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PRESENTATA LA STAGIONE DELL'HELLAS 2016-17 che parte da Racines Sabato 9 Luglio alle ore 17.00, con le nuove maglie inizialmente acquistabili solo all'Hellas Verona Store del Summer Village, il Summer Camp per decine di bambini della zona e i dettagli della campagna abbonamenti che per molti tornerà a costare come quella del 2012-13!
TROFEO FAIR PLAY: Nel premio alle tifoserie più corrette della stagione 2015-16 primo posto al CHIEVO, ultimo all'HELLAS...
LA CINA NELL'ITALICO PALLONE... Secondo il quotidiano Il Secolo XIX l'uomo d'affari cinese Zheng sarebbe interessato all'acquisizione della SAMPDORIA e, qual'ora non ci riuscisse, le alternative potrebbero essere BARI o HELLAS VERONA...
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DICONO + - =
Mister PECCHIA alla presentazione «Il modulo sarà il 4-3-3, ma senza fissarsi troppo su un singolo schema, l’importante sarà la mentalità della squadra, che deve sempre giocare per vincere. I contatti con il Direttore Sportivo sono quotidiani, su una cosa dobbiamo essere molto attenti: cerchiamo calciatori con qualità morali, che siano orgogliosi di venire a Verona per rappresentare questa Società e vestire la maglia, poi sul piano tecnico ci possono essere calciatori con qualità differenti. Nel momento in cui mi daranno una maglia per allenare mi si appiccicherà addosso. Qualche richiesta per il Direttore Fusco? Sono molto sereno e ho tantissima fiducia nel suo operato, arriveremo in ritiro con la struttura della squadra già pronta, il mio obiettivo è tirare fuori il massimo dai calciatori e le loro possibilità, penso a Pazzini e Gomez e anche a tanti altri. Come eliminare le scorie della retrocessione? Penso alle ultime partite vinte con Juventus e Milan, la squadra ha valori importanti. Concentriamoci su quello che sarà, a gettare le basi di una stagione importante già dal ritiro. Pazzini? Deve fare quello che sa fare, il campione: è un calciatore sul quale puntiamo, ho grandissima fiducia in lui e nel suo potenziale, deve tornare a fare quello che sa fare meglio. Chi sarà il capitano? Valuteremo le personalità, voglio una squadra con 25 leader, se sarà un ragazzino di 20 anni ben venga, voglio creare in tutti senso di responsabilità. I giovani? Saranno importanti per la squadra, se un calciatore è forte non ci saranno problemi e questi ragazzi saranno importantissimi per la squadra, penso ai vari Cappelluzzo, Zaccagni e Fares, testimoni del grande lavoro fatto da mister Pavanel e da tutto il Settore Giovanile. Di questo avremo bisogno, di un mix di entusiasmo e spensieratezza della gioventù. La mia visione del calcio? La squadra deve essere protagonista e consapevole, deve sapere come comportarsi e gestire le varie situazioni, equilibrata punto di vista tecnica e mentale. Il mercato? Non viene venduto nessuno ma sono tutti sul mercato, proprio come ha detto il Direttore» HellasVerona.it
Luca TONI ha spiegato a La Gazzetta dello Sport il suo nuovo ruolo nel VERONA e anuncia che studierà da Direttore Sportivo «Devo imparare, conoscere un mondo nuovo. Sto vicino al presidente, parliamo agli sponsor. Sto vicino al d.s. Fusco, un grande professionista. Starò vicino al tecnico Pecchia, che conoscevo solo da avversario, ha tanto entusiasmo e non vedo l’ora di vederlo all’opera. E curerò i rapporti tra la prima squadra e il settore giovanile, perché i giovani sono il futuro e bisogna farli crescere. Non mi interessa la carica. Devo capire cosa mi piacerà di più. Farò il corso da d.s., intanto studio e imparo. L’ambiente mi piace, mi stimola» CalcioNews24.com
L'ex attaccante scaligero LE NOCI ha giocato un apio di stagioni con Simone GANZ in dirittura d'arrivo al Bentegodi «Se l’Hellas lo prende fa un un affare. Non ha una stazza imponente, ma è una punta che ha un eccellente fiuto del gol. Si butta su tutti i palloni vaganti, è opportunista, legge in anticipo le situazioni di gioco e il posizionamento dei difensori. E per questo motivo è una garanzia. Inoltre è cresciuto tantissimo negli ultimi campionati: ha acquisito maturità, ha intuito, brillantezza. Duettava con lui nel Como e le sue reti sono state fondamentali per vincere i playoff di Lega Pro ed essere promossi» Hellas1903.it
Roberto TRICELLA capitano del VERONA Campione d'Italia 1984-85 «Ho visto delle partite in questi tre anni e ciò che balzava all’occhio nei primi due era che, al di là dei gol subiti, la squadra fosse in grado di ribaltare velocemente l’azione e trovare la rete facilmente. L’anno scorso, invece, c’è stata una difficoltà sistematica a costruire azioni da gol: la manovra era più elaborata e il Verona prendeva poi dei gran contropiedi. In Serie B l’Hellas dovrà fare attenzione a queste situazioni: chi giocherà contro i gialloblù si metterà dietro, cercando di ripartire velocemente. A me hanno sempre insegnato che per vincere i campionati bisogna prendere pochi gol, quindi ci sarà senz’altro da mettere mano alla difesa. È anche vero che il reparto difensivo funziona se protetto da un buon centrocampo: per fare una buona squadra tutti i reparti dovranno essere all’altezza. Servirà una squadra in grado di proporre gioco ma al tempo stesso rischiare poco, poi se davanti hai giocatori che ti possono risolvere la partita, quella sarà la ciliegina sulla torta. Se Pazzini l’uomo da cui ripartire in attacco? Pazzini è un giocatore ottimo, poi ci sono dei fattori da tenere presenti. In primo luogo diventano importanti le motivazioni: giocare in Serie B ma a Verona, cercando di riscattare una stagione negativa tornando subito in A, può influire. Bisognerà vedere, in secondo luogo, se la squadra che si andrà a costruire può metterlo nelle condizioni di esprimersi al meglio: ho visto partite, lo scorso campionato, in cui gli attaccanti erano un po’ abbandonati a loro stessi. Difficile, a quel punto, fare i miracoli. Se lui volesse rimanere penso che la società dovrebbe fare di tutto per tenerlo: uno come lui, in Serie B, fa senz’altro la differenza.» Hellas1903.it
L'ex diesse GIBELLINI conosce molto bene il probabile prossimo attaccante scaligero GANZ «Simone è un giocatore che provai in tutte le maniere di portare a Como quando ero Ds. Ma lui quell’anno voleva rimanere al Milan a fare il bomber della Primavera, arrivò a Como quando non ero più il Ds dei lariani. Ganz è come suo padre (Maurizio, bomber degli anni 90’ di Inter, Milan e Atalanta, ndr), ha grande senso del gol: è un killer, gli bastono pochi palloni per sistemare a suo favore una partita. È un giocatore abbastanza unico: oggi se ne vedono pochi come lui. Lui non è molto grosso: è piccolino e magrolino. Il suo punto forte è l’astuzia, l’intelligenza e sa come muoversi davanti. Ha grande intuito nel prevedere dove cadrà la palla in area per fare gol: questo non te lo insegna nessuno, o ce l’hai o non ce l’hai... Si possono integrare se Pazzini si muove ancora. Se non si muove allora diventa un problema: Ganz ama le rifiniture dentro l’area di rigore. Se trova già occupato lo spazio ci possono essere delle difficoltà» TgGialloblu.it
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
VITA DA EX: Vincenzo ITALIANO allenerà la VIGONTINA SAN PAOLO in Serie D... Matteo FATTORI allenerà il GARDA.
MOTOGP: La pioggia ruba a Valentino una vittoria sacrosanta ad Assen, la spunta l'australiano MILLER ma è MARQUEZ arrivato secondo ad allungare in classifica
COPA AMERICA: Il prestigioso torneo del nuovo mondo finisce ancora nelle mani del CILE che batte ai rigori l'ARGENTINA! Decisivi gli errori di BIGLIA e MESSI...
ATLETICA LEGGERA: SCHWAZER positivo ai nuovi controlli antidoping? Colpa di una bistecca...
CLEVELAND CAVALIERS CAMPIONI NBA! Al termine di una gara 7 tiratissima e ribaltata più volte sono i campioni della Eastern Conference a spuntarla proprio in trasferta alla Oracle Arena di Oakland. Lebron JAMES è l'MVP ma la tripla fondamentale a 10 secondi dalla fine è del grandissimo Kire IRVING. Record storico dopo 52 anni di digiuno per la città di Cleveland: Nessuno era mai risalito prima da un 1-3 vincendo per tre volte di fila!
FORMULA 1: In Azerbaigian vince ancora la MERCEDES ma VETTEL con la sua FERRARI è (molto) vicino
RASSEGNA STAMPA + - =
19/06/2016
Sembra prendere piede l’ipotesi blucerchiata, secondo il quotidiano genovese, da parte dell’uomo d’affari cinese
Il Secolo XIX – Zheng interessato alla Sampdoria?
di Redazione barinelpallone
Torna ancora alla ribalta il nome della Winston Group e di Hermann Zheng, uno dei suoi principali rappresentanti.
Secondo quanto riportato dal quotidiano genovese ‘il Secolo XIX’ l’uomo d’affari cinese, infatti, potrebbe essere interessato all’acquisizione della Sampdoria, soprattutto nel caso in cui dovesse fallire ogni possibile tentativo di acquisizione del Bari Calcio. Non si esclude nemmeno l’opzione Hellas Verona.
La società blucerchiata, com’è noto, nelle personalità di Ferrero e Romei, sarebbe pronta a valutare proposte ed offerte volte sia alla cessione totale del pacchetto finanziario o, magari, anche solo ad un semplice affiancamento.
FONTE: BariNelPallone.it
Trofeo Fair Play “Gaetano Scirea”, ultimo posto per l’Hellas Verona
giugno 23, 2016
La Lega nazionale professionisti serie A ha reso nota la classifica, aggiornata con i provvedimenti adottati nella stagione sportiva 2015/16, del trofeo Fair Play “Gaetano Scirea”, volta a premiare la tifoseria più corretta del massimo campionato. Al primo posto a parità Chievo Verona e Sassuolo, a seguire tutte le altre squadre in questo ordine: 4) Udinese, 5) Carpi, 6) Fiorentina, 7) Palermo, 8) Torino, 9) Genoa, 10) Atalanta, 11) Milan, 12) Bologna, 13) Sampdoria, 14) Frosinone, 15) Juventus, 16) Napoli, 17) Roma, 18) Lazio, 19) Inter, 20) HELLAS VERONA.
Zaccagni: “Felice del controriscatto dell’Hellas Verona”
giugno 20, 2016
Il futuro di Mattia Zaccagni sarà a Verona. Dopo una seconda parte di stagione da protagonista col Cittadella in Lega Pro, con promozione in Serie B, il club patavino ha deciso di riscattare Zaccagni, ma prontamente la società di via Belgio, come già raccontato la settimana scorsa da Hellas Live, ha subito esercitato il controriscatto.
“A Cittadella sono stati pochi mesi ma davvero molto intensi. Direi fantastici. Per me è un orgoglio aver contribuito alla promozione in Serie B – ha dichiarato Zaccagni – Sono a conoscenza che il Cittadella mi ha riscattato, ma che l’Hellas Verona ha già pronto il controriscatto e questo non può che farmi piacere. Sono molto contento della decisione del club scaligero e non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura. Darò sempre il massimo, ci potete scommettere. Spetterà a me dimostrare durante il ritiro le mie qualità e conquistare così la fiducia di allenatore e compagni”.
Ag. Nicolas: “È pronto per fare il titolare a Verona”
giugno 20, 2016
Dopo l’ottima annata a Trapani, con promozione in Serie A sfumata solo ai playoff, Nicolas, portiere brasiliano di proprietà del club di via Belgio, l’anno prossimo reciterà una parte da protagonista con l’Hellas Verona.
Come già anticipato da Hellas Live, la società siciliana non eserciterà il diritto di riscatto (500.000 euro, ndr) e dal 1 luglio Nicolas tornerà a vestire la maglia gialloblù.
“Il ragazzo ha fatto molto bene a Trapani, confermando la crescita importante delle ultime stagioni. Il club siciliano non lo riscatterà, quindi a luglio tornerà ad essere un giocatore del Verona con cui ha un contratto sino al 2018 – ha dichiarato l’agente Joao Santos – Nicolas è pronto per fare il titolare anche in una piazza importante come quella di Verona e ha tutto per fare bene”.
FONTE: HellasLive.it
>21 GIU 2016
UN RAGAZZO EDUCATO. TROPPO?
Me lo avevano descritto proprio così. Un ragazzo educato, colto, umile. La sensazione dopo la prima conferenza stampa è che Fabio Pecchia sia esattamente questo: una persona squisita, che vuole instaurare corretti rapporti umani, non un baciabanchi (basabanchi in dialetto…) nè un conta palle.
Mi chiedo, ora a caldo, se questa educazione (che è un valore solitamente) non sia alla fine un difetto.
Mi spiego meglio: a Verona c’è bisogno di un polso fermo e di qualche sano calcio in culo. Bisogna ristabilire in quello disgraziato spogliatoio che ci ha trascinato in serie B a furia di gare non giocate o giocate da bestie, gerarchie, valori, intensità, puntualità.
Serve insomma il bastone ancora prima della carota e appunto dell’educazione.
Può anche essere che Pecchia sia tutto questo e che in campo si trasformi. Sinceramente lo spero, perchè il Verona, questo Verona dove resteranno molti giocatori della passata stagione, ha bisogno di resettare completamente il registro.
Credo anche, e l’ho detto nei giorni scorsi al ds Fusco in una chiacchierata informale, che il ruolo della società sia primario. Senza l’appoggio costante di Setti, Fusco e Toni (a cui mi auguro sempre venga dato un ruolo al più presto…), Pecchia avrà vita breve. Non ce ne facciamo niente di un Bigon che dalla mattina alla sera se ne stava a Peschiera guardando il sole e le stelle mentre i lupi attorno a lui ballavano placidamente.
Pecchia dovrà lavorare tanto sul campo ma prima di tutto ricreare uno spogliatoio e dare delle regole ad un gruppo sconclusionato.
Buon lavoro Fabio. Ne hai bisogno. E l’educazione, per un po’, mettila da parte…
Gianluca Vighini
17 GIU 2016
PARACADUTE: L’ABBIAMO SCAMPATA BELLA?
Per fortuna che c’è Toni che ci parla di calcio, di punte che devono fare la differenza e difese solide. Grazie al cielo che c’è Fusco che ci riporta, paradossalmente con il suo aplomb colto, alla grazia e alla normalità delle cose profane quali sono quelle rotondolatriche del fubal.
Eppure a commentare le recenti vicende economiche del Verona rimani tra l’angustiato e l’irritato. Non c’è levità nei gesti e nelle dichiarazioni di Setti quanto parla di soldi, conti e bilanci. “L’anticipo del paracadute? Va interpretato come delibera salva aziende calcio” ci disse nell’ultima conferenza stampa, con un frase passata troppo facilmente in cavalleria, se non fosse stato per questo sito che ha giustamente e doverosamente rilanciato: senza anticipo, dunque, cosa sarebbe accaduto? De Laurentis, non smentito, ha dato la sua risposta, cruda, sorda e spietata: “Il crac del Parma non ha insegnato niente e quest’anno si stava ricreando una situazione identica col Verona”. De Laurentiis, attenzione, che è antipatico come pochi e presidente di una squadra che non amiamo, ma che non è il primo scemo che passa per strada.
Mi sarebbe piaciuto che Setti, a quel punto, chiarisse su una gestione economico-finanziaria (affidata fino a gennaio all’ex dg Gardini) che nell’ultimo anno, per dirla con il saggista e sociologo Pippo Russo intervistato dal Corriere di Verona, “non è stata razionale, non so se si sia riposta troppa fiducia in qualche agente, ma certe operazioni restano inspiegabili e il prezzo viene pagato adesso”. Avrei gradito che Setti rispondesse a De Laurentis un po’ con quella sicumera con cui è solito rispondere a noi umili scrivani e detestati blogger, se non altro per difendere l’immagine del Verona. Invece silenzio. Ma è estate, panem et circenses, e dunque meglio parlare dei dubbi sul futuro di Pazzini, del possibile rilancio di Viviani e del modulo di Pecchia, a cui va il mio personale in bocca al lupo. Con la sensazione di averla scampata bella.
Francesco Barana
FONTE: Blog.TeleNuovo.it
L’ultima parola spetta a Pazzini
giugno 20, 2016
La volontà dell’Hellas Verona è quella di puntare sull’attaccante Giampaolo Pazzini anche per il campionato di Serie B. L’ex Milan dovrà però venire incontro al club di via Belgio dal punto di vista economico e pare che, grazie anche al nuovo dirigente scaligero, Luca Toni, caro amico di Pazzini, la disponibilità ci sia. Un ruolo importante nella trattativa l’avrà proprio l’ex bomber gialloblù.
Le offerte comunque per Pazzini non mancano, sia dall’Italia (Lazio e Sampdoria) che dalla Cina. E sono intanto altri quattro gli anni di contratto che legano l’ex bomber azzurro all’Hellas Verona. Futuro ancora tutto da scrivere dove l’ultima parola spetterà a Giampaolo Pazzini. Scatto Instagram Silvia Slitti.
FONTE: HellasNews.it
Toni: “Voglio sfidare Gattuso, lo massacrerò di messaggi”
giugno 17, 2016
Luca Toni – Hellas Verona
L’impresa mancata, l’ultima di una carriera fatta di trionfi e successi. Saluta con una retrocessione Luca Toni, da qualche settimana un ex del calcio giocato. L’attaccante del Verona ha detto addio agli scarpini ma non ad un Mondo che lo ha visto e lo vedrà ancora protagonista, seppur sotto altre vesti, con l’Hellas ancora nel destino. Conferme, in tal senso, arrivano dall’intervista rilasciata ai microfoni della gazzetta dello sport: “Devo imparare, conoscere un mondo nuovo. Sto vicino al presidente, parliamo agli sponsor. Sto vicino al d.s. Fusco, un grande professionista. Starò vicino al tecnico Pecchia, che conoscevo solo da avversario, ha tanto entusiasmo e non vedo l’ora di vederlo all’opera. E curerò i rapporti tra la prima squadra e il settore giovanile, perché i giovani sono il futuro e bisogna farli crescere. Devo capire cosa mi piacerà di più, non mi interessa la carica. Farò il corso da d.s., intanto studio e imparo. L’ambiente mi piace, mi stimola”.
Un futuro interessante, una scelta di cuore per riportare il Verona in serie A, non più dal campo ma dalla scrivania. Senza pallone, dopo un decennio e più ad altissimi livelli: “Quando decidi tu è una fortuna, quando ti fanno smettere gli altri invece… Il problema è che prima, di questi tempi, sarei stato in vacanza, adesso invece passo da una riunione all’altra. Quindi ora il campo non mi manca, poi si vedrà”. Si ripartirà da Pazzini: “Spero che rimanga con noi, deciderà lui. Uno così, motivato, non ce l’ha nessuno: può fare la differenza in A, figurarsi in B. E’ un amico, ha un contratto importante, dovrà fare qualche sacrificio, ma se rimane sarà un grande colpo”. Nuova vita per i campioni del Mondo, basti pensare a Gattuso, in serie B con il Pisa: “Ho visto in tv le finali col Foggia, sono felice per come è ripartito dopo qualche delusione. Certo, erano anni che non lo vedevo con la borsa del ghiaccio in testa… In chat gli abbiamo detto di tutto. Ora spero che resti a Pisa. So che prima della partita non mi saluterà, ma lo massacrerò di messaggi e lo andrò a salutare io”.
FONTE: MaiDireCalcio.com
CALCIOMERCATO
Le Noci: “Ho giocato con Ganz. E dico che…”
L’ex gialloblù: “Ha grande fiuto del gol, se il Verona lo prende fa un affare”
di Redazione Hellas1903, 18/06/2016, 08:43
Con Simone Andrea Ganz ha giocato due stagioni fa. Insieme hanno spinto il Como verso la promozione in Serie B.
Beppe Le Noci ha raggiunto lo stesso traguardo nel 2011 con il Verona. L’attaccante, nell’ultimo campionato, ha giocato in Lega Pro con il Teramo.
Intervistato dal “Corriere di Verona” in vista dell’arrivo in gialloblù di Ganz, Le Noci dice: “Se l’Hellas lo prende fa un un affare. Non ha una stazza imponente, ma è una punta che ha un eccellente fiuto del gol. Si butta su tutti i palloni vaganti, è opportunista, legge in anticipo le situazioni di gioco e il posizionamento dei difensori. E per questo motivo è una garanzia. Inoltre è cresciuto tantissimo negli ultimi campionati: ha acquisito maturità, ha intuito, brillantezza. Duettava con lui nel Como e le sue reti sono state fondamentali per vincere i playoff di Lega Pro ed essere promossi”
INVITATO SPECIALE
Tricella: “Sistemare innanzitutto la difesa. E Pazzini…”
L’ex gialloblù: “Per vincere i campionati bisogna prendere pochi gol”
di Alessandro Lerin, @alessandrolerin 17/06/2016, 20:35
Roberto Tricella, intervistato da www.hellas1903.it, parla del Verona che verrà e del prossimo campionato di Serie B. Queste le parole dell’ex gialloblù, capitano del Verona tricolore.
La prossima settimana verrà presentato Pecchia come nuovo allenatore del Verona: come giudica la scelta di affidarsi a lui per la prossima stagione?
A me è dispiaciuto per la mancata conferma di Delneri, ma evidentemente società e tecnico avevano visioni diverse su come proseguire. Il calcio è bello anche perché a volte è imprevedibile: personalmente Pecchia non lo conosco, difficile dare dei giudizi ora. Sarà da valutare per quello che farà: bisogna dare fiducia a chi ha preso queste decisioni, poi come sempre saranno giudicate sui risultati.
Il Verona ha le carte in regola per puntare subito alla risalita in Serie A?
Presumo di sì, anche perché credo che le possibilità economiche di una squadra retrocessa siano diverse da quelle dei club che sono in cadetteria da diverso tempo. Facendo tanti anni in B tutto si ridimensiona, per questo bisogna cercare di tornare subito nella massima serie, investendo in giocatori all’altezza della situazione per centrare l’obiettivo. Il compito non è facile, perché nel calcio non basta avere più soldi degli altri: fondamentale sarà azzeccare le scelte.
Quali saranno le maggiori insidie per l’Hellas in Serie B?
Il Verona dovrà trovare il giusto mix tra giocatori di categoria, giovani con voglia di affermarsi e calciatori di esperienza che permettano di fare il salto di qualità. Principalmente, però, bisognerà cercare di costruire una squadra che sia soprattutto un gruppo unito. C’è un nuovo direttore sportivo che sicuramente ha iniziato a studiare le strategie adatte per pianificare il futuro.
Nell’ultima stagione il Verona ha avuto una delle difese più perforate del campionato ma anche un attacco poco prolifico: in quale reparto c’è maggior bisogno di rinforzi?
Ho visto delle partite in questi tre anni e ciò che balzava all’occhio nei primi due era che, al di là dei gol subiti, la squadra fosse in grado di ribaltare velocemente l’azione e trovare la rete facilmente. L’anno scorso, invece, c’è stata una difficoltà sistematica a costruire azioni da gol: la manovra era più elaborata e il Verona prendeva poi dei gran contropiedi. In Serie B l’Hellas dovrà fare attenzione a queste situazioni: chi giocherà contro i gialloblù si metterà dietro, cercando di ripartire velocemente. A me hanno sempre insegnato che per vincere i campionati bisogna prendere pochi gol, quindi ci sarà senz’altro da mettere mano alla difesa. È anche vero che il reparto difensivo funziona se protetto da un buon centrocampo: per fare una buona squadra tutti i reparti dovranno essere all’altezza. Servirà una squadra in grado di proporre gioco ma al tempo stesso rischiare poco, poi se davanti hai giocatori che ti possono risolvere la partita, quella sarà la ciliegina sulla torta.
In questo senso, può essere Pazzini l’uomo da cui ripartire in attacco?
Pazzini è un giocatore ottimo, poi ci sono dei fattori da tenere presenti. In primo luogo diventano importanti le motivazioni: giocare in Serie B ma a Verona, cercando di riscattare una stagione negativa tornando subito in A, può influire. Bisognerà vedere, in secondo luogo, se la squadra che si andrà a costruire può metterlo nelle condizioni di esprimersi al meglio: ho visto partite, lo scorso campionato, in cui gli attaccanti erano un po’ abbandonati a loro stessi. Difficile, a quel punto, fare i miracoli. Se lui volesse rimanere penso che la società dovrebbe fare di tutto per tenerlo: uno come lui, in Serie B, fa senz’altro la differenza.
FONTE: Hellas1903.it
CALCIOMERCATO
Verona, ecco tutte le trattative in corso
25/06/2016 12:18
L'obiettivo numero 1 del Verona si chiama Ganz. Il giovane attaccante, figlio d'arte, bomber di categoria nella scorsa stagione, è vicinissimo al Verona ma ancora la trattativa richiede alcune "limature".
Ganz è infatti della Juventus che lo ha messo sotto contratto, ma evidentemente non resterà in bianconero. Il Verona ha già parlato con i dirigenti juventini, che però non vogliono cedere ora il giocatore. L'unica formula con cui il Verona potrebbe prenderlo è quella del prestito con diritto di riscatto ed è proprio sulla cifra di questo eventuale riscatto che il Verona vorrebbe trattatare. Si parla di cinque milioni di euro, che possono essere pochi ma anche tantissimi. L'Hellas non vorrebbe lavorare su un giocatore e contribuire a far salire la sua quotazione senza ricavare nulla in cambio. Ecco perchè Fusco vorrebbe abbassare quel riscatto.
Il colpo già assestato è invece quello di Franco Zuculini. L'argentino è una certezza sia dal punto di vista temperamentale, sia dal punto di vista tecnico. Arriva per di più a parametro zero dal Bologna. L'unica perplessità riguarda lo stato fisico: dopo l'infortunio al crociato Zuculini deve dimostrare di essere completamente guarito.
Fusco ha poi messo gli occhi su Daniel Bessa (14 gennaio 1993), un giovane dell'Inter che ha giocato a Como nella scorsa stagione (l'anno prima era a Bologna con Fusco Ds). Anche qui c'è da studiare la formula di un eventuale arrivo.
Il Verona ha poi la necessità di sfoltire la rosa per affrontare il campionato di B. Ci sono molte soluzioni aperte e molti giocatori che pur tornando a Verona non faranno parte della prossima squadra. E' su questo fronte che Fusco dovrà superarsi. Se ne andranno sicuramente Lazaros Christodoulopolos, Alejandro Gonzalez, Rafael e Romulo. Non sarà facile trovare una sistemazione per tutti, al lavoro ci sono anche i rispettivi procuratori.
Le trattative in uscita che invece possono fornire una plusvalenza alla società sono essenzialmente tre e riguardano Gollini, Ionita e Helander. Tre situazioni comunque diverse tra loro. Per Gollini sono arrivate delle proposte dall'Inghilterra (Fulham) mentre si sono raffreddate le piste italiane (Fiorentina in primis). Ionita piace al Napoli, piace anche alla Juventus, potrebbe interessare anche a Bigon a Bologna. Si deve però dare la giusta valutazione.
Helander avrebbe avuto qualche richiesta dalla Germania e anche dall'Inghilterra. Ma davanti ad una valutazione di sei milioni di euro (ufficiosa e non confermata da Fusco), per ora tutto si è "ibernato".
Chiara, infine, la posizione del Verona su Viviani. Resta in gialloblù a meno che non ci sia una società pronta a versare a Setti oltre 4 milioni di euro, cioè la stessa cifra (alta e probabilmente esagerata) che l'Hellas ha sborsato l'anno scorso per averlo. (g.vig.)
IL NUOVO DS GIALLOBLù
Filippo Fusco e il suo Curriculum
19/06/2016 10:51
Dopo la disastrosa gestione Gardini-Bigon, il Verona riparte da Filippo Fusco. Il nuovo dirigente gialloblù viene dalla sola esperienza a Bologna come Ds, ma l'avvocato campano da più di 20 anni naviga nel mondo del calcio. Nato a Napoli il 26 maggio 1969, si laurea in Giurisprudenza alla Federico II nel 1992 (110/110 con lode) e si iscrive all'albo degli Avvocati nel 1995. Nello stesso anno inizia la sua carriera nel mondo del calcio italiano facendo il Team Manager (e Responsabile Affari Legali) del Napoli quando Fabio Pecchia, nuovo allenatore dell'Hellas, era il perno del centrocampo partenopeo.
TRA MEZZOGIORNO E SPAGNA. Sempre sotto il Vesuvio ricoprì la carica di Direttore Generale dell'Area Tecnica fino all'ottobre del 2000. Dopo alcuni anni tornò a collaborare nelle società di calcio, per un biennio, come consulente tecnico del Benevento fino al 2008, per poi ricoprire il ruolo di Responsabile dell'Area Tecnica del Foggia (e poi facendo solo il consulente per i rossoneri) quando Pecchia appese le scarpette al chiodo e successivamente fece il vice-allenatore per i pugliesi. Dal 2010 incominciò a fare preponderantemente il consulente tecnico in relazione al trasferimento (e allo scouting) di numerosi calciatori a livello internazionale: ha collaborato con squadre come Atletico Madrid, Espanyol, West Ham, Southampton e Newcastle.
OCCHIO AL SUD AMERICA. Filippo Fusco parla tre lingue, oltre all'italiano: inglese, spagnolo e portoghese. Alta è la sua conoscenza del calcio sudamericano, dove ha organizzato seminari internazionali sul ruolo di Direttore Sportivo. Dopo varie collaborazioni con la FIGC italiana e la sua equivalente Federazione spagnola, Fusco prese il diploma di Direttore Sportivo spagnolo nel 2009 e italiano nel 2011. Nel 2014 arrivò la sua prima esperienza da Ds: il Bologna di Guaraldi puntò su di lui per rifondare una squadra di B che veniva dal fallimento della retrocessione. L'avvocato partenopeo portò Cacia e Maietta, tra gli altri, nella città felsinea e affidò la squadra a Diego Lopez (poi il Bologna andò in A con Delio Rossi). Un rapporto che si interruppe dopo pochi mesi: l'arrivo di Corvino a gennaio, voluto dal nuovo Presidente Saputo, lo spinse ad abbandonare la città delle due torri. Ora c'è l'Hellas, è l'occasione per rilanciarsi e per riportare il Verona dove merita: in Serie A.
L.VAL.
INTERVISTA ESCLUSIVA
Gibellini: Ganz? Killer
Torregrossa e Iemmello...
17/06/2016 12:32
Il Verona è pronto a ripartire dalla B. Il mercato è in fermento: il giovane Simone Andrea Ganz è ad un passo dall’Hellas. L’ex attaccante del Como, figlio d’arte, scuola Milan, arriverebbe in prestito dalla Juventus. Tggialloblu.it ha contattato l’ex Ds (e giocatore) del Verona Mauro Gibellini per esprimere una sua opinione sul giovane attaccante (e non solo su di lui) che conosce molto bene:
Simone Andrea Ganz è ad un passo dal Verona. Che giocatore è?
“Ganz è un giocatore che provai in tutte le maniere di portare a Como quando ero Ds. Ma lui quell’anno voleva rimanere al Milan a fare il bomber della Primavera, arrivò a Como quando non ero più il Ds dei lariani. Ganz è come suo padre (Maurizio, bomber degli anni 90’ di Inter, Milan e Atalanta, ndr), ha grande senso del gol: è un killer, gli bastono pochi palloni per sistemare a suo favore una partita. È un giocatore abbastanza unico: oggi se ne vedono pochi come lui”.
Le sue caratteristiche?
“Lui non è molto grosso: è piccolino e magrolino. Il suo punto forte è l’astuzia, l’intelligenza e sa come muoversi davanti. Ha grande intuito nel prevedere dove cadrà la palla in area per fare gol: questo non te lo insegna nessuno, o ce l’hai o non ce l’hai”.
Una piazza come Verona è diversa da quella di Como. Reggerà la pressione da un punto di vista psicologico?
“Mi risulta, parlando con il suo procuratore quando volevo portarlo a Como, - parlo da esterno visto che non l’ho mai avuto come mio giocatore - che non aveva un carattere fortissimo, ma era molto giovane all’epoca. Gli anni passano e adesso ha fatto molta esperienza, reggendo la pressione di un campionato come la B e facendo tanti gol a Como. Questo ti dà la consapevolezza di essere un giocatore importante e avere la tranquillità per superare certe difficoltà. Può giocare benissimo anche all’Hellas, poi Verona secondo me si è trasformata con gli anni: il pubblico è diventato molto più tollerante rispetto ad una volta”.
Con Pazzini può integrarsi a livello tattico? O gioca uno o gioca l’altro?
“Sì, si possono integrare se Pazzini si muove ancora. Se non si muove allora diventa un problema: Ganz ama le rifiniture dentro l’area di rigore. Se trova già occupato lo spazio ci possono essere delle difficoltà”.
Pazzini sembra che voglia rimanere in B, come la vedi questa scelta?
“Pazzini non lo scopriamo certo oggi: ha di sicuro le potenzialità per fare 20 gol in Serie B. Bisogna costruirgli una squadra di un certo tipo. L’incognita sono le sue condizioni fisiche: ha avuto dei problemi negli ultimi anni, è sempre difficile recuperare al 100% se hai avuto tanti problemi fisici. E poi bisognerà vedere come si adatta a scendere in B, con uno stipendio importantissimo. Mi ricordo di lui all’Atalanta in B quando ero Ds al Verona (prima esperienza da dirigente in riva all’Adige nel periodo 2003-2005, ndr), la B la conosce: se sta bene può fare benissimo”.
Iemmello è un altro profilo seguito dal Verona. Sarebbe l’attaccante giusto?
“Iemmello ha bisogno di sentire il calore attorno a sé: deve avere un allenatore che crede ciecamente in lui. Devo dire che è il più bel profilo di attaccante che c’è in Italia: sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista tecnico, è alto, veloce, bravo di testa e ha un’ottima tecnica. Potenzialmente può arrivare a giocare anche nell’Italia: se c’è Zaza ci può arrivare anche lui”.
Forse una coesistenza con una figura ingombrante come Pazzini sarebbe difficile…
“Si, Iemmello deve fare la punta centrale, una punta unica con tanti trequartisti veloci a supportarlo (a Foggia aveva i vari Riverola, Sarno e Chiricò, ndr). Si esalta con questo tipo di gioco: messo insieme ad un'altra punta centrale è più difficile, anche se è un attaccante che si muove molto”.
Quindi: meglio Iemmello o Ganz?
“Tutti e due sono attaccanti importanti. È più facile prendere Ganz: è interesse anche della Juventus cederlo in prestito ad una piazza importante in B. Iemmello costerebbe tanto e poi dubito che lo Spezia lo ceda ad una rivale di Serie B. Se fossi lo Spezia lo blinderei o lo venderei a tanti soldi in Serie A”.
Altri giovani attaccanti che farebbero bene a Verona?
“Mi piace tantissimo Torregrossa: quest’anno purtroppo ha avuto molti infortuni a Trapani e ha giocato poco. Ma i suoi gol in B a Crotone li aveva fatti. Una delle tre punte può essere anche lui: ha una buona esperienza del campionato di B, può rappresentare una sicurezza se si vuole tornare subito in A”.
LUCA VALENTINOTTI
FONTE: TgGialloblu.it
Hellasmania: fissati i tasselli da cui ripartire
del 26 giugno 2016 alle 16:56
Mentre il mercato in entrata si sta poco a poco costruendo, in casa Hellas ciò che risulta ora più sotto i riflettori è il discorso inerente ai giocatori che rimarranno anche nella prossima stagione. Questo è sicuramente un punto fondamentale per costruire la rosa del futuro, non solo
dal lato tecnico ma anche sotto l'aspetto morale. Ciò è dovuto al fatto che quei giocatori che sceglieranno di rimanere in squadra anche per affrontare la prossima serie B, riceveranno a loro volta una posizione fondamentale nello spogliatoio, diventando dei punti fermi sui quali tutto il gruppo potrà contare.
A questo proposito sono arrivate nelle ultime ore importanti notizie. La prima è quella inerente a Juanito Gomez, per il quale ci sarebbero davvero buone possibilità che rimanga e che vada così a riempire la casella dei giocatori bandiera sopra citata. La permanenza di Gomez non è però la sola ad avere alte percentuali, perchè anche Moras sembra essere sempre più vicino a vestire ancora la maglia gialloblù. Per il greco ci sono state numerose offerte e difatti era uno di quei giocatori che sembravano in partenza fin dall'inizio di questa sessione di calciomercato. E se da un lato questi sono i due tasselli sui quali ricominciare, un giocatore che è dato in partenza in maniera quasi ufficiale è Federico Viviani, per il quale l'Hellas sembrarebbe aver già fissato il prezzo di 4 milioni di euro per l'intero cartellino, senza possibilità di alcun prestito. Se da un lato queste sono le condizioni impartite dal presidente Setti per la cessione del giocatore, dall'altro il neo ds Fusco non ha ancora ricevuto alcuna offerta ufficiale dal alcun club, anche se ha ricevuto altresì importanti dichiarazioni d'interesse da molte squadre, tra cui Bologna (più calda), Samp e Cagliari.
Staremo quindi a vedere come finirà questa trattativa, anche se come detto la meta finale sembra già ormai fissata. Intanto è stato però estremamente importante fissare i punti fermi da cui ripartire per la prossima stagione ed in questo non c'è nulla da criticare alla nuova dirigenza, che come promesso sta dando fatti alle parole dette. Avanti così quindi, e piena fiducia in questa società.
Hellasmania: il punto sulle trattative in uscita
del 19 giugno 2016 alle 17:26
Il mercato in uscita dell'Hellas si è fatto molto attivo nei giorni seguenti, come si poteva comunque immaginare, visto che la prima fonte di nuovi fondi per arrivare agli obbiettivi prefissati e dichiarati di questa società, sono proprio le operazioni in uscita. Ecco quindi che la panoramica si concentra sull'interesse di molte squadre su i prezzi pregiati dell'Hellas, per i quali la stessa presidenza si è dichiarata disposta a trattare.
Il reparto più caldo delle ultime ore sembra essere quello degli estremi difensori, dove sono circolate voci di possibili interessamenti verso i due portieri gialloblù, Ferdinando Coppola e Rafael. Per il primo infatti sembra che il Napoli abbia posato la propria attenzione in vista anche della nuova regola della nuova stagione che sancisce la presenza di almeno quattro elementi provenienti dai propri vivai, e proprio Coppola è un prodotto delle giovanili azzurre. Per il secondo invece la situazione è un poco più complessa in quanto il giocatore non verrà quasi sicuramente riscattato dal Cagliari neopromosso, e tornerà così a Verona, dove si sta ancora valutando se rinnovare il proprio contratto oppure cederlo a titolo definitivo. Per ora le uniche squadre che si sono timidamente fatte avanti sono il Middlesbrough ed il Venezia di Pippo Inzaghi, ma la situazione rimane comunque continuamente monitorata
dallo stesso ds Fusco. Altro capitolo aperto con il club partenopeo è quello riguardante Artur Ionita, sul quale sembra essere pronta un'offerta da 5 milioni di euro per acquistare l'intero cartellino del giocatore, che poi verrebbe girato in prestito ad Empoli o Bologna. Importantissima sarà la decisione del giocatore, che dovrà esprimere la propria opinione verso tali condizioni. Con Ionita, altro giocatore cui partenza sembra essere vicina, è Pisano, sul quale risulta essere forte l'interesse del Sassuolo, ma anche quello dello Swansea in Inghilterra.
Nessuna offerta ufficiale comunque è ancora pervenuta sulla scrivania di Fusco, anche se queste sono per ora le piste più calde di questo mercato in uscita. Sarà molto importante risolvere questi nodi al più presto, per garantire nuovi posti ai futuri acquisti, per i quali la società si sta già muovendo su più
fronti. I primi giorni del nuovo direttore sportivo stanno risultando molto caldi, e per ora, anche se non si è ancora fatta nessuna trattativa importante,
si sta riscontrando un grande impegno che fa ben sperare. Le basi per un ottimo calciomercato si stanno costruendo proprio in questo momento e per i tifosi gialloblù non resta che pazientare ed aver fiducia.
FONTE: CalcioMercato.com
10:38 | venerdì 17 giugno 2016
Hellas Verona, Toni: «Vi spiego il mio nuovo ruolo»
L'ormai ex bomber ha parlato della sua nuova avventura a Verona
di Antonio Parrotto - twitter:@AntonioParr8 Foto: © www.imagephotoagency.it
VERONA TONI ULTIMISSIME - Luca Toni ha appeso le scarpe al chiodo da un mese realizzando un gol su rigore, con un cucchiaio, contro la Juventus ma l'ormai ex giocatore non ha avuto nemmeno il tempo di andare in vacanza perché ha iniziato un nuovo lavoro a Verona. Il campione del Mondo ha parlato a "La Gazzetta dello Sport" della sua nuova esperienza ma anche degli obiettivi del Verona che punta all'immediata risalita in serie A: Pazzini potrebbe rimanere ma dipenderà solo da lui mentre Toni ha confermato la permanenza di Viviani, uno che ha entusiasmo e può arrivare in Nazionale.
IL NUOVO RUOLO - Così Toni sul suo nuovo ruolo: «Devo imparare, conoscere un mondo nuovo. Sto vicino al presidente, parliamo agli sponsor. Sto vicino al d.s. Fusco, un grande professionista. Starò vicino al tecnico Pecchia, che conoscevo solo da avversario, ha tanto entusiasmo e non vedo l’ora di vederlo all’opera. E curerò i rapporti tra la prima squadra e il settore giovanile, perché i giovani sono il futuro e bisogna farli crescere. Non mi interessa la carica. Devo capire cosa mi piacerà di più. Farò il corso da d.s., intanto studio e imparo. L’ambiente mi piace, mi stimola».
FONTE: CalcioNews24.com
ALTRE NOTIZIE
ESCLUSIVA TMW - Betti: "Gollini un predestinato, l'Italia ha grande futuro"
26.06.2016 22.03 di Alessandra Stefanelli
Emiliano Betti, ex portiere di Fiorentina e Chievo, parla a Tuttomercatoweb.com, analizzando soprattutto il momento e le prospettive di Pierluigi Gollini, che ha allenato al Verona: "Credo che il percorso di un ragazzo sia lungo, sono tanti che lo aiutano nella crescita. Secondo me è un predestinato, quando arrivò alla Fiorentina era molto giovane e aveva già grande personalità e voglia di arrivare. Ha confermato le sue potenzialità in un club che ha avuto delle problematiche, ma lui si è distinto sempre in maniera più che dignitosa. Mi ha fatto piacere il suo attestato di stima, lo sento spesso anche per consigli. Ha dei meriti non solo tecnici ma anche dal punto di vista umano".
Cosa è meglio per il suo futuro?
"Io sono sincero, secondo me potrebbe anche restare a Verona che è una città bellissima e l'Hellas è una società meravigliosa con un pubblico stupendo. È chiaro che l'appetito vive mangiando e la Serie A attira più della B. Se ha una richiesta in A è chiaro che la valuti di più. Non so cosa sia meglio, forse è meglio restare in un ambiente in cui si è conosciuti. È un ragazzo di 21 anni, la maturazione per i portieri la maturità arriva attorno ai 25-26 anni. Il tempo per crescere ce l'ha ancora".
Fa parte di una nidiata di portieri che possono garantire un futuro all'Italia?
"I questo momento nel palcoscenico italiano calcistico si sta iniziando a riaprire il movimento. Nell'ultimo decennio c'è stato un momento non di buio ma comunque privo di talenti come Buffon, Zenga ecc. I vari Donnarumma e tutti gli altri nati nella fine degli anni '90 facciano parte di una nidiata che può garantire futuro alla Nazionale"
A TU PER TU
...con T.D'Amico
"Hellas Verona, che sfida. Apprendo da Fusco, i segreti dell'area scouting. Ionita-Napoli? Giocatore importante, farebbe bene. Luca Toni una risorsa. E io..."
22.06.2016 00.00 di Alessio Alaimo Twitter: @alaimotmw
"Una bella sfida, sarà un'annata importante per tutti compreso me che sarò uno strumento della società. Perché l'area scouting è uno strumento in mano al direttore sportivo e alla società, ci faremo trovare pronti nei momenti di necessità". Parole firmate Tony D'Amico, un passato da calciatore e un presente da capo dell'area scouting dell'Hellas Verona, al fianco di Filippo Fusco. "Con il Direttore - continua D'Amico a TuttoMercatoWeb - c'è un rapporto professionale che continua dopo l'esperienza di Bologna, cercherò di dare il mio contributo".
Lei Fusco, appunto, lo conosce già da Bologna.
"Parto avvantaggiato. So come vede il calcio. Ci faremo trovare pronti quando ci sarà bisogno in base alle necessità dell'annata".
I mercati dove è specializzato?
"In Spagna come da tante altre parti. Conta essere competitivi, poter rispettare le richieste della società. Arrivare prima per società come l'Hellas Verona è fondamentale".
Primi dovete arrivare anche in campionato.
"L'obiettivo è fare bene, siamo consapevoli dell'importanza dell'opportunità che abbiamo. L'area scouting deve essere pronta a fornire delle risposte al direttore e all'allenatore quando verrà richiesto".
Vi state già muovendo per il nuovo colpo?
"No, questo non è compito mio. Noi siamo degli strumenti in mano al direttore sportivo. Saremo una squadra nella squadra. Poi il Direttore, che di calciatori ne conosce tantissimi, farà le sue valutazioni e sarà sempre lui a decidere".
Ionita in direzione Napoli?
"Non lo so. Non mi occupo di mercato. Sicuramente è un giocatore importante, chiunque lo dovesse prendere farebbe un grande affare: ha qualità atletiche e nel giro di pochi anni sarà un calciatore molto importante".
Quest'anno vi aiuterà Luca Toni, fuori dal campo.
"È sempre presente. Partecipa alle riunioni dell'area scouting, gli piace apprendere. Poi sarà lui a decidere il percorso più idoneo alle sue caratteristiche, per noi è una risorsa importante".
E lei? Per il futuro ci pensa alla poltrona di ds?
"Mi concentro sul presente. Il presente dice che ho una grande opportunità, un incarico importante e la stima della società e del direttore. Il futuro ognuno di noi se lo costruisce partendo dal presente"
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Tutti i dettagli della Campagna Abbonamenti 2016/2017 - VIDEO
28/GIUGNO/2016 - 12:35
Verona - Le dichiarazioni del Responsabile biglietteria gialloblù, Moris Rigodanze, rilasciate a margine del media event di presentazione della Campagna Abbonamenti 2016-2017.
#Racines2016: le attività del ritiro
28/GIUGNO/2016 - 11:15
Verona - Contestualmente al ritiro estivo della prima squadra, in programma a Racines (Bolzano) dal 9 al 24 luglio 2016, l’Hellas Verona FC ha organizzato diverse attività collaterali.
Hellas Verona Store Racines
Si inizia col botto: le maglie ufficiali della stagione 2016/17 saranno in anteprima esclusiva proprio presso la sezione altoatesina dell’HV Store: il 9 e 10 luglio sarà possibile acquistarle solo qui. Esattamente come nel negozio del centro storico, in questo spazio ricavato all’interno dell’Hellas Verona Summer Village sarà possibile fare tutti gli acquisti ufficiali dell’Hellas Verona FC.
Orario: 9-18.
Hellas Verona Summer Village
Torna l’Hellas Verona Summer Village, il punto di ritrovo per tutti i tifosi gialloblù ospiti della Val Ridanna. Tante le attività per grandi e piccoli, tutte da scoprire direttamente in ritiro, come l’HV Store Racines, la ristorazione e l’animazione dedicata ai bambini a cura di BKS Entertainment. Particolare attenzione è stata posta proprio al food&beverage, notevolmente migliorati, grazie alla partnership con il bar ‘Pozzo dei desideri’ della famiglia Serpelloni, proprietaria anche del partner gialloblù SEC Ponteggi.
Apertura: sabato 9 luglio.
Chiusura: domenica 24 luglio.
Hellas Verona Summer Camp
Confermata anche la settimana degli Hellas Camp con sede a Racines: a decine di bambini della zona sarà data la possibilità di vivere una settimana indimenticabile nelle strutture utilizzate anche dalla prima squadra dell’Hellas Verona. Tutte le attività saranno seguite dai tecnici qualificati del Settore Giovanile gialloblù.
#Racines2016: programma allenamenti e amichevoli
28/GIUGNO/2016 - 11:00
Verona - Vivi l'estate in gialloblù. Ecco il programma del ritiro estivo dell'Hellas Verona, dal 9 al 24 luglio a Racines. Tutte le sedute di allenamento si svolgeranno al centro sportivo di Stanghe (via Belprato).
#RACINES2016
Sabato 9 luglio: seduta pomeridiana (ore 17)
Domenica 10 luglio: seduta mattutina (ore 10) e seduta pomeridiana (ore 17)
Lunedì 11 luglio: seduta mattutina (ore 10) e seduta pomeridiana (ore 17)
Martedì 12 luglio: seduta mattutina (ore 10) e seduta pomeridiana (ore 17)
Mercoledì 13 luglio: gara amichevole (avversario e orario da definire)
Giovedì 14 luglio: seduta mattutina (ore 10) e seduta pomeridiana (ore 17)
Venerdì 15 luglio: seduta mattutina (ore 10) e seduta pomeridiana (ore 17)
Sabato 16 luglio: seduta mattutina (ore 10) e seduta pomeridiana (ore 17)
Domenica 17 luglio: gara amichevole (avversario e orario da definire)
Lunedì 18 luglio: seduta pomeridiana (ore 17)
Martedì 19 luglio: seduta mattutina (ore 10) e seduta pomeridiana (ore 17)
Mercoledì 20 luglio: seduta mattutina (ore 10) e seduta pomeridiana (ore 17)
Giovedì 21 luglio: seduta mattutina (ore 10)
Venerdì 22 luglio: seduta mattutina (ore 10) e seduta pomeridiana (ore 17)
Sabato 23 luglio: amichevole (avversario e orario da definire)
Domenica 24 luglio: seduta mattutina (ore 10)
Il programma e gli orari degli allenamenti e delle amichevoli potranno subire delle variazioni a seconda delle esigenze tecniche della squadra. Gli orari e gli avversari delle amichevoli saranno comunicati non appena definiti. L'ingresso alle sedute di allenamento sarà gratuito.
Pecchia: «Lavoro ed entusiasmo per questo Verona»
21/GIUGNO/2016 - 17:20
Verona - Su Hellas Verona Channel la conferenza stampa dell'allenatore gialloblù, Fabio Pecchia.
IL MIO ARRIVO A VERONA
«Le mie prime impressioni come allenatore del Verona? E’ una grande emozione. Il mio arrivo? Scelta consapevole, voluta e consensuale con il Presidente Setti: ci siamo conosciuti e piaciuti subito. Prima di scegliere Verona ho comunque rotto un contratto importante di 3 anni con il Newcastle, volevo fortemente allenare l’Hellas. Questo momento ora è arrivato, con grande emozione e grande felicità. Cosa mi ha fatto scegliere Verona? Il mio primo contatto è stato col Presidente, una persona determinata, che sa quello che vuole. Parlando di Hellas, è una Società prestigiosa, una squadra importante, con squadra e tifoseria importanti; per me un’occasione da prendere sul serio! Importante anche il rispetto dei ruoli, perché l'allenatore da solo non è in grado di arrivare a grandi risultati. Ma se alle spalle c’è una Società seria, sana, con rispetto dei ruoli, dei valori e condivisione degli stessi, si può lavorare con maggiore serenità, questo è un valore aggiunto»
L’HELLAS VERONA DI PECCHIA
«Come sarà il Verona di Pecchia? Al di là del modulo cercheremo di lavorare per avere un gruppo, una mentalità e uno spogliatoio forti, per poi affrontare nel corso della stagione eventuali momenti di difficoltà. Chiaramente il mio sarà un calcio propositivo, in grado, spero, di trascinare il nostro pubblico, il Bentegodi deve essere nostro amico. Il modulo sarà il 4-3-3, ma senza fissarsi troppo su un singolo schema, l’importante sarà la mentalità della squadra, che deve sempre giocare per vincere. I contatti con il Direttore Sportivo sono quotidiani, su una cosa dobbiamo essere molto attenti: cerchiamo calciatori con qualità morali, che siano orgogliosi di venire a Verona per rappresentare questa Società e vestire la maglia, poi sul piano tecnico ci possono essere calciatori con qualità differenti. Nel momento in cui mi daranno una maglia per allenare mi si appiccicherà addosso. Juventino napoletano? Quello che è stato, fa parte del passato, il mio futuro è l’Hellas e darò tutto me stesso per questa squadra e questi colori. Qualche richiesta per il Direttore Fusco? Sono molto sereno e ho tantissima fiducia nel suo operato, arriveremo in ritiro con la struttura della squadra già pronta, il mio obiettivo è tirare fuori il massimo dai calciatori e le loro possibilità, penso a Pazzini e Gomez e anche a tanti altri. Come eliminare le scorie della retrocessione? Penso alle ultime partite vinte con Juventus e Milan, la squadra ha valori importanti. Concentriamoci su quello che sarà, a gettare le basi di una stagione importante già dal ritiro. Cosa chiedo a Toni e Pazzini? Luca è una grande risorsa, ha smesso col calcio giocato ma rappresenta un grosso valore per me. In questi anni è stato un simbolo per questa Società. Pazzini deve fare quello che sa fare, il campione: è un calciatore sul quale puntiamo, ho grandissima fiducia in lui e nel suo potenziale, deve tornare a fare quello che sa fare meglio. Le aspettative della piazza? Dobbiamo fare un campionato bello, avvincente: molte squadre guarderanno la cima e lo faremo anche noi. Quale sarà la rivale del Verona? Parlarne adesso è riduttivo, il Crotone l’anno scorso si è salvato ultima giornata e quest’anno è stato protagonista, penso alla squadra e a creare ambiente positivo ed entusiasmo. Chi sarà il capitano? Valuteremo le personalità, voglio una squadra con 25 leader, se sarà un ragazzino di 20 anni ben venga, voglio creare in tutti senso di responsabilità. I giovani? Saranno importanti per la squadra, se un calciatore è forte non ci saranno problemi e questi ragazzi saranno importantissimi per la squadra, penso ai vari Cappelluzzo, Zaccagni e Fares, testimoni del grande lavoro fatto da mister Pavanel e da tutto il Settore Giovanile. Di questo avremo bisogno, di un mix di entusiasmo e spensieratezza della gioventù. Se sentirò la pressione? Non c’è obbligo di vincere, ma ho voglia di vincere, cercheremo di creare una mentalità vincente. L’esperienza più fresca è quella del Leister, che ha vinto grazie ad un grande gruppo e allo spogliatoio, un’esperienza molto simile a quella del Verona di Bagnoli. La mia esperienza? Da calciatore ho cambiato tanti allenatori, tutti mi hanno insegnato qualcosa, Gigi Simoni in particolare era grandissimo nel ricercare i valori per costruire un gruppo, proprio come faceva Bagnoli. L’ho visto da calciatore, è un aspetto importante, perché senza di questo si parte con il freno a mano La mia visione del calcio? La squadra deve essere protagonista e consapevole, deve sapere come comportarsi e gestire le varie situazioni, equilibrata punto di vista tecnica e mentale. Il mercato? Non viene venduto nessuno ma sono tutti sul mercato, proprio come ha detto il Direttore».
LO STAFF
«Il mio staff è quello con cui ho lavorato a Latina, il mio secondo ha fatto un’altra scelta, quella di lavorare con le proprie gambe, decisione che anche io ho intrapreso. Con Nicola Corrent c'è un ottimo rapporto dai tempi del Como. È sveglio e intelligente, inoltre conosce bene la piazza. Il preparatore dei portieri, invece, sarà Valerio Visconti. Come giudico le strutture di Peschiera e Racines? Sono assolutamente all’altezza, ci permettono di lavorare bene. Ho saputo che stanno rifinendo i lavori all’antistadio, è mia intenzione portare lì la squadra, compatibilmente con le possibilità e le tempistiche dei lavori. Lo stadio deve essere la nostra casa».
IL MIO MESSAGGIO AI TIFOSI
«Dobbiamo lavorare, questo è l’obiettivo. Come gruppo e come squadra dobbiamo fare il primo passo, con giusto entusiasmo e mentalità. Nicola Corrent mi ha raccontato della tifoseria, che ha caratteristiche inglesi. C’è grande passione, dobbiamo creare trasporto attraverso il giusto atteggiamento».
FONTE: HellasVerona.it
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VITA DA EX: Vincenzo ITALIANO allenerà la VIGONTINA SAN PAOLO in Serie D... Matteo FATTORI allenerà il GARDA.
MOTOGP: La pioggia ruba a Valentino una vittoria sacrosanta ad Assen, la spunta l'australiano MILLER ma è MARQUEZ arrivato secondo ad allungare in classifica
COPA AMERICA: Il prestigioso torneo del nuovo mondo finisce ancora nelle mani del CILE che batte ai rigori l'ARGENTINA! Decisivi gli errori di BIGLIA e MESSI...
ATLETICA LEGGERA: SCHWAZER positivo ai nuovi controlli antidoping? Colpa di una bistecca...
CLEVELAND CAVALIERS CAMPIONI NBA! Al termine di una gara 7 tiratissima e ribaltata più volte sono i campioni della Eastern Conference a spuntarla proprio in trasferta alla Oracle Arena di Oakland. Lebron JAMES è l'MVP ma la tripla fondamentale a 10 secondi dalla fine è del grandissimo Kire IRVING. Record storico dopo 52 anni di digiuno per la città di Cleveland: Nessuno era mai risalito prima da un 1-3 vincendo per tre volte di fila!
FORMULA 1: In Azerbaigian vince ancora la MERCEDES ma VETTEL con la sua FERRARI è (molto) vicino
Assen, nella lotteria della pioggia vince Miller, cade Rossi, Marquez secondo allunga nel mondiale
Jack Miller ha vinto a sorpresa il Gp d'Olanda nella classe MotoGp, al termine di una gara lotteria condizionata dal meteo e divisa in due a causa dell'interruzione al 14° giro per un nubifragio che si è abbattuto sul circuito di Assen. Alle spalle dell'australiano della Honda, il compagno di marca, Marc Marquez, che allunga in vetta al mondiale e il britannico Scott Redding, in sella a una Ducati Pramac. Cadute per i ducatisti Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci e per Valentino Rossi con la Yamaha M1, che hanno dominato la prima parte della gara chiudendo nelle prime tre posizioni.
Quarto posto per lo spagnolo Pol Espargaro, con la Yamaha Tech3, che si è lasciato alle spalle Andrea Iannone e il connazionale Hector Barbera, entrambi su Ducati. Solo decimo lo spagnolo della Yamaha Jorge Lorenzo, mai in gara e in grande difficoltà sul bagnato. Nella classifica del mondiale guida Marquez con 145 davanti a Lorenzo con 121 e Rossi fermo a 103. La gara ha vissuto su tantissimi colpi di scena. Partenza sul bagnato per la pioggia scesa prima del via ma con pista che va via via asciugando. Rossi, partito dalla seconda piazza balza subito al comando alla prima curva scavalcando il 'poleman' Dovizioso, ma in pochi giri il colombiano Yonny Hernandez, partito con gomme morbide, si porta in testa superando i due italiani. Al nono giro però ricomincia a piovere e ne approfitta Dovizioso sorpassando il 'dottorè. Pochi giri dopo il forlivese si ritrova al comando per l'errore di Hernandez, vittima di una caduta, mentre Rossi e Petrucci ingaggiano un duello con sorpassi e controsorpassi per la posizione d'onore che alla fine vede prevalere il ternano.
Al 14°, dei 26 giri la gara viene interrotta per la pioggia sempre più battente. Si riprende una mezz'ora dopo con le posizioni acquisite nella prima parte di corsa con Dovizioso, Petrucci e Rossi in prima fila, Redding, Marquez e Pedrosa in seconda.
Alla ripartenza il fondo scivoloso tradisce in un paio di giri tutti e tre gli italiani dominatori della prima parte di corsa. Dalle retrovie sbuca uno scatenato Miller che si porta rapidamente in seconda posizione alle spalle di Marquez, che supera a otto giri dalla fine, andando a trionfare per la prima volta in carriera in una gara di MotoGp.
Copa America, vince ancora il Cile ai rigori: per l'Argentina fatali gli errori di Messi e Biglia
La storia si ripete: come l'anno scorso, l'Argentina cede al Cile ai rigori nella finale della Copa America. Decisivi gli errori dal dischetto di Lionel Messi e Lucas Biglia.
Dopo lo 0-0 dei tempi regolamentari e dei supplementari, ai rigori Lionel Messi calcia sopra la traversa e Francisco Silva ne approfitta regalando alla Roja il secondo trofeo continentale consecutivo. Nel primo tempo occasione al 20' per l'Argentina: Huguain sfrutta un errore della difesa del Cile e conquista il pallone, ma lo mette di poco alla sinistra del secondo palo. Tanta la tensione in campo per la finale del Centenario: al 28' espulso il cileno Marcelo Diaz per doppio giallo, al 43' rosso diretto per l'argentino Marcos Rojo.
Caso Schwazer, l'avvocato: «Alex positivo a causa di una bistecca»
È stata depositata questa mattina, come preannunciato dall'avvocato difensore, Gerhard Brandstaetter, la denuncia penale a carico di ignoti per la vicenda che vede di nuovo nell'occhio del ciclone il campione altoatesino Alex Schwazer per uso di doping. Nella denuncia, depositata in Procura a Bolzano, si ipotizzano i reati di frode sportiva e falso.
Potrebbe esserci una bistecca consumata durante il cenone di Capodanno alla base del riscontro positivo al testosterone sintetico per Alex Schwazer. L'ipotesi è dell'avvocato difensore, Gerhard Brandstaetter: l'animale usato per fare la bistecca potrebbe infatti essere stato trattato con ormoni della crescita, come spesso oramai avviene in molti allevamenti intensivi. «Però - afferma il legale - dopo sei mesi non è più dimostrabile, quindi non sarà parte della strategia di difesa».
LeBron riscrive la storia della Nba: Warriors ko, primo titolo per i Cavs
di Gianluca Cordella
L'impossibile è accaduto: Cleveland vince gara 7 in casa di Golden State e si prende il primo titolo Nba della propria storia, unica squadra di sempre a recuperare una serie nelle quale era scivolata sotto 1-3. Protagonista del 93-89 della Oracle Arena, nemmeno a dirlo, un monumentale LeBron James, premiato logicamente come Mvp delle Finals dopo l'ennesima, mostruosa prestazione. Dopo aver segnato 41 punti in gara 5 e in gara 6, il Prescelto ha chiuso la sfida decisiva con una tripla doppia da 27 punti, 11 rimbalzi e 11 assist, conditi da 3 stoppate e 2 recuperi. Golden State, dal canto suo, paga l'ennesima serata di questi playoff tra poche luci e molte ombre di Klay Thompson e, soprattutto, di Steph Curry che chiude con 17 punti frutto di un pesante 6 su 19 al tiro, 4 palle perse e una lunghissima serie di scelte sbagliate. Non serve la prova pazzesca di un Draymond Green, cui manca solo un assist per chiudere una tripla doppia da 32 punti e 15 rimbalzi.
Dopo sei gare in cui l'ago della bilancio era andato pesantamente da una parte o dall'altra (scarto minimo: 11 punti), l'ultimo capitolo della sfida resta tutto da scrivere fino all'83 pari del quarto periodo. E' in quel momento che Golden State mette in campo il lato oscuro del proprio basket, mentre i Cavs, pur non facendo cose straordinarie, capitalizzano al massimo le giocate di classe di James e di Kyrie Irving, sempre meno scudiero di LeBron e sempre più secondo violino, destinato a caricarsi il futuro di Cleveland sulle proprie spalle. Pazzesca la tripla che stampa sulla faccia di Curry nel finale e che, di fatto, regala la vittoria ai suoi. Finisce in tripudio, con James che crolla sul parquet in lacrime. Piange anche un duro come JR Smith, piange in panchina coach Lue. Il Prescelto porta in paradiso i Cavaliers, la missione è finalmente compiuta.
F1, in Azerbaigian vince Rosberg davanti a Vettel e Perez
di Piergiorgio Bruni
Sul nuovissimo circuito di Baku in Azerbaigian è Nico Rosberg a conquistare il Gran Premio d'Europa. Il pilota della Mercedes domina fin dalla partenza, quando scappa via e con disarmante tranquillità, senza rivali, ottiene un prestigioso Grand Chelem (pole position, giro veloce e vittoria).
Un dominio che gli consente di restare saldamente in testa nella classifica piloti con 141 punti (+ 24 su Hamilton). Dietro di lui, un diligente e regolare Sebastian Vettel che in classifica sale a 96 punti. Gradino più basso del podio per Sergio Perez su Force India, bravo e fortunato a sfruttare una penalità di 5 secondi assegnata a Kimi Raikkonen (quarto al traguardo) per aver invaso l'accesso alla corsia box nel tentativo di effettuare un sorpasso.
«Non sapevo cosa aspettarmi arrivando qui spiega Vettel ma si è rivelata una pista incredibile, con curve molto veloci e muri vicini. Abbiamo svolto un ottimo lavoro, iniziato già dal sabato. È la seconda volta di fila che chiudiamo al 2° posto, con buoni punti. Il passo c'è, la macchina va bene: stiamo recuperando».
Ottimista anche Arrivabene: «Non siamo ancora dove vorremmo confessa il team principal ma con lavoro e determinazione ci arriveremo. Il presidente chiede di dare a Vettel un'auto vincente? Sacrosanto. Ci arriveremo. Raikkonen invece era in difficoltà con i consumi e la Force India è stata brava, tuttavia era in palla». Dispiaciuto il driver finlandese. «Non è stata una delle migliori gare della stagione».
FONTE: Leggo.it
NEWS
Ex Verona, Italiano allenerà in Serie D
Il giocatore, all’Hellas dal 1996 al 2006, alla guida dei padovani della Vigontina San Paolo
di Redazione Hellas1903, 19/06/2016, 12:46
Dieci anni al Verona da giocatore, salvo una breve parentesi al Genoa.
Vincenzo Italiano è stato un centrocampista dell’Hellas dal 1996 al 2006, e a lungo capitano della squadra gialloblù. A gennaio 2007 si trasferì al Chievo, suscitando più di qualche malumore nella tifoseria del Verona.
Ora, chiusa la carriera da professionista, Italiano ha intrapreso quella di allenatore. E nella prossima stagione sarà alla guida della Vigontina San Paolo.
Si tratta di una formazione della provincia di Padova, impegnata nel campionato di Serie D.
FONTE: Hellas1903.it
Garda, Fattori è il nuovo allenatore
Matteo Fattori
27 Giugno 2016 alle 12:17
Matteo Fattori è il nuovo allenatore del Garda. Come reso noto dalla società, il nuovo mister, che guiderà il prossimo anno i rossoblù nella stagione di Promozione 2016/17, vanta un passato da giocatore professionista, avendo militato, dopo gli inizi nell'Alba Borgo Roma e nel settore giovanile dell'Hellas Verona, in serie A, dove ha esordito proprio con i gialloblù del mitico Osvaldo Bagnoli, e per parecchi anni in C con le casacche di Tempio, Legnano, Leffe e Suzzara, senza dimenticare la parentesi in Ciociaria al Frosinone. Da tecnico Fattori ha invece condotto, con profittevoli risultati, numerose compagini della zona, come Nuovo San Martino in 2^ Categoria, portato a un passo dal salto di categoria, Gazzolo, con cui ha ottenuto la promozione in 1^ Categoria, Caldiero Terme in Promozione, ripescato poi in Eccellenza dopo un'ottima annata, San Martino, trascinato al 5° posto in Promozione, Santo Stefano Zimella, con il quale ha vinto la 1^ Categoria, e infine Sanguinetto Venera, guidato per qualche mese nel 2015/16. Al nuovo allenatore il benvenuto del Presidente Zampini e di tutto il club.Lorenzo Morandini
FONTE: Verona.IAmCalcio.it