PRO PATRIA 1-4 HELLAS VERONA
Gara piacevole quella trasmessa in streaming dal TGGialloBlu (stavolta senza fastidiose interruzioni) tra PRO PATRIA e VERONA allo 'Speroni' di Busto Arsizio:
PRIMO TEMPO
- Buono l'estro dei padroni di casa che per i primi 20 minuti rischiano il vantaggio con le pericolose rasoiate in verticale del fantasista GIANNONE (buon elemento il numero 10 biancoblù) per la coppia d'attacco SERAFINI-COZZOLINO poi il VERONA prende le misure e va in gol al 25° con RIVAS bravo a rimanere freddo in area sfruttando al meglio un servizio dalle estreme...
- Da lì in poi l'HELLAS controlla agevolmente prendendo costantemente possesso delle fasce con CARROZZA e RIVAS che si scambiano e vengono sovrapposti da MARTINHO (sopratutto) e dai terzini FATIĆ e CRESPO che badano più a difendere...
- Raddoppia il VERONA alla mezz'ora con uno schema classico su calcio d'angolo: palla al centro, spizzata da BAČINOVIĆ arriva MAIETTA che incorna per il 2 a 0
Le impressioni:
- Autorevole al solito la difesa con l'ottimo MAIETTA a regalare anche spettacolo in occasione di qualche recupero: con CECCARELLI, PESOLI o MORAS è sempre Mimmo il baluardo imprescindibile
- Centrocampo muscolare ma non solo: implacabile BAČINOVIĆ sul guizzante GIANNONE ma alla sua destra regge la diga anche LANER (che si vede meno) e dalla parte opposta MARTINHO offre spunti e fantasia per uno dei migliori reparti della cadetteria se pensiamo che vede tra i suoi protagonisti anche i 'veterani' HALLFREDSSON, JORGINHO, RUSSO ed i freschi arrivi CALVANO, ARZAMENDIA e MARTINOVIC tutti da scoprire...
- Attacco che è evidentemente 'zoppo' al centro: fuori COCCO e BJELANOVIĆ 'Juani' si sacrifica ma pare un pesce fuor d'acqua che trova gli spunti migliori solo quando parte da lontano (meglio se dal'esterno); molto positivi anche CARROZZA e RIVAS forieri di palloni interessanti dalle corsie esterne: quando capita, non si fanno pregare nelle penetrazioni palla al piede ma si fanno apprezzare anche in fase d'interdizione...
SECONDO TEMPO
MANDORLINI sperimenta nuove soluzione nel modulo e negli interpreti: entrano subito NICOLAS, BELFANTI (Primavera), LOQUE (terzino in prova dal SIVIGLIA), JORGINHO, MORAS, PESOLI, GROSSI, RUSSO, VERDUN e BERRETTONI poi dal 60° ARZAMENDIA, MARTINOVIC e ALBA (Primavera).
- La PRO PATRIA parte vivace proprio come nella prima metà di gara ma è l'HELLAS a divorarsi un gol fatto con GROSSI che, liberato in area da una combinazione in velocità tra BERRETTONI e VERDUN, cincischia e perde l'attimo buono a porta pressochè libera...
- Dopo un pericoloso tiro a giro di GIANNONE, al 12° l'HELLAS è costretto a regalare un angolo ai padroni di casa: per PESOLI nemmeno il tempo di richiamare con veemenza i compagni per questo svarione che NICOLAS capitola a causa di una sfortunata deviazione su tiro di BRUCCINI
- Il VERONA, sempre orfano di uno specialista al centro dell'attacco, assorbe il colpo e continua col suo gioco sulle fasce presidiate da BERRETTONI e GROSSI con il paraguayano VERDUN fra loro a cercare di imbeccare i compagni con qualche palombella o provare l'azione personale quando se ne presenta l'occasione
- Al 69° è proprio l'ex PALERMO a trovare un corridoio in area dalla sinistra, il difensore avverso lo stende e l'arbitro concede il penalty: GROSSI prende il pallone a BERRETTONI e spiazza SALA per il 3 a 1
- All'84° c'è gloria anche per il Primavera ALBA che in area, sul secondo palo, incorna perfettamente la 'solita' pennelata da calcio di punizione di JORGINHO e porta gli scaligeri sul 4 a 1 finale...
Le impressioni:
- In porta male NICOLAS che anche stavolta ha quell'attimo di distrazione nelle palle che carambolano nella sua zona: ok la confidenza brasileira con la palla ma se diventa distrazione e baldanza non ci siamo! Un portiere è il re dell'area piccola e deve 'avvinghiarsi' a tutti i palloni, anche a quelli che sembrano innocui, che passano di lì. E' successo anche a Bolzano col SUDTIROL: no buono anche se ti 'graziano'...
- Al netto degli esperimenti e delle gambe 'pesanti' del dopo Santa Cristina non è stato all'altezza delle amichevoli fin qui disputate PESOLI che in un paio di occasioni ha perso barbinamente palla in ripartenza: errori cosi in Serie B di solito si pagano caramente...
- In palla JORGINHO nel ruolo di vice BAČINOVIĆ: MANDORLINI lì vuole gente 'fisica' ed il filiforme brasiliano difficilmente giocherà lì in campionato ma in caso di necessità... Si vede che il ragazzo si trova molto a suo agio in quello che d'altraparte è il suo ruolo naturale
- Poco più di qualche corsetta per i 'deb' MARTINOVIC e MORAS, mezzora grigia per ARZAMENDIA in calo rispetto agli altri minutaggi fatti fin'ora
- Buono infine il gettone-presenza per BELFANTI, LOQUE ed ALBA: è importante per i Primavera avere un target a cui arrivare e queste occasioni capitano a fagiuolo...
IL TABELLINO
Pro Patria-Hellas Verona 1-4
Marcatori: 25' Rivas, 28' Maietta, 58' Bruccini, 69' rig. Grossi, 84' Alba
Pro Patria: Sala (73' Vavassori), Andreoni (61' Giorno), Pantano (73' Beccaro), Vignali (73' Greco), Nossa (61' Ghidoli), Polverini (73' Botturi), Campinoti (54' Artaria), Bruccini (84' Spanò), Serafini (73' Viviani), Giannone (61' Bonfanti), Cozzolino (84' Vernocchi).
Allenatore: Aldo Firicano
Hellas Verona: Rafael (46' Nicolas), Crespo (46' Belfanti, 77' Martinovic)), Fatic (46' Loque, 79' Alba), Bacinovic (46' Jorginho), Maietta (46' Moras), Ceccarelli (46' Pesoli), Carrozza (46'Grossi), Laner (46' Russo), Gomez Taleb (46' Verdun), Martinho (60'Arzamendia), Rivas (46' Berrettoni).
Allenatore: Andrea Mandorlini
Arbitro: Daniele Minelli (Sez. arbitrale di Varese)
Note. Ammoniti: -. Espulsi: -. Recupero: 0'-0'. Spettatori: -
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DICONO
Aldo FIRICANO tecnico della PRO PATRIA «Una buona Pro, anche se queste partite lasciano il tempo che trovano. Abbiamo subito quattro gol che forse questa sera non meritavamo, lasciando a loro qualche regalo di troppo. Questa sera, seppur si parli di calcio d’estate, tra noi e il Verona non c’erano tre gol di distanza. Meglio forse subirli adesso e prepararci al meglio per il 19 agosto per arrivare alla Coppa Italia, primo impegno ufficiale, al meglio. I tre davanti hanno fatto bene, ma tutta la squadra ha fatto il proprio lavoro al meglio. Giannone ha fatto bene questa sera, manca ancora qualcosina, ma ci stiamo avvicinando al Giannone migliore. Quello che mi è piaciuto è stata la personalità, anche se per me non ci sono sconfitte salutari, anche perché per ora siamo al cinquanta o sessanta per cento; la preparazione è a buon punto, ma c’è tempo sufficiente per arrivare pronti ad inizio campionato» VareseNews.it
MANDORLINI «Siamo soddisfatti, c'è ancora molto da lavorare, ma anche di fronte ad avversari appartenenti alla Lega Pro cominciamo ad esserci dal punto di vista dell'agonismo. Dispiace non poter giocare in casa il 2° turno di TIM Cup, cercheremo di fare una buona gara. Finora ci sono stati pochi contrattempi, anche stasera ho visto il massimo impegno da parte di tutti. Tra poco si comincia a fare sul serio, pensiamo a presentarci al meglio domenica» HellasVerona.it
Luca GIANNONE 'gioiellino' di casa «Quando ci sono queste vetrine è giusto mettersi in evidenza. Penso che sia stato un buon test e ci siamo dimostrati all’altezza. Rispetto alle prime partite c’è stata maggior concentrazione, anche perché ognuno vuole fare bene e farsi vedere al meglio. Il primo tempo siamo stati la Pro Patria vista l’anno scorso. Mi sono messo in evidenza, non perché mi piaccia andare a Verona, ma perché vorrei andare in serie B» VareseNews.it
ALTRE NEWS IN ALLEGATO
ABBONAMENTI HELLAS 2012-2013: Gente in fila dalle 5 del mattino ai bigonci, l'obiettivo (ampiamente alla portata) è superare le 10.553 tessere dello scorso anno...
COPPA ITALIA: Aspetti la REGGIANA e invece arriva la VIRTUS ENTELLA (fresca di ripescaggio in Prima Divisione) che con l'esperto e talentuoso VANNUCCHI (ex Lucchese, Salernitana, Venezia, Empoli, Palermo e Spezia con un biennio di Under 21 azzurra) conquista il secondo turno contro l'HELLAS Domenica 12 Agosto si doveva giocare al 'Bentegodi' che invece sarà inagibile.
Il segretario DIBROGNI ha cercato un campo alternativo più vicino incontrando il prevedibile no degli avversari quindi si giocherà a Chiavari in Liguria: chi passa il turno se la vedrà col GENOA!
IN BREVE A PIÉ PAGINA
VITA DA EX: Dario DAINELLI, 13 presenze da Gennaio 2002 a fine stagione, è un nuovo giocatore del CEO
SUPERCOPPA ITALIA: A Pechino i tifosi juventini cantano 'Noi non siamo napoletani!'; dove stà la comica? Sono cinesi!AIC: TOMMASI vara il nuovo contratto, niente stipendio in caso di doping o scommesse...
CALCIOMERCATO LEGA PRO: MARCOLINI dal PADOVA al LUMEZZANE! Il centrocampista ex CEO era fortemente voluto da MANDORLINI per il ritorno in B dell'HELLAS ma alla fine Michele scelse la prima squadra che gli fece un'offerta concreta...
VERGOGNA SCHWAZER CHE PERDE ANCOR PRIMA DI GAREGGIARE perchè trovato positivo ad un controllo antidoping a sorpresa «Sono molto dispiaciuto perché ho buttato via tutti gli anni in cui mi sono allenato, ma sono anche contento che è finito tutto e potrò avere ora una vita normale... Volevo tutto e ho perso tutto»
OLIMPIADI: Nel nuoto finalmente una medaglia: è quella di Martina GRIMALDI che nella 10 km di fondo agguanta un eroico bronzo... BOLT oro anche nei 200! Irreperibili 7 atleti del CAMERUN: Sono fuggiti! Dopo la 'beffa olimpica' la ginnasta Vanessa FERRARI pensa al ritiro! Anche per lei, come per la CAGNOTTO, medaglia di legno ma quando è un errore dei giudici a toglierti un meritato riconoscimento fa (molto) più male... Nella spettacolare finale dei 100 metri piani non ce n'è per nessuno: Usain BOLT piazza un 9"63 (nuovo record olimpico) e lascia a BLAKE e GATLIN le briciole... Ancora un oro dalla scherma! E' quello del quartetto CASSARA', BALDINI, AVOLA e ASPROMONTE che sconfigge i 'tignosi' nipponici nel fioretto maschile a squadre. Tiro: Oro per CAMPRIANI nella carabina 50 metri (dopo l'argento nella carabina 10 metri) nella fossa olimpica ed Argento per FABBRIZI nella fossa olimpica. Anelli: Bronzo (che grida vendetta visto l'oro assegnato al brasiliano che era parso inferiore) per MORANDI. Grande delusione nella gara di tuffi da trampolino e metri per la CAGNOTTO alla quale sfugge il bronzo per 20/100 di punto! Irraggiungibili le cinesi capeggiate dalla 'macchina' WU MINXIA...
STAGIONE NUOVA DELINQUENTI VECCHI: Scontri tra NOCERINA e PAGANESE in Coppa Italia, tre persone ai domciliari...
RASSEGNA STAMPA
RISULTATI E CLASSIFICHE
Amichevole, l'Hellas Verona cala il poker sulla Pro Patria
Pro Patria-Verona 1-4
10.08.2012 11:50 di Nicolò Schira - twitter: @BomberNiko
L'Hellas Verona espugna lo Speroni di Busto Arsizio con un secco 4-1. Troppo più forti gli scaligeri che chiudono la prima frazione di gioco già sul 2-0 grazie alle reti di Rivas (per lui un derby essendo un ex Varese ndr) e Maietta. Nella ripresa Bruccini riapre la sfida prima del rigore di Grossi. Nel finale gloria anche per Alba che sigilla il match sul definitivo 4-1.
FONTE: TuttoLegaPro.com
CALCIO
Pro Patria battuta dal Verona, ma la strada è quella giusta
I tigrotti perdono 4-1 contro l'Hellas ma mostrano buone giocate e una personalità speciale. Si è rivisto finalmente il miglior Giannone, autore di belle giocate
Il Verona vince, ma questo era preventivato. La notizia della serata è che la Pro Patria c’è, nonostante il risultato finale, 4-1 dica che l’Hellas sia superiore ai tigrotti. La squadra di Firicano mostra un buon gioco, buone trame e anche – se non soprattutto – una buona personalità; Serafini e compagni dimostrano di non temere affatto la squadra veronese che dovrebbe essere una grande protagonista del prossimo campionato di serie B, mettendola anzi in diverse occasioni in difficoltà, anche grazie ad un Giannone volitivo e pronto a sfruttare questa bella vetrina di calcio d’estate. Il gol della Pro è stato siglato di Bruccini con un bel sinistro dal limite, mentre Giorno nel finale sfiora il 2-4 evidenziando ancora una volta le buone qualità che lo contraddistinguono.
FISCHIO D’INIZIO – La Pro apre i cancelli dello “Speroni” al Verona per un test amichevole affascinante, oltre che importante per la preparazione della squadra di mister Firicano. I tigrotti scendono in campo con il solito 4-3-1-2 con Sala in porta, Andreoni e Pantano sono gli esterni difensivi con Polverini e Nossa centrali. In mezzo al campo Vignali gioca da mediano con Bruccini e Campinoti sulle mezzali. In attacco Giannone supporta Serafini e Cozzolino. Nei veronesi c’è una piccola colonia di ex varesini, a partire dal ds Sean Sogliano. Dal primo minuto vengono schierati Carrozza e Rivas, mentre Pesoli e Grossi partono dalla panchina. Albertazzi non risulta invece in lista.
IL PRIMO TEMPO – La Pro Patria parte con il piede giusto, impegnando la difesa ospite a più riprese, soprattutto con Giannone, che prova il tiro in tre occasioni, ma la mira non è ancora quella migliore, ma dimostrando di essere in crescita e di saper costruire buone azioni, anche grazie ai piedi buoni in avanti. Anche Cozzolino mostra buoni spunti, prima del gol di Rivas al 25’, che infila Sala con un diagonale mancino, seguito a ruota, al 29’, dal raddoppio di Maietta di testa su azione di calcio d’angolo. Nel finale la Pro si riporta in avanti, ma Rafael interviene prima su Giannone al 32’ e poi su Cozzolino al 35’salvando il risultato. Nel finale Campinoti trova la via della rete, ma il guardalinee segnala la posizione di fuorigioco del centrocampista biancoblu.
LA RIPRESA – La Pro riparte con gli stessi undici, mentre l’Hellas mantiene in campo solo Martinho e cambia i restanti dieci. I tigrotti partono aggressivi e dopo un buon periodo trovano il gol del 1-2 con Bruccini, che al 12’ mette in rete con il sinistro raccogliendo una respinta della difesa ospite su azione d’angolo. Per alcuni tratti la Pro sembra quasi poter puntare al pari, come quando Cozzolino è autore di una bella azione personale, conclusa però con un tiro lento e centrale. La serie di cambi per la squadra di Firicano abbassa però i ritmi della gara e il Verona trova il terzo gol, su rigore realizzato da Grossi e concesso per un fallo di Nossa su Berrettoni. Al 36’ arriva anche la quarta rete del Verona, siglata da Alba, che mette in gol di testa su calcio d’angolo. Il finale scorre senza grandi occasioni, con i giovani tigrotti che cercano di mettersi in mostra e il Verona che pensa a rimanere ordinato senza correre altri pericoli, anche se al 43’ su Giorno deve compiere un bell’intervento in uscita il portiere veronese Nicolas.
LE INTERVISTE:
A fine gara il mister della Pro Patria, Aldo Firicano, commenta positivamente la gara contro il Verona persa per 4-1: «Una buona Pro, anche se queste partite lasciano il tempo che trovano. Abbiamo subito quattro gol che forse questa sera non meritavamo, lasciando a loro qualche regalo di troppo. Questa sera, seppur si parli di calcio d’estate, tra noi e il Verona non c’erano tre gol di distanza. Meglio forse subirli adesso e prepararci al meglio per il 19 agosto per arrivare alla Coppa Italia, primo impegno ufficiale, al meglio. I tre davanti hanno fatto bene, ma tutta la squadra ha fatto il proprio lavoro al meglio. Giannone ha fatto bene questa sera, manca ancora qualcosina, ma ci stiamo avvicinando al Giannone migliore. Quello che mi è piaciuto è stata la personalità, anche se per me non ci sono sconfitte salutari, anche perché per ora siamo al cinquanta o sessanta per cento; la preparazione è a buon punto, ma c’è tempo sufficiente per arrivare pronti ad inizio campionato».
Luca Giannone è stato forse il migliore della Pro questa sera e spiega lui stesso il perché: «Quando ci sono queste vetrine è giusto mettersi in evidenza. Penso che sia stato un buon test e ci siamo dimostrati all’altezza. Rispetto alle prime partite c’è stata maggior concentrazione, anche perché ognuno vuole fare bene e farsi vedere al meglio. Il primo tempo siamo stati la Pro Patria vista l’anno scorso. Mi sono messo in evidenza, non perché mi piaccia andare a Verona, ma perché vorrei andare in serie B».
TABELLINO
Pro Patria – Verona 1-4 (0-2)
Marcatori: al 25 pt Rivas (V), al 29 pt Maietta (V), 12’ st Bruccini (PP), al 24’ st Grossi su rigore (V), al 36’ st Alba (V).
Pro Patria (4-3-1-2): Sala (dal 26’ st Vavassori); Andreoni (dal 14’ st Bonfanti), Nossa (dal 26’ st Botturi), Polverini (dal 36’ st Spanò), Pantano (dal 26’ st Beccaro); Bruccini (dal 26’ st Greco), Vignali (dal 14’ st Ghidoli), Campinoti (dal 7’ st Artaria); Giannone (dal 14’ st Giorno); Serafini (dal 26’ st Viviani), Cozzolino (dal 36’ st Vernocchi). All. Firicano.
Verona primo tempo (4-3-3): Rafael; Crespo, Maietta, Ceccarelli, Fatic; Laner, Bacinovic, Martinho; Carrozza, Gomez, Rivas. All. Mandorlini.
Verona secondo tempo (4-3-3): Nicolas; Belfanti (31’ st Martinovic), Pesoli, Moras, Loque (dal 33’ st Arzamendia); Russo, Jorginho (dal 31’ st Alba), Martinho; Grossi, Verdun, Berrettoni. All.: Mandorlini
Arbitro: Minelli di Varese (Bonafede e Calì).
9/08/2012
Francesco Mazzoleni - twitter @fmazzofsport@varesenews.it
CALCIO
Pro Patria - Verona il finale: 1-4
I tigrotti ospitano allo "Speroni" i gialloblu che militano in serie B e hanno tra le proprie fila molti ex Varese
45:st FINE PARTITA
Termina la gara: 4-1 per il Verona, ma la Pro può cogliere delle buone note a questo test
36:st GOL DEL VERONA
Alba sigla di testa su calcio d'angolo. Firicano inserisce Vernocchi e Spanò per Cozzolino e Polverini
26:st
Cinque cambi per la Pro: Vavassori per Sala, Beccaro per Pantano, Botturi per Nossa, Greco per Bruccini e Viviani per Serafini
24:st GOL DEL VERONA
Grossi realizza dagli undici metri
23:st RIGORE PER IL VERONA
Nossa interviene in ritardo su Berrettoni e l'arbitro indica il dischetto
22:pt
Nonostante i cambi la Pro continua a cercare di pungere in avanti
16:st
Azione personale di Cozzolino, ma il tiro esce lento e centrale e non impensierisce Nicolas
14:st
Triplo cambio per la Pro: fuori Giannone, Vignali e Andreoni, dentro Bonfanti, Ghidoli e Giorno
12:st GOL DELLA PRO PATRIA
Bruccini raccoglie una ribattuta da calcio d'angolo e con il sinistro batte Nicolas
11:st
Punizione di Giannone che sfiora il palo coperto dalla barriera
7:st
Primo cambio per la Pro: Artaria per Campinoti
6:st
Sala para bene su Grossi, liberato bene in area da un assist di Verdun
2:st
Russo va al tiro dai venti metri: Sala blocca senza problemi
1:st INIZIA LA RIPRESA
La Pro schiera gli stessi undici del primo tempo, mentre il Verona cambia quasi completamente lo schieramento: Verona secondo tempo (4-3-3): Nicolas; Belfanti, Pesoli, Moras, Loque; Russo, Jorginho, Martinho; Grossi, Verdun, Berrettoni. All.: Mandorlini
45:pt FINE PRIMO TEMPO
Termina la prima frazione sul 2-0 per il Verona
42:pt
Rivas si accentra da destra, carica il destro, ma colpisce l'esterno della rete
40:pt
Campinoti va in gol, ma il guardalinee segnala il fuorigioco
36:pt
Cozzolino raccoglie un lancio di Giannone, tira incrociando ma Rafael è attento e para
32:pt
Giannone ci prova da punizione, tiro forte ma centrale bloccato da Rafael
29:pt GOL DEL VERONA
Maietta firma il raddoppio mettendo in rete di testa su azione di calcio d'angolo
25:pt GOL DEL VERONA
Rivas raccoglie un cross bucato da tutti e insacca con un mancino preciso sul secondo palo
22:pt
Colpo di testa di Ceccarelli che Sala blocca in presa senza correre rischi
18:pt
Giannone ci prova ancora, questa volta centra la porta, Rafael para ma con il brivido
15:pt
Doppia occasione per Carrozza, che prima cerca il tiro dalla lunga senza troppa fortuna, poi recupera una bella palla, la mette in mezzo, ma Nossa è bravo ad anticipare Gomez
14:pt
Ancora in attacco la Pro con Cozzolino che però calcia centrale e Rafael blocca
13:pt
Altra bella azione personale di Giannone, che prova il sinistro dal limite, ma la palla esce a lato
10:pt
Rivas imbecca Laner, che calcia dal dischetto ma la conclusione viene deviata in angolo da un intervento di Nossa
8:pt
Giannone trova lo spazio per il tiro, ma il tiro mancino dai venti metri termina alto sulla traversa
5:pt
Inizio equilibrato di match con le due squadre impegnate soprattutto centrocampo
1:pt INIZIA LA PARTITA
Squadre in campo; la Pro Patria dà il calcio d'inizio
19:45 LE FORMAZIONI
Pro Patria (4-3-1-2): Sala; Andreoni, Nossa, Polverini, Pantano; Bruccini, Vignali, Campinoti; Giannone; Serafini, Cozzolino. All. Firicano.
Verona (4-3-3): Rafael; Crespo, Maietta, Ceccarelli, Fatic; Laner, Bacinovic, Martinho; Carrozza, Gomez, Rivas. All. Mandorlini.
Arbitro: Minelli di Varese (Bonafede e Calì).
Amichevole di lusso per la Pro Patria, che allo "Speroni" ospita il Verona. I tigrotti continuano la propria preparazione e questa gara, oltre al fascino, custodisce anche importanti risposte per il mister Aldo Firicano in vista dell'ultimo mese prima dell'inizio del campionato, con la prima gara in casa contro il Savona. 4-3-1-2 per la Pro, con Sala in porta, Nossa e Polverini centrali di difesa, Andreoni a destra e Pantano a sinistra. A centrocampo le chiavi della mediana vengono affidate a Vignali, affiancato da Bruccini e Campinoti. In attacco Giannone ha il compito di portare fantasia a Cozzolino e Serafini. Mandorlini schiera da primo minuto due ex Varese: Carrozza e Rivas, partono invece dalla panchina Pesoli e Grossi, mentre Albertazzi, infortunato, non figura in lista.
9/08/2012
sport@varesenews.it
FONTE: VareseNews.it
ARTICOLO N° 37582 DEL 06/08/2012 - 14:31
Calcio, Coppa Italia Tim: Bentegodi inagibile, Verona potrebbe chiedere inversione campo
Chiavari. Domenica prossima l’Hellas Verona affronterà la Virtus Entella nel 2° turno di Coppa Italia Tim. La formazione chiavarese ha eliminato la Reggiana, grazie alle reti di Vannucchi e Marchi, guadagnando così la qualificazione alla fase successiva della competizione.
Lo stadio di Verona – il Bentegodi – e’ inagibile per alcuni lavori di ristrutturazione e, quindi, la gara si giocherà a Bassano oppure, come anticipato dal sito ufficiale dell’Hellas – ci potrebbe essere l’inversione di campo con Hellas Verona-Entella, quindi, al Comunale di Chiavari.
Gabriele Ingraffia
ARTICOLO N° 37546 DEL 05/08/2012 - 22:54
Calcio, Coppa Italia Tim: Reggiana-Entella 0-2, decidono Vannucchi e Marchi
Calciomercato Lega Pro, colpo da serie A per l’Entella: preso Ighli Vannucchi
Reggio Emilia. L’Entella inaugura la stagione 2012/2013 con la vittoria in casa della Reggiana, nel promo turno della Coppa Italia Tim. A segno i due nuovi acquisti Ighli Vannucchi e Mattia Marchi. Domenica prossima, secondo turno contro il Verona, club di serie B.
REGGIANA - ENTELLA 0 - 2
Reti: 14° VANNUCCHI, 86° MARCHI
REGGIANA : BELLUCCI, BANI, MAGLIOCCHETTI, PAROLA, ZINI, COSSENTINO, SPROCATI, VIAPIANA, ROSSI, DE CENCO, MATTEINI. A Disp. : CARDACE, PANIZZI, SCAPPI, ARATI, CARLINI, FERRARA, BERNI ALL. ZAULI
ENTELLA : PARONI, ZAMPANO, FANTONI, RAGGIOGARIBALDI, RUSSO, FALCIER, STAITI, VOLPE, ROSSO, VANNUCCHI, GARIN. A Disp.: CONTI, CECCHINI, DE COL, HAMLILI, MARINO, CHIARABINI, MARCHI ALL. PRINA
Gabriele Ingraffia
FONTE: Genova24.it
COPPA ITALIA
Coppa Italia Tim, risultato e marcatori di Reggiana-Virtus Entella
Reggiana-Virtus Entella 0-2
05.08.2012 22:38 di Redazione TLP
La Virtus Entella ci prende gusto, in attesa del ripescaggio in Prima Divisione: i liguri superano infatti in trasferta per 2-0 la Reggiana e si regalano, nel secondo turno di Coppa Italia Tim, il Verona, che incontreranno domenica prossima.
Dopo la rete del primo tempo con Vannucchi, l'Entella ha raddoppiato nella ripresa con il neo acquisto Marchi al minuto 86.
COPPA ITALIA
Coppa Italia Tim, il quadro completo del secondo turno
impegnati ancora 17 club di Lega Pro sui 27 iniziali. Per la Serie D rimane il Pontisola Ponte San Pietro che ha eliminato il Gubbio
05.08.2012 23:25 di Andrea Zalamena
Domenica prossima, 12 agosto, di nuovo in campo per il secondo turno a eliminazione diretta della Coppa Italia Tim. Ecco le gare (in maiuscolo e in grassetto i 17 club di Lega Pro ancora in gioco nella competizione):
Modena vs SUD TIROL (sabato 11/8) > vincente sfiderà nel terzo turno REGGINA o NOCERINA
Reggina vs NOCERINA > vs vincente di MODENA-SUD TIROL
Lecce vs CHIETI > vincente vs TORINO
Spezia vs SORRENTO > vincente vs CAGLIARI
Empoli vs VICENZA > vincente vs SIENA
Sassuolo vs AVELLINO > vincente vs CATANIA
Cittadella vs CARRARESE > vs vincente di TERNANA-TRAPANI
Novara vs LUMEZZANE > vincente vs FIORENTINA
Grosseto vs CARPI > vincente vs PESCARA
Brescia vs CREMONESE > vincente vs PALERMO
Ascoli vs PORTOGRUARO > vincente vs CHIEVO
Crotone vs Virtus Lanciano > vs vincente di CESENA-PRO VERCELLI
Cesena vs Pro Vercelli > vs vincente di CROTONE-LANCIANO
Bari vs PERUGIA > vs vincente di LIVORNO-BENEVENTO
Varese vs Pontisola Ponte S.PIetro > vincente vs BOLOGNA
Padova vs PISA > vincente vs ATALANTA
Livorno vs BENEVENTO > vincente di BARI-PERUGIA
Verona vs VIRTUS ENTELLA > vincente vs GENOA
Ternana vs TRAPANI > vs vincente di CITTADELLA-CARRARESE
Juve Stabia vs FROSINONE > vincente vs SAMPDORIA
FONTE: TuttoLegaPro.com
HELLAS VERONA
Hellas Verona, poker alla Pro Patria
10.08.2012 10:16 di Adelmo Pagliuca
Il Verona si prepara alla sfida di Tim Cup con l'Entella battendo 1-4 allo "Speroni" la Pro Patria. I tigrotti non riescono, dunque, a vendicare quella sconfitta, proprio contro gli scaligeri, nei play-out della C1 2007-2008 che valse alla compagine di Busto Arsizio la retrocessione in C2 (anche se in estate fu ripescata). A segno Rivas, Maietta, Grossi (su rigore) ed Alba. Inutile la rete di Bruccini. Da segnalare i debutti di Moras e Martinovic: il primo ha disputato interamente la seconda frazione di gioco, mentre lo sloveno è sceso in campo solo negli ultimi 13 minuti. Ben 24 i calciatori impiegati da Mandorlini, fra cui anche Pesoli, in attesa delle sentenze sul calcioscommesse
PRIMO PIANO
Pillole di mercato - Ecco le principali trattative del 7 agosto
08.08.2012 01:00 di Marco Fornaro articolo letto 870 volte
Hilton deserto, il mercato si prende una piccola pausa. Non per noi, sempre alla ricerca di news calde per voi lettori. Ecco il riepilogo in queste Pillole di Mercato.
Spezia scatenato: squadra quasi fatta - Oggi può essere il giorno di Morrone, mentre Stefano Okaka è oramai ad un passo dal prestito. Intanto Ferrini passa al Pavia. Si continua a premere per Claiton.
Novara, quanti movimenti - Il club piemontese è il vero protagonista di giornata: firma Tonozzi, in settimana si può chiudere Schiattarella. Nel frattempo Pesce potrebbe rimanere, nonostante le richieste del Paok. Padova e Varese su Ludi. In 48 ore si chiude Cuffa.
Varese, sguardo alle uscite - Il diesse Milanese tende uno sguardo alle uscite: Vicenza su Eusepi, Grosseto che segue Martinetti, mentre in entrata Antonio Marino resta un nome caldissimo. Catania e Chievo restano vigili su Pucino, che i biancorossi vorrebbero tenere.
Annotazioni di mercato - Bari e Crotone su Bazzoffia, il Padova segue Brosco, mentre il Livorno prova a chiudere per Gigliotti e Gentsoglou. Ascoli e Pro Vercelli su Torri, con i marchigiani che vogliono anche Giuseppe Russo, centrocampista del Verona, che dovrebbe contribuire all'ingaggio per poter chiudere la trattativa. L'Hellas avvia nuovi contatti con Caracciolo, con Sforzini pista calda.
PRIMO PIANO
Focus On...Michelangelo Albertazzi, il nuovo che avanza: ecco il difensore pronto ad esplodere a Verona
06.08.2012 09:00 di Luca Ngoi
Non sono molti i giocatori che a 21 anni non ancora compiuti possono vantare già un’esperienza all’estero, un mondiale under 20, due europei under 19 e due squadre di Serie B nella propria pur giovane carriera. Uno di coloro che fanno parte di questa breve lista è Michelangelo Albertazzi, difensore centrale nato il 7 Gennaio 1991 a Bologna e che proprio nelle giovanili del club emiliano ha mosso i primissimi passi da calciatore prima di trasferirsi a Milano, sponda rossonera.
Della Primavera milanista diventa il capitano e la guida tattica, sfruttando benissimo le sue qualità che lo rendono un difensore fisico ma allo stesso tempo versatile e in grado di disimpegnarsi allo stesso modo sia da centrale sia da terzino, ruolo in cui è stato impiegato in tutte le nazionali giovanili fino all’under 20. Viste le ottime prestazioni rimediate con la Primavera anche in prima squadra si accorgono di lui e in particolare il merito per la sua prima convocazione si deve a Leonardo, che decide di farlo unire al gruppo in tre partite (con Sampdoria, Palermo e Fiorentina) pur non trovando mai l’occasione per farlo debuttare sul campo.
Tuttavia, pur sembrando pronto per spiccare il volo in una categoria inferiore nella quale fare esperienza e migliorare, Albertazzi nella stagione 2010-11 rimane ancora in Primavera per quello che dovrà essere il suo ultimo anno di giovanili. La difesa milanista, anche grazie alla sua grande esperienza, risulta una delle più organizzate del torneo e con la maglia rossonera disputa tutte le partite giocando sempre 90 minuti, o 120 nel caso del playoff qualificante alla fase finale contro l’Inter terminato poi ai rigori con la vittoria e quindi l’accesso alle Final Eight dove però i ragazzi di mister Stroppa si vedranno subito eliminati dalla Roma poi campione d’Italia.
Per Michelangelo è una svolta, nel suo piccolo, epocale, perché potrebbe rappresentare la sua ultima partita di calcio giovanile: ora il baby fenomeno deve farsi uomo e camminare con le proprie gambe. E allora quale occasione migliore per formarsi se non quella di raccogliere armi e bagagli e andare all’estero, precisamente nella Liga Spagnola al Getafe, la terza squadra di Madrid dove spera di “giocare più partite possibile” e rivela il suo sogno di marcare Giuseppe Rossi, già compagno di ritiro nella Under 20. Insomma, si parte con le migliori intenzioni, anche dopo aver disputato un buon precampionato, cui però non fa seguito una stagione altrettanto soddisfacente. Già, perché mister Luis Garcia Plaza sembra non vederlo, lo convoca soltanto in cinque occasioni e lo fa scendere in campo soltanto in due di queste. Alla fine è lo stesso tecnico ad accorgersi che per il giovane difensore non ci può essere spazio, così a Gennaio il Milan e il Getafe decidono di terminare il prestito e di far provare al ragazzo l’esperienza della Serie B a Varese.
Anche in questo caso l’esperienza poteva essere migliore, viste le sole due apparizioni, ma c’è anche da sottolineare il fatto che la concorrenza di Terlizzi e Cacciatore nel reparto non era tra le più facili da abbattere. Gioca molte più partite, ancora una volta, con la Primavera da fuori quota, arrivando anche in questo caso alla fase finale del torneo. Nei playoff disputati invece dalla prima squadra di Maran non viene, a sorpresa, nemmeno convocato. Nonostante tutto però i pochi mesi trascorsi in bianco rosso sembrano giovargli, perché una volta tornato al Milan per l’attuale pre-stagione Albertazzi impressiona positivamente mister Allegri che lo schiera anche nel Trofeo Tim, nel quale si attesta come uno dei migliori nell’opaca prova dei rossoneri.
Si spargono voci secondo le quali il Milan potrebbe tenerlo e dare finalmente fiducia a un giovane fatto in casa per il dopo Thiago Silva, ma alla fine si preferisce girarlo in prestito con diritto di riscatto al Verona, che batte la concorrenza del Livorno e si aggiudica un difensore giovane ma già pronto per disputare un campionato di alto livello. La sua qualità maggiore? La concretazione: difficilmente lo vedrete protagonista di topiche o papere da “Mai dire Gol” e la Verona sponda “greca” può essere per lui la piazza giusta per esplodere e tornare finalmente in via Turati, non tanto per essere il nuovo Thiago ma per continuare a essere semplicemente Michelangelo Albertazzi.
PRIMO PIANO
Pillole di mercato - Ecco le principali trattative del 5 agosto
06.08.2012 01:15 di Nicolò Schira
Gli operatori di mercato non si fermano mai, neppure dinanzi all'arsura della prima domenica agostana. Ecco le principali trattative di giornata, riassunte nelle nostre consuete Pillole notturne.
Spezia, caccia allo stopper: dopo la beffa Terlizzi i liguri sono a caccia di un centrale. Svanite le prime scelte Di Cesare e appunto Terlizzi, gli spezzini hanno preso informazioni su Padella e Dellafiore ma non convincono appieno. Nelle ultime ore hanno perciò scalato posizioni Martino Borghese e Morris Carrozzieri, che piace però anche al Varese. Dopo Garofalo, perciò, un altro biancorosso potrebbe prendere la Cisa verso la Liguria.
Modena, continuano le grandi manovre: Canarini scatenati sul mercato. A centrocampo nel mirino ci sono Mazzarani e Lazarevic. In settimana contatti con Udinese e Genoa per discuterne. Intanto si cerca una seconda punta e un difensore centrale. Per questo ruolo è in dirittura d'arrivo l'ingaggio di Davide Zoboli. Si valuta anche Dallamano per la corsia mancina.
Novara, tre elementi in uscita: opera di sfoltimento dell'organico a Novarello. Con le valigie in mano il fantasista Alex Pinardi per il quale sono pervenuti l'interesse del Vicenza e un tiepido sondaggio del Lanciano e l'estremo difensore Achille Coser diretto anch'egli in Veneto. Per lo stopper Guillaume Gigliotti è duello Lecce-Como.
Bari, blindata la bandiera: in settimana arriverà la firma sull'allungamento di contratto sino al 2015 da parte del bomber del Bari Francesco Caputo. Il giocatore si è spalmato l'ingaggio pur di restare in biancorosso.
Lanciano, un mister X per la difesa: il diesse abruzzese Luca Leone è all'opera per assicurarsi un forte difensore centrale. Nomi ancora top-secret, ma identikit svelato. Sarà un giocatore di esperienza in categoria che possa fungere da leader del reparto e dal costo non eccessivo.
Raffica news: la Ternana ha definito l'ingaggio di Vitale dal Napoli in prestito di Biagio Meccariello dall'Andria a titolo definitivo. Per il centrocampo le Fere continuano a pensare a Stefano Botta. Pioggia di richieste per Mazzarani: Pescara, Modena e Novara in prima fila. Più defilate Spezia e Verona. Infine nelle prossime ore il terzino Francesco Ferrini dovrebbe rescindere con lo Spezia: nel suo futuro Carpi o Pavia.
FONTE: TuttoB.com
giovedì, agosto 9th, 2012 | Posted by Tommaso M Ferrante
Verona, poker alla Pro Patria nel test odierno
Il Verona ha battuto 4-1 la Pro Patria nell’ultimo test amichevole previsto in vista del primo impegno ufficiale degli scaligeri contro la Virtus Entella. I ragazzi di Andrea Mandorlini si sono portati in vantaggio al 28' grazie a Rivas con un sinistro di rara precisione. Il raddoppio si è materializzato 4' dopo con un colpo di testa di Maietta sottomisura. Nella ripresa Bruccini accorcia le distanze per la Pro Patria, prima delle segnature di Grossi su rigore ed Alba.
FONTE: SerieBNews.com
Hellas in palla, divertimento fino all'... Alba
L'ULTIMO TEST PRIMA DELLA COPPA. A pochi giorni dal debutto ufficiale i gialloblù segnano quattro gol alla Pro Patria al termine di 90 minuti di buon calcio. Il giovane attaccante ha chiuso il poker, dopo i gol di Rivas, Maietta e Grossi (su rigore). Nella ripresa si vede anche Loque, difensore in prova dal Siviglia
10/08/2012
Busto Arsizio. Si suda e si fatica, si corre e si vince, anche se la condizione non è ancora ideale: il Verona lascia Busto Arsizio, sede della quarta amichevole precampionato, con un poker che conferma le eccellenti qualità dell'orchestra ma maschera qualche stento. Fisiologico, vista l'intensità del lavoro sopportato in settimana. Tutt'altro che preoccupante in attesa del primo impegno ufficiale della stagione, quello che domenica opporrà i gialloblù, nel primo turno di Coppa Italia, alla Virtus Entella.
Perché se il passo è compassato e talvolta legnoso, certo meno sciolto di quello degli avversari, motivati dall'incrocio con i gialloblù, la quota tecnica dell'undici di Mandorlini pare formidabile. Comunque si vogliano alternare gli interpreti, non appena si alza il ritmo ci si diverte. In tutte le zone del campo.
Ovvio: la Pro Patria, prossima ad affrontare il campionato di Seconda Divisione, non è la rivale più indicata per testare il prodotto. Tuttavia, proprio in considerazione della forma ancora approssimativa della banda di Mandorlini, le indicazioni in vista del torneo di Serie B non possono che essere promettenti.
Sarà anche colpa dell'afa ma l'avvio di gara non regala emozioni. La prima metà del tempo fa sorridere soprattutto i bustocchi, esaltati dall'estro di Giannone: il trequartista biancazzurro, incedere svelto e tocco raffinato, prova più volte a innescare Serafini e Cozzolino creando qualche disagio alla mediana scaligera. Che rincula e limita i danni. Il Verona, dal canto suo, avvicina un paio di volte la porta nemica - prima con una palla rubata da Carrozza e poi con un colpo di testa di Ceccarelli - finché non la trova, al 25': è ancora Carrozza a trovare metri a destra, il cross è bucato da due, tre giocatori e Rivas, liberatosi a sinistra, ha il tempo di piazzare il diagonale buono.
Ora la manovra è più sciolta, aggressiva, continua. Rivas e Carrozza seminano il panico non appena provano a cambiare velocità e il pacchetto di centrocampo, registrato con ordine da Bacinovic, apre varchi interessanti. Solo Gomez sembra un po' patire la posizione, nella quale però aveva fatto sfracelli due anni fa a Gubbio.
Al 28' in tutti i casi arriva il bis: angolo di Rivas dalla sinistra, sfera spizzata da Ceccarelli e tuffo di Maietta che insacca a centro area. Il Verona potrebbe dilagare nel finale di tempo ma prima Martinho si allunga il pallone con un'autostrada davanti e poi Rivas spara sull'esterno dopo l'invito, dolcissimo, di Gomez, tornato ad entusiasmarsi in una discesa palla al piede.
La ripresa, come spesso accade, trasforma la scena. Soprattutto per il Verona, che cambia dieci undicesimi della formazione, sfoggiando anche lo spagnolo Loque, difensore in prova dal Siviglia. E nel finale ci saranno applausi anche per Martinovic, ultimo colpo firmato da Sean Sogliano.
Quanto alla cronaca, la Pro Patria non smette di crederci e infatti, pur fortunosamente, accorcia la distanze dopo dodici minuti. Il tris arriva dopo un fallo su Verdun compiuto all'ingresso in area: Grossi va sul dischetto e spiazza il portiere. Poi è Jorginho a confezionare il poker indirizzando una punizione sulla testa di Alba, che corregge di testa nel sacco. Applausi convinti dai tifosi giunti da Verona. E una buona dose di fiducia: tra due giorni si fa davvero sul serio.
Francesco Arioli
L'Hellas investe sui giovani: «Il vivaio? Linfa per il futuro»
LAVORO DI GRUPPO. Roberto Gemmi è il nuovo responsabile del settore giovanile, Ghisleni seguirà l'attività di base: «La Primavera dovrà diventare il nostro fiore all'occhiello, vogliamo dare un'idea di internazionalità Senza dimenticare l'attività di base»
09/08/2012
Aria nuova nella stanza dei bottoni gialloblù. Non solo nella prima squadra ma anche nel vivaio. Sean Sogliano ha chiamato alla guida del settore giovanile Roberto Gemmi, uomo di fiducia del diesse gialloblù già ai tempi di Varese come capo degli osservatori e compagno di avventura nell'amara esperienza di Palermo. In Via Torricelli si è ricomposto il triumvirato - oltre a Sogliano e Gemmi anche Dibrogni che sarà il nuovo segretario generale - che aveva trascinato i biancorossi lombardi dal campionato dilettanti alla serie B. «Ci conosciamo bene e con il passare degli anni abbiamo affinato anche la nostra intesa - ammette Gemmi - il calcio è cambiato, si vede anche ad alti livelli, e diventa fondamentale investire nel settore giovanile per dare solidità non solo alla prima squadra ma a tutta la società».
Grande attenzione alla Primavera che dovrà recitare un ruolo di primo piano nel suo campionato. «Vogliamo dare anche un'idea di internazionalità - spiega - in quest'ottica vanno visti gli inserimenti di un giovane talento come Tony Huston o dei due paraguaiani Verdun e Arzamendia. Ma non possiamo nasconderlo quando un giovane del territorio parte dagli Esordienti e arriva in prima squadra è il massimo per chi guida un settore giovanile come quello dell'Hellas». Non solo la Primavera, dunque, nel progetto di Setti e Sogliano. «L'input della società è stato chiaro e forte - continua Gemmi - c'è un grandissimo interesse per il vivaio, vogliamo potenziare quello che è stato fatto negli anni precedenti, dare qualità anche nelle categorie più giovani, partire già da quest'anno con una scuola calcio.
Dopo il grande successo dei camp in città e della giornata per i ragazzi organizzata in ritiro con la partecipazione di cinquecento baby abbiamo capito che dobbiamo e possiamo dare continuità a questo lavoro, alla forza del nostro marchio, alla passione che accompagna l'Hellas».
La «cantera» del Barcellona o il vivaio dell'Ajax possono diventare un punto di riferimento anche per il Verona. «Attenzione, non dobbiamo fare paragoni troppo facili - spiega Gemmi - per il Barcellona che ha fatto un grande lavoro in questi anni è facile andare a prendere un giovane a duecento chilometri di distanza, chi non vorrebbe andare alla «cantera»? Lo stesso si può dire dell'Ajax. Ma ci sono realtà importanti in tutta Europa. In Svizzera, per esempio. O lo Stoccarda, in Germania. In Italia bisogna fare i conti con mentalità diverse, con il campanilismo, con la voglia di fare risultato subito e non di investire per il futuro».
Sogliano e Gemmi, con Devis Mangia in panchina, avevano portato la Primavera del Varese alla finale del campionato italiano - persa poi con la Roma - e messo in mostra giocatori come De Luca e Pompilio, Bianchetti e Scialpi, talenti che ora sono inseguiti da mezza serie A. «Così il vivaio può diventare linfa vitale per la prima squadra - conclude il responsabile del settore giovanile gialloblù - quell'anno a Varese abbiamo costruito la squadra in poco meno di un mese ma avevamo già fatto un buon lavoro di scouting e i giovani che sono arrivati hanno trovato subito l'amalgama grazie anche al carattere del tecnico in panchina. Molti di loro, poi, hanno dato una mano anche alla prima squadra. Cercheremo di farlo anche qui».
L.M.
Sono già diecimila gli abbonati. Passione Hellas senza confini
VERSO IL RECORD. Continua la vendita libera. «L'obiettivo? Superare quota 10.553, le tessere dell'anno scorso». File interminabili allo sportello, qualcuno si è presentato all'alba per sottoscrivere la nuova tessera «Verona è veramente unica»
08/08/2012
Toglietemi tutto. Non il mio Hellas. Passione sconfinata capace di frantumare record. Il popolo gialloblù va veloce. Un po' come è abituato a fare di questi tempi Usain Bolt. Esageriamo? Beh, sono i numeri a parlare chiaro. La campagna abbonamenti va a gonfie vele. E l'onda del tifo deve avere regalato una piacevole sorpresa anche ai nuovi padroni dell'Hellas. Setti davanti a tutti.
ALBA GIALLOBLÙ. Il primo giorno di vendita libera ha fatto registrare il pienone al bigoncio 1 del Bentegodi. Impossibile non esserci. E c'è chi fin dall'alba è andato a prendere posizione. Perché la fila era lunga. E arrivare prima degli altri è consigliabile. Soprattutto in questi giorni quando il sole protende i suoi raggi fin quaggiù e ti arroventa spalle e capo. Ma l'incrollabile fede dei tifosi veronesi non si è certo liquefatta di fronte all'arrivo di Nerone, il quinto anticiclone di provenienza sahariana. Anzi, nelle prime 24 ore sono state staccate quasi mille tessere.
OLTRE I DIECIMILA. E all'alba di martedì i tifosi gialloblù con l'abbonamento in mano erano già diecimila. Cifra importante. Ritoccata nella giornata di ieri. La Verona che tifa Hellas non ha mai abbandonato i «blu». E adesso che il club punta a rilanciarsi in maniera importante, l'entusiasmo non può che essere alle stelle. Se ne sono accorti tutti. Ne parlano tutti. Per strada, allo stadio, in coda aspettando il proprio turno. C'è chi arriva di corsa dalle ferie per timbrare. Tifosissimi che sbarcano a Verona e senza toccare il letto piombano al Bentegodi. Se ne parla nei blog, e nelle trasmissioni televisive e radiofoniche. FuoriGioco, il format sportivo di RadioVerona è megafono della voce dei tifosi. «Dalle sei di mattina in fila per l'Hellas - dice Marco - ma adesso ho il mio abbonamento tra le mani. E chi la sente la fatica?«. Massimo è felice «perché la morosa era senza abbonamento. E tra tanti tifosi è arrivato anche il nostro turno. Anche quest'anno saremo due in più a tifare Hellas». Marcello ricorda: «Un tifosissimo dal Brasile mi ha detto che vuole anticipare il rientro di due giorni per non restare senza l'abbonamento». Dovrà accontentarsi, però, di trovare quello che è rimasto. Perché la Curva Sud è già andata esaurita. Intanto si è chiusa ieri sera la seconda giornata di vendita libera. E a oggi gli abbonati sono esattamente 10108. Manca poco per superare il traguardo delle 10553 tessere staccate la scorsa. La palla passa ai tifosi.
LE PAROLE DI SETTI. Il presidente Maurizio Setti ha capito da subito che i veronesi non scherzano. E nella sua ultima uscita istituzionale ha avuto modo di sottolineare che «un grande entusiasmo ci accompagna. Siamo circondati da passione e aspettative. Non possiamo deludere la nostra gente. Il Verona non dovrà mollare niente a nessuno. E dovremo farci trovare pronti fin da subito alla battaglia». Anche il diggì Giovanni Gardini ha speso parole importanti per la piazza: «Verona è unica. Eccezionale per la storia, la tradizione e la sua gente. Abbiamo grandissimo rispetto per i nostri tifosi e questa testimonianza d'affetto che è stata confermata una volta di più ci impone di restare sempre in ascolto. Con i nostri spero possa esserci sempre un dialogo costruttivo. Per il bene di tutti, per il bene dell'Hellas».
S.A.
Rivoluzione Hellas. I giochi sono fatti, ora serve il bomber
TRA ARRIVI E PARTENZE. Un mix «vincente» in campo e fuori. Non sono stati toccati i «pezzi pregiati» della rosa e sono arrivati rinforzi in tutti i reparti della squadra. Adesso Sogliano va a caccia di Sforzini o Cacia
07/08/2012
La rivoluzione di Setti e Sogliano: un mare di facce nuove. Un nuovo Verona, un grande obiettivo, tornare in A. La rivoluzione di Setti: una società che vuole decollare. Caccia all'appeal, valorizzazione del marchio, rispetto del territorio. La rivoluzione di Setti: diecimila tifosi già abbonati. Ma forse questo è anche un discorso genetico. Chi tifa Hellas, ama l'Hellas. Incondizionatamente. La rivoluzione adesso è quasi completata. Manca un innesto di peso in attacco. Intanto i siti specializzati di mercato hanno già messo l'Hellas in testa al campionato di B. Verona che piace. A tutti. E non solo sulla carta.
RIVOLUZIONE VELOCE. Poche parole, tanti fatti. Serve addirittura fare un riassunto di quanto successo in questi due mesi. Perché Sogliano ci ha abituato a danzare a un «colpo» al giorno. Tanti cambi. Pezzi pregiati. Cessioni inevitabili. La faccia che cambia. I migliori che restano. La nuova società è stata di parola. I «top player» non si toccano. Gomez, Hallfredsson, Maietta, Rafael e pure baby Jorginho, sono rimasti. Hanno lasciato il gialloblù ragazzi che forse adesso avrebbero trovato poco spazio. O chi poteva essere coinvolto in maniera marginale dal nuovo progetto di rilancio definitivo. Certo, se n'è andato Tachtsidis. Ma lì non è dipeso dal Verona. L'anima del greco non era di proprietà del club centenario. L'addio è stato doloroso. Ma Sogliano non è rimasto certo a guardare.
FACCE DA A. Mix vincente? Lo dirà il campo. Ma intanto ecco giovani di prospettiva ma anche giocatori che hanno «masticato» la serie A. Una squadra che vuole vincere, del resto, dev'essere pronta a tutto. E subito anche. Perché non ci saranno tempi di attesa per il Verona. Campionato lungo e maledetto la cadetteria. Dove spesso chi si appisola è finito. La nuova società ha consegnato a Mandorlini uomini d'ordine, uomini d'attacco, uomini d'onore. Avvicinandoli a chi già c'era. E in passato aveva reso grande il marchio Hellas. Ad un passo dalla A. Le facce da A? Beh, quella di Rivas per esempio. Un rivolo di vento che s'insinua dietro alla schiena di avversari inebetiti dalle sue giocate. Oppurr quella di bacinovic. Inespressiva quando si tratta di attaccare la musica e assordare i nemici che gli arrivano addosso a frotte. Poche ciance. Questa rivoluzione consegna a Mandorlini un Hellas da battaglia. Tante soluzione, tante alternative. Qualità e dopo quantità. Huston è giovane promessa. Presa al volo. Albertazzi tappa le falle e con i piedi ci sa fare. Fatic aveva voglia di tornare a correre per distanziare il passato e chiuderlo a chiave dietro ad una porta blindata. La corsia Hellas è libera e merita di essere percorsa ad alta velocità. Martinho va scoperto piano piano. Carrozza e Grossi sono giocatori che non hanno certo bisogno di presentazioni. Pronti per la B. Pronti, soprattutto per l'assalto alla A. In attesa di vedere Cocco, che si è fermato appena è spuntata la sua alba gialloblù. E senza dimenticare Laner. Imberbe con Malesani. Un gladiatore adesso. Uno che tornerà utile quando fischieranno le pallottole sopra i cieli del Bentegodi. Dimenticato qualcuno? Crespo arriva dal Bologna con buone credenziali. Pesoli, se non verrà squalificato, è giocatore di valore. Alla lista aggiungiamo pure i ragazzi del futuro: Verdun, Calvano, Arzamendia, De Vita. In arrivo c'è anche Moras.
ADIOS AMIGOS. Inevitabile vederne partire. Tanti. Hugo Mareco ha salutato. Poteva tornare? Forse. Ma ha preferito il richiamo della patria. Scaglia, Cangi, Esposito, Pichlmann hanno trovato nuovi mondi. Orizzonti diversi, da esplorare. Pure D'Alessandro e Lepiller, che all'Hellas non erano riusciti a sfondare fino in fondo. Nella lista Galli, Doninelli, Esposito. Chi doveva andare. Chi è andato, e forse magari un giorno tornerà. Non adesso. Non subito. La piazza chiede ancora un colpo: Cacia, Tiribocchi, Nando Sforzini? Pare sia così. Intanto Beppe Russo è ad un passo dall'Ascoli. Signori, è la rivoluzione. S.A.
FONTE: LArena.it
Mandorlini: "Domenica presentiamoci al meglio"
Postata il 10/08/2012 alle ore 00:42
"Siamo soddisfatti, c'è ancora molto da lavorare, ma anche di fronte ad avversari appartenenti alla Lega Pro cominciamo ad esserci dal punto di vista dell'agonismo"
BUSTO ARSIZIO - "Siamo soddisfatti, c'è ancora molto da lavorare, ma anche di fronte ad avversari appartenenti alla Lega Pro cominciamo ad esserci dal punto di vista dell'agonismo". Inizia così il commento relativo al test di Busto Arsizio, evidenziato da Andrea Mandorlini al termine del match.
"Dispiace non poter giocare in casa il 2° turno di TIM Cup, cercheremo di fare una buona gara. Finora ci sono stati pochi contrattempi, anche stasera ho visto il massimo impegno da parte di tutti. Tra poco si comincia a fare sul serio, pensiamo a presentarci al meglio domenica".
Ufficio Stampa
Allo "Speroni" poker gialloblù in vista della Tim Cup
Postata il 09/08/2012 alle ore 21:37
Nel test di Busto Arsizio a segno Rivas, Maietta, Grossi ed Alba
BUSTO ARSIZIO - Ultima amichevole della formazione scaligera prima della gara di TIM Cup con la Virtus Entella, in programma domenica 12 alle 20:30. Hellasverona.it vi offre la cronaca in tempo reale
Primo tempo. Botta da fuori area di Giannone (8') alta sopra la traversa. Al 10' bella incursione centrale di Rivas, palla per Laner, mancino chiuso in corner dalla difesa bustocca. Ci prova nuovamente il numero 10 lombardo, abile a liberarsi dalla trequarti, rasoterra poco preciso che non impensierisce Rafael (13'). Sinistro di Carrozza ampiamente fuori misura al 14'. Pochi istanti dopo Gomez Taleb anticipato di un soffio al momento del tiro su servizio dell'ex Varese. Presa in due tempi di Rafael al 18' sull'ennesima azione condotta da Giannone, che scocca il mancino dal limite dell'area. Traversone tagliato dalla corsia di sinistra di Martinho (22'), Ceccarelli incorna ma Sala va in presa alta. Al 25' Hellas in vantaggio con Rivas, che batte l'estremo difensore avversario con un preciso sinistro sugli sviluppi di un cross basso proveniente dal lato opposto del campo. Il raddoppio degli uomini di Mandorlini è immediato: calcio d'angolo di Rivas prolungato da Ceccarelli, sul secondo palo c'è Maietta che di testa mette alle spalle di Sala (28'). Al 32' nuovo tentativo di Giannone, stavolta su punizione dalla distanza, Rafael blocca. Aggancia in area Cozzolino (37'), tiro di prima intenzione sul palo di Rafael che si fa trovare pronto. Gomez Taleb serve sull'esterno l'accorrente Rivas, destro sull'esterno della rete (43').
Secondo tempo. Al 51' Berrettoni serve dalla sinistra Verdun, che libera al tiro Grossi, il sinistro è respinto da Sala. Sinistro di Giannone a fil di palo (56'). Provvidenziale chiusura di Pesoli s pericoloso cross di Cozzolino (57'). La Pro Patria accorcia le distanze con Bruccini al 58': il centrocampista lombardo manda la sfera sotto la traversa dopo sugli sviluppi di un corner. Insidioso tiro dalla bandierina di Giorno, Nicolas è reattivo ad allontanare (66'). Al 69' Bonfanti stende in area Verdun, dal dischetto Grossi non sbaglia. Poker gialloblù all'84' con Alba che insacca di testa una punizione precisa di Jorginho. Al 91' Nicolas salva su Bonfanti, a seguito di un rinvio corto.
Pro Patria-Hellas Verona 1-4
Marcatori: 25' Rivas, 28' Maietta, 58' Bruccini, 69' rig. Grossi, 84' Alba
Pro Patria: Sala (73' Vavassori), Andreoni (61' Giorno), Pantano (73' Beccaro), Vignali (73' Greco), Nossa (61' Ghidoli), Polverini (73' Botturi), Campinoti (54' Artaria), Bruccini (84' Spanò), Serafini (73' Viviani), Giannone (61' Bonfanti), Cozzolino (84' Vernocchi).
Allenatore: Aldo Firicano
Hellas Verona: Rafael (46' Nicolas), Crespo (46' Belfanti, 77' Martinovic)), Fatic (46' Loque, 79' Alba), Bacinovic (46' Jorginho), Maietta (46' Moras), Ceccarelli (46' Pesoli), Carrozza (46'Grossi), Laner (46' Russo), Gomez Taleb (46' Verdun), Martinho (60'Arzamendia), Rivas (46' Berrettoni).
Allenatore: Andrea Mandorlini
Arbitro: Daniele Minelli (Sez. arbitrale di Varese)
Note. Ammoniti: -. Espulsi: -. Recupero: 0'-0'. Spettatori: -
Ufficio Stampa
Sandrà: mercoledì doppia seduta per la formazione scaligera
Postata il 08/08/2012 alle ore 20:35
Al mattino lavoro di forza in palestra con trasformazione sul campo, nel pomeriggio riscaldamento, torelli, possesso palla, tattica per reparti e partita
SANDRA' - Doppia seduta per la formazione scaligera nella giornata di mercoledì presso il centro sportivo di Sandrà.
Al mattino lavoro di forza in palestra con trasformazione sul campo, nel pomeriggio riscaldamento, torelli, possesso palla, tattica per reparti e partita.
Ufficio Stampa
Virtus Entella ripescata in Prima Divisione
Postata il 07/08/2012 alle ore 17:07
Nel pomeriggio di martedì il Consiglio Federale ha deliberato l'ammissione della squadra ligure
VERONA - Nel pomeriggio di martedì il Consiglio Federale ha deliberato l'ammissione al campionato di Prima Divisione 2012/13 della Virtus Entella, prossima avversaria dei gialloblù nel 2° turno eliminatorio di TIM Cup.
Ufficio Stampa
Virtus Entella-Hellas Verona domenica 12 alle 20:30
Postata il 07/08/2012 alle ore 15:49
Disposta l'inversione di campo ai sensi dell’art. 5 del Regolamento della competizione
MILANO - Tramite il Comunicato Ufficiale n.22 la Lega Serie A ha reso note date ed orari del 2° turno eliminatorio di TIM Cup.
Domenica 12 agosto (fischio d'inizio alle 20:30) l'Hellas Verona sarà ospite della Virtus Entella: ai sensi dell’art. 5 del Regolamento della competizione (per leggere il documento clicca qui http://www.legaseriea.it/it/regolamento-tim-cup) è stata disposta l'inversione di campo rispetto a quanto inizialmente indicato sul tabellone.
Ufficio Stampa
TIM Cup: nel 2° turno sarà Hellas Verona-Virtus Entella
Postata il 06/08/2012 alle ore 00:34
La formazione ligure ha eliminato la Reggiana grazie alle reti di Vannucchi e Marchi
VERONA - Domenica 12 agosto l'Hellas Verona affronterà la Virtus Entella nel 2° turno di TIM Cup.
La formazione ligure ha eliminato la Reggiana grazie alle reti di Vannucchi e Marchi, guadagnando così la qualificazione alla fase successiva della competizione.
Ufficio Stampa
Martedì alle 18 la ripresa degli allenamenti
Postata il 06/08/2012 alle ore 10:00
I gialloblù tornano in campo dopo il termine del ritiro estivo di Santa Cristina Val Gardena
VERONA - Terminato con l'amichevole disputata al "Briamasco" il ritiro estivo, la squadra scaligera tornerà in campo martedì pomeriggio a Sandrà.
Ripresa degli allenamenti fissata alle 18.
Ufficio Stampa
Campagna abbonamenti, al via la vendita libera
Postata il 06/08/2012 alle ore 00:42
9.180 le prelazioni sottoscritte nella prima fase
VERONA - Terminata con 9.180 prelazioni la prima fase della campagna abbonamenti 2012/13 dell'Hellas Verona, alle 10:30 di lunedì 6 agosto ha il via la vendita libera.
Come nello scorso campionato, abbonamento e tessera del tifoso saranno unificati nella card “Non vi lasceremo mai” di Hellas Verona.
Documentazione richiesta
- necessario presentarsi allo sportello muniti di tessera “Non vi lasceremo mai”
- modulo relativo alla privacy ed al trattamento dei dati, scaricabile direttamente dal sito ufficiale (qui il link diretto) o richiedibile direttamente presso la biglietteria.
Dove
Presso la biglietteria n.1 dello stadio "Bentegodi"
Quando
Dal lunedì al venerdì 10:30-18:30 con orario continuato
Sabato 9:30-12:30
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
VITA DA EX: Dario DAINELLI, 13 presenze da Gennaio 2002 a fine stagione, è un nuovo giocatore del CEO
SUPERCOPPA ITALIA: A Pechino i tifosi juventini cantano 'Noi non siamo napoletani!'; dove stà la comica? Sono cinesi!AIC: TOMMASI vara il nuovo contratto, niente stipendio in caso di doping o scommesse...
CALCIOMERCATO LEGA PRO: MARCOLINI dal PADOVA al LUMEZZANE! Il centrocampista ex CEO era fortemente voluto da MANDORLINI per il ritorno in B dell'HELLAS ma alla fine Michele scelse la prima squadra che gli fece un'offerta concreta...
VERGOGNA SCHWAZER CHE PERDE ANCOR PRIMA DI GAREGGIARE perchè trovato positivo ad un controllo antidoping a sorpresa «Sono molto dispiaciuto perché ho buttato via tutti gli anni in cui mi sono allenato, ma sono anche contento che è finito tutto e potrò avere ora una vita normale... Volevo tutto e ho perso tutto»
OLIMPIADI: Nel nuoto finalmente una medaglia: è quella di Martina GRIMALDI che nella 10 km di fondo agguanta un eroico bronzo... BOLT oro anche nei 200! Irreperibili 7 atleti del CAMERUN: Sono fuggiti! Dopo la 'beffa olimpica' la ginnasta Vanessa FERRARI pensa al ritiro! Anche per lei, come per la CAGNOTTO, medaglia di legno ma quando è un errore dei giudici a toglierti un meritato riconoscimento fa (molto) più male... Nella spettacolare finale dei 100 metri piani non ce n'è per nessuno: Usain BOLT piazza un 9"63 (nuovo record olimpico) e lascia a BLAKE e GATLIN le briciole... Ancora un oro dalla scherma! E' quello del quartetto CASSARA', BALDINI, AVOLA e ASPROMONTE che sconfigge i 'tignosi' nipponici nel fioretto maschile a squadre. Tiro: Oro per CAMPRIANI nella carabina 50 metri (dopo l'argento nella carabina 10 metri) nella fossa olimpica ed Argento per FABBRIZI nella fossa olimpica. Anelli: Bronzo (che grida vendetta visto l'oro assegnato al brasiliano che era parso inferiore) per MORANDI. Grande delusione nella gara di tuffi da trampolino e metri per la CAGNOTTO alla quale sfugge il bronzo per 20/100 di punto! Irraggiungibili le cinesi capeggiate dalla 'macchina' WU MINXIA...
STAGIONE NUOVA DELINQUENTI VECCHI: Scontri tra NOCERINA e PAGANESE in Coppa Italia, tre persone ai domciliari...
NUOTO, PER MARTINA GRIMALDI BRONZO NELLA 10 KM. "HO SEMPRE SPERATO NEL PODIO" -FOTO
Giovedì 09 Agosto 2012 - 16:23
LONDRA - Prima medaglia, finalmente, per l'Italia del nuoto alle Olimpiadi di Londra 2012. Martina Grimaldi ha vinto la medaglia di bronzo dopo essere arrivata terza nella 10 km di nuoto di fondo ai Giochi londinesi. L'oro è andato all'ungherese Eva Rizstov e argento alla statunitense Haley Anderson.
"E' STATO UN URLO DI LIBERAZIONE" «Sono molto contenta, alla fine non ce la facevo più. Ho stretto i denti visto che ero terza e quando ho toccato il traguardo per me è stato un urlo di liberazione dopo un anno intenso», a dirlo è Martina Grimaldi che ai microfoni a Sky Sport ha commentato il bronzo ottenuto nella 10 chilometri di nuoto di fondo ai Giochi olimpici di Londra.
«Ho sempre sperato di arrivare al podio -ha aggiunto l'azzurra- ci siamo preparati per questo. I miei compagni del nuoto non hanno preso medaglie però penso abbiano dato il 100% in gara e dobbiamo comunque esser contenti di quello che abbiamo fatto. Io sono contento di aver regalato queste emozioni».
«Sono ancora un pò spaesata, perchè non riesco ancora a capire cosa ho fatto, ma lo capirò...la volata finale? Ormai finiscono tutte così le gare, ho tenuto a bada Keri-anne Payne, e va bene così, sono molto felice», ha aggiunto l'agente scelto Martina Grimaldi, atleta del gruppo sportivo della Polizia 'Fiamme Orò che ha anche commentato il caso Schwazer. «I sacrifici vengono ripagati, stavolta con una medaglia, ma basta uscire dall'acqua avendo dato il 110%».
OLIMPIADI, BOLT NELLA LEGGENDA: VINCE NEI 200 METRI E ZITTISCE IL PUBBLICO-FOTO
Giovedì 09 Agosto 2012 - 19:48
LONDRA - Usain Bolt ha conquistato anche la medaglia d'oro nei 200 metri. Per il giamaicano, considerato "l'uomo più veloce del mondo", si tratta del secondo oro ai giochi olimpici di Londra. Bolt è già salito sul gradino più alto del podio nei 100, ha bissato il successo nei 200 con il tempo di 19"32. L'argento è andato a Yohan Blake, connazionale di Bolt, in 19"44. Il podio tutto giamaicano è completato da Warren Weir in 19"84. Con quattro ori olimpici individuali Bolt diventa il primo atleta di sempre a centrare la doppietta 100-200 in due Olimpiadi consecutive. Usain Bolt, che sul tragurdo ha fatto il gesto del 'zitti tutti', è sempre più nella leggenda della velocità: con la doppietta di Londra 2012 sui 100 e 200 metri e i due ori di pechino di quattro anni fa è il primo atleta a vincere quattro ori individuali nello sprint.
GLI JUVENTINI CANTANO: "NOI NON SIAMO NAPOLETANI". MA SONO TUTTI CINESI -VIDEO
Martedì 07 Agosto 2012 - 11:14
PECHINO - "Noi non siamo napoletani", cantano questi tifosi della Juventus a Pechino, prima della finale di Supercoppa Italiana tra i bianconeri campioni d'Italia e il Napoli che ha vinto la Coppa Italia, proprio contro la squadra di Conte, due mesi fa. Un coro come un altro, tra i più 'storici' della curva bianconera, e fin qui tutto normale. Ciò che stupisce, però, è che a cantarlo non sono tifosi juventini di Torino, Milano, Roma o Reggio Calabria, ma ragazzi cinesi, allo stadio per non perdersi la loro squadra del cuore o presunta tale. Il video è cliccatissimo su YouTube.
NUOVO CONTRATTO AIC: "NIENTE STIPENDIO PER DOPING E SCOMMESSE"
Martedì 07 Agosto 2012 - 19:43
ROMA - Un anno di contratto collettivo per i calciatori di serie A, con una novità di rilievo: la sospensione dello stipendio per i giocatori squalificati per scommesse o illecito sportivo, oltre che per doping. La firma sul nuovo accordo tra Aic e Lega di A è stata apposta da Tommasi e Beretta a margine del consiglio federale di Roma.
SETTE ATLETI CAMERUNENSI FUGGONO DAL VILLAGGIO OLIMPICO: TUTTI IRREPERIBILI
Martedì 07 Agosto 2012 - 17:18
LONDRA - Sette atleti del Camerun hanno lasciato il Villaggio olimpico e hanno fatto perdere le proprie tracce. Da alcuni giorni, la delegazione del paese africano ha perso i contatti con un nuotatore, una calciatrice e cinque pugili. La prima ad allontanarsi è stata Drusilie Ngako, portiere della Nazionale di calcio. Poi, è stato il turno del nuotatore Paul Ekane Edingue, che ha portato via anche i suoi oggetti personali. Da domenica, infine, risultano irreperibili anche i cinque pugili.
OLIMPIADI, VANESSA FERRARI A UN SOFFIO DAL PODIO: "MI HANNO RUBATO IL BRONZO"-FOTO
Martedì 07 Agosto 2012 - 18:32
LONDRA - La ginnasta Vanessa Ferrari beffata dalla sorte. A nulla sono valsi gli stessi punti dell'atleta arrivata terza. L'azzurra, infatti, nel corpo libero ha sfiorato il podio, chiudendo il suo esercizio a pari punti con la russa Aliya Mustafina (14.900), che ha vinto il bronzo per il maggior coefficiente di difficoltà del suo esercizio. L'oro è stato vinto dall'americana Alexandra Raisman, l'argento alla romena Catalina Ponor.
«Ti sbatti per arrivare a medaglia poi arriva quella che parte con tre decimi in meno di te e ti frega il posto», è lo sfogo della Ferrari. «Brucia abbastanza», dice il tecnico Enrico Casella. «Non voglio fare un processo ai giudici -precisa l'allenatore-, ma non ce ne sono state tre che hanno fatto meglio di lei. Queste d'altronde sono le regole alle Olimpiadi, a Mondiali ed Europei è diverso. E poi non dimentichiamoci che noi siamo l'Italia, davanti abbiamo Stati Uniti, Romania e Russia...Noi siamo più piccolini, con le spalle più strette...Il terzo posto l'ha meritato anche Vanessa, solo che non ti danno la medaglia»
OLIMPIADI, SCHWAZER IN CONFERENZA STAMPA: "VOLEVO TUTTO E HO PERSO TUTTO"-FOTO
Mercoledì 08 Agosto 2012 - 12:30
BOLZANO - In questi minuti a Bolzano è in corso la conferenza stampa di Alex Schwazer. L'atleta, risultato positivo al test antidoping alle Olimpiadi di Londra 2012, si confessa davanti alla stampa e in diretta tv spiegando le motivazioni che lo hanno spinto a commettere questo errore.
«Alla fine dello scorso anno, dopo tre anni molto difficili e travagliati, non sono stato più capace di dire no al doping. Dire che questo grande errore mi dispiace molto sarebbe troppo poco - ha dichiarato - Sono andato in Turchia, da solo, mi sono procurato l'Epo in farmacia con 1500 euro. Mi sono procurato quello che volevo e sono tornato».
L'ESCLUSIONE DAI GIOCHI L'atleta azzurro è risultato positivo all'Epo ed escluso dalle Olimpiadi. «Vorrei chiarire le cose: ho deciso da solo, ho deciso di non dirlo a nessuno. Non l'ho detto alla mia famiglia e alla mia fidanzata, era una cosa mia. Non volevo mettere nessuno nei guai, mi sono informato su internet. Il 13 luglio ho avuto un controllo antidoping a Oberstdorf e dopo questo test ho iniziato a farmi le iniezioni di Epo. Queste ultime 3 settimane sono state le più difficili della mia vita. Psicologicamente è stata una mazzata, ho dovuto dire bugie alla mia fidanzata (la pattinatrice Carolina Kostner)».
IL RACCONTO A CAROLINA «Per me non è stato facile dire a Carolina (Kostner, ndr.) che in frigo non c'erano vitamine B12, ma epo. Mi vergogno tanto. Carolina non sapeva niente».
IL DESIDERIO DI UNA VITA NORMALE I controlli. «Quando il 30 luglio si sono presentati a casa mia per i controlli non avevo la forza di chiedere a mia madre di dire che non ero a casa. Avrei potuto farlo, ma non vedevo l'ora che tutto finisse».
«Sono molto dispiaciuto perché ho buttato via tutti gli anni in cui mi sono allenato, ma sono anche contento che è finito tutto e potrò avere ora una vita normale... Volevo tutto e ho perso tutto».
OLIMPIADI, ALTRA MEDAGLIA PER CAMPRIANI: NICCOLÒ VINCE L'ORO NELLA CARABINA -FOTO
Lunedì 06 Agosto 2012 - 16:36
LONDRA - Settimo oro per l'Italia ai Giochi di Londra. Arriva con il titolo di Niccolò Campriani nel tiro a segno, specialità carabina 50 metri tre posizioni: l'azzurro aveva già vinto l'argento nella carabina 10 metri. Il medagliere dell'Italia sale così a 15 podi.
CAMPRIANI: VOGLIO ESSERCI ANCHE A RIO «Forse è presto per pensarci ora, ma voglio andare anche a Rio 2016». Niccolò Campriani ha vinto uno storico oro nella carabina (mai prima era riuscito al tiro azzurro, pur essendo disciplina vincente), ma già guarda avanti. «Forse da oggi qualcuno in più in Italia sa che esiste il tiro a segno - le sue parole a Sky - e che queste sono armi sportive e molto sicure. Io dico alla gente: 'provate, se poi non vi piace potete tornare sempre a praticare il calcio».
«Ho fatto tutto quello che potevo, ho cercato di non lanciare niente al caso, di andar via senza rimpianti», ha poi raccontato Campriani. L'atleta fiorentino sorride, cercando di contenere felicità e soddisfazione. «Ci sarebbe tanto da raccontare - ammette - ma quando sei lì che ti muovi davanti a un bersaglio di 50 metri, cerchi solo di non sbagliare. Ed è quello che ho fatto io. Sono stato bravo e fortunato. Sul podio sono in buona compagnia, c'è anche lo statunitense Emmons, che è un amico. Devo ringraziare i miei genitori, senza i quali non sarei qui, mio fratello, il Gs Fiamme gialle, la Federazione, dovrei citare tante persone. Anche se questo è uno sport individuale dovrei ringraziare davvero tante persone».
«È presto per pensare al futuro, ma a Rio voglio esserci - osserva -. Le Olimpiadi devono essere un'ispirazione per i giovani: nella nostra disciplina si vivono certi valori sportivi. La medaglia è il raggiungimento di un obiettivo - conclude - la cosa più bella, però, è stata lavorare con certa gente. Si, a Rio posso esserci, poi magari cercherò di trasmettere ad altri i valori di questo sport».
OLIMPIADI, MASSIMO FABBRIZI ARGENTO: SECONDO NELLA FOSSA OLIMPICA -FOTO
Lunedì 06 Agosto 2012 - 17:47
LONDRA - Massimo Fabbrizi ha vinto la medaglia d'argento nella fossa olimpica. L'azzurro ha ceduto al croato Giovanni Cernogoraz nello spareggio per la medaglia d'oro. Fabbrizi ha regalato all'Italia il sesto argento ai Giochi. Il bilancio tricolore comprende anche 7 ori e 4 bronzi per un totale di 17 medaglie.
OLIMPIADI, MORANDI BRONZO NEGLI ANELLI. "CHECHI? CI PIACE PRENDERCI IN GIRO..."
Lunedì 06 Agosto 2012 - 18:24
LONDRA - L'azzurro Matteo Morandi ha conquistato la medaglia di bronzo nella ginnastica artistica agli anelli.
L'azzurro di Vimercate ha chiuso con il punteggio di 15.733. L'oro va al brasiliano Arthur Nabarrete Zanetti, 15.900 punti, argento per il cinese Yibing Chen, 15.800. Con l'affermazione dell'azzurro della ginnastica artistica, l'Italia sale a 16 medaglie: 7 ori, 5 argenti e 4 bronzi.
"LA DEDICO A MIA FIGLIA DI 10 MESI" «Mancava questa medaglia nella mia carriera, sono contentissimo di averla conquistata. All'inizio ero un pò tirato, ma in seguito sono riuscito a rimanere più tranquillo». Così Matteo Morandi ai microfoni di Sky, subito dopo essersi messo al collo la medaglia di bronzo negli anelli.
L'atleta di Vimercate ha dedicato il proprio podio alla figlia Gaia, di 10 mesi, lanciandole un messaggio: «In questo momento è troppo piccola per capire, ma da grande si renderà conto che le voglio un mondo di bene». «Dedico questa medaglia anche a mia moglie e alla mia famiglia», ha aggiunto Morandi.
Poi, sulla prova odierna: «Ci ho messo un pò di cattiveria, la forza non mi manca. Pensavo che non potesse mancarmi proprio in questo momento. Forse all'arrivo ho fatto un saltellito, ma va bene così. Riguardando l'esercizio noterò un sacco di difetti. L'uscita non è mai così scontata; in ogni caso, meglio il passettino del passettone, o mettere addirittura giù le mani».
"CHECHI? I SUOI CONSIGLI NON MI SERVONO PIÙ" Il primo pensiero di Matteo Morandi, bronzo negli anelli, è per Andrea Coppolino, il ginnasta azzurro 'scippatò di una medaglia alle Olimpiadi di Pechino per una discutibile decisione della giuria in favore di un atleta di casa: «La dedico a lui - dice dopo la premiazione -. Sentivo il peso di quello che successe a Pechino, la meritava tanto e dopo quell'episodio ha smesso con rammarico. Lo saluto». E poi una battuta su Yuri Chechi: «Gli chiedevo consigli e non me li dava. Ora gli dirò che non mi servono più».
IL DIETROFRONT: "SU CHECHI SOLO UNA BATTUTA" «Su Chechi ho fatto soltanto una battuta. Noi abbiamo i nostri codici, ci piace prenderci in giro». Matteo Morandi è preoccupato che la frase pronunciata a caldo dopo la gara che gli ha dato il bronzo possa essere intepretata in un senso «che non gli appartiene». Così tiene a precisare all'Ansa: «Con Jury non siamo riusciti a sentirci prima della gara e così non mi ha potuto dare qualche consiglio. Allora ho detto ai giornalisti che non mi era comunque servito, visto com'era andata. Siamo stati compagni di squadra - aggiunge - ho avuto la fortuna di osservarlo a lungo, anche in finale ad Atene mentre vinceva il bronzo, ho imparato molto da lui. Siamo amici e sono andato subito a trovarlo in postazione Sky, continuando a scherzare e a punzecchiarci. Sono troppo felice per la mia medaglia, voglio davvero condividerla con tutto l'ambiente della Ginnastica azzurra, Jury compreso, naturalmente».
OLIMPIADI, SCHWAZER ESCLUSO PER DOPING. DOVEVA CORRERE LA 50 KM DI MARCIA -FOTO
Lunedì 06 Agosto 2012 - 18:47
ROMA - Il Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Giovanni Petrucci, sentito il capo delegazione, Raffaele Pagnozzi, ha disposto l'esclusione immediata dalla squadra olimpica di un atleta che non è ancora giunto a Londra.
Si tratta, per Epo, di Alex Schwazer, che doveva correre la 50 km di marcia. Le voci sulla sua esclusione sono state però respinte dalla Fidal, che tramite il suo portavoce ha detto: «Non confermiamo nè smentiamo, per il momento per noi sono solo illazioni».
La conferma che si tratta di Schwazer è arrivata dal giornalista Rai Franco Bragagna, che in diretta su Raisport ha detto di aver parlato con il suo allenatore, Michele Didoni, che in lacrime gli avrebbe detto che le voci sono esatte.
Per tale atleta il Coni, si legge in una nota, ha ricevuto nel primo pomeriggio di oggi una notifica di esito avverso per un controllo antidoping disposto precedentemente dalla Wada, l'agenzia mondiale antidoping. Il Capo Gruppo della disciplina interessata è stato prontamente informato dal Coni per gli adempimenti di conseguenza.
SECONDO CASO DI DOPING ALLE OLIMPIADI - La notizia dell'atleta italiano escluso per doping segue di poche ore il primo caso di positività alle Olimpiadi di Londra 2012, quello del judoka statunitense Nicholas Delpopolo.
SCONTRI IN NOCERINA-PAGANESE DI COPPA ITALIA: DOMICILIARI PER TRE PERSONE
Lunedì 06 Agosto 2012 - 18:09
SALERNO - Per gli scontri avvenuti a seguito della partita svoltasi a porte chiuse tra Nocerina e Paganese (nello stadio S. Francesco di Nocera inferiore, Salerno) i carabinieri hanno arrestato tre ultrà. Nel corso degli scontri 5 militari sono finiti all'ospedale mentre un mezzo è rimasto danneggiato. La partita Nocerina-Paganese è stata giocata a porte chiuse perchè i rischi di scontri erano molto forti ma, nonostante la decisione presa dal prefetto di Salerno di farla giocare senza tifosi, gli scontri si sono verificati ugualmente.
A provocare gli incidenti sarebbero stati i tifosi della Paganese, confinante con Nocera Inferiore, dove ieri pomeriggio si è giocata la partita di calcio Nocerina-Paganese valevole per la Coppa Italia. Un centinaio di teppisti con i volti coperti dai passamontagna armati di spranghe ha attaccato polizia e carabinieri allo scopo di raggiungere in corteo i tifosi della Nocerina per poi aggredirli. Gli ultras hanno lanciato pietre, tondini e cubetti di acciaio, bottiglie di vetro contro le forze dell'ordine. Ci sono state cariche dei carabinieri del decimo battaglione Campania e di Nocera Inferiore e della polizia. Contro i malviventi sono stati lanciati lacrimogeni allo scopo di disperderli e mettere fine all'aggressione. I tre arrestati sono stati condotti nelle proprie abitazioni in regime di arresti domiciliari.
FONTE: Leggo.it
NOTIZIE UFFICIALI
UFFICIALE: colpo Marcolini per il Lumezzane
Trovano conferma le indiscrezioni rilanciate dal nostro portale nelle scorse ore.
07.08.2012 22:42 di Valeria Debbia
La società A.C. Lumezzane comunica tramite una nota ufficiale di aver tesserato l'esperto centrocampista centrale Michele Marcolini (classe 1975). Il giocatore ligure arriva svincolato dal Padova, formazione con la quale ha collezionato 34 presenze condite da un gol nell’ultimo campionato di Serie B. Nella sua eccellente carriera Marcolini vanta anche una lunga esperienza in Serie A, dove ha giocato ben 236 partite in nove stagioni con le maglie di Bari, Atalanta e Chievo Verona.
FONTE: TuttoLegaPro.com
Vanessa, lacrime e rabbia «Mi hanno rubato il podio»
GINNASTICA. L'azzurra attacca: «E la Ponor, argento, non ci sarebbe dovuta essere in finale»
Nel corpo libero Vanessa arriva terza a ex aequo con la Mustafina ma la russa viene premiata con una migliore esecuzione e l'italiana è fuori
08/08/2012
ARENABARRACKS Un putiferio. Il verdetto della giuria che ha condannato Vanessa Ferrari al quarto posto pur avendo avuto lo stesso punteggio della russa Mustafina (14.900), ha provocato una reazione a catena. La ginnasta, scoraggiata e in lacrime dopo il verdetto, potrebbe decidere di ritirarsi (ma la Federazione spera di evitare il suo abbandono dell'attività), il presidente Agabio si è rivolto al Cio chiedendo di rivedere la regola dell'ex aequo ed ha sottolineato la soggettività dei verdetti dei giudici. «Mi sono sbattuta per poter arrivare a medaglia e per tre decimi in meno una ti frega il podio. Per me è un'altra medaglia di legno». Scoppia in lacrime Vanessa Ferrari dopo il quarto posto nella finale della prova olimpica di corpo libero. Un piazzamento che le ha impedito di mettersi al collo un bronzo che, a un certo punto della gara, sembrava vicino. Poi è arrivata la prova della russa Aliya Mustafina che, nonostante lo stesso punteggio dell'azzurra, è stata premiata dai giudici per una migliore esecuzione, a discapito proprio della 21enne ginnasta bresciana. Vanessa Ferrari non trattiene la rabbia e recrimina anche per l'errore nelle qualificazioni (non punito dai giudici) della rumena Catalina Ponor, poi medaglia d'argento: «Non doveva neanche entrare in finale», tuona l'azzurra. «Ero felice perché, dopo tante medaglie di legno, stavolta pensavo di essermi meritata una medaglia vera.
Non vedo tanta differenza fra il mio esercizio e quello della Ponor. Io mi davo un 15.20, se l'ha preso lei lo meritavo anch'io. Il futuro? Deciderò quello che farò quando sarò a casa». Ma il fatto è che la Ferrari, pur avendo fatto meglio della Mustafina (e forse della Ponor) si ritrova al quarto posto, con la medaglia di legno in mano: nel corpo libero, vinto con merito dall'americana Raisman (15.600), la classifica ufficiale dice argento alla rumena Ponor (15.200) e bronzo alla russa Mustafina (14.900) come la Ferrari che era terza nelle qualificazioni, terza è rimasta fino a quando non si è esibita la russa, cui -ripetiamo- è stato attribuito lo stesso punteggio ma, secondo le regole, a pari merito, vale il miglior punteggio d'esecuzione, (9.00 la mustafina, 8,70 la Ferrari). Forse ha pesato il fatto che alla Ponor era stato sottratto poco prima il bronzo alla trave per un reclamo degli americani. Una serie di fattori ha determinato insomma il quarto posto della ginnasta italiana, che è rimasta con la medaglia di legno, senza soldi (il bronzo vale 50.000 euro) e con una grande amarezza che, come ha confermato il coach Casella, potrebbe portarla a piantar tutto lì.
In ogni caso, è stato un grande pomeriggio di ginnastica. Nelle parellele simmetriche l'oro era andato in precedenza al cinese Feng Ze con 15.966 punti, davanti al tedesco Marcel Nguyen (15.800) e al francese Hamilton Sabot (15.566): davvero una piacevole sorpresa, in mezzo ad alcuni mostri sacri. Feng Ze si è dimostrato comunque superiore. Nell'esercizio alla trave, sono andate all'attrezzo le donne. La Douglas, gran favorita, è scivolata cadendo e ha perso molti punti, ma anche la russa Komova ha perso l'equilibrio e le due hanno lasciato campo libero alle cinesi Linlin Deng (oro con 15.600 punti) e Lu Sui (argento, 15.500), seguite dalla romena Ponor (15.066). Ma dopo le proteste e un ricorso Alexandra Raisman (14.966) si è presa il bronzo con 15.566 buttando fuori dal podio proprio la Ponor. E per questo forse la giuria con lei è stata più clemente nel corpo libero.
L'Italia del fioretto fa bottino pieno Oro anche gli uomini
SCHERMA. Battuto in finale il Giappone. Gli azzurri sono padroni della disciplina più tecnica
Cassarà, Baldini, Avola ed Aspromonte, otto anni dopo Atene, tornano sul gradino più alto del podio. Sesto trionfo tricolore, terzo dalla pedana
06/08/2012
EXCEL Eccolo l'oro che mancava nella cassaforte della scherma italiana. Ieri invece Londra ha regalato alle lame azzurre l'ennesimo sogno e quattro moschettieri d'oro: Andrea Cassarà, Andrea Baldini, Giorgio Avola e Valerio Aspromonte. Quattro armi letali che, otto anni dopo Atene, baldanzosi, sicuri, cattivi al punto giusto e sicuri del fatto loro salgono con sicurezza sul gradino più altro del podio. È il sesto oro azzurro a questi Giochi londinesi: e tre sono arrivati dalla pedana della scherma, vero e proprio forziere dello sport italiano. È un'Italia da doppietta - dopo le azzurre anche i loro colleghi uomini - quella che vince la medaglia più pregiata. Il fioretto a squadre si chiude con una finale sofferta, soffertissima, in un epilogo palpitante: stoccata dopo stoccata contro la sorpresissima Giappone e dopo aver battuto via via Gran Bretagna (45-40) e Stati Uniti poi (45-24).
La scherma italiana non è solo dream team, ma la Scuola per eccellenza dove al mito di Valentina Vezzali, delle olimpioniche Elisa Di Francisca e Arianna Errigo - vere stelle di Londra 2012 -, del risorto Aldo Montano, della sorpresa Diego Occhuzzi si affiancano anche questi quattro guasconi anni '80 (Avola, classe '89, il più giovane; Cassarà, '84, il più navigato) che portano la disciplina per eccellenza della noble art sul gradino più alto dei Giochi. I quattro moschettieri d'Italia - geograficamente abbracciano tutta la penisola, da Brescia a Ragusa, passando per Livorno e Roma - hanno vinto perpetuando l'epopea dei Cerioni, oggi commissario tecnico azzurro al passo d'addio, dei Numa, dei Sanzo. Una vittoria soffertissima. In bilico per tutti i nove assalti con i nipponici mai domi e sempre ad un'incollatura. La partenza addirittura è in salita e l'Italia chiamata subito a rincorrere complice anche un Cassarà oggi luce e ombre, pronto a sfoderare colpi sublimi ma anche capace di amnesie ed errri grossolani.
Ma è nei momenti clou che si vede la differenza tra l'atleta e il campione: e sul 38 pari l'azzurro riesce ad allungare di tre stoccate e dare all'Italia la tranquillità necessaria. Poi tocca a Baldini come se la storia volesse ripagarlo dello 'scippò di Pechino. Tocca a lui l'onore del punto d'oro. È l'apoteosi, con le gradinate assordanti di tifo made in Italy. Con questo ennesimo successo la scherma azzurra lascia Londra e torna a casa, dopo aver rimpinguato - come da tradizione - la cassaforte di allori olimpici, arrivato oggi a 121 medaglie che pongono questa disciplina sul tetto dello sport italiano. Alla vigilia la speranza era che Londra 12 ripetesse gli exploit di Pechino (2 ori e 5 bronzi), Sydney 2000 (tre ori e due bronzi) e Atene 2004 (2 ori, 2 argenti e 1 bronzo): con 3 ori due argenti e due bronzi è andata perfino meglio.
Tania quarta e in lacrime «Olimpiadi maledette»
TUFFI. La Cagnotto ai piedi del podio per soli 20 centesimi nella finale trampolino 3 metri
Delusa l'azzurra: «Era l'occasione della mia vita, ora la rabbia è tanta» Il padre e ct Giorgio: «Serviva la gara perfetta, e lei non lo è stata»
06/08/2012
ARENA BARRACKS Il primo tuffo a due anni fu casuale. L'acqua di un laghetto e lo scivolone di bimba. A sei quello per capire che il salto dall'aria all'acqua era il gesto più naturale del mondo. Ma quello olimpico resta un tabù. E a Londra fa male, perchè per meno di mezzo punto Tania Cagnotto resta fuori dal podio del suo trampolino: quarta, come era già successo nel sincro, ma con il record personale e le lacrime sono pesanti come la botta da mandare giù perchè questa, lo dice lei, «era l'ultima occasione». A Rio, tra quattro anni difficile rivederla: adesso che la medaglia è scappata via di un soffio, quel bronzo coccolato una notte, o forse una vita, è quasi impossibile pensare di tornare a tuffarsi. La finale olimpica, a cui era arrivata con il secondo punteggio, addirittura davanti alla cinese He Zi, si chiude con lo sguardo sul tabellone, uno scossone della testa e la disperazione nel vedere salire sul podio la messicana Laura Sanchez: e il punteggio è una coltellata, 362,40 contro i 362,20 dell'azzurra.
«Mi hanno maledetto a questi Giochi. Perdere un bronzo per venti centesimi...» sbotta Tania. Non si rimprovera nulla, in due giorni ha migliorato il suo personale altrettante volte ed è inutile rimuginare sui due salti (il secondo e il terzo) che le sono costati la medaglia. Due tuffi valutati 69 e 68 punti, che l'hanno fatta scivolare dal secondo posto del primo giro al quarto. Poi l'ultimo tuffo alla grande (76.50 la valutazione) in cui sarebbe bastato un nove per cambiare le sorti della gara e di una vita. «La rabbia è tanta», dice ricacciando in fondo alla gola il pianto Tania, «L'altra volta due punti e ora 20 centesimi. Ho fatto due record personali, non ho rimpianti. La messicana, l'ho sempre battuta. Bastava un nove ed era fatta, adesso stavamo a parlare d'altro». Dopo tre bronzi mondiali, lei unica europea a stare dietro alle cinesi, la Cagnotto guardava a Londra come all'occasione per coronare una carriera dominata nel Continente e anche per mettere in pari i conti con papà Giorgio, che alle Olimpiadi sul podio il piede lo ha messo più volte. Ed è proprio lui a non voler sentire scuse. «Eravamo arrivati qui preparati e invece abbiamo perso due medaglie: più che delusione, provo rabbia», dice l'ex campione ora ct. «Serviva la gara perfetta, e lei non lo è stata».
Di addio nessuno parla, ma quello visto nella piscina londinese sembra quasi un ultimo ciak. «Smettere? Deve pensarci lei, ma ora soprattutto deve liberarsi la testa» dice. Che invece è affollata di cattivi pensieri. «Dove lo vai a trovare l'errore in 20 centesimi, dove?», si ripete Tania, quasi a voler rimandare indietro la bobina della finale maledetta. Quanto al futuro parlarne ora non si può. «Era il momento chiave della mia carriera», ammette Tania, «Adesso sto male: so che la medaglia non mi avrebbe cambiato la vita, ma era una soddisfazione tutta per me, per quello che ho fatto in tanti anni. La sento come l'ultima occasione, era l'Olimpiade giusta. Rio? Ora vada in vacanza e ai tuffi non ci penso». A 27 anni, con una vita passata a metà tra cielo e acqua, il tuffo della vita resta sospeso per sempre.
Il re è sempre lui. Il fulmine Usain Bolt incenerisce tutti
ATLETICA. Doppietta giamaicana nella gara più spettacolare del programma dei Giochi. Parte male ma a metà gara mette il turbo e si lascia dietro gli avversari. Chiude con la seconda misura di sempre: 9"63, nuovo primato olimpico
06/08/2012
Il re è ancora lui: Usain Bolt. Carl Lewis? Uguagliato: era l'unico ad aver conservato il proprio titolo olimpico sui 100 metri per due edizioni dei Giochi (1984 e 1988). Era, appunto. Ieri sera allo stadio Olimpico di Londra c'è stata las uccessione ufficiale. Re Bolt non ha fatto il record del mondo, ma solo la seconda miglior prestazione mondiale di sempre e nuovo primato olimpico: 9"63. Ma ha stravinto ugualmente la finale di Londra dopo quella di quattro anni fa a Pechino, in uno stadio impazzito per lui. Può quindi sfogarsi tornando a fare il gesto dell'arciere, mostrando il campionario di mosse di cui finora era stato parco: a parte il gesto del silenzio prima del via. E poi ballando con la bandiera della Giamaica addosso, quasi a voler celebrare non solo il suo nuovo trionfo che comincia a fare di lui una leggenda, ma anche il cinquantenario dell'indipendenza che l'isola caraibica festeggerà oggi nel segno del suo eroe e del «delfino» Yohan Blake, secondo con un 9"75 con il quale eguaglia il proprio primato personale.
Ai Trials il compagno di allenamenti aveva inflitto a Bolt la terza sconfitta in quattro anni. Ma ieri non poteva finire allo stesso modo. Perchè nell'Olimpiade che è stata un pò anche di Bob Marley, finito con la sua immagine ed i testi delle canzoni sulle divise dei giamaicani disegnate dalla figlia Cedella, non poteva mancare il segno di colui che sta prendendo il posto del re del reggae come uomo simbolo dell'intera nazione. Oltre ad essere l'eroe dell'Olimpiade. Le 22 medaglie del nuotatore Phelps il centometrista Bolt potrà soltanto sognarle: però farà lo stesso storia, magari ripetendosi anche sui 200. «Li voglio rivincere, sono la mia gara preferita», ha detto dopo il trionfo di ieri. Ed in staffetta come a Pechino. E poi cambiando per stupire anche a Rio: magari nei 400 e nel salto in lungo per diventare in tutti i sensi il nuovo Jessie Owens. Bolt ha vinto con la sua corsa di 41 passi ma anche muovendosi, per una volta, più rapidamente in fase di partenza, con 0.165, rispetto ai rivali più pericolosi, Blake e l'ex dopato Gatlin, terzo a sorpresa e che torna sul podio dei Giochi otto anni dopo Atene. Il grande sconfitto è Tyson Gay, quarto e medaglia di legno mentre Asafa Powell si conferma un perdente di successo e chiude all'ottavo ed ultimo posto.
Nessuno come lui è capace di fallire le grandi occasioni. In una delle finali dei 100 più belle di sempre, Bolt ha vinto nel momento in cui ha superato Gatlin con un'accelerazione impressionante con cui è andato a riprendersi l'oro che poteva sfuggirgli, portandosi dietro Blake. E non solo: ha avuto anche modo di dare un'occhiata al tabellone mentre correva. Impressionante! Il suo lampo è stato di nuovo fulminante, come quelli di Pechino e nel 2009 ai Mondiali di Berlino, quando sulla distanza più breve stabilì quel record (9"58) che ancora resiste. Ma chissà ancora per quanto se Bolt è di nuovo questo. Di questa gara si parlerà come una delle istantanee più significative dei giochi: lui e Phelps sono quelli che hanno fatto la storia di questa Olimpiade. Nella sua guerra perpetua ai suoi nemici, fra macchiette e ammiccamenti, ha vinto la semifinale frenando nel finale e facendo registrare il tempo di 9«87. Una grande vittoria nella gara simbolo dei Giochi. «Nella mia testa non ho mai avuto alcun dubbio che sarebbe andata a finire così. Stasera è stata un'atmosfera fantastica». Sono state queste le sue prime parole dopo l'oro. «Sono scivolato ai blocchi, ma ho pensato solo al traguardo e questa è stata la chiave. Questo è il mio campionato. I trials non fanno per me: ma mi hanno aperto gli occhi e mi hanno aiutato a far meglio oggi. Non posso promettere di fare il record del mondo nei 200 metri. Ma sono certo che farò un'altra grande gara. Voglio ringraziare tutti i fan e tutti i tifosi, che mi stanno sempre vicini. Fra questi anche quelli che ho in Italia e a Roma in particolare, dove vengo accolto sempre con grande calore».
FONTE: LArena.it
Arriva anche l'ufficialità: Dainelli è un nuovo giocatore del Chievo
Dario Dainelli vestirà la maglia del Chievo Verona anche nella prossima stagione. Le sue prime parole: "Sono felicissimo di questa opportunità ".
07/ago/2012 17.30.00
Ufficiale, Dario Dainelli è un nuovo giocatore del Chievo Verona . Il difensore che giorni fa aveva rescisso con il Genoa è da oggi un giocatore gialloblù.
FONTE: Goal.com