#HellasNews + - =
PREMIO SANTE BEGALI: Il trofeo dedicato alla memoria della leggenda gialloblù che celebra il calciatore più corretto della rosa, mai espulso, e che avrà ricevuto meno ammonizioni in rapporto ai minuti giocati; al momento in testa c'è HELANDER, tallonato da MORAS e Rafa MÁRQUEZ
RIPRESA IN ANTICIPO La Lega, per motivi di ordine pubblico, ha deciso decidere di anticipare VERONA-NAPOLI alle ore 12.30 con due ore e mezza di anticipo rispetto all'orario usuale, questo il comunicato ufficiale...
GIOCA CON LA TUA CLASSE HELLAS VERONA: Con FROSINONE e CARPI ospiti al Binti i bambini di oltre 50 istituti scolastici veronesi...
PUNZECCHIATURE FRA SPONSOR, il presidente dell'AGSM main sponsor della passata stagione e fatalità pure concorrente dell'attuale Metano Nord tra il serio ed il faceto sottolinea il fatto che da quando i gialloblù hanno cambiato non hanno più vinto ma la società di Via Belgio, a causa anche del momento poco adatto all'ironia, non la prende affatto bene e risponde piccata con un comunicato ufficiale...
MERCATO: Daniele RUGANI, dopo la grandissima stagione scorsa all'EMPOLI, non trova spazio alla JUVE che a Gennaio vorrebbe cederlo (ma esclusivamente in prestito semestrale); tante le squadre alla finestra tra cui l'HELLAS ma la pista più concreta sembra portare a Genova sponda SAMP...
PROGETTO AFFILIAZIONI, prima visita degli istruttori dell'HELLAS alle società A.S.D. Sistiana-Duino-Aurisina e S.S.D Vesna in provincia di Trieste...
[Commenta qui sotto o sulla pagina Facebook di BONDOLA/=\SMARSA, condividi a piè di pagina, contenuti liberamente riproducibili salvo l'obbligo di citare la fonte: BondolaSmarsa.BlogSpot.com]
DICONO + - =
L'ex JORGINHO in soccorso di MANDORLINI 'Ha le capacità per risollevare le sorti dell'Hellas' «Sono un po’ triste per il Verona ma sono sicuro che si risolleveranno. Mi sento spesso con Hallfredsson, Rafael e Gomez, ma non parliamo tanto di calcio. Che partite ho visto quest’anno del Verona? Contro Udinese e Chievo, che potevano essere due vittorie. Società, tecnico e ragazzi hanno le capacità per venirne fuori. Che partita sarà contro il Verona? Difficile, come del resto lo sono tutte in Italia. I miei ex compagni hanno una classifica bugiarda. Sarri ci ha messo in guardia, per il Napoli non sarà facile. Sarà bello per me tornare al Bentegodi e giocare contro degli amici» CalcioMercato.com
Sibillino l'ex CT della Nazionale azzurra (e dell'HELLAS) PRANDELLI «Se tornerei ad allenare in serie A già da quest'anno? Se ci fosse la volontà da parte di un presidente e di un dirigente di condividere un discorso che possa andare al di là dell'immediato, direi di sì. Verona? Non mi sembra il caso di entrare nello specifico, andando a toccare situazioni in particolare» CalcioMercato.it
RÔMULO su Instagram «Ciao appassionati Gialloblù. Mi piacerebbe lasciarvi un messaggio! Continuate a sostenerci e incoraggiarci, che presto usciremo da questa posizione scomoda nella classifica (non la meritiamo). La squadra sta lavorando intensamente ogni giorno per portare a casa dei risultati e anche noi gli infortunati, e ne siamo pienamente fiduciosi che ne verranno . Ora abbiamo la pausa e così possiamo sistemare quello che non va! La prossima battaglia è il 22 novembre contro il Napoli. Abbiamo bisogno di tutti voi urlando allo Stadio Marcantonio Bentegodi» TuttoMercatoWeb.com
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - =
PREMIO 'SANTE BEGALI': Il trofeo dedicato alla memoria della leggenda gialloblù che celebra il calciatore più corretto della rosa, mai espulso, e che avrà ricevuto meno ammonizioni in rapporto ai minuti giocati; al momento in testa c'è HELANDER, tallonato da MORAS e Rafa MÁRQUEZ
RIPRESA IN ANTICIPO La Lega, per motivi di ordine pubblico, ha deciso decidere di anticipare VERONA-NAPOLI alle ore 12.30 con due ore e mezza di anticipo rispetto all'orario usuale, questo il comunicato ufficiale...
GIOCA CON LA TUA CLASSE HELLAS VERONA: Con FROSINONE e CARPI ospiti al Binti i bambini di oltre 50 istituti scolastici veronesi...
PUNZECCHIATURE FRA SPONSOR, il presidente dell'AGSM main sponsor della passata stagione e fatalità pure concorrente dell'attuale Metano Nord tra il serio ed il faceto sottolinea il fatto che da quando i gialloblù hanno cambiato non hanno più vinto ma la società di Via Belgio, a causa anche del momento poco adatto all'ironia, non la prende affatto bene e risponde piccata con un comunicato ufficiale...
MERCATO: Daniele RUGANI, dopo la grandissima stagione scorsa all'EMPOLI, non trova spazio alla JUVE che a Gennaio vorrebbe cederlo (ma esclusivamente in prestito semestrale); tante le squadre alla finestra tra cui l'HELLAS ma la pista più concreta sembra portare a Genova sponda SAMP...
PROGETTO AFFILIAZIONI, prima visita degli istruttori dell'HELLAS alle società A.S.D. Sistiana-Duino-Aurisina e S.S.D Vesna in provincia di Trieste...
RASSEGNA STAMPA + - =
Napoli, Jorginho: "Nel centrocampo a tre mi trovo meglio. Crediamo allo Scudetto, ci proveremo"
Andrea Bugno 12-11-2015
Il centrocampista italo brasiliano ha commentato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli il momento della squadra partenopea, guardando alla sfida contro la sua ex squadra, il Verona, oltre a commentare la sua mancata convocazione in nazionale e gli obiettivi del suo Napoli.
Da possibile partente a titolarissimo. La parabola di Jorge Luiz Frello Filho, detto comunemente Jorginho, è quella che maggiormente colpisce all'interno del gruppo Napoli che vola sotto i dettami tattici di Maurizio Sarri, che oltre a riportare la chiesa al centro del villaggio ha ri-piazzato l'ex Verona al centro del campo, circondato da fidati scudieri che ne proteggono possesso e geometrie. In questo contesto Jorginho sta mettendo in mostra tutte quelle qualità che erano andate perse nel biennio di dominazione spagnola, non per demeriti dell'allenatore ma per incongruenze di tipo tattico.
"Sinceramente si, nel centrocampo a tre riesco ad esprimermi meglio e stiamo vedendo i risultati. Tutto questo riesce grazie all'aiuto del mister e dei miei compagni. Quanto mi aiuta avere Allan accanto? Lui è un grandissimo calciatore e lo stiamo vedendo. Aiuta tanto tutta la squadra, fa un lavoro impressionante. Avere Allan ed Hamsik a fianco ti facilità molto".
Dall'aspetto tattico a quello mentale, fondamentale per esprimersi al meglio: "Mi sento bene, mi sto esprimendo al top, ringrazio Sarri e i compagni per il sostegno che mi danno. Sono molto contento il merito è di tutta la squadra e dello staff tecnico se sto facendo bene. Qui non conta chi gioca ma conta la squadra". Oltre la modifica tattica, dunque, è cambiato qualcosa anche dal punto di vista dell'atteggiamento e della cattiveria agonistica: "Forse non si notava, secondo me ho sempre avuto questa cattiveria ma la cosa più importante è la squadra e quello che stiamo facendo. Non ci sono undici titolarissimi, tutta la rosa è importante. Chi scende in campo è molto bravo e dà lo stesso contributo alla squadra".
Restanto in tema di mentalità, in campo, Jorginho spiega quella che Sarri ha cercato di innestare all'intero del gruppo partenopeo: "La mentalita del mister è la stessa mia, a me piace pressare e recuperare palla in avanti. Credo che la tattica migliore sia quella di difendere con la linea alta e con Sarri ci stiamo riuscendo. Quando ti difendi bene poi col potenziale offensivo che abbiamo prima o poi il gol arriva".
Alla ripresa del campionato Jorginho si troverà, per la seconda volta da quando è arrivato a Napoli, ad affrontare a Verona il suo Hellas, che non vive un periodo facilissimo, senza nessuna vittoria in campionato: "Sì e so che ci aspetta una trasferta molto difficile davanti a una tifoseria molto calda. C’è anche una rivalità forte con il Napoli e quindi giocheremo su un campo che sarà duro. Non conta la classifica che ha il Verona perché ogni partita ha una sua storia e loro vorranno tirarsi fuori dalla zona calda. Dovremo dare in cento per cento per cercare di ottenere un buon risultato".
Sulla chiamata da parte della Nazionale italiana di Conte, il play del Napoli si sbilancia, affermando di esserci rimasto male per la mancata convocazione: "Un po' si ma il mister fa le sue scelte, io rimango tranquillo perchè il mio primo pensiero è il Napoli e far bene qua".
Infine, inevitabile il pensiero del regista italo-brasiliano riguardo gli obiettivi stagionali, con lo Scudetto sempre in primo piano: "Noi ci proviamo sempre. Se non dovessimo riuscire non sarà un dramma, ci sono altre squadre forti in campionato e dovremo continuare su questa strada. Mancano tanti mesi e non possiamo mollare una virgola, bisogna lavorare e restare concentrati partita per partita. Siamo un bel gruppo, c’è una rosa importante e unita, non ci sono titolari e riserve ma tutti ci stiamo dimostrando all’altezza del compito e quelli che entrano stanno dando un apporto fondamentale. La cosa principale non è il singolo ma che la squadra vinca".
FONTE: Vavel.com
Verona-Napoli, Anticipata per ordine pubblico?
di Nicola Salati - 12 novembre 2015
Una notizia clamorosa potrebbe cambiare i piani dei tifosi napoletani. Verona-Napoli potrebbe essere anticipata per motivi di ordine pubblico. La gara che si gioca alla ripresa del campionato di Serie A potrebbe essere spostata di orario e quindi giocata alle 12.30 invece delle canoniche 15.00 così come stabilito per ora dalla Lega Calcio.
VERONA-NAPOLI, LONGHI: “SI PARLA DI ANTICIPO”
A svelare la clamorosa notizia è stato questa sera l’ex arbitro internazionale Carlo Longhi che è attualmente componente supplente dell’Osservatorio nazionale sulle Manifestazioni Sportive. Longhi ai microfoni di Canale 8 ha parlato di possibile anticipo di orario anche se la decisione definitiva verrà presa solo nei prossimi giorni poiché c’è la pausa per le Nazionali e quindi il campionato resta fermo. D’altronde si sa bene che i rapporti tra le due tifoserie non siano dei più tranquilli, anche se negli ultimi anni non si sono registrati scontri violenti in occasione delle partite disputate in campionato.
FONTE: CalcioMercato.Napoli.it
ESCLUSIVO
12/11/2015 18:35
Serie A, ESCLUSIVO Prandelli: "Pronto a tornare in sella. Giaccherini? Le sue parole..."
L'ex Ct azzurro ha risposto alle dichiarazioni del giocatore del Bologna e parlato del suo futuro ai microfoni di Calciomercato.it
SERIE A ESCLUSIVO PRANDELLI VERONA ITALIA GIACCHERINI / PALERMO - "In questo gruppo, rispetto al precedente, ci sono tanti uomini ancor prima di calciatori". Una dichiarazione forte quella di Emanuele Giaccherini dal ritiro degli azzurri nel confronto tra l'attuale organico della Nazionale e quella da lui vissuta ai tempi di Cesare Prandelli. L'ex Ct, in esclusiva ai microfoni di Calciomercato.it, ha risposto così alle esternazioni del centrocampista del Bologna: "Nei miei confronti, non ha detto nulla di particolarmente offensivo. Voglio bene a Giaccherini e continuerò a volergliene".
Tornerebbe in sella in serie A già da quest'anno?
"Se ci fosse la volontà da parte di un presidente e di un dirigente di condividere un discorso che possa andare al di là dell'immediato, direi di sì. Verona? Non mi sembra il caso di entrare nello specifico, andando a toccare situazioni in particolare".
Il suo vecchio presidente Zamparini ha esonerato Iachini. Se lo aspettava?
"Sembra strano da dire visto che si parla di Zamparini, ma non mi aspettavo questo esonero. Per i risultati raggiunti in questi anni dal Palermo e per il tipo di rapporto tra i due, pensavo che ormai Iachini fosse fuori pericolo. Purtroppo sono i classici rischi di questo mestiere".
FONTE: CalcioMercato.it
Jorginho in soccorso di Mandorlini: 'Ha capacità per venirne fuori'
13 novembre alle 18:24
Ai microfoni del portale l’Arena, l’ex centrocampista del Verona, Jorginho, adesso al Napoli, si mostra dispiaciuto per la posizione in classifica che occupano i suoi ex compagni: Sono un po’ triste per il Verona ma sono sicuro che si risolleveranno. Mi sento spesso con Hallfredsson, Rafael e Gomez, ma non parliamo tanto di calcio. Che partite ho visto quest’anno del Verona? Contro Udinese e Chievo, che potevano essere due vittorie. Società, tecnico e ragazzi hanno le capacità per venirne fuori. Che partita sarà contro il Verona? Difficile, come del resto lo sono tutte in Italia. I miei ex compagni hanno una classifica bugiarda. Sarri ci ha messo in guardia, per il Napoli non sarà facile. Sarà bello per me tornare al Bentegodi e giocare contro degli amici”
Verona-Napoli, Sarri conta già due defezioni
13 novembre alle 15:11
Nella seduta pomeridiana di allenamento di ieri del Napoli ieri c’è stato prima di tutto il riscaldamento, l'intero gruppo, poi, ha svolto allenamento finalizzato alla potenza aerobica e lavoro di possesso palla. Chiusura con partitina a campo ridotto. Oggi allenamento pomeridiano. Sarri, almeno per il momento, dovrà fare a meno solo dello squalificato Koulibaly. E a questo punto anche di Mertens che dovrebbe stare fermo per almeno due settimane.
Fortunatamente Insigne sta bene e si sta allenando con la squadra. La corsia sinistra appartiene a lui così come quella destra a Callejon. Al centro del reparto ci sarà come sempre il Pipita. A centrocampo ci sarà spazio per Allan, Jorginho ed Hamsik. In difesa Chiriches sostituirà Koulibaly che tornerà a disposizione con l’Inter. Albiol, Hysaj e Ghoulam non si toccano. Ma tutto si deciderà nella prossima settimana.
G.S.
FONTE: CalcioMercato.com
13:23 | giovedì 12 novembre 2015
Jorginho: «Non sottovalutiamo l'Hellas Verona»
Il centrocampista del Napoli: «Umiltà per tutta la stagione»
di Andrea Bartolone - twitter: @andreabartoloneFoto: ©Imagephotoagency.it
NAPOLI JORGINHO HELLAS VERONA - Intervistato ai microfoni di Radio Kiss Kiss,Jorginho, centrocampista del Napoli, mette nel mirino la sfida con l'Hellas Verona: «Il nostro è stato un ottimo avvio di stagione, sia in campionato che in Europa League, ma per poter continuare a giocare su questi livelli ci vorrà tanta umiltà da parte di tutto il gruppo per l'intero resto della stagione. Al termine della sosta per le Nazionali affronteremo una delicata trasferta a Verona contro l'Hellas di Mandorlini e penso che al Bentegodi sarà un match molto difficile».
LE DICHIARAZIONI - Jorginho non sottovaluta l'incontro del Bentegodi: «Non bisogna guardare la classifica e non dobbiamo farci illudere dalla posizione degli avversari, sarà una partita dura contro un'ottima squadra. Mi piace molto giocare in un centrocampo a tre e ho trovato un'ottima intesa con Hamsik e Allan che sono due grandi giocatori. In Serie A ci sono tante squadre forti, per questo principalmente dobbiamo concentrarci solo su di noi stessi e pensare a lavorare».
19:49 | mercoledì 11 novembre 2015
Agsm provoca, il Verona risponde: «Siamo rammaricati»
Il presidente del vecchio sponsor ironizza sulle difficoltà in campionato
di Matteo Baldini - twitter:@Teo_Baldini
HELLAS VERONA AGSM - L'Hellas Verona non vive un momento di classifica facile e, anzi, è ancora in cerca della vittoria che permetta di abbandonare un ultimo posto in classifica certo non preventivabile ad inizio stagione. Tra gli aspetti diversi rispetto allo scorso anno, al di là di quelli strettamente sportivi, figura anche lo sponsor principale: da Agsm l'Hellas è passato a Metano Nord, il vecchio sponsor ha ironizzato quest'oggi sulla minor fortuna del club gialloblu e lo stesso Verona non l'ha presa bene. Da un lato Venturi, presidente di Agsm, ha affermato che da quando l'Hellas ha cambiato sponsor non ha più vinto, dall'altro la società ha risposto tramite un comunicato ufficiale.
REAZIONE AMARA - Questo il comunicato diffuso sul sito dell'Hellas: «Siamo molto rammaricati dalle dichiarazioni che Agsm Verona ha rilasciato alla stampa. Abbiamo condiviso con loro un percorso che riteniamo sia stato positivo per entrambi. Il contratto non è stato rinnovato perché Agsm Verona aveva altri progetti di sponsorizzazione che non prevedevano di continuare a sponsorizzare la nostra società. Siamo molto felici di aver trovato in Metano Nord il nostro nuovo Main Sponsor, è un’azienda seria e solida, che ha fortemente creduto nell'Hellas. Crediamo che non sia positivo, da nessun punto di vista, leggere tali dichiarazioni soprattutto se provenienti dal Presidente e dal Direttore Generale di una municipalizzata così importante per la città».
FONTE: CalcioNews24.com
RASSEGNA STAMPA
Il Corriere di Verona lancia la sfida: "Hellas, operazione rimonta"
13.11.2015 08.13 di Pietro Lazzerini
"Hellas, operazione rimonta". Titola così questa mattina il Corriere di Verona che parla anche dei tre uomini fondamentali per lanciare la sfida salvezza dopo un inizio disastroso. Sono Luca Toni, Giampaolo Pazzini e Jacopo Sala, tutti e tre acciaccati ma anche tutti e tre imprescindibili per la squadra allenata da Mandorlini.
SERIE A
Verso il mercato - Verona, mancano i gol. Attacco spuntato
12.11.2015 14.30 di Lorenzo Di Benedetto Twitter: @Lore_Dibe88
6 punti in 12 partite e la salvezza che, almeno per il momento, sembra un vero e proprio miraggio. Il Verona non ha ancora ingranato in questo avvio di stagione e la sola assenza forzata di Luca Toni non può bastare per giustificare il disastroso avvio. Probabile che a gennaio la società possa intervenire per invertire la rotta, anche perché il bomber di Pavullo potrebbe avere difficoltà a entrare subito in forma dopo alcuni mesi ai box. Pazzini non ha dato le giuste garanzie, così come i vari Juanito Gomez, Jankovic o Siligardi e per questo la dirigenza scaligera dovrà andare alla ricerca di un attaccante che possa risollevare le sorti del club gialloblu in vista della seconda parte della stagione quando i punti per la salvezza varranno doppio.
ALTRE NOTIZIE
Verona, Romulo chiama a raccolta i tifosi: "Abbiamo bisogno di voi"
11.11.2015 18.57 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
Con un messaggio sul suo profilo Instagram, il centrocampista del Verona Romulo ha voluto chiamare a raccolta i tifosi per la sfida al Napoli: "Ciao appassionati Gialloblù. Mi piacerebbe lasciarvi un messaggio! Continuate a sostenerci e incoraggiarci, che presto usciremo da questa posizione scomoda nella classifica (non la meritiamo). La squadra sta lavorando intensamente ogni giorno per portare a casa dei risultati e anche noi gli infortunati, e ne siamo pienamente fiduciosi che ne verranno . Ora abbiamo la pausa e così possiamo sistemare quello che non va! La prossima battaglia è il 22 novembre contro il Napoli. Abbiamo bisogno di tutti voi urlando allo Stadio Marcantonio Bentegodi".
SERIE A
Il miglior colpo - Verona, Souprayen: sempre titolare e tra i migliori gialloblù
11.11.2015 14.00 di Lorenzo Di Benedetto Twitter: @Lore_Dibe88
Samuel Souprayen è una delle poche note positive dell'avvio di stagione del Verona. Il terzino francese, arrivato in estate dal Digione, si è subito messo in mostra fin dalla prima giornata quando l'Hellas affrontò la Roma al Bentegodi. Da quel momento in poi il suo tecnico Andrea Mandorlini non ha più fatto a meno di lui. Il Verona non ha raccolto neanche una vittoria nel campionato in corso, ma nonostante questo le prestazioni di Souprayen sono sempre state positive, tanto da risultare in ogni gara uno dei migliori. La sua squadra già a partire dalla prima gara dopo la sosta contro il Napoli dovrà cercare di invertire la rotta e ancora una volta il francese proverà a metterci del suo, per quello che può sicuramente essere considerato come il miglior acquisto dell'estate della società scaligera.
ALTRE NOTIZIE
Verona, pronto il maxi ritiro prima della gara contro il Napoli
11.11.2015 09.48 di Lorenzo Di Benedetto Twitter: @Lore_Dibe88
In vista della gara contro il Napoli del prossimo 22 novembre il Verona starebbe pensando a un maxi ritiro per prepararsi al meglio per la ripresa del campionato. Gli scaligeri sono l'unica squadra di serie A a non aver ancora vinto neanche una partita in campionato e Mandorlini vorrebbe per questo riunire i suoi giocatori per cercare l'impresa nella sfida del Bentegodi. A riportarlo è Il Mattino.
SERIE A
Juve-Rugani, seperazione possibile solo in prestito. Samp in vantaggio
11.11.2015 00.39 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Tramite il suo blog ufficiale, il collega di Sportitalia Alfredo Pedullà ha fatto il punto sul futuro di Daniele Rugani, difensore dell'Under 21 che sta trovando poco spazio agli ordini di Max Allegri: "La Juve non lo utilizza, ma non intende mollarlo, anche in presenza di un'offerta ai 20 milioni da parte del Napoli. Resta comunque una possibilità in prestito, Rugani non ha intenzione di trascorrere l'intera stagione in panchina - si legge -. Hanno bussato in tanti, Bologna e Verona compresi, la situazione più concreta porta a Genova. Confermato il forte interesse della Samp che vorrebbe, però, prenderlo in prestito per un anno e mezzo, non per pochi mesi, semplicemente per non doverlo restituire già a giugno. E si cercherà una soluzione, sempre se la Juve aprirà definitivamente al prestito".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
14.11.2015
Hellas, la rimonta non è impossibile
E Bigon ce l’ha fatta con la Reggina
La salvezza del Verona passa dalle intuizioni di Andrea Mandorlini
Non è come scalare l'Everest. Basta meno. Quattordici su 33 ce l'hanno fatta. La storia della A, da quando è a venti squadre, racconta di rimonte fallite ma anche di risalite e salvezze raggiunte pure con un certo margine. Tante storie, tanti modi per tagliare il traguardo, nessuna ricetta unica se non l'inevitabile cambio di marcia. Di recuperi straordinari ne sa qualcosa Riccardo Bigon, braccio destro di Walter Mazzarri alla Reggina che partì con 15 punti di penalizzazione, diventati poi quattro di meno, rimasta in A nel 2007 con i gol di Rolando Bianchi e Nick Amoruso. Fu un campionato anomalo, in cui alla dodicesima era in fondo anche la Fiorentina di Toni e Pazzini, che nulla c'entrava con la salvezza ma gravata da 19 punti di penalità, poi ridotti a 15, dopo il terremoto di Calciopoli.
MIRACOLO CAGLIARI. (...)
11.11.2015
Serie A
Magari ci si aspettava un numero superiore di appassionati, ma così non è stato . Presenti anche i vertici di Metano Nord per un breve saluto prima dell’inizio della seduta tecnica. Il mainsponsor del Verona era rappresentato dal vice-presidente Ruggero Barzaghi. La squadra è uscita dopo un’ora e mezza di riunione col mister e Bigon. Assenti i soliti infortunati, altri, fra cui Sala e Pazzini hanno lavorato in palestra
FONTE: LArena.it
Settimana conclusa, martedì la ripresa
Postata il 14/11/2015 alle ore 16:53
Peschiera - Nel quartier generale di Peschiera si è giocato il test in famiglia tra la prima squadra e la formazione Primavera. Ritmo alto e tanta intensità, davanti a circa 200 tifosi che hanno colto al volo l’opportunità per vedere i gialloblù in azione. Le due formazioni - prima squadra in tenuta d’allenamento e Primavera in fratini rossi - si sono fronteggiate in due tempi da 30 minuti ciascuno. Nella prima frazione i ‘grandi’ hanno trovato per due volte la via del gol, ad opera di Jankovic (3’) e Juanito Gomez (19’). Al 10’ del secondo tempo rigore per la Primavera, trasformato da Riccardi.
La ripresa degli allenamenti a Peschiera è prevista per martedì 17 novembre alle ore 15.30, a porte aperte.
Hellas Verona-Napoli alle 12.30
Postata il 13/11/2015 alle ore 17:27
Verona - L'Hellas Verona FC informa che è stato reso noto il provvedimento che dispone lo spostamento della gara Hellas Verona-Napoli, in calendario domenica 22 novembre. Pertanto, in base all'Ordinanza del Prefetto di Verona, per motivi di ordine pubblico, il fischio d'inizio della gara è stato anticipato alle ore 12.30.
LEGA SERIE A - COMUNICATO UFFICIALE
Tattica e schemi a Peschiera
Postata il 13/11/2015 alle ore 17:25
Peschiera - Dopo aver trascorso tutta la mattinata in palestra, la squadra nel pomeriggio si è dedicata all'attività sul terreno di gioco. Luci accese fin da subito complice la prima, vera nebbia di stagione. Dopo il riscaldamento attivo, tattica e schemi. A dettare i tempi mister Mandorlini, particolarmente attento ai movimenti dei più giovani. Nessuna novità sostanziale dall'infermeria. Domani test match con la Primavera alle 15, salvo contrordini.
Avanti con il 'Premio Sante Begali’
Postata il 13/11/2015 alle ore 16:30
Verona – L’Hellas Verona FC per la settimana stagione consecutiva ha deciso di affiancarsi ai familiari di Sante Begali, che da anni promuovono un premio dedicato alla memoria della leggenda gialloblù. E dunque avanti tutta, a fine stagione sarà celebrato il calciatore più corretto della rosa: quello mai espulso, che avrà ricevuto meno ammonizioni in rapporto ai minuti giocati. Un’iniziativa votata al fair-play, che nelle stagioni precedenti ha visto trionfare: Pensalfini, Rafael (due volte di fila), Sgrigna, Agostini e in ultimo Benussi. Sapete chi finora è in testa alla graduatoria? Helander, tallonato da Moras e Rafa Marquez.
Anche domani doppia seduta
Postata il 12/11/2015 alle ore 18:00
Peschiera - Si ferma il campionato, ma non la preparazione dei calciatori di mister Mandorlini. Non c'è freno allo Sporting Center 'Il Paradiso', dove la squadra continua a correre e a sudare. Anche oggi intensità altissima, già a partire dal riscaldamento, per poi passare ad una serie di partitelle a tema a campo ridotto. Allenamento differenziato per Albertazzi, Pazzini e Sala, mentre ha iniziato a correre sul campo Fares. Una preparazione incessante che domani proseguirà con un'altra doppia seduta, la prima è in programma alle ore 10.30 e quella successiva fissata nel pomeriggio alle ore 16 (entrambe a porte aperte).
'Progetto Scuola', oltre 50 gli istituti coinvolti
Postata il 12/11/2015 alle ore 17:30
Verona - Oltre 50 scuole, che per la stagione 2015/16 hanno deciso di accogliere il progetto 'Gioca con la tua classe Hellas Verona'. Un'iniziativa che continua per il quinto anno consecutivo, grazie alla sensibilità dell'Hellas Verona che desidera incontrare bambini e ragazzi attraverso giochi e attività didattiche per un approccio al calcio positivo. Un progetto rivolto agli istituti di ogni ordine e grado di Verona e provincia, che vuole anche mettere in risalto alcune tematiche fondamentali, come il fair-play e l'importanza della squadra attraverso dei laboratori in classe.
Un progetto che si concluderà con la presenza allo stadio degli studenti protagonisti, in occasione di Hellas Verona-Frosinone e di Hellas Verona Carpi. Un'occasione importante per tutti i bambini coinvolti, che avranno dunque l'opportunità di fare una sfilata al 'Bentegodi' durante l'intervallo delle partite.
Hellas Verona FC - Comunicato Stampa
Postata il 11/11/2015 alle ore 20:00
Verona - Siamo molto rammaricati dalle dichiarazioni che Agsm Verona ha rilasciato alla stampa. Abbiamo condiviso con loro un percorso che riteniamo sia stato positivo per entrambi. Il contratto non è stato rinnovato perché Agsm Verona aveva altri progetti di sponsorizzazione che non prevedevano di continuare a sponsorizzare la nostra società. Siamo molto felici di aver trovato in Metano Nord il nostro nuovo Main Sponsor, è un’azienda seria e solida, che ha fortemente creduto nell'Hellas, con la quale lavoriamo proficuamente e con la quale stiamo costruendo un progetto molto interessante per la nostra società. Crediamo che non sia positivo, da nessun punto di vista, leggere tali dichiarazioni soprattutto se provenienti dal Presidente e dal Direttore Generale di una municipalizzata così importante per la città.
Hellas Verona Football Club
Il 'Progetto Affiliazioni' sbarca a Sistiana
Postata il 11/11/2015 alle ore 19:55
Sistiana (Trieste) - Il 'Progetto Affiliazioni' promosso dall'Hellas Verona FC sbarca nel triestino. Secondo viaggio fuori provincia per gli allenatori del Settore Giovanile gialloblù, che hanno proposto alcune esercitazioni tecnico-tattiche ai ragazzi delle società A.S.D. Sistiana-Duino-Aurisina e S.S.D Vesna, che collaborano attivamente tra loro a livello di Settore Giovanile. I piccoli atleti hanno conosciuto e lavorato con Francesco Tramarin e Alessandro Salvoro, rispettivamente allenatori di Pulcini 2006 e Pulcini 2007. Nel 'menù' della giornata: tanto campo condito da palla e giochi a tema, ma anche aula con lezioni ludico-formative e per chiudere un ricco buffet offerto dalle società ospitanti. Un'esperienza sicuramente positiva, non solo per i giovani calciatori delle due società, ma anche per gli allenatori presenti che hanno potuto rivolgere le loro domande ai colleghi gialloblù, che si sono dimostrati molto preparati e disponibili.
Doppia seduta a Peschiera
Postata il 11/11/2015 alle ore 18:05
Peschiera - Giornata di doppio allenamento a Peschiera del Garda. La mattina è stata dedicata alla palestra, nel pomeriggio invece spazio all'atletismo e a una partitella a campo ridotto che ha coinvolto tutti gli elementi ad oggi a disposizione. Albertazzi ha iniziato a lavorare con la palla sul campo. Terzo giorno di lavoro differenziato sul terreno di gioco per Fares. Domani allenamento alle 15.30 a porte aperte, salvo contrordini.
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - =
GARE UEFA COL LUTTO AL BRACCIO in segno di solidarietà e rispetto dopo il multiattentato ISIS a Parigi...
AMICHEVOLE ITALIA-BELGIO, bastano 5 minuti agli avversari per battere gli azzurri...
BASKET NBA: GALLINARI supera i 5mila punti! Primo successo per i NETS di BARGNANI. THUNDER vincenti sui WIZARDS nonostante l'infortunio che mette ko DURANT, settimo squillo consecutivo per i CAVALIERS grazie ad un grandissimo LeBron JAMES...
DOPING DI STATO RUSSO, parla SCHWAZER 'Lo sapevo e lo avevo denunciato in tempi non sospetti...', intanto PUTIN chiama a rapporto le varie federazioni atletiche e promette 'Altro che doping di stato! Tolleranza zero verso chi ha sbagliato, collaboreremo con la WADA'
UOMINI PRIMA CHE ARBITRI... Grande l'ex giacchetta nera COLLINA che difende il bimbo 11enne senza capelli a causa di un'alopecia (ma anche l'allenatore fa un bel gesto! Averne di tecnici così...
Attentati a Parigi, paura anche per Rudi Garcia:
"Era allo Stade de France, si è messo in salvo"
di Gianluca Lengua
Nell'inferno di Parigi c'era anche Rudi Garcia che ha lasciato Roma proprio per andare a seguire la partita allo Stade de France.
Il tecnico della Roma era presente allo Stade de France per assistere da spettatore all'amichevole tra Francia e Germania quando nella capitale transalpina è scoppiato il caos. L'allenatore della Roma si è allontanto immediatamente dallo stadio appena si è reso conto dell'attacco terroristico. Il mister ha contattato subito i familiari e la società per comunicare di essere in salvo.
Il Belgio batte l'Italia nel ricordo dell'Heysel.
Gli azzurri crollano in 5 minuti e perdono 3-1
Nella notte del ricordo commosso alle vittime dell'Heysel, l'Italia dice a Conte esattamente il punto in cui sta: a metà via tra una squadra bella e una forte. Risultato, perde malamente dal Belgio rivelazione del calcio mondiale, 3-1 nella penultima amichevole dell'anno prima di lanciarsi definitivamente nell'avventura europea. Ma lo fa piu' per i suoi errori che per le sue incapacità. Anzi, gli azzurri hanno messo paura in avvio e in diverse fasi della partita alla nazionale di Wilmots, che poi però ha chiarito perche' si e' arrampicata fino al primo posto del ranking mondiale. Ritmo, talento, gioco, invidualità. E cinismo da squadra vera nello sfruttare gli errori dell'avversario. Insomma, proprio un mondo (del calcio) rivoltato se il Belgio fa da maestro e l'Italia paga gli errori difensivi. È li' che Conte dovrà lavorare, visto che le occasioni da rete non sono mancate. La serata di Bruxelles e' costellata dai talenti belgi in campo e dalle emozioni sugli spalti. Su tutti, quella per il ricordo delle 39 vittime della follia dell'Heysel, 30 anni fa. Non dimenticano i 40 mila spettatori, molti dei quali italiani, non dimenticano neanche i protagonisti in campo. I giocatori delle due squadre prima si abbracciano attorno allo striscione 'we will not forget'; poi al minuto 39 rallentano il gioco, lo fermano, si uniscono all'applauso dello stadio per i nomi di quelle vittime rimaste nella pagina piu' nera del calcio, che scorrono sui maxischermi. Belgio e Italia rendono omaggio anche al calcio, con un'amichevole che sa molto di Europeo. Conte sceglie il 4-4-2 con Florenzi e Candreva sulle ali e Marchisio-Parolo in mediana, e sono soprattutto gli esterni a mettere subito in crisi il Belgio. Wilmots, senza Kompany, schiera un 4-2-3-1 che fa perno sul duo Nainggolan-Wilmots e lascia a Lukaku il peso dell'attacco.
Ma sono rapidità e cambi di gioco azzurri a scompaginare il copione. Cosi' al 3' e' subito gol: Candreva apre la giocata e la chiude, il pallone passa tra i piedi di Florenzi (assist), Eder (velo) e Pellè (tiro al volo), fino al tap in vincente del laziale, rigenerato dalla nazionale. I centrali difensivi di Wilmots sono in difficolta' sulle sponde di Pellè, fortuna per loro che Eder sia meno reattivo del solito. È ancora Candreva a mettere i brividi a Mignolet, da sinistra entra in area saltando Cavanda e spara sul portiere che salva in angolo. Ma le incertezze difensive non sono solo in maglia rossa. Al 13' Chiellini preferisce mettere in angolo sulla pressione innocua di Lukaku, dalla bandierina De Bruyne piazza sulla testa di Vertonghen il pallone dell'1-1, tra la colpevole sorpresa della difesa azzurra. Il gioco si fa duro, scattano due ammonizioni per parte. Appena il tempo di rallentare il gioco al 39' che la prima frazione si chiude con una palla gol per parte: quella azzurra la spreca Eder che al volo batte alto su percussione di Florenzi (42'), quella belga la salva Chiellini su Lukaku dopo uno sciagurato passaggio indietro di De Sciglio. In mezzo, Ferreira Carrasco semina panico a sinistra ma segna in fuorigioco evidente, a gioco gia' fermo. Il rientro in campo nella ripresa e' senza cambi, Conte e Wilmots vogliono davvero fare prova d'Europeo. Parte ancora forte l'Italia, che pero' rischia sulla penetrazione di Vertonghen in area al 4': tiro alto e impreciso.
È il segnale che il Belgio si vuole riprendere la partita, e infatti il pallone e' sempre tra i piedi dei ragazzi di Wilmots. Paradosso di una partita mai banale, le occasioni migliori sono peero' degli azzurrri. Witsel al 6' mette paura, Lukaku al 10' coglie il palo dopo aver buttato giu' con un fallo Chiellini ma la palla gol piu' nitida e' la battuta al volo di Eder al 17', che si stampa sulla traversa e poi e' troppo alta per il tap in di testa del brasiliano. Conte manda in campo Soriano per un Parolo troppo lento per i ritmi belgi, Wilmots risponde con due cambi ed e' quello di Batsuhay per Lukaku a risultare azzeccato. Il gol del 2-1 parte pero' da un errore di Bonucci attorno alla mezzora: il neoentrato sfrutta il lancio sparando in porta, Buffon e' reattivo ma sulla ribattuta il destro sporco di De Bruyne sa di beffa. Come la parta di Mignolet, che un minuto dopo toglie letteralmente dalla rete il colpo di testa di Pellè su angolo, degno di un pari invece sfumato. Cosi' è ancora una sbavatura difensiva (al 37' Bonucci non esce per il fuorigioco) a lasciare Batshuay solo in area, per il sinistro che fulmina Buffon. Conte prova a cambiare assetto, dentro El Shaarawy, Okaka e Zaza per Florenzi, Pellè ed Eder: e' soprattutto il primo a sfiorare il gol un paio di volte, ma l'Italia rischia di mollare del tutto e di subire un tracollo immeritato. Il Belgio sorride, Conte sa che la strada e' ancora lunga.
Gallinari ne fa 25 e supera quota 5.000 punti.
Beli ok, prima vittoria per i Nets di Bargnani
Ultimo turno di Nba tinto di azzurro: i tre italiani impegnati hanno fatto l'en plein, raccogliendo tre vittorie preziose e non scontate. Danilo Gallinari contro Milwaukee ha sfondato il muro dei 5.000 punti in carriera, esclusivo club in cui ha raggiunto Andrea Bargnani che con i suoi Nets ha centrato a Houston la prima vittoria stagionale. Marco Belinelli ha aiutato i Kings a uscire dalla crisi dopo sei sconfitte consecutive.
Danilo Gallinari, con i 25 punti siglati contro i Bucks, ha pareggiato il suo massimo stagionale ed è diventato dunque il secondo italiano a superare il muro dei 5.000 punti in carriera dopo Andrea Bargnani. La vittoria contro i Milwaukee Bucks, superati dai Nuggets per 103-102 in una partita tesa ed emozionante, è valsa a Denver la seconda vittoria consecutiva (4 vinte e 4 perse in stagione).
Dopo sette sconfitte nei primi sette turni, nella notte di Nba è arrivato il primo successo della stagione dei Brooklyn Nets che hanno superato 106-98 gli Houston Rockets. Importante il contributo di Andrea Bargnani che ha firmato sei dei suoi otto punti nell'arco di due minuti a metà dell'ultimo quarto, quando i Nets hanno ripreso e poi definitivamente staccato i Rockets.
C'è anche il timbro di Marco Belinelli nella vittoria dei Sacramento Kings sui Detroit Pistons, battuti 101-92. L'azzurro ha segnato 6 punti chiave nel momento decisivo, proprio quando i Pistons stavano accennando una rimonta non andata a buon fine. Con questo successo, il primo dopo sei sconfitte consecutive, i Kings (2 vittorie e 7 sconfitte in stagione) hanno compiuto un passo avanti verso l'uscita dalla crisi.
Doping in Russia, Putin: "Tolleranza zero verso chi ha sbagliato, collaboreremo con la Wada"
di Marco Subiotti
ROMA - Una road map insieme all'agenzia mondiale anti doping (Wada) per affrontare il problema in Russia, la disponibilità a nominare anche uno specialista straniero alla guida del laboratorio anti doping di Mosca e punizioni severe se verranno provate le accuse rivolte alla Federatletica nazionale dalla commissione della Wada: con un salto triplo la Russia, dopo aver gridato al complotto, cerca di ricucire per evitare che domani l'Associazione mondiale delle federazioni di atletica leggera (Iaaf) sospenda la Federazione nazionale da tutte le competizioni internazionali, a partire dalle prossime Olimpiadi di Rio 2016.
La Iaaf potrebbe togliere alla Russia anche il diritto ad ospitare eventi futuri, come il World Junior Championships il prossimo luglio a Kazan. Tutti rischi che il Cremlino non vuole correre, per evitare un danno di immagine che sarebbe colossale, tanto più alla vigilia del G20.
Putin avrebbe voluto affrontare direttamente l'argomento con i capi delle federazioni sportive russe ma il loro aereo è stato costretto ad atterrare per motivi di sicurezza a Mineralnie Vodi per il maltempo a Sochi e l'incontro è stato rinviato, forse alla tarda serata. Ma martedì ha fatto rotolare la prima testa, quella del direttore del laboratorio anti doping di Mosca, Grigory Rodchenkov, accusato dalla Wada di essere al centro di un sistema generalizzato di doping.
E ieri tutti i massimi dirigenti si sono allineati su posizioni di collaborazione con la Wada e di fermezza contro il doping, auspicando che la Russia non venga esclusa dalle Olimpiadi, se non altro per non penalizzare gli atleti «onesti», come ha chiesto anche Ievgheni Trofinov, storico coach di Ielena Isinbaieva, due volte campionessa olimpica e attuale detentrice del record mondiale di salto con l'asta.
Il comitato olimpico russo, presieduto dall'ex vicepremier Aleksandr Zhukov, ha promesso punizioni severe se le accuse saranno provate, mentre l'inossidabile ministro dello sport Vitaly Mutko, uno del cerchio magico di Putin, Segnali di distensione che hanno trovato una sponda nel presidente del Cio Thomas Bach concinto che la Russia coopererà.
Doping in Russia, Putin incontra le federazioni.
Schwazer: "Lo sapevo e l'avevo denunciato"
di Marco Lobasso
ROMA - Lo zar Putin convoca i capi delle federazioni sportive russe oggi a Mosca. Il Cremlino reagisce così al terribile report della Wada, che ha messo in ginocchio l'atletica russa e a rischio le Olimpiadi di Rio 2016.
Ieri altri attacchi: «Accuse infondate e senza prove», sostiene proprio il portavoce di Putin, Dmitri Peskov. Difesa immediata dalla Casa Bianca di Obama: «Non c'è motivo di dubitare della Wada». E Russia-Usa torna a essere una sfida politica, oltre che sportiva. Lo sport internazionale rischia di esplodere, con la politica pronta a intervenire. La Wada insiste e chiude il laboratorio antidoping di Mosca (con dimissioni immediate del suo direttore Rodchenkov), il Cio interviene a gamba tesa, al momento sulla carta, e annuncia di essere pronto a ritirare e poi riassegnare le medaglie vinte dagli atleti russi, nonché escludere gli stessi atleti dai prossimi Giochi.
E in questo scenario così incandescente ci pensa Alex Schwazer, il ”grande dopato” poi pentito dell'atletica italiana a gettare altra benzina sul fuoco: «I russi andavano troppo forte e non era normale, nel 2011 ne ebbi la certezza e lo dissi anche ai loro investigatori anti-doping». Tesi confermata anche dalla Procura di Bolzano, che indagò sul caso Schwazer. «Investigando ci rendemmo conto di non avere competenza territoriale su certi documenti importanti - spiega il procuratore Guido Rispoli -. Trasmettemmo il materiale alla Wada e credo che quei documenti possano essere parte del materiale che ha dato il via al clamoroso report contro la Russia».
Nell'inchiesta di Bolzano spuntò anche un database sospeso che ora torna prepotentemente di attualità. Tanto da far dire al medico Sandro Donati, consulente Wada e che ora sta allenando proprio il marciatore Schwazer per rilanciarlo verso Rio 2016: «Vediamo se la Iaaf e il suo presidente Coe faranno chiarezza su quel database, tra l'altro sequestrato a un medico italiano (Giuseppe Fischetto, ndr) che collabora proprio con la Iaaf».
In questa bufera doping, colpiscono anche le dichiarazioni dei tecnici italiani che lavorano in Russia. Ezio Gamba, ct dei russi e amico di Putin: «Lui userà il pugno duro, vedrete. Farà saltare tutti i responsabili». Venti di guerra all'orizzonte, quindi. E anche la Federatletica russa lancia messaggi poco rassicuranti: «La Iaaf sia prudente in questa storia della Wada. C'è un elemento di carattere premeditato».
Doping di Stato, Schwazer: "Dal 2011 ero certo che i russi non fossero puliti"
di Redazione Sport
BOLZANO - «Il mio errore resta, ma ho collaborato con gli investigatori di Mosca. Dal 2011 io ebbi la certezza che i marciatori russi erano dopati. Ma lo sospettavo già dal 2008»: è l'amaro commento dell'ex marciatore azzurro Alex Schwazer - compagno di Carolina Kostner - allo scandalo doping di Mosca. «Il mio errore non si giustifica - dice Schwazer, squalificato per Epo - ma ho detto agli investigatori antidoping russi quel che sapevo sui loro atleti».
Schwazer spiega che sui marciatori russi «ho fatto precisi riferimenti nelle dichiarazioni rese alla Procura della Repubblica di Bolzano fin dall'agosto 2012 e poi confermate davanti alla Procura antidoping del Coni». «Circa due mesi fa - sottolinea l'azzurro in una dichiarazione all'Ansa -, l'Agenzia antidoping russa sulla base degli atti trasmessi alla stessa dalla Procura antidoping del Coni, ha inviato all'avvocato Gerhard Brandstatter (che mi assiste legalmente) una richiesta di collaborazione nell'indagine da loro aperta, invitandomi a rispondere ad una serie di domande che riguardavano i contenuti di un colloquio che avevo avuto con i marciatori della squadra nazionale russa. Ho fornito la mia collaborazione rispondendo con tutta la completezza possibile ai loro interrogativi ed indicando, quindi, i nomi degli atleti che avevano parlato con me e le ammissioni di doping che mi avevano dettagliatamente esternato».
«Già nel 2008 - prosegue Schwazer -, dopo la mia vittoria olimpica, in alcune interviste avevo fatto riferimento ai sospetti di doping che avevo maturato nei confronti di alcuni miei avversari russi. Poi nel 2011, dopo continui casi di doping che avevano coinvolto i marciatori di questo Paese, ho avuto ai Campionati Mondiali di Daeku la certezza del doping del gruppo guidato dall'allenatore Victor Chegin, per loro stessa ammissione. Questo non giustifica il grave errore che ho commesso ricorrendo anch'io al doping, per cui questa dichiarazione va solo intesa come una precisazione di ciò che è realmente avvenuto e che i fatti di oggi stanno, completamente e tristemente, confermando».
"Pelato!". Il bimbo di 11 anni scoppia a piangere in campo: e Collina gli scrive una lettera
"Pelato! pelato!". Gli urlano gli avversari in campo. Lui, 11 anni e malato di alopecia, scoppia a piangere in campo. Non sopportava più le prese in giro per il suo aspetto.
Il piccolo giocatore della Bettinzoli non voleva più giocare ma è stato convinto dal suo allenatore che, successivamente, si è rasato i capelli a zero in segno di solidarietà e vicinanza nei confronti del suo campioncino. Tra coloro che sono venuti a sapere della vicenda c'è Pierluigi Collina, anche lui con alopecia, capo degli arbitri della Uefa e simbolo internazionale del mondo dei fischietti.
Attraverso la Gazzetta dello Sport Collina ha voluto scrivere al giovane calciatore, raccontadogli la sua esperienza e spingendo a tirar fuori il coraggio per amare se stesso così com'è.
"Sei troppo piccolo per potermi conoscere o per sapere chi sono, ma se hai giocato con la PES sulla Playstation magari mi hai visto arbitrare una partita - scrive l'ex arbitro - Anch’io come te ho una caratteristica particolare, non ho capelli né peli e questo per un’alopecia che mi ha colpito quando avevo 24 anni. Devo dire che sono stato più fortunato di te, perché a 11 anni è molto ma molto più difficile. Come arbitro sono stato “bravino” e di sicuro avrei raggiunto comunque i traguardi che ho raggiunto. Certamente però il non avere capelli mi ha reso molto più riconoscibile e famoso".
"Quando ti senti dire “pelato” - prosegue Collina - come è capitato anche a me tante volte, non farci caso. Chi te lo dice è invidioso del fatto che tu riesci comunque a fare quello che vuoi fare, con o senza capelli. Non farci caso perché è con l’indifferenza che puoi dimostrare quanto sia misero chi si esprime così. Il tuo allenatore ha fatto un gesto molto bello, devi esserne fiero. Dimostragli che hai capito il messaggio e non aver paura di far vedere a tutti la tua testa senza capelli. D’altronde tanti personaggi, anche grandi campioni, si radono a zero. Tu hai la “fortuna” - conclude - di non aver bisogno di farlo. Un abbraccio, Pierluigi Collina".
Durant va ko, Westbrook trascina i Thunder.
Vince New Orleans, per Lebron e Cavs 7 di fila
Kevin Durant va ko per un infortunio al ginocchio sinistro verso la fine del secondo quarto di gioco e allora ci pensa Russell Westbrook a trascinare i Thunder (5-3) al successo in trasferta per 125-101 sui Wizards (3-4).
Il numero 0 di Oklahoma City firma una tripla doppia da 22 punti, 11 rimbalzi e 11 assist ed è ben supportato da Dion Waiters (25 punti) e Serge Ibaka (23 punti e 6 rimbalzi). Washington, priva di Bradley Beal e Nenè Hilario, paga la serata negativa di John Wall che non trova mai il ritmo e va a referto con 9 punti (4/13 al tiro) e 5 assist.
LeBron James conduce Cleveland (7-1) alla settima vittoria consecutiva dopo il ko nell'opening night a Chicago. I Cavaliers piegano 118-114 i Jazz (4-3) grazie a 31 punti, 7 rimbalzi e 8 assist del 'prescelto'. Per la franchigia dell'Ohio ottime prove anche di Mo Williams (29 punti, 6 rimbalzi e 6 assist) e Kevin Love (22 punti e 8 rimbalzi). Utah lotta punto a punto ma deve alzare bandiera bianca malgrado 24 punti di Alec Burks.
Senza Kobe Bryant i Los Angeles Lakers (1-6) vanno ko all'American Airlines Arena di Miami contro gli Heat (5-3) con il punteggio di 101-88. Per la franchigia della Florida prestazione monstre di Chris Bosh a referto con 30 punti (9/16 al tiro) e 11 rimbalzi. Ottimo anche Hassan Whiteside anche lui in doppia doppia (19 punti e 15 rimbalzi).
Terzo ko di fila per i Toronto Raptors (5-3) battuti a sorpresa in casa dai Knicks (4-4) 111-109. New York ringrazia il solito Carmelo Anthony (25 punti) e la produzione dalla panchina di Lance Thomas (17 punti) e Langston Galloway (15 punti). Ai canadesi non bastano un DeMar DeRozan da 29 punti e un Kyle Lowry da 23 punti e 9 assist.
Primo successo stagionale di New Orleans Pelicans (1-6) che battono in casa 120-105 i Dallas Mavericks (3-4). Per i Pelicans, che perdono Anthony Davis alla fine del primo tempo per un duro colpo all'anca, grande prova di squadra con 6 uomini in doppia cifra e Ryan Anderson sugli scudi con 25 punti e 11 rimbalzi.
FONTE: Leggo.it
Pippo Russo: il terrorismo ha già vinto
Parigi Saint Denis attacco
14 novembre alle 21:00
Sulle prime è parso un incubo ricorrente. Si era appena terminato di vedere la gara fra le nazionali di Belgio e Italia, che trent’anni dopo commemorava nello stadio ex Heysel una delle tragedie più immani nella storia del calcio. E facendo zapping su un canale satellitare ci si è ritrovati davanti alla stessa scena di trent’anni prima: il campo da gioco invaso dal pubblico che lì cercava riparo. Uno shock terribile, che però era soltanto la premessa di un trauma più devastante. Perché purtroppo l’orrore rappresentato dalla scena che si svolgeva sul terreno dello Stade de France è andato oltre l’Heysel, e raccontava in diretta l’evolversi di una situazione che annichiliva per senso d’impotenza. Una grande capitale mondiale tenuta in pugno da un gruppo d’invasati, e tutto quanto a iniziare da uno stadio e da una partita di calcio.
Vorrei soffermarmi proprio su questo punto, e sui significati che dobbiamo ricavarne. Significati che vanno oltre il calcio, ma che a partire dal calcio trovano una leggibilità da non trascurare. Sappiamo bene che le carneficine della notte parigina sono state compiute in altri luoghi, e che il raid portato a Saint Denis ha prodotto un bilancio meno grave di quanto non sia accaduto altrove. Ma cionondimeno l’attacco allo stadio, dove si giocava una grande amichevole internazionale, rimane del massimo significato. Lo è certamente se si dà retta a una delle ipotesi che circolano in queste ore, secondo cui lo Stade de France era stato eletto a obiettivo di una strage di portata clamorosa (LEGGI QUI), cosa non realizzata perché qualcosa nel piano dei terroristi non avrebbe funzionato. Ma se anche questa ipotesi dovesse perdere credibilità col passare delle ore, rimarrebbe il dato di un raid terroristico a catena, che parte prendendo di mira un impianto sportivo per poi distribuirsi verso altri luoghi dello svago e del tempo libero, come ristoranti e sale concerti. Un disegno ben congegnato per colpire persone che si trovavano in un momento di relax, trasmettendo così un messaggio tanto chiaro quanto brutale: non potete più permettervi uno stato d’animo diverso dalla tensione e dal senso d’assedio.
Dire che nulla più sarà come prima è superfluo, e purtroppo in questo senso il terrorismo ha segnato definitivamente un punto a proprio favore. Perché rischiamo d’essere ricacciati nelle nostre case come in queste ore succede ai parigini, e perché d’ora innanzi andremo con un altro stato d’animo in qualsiasi luogo pubblico. Stadi compresi.
Soprattutto, guardiamo già adesso con angoscia a quella che avrebbe dovuto essere una festa del calcio: gli Europei francesi del prossimo giugno. Mentre ancora si fa la conta dei morti, e si spera che il gran numero di feriti gravi non faccia peggiorare il saldo, una delle preoccupazioni più grandi riguarda proprio Francia 2016. Che a questo punto rischia di diventare un incubo, soprattutto se si soppesa la desolante inefficienza del sistema di sicurezza francese. Specie dopo il massacro compiuto presso la redazione di Charlie Hebdo, ci si sarebbe aspettati ben altra capacità di protezione del suolo nazionale da nuovi attacchi. E certo, è sempre valido l’argomento di chi sostiene che contro questa forma di terrorismo molecolare, in franchising, le azioni di intelligence e prevenzione si fanno enormemente più difficili. Ma resta il fatto che ieri sera, a soli dieci mesi dalla strage di Charlie Hebdo, un gruppo equipaggiato in assetto da guerriglia ha portato a termine indisturbato una serie di blitz in diversi punti della capitale, dopo avere pianificato e organizzato l’azione lungo un periodo di tempo che non sarà stato certo breve. Un disastro clamoroso del sistema di sicurezza francese, quasi sbeffeggiato dalle bombe scagliate fuori dallo stadio mentre sugli spalti si trovava il presidente della repubblica François Hollande.
Comunque vada a finire, sappiamo già che i costi di Euro 2016 in termini di sicurezza saranno esorbitanti. E non si parla soltanto di costi economici, perché il prezzo più alto verrà da altre voci non economiche: le estenuanti misure di sicurezza cui dovranno sottoporsi gli spettatori che vorranno vedere le partite allo stadio, il controllo ossessivo cui in quei giorni verranno sottoposte le città ospitanti, il rischio di abusi polizieschi che a quel punto troverebbero copertura nello stato d’emergenza, e in generale un senso d’insicurezza che cancellerà la dimensione della festa che dovrebbe caratterizzare ogni grande manifestazione sportiva. In questo senso, quand’anche alla fine tutto dovesse filare liscio, Francia 2016 non avrà precedenti paragonabili. Molti colleghi inviati alle Olimpiadi di Atlanta 1996 raccontano con tono tuttora avvilito dei pedanti controlli cui dovevano sottoporsi prima di accedere agli impianti di gara. Nel confronto con Francia 2016, Atlanta 1996 rischia di sembrare una passeggiata. Il terrorismo ha già vinto la sua partita contro il calcio, e sarà molto difficile riprendersi da questo senso di annichilimento.
Pippo Russo
@pippoevai
Terrore in Francia: i tweet del calcio
14 novembre alle 13:25
Come riporta L'Equipe, anche la nazionale francese ha scelto di trascorrere la notte all'interno dello Stade Saint-Denis di Parigi. I francesi hanno scelto per solidarietà di restare insieme alla delegazione tedesca rientrando a Clairefontaine soltanto alle 4 del mattino.
Nonostante l'allarme terrorismo, la FFF ha deciso che martedì verra svolta regolarmente l'amichevole tra Inghilterra e Francia salvo contro-ordini da parte dell'Eliseo. La gara avrà luogo a Wembley. Anche la FA, per ora, ha confermato l'amichevole.
In tutte le partite di calcio di ambito Uefa dei prossimi giorni sarà osservato un minuto di silenzio per gli attentati di Parigi e le squadre scenderanno in campo con il lutto al braccio.
Intanto la nazionale di calcio della Germania ha lasciato la Francia dopo aver trascorso tutta la notte allo stadio per motivi di sicurezza. I calciatori sono partiti questa mattina dall'aeroporto Charles de Gaulle con uno speciale aereo charter della Lufthansa. Veicoli della polizia e agenti armati erano di guardia accanto all'aereo, che è partito da una pista distante dal resto dell'aeroporto.
In Italia il presidente federale Carlo Tavecchio, d'intesa con il presidente del CONI Giovanni Malagò, ha disposto l'osservanza di un minuto di raccoglimento in occasione di tutte le gare in programma durante il fine settimana per ricordare le vittime della tragedia di Parigi. Dalla Serie A ai campionati della Lega Nazionale Dilettanti, tutto il mondo del calcio si stringe attorno alla Francia, duramente colpita da attacchi terroristici.
#PrayForParis
OFFICIAL: All UEFA games in coming days will have black armbands and a minute's silence following events in Paris pic.twitter.com/GtgbSqsMhd
— UEFA EURO 2016 (@UEFAEURO) 14 Novembre 2015
Lo sport italiano e lo sport francese, uniti. #PrayForParis #insieme pic.twitter.com/6VCW6A5G0p
— CONI (@Coninews) 14 Novembre 2015
#PrayForParis pic.twitter.com/LyjR1ht1Dt
— Serie A TIM (@SerieA_TIM) 13 Novembre 2015
Strage di Parigi, la #SerieB ConTe.it in campo contro l'orrore. #PrayForParis ---> https://t.co/qF0oyjL5CD pic.twitter.com/WmenCDfevJ
— Lega B (@Lega_B) 14 Novembre 2015
[...]
Uefa, UFFICIALE: un minuto di silenzio e lutto al braccio in tutte le gare
14 novembre alle 11:41
In tutte le partite di calcio di ambito Uefa dei prossimi giorni sarà osservato un minuto di silenzio per gli attentati di Parigi e le squadre scenderanno in campo con il lutto al braccio.
FONTE: CalcioMercato.com