IL PUNTO SUL MERCATO
Dopo l'esaltante conquista della promozione sono già ore febbrili per il diesse GIBELLINI che dichiara niente rivoluzioni (ma questa devo averla già sentita...) e un HELLAS da Serie A! questi i casi 'più pressanti':
- ENTRO VENERDI' sono da risolvere cinque comproprietà o non resteranno che le buste
MANCINI, CAROPPO, MASSONI, BERTOLUCCI e TORREGROSSA sono a metà tra l'HELLAS e altre società l'unico per il quale la società di Via Torricelli dovrebbe avere reale interesse sarebbe il trequartista sul quale il SIENA potrebbe voler fare la 'cresta': molto dipenderà
dalle volontà di MANDORLINI e del giocatore com'è ovvio ma, a mio avviso, come per ESPOSITO un anno fa non si troverà accordo.
Per quanto riguarda gli altri quattro si tratta di giocatori mandati a fare esperienza altrove o che non hanno mai giocato (CAROPPO) difficile fare previsioni ma personalmente scommetterei proprio su portierino e TORREGROSSA...
- TORNANO GOMEZ TALEB, DI GENNARO, PUGLIESE, CIOTOLA, CAMPISI, DIANDA E JORGINHO
...E sopratutto il primo 'esploso' al GUBBIO con 18 gol messi a segno in questa stagione potrebbero aprirsi definitivamente le porte scaligere: MANDORLINI lo apprezza molto e, a meno di offerte davvero importanti, dovrebbe restare.
Molto gradito dalla tifoseria anche il ritorno di 'Gepy' PUGLIESE che con il VARESE ha partecipato ai playoff giocando una stagione decisamente buona con i biancorossi in Serie B e, dal momento che SCAGLIA comincia ad avere una certa età varrebbe la pena 'blindarlo'.
CAMPISI torna da MONZA ma con ampia probabilità verrà prestato ancora, DI GENNARO non ha brillato al LANCIANO ma lo stesso è inseguito dal TARANTO mentre CIOTOLA e DIANDA hanno conquistato la B con la JUVE STABIA nell'altro Girone della Prima Divisione probabilmente nessuno dei tre rimarrà ma non sarà così facile 'piazzarli'...
Personalmente non mollerei ne l'ivoriano ne JORGINHO.
- TORNANO ALLA BASE PAGHERA, MARTINA RINI, NAPOLI E TIBONI MENTRE VERGINI...
I baby bresciani non rimarranno, troppo alto il prezzo del loro riscatto e per loro le rondinelle pensano ad un futuro lontano da Verona, magari proprio a Brescia dove giocheranno in casa o verranno usati come preziose pedine di scambio...
Anche NAPOLI tornerà all'INTER e con lui partirà anche lo 'sfortunato' TIBONI: sono giocatori di sicuro avvenire ma, causa fastidiosi infortuni, non hanno potuto dimostrare il loro valore, difficile che l'HELLAS abbia abbastanza liquidità per riscattare il primo o per convincere l'ATALANTA con il secondo.
HALLFREDSSON è stato riscattato dalla REGGINA: l'islandese a centrocampo s'è fatto valere e MARTINELLI ha fatto volentieri per lui un ulteriore sacrificio come potrebbe fare del resto anche per il giovane VERGINI con l'OLIMPIA di Asuncion.
- IN SCADENZA GARZON, SELVA, CANGI E SCAPINI
Per il capitano centrocampista veronese ex CHIEVO come per il sanmarinese ed il centravanti di Bovolone l'avventura scaligera sembra giunta a capolinea proprio sul più bello! Mentre per CANGI c'è da discutere: ABBATE a destra a fatto faville una vota preso il ritmo e CAMPAGNA è a fine prestito e tornerà alla JUVE, per il terzino destro il posto ci dovrebbe essere per certo ma bisognerà anche vedere cosa offre l'HELLAS e cosa vuole Francesco...
- FABINHO E PAULINHO NEL MIRINO...
GIBELLINI e l'HELLAS avrebbero messo gli occhi sui due brasiliani che nella SALERNITANA e nel SORRENTO hanno fatto faville in questa stagione ma sia sul primo che sul capocannoniere e recordman del Girone A la concorrenza è spietata: sull'esterno d'attacco granata ha messo da tempo la REGGINA tanto che un accordo pare prossimo mentre sul centravanti vera e propria rivelazione dei rossoneri campani si muovevano anche società di Serie A tra cui il CHIEVO...
DICONO
MARTINELLI cerca 'amici' (ma che siano seri) «Io sono un piccolo imprenditore che più di tanto non può fare per il Verona. Ora aspetto dei soci. Ci sono le basi per fare grandi cose e anche la categoria non rappresenta più un alibi. L’Hellas è una società risanata, con un capitale giocatori importante, con giovani interessanti sotto contratto. Le porte della società restano aperte. Spero che tra breve qualcuno possa affiancarmi. La serie B non può essere un traguardo per questa società. Possiamo fare le cose in grande. Seguitemi e sicuramente faremo grande l’Hellas» Leggo.it
MANDORLINI ringrazia la squadra e dedica la promozione al Presidente «...Una squadra eccezionale che si è messa a disposizione mia e del mio staff e che ha accresciuto le convinzioni settimana dopo settimana anche quando le cose magari non andavano sempre nel verso giusto. Ma alla fine è sbocciata».
C’era perplessità sul suo futuro. Resterà, vero? «Avevo già deciso. In qualsiasi modo fosse andata. Resto a Verona per iniziare un grande progetto con questa società. Il prossimo obiettivo sarà la serie A, abbiamo messo le basi. E poi sarà bellissimo fare il derby con il Vicenza».
A Verona, del resto, c’è un pubblico fantastico. «Sì, sono rimasto anche per quello. Quando ho scelto l’Hellas non avevo avuto dubbi. E dopo pochi mesi, anzi direi settimane di permanenza, ho capito che avevo fatto la scelta giusta. Questa è una piazza straordinaria, l’ondata di affetto che ci ha travolto ripaga di tutti gli episodi negativi che ci sono stati attorno a me».
Dedicata a chi?
«Non ho dubbi. Abbiamo sempre giocato per il nostro presidente. La sua malattia ci ha toccato tutti in maniera profonda. A questo si aggiungevano le amarezze calcistiche. Si merita questo successo, perché è una brava persona. Seria e onesta» Leggo.it
GIBELLINI rilancia il progetto... «Il vero progetto parte adesso. Il Verona deve andare in serie A. Non è retorica. Questa è una piazza che merita tantissimo, ha potenzialità enormi secondo me e ancora inespresse. Si può fare un grande lavoro, costruiremo una squadra per arrivare in fretta nella massima serie» Leggo.it
ALTRE NEWS IN ALLEGATO
PUNITO L'INFERNO DELL'ARECHI? Hanno tirato calcinacci, biglie di gomma, bottiglie d'acqua semipiene, lattine vuote ed altri oggetti, hanno stordito un assistente dell'arbitro con una bomba carta e mandato all'ospedale uno steward con un'altra e hanno colpito oltre a MANDORLINI anche il quarto ufficiale di gara e un guardalinee con una guerriglia che è continuata al termine della gara cotro le forze dell'ordine: quanto è grave tutto questo?
Nessuno si preoccupi: 23mila Euro ed è già tutto dimenticato!
IN BREVE A PIÉ PAGINA
TENNIS: Serena WILLIAMS trionfa a Wimbledon e si commuove.
CALCIOSCOMMESSE: Truccate sei partite della massima serie, due sarebbero del CEO!
PREMIER LEAGUE: VILAS BOAS lascia il porto, allenerà i 'blues' del CHELSEA...
RASSEGNA STAMPA
NEWS
Firenze, 20:00
CALCIO, SALERNITANA: MULTA PER LANCIO DI TELEFONINI
Una sorta di guerriglia, durante la gara di ritorno della finale play off contro il Verona, è costata 23 mila euro di ammenda alla Salernitana. I tifosi campani hanno acceso fumogeni, fatto esplodere petardi: uno di questi è scoppiato (ferendolo lievemente ad una gamba) vicino ad un assistente dell'arbitro stordendolo per alcuni minuti con conseguente sospensione della gara. Ma all' ingresso in campo delle squadre i sostenitori della Salernitana hanno lanciato anche due telefonini, calcinacci, biglie di gomma, bottiglie d'acqua semipiene, lattine vuote ed altri oggetti contro i giocatori del Verona. Un telefonino e una bottiglia hanno colpito un giocatore e il tecnico del Veronma Mandorlini. Il lancio di oggetti è continuato durante la gara e alla fine: colpito il quarto ufficiale di gara e un guardalinee.
Esposti striscioni contro i veronesi, pronunciati cori offensivi. Al termine della partita un gruppo isolato di tifosi ha cercato di assalire il pullman del Verona. La sanzione è stata decisa dal giudice sportivo che ha inflitto anche 10.500 euro di multa all' Atletico Roma impegnato contro la Juve Stabia per la finale dei play off del girone B di Lega Pro. I tifosi romani hanno lanciato bottiglie contro la panchina avversaria e una ha colpito in faccia un giocatore, costringendolo al ricovero in ospedale per accertare eventuali danni ad un occhio. Intonati anche cori di discriminazione razziale. Ammende sono state inflitte anche al Verona (5000 euro) e alla Juve Stabia (1500).
FONTE: Repubblica.it
Prima Divisione A - Salernitana: maxi multa, 23mila euro!
mar, 21 giu 21:08:00 2011
La società campana è stata punita per i disordini creati dai suoi tifosi durante il ritorno della finale playoff di domenica scorsa. Con la Salernitana sono multate anche l'Atletico Roma e la Juve Stabia
Maxi ammenda di 23.000 euro per la Salernitana. Lo ha deciso il Giudice sportivo della Lega Pro Pasquale Marino, in merito alle finali di ritorno di play-off disputate domenica.
QUESTE LE (TANTE) COLPE DELLA SALERNITANA, O MEGLIO DEI TIFOSI DELLA SALERNITANA - La società campana paga "perchè propri sostenitori introducevano e accendevano nel proprio settore numerosi fumogeni e bengala e facevano esplodere prima dell'inizio e durante la gara numerosi petardi alcuni di notevole potenza; in particolare un petardo esplodeva nei pressi di un assistente arbitrale che rimaneva stordito e subiva una escoriazione cutanea alla gamba destra,causando breve sospensione della gara per necessarie cure; i medesimi sostenitori accompagnavano l'ingresso in campo della squadra avversaria con fitto e ripetuto lancio di bottiglie d'acqua, lattine vuote, bottigliette d'acqua semipiene e altri oggetti in plastica tra i quali due telefonini cellulari oltre a pezzi di calcinaccio e biglie di gomma; in particolare una bottiglia d'acqua semipiena colpiva l'allenatore del Verona, ed un telefonino cellulare un calciatore della stessa squadra, senza conseguenze; il tutto accompagnato da ripetuti cori offensivi verso i medesimi; il lancio di oggetti, innanzi descritti, proseguiva durante la gara ed al termine della stessa , in tale occasione un oggetto colpiva il quarto ufficiale di gara, nonche' un assistente arbitrale che veniva colpito alla schiena, entrambi senza conseguenze; i medesimi sostenitori esponevano alcuni striscioni con espressioni di scherno verso l'opposta tifoseria; al termine della gara un isolato gruppo di sostenitori ha tentato di accedere nello spazio ove era parcheggiato il pullman della quadra avversaria, prontamente respinti dall'intervento delle forze dell'ordine".
LE COLPE DELL'ATLETICO ROMA, SANZIONATA (MENO) ANCHE LA JUVE STABIA - Ammenda di 10.500 euro all'Atletico Roma "perchè propri sostenitori durante la gara lanciavano sul terreno di gioco e in direzione della panchina della squadra avversaria numerose bottiglie di acqua piene e semipiene una delle quali sfiorava un addetto federale e un'altra colpiva al viso un calciatore in panchina della squadra avversaria provocandogli fuoriuscita di sangue e successiva necessità di ricovero in ospedale per accertare eventuali danni ad un occhio; gli stessi durante la gara intonavano cori inneggianti alla discriminazione razziale in occasione delle giocate di un calciatore di colore della squadra avversaria; perchè persona non identificata, ma riconducibile alla società, indebitamente presente negli spogliatoi al termine della gara rivolgeva agli addetti federali reiterate frasi offensive. Ammenda di 5.000 euro al Verona "perchè propri sostenitori in campo avverso durante la gara in due occasioni intonavano cori inneggianti alla discriminazione territoriale, ed in una occasione, (uscita dal terreno di gioco di un calciatore di colore della squadra avversaria), cori inneggianti alla discriminazione razziale". Ammenda di 1.500 euro per la Juve Stabia.
Italpress
FONTE: Yahoo.com
RASSEGNA STAMPA
Hallfredsson e Mancini: Due rebus per Gibellini
16:59 del 21 giugno
Lo ha urlato ai tifosi assiepati in curva all'Arechi. "Io resto, c'è da programmare la serie A". Il Verona, dunque, riparte da Andrea Mandorlini. Precisazione che forse a qualcuno potrebbe risultare superflua. Perchè, in fondo, Mandorlini aveva firmato un accordo biennale con l'Hellas, e in più di un'occasione aveva ammesso di "avere sposato un progetto quando la situazione era molto diversa da adesso". Sta di fatto che negli ultimi tempi si era parlato per il tecnico ravennate di un forte interesse da parte di Spezia e Lecce. L'allenatore gialloblù, però, ha confermato l'amore per l'Hellas. In B Mandorlini camminerà ancora insieme a Giovanni Martinelli. E allora la palla passa al direttore sportive Mauro Gibellini. Che si gode la meritata quiete dopo la vittoria. La sua, quella del Verona, quella di un club che ha voglia di riscoprirsi grande. Tuttavia, il Direttore probabilmente avrà il tempo per respirare un paio di giorni e poi dovrà rimettersi al lavoro. C'è, infatti, una squadra da ripensare, ricostruire, riequilibrare. Questo impone la serie cadetta. Non certo rivoluzioni, ma considerazioni tecniche destinata a rendere impermeabile al pericolo la squadra di Mandorlini. E il primo appuntamento è quello delle compartecipazioni.
MANCINI A META'. Entro venerdì il direttore dovrà risolvere le cinque comproprietà più importanti. Una su tutte appare delicata, ed è quella che riguarda il futuro di Manuel Mancini. Il cartellino del centrocampista è diviso a metà tra Verona e Siena. Se non ci sarà accordo tra le parti, Gibellini sarà costretto ad andare alle buste. Tutto, comunque, è destinato a risolversi entro sabato mattina. Mancini, quest'anno, ha dato un buon apporto al Verona. Valutazioni di ogni altro tipo legate alla strategia da adottare nel momento della contrattazione con il Siena, spettano a direttore sportive e tecnico. Le altre quattro compartecipazioni sono legate ai destini di Caroppo, Massoni, Bertolucci e Torregrossa, giocatori che nel progetto promozione non hanno trovato spazio e quindi potrebbero non far parte del Verona nemmeno il prossimo anno.
GUARDA CHI C'E. Attenzione, poi, ai rientri. Juanito Gomez torna dal Gubbio. L'argentino ha fatto molto bene, e potrebbe rappresentare pedina jolly per l'attacco del futuro. Allo stesso modo, il suo exploit stagionale lo fa diventare possibile pezzo pregiato del mercato del Verona. Se non resta potrebbe essere venduto ad una cifra importante, che potrebbe aggirarsi intorno al milione di euro. Il reparto difensivo fa registrare, invece, il rientro dal Varese (che vantava il diritto di riscatto) di 'Gepy' Pugliese. Il ragazzo ha dimostrato di saperci fare anche in B. Potrebbe essere un altro acquisto di peso per il Verona. Rientrano alla base per essere valutati anche Salif Dianda e Nicola Ciotola dalla neo promossa Juve Stabia, Francesco Di Gennaro dal Lanciano e Jorginho dalla Sambonifacese.
IL FUTURO DEL VICHINGO. Gibellini deve lavorare, però, anche su sei giocatori in prestito destinati a tornare alla base. Il più importante? Emil Hallfredsson. Il centrocampista islandese è stato autentico trascinatore dell'Hellas. Il Verona vanta un diritto di riscatto nei confronti della Reggina. E presto deciderà cosa fare. Marco Martina Rini e Fabrizio Paghera rientrano al Brescia. Il loro riscatto è alto. E qui la società dovrà fare una doppia riflessione prima di decidere. Aiman Napoli torna all'Inter, Santiago Vergini all'Olimpia Asuncion. Su entrambi l'Hellas vanta il diritto di riscatto. I due giocatori si sono visti poco o quasi niente. Napoli è stato fermato da un infortunio. La serie B rappresenta banco di prova pesantissimo. Presto sapremo se in via Torricelli vorranno puntare ancora su di loro. Infine, Cristian Tiboni. L'attaccante non ha trovato spazio per una serie di motivi: condizione fisica da recuperare, concorrenza importante.
LE SCADENZE. Sono cinque, infine, i giocatori che vanno in scadenza. Si tratta di Stefano Garzon, Andy Selva, Robert Anderson, Francesco Cangi e Matteo Scapini. L'unico giocatore ad avere trovato continuità è stato Cangi. Per gli altri solo spiccoli di calcio. La società presto risponderà anche sul loro futuro.
(L'Arena)
FONTE: CalcioMercato.com
NOTIZIE UFFICIALI
UFFICIALE: Hellas Verona, riscattato Emil Hallfredsson
22.06.2011 21:20 di Valeria Debbia
L'Hellas Verona rende noto tramite un comunicato ufficiale che nella giornata odierna è stato riscattato il cartellino di Emil Hallfredsson (27), precedentemente di proprietà della Reggina.
Il centrocampista islandese, che nella stagione appena conclusa ha collezionato 34 presenze e 4 reti, passa al club scaligero a titolo definitivo.
CALCIOMERCATO
Taranto, riscattato Coly. Alle buste per Sciaudone
22.06.2011 20:17 di Carmine Roberto Orlando
Fonte: www.corrieredelgiorno.com
Giornata di mercato frenetica per il Taranto. Il vice presidente Valerio D’Addario ha concluso in serata l’operazione Coly: il difensore è stato riscattato dal Rodengo. Si attende solo l’ufficialità. Sempre in tarda serata sarà discusso il riscatto del pari ruolo Sosa. Per Sciaudone non c’è accordo con il Foligno: si andrà alle buste per risolvere la comproprietà. Attacco: positivo l’incontro dei dirigenti rossoblù con il procuratore di Francesco Di Gennaro. Ora c’è da convincere il Verona, club detentore del cartellino per i prossimi due anni di contratto.
CALCIOMERCATO
Verona, da risolvere la comproprietà di Mancini
22.06.2011 18:45 di Gianluca Pepe
Fonte: Tuttohellasverona.it
Entro venerdì saranno da definire tutte le compartecipazioni. L'Hellas Verona ne ha due in ballo. Manuel Mancini, elemento preziosissimo nello scacchiere di Andrea Mandorlini, il cui cartellino è a metà con il Siena. Inoltre resta da capire quale sarà il futuro del difensore Leonardo Massoni, in comproprietà tra Verona e Sassuolo, nell'ultima stagione titolare nel Viareggio (dove era in prestito). Sono da discutere anche le compartecipazioni riguardanti il difensore Dario Campagna (a metà con la Juventus), il giovane portiere Andrea Caroppo (con il Brescia) e l'attaccante Ernesto Torregrossa (a metà con l'Udinese).
CALCIOMERCATO
Taranto, rinuncia definitiva a Girardi. Torna di moda Di Gennaro
22.06.2011 11:00 di Claudio Gallaro
Colpo di scena nella trattativa tra Taranto e Chievo per il riscatto della comproprietà di Domenico Girardi. Il club di via Martellotta - riporta Blunote.it - ha rinunciato alla metà dell'attaccante napoletano, valutata 150 mila euro.
Laconico il commento del procuratore di Girardi, Gaetano Fedele, a "100 Sport Magazine". "Mimmo è amareggiato, non si aspettava minimamente un epilogo di questo gener; era convinto di ripartire da Taranto, dove si è trovato benissimo. Non ci resta che prendere atto di questa decisione, che rispettiamo, ma che ci mette nelle condizioni di guardarci attorno. E' vero, ci sono un paio di club di Serie B interessati, ma a questo punto dipenderà anche dalla volontà del Chievo".
Con l'addio di Girardi, e quello quasi scontato di Sy, il club rossoblu dovrà necessariamente spulciare il mercato delle prime punte: in questo senso, torna di moda il nome di Francesco Di Gennaro, ventinovenne partenopeo di proprietà dell'Hellas Verona ma nella passata stagione in prestito alla Virtus Lanciano. Gli scaligeri, soprattutto dopo la promozione in Serie B, hanno deciso di non puntare su di lui e sono disposti a cederlo in comproprietà. Gli altri nomi sul taccuino di Valerio Angeloni sono quelli di Franchini dell'Atletico Roma, Ciano del Napoli e Guadalupi del Pavia.
INTERVISTE ESCLUSIVE
Hellas Verona, Ceccarelli a TLP: "Quante emozioni all'Arechi! Mandorlini è stato strepitoso, come tutti i tifosi gialloblu"
22.06.2011 00:00 di Massimiliano Marino
Dall’esonero di Giannini all’arrivo di Mandorlini, dal sest’ultimo posto in classifica dello scorso novembre al quinto posto finale, da sfavoriti (sulla carta) nella griglia play-off ai vincitori degli stessi: è la favola dell’Hellas Verona, è la favola dei giocatori e della dirigenza, è la favola di tutto il mondo gialloblu che si appresta a tornare là dove una società ed una tifoseria di questo calibro meritano di stare: in serie B. E, forse, oltre. Capitano di questa incredibile scalata è Luca Ceccarelli il quale, raggiunto dai microfoni di TuttoLegaPro.com, ripercorre in esclusiva le emozioni di una stagione sotto certi aspetti davvero indimenticabile.
L’immagine della telecamera che immortala la festa gialloblu nella bolgia dell’Arechi è veramente unica: cosa significa per te aver vinto i play-off con questa maglia?
“Significa tanto. Abbiamo raggiunto un traguardo straordinario, festeggiarlo poi con i tifosi di Verona è stato un qualcosa di veramente unico perché qui si respira calcio, la gente ama questo sport e ha sempre voluto il bene della squadra. E’ stata anche una specie di rivincita dallo scorso anno, quando avevamo in pugno la situazione avendo dominato per lunghi tratti il campionato ma poi, nel finale di stagione, qualcosa è andato storto e non siamo più riusciti a rimetterci in carreggiata. Diciamo che ci siamo presi quello che avevamo lasciato per strada e farlo qui, con la gente di Verona, mi ha fatto molto piacere”.
Hai giustamente ricordato le delusioni della passata stagione. Quest‘anno però è stato tutto completamente diverso…
“Assolutamente. A differenza dello scorso anno, posso dire che siamo migliorati tantissimo a livello mentale in quanto siamo riusciti a correggere l‘approccio ai match importanti. Ricordo la sconfitta all‘ultima giornata contro il Portogruaro che, per noi, fu fatale dal punto di vista mentale perché, da lì in poi, non riuscimmo più a riprenderci. Quest‘anno invece siamo partiti malissimo tanto che il Presidente fu costretto ad esonerare Giannini ed a chiamare in causa Mandorlini con il quale siamo riusciti a sollevarci ed a concludere il campionato in assoluto crescendo. E’ stata indubbiamente la svolta che ci ha portati a questo straordinario traguardo. A Verona, quando le cose vanno male, la gente inizia a rumoreggiare: quest’anno, rispetto alla passata stagione, siamo riusciti a scrollarci di dosso queste responsabilità semplicemente perché nessuno credeva più alla promozione tanto che anche per noi giocatori era impensabile riuscire ad arrivare fino a questo punto considerando che a dicembre ci trovavamo con le spalle al muro”.
Per il Verona, quindi, la serie B è sempre stata un sogno…
“Si, sebbene i propositi di riprovarci c’erano tutti e la voglia di ripetere il cammino della scorsa stagione era tanta. Non abbiamo mai dichiarato apertamente questo nostro intento ma ognuno di noi covava il desiderio di riprovarci”.
Siete partiti sfavoriti, eppure avete eliminato Sorrento e Salernitana. Se dovessi indicare la svolta in questi 360’, quale momento reputeresti decisivo?
“Sicuramente la prima partita contro il Sorrento. Giocare davanti ai 20.000 del Bentegodi ci ha dato una carica ed una iniezione di fiducia impareggiabili. Da lì abbiamo acquisito tanta consapevolezza e, soprattutto, quella determinazione necessaria per presentarci in Campania carichi come delle molle in casa della vicecapolista che aveva sempre fatto del fattore campo uno dei suoi punti di forza”.
E poi la gioia dell’Arechi. Che effetto ti ha fatto aver potuto festeggiare la promozione in uno stadio completamente granata?
“E’ stato spettacolare, proprio come l’atmosfera che si respirava. Per noi, come per chiunque, presentarsi in un campo del genere davanti a tutto quel calore ed entusiasmo ti fa perdere quelle certezze e quella mentalità che un giocatore deve invece acquisire in partite decisive come quelle di domenica scorsa. Nonostante ciò, devo ammettere che è stato entusiasmante anche perché due anni fa toccò al Cesena festeggiare a casa nostra mentre l’anno scorso assistemmo a malincuore alla promozione del Portogruaro. Mi spiace davvero molto per la Salernitana che, come noi, meritava di misurarsi in ben altri palcoscenici ma dopo quelle due batoste subìte era arrivato il nostro turno e ci siamo letteralmente lasciati andare".
Prima hai ammesso che l’arrivo di Mandorlini è coinciso con la svolta. E’ stato lui il vero trascinatore ed il vero protagonista della promozione?
“Sì, semplicemente perché è stato decisivo. Tutto quello che ha fatto si è rivelato essere azzeccato, recuperando a livello mentale il gruppo, scuotendo chi doveva essere scosso e incitato chi doveva essere incitato. Ci ha fatto sentire tutti importanti, sapendo a sua volta gestirci alla grandissima portandoci fino in fondo”.
Quindi le voci che lo davano in procinto di passare allo Spezia non lo hanno, come dire, distratto…
“Francamente, non conosco la verità dei fatti: non so, cioè, se tutti quei rumors fossero veri o meno. Vedendolo in pratica tutti i giorni posso solo dire che non ci ha mai dato l’impressione di avere la testa altrove. Diversamente, è sempre stato parte integrante di questo grande gruppo: la vittoria è soprattutto merito suo”.
Prima hai anche parlato dello straordinario attaccamento della città nei confronti della squadra. E’ stato proprio l’entusiasmo dell’ambiente a convincerti, l’inverno scorso, a rimanere qui a Verona e, di conseguenza, a rifiutare le offerte che hai ricevuto?
“Credo sia normale essere accostati all’una o all’altra squadra nei periodi di calciomercato, specie se le cose non girano come dovrebbero e i cambiamenti sono dunque nell’aria. Dal canto mio, proprio la difficoltà in sé del momento mi ha auto-convinto a declinare ogni tipo di offerta sia perché non volevo allontanarmi da Verona dove ormai risiedo felicemente da tre anni sia perché non volevo abbandonare la squadra in quel particolare momento della stagione. Parlando poi con l’allenatore, ho trovato maggior fiducia in me stesso e maggior consapevolezza che rimandare al mittente le proposte che avevo ricevuto (Pisa e Grosseto, ndr) fosse la soluzione migliore. E così è stato”.
Il tuo futuro sarà ancora in maglia gialloblù?
“Spero di sì. Tra un paio di settimane avrò il consueto faccia a faccia con la società ma l’intenzione mia e penso anche quella della dirigenza sia quella di andare avanti insieme”.
FONTE: TuttoLegaPro.com
SERIE B
ESCLUSIVA TMW - Verona, Mancini verso la permanenza
22.06.2011 15.45 di Matteo Bursi
Il primo nodo da sciogliere in casa Verona relativamente alle comproprietà sarà la posizione dell'esterno Manuel Mancini (27), il cui cartellino è a metà tra Siena ed Hellas. Il direttore sportivo scaligero Mauro Gibellini ha fatto il punto della situazione in esclusiva ai nostri microfoni: "Dobbiamo ancora incontrarci per discuterne nei dettagli, ma siamo ottimisti sulla permanenza a Verona di Mancini". Da quanto appreso dalla nostra redazione, resta da definire unicamente la formula dell'intesa (se verrà riscattato l'intero cartellino da parte del club gialloblù oppure, seconda opzione, un semplice rinnovo).
SERIE B
UFFICIALE: Verona, riscattato Hallfredsson
22.06.2011 20.01 di Matteo Bursi
Fonte: Hellas Verona FC
Primo colpo di mercato in casa Hellas. Attraverso una nota sul proprio sito ufficiale il Verona ha annunciato di aver riscattato l'intero cartellino di Emil Hallfredsson. Il club gialloblù ha fatto valere il diritto di riscatto fissato con la Reggina per il centrocampista islandese.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Mercoledì 22 Giugno 2011
Il direttore sportivo del Verona a tutto campo dopo il trionfo: sapevo che questa squadra era vincente
«Costruiremo un Hellas da A»
di Gianluca Vighini
VERONA - E’ stata la gioia più grande. La sua speranza. Dopo aver corteggiato a lungo l’Hellas, quando arrivò Mauro Gibellini disse. «Oggi corono il sogno di una vita». Quasi un anno dopo e una stagione vissuta pericolosamente, il Gibo è diventato un intoccabile in casa scaligera. Il successo del campionato, l’aver puntato sui giocatori giusti, la sua ostinata testardaggine nel continuare a tenere viva la fiammella della speranza, lo hanno portato nell’olimpo ideale dei supporter gialloblù. E oggi, anche i suoi più feroci contestatori, sono pronti a fare marcia indietro.
Fiducia illimitata. «Chiedo scusa a Gibellini», scrive per esempio un ragazzo su facebook, «perché ha dimostrato grande competenza e grande capacità». I risultati, insomma cambiano la vita delle persone nel calcio. E il diesse è pronto adesso a rituffarsi in una nuova entusiasmante avventura. «Ho sempre creduto in questa squadra - esclama ancora raggiante il direttore sportivo gialloblù -, perché conoscevo i veri valori del gruppo. Andavo in giro per l’Italia e gli operatori di mercato mi chiedevano: ma perché a Verona sono così arrabbiati? Avete costruito una squadra fortissima. In effetti questa squadra i valori li ha sempre avuti. All’inizio non ci siamo espressi bene, qualche errore indubbiamente lo abbiamo commesso. Non è stata colpa di Giannini. Ci tengo a dirlo. Giannini ha sempre lavorato bene. Lo hanno penalizzato i numeri. Poi quando è arrivato Mandorlini tutto l’ambiente si è compattato. I risultati hanno portato la fiducia ed è iniziato il circolo virtuoso. Il mister ci ha messo del suo. Esperienza, professionalità. Lo staff è stato eccezionale. Fino al momento in cui siamo esplosi. E questo momento è coinciso con i play off».
Prossimi obiettivi. Di certo Gibellini non ha intenzione di fermarsi qui. E spiega. «Il vero progetto parte adesso. Il Verona deve andare in serie A. Non è retorica. Questa è una piazza che merita tantissimo, ha potenzialità enormi secondo me e ancora inespresse. Si può fare un grande lavoro, costruiremo una squadra per arrivare in fretta nella massima serie».
Il pallino di Gibellini sono i giovani. «E’ vero. Mi piace seguirli, scoprirli, guidarli. Ora sarà più facile farli venire a Verona, visto che siamo arrivati in B». (ass)
Martedì 21 Giugno 2011
L’allenatore che ha fatto l’impresa di riportare i gialloblù in B
Mandorlini vuole tutto: «Ora porto il Verona in A»
di Gianluca Vighini
VERONA - Una favola, un sogno. Senza confini. Forse un miracolo. Fatto sta che Andrea Mandorlini ha scritto a caratteri cubitali il suo nome nella storia dell’Hellas. Non c’è dubbio che questa promozione in serie B, sia vista come una rinascita per il popolo scaligero dopo quattro anni di inferno. E non c’è dubbio che Mandorlini sia oggi visto come il nuovo profeta in casa Verona.
Mandorlini, come ci si sente dopo aver riportato l’Hellas in serie B?
«Meravigliosamente bene».
A chi vanno i meriti di questa promozione?
«A tutto il gruppo, senza dubbio. Tutti vi hanno partecipato e per questo abbiamo potuto festeggiare. Una squadra eccezionale che si è messa a disposizione mia e del mio staff e che ha accresciuto le convinzioni settimana dopo settimana anche quando le cose magari non andavano sempre nel verso giusto. Ma alla fine è sbocciata».
C’era perplessità sul suo futuro. Resterà, vero?
«Avevo già deciso. In qualsiasi modo fosse andata. Resto a Verona per iniziare un grande progetto con questa società. Il prossimo obiettivo sarà la serie A, abbiamo messo le basi. E poi sarà bellissimo fare il derby con il Vicenza».
A Verona, del resto, c’è un pubblico fantastico.
«Sì, sono rimasto anche per quello. Quando ho scelto l’Hellas non avevo avuto dubbi. E dopo pochi mesi, anzi direi settimane di permanenza, ho capito che avevo fatto la scelta giusta. Questa è una piazza straordinaria, l’ondata di affetto che ci ha travolto ripaga di tutti gli episodi negativi che ci sono stati attorno a me.
E’ stato il bersaglio preferito dai salernitani, quasi un simbolo da abbattere. Cos’è successo veramente in sala stampa dell’Arechi?
«Non c’erano le condizioni di sicurezza per poter rispondere alle domande dei giornalisti. Ho subìto una vera e propria aggressione. Inconcepibile. Ma per la serie B e per l’Hellas rifarei tutto».
Dedicata a chi?
«Non ho dubbi. Abbiamo sempre giocato per il nostro presidente. La sua malattia ci ha toccato tutti in maniera profonda. A questo si aggiungevano le amarezze calcistiche. Si merita questo successo, perché è una brava persona. Seria e onesta. (ass)
Martedì 21 Giugno 2011
Il numero uno si gode il trionfo: ma cerco l’aiuto da altri imprenditori
Martinelli: «Le porte dell’Hellas sono aperte»
VERONA - E’ stata un’immensa soddisfazione. La più grande della sua vita. Per un appassionato di calcio come lui, vincere un campionato con l’Hellas è qualcosa di straordinario. E adesso Giovanni Martinelli se la gode. Aveva promesso la serie B in due anni e la serie B è arrivata. Ma è già arrivato il momento di guardare al futuro. Che lo vedrà ancora presidente del Verona, ma con le porte della società sempre aperte.
«Io sono un piccolo imprenditore - ricorda Martinelli - che più di tanto non può fare per il Verona. Ora aspetto dei soci. Ci sono le basi per fare grandi cose e anche la categoria non rappresenta più un alibi. L’Hellas è una società risanata, con un capitale giocatori importante, con giovani interessanti sotto contratto. Le porte della società restano aperte. Spero che tra breve qualcuno possa affiancarmi. La serie B non può essere un traguardo per questa società. Possiamo fare le cose in grande. Seguitemi e sicuramente faremo grande l’Hellas». Festeggiatissimo dai tifosi del Verona, Martinelli ha vissuto con grande emozione tutte le fasi finali di questo esaltante campionato. In Curva addirittura a Salerno, dopo che la Tribuna Vip gli era stata sconsigliata per motivi di ordine pubblico.
«Un presidente, c’è solo un presidente», ha cantato la folla festante che ha accolto la squadra al Catullo. Un giusto tributo per un uomo che ha già uno suo posto nella storia dell’Hellas accanto a grandi presidenti come Mondadori, Garonzi, Guidotti e Chiampan. (G.Vig./ass)
Martedì 21 Giugno 2011
Fabinho e Paulinho nel mirino di Gibellini
VERONA - E’ già tempo di calciomercato. E per l’Hellas le trattative inizieranno tra pochissimo. La squadra va rinforzata ma non smantellata. Per questo Hallfredsson dovrebbe rimanere e si farà un tentativo anche per Martina Rini e Paghera, oggi in prestito dal Brescia. Se Fabinho non si accorderà con la Reggina, Gibellini e Siciliano faranno un approccio. E nel mirino ci potrebbe essere anche il bomber del Sorrento Paulinho. Intanto Gomez e Pugliese torneranno dai prestiti. E una voce in capitolo importante l’avrà anche Mandorlini che sicuramente inciderà di più sulle scelte di mercato della società. (G.Vig./ass)
FONTE: Leggo.it
«Riporteremo l'Hellas in Serie A. Ma niente follie»
MAURO GIBELLINI
22/06/2011
Il grasso compiacimento e il buon senso, la gioia sfrenata e la necessità di tenere i piedi ben piantati a terra e di non farsi trascinare dall'onda emotiva: Mauro Gibellini, in arte «Gibo», non ha perso il contatto con la realtà. Anzi.
Vuole talmente bene al Verona, al suo Verona, che sa di dover gestire il tumulto collettivo oltre che le faccende societarie. I tifosi, ancora ubriachi di Serie B, già mandano messaggi diretti per dare l'assalto anche alla A. Lui, il «Gibo», promette che l'obiettivo verrà centrato ma comunica che ci vorrà pazienza, che i prodigi non si inventano, che la politica del club, ricordata anche da patron Martinelli in questi giorni ai suoi collaboratori, è quella dei piccoli passi.
Sacrosanta sia l'ambizione sportiva, altrettanto l'esigenza di far quadrare i conti. Perché «a finire gambe all'aria ci vuole poco».
Intanto però c'è aria di festa. E magari, a tre giorni dall'Arechi, si apprezza ancora di più l'impresa: «A dire la verità», sorride il diesse gialloblù, «io il risultato l'ho apprezzato da subito. Quella di Salerno è stata una domenica davvero indimenticabile».
Però adesso la mente è più lucida.
«La verità è che sapevamo benissimo dell'importanza del risultato, anche per dare continuità al lavoro della società, al futuro del Verona. Siamo stati tutti in apnea in questi mesi prima per riagganciare le prime e poi per vincere i play off. E ora che ce l'abbiamo fatta ce la godiamo davvero».
È una gioia speciale.
«Vincere a Verona nonè come farlo altrove. ti da qualcosa in più. Ma questo si sapeva».
E quanto vale questo risultato sul piano personale?
«Mi sono presentato l'anno scorso dicendo che il mio sogno era quello di riportare il Verona in Serie A e già al primo anno siamo riusciti a completare il primo passo. Non posso che goderne. Anche perché non so in quanti abbiano avuto il privilegio di vincere a Verona prima da giocatori e poi da direttori sportivi».
E adesso comincia il bello. A quando le ferie?
«E chi lo sa? Adesso c'è una valanga di lavoro da affrontare: dal mercato alla gestione di prestiti e comproprietà arrivi e partenze. E c'è anche una squadra primavera da allestire. Per fare figure dignitose qualche acquisto bisognerà farlo anche lì».
Restiamo alla prima squadra: a quando la festa per la A?
«È giusto che si facciano cose sensate, programmandole, preparandoci prima a disputare un campionato che è già duro. Andiamoci con i piedi di piombo. Io dico che in due o tre anni in A ci arriviamo ma non precipitiamo. Le cose vanno fatte nella maniera giusta».
Quali sono le certezze?
«Parto dal mister e dai collaboratori che sono molto bravi. Quanto alla squadra io credo che vadano operati alcuni inserimenti mirati».
Quanti? E dove?
«Non mi piace parlarne, per ora. Ci troveremo proprio domani (oggi per chi legge, ndr) con Mandorlini per confrontarci e capire dove intervenire».
Gibellini qualche idea già ce l'avrà...
«Chiaramente. Ma mi pare giusto che sia lui a dirmi cosa vuole. E sulla base delle sue indicazioni ci muoveremo».
Anche per i giocatori che rientrano dai prestiti?
«Sì, è presto anche per quello. Io però dico una cosa: bisogna stare molto attenti a toccare il giocattolo che funziona. Quante squadre che sono state promosse in B hanno poi lottato per la A mantenendo la vecchia ossatura».
Piedi di piombo anche qui, insomma.
«Quando si crea un certo tipo di chimica, di intesa tra i ragazzi, il mister e la società si crea un importante valore aggiunto. Credo che non servano rivoluzioni».
Il presidente cosa ne pensa? Anche lui converge sulla politica dei piccoli passi?
«Sì, assolutamente. Del resto è anche l'unica maniera che si ha per non andare a gambe all'aria nel mondo del calcio. Sappiamo purtroppo come gira ultimamente».
Avete fatto i conti anche con l'euforia della piazza?
«Adesso la gente deve essere brava e paziente e deve comunque semre tenere presente che ci sono persone serie che lavorano nell'interesse del Verona e che si cercherà in tutte le maniere di costruire una formazione competitiva».
A proposito del lavoro del club: sette, otto mesi fa Gibellini era proprio sulla graticola. Non sarà venuto il momento di togliersi qualche sassolino dalla scarpa?
«Io so bene chi ringraziare per quello che è successo e per il lavoro che sono riuscito a fare, nel bene e nel male. Perché quando si fanno le cose si possono pure commettere degli errori».
Però?
«Però so anche riconoscere chi ha fatto di tutto perché le cose non andassero bene. Quelli lì oggi sul carro del vintotore non salgono, perché hanno clamorosamente sbagliato le previsioni».
Qual è stato il momento della svolta del campionato?
«Naturalmente quando è arrivato Mandorlini. Ha saputo subito prendere in mano la situazione e capire cosa doveva fare».
Ovvero?
«Lui ha fatto cose semplici, le ha insegnate bene. Ha dato sicurezza a tutti e a tutti ha fatto capire che si poteva raggiungere l'obiettivo lavorando seriamente. E ce l'ha fatta».
La gara spartiacque?
«È stato particolarmente delicato il momento della partita con la Reggiana. Avevamo davanti una strada di non ritorno. Se un merito l'abbiamo avuto è stato quello di non perdere la testa, la lucidità, in quel momento lì».
Ma non c'è mai stato un momento in cui ha pensato che non c'era più niente da fare?
«Mai: ero straconvinto cjhe questa squadra avesse le qualità per stare tra le migliori».
Il giocatore della svolta?
«È inevitabile cadere su Nicola Ferrari: Ha dato coraggio a tutta la squadra, ha fatto a sportellate con tutti in tutto il girone di ritorno. Ci serviva uno che avesse quelle caratteristiche».
Solo lui?
«Poi prendo un giovane: Martina Rini, che ha dato moltissimo quando è stato chiamato in causa. Ma se dietro la promozione un segreto c'è stato è che tutti i giocatori hanno rispettato le consegne e le scelte del mister. un grosso "bravo" va a loro prima che a noi. Alla fine sono i giocatori che vanno in campo, ricordiamocelo».
Qual è la sua istantanea della festa, il momento di domenica che Gibellini non potrà mai dimenticare?
«Appena finita la partita ero nell'atrio in attesa di entrare nello spoagliatoio. È arrivato il presidente, mi ha puntato da lontano, mi ha abbracciato e si è messo a piangere come un bambino per un paio di minuti. È una cosa che mi ha colpito e commosso a mia volrta. Impossibile da dimenticare».
Ore 11: parla con Mandorlini
L'INIZIATIVA. Sul sito del giornale è identificato come il grande protagonista della promozione
L'allenatore scaligero questa mattina al telefono con i lettori de L'Arena: chiamate lo 045.9600805
22/06/2011
Tutti pazzi per Andrea Mandorlini, tutti ai piedi del tecnico della promozione, l'uomo che ha preso per mano l'Hellas e che ha messo la sua griffe, pesantissima, sull'impresa del salto in Serie B.
Lui è l'uomo del giorno, lui è quello che, più di tutti gli altri protagonisti in casacca gialloblù, è entrato nel cuore dei tifosi. I quali potranno scatenarsi e tempestarlo di domande proprio stamattina, visto che Mandorlini sarà ospite della redazione de L'Arena, dalle 11 a mezzogiorno, proprio per soddisfare le curiosità di chi ha a cuore la causa del Verona e ha imparato ad apprezzare il lavoro del tecnico.
Chi vorrà parlare a Mandorlini, anche semplicemente per congratularsi, potrà farlo telefonando allo 045.9600805.
Inizio delle comunicazioni - come detto - alle 11. A mezzogiorno l'ultima chiamata.
E che l'allenatore romagnolo sia amatissimo dal popolo scaligero lo ribadiscono anche le prime risultanze del sondaggio lanciato da L'Arena lunedì, il giorno successivo alla grande sbornia collettiva.
Perché già nelle prime ventiquattr'ore la sezione del sito (indirizzo www.larena.it) dedicata alle opinioni del lettori è stata cliccatissima con oltre seicento preferenze assegnate. E la stragrande maggioranza degli sportivi veronesi ha premiato Mandorlini, bravo a mettere assieme oltre il settanta per cento dei voti.
Lo segue, per la verità piuttosto staccato, patron Giovanni Martinelli, che raccoglie comunque affetto e un buon 22 per cento.
Al club - inteso come struttura, dai dirigenti al resto del settore tecnico - va un 4 per cento, la stessa quota guadagnata dalla squadra.
Siamo solo al primo giorno per cui la distribuzione dei consensi potrà modificarsi, ma l'indirizzo appare chiaro: evidentemente la gente ha già adottato Mandorlini.
Imparando presumibilmente ad apprezzarne anche le virtù umane e il modom spontaneo e appassionato, di esporsi difendere gli interessi della piazza e i suoi calciatori. Sotto col telefono allora: oggi alle 11 sarà rovente. F.A.
FONTE: LArena.it
Calciomercato, riscattato Emil Hallfredsson
22/06/2011 - 19:20
Il centrocampista islandese, che nella stagione appena conclusa ha collezionato 34 presenze e 4 reti, passa al club scaligero a titolo definitivo
VERONA - Hellas Verona rende noto che nella giornata odierna è stato riscattato il cartellino di Emil Hallfredsson, precedentemente di proprietà della Reggina.
Il centrocampista islandese, che nella stagione appena conclusa ha collezionato 34 presenze e 4 reti, passa al club scaligero a titolo definitivo.
Ufficio Stampa
Giudice Sportivo, 5.000€ di ammenda all'Hellas Verona
21/06/2011 - 16:28
Dopo la gara di ritorno della finale play-off, sanzionato il club di Via Torricelli. Squalificato per un turno Matteo Abbate
VERONA - A seguito del ritorno della finale play-off, il Giudice Sportivo ha punito il club di via Torricelli con 5.000€ di ammenda "perchè propri sostenitori in campo avverso durante la gara in due occasioni intonavano cori inneggianti alla discriminazione territoriale, ed in una occasione, (uscita dal terreno di gioco di un calciatore di colore della squadra avversaria), cori inneggianti alla discriminazione razziale; al termine della gara risultava danneggiato, nel proprio spogliatoio, il rivestimento in cartongesso (obbligo risarcimento danni, se richiesti)".
Squalificato per un turno Matteo Abbate.
Ufficio Stampa
Trasferta campana, i ringraziamenti dell'Hellas Verona
21/06/2011 - 17:21
Il club scaligero riconosce i meriti di chi ha perfettamente curato gli aspetti logistici relativi alla squadra gialloblù ed allo staff al seguito
VERONA - La trasferta dei gialloblù in terra campana ed il successivo rientro a Verona non sarebbero stati possibili senza una perfetta macchina organizzativa all’altezza della situazione, che ha superato diverse difficoltà dovute a variabili ambientali complesse ed imprevedibili.
Hellas Verona ringrazia dunque Elisa Cantoni e Bijan Nicoletti di Italica in Tour, per la professionalità e la disponibilità manifestate, lo staff dell’Air Dolomiti per la capacità di adattamento alle esigenze dello staff tecnico scaligero, Andrea Miglioranzi ed il Sig. Consolati per aver offerto il pullman scoperto della società Baldense con cui la squadra ha potuto festeggiare per le vie della città dopo la conquista della Serie B.
Ufficio Marketing
22/06/2011 - 10:24
City Camp, terminate le iscrizioni per la 3a settimana
Successo costante per l'iniziativa avviata dal settore giovanile scaligero. Mercoledì il saluto ai ragazzi presenti del presidente Martinelli e di Luca Ceccarelli
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
TENNIS: Serena WILLIAMS trionfa a Wimbledon e si commuove.
CALCIOSCOMMESSE: Truccate sei partite della massima serie, due sarebbero del CEO!
PREMIER LEAGUE: VLAS BOAS lascia il porto, allenerà i 'blues' del CHELSEA...
VILLAS BOAS RESCINDE. CHELSEA PAGA LA CAUSOLA
Martedì 21 Giugno 2011 - 18:45
ROMA - Andres Villas Boas lascia il Porto, destinazione Chlesea, che ha versato nelle casse della squadra llusitana i 15 milioni di euro du calusola rescissoria che avevano frenato Moratti. Ora è ufficiale: Andres Villas Boas lascia il Porto. Lo ha confermato, dopo le indiscrezioni della stampa portoghese, lo stesso club lusitano. Un comunicato riferisce che il tecnico ha annunciato la sua intenzione di rescindere il contratto senza giusta causa, attivando dunque il sistema della clausola che consente di liberarsi in cambio di 15 milioni di euro.
«Il contratto - aggiunge il Porto - sarà rescisso non appena sarà versata la somma stabilita dalla clausola rescissoria». Nessun accenno alla destinazione del 33/enne allenatore che ha guidato il Porto alla conquista di campionato, coppa nazionale ed Europa League, ma i media portoghesi, compresa l'agenzia stampa Lusa, assicurano che Villas Boas è già destinato al Chelsea.
WIMBLEDON,TORNA SERENA WILLIAMS. LACRIME PER LA VITTORIA
Martedì 21 Giugno 2011 - 22:41
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 22 Giugno - 08:23
LONDRA - Vittoria e pianto a dirotto per Serena Williams sul Centrale del torneo di Wimbledon. La statunitense - detentrice del titolo - è tornata a giocare dopo un anno difficile per vari problemi di salute e al termine del match vinto contro la francese Aravane Rezai (con il punteggio di 6-3, 3-6, 6-1) è scoppiata in lacrime. «Di solito non piango mai - ha detto Serena - non capisco. È stato un anno così difficile, non pensavo di tornare a giocare. Essere tornata in campo è stato meraviglioso». Al secondo turno la Williams affronterà la romena Simona Halep.
Luci e ombre per gli italiani: Andreas Seppi ha battuto in tre set (6-4, 6-4, 7-5) lo spagnolo Albert Montanes, mentre Flavio Cipolla è stato battuto in tre set (6-1, 6-4, 6-3) dall’argentino Martin Del Potro. Per le donne, Roberta Vinci ha superato ha sconfitto in due set (7-5, 6-2) la russa Vera Dushevina, fuori invece Camila Giorgi, eliminata in due set (6-2 6-1) dalla bulgara Tsvetana Pironkova. Out anche Alberta Brianti, sconfitta per 6-2 6-1, dalla russa Maria Kirilenko, e Romina Oprandi (numero 82 Wta) ancora alle prese con l’infortunio al polso rimediato nella semifinale a Hertogenbosch venerdì scorso, che ha ceduto per 6-0 6-1, in appena 49 minuti, alla spagnola Lourdes Dominguez Lino.
(di G. Bul. da Leggo del 22 giugno)
SCOMMESSE, ERODIANI DA PM: TRUCCATE 6 PARTITE DI 'A'
Mercoledì 22 Giugno 2011 - 20:51
ROMA - Ha ampliato il numero delle partite 'sospettè, anche in Serie A, Massimo Erodiani in cinque lunghe ore davanti al procuratore di Cremona Roberto Di Martino che lo ha interrogato per la seconda volta nell'inchiesta sulle partite di calcio truccate. Il titolare di agenzie di scommesse pescarese ha detto di non averne avuto esperienza diretta, nel senso che non ha avuto un ruolo nelle presunte combine, ma ne ha sentito parlare da altri indagati, in particolare dal medico dentista Marco Pirani, i cui referenti, sempre secondo Erodiani, sarebbero stati Sergio Pellissier del Chievo e il calciatore Marco Galante. «Ha indicato delle partite, ma non è detto che ci siano state veramente delle manipolazioni», ha spiegato uno dei suoi legali, Giancarlo De Marco. Quali partite? Inter Chievo del campionato 2009-2010, Ascoli-Livorno di due anni fa, Palermo-Napoli, Napoli-Chievo, Brescia-Lecce. Di Sampdoria-Chievo, Erodiani ha sostenuto di non sapere nulla, ma ne hanno parlato altri indagati come partita sospetta. La presunta manipolazione di Brescia-Lecce, finita 2 a 2, sarebbe da attribuire ai 'Bolognesi', il gruppo di scommettitori di cui avrebbe fatto parte anche l'ex bomber della Nazionale Beppe Signori nei confronti del quale Erodiani avrebbe confermato le accuse, collocandolo in due incontri in cui si parlò di taroccare le partite, mentre Signori sostiene che l' incontro è stato solo, nello studio dei suoi commercialisti, Francesco Giannone e Manlio Bruni, durante il quale l'ex bomber avrebbe respinto con forza la proposta di partecipare al giro della scommesse illecite.
Erodiani ha parlato anche di un'altra partita che sarebe stata 'fatta' dall'ex portiere della Cremonese, Marco Paoloni: Benevento-Foggia, in aggiunta a quelle che hanno portato in carcere e poi ai domiciliari l'attuale, estremo difensore del Benevento. È anche tornato su quell'Atalanta-Piacenza, il primo dei match oggetto delle attenzioni del gruppo, di cui aveva abbondantemente parlato nei suoi interrogatori precedenti, ma non su un possibile ruolo del capitano della squadra bergamasca, Cristiano Doni che il titolare di agenzie di scommesse ha ribadito di non conoscere. Un interrogatorio a tutto campo che sembra aver soddisfatto il procuratore Di Martino che ora attende gli accertamenti sull'I-phone con il quale Paoloni, a suo dire, fingeva di essere il calciatore del Lecce Daniele Corvia e quello del Sassuolo Daniele Quadrini per contattare Erodiani e cercare di falsare le partite. Un passaggio fondamentale per capire se veramente Paoloni chiamava in causa persone inconsapevoli, spendendo il loro nome per delle combine che si limitava a promettere, senza poi fare nulla perchè andassero a buon fine, come ha sostenuto davanti ai magistrati.
FONTE: Leggo.it