che sia facile diventare un calciatore, però non è così semplice. Io ho lasciato la mia famiglia a 13 anni per andare lontano da casa e poi a 15 anni l'ho lasciata di nuovo per andare dall'altra parte del mondo. Arrivare qui mi rende orgoglioso di quello che ho fatto e di ciò che potrò fare. Ma sulla Nazionale azzurra vediamo, non voglio crearmi delle aspettative» HellasVerona.it
Dopo qualche tempo, in occasione della cerimonia per la 'nazionalizzazione' di JORGINHO, parla l'azionista di minoranza MARTINELLI: «"Giorgio" ha ottenuto la cittadinanza, sono felice per lui e per l'Hellas e noi abbiamo aggiunto un potenziale giocatore da Nazionale dell'Under 21. Ha un grande futuro davanti, è ancora un giovane per l'Hellas ma diventerà un calciatore importante per l'Italia. La stagione? Abbiamo cominciato discretamente, queste ultime partite siamo migliorati ma hanno evidenziato che tutte le squadre sono toste e nessuna molla. Bisogna insistere, perché anche noi dovremo essere sempre al massimo. Setti? E' il mio compagno ideale, feci tanti incontri con vari personaggi, ma con lui a prima vista ci siamo intesi subito. E stiamo rispettando il nostro programma, anche se la strada è molto lunga. Lo stadio? E' un progetto fondamentale per l'Hellas, permetterebbe varie iniziative ed è necessario lo stadio di proprietà. Noi con il Comune e con il Sindaco abbiamo raggiunto un'intesa di massima. Ed è giusto andare avanti in questo progetto» HellasVerona.it
Chiede scusa ANANIA, il primo potiere del PADOVA, espulso contro lo JUVE STABIA a causa di reiterate proteste «Sabato è successa una cosa che non dovrebbe succedere, soprattutto da una persona di esperienza. Ho un po' esagerato, ero molto carico e volevo portare a casa i tre punti. Ho perso la testa. Al terzo fallo l'ho fatto notare all'arbitro, che mi ha ammonito forse troppo leggermente e lì mi sono arrabbiato. Invece di aiutare la squadra, l'ho messa in difficoltà. L'anno scorso fui espulso per una svista arbitrale. Pea? Ci sta che mi abbia un po' tirato le orecchie, gli ho fatto le mie scuse. L'ho scritto anche su Twitter. Solitamente sono una persona molto tranquilla, ma anche sanguigna specie quando gioco in certi campi».
Sul prossimo impegno: «Non giocherò il derby, mi dispiace. Anche perchè l'anno scorso il Verona l'ho battuto due volte» TuttoB.com
Totò DE VITIS, indimenticato bomber autore di 38 gol dal '95 al '99, diviso tra l'amore per la maglia scaligera e quello per suo figlio Alessandro appena passato in prima squadra coi biancoscudati «Mi spiace, amo Verona, ma i sentimenti di padre vengono prima di tutto... Il ricordo più bello? L'abbraccio della città dopo il pareggio di Lucca Un tridente con Cacia e Bojinov? Trent'anni fa si poteva anche fare» LArena.it
L'esperto difensore biancoscudato PICCIONI «Mandorlini lo conosco bene, verrà a fare la partita qui. Sono uno squadrone, concordo con Pea, sono costruiti non per vincere ma per stravincere» TuttoB.com
Gigi MAIFREDI: 'SASSUOLO da A poi VERONA e VARESE' «Tutti sapevano che il Sassuolo fosse forte, ma non fino a questo punto. Nelle prime partite si è vista una squadra che gioca un calcio bellissimo e arriva in porta con una facilità disarmante. Se mantengono il ritmo andranno direttamente in serie A. Poi mi piacciono anche Varese e Verona, che stanno confermando quanto di buono si diceva sul loro conto» TuttoB.com
Luca BARALDI consigliere del PADOVA sull'espulsione del portiere ANANIA nell'ultima giornata: «Anania è un bravo ragazzo e un serio professionista, ma ha commesso un errore. Ne ho già parlato col ds Salvatori e la nostra opinione è quella di prendere un provvedimento per dare un segnale molto forte. La nostra linea comportamentale è quella di rispettare le decisioni arbitrali anche se sbagliate» SerieBNews.com
Fulvio PEA passato ad allenare il PADOVA dopo la bella stagione al SASSUOLO sul prossimo derby contro i gialloblù: «Dobbiamo intanto pensare a vedere come stanno i nostri ragazzi, perché la situazione al rientro sabato sera era brutta. La situazione è questa: Farias ha preso un brutto colpo al naso, Trevisan deve ancora riprendersi al meglio, dobbiamo valutare le condizioni di Renzetti. Il Verona è una squadra costruita per stravincere il campionato, non ha badato a spese» TuttoB.com
RAFAEL celebrato per le ottime prestazioni 'Ho sempre creduto nelle mie capacità' «Questo è il mio sesto anno a Verona ed in questi anni ho sempre cercato di dare il massimo. Certo ci sono stati dei periodi dove le cose non andavano ma io ho sempre creduto nelle mie capacità e nei miei compagni. So che in questa società si può fare molto bene, qui si può giocare il calcio vero. L'obiettivo è la Serie A e tutti puntano su quello» TuttoMercatoWeb.com
IN BREVE A PIÉ PAGINA
VITA DA EX: Costano care a FICCADENTI e DI CARLO le ultime sconfitte, sono stati entrambi esonerati e sostituiti rispettivamente da DIEGO LOPEZ e CORINI...
CALCIO MANTOVA: Arrestato il presidente LORI per bancarotta fraudolenta!
CALCIO OLANDA: Arresto cardiaco per un calciatore ma stavolta finisce bene! Un defibrillatore lo salva...
MOTOGP: PEDROSA vince ad Aragona e riapre il mondiale, secondo LORENZO terzo DOVIZIOSO...
CALCIO&OMOSESSUALITÀ: il cittì PRANDELLI presenzia al 'Finocchiona Cup' torneo calcistico riservato ai gay...
SERIE A: Quaterna di JUVE, BOLOGNA e PALERMO, cinquina del TORINO a Bergamo! Vincono anche INTER, LAZIO, PESCARA e NAPOLI, delude il MILAN nell'1 a 1 col PARMA...
ATLETICA: Alla maratona di Berlino vincono i keniani ma c'è un sospetto di combine tra MUTAI e KIMETTO...
RASSEGNA STAMPA
ALTRE NOTIZIE
Verona, Rafael: "Ho sempre creduto nelle mie capacità"
30.09.2012 22.26 di Elisabetta Zampieri
E' un Rafael soddisfatto della propria prestazione quello che si è presentato nella zona mista dello stadio Bentegodi al termine della vittoria contro il Bari: "Questo è il mio sesto anno a Verona ed in questi anni ho sempre cercato di dare il massimo. Certo ci sono stati dei periodi dove le cose non andavano ma io ho sempre creduto nelle mie capacità e nei miei compagni. So che in questa società si può fare molto bene, qui si può giocare il calcio vero. L'obiettivo è la Serie A e tutti puntano su quello".
SERIE A
Il punto sulla B - E' il turno del poker in cadetteria
01.10.2012 06.45 di Arturo Minervini
Tutti insieme appassionatamente. Sassuolo, Livorno, Verona e Spezia calano un poker di vittorie nel settimo turno del campionato cadetto, lanciando segnali importanti alle rivali. Vittorie dal sapore differente tra conferme, riscatti e vere e proprie rinascite. Partiamo dalla vetta, che vede ancora solitario il Sassuolo guardare tutti dall'alto in basso. La squadra di Eusebio Di Francesco non ha la brillantezza di qualche settimana fa, ma la vittoria con l'Ascoli dimostra come le individualità possono trascinarti quando le gambe non girano come dovrebbero. Bellissima la rete di Boakye che stende l'Ascoli e regala la sesta vittoria - su sette gare - all'imbattuto Sassuolo. Il punto di forza della capolista, però, continua ad essere il reparto arretrato: 2 appena le reti subite in sette giornate dalla miglior difesa di tutta la cadetteria. Torna alla vittoria - dopo due turni in cui aveva racimolato un solo punto - il Livorno che mantiene così la seconda piazza, puntando - a differenza del Sassuolo - sulla forza del suo attacco. Tre punti, ancora una volta, nel segno di Luca Siligardi, capocannoniere del campionato. E' splendida la rete dell'attaccante che trascina il Livorno sul campo del Crotone, confermandosi vero leader del gruppo di Davide Nicola. Per il bomber è il sesto centro in questo primo scorcio di stagione, mentre sono 16 (miglior attacco) le reti complessive. Terza conferma di giornata arriva dal Bentegodi, dove il Verona supera a fatica il Bari nei minuti finali, infilando la seconda vittoria di fila e mantenendo la sua imbattibilità. Decide una rete di Valeri Bojinov, che si toglie lo sfizio di entrare nei minuti finale e siglare la decisiva - e pesantissima - rete contro i pugliesi. Per il bulgaro, ciliegina sulla torta del mercato estivo scaligero, si tratta della prima gioia nella sua nuova avventura. Ma non sarà di certo l'ultima. Onore, comunque, al Bari, che si mostra formazione solida e ben costruita e ben messa in campo dall'ottimo Torrente. Chiude il cerchio, ed il poker di vittorie, il rinato Spezia. Tirava aria pesante in Liguria dopo le tre sconfitte consecutive. Serviva una vittoria che restituisse morale e fiducia all'ambiente. Missione compiuta contro la Reggina, grazie ad una giocata da bomber puro di Marco Sansovini, che si conferma attaccante capace di fare la differenza nella serie. Per l'ex Pescara sono già 5 le reti nella sua nuova avventura a La Spezia, per la squadra di Serena sono invece 10 i punti in campionato che consentono di guardare con rinnovato ottimismo ai prossimi impegni. Le gerarchie iniziano a definirsi in maniera sempre più chiara. Chiudiamo il punto della giornata con la sorpresa del giorno e con la gara più emozionante. A Novara la Ternana rovina i progetti della squadra di Tesser, espugnando il Piola ed infilando la terza vittoria consecutiva. Mica male per una neo-promossa. La palma per la gara più emozionante del turno va senza dubbio a Vicenza-Grosseto. Gara vinta dai padroni di casa con due le reti di Plasmati e Pinardi all'88 ed al 90' dopo il vantaggio ospite di Grosseto. Rimonta che ha messo in serio pericolo le arterie dei tifosi vicentina e la panchina di Francesco Moriero sempre più in bilico in casa toscana. Chiudono il turno i posticipi di questa sera Cittadella-Pro Vercelli e Cesena-Varese.
Questi i risultati della settima giornata:
Crotone-Livorno 1-2 (Luci, Gabionetta, Siligardi)
Empoli-Brescia 1-1 (Maccarone, Lasik)
Juve Stabia-Padova 1-0 (Mbakogu)
Lanciano-Modena 1-1 (Mammarella, Signori)
Novara-Ternana 1-2 (Nolè, Litteri, Gonzalez)
Sassuolo-Ascoli 1-0 (Boakye)
Spezia-Reggina 1-0 (Sansovini)
Verona-Bari 1-0 (Bojinov)
Vicenza-Grosseto 2-1 (Sforzini, Plasmati, rig. Pinardi)
Lunedì 1 ottobre
Ore 19
Cittadella-Pro Vercelli
Ore 21
Cesena-Varese
Questa la classifica dopo il settimo turno: Sassuolo 19; Livorno 16; Verona 15; Varese* 12; Ternana, Spezia 10; Vicenza, Brescia 9; Bari, Padova, Modena, Lanciano, Cittadella* 7; Novara, Pro Vercelli*, Juve Stabia, Ascoli 6; Crotone 5; Cesena* 4; Reggina, Empoli 2; Grosseto 1.
*= Una gara in meno
Penalizzazioni: Varese -1, Crotone -2, Bari -7, Novara -4, Modena -2, Ascoli -1, Reggina -3, Padova -2, Empoli -1, Grosseto -6.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
PADOVA
Padova, Piccioni: "Figliomeni è scorretto"
02.10.2012 12:35 di Federico Errante
Fonte: padovasport.tv
L'esperto difensore del Padova Marco Piccioni è stato ospite della trasmissione Padova Sport. Tanti i temi affrontati, in particolare l'ex Sassuolo ha voluto commentare le dichiarazioni odierne dello stabiese Figliomeni ("Anania ha dato del deficiente all'arbitro"): "Figliomeni è scorretto, oltretutto Baracani non ha bisogno dell'avvocato. Anania ha reagito così perchè è umano dopo tre volte che ti fanno fallo aver qualcosa da ridire, magari ha un po' esagerato". Sull'esperienza a Padova: "Voglio dare il massimo qui, Pea mi conosce bene, sono contento di essermi ritagliato un posto importante. Cionek e Trevisan? Per ora giochiamo noi tre, ma capiteranno occasioni anche per gli altri". Poi sul Verona: "Mandorlini lo conosco bene, verrà a fare la partita qui. Sono uno squadrone, concordo con Pea, sono costruiti non per vincere ma per stravincere".
LE INTERVISTE
Brescia, Maifredi: "Sassuolo da A. Ma occhio a Verona e Varese..."
02.10.2012 16:59 di Federico Errante
Fonte: mondopallone
"Tutti sapevano che il Sassuolo fosse forte, ma non fino a questo punto. Nelle prime partite si è vista una squadra che gioca un calcio bellissimo e arriva in porta con una facilità disarmante. Se mantengono il ritmo andranno direttamente in serie A. Poi mi piacciono anche Varese e Verona, che stanno confermando quanto di buono si diceva sul loro conto". Sono queste, secondo l'ex allenatore di Juventus e Bologna, attualmente direttore generale del Brescia, le favorite per il lungo cammino di SerieBwin.
PRIMO PIANO
Padova, Anania: "Ho esagerato"
02.10.2012 17:30 di Federico Errante
Fonte: padovasport.tv
Luca Anania fa il "mea culpa" dopo l'espulsione contro la Juve Stabia: "Sabato è successa una cosa che non dovrebbe succedere, soprattutto da una persona di esperienza. Ho un po' esagerato, ero molto carico e volevo portare a casa i tre punti. Ho perso la testa. Al terzo fallo l'ho fatto notare all'arbitro, che mi ha ammonito forse troppo leggermente e lì mi sono arrabbiato".
E prosegue: " "Invece di aiutare la squadra, l'ho messa in difficoltà. L'anno scorso fui espulso per una svista arbitrale. Pea? Ci sta che mi abbia un po' tirato le orecchie, gli ho fatto le mie scuse. L'ho scritto anche su Twitter. Solitamente sono una persona molto tranquilla, ma anche sanguigna specie quando gioco in certi campi".
Sul prossimo impegno: "Non giocherò il derby, mi dispiace. Anche perchè l'anno scorso il Verona l'ho battuto due volte".
PRIMO PIANO
7^ giornata, "La Stella della B"
02.10.2012 18:30 di Stella Colucci
Ok Sassuolo, Livorno e Verona. Ko Varese. Via Moriero arriva Somma
Nel settimo turno del campionato Bwin riprende la corsa di Sassuolo e Livorno. Il Verona stacca il Varese. Ternana, Cittadella e Spezia inseguono a ridosso delle prime. Nei due posticipi sono le squadre di casa ad avere la meglio. Mario Somma subentra a Moriero, esonerato dopo la sconfitta di Vicenza e le deludenti prestazioni del Grosseto fanalino di coda. Sarri si salva pareggiando con merito contro il Brescia al Castellani.
Il Sassuolo (19p) sfrutta al meglio le occasioni migliori. Boakye in area di rigore si smarca dall’avversario e battezza l’angolo giusto alla destra di Guarna regalando i tre punti alla sua squadra. L’Ascoli (6p) non gioca male, ma è troppo sterile in attacco.
A Crotone il Livorno (16p) conserva la seconda posizione in classifica. La squadra di Nicola gioca con il piglio giusto e trova il vantaggio con Luci, i calabresi (5p) replicano con Gabionetta. Gli amaranto si giocano tutte le frecce del loro arco e alla fine con bomber Siligardi (6 gol in 7 giornate), complice un errato disimpegno, brindano alla vittoria.
Prima sconfitta del Bari (7p) di Torrente. L’ingresso dell’ex Lecce Bojinov, nel corso del secondo tempo, castiga a due minuti dalla fine i pugliesi e fa volare gli scaligeri (15p).
Lo Spezia (10p) torna alla vittoria, dopo tre sconfitte, con il solito Sansovini. Al Picco cade una sfortunata Reggina (2p).
Ternana (10p) squadra corta e compatta agisce di rimessa e sbanca Novara (6p). Nolè prima e Litteri dopo approfittano delle disattenzioni difensive dei padroni di casa. Gonzalez non basta ai piemontesi per evitare la prima sconfitta casalinga dell’anno.
Vittoria sfumata nel finale per il Grosseto (1p). Il Vicenza (9p) al Menti ribalta la situazione con Plasmati e Pinardi (rigore). Il vantaggio iniziale di Sforzini illude i maremmani, l'uno-due veneto matura incredibilmente tutto in extra-time.
L’Empoli (2p) salva Sarri pareggiando 1 a 1 in casa con il Brescia. Le azioni si ripetono da una parte e dall’altra. Caracciolo sbaglia la prima occasione utile, mentre Maccarone la sfrutta al meglio. Ci pensa Lasik a ristabilire gli equilibri con una botta da fuori.
Primo successo in campionato per la Juve Stabia (6p) che batte il Padova (7p) con Mbakogu. La squadra di Pea, a causa dell’espulsione di Anania per proteste, gioca con un uomo in meno per oltre un’ora e cade sotto i colpi dell'ex di turno.
Leali salva il Lanciano (7p) allo scadere. La squadra di Gautieri, passata in vantaggio con Mammarella su punizione, rischia di vanificare tutto con l’espulsione di Vastola. Il Modena (7p) raggiunge il pari ad inizio ripresa con Signori e cerca di sfruttare la superiorità numerica. Il portierino, di proprietà della Juve, si supera all'ultimo su Stanco.
Nei due posticipi del 7° turno vincono Cesena (7p) e Cittadella (10p) contro Varese (12p) e Pro Vercelli (6p). Seconda sconfitta consecutiva per i lombardi al cospetto di un avversario cinico e determinato. Comotto apre nel primo tempo su corta respinta di Bressan. Nel secondo tempo il Varese resta in nove uomini, i romagnoli conservano il punteggio arrotondandolo nel finale con Defrel.
Il Cittadella in casa non sbaglia un colpo, al Tombolato capitola anche la Pro Vercelli. Tra la fine del primo tempo e l’inizio della ripresa arrivano i tre gol dei granata Coly, Di Roberto e Di Carmine che chiudono la partita.
PRIMO PIANO
Serie Bwin 7^ Giornata, la Top 11 di TuttoB
02.10.2012 00:40 di Nicolò Schira
Risultati clamorosi e cadute fragorose hanno contraddistinto la settima giornata di campionato nel torneo cadetto. Questa la Top11 della giornata:
Portiere:
Stefano Ambrosi (Ternana): il portierone delle Fere, a dispetto dell'età, ha la mobilità di felino. Quarant'anni e non sentire l'età che avanza. Il più fulgido esempio è questo estremo difensore che a Novara sfodera interventi super.
Difesa:
Ivano Baldanzeddu (Juve Stabia): sulla destra spinge con forza e costanza per novanta minuti, mettendo in difficoltà il Padova.
Domenico Maietta (Hellas Verona): solita prova da leader difensivo per il marcatore gialloblù che non disdegna le sortite offensive.
Carlo Mammarella (Lanciano): altra magia del Roberto Carlos della Serie B. Dopo le sei reti su punizione della scorsa stagione si toglie la soddisfazione del gol da calcio piazzato anche in cadetteria.
Centrocampo:
Andrea Luci (Livorno): prova totale a tutto a campo per il capitano dei labronici condita da una rete di pregevole fatura.
Francesco Signori (Modena): realizza una rete meravigliosa che vale il pareggio ai Canarini in quel di Lanciano.
Yussie Chisbah (Sassuolo): lotta e randella in mezzo al campo, facendo da diga e scudo per la propria retroguardia.
Richard Lasik (Brescia): si conferma come uno degli elementi più interessanti delle Rondinelle. La rete che vale il pareggio lo galvanizza e porta a disputare una prova in crescendo.
Attacco:
Nunzio Di Roberto (Cittadella): prestazione fenomenale per il folletto granata che manda al tappeto la Pro Vercelli con un gol e due assist. Immarcabile.
Gianvito Plasmati (Vicenza): un gol e un assist per ribaltare la gara con il Grosseto e far saltare la panchina maremmana. Semplicemente decisivo.
Raffaele Nolè (Ternana): numeri da circo che stordiscono la difesa del Novara. Mette a referto un bel gol e l'assist per la rete di Litteri. Cosa pretendere di più?
Allenatore:
Pierpaolo Bisoli (Cesena): dal suo arrivo ha rigenerato i romagnoli che non a caso hanno centrato due vittorie in altrettante gare interne con l'ex Bologna alla guida. Solo un caso?
LE INTERVISTE
Hellas Verona, Moras: "Questo è un gruppo importante"
01.10.2012 14:47 di Federico Errante
Fonte: tuttohellasverona.it
In crescita continua. La parabola di Vangelis Moras si sta alzando sempre di più. II giocatore ellenico, dopo giustificabili problemi di condizione ad inizio stagione, sta ritrovando la forma migliore. Ecco le sue impressioni su Verona - Bari, manifestate attraverso il proprio profilo Twitter: "Quanto è bello vincere all'ultimo minuto!!! Complimenti ai ragazzi che sono entrati dalla panchina e ci hanno dato una mano. Questo è un gruppo!".
LE INTERVISTE
Padova, Pea: "In parità numerica non avremmo perso. Verona? Costruiti per stravincere"
01.10.2012 17:28 di Federico Errante
Fonte: padovasport.tv
Fulvio Pea in conferenza stampa: "Anania? E' stato un comportamento che ritengo esagerato, dopo tre volte che ti lamenti e vedi che l'arbitro non ti fischia il fallo, è inutile protestare. Doveva continuare a giocare come se nulla fosse ed invece ha perso la testa. Peccato, anche perchè è un gesto che non è da lui. Dopo durante all'allenamento ci parlerò. L'arbitro non ha colpe. E' comunque una sconfitta che lascia l’amaro in bocca per come è arrivata, ma ce la siamo complicati da soli. Undici contro undici sarebbe stata tutta un’altra storia".
Zoom sulla difesa: "Siamo partiti a tre salvo poi passare a cinque quando è entrata la loro quarta punta. Il cambio di posizione tra Feltscher e Cionek? Rolf aveva faticato con Acosty, compiendo tre interventi puliti ma rischiosi in area".
Farias sacrificato, Pea spiega perchè: "L'ho tolto perchè aveva preso un colpo sul naso e faticava a respirare”.
Si continua a parlare di sterilità offensiva... “Io credo che fin qui gli attaccanti abbiano fatto un gran lavoro finora, devono solo trovare la giusta armonia".
In porta contro il Verona ci sarà Silvestri: “Si è comportato bene soprattutto vista la situazione che si era venuta a creare. Ha dimostrato grande personalità!”.
A proposito del derby: “Dobbiamo intanto pensare a vedere come stanno i nostri ragazzi, perché la situazione al rientro sabato sera era brutta. La situazione è questa: Farias ha preso un brutto colpo al naso, Trevisan deve ancora riprendersi al meglio, dobbiamo valutare le condizioni di Renzetti. Il Verona è una squadra costruita per stravincere il campionato, non ha badato a spese". Per quanto riguarda Rispoli e Raimondi, Pea ha spiegato che torneranno in gruppo già oggi.
PRIMO PIANO
Hellas Verona, quanto si vede la mano del mister
01.10.2012 10:22 di Federico Errante
Fonte: tuttohellasverona.it
Mandorlini è un professore. In primis, applica alla perfezione la legge della continuità, portando avanti - giustamente - un 'idea di squadra fin qui molto remunerativa. Il 4-3-3 non si tocca, ma servono gli interpreti giusti per farlo girare alla perfezione. Laner, ad esempio, oro colato quando si tratta di dare equilibrio ad una squadra talvolta troppo proiettata in avanti, senza dimenticarsi di Jorginho e Cacciatore. Ma attenzione, ci sono anche i vari Abbate, Bacinovic, Grossi e Carrozza, variabili impazzite capaci di far saltare il banco in ogni momento (Bojinov docet). Mandorlini è anche il mago dei teoremi. Ne snocciola uno, encomiabile, degno da Bacio Perugina: "Se qualcuno pensa che dobbiamo vincere sempre 3-0, ha sbagliato campionato, perché la Serie B è molto difficile!". Saggia verità, mister. Il campionato cadetto è infimo, bastardo al punto giusto. Si vince, ciclisticamente parlando, salendo con passo regolare e costante. Gli strappi potrebbero fare molto male in una corsa lunghissima.
FONTE: TuttoB.com
mercoledì, ottobre 3rd, 2012 | Posted by Marco Macca
Verona, Jorginho prende la cittadinanza italiana. E Devis Mangia…
Come riporta l’edizione odierna di ‘Tuttosport’, il sindaco di Verona Flavio Tosi ha firmato firmato l’attestato di cittadinanza italiana per Jorge Luiz Frello Filho, meglio conosciuto come Jorginho. In Italia dall’età di 15 anni (ora ne ha quasi 21), il centrocampista brasiliano del Verona ha chiesto la cittadinanza per discendenza, in quanto il suo trisnonno era originario di Lusiana, comune del vicentino. Lui ci tiene a mantenere il nome di Jorginho ma, allo stesso tempo, alla domanda su un possibile impiego nella nazionale tricolore Under 21, dice: “Sono onorato e orgoglioso per essere riuscito a ottenere la cittadinanza. Sono diventato italiano e posso pensare alla mia famiglia. Mi piacerebbe andare a Lusiana, il paese del mio trisnonno. L’Under 21? Sarebbe un onore, un orgoglio per me e per la mia famiglia. Ma non voglio crearmi delle aspettative”.
Lunedì, ottobre 1st, 2012 | Posted by Daniele Andronaco
Padova, Baraldi: “Anania ha sbagliato, prenderemo provvedimenti”
Il consigliere del Padova Luca Baraldi annuncia sanzioni della società nei confronti del portiere Luca Anania, espulso per proteste nel corso della partita di sabato contro la Juve Stabia: “Anania è un bravo ragazzo e un serio professionista, ma ha commesso un errore – ha detto al ‘Gazzettino’ -. Ne ho già parlato col ds Salvatori e la nostra opinione è quella di prendere un provvedimento per dare un segnale molto forte. La nostra linea comportamentale è quella di rispettare le decisioni arbitrali anche se sbagliate”. Baraldi ha parlato anche dell’infortunio di Babacar e della possibilità di tornare sul mercato: “Speriamo che Babacar rientri prima, il periodo indicato è precauzionale. Abbiamo analizzato i possibili giocatori a disposizione, ma è difficile trovarne uno pronto subito e allora conviene stringere i denti e aspettare valutando a gennaio, anche perché contiamo molto su Raimondi”.
FONTE: SerieBNews.com
Jorginho diventa italiano e ora sogna l'azzurro
L'APPUNTAMENTO. Accompagnato dal presidente Giovanni Martinelli, il giovane centrocampista è stato ricevuto dal sindaco Tosi a Palazzo Barbieri. «Sono orgoglioso e molto felice, per me e anche per la mia famiglia Un premio per tutti i sacrifici fatti e le difficoltà superate nella vita»
03/10/2012
Stringe tra le mani la bandiera tricolore e non può nascondere l'emozione. Jorge Luiz Frello Filho, per tutti «Jorginho», da oggi è un cittadino italiano. Ieri mattina, accompagnato dal vice presidente del Verona Giovanni Martinelli, è stato ricevuto a Palazzo Barbieri per la firma di rito. Grazie a un trisavolo originario di Lusiana, in provincia di Vicenza, Jorginho ha acquisito la nazionalità italiana per «nascita». «Però non chiamatemi Giorgio, preferisco restare Jorginho - ha detto con un bel sorriso dopo la cerimonia -. Sono onorato e orgoglioso per chè ho raggiunto un obiettivo importante. Sono molto felice. Sono diventato italiano e posso pensare anche alla mia famiglia, a mia sorella. Adesso possono diventare italiani anche loro». E così, grazie alle origini vicentine, il baby regista di Mandorlini, è diventato un cittadino italiano. Un altro derby vinto... «Vorrei andare a Lusiana, a vedere la città del mio trisnonno - racconta - fino a poco tempo fa non sapevo dove fosse. Ora mi piacerebbe scoprire le mie origini». Ma il presente di Jorginho è Verona, la maglia dell'Hellas, il legame con i tifosi.
«Sono arrivato a Verona e per me è stata una fortuna - ammette il nuovo cittadino italiano - perchè ho incontrato tante difficoltà nella mia vita. Questa è una bella città, accogliente, il sindaco e il Comune mi hanno aiutato tanto». Una vita difficile, una storia fatta di tanti sacrifici, il pallone è diventato un'ancora di salvataggio. «Da piccolino sono cresciuto dormendo con il pallone - continua - anche la mia mamma giocava a calcio, il pallone è sempre stata la mia vita e ora posso continuare a vivere questo sogno». Lo portò in Italia Alessandro De Blasi, l'imprenditore che qualche anno cercò anche di acquistare il Verona. Era in età da Allievi, fu aggregato alla Primavera, iniziò subito ad allenarsi con la prima squadra. I compagni più vecchi giravano al largo da quel «talentino» tutto ossa e pochi muscoli che però sapeva giocare un gran calcio. Tutti capirono che poteva arrivare in alto, aveva qualità e classe, testa sulle spalle e tanta «fame».
Riccardo Prisciantelli, allora diesse del Verona, convinse Previdi e il Conte Arvedi e lo mise sotto contratto. Nell'estate del 2010 Gibellini lo mandò in prestito alla Sambo, un anno dopo lo riportò in maglia gialloblù e lo inserì nella rosa della prima squadra. Mister Mandorlini lo ha «plasmato», adesso è un punto di riferimento dell'Hellas. Ora è italiano a tutti gli effetti, potrebbe farci un pensierino anche Prandelli in futuro, adesso potrebbe convincere Devis Mangia tecnico dell'Under 21. «La Nazionale italiana? Sarebbe un onore, un orgoglio per me e per la mia famiglia - conclude Jorginho - un premio perchè ho superato tante difficoltà: le persone pensano che sia facile diventare un calciatore, però non è così semplice. Io ho lasciato la mia famiglia a 13 anni per andare lontano da casa e poi a 15 anni l'ho lasciata di nuovo per andare dall'altra parte del mondo. Arrivare qui mi rende orgoglioso per quello che ho fatto. Ma sulla Nazionale azzurra non voglio crearmi troppe aspettative».
Luca Mantovani
De Vitis, un cuore diviso a metà: «Amo l'Hellas ma tifo per Ale»
VITA DA EX. Ha centrato due promozioni con il Verona, adesso segue Maietta e compagni e fa l'opinionista a Tele Arena: «Il ricordo più bello? L'abbraccio della città dopo il pareggio di Lucca Un tridente con Cacia e Bojinov? Trent'anni fa si poteva anche fare»
02/10/2012
Era piccolo Alessandro, quando papà Totò segnava gol uno dietro l'altro. Una leggenda al Bentegodi, ma Ale non poteva capire ancora. Piano piano il ragazzo è cresciuto, bravo in campo e fuori, fino a diventare forte quasi quanto il padre. Per la prima volta, venerdì, avrà di fronte l'Hellas e i colori che sono stati anche i suoi. L'anno scorso, con il Modena, saltò per infortunio andata e ritorno. Dura per Totò De Vitis vedere Alessandro contro il suo Verona. «C'era anche lui alla biciclettata di noi giocatori e staff dopo il primo campionato vinto con Perotti, lo ricordo come se fosse ora», racconta Totò, che una serata così non se la perderebbe nemmeno per tutto l'oro del mondo. Che raccomandazione darà a suo figlio da qui a venerdì? «Lui si è già fatto un'idea dell'Hellas, credo anche dell'importanza della partita. Non servirà dirgli molto». Alessandro è cresciuto in fretta «Premessa doverosa: Ale non ha ancora fatto niente. Ha una strada molto lunga ancora da percorrere. Nel frattempo è maturato tanto dal punto di vista caratteriale, fisicamente pure. Credevo potesse avvertire maggiormente il salto dalla Primavera alla prima squadra, invece non l'ha pagato eccessivamente. Questo va a so favore. Deve però continuare così, senza fermarsi».
Lui ha vissuto anni belli a Verona «Da tre a otto anni, con il papà che raggiungeva due promozioni bellissime anche se di mezzo c'è stata un'amara retrocessione. Il legame è e sarà sempre molto forte, anche se era piccolo». I gol di papà sotto la Curva Sud li ha visti? «Di cassette ne ho conservate molte, a volte ci prendiamo un po' di tempo per noi e le riguardiamo. È sempre bello, Verona è indimenticabile». Il suo ricordo più vivo? «È un momento lungo quattro anni. Forse il primo campionato con Perotti è quello che mi è restato più nella memoria, ma non posso non conservare altri attimi davvero straordinari ed un periodo bellissimo della mia vita. Se dovessi isolare un'immagine su tutte direi l'accoglienza della città una volta tornati da Lucca, dopo quel pari che ci diede la promozione». Che partita sarà? «Una bella partita fra due buone squadre che cercano di giocare a calcio. La differenza a livello tecnico e di organico pende dalla parte del Verona, ma il valore non si misura solo dalla somma di tanti giocatori».
Le piace Pea? «Gli ultimi anni e i risultati che ha ottenuto parlano decisamente a suo vaore. Come allenatore non si discute». Cacia è l'attaccante più forte della serie B? «Se non è il più forte è uno dei più forti. Non ne vedo tanti meglio di lui». Mandorlini l'ha subito caricato di responsabilità «Cacia è uno che devi stimolare, che devi far sentire importante. Allora da lui otterrai il massimo. Avete visto quanto ha inciso in queste prime partite». A Padova non è stato così «Dopo un mese che alleni Cacia non puoi non renderti conto di avere dalla tua un giocatore dalle grandi qualità. Di certo uno come lui non lo puoi utilizzare una volta sì e tre no». La chiave quale sarà? «Chi vuol vincere dovrà rendere al meglio dal punto di vista tattico, tecnico e fisico». Gomez-Cacia-De Vitis non sarebbe un cattivo tridente «Forse trent'anni fa». Adesso c'è anche Bojinov, ha visto il gol al Bari? Alla De Vitis «Non chiedetemi dove deve giocare Bojinov, per me può benissimo coesistere con Cacia ad esempio. Ma per questo c'è Mandorlini, nessuno meglio di lui sa quel che fare». Sarà all'Euganeo venerdì? «Come no, ci sarò eccome». Farà il tifo per il Padova? «Mi spiace, amo Verona, ma i sentimenti di padre vengono prima di tutto».
Alessandro De Pietro
Metti un Bojinov nel motore gialloblù. E Mandorlini sorride
I segreti del Verona che decolla? «Le risorse di una rosa di qualità, giocatori che si adattano a più ruoli e la determinazione del gruppo»
01/10/2012
Verona. Una settimana fa, alla fine della partita con il Novara, Andrea Mandorlini si era fermato in mezzo al campo con Juanito Gomez. «Dovevi gettarti su quel pallone, invece non ci abbiamo creduto», aveva detto a botta calda il tecnico gialloblù all'attaccante argentino, «colpevole» di essere arrivato in ritardo sul traversone messo in mezzo da Maietta a pochi secondi dalla fine. «Non lo faccio mai - aveva spiegato in sala stampa - ma l'atteggiamento del Verona deve essere sempre quello, capire che possiamo vincere dal primo all'ultimo minuto».
La lezione del mister ha raggiunto l'effetto sperato. Contro il Bari, Valeri Bojinov s'è gettato sul cross di Cacciatore dalla destra, ha anticipato Borghese e Lamanna e regalato tre punti d'oro all'Hellas in una fase molto delicata del campionato. Una partita decisa dal colpo del bomber, del campione che si è messo a disposizione del Verona. «Siamo stati bravi a crederci fino in fondo, anche questa volta - ammette Mandorlini dopo la vittoria con i pugliesi - questo deve essere l'atteggiamento della mia squadra, quello che mi piace dei ragazzi. Non può essere un caso se abbiamo vinto tante partite nei minuti finali, vuol dire che ci siamo sempre, senza mollare nemmeno un pallone». Un successo che conferma la crescita costante dei gialloblù. L'Hellas ha portato a casa la quarta vittoria nelle ultime cinque gare - prima Reggina e Vicenza, poi il pareggio con il Novara, infine Varese e Bari - e rimane in perfetta media inglese. «Dicono che è molto importante in B - taglia corto il tecnico - ma noi dobbiamo andare in campo sempre per vincere, se poi gli avversari sono più bravi, non possiamo che arrenderci».
Poteva succedere anche con il Bari anche perchè negli ultimi minuti Mandorlini ha rischiato il tutto per tutto gettando nella mischia quattro attaccanti, due esterni offensivi e due bomber in mezzo all'area. «I nostri avversari hanno giocato una bella partita, hanno cercato di portare a casa i tre punti - continua l'allenatore del Verona - in un paio di occasioni è stato bravo Rafael ma la vittoria è meritata». Considerando le partite di Coppa Italia con Entella e Genoa il bottino stagionale è di cinque vittorie, quattro pari e zero sconfitte con 19 gol all'attivo. Il Bari è una «bestia nera» per la formazione scaligera che ha battuto i pugliesi nelle ultime cinque occasioni. Andrea Mandorlini si è seduto 83 volte sulla panchina gialloblù e ha portato a casa 41 vittorie, quasi il cinquanta per cento. Un ruolino di marcia importante, una striscia positiva che parte proprio dal Bentegodi. L'Hellas non perde in casa da un anno - l'ultima sconfitta con il Torino è arrivata il 9 ottobre del 2011 con il Torino - e nelle 21 partite giocate davanti al pubblico amico ha collezionato 16 vittorie e 5 pareggi. «I segreti del Verona? Non ci sono segreti - conclude il tecnico - tanto lavoro, gente che si sacrifica, un gruppo con giocatori di qualità e ragazzi in gamba che ricoprono più ruoli, dove li metto, loro stanno. Siamo sulla strada giusta».
Luca Mantovani
FONTE: LArena.it
Jorginho italiano: "La Nazionale? Sarebbe un onore"
Postata il 02/10/2012 alle ore 13:49
Il centrocampista brasiliano ha ottenuto la cittadinanza dal sindaco Tosi: "Non aspetto altro che una chiamata dall'Under 21. E devo ringraziare Verona per quello che mi ha dato"
VERONA - Frello Filho Jorge Luiz, conosciuto come Jorginho, è un cittadino italiano. A Palazzo Barbieri è stato ricevuto dal sindaco Flavio Tosi per la firma di rito. Originario di Lusiana (provincia di Vicenza), Jorginho ha acquisito la nazionalità italiana per "nascita". Ecco le sue dichiarazioni dopo la cerimonia: "Però non chiamatemi Giorgio, preferisco restare Jorginho (ride,ndr). Sono onorato e orgoglioso per essere riuscito a raggiungere questa cosa, sono molto felice. Sono diventato italiano e posso pensare anche alla mia famiglia, a mia sorella, che possono diventare italiani anche loro. Vorrei andare a Lusiana, a vedere la città del mio trisnonno, fino a poco tempo fa non sapevo dove fosse. Ora mi piacerebbe scoprire le mie origini. Sono arrivato a Verona e per me è stata una fortuna, perché ho avuto tante difficoltà. E' una bella città, accogliente, il sindaco e il Comune ci hanno aiutato tanto. Da piccolino sono cresciuto dormendo con il pallone, il calcio è sempre stata la mia vita e ora posso continuare a vivere questo sogno. La Nazionale italiana? Sarebbe un onore, un orgoglio per me e per la mia famiglia. E soprattutto perché ho avuto tante difficoltà: le persone pensano che sia facile diventare un calciatore, però non è così semplice. Io ho lasciato la mia famiglia a 13 anni per andare lontano da casa e poi a 15 anni l'ho lasciata di nuovo per andare dall'altra parte del mondo. Arrivare qui mi rende orgoglioso di quello che ho fatto e di ciò che potrò fare. Ma sulla Nazionale azzurra vediamo, non voglio crearmi delle aspettative".
Ufficio Stampa
Martinelli: "Inizio discreto, ora diamo il massimo"
Postata il 02/10/2012 alle ore 15:26
Il vicepresidente gialloblù alla cerimonia per Jorginho: "E' un patrimonio dell'Hellas e lo potrà essere dell'Italia. Il campionato? Ancora lungo, nessuna squadra va sottovalutata"
VERONA - Ecco le dichiarazioni del vicepresidente gialloblù, Giovanni Martinelli, intervenuto alla cerimonia a Palazzo Barbieri per la cittadinanza italiana di Jorginho: "Sono felice per lui e per l'Hellas. "Giorgio" ha ottenuto la cittadinanza e noi abbiamo aggiunto un potenziale giocatore da Nazionale dell'Under 21. Ha un grande futuro davanti, è ancora un giovane per l'Hellas ma diventerà un calciatore importante per l'Italia. La stagione? Abbiamo cominciato discretamente, queste ultime partite siamo migliorati ma hanno evidenziato che tutte le squadre sono toste e nessuna molla. Bisogna insistere, perché anche noi dovremo essere sempre al massimo. Setti? E' il mio compagno ideale, feci tanti incontri con vari personaggi, ma con lui a prima vista ci siamo intesi subito. E stiamo rispettando il nostro programma, anche se la strada è molto lunga. Lo stadio? E' un progetto fondamentale per l'Hellas, permetterebbe varie iniziative ed è necessario lo stadio di proprietà. Noi con il Comune e con il Sindaco abbiamo raggiunto un'intesa di massima. Ed è giusto andare avanti in questo progetto".
Ufficio Stampa
Nazionale, Bojinov convocato dalla Bulgaria
Postata il 02/10/2012 alle ore 17:56
Dopo il gol al Bari risponde alla chiamata di Penev. Contro il Grosseto (14 ottobre) non ci saranno nemmeno Hallfredsson, Bacinovic e Sluga, impegnati con le rispettive Nazionali
VERONA - Sono 4 i calciatori dell'Hellas Verona convocati dalle rispettive Nazionali. Il ritorno più gradito è quello di Valeri Bojinov, che dopo il gol-vittoria contro il Bari, è stato chiamato dalla Bulgaria per gli impegni con la Danimarca (12 ottobre) e con la Repubblica Ceca (16 ottobre). Per la gara al Bentegodi contro il Grosseto (sabato 14 ottobre) non saranno disponibili nemmeno Emil Hallfredsson (che giocherà con l'Islanda il 12 in Albania e ospiterà la Svizzera il 16) e Armin Bacinovic (in campo con la Slovenia il 12 contro Cipro e il 16 in Albania). Anche Simon Sluga non sarà a disposizione della Primavera gialloblù: sarà impegnato il 10 ottobre a Portogruaro con la Croazia U20 che sfiderà l'Italia.
Ufficio Stampa
Sandrà: lavoro differenziato per Cocco e Crespo
Postata il 01/10/2012 alle ore 18:30
Mandorlini ha recuperato anche Calvano in vista della trasferta di venerdì contro il Padova: martedì allenamento pomeridiano a Sandrà
SANDRA' - Tutti a disposizione dell'allenatore Andrea Mandorlini in vista della trasferta di Padova venerdì 5 ottobre. Presente anche Calvano, che ha recuperato dalla sindrome influenzale, soltanto per Cocco e Crespo lavoro differenziato: chi non ha giocato sabato contro il Bari è stato impegnato in una partitella, oltre al al lavoro in palestra. Ecco, di seguito, il programma completo degli allenamenti.
Martedì: seduta pomeridiana (ore 17).
Mercoledì (a porte chiuse): seduta pomeridiana (ore 17).
Giovedì (a porte chiuse): seduta pomeridiana (ore 16.30).
Venerdì: Padova-Hellas Verona (ore 20.45).
Ufficio Stampa
Jorginho è un cittadino italiano
Postata il 01/10/2012 alle ore 16:02
Completata la pratica per il rilascio della cittadinanza: il centrocampista italo-brasiliano sarà ricevuto dal sindaco Tosi martedì 2 ottobre a Palazzo Barbieri (ore 11.30)
VERONA - L'Hellas Verona F.C., congiuntamente al Comune di Verona, è felice di annunciare che Frello Filho Jorge Luiz, conosciuto come Jorginho, è diventato cittadino italiano. Originario di Lusiana (provincia di Vicenza), dove risiedeva il trisnonno paterno, il signor Frello, Jorginho ha completato la procedura per l'ottenimento della cittadinanza grazie alla collaborazione degli uffici preposti del Comune di Verona, a cui la società gialloblù rivolge un ringraziamento speciale.
Nato a Imbituba (Brasile) il 20 dicembre 1991 e tesserato per la prima volta con i gialloblù nel 2007-08, Jorginho riceverà la cittadinanza dal sindaco Flavio Tosi nella giornata di martedì 2 ottobre a Palazzo Barbieri (ore 11.30).
Ufficio Stampa
Giovanili: i risultati della settimana
Postata il 01/10/2012 alle ore 18:20
VERONA - Ecco i risultati del settore giovanile dell'Hellas Verona. Di seguito risultati e tabellini di amichevoli e partite di campionato di tutte le formazioni gialloblù impegnate durante la settimana.
ALLIEVI NAZIONALI '96
(campionato)
CITTADELLA-HELLAS VERONA 2-0
Marcatori: 11' st Lorenzetti, 17' st Bizzotto.
Cittadella: Zanin, Campello, Amato, Cecconello, Antonello (dal 10' st Martinello), Zanata, Rampazzo (dal 4’ st Parisotto), Macolino (dal 1’ st Xamin), Fraipong (dal 21' st Rossignoli), Materazzo (dal 7' st Bizzotto, dal 36' st Furlan), Eulogi (dal 1’ st Lorenzetti).
A disposizione: Fasolo, Gabrieli.
All.: Furlan.
Hellas Verona: Nervo, Varano, Micheletto, Spadaro (dal 4’ st Cacciatori), Rossi, Cortese, Ronconi (dal 18’ st Quintarelli), Brocco (dal 25’ st Lopriore), Lapolla (dal 19’ st Furgeri), Abbagnato (dal 14’ st Cristanelli), Birlea.
A disposizione: Mazzali, Maroccolo, Yaya, Savoia.
All.: Pavanel.
CITTADELLA - All'inizio della partita si vede un buon Hellas, che mette alle corde la difesa avversaria. Ma con il passare dei minuti le due squadre, ben messe in campo, si annullano a vicenda e si notano solo le individualità: Frinpong e Rampazzo da una parte e Varano, Rossi e Cortese dall'altra. Nel secondo tempo, il Cittadella, con alcuni cambi cresce, soprattutto fisicamente, e al minuto 11 passa in vantaggio, Lorenzetti di forza si libera del difensore e calcia un bel diagonale sul secondo palo. Dopo solo 5 minuti i padroni di casa raddoppiano: Bizzotto sfrutta un rimpallo favorevole, si trova la palla sui piedi e solo davanti al portiere segna. Il Verona reagisce anche grazie ai cambi di Pavanel, che mette in campo forze fresche e mette in difficoltà il Cittadella, ma il risultato non cambia.
ALLIEVI NAZIONALI '97
(campionato)
PADOVA-HELLAS 3-2
Marcatori: 5’ pt Zampini, 41’ pt Caccin, 2’ st Babolin, 28’ st Callegaro, 38’ st Bellinazzi.
PADOVA: Ruzzarin, Venturi (dal 25' st Vanegas), Caratura (dal 30' st Ceccianato), Callegaro (dal 36' st Mituku), Di Maio, Stefanelli, Babolin, Goh (dal 1' st Morescai), Cecconello (dal 15' st Canton), Caccin, Marcandella (dal 7' st Torregrossa).
A disposizione: Dardengo, Ceccianato, Canton, Morescai, Torregrossa, Vanegas, Mituku.
All.: Pellizzaro.
HELLAS VERONA: Polini, Gobbi, Piccinini (dal 14' st Bellinazzi), Ederle, Contri, Zampini (dal 30' st Cuccaroni), Paoli, Tomè (dal 19' st Tamburini), Oliboni (dal 30' st Faccioli), Cristanini.
A disposizione: Aduini, Baschera, Bellinazzi, Faccioli, Cuccaroni, Tamburini, Salvetti.
All.: Pellegrini.
GIOVANISSIMI REGIONALI '99
(campionato)
HELLAS VERONA-PADOVA 2-2
Marcature: 17’ pt Ballarin, 12’ st Aloisi (rig.), 20’ st Sterzi, 27’ st Boreggio.
HELLAS VERONA: Carletti, Cinti, Polato (dal 16’ st Gaburro), Forgia, Cottini (dal 16’ st Guerrini), Ghiotto, Cristini (dal 9’ st Sterzi), Danzi, Aloisi, Lonardi (dal 16’ st Gardini), Gecchele (dal 6’ st Gomes Elluan).
A disposizione: Battaglini, Faedo.
All.: Ghirardello.
PADOVA: Corassaniti (dal 1’ st De Bastiani), Colacicco, Parmegian (dal 1’ st Vanzan), Oukhadda, Menato, Morello (dal 17’ st Moro) , Bullo (dal 1’ st Pasquali), Scapin (dal 17’ st Rossi), Ballarin, Barzon (dal 1’ st Boreggio), Guengane (dal 1’ st Faggin).
All.: Birra.
VERONA - Grande partita per l’Hellas Verona, contro una la capolista. Con una bella prestazione, sia dal punto di vista tecnico-tattico che da quello agonistico, i ragazzi di mister Ghirardello mettono in seria difficoltà i quotati avversari. Il primo tempo vede una supremazia gialloblù fino al 17’, quando un errore difensivo permette al Padova di andare in vantaggio, ma la squadra non subisce il colpo e continua a creare azioni pericolose. Nel secondo tempo arriva il meritato pareggio: rigore su Elluan e capitan Aloisi trasforma. Il Verona spinge alla ricerca del vantaggio, e con Terzi raggiunge l'obbiettivio. Ma i biancoscudati in un capovolgimento di fronte, in sospetto fuorigioco, trovano il definitivo 2 a 2.
GIOVANISSIMI 2000
(amichevole)
HELLAS VERONA-PADOVA 3-0
Marcatori: Vigolo (2), Tedesco.
HELLAS VERONA: De Guidi, Rizzi, Tedesco, Gambato, Venturini, Valente, Peretti, Spinelli, De Togni, Vigolo, Tomelleri.
A disposizione: Bertasini, Aggrey, Brentegani, Kumbulla, Spezia, Ruviero, Turrini.
All.: Marchesini.
ESORDIENTI 2001
(Torneo Rovereto Night Cup)
Semifinale
HELLAS VERONA-SUDTIROL 3-0
Marcatori: Di Serio, Del Duca, Campaldini.
Finale
HELLAS VERONA-MEZZOCORONA 4-0
Marcatori: Campaldini, Budic, Roncolato, Di Serio.
ESORDIENTI 2002
(Campionato 29/09)
GOLOSINE-HELLAS VERONA 3-5
Marcatori Hellas Verona: Le Fosse(2), Marastoni, Bragantini, Consolini.
HELLAS VERONA: Grigolini, Biasi, Segalla, Consolini, Campagnari, Florio, Marastoni, Marchesini, Fadini, Bragantini, Le Fosse ,Tosi , Ceradini, Sossella.
All.: Marchi.
(Amichevole 30/09)
PADOVA-HELLAS VERONA 6-3
Marcatori Hellas Verona: Lerco, Squarzoni, Puttini.
HELLAS VERONA: Dal Castello, Filippini, Calabrese, Avagliano, Campagnari, Udoyie, Lerco, Viviani, Martone, Squarzoni, Puttini, Grigolini, Ceradini, Donatoni.
All.: Marchi.
PULCINI 2003
(Torneo Rigoni's Cup 29/09)
HELLAS VERONA-ROVERETO 3-0
(Qualificazioni)
Marcatori Hellas Verona: De Martino (2), Ferrarese.
HELLAS VERONA-ALENSE 6-1
(Semifinale)
Marcatori Hellas Verona: Micheletto, Ferrarese, Bernardi, De Martino, Rossi (2).
HELLAS VERONA-SUDTIROL 8-0
(Finale)
Marcatori Hellas Verona: Bernardi, Micheletto, Gardini, Ferrarese, Rossi (4).
HELLAS VERONA: Lonardi, Campobello, Gardini, De Martino, Micheletto, Bernardi, Rossi, Ferrarese.
All.: Saccuman.
ROVERETO - Arriva un altro bel successo per i baby gialloblù di mister Saccuman nel torneo Rigoni's Cup di Rovereto. Nella prima partita sconfiggono il Rovereto per 3 a 0 con 2 gol di Di Martino e la rete di capitan Ferrarese. Appena il tempo di riposare e si torna in campo con un’altra vittoria contro l’Alense, in rete Micheletto, Ferrarese, Bernardi, Di Martino e due volte Rossi. Per la finale la squadra entra in campo convinta dal mister ad alzare ancora il ritmo, contro un Sud Tirol a punteggio pieno proprio come il Verona. Il primo tempo finisce già 6 a 0 con Bernardi, Ferrarese, Gardini, e la tripletta di Rossi. Nel secondo tempo la stanchezza si fa sentire ma la squadra mantiene il bel gioco mandando in rete ancora Rossi e Bernardi che fissano il punteggio sull' 8 a 0. Finisce con una grande vittoria per l'Hellas Verona che si regala il primo trofeo della stagione per la gioia di mister Saccuman, del dirigente accompagnatore Lonardi, dello staff e di tutti i genitori presenti.
(Amichevole 30/09)
HELLAS VERONA-CREMONESE 7-6
Marcatori Hellas Verona: Marini (3), Bragantini, Multari, Rubino, Crema.
HELLAS VERONA: Anderluzzi, Crema, Multari, Campobello, Florio, Gasparella, Bragantini, Rubino, Marini.
All.: Saccuman.
VERONA - Pronti via e l’Hellas va subito in svantaggio, ma un sinistro magico di Bragantini riporta il punteggio in parità, dopo poco Multari firma il vantaggio su punizione. Il secondo tempo non é certamente dei migliori e la Cremonese riesce a ribaltare il punteggio. Nel terzo tempo la compagine gialloblù attacca molto ma pareggia solo nel finale con un’ azione devastante di Bragantini sulla destra, palla al centro, controllo di Rubino e fendente rasoterra sul quale nulla può il portiere ospite. Nel quarto e ultimo tempo succede di tutto Crema prima e Marini poi portano l'Hellas avanti di 2 lunghezze. La Cremonese non ci sta e reagisce, accorciando le distanze, ma Marini, con “cucchiaio” dal limite dell'area, mette il risultato al sicuro e sempre il numero nove lo consolida ulteriormente portando i gialloblù a più tre. Nei minuti finali, gli avversari riescono a segnare 2 reti, ma il Verona riesce a portare a casa il risultato, senza altri patemi.
PULCINI 2004
(amichevole)
HELLAS VERONA-CREMONESE 5-1
Marcatori Hellas Verona: Boschelli (2), Colella, Cunico, Meneghetti, Patanè (3).
Ufficio Stampa
Primavera, il Chievo vince il derby per 2-0
Postata il 29/09/2012 alle ore 17:56
La squadra di Lorenzini subisce due gol nei primi 15' da Franchini, poi prova a reagire ma non riesce ad andare in rete: quinto ko nelle ultime 5 partite (Coppa Italia compresa)
SOAVE - Va al Chievo il derby Primavera con l'Hellas. La doppietta di Franchini regala il successo ai clivensi di mister Nicolato. Al primo affondo Chievo in vantaggio: Cisotti scappa sulla destra, mette in mezzo e Franchini lasciato tutto solo appoggia in rete senza problemi. Dopo solo 5 minuti gli ospiti raddoppiano, ancora con Franchini che entra in area e calcia indisturbato verso la porta di Sluga, Huston prova a salvare ma la palla entra in rete. Da lì in poi è un monologo dell'Hellas Verona ma i ragazzi di Lorenzini non riescono a segnare nonostante i continui attacchi. Nella ripresa la musica non cambia ma l'Hellas resta ancora senza gol: arrivano corner a ripetizione e qualche azione dalle parti dell'area avversaria ma il risultato non cambia più fino alla fine. E per l'Hellas Verona ecco la quinta sconfitta nelle ultime 5 partite (compresa la Coppa Italia).
HELLAS VERONA-CHIEVO 0-2
Marcatori: 10' e 15' pt Franchini.
Hellas Verona (4-3-3): Sluga; Garattoni, Huston, Belfanti, Nyamekeh; Ballarini (dal 42' pt Badu), Arzamendia, Barone (dal 20' st Formigoni); De Vita; Alba, Verdun (dal 35' st Drago). All.: Lorenzini.
Chievo Verona (4-3-3): Provedel; Costa, Fochesato, Coulibaly, Manfrin; Franchini (dal 16' st Djiby) Cecco (dal 40' st Da Silva), Burato; Cisotti, Ekuban (dal 15' pt Paruzza) Zerbo. All.: Nicolato.
Arbitro: Caso di Verona.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
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CAGLIARI, VIA FICCADENTI: AL SUO POSTO L'EX CAPITANO DIEGO LOPEZ
Martedì 02 Ottobre 2012 - 09:55
CAGLIARI - L'ex difensore e capitano del Cagliari Diego Lopez alla guida dei rossoblù: non è ancora ufficiale ma ormai si aspetta soltanto la comunicazione della società. Dovrebbe esser soltanto una questione di ore: l'attesa è legata alla risoluzione del rapporto con Massimo Ficcadenti.
Lopez, che attualmente allena la formazione Primavera, non dispone del patentino di allenatore per guidare una squadra di serie A: dovrebbe essere affiancato da un altro ex rossoblù, Ivo Pulga, negli anni scorsi nello staff tecnico del Modena. Tramontate tutte le altre ipotesi circolate in questi giorni: dai ritorni di Reja, Arrigoni o Ballardini all'arrivo di Rossi. Una soluzione interna, dunque, come era gia accaduto nel passato.
L'ultima volta toccò alla coppia Melis-Festa guidare la squadra dopo l'improvviso esonero di Allegri (aprile 2010), passato poi nella stagione successiva al Milan. Per i due nemmeno la gioia di una vittoria: quattro punti in cinque partite. Poi l'anno successivo la squadra fu affidata a Bisoli.
Andando a ritroso nel tempo nella storia del Cagliari si ricorda (stagione 2001-2002) anche l'accoppiata Nuciari-Matteoli, chiamata in serie B al capezzale del Cagliari per rimpiazzare il tecnico Sala. Il tandem conquistò otto punti in otto partite prima di lasciare la panchina a Sonetti.
CHIEVO, CORINI È IL NUOVO ALLENATORE. DI CARLO VIA DOPO 5 KO CONSECUTIVI
Martedì 02 Ottobre 2012 - 10:07
VERONA - Addio Di Carlo, ecco Corini. Cambio in panchina per il Chievo Verona, dopo le cinque sconfitte consecutive di inizio anno. Manca ancora l'annuncio ufficiale, ma secondo quanto riporta Sky Sport, l'ex capitano clivense Eugenio Corini dirigerà oggi il primo allenamento: per lui contratto di un anno con opzione per il secondo.
IL PRESIDENTE DEL MANTOVA LORI ARRESTATO PER BANCAROTTA -FOTO
Martedì 02 Ottobre 2012 - 12:35
ROMA - Fabrizio Lori, presidente e azionista di maggioranza del Mantova - società attualmente in fallimento -, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza con l'accusa di bancarotta fraudolenta.
L'indagine nei confronti di Lori, che è anche Ad delle società del gruppo Pansac, la società fallita di famiglia, specializzata in materie plastiche, si è incentrata in particolare sui rapporti intercorsi tra le società del gruppo e il Mantova e, in particolare, su alcuni contratti di consulenza stipulati da quest'ultimo con le società Foxenergy Srl e Kibuz srl.
A fronte di un fallimento di quasi 300 milioni, la procura di Mantova ritiene di aver documentato operazioni distrattive e dissipative fatte da Lori ai danni della Pansac per un importo di circa 40 milioni. Di questi, 19 sarebbero stati illecitamente trasferiti tra il 2004 e il 2010 al Mantova calcio.
L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal Gip Alessandra Clemente, su richiesta del Pm Isidoro Palma.
ARRESTO CARDIACO IN CAMPO PER L'OLANDESE SNO, DEFIBRILLATORE LO SALVA -FOTO/VIDEO
Domenica 30 Settembre 2012 - 10:04
ROTTERDAM - L'uso immediato del defibrillatore in campo ha consentito di salvare la vita al centrocampista del Nec Nijmegen Evander Sno. Il calciatore ha sofferto un arresto cardiaco durante la partita della massima serie olandese contro il Feyenoord, a Rotterdam, ma è stato salvato dall'immediato uso del defibrillatore interno che ha impiantato nel suo corpo, e ha potuto lasciare il campo, al 34' pt, sulle proprie gambe. Poi è stato ricoverato in ospedale.
IL TERRORE NEI SUOI OCCHI Sno si è accasciato al suolo durante la partita, ed è stato immediatamente soccorso. «Evander Sno ha avuto un arresto cardiaco, seguito dallo shock interno del suo defibrillatore. Ad un certo punto nei suoi occhi ho visto il terrore», ha raccontato il medico del Feyenoord, Casper van Eijck. «È stato trasportato in ospedale - ha aggiunto - perchè il defibrillatore gli ha causato un'aritmia, e quindi è stato deciso di ricoverarlo». Al calciatore, ex nazionale under 23 olandese, è stato impiantato un defibrillatore interno dopo che, nel settembre del 2010 quando giocava nell'Ajax, era stato colpito da infarto mentre stava giocando una partita del campionato riserve contro il Vitesse. In quell'occasione il defibrillatore presente a bordo campo gli aveva salvato la vita, e poi era stato deciso, su richiesta del calciatore che non voleva smettere di giocare, di impiantargliene uno, grazie al quale ha potuto continuare la carriera. In passato il 25enne Sno, che ha avuto esperienze anche in Scozia nel Celtic e in Inghilterra nel Bristol City, era stato sul punto di passare al Genoa, ma poi l'accordo era stato annullato perchè il calciatore non aveva passato le visite mediche del club ligure, essendo state rilevate anomalie di tipo cardiaco.
MOTO GP, PEDROSA PRIMO RIAPRE IL MONDIALE. 2° LORENZO, OTTAVO ROSSI
Domenica 30 Settembre 2012 - 15:11
ROMA - Il pilota della Honda Dani Pedrosa ha vinto la 14/a gara del Mondiale MotoGP, il Gran Premio di Aragona, avvicinandosi di 5 punti al leader della classifica Jorge Lorenzo (Yamaha), che ha chiuso in seconda posizione. Completa il podio Andrea Dovizioso (Yamaha) che ha vinto il duello con il compagno di squadra Cal Crutchlow (Yamaha) per il terzo posto. Quinto posto per l'altra Yamaha ufficiale, quella di Ben Spies, poi la Honda privata di Alavro Bautista. Ottavo Valentino Rossi (Ducati).
Ha preceduto Rossi, piazzandosi al settimo posto, il sostituto di Casey Stoner, Jonathan Rea. Il nove volte campione del mondo ha fatto due errori: nel primo giro quando ha toccato in frenata Rea finendo largo, a met… gara Š uscito di pista in curva. Brutto volo per Nicky Hayden. Il compagno di squadra di Rossi in Ducati Š arrivato troppo veloce in una curva, andando a sbattere contro una protezione alla fine della via di fuga finendo sbalzato alle spalle della paratia. Nessuna conseguenza fisica per il pilota americano, che Š stato portato immediatamente al centro medico. A punti, in 15/a posizione, anche Michele Pirro (FTR-Honda).
PRANDELLI AL "FINOCCHIONA CUP": TORNEO DI CALCIO PER GAY -FOTO
Domenica 30 Settembre 2012 - 18:56
FIRENZE - Un calcio alla diversità. Questa è la filosofia con la quale si è disputata ieri a Firenze la "Finocchiona Cup", un torneo di calcio tra giocatori omosessuali. Dieci squadre, provenienti da quattro città italiane si sono affrontate sotto gli occhi del ct della Nazionale italiana Cesare Prandelli, che si è fermato anche a parlare con alcuni dei giocatori. Per la cronaca, la vittoria è andata ad una squadra romana.
MILAN PAREGGIA CON PARMA 1 A 1. ALLEGRI: "VOLEVAMO FAR REGALO AL PRESIDENTE" -FOTO
Sabato 29 Settembre 2012 - 21:20
PARMA- «Dispiace per il risultato. Siamo tutti molto arrabbiati perchè potevamo ottenere una vittoria meritata che ci avrebbe fatto fare un bel salto in classifica. Peccato anche perchè oggi è il compleanno di Berlusconi e la squadra ci teneva molto a fargli un bel regalo. Se non riusciamo a vincere partite come questa, vuol dire che difettiamo ancora in qualcosa». Massimiliano Allegri è convinto di aver lasciato due punti al Tardini, anche se in effetti pure il Parma ha qualcosa da recriminare. «Meritavamo la vittoria - spiega il tecnico - soprattutto per come abbiamo gestito la partita. Di questo sono contento. E sono sicuro che continuando così, giocando con questa buona tecnica, di partite come questa ne pareggeremo di meno e ne vinceremo di più.
Non l'abbiamo chiusa quando si doveva e abbiamo subito gol su palla ferma, il quinto su sei». Il 4-2-3-1? «Cambia poco, solo il vertice è più alto. Se abbiamo giocato meglio non è questione di modulo, ma di voglia». Roberto Donadoni, che pure fa gli auguri a Berlusconi, non concorda: «Forse nel primo tempo non siamo stati bravi a tenere palla e a sostenere l'attacco, ma non abbiamo concesso nulla, e il Milan ha tirato solo da fuori. Purtroppo abbiamo preso gol su un'ingenuità: non si può dare una ripartenza al Milan». Il tecnico, ammettendo che ci sono «almeno 70-80 allenatori al mondo che ambiscono a sedersi sulla panchina del Milan», dunque anche lui, spiega però che «il presente è qua, ho piena sintonia con Ghirardi e Leonardi e credo che il progetto sia giusto. Poi vedremo cosa il futuro ci riserverà».
Ma il Milan? «È indubbiamente una squadra in difficoltà, sappiamo che si è ridimensionata e non può essere un successo interno col Cagliari per dire che ha recuperato tutto». Il pubblico rossonero ha invocato il suo nome: «È stata un'emozione incredibile e ci tengo a ringraziarli uno ad uno. Sono momenti che valgono più di una vittoria sul campo perchè vuol dire che insieme si è fatto qualcosa di importante». C'era rigore su Lucarelli? «Non ho visto, ma credo sia oramai di dominio pubblico che non commento. Sbaglierò, ma se predico bene poi non razzolo male». Sul penalty non concesso parla anche Daniele Galloppa: «È inutile ora recriminare. Non ho visto bene, ma mi hanno detto che era un episodio simile a quello che abbiamo subito a Genova e lì il rigore l'hanno dato». Sul suo gol spiega: «Ammetto, sono stato fortunato perchè la palla è passata in mezzo alla barriera. Meglio così». Bojan dice: «Sono soddisfatto della partita e della mia prestazione, ma alla fine dovevamo fare il secondo gol». Ora si pensa alla Champions League: «È una gara molto importante che vogliamo vincere. Il derby? Prima pensiamo allo Zenit, poi avremo tutto il tempo per preparare quella gara».
ROMA UMILIATA A TORINO, JUVE VINCE 4-1. ZEMAN: "NETTAMENTE SUPERIORI A NOI" -FOTO
Sabato 29 Settembre 2012 - 23:10
TORINO- Juventus batte Roma 4-1 nel secondo anticipo di oggi del campionato di serie A.
ZEMAN- «Di chi è la colpa... Abbiamo cercato di fare la partita e non ci siamo riusciti dall'inizio. La Juventus è stata nettamente superiore per tutta la partita. Sicuramente non abbiamo fatto bene: non abbiamo nè difeso nè attaccato e siamo rimasti sempre in balia dell'avversario». È una disamina 'spietatà quella che, dai microfoni di Sky, Zdenek Zeman fa della prestazione della sua Roma contro la Juve. Ma questo gruppo romanista è compatibile con le idee di calcio di Zeman? «Secondo me sì - risponde il boemo -, il problema è trovare il filo del gioco: se non difendiamo insieme, la difesa si stacca giù e gli attaccanti salgono su nel mezzo non prendiamo nessuno. In fase offensiva se non giochiamo verticale e veloce non arriveremo mai. Lavoriamo, ma questa partita è stata molto brutta. A parte che prendere 3 gol in 7 minuti abbatte tutti...»
LE PAROLE DI GIOVINCO È una prestazione che ci mancava, dopo il passo falso di Firenze. Oggi era importante fare bene. Sono contento per il gol di Matri». È il commento a caldo di Sebastian Giovinco, fatto ai microfoni di Sky, sul 4-1 che la Juve ha inflitto alla Roma. «La Champions? Ci pensiamo da domani, stasera ci godiamo la vittoria - aggiunge 'la formica atomicà -. La mia esultanza alla Del Piero? Nessun riferimento, io sono Giovinco ed esulto alla mia maniera».
LA PARTITA Una partita nella partita. Juventus contro Roma, certo, ma soprattutto i tifosi bianconeri contro Zdenek Zeman. Erano sei anni (Juve-Lecce 4-1 in serie B nel 2006) che il tecnico boemo non incrociava i campioni d'Italia. In questo lasso di tempo, non sono mancate le frecciate più o meno velate dell'allenatore giallorosso al club torinese, anche nell'immediata vigilia della sfida. Logico dunque attedersi un accoglienza «speciale» dallo Stadium per Zeman.
E che questa partita fosse attesa non solo per i motivi calcistici lo si è intuito anche dalla scelta della Juve rafforzare il sistema di sicurezza. Raddoppiati gli steward attorno alla panchina della Roma (come si sa, al nuovo stadio bianconero sono inserite nelle tribune), otto in tutto, anche con agenti in borghese per evitare ogni possibile danno collaterale. Fischi e cori offensivi, in particolare contro la madre del tecnico romanista, hanno accompagnato l'ingresso della comitiva giallorossa al momento di visionare il campo, stesso trattamento alla lettura delle formazioni e all' ingresso in campo delle squadre.
Una ressa di fotografi lo attornia ai margini dell'area tecnica. Zeman non fa una grinza, non lascia trasparire alcuna emozione e segue la partita facendo la spola tra la panchina e il bordo campo. Il problema, più che dagli spalti, viene dal campo per l'allenatore boemo. La Juve dilaga in fretta, tre gol in 19 minuti, agli insulti si alternano più frequentemente gli olè che sottolineano possesso palla prolungato e la prova complessiva della Juve. «Il boemo ce l'avete voi» ironizzano i tifosi bianconeri, e dagli insulti si passa agli sberleffi e alle feste per i gol.
IL PESCARA FA BOTTINO PIENO A CAGLIARI. CONTESTAZIONE DEI TIFOSI SARDI -FOTO
Domenica 30 Settembre 2012 - 18:19
CAGLIARI - Pescara corsaro a Cagliari. Succede tutto nella ripresa. Al 5' vantaggio degli abruzzesi con una punizione vincente rasoterra di Terlizzi: decisiva la doppia deviazione Perico-Rossettini. Al 10' i sardi restano in dieci per l'espulsione dello stesso Rossettini. Al 31' il raddoppio della squadra di Stroppa: contropiede perfetto con Nielsen che trova Weiss, finta e tiro a rientrare. Nulla da fare per Agazzi. Al 37' il Cagliari di Ficcadenti accorcia le distanze: fallo di mani in area di Terlizzi e rigore segnato da Pinilla. Ma ormai è troppo tardi e all'Is Arenas finisce 1-2.
GILARDINO RE DI BOLOGNA: DOPPIETTA E CATANIA UMILIATO 4-0 -FOTO
Domenica 30 Settembre 2012 - 18:15
BOLOGNA - Fare tre gol in un'ora giocando di rimessa, in casa, e alla fine segnarne addirittura quattro ad un Catania che partiva con il doppio dei suoi punti. Questo è il Bologna di Pioli, arricchito da Gilardino, sempre più leader. I siciliani avevano giocato meglio, dando l'impressione di poter affondare il colpo. Con la solita manovra, brillante, veloce, i blitz di tutti i suoi argentini. Ma il Bologna ha stravinto. Perchè l'allenatore ha chiuso tutti gli spazi, 'sporcandò, come dice lui, il modulo e adattandolo agli avversari. E, soprattutto, perchè in quattro partite da titolare Alberto Gilardino ha già fatto cinque gol, raggiungendo quota 151 reti in A, a cinque da Gigi Riva e da Pippo Inzaghi. È la seconda doppietta quest'anno: lo stesso allenatore, alla vigilia, aveva confidato di non immaginare fosse così tanto forte. Così il bel Catania di Pulvirenti, nel momento in cui dalle ceneri di Windjet sta ripartendo una nuova società, precipita al Dall'Ara. Fin qui i rossoazzurri avevano perso solo con la Fiorentina. Recuperato Diamanti, la scelta inattesa è Curci in porta, al posto dell'altalenante Agliardi. Ma dopo un tempo, il primo si fa male ed è necessario il cambio e questa volta l'ex riserva di Gillet, fa un paio di salvataggi da ricordare. A proteggere l'area, la difesa a quattro sfoderata ogni volta che gioca contro tre punte. Il tridente tutto argentino è infatti una delle tante certezze del collega Maran, che lascia fuori Gomez per un pallido Castro. I meccanismi automatici di una squadra che ha cambiato pochissimo in estate, nei primi 20' mettono in difficoltà il Bologna. È un predominio, che si arresta quando Garics recupera una palla sulla linea di fondo, Diamanti fa un'insolita torre, Alvarez respinge corto. Arriva Guarente, carica la fionda e scaglia un sinistro incrociato impossibile per Andujar. La trama è quella e non cambierà: i siciliani costruiscono, il Bologna spezza con Taider e Perez a uomo su Lodi e Almiron. A rifinire, al 41', è ancora Garics che lancia Gilardino, spietato davanti ad Andujar. Due a zero, e la ruota che non gira è nella traversa di Capuano, un minuto dopo. Lo schema riparte nella ripresa, con Agliardi che vola su Lodi. Al primo contropiede, Gilardino si lancia e Andujar devia in angolo. Sul corner, prova di forza del goleador, che salta su Capuano e fa tre. Sessanta minuti, partita chiusa. Resta il tempo per vedere Agliardi parare ancora, Capuano espulso per uno strano fallo da ultimo uomo e Kone nel recupero dare alla vittoria le dimensioni che fanno esplodere il Dall'Ara.
NAPOLI DI RIGORE, JUVENTUS AGGANCIATA. LA LAZIO SEGUE, TORO A VALANGA -I RISULTATI
Domenica 30 Settembre 2012 - 17:49
GENOVA -Un rigore di Cavani basta per dire che è il Napoli l'anti-Juve. Walter Mazzarri aveva volato basso alla vigilia della sfida con Ciro Ferrara dicendo che è troppo presto per dire chi affianca i bianconeri nella volata scudetto: a Marassi, nel difficile confronto con la Samp, il tecnico dei partenopei si fa espellere per proteste, ma la sua squadra non perde la calma e torna a casa con con tre punti pesantissimi. Vittoria e aggancio in vetta alla Vecchia Signora. Quanto basta per fare festa in un un turno, la sesta giornata, in cui non sono mancate emozioni e soprattutto gol: 29 le reti segnate - in attesa di Inter-Fiorentina - se si contano anche quelle degli anticipi, 'appesantitè dalla quaterna con cui la Juve ha annichilito la Roma. Il Napoli non deve invece strafare e dopo un primo tempo in cui ha sofferto la pressione dei blucerchiati, nella ripresa un fallo di Gastaldello su Hamsik fa guadagnare il penalty: dal dischetto va sicuro Cavani e segna un gol pesantissimo che porta a quota 16 gli azzurri. Con Juve e Napoli a braccetto intente a proseguire la minifuga in A, riprende a correre anche la Lazio, che dopo qualche battuta d'arresto e il digiuno da gol, al Siena in casa ne fa due (Ederson e Ledesma su rigore, i toscani nel finale accorciano le distanze per il 2-1 che chiude la sfida) e si porta alle spalle delle due capolista al secondo posto.
PALERMO, MICCOLI SHOW: TRIPLETTA NEL 4-1 AL CHIEVO VERONA -FOTO
Domenica 30 Settembre 2012 - 18:21
PALERMO - Poker del Palermo al Barbera per spazzare via una crisi che sembrava infinita. Miccoli trascina squadra e pubblico con una prestazione superlativa, condita da una tripletta e dalla grande azione che propizia il gol di Giorgi. Il Chievo, che ha combattuto fino al 2-1, si deve arrendere allo scatto di orgoglio dei siciliani che festeggiano cos l'arrivo del nuovo amministratore delegato Pietro Lo Monaco. Dopo un brivido all'8' (tiro schiacciato di Marco Rigoni su cross basso Hetemaj dalla sinistra, di poco fuori) il Barbera può finalmente esultare dopo settimane difficili. È il capitano Miccoli, tenuto fuori nelle ultime due trasferte da Gasperini, a sbloccare il risultato al 13' con una punizione magistrale, all'incrocio sinistro di Sorrentino, che riesce solo a sfiorare. Dal possibile 2-0, con il portiere dei veronesi che salva su colpo di testa da un metro di Donati, si passa all'1-1. Rocambolesco il gol al 27' di Marco Rigoni direttamente su calcio d'angolo. Nessuno tocca la palla lungo la traiettoria a rientrare, Ujkani s'addormenta e il Chievo pareggia. Al 40' i veneti arrivano a un passo dal raddoppio con Di Michele che spizza di testa un cross dalla trequarti che si spegne vicino al palo. Il secondo tempo tempo comincia al rilento, con le due squadre che si affrontano a centrocampo. Alla prima fiammata, però, il Palermo passa: Miccoli riceve palla al limite dell'area e si defila con un dribbling laterale per poi incunearsi nell'area e tirare di destro. Niente da fare per Sorrentino. È sempre il capitano a far brillare il Palermo, anche se a sprazzi. Al 26' altra conclusione, defilato sulla destra, ma l'estremo difensore del Chievo respinge in corner. A corto di idee e di fiato, i veneti ci riprovano su azione di calcio d'angolo. Marco Rigoni la mette di nuovo sul primo palo, ma stavolta Ujkani respinge, non senza qualche affanno. Tra il 35' e il 37' il Palermo chiude la gara con due capolavori di Miccoli che prima propizia il gol di Giorgi, con un doppio dribbling e tiro sulla linea dell'out che viene respinto da Sorrentino e raccolto dal centrocampista, poi con un pallonetto al volo da oltre trenta metri che sorprende il portiere veneto. In tripudio i diecimila del Barbera che festeggiano la prima vittoria in campionato.
TORO "SCATENATO": ATALANTA ABBATTUTA IN CASA 5-1 -FOTO
Domenica 30 Settembre 2012 - 18:17
BERGAMO - I granata di Giampiero Ventura sbancano lo stadio Atleti Azzurri d'Italia, battendo l'Atalanta con un clamoroso 5-1. Dopo un primo tempo con la squadra di Colantuono più pericolosa che colpisce due traverse e passa in vantaggio al 28' con Denis, si sveglia il Torino che prima pareggia al 38' della prima frazione con Bianchi su calcio di rigore, assegnato per un netto fallo di mano di Bonaventura, e poi dilaga nella ripresa. Al 17' del secondo tempo Gazzi di testa porta in vantaggio i granata. Al 21' clamoroso 3-1 con Stevanovic. Assist di Cerci e sinistro che incrocia il palo più lontano. Il poker arriva poco dopo: al 28' segna D'Ambrosio di testa tutto solo davanti a Consigli. Al 31' ancora Torino. Il 5-1 lo segna ancora Bianchi con un tiro sotto la traversa. I granata salgono a 8 punti, mentre i nerazzurri restano fermi a 5.
NAPOLI-SAMP: DECIDE UN RIGORE DI CAVANI. FERRARA: "BRAVO L'ARBITRO" -FOTO
Domenica 30 Settembre 2012 - 18:22
GENOVA - Ci vuole un rigore per permettere al Napoli di espugnare il campo della Sampdoria e tenere il passo della Juventus in vetta alla classifica. I partenopei passano per 1-0 a Genova e con il penalty di Cavani, capocannoniere solitario con 6 reti, conquistano il bottino pieno in un pomeriggio opaco, caratterizzato dalla partenza aggressiva della Samp. La squadra di Ferrara, 'spuntatà per le assenze di Maxi Lopez e Pozzi, prova a sorprendere gli ospiti in avvio. I padroni di casa non creano vere occasioni da gol in avvio ma, soprattutto grazie alla vivacità di Eder, costringono la difesa avversaria a più di un disimpegno affannoso. Il Napoli, dopo un quarto d'ora di rodaggio, si fa vivo nell'area blucerchiata con la prima vera occasione della giornata: Maggio, liberato dalla rimessa di Campagnaro, prova a superare Romero in uscita con un pallonetto ma al 16' spedisce il pallone oltre la traversa. I liguri replicano su calcio piazzato: lungo cross dalla trequarti, colpo di testa impreciso di Gastaldello al 24'. La gara si fa spigolosa, i contatti 'tostì abbondano e le ammonizioni fioccano. Il nervosismo contagia anche Mazzarri, che prima dell'intervallo viene cacciato dall'arbitro Tagliavento: 0-0 al riposo e Napoli senza allenatore. Gli azzurri, al rientro in campo, provano ad alzare il ritmo e prendono in mano le redini del match. La Samp si preoccupa soprattutto di chiudere gli spazi e non esita ad usare le maniere forti, come confermano le ammonizioni ravvicinate di Gastaldello e Costa.
MILITO-CASSANO, L'INTER VINCE A SAN SIRO: STRAMACCIONI: "GRANDE PARTITA" -FOTO
Domenica 30 Settembre 2012 - 23:15
MILANO - L'Inter riesce a conquistare di nuovo San Siro. I nerazzurri vincono per 2-1 contro un'ottima Fiorentina, al termine di una bellissima partita, piena di occasioni. Grande serata per Cassano che è stato uno dei migliori in campo, segnando il suo quarto gol in campionato. Il vantaggio per la squadra di Stramaccioni arriva dal dischetto, con Milito abile a concretizzare il penalty, concesso per un fallo di mano in area viola. Dal rigore inizia la serata 'no' del Principe, che prima colpisce una traversa dopo una grande giocata, poi inizia a sbagliare tutte le occasioni che capitano. Per fortuna c'è Cassano, che al contrario del suo compagno di reparto, arriva una volta davanti a Viviano e lo trafigge con un piatto destro all'angolino. La Fiorentina fa molto possesso palla, con Jovetic e Pizarro abili a costruire, ma meno in fase conclusiva. Poco prima dell'intervallo arriva l'1-2 di Romulo, che di testa batte Handanovic, riaprendo il match. La ripresa inizia ancora con le due squadre che si affrontano a viso aperto, ma Gonzalo Rodriguez lascia i viola in 10, dopo un fallo inutile su Nagatomo. Da lì in poi i padroni di casa cercano di controllare la partita, abbassando i ritmi e sfruttando gli spazi in contropiede. Ma questa volta San Siro è dalla parte dei nerazzurri, che come i cugini milanisti la settimana scorsa, "espugnano" lo stadio di casa e continuano la rincorsa alla Juve capolista.
MARATONA DI BERLINO, VINCONO I KENIANI. MA C'È IL SOSPETTO DI UNA COMBINE -FOTO
Domenica 30 Settembre 2012 - 21:45
BERLINO - Il keniano Geoffrey Mutai ha vinto la Maratona di Berlino in 2h4'15«, battendo i connazionali Dennis Kimetto, giunto secondo, e Geoffrey Kipsang, terzo dopo i 42,195 chilometri. I primi due corridori sembravano vicini a battere il record mondiale di Patrick Makau, stabilito nella Maratona dello scorso anno, ma alla fine hanno perso ritmo. Il 30enne Mutai ha vinto anche le maratone di Boston e New York nel 2011.
I SOSPETTI C'è l'ombra di una combine sulla Maratona di Berlino, infatti nello sprint finale l'atleta Kimetto ha rallentato vistosamente in maniera sospetta, come se avesse dovuto sottostare ad un ordine di scuderia. Secondo quanto scrive La Stampa, c'è la possibilità che i due corridori adesso si dividano i 500 mila dollari di premio, visto che non è prevista nessuna vincita per chi arriva secondo.
CAGLIARI, FICCADENTI HA LE ORE CONTATE: CELLINO PENSA A REJA E DELIO ROSSI
Lunedì 01 Ottobre 2012 - 10:26
CAGLIARI - La sconfitta casalinga contro il neo-promosso Pescara potrebbe aver segnato il destino dell'allenatore del Cagliari Massimo Ficcadenti. La società rossoblù è sulle tracce del nuovo tecnico che potrebbe esordire già da domenica a Torino. Probabilmente l'ufficializzazione dell'esonero dell'attuale tecnico avverrà contestualmente alla presentazione del trainer che dovrà guidare Pinilla e compagni lontani dall'ultimo posto. I nomi? Cellino in queste ore sta riflettendo sulla situazione. Due le possibilità: o certezze o scommesse. Nel primo caso i nomi sono noti: Edy Reja (che dopo la buona esperienza con la Lazio forse sta aspettando la chiamata di una squadra di fascia «europea») e Delio Rossi, felice di ricominciare da una piazza potenzialmente in grado di dare risultati e soddisfazioni. L'identikit? Un allenatore che dia tranquillità alla squadra e esalti al massimo le potenzialità, ancora non espresse al meglio, dei possibili uomini chiave per la rincorsa salvezza. Per quanto riguarda le scommesse, la soluzione potrebbe essere interna: l'allenatore della formazione primavera Diego Lopez. Cellino starebbe guardando anche lontano da casa alla ricerca di un tecnico emergente o in cerca di riscatto. Fra i nomi che circolano ci sono anche quelli di Daniele Arrigoni (ma l'ultima parentesi a Cagliari durò una sola giornata in seguito alla contestazione di un gruppo di tifosi) e Alessandro Costacurta, una panchina in B con il Mantova. Una via di mezzo potrebbe essere Franco Colomba, già in passato sulla panchina del Cagliari: è fermo dopo l'esperienza dello scorso anno a Parma. Ma c'è un tecnico amato dalla piazza e anche dai giocatori che potrebbe fare al caso del Cagliari: Davide Ballardini. Il divorzio dello scorso anno non fu dei migliori, ma la squadra, durante la sua parentesi, stava iniziando a carburare sul piano del gioco e anche i risultati, per quanto non eccezionali, non erano stati male. Una stretta di mano con il presidente e vecchi problemi potrebbero esser spazzati via.
FONTE: Leggo.it
È ufficiale: via Di Carlo
Il Chievo ora è di Corini
La società ha ufficializzato la scelta già nell’aria da giorni ringraziando il «tecnico per gli ottimi risultati di questi anni e per la sua professionalità». Oggi la presentazione ufficiale del nuovo mister
02/10/2012
Verona. Il Chievo ha ufficializzato l’esonero di Domenico Di Carlo. «La società - informa il sito internet del club - formula al mister ed al suo staff i più sentiti ringraziamenti, non soltanto per gli ottimi risultati ottenuti nelle tre stagioni di permanenza al Chievo, ma soprattutto per l’impegno, la professionalità e la dedizione sempre profusi».
A sostituire Di Carlo, l’ex capitano gialloblù Eugenio Corini. «Si informa inoltre che la guida tecnica della prima squadra - continua il Chievo - verrà affidata ad Eugenio Corini, che verrà presentato oggi alle 17.30 nella Sala Marco Polo del Parc Hotel di Peschiera».
FONTE: LArena.it