#NewsHellas + - =
COLPACCIO DI MERCATO: Arriva PAZZINI! Per lui quinquennale da un milione a stagione e coppia da quasi 500 gol con TONI! I particolari qui...
ANNULLATA l'AMICHEVOLE COL NIZZA, a seguito della rinuncia della squadra francese i nuovi avversari saranno i turchi del CAYKUR RIZESPOR; rimangono invariati sede e orario della partita allo Stadio Quercia di Rovereto alle ore 20.30.
SECONDA PARTE DEL RITIRO ESTIVO IN AUSTRIA L'Hellas Verona FC informa che da domenica 2 a sabato 8 agosto la squadra sosterrà la seconda parte del ritiro estivo a Bad Kleinkirchheim, celebre località della Carinzia HellasVerona.it
7 LUGLIO ORE 20.00 È PARTITA LA NUOVA STAGIONE scaligera allo Sporting Center 'Il Paradiso' di Peschiera: I primi ad arrivare sono stati Greco e Pisano alle 18.30, poi ecco capitan Toni che ha accolto i neo acquisti Souprayen e Siligardi, presentati al resto del gruppo dal team manager Sandro Mazzola. Assenti Hallfredsson, Marquez, Moras e Viviani, che stanno usufruendo di alcuni giorni supplementari di riposo concordati con la Società, dopo gli impegni avuti con le nazionali. HellasVerona.it
COMINCIA IL DOPO BORDIN: Ufficiale il secondo di MANDORLINI sarà Diego BORTOLUZZI dall'UDINESE, ex centrocampista che incrociò la sua carriera con quella di TONI al TREVISO, con lui anche Andrea ZANCHETTA collaboratore tecnico.
PROCESSO CRACK PARMALAT, UDIENZA PER PASTORELLO In questi giorni in Tribunale a Parma si è tenuta una delle udienze del processo a carico di Gian Battista Pastorello, imputato nella sua qualità di ex presidente dell'Hellas Verona, società calcistica che i magistrati della Procura di Parma ritengono che fosse occultamente controllata da Calisto Tanzi. I legali di Pastorello hanno chiesto che vengano citati venti testimoni, tra loro anche Arrigo Sacchi e Adriano Galliani GazzettaDellEmilia.it
VERONA, QUALE FUTURO PER I GIOVANI DELLA PRIMAVERA? In questo articolo di MondoPrimavera.it il futuro più prossimo dei giovani scaligeri già appetiti nelle serie minori...
LA PRIMA FASE DELLA PREPARAZIONE SI CHIUDERÀ CON L'AMICHEVOLE CONTRO IL NIZZA sabato 25 luglio allo Stadio Quercia di Rovereto fischio d’inizio alle 20.30...
[Commenta qui sotto o sulla pagina Facebook di BONDOLA/=\SMARSA, condividi a piè di pagina, contenuti liberamente riproducibili salvo l'obbligo di citare la fonte: BondolaSmarsa.BlogSpot.com]
DICONO + - =
Così il giovane DE VITA rientrato dal prestito a Lanciano «A Lanciano pensavo di avere più possibilità, purtroppo nel mio ruolo c'era molta gente però devo dire che mi sono trovato bene con la squadra e l'allenatore. A Monza ero arrivato per giocare tutte le partite, poi ho avuto anche problemi fisici e ho giocato di meno; era un problema al ginocchio, ma ora sto meglio. Come sto a Verona? Io all'Hellas sto bene, sicuramente c'è un grande direttore che ha avuto esperienza a Napoli e può fare molto bene. Il presidente ha fatto un'ottima scelta. Bigon ha fatto ottime stagioni a Napoli» TuttoMercatoWeb.com
RAFAEL a SkySport «L'obiettivo principale resta salvezza, gli obiettivi dei singoli vanno lasciati da parte per il bene del gruppo. Col lavoro cercheremo di arrivare ad una salvezza tranquilla. Abbiamo la fortuna di lavorare in questa società, ora dobbiamo solo crescere ed essere all'altezza» TuttoMercatoWeb.com
Il neoacquisto SILIGARDI «Ho scelto il Verona perché ha un sistema di gioco che può esaltare le mie qualità e un allenatore che stimola molto. E poi c'è una piazza molto invitante: molti vorrebbero giocare qui. Toni? Fa effetto, giocare con un campione del mondo è speciale. Nella mia carriera ho un solo rimpianto, e cioè l'esperienza di Bologna. Pazzini? Magari, se venisse anche lui, la qualità in attacco aumenterebbe notevolmente» CalcioNews24.com
TONI Campione del Mondo il 9 Luglio 2006 a Berlino «Fin da bambino sogni di poter giocare e vincere una finale Mondiale. Ci sono riuscito e di quella notte ricordo ogni istante, ogni attimo. Alzare la coppia al cielo? Una delle più grandi emozioni della mia vita sportiva. Quando Fabio (Grosso, ndr) ha segnato il rigore decisivo ammetto di aver perso la cognizione del tempo. Quel gruppo è entrato nella storia del calcio, onorato di averne fatto parte…» HellasVerona.it
Bosko JANKOVIĆ felice per il rinnovo «Mai avuto dubbi: volevo fortemente continuare ad essere un giocatore dell’Hellas e così sarà. Qui sto benissimo, i miei figli e mia moglie pure. Verona è una piazza eccezionale e statene certi: continuerò a dare tutto me stesso per questa maglia. Non è una promessa, è una certezza!» HellasVerona.it
Mattia VALOTI dopo la firma del rinnovo «Sono chiaramente molto legato al Verona che mi ha fatto esordire in Serie A e pertanto felice di questo rinnovo. Ringrazio il presidente, la dirigenza e tutta la famiglia Hellas, con i tifosi in testa» LArena.it
Antonio Dell'Aglio agente di GOMEZ TALEB sul rinnovo fino al 2018 di Juani con l'HELLAS «Da parte del ragazzo c'è grande soddisfazione nel continuare il cammino con il Verona, anche se non posso negare che qualche richiesta d'informazioni da parte di altre società c'è stato. L'Hellas però è sempre stata la priorità per lui» TuttoMercatoWeb.com
La giornata gialloblù a Villa dei Cedri |
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
VITA DA EX: Il neopromosso BOLOGNA prova a convincere LONGO. 'GENOA o VERONA' TACHTSIDIS non considera altre ipotesi. Dalla Germania il COLONIA chiama SØRENSEN. OBBADI? Non sembra destinato a rimanere a Monaco. CACIA in uscita dal BOLOGNA che evidentemente per la Serie A cerca altri profili in attacco, su Daniele vigilano BARI e SALERNITANA... Il 23enne CIRIGLIANO vicino agli statunitensi del DALLAS che lo vorrebbero in MLS...
SERIE A: ATALANTA a rischio retrocessione! Il CAGLIARI spera nel ripescaggio...
TOUR DE FRANCE, maxicaduta per 30! Giù anche CANCELLARA...
MONDIALI CALCIO FEMMINILE: Gli USA battono il GIAPPONE per 5 a 2 e conquistano il terzo titolo iridato
CALCIOMERCATO SERIE A: La ROMA presenta IAGO FALQUE, ufficiale PIRLO al NEW YORK in MLS. SALAH corteggiatissimo dall'INTER ma la FIORENTINA, già d'accordo da Gennaio col CHELSEA (anocra proprietario del cartellino) e col giocatore non ci stà, chiama in causa le regole sul fairplay ed accusa i nerazzurri a tutto campo 'Se ci fosse trasparenza sulle regole, l'Inter dovrebbe scendere in B!' E il giocatore? Fa la 'star' via Twitter 'Grazie per apprezzarmi in questo modo!'
FORMULA 1: HAMILTON re di Silverstone per la terza volta, seconda l'altra Mercedes di ROSBERG davanti ad un ottimo VETTEL...
COPA AMERICA AL CILE! Beffata ai rigori l'ARGENTINA di MESSI...
RASSEGNA STAMPA + - =
PARMA CALCIO, UDIENZA DEL PROCESSO A CARICO DELL'EX PRESIDENTE DELL'HELLAS VERONA
Scritto da Redazione Lunedì, 06 Luglio 2015 10:36
I legali di Pastorello, Matteo Faggioli e Luca Sirotti, hanno chiesto che vengano citati venti testimoni, tra loro anche Arrigo Sacchi e Adriano Galliani.
Parma, 6 luglio 2015 - di Salvatore Pizzo -
Nonostante il Parma Calcio sia stato azzerato da un nuovo fallimento a dodici anni di distanza, non mancano i contraccolpi giudiziari relativi al passato crack del club emiliano, che nel 2003 fu travolto dal default della Parmalat, vicende finanziarie che stando alle carte processuali portano ancora una volta in Canton Ticino.
In questi giorni in Tribunale a Parma si è tenuta una delle udienze del processo a carico di Gian Battista Pastorello, imputato nella sua qualità di ex presidente dell'Hellas Verona, società calcistica che i magistrati della Procura di Parma ritengono che fosse occultamente controllata da Calisto Tanzi, l'ex patron della Parmalat che controllando già il Parma Calcio non poteva detenere un'altra squadra di serie A e stando alle accuse contestate, avrebbe agito per il tramite di Pastorello che in passato è stato anche direttore sportivo del Parma Calcio. Pur trattandosi di una materia apparentemente di competenza della sola giustizia sportiva, gli inquirenti di Parma ritengono che ciò, se provato, avrebbe contribuito ad ingigantire il dissesto finanziario di quello che fu il Parma A. C. e quindi della Parmalat di cui era uno dei tanti asset. I legali di Pastorello, Matteo Faggioli e Luca Sirotti, hanno chiesto che vengano citati venti testimoni, tra loro anche Arrigo Sacchi e Adriano Galliani, il primo nella qualità di ex direttore tecnico del Parma tra il 2002 e il 2003 e il secondo in qualità d presidente della Lega calcio italiana. Nell'elenco presentato dai legali e che dovrà essere vagliato dal Tribunale figura anche l'ex presidente dell'Hellas Verona Alberto Mazzi.
Il collegio giudicante presieduto da Gennaro Mastroberardino, con a latere Luca Agostini ed Enrico Vernizzi, intenderebbe riunire il procedimento con quello a carico di Gustavo Carlos Mascardi, procuratore sportivo di nazionalità argentina, a quale secondo le accuse, tutte da provare, mosse dal pubblico ministero Paola Dal Monte, verrebbero imputate presunte operazioni finanziarie relative alla compravendita di due calciatori sudamericani, per complessivi 8 milioni di dollari versati sui conti luganesi di una società panamense riconducibile allo stesso procuratore argentino, le filiali di Lugano del Banco del Sempione e di Credit Agricole. In realtà parte di quei soldi, secondo la Procura di Parma, non corrispondevano al reale valore delle operazioni e sarebbero stati prelevati in contanti e trasferiti su altri conti svizzeri. Per problemi di notifica degli atti in Argentina i giudici di Parma hanno preferito aggiornare entrami i processi al 16 luglio.
FONTE: GazzettaDellEmilia.it
VERONA, QUALE FUTURO PER I GIOVANI DELLA PRIMAVERA?
Simone Negri 3 luglio 2015
E’ tempo di programmazione in casa Hellas Verona. La Prima squadra scaligera l’11 luglio inizierà ufficialmente la stagione 2015/16, mentre la Primavera, come vi abbiamo spiegato ieri, tornerà in campo il 23 per il raduno ed i primi test atletici. Alla luce di una rosa composta in gran parte da giocatori classe ’96, la Primavera gialloblu dovrà giocoforza essere rivoluzionata, con l’ingresso di molti giovani degli Allievi Nazionali ed il salto nel calcio dei “grandi” per tanti elementi della passata stagione. Tra questi, i più promettenti potrebbero partire in ritiro agli ordini di Mandorlini per poi valutare un’eventuale partenza in prestito: ci saranno Pierluigi Cappelluzzo e Mohamed Fares, ma anche il capitano Andrea Boni ed i centrocampisti Luca Checchin e Alimeway Salifu. L’attaccante Cappelluzzo è molto richiesto in cadetteria, mentre per gli altri le prossime settimane saranno decisive in vista del futuro.
Chi ha già lasciato il Verona è il portiere Jonathan Nervo, sceso in Serie D dove vestirà la maglia del Levico Terme, così come Alberto Tentardini che è tornato a Como e Francis Boateng all’Inter, entrambi per fine prestito. Da valutare le situazioni di altri giovani che hanno fatto molto bene in gialloblu, come Enrico Bearzotti, Jacopo Rossi e Alessandro Speri, i quali potrebbero restare a Verona come fuoriquota oppure partire in prestito.
FONTE: MondoPrimavera.it
13:03 | giovedì 09 luglio 2015
Verona, Siligardi a Sky: «Toni? Sarà speciale»
Il nuovo giocatore dell'Hellas: «Qui anche per Mandorlini»
di Giovanni Maffeis - twitter:@giomaff092
SILIGARDI VERONA SERIE A - Un volto nuovo per Andrea Mandorlini. Luca Siligardi, da pochi giorni nuovo giocatore dell'Hellas Verona, ha parlato ai microfoni di Sky Sport dei suoi primi giorni in gialloblu: «Ho scelto il Verona perché ha un sistema di gioco che può esaltare le mie qualità e un allenatore che stimola molto. E poi c'è una piazza molto invitanti: molti vorrebbero giocare qui. Toni? Fa effetto, giocare con un campione del mondo è speciale. Nella mia carriera ho un solo rimpianto, e cioè l'esperienza di Bologna. Pazzini? Magari, se venisse anche lui, la qualità in attacco aumenterebbe notevolmente».
FONTE: CalcioNews24.com
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Verona, De Vita: "Mi paragonano a Menez. Bigon ottimo"
10.07.2015 17.32 di Gianluca Losco Twitter: @MrLosco
Reduce dal doppio prestito a Lanciano e Monza, Pasquale De Vita è tornato all'Hellas Verona, in attesa di sapere cosa ci sarà nel suo futuro. TuttoMercatoWeb ha contattato in esclusiva l'attaccante, che ha un contratto in scadenza nel 2016.
"A Lanciano pensavo di avere più possibilità, purtroppo nel mio ruolo c'era molta gente però devo dire che mi sono trovato bene con la squadra e l'allenatore. A Monza ero arrivato per giocare tutte le partite, poi ho avuto anche problemi fisici e ho giocato di meno; era un problema al ginocchio, ma ora sto meglio".
Ora è rientrato all'Hellas, dove comunque è cresciuto calcisticamente: come si trova in questo club?
"Io all'Hellas sto bene, sicuramente c'è un grande direttore che ha avuto esperienza a Napoli e può fare molto bene. Il presidente ha fatto un'ottima scelta. Bigon ha fatto ottime stagioni a Napoli".
Adesso cosa c'è nel suo futuro? Ha già avuto contatti?
"Qualcuno ha chiamato il mio procuratore per chiedere informazioni, vediamo cosa decidiamo insieme".
C'è un giocatore a cui si ispira particolarmente?
"Dicono che assomiglio a Menez come tipo di gioco, ma il mio giocatore preferito è sempre stato Cristiano ROnaldo. Si è costruito con il lavoro, non è solo talento come Messi; è diventato così grazie al lavoro che ha fatto. Messi è talento puro ed è ineguagliabile".
SERIE A
Verona, Jankovic: "Mai avuto dubbi sul rinnovo. Qui sto benissimo"
09.07.2015 16.39 di Pietro Lazzerini
Fresco di rinnovo (non ancora ufficializzato), Bosko Jankovic ha rilasciato alcune battute raccolte da L'Arena: "Mai avuto dubbi volevo fortemente continuare ad essere un giocatore dell'Hellas e così sarà. Qui sto benissimo, i miei figli e mia moglie pure. Verona è una piazza eccezionale e statene certi: continuerò a dare tutto me stesso per questa maglia. Non è una promessa, è una certezza".
ALTRE NOTIZIE
Verona, Rafael: "Abbiamo un obiettivo comune che si chiama salvezza"
09.07.2015 15.21 di Simone Bernabei
Il portiere del Verona Rafael ha parlato a Sky Sport della nuova stagione appena iniziata: "L'obiettivo principale resta salvezza, gli obiettivi dei singoli vanno lasciati da parte per il bene del gruppo. Col lavoro cercheremo di arrivare ad una salvezza tranquilla. Abbiamo la fortuna di lavorare in questa società, ora dobbiamo solo crescere ed essere all'altezza".
SERIE A
Verona, Siligardi: "Scelto questo club per Mandorlini e sistema di gioco"
09.07.2015 14.29 di Simone Bernabei
L'attaccante del Verona Luca Siligardi ha parlato a Sky Sport della scelta ricaduta sul club scaligero: "Ho scelto il Verona perché ha un sistema di gioco che potrebbe esaltare le mie qualità, oltre ad un allenatore che regala molti stimoli e alla grandezza della piazza. Toni? Fa effetto poter giocare con lui, può aiutarmi. Rimpianti? L'anno a Bologna, avrei potuto sfruttare meglio l'occasione. Pazzini? Ce lo vedrei bene al Verona, arrivasse aumenterebbe certamente il nostro peso in attacco".
ALTRE NOTIZIE
Verona, Valoti: "Sbarco su Twitter per festeggiare il rinnovo"
08.07.2015 17.38 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
"Per festeggiare il mio nuovo contratto ho deciso di sbarcare su Twitter! Seguitemi... e forza Hellas", con questo post sul noto social network Mattia Valoti, giovane centrocampista del Verona, ha deciso di festeggiare il prolungamento di contratto con il club scaligero arrivato nella giornata di ieri.
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Juanito rinnova col Verona, l'ag: "Sempre stata la priorità"
07.07.2015 18.38 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
Due ore fa è arrivato l'ufficialità del rinnovo di Juanito Gomez con il Verona. Ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com ha preso la parola l'agente Antonio Dell'Aglio: "Da parte del ragazzo c'è grande soddisfazione nel continuare il cammino con il Verona, anche se non posso negare che qualche richiesta d'informazioni da parte di altre società c'è stato. L'Hellas però è sempre stata la priorità per lui". Gomez (30) ha messo la firma su un nuovo contratto triennale.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
10.07.2015
IL RICORDO. Le notti di Berlino. Magiche per gli azzurri e per gli italiani.
Luca Toni in azzurro
Pure per l'uomo simbolo dell'Hellas di oggi.Ieri, 9 anni fa, Luca Toni si laureava campione del mondo, con l'ormai leggendaria Italia guidata dal commissario tecnico Marcello Lippi. E in un momento di relax, tra un allenamento e l'altro, nel quartier generale di Peschiera, si ricordano quei momenti: «Fin da bambino sogni di poter giocare e vincere una finale Mondiale» ha raccontato ieri Toni dalle colonne del sito ufficiale del Verona. «Ci sono riuscito e di quella notte ricordo ogni istante, ogni attimo». La Francia passa in vantaggio, e sale la paura. Materazzi pareggia. Poi c'è la testata di Zidane al difensore azzurro. La sofferenza finale, i rigori. Il tiro decisivo di Grosso.Toni non ha lasciato cadere nessun ricordo di quella notte: «Alzare la coppa al cielo? Una delle più grandi emozioni della mia vita sportiva. Quando Fabio ha segnato il rigore decisivo ammetto di aver perso la cognizione del tempo. Quel gruppo è entrato nella storia del calcio, onorato di averne fatto parte...».
10.07.2015
Conta solo buttar dentro il pallone...
Un Fermo Immagine dedicato alla famiglia Rebonato, che conosciamo da oltre quarant'anni. La prima volta, negli anni Settanta, fu ad Isola della Scala. Una cena estiva, un pallone e un completo di lana gialloblù: che regalo! Maglietta su misura con righe strette e numero nove rosso, pantaloncini bianchi e calzettoni senza piede blu con bordi gialli. Oggi possiamo ammetterlo: allora, eravamo raccomandati. La famiglia Rebonato ha vestito il Verona e altre squadre per almeno vent'anni. Telai veri e maglie griffate con una minuscola etichetta verde sul bordino. Le maglie del Verona che circolavano in città erano rarissime, per lo più conquistate a suon di spintoni da parte di giovani tifosi nella consueta invasione di fine campionato quando dalla curva partiva il coro. «Andiam giù in parterre, prepariamo l'invasion...».
Per il resto le solite t shirt dell'Upim o della Coin con le maglie di Milan, Inter e Juve a strisce larghe, nemmeno tanto attuali all'epoca. In Italia la tradizione delle maglie sportive è sempre stata molto conservatrice. Da bimbi trovavamo troppo sgargianti le divise dell'Olanda, figurarsi la maglia dello Zaire con l'animale sul petto o quella del Bastià con il Corso in bellavista. Che bello essere stata l'ultima nazionale ad arrendersi al marchio tecnico sulla maglia. Insomma potremmo riempire fiumi di inchiostro parlando del sapore e del colore delle maglie. Inutile non dire la verità. Seppur adeguandosi al marchio, che a nostro parere essendo nato con altri sport, difficilmente c'entra il gusto dei calciofili, anche la seconda e terza maglia del Verona sono anonime e troppo pompate sia nel nero che nel giallo Anas. Ben fatte, ben pensate e ben definite, ma fuori tema. Magari, almeno lo stemma, peraltro già in più nella nostra idea di maglia anni Settanta, avrebbe potuto richiamare il giallo e il blu. In molti tifosi hanno fatto una vera e propria battaglia per i simboli e l'identità del Verona.
La stessa società fece un comunicato sul tema simboli e colori che fu mal digerito dall'altra parte della Diga e ovviamente gradito dai tifosi del Verona. Comunque ragazzi credeteci non è l'abito che fa il monaco. La prima maglia sarà sicuramente soddisfacente e soprattutto gialloblù. Così va il calcio, cosi funziona il merchandising. Pensate al nome Hellas troppo ostentato o su quel blu notte che non ha mai rappresentato a lungo il blu chiaro del Calcio Verona, quello rimasto sulle bandiere dei tifosi. Così va il calcio, cosi funziona il merchandising. In tanti anni di storia sono state numerose le fusioni del club scaligero, anche se l'ultima è arrivata negli anni cinquanta con l'Hellas di Borgo Roma che venne assorbita dal Verona del Vecchio Bentegodi. Un'intuizione di Giorgio Mondadori che aveva portato la squadra alla prima serie A della sua storia e aveva identificato come «cantera» l'Hellas che giocava in via San Giacomo. Da lì in poi tutti l'avrebbero chiamato A.C. Verona. Insomma la gran parte di noi è cresciuta con l'acca puntata prima del nome Verona e con le ultime pagine delle figurine Panini. Cos'è Hellas? Una specie di parola d'ordine fra noi veronesi, non certo una squadra.M aglie, nomi, simboli, gadget, eventi, pass, sky box, sky pass e sky line, sky lunch e media partner sono il progresso inarrestabile del gioco più bello del mondo. Ma la verità amici è un'altra: quello che conta è buttarla dentro e fare i punti.
09.07.2015
Mandorlini suona la carica all'Hellas «Si volta pagina, bisogna dare di più»
«Sono molto contento di essere rimasto, è quello che volevo. Ormai Verona è casa mia Sono rimasti giocatori importanti ma voglio ringraziare anche quelli che sono andati via Un tridente d'attacco con Pazzini, Toni e Setti? Io farei sempre giocare il presidente...»
I giocatori del Verona con lo staff tecnico prima dell'allenamento all'interno del Parco Termale di Colà Villa dei Cedri. La preparazione continuerà oggi e domani a Peschiera FOTOSERVIZIO EXPRESS
Nessuno allena in A e B la stessa squadra da più tempo. Solo Bagnoli è rimasto più a lungo sulla panchina gialloblù. Un legame che difficilmente si potrà sciogliere. Andrea Mandorlini l'ha ribadito anche ieri pomeriggio, al Parco Termale Villa dei Cedri di Colà dove il Verona si è trasferito per il primo giorno di lavoro atletico e relax per riprendere confidenza con i compagni, lo staff tecnico, i dirigenti. Manca più di un mese alla sfida agonistica di Coppa Italia ma l'avventura è già iniziata. «Sono venuto fin qua per sentire che cosa mi dice il mister», ha detto sorridendo il sindaco Flavio Tosi che in poche ore si è diviso tra la presentazione ufficiale del Chievo al Bottagisio e la prima uscita ufficiale dell'Hellas a Colà.
«Un vanto per tutta la nostra città - ha detto Tosi - avere due squadre che giocano nel massimo campionato italiano». Ma a Colà si parla soprattutto si Hellas, comincia la terza stagione consecutiva in A, si riparte con Mandorlini in panchina. «Le nostre vacanze sono finite - attacca l'allenatore del Verona -, ora sfruttiamo il benessere di questo centro per cominciare la stagione, per lavorare in un clima e in un ambiente che facilitano oò nostro allenamento. Io sono pronto, sono molto carico per iniziare la mia sesta stagione con questo club. Mi sento parte integrante di questa città e di questo gruppo, l'avevo detto anche prima del rinnovo del contratto. Questo mi rende felice e orgoglioso. È quello che volevo ed è quello che ho ottenuto. Abbiamo due anni davanti per lavorare insieme e per raggiungere nuovi obiettivi».
In estate si ragiona, si fanno progetti, si costruiscono squadre, si pongono traguardi da raggiungere. «Il nostro obiettivo? È la salvezza, inutile pensare ad altro. Dobbiamo arrivarci il prima possibile. Magari facendo un punto in più dell'anno scorso. Fondamentale voltare pagina ma è meglio non alzare subito l'asticella. «Sono stati due anni importanti - spiega Mandorlini - e non possiamo dimenticare che il Verona ha raccolto cento punti in due campionati ma mi rendo conto che parlare del passato non conta più e ora pensiamo ad iniziare questa stagione. Tutti vogliono migliorare. Il presidente, i nostri tifosi, i giocatori, anch'io voglio fare sempre meglio».Sono arrivati rinnovi importanti come Jankovic, Gomez, Rafael... Tanti giocatori sono rimasti, qualcuno se n'è andato, qualche altra farà le valige fra qualche giornata ma lo «zoccolo duro» della squadra c'è. Si va avanti con un'idea chiara.
«Il Verona che sarà? È un periodo particolare, non possiamo volere sempre tutto e subito, ci vorrà tempo - sottolinea il mister gialloblù -. La società ha fatto bene a rinnovare il contratto ai calciatori che hanno dato molto e che faranno ancora tanto. Colgo l'occasione per ringraziare chi c'è stato, chi ha dato il suo contributo nella stagione scorsa e in quella precedente. Adesso si parte, ci aspetta un'altra stagione importante. Quelli che sono rimasti e quelli che sono arrivati devono mettersi subito a correre».
Tra quelli che non ci sono più anche Roberto Bordin, da anni il vice di Mandorlini. La società ha deciso di non rinnovargli il contratto. «È stato il mio capitano per dieci anni, per cinque è stato il mio vice - racconta l'allenatore del Verona - è stata una decisione sofferta. Le nostre strade si dividono, almeno per il momento, ma non escludo che si possano incrociare ancora». Quand'era arrivato a Verona aveva detto che avrebbe voluto ripercorrere la strada di Bagnoli. È sicuramente sulla buona strada visto che è l'allenatore più longevo in A e B sulla stessa panchina. «Meglio non fare gesti scaramantici - butta lì con un sorrisetto - e godiamoci questi due anni che abbiamo davanti. Io come Bagnoli? Sarà dura raggiungerlo intanto spero anch'io di festeggiare ottant'anni in salute come ha fatto lui. Per quanto riguarda il mio legame con l'Hellas vuol dire che qualcosina abbiamo fatto». E Pazzini? Arriva non arriva? È già una questione di moduli. «C'è un interesse - conclude - ho già allenato il Pazzo e so che cosa può dare. Che modulo adotterei con Setti, Toni e Pazzini in attacco? Il presidente giocherebbe sempre...».
Luca Mantovani
09.07.2015
Rinnovano anche Rafael e Jankovic
Bosko Jankovic ha rinnovato
Giornata di rinnovi in casa Hellas. Continua l'avventura in gialloblù per Bosko Jankovic, Rafael e Nicolas. Ieri mattina, l'attaccante serbo, accompagnato dal procuratore Silvano Martina, ha firmato nella sede di via Belgio il rinnovo di contratto. «Mai avuto dubbi - ha detto Bosko - volevo fortemente continuare ad essere un giocatore dell'Hellas e così sarà. Qui sto benissimo, i miei figli e mia moglie pure. Verona è una piazza eccezionale e statene certi: continuerò a dare tutto me stesso per questa maglia. Non è una promessa, è una certezza».Avanti con l'Hellas anche Rafael de Andrade e Nicolas, i due portieri brasiliani del Verona. Anche loro hanno firmato in contemporanea il rinnovo del contratto.
AL LAVORO. Oggi i gialloblù riprenderanno gli allenamenti a Peschiera. Doppia seduta di lavoro - alle 10 e alle 17 ed 30 - sempre a porte aperte. Domani lo stesso programma.
TUTTI A BAD. Da domenica 2 a sabato 8 agosto la squadra gialloblù sosterrà la seconda parte del ritiro estivo a Bad Kleinkirchheim, celebre località della Carinzia. Per il terzo anno consecutivo il Verona si presenterà in Austria per rifinire al meglio la condizione prima dell'inizio degli impegni ufficiali. Dopo l'amichevole internazionale con l'Amburgo in programma il 1. agosto i gialloblù torneranno al lavoro e soggiorneranno per una settimana al Thermenwelt Hotel Pulverer.
L.M.
08.07.2015
Bortoluzzi e Zanchetta nello staff di Mandorlini
Diego Bortoluzzi e Andrea Zanchetta, i nuovi dello staff tecnico
Piedi buoni nello staff tecnico del Verona. Il vice di Andrea Mandorlini sarà Diego Bortoluzzi, storico secondo di Francesco Guidolin al Palermo, al Parma e all'Udinese, da calciatore capitano e leader da irriducibile centrocampista del Treviso dei miracoli in cui giocava anche Luca Toni, con cui Bortoluzzi ha lavorato pure nel campionato 2004-2005 quando il Palermo venne promosso in A. Bortoluzzi, ora quarantanovenne, da giocatore ha vestito anche le maglie di Atalanta, Piacenza, Vicenza, Brescia, Pro Sesto, Venezia, Avellino e Siena. Mandorlini si stacca così da Roberto Bordin, suo vice per nove anni fra Bologna, Padova, Siena, Sassuolo, Cluj e Verona. La società ha deciso di affiancare al riconfermato Enrico Nicolini come collaboratore tecnico un profilo giovane come Andrea Zanchetta, reduce dall'annata da allenatore della Berretti dell'Alessandria dopo la stagione alla Primavera della Juventus ed una carriera da giocatore di alta qualità, uomo d'ordine e trequartista ma anche specialista nelle punizioni. Come preparatori atletici restano Andrea Bellini, Mauro Marini e Giorgio Panzarasa, il preparatore dei portieri sarà ancora Ermes Morini, il match analyst Simone Baggio.
SI COMINCIA. Dopo il raduno di ieri a Peschiera, il Verona svolgerà oggi una doppia seduta di allenamento al parco termale Villa dei Cedri di Colà di Lazise. La prima dalle 10.30 fra palestra e piscina, la seconda dalle 16.30 sarà soprattutto atletica. L'attività terminerà attorno alle 19. Domani e venerdì due allenamenti, alle 10 e alle 17.30, aperti al pubblico a Peschiera. Venerdì sera alle 21 la presentazione allo stadio Olivieri di via Sogare. I cancelli saranno aperti dalle 19.30.
A.D.P.
08.07.2015
Matrimonio gialloblù Juanito sposa l'Hellas
«Sono contento di restare ancora, il Verona è gran parte della mia vita La gara più bella? Sono tante ma quella con la Juve ha un sapore speciale Ancora adesso la gente mi ferma per strada e mi ringrazia per il gol...»
Juanito avrà ancora il 21, numero di mille battaglie
Maglia bianca e il sorriso dei giorni migliori. Fresco di firma fino al 2018. Da Buenos Aires alla sede del Verona, alla faccia del fuso orario. Le 13 sono trascorse da qualche minuto. Juanito Gomez dispensa sorrisi, testimone fra i più fedeli della parabola dell'Hellas degli ultimi anni. Prima sull'orlo del precipizio, poi in paradiso. Un simbolo ormai. A Verona per la vita.
Gomez, quanto vale questa firma? «Dice che Verona è gran parte della mia vita sportiva. Quindi vale tanto. Sono molto contento di restare in questa società».
La sua partita più bella? «Tantissime, soprattutto quelle in rimonta al Bentegodi. Ricordo quelle col Modena o col Brescia, così come il derby col Vicenza. Se devo dirne una però scelgo l'ultima con la Juve. Quando la gente mi vede per strada continua a ringraziarmi».
Dove ha visto la finale di Copa America? «A Cesenatico, dov'ero per allenarmi. L'ho vista in albergo da solo. E ho sofferto. Le partite di solito le guardo con calma, i miei amici invece non sono mai tranquilli. Arrivano anche ad insultare i giocatori. Sbagliato, perché so i sacrifici che fanno. Anche per questo volevo vincesse l'Argentina, speravo almeno nella Copa America dopo aver perso i mondiali l'anno scorso».
Il suo preferito dell'Argentina oltre a Messi? «Di Maria».
Dopo due stagioni di A e due gol alla Juve sanno finalmente in Argentina chi è Juanito Gomez? «Direi di sì. Quando eravamo in B i gol in Argentina li facevano vedere il giorno dopo, adesso in diretta. Fa piacere, mi arrivano complimenti e tanti messaggi...».
È rimasto in contatto con qualcuno dei suoi vecchi maestri? «Con Giusti e Pumpido, campioni del mondo in Messico. Ho cominciato nella loro scuola calcio, ero piccolo. Spesso mi mandano i loro saluti da mio padre. Bello, in Argentina sono due leggende».
Quanto avverte il richiamo della sua terra? «Il legame con la tua città e i tuoi affetti c'è sempre. Tutti quanti vorranno un giorno tornare a casa. Ora non so cosa farò, di sicuro qua sto bene».
Libri di economia ce ne sono ancora a casa sua? «Li dovrei cercare, ma non so se li troverei. Mio padre lavora in quel settore, non avessi fatto il calciatore avrei preso quella strada. È andata diversamente invece».
Le sue vacanze? «Una settimana in Grecia ospite di Tachtsidis, poi a casa con la famiglia a Buenos Aires».
Offerte rifiutate in questi anni? Quando disse no al Bari forse? «Non rifiutai io, fu il presidente Martinelli ad opporsi. Io ero convintissimo di andare a Bari, forse avrei fatto la scelta sbagliata. In ogni caso dico grazie a Martinelli».
Grazie anche a Gigi Simoni a Mandorlini e a chi? «La lista sarebbe interminabile. Comincio da Varrella e Fusi, che mi allenarono al Bellaria. Quando arrivai in Italia pensavo solo al pallone, a fare confusione e basta. Varrella mi ha insegnato tanto. Grazie anche a Prisciantelli che mi ha preso all'Hellas, ma il mio top sono stati Gigi Simoni e Torrente al Gubbio che mi hanno permesso di poter aprire le porte di Verona e lavorare con Mandorlini».
Un aggettivo per Setti? «È un presidente moderno, ma anche ambizioso».
Cosa le ha dato Toni? «Ci ha dato tanti gol, ci ha portato saggezza ed esperienza. Ci ha fatto capire come bisogna comportarsi in certe situazioni. È fantastico stare a fianco di un campione del mondo».
Riuscirà a giocare fino a 40 anni? «Dipende da lui. Se continua così ce la può fare. Non gli manca molto...».
Gomez invece ha un limite? «Il più tardi possibile, giocare a pallone è la cosa più bella del mondo. Guardate Del Piero. Non credo l'abbia fatto per soldi, eppure anche se non ai livelli della Juve ha voluto continuare fino all'ultimo a vivere lo spogliatoio e a fare quel che in fondo sappiamo fare meglio».
Le piace la definizione di giocatore totale? O si sente sempre un attaccante? «Sono un attaccante io, mi piace giocare davanti. Non posso però scegliere di mettermi a due metri dalla porta. In tutti i lavori bisogna adattarsi e fare quel che dice il capo».
Come sarà il prossimo anno? «Quando si inizia vuoi sempre fare meglio degli anni passati, è normale. Giusto avere ambizioni, giusto voler crescere. Sappiamo però che il campionato sarà duro e difficile, ce l'hanno detto anche certi periodi vissuti l'anno scorso».
Alessandro De Pietro
07.07.2015
Hellas, altro rinnovo
C'è Valoti per Mandorlini
Mattia Valoti ha rinnovato con il Verona
Ci sarà anche Mattia Valoti nel prossimo Verona. Oggi il centrocampista ex dell'Albinoleffe ha firmato il suo contratto per l'Hellas. “Sono chiaramente molto legato al Verona – le parole di Valoti - che mi ha fatto esordire in Serie A e pertanto felice di questo rinnovo. Ringrazio il presidente, la dirigenza e tutta la famiglia Hellas, con i tifosi in testa”.
7.07.2015
Hellas, Diego Bortuluzzi sarà il vice di Mandorlini
Diego Bortoluzzi, nuovo vice di Mandorlini
Diego Bortoluzzi è il nuovo allenatore in seconda del Verona, con Andrea Zanchetta collaboratore tecnico a fianco del riconfermato Enrico Nicolini. Bortoluzzi, vice negli anni scorsi anche di Palermo, Parma e Udinese, prende il posto di Roberto Bordin. Il Verona ha ufficializzato lo staff tecnico della prossima stagione, ovviamente capitanato da Andrea Mandorlini. Come preparatori atletici ci saranno ancora Andrea Bellini, Mauro Marini e Giorgio Panzarasa, il preparatore dei portieri sarà sempre Ermes Morini, il match analyst Simone Baggio. Il Verona svolgerà la seconda parte del ritiro a Bad Kleinkirchheim, in Austria, dal 2 all'8 agosto, dopo la prima fase in programma a Racines.
E adesso è ufficiale: Juanito Gomez sarà un giocatore del Verona fino al 2018. Il rinnovo triennale è stato firmato oggi poco dopo le 13 nella sede del Verona, alla presenza del direttore sportivo Riccardo Bigon e di Antonio Dell'Aglio, agente di Gomez.
Alessandro De Pietro
06.07.2015
Hellas, i gialloblù riprendono l'allenamento a Villa dei Cedri
Si gioca a Torino e il Verona mette paura alla Juve sfoggiando un completo rosso. Doppietta di Maniero ma vincono i bianconeri
VERONA. La stagione 2015/16 dell’Hellas Verona sta per iniziare. Dopo la cena fra squadra e staff in programma domani allo Sporting Center Il Paradiso di Peschiera, i gialloblù si troveranno mercoledì per la prima giornata di allenamenti, nella splendida cornice del Parco Termale Villa dei Cedri. L’inizio dell’attività è previsto alle 10.30, con l’arrivo dei calciatori e una seduta in palestra e in piscina. Dopo il pranzo ed il riposo pomeridiano, sempre nelle strutture del Parco Termale, la squadra tornerà in «campo» alle 16.30 per svolgere lavoro atletico nello splendido parco di Villa dei Cedri, prima del termine delle attività previsto per le 19. L’allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, incontra la stampa alle 14. Le sedute di allenamento -fa sapere la società scaligera- si svolgeranno a porte chiuse.
Il Verona si deve ancora radunare e già ha fatto discutere. Colpa delle divise di cortesia troppo fluorescenti e soprattutto prive di quel gialloblù che, seppur in minima parte, dovrebbe essere presente anche sulla seconda e terza maglia. «Ma quante maglie ha avuto il Verona?», ricordava tempo fa il direttore generale Giovanni Gardini, sfogliando il libro «Centodieci». Nell'ultima enciclopedia del Verona Calcio infatti compaiono foto inedite delle numerose casacche indossate dai giocatori dell'Hellas.
BIANCO E NERO. La prima maglia fu bianca con pantaloncini neri e subito vi fu ricamata una coccarda a sfondo giallo con croce blu. Presumibilmente le divise arrivavano dall'Istituzione Bentegodi, una delle Polisportive più antiche d'Italia. Il condizionale è d'obbligo come del resto sulla provenienza del completo in stile «Vestivamo alla Marinara» che l'Hellas Verona liceale giocò a Riva del Garda nel 1909. La maglia gialloblù comparve fra il 1910 e il 1911 ed era molto semplice. Ricalcava il disegno del Genoa Football Cricket, ovviamente con i colori della nostra città. Negli anni venti già le prime divise in tinta unita con bordi gialli e pantaloncini bianchi. Il nero per quasi tutte le squadre veniva usato per i calzettoni. Il risvolto sui calzettoni era gialloblù. Negli anni Trenta il Verona, come del resto molte altre squadre italiane, giocò anche con un completo nero. Classica divisa fascista. Del resto l'Italia di Pozzo vi gioco anche una gara nel Mondiale vittorioso in Francia. Negli anni del secondo conflitto mondiale, il Verona che da tempo infiammava i tifosi al «Vecchio Bentegodi», propose una casacca alternativa. Maglia blu con due righe gialle sottili all'altezza del petto di Pellicari e compagni, pantaloncini bianchi e calzettoni con righe sottili giallo e blu. A volte il pantaloncino blu sostituiva quello bianco. All'occorrenza la seconda maglia era naturalmente gialla con bordi blu. Ed il giallo comparve in modo deciso anche sul finire degli anni Quaranta e nei primi anni Cinquanta.
BANDE LARGHE. Una casacca molto bella fu indossata anche da Ugo Pozzan e compagni. Era di fatto l'antisignana di quella che quasi quarant'anni più tardi avrebbero indossato Elkjaer e compagni, marchiata Hummel. Due bande larghe gialle e blu con pantaloncino bianco e calzettone nero con solita bordatura gialla e blu. A metà anni Cinquanta con l'arrivo di Giorgio Mondadori giunsero anche delle casacche con il bagno di blu ben più deciso. Sante Begali, Bagnoli e Maccacaro nella prima serie A della storia dell'Hellas giocarono con lo stesso blu di oggi. Pochi i richiami al giallo, tanto che alcuni giornalisti scrivendo dei giocatori del Verona li chiamavano i «blu-gialli» di Piccioli o Biagini. Sempre negli anni Cinquanta il piccolo magazzino dell'Hellas conteneva anche altre mute di maglie. Bianca con bande orizzontali pronunciate gialle e blu oppure a sfondo grigio. È questo il periodo più colorato. Stefanini e Larini indossarono anche un completo bianco con bande laterali blu e colletto a «V» giallo e blu, ma in una circostanza scesero in campo anche con una maglia rossa tendente al granata. La colpa fu del Como che si era scordato la seconda maglia e il suo azzurro era troppo simile alla prima maglia del Verona. Arriviamo così ai favolosi anni Sessanta dove il blu comincia ad assomigliare di più al gonfalone della città. Le varianti sono le righe verticali larghe o la seconda maglia indossata da un giovane terzino veneziano che vincerà lo scudetto con la maglia di Fiorentina e Cagliari: Eraldo Mancin.
IN BIANCO. Era il 1965 ed il Verona giocò anche con una maglia bianca con riga giallo e blu in diagonale. Negli anni successivi Bui e Traspedini giocarono con la maglia blu con risvolti gialli, ma anche in bianco e soprattutto con le righe molto fine, sempre giallo e blu. Particolare era il numero rosso oppure bianco sul retro. Nell'era Garonzi vi fu una certa costanza anche nella maglia in trasferta, tanto che per molti veronesi la vera maglia del Verona è quella dei vari Zigoni e Mascetti con il giallo ed i calzoncini blu in trasferta. Arrivarono subito dopo l'A&S di Vanni Rebonato, la Ennerre pure le strisce dell'Adidas: le maglie più vincenti anche nella storia del Verona. Negli anni Ottanta in pratica sparirono i calzoncini bianchi e blu con completi monocolore. Dell'Hummel vi abbiamo già in pratica riferito. Colpirono oltre al completo in stile Guardie Svizzere del Papa che il Verona usò contro l'Avellino, i numeri enormi sulla schiena di Soldà e soci. Negli anni Novanta tornarono le righe con Pippo Inzaghi, ma soprattutto il Verona giocava con divise realizzate da un'azienda bolzanina che diede i guanti a Dino Zoff e non all'ombra: la Uhlsport.
IL CAMBIO. Alberto Mazzi cambiò e non poco nel primo anno di serie A. De Vitis e compagni tornarono al blu notte, ma comparvero anche il grigio ed il rosso oltre al solito giallo. Il marchio odierno ed enorme campeggiava sulle maglie e a Torino un Verona in «rosso» mise paura alla Juventus. Nel Duemila ci piace ricordare una maglia a righe verticali molto fini con pantaloncini bianchi, mentre per il resto, ecco il solito alternarsi di completi blu e gialli in trasferta. Con l'ultima promozione ecco che il blu torna a farsi notte e meno vicino alle bandiere di città e tifosi, però, nella storia del Verona c'è stato eccome. Una cosa è certa, il fluorescente non l'aveva mai indossato nessuno in casa Hellas.
Gianluca Tavellin
04.07.2015
Quanto vale Jacopo Sala? Il prezzo, come sempre, lo farà il mercato.
Una vera offerta per Sala non è ancora arrivata sul tavolo di Riccardo Bigon, anche se il ragazzo ha da tempo attirato le attenzioni di molti. Della Roma ad esempio, che mosse persino il suo direttore sportivo Walter Sabatini in tribuna il 26 aprile scorso nella partita del 3-2 al Sassuolo per dargli un'occhiata.«Sì, lo stiamo seguendo», ammise Sabatini. Sala starebbe bene nel centrocampo a tre della Roma ma anche come esterno di difesa, là dove Garcia per ora ha adattato Florenzi e dove Maicon, 34 anni ormai, non è più il treno dei tempi dell'Inter di Mourinho. Anche se nelle ultime ore la Roma si sta buttando su Darmian e Bruno Peres del Torino.
Sala piace parecchio anche alla Fiorentina, monitorato più volte. A primavera, subito dopo la Roma, anche l'Inter aveva guardato più volte verso il Bentegodi. Più difficile che a Sala possa arrivare una società pur ambiziosa come il Genoa. Ad avvicinarsi a Sala ci ha provato il Torino, che cerca in giro sostituti di Darmian. La verità è che il miglior Sala non sfigurerebbe nemmeno a confronto con l'esterno del Toro, proprio per questo il suo valore non può che essere parecchio alto. Una plusvalenza sicura, se dovesse partire. Ma soltanto alla giusta offerta, dall'Italia o dall'estero. Perché in Inghilterra nessuno si è dimenticato di lui.
A.D.P.
04.07.2015
Sala abbraccia l'Hellas e prenota la Nazionale
«Devo ringraziare la società per la fiducia dimostrata Sono contento, qui ho trovato il mio ambiente ideale» Ma ci sono grandi club che bussano alla porta di Setti
Il presidente Setti con Sala dopo la firma del contratto HELLASVERONA.IT
Un altro anno di contratto. Strategico. Jacopo Sala è ancor di più del Verona di quanto non dicesse quella vecchia scadenza di giugno 2016 ratificata dal triennale di un paio di estati fa, quando l'Hellas riportò in Italia a parametro zero uno dei suoi talenti più precoci scappati in Inghilterra. Sala ha messo una firma dal peso specifico notevole, nel quartier generale di Milano del presidente Setti, sotto lo sguardo compiaciuto di Riccardo Bigon. Un prolungamento annunciato, un accordo che in teoria lascerebbe Sala al Verona fino a 26 anni anche se è molto dura ipotizzare a un giocatore così forte e futuribile sordo al mercato e soprattutto a direttori sportivi d'alta fascia poco sensibili al suo talento e alla sua versatilità. Sala per adesso non ci pensa: «Sono proprio contento. E non è la classica frase di circostanza. A Verona sto molto bene. Mi bene con i compagni e con tutti coloro che lavorano in società, con cui ho instaurato un rapporto più che amichevole. Un grazie sincero al presidente Setti per la fiducia dimostrata. Ora non mi resta che abbracciare voi tifosi, il 10 sera, in occasione della presentazione ufficiale della squadra». Da qui a fine agosto però può accadere di tutto.
UNO DA NAZIONALE. Un Verona con Sala avrebbe ovviamente un altro passo, soprattutto Sala avrebbe bisogno di una stagione finalmente a pieno regime dopo i guai di quella passata quando gli infortuni muscolari lo tormentarono di continuo, costringendolo a saltare le prime 16 partite e delle prime 24 a giocarne solo cinque. Per lasciarsi tutto alle spalle gli è bastato poco. Il riassunto di Sala è la naturalezza con cui lascia partire il destro che inchioda il Parma al Bentegodi, una settimana dopo i primi minuti del campionato in cui s'è visto in campo, con l'Empoli il 6 gennaio, così come l'interpretazione del ruolo di terzino destro, posizione in cui il Verona vorrebbe inquadrarlo là dove di materia prima in giro per la Serie A non ce n'è tanta. Sala è la fortuna di tanti allenatori, se restasse lo sarebbe anche di Mandorlini e di Luca Toni, che dei suoi cross saprebbe esattamente cosa fare e che un giorno su quel ragazzo diventato suo amico vero s'è anche sbilanciato. «Credo che Sala possa diventare un giocatore importante dell'intero panorama italiano», l'investitura di Toni, uno che non spende mai troppi complimenti a caso. Tanto forte da poter ambire alla maglia azzurra senza neanche troppo preavviso. In giro non c'è tanto di meglio.
PASSAGGIO DOVEROSO. Anche molte squadre di A la pensano come Toni, ma per adesso Sala è un giocatore del Verona, di un club che sta abbracciando un disegno sempre più italiano e di una dirigenza che ha giustamente rafforzato la posizione di uno dei suoi elementi di maggior valore, proprio per non lasciarlo seminudo davanti ad una qualsiasi offerta e non permettere a chi lo vorrà di giocare al ribasso perché il ragazzo fra meno di un anno. Il rischio non c'è mai stato, già a primavera Sala s'era mostrato disponibile di allungare la sua vita all'Hellas. Contento grazie al Verona di aver riabbracciato l'Italia dopo anni e anni al Chelsea, guidato da Carlo Ancelotti nei suoi periodi in prima squadra e adottato dai vari Ivanovic, Drogba, Lampard e Terry. All'Amburgo aveva lasciato il segno con un gran gol al Bayern Monaco, in Italia è diventato in fretta uno dei giovani esterni fra i più eclettici in circolazione. Del Verona fino al 2017, fino a smentita ufficiale da parte del mercato.
Alessandro De Pietro
FONTE: LArena.it
Ultima seduta a Peschiera pre ritiro
Postata il 10/07/2015 alle ore 18:34
Peschiera - Ultimo allenamento per i gialloblù allo Sporting Center, prima della partenza per il ritiro di Racines. Alla squadra si sono aggregati anche Laner e Valoti. Guidati da mister Mandorlini e dai suoi collaboratori, i gialloblù hanno svolto una seduta tecnica con la palla. Riscaldamento e conduzione nella prima parte, poi possessi. In mattinata, invece, sono stati effettuati dei test isocinetici presso l'Isokinetic. Ora testa a Racines, partenza prevista per domani mattina e primo allenamento in programma nel pomeriggio alle ore 17.30.
L’Hellas sfida il Caykur Rizespor
Postata il 10/07/2015 alle ore 16:34
Verona – L’Hellas Verona FC informa che è cambiata l’avversaria dell’amichevole prevista sabato 25 luglio, a seguito della rinuncia del Nizza. Il nuovo sparring partner dei gialloblù sarà il Caykur Rizespor, 15esimo nell’ultimo massimo campionato turco. Invariati la sede e l’orario della partita (Stadio Quercia di Rovereto – ore 20.30).
Il report del primo allenamento a Peschiera
Postata il 09/07/2015 alle ore 19:15
Peschiera - Si è svolto nel pomeriggio il primo allenamento stagionale nel quartier generale di Peschiera del Garda. Agli ordini di mister Mandorlini e di fronte a un centinaio di sostenitori, la squadra si è dedicata, dopo una fase di riscaldamento, alle ripetute. Per poi concentrarsi sul possesso palla e relative esercitazioni. Esordio allo 'Sporting Center Il Paradiso' per il tandem Bortoluzzi-Zanchetta, introdotti sul terreno di gioco da Nicolini. Domani, salvo variazioni per esigenze di staff, doppia seduta in calendario. Alla mattina gruppo diviso in 2: test all'Isokinetic per una parte, per altri campo; nel pomeriggio invece allenamento alle 17 (porte aperte). Si aggregheranno al plotone Laner e Valoti.
PESCHIERA - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Venerdì 10 luglio: seduta mattutina (ore 10) e seduta pomeridiana (ore 17.30)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Hellas Village - Viviamo #insiemeavoi il ritiro
Postata il 09/07/2015 alle ore 12:55
Verona – Squadra e staff tornano in Val Ridanna, dall'11 al 26 luglio e per i tifosi gialloblù si presenta una nuova occasione per vivere un’esperienza in pieno stile Hellas. Cuore pulsante del ritiro gialloblù, l’Hellas Village, che sarà allestito presso il centro sportivo di Stanghe. In loco previsto intrattenimento per adulti e bambini, con attività di fan engagement: sessioni di autografi con Toni e compagni, tiri di precisione e calci di rigore in aree occupate da gonfiabili ad hoc e ancora giochi e tornei organizzati da Ies Events, fino al food and beverage. Inoltre i più piccoli potranno partecipare ai daily camp organizzati dagli allenatori qualificati del Settore Giovanile del Verona (due sessioni da due ore ciascuna, dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 17.30). All’interno del Village presente anche un Hellas Store, dove sarà a disposizione il materiale tecnico della nuova stagione.
L’Hellas Village sarà inaugurato il primo giorno di ritiro e rimarrà aperto in concomitanza con gli allenamenti, fino al 25 luglio.
La giornata gialloblù a Villa dei Cedri |
RACINES 2015 – PROGRAMMA AMICHEVOLI
GIOVEDÌ 16 LUGLIO
Ore 17.30: HELLAS VERONA-VALLE ISARCO (campo sportivo di via Stanghe 1, Racines)
DOMENICA 19 LUGLIO
Ore 17.30: HELLAS VERONA-SUDTIROL (campo sportivo di via Stanghe 1, Racines)
MERCOLEDÌ 22 LUGLIO
Ore 17.30: HELLAS VERONA-TRAPANI (campo sportivo di via Stanghe 1, Racines)
SABATO 25 LUGLIO
Ore 20.30: HELLAS VERONA-OGC NICE (stadio ‘Quercia’ di via Palestrina 3, Rovereto)
Toni: «Nove anni fa campione del mondo…»
Postata il 09/07/2015 alle ore 12:05
Peschiera – Oggi, 9 anni fa, Luca Toni si laureava campione del mondo, con l’ormai leggendaria Italia del ct Lippi. E in un momento di relax, tra un allenamento e l’altro, nel quartier generale di Peschiera, si ricordano quei momenti: «Fin da bambino sogni di poter giocare e vincere una finale Mondiale. Ci sono riuscito e di quella notte ricordo ogni istante, ogni attimo. Alzare la coppia al cielo? Una delle più grandi emozioni della mia vita sportiva. Quando Fabio (Grosso, ndr) ha segnato il rigore decisivo ammetto di aver perso la cognizione del tempo. Quel gruppo è entrato nella storia del calcio, onorato di averne fatto parte…».
Mandorlini: «Io un tutt'uno con squadra e città»
Colà di Lazise (Verona) - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, rilasciate durante la giornata della squadra al Parco Termale 'Villa dei Cedri'.
SONO CARICO
«Abbiamo trascorso le nostre vacanze, ora sfruttiamo il benessere di questo centro per cominciare la stagione. Io sono pronto e carico per iniziare il mio 6°anno. Mi sento parte integrante di questa città e di questo ambiente, questo mi rende felice e orgoglioso. E' quello che volevo ed è quello che ho ottenuto».
OBIETTIVO SALVEZZA
«Il nostro obiettivo? E' la salvezza, e dobbiamo arrivarci il prima possibile. Poi potremmo migliorare la nostra classifica. Sono stati due anni importanti, parlare del passato non conta più e ora pensiamo ad iniziare questa stagione. Tutti vogliono migliorare, noi compresi».
CHI RESTA E CHI VA
«Il Verona che sarà? E' un periodo particolare, si vuole sempre tutto e subito, ci vorrà tempo. La società ha fatto bene a rinnovare il contratto a dei calciatori che hanno dato molto e che faranno ancora tanto. Colgo l'occasione per ringraziare chi c'è stato, chi ha dato il suo contributo nella stagione scorsa e in quella precedente. Ora si parte, ci aspetta un'altra stagione importante».
RAGGIUNGERE BAGNOLI, OBIETTIVO IMPORTANTISSIMO
«Io come Osvaldo Bagnoli? Mi sento parte integrante di questa squadra, e arrivare a raggiungerlo sarebbe per me un obiettivo importantissimo. Io il più longevo tra gli attuali allenatori di Serie A e B? Vuol dire che qualcosina abbiamo fatto, ma questo conta poco e bisogna saper ripartire e guardare avanti».
Villa dei Cedri: seduta mattino
Postata il 08/07/2015 alle ore 12:50
Colà di Lazise (Verona) - Comincia la stagione dell'Hellas Verona. La squadra ha svolto il primo allenamento presso il Parco Termale 'Villa dei Cedri'. Lavoro di forza in palestra, unito a mobilità e scarico articolare in piscina nella seduta mattutina. I gialloblù torneranno 'in campo' nel pomeriggio alle ore 17.
VILLA DEI CEDRI - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Mercoledì 8 luglio: seduta pomeridiana (ore 17) a porte chiuse
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
L'Hellas per il 3° anno a Bad Kleinkirchheim
Postata il 08/07/2015 alle ore 11:40
Verona - L'Hellas Verona FC informa che da domenica 2 a sabato 8 agosto la squadra sosterrà la seconda parte del ritiro estivo a Bad Kleinkirchheim, celebre località della Carinzia. Per il terzo anno consecutivo la squadra si presenterà in Austria per rifinire al meglio la condizione prima dell'inizio degli impegni ufficiali. I gialloblù soggiorneranno al Thermenwelt Hotel Pulverer.
Avanti tutta Bosko!
Postata il 08/07/2015 alle ore 12:30
Verona – Anche Bosko Jankovic prosegue la sua avventura in gialloblù. L’attaccante serbo infatti stamani, accompagnato dal procuratore Silvano Martina, ha firmato nella sede di via Belgio il rinnovo di contratto. Una volta certificato l’allungamento, Bosko ha dichiarato: «Mai avuto dubbi: volevo fortemente continuare ad essere un giocatore dell’Hellas e così sarà. Qui sto benissimo, i miei figli e mia moglie pure. Verona è una piazza eccezionale e statene certi: continuerò a dare tutto me stesso per questa maglia. Non è una promessa, è una certezza!». Avanti tutta Bosko.
THERMENWELT HOTEL PULVERER
Si tratta di un hotel a cinque stelle immerso nel cuore della Carinzia, a 1.100 metri di altitudine. Oltre 2.100 i m² della struttura, in cui sorge un centro termale high level: le acque curative sgorgano direttamente dal suolo e a fare la differenza una cucina che unisce i tipici sapori austriaci ai gusti internazionali. Insomma, un'oasi di bellezza con offerta vasta di trattamenti cosmetici e massaggi, per un'esperienza totalizzante, da non perdere.
BAD KLEINKIRCHEIM - CARINZIA
Una piccola cittadina nel cuore della Carinzia, con 1950 abitanti. Questa è Bad Kleinkirchheim, gioiello incastonato tra i monti Nockberge. La varietà di possibilità per il tempo libero è immensa e basta scegliere se fare trekking o mountain-bike, sciare o fare un tour con le ciaspole sulla neve, rilassarsi o godersi semplicemente le terme. Amanti del benessere, del wellness e della natura, famiglie con bambini, coppie di tutte le età, ospiti che amano le attività sportive, trovano nella varietà della natura di Bad Kleinkirchheim un porto sicuro, dove trascorrere al meglio le proprie vacanze. Bad è poi una location particolarmente apprezzata dalle squadre di calcio, sede ideale per un ritiro pre campionato di livello assoluto.
A Peschiera il via alla nuova stagione
Postata il 07/07/2015 alle ore 21:10
Peschiera del Garda – E’ iniziata ufficialmente la stagione2015/16 dell’Hellas Verona. Squadra e staff si sono ritrovati allo Sporting Center ‘Il Paradiso’ di Peschiera, rompendo il ghiaccio con una cena iniziata puntuale, alle 20, appena in sala si sono palesati il mister Mandorlini, Bigon e Gardini. I primi ad arrivare sono stati Greco e Pisano alle 18.30, poi ecco capitan Toni che ha accolto i neo acquisti Souprayen e Siligardi, presentati al resto del gruppo dal team manager Sandro Mazzola. Assenti Hallfredsson, Marquez, Moras e Viviani, che stanno usufruendo di alcuni giorni supplementari di riposo concordati con la Società, dopo gli impegni avuti con le nazionali.
Domani in programma una doppia seduta al Parco Termale ‘Villa dei Cedri’. Giovedì e venerdì di nuovo tutti allo Sporting Center ‘Il Paradiso’ (porte aperte), prima della partenza per Racines in programma sabato 11 luglio.
Lo staff per la stagione 2015/16
Postata il 07/07/2015 alle ore 14:23
Verona - L'Hellas Verona FC rende nota la nuova configurazione dello staff tecnico e medico per la stagione 2015/16. Di seguito l'organigramma completo.
STAFF TECNICO
Allenatore: Andrea Mandorlini
Vice Allenatore: Diego Bortoluzzi
Collaboratore tecnico: Enrico Nicolini
Collaboratore tecnico: Andrea Zanchetta
Preparatore atletico: Mauro Marini
Preparatore atletico: Giorgio Panzarasa
Preparatore atletico: Andrea Bellini
Preparatore dei portieri: Ermes Morini
Match Analyst: Simone Baggio
STAFF MEDICO
Responsabile sanitario: Carlo Pasini
Medico sociale: Luca Giaretta
Consulente ortopedico: Claudio Zorzi
Consulente ortopedico: Venanzio Iacono
Consulente ortopedico: Paolo Righi
Fisioterapista: Robert Kindt
Fisioterapista: Cesar Endrigo Manfio
Fisioterapista: Simone Da Re
Osteopata: Riccardo Contigliani
Nutrizionista: Nicola Sponsiello
STAFF PRIMA SQUADRA
Addetto arbitri: Franco Fioroni
Addetto squadra ospiti: Ezio Scarpi
Magazziniere: Tomas Bodini
Magazziniere: Zeno Sabaini
Il Nizza chiude la 1a fase dell’estate gialloblù
Postata il 03/07/2015 alle ore 16:15
Verona - Si chiude il cerchio in riferimento alle amichevoli che caratterizzeranno la prima fase dell’estate gialloblù. Lo spartiacque sarà rappresentato dal test match che andrà in scena sabato 25 luglio con il Nizza, che si disputerà allo Stadio Quercia di Rovereto (fischio d’inizio alle 20.30). Al termine della partita il rompete le righe, in previsione poi di riprendere l’attività il 28 pomeriggio a Peschiera.
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - =
VITA DA EX: Il neopromosso BOLOGNA prova a convincere LONGO. 'GENOA o VERONA' TACHTSIDIS non considera altre ipotesi. Dalla Germania il COLONIA chiama SØRENSEN. OBBADI? Non sembra destinato a rimanere a Monaco. CACIA in uscita dal BOLOGNA che evidentemente per la Serie A cerca altri profili in attacco, su Daniele vigilano BARI e SALERNITANA... Il 23enne CIRIGLIANO vicino agli statunitensi del DALLAS che lo vorrebbero in MLS...
SERIE A: ATALANTA a rischio retrocessione! Il CAGLIARI spera nel ripescaggio...
TOUR DE FRANCE, maxicaduta per 30! Giù anche CANCELLARA...
MONDIALI CALCIO FEMMINILE: Gli USA battono il GIAPPONE per 5 a 2 e conquistano il terzo titolo iridato
CALCIOMERCATO SERIE A: La ROMA presenta IAGO FALQUE, ufficiale PIRLO al NEW YORK in MLS. SALAH corteggiatissimo dall'INTER ma la FIORENTINA, già d'accordo da Gennaio col CHELSEA (anocra proprietario del cartellino) e col giocatore non ci stà, chiama in causa le regole sul fairplay ed accusa i nerazzurri a tutto campo 'Se ci fosse trasparenza sulle regole, l'Inter dovrebbe scendere in B!' E il giocatore? Fa la 'star' via Twitter 'Grazie per apprezzarmi in questo modo!'
FORMULA 1: HAMILTON re di Silverstone per la terza volta, seconda l'altra Mercedes di ROSBERG davanti ad un ottimo VETTEL...
COPA AMERICA AL CILE! Beffata ai rigori l'ARGENTINA di MESSI...
Maxi caduta al Tour de France: 30 ciclisti coinvolti, anche Cancellara
Una delle cadute più brutte degli ultimi anni ha segnato la terza tappa del Tour de France (159,5 km tra Anversa e Huy, in Belgio): sono finiti a terra ad alta velocità una trentina di corridori (fra cui la maglia gialla Fabian Cancellara) e la tappa è stata temporaneamente neutralizzata, poi la gara è stata fatta ripartire.
La caduta è stata innescata verso metà gruppo da William Bonnet, che ha toccato le ruote di qualche altro corridore. Quelli che seguivano non sono riusciti ad evitarlo, dato l'alta velocità. Le immagini hanno mostrato i corridori caduti coperti da escoriazioni. I ritiri sono al momento tre: Bonnet, Gerrans e Dumoulin (che puntava al giallo oggi).
Lo spagnolo Joaquim Purito Rodriguez (Katusha) ha vinto la terza tappa del Tour de France,
Anversa-Huy di 159,5 chilometri. Il britannico Chris Froome (Sky) è la nuova maglia gialla con un secondo di vantaggio sul tedesco Tony Martin (Etixx).
Pirlo va a New York dopo quattro anni alla Juve, i bianconeri: "Grazie, maestro"
Ora è ufficiale: Andrea Pirlo non è più un giocatore della Juventus.
Lo ha annunciato il club bianconero sul sito web. «Grazie Maestro. Non può che iniziare con queste due parole il saluto, l'omaggio ad Andrea Pirlo, al termine della sua avventura in bianconero», scrive la Juventus. È ufficiale quindi la risoluzione consensuale del contratto per il centrocampista, arrivato a parametro zero dal Milan quattro anni fa, che ha deciso di provare l'avventura nella Mls e nella prossima stagione vestirà la maglia dei New York City.
«Grazie per quello che ci ha fatto vedere, vivere, vincere in questi quattro anni. 'Maestro' perchè tra tutti i suoi soprannomi è sempre stato quello che ci è piaciuto di più. I compagni lo chiamano 'Professore' e in effetti, per loro, campioni affermati, trovarsi al fianco di Andrea è come seguire una lectio magistralis. Per chi invece professionista non è, conoscere la raffinata semplicità del suo gioco è una rivelazione continua, è come scoprire l'essenza stessa del calcio. Ecco perchè per noi 'Maestro' è più indicato. E poi è l'appellativo degli artisti, siano essi pittori, registi del cinema, direttori d'orchestra», prosegue il club bianconero. «Pirlo, in campo, è tutto questo. È carisma silenzioso, è controllo di palla, è la finta che spiazza uno, due, tre avversari in un colpo. È l'apertura improvvisa, il pallonetto che scavalca la difesa. È la testa in moto perpetuo, quando il gioco è lontano. Uno sguardo a destra, uno al centro, uno a sinistra, per tenere d'occhio compagni e avversari. Per sapere prima di tutti cosa accadrà non è preveggenza, non è istinto. È pura e semplice intelligenza».
Roma, presentato Iago Falque "L'obiettivo è vincere, lavoriamo per raggiungere la Juve"
«Non vedo l'ora di cominciare. L'obiettivo è vincere, me lo hanno detto appena arrivato. Una squadra come la Roma deve puntare sempre in alto, da due anni è seconda e sta lavorando per raggiungere la Juventus». Sono le parole di Iago Falque, unico volto nuovo della squadra di Garcia nel ritiro di Pinzolo cominciato oggi. L'esterno offensivo, arrivato dal Genoa, si è presentato mostrandosi molto sicuro e convinto di poter lasciare il segno in giallorosso. «Negli ultimi due anni sono maturato molto. La scorsa è stata la mia migliore stagione, e ora voglio dimostrare di poter giocare a grandi livelli - sottolinea il giocatore che vestirà la maglia numero 14 -. Quando sono arrivato in Italia pochi scommettevano su di me e ho fatto bene: anche a Roma voglio mostrare di poterlo fare».
«Ho conosciuto ieri Garcia, non abbiamo ancora parlato di tattica, ma se la Roma mi ha comprato è perchè mi conosce, sa cosa posso dare, mi hanno osservato tanto - assicura lo spagnolo -. Io sono convinto che farò molto bene, ripeterò quanto fatto al Genoa. I gol? Lo scorso anno ne ho segnati tredici, ora non dico un numero ma mi aspetto di ripetermi in doppia cifra». A prescindere dal ruolo: «Gli ultimi anni ho giocato esterno destro, è quella la posizione che mi piace di più, ma se Garcia vorrà farmi giocare altrove sarò contento lo stesso». Anche perchè l'obiettivo della Roma ripete Iago Falque è «arrivare il più in alto possibile», e vincere le competizioni in cui sarà impegnata la squadra giallorossa, a cominciare dal campionato, dove le avversarie sembrano al momento più attive sul mercato. «Ma dobbiamo pensare a noi, quello che fanno gli altri non deve essere un nostro problema - conclude -. Abbiamo una grande rosa, e sono sicuro che arriveranno altri giocatori. La squadra può competere con tutti in campionato».
Hamilton trionfa a Silverstone per la terza volta, secondo Rosberg, Vettel ottimo terzo
Lewis Hamilton si conferma il 're' di Silverstone, il pilota inglese della Mercedes festeggia la quinta vittoria stagionale, su 9 gare, davanti al pubblico di casa nel Gp di Gran Bretagna.
Alle spalle del leader della classifica piloti, per lui 38 vittorie in carriera e al terzo successo su questa pista dopo quelli del 2008 e del 2014, il compagno di scuderia Nico Rosberg e la Ferrari di Sebastian Vettel. Giù dal podio le Williams di Felipe Massa e Valtteri Bottas, sesta la Red Bull di Daniil Kvyat, settima la Force India di Nico Hulkenberg, ottava la Ferrari di Kimi Raikkonen.
Da registrare l'esordio della virtual safety car. Al 33/o giro la Toro Rosso di Sainz si è fermata a bordo pista e la direzione corsa, invece di fare entrare la vettura in pista, ha adottato questo nuovo sistema che obbliga i piloti ad usare il limitatore per mantenere la posizione e i rispettivi distacchi. Liberata la pista, dopo circa tre giri, la gara è ripartita regolarmente, con Hamilton sempre in testa, anche se sotto la minaccia della pioggia.
Beffa per Messi, al Cile la Coppa America: a Santiago per la Roja è vittoria ai rigori
di Alfredo Spalla
L’attesa è finita: il Cile è campione della Coppa America per la prima volta nella sua storia. Ai rigori, dopo lo 0-0, piange l’Albiceleste e sorride la Roja. Il continente li scherniva con il coro «No les da vergüenza ni una Copa ni una vuelta» («non vi vergognate, mai una Coppa, nemmeno una volta»), ma alla fine hanno vinto loro. Festeggiano Vidal e Sánchez, ma questo trionfo è merito soprattutto dell’integralista Sampaoli, in lacrime a fine partita.
Il Tata è costretto a rinunciare nuovamente a Garay. Al suo posto c’è Demichelis, all’ultima presenza con la maglia della nazionale. Lo schieramento albicelste rimane il 4-3-3, con Mascherano, Biglia e Pastore a centrocampo e la coppia Messi-Agüero davanti. Di Maria, il collante fra le linee, è costretto a lasciare il campo alla mezz’ora per un fastidio alla coscia destra. Sampaoli, invece, presenta due novità: Beausejour e Silva, inseriti nel 4-3-1-2. Marcelo Diaz in movimento nel corridoio difensivo centrale e Valdivia dietro Vargas-Sánchez. Il primo tempo è piuttosto dinamico, con occasioni per entrambe. Il Cile però fa qualcosa in più, pressando l’Argentina costantemente in fase d’impostazione. Valdivia e Sánchez “assillano” Mascherano. I primi pericoli della Roja arrivano con Valdivia e Vidal nei primi dieci minuti. Romero è reattivo. Nonostante l’Argentina non riesca a fare il proprio gioco, arrivano due chance: una con Agüero di testa e una con Lavezzi, che non concretizza una preziosa azione di Pastore. Nel finale di tempo, però, l’Albiceleste sale di tono, guadagnando metri. Il Cile decide di rimediare con un gioco più duro, che porta il giallo a Silva-Diaz e Medel. Particolarmente deciso l’intervento dell’interista su Messi.
L’inizio di ripresa non muta gli equilibri in campo. L’Argentina fatica a proporre gioco, poco possesso e solo 4 occasioni. Molto meno rispetto agli standard pretesi da Martino, che sostituisce Aguero e Pastore con Higuain e Banega. Sampaoli inserisce Mati Fernandez al posto di Valdivia. Il Cile sfiora il vantaggio: Aránguiz lancia Sánchez, che gira e conclude al volo. L’Argentina reclama per un rigore su Rojo, e a pochissimi secondi dalla fine dei 90’ Higuain fallisce il colpo del K.O. Messi non brilla, il Cile produce ma non segna: si va ai supplementari, previsti per regolamento solo nella finale. Al 15’ del primo supplementare Sánchez ha una grande occasione in contropiede, ma, pur approfittando di un buco di Mascherano, spara alto sopra la traversa. Poi è la volta di Aránguiz, ma la 44ª Coppa America si decide ai rigori. Higuain e Banega sbagliano. Alexis Sanchez segna l’ultimo e i 45.000 del Nacional esplodono. Il Cile, che parteciperà alla prossima Confederations Cup, festeggia la prima Coppa America della sua storia. Vidal non contiene la gioia a fine gara: «Siamo i migliori d’America, i cileni avevano bisogno di questo trionfo».
FONTE: Leggo.it
Dalla Germania: «Juve, il Colonia vuole Sorensen»
Il centrale danese è pronto a lasciare i bianconeri definitivamente per tentare l’esperienza in Bundesliga
TORINO – Sorensen è pronto a lasciare la Juventus. Il difensore danese, arrivato a Torino nel 2010, è pronto ad accasarsi al Colonia. Dopo le esperienze in comproprietà al Bologna ed in prestito all’Hellas Verona, quindi, il centrale classe 92’ tenta l’esperienza tedesca. Schmadtke, tecnico del Colonia, lo vuole fortemente in formazione e, come riporta la Bild, il club tedesco è pronto a versare circa 2 milioni di euro nelle casse juventine.
FONTE: TuttoSport.com
06.07.2015
Mondiali calcio donne, Usa campione
Mondiali calcio donne, Usa campione
WASHINGTON, 6 LUG - La Nazionale statunitense di calcio femminile ha conquistato il suo terzo titolo mondiale, battendo in finale il Giappone per 5 a 2. La campionessa Carli Lloyd ha segnato tre goal nei primi 16 minuti del primo tempo. Tra i tifosi allo stadio di Vancouver anche il vicepresidente Joe Biden, mentre la famiglia Obama ha esultato via Twitter prima e dopo la partita.
RP
05.07.2015
Il Cile vince la Copa America
Notte di follie a Santiago
Notte di folle gioia a Santiago. Il Cile, per la prima volta vincitore della Coppa America, è stato ricevuto a La Moneda dalla presidente Michelle Bachelet dopo il trionfo sull’Argentina ai calci di rigore.
Accompagnati lungo le strade della capitale da migliaia di tifosi euforici per lo storico successo della Roja, Arturo Vidal e compagni hanno fatto il loro ingresso al palazzo presidenziale al grido di «Chile campeon, Chile campeon».
Abbracci, saluti e foto di rito con Bachelet, che ha assistito dalla tribuna a tutte le partite della squadra di Jorge Sampaoli, poi il saluto dal balcone ai sostenitori della Nazionale che aspettavano di fronte a La Moneda in un tripudio di cori e bandiere.
Successivamente, l’approdo a Plaza de la Constitucion dove, su "ordine" di Gary Medel, i campioni d’America sul bus scoperto hanno intonato l’inno nazionale in una festa sfrenata e che si è completata al centro sportivo della Roja «Juan Pinto Duran».
«Siamo riusciti a fare una grande partita contro una delle migliori squadre del pianeta - commenta il ct del Cile, Jorge Sampaoli - Avremmo potuto vincere ai supplementari, ma i rigori hanno comunque permesso di confermare quanto visto sul terreno di gioco. La mia squadra è riuscita a trionfare grazie al lavoro e alla disciplina. È un sogno e voglio dire che meritiamo questa vittoria. Abbiamo fatto qualcosa di grande e che resterà per sempre nella storia. Adesso dovremo qualificarci per i Mondiali del 2018, questa Coppa America non ci regalerà punti».
Per Vidal è «un sogno diventato realtà, abbiamo meritato questo titolo. Per i giocatori è fantastico, ma anche per il Paese lo è, aveva bisogno di una gioia così grande. La nostra generazione - continua il centrocampista della Juventus - meritava questa Coppa».
Tra i protagonisti del trionfo della Roja anche il portiere, Claudio Bravo, che ha "ipnotizzato" Gonzalo Higuain e parato il penalty di Ever Banega: «Era arrivato il nostro momento - confessa il vice di Ter Stegen al Barcellona -. Ho detto ai miei compagni di godersi questo momento, che è unico. Ai rigori l’importante era restare calmi, e ai miei compagni avevo detto che avrei parato due rigori...».
05.07.2015
Fiorentina-choc: «Se ci fosse trasparenza, Inter in B»
Salah, conteso da Fiorentina e Inter
È scontro duro tra Fiorentina e Inter, con accuse roventi e repliche di fuoco, sul caso Salah.
La vicenda legata al futuro dell’egiziano ha portato il club viola a prendere una posizione forte, molto forte non solo col giocatore e i suoi agenti, ma in qualche maniera anche con la società nerazzurra, che però non ci sta a essere coinvolta «in problemi tra i viola e Salah».
L’Inter si è inserita per portare a Milano il giocatore mentre trattava con i toscani che hanno un doppio accordo con il Chelsea per il rinnovo del prestito oneroso.
Per questa ipotesi è già stato versato il milione di euro per il rinnovo del prestito e al tempo stesso i viola avevano deciso di riscattare il cartellino del giocatore per 19 milioni, cifra già fissata dalla parte a gennaio scorso.
Dopo la lettera di diffida inviata ieri dalla Fiorentina ai nerazzurra, oggi è stato il consigliere d’amministrazione viola, fino a pochissimo tempo fa anche vicepresidente, Paolo Panerai, a passare all’attacco.
Chiedendo anche l’intervento del presidente del Coni, Malagò, per come le regole nel calcio non siano rispettate e domandandosi da dove potrebbero arrivare i soldi all’Inter: «Se le società del calcio dovessero rispettare la trasparenza, l’Inter sarebbe già retrocessa. Che soldi sono, di chi, a partire dalle Cayman?», questo il pensiero espresso via twitter, da Panerai, che insiste: «Caro Giovanni (Malagò), Salah è la goccia per commissariare. Non si può più tollerare che le firme e i regolamenti (art.18) valgano meno di zero».
Un’uscita che ha fatto infuriare il club di Thohir, pronto a rispondere con una nota ufficiale: «Nessuno si deve permettere di parlare a sproposito della nostra società mettendone in discussione solidità e trasparenza», si legge sul sito del club, «esterrefatto» per le dichiarazioni di Panerai.
«Nessuno si deve permettere di offendere il club con dichiarazioni totalmente prive di ogni fondamento», ha aggiunto l’Inter, pronta «ad agire in ogni sede a tutela della propria immagine e onorabilità».
Panerai non si è fermato qui. Ha chiesto anche l’intervento di Platini e dell’Uefa, questo perchè l’Inter di Thohir e Mancini non rispetterebbe le regole del fair play finanziario: «Platini sa che l’Inter è fuori dalla legge del fair play. Per Salah e gli altri acquisti milionari. È l’occasione per una iniziativa esemplare», richiesta che lascia «allibita» l’Inter Panerai ha inviato anche un messaggio preciso anche allo stesso Salah: «Toni, Mutu, Galliani sanno che la Fiore fa sempre onorare le firme. Lo sa Montella. Lo saprà Salah. Lo sa ora l’Inter che provò già con Toni».
Da parte sua l’attaccante egiziano nella notte, sempre attraverso Twitter, ma dialogando con alcuni tifosi, affermava: «Grazie per apprezzarmi in questo modo!. Non sempre quello che dicono i rumors dei media è credibile. Rispetto la Fiorentina ma non voglio parlare adesso».
Dichiarazioni che possono dire tanto come niente. Di sicuro c’è che la Fiorentina ha convocato il giocatore a Moena per lunedì 13 luglio, se non si presenterà partiranno le sanzioni disciplinari che possono arrivare anche alla squalifica del giocatore.
FONTE: LArena.it
Atalanta a rischio retrocessione: spera il Cagliari
08 luglio alle 07:30
Uno spettro si aggira negli uffici della Procura federale diretta da Stefano Palazzi. Ha il nome di una squadra: l’Atalanta. Già trascinata nel 2011 dal suo capitano Cristiano Doni per la combine con il Piacenza, ora torna negli atti del pm Di Martino con due partite, sempre del 2011, contro Crotone e Ascoli. Quest’ultima, citata nella richiesta di rinvio a giudizio di Marilungo, già coinvolto e assolto per Padova-Atalanta. Mentre la partita con il Crotone è un inedito assoluto, mai giudicata. Ecco perché l’Atalanta nel faldone delle richieste dei rinvii a giudizio firmati dal pm Di Martino a Cremona, è uno dei capitoli che scotta di più. Il coinvolgimento dell’Atalanta non sarebbe diretto, ma per «responsabilità oggettiva», come già accaduto nel 2011. Doni, stavolta, avrebbe tirato dentro anche Stefano Colantuono, ex tecnico nerazzurro oggi sulla panchina dell’Udinese: pure per lui chiesto il rinvio a giudizio, che invece ha risparmiato l’ex d.s. Zamagna. Colantuono, che anche ieri ha dichiarato la sua estraneità e la disponibilità a chiarire al più presto la sua posizione, verrebbe chiamato in causa da Doni in una chat, pur senza essere nominato. Fatto sta che l’Atalanta resta un caso scottante per un motivo evidente: rischia di allargare alla Serie A l’estate dei processi, che potrebbero anche coinvolgere il Chievo tirato dentro da Pellissier, riavvicinando a quel punto lo spettro del commissariamento evocato da Malagò.
IL CAGLIARI SPERA - Palazzi ha già le carte e le sta studiando. Non tutte. Quelle relative ai rinvii a giudizio dovrebbe ottenerle già oggi. Ci sono tante variabili che rendono faticosa qualsiasi illazione: c’è da verificare il numero e il ruolo dei tesserati coinvolti, la natura dell’illecito (se «tentato» o «consumato»). Quattro anni fa, l’Atalanta pagò caro (6 punti di penalizzazione nel campionato successivo). Usando lo stesso metro di giudizio, la società bergamasca rischierebbe parecchio perché ha chiuso il campionato a più 3 sul Cagliari retrocesso (e la pena deve essere afflittiva). Ma è una storia tutta da verificare. Il problema è che c’è da farlo in fretta. Negli ultimi anni, la responsabilità oggettiva si è piano piano alleggerita. Per dire, Samp e Torino pagarono con un -1 le condanne di Guberti e Pellicori. Ma l’atmosfera negli ultimi mesi è diventata più giustizialista.
E LA LAZIO... - Un discorso a parte meritano Mauri e la Lazio, già giudicati da Palazzi, ma per omessa denuncia. Nelle nuove carte in viaggio verso il procuratore ci sono anche le rivelazioni di Ilievski, che fanno ipotizzare a Di Martino per Mauri addirittura l’associazione a delinquere. Trasferita sul piano sportivo, in teoria la Lazio potrebbe rischiare la A e l’Europa. Ma per fatti già giudicati quando troverà il tempo Palazzi? Intanto il ct della Nazionale, Antonio Conte è pronto a rinunciare al rito abbreviato per difendersi al processo.
(Fonte: La Gazzetta dello Sport)
FONTE: CalcioMercato.com
PRIMO PIANO
No di Tachtsidis ad altri club, vuole restare al Genoa. Fetfatzidis: il suo futuro deciso in ritiro
09.07.2015 17:09 di Redazione Pianetagenoa Twitter: @pianetagenoa
Secondo le indiscrezioni raccolte da Genosamp.com Panagiotis Tachtsidis ha rifiutato molti club di Serie A e non solo, per vestire esclusivamente la maglia del Genoa. Il centrocampista greco, che durante la scorsa stagione è stato in prestito all'Hellas Verona, gode di grande stima da parte di Gian Piero Gasperini e del club rossoblù che vorrebbero trattenerlo e costruire assieme a Rincon e Tino Costa un centrocampo fatto di corsa e qualità.
Tachtsidis, prosegue Genoasamp.com, trovarà anche il suo connazionale Fetfatzidis che partirà con la squadra per il ritiro austriaco ma insieme al tecnico e il suo agente si valuterà il suo futuro. Il Grifone ha molti esterni d’attacco e in ritiro sarà presa un decisione definitiva: per il momento Bologna e Atalanta sono alla finestra.
FONTE: PianetaGenoa.net
SERIE A
Bologna, nel mirino c'è Longo: si studia la formula per l'offerta
10.07.2015 12.09 di Pietro Lazzerini
Dopo Verona e Cagliari, la carriera dell'attaccante di proprietà dell'Inter Samuele Longo potrebbe ripartire da Bologna. L'attaccante piace molto al ds Corvino che sta studiando la tipologia di trasferimento da attuare per trovare l'accordo con i nerazzurri. A riportarlo è Gianlucadimarzio.com.
EUROPA
ESCLUSIVA TMW - Monaco, Obbadi di nuovo in partenza
08.07.2015 16.27 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
Mounir Obbadi lascerà il Monaco. Secondo quanto raccolto da Tuttomercatoweb il centrocampista, reduce dal prestito al Verona, non rientra nei piani dei monegaschi. La squadra è già in pre-ritiro e il marocchino ha avuto dei giorni extra, libero di cercarsi un'altra sistemazione. In caso contrario è atteso il 13 in ritiro con la squadra.
SERIE A
Bologna, Cacia in uscita: due richieste dalla B per la punta
08.07.2015 09.03 di Marco Frattino Twitter: @MFrattino
Daniele Cacia può fare le valigie e lasciare Bologna per tornare a giocare in Serie B. L'ex Fiorentina e Verona, scrive il Corriere di Bologna; piace a Bari e Salernitana: i pugliesi e i campani sono dunque disposti a puntare sulla sua esperienza maturata in cadetteria in vista della nuova stagione. In scadenza nel giugno 2016 con i rossoblù, il centravanti classe '83 ha collezionato 262 presenze e 102 gol nel campionato di B nel corso della sua carriera.
SUDAMERICA
ESCLUSIVA TMW - River Plate, Cirigliano tentato dalla MLS: c'è il Dallas
07.07.2015 19.14 di Gianluca Losco Twitter: @MrLosco
Non sarà al Torino e neanche in Argentina il futuro di Ezequiel Cirigliano, centrocampista del River Plate ed ex Verona. Secondo le ultime indiscrezioni raccolte da TuttoMercatoWeb, il giocatore classe 1992 sarebbe molto vicino all'approdo nella MLS americana, in particolare nel Dallas FC.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com