#LazioVerona + - =
Respinto il ricorso della LAZIO, i tifosi biancazzurri non potranno entrare in Curva e Distinti Nord a causa dei cori razzisti contro Kalidou KOULIBALY nella gara contro il NAPOLI.
I padroni di casa, sempre sull'altalena capaci di vincere con l'INTER a San Siro e con la FIORENTINA al Franchi ma che arrivano da 5 punti nelle ultime 5 gare ed un attacco che segna molto poco, sono all'inseguimento di punti-Europa ma affronteranno un HELLAS al quinto risultato utile consecutivo in gran forma e che di certo crede fermamente nell'impresa salvezza.
La storia del match
Se il campo della LAZIO non è un tabù per l'HELLAS poco ci manca: In 20 partite giocate i gialloblù hanno raccolto la posta piena solo in 2 occasioni (nella stagione 1969-70 grazie al gol di D'AMATO e nella stagione tricolore 1984-85 a causa dell'autogol di PODAVINI) e hanno pareggiato in altre 11.
Dall'84-'85 in poi altre 9 gare in cui i padroni di casa hanno vinto per ben 7 volte, ultimo pareggio il 3 a 3 del 5 Maggio 2014 con l'HELLAS che fu recuperato solo al 93° tra mille polemiche.
Da dimenticare per la squadra scaligera il primo incrocio tra le due compagini: Il VERONA all'Olimpico subì un poker senza andare in gol nella stagione 1957-58!
Ultimo scontro lo scorso 23 Marzo con la LAZIO vincente grazie alle reti di Felipe ANDERSON e CANDREVA.
Dirigerà il signor Andrea Gervasoni della sezione Aia di Mantova.
23 Marzo 2015: Lazio 2-0 Verona highlights ed immagini |
QUI ROMA
Parecchie assenze di rilievo in casa LAZIO ma le più pesanti sarà quella dell'ex Marco PAROLO (32 presenze 4 gol nell'HELLAS di Lega Pro dell'annata 2008-09) vero e proprio faro del centrocampo biancazzurro che sarà sostituito dal rientrante BIGLIA.
I difensori BASTA, RADU e BISEVAC sono stati sottoposti ad accertamenti dopo i rispettivi infortuni e sono a rischio anche per la gara contro l'HELLAS nella quale in ogni caso non dovrebbero partire fra i titolari.
Ballottaggio in attacco tra MATRI e KEITA nel tridente offensivo che vedrà sulle esterne CANDREVA (al rientro dall'infortunio insieme a KISHNA) e Felipe ANDERSON.
Convocati
Portieri: Marchetti, Berisha, Guerrieri.
Difensori: Braafheid, Hoedt, Konko, Mauricio, Patric.
Centrocampisti: Biglia, Candreva, Cataldi, Felipe Anderson, Kishna, Lulic, Mauri, Milinkovic, Morrison, Onazi.
Attaccanti: Djordjevic, Keita, Klose, Matri.
Probabile formazione
4-3-3 con Marchetti; Patric-Mauricio-Hoedt-Konko; Milinkovic Savic-Cataldi-Biglia; Candreva-Matri-Felipe Anderson.
QUI VERONA
Infiammazione dal ginocchio destro, si ferma ALBERTAZZI.
Fuori MARRONE causa squalifica per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Quinta sanzione), si va verso il rientro di GRECO dal primo minuto al fianco di IONITA nella zona interna del centrocampo.
Ancora ai box REBIĆ, SOUPRAYEN, VIVIANI, SILIGARDI.
Convocati
Portieri: 37. Coppola, 95. Gollini, 88. Marcone, , Difensori, 22. Bianchetti, 5. Helander, 12. Gilberto, 18. Moras, 3. Pisano, 4. Samir
Centrocampisti: 97. Checchin, 28. Emanuelson, 14. Furman, 19. Greco, 23. Ionita, 2. Romulo, 13. Wszolek
Attaccanti: 93. Fares, 21. Gomez Taleb, 7. Jankovic, 11. Pazzini, 9. Toni
Probabile formazione
4-4-2 con Gollini; Pisano-Moras-Helander-Fares; Wszolek-Greco-Ionita-Jankovic; Toni-Pazzini.
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DICONO + - =
Mister PIOLI «Vincere sarà un imperativo affronteremo una squadra che sta bene ed è in salute. Questo però non deve interessarci, giocheremo per i tre punti. Vedo i miei ragazzi lavorare con tanta voglia e dedizione, il momento non è semplice ma ne usciremo, ne sono convinto. Situazione infortuni? Mi è rimasto solo Konko come terzino destro, giocherà lui, schiererò la formazione migliore. Fortunatamente Candreva ha recuperato e sarà a disposizione così come Biglia: la sua caviglia sta bene e giocherà, ha bisogno di ritrovare il ritmo partita. Dobbiamo migliorare in fase di concretizzazione e di finalizzazione. Dobbiamo fare la scelta giusta al momento giusto, a vote ci muoviamo male e tiriamo poco in porta. Capisco che voi giornalisti dobbiate sempre trovare qualcosa da scrivere, ma io le mie valutazioni le farò a fine stagione. Stiamo faticando, lo so anche io questo, ma credo tantissimo nella mia squadra e finchè la matematica non ci farà cambiare idea, vogliamo provare a entrare in Europa. I tifosi? Preferisco avere uno stadio pieno e critico piuttosto che uno semivuoto come quello di domani a causa delle decisioni prese. E' andata così, speriamo di conquistare i tre punti, così faremo felici i nostri supporters» GianlucaDiMarzio.com
Mister DELNERI «La formazione di domani? In attacco giocheranno Toni e Pazzini. Hanno delle qualità importanti, sia dal punto di vista tecnico che della personalità. Domenica abbiamo creato molto, non solo su palla inattiva, e in attacco ci garantiscono delle situazioni pericolose. A centrocampo, al posto di Marrone, giocherà Greco. Furman diventerà un calciatore importante in futuro, ma ora deve crescere dal punto di vista fisico e abituarsi alla realtà italiana. Chi a sinistra al posto di Albertazzi? Vedremo, le alternative comunque ci sono. Dipende dalla partita che vorremo fare. Fares? Sono le qualità che fanno la differenza, non l'età. Contro l'Inter ha fatto una partita importante, deve migliorare ma è un passaggio normale per tutti i giovani. Ha passo, fisico e sa calciare in porta, ha le abilità per avere un futuro importante. Wszolek? E' cresciuto anche lui insieme alla squadra, ha la velocità giusta per fare bene in fase offensiva e difensiva in un determinato ruolo. Sa stare in campo, e quando i calciatori acquisiscono sicurezza migliorano in tutti i sensi. Romulo dal 1'? Non credo, ma potrà esserci utile a partita in corso. Gilberto? Non ha giocato molte partite, può fare sia l'esterno basso che alto. Ha qualità importanti, grandi risorse tecniche, e può far male a qualsiasi squadra» HellasVerona.it
Antonio DI GENNARO la vede così «Giocare di giovedì è un po’ strano, però dobbiamo abituarci a questo. La partita conterà molto di più per il Verona che per la Lazio, per la classifica. Perché il campionato dei biancocelesti è molto anonimo, hanno patito molto gli infortuni, quello di De Vrji su tutti ma anche quello di Biglia che non riesce a giocare con continuità. Poi ci sono giocatori come Anderson e Klose che non stanno facendo bene. Anche l’eliminazione dai preliminari di Champions League ha contribuito ad alimentare questi malumori. Anche se il mercato estivo è stato sbagliato. Ogni reparto non si è espresso come lo scorso anno. Per il Verona sono le utime possibilità e si giocheranno tutto partita dopo partita» LazioPress.it
Pierino FANNA scommette sulla salvezza dell'HELLAS «Giocare di giovedì è un po’ strano, però dobbiamo abituarci a questo. La partita conterà molto di più per il Verona che per la Lazio, per la classifica. Perché il campionato dei biancocelesti è molto anonimo, hanno patito molto gli infortuni, quello di De Vrji su tutti ma anche quello di Biglia che non riesce a giocare con continuità. Poi ci sono giocatori come Anderson e Klose che non stanno facendo bene. Anche l’eliminazione dai preliminari di Champions League ha contribuito ad alimentare questi malumori. Anche se il mercato estivo è stato sbagliato. Ogni reparto non si è espresso come lo scorso anno. Per il Verona sono le utime possibilità e si giocheranno tutto partita dopo partita» Hellas1903.it
Tre assist nell'ultima gara MARRONE alla ribalta «Cercavo di rubare i segreti di Del Piero e Pirlo. Osservavo come calciavano, come prendevano la rincorsa. Anche solo guardandoli, imparavo e miglioravo. Un giorno Andrea calciò 10 punizioni e fece 9 gol. Alla Juve ho appreso tanto, poi ho continuato a esercitarmi. Appena sono arrivato a Verona, Delneri ha preso questa decisione: i calci piazzati li batto io. E contro l’Inter tutto è andato alla perfezione. Adesso mi piacerebbe segnare su punizione: mi sto allenando molto per riuscirci anche se ho perso un po’ di tempo per gli infortuni. Adesso voglio correre veloce. Anche per questo ho scelto una piazza come Verona: qui cerco la continuità che mi è sempre mancata. Delneri ha fiducia in me e io voglio vivere quattro mesi di fuoco per rilanciarmi. Mi sento un centrocampista. Con Conte avevo disputato alcune buone partite da vice Bonucci: in pratica giocavo come sempre, solo qualche metro più indietro. Sto a centrocampo da quando ero piccolo, lì mi sento a mio agio anche se posso adattarmi come difensore» GianlucaDiMarzio.com
Marco BALLOTTA ex portiere della LAZIO «Ci sono alti e bassi, come da inizio stagione. Non c'è continuità, si aspettano dei risultati utili per scalare la classifica ma finora la squadra biancoceleste non è riuscita ad avanzare in graduatoria. Cambiare questo trend sarà dura. Verona e Frosinone venderanno cara la pelle però, se non si riesce a battere anche le ultime due squadre in graduatoria, vuol dire che c'è qualcosa che non va. Ma fa parte del calcio, ci può stare. La Lazio potrebbe fare qualcosa in più, ma non si può cambiare tutto in modo radicale in poco tempo. La stagione va così, gli alti e bassi non rappresentano solo un momento ma è forse la vera realtà della squadra. Magari l'anno prossimo si cambierà qualcosa, oppure no. Non so, sarà il club a decidere, ma quest'anno gli alti e bassi continueranno a esserci» TuttoMercatoWeb.com
Roberto BACCI cinque stagioni da difensore alla LAZIO «È il momento peggiore per incontrare il Verona, anche loro sanno che possono sparare le ultime cartucce se vogliono salvarsi. Devono fare diversi punti, sono in fondo alla classifica. Non troveremo una squadra che viene all'Olimpico per difendersi, ma il Verona deve fare diverse vittorie se vuole salvarsi e non si accontenterà del punticino. Affronterà la partita a viso aperto, questo può essere favorevole alla Lazio» LaLazioSiamoNoi.it
Il diesse BIGON «Un giudizio sul mercato invernale? Quello di gennaio in particolare è complicato in quanto presenta diverse difficoltà. A render ancor più difficili le cose ci s e' messa la nostra situazione di classifica. Nel complesso siamo soddisfatti, poi come sempre sarà il campo a dare la risposta. Questa estate è stata scelta la linea della continuità, ora si è cercato di lavorare su problematiche contingenti. Ogni scelta va contestualizzata, commentare dopo è poco produttivo, bisogna decidere quando è tempo di farlo, a volte può andare male anche dopo una scelta ponderata. In questo mercato abbiamo continuato il lavoro, ad inizio campionato il Club aveva dato come input lo svecchiamento della rosa, con calciatori di proprietà, oggi ci sono 28 giocatori in rosa di cui 21 sono nostri e 5 in prestito, l’età media è passata da 28 a 26 anni, la media dei nuovi acquisti è di 23 anni. Si è creata la giusta competizione anche durante gli allenamenti, se il mister durante la settimana vede bene Fares allora Fares gioca. Domenica contro l’Inter in campo c’erano 8 calciatori nati dopo il ‘90. Non era facile acquisire calciatori di livello, non sempre si è disposti ad accettare un trasferimento definitivo in una squadra ultima in classifica, in situazioni come questa è normale tenersi aperta una porta aperta sul futuro, non è detto che a fine prestito qualcuno possa decidere di rimanere: magari si trova il modulo giusto, un allenatore disponibile, una città nella quale si vive bene. Ovviamente tutto è stato fatto all’interno delle possibilità economiche, la linea è stata incentrata anche sul cambiamento di alcune personalità all’interno dello spogliatoio, sono usciti 7 calciatori e ne sono entrati 8, sono cambiate alcune dinamiche nel gruppo. Si guarda sempre al bene del Club» HellasVerona.it
Mister DELNERI a 'Radio Anch'io' al''indomani della gara contro l'INTER risponde all'omologo MANCINI «I due punti persi ieri li abbiamo persi noi non l'Inter. Ci è mancata un pò di fortuna, siamo arrabbiati. Quei 3 punti erano fondamentali, potevamo avere ambizioni più concrete. A noi interessa rimanere vivi e salvarci, dobbiamo essere vivi e credere in quel che facciamo. Abbiamo cominciato a recuperare punti e dobbiamo continuare, il campionato è lungo anche se la situazione del Verona è molto difficile... Ma lotteremo fino all'ultimo, salvare l'Hellas sarebbe l'impresa più grande della mia carriera, la città lo merita, qui tutti danno il massimo, abbiamo l'entusiasmo che è un'arma in più, ce la mettiamo tutta. Se riuscissimo a salvarci, sarebbe una grande impresa, che forse non ha mai fatto nessuno» TGGialloBlu.it
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RECORD INFORTUNI PER L'HELLAS in una stagione davvero maledetta (anche) da questo punto di vista, su TuttoMercatoWeb.com la lista completa da inizio stagione ad oggi...
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
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RASSEGNA STAMPA + - =
09-02-2016
Hellas Verona: perchè la dignità viene prima di tutto
La classifica per l'Hellas Verona è impietosa, ma qualcuno ci crede al miracolo. E' possibile la salvezza?
GIORGIO GIOVANNINI
Un girone d’andata con soli otto punti e zero vinte: basta solo questo per gettare la spugna e rassegnarsi alla retrocessione, nell’attesa di finire quel calvario, chiamato girone di ritorno, con i tifosi ormai pronti a disertare lo stadio e nella vergogna generale. Ma non è così per l’Hellas Verona, che si ritrova con un piede e mezzo nella serie cadetta, ma non ha perso una cosa fondamentale: la dignità. Al giro di boa, la zona salvezza distava undici punti, il mercato invernale abbassa il tasso tecnico della squadra, con Hallfredsson e Sala diretti verso altri lidi.
Tutto pronto per un’umiliante girone di ritorno? Assolutamente no: Luigi Del Neri, artefice del Chievo dei miracoli, sembra crederci per la seconda impresa della sua carriera, ridando fiducia ai giocatori, anche quando sembra andare tutto per il verso sbagliato.
Prima giornata di ritorno, gli scaligeri in trasferta all’Olimpico, contro la Roma: Pazzini pareggia i conti, dopo il gol di Nainggolan e l’Hellas sfiora il colpaccio, ma se ne esce con un punto, frutto di una partita di sostanza. Stesso risultato identico in casa contro il Genoa, mentre nella trasferta piemontese contro il Torino in piena crisi, i gialloblù ringraziano l’errore sesquipedale di Martinez in pieno recupero, per mantenere la rete inviolata. La svolta arriva alla ventitreesima giornata, quando al Bentegodi c’è l’Atalanta: Conti sembra abbattere Verona alla prima mezz’ora, ma l’orgoglio veronese persiste e i padroni di casa trovano la rimonta e la prima vittoria stagionale, a firma di Siligardi e Pazzini. Con l’Inter, domenica scorsa, si chiude il cerchio: un tre a tre pirotecnico, ma con qualche rimpianto, per aver sprecato il 3-1 nel secondo tempo.
Nonostante la rimonta subita, al Bentegodi si respira un’aria più serena rispetto un mese fa: la squadra ha ottenuto cinque risultati consecutivi, meglio di loro solo Napoli, Juve e Milan, tre squadre con ambizioni di gran lunga superiori dei veneti. Se Del Neri ci crede fermamente al miracolo, uno che di imprese se ne intende, vuol dire che c’è speranza: la salvezza dista nove punti, ma tutto è possibile, gli scaligeri stanno ritrovando un’identità di gioco, gli infortunati stanno recuperando, come Viviani, Souprayen e Siligardi. Nonostante i problemi di compatibilità tra Toni e Pazzini, l’attacco inizia ad ingranare, almeno dal punto di vista tattico, come si è visto contro l’Inter, le due punte hanno dato importanti riferimenti, guadagnandosi numerosi calci piazzati.
Ecco, i calci piazzati, sono il punto di forza dell’Hellas Verona: su diciannove reti realizzate in stagione, quattordici provengono dalle palle inattive, la miglior squadra della Serie A in questa statistica. Le tre reti contro l’Inter, realizzate da Helander, Pisano e Ionita, portano la firma del nuovo innesto in casa scaligera, Luca Marrone, allievo del Maestro Pirlo. Il giovane centrocampista è stato infallibile dalla bandierina del calcio d’angolo e su punizione, regalando tre assist, sfruttando i punti di forza di Verona.
Non tutto è perduto: i cinque risultati utili consecutivi non arrivano per caso, la squadra ha tirato fuori gli attributi, dando un messaggio all'intera Serie A, dimostrando di non essere la vittima sacrificale per chiunque passi per le parti dell'Arena. La città di Verona è pronta per una nuova impresa sportiva. Perchè la dignità viene prima di tutto.
FONTE: Vavel.com
11/feb/2016 12.54.24
Probabili formazioni Lazio-Verona: Pioli si affida a Matri, c'è Gilberto dal 1'
Nella Lazio Pioli cambia modulo e si affida a un 4-3-3 con Matri centravanti e Lulic terzino sinistro; nel Verona Delneri lancia Gilberto dal 1' con Toni-Pazzini di punta.
Sarà Matri il centravanti della Lazio contro il Verona Getty
Redazione Goal Italia
Anticipo della 25ª giornata di Serie A all'Olimpico fra una Lazio in difficoltà e un Verona ultimo in classifica ma desideroso di conquistare punti in ottica salvezza dopo il bel pareggio interno contro l'Inter.
Tante le assenze per il tecnico biancoceleste Stefano Pioli, che ai numerosi indisponibili nel reparto difensivo aggiunge Gentiletti, non convocato, e deve fare i conti anche con la squalifica di Parolo a centrocampo. L'allenatore parmense sceglie allora un 4-3-3: davanti al portiere Marchetti, gioca Konko a destra, Lulic è arretrato come esterno basso a sinistro e Mauricio e Hoedt compongono la coppia centrale.
In mezzo al campo la regia è affidata ai piedi dell'argentino Biglia, con Milinkovic-Savic e Cataldi mezze ali. Davanti Matri agirà da centravanti, con Candreva che dovrebbe essere preferito a Felipe Anderson come esterno alto a destra e Keita ala sinistra.
Nel Verona Delneri conferma il 4-4-2, suo marchio di fabbrica. L'assenza pesante è quella di Marrone a centrocampo, dopo la brillante prestazione del centrocampista di proprietà della Juventus contro l'Inter. Fra i pali è confermato il giovane Gollini, davanti a lui la novità è rappresentata dall'inserimento dal 1' minuto del brasiliano Gilberto come terzino destro, con Pisano a sinistra e Moras ed Helander centrali.
In mediana Greco prenderà il posto di Marrone come regista, e sarà affiancato dal moldavo Ionita. Sulle fasce agiranno il polacco Wszolek a destra e lo svizzero Fares a sinistra. In attacco conferma per il tandem di grande esperienza composto da Luca Toni e Giampaolo Pazzini.
FONTE: Goal.com
Lazio-Hellas Verona: precedenti, statistiche e curiosità
Scritto da Damiano D'Agostini il 11 febbraio 2016 alle 09:00.
Una Lazio incerottata è uscita con un pareggio a reti bianche da Genova e in questa particolare sfida del giovedì affronta all’Olimpico l’ultima della classe, l’Hellas Verona. Non il miglior momento per i biancocelesti per affrontare l’Hellas, che ha dato continuità ai propri risultati ed è andato davvero vicino al colpaccio interno contro l’Inter nella scorsa giornata. Gli uomini di Del Neri credono nell’impresa salvezza come dichiarato in settimana e giocheranno senza nulla da perdere; dal canto loro i laziali cercano i tre punti per tentare almeno di accorciare sulla zona Europa ormai lontana 11 punti.
I PRECEDENTI – All’andata, nella gara giocata al Bentegodi, il risultato fu di 1-2 con il vantaggio veronese di Helander, il pareggio di Biglia su calcio di rigore e il definitivo sorpasso siglato da Parolo. L’ultimo scontro giocato a Roma, datato marzo 2015, vide sempre la Lazio imporsi per 2-0 con le reti di Felipe Anderson e Candreva. Quella di giovedì sarà la ventunesima gara disputata nella capitale tra le due: il bilancio è tutto a favore dei capitolini, che vantano 11 vittorie, 7 pareggi e solo 2 sconfitte.
LE STATISTICHE – La Lazio non vince da tre gare, e l’ultima vittoria risale proprio a quella interna contro l’altra squadra di Verona, il Chievo. Dai 4 gol di quella sfida, la rete degli avversari non si è più gonfiata: il conteggio dei gol all’attivo è fermo infatti a 0 dalle stesse 3 gare. Squadra di Pioli che ci ha comunque abituato a siglare le sue reti nella mezz’ora finale di gara. 22 su 29 sono le marcature dal 60' in poi, anche se contro questo Verona che viene dal 3-3 interno di domenica è lecito aspettarsi qualcosa sin dall’inizio. Il Verona come detto ha finalmente sfatato il tabù della mancanza di vittorie con i tre punti raccolti internamente contro l’Atalanta e di nuovo ci è andato vicino contro l’Inter, in cui però si è dovuto accontentare del pareggio. Sono comunque 5 i risultati utili consecutivi, segno che la squadra è in ripresa e ha bisogno di ottenere anche l’intera posta in palio per crederci fino alla fine. Ovviamente, ancora nessuna vittoria in trasferta per i veneti. Viste le condizioni delle due compagini e vedendo un Verona in palla, azzardiamo il segno X con risultato esatto di 1-1. Tra i marcatori, ci sentiamo di consigliare i ritorni al gol di Candreva da un lato e di Toni dall’altro. Occhio anche a Matri e Pazzini.
Di seguito la sintesi della gara di andata:
Lazio-Hellas Verona, le probabili formazioni
Scritto da Stefano Giovampietro il 11 febbraio 2016 alle 08:00.
Gara valida per la 25ª giornata del campionato di Serie A, in programma giovedì 11 febbraio 2016, ore 20:45.
QUI LAZIO – Si prolunga l’infortunio di Basta; non ce la fa Kishna, così come restano out gli infortunati de Vrij, Radu, Morrison, Onazi, Bisevac e lo squalificato Parolo. Il rientro dalla squalifica di Lulic riporta Konko a destra, con coppia centrale obbligata Hoedt-Mauricio. In mezzo al campo si rivede Biglia, con Cataldi e Milinkovic-Savic. Davanti altro rientro importante è quello di Candreva, con Matri (squalifica scontata) e Keita. Più indietro nelle gerarchie Felipe Anderson e Mauri.
Lazio (4-3-3): Marchetti; Konko, Mauricio, Hoedt, Lulic; Cataldi, Biglia, Milinkovic-Savic; Candreva, Matri, Keita. All. Pioli.
QUI HELLAS VERONA – Delneri non stravolgerà la squadra che ha pareggiato con l’Inter. Mancheranno Albertazzi per infortunio (oltre a Viviani, Rebic, Siligardi e Souprayen) e Marrone per squalifica. Per rimpiazzare il primo duello tra Gilberto ed Emanuelson. In mediana si rivede Greco. Conferma per Fares a sinistra e della coppia Pazzini-Toni in avanti.
Hellas Verona (4-4-2): Gollini; Gilberto, Helander, Moras, Pisano; Wszolek, Greco, Ionita, Fares; Pazzini, Toni. All. Delneri.
FONTE: MondoPallone.it
Curiosità pre partita: Lazio - Verona
Nove i gol di Luca Toni alla Lazio in Serie A, solo al Parma (12 reti) ha segnato di più nel massimo campionato.
Alessandro Matri ha segnato tre gol nelle due partite di Serie A giocate contro il Verona.
Quella gialloblu è la squadra che contemporaneamente ha segnato (nove, inclusi i tre contro l’Inter) e subito (10) più gol di testa in questa Serie A.
Nessuna squadra ha segnato più del Verona su palla inattiva in questo campionato, 14 gol – solo il Frosinone, invece, ha subito più reti della Lazio (12) in questo modo.
La Lazio è la squadra che ha segnato più gol nel quarto d’ora finale di partita (12), il Verona quella che ne ha fatti meno nello stesso frangente di gara (due).
Nelle ultime tre partite di campionato la Lazio ha fatto in media un tiro nello specchio, nelle precedenti 21 la media era quattro.
Lazio senza gol nelle ultime tre partite di campionato: in Serie A non accadeva dall’aprile 2013.
Il Verona, invece, non perde da cinque giornate (1V, 4N): in un singolo campionato di Serie A non ci riusciva dal maggio 2000.
La squadra di Pioli ha vinto solo una delle ultime cinque gare di campionato: tre pareggi e una sconfitta completano il parziale.
I biancocelesti hanno trovato il gol in tutti gli ultimi otto match di Serie A con l’Hellas: 20 le reti in queste otto sfide, in media 2.5 a partita.
La Lazio ha perso solo due delle 20 sfide casalinghe di Serie A con il Verona (11V, 7N), l’ultima nel dicembre 1984.
FONTE: FoxSports.it
Pubblicato il:10 febbraio 2016
ALESSANDRO CARIOCA - Esperto di Calcio
LAZIO-VERONA E JUVENTUS-NAPOLI: I PRONOSTICI DELLA VENTICINQUESIMA GIORNATA
La serie A disputa un turno interessante nel quale spicca il big match dello Stadium di Torino: ecco i consigli per le scommesse.Lazio-Verona e Juventus-Napoli: i pronostici Lazio-Verona e Juventus-Napoli: i pronostici
Il momento clou è arrivato. Nella 25esima giornata di serie A, che si giocherà tra l'11 e il 14 febbraio con un turno "spezzatino" è in calendario lo scontro che tutti gli appassionati di calcio stanno aspettando da tempo: Juve-Napoli, la seconda che affronta la prima della classe. Una partita che vale la leadership della serie A, visto che le due squadre sono divise solo da due punti. In programma c'è anche Lazio-Verona, partita nella quale i punti in palio servono soprattutto agli ospiti, ultimi in classifica. Ecco i pronostici su questi due incontri.
[...]
Lazio-Verona
Si gioca, caso straordinario, giovedì 11 febbraio questa partita della 25esima giornata di serie A. Il Verona continua a rimanere all'ultimo posto della classifica e le speranze di salvarsi per la squadra allenata da Delneri si stanno riducendo settimana dopo settimana. Ma la squadra non ha mollato, nelle ultime cinque partite non ha mai perso, ottenendo una vittoria e quattro pareggi. Anche all'Olimpico il Verona proverà a fare la sua partita, ma i pronostici sono indubbiamente a favore della Lazio. La squadra di Pioli ha vinto solo una volta nelle ultime cinque partite e farà di tutto per ottenere un successo casalingo, anche se ormai non ha più ambizioni di alta classifica. Pronostico: 1X.
Pubblicato il: 9 febbraio 2016
MAURIZIO BILCHI - Esperto di Calcio
SERIE A, DALL'11/2 LA 25^ GIORNATA CON LAZIO-VERONA: QUOTE E CONSIGLI SCOMMESSE
L'11/2 inizia con largo anticipo il turno di Serie A: probabili formazioni, precedenti, pronostico, info diretta Tv-streaming del match all'Olimpico.Lazio-Verona apre la 25ᵃ di Serie A Lazio-Verona apre la 25ᵃ di Serie A
Prestato lo stadio Olimpico al rugby, la 25ᵃ giornata di Serie A che contempla Juventus-Napoli, si apre insolitamente di giovedì e in largo anticipo, con Lazio-Verona, l’11 febbraio alle ore 20:45. Sfida tra squadre con grande necessità di punti per tornare in corsa nei loro rispettivi obiettivi, al momento lontani per entrambe. Biancocelesti a -11 dal quinto posto (e dalla Roma), veneti sempre ultimi ma da qualche settimana non perdono più e sono in serie utile da cinque turni.
Match delicato, in diretta tv per gli abbonati Sky sul canale SkyCalcio1 e per gli abbonati Mediaset Premium sul canale Premium Sport. Da entrambe le piattaforme è come sempre possibile usufruire del servizio streaming offerto agli abbonati tramite le rispettive app, Sky Go e Premium Play. Di seguito, ultime sulle formazioni, precedenti e pronostico.
Analisi e formazioni
Sconfitta 2-0 dal Napoli, la Lazio è rimasta ferma a quota 33 ed è scivolata al nono posto, la strada verso l’Europa League è diventata lontanissima, di conseguenza contro l’Hellas ci sono in gioco tre punti importanti per il futuro della squadra di Pioli. il tecnico della Lazio non potrà disporre dello squalificato Parolo, che si aggiunge alle numerose assenze per infortunio che riguardano Biglia, Basta, Radu, Bisevac e Kishna, in dubbio Onazi e Morrison, senza contare De Vrij. La nota lieta? Rientra Candreva.
Distante ancora 9 punti dalla salvezza nonostante la vittoria con l’Atalanta e quattro pareggi nelle ultime cinque giornate, Del Neri sa bene che se non coglie qualche successo ravvicinato e qualche blitz lontano dal Bentegodi la salvezza difficilmente potrà arrivare. Il Verona cercherà di sbancare l’Olimpico senza lo squalificato Marrone.
Le probabili formazioni:
Lazio (4-3-3): Marchetti; Konko, Hoedt, Mauricio, Braafheid; Milinkovic-Savic, Cataldi, Candreva; Felipe Anderson, Keita, Lulic. All.: Pioli.
Verona (4-4-2): Gollini; Gilberto, Moras, Helander, Pisano; Wszolek, Greco, Ionita, Emanuelson; Pazzini, Toni. All.: Del Neri.
Precedenti e pronostico
All’andata blitz biancoceleste in rimonta (1-2) firmato da Biglia e Parolo, giovedì sera entrambi in tribuna. Felipe Anderson e Candreva invece i marcatori del 2-0 all’ultima all’Olimpico dello scorso torneo. I gialloblù non vincono sul campo della Lazio da 22 anni: 1-0 nel 1984 (autorete di Podavini). Il pareggio a Roma manca dal 2014, fu a suon di gol: 3-3. Pronostico: da come la vediamo noi è da tripla, scegliamo i padroni di casa ma eviteremmo di inserire l’evento in giocata multipla: 1.
Pubblicato il: 9 febbraio 2016
ANNA GIORNALE
SERIE A, LAZIO-VERONA E CARPI-ROMA: ANALISI, PROBABILI FORMAZIONI E PRONOSTICI
Pronostici Serie A delle partite di giovedì 11 e venerdì 12 febbraio: Lazio-Verona e Carpi-Roma, all'interno anche le formazioni e l'analisi.Pronostici Lazio-Verona e Carpi-Roma Pronostici Lazio-Verona e Carpi-Roma
Quello del 25° turno di Serie A sarà un campionato 'spezzatino' che si disputerà a partire da giovedì 11 febbraio. La prima partita ad essere disputata sarà Lazio-Verona, dal momento che lo stadio Olimpico dovrà accogliere un incontro importante di rugby (Sei Nazioni). Venerdì, invece, giocheranno Carpi-Roma e, in questo articolo, tratteremo proprio di queste due partite. Andiamo subito a vedere analisi, probabili formazioni e pronostici motivati.
Analisi di Lazio-Verona
Come già detto prima, Lazio-Verona si giocherà di giovedì per via di un incontro di rugby. La Lazio è al 9° posto con 33 punti raccolti in 24 turni di campionato. La stagione non è certo delle migliori per i biancocelesti che sono reduci da un modesto pareggio senza reti in casa del Genoa. La zona Europa League è lontana 11 punti e sono 3 giornate che i laziali non vincono. L'attacco non ingrana abbastanza, sono 29 i gol segnati finora mentre le reti subite sono 32. Per questa sfida contro il Verona, mister Pioli non potrà fare affidamento sugli acciaccati Basta, Biglia, De Vrij e Bisevac, inoltre Parolo è squalificato per questa 25^ giornata di Serie A. Per quanto riguarda il Verona, c'è da dire che, nonostante il pareggio con l'Inter, le cose non stanno di certo andando bene. La classifica parla chiaro, l'Hellas è all'ultimo posto a -9 dalla salvezza. I veronesi, fino a che non sopraggiungerà la certezza matematica, continueranno a lottare ma la squadra non è molto solida. Basti pensare che, fino ad ora, i ragazzi di mister Delneri hanno vinto solo 1 volta e segnano molto poco: sono 19 i gol realizzati mentre quelli subiti sono 37. Per questa sfida non ci saranno Rebic, Souprayen, Viviani, Siligardi senza contare lo squalificato Marrone. Ecco le probabili formazioni di Lazio-Verona:
Lazio (4-3-3): Marchetti- Konko, Mauricio, Hoedt, Radu- Savic, Cataldi, Lulic- Candreva, Djordjevic e Keita.
Verona (4-4-2): Gollini- Pisano, Moras, Helander, Albertazzi- Wszolek, Greco, Ionita, Fares- Pazzini, Toni.
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Pubblicato il: 9 febbraio 2016
MARIO SICILIANO
PRONOSTICO LAZIO-VERONA: OGNI PARTITA È COME L'ULTIMA PER GLI SCALIGERI
Da qui a fine campionato il Verona deve osare in ogni partita. Lazio a secco da tre turni.Pronostico Lazio- Verona, giornata 25 Pronostico Lazio- Verona, giornata 25
Lazio-Verona è l'anticipo della venticinquesima giornata di campionato. Pioli è costretto a inventarsi sempre nuove soluzioni per sopperire ai diversi infortuni alla sua rosa. Sabato scorso, nell'anticipo contro il Genoa di Gasperini, il tecnico ha provato a schierare Mauri come esterno destro d'attacco, in virtù dell'infortunio incorso a Candreva. I risultati non sono stati soddisfacenti e la Lazio, per la terza partita consecutiva, non ha trovato la via della rete. Felipe Anderson sembra scontento e privo di condizione atletica, Keità nervoso, Klose da dosare con attenzione e Djordjevic ancora lontano dalla sua forma migliore e fermo a due reti tra Coppa Italia e campionato. Il problema attualmente è l'attacco, visto che la difesa nelle ultime quattro partite se l'è cavata egregiamente, incassando solo tre reti.
Il Verona è reduce dall'ottimo pareggio interno per tre a tre contro l'Inter di Mancini. Una partita che gli scaligeri erano addirittura giunti a condurre per tre a uno. Il 4-4-2 di Del Neri sta dando dei frutti discreti: la squadra non perde da cinque partite e nelle ultime sette è sempre andata a segno- fatta eccezione col Torino- e anche contro avversari di un certo livello come Roma e Inter. Ottima la scelta del tecnico di dar fiducia a Lonita come centrale di centrocampo. Il moldavo, relegato a fasi alterne in panchina da Mandorlini, è diventato titolare fisso con del Neri ed ha trovato anche la rete nella partita contro l'Inter.
Probabile formazione Lazio (4-3-3) Berisha; Basta, Mauricio, Hoedt, Konko; Milinkovic Savic, Parolo, Lulic; Keità, Djordjevic, Felipe Anderson. Allenatore: Pioli.
Probabile formazione Verona (4-4-2): Gollini; Albertazzi, Moras, Helander, Pisano; Emanuellson, Wszolek, Ionita, Marrone; Toni, Pazzini
Pronostico.Fino a fine campionato, il Verona giocherà ogni partita come se fosse l'ultima. La salvezza è ancora un traguardo alla portata ma la squadra dovrà osare molto e sbilanciarsi. Anche la Lazio dovrà osare qualcosa se vorrà mantenersi in auge per la lotta al seso posto. Inoltre, la squadra non segna da tre gare consecutive, troppe per il comunque apprezzabile pacchetto offensivo. Pronostico Over 2.5
FONTE: It.BlastingNews.com
FOCUS – Verso Lazio-Hellas Verona: il punto sugli scaligeri
feb 10, 2016 - 12:02 Marco Cervino
“Perché il Verona è ultimo in classifica? Sono annate che nascono male, e man mano che è passato il tempo le difficoltà sono aumentate, non c’è stata serenità. La salvezza? Sarebbe un’impresa che hanno fatto in pochi”, le parole di mister Gigi Delneri dopo il pareggio ricco di gol ed emozioni (3-3) di domenica scorsa contro l’Inter. Un punto guadagnato o due punti persi? In casa Verona il sentimento è evidente: “Siamo arrabbiati, perché non è stata l’Inter a buttare via due punti, ma noi”, così il tecnico degli scaligeri ha commentato il risultato finale. Avanti 3-1, i gialloblu si sono fatti rimontare nel finale dai nerazzurri, ma la prestazione della squadra di casa è stata di altissimo livello, tenendo testa per 90′ minuti agli uomini di Mancini. La salvezza è lontana 9 punti, con la Sampdoria a quota 24. Prima però c’è da staccare in classifica Frosinone e Carpi, ma il pensiero di Delneri è chiaro: “Le avversarie? Non dobbiamo agganciarle adesso ma più avanti. Nove punti dalla quartultima non sono recuperabili all’istante ma nel tempo possiamo provarci”. Testa quindi alla Lazio, si ragiona di partita in partita, cercando di conquistare punti in ogni gara.
CURA DELNERI – 9 punti in 10 partite per Delneri sulla panchina dell’Hellas Verona, frutto di 6 pareggi una vittoria e tre sconfitte. I miglioramenti rispetto alla gestione Mandorlini sono evidenti: sotto la precedente gestione erano arrivati sei punti in 14 gare. Appena sette giorni fa, è arrivata la prima vittoria in campionato, contro l’Atalanta per 2-1. Segno che i problemi di questa annata non potevano ricadere tutti sulla guida tecnica, ma andavano ricercati anche nella qualità della rosa e nella sessione estiva del mercato, sbagliata completamente. Com’è normale che sia a quasi 39 anni, Luca Toni non ha garantito lo stesso rendimento dei due anni precedenti, con 42 gol in 72 partite. I nuovi hanno faticato ad inserirsi, con Mandorlini che non è riuscito a trovare la giusta quadratura del cerchio. Con l’avvento di Delneri le cose sono cambiate, a iniziare dal modulo tattico: 4-4-2, dogma dell’allenatore friulano, con due punte e due esterni veloci e di grande resistenza. Ma è l’atteggiamento che è cambiato, la grinta, la voglia di non arrendersi e provare fino all’ultimo di conquistare la salvezza, che rappresenterebbe un autentico miracolo. Nel girone di ritorno la squadra è settima in classifica, segno evidente che la squadra è viva e ci crede.
VERSO LA LAZIO - Con i biancocelesti due cambi per Delneri rispetto alla gara contro l’Inter: al posto dello squalificato Marrone spazio a Greco, in coppia con Ionita in mezzo al campo. In difesa out Albertazzi dentro Bianchetti, con Helander terzino. Davanti confermato il tandem Toni-Pazzini. Ecco la probabile formazione: (4-4-2) Gollini; Pisano, Moras, Bianchetti, Helander; Wszolek, Greco, Ionita, Fares; Toni, Pazzini.
ESCLUSIVA – Di Gennaro: “La società non ha rinforzato la rosa a dovere. Che brutto l’Olimpico senza tifosi”
feb 09, 2016 - 18:02 Twitter Enrico De Lellis
Giovedì sera andrà in scena allo stadio Olimpico la partita tra Lazio e Verona. Le due squadre affronteranno la sfida con due umori diversi: i biancocelesti dopo la partita pareggiata contro il Genoa vedono l’ultimo posto Uefa allontanarsi sempre di più, per i veronesi il pareggio spettacolare contro l’Inter ha ridato fiducia nel gruppo di mister Del Neri che verrà a Roma per prendere più punti possibili. In esclusiva la redazione di LazioPress.it ha contattato l’ex giocatore dei gialloblù, Antonio Di Gennaro, ora opinionista per Mediaset Premium.
Le due squadre arrivano con animi diversi al match. Che partita ti aspetti?
“Giocare di giovedì è un po’ strano, però dobbiamo abituarci a questo. La partita conterà molto di più per il Verona che per la Lazio, per la classifica. Perché il campionato dei biancocelesti è molto anonimo, hanno patito molto gli infortuni, quello di De Vrji su tutti ma anche quello di Biglia che non riesce a giocare con continuità. Poi ci sono giocatori come Anderson e Klose che non stanno facendo bene. Anche l’eliminazione dai preliminari di Champions League ha contribuito ad alimentare questi malumori. Anche se il mercato estivo è stato sbagliato. Ogni reparto non si è espresso come lo scorso anno. Per il Verona sono le utime possibilità e si giocheranno tutto partita dopo partita”.
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FONTE: LazioPress.it
Lazio-Hellas Verona, le probabili formazioni
Autore: Antonio Menna - 9 febbraio 2016 - 7:30
Probabili formazioni Lazio-Verona – Pioli indeciso tra Matri e Keita (in versione falso nueve). Esordio per Patric? Delneri si affida a Pazzini e Toni
Probabili formazioni Lazio-Verona – Tre punti di speranza per Lazio ed Hellas Verona nella sfida che aprirà la 25° giornata di Serie A giovedì sera. I biancocelesti sperano di non dover perdere anticipatamente il treno per l’Europa, gli scaligeri, invece, non vogliono gettare la spugna e voglio agguantare Carpi e Frosinone.
LAZIO – Ritornano Candreva e Kishna dai rispettivi infortuni. Pioli opta ancora per il 4-3-3. In difesa potrebbe arrivare l’esordio dal 1′ minuto per Patric, con lui a completare Mauricio, Hoedt e Konko. A centrocampo Lulic prenderà il posto dello squalificato Parolo. In attacco ballottaggio tra Matri e Keita (in versione falso nueve) con Candreva e Felipe Anderson.
HELLAS VERONA – Qualche differenza rispetto agli undici scesi in campo nel 3-3 del Bentegodi contro l’Inter. Gollini resta al centro dei pali, supportato dal quartetto difensivo composto da Gilberto e Pisano sugli esterni e, al centro, la coppia Moras–Helander. A centrocampo spazio a Wszolek, Greco, Ionita e Emanuelson mentre, in attacco, ancora la coppia d’esperienza Pazzini–Toni.
PROBABILI FORMAZIONI LAZIO-VERONA:
LAZIO (4-3-3): Marchetti; Patric, Mauricio, Hoedt, Konko; Milinkovic-Savic, Cataldi, Lulic; Candreva, Matri, Felipe Anderson. In Panchina: Berisha, Guerrieri, Gentiletti, Patric, Onazi, Mauri, Djordjevic, Keita, Kishna, Klose. Allenatore: Pioli.
Indisponibili: de Vrij, Bisevac, Radu, Biglia.
Squalificati: Parolo.
Diffidati: –
HELLAS VERONA (4-4-2): Gollini; Gilberto, Moras, Helander, Pisano; Wszolek, Greco, Ionita, Emanuelson; Pazzini, Toni. In Panchina: Coppola, Marcone, Albertazzi, Bianchetti, Wink, Romulo, Samir, Furman, Fares, Jankovic, Gomez. Allenatore: Delneri.
Indisponibili: Rebic, Souprayen, Viviani, Siligardi.
Squalificati: Marrone.
Diffidati: Moras, Pazzini, Souprayen.
FONTE: StopAndGoal.net
Serie A, Hellas Verona: l’orgoglio degli ultimi. Striscia di 5 risultati utili e la salvezza lontana “solo” 9 punti
FATTO FOOTBALL CLUB - Dal ritorno in Serie A con la corsa per l'Europa League all'ultimo posto in classifica. Ma la stagione disgraziata ora ha cambiato segno: dopo aver sbattuto contro pali, portieri e sfortuna, le cose girano al meglio. E rosa e allenatore hanno qualità sufficienti per provare l'impresa
di Lorenzo Vendemiale | 8 febbraio 2016
Cori e sciarpate dei tifosi sugli spalti, in campo undici leoni che danno tutto fino al novantesimo, come fosse la partita della vita. Invece il Verona è ultimo in classifica, ha un piede e mezzo in Serie B. E dimostra che nel calcio conta vincere, certo, ma soprattutto saper perdere. Senza mollare mai, anche se una stagione normale si è trasformata in un incubo. Per la conferma chiedere all’Inter, squadra in lotta per la Champions, un po’ sbadata e un po’ svogliata, fermata sul pareggio per 3-3 (ma era stata anche sotto 3-1) nel più classico dei testa-coda.
L’Hellas, che due anni fa al ritorno in Serie A era stato addirittura in corsa per l’Europa League e l’anno scorso aveva riportato Luca Toni sul trono dei capocannonieri, è ultimo in classifica con appena 15 punti in 24 partite, praticamente già retrocesso. Per la prima vittoria i gialloblù hanno dovuto aspettare addirittura 23 giornate (2-1 nel turno infrasettimanale contro l’Atalanta), chiudendo il girone d’andata senza successi e cancellando anche il record negativo del Treviso 2005/2006 (22 match di fila senza vittorie). A guardarsi indietro è difficile individuare cause e responsabilità di questo tracollo non annunciato. Il mercato sbagliato, certo: se n’è andato il ds Sean Sogliano (uno degli artefici della promozione), sostituito da Riccardo Bigon che ha commesso diversi errori di valutazione.
L’ingaggio costoso di Giampaolo Pazzini, doppione e non spalla di Luca Toni. Una difesa ballerina, la carta d’identità ormai datata di alcuni leader dello spogliatoio (da Toni a Rafa Marquez, tornato in Messico a gennaio). Forse un allenatore, Andrea Mandorlini, con qualche motivazione in meno che in passato. Ma la rosa era comunque più che competitiva per l’obiettivo salvezza e la squadra spesso non ha giocato neanche male.
La verità è che quella del Verona è semplicemente una stagione disgraziata – come capitano ogni tanto nel calcio – in cui all’inizio la palla non entra e alla lunga la sfiducia prende il sopravvento. Ce ne sarebbe stato abbastanza per mollare, specie dopo alcune “mazzate” come la trasferta di Frosinone segnata dalle follie del portiere Rafael, o le sconfitte tagliagambe contro Empoli e Palermo. Di recente altre squadre in una situazione simile si sono lasciate andare (addirittura cadendo nella tentazione del calcioscommesse, come il Bari 2010/2011).
Il Verona, invece, è ancora vivo. Dopo aver sbattuto contro pali, portieri e sfortuna, ha trovato la prima vittoria contro l’Atalanta. Ieri ha pareggiato con l’Inter, è in striscia positiva da cinque partite e adesso viaggia con una media salvezza. Probabilmente non servirà a nulla: il distacco scavato è molto ampio, il quartultimo posto dista 9 punti.
Ma davanti diverse squadre hanno smobilitato (le due genovesi, il Palermo, l’Udinese), confidando nella retrocessione pressoché sicura di Carpi, Frosinone e Verona. E mentre le due cenerentole, nonostante tanta grinta e buona volontà, non sembrano obiettivamente attrezzate per mantenere la categoria, il Verona una squadra competitiva ce l’avrebbe pure. Se Toni e Pazzini ricominciassero a segnare come hanno sempre fatto in carriera. Se Viviani recuperasse in fretta dall’operazione alla caviglia. Se Del Neri tornasse l’allenatore del Chievo dei miracoli. Allora forse l’impresa non sarebbe davvero impossibile. Altrimenti resterà l’orgoglio dei giocatori. E questo elogio degli ultimi.
Twitter: @lVendemiale
FONTE: IlFattoQuotidiano.it
EDITORIALE
IL PRECEDENTE - Le BR, due gol e una bomba: Lazio-Verona nel 1982
11.02.2016 09:00 di Francesco Bizzarri Twitter: @fmbizzarri
Fonte: Francesco Bizzarri - Lalaziosiamonoi.it
Come dire, ‘o la va o la spacca’. L’Hellas Verona è a Roma per mettere tutto in campo e inseguire quel sogno chiamato salvezza. Sono 15 i punti fin qui raccolti dalla squadra di Mandorlini prima, di Del Neri dopo. Davanti ci sarà una Lazio ferita, abbacchiata, che con l’inizio del 2015 ha già capito che questo sarà l’ennesimo anno di transizione. Con una meta difficile, quella della zona Europa, e con il testa anche la sfida di giovedì prossimo contro il Galatasaray. Pioli metterà in campo la formazione migliore, Del Neri farà lo stesso e si gioca tutto con l’attacco pesante, Toni e Pazzini, più di 400 gol in due. Come andrà a finire?
DUE GOL, UN BOATO - Campionato di Serie B, giornata numero 16, è domenica 3 gennaio 1982. All’Olimpico la Lazio di Castagner ospita il Verona di Bagnoli. Tra i biancocelesti vi sono ancora alcuni campioni dello scudetto del 1974: c’è Pulici tra i pali che gioca titolare così come D’Amico, con Garlaschelli in panchina. L’Italia sta attraversando un periodo di transizione: le Brigate Rosse stanno finendo il loro effetto, ma in giro per il Bel Paese si sentono ancora gli ultimi colpi. Un’auto riempita di dodici chili di polvere da mina è stata parcheggiata davanti alle mura del carcere di Rovigo. L’esplosione incredibile che serve a creare un buco enorme nella recinzione muraria, sarà il passaggio per la fuga delle brigatiste di Prima Linea Susanna Ronconi, Marina Premoli, Loredana Biancamano e Federica Meroni. L’azione terroristica, guidavate da Sergio Segio, ha il suo effetto ma soprattutto uccide Angelo Furlan, un passante che portava a spasso il cane colpito da un pezzo di pietra. L’opinione pubblica si interroga, il calcio però non si ferma. Il primo tempo di quel Lazio-Verona è privo di emozioni. Serve la ripresa per svegliare i biancocelesti. Castagner inserisce Badiani per Sanguin, Vagheggi per Speggiorin. Proprio in quel minuto, al 55', D’Amico mette dentro il pallone del momentaneo vantaggio di testa. La squadra di è trasformata, finalmente quella formazione sconclusionata dei primi 45’ si è ripresa ed è tornata a macinare gioco. All’81 con Vagheggi, ecco il raddoppio che fissa il risultato sul 2-0. I tifosi laziali sperano che anche questa volta possa andare così, visto che la squadra di Pioli ha il maledetto vizio di svegliarsi sempre nel secondo tempo. Alla fine poi, contano i tre punti.
"Non esiste profilo di un attentatore suicida, può avere nove o novantanni, maschio o femmina, essere laureato o analfabeta. La sola cosa che hanno in comune è che non hanno paura di morire. Il che vuol dire che o sono fanatici per una causa o non hanno niente per cui vivere”.
Tobin, dal film “The Interpreter”.
Il consiglio musicale: “Bomba o non bomba/Giulia - Antonello Venditti (Album: Sotto il segno dei pesci, 1978. Philips).
ESCLUSIVE
ESCLUSIVA - Bacci: "È il momento peggiore per affrontare il Verona"
Pubblicato l'8 febbraio alle ore 14.47
09.02.2016 07:05 di Davide Capogrossi Twitter: @DavideCapogross
Fonte: Davide Capogrossi - Lalaziosiamonoi.it
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Giovedì all'Olimpico arriva l'Hellas Verona, reduce dalla prima vittoria in campionato e da un convincente pareggio contro l'Inter. "È il momento peggiore per incontrarla, anche loro sanno che possono sparare le ultime cartucce se vogliono salvarsi. Devono fare diversi punti, sono in fondo alla classifica. Non troveremo una squadra che viene all'Olimpico per difendersi, ma il Verona deve fare diverse vittorie se vuole salvarsi e non si accontenterà del punticino. Affronterà la partita a viso aperto, questo può essere favorevole alla Lazio".
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FONTE: Lalaziosiamonoi.it
Inter, la rivoluzione di Thohir continua: arriva Gardini, 17° nuovo dirigente dal 2014
di Matteo Spaziante - 8 febbraio 2016
Inter rivoluzione Thohir, il patron nerazzurro con i dirigenti
Inter rivoluzione Thohir, i cambiamenti societari proseguono in casa nerazzurra. L’ultima novità riguarda il ruolo di direttore generale: salutato lo scorso settembre Marco Fassone, è in arrivo a Milano Giovanni Gardini, attuale dg dell’Hellas Verona. Che diventerà il 17° nuovo dirigente dell’era di Erick Thohir.
Nato a Londra, la sua prima esperienza calcistica arriva a Padova, nel 1989. Dopo 10 anni resta in Veneto, a Treviso, passando poi anche per la Lazio (dove conosce Mancini, che ora ritrova all’Inter), Bellinzona, Livorno e, dal 2012, torna in veneto, all’Hellas Verona. Formalmente in nerazzurro prenderà il posto di Fassone (tirato in ballo, suo malgrado visto che non era già più all’Inter, per la vicenda Etihad e la tentata truffa) per quanto riguarda i rapporti in Lega Calcio, i diritti televisivi e della partnership con alcuni sponsor, con attenzione particolare ai rapporti con Infront.
Inter rivoluzione Thohir, Giovanni Gardini è l'ultimo arrivo
Inter rivoluzione Thohir, 17° nuovo arrivo
Gardini sarà quindi il 17° nuovo arrivo in dirigenza dell’era Thohir all’Inter. Una rivoluzione iniziata quasi subito, nel 2014: da una gestione quasi familiare ad una gestione improntata sull’apertura verso l’estero (vera difficoltà del periodo Moratti). Pochi nuovi arrivi riguardano da vicino il campo (come possono essere il club manager Dejan Stankovic e il team manager Andrea Romeo), gli altri hanno tutto ruoli più operativi a livello societario, vicepresidente Javier Zanetti compreso.
Le novità più importanti sono stati gli arrivi di Michael Bolingbroke come AD e Michael Williamson come Corporate Director, i due dirigenti anche più in vista. Ma poi ci sono anche Robert Faulkner (direttore comunicazione), Michael Gandler (Chief Revenue Officer), Alessandro Antonello (Direttore Area Amministrativa, Finanza e Controllo), Tim Williams (Vicedirettore Area Amministrativa, Finanza e Controllo), David Garth (Venue Commercial Director), Ilaria Quattrociocche (Direttore Risorse Umane), Mark van Huuksloot (Direttore Pianificazione Strategica e Controllo di Gestione), Mauro Ferrara (Real Estate Operations) e James White (direttore strategia commerciale di Inter Media, holding dove confluiscono i ricavi). Qualcuno è arrivato ma ha anche già salutato, come Dan Chard e Claire Lewis, senza poi dimenticare i cambi all’interno del CdA.
Una rivoluzione totale, visto che in gran parte parliamo di ruoli che precedentemente non esistevano all’interno dell’organigramma nerazzurro: il tentativo di Erick Thohir di far quadrare i conti, anche grazie a manager d’esperienza, continua. E non è detto che i cambi siano finiti, visto che il patron è in arrivo in Italia nel fine settimana e potrebbero esserci altre novità.
FONTE: CalcioEFinanza.it
EDITORIALE
Il punto sul Verona: quando alle parole seguono i fatti
09.02.2016 11:00 di Giorgia Segala
C’è così tanto da dire, che le parole assurdamente faticano a venir fuori.
Domenica il Verona ci ha fatto vivere un vero e proprio paradosso: pareggiare con l’Inter ed essere amareggiati. Appena poche partite fa, nessuno avrebbe immaginato uno scenario simile e tanti avrebbero pregato, per strappare un punto alla quarta in classifica. Eppure, al triplice fischio al Bentegodi, la sensazione unanime è stata quella di aver perso due punti, più che averne guadagnato uno contro una squadra importante. Sensazione più che giustificata: il Verona ha fatto una gran partita. Tutti ormai danno la squadra per spacciata, ma i giocatori hanno risposto “presente”, sul campo. La squadra è viva, sta cominciando a correre e si cominciano a vedere idee concrete di gioco.
Dopo secoli e secoli, si cominciano infatti a vedere dei calci d’angolo tirati degnamente: a Verona quasi non ci si ricordava più cosa fossero. Marrone ci ha messo decisamente lo zampino, in questa partita: tre assist su tre gol gialloblù, tutti nati da calci piazzati. L’Inter è arrivata al Bentegodi valutando la pericolosità dell’avversario più per la posizione in classifica, che per le prestazioni, come da diverso tempo fanno anche le altre squadre; col senno di poi, per loro è stato un grave errore. Il Verona è sceso in campo con grinta e voglia di dare tutto, perché a quanto pare non si tratta solo delle solite frasi preconfezionate da pronunciare davanti a microfoni e telecamere: i giocatori ci credono ancora per davvero, nella salvezza, e oltre a promettere di mettercela tutta, lo stanno davvero facendo in campo. Si è visto contro l’Atalanta, dove il risultato ne è stata la palese conseguenza, e paradossalmente si è visto ancora di più in una partita da cui si è usciti con un solo punto in saccoccia.
Il Verona aveva le carte in regola sin dal fischio d’inizio: una formazione azzeccata, nonostante le varie assenze, e la voglia di dimostrare che se la può giocare davvero con chiunque, con la convinzione di farcela. La coppia Toni-Pazzini evidentemente può funzionare eccome, anche se dovremo aspettare ancora un po’ per un giudizio definitivo, considerando che Toni non è decisamente ancora al 100% della forma. Gli uomini scesi in campo sapevano perfettamente cosa dovevano fare, e non hanno esitato a farlo: difesa alta e un centrocampo di ferro. Rispetto ad altre occasioni, infatti, gli avversari si sono trovati parecchio in difficoltà a superare la mediana, impensierendo così meno del solito il reparto arretrato gialloblù. Oltre all’esordio di Fares come titolare, che è un buon segno per il futuro, Marrone ha fatto una buona partita di contenimento, oltre a dare il suo preziosissimo contributo sui calci piazzati, Wszolek ha corso praticamente per quattro e Ionita era l’unico ad abbandonare ogni tanto la sua posizione per tenere a bada gli avversari che riuscivano ad oltrepassare la metà del campo. La differenza sostanziale in questa partita l’ha fatta proprio il centrocampo, oltre ad un Gollini che sta dimostrando di crescere partita dopo partita.
Il Verona è sceso in campo con la fame di chi ha tanto da dimostrare e ancora tanto da dare. Si spera questo atteggiamento non sia un fuoco di paglia, quanto piuttosto la fiammella che tiene viva la speranza di potercela ancora fare. Con la Lazio sarà una partita molto delicata: si gioca con diversi giorni di riposo in meno delle altre squadre (dopo aver appena disputato anche un turno infrasettimanale), con una lista degli indisponibili allungata a causa della squalifica di Marrone e contro una squadra non particolarmente costante: attualmente nona, e che nel girone di ritorno ha conquistato solo 6 dei suoi 33 punti. Nonostante le 11 posizioni in classifica che separano i biancocelesti dal Verona, dopo quanto visto domenica al Bentegodi sarà proprio la Lazio, a dover temere l’avversario, ammesso questo riproponga in campo l’intenzione vista negli ultimi turni di campionato.
I numeri sono ancora sfavorevoli all’Hellas, ma la speranza non è morta. Se i giocatori ci credono, proviamo a crederci seriamente anche noi.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
FANNA: “UN EURO SULLA SALVEZZA DEL VERONA? NE METTO CINQUE”
Il Turbo: “Impresa durissima, ma si può lottare fino alla fine”
di Redazione Hellas1903, 09/02/2016, 08:29 21
Pierino Fanna parla con il Corriere di Verona delle possibilità di salvezza dell’Hellas. Il Turbo gialloblù dice, quando gli chiedono se punterebbe un euro sulla salvezza della squadra di Delneri: “Ma perché solo un euro? Facciamo almeno cinque”.
Prosegue Fanna: “Non potevano essere quelli di prima. Delneri ha portato una mentalità nuova che si vede in campo. La squadra sembra rianimata, mostra orgoglio e voglia di fare. L’impresa è durissima, quasi impossibile, ma lottando fino alla fine, chissà”.
FONTE: Hellas1903.it
L'ULTIMA VITTORIA IN CASA DELLA LAZIO
Quello 0-1 targato Hellas tricolore
11/02/2016 12:43
Era il 16 dicembre 1984. All’Olimpico di Roma, davanti a quasi 55.000 spettatori, Lazio e Verona si scontravano per la 12^ giornata di quel Campionato che issò i gialloblù sul tetto d’Italia. A quella data era ancora presto per immaginare cosa sarebbe accaduto alla fine del torneo, ma di certo gli scaligeri stavano già stupendo tutti. Quell’Hellas guidato da Osvaldo Bagnoli, riuscì a piegare i biancocelesti di D’Amico, Giordano e Laudrup, con (tra gli altri) Tricella, Fanna, Bruni, Galderisi e Di Gennaro. Il “Sindaco”, nonché “Cavallo Pazzo” Elkjaer in quell’occasione rimase in panchina, mentre Briegel (neanche in panca) era l’altro grande assente.
Al 4’, il Verona in casacca gialla, avrebbe già potuto mettere la freccia, ma né Galderisi, né Sacchetti arrivarono a sbloccare il risultato. Risposero i padroni di casa con D’Amico su punizione al 15’, ma la palla venne parata da Garella. Al 25’, è Di Gennaro a mandare di poco fuori una punizione, mentre sul finale dei primi 45’, D’Amico, in contropiede andò a sfiorare il vantaggio delle “aquile”. Il primo tempo non fu bellissimo. Gli uomini allenati da Lorenzo, disposti con 3 trequartisti o mezzali (Torrisi, D’Amico e Laudrup), a ridosso dell’unica punta Giordano misero in difficoltà i gialloblù che non riuscivano ad attaccare gli spazi. All’Hellas comunque andò il possesso palla, ma nelle conclusioni si rivelò troppo frettoloso.
A sistemare le cose, ci pensò il “mago della Bovisa” Bagnoli nella ripresa. Il gol del definitivo 0-1 arrivò al 60’. Al limite dell’area partì la triangolazione Galderisi-Bruni-Galderisi, uscita disperata del portiere laziale Orsi su “Nanu”, tiro e la palla (che comunque sarebbe entrata in porta ugualmente), venne toccata per ultimo dal difensore di casa Podavini.
Il Verona provò a chiudere il match, ma non vi riuscì, ed in ripiegamento, fu bravo a soffocare le bocche da fuoco biancocelesti con Fontolan e Tricella.
Quei 2 punti conquistati in terra biancoceleste permisero al Verona di raggiungere quota 20 in classifica, con le rivali inseguitrici a debita distanza: Torino a 18 e la coppia Inter-Sampdoria a 17.
Tabellino:
Lazio-Verona 0-1
LAZIO: Orsi, Vianello, Podavini, Calisti, Batista, Filisetti (82' Garlini), D'Amico, Torrisi, Giordano, Laudrup, Storgato (56' Dell'Anno). A disp. Cacciatori, Spinozzi, G.Marini. All. Lorenzo.
VERONA: Garella, Volpati, Marangon I, Tricella, S.Fontolan (87' Marangon II), Sacchetti, Fanna, Bruni, Galderisi, Di Gennaro, Turchetta (71' Donà). A disp. Spuri, Terracciano, Larsen-Elkjaer. All. Bagnoli.
Marcatore: 60' Podavini (aut).
Arbitro: Pieri (Genova).
Spettatori: 53.107 (paganti 36.164, abbonati 16.943)
ANDREA FAEDDA
LAZIO-VERONA, I PRECEDENTI IN A
Hellas, 2 vittorie in casa della Lazio
09/02/2016 16:49
L’Hellas in casa della Lazio, storicamente ha quasi sempre trovato terreno arido. In 20 incontri disputati in Serie A, sono 11 le vittorie biancocelesti, 7 i pareggi e soltanto 2 le vittorie scaligere. La prima volta che le due squadre si sono incontrate, risale al Campionato 1957/58: il 28 maggio ‘58, i biancocelesti vinsero con un sonoro 4-0. 11 anni dopo (14 dicembre 1969) nella stagione 1969/70, ecco la prima affermazione veneta. Finì 0-1 e l’autore del gol fu D’Amato al 69’. Il primo pareggio si verificò nel torneo successivo (1970/71): il 25 ottobre ‘70, la gara terminò 1-1 (al 62’ segnò Facco per i padroni di casa, a cui rispose Moschino al 78’). Nei campionati 1972/73 e 1973/74, 2 ko di fila per il Verona: il 13 maggio ‘73, sconfitta per 2-1, mentre l’anno dopo, il 15 aprile ‘74, per 4-2. Dal 1975/76 al 1977/78, tre 1-1 consecutivi. La Lazio tornò a vincere nel torneo 1978/79 (26 novembre ‘78), 1-0. Dopo 6 anni in cui non incrociarono i guantoni, biancocelesti e gialloblù si ritrovarono faccia a faccia nel Campionato 1983/84 (15 gennaio ‘84) e conclusero sul punteggio di 1-1 (Iorio al 31’ su rig. per l'Hellas e Manfredonia per la Lazio al 36’). Nel torneo successivo (1984/85, anno del tricolore scaligero), si verificò la 2^ e ultima vittoria veronese. Il 16 dicembre ‘84 il match terminò 0-1 per autogol di Podavini al 60’. Da allora padroni di casa e ospiti si sono incrociati altre 9 volte, con i primi che l’hanno quasi sempre spuntata, ottenendo l’intera posta in palio in 7 occasioni. Solo nella stagione 1989/90 e 2013/14, infatti, il Verona è riuscito a strappare 2 “ics”. Il 4 febbraio ‘90 la partita finì a reti inviolate, mentre il 5 maggio ‘14, lo “score” equivalse a un pirotecnico 3-3: 30' Keita (L), 37' Marquinho (V), 60’ Lulic (L), 69’ Iturbe (V), 83’ Romulo (V), 93’ Mauri (L). L’ultimo Lazio-Hellas, avvenuto la stagione scorsa (23 marzo 2015) è terminato 2-0, per le reti di F. Anderson al 4’ e di Candreva al 2’ di recupero del primo tempo.
Biancocelesti in vantaggio anche nel computo delle reti realizzate: 44 contro 22.
Giovedì prossimo, 11 febbraio, alle ore 20.45, aquile e mastini saranno nuovamente di fronte. La gara è il primo anticipo di una 25^ giornata, piuttosto spezzettata. La Lazio è reduce dal pari (0-0) di Marassi col Genoa ed in classifica è 9^ a quota 33 punti. Il Verona, ancora fanalino di coda ma con tanta voglia di risalire la china, arriva allo scontro dopo il bel 3-3 al Bentegodi con l’Inter.
PRECEDENTI LAZIO-H.VERONA IN SERIE A:
Partite giocate: 20
Vittorie Lazio: 11
Pareggi: 7
Vittorie H.Verona: 2
Gol fatti Lazio: 44
Gol fatti H.Verona: 22
ANDREA FAEDDA
HELLAS VERONA
Wszolek, da soprammobile a idolo
09/02/2016 08:58
La sua storia è un esempio. Diventare un idolo, dopo essere stato poco meno di un soprammobile. E' la storia del polacco Wszolek, arrivato in uno scambio di mercato con Lazaros Christodoulopolos che pareva quasi uno scambio di un negozio di ortofrutta: tu dai un cavolo a me, io dò un carciofo a te... Tipico per gli operatori di mercato. Scambiarsi due giocatori che nelle loro squadra proprio non trovano spazio, per fargli cambiare aria e sperare che respirandone di nuova possano essere in qualche maniera utili.
Wszolek, centometrista nato, utile con Mandorlini non lo è mai stato. Carciofo era e carciofo rimaneva. Con Mandorlini e con il suo 4-3-3 non centrava nulla. Nemmeno quando la squadra era massacrata dagli infortuni. Per la verità un pochino s'era visto. Addirittura impiegato come attaccante centrale quando proprio non si sapeva chi mettere dentro e la prossima mossa era far giocare il magazziniere.
La vita di Wszolek è cambiata nettamente con l'arrivo di Delneri. Cosa serve al nuovo allenatore per far funzionare il suo 4-4-2? Semplice: la velocità sulle fasce. Quella che lui ha sempre prediletto fin dai tempi del Chievo. Allora aveva messo Eriberto/Luciano a destra. "Un brasiliano coi piedi da polacco" scherzava allora Gigi, non immaginando che un decennio dopo avrebbe avuto su quella fascia un "polacco coi piedi da polacco".
A prescindere dal piede, Delneri ha bisogno come l'acqua nel deserto di velocità per l'applicazione del suo modulo. Non facile da trovare nella compassata rosa del Verona. Ma ecco che ad accendere la fantasia del friulano è Wszolek, veloce come il vento. Poco importa se con i piedi è un po' ruvido.
Meglio arrivare, dice Delneri, cinquanta volte sul fondo e sbagliare dieci cross che non arrivarci mai. Ma non è solo questo ad aver cambito la vita di Wszolek: in campo il ragazzo polacco è uno che non smette mai di correre, si danna l'anima, sbaglia uno stop, rimedia, la riprende: è commovente. Ha la fame di chi vuole arrivare e sa che per arrivare non bisogna mai smettere di correre.
E' diventato insomma l'emblema di questo nuovo Verona. Ed è anche capace di entusiasmare il Bentegodi che da sempre ama quei giocatori che sanno "accendere" lo stadio. Corri Wszolek, corri... Alla fine, si sa, la vita è come una scatola di cioccolatini. Non sai mai quello che trovi...
GIANLUCA VIGHINI
SEDUTA MATTUTINA
Peschiera: Si lavora in vista della Lazio
08/02/2016 16:49
Il Verona, dopo il bel pareggio contro l'Inter, è già proiettato alla sfida di Roma, giovedì sera contro la Lazio. Non ci sarà Marrone, squalificato, intanto Delneri si è intrattenuto sul campo con chi non ha giocato ieri e con chi è subentrato: si è lavorato sull'intensità, per finire con partitelle in campi ridotti con la palla sempre in gioco, per gli altri invece palestra. Domani allenamento pomeridiano, a porte aperte. Nessuna novità dall'infermeria: sempre infortunati Viviani, Souprayen, Rebic e Siligardi.
L.VAL.
CONFERENZA DI FINE MERCATO
Bigon: Vi racconto tutto Gardini, Winck e i nuovi
09/02/2016 11:53
"Il mercato di gennaio è complicato e vista la nostra situazione di classifica possiamo ritenerci tutto sommato soddisfatti. Questa estate è stata scelta una linea che abbiamo cambiato a gennaio: 7 sono usciti, 8 sono entrati. Noi cerchiamo sempre di fare il bene per il Verona. Mandorlini è stato confermato con una scelta condivisa confermarlo in estate. Esonero tardivo? Spesso il cambio allenatore porta a peggiorare nel calcio, abbiamo analizzato quella situazione, e in quel momento il lavoro di Mandorlini che vedevamo era per noi buono. Mi prendo la responsabilità per quella scelta. Questa è la stagione del rammarico: il dispiacere più grande è per i tifosi, sono tifosi unici in Italia per come ci stanno supportando”. Inizia così la conferenza stampa di Riccardo Bigon, dopo la fine del mercato di riparazione.
L'ex DS del Napoli non crede ancora alla B: “L’annata non è finita, abbiamo tanta voglia di lottare, adesso vediamo come andrà a finire. La Serie B non la prendo ancora in considerazione: la squadra adesso sta facendo cose importanti. Il numero dei giocatori utilizzati ora è notevole: c’è competizione positiva tra i compagni. Wszolek adesso gioca sempre con Delneri, ci sono già interessamenti di mercato per lui. Oggi c’è un trend positivo: anche se la distanza in classifica è tanta”.
Sulle tante interviste di Mandorlini e i prestiti secchi, il Direttore ha continuato: "Le tante interviste di Mandorlini di questo periodo? Sono tutte concordate con la società. Non indebolisce Delneri: le persone forti non devono preoccuparsi di queste cose. Tanti prestiti secchi? Prendere giocatori forti e a livello definitivo non era possibile a gennaio: sia a livello economico, sia perché in questa situazione di classifica, un giocatore di livello non veniva a titolo definitivo".
Sull’addio di Gardini: “Chiarisco una cosa: Giovanni lo conosco dal 2008, ma non è che siamo amici da bambini. Ho un buon rapporto ma sono venuto qui solo per il Verona, non perché c’era Gardini. Il suo futuro non lo so, dovete chiederlo a lui: indipendentemente da questo una società deve andare bene anche se vanno via elementi importanti in dirigenza. Infortunati? Non cerco scusanti però abbiamo avuto tanti giocatori indisponibili: gli allenamenti hanno risentito di questo".
Su Winck e Matuzalem: "Con Matuzalem avevamo un accordo con lui. Avevamo solo tre mesi di contratto, o meglio accordi verbali. A gennaio doveva andare al Miami. Eravamo tutti d’accordo già da settembre. Marquez preferiva tornare a casa: con noi si è comportato in maniera corretta. Winck ha mercato in Brasile: è in lista d’uscita. Le sue caratteristiche hanno fatto fatica ad abbinarsi con il calcio italiano: può capitare un’annata così visto anche la stagione iniziata malissimo".
Su Rafael: “Gollini ha sfruttato le sue chance e mostrato grandi potenzialità. In estate abbiamo puntato sul gruppo storico e non ci è andata benissimo. Oggi Rafael va solo ringraziato come Moras, Gomez, Hallfredsson etc etc.. Mi sembra giusto avergli dato una chance a Cagliari, visto che qui avrebbe fatto panchina con Gollini titolare”.
Il Direttore ha parlato anche dei nuovi arrivati: “Furman ha il diritto di riscatto, è un giocatore molto interessante: giocava nella “Juventus della Polonia”, abbiamo preso un centrocampista in più visto le condizioni fisiche di Viviani. Non ha ancora giocato perché non è come Marrone, che conosce la lingua e il mister: ha bisogno di tempo. Samir? È un giocatore utile, il difensore centrale che ci serviva, mancino, di prospettiva. Può giocare anche terzino sinistro per noi”.
Ionita poteva andare via a gennaio: “Era uno dei quei giocatori che avevano mercato: però a livello tattico è un uomo importante per Delneri. Vedremo più avanti, adesso è un giocatore importante per noi. Rinnovo Moras? Nelle prossime settimane faremo degli incontri con lui per valutare il suo futuro. Prelazione con la Fiorentina per la cessione di Viviani nell'operazione Rebic? Si è parlato di questo, ma non c’è nessuno accordo”.
Infine, sulla cessione di Hallfredsson: “Con Emil ho un rapporto stretto, fin dai tempi di Reggio Calabria. Avevo varie opzioni in uscita: ho cercato di tener duro fino alla fine, per cercare le soluzioni migliori a livello tattico. Emil era meno inserito nel gioco di Delneri: inoltre il ragazzo era contento del trasferimento, anche se aveva le lacrime perché era legatissimo alla città".
L.VAL.
LUNEDI' MATTINA A RADIO ANCH'IO
Delneri a Radio Rai
Salvezza, che impresa...
08/02/2016 11:10
A dispetto della classifica impietosa che vede il suo Verona ultimo e staccato di 4 punti dalle penultime due, l'allenatore Gigi Del Neri crede ancora che la squadra possa salvarsi. Ai microfoni di 'Radio anch'io lo sport', il tecnico si rammarica "per i due punti persi ieri, persi da noi -sottolinea- non dall'Inter. Ci è mancata un pò di fortuna, siamo arrabbiati. Quei 3 punti erano fondamentali, potevamo avere ambizioni più concrete. A noi interessa rimanere vivi e salvarci, dobbiamo essere vivi e credere in quel che facciamo. Abbiamo cominciato a recuperare punti e dobbiamo continuare, il campionato è lungo". Del Neri non si nasconde che la situazione del suo Verona è molto difficile, "lotteremo fino all'ultimo, salvare il Verona sarebbe l'impresa più grande della mia carriera, la città lo merita, qui tutti danno il massimo, abbiamo l'entusiasmo che è un'arma in più, ce la mettiamo tutta. Se riuscissimo a salvarci, sarebbe una grande impresa, che forse non ha mai fatto nessuno".
DOPO VERONA-INTER 3-3
Si è riaccesa la speranza
08/02/2016 10:15
Che bello vedere una squadra lottare così, è meraviglioso giocarsela a viso aperto e alla pari contro squadre che hanno un tasso tecnico maggiore e che hanno un monte ingaggi dieci volte più grande: è fantastico vedere il Bentegodi in delirio. L'Hellas ha pareggiato contro l'Inter 3-3 nell'emozionante lunch match di ieri: gli uomini di Mancini sono passati in vantaggio con Murillo ma i colpi di testa di Helander e Pisano hanno fatto subito esplodere il Bentegodi. All'inizio della ripresa, il terzo gol di Ionita ha illuso il popolo gialloblù: l'Inter ha rimontato e riagguantato il pareggio con i gol di Icardi e Perisic.
POKER MANCATO. Non si è vista la differenza in classifica. Anzi, il 3-3 poteva essere cambiato più dal Verona, che ha avuto le occasioni più ghiotte nel finale per calare il poker: prima con Juanito Gomez (che si è divorato il gol, tutto solo davanti ad Handanovic), poi con Gilberto (palo esterno, dopo un numero pazzesco su Biabiany). E infine con Romulo, che con un cucchiaio ha sfiorato il palo: se avesse segnato, sarebbe venuto giù lo stadio. Anche l'Inter ha avuto grandi occasioni: Gollini ha mostrato in un paio di interventi di essere un portiere con i contro-fiocchi. Con le parate su Palacio e Eder, ha dimostrato di valere sempre più la maglia di titolare in Serie A: se qualcuno avesse avuto ancora dubbi su di lui, si sarà certamente ricreduto. Parlando di singoli, una nota di merito va anche a Marrone: tre assist su calcio da fermo. Dopo Viviani, il Verona ha finalmente un uomo che sa battere le punizioni in maniera produttiva: non più corner ad altezza "nano da giardino".
FINALMENTE SI SEGNA. Delneri ha rigenerato una squadra che aveva perso la voglia di combattere: con il tecnico di Aquileia non si è mai già perso in partenza, non si è rassegnati solo a difendere contro le big (pareggi con Milan, Roma e Inter, sconfitta dignitosa contro la Juventus). Con il pareggio contro l'Inter di Mancini arriva il quinto risultato utile consecutivo: nel girone di ritorno non è ancora arrivata la sconfitta per l'Hellas. Contro i nerazzurri si sono segnati per la prima volta tre gol in una partita di campionato in questa stagione: tre perle nel deserto della sterilità offensiva, già rotta contro l'Atalanta (cinque gol in due giornate). Il vento è cambiato: si è riaccesa la speranza, la salvezza non è più utopia. Ma ci vorrà senz'altro un'impresa, e per tentarla, bisognerà assolutamente fare tanti punti nel prossimo filotto di gare all'orizzonte, che non vede corazzate imbattibili sul cammino dei gialloblù: Lazio, Chievo, Udinese, Sampdoria (in casa). La fiammella della speranza si è riaccesa, non spegniamola.
LUCA VALENTINOTTI
HELLAS VERONA
Dieci motivi per crederci ancora
08/02/2016 08:24
Una follia, una "mattana" alla veronese. Senza nessun supporto della logica nè tantomeno della matematica. Eppure la vittoria con l'Atalanta e il pareggio con l'Inter hanno riacceso la speranza. Forse è solo un'illusione, ma ecco perchè adesso il Verona può parlare di salvezza.
1) Squadra in salute. La cura di Delneri e del suo staff ha funzionato. La squadra adesso corre, ha intensità, gioca novanta minuti ad alto livello. La pausa invernale e gli allenamenti ad alto ritmo hanno prodotto il miracolo. Ora l'Hellas ha una gran tenuta fisica e soprattutto ha un'idea di cosa fare in campo.
2) Toni e Pazzini assieme. Non era una follia vederli assieme. La follia, semmai, è stata prendere Pazzini per metterlo in panchina. Delneri ha dimostrato che possono giocare assieme anche con una grande. E due è meglio di uno, soprattutto se Pazzini sta ritrovando la fiducia come pare.
3) Il recupero degli infortunati. Gioca chi sta meglio. Pare un semplice postulato, invece per il Verona è stata una rivoluzione. Delneri ha deciso di far giocare solo i giocatori in salute, senza affrettare i recuperi. Banale, eppure ha fatto la differenza perchè gli undici che vanno in campo sono sempre al cento per cento.
4) Mercato con logica. Può essere piaciuto o non piaciuto, ed ha avuto sicuramente avuto l'obiettivo di fare cassa. Ma almeno il mercato ha dato a Delneri giocatori che hanno le caratteristiche per fare il 4-4-2 con maggiore efficacia. Gilberto è un ottimo giocatore, gli altri delle scommesse. Ma almeno sono dentro il progetto e hanno stimoli nuovi.
5) Toni non molla. Davvero da applausi. Comunque la si giri, Toni è un esempio. E' tornato a fare il giocatore, il ruolo che gli sta meglio. Per fare il direttore sportivo, il team manager o altro ci sarà tempo. Ora deve pensare solo al campo. E Luca lo fa con la solita generosità.
6) Rapporto diretto presidente-allenatore. Un altro segreto. Setti, dopo Mandorlini, ha smesso di farsi filtrare i rapporti. Per questo ha compiuto in passato enormi errori di valutazione, anche quando il suo istinto, forse, lo induceva a compiere altre azioni. L'accantonamento di Gardini, in partenza per l'Inter, ha reso l'aria più serena. Ora la società è più snella, Delneri e il presidente si parlano. I successi partono sempre da questi rapporti. Meglio ricordarlo.
7) Evviva i giovani. Gollini, Helander, Bianchetti, Fares. Delneri li sta provando tutti e i giovani hanno portato una ventata d'entusiasmo. Vada come vada. Almeno stanno facendo esperienza per l'anno prossimo. Da loro si deve ripartire.
8) La squadra lotta, la gente non molla. Nonostante la disastrosa classifica, il Verona non ha mai mollato. L'impegno dei giocatori c'è sempre stato. Da quando è arrivato Delneri si sono fatti gli straordinari e l'impegno per onorare la maglia non è mai mancato. Per questo la tifoseria ha continuato a stare vicino alla squadra. E per questo la squadra si sente in debito.
9) Rosicchiare punti. Un altro segreto è che Delneri ha lavorato molto sulla psicologia. La situazione è disperata, inutile star qui a ricordarlo. Meglio invece puntare sulle cose positive, su ciò che funziona, sull'autostima. Ce la possiamo fare, ha ripetuto Delneri fin dal suo arrivo. Il suo tentativo, come ha spiegato, è rosicchiare punti fino a primavera quando spera di essere a quattro cinque lunghezze dalla quart'ultima. A quel punto, ha aggiunto, me la gioco. E si sa che chi arriva da dietro...
10) Scontri diretti al Bentegodi. Arriveranno e saranno porte girevoli. Gli scontri diretti al Bentegodi sono la chiave della rimonta. Chievo, Sampdoria, Frosinone, Carpi... Gare da non sbagliare... Ma se il Verona è quello con l'Inter...
GIANLUCA VIGHINI
FONTE: TGGialloBlu.it
Lazio-Verona: le probabili formazioni
11 febbraio alle 09:24
Ecco le probabili formazioni di Lazio-Verona:
Lazio (4-3-3): Marchetti; Konko, Mauricio, Hoedt, Lulic; Milinkovic-Savic, Biglia, Cataldi; Candreva, Matri, Keita.
A disp.: Berisha, Guerrieri, Braafheid, Kishna, Patric, Onazi, Morrison, Djordjevic, F. Anderson, Mauri, Klose. All.: Pioli
Squalificati: Parolo (1)
Indisponibili: De Vrij, Radu, Bisevac, Morrison, Basta, Gentiletti
Verona (4-4-2): Gollini; Gilberto, Moras, Helander, Pisano; Wszolek, Ionita, Greco, Fares; Toni, Pazzini.
A disp.: Coppola, Marcone, Bianchetti, Romulo, Furman, Checchin, Emanuelson, Samir, Jankovic, J. Gomez. All.: Delneri
Squalificati: Marrone (1)
Indisponibili: Souprayen, Viviani, Rebic, Siligardi, Albertazzi
FONTE: CalcioMercato.com
Lazio, Pioli: “Finchè la matematica ce lo consentirà, punteremo all’Europa”
Stefano Pioli - SS Lazio
Redazione 10-02-2016 16:16
Una vittoria che manca ormai da tre turni, un ambiente che comincia a spazientirsi e una classifica che inizia a farsi sempre più anonima. La Lazio si prepara alla sfida contro l'Hellas Verona con l'obiettivo di tornare a riassaporare il gusto dei tre punti, ma non sarà facile contro una squadra caparbia che ha appena fermato l'Inter.
"Vincere sarà un imperativo - sottolinea Pioli in conferenza stampa - affronteremo una squadra che sta bene ed è in salute. Questo però non deve interessarci, giocheremo per i tre punti. Vedo i miei ragazzi lavorare con tanta voglia e dedizione, il momento non è semplice ma ne usciremo, ne sono convinto".
La situazione infortuni preoccupa Stefano Pioli che comunque non intende trovare alibi: "Mi è rimasto solo Konko come terzino destro, giocherà lui, schiererò la formazione migliore. Fortunatamente Candreva ha recuperato e sarà a disposizione così come Biglia: la sua caviglia sta bene e giocherà, ha bisogno di ritrovare il ritmo partita".
Pioli poi indica le lacune della sua Lazio: "Dobbiamo migliorare in fase di concretizzazione e di finalizzazione. Dobbiamo fare la scelta giusta al momento giusto, a vote ci muoviamo male e tiriamo poco in porta. Capisco che voi giornalisti dobbiate sempre trovare qualcosa da scrivere, ma io le mie valutazioni le farò a fine stagione. Stiamo faticando, lo so anche io questo, ma credo tantissimo nella mia squadra e finchè la matematica non ci farà cambiare idea, vogliamo provare a entrare in Europa. I tifosi? Preferisco avere uno stadio pieno e critico piuttosto che uno semivuoto come quello di domani a causa delle decisioni prese. E' andata così, speriamo di conquistare i tre punti, così faremo felici i nostri supporters".
Delneri: “Il Verona corre e ha fame. Toni e Pazzini? Stanno bene, giocheranno insieme”
Urby Emanuelson e Luigi Delneri - Hellas Verona (ph. Grigolini)
Redazione 10-02-2016 13:23
Dare continuità alle prestazioni, ma soprattutto ai risultati, delle ultime uscite per continuare la disperata lotta per la permanenza in Serie A. E' questo l'imperativo dell'Hellas Verona, impegnato domani contro la Lazio, nell'inconsueto anticipo del giovedì. Alla vigilia, Luigi Delneri ha incontrato la stampa per fare il punto della situazione: "La stanchezza si sente molto meno, stiamo cercando di dare la possibilità ai giovani di farsi vedere, c'è bisogno di energie nuove.
Il Verona corre e ha fame, va su tutti i campi per vincere. Non abbiamo tempo per fare calcoli. Toni e Pazzini? Stanno bene e giocheranno insieme. Albertazzi è out, Marrone squalificato, per cui giocherà Leandro Greco. La Lazio? E' una squadra di grande qualità, è più quadrata, forte e stimolata. Stadio vuoto? Non ci deve interessare, non dobbiamo far calcoli su questo, loro vorranno fare la partita, ma noi andiamo in campo per provare a vincere".
Lazio, respinto il ricorso contro la chiusura di una parte dello stadio contro l’Hellas Verona
Stadio Olimpico - Roma
Redazione 09-02-2016 17:43
La Lazio paga a caro prezzo i cori razzisti contro Kalidou Koulibaly nella gara contro il Napoli. Dopo l'avvenimento, infatti, era stata presa le decisione di tenere chiusi la Curva e i Distinti Nord per la prossima partita. E la decisione è confermata. E’ stato infatti respinto in data odierna il ricorso presentato dalla società biancoceleste contro la sanzione comminata dal Giudice Sportivo: una parte dello stadio rimarrà dunque chiusa in occasione della sfida di giovedì contro il Verona
Hellas Verona, Marrone: “Punizioni? Ho imparato da Pirlo e Del Piero”
Redazione 09-02-2016 11:30
Luca Marrone ci sa fare. Tre assist su calcio piazzato in una sola partita, Verona-Inter: roba da Pirlo. In effetti il centrocampista del Verona ha imparato a battere le punizioni proprio dal "mago" bresciano e da Alex Del Piero: "Ale e Andrea se la cavavano – si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport - Cercavo di rubare i segreti di Del Piero e Pirlo. Osservavo come calciavano, come prendevano la rincorsa. Anche solo guardandoli, imparavo e miglioravo. Un giorno Andrea calciò 10 punizioni e fece 9 gol. Alla Juve ho appreso tanto, poi ho continuato a esercitarmi. Appena sono arrivato a Verona, Delneri ha preso questa decisione: i calci piazzati li batto io. E contro l’Inter tutto è andato alla perfezione. Adesso mi piacerebbe segnare su punizione: mi sto allenando molto per riuscirci".
Antonio Conte aveva previsto un grande futuro per Marrone, che ancora non è esploso: "Ho perso un po’ di tempo per gli infortuni. Adesso voglio correre veloce. Anche per questo ho scelto una piazza come Verona: qui cerco la continuità che mi è sempre mancata. Delneri ha fiducia in me e io voglio vivere quattro mesi di fuoco per rilanciarmi. Mi sento un centrocampista. Con Conte avevo disputato alcune buone partite da vice Bonucci: in pratica giocavo come sempre, solo qualche metro più indietro. Sto a centrocampo da quando ero piccolo, lì mi sento a mio agio anche se posso adattarmi come difensore".
Primo gol in serie A in un giorno speciale: "Juve-Atalanta, ultima giornata del 2011-12, la festa scudetto allo Stadium, l’addio di Del Piero. Infatti nessuno si ricorda del mio gol... Scherzo: fu emozionante, il giorno più bello della mia carriera". A Verona Marrone si sente importante: "Delneri mi chiede di dirigere il gioco e gestire i tempi. E poi di fare il leader, di usare la mia personalità per aiutare i compagni. Per la prima volta mi affidano una squadra: sento la responsabilità e voglio fare bene. Juve-Napoli? Se riesco, andrò allo Stadium a tifare Juve. Immagino una gara equilibrata, risolta da un calcio piazzato".
Hellas Verona, Delneri: “La salvezza sarebbe un’impresa vera, ma noi ci crediamo”
Urby Emanuelson e Luigi Delneri - Hellas Verona (ph. Grigolini)
Redazione 08-02-2016 11:45
Mollare mai, crederci sempre. Potrebbe essere questo lo slogan del Verona, ultimo in classifica da ormai troppo tempo ma ancora in corsa per il miracolo salvezza; dopo la prima vittoria arrivata nel turno infrasettimanale di mercoledì infatti, la squadra di Delneri ha aggiunto l’ennesimo pareggio stagionale, mostrando forti segnali di vitalità.
Per questo motivo, l’allenatore gialloblu commenta amaramente il match del Bentegodi a mente fredda: “Siamo arrabbiati per ieri, siamo noi che abbiamo buttato via due punti, potevano darci ambizioni ancora più concrete – commenta Del Neri a Radio Anch’io Sport, su RadioUno – ora dobbiamo pensare a restare vivi e salvarci, arrivando all’ultima giornata credendo in ciò che facciamo”. Il girone di ritorno è iniziato bene per il Verona, che sarebbe addirittura sesta in classifica, se il campionato fosse iniziato a gennaio. “Ho accettato questa sfida perché era stimolante e perché questa città merita di salvarsi: il pubblico è un’arma in più, noi ce la metteremo tutta e se dovessimo riuscirci sarebbe un’impresa. Noi ci crediamo”. Pur vincendo pochissimo, il Verona si sta dimostrando una squadra equilibrata, che non subisce quasi mai passivi pesanti e resta spesso in partita per novanta minuti, come dimostrano i dodici pareggi ottenuti fin qui: “Gli altri sbaglieranno e noi dobbiamo essere pronti ad approfittare di qualsiasi passo falso; l’importante è avvicinarci gradualmente, incutendo quel tremolio che anche gli altri possono pagare sul campo”.
La situazione è drammatica e in pochi l’avevano prevista all’inizio della stagione: “Sono annate che nascono male e continuano peggio, venir fuori da una serie di non vittorie è molto complicato”. Una nota positiva arriva dai neo-acquisti del mercato di gennaio, su tutti quello di Luca Marrone: “Ha fatto una grande partita, deve tornare a essere un giocatore importante per il calcio italiano – commenta il tecnico fiulano – ci dà quella serenità tattica che prima mancava e le sue punizioni sono nel suo dna, questa è un’esperienza che sicuramente gli servirà per il futuro”. Oltre ad aver trovato un eccellente sostituto dell’infortunato Viviani, Del Neri può compiacersi anche dell’accresciuta intesa offensiva tra Pazzini e Toni: “Sono giocatori che hanno sempre fatto gol, per questo dobbiamo sfruttarli al massimo. Chi diceva di non poterli far giocare insieme, è stato smentito dalla gara di ieri”.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
Lazio - Hellas Verona, le probabili formazioni | Delneri: "Andiamo a Roma per vincere"
Il tecnico gialloblu vuole tornare con i tre punti dalla trasferta laziale: assente Marrone per squalifica, al centro giocherà Greco, con Gilberto che dovrebbe prendere il posto dell'infortunato Albertazzi
Luca Stoppele Collaboratore Verona
10 febbraio 2016 16:30
L'Hellas Verona scenderà in campo, allo stadio Olimpico, alle 20.45 di giovedì contro la Lazio, nella sfida valida come venticinquesima giornata del campionato di serie A.
Il pareggio per 0-0 ottenuto sabato contro il Genoa, ha confermato la stagione altalenante della squadra di Pioli, che staziona al nono posto in classifica a sette punti dal sesto posto. Se vogliono continuare a sperare in un piazzamento europeo, i laziali sono costretti a vincere per non perdere ulteriore terreno e per ritrovare quelle sicurezze che spesso sono mancate durante il campionato.
La vittoria sfumata contro l'Inter ha mostrato ancora una volta la volontà dei gialloblu di combattere per il miracolo-salvezza. I ragazzi di Delneri però, se vogliono muovere la classifica, hanno un solo risultato utile, la vittoria. Un'altra divisione della posta infatti non sarebbe molto utile per la disperata rincorsa al quart'ultimo posto: solamente i tre punti (e qualche risultato a favore dagli altri campi) potrebbero avvicinare ulteriormente le dirette concorrenti.
I PRECEDENTI - Le due formazioni si sono scontrate allo stadio Olimpico per 20 volte, con un bilancio nettamente a favore dei padroni di casa, che per 11 volte si sono aggiudicati il match, 7 invece i pareggi e 2 le vittorie ospiti. L'Hellas non espugna il campo romano dalla stagione 1984-1985, quando la partita fu decisa dall'autorete di Padovini. All'andata fu la Lazio a vincere per 2-1 al Bentegodi, mentre nella passata stagione i biancocelesti s'imposero per 2-0.
QUI LAZIO - Noi abbiamo un unico imperativo, quello di vincere. Sappiamo che il Verona sta molto bene e verrà a Roma per metterci in difficoltà ma i miei ragazzi, malgrado i risultati non siano stati sin qui quelli attesi, credono nell'Europa e ci serve una vittoria. Manderemo in campo la migliore possibile. Candreva è a disposizione, vedremo se giocherà. Biglia sta bene ed ha bisogno di scendere in campo per ritrovare il ritmo, ci sarà. Futuro? Resto basito nel leggere certe cose. Mancano ancora quattordici gare alla fine del campionato e non è giusto trarre ora delle conclusioni. A fine stagione vedremo e io credo fermamente che questa squadra può arrivare in Europa. Adesso pensiamo solo a migliorare la nostra classifica". Pioli sa di avere a disposizione un solo risultato per portare i suoi nella prossima Europa League e intende giocarsi al meglio le sue carte. Oltre agli infortunati Basta, De Vrij, Radu, Khisna, Bisevac, Morrison e Onazi, il tecnico non avrà a disposizione lo squalificato Parolo, ma ritrova Biglia che torna in mezzo al campo. In difesa Hoedt e Mauricio dovrebbero comporre la coppia centrale, con Lulic e Konko ai lati, mentre in attacco Keita e Candreva supporteranno la punta centrale Matri.
QUI HELLAS VERONA - "Come sta la squadra? I ragazzi hanno acquisito consapevolezza e i risultati utili danno forza, stimoli ed energie. Abbiamo risorse importanti, anche il fattore mentale sarà fondamentale oltre a quello fisico, vediamo un lumicino sempre acceso che ci permette di sperare.La formazione di domani? In attacco giocheranno Toni e Pazzini. A centrocampo, al posto di Marrone, giocherà Greco. Furman diventerà un calciatore importante in futuro, ma ora deve crescere dal punto di vista fisico e abituarsi alla realtà italiana. Chi a sinistra al posto di Albertazzi? Vedremo, le alternative comunque ci sono. Fares? Sono le qualità che fanno la differenza, non l'età. Wszolek? E' cresciuto anche lui insieme alla squadra, ha la velocità giusta per fare bene in fase offensiva e difensiva in un determinato ruolo. Andiamo a Roma per vincere? Questo dovrà essere il nostro atteggiamento in ogni campo. Non abbiamo tempo per fare calcoli". Delneri ci crede e incita i suoi a seguirlo per raggiungere il sogno di un'impresa. Ma per la partita di Roma il tecnico dovrà rinunciare a Marrone, fermato dal giudice sportivo, e a Souprayen, Viviani, Rebic, Siligardi e Albertazzi, fermi ai box. I cambiementi rispetto alla sfida contro l'Inter quindi dovrebbero vedere Pisano spostato a sinistra, con Gilberto esterno basso a destra e Greco a centrocampo. Fares potrebbe quindi essere confermato nell'undici titolare, con Emanuelson in panchina che scalpita e Romulo che non ha ancora i 90 minuti nelle gambe.
ARBITRO - Andrea Gervasoni di Mantova.
FONTE: VeronaSera.it
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Orsi: "Verona agguerrito, ma la Lazio non potrà sbagliare"
11.02.2016 12.45 di Lorenzo Di Benedetto Twitter: @Lore_Dibe88
La Lazio di Stafano Pioli tornerà in campo questa sera nella sfida dell'Olimpico contro il Verona. Una partita da non sbagliare per i biancocelesti che dofvranno centrare la vittoria per non dover dire definitivamente addio ai sogni di qualificazione alla prossima Europa League. Per parlare del momento dei capitolini e della gara di stasera la redazione di TuttoMercatoWeb.com ha contattato Fernando Orsi, ex biancoceleste, che ha esordito analizzando i pericoli del match di questa sera: "Sicuramente la Lazio non può sbagliare ma si trovarà di fronte un Verona agguerrito che sta attraversando un buon momento. Può diventare una partita molto difficile ma in ogni caso la squadra di Pioli dovrà vincere".
Rientrerà Biglia dopo l'infortunio, l'argentino potrà dare la marcia in più alla Lazio?
"Con Biglia è tutta un'altra squadra, sia in fase offensiva che in quella difensiva. Il centrocampista dà tutto un altro spessore alla formazione biancoceleste e il suo recuperò sarà fondamentale per il tecnico".
in questa stagione la Lazio ha trovato molte difficoltà nel ruolo del centravanti. Puntare su un ntridente di movimento potrebbe essere una soluzione?
"Credo di sì. L'attacco senza riferimenti, con tre giocatori che si muovono, potrebbe essere una novità importante, anche perché Klose, Djordjevic e Matri non hanno garantito i gol che ci si aspettava. Penso che Pioli dovrebbe provare, anche per il futuro".
SERIE A
Ciak, non si gira. Verona, sfortuna gialloblù senza Viviani e Marrone
11.02.2016 12.30 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
Ciak, non si gira. Sfortuna gialloblù, Luigi Delneri dovrà fare a meno di entrambi i registi per la gara di stasera contro la Lazio. Niente Luca Marrone, neo innesto ma subito squalificato, e niente Federico Viviani, fermo per un problema alla caviglia. Per l'ex Latina la sfortuna è fattore che lo ha tormentato per gran parte della stagione. Pubalgia e caviglia, poi operata, hanno lasciato Viviani fuori per quattordici gare compresa quella di questa sera. Marrone è arrivato per sostituirlo, per essergli alternativa e magari, col tempo, pure compagno di reparto. L'inizio, contro l'Inter, è stato col botto. Tre gol per i suoi, tre assist per un ragazzo che al Carpi non è riuscito a trovare la sua dimensione. Stasera Delneri dovrà adattare Greco nella posizione, ma davanti al rientrante Biglia non sarà certo semplice per l'Hellas trovare gioco e quadra senza i giovani registi. Viviani e Marrone, la sfortuna vede gialloblù.
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Franceschini: "Lazio, ultima chance. Verona senza pensieri"
11.02.2016 12.15 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
Fonte: Raffaella Bon
Ad aprire la giornata di campionato questa sera è in programma Lazio-Verona. L'ex difensore Daniele Franceschini ne ha parlato a TuttoMercatoWeb.com: "Mi aspetto una partita che nasconde molte insidie. Il Verona verrà all'Olimpico a giocarsi la gara a viso aperto, senza nulla da perdere. Per la Lazio sarà l'ultima occasione per poter tentare l'assalto all'Europa. Questa stagione è stata contraddistinta dalla discontinuità dei biancocelesti. Quella della scorso anno era una Lazio ben diversa. Il ritorno di Biglia? Può essere determinante per il rilancio della squadra. Pioli in uscita a fine stagione? Non penso possano creare problemi, anche perché è presto per tirare le somme sulla stagione. Penso che per lui possa essere determinante il cammino in Europa League".
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Di Gennaro: "L'Hellas è vivo. Punto su Wszolek e aspetto Toni"
11.02.2016 11.45 di Simone Bernabei Twitter: @Simo_Berna
Questa sera il Verona affronterà la Lazio nell'anticipo della 25esima giornata. Gli uomini di Delneri sono alla ricerca di una complicatissima salvezza e quella si oggi sarà una tappa fondamentale in tal senso. Antonio Di Gennaro, ex del Verona, ha giocato la sfida in anticipo in esclusiva per TuttoMercatoWeb: "Il Verona è una squadra viva, si vede che ci credono nonostante le grandi difficoltà".
La squadra è reduce da un filotto di 5 risultati utili consecutivi...
"Già contro la Roma si era vista una nuova speranza, l'Hellas avrebbe potuto vincere quella partita. Col Palermo la squadra ha perso una gara strana, se avesse vinto quella oggi saremmo a parlare di un'altra situazione".
Come legge il 3-3 contro l'Inter?
"Il fatto che si siano fatti recuperare non è un buon segnale, ma davanti c'era pur sempre l'Inter".
Per stasera invece cosa si aspetta?
"Peccato per l'assenza di Marrone. La squadra col 4-4-2 comunque mi piace, bene soprattutto Wszolek. Sarà una gara dura, ma secondo me può venire fuori una bella partita visto che davanti ci sarà una Lazio non al meglio. Il Verona dovrà giocare proprio su questo, sul fatto di trovarsi di fronte un avversario con la pressione addosso. Mi auguro che se la giochino senza pensieri, solo così può venir fuori un buon risultato. Anzi, una vittoria, perché è questo ciò che serve all'Hellas".
Ora più che mai servono i gol di Luca Toni.
"E' ciò che manca e che è mancato a questa squadra. Anche gli scorsi anni la difesa del Verona non era particolarmente solida, ma tutto era bilanciato da Toni che segnava 20 gol a campionato. Ora è giunto il momento che ricominci a segnare".
SERIE A
Dieci gare saltate in stagione. Biglia, l'uomo in meno di ritorno per Pioli
11.02.2016 11.30 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
Torna Lucas Biglia e, in una stagione di assoluta mediocrità per la Lazio, è una buona notizia. Capitano dei biancocelesti, in stagione ha già saltato nove gare per infortunio ed una per squalifica, per somma di ammonizioni. Tante, troppe, perché Stefano Pioli ha deciso di affidargli le chiavi di una squadra che fatica a girare ed ingranare. Dopo le ultime quattro out, una vittoria, due pari ed un ko, Biglia sarà nella mediana che stasera sfiderà l'Hellas Verona insieme a Sergej Milinkovic-Savic e Danilo Cataldi, stante anche la squalifica di Marco Parolo. Niente titolarissimi, ma almeno quello di Biglia è un ritorno importante. Chiavi in mano, l'argentino sarà l'uomo che dovrà rialzare le sorti di una squadra che vive una profonda stagione di mediocrità, non certo risollevata da un mercato di gennaio abulico e che ha portato il solo infortunato Milan Bisevac.
RASSEGNA STAMPA
Corriere di Verona: "Hellas all'assalto della Lazio". La carica di Delneri
11.02.2016 08.03 di Tommaso Bonan
"Hellas all'assalto della Lazio", titola così il Corriere di Verona in merito alla sfida di campionato che vede impegnati stasera gli uomini di Delneri nell'anticipo di Serie A. Sarà un Olimpico quasi deserto - si legge -, Pazzini e Toni davanti, Greco nel mezzo. E Delneri avverte: "Andiamo là per vincere".
SERIE A
Lazio-Verona, la crisi nata sotto il segno delle punte
11.02.2016 08.00 di Pietro Lazzerini
Lazio-Verona vedrà affrontarsi due degli attacchi più in difficoltà dell'intera Serie A. Per attacco si intende quello composto dalle punte centrali, che da una parte sono tre (Matri, Djordjevic e Klose) e dall'altra sono due (Pazzini e Toni). I biancocelesti hanno segnato 29 gol in totale di cui solo 5 arrivano da coloro che in una squadra media dovrebbero quanto meno arrivare vicino alla doppia cifra. I gialloblu hanno messo a segno solo 19 reti, di cui 7 che portano la firma della coppia di ex viola. Se da una parte, la crisi dell'Hellas nasce dalle difficoltà della squadra, oltre che dagli infortuni che hanno flagellato i due bomber, dall'altra le scuse sono molte meno. Gli uomini di Pioli non hanno mai trovato la giusta continuità, costringendo altri giocatori a tenere a galla la squadra in un limbo che però, al momento, non è né carne né pesce. Al termine del campionato mancano 14 giornate, tantissime per chi si vuole rilanciare. Il Verona si affiderà a Lucone, capace di segnare 22 reti nella passata stagione, e alla ritrovata verve del 'Pazzo'. La Lazio, spera di ritrovare presto il Klose formato goleador oltre che uno Djordjevic che l'anno scorso aveva lasciato tutti a bocca aperta.
RASSEGNA STAMPA
Lazio, Il Messaggero: "Vietato fallire". Biglia di nuovo in campo
11.02.2016 07.18 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
Primo anticipo di Serie A questa sera all'Olimpico di Roma. Di scena la Lazio di Stefano Pioli che ospiterà il Verona. "Vietato fallire" è il titolo a tal proposito de Il Messaggero che poi continua: "Il ritorno di Biglia per il sogno Europa".
PROBABILI FORMAZIONI
Le probabili formazioni di Lazio-Hellas - Crocevia per entrambe le formazioni
Fischio d'inizio oggi alle 20.45. Diretta testuale, pagelle e voci dei protagonisti su TMW!
11.02.2016 06.03 di Riccardo Gatto Twitter: @RiccardoGatto1
Tre punti per l'Europa o per una salvezza da raggiungere. Non è un testa-coda, è vero, ma Lazio-Hellas Verona è comunque un crocevia importante per entrambe le formazioni. I biancocelesti non vincono da tre partite, da quel 4-1 in casa contro il Chievo Verona. Umore opposto per il Verona, ultimo in classifica ma imbattuto da ben cinque partite con quattro pareggi e una vittoria. E' il 13esimo precedente tra le due squadre, fino ad ora la Lazio ha vinto sei volte. Arbitrerà la sfida Andrea Gervasoni di Mantova.
COME ARRIVA LA LAZIO - La squadra di Pioli è a undici punti dalla Roma quinta in classifica, dunque è all'ultimo treno per un posto in Europa. Per la gara di oggi in porta Marchetti, difesa a quattro con Konko e Lulic sulle fasce e Mauricio-Hoedt al centro. In mediana il trio Cataldi, Biglia e Milinkovic-Savic mentre in avanti Matri dovrebbe essere supportato dal duo Candreva-Keita.
COME ARRIVA L'H. VERONA - Nonostante i cinque risultati utili consecutivi, la squadra di Delneri resta all'ultimo posto in classifica. Per provare ad ottenere il secondo successo stagionale, l'allenatore gialloblu si affiderà a Gollini in porta. Gilberto, Moras, Helander e Pisano in difesa. A centrocampo, Wszolek e Fares sulle fasce mentre Greco e Ionita dovrebbero agire al centro. In avanti, il tandem Pazzini-Toni.
Probabili Formazioni
Lazio (4-3-3): Marchetti; Konko, Mauricio, Hoedt, Lulic; Cataldi, Biglia, Milinkovic-Savic; Candreva, Matri, Keita.
All.Pioli
H. Verona (4-4-2): Gollini; Gilberto, Moras, Helander, Pisano; Wszolek, Greco, Ionita, Fares; Pazzini, Toni.
All.Delneri
SERIE A
Speciale gol - Verona, maglia nera. Il 31% delle reti arriva dalla difesa
10.02.2016 20.30 di Ivan Cardia Twitter: @ivanfcardia
La palma nera del peggior attacco di Serie A va al Verona di Luigi Delneri, peraltro ultimo in classifica anche a livello di punti. E le sette reti della coppia di amici formata da Giampaolo Pazzini e Luca Toni testimoniano lo scarso rendimento dell'attacco scaligero: 4 il primo (che segna il 21% dei gol della squadra), 3 il secondo, serve che i due si prendano la squadra sulle spalle. Nota di merito per la difesa: il 31% dei gol arriva dal reparto arretrato, con Eros Pisano che segna le stesse reti di Toni. Malino il centrocampo, la distribuzione delle reti vede, come spesso accaduto, una prevalenza della ripresa: nel secondo tempo arriva il 64% dei troppo pochi gol dei Butei.
19 GOL IN 24 GIORNATE - TUTTI I MARCATORI DEL VERONA
Giampaolo Pazzini 4 reti (21%)
Eros Pisano 3 reti (16%)
Luca Toni 3 reti (16%)
Filip Helander 2 reti (10%)
Artur Ionita 2 reti (10%)
Evangelos Moras 1 rete (5%)
Federico Viviani 1 rete (5%)
Bosko Jankovic 1 rete (5%)
Luca Siligardi 1 rete (5%)
Juanito Gomez 1 rete (5%)
SUDDIVISIONE RETI
0-15' - 1 gol (5%)
15'-30' - 1 gol (5%)
30'-45' - 5 gol (26%)
45'-60' - 3 gol (16%)
60'-75' - 7 gol (37%)
75'-90' - 2 gol (11%)
LE STATISTICHE
Pioli vuole pareggiare i conti con Delneri
10.02.2016 19.04 di Redazione Footstats Twitter: @FootStatsCalcio
Su 4 testa a testa in campionato, tutti in Serie A, ci sono scappati ben 3 segni "x": Parma-Chievo 2-2 del 2006-2007; Chievo-Juventus 1-1 e Juventus-Chievo 2-2 del 2010-2011.
L'unico successo, che premia mister Luigi Delneri, oggi all'Hellas Verona, è arrivato in occasione di Genoa-Bologna 2-0 del 2012-2013. Stefano Pioli spera quindi di pareggiare i conti con una vittoria della sua Lazio nell'anticipo di domani sera.
TUTTI I PRECEDENTI FRA PIOLI E DELNERI (SERIE A)
0 vittorie Pioli
3 pareggi
1 vittoria Delneri
5 gol fatti squadre Pioli
7 gol fatti squadre Delneri
ALTRE NOTIZIE
Lazio, i convocati di Pioli: tornano Candreva e Biglia
10.02.2016 18.33 di Lorenzo Di Benedetto Twitter: @Lore_Dibe88
Al termine dell'allenamento odierno il tecnico biancoceleste Stefano Pioli ha diramato la lista dei convocati in vista della sfida di domani contro l'Hellas Verona allo Stadio Olimpico di Roma.
Portieri: Marchetti, Berisha, Guerrieri.
Difensori: Braafheid, Hoedt, Konko, Mauricio, Patric.
Centrocampisti: Biglia, Candreva, Cataldi, Felipe Anderson, Kishna, Lulic, Mauri, Milinkovic, Morrison, Onazi.
Attaccanti: Djordjevic, Keita, Klose, Matri.
SERIE A
Lazio, Pioli: "Futuro? Giornalisti creativi, ne parleremo solo a fine stagione"
10.02.2016 16.04 di Simone Bernabei Twitter: @Simo_Berna
Il tecnico della Lazio Stefano Pioli ha parlato in conferenza stampa prima della sfida col Verona. Queste le parole in risposta ad una domanda sul suo futuro: "In questi giorni ho letto cose che mi hanno lasciato basito. Capisco che i giornalisti debbano essere creativi, ma le somme si tireranno a fine stagione. Fare valutazioni a campionato in corso non è giusto, mancano 14 partite e nel calcio le cose cambiano velocemente. Poi, a fine stagione, tutti faranno le proprie valutazioni. Io per ora sono concentrato solo sul finire bene la stagione. Volevamo dare continuità alla scorsa stagione e non ci stiamo riuscendo, so bene che sono i risultati che alla fine determineranno le scelte ma io credo fermamente nei miei giocatori e credo che arriveremo in Europa".
SERIE A
LIVE TMW - Pioli: "Obbligatorio vincere col Verona. Biglia titolare"
10.02.2016 15.41 di Simone Bernabei Twitter: @Simo_Berna
Il tecnico della Lazio Stefano Pioli presenta in conferenza stampa la sfida di domani contro l'Hellas Verona.
Sulla gara di domani: "L'imperativo è esclusivamente quello di vincere, anche se il nostro avversario sta bene e vorrà metterci in difficoltà".
Sulla squadra: "I miei giocatori credono all'Europa. Malgrado i risultati non siano quelli attesi stanno lavorando con grande intensità".
Sugli infortunati: "Domani schiereremo la formazione migliore".
Su Candreva: "Sta bene, si sta allenando al meglio e ha superato l'infortunio. E' a disposizione, vedremo se giocherà".
Sui problemi realizzativi: "Siamo la squadra che crossa di più, quindi il gioco sulle fasce non manca. Ci manca la finalizzazione, l'attacco alla porta e la scelta giusta nel momento giusto. Dobbiamo capire come muoverci meglio e i tempi di gioco devono essere migliori".
Sui centravanti: "E' vero, segnano poco ma gli inserimenti dei centrocampisti sono sempre stati un nostro punto di forza. Secondo me serve solo un po' più di lucidità in zona gol".
Sul futuro: "In questi giorni ho letto cose che mi hanno lasciato basito. Capisco che i giornalisti devono essere creativi, ma le somme si tireranno a fine stagione. Fare valutazioni a campionato in corso non è giusto, mancano 14 partite e nel calcio le cose cambiano velocemente. Poi, a fine stagione, tutti faranno le proprie valutazioni. Io per ora sono concentrato solo sul finire bene la stagione. Volevamo dare continuità alla scorsa stagione e non ci stiamo riuscendo, so bene che sono i risultati che alla fine determineranno le scelte ma io credo fermamente nei miei giocatori e credo che arriveremo in Europa".
Sulle speranze di arrivare in Europa: "In queste gare all'andata abbiamo raccolto molti punti. Ora dobbiamo assolutamente migliorare la nostra classifica e tutto parte dalla gara di domani. Servirà una vittoria importante contro un avversario in salute".
Su Felipe Anderson: "Lo scorso anno Felipe ha raccolto risultati eccezionali sulle prestazioni singole. Ora sono cambiate tante cose, tante dinamiche. Tutto il contesto gli permetteva di fare bene, l'orchestra suonava bene e invece quest'anno dietro alle difficoltà di Felipe ci sono quelle della squadra".
Sull'assenza dei tifosi in curva: "Il nostro ambiente non è quello ideale, questo è chiaro. Ci sono responsabilità da parte nostra, io comunque preferisco sempre giocare in uno stadio pieno, anche se vado incontro alle critiche".
Su Delneri: "Lo conosco e lo stimo, è un ottimo allenatore. Metterò in campo la squadra migliore e lo stesso farò io".
Sulle parole di Irrati: "Non sono rimasto sorpreso e non voglio replicare".
Ancora sui problemi della Lazio: "Anche lo scorso anno c'è stato un momento in cui non riuscivamo a concretizzare. Ci stiamo lavorando, ovviamente le tre gare senza segnare sono un dato molto negativo. Già da domani mi aspetto delle risposte in tal senso".
Su Biglia: "E' recuperato e giocherà. Non ha nessun problema e non corre rischi particolari. Ha bisogno di giocare, deve trovare ritmo e per questo ha bisogno di giocare".
LE STATISTICHE
Lazio-Verona viaggia ad oltre 3 gol/match
10.02.2016 15.18 di Redazione Footstats Twitter: @FootStatsCalcio
Lazio-Verona è gara che in Serie A viaggia ad una media di oltre 3 gol/match.
Se non teniamo conto del 2-0 registrato la stagione scorsa, le sfide degli anni Duemila sono sempre terminate con delle goleade: fu 5-3 nel 2000-2001; 5-4 nel 2001-2002; 3-3 nel 2013-2014.
L'Hellas però non conquista l'intera posta in palio dalla stagione 1984-1985, 0-1 con autorete di Podavini al minuto 60. Poi, in campionato, ecco 6 successi biancocelesti e 2 segni "x".
Non scordiamo, infine, che Lazio-Verona è stata disputata per 5 volte anche in cadetteria, fra gli anni Sessanta ed Ottanta. Il bilancio nella seconda categoria italiana premia ancora i padroni di casa che conducono per 3 a 1 in fatto di successi (con quello gialloblù datato 1962-1963).
E a proposito di gol... fra A e B la Lazio ne ha marcati già 49 quando ha ospitato l'Hellas.
CONFRONTI DIRETTI A ROMA (SERIE A E SERIE B)
25 incontri disputati
14 vittorie Lazio
8 pareggi
3 vittorie Hellas Verona
49 gol fatti Lazio
25 gol fatti Hellas Verona
PRIMA SFIDA A ROMA (SERIE A)
Lazio-Hellas Verona 4-0, 34° giornata 1957/1958
ULTIMA SFIDA A ROMA (SERIE A)
Lazio-Hellas Verona 2-0, 28° giornata 2014/2015
SERIE A
Speciale infortuni - Hellas Verona, 14 infortuni e pesante tegola Toni
09.02.2016 16.45 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Non è stato un inizio di stagione semplice per l'Hellas Verona, con il cammino della squadra di Mandorlini pesantemente condizionato dalle condizioni spesso precarie dei big o comunque dei nuovi arrivi in squadra dal mercato estivo. Luca Toni, senatore e leader indiscusso dello spogliatoio, in particolare è rimasto fuori a lungo, così come Viviani e Romulo. Un centrocampo, quello gialloblù, piuttosto povero di alternative dunque.
TUTTI GLI INFORTUNI DELL'HELLAS VERONA
Samuel Souprayen - 16a giornata, dalla 20a giornata (ancora in corso).
Eros Pisano - Dalla 18a giornata alla 20a.
Claudio Winck - 9a giornata.
Michelangelo Albertazzi - Dall'8a giornata alla 12a, dalla 15a giornata alla 20a.
Romulo - Dalla 4a giornata alla 21a.
Federico Viviani - Dall'8a giornata alla 13a, 18a giornata, dalla 21a giornata (ancora in corso).
Artur Ionita - Dalla 1a giornata alla 2a. Dalla 5a giornata alla 7a.
Luca Siligardi - Dalla 19a giornata (ancora in corso).
Giampaolo Pazzini - 6a giornata, 10a giornata, 15a giornata.
Juanito Gomez - 15a giornata, 17a giornata.
Luca Toni - Dalla 5a giornata alla 12a giornata. Dalla 20a giorna alla 21a.
Bosko Jankovic - 14a giornata.
Ante Rebic - Dalla 22a giornata (ancora in corso).
Mohames Fares - Dalla 1a giornata alla 15a.
*Jacopo Sala - Dalla 13a giornata alla 14a.
**Emil Hallfredsson - Dalla 3a giornata alla 5a.
***Rafael Marquez - Dalla 5a giornata alla 8a, dalla 12a giornata alla 15a.
* ceduto alla Sampdoria nel mercato invernale
** ceduto all'Udinese nel mercato invernale
*** ceduto all'Atlas nel mercato invernale
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Ballotta: "Lazio tra alti e bassi, è dura cambiare il trend"
09.02.2016 14.09 di Marco Frattino Twitter: @MFrattino
Reduce dal pari a reti inviolate contro il Genoa e in vista dei prossimi match in campionato contro Verona e Frosinone, Marco Ballotta ha analizzato a Tuttomercatoweb.com il recente momento della Lazio di Stefano Pioli. "Ci sono alti e bassi, come da inizio stagione. Non c'è continuità, si aspettano dei risultati utili per scalare la classifica ma - ha spiegato l'ex portiere - finora la squadra biancoceleste non è riuscita ad avanzare in graduatoria. Cambiare questo trend sarà dura".
Verona e Frosinone non saranno avversari semplici da sfidare vista la loro posizione in classifica. "Venderanno cara la pelle però, se non si riesce a battere anche le ultime due squadre in graduatoria, vuol dire che c'è qualcosa che non va. Ma fa parte del calcio, ci può stare. La Lazio potrebbe fare qualcosa in più, ma non si può cambiare tutto in modo radicale in poco tempo. La stagione va così, gli alti e bassi non rappresentano solo un momento ma è forse la vera realtà della squadra. Magari l'anno prossimo si cambierà qualcosa, oppure no. Non so, sarà il club a decidere, ma quest'anno gli alti e bassi continueranno a esserci".
Difficile arrivare all'Europa? "E' possibile, ma serve una continuità di risultati che non c'è da inizio campionato, forse manca qualcosa nella squadra. Forse non è completa, ma la Lazio può fare qualcosa in più".
A breve ci sarà il doppio incontro col Galatasaray in Europa League. "Sarà un bel test, tutto da giocare. Più si va avanti nella competizione, più ci sono squadre difficili da affrontare. Vedremo come andrà a finire".
ALTRE NOTIZIE
Lazio, accertamenti strumentali per Radu e Bisevac
09.02.2016 13.49 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
Fonte: lalaziosiamonoi
In giornata Stefan Radu e Milan Bisevac si sono sottoposti ad accertamenti strumentali alla clinica Padeia. Gli esami chiariranno se i due difensori potranno essere a disposizione per la partita contro il Verona. Il rumeno è fermo dalla partita contro il Chievo, mentre il serbo ha lasciato il campo nel corso della sfida contro l'Udinese.
SERIE A
Verona, Delneri: "Wszolek è il prototipo ideale nel calcio odierno"
08.02.2016 22.38 di Simone Bernabei Twitter: @Simo_Berna
Tramite il profilo Twitter del Verona troviamo una battuta del tecnico Luigi Delneri con protagonista il centrocampista Pawel Wszolek: "Wszolek è il prototipo ideale nel calcio di oggi. Successi? Gruppo al centro del lavoro, poi idee e concetti chiari", il pensiero del tecnico scaligero.
ALTRE NOTIZIE
Lazio, Radu e Bisevac ai box: potrebbero saltare il Verona
08.02.2016 17.47 di Pietro Lazzerini
Due convocazioni in bilico per la prossima partita contro il Verona in casa Lazio: si tratta di Bisevac e Radu, non al meglio nella giornata di oggi, oltre ovviamente a Basta infortunatosi nel match del Ferraris. Anche Biglia non verrà rischiato anche se il suo ritorno dovrebbe essere previsto per la gara di andata dei sedicesimi di finale di Europa League. Nessun problema invece per Candreva e Kishna. A riportarlo è Lalaziosiamonoi.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
10.02.2016
Delneri: «A Roma il diktat è vincere»
Tutti i convocati
Delneri ha fretta. «Non abbiamo più tempo, a Roma dobbiamo cercare di vincere», l'input del tecnico dell'Hellas, domani sera a casa della Lazio senza l'indisponibile Albertazzi e con Greco al posto dello squalificato Marrone. Confermata in avanti la coppia Toni-Pazzini «perché stanno tutti e due bene e perché hanno ancora tanto da dare al Verona».
A sinistra fra le tante ipotesi, magari di nuovo a centrocampo, c'è anche Fares, per Delneri «un ragazzo con ottimi margini di miglioramento». Delneri ha convocato i portieri Gollini, Coppola e Marcone, i difensori Bianchetti, Helander, Gilberto, Moras, Pisano e Samir, i centrocampisti Checchin, Emanuelson, Furman, Greco, Fares, Ionita, Romulo e Wszolek, gli attaccanti Gomez, Jankovic, Pazzini e Toni.
Alessandro De Pietro
FONTE: LArena.it
Delneri: «Il Verona corre e ha fame»
10/2/2016
Peschiera - Le dichiarazioni dell'allenatore Luigi Delneri, rilasciate alla vigilia di Lazio-Hellas Verona.
IL VERONA STA BENE
«Come sta la squadra? I ragazzi hanno acquisito consapevolezza e i risultati utili danno forza, stimoli ed energie. Abbiamo risorse importanti, anche il fattore mentale sarà fondamentale oltre a quello fisico, vediamo un lumicino sempre acceso che ci permette di sperare. La squadra può migliorare sicuramente, ci vuole forse più attenzione in determinate situazioni ma abbiamo acquisito delle sicurezze importanti. Esprimiamo un calcio fatto di aggressività e di intensità».
IN ATTACCO ANCORA TONI-PAZZINI
«La formazione di domani? In attacco giocheranno Toni e Pazzini. Hanno delle qualità importanti, sia dal punto di vista tecnico che della personalità. Domenica abbiamo creato molto, non solo su palla inattiva, e in attacco ci garantiscono delle situazioni pericolose. A centrocampo, al posto di Marrone, giocherà Greco. Furman diventerà un calciatore importante in futuro, ma ora deve crescere dal punto di vista fisico e abituarsi alla realtà italiana. Chi a sinistra al posto di Albertazzi? Vedremo, le alternative comunque ci sono. Dipende dalla partita che vorremo fare. Fares? Sono le qualità che fanno la differenza, non l'età. Contro l'Inter ha fatto una partita importante, deve migliorare ma è un passaggio normale per tutti i giovani. Ha passo, fisico e sa calciare in porta, ha le abilità per avere un futuro importante. Wszolek? E' cresciuto anche lui insieme alla squadra, ha la velocità giusta per fare bene in fase offensiva e difensiva in un determinato ruolo. Sa stare in campo, e quando i calciatori acquisiscono sicurezza migliorano in tutti i sensi. Romulo dal 1'? Non credo, ma potrà esserci utile a partita in corso. Gilberto? Non ha giocato molte partite, può fare sia l'esterno basso che alto. Ha qualità importanti, grandi risorse tecniche, e può far male a qualsiasi squadra».
LAZIO? VORRANNO FARE LA PARTITA
«Andiamo a Roma per vincere? Questo dovrà essere il nostro atteggiamento in ogni campo. Non abbiamo tempo per fare calcoli. La Lazio vorrà fare la partita, hanno bisogno di punti, ma questo tipo di sfide ci ha sempre dato dell'energia in più. Lo stadio vuoto? Potrebbe essere un bene o un male. Potrebbero giocare più tranquilli senza i fischi».
UN GIOVANE VERONA
«Sette nati dopo il 1990 contro l'Inter? Il merito va a chi ha costruito questa squadra in estate. La Società ha scelto bene, il segreto è un bel mix fra giovani e calciatori di esperienza. Vorrei spezzare una lancia anche in favore di Albertazzi, che da quattro anni non giocava tre partite in una settimana. Domenica ha fatto bene ed è normale soffrire contro dei campioni di caratura internazionale. I ragazzi devono essere supportati, il miglioramento passa da tante cose e se un calciatore è predisposto allora cresce».
Lazio-Hellas Verona: 21 convocati
10/2/2016
Verona - Dopo la rifinitura mattutina, mister Delneri ha diramato la lista dei convocati per la sfida contro la Lazio, 25a giornata del campionato Serie A TIM 2015/16 in programma giovedì 11 febbraio (ore 20.45) allo stadio 'Olimpico' di Roma.
CONVOCATI
Portieri
37. Coppola
95. Gollini
88. Marcone
Difensori
22. Bianchetti
5. Helander
12. Gilberto
18. Moras
3. Pisano
4. Samir
Centrocampisti
97. Checchin
28. Emanuelson
14. Furman
19. Greco
23. Ionita
2. Romulo
13. Wszolek
Attaccanti
93. Fares
21. Gomez Taleb
7. Jankovic
11. Pazzini
9. Toni
Conclusa la preparazione, out Albertazzi
10/2/2016
Peschiera - E' andata in porto tra esercitazioni tecnico-tattiche e schemi su palle inattive la rifinitura di stamani. Si ferma Albertazzi, alle prese con un'infiammazione al ginocchio destro, che sarà valutato nei prossimi giorni. Dopo l'allenamento la squadra si è raccolta all'Active Hotel per poi partire in pullman verso Porta Nuova e a seguire treno per Roma. Chi non è stato convocato e gli indisponibili saranno a disposizione del rieducatore Bellini a Peschiera.
Allenamento: Delneri spinge sull'acceleratore
09/2/2016
Peschiera - Pioggia e freddo nel quartier generale gialloblù a due giorni dalla gara dell'Olimpico. Condizioni che però non hanno frenato la voglia e l'entusiasmo di mister Delneri e staff. Prima parte di riscaldamento con la palla poi partitella a campo ridotto, basata su possesso e ad alta intensità. Poi suddivisione del gruppo in due parti: difensori da una parte, con il mister, D'Angelo e Conti mentre centrocampisti e attaccanti dall'altra con Zanchetta. Domani allenamento alle 10.30 a porte chiuse e a seguire, dopo pranzo, il viaggio in treno alla volta della Capitale.
Bigon: «Il rammarico è per i tifosi»
09/2/2016
Verona - Rivivi su Hellas Verona Channel la conferenza stampa del Direttore Sportivo gialloblù Riccardo Bigon.
OGNI SCELTA PER IL BENE DEL VERONA
«Un giudizio sul mercato invernale? Quello di gennaio in particolare è complicato in quanto presenta diverse difficoltà. A render ancor più difficili le cose ci s e' messa la nostra situazione di classifica. Nel complesso siamo soddisfatti, poi come sempre sarà il campo a dare la risposta. Questa estate è stata scelta la linea della continuità, ora si è cercato di lavorare su problematiche contingenti. Ogni scelta va contestualizzata, commentare dopo è poco produttivo, bisogna decidere quando è tempo di farlo, a volte può andare male anche dopo una scelta ponderata. In questo mercato abbiamo continuato il lavoro, ad inizio campionato il Club aveva dato come input lo svecchiamento della rosa, con calciatori di proprietà, oggi ci sono 28 giocatori in rosa di cui 21 sono nostri e 5 in prestito, l’età media è passata da 28 a 26 anni, la media dei nuovi acquisti è di 23 anni. Si è creata la giusta competizione anche durante gli allenamenti, se il mister durante la settimana vede bene Fares allora Fares gioca. Domenica contro l’Inter in campo c’erano 8 calciatori nati dopo il ‘90. Non era facile acquisire calciatori di livello, non sempre si è disposti ad accettare un trasferimento definitivo in una squadra ultima in classifica, in situazioni come questa è normale tenersi aperta una porta aperta sul futuro, non è detto che a fine prestito qualcuno possa decidere di rimanere: magari si trova il modulo giusto, un allenatore disponibile, una città nella quale si vive bene. Ovviamente tutto è stato fatto all’interno delle possibilità economiche, la linea è stata incentrata anche sul cambiamento di alcune personalità all’interno dello spogliatoio, sono usciti 7 calciatori e ne sono entrati 8, sono cambiate alcune dinamiche nel gruppo. Si guarda sempre al bene del Club».
UNICO RAMMARICO? PER I TIFOSI
«Fino ad oggi è stata la stagione del rammarico, vorrei che non lo fosse più da oggi in poi. C’è dispiacere per come sta andando questa annata, è chiaro che alcune cose non sono andate come pensavamo. Ma il rammarico più grande per quanto mi riguarda è rivolto ai tifosi, oggi stiamo vedendo qualcosa di unico in Italia, il nostro riferimento in questa stagione devono essere loro. Siamo di fronte a una città matura dal punto di vista calcistico, quando c’era da criticare hanno criticato, quando c’era da applaudire l’hanno fatto. Le persone che seguono il calcio analizzano e capiscono la serietà delle persone che lavorano. Al tifoso veronese interessa una Società che tuteli i colori, si fa del riconoscimento della maglia una religione. Si cresce con il lavoro quotidiano di un Club solido, magari non si vince sempre, anche se tutti vorrebbero farlo, si sale e si scende, può succedere a tutti come è accaduto ad Atalanta e Torino, fa parte del gioco. Bisogna fare sempre meglio e per farlo bisogna crescere e migliorare, noi per primi. Gli infortuni sono dei dati oggettivi, inutile negarlo. Non devono però diventare un alibi».
MANDORLINI E DELNERI
«Un errore insistere su Mandorlini? La scelta della conferma era una scelta di continuità condivisa a inizio stagione tra me, il mister e il Presidente. Nel calcio non ci sono certezze, ci sono determinati momenti in cui prendi decisioni ponderate e poi magari sbagli, altre scelte prese con istinto magari sono azzeccate. Per l’intensità e la voglia che Mandorlini metteva nel lavoro eravamo portati a tenere duro, nonostante i risultati. La scelta era mia e mi assumo come sempre la responsabilità e lo faccio senza problemi. Mandorlini non ha rescisso il contratto, le interviste sono concordate. Ho un buon rapporto con lui, se ci fosse un problema se ne parlerebbe insieme. Se le sue dichiarazioni possono nuocere a Delneri? Assolutamente no, le persone forti non hanno bisogno di altri per sentirsi tali».
LE OPERAZIONI
«Sala? In estate Jacopo era stato richiesto, ma solo da squadre di livello medio, mai una vera offerta. Così insieme con il ragazzo si è scelto per la permanenza in gialloblù, dove aveva un posto sicuro come titolare e un allenatore che lo aveva cresciuto, per noi è stato un colpo di mercato. Poi sono cambiati i parametri nostri, quelli del ragazzo e anche l’allenatore, l’operazione con la Sampdoria è stata utile poiché all’interno di questa c’era anche l’operazione Wszolek, un classe ’92 in odore di nazionale. Hallfredsson? Conosco Emil da tanti anni, dai tempi della Reggina, ieri è tornato a Peschiera per salutare tutti e ci siamo fatti una bella chiaccherata. Avevamo varie opzioni in uscita, c’erano parecchi giocatori che facevano gola a molte squadre, ho cercato di tener duro per trovare le migliori opzioni tatticamente valide, devo far uscire calciatori meno importanti ed Emil, nonostante sia calciatore fortissimo, per caratteristiche era meno adatto per il tipo di gioco di Delneri. Lui aveva voglia di una nuova avventura, come ha scritto nella sua lettere di addio, era contento nonostante le lacrime al momento dei saluti. Moras? E’ in scadenza, abbiamo appuntamento con l’agente nelle prossime settimane per fare due chiacchiere. Nonostante l’annata difficile sta dando il suo contributo, mi sembra giusto sedersi ad un tavolo per discutere. Furman? E’ stato capitano dell’Under 21 polacca, è arrivato con 1.800 minuti giocati al Legia Varsavia, il corrispettivo della Juventus del suo Paese. E’ un calciatore di buona esperienza, è stato preso perché Viviani, seppur sia in fase di rientro, si sta ancora riprendendo dall’operazione. Samir? Ha preso il posto lasciato libero da Marquez, è mancino e può fare anche il terzino, ora Bianchetti ed Helander stanno facendo bene e gioca chi merita. Rafael? Credo che Gollini si sia creato la sua occasione, dopo Frosinone si è giocato bene le sue carte. E’ stato facile puntare su un giovane. Rafael a fine stagione tornerà qui, per ora è stato ritenuto corretto trovare una sistemazione a Cagliari, è stata una scelta condivisa. Winck? Ha mercato in Brasile, che chiuderà a metà marzo, stiamo valutando diverse opportunità. Matuzalem e Marquez? 'Matu' era venuto da svincolato per sostituire Viviani, ma già sapevamo che a gennaio sarebbe andato a Miami. Rafa aveva percepito che la sua avventura qui fosse arrivata agli sgoccioli e ci ha comunicato la sua volontà di tornare a casa. Quanti rimarrebbero in Serie B? Se Pazzini ha detto che resterebbe allora potrebbero restare tutti, poi si vedrà. Ionita è uno di quelli che aveva molto mercato, l’abbiamo ritenuto fondamentale e siamo riusciti a tenerlo qui. Ha un altro anno d contratto e stiamo discutendo di rinnovo, abbiamo diverse opportunità sul futuro e andremo a valutarle insieme, per ora Artur è concentrato sulla stagione».
Subito in campo, testa sulla Lazio
08/2/2016
Verona - Non è vigilia ma quasi. Il calendario di A non perdona e allora match con l'Inter già abbondantemente alle spalle, testa sulla Lazio. Squalificato Marrone, si va in cerca del sostituto. Intanto Delneri si è intrattenuto sul campo con chi non ha giocato ieri e con chi è subentrato: focus sull'intensità, partitelle in campi ridotti con la palla sempre in gioco. Per i reduci invece palestra. Domani allenamento pomeridiano, ma a differenza del solito porte aperte sebbene a due giorni dalla sfida contro gli uomini di Pioli. Nessuna novità dall'infermeria.
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - =
VITA DA EX: Parla Emanuel Benito RIVAS che da svincolato in Argentina è stato ad un passo dal MODENA nell'ultimo mercato...
CALCIO INGHILTERRA, MOU al MANCHESTER ci siamo quasi...
BASKET NBA, 24esima vittoria per i WARRIORS trascinati da super CURRY! Washinghton sbanca New York....
CALCIO CINA, offerta stellare per ARDA TURAN! Pronti 100 milioni...
Mourinho al Manchester United, è quasi fatta: lo Special One sfiderà ancora Guardiola al City
Secondo la stampa inglese José Mourinho sarà il prossimo allenatore del Manchester United. L'accordo sarebbe stato raggiunto e il portoghese sarebbe la risposta ai cugini del City che hanno già ufficializzato Pep Guardiola.
Secondo il Daily Mail, ma anche il 'Mirror' ed il 'Telegraph', lo Special One avrebbe confidato agli amici di sentirsi già l'allenatore dello United, fiducioso in merito al suo approdo all'Old Trafford. L'accordo con i Red Devils è ormai cosa fatta e dalla prossima estate sarà sulla panchina occupata al momento da Louis Van Gaal. Altre fonti vicine alla trattativa hanno confermato che l'accordo «è cosa fatta» e Mou è pronto a tornare in panchina dopo l'esonero dello scorso 17 dicembre dal Chelsea.
Warriors imbattibili, super Curry e 24/a vittoria.
John Wall trascina Washington alla vittoria a NY
I Golden State Warriors restano imbattuti sul parquet amico della Oracle Arena, dove hanno infilato la 24esima vittoria stagionale superando 123-110 Houston (27-27). La squadra di coach Steve Kerr centra anche la 47esima vittoria stagionale a fronte di sole 4 sconfitte e restano in corsa per battere il record di vittorie in regular season detenuto dai Chicago Bulls di Michael Jordan che nel 1995-1996 chiusero con un record di 72-10. Per i Warriors, ancora una volta, protagonista assoluto Stephen Curry a referto con 35 punti (12/24 al tiro e 7/16 da tre), 9 assist e 5 rimbalzi. Ai Rockets non basta un James Harden da 37 punti.
Successo esterno dei San Antonio Spurs (44-8) che passano con un netto 119-101 a Miami contro gli Heat (29-24). Senza Tim Duncan e Manu Ginobili sono LaMarcus Aldridge (28 punti, 4 rimbalzi e 4 assist) e Kawhi Leonard (23 punti, 9 rimbalzi e 4 assist) a trascinare i nero-argento. Per la franchigia della Florida il migliore è Dwyane Wade a referto con 20 punti (9/12 al tiro) e 5 assist.
È amaro il debutto di coach Kurt Rambis sulla panchina di New York. I Knicks (23-32) sono infatti sconfitti al Madison Square Garden per 111-108 dai Washington Wizards (23-27). Tra i capitolini sugli scudi John Wall, che oltre a realizzare 28 punti serve ben 17 assist, e Bradley Beal (26 punti e 4 recuperi). Tra i padroni di casa il top scorer è Carmelo Anthony quota 33 a cui aggiunge 13 rimbalzi.
Barcellona, follie dalla Cina per Arda Turan: 100 milioni per "regalarlo" a Zaccheroni
Anche Arda Turan rischia di farsi sedurre dal richiamo del pallone all'ombra della muraglia cinese. L'attaccante del Barcellona, secondo l'agenzia sports.sohu, piace molto al Beijing Guoan, squadra allenata da Alberto Zaccheroni, che sarebbe disposto a offrire al turco 100 milioni per cinque stagioni.
Nella stessa formazione già milita un altro turco, Burak Yilmaz. Il mercato del calcio cinese è aperto fino al 26 febbraio e la trattativa può riservare clamorosi colpi di scena fino a quella data. Arda Turan ha da poco esordito nel Barcellona, che lo ha prelevato l'estate scorsa dall'Atletico Madrid, ma ha potuto tesserarlo solo a gennaio, dopo la fine dell'embargo imposto dalla Fifa.
FONTE: Leggo.it
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Rivas: "Mi alleno e sto bene. Sono pronto a tornare in Italia"
09.02.2016 16.57 di Simone Bernabei Twitter: @Simo_Berna
Negli ultimi giorni di mercato è stato vicinissimo al ritorno in Italia, col Modena che si era mosso con forza per lui. Stiamo parlando di Emanuel Rivas, esterno d'attacco argentino con un lungo passato fra Serie A e B: "E' vero, nelle ultime ore di mercato ci sono stati dei contatti col Modena. Il mio agente ha parlato col presidente e con Crespo, poi purtroppo non siamo arrivati alla conclusione", esordisce lo stesso Rivas in esclusiva ai microfoni di TuttoMercatoWeb.
Le sarebbe piaciuto un club come il Modena?
"Certamente. Una bella piazza dove giocare a calcio con un tecnico come Crespo sarebbe stata l'ideale per me".
Facciamo un passo indietro. Perché ha lasciato l'Italia al termine dello scorso anno?
"Volevo tornare a casa dopo quasi 10 anni per stare vicino alla famiglia, agli amici. Negli ultimi anni ho avuto qualche problemino fisico che mi ha limitato in campo, ma ora sono tornato al massimo della forma".
Si sta allenando in Argentina?
"Ovviamente. Mi alleno con l'Arsenal de Sarandì. Faccio tutte le sessioni con la squadra e ho studiato un piano per il potenziamento muscolare e devo dire che mi sento davvero in forma".
Lei oggi è svincolato. Ha avuto alcuni contatti con i club argentini?
"Ho parlato con tante squadre, ma in Argentina oggi si punta sui ragazzi giovani. La politica delle società è quella di farli crescere per poi venderli a peso d'oro ai club europei. Ora però sono qua da qualche mese, ho riallacciato molti contatti e magari presto potrebbero esserci novità".
La trattativa col Modena però è un chiaro segnale che tornerebbe volentieri anche in Italia...
"Più che volentieri. Come ho detto adesso mi sento benissimo fisicamente e anche per questo ho tanta voglia di giocare a calcio, di sentirmi protagonista. Tornare in Italia mi piacerebbe, sono sicuro di poter far comodo ancora a tante squadre. L'importante sarebbe trovare una società seria che abbia voglia di puntare su di me. In tal caso, sarei prontissimo".
Chiusura con una società che conosce molto bene. Il Verona non se la sta passando troppo bene.
"Seguo sempre il campionato italiano e mi spiace per il Verona. Mi ricorda un po' ciò che successe al mio Bari dopo il primo anno splendido di Serie A. Con l'Inter ho visto segnali di crescita, la salvezza è ancora possibile".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com