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LUCA TONI MAGNIFICO MESSERE del calcio storico fiorentino edizione 2015...
TORNEO CITTA DI RIJEKA: Allievi gialloblù ai quarti contro la DINAMO ZAGABRIA!
UFFICIALE IL RITIRO A RACINES PER IL TERZO ANNO: L'Hellas Verona FC conferma che dall'11 al 26 luglio la squadra sosterrà il ritiro estivo nella splendida cornice della Val Ridanna. Per il terzo anno consecutivo il Club ha scelto Racines, sede ideale e location consolidata per svolgere al meglio le attività pre season. Il team e lo staff saranno ospitati ancora una volta presso l’Hotel Schneeberg Family Resort & Spa. HellasVerona.it
RAPPORTO SPESE-CLASSIFICA: Alla ROMA ogni punto in Serie A è costato più di un milione di Euro mentre l'EMPOLI è stato il più virtuoso in questo senso e, senza modificare la rosa, ha ottenuto una meritata salvezza. Il VERONA? Su StopAndGoal.net alla società di Via Belgio ogni punto è costato meno del doppio rispetto ai giallorossi capitolini ma probabilmente sempre troppi rispetto a quanto si aspettava il presidente SETTI...
ANCHE BIANCHETTI TRA I CONVOCATI PER GLI EUROPEI UNDER 21 che si disputeranno in Repubblica Ceca dal 15 al 30 Giugno; il difensore, che in questa stagione ha giocato prima per l'EMPOLI in Serie A e poi allo SPEZIA in cadetteria, è ancora a metà con l'INTER ed è tra i giocatori per i quali l'HELLAS dovrà decidere in un senso o nell'altro dal momento che ogni comproprietà dovrà essere risolta per fine Giugno...
MERCATO:
Anche nello staff di MANDORLINI cambierà qualcosa, Roberto BORDIN infatti non è stato confermato come vice-allenatore (o forse non ha accettato lui il contratto offertogli dalla società scaligera al momento non è chiaro) e ora il primo collaboratore del mister dovrà essere cercato altrove; alcune indiscrezioni di Calciomercato.com indicano in diego BORTOLUZZI, ex vice di GUIDOLIN a Udine, il prossimo braccio destro del tecnico scaligero che sarà anche affiancato da Andrea ZANCHETTA ex tecnico della Primavera juventina e nella passata stagione alla formazione Berretti dell'ALESSANDRIA.
Verso la riconferma Enrico NICOLINI.
Secondo Gazzetta.tv (anche) l'HELLAS starebbe dando la caccia a Davide BASSI portiere in uscita dall'EMPOLI: Notizia probabilmente poco fondata dal momento che dei 3 portieri gialloblù il solo BENUSSI è in scadenza e a quanto pare GOLLINI non farà un'altra stagione da secondo.
È ufficiale l'arrivo di Riccardo BIGON come nuovo Direttore Sportivo dell'HELLAS VERONA, ne da comunicato la società di Via Belgio tramite il proprio sito web, l'omologo di Sean SOGLIANO ha firmato un contratto triennale; il giorno dopo rinnova anche MANDORLINI per due anni con opzione sul terzo: Il mister ha accettato una decurtazione dell'ingaggio ma avrà più poteri manageriali rispetto a prima.
Al contempo cambia anche il responsabile dell’Area Comunicazione che non sarà più Fabrizio Cometti ma Pietro Pisano che ha ricoperto lo stesso ruolo per GENOA e INTER in passato.
Mentre il rinnovo di GOMEZ e JANKOVIĆ non sembrano in dubbio (almeno per quanto riguarda il lato visto da Via Belgio) dato l'ormai avanzato livello raggiunto dai due nell'applicazione al ruolo di attaccanti esterni come scuola mandorliniana esige, qualche perplessità in più rimane per il riscatto di TACHTSIDIS almeno fino a che il GENOA manterrà il prezzo sui 2,5 milioni chiesti in origine ma che, dopo il campionato poche luci-molte ombre disputato da Panagiotis, appaiono un po' troppi...
Non è detto però che il presidente PREZIOSI, alle prese con una mancata licenza UEFA che ha escluso il Grifone dall'Europa (e probabilmente con qualche preoccupazione finanziaria), non decida di abbassare un po' il prezzo per lasciare andare il centrocampista greco che al GENOA è di troppo da quando è arrivato.
Con l'addio di SOGLIANO, anche se non sono ancora ufficiali, da luglio dovrebbero salutare anche il Segretario Generale Massimo DIBROGNI e il capo degli osservatori Roberto GEMMI: Come detto qualche tempo fa dal presidente SETTI qualcosa a livello dirigenziale è destinato a cambiare...
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Ancora #insiemeate Mister |
DICONO + - =
Mister MANDORLINI fino al 2017 «Il futuro del Verona? Le ultime due stagioni sono state importanti, le hanno viste tutti. Non dimentico però da dove siamo partiti, dai playoff di Salerno in Lega Pro e dai due anni di Serie B. Sono stati cinque campionati di soddisfazioni grandissime, è stato un crescendo di entusiasmo che solo questa piazza e questa gente riesce a darci per fare un percorso bellissimo. Un consiglio a Bigon? Innanzitutto vorrei ringraziare per tutto Sean Sogliano, abbiamo passato tre stagioni bellissime. Riccardo Bigon ha trascorso dei campionati importanti, è giovane e credo abbia tutta la voglia di ripartire da una città importante come Verona, che è quasi come fosse casa mia. Ci sono tutte le prerogative per riuscire a fare bene, sono totalmente dalla sua parte e non vedo l'ora di aiutarlo a conoscere questa piazza» HellasVerona.it
Luca TONI entusiasta per il rinnovo «Sono giorni felici per l’Hellas. Dopo il rinnovo del contratto del Mister, è arrivato anche il mio. Sono entusiasta di poter continuare questa fantastica avventura in gialloblù. Questa è la scelta giusta per me e la mia famiglia. Un grazie speciale al Presidente, alla Società e ai tifosi. Finché vivrò queste emozioni, continuerò a giocare a calcio. Sinceramente ho già voglia di iniziare la nuova stagione. Forza Verona!» HellasVerona.it
Ancora #insiemeate Luca |
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
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RASSEGNA STAMPA + - =
Serie A 2014-2015: Top 11 del Campionato
Pubblicato da Alessandra La Farina il 10 giugno 2015
Si è concluso da una settimana o poco più il campionato di calcio della Serie A 2014-2015 e CalcioNow.it ha deciso di salutare la stagione trascorsa con una speciale top 11 nella quale entrano a far parte i giocatori che, nel corso del campionato appena concluso, hanno più volte figurato nella top 11 settimanale. Disposti secondo un 3-4-3, è questo il modulo della Serie A 2014-15 di CalcioNow.it, trovano posto in formazione Diego Lopez tra i pali; Gonzalo Rodriguez, Glik e Tonelli in difesa; Felipe Anderson, Vidal, Candreva e Florenzi a centrocampo; Menez, Higuain e Toni in attacco. Il top degli allenatori è Massimiliano Allegri.
DIEGO LOPEZ. Una garanzia per il Milan. Si è presentato davanti ai nuovi tifosi parando il rigore a Candreva e, nel corso del campionato, ha confermato le sue abilità e la sua grande qualità. Qualche papera c’è stata, ma fa parte del gioco. Anche i grandi sbagliano.
G. RODRIGUEZ. Difensore con il vizio del gol. La stagione 2014-15 è la prima da vice-capitano della viola e lui non delude le aspettative. Trenta presenze in tutto con sette gol all’attivo in Serie A. Il suo contratto con la Fiorentina scadrà tra due stagioni, avrà dunque tempo di sorprendere ancora i viola.
GLIK. Non poteva mancare il capitano del Torino in questa speciale top 11. Glik con i suoi “colpi di testa” ha salvato spesso il Toro. I granata faranno bene a tenerselo stesso, un Glik così può sempre servire.
TONELLI. Una rivelazione, come l’Empoli. La stagione dei toscani è stata davvero da incorniciare, così come quella del difensore venticinquenne, pilastro del reparto arretrato dell’Empoli e protagonista più e più volte con le sue prestazioni e con qualche gol.
F. ANDERSON. È stato uno dei giocatori protagonisti con la maglia della Lazio. Gol, doppiette, assist e giocate per una stagione da ricordare e che lo ha portato a esordire con la maglia della sua nazionale, il Brasile, nel match dello scorso 7 giugno contro il Messico.
VIDAL. Riesce a superare l’infortunio al ginocchio destro e sotto l’attenta guida di Massimiliano Allegri diventa uno dei giocatori simbolo della nuova Juventus. Mette sette firme in campionato, tanti sono i gol segnati, ma regala anche diversi assist.
CANDREVA. Non inizia nel migliore dei modi la sua stagione, il rigore sbagliato contro il Milan nel primo match di campionato però non ha messo in ginocchio Candreva che, nel corso della stagione, è riuscito a farsi perdonare ed è entrato nella top delle top.
FLORENZI. Fatelo giocare da terzino, a centrocampo o leggermente avanzato il risultato non cambia. Florenzi non delude mai e delizia con i suoi gol e le sue giocate come quella al 93' di Roma-Genoa.
MENEZ. Il Milan delude, deludono meno i singoli. Per Menez quella trascorsa è stata una delle sue migliori stagioni. Cardine del Milan di Inzaghi ha con le sue magie deliziato i tifosi: quel gol di tacco contro il Parma alla seconda giornata rimarrà indelebile, un po’ meno la stagione del Milan…
HIGUAIN. Quasi a sorpresa si guadagna un posto nella top 11 Gonzalo Higuain. Il Pipita più di altri è risultato essere più decisivo di altri suoi colleghi nel corso della stagione ed è dunque rientrato tra i migliori 11 del campionato di Serie A 2014-15.
TONI. Non poteva assolutamente mancare in questa top 11 il capocannoniere della nostra Serie A. Toni con i suoi gol ha fatto sognare i tifosi dell’Hellas Verona e non solo. Un campione d’altri tempi e poco importa se nella classifica marcatori deve spartirsi il primo posto con Icardi.
ALL. ALLEGRI. Quasi scontato. Allegri ha battuto lo scetticismo iniziale, eliminato il fantasma di Conte e condotto la Juve verso il “Poker Scudetto”. Chi poteva essere l‘allenatore top della Serie A 2014-15 se non lui?
FONTE: CalcioNow.it
Serie A, il pagellone 2014-2015: Hellas Verona
Concludiamo il campionato di Serie A con l’analisi della stagione 2014-2015 dell’Hellas Verona di Mandorlini.
Fonte www.hellasverona.it
Il Verona di Mandorlini conquista la seconda salvezza consecutiva con qualche brivido in più rispetto alla scorsa stagione. La conferma vale un 6.5 in pagella, mezzo voto in meno per un girone d’andata gettato alle ortiche. Al giro di boa i gialloblu erano in piena zona retrocessione dove era apertissima la lotta con Cagliari, Cesena e Atalanta. Il cambio di marcia ha regalato i 46 punti finali che sono valsi la tredicesima posizione, una base di lavoro perfetta per il prossimo anno. Analizziamo i reparti:
Portieri 6.5: l’annata degli estremi difensori dei veneti si può ritenere più che sufficiente. Rafael, titolarissimo da diversi anni, ha confermato l’ottimo momento di forma; importantissime le sue parate che hanno regalato punti fondamentali. Per lui 20 gare da titolare con 35 reti subite. L’infortunio ha dato una chance anche a Benussi che non ha fatto rimpiangere il brasiliano. Il dodicesimo si è confermato tra i più positivi della serie A: per lui 16 gare e 25 reti subite, sulla falsa riga del collega.
Difesa 5: purtroppo la nota negativa è stata proprio la linea difensiva. Sul banco degli imputati i primi sono proprio Moras e Marquez. Entrambi i veterani hanno commesso diversi errori, regalando goal agli avversari e rimediando espulsioni ingenue ( 3 solamente il messicano ex Barcellona ). Si sono distinti invece Pisano e Marques, ma le buone prestazioni non sono riuscite ad aumentare la solidità difensiva, troppo facile da penetrare per gli avversari: 65 reti subite sono veramente troppe.
Centrocampo 6.5: sufficiente la linea mediana del Verona. Il vero mattatore resta Hallfredsson con tanta grinta e tenacia da vendere: 28 partite e una rete. L’islandese ha dato una mano per il filtraggio davanti alla difesa e in attacco con assist agli attaccanti ( ben 8 ). Determinante anche l’arrivo di Greco e Tachtsidis che hanno ristabilito le geometrie a centrocampo. Vero acquisto di gennaio è Jacopo Sala, ex Chelsea. Il giovane ha contribuito con goal e tecnica elevata. Per il prossimo anno serviranno uomini di spessore per puntare anche ad un’ipotetica Europa League.
Attacco 7: il miglior reparto grazie soprattutto a Luca Toni. L’attaccante italiano ha totalizzato 22 dei 49 goal totali. Capocannoniere a pari reti con Icardi. L’ex nazionale si è dimostrato ancora al top della forma nonostante i 38 anni suonati. Delude Nico Lopez poco utilizzato, ma comunque artefice di 5 realizzazioni. Il vero flop però porta il nome di Saviola. La punta non si è mai ambientata al calcio italiano e non ha sfoderato quelle prestazioni che avrebbero potuto far fare il salto di qualità al Verona: un solo goal in 16 presenze è veramente pochissimo. Bene anche Gomez con 6 reti, tanta velocità e il goal in extremis alla Juventus, ormai un marchio di fabbrica del ragazzo.
L’allenatore, Madorlini 6.5: il suo Verona poteva fare molto meglio, invece, durante il girone d’andata, viene risucchiato nella parte bassa della classifica, lottando con Cagliari e Cesena per la salvezza. Dopo un buon mercato invernale, l’allenatore è riuscito a ricostruire la sua squadra iniziando una lenta rimonta che ha portato ad un’altra permanenza in A, non molto scontata come lo scorso anno. Ora il rinnovo del contratto è essenziale per dare seguito ad un progetto che potrebbe far togliere qualche soddisfazione ai tifosi gialloblu.
FONTE: SoccerMagazine.it
Serie A 2015/2016: date e squadre della nuova stagione
Con il pareggio del Dall'Ara e la promozione del Bologna, si completa il quadro delle partecipanti al prossimo campionato. Il torneo, che partirà nel weekend del 22 e 23 agosto, chiuderà in anticipo per far spazio agli Europei in Francia.
Il pallone ha appena smesso di rotolare, ma c'è una gran voglia di vederlo di nuovo in movimento. Il chiodo fisso di ogni tifoso, l'argomento principe in spiaggia sotto l'ombrellone, sarà inevitabilmente il campionato di calcio di Serie A 2015/2016 che, con l'ultimo verdetto della finale playoff del campionato cadetto, ha conosciuto l'ultima squadra che andrà a comporre la griglia delle partecipanti. Il fischio d'inizio ufficiale avverrà nel fine settimana del 22/23 agosto, come richiesto più volte da Antonio Conte. Il commissario tecnico della nazionale azzurra, infatti, ha voluto (e ottenuto) che ci fosse il tempo necessario per preparare al meglio la spedizione italiana ad Euro 2016 e che le date e le soste del nostro campionato, venissero in qualche modo equiparate a quelle degli altri tornei europei. Tutti in campo, quindi, subito dopo Ferragosto con l'ultima giornata che verrà giocata il 15 maggio 2016. Il consiglio di Lega ha inoltre definito i turni infrasettimanali (il primo sarà mercoledì 23 settembre 2015) e le soste per le partite dell'Italia di Conte (il 6 settembre, la prima).
Tutti a caccia della vecchia signora
Il prossimo che ci apprestiamo a seguire, sarà un torneo "nord-centrico" con ben 15 squadre a nord della Capitale, due soltanto quelle del sud (Napoli e Palermo), un gradito ritorno di una piazza storica (Bologna) e le due esordienti che nessuno (in testa, Claudio Lotito) si aspettava di vedere in Serie A: Carpi e Frosinone. La squadra da battere, manco a dirlo, sarà ancora la Juventus di Massimiliano Allegri. Dopo la stagione "straordinaria" (Agnelli cit.), la squadra bianconera ripartirà dai blocchi di partenza con i favori del pronostico. Roma e Lazio, che stanno cercando di rinforzarsi e colmare il "gap" con i campioni d'Italia, saranno in seconda fila con il Napoli di Maurizio Sarri: la scommessa più suggestiva ed intrigante della nuova Serie A.
Le inseguitrici
I rebus della prossima stagione saranno Fiorentina, Inter e Milan. I viola, perso Vincenzo Montella, devono ancora capire chi sarà il loro nuovo condottiero (Paulo Sosa?), mentre le milanesi (per le quali si attende un bel derby tra gli amici Mancini e Mihajlovic) sperano nell'imminente finestra estiva di mercato per riportare un po' d'entusiasmo a San Siro: quest'anno troppe volte terreno di conquista per gli avversari. Le due squadre liguri, Genoa e Sampdoria, guidano il gruppo delle pretendenti ad un posto europeo. Il Grifone ha tenuto Gasperini, mentre i blucerchiati testeranno il ritorno in Serie A di Walter Zenga. Entrambe cambieranno molto nel prossimo mercato e questo potrebbe diventare un problema per le rispettive ambizioni. Subito sotto Torino, Palermo, Verona e Udinese: un gradino più in alto del resto delle squadre (Sassuolo, Chievo, Empoli, Atalanta, Carpi, Frosinone e Bologna) che daranno vita alla corsa per non retrocedere.
Il campionato delle provinciali
La prima cosa che salta all'occhio, dando uno sguardo a chi sfiderà le "big" del nostro calcio, è l'incredibile numero di squadre cosiddette "provinciali". Un segnale particolarmente negativo per il nuovo campionato che evidenzia un livellamento verso il basso del torneo. Facile aspettarsi una grande "bagarre" per lotta salvezza che, sulla carta, sarà aperta a minimo sette/otto formazioni e un "vuoto" nel centro classifica a testimoniare la grande differenza di valori tra quelle che, un tempo, venivano chiamate le sette sorelle della Serie A ed il resto delle squadre. Anche nella prossima stagione, ci saranno ancora cinque derby cittadini (Genova, Milano, Roma, Torino e Verona) e due derby "provinciali" (a Firenze, tra Fiorentina ed Empoli, e a Modena tra Sassuolo e Carpi).
La nuova Serie A 2015/2016
Atalanta
Bologna
Carpi
Chievo
Empoli
Fiorentina
Frosinone
Genoa
Inter
Juventus
Lazio
Milan
Napoli
Palermo
Roma
Sampdoria
Sassuolo
Torino
Udinese
Verona
FONTE: Calcio.FanPage.it
Serie A, le pagelle.
Juventus al top, disastro milanese
Pubblicato il 09-06-2015
Con la finale di Champions League di sabato scorso a Berlino, si è chiusa la stagione calcistica 2014/2015. Juventus dominatrice, nonostante il ko contro il Barcellona. Lazio, Empoli e Chievo le rivelazioni, flop di Napoli, Milan e Inter. Ecco le pagelle squadra per squadra.
Juventus 9.5 - Con la vittoria della Champions League il 10 sarebbe stato obbligatorio. Una sconfitta che comunque non rovina una stagione strepitosa, nata con molto scetticismo dopo l’addio di Conte e l’arrivo di Allegri. Invece il tecnico bianconero ha gestito al meglio il lavoro del suo predecessore, inserito gradualmente le proprie idee e ricucito il rapporto con Pirlo. Evidente il passo in avanti in campo europeo e dopo 20 anni la Vecchia Signora è tornata a vincere la Coppa Italia.
Roma 5 - Premessa: competere con questa Juventus era praticamente impossibile, così come sperare di centrare la qualificazione agli ottavi di Champions dopo il sorteggio sfortunato (gruppo con Bayern Monaco, Manchester City e Cska Mosca). Ma l’allenatore Rudi Garcia, a inizio stagione, aveva ripetuto più volte (anche in maniera arrogante) di essere sicuro che la sua squadra avrebbe vinto il tricolore. E invece è arrivata a 17 punti dai bianconeri. Anche in Europa i giallorossi hanno parecchi rimpianti: la qualificazione era praticamente in tasca, ma è stata buttata al vento nei minuti finali della sfida a Mosca e nel match spareggio contro il City. Senza dimenticare l’umiliante 1-7 subìto all’Olimpico dal Bayern e il pessimo cammino in Europa League. Il gioco che aveva fatto divertire lo scorso anno si è visto raramente, fortunatamente la vittoria nel derby alla penultima giornata ha regalato il secondo posto e la nuova qualificazione ai gironi della Champions. Ma a festeggiare, ancora una volta, sono gli altri.
Lazio 8 - In pochi si aspettavano una stagione così positiva da parte dei biancocelesti di Pioli. Avvio stentato, poi l’esplosione di Felipe Anderson, l’affidabilità sotto porta di Klose e il ruolo fondamentale a centrocampo di Biglia e Parolo. L’obiettivo era tornare in Europa, farlo nella competizione più importante è un piccolo miracolo. Sconfitta in finale di Coppa Italia, ma la Juventus ha dimostrato di non avere rivali in Italia.
Fiorentina 6 - Stagione positiva, con il quarto posto raggiunto all’ultima giornata. Ma troppi rimpianti e ruolo di co-protagonista che comincia a stare stretto ai tifosi viola. La delusione maggiore è arrivata in Coppa Italia, con la sconfitta casalinga 0-3 contro la Juventus dopo aver vinto la gara d’andata nel fortino dei bianconeri. In Europa League eliminazione dal Siviglia, che poi ha vinto il trofeo. Gran colpo Salah, Giuseppe Rossi infortunato tutto l’anno.
Napoli 4.5 - Un ciclo finito nel peggiore dei modi. I primi presagi di una stagione negativa si erano avuti in estate con un mercato insufficiente e, soprattutto, con l’eliminazione nei preliminari di Champions League contro l’Athletic Bilbao. Quel ko ha scosso e innervosito i maggiori protagonisti (Higuain su tutti), mentre Benitez si è dimostrato troppo ottuso in alcune scelte (turnover spesso esagerato e mai un cambio di modulo). Amarezza per l’eliminazione in semifinale di Europa League contro il Dnipro. Si ripartirà da Sarri.
Genoa 7.5 - Europa League, anzi no. Gasperini ha ridato entusiasmo alla piazza, riportando il Grifone a lottare nelle parti alte della classifica e non più per la salvezza. Perotti e Iago Falque due scommesse vinte. Se la società riuscirà a trattenere i gioielli (compresi Bertolacci, Perin e De Maio) potrà farsi perdonare, in parte, l’errore di aver presentato in ritardo la documentazione per ottenere la licenza Uefa e disputare così l’Europa League, conquistata meritatamente sul campo. E la beffa è che il posto del Genoa verrà preso dai cugini della Sampdoria.
Sampdoria 6.5 - A Mihajlovic il merito di aver riportato i doriani in Europa (anche se per ‘disgrazie’ altrui) e di essere stato per buona parte della stagione in zona Champions. Poi nel finale il comprensibile calo, a causa soprattutto della partenza di Gabbiadini e dell’infortunio di Eder, due grandi protagonisti della più che positiva stagione blucerchiata.
Inter 4 - Un disastro non annunciato. L’anno scorso Mazzarri aveva ripetuto più volte che questa sarebbe stata la stagione della svolta. Dopo un inizio incoraggiante, si è consumato lo strappo con una parte della tifoseria e l’addio è stato inevitabile. Ma con il ritorno di Roberto Mancini la musica non è cambiata, anzi. Icardi ha chiuso vincendo la classifica cannonieri, la difesa è stata da film horror.
Torino 7 - Inizio a singhiozzo, con pochi gol e gioco noioso. Poi a gennaio la squadra ha cambiato ritmo grazie ai gol ritrovati di Quagliarella e all’acquisto azzeccato di Maxi Lopez, rivitalizzato da Ventura. Da sottolineare l’ottimo cammino in Europa League con la storica vittoria al San Mames di Bilbao e, dopo addirittura 20 anni, il successo nel derby di ritorno contro la Juventus.
Milan 4 - Pochi promossi e tanti bocciati. L’esordiente Inzaghi ha più di un alibi per aver avuto a disposizione una rosa modesta. E lo avevano capito anche i tifosi rossoneri, che non hanno mai criticato il loro pupillo anche nei momenti di difficoltà. Bene Menez e Bonaventura, ma troppi flop, Torres su tutti. Con l’arrivo di Mihajlovic e l’ingresso societario di Bee Taechaubol (ha comprato il 48%), ci si aspetta un Milan nuovamente competitivo.
Palermo 7 - Neopromossa che non ha mai lottato per la salvezza. I gioielli Vazquez e Dybala (ceduto alla Juventus per circa 32 milioni). Iachini che ha terminato un anno intero senza esonero quando il presidente si chiama Maurizio Zamparini, famoso per la sua fama di ‘mangiaallenatori’. Tutto ciò fa del Palermo una delle squadre che merita solo complimenti per l’ottimo campionato.
Sassuolo 6.5 - Un’altra batosta, ancora 7 gol subìti e sempre dall’Inter. Ma quella pesantissima sconfitta di inizio campionato a San Siro resta l’unico neo nella stagione dei ragazzi di Di Francesco. Berardi e Zaza sono con le valigie in mano, pronti per una grande squadra (potrebbero finire entrambi alla Juventus). Ma è arrivato il prolungamento del contratto del tecnico, che si trova decisamente a suo agio nell’ambiente neroverde e costituisce la base per un’altra annata positiva.
Hellas Verona 6 - Stagione nata con qualche problema e Mandorlini più volte a rischio esonero. Hanno pesato i troppi gol subìti e il rendimento negativo di Marquez e Saviola, ormai prossimi alla pensione. C’ha pensato l’eterno Luca Toni a caricarsi la squadra sulle spalle e, a 38 anni suonati, chiudere con 22 gol all’attivo. Salvezza tranquilla, ed era quello che contava.
Chievo 7 – L’ennesima salvezza per la ex Cenerentola della Serie A, ora realtà importante e consolidata del campionato. Decisivo l’arrivo in panchina di Maran, che ha dato gioco e solidità ai gialloblù, salvi in largo anticipo e senza mai lottare. E per il tecnico è arrivato il meritato prolungamento triennale.
Empoli 7.5 - Pochi si aspettavano un campionato così positivo da parte dei toscani. Tante le rivelazioni: dal difensore Rugani, sempre presente e mai ammonito, al regista Valdifiori, fino al ritrovato Saponara e al sempreverde Maccarone. Un’orchestra perfettamente gestita da Maurizio Sarri, tanto da meritarsi la chiamata del Napoli. Per gli azzurri ripetersi sarà difficile.
Udinese 6 - Senza infamia e senza lode. La prima stagione bianconera di Stramaccioni (che sarà anche l’ultima, al suo posto è già arrivato Colantuono) si è conclusa con l’obiettivo salvezza raggiunto, senza particolari patemi. Ma, oltre alla crescita di Allan e a qualche giovane promosso in prima squadra, ci si aspettava qualcosa di più, soprattutto dal punto di vista del gioco.
Atalanta 6 - Obiettivo raggiunto e quindi sufficienza obbligatoria, anche se risicata. Si è concluso il ciclo Colantuono, esonerato a metà stagione. Reja con la sua esperienza ha gestito bene una situazione che poteva essere delicata. Troppi attaccanti hanno deluso, servirà un mercato migliore rispetto all’ultimo.
Cagliari 3 – Zeman, Zola e ancora Zeman. La Z non ha portato fortuna al Cagliari del presidente Giulini, retrocesso alla sua prima stagione da numero uno rossoblù. Il tecnico boemo non ha lasciato la sua impronta, i senatori hanno deluso e la squadra si è piano piano spenta. L’augurio è quello di tornare subito nella massima serie perché la Sardegna e Cagliari meritano il palcoscenico primario.
Cesena 5 - La missione impossibile non è riuscita ai romagnoli. Budget limitato, qualità anche. Anzi, la classe di Brienza e il talento di Defrel in un certo momento hanno lasciato sperare nel miracolo, ma la speranza è durata poco. Errori infiniti in difesa, applausi ai tifosi che sono sempre stati vicini ai loro beniamini, anche quando è arrivato l’amaro verdetto.
Parma 5 - Un voto per non infliggere troppo su una situazione già drammatica. Si è parlato poco di calcio, con tutto l’ambiente influenzato dal caos societario, non ancora risolto. Giocatori e staff senza stipendi, retrocessione inevitabile e futuro incerto. Ma un applauso va a tutto lo staff tecnico che ha comunque proseguito e onorato il campionato fino all’ultima giornata. Si spera nell’arrivo di un presidente ben intenzionato a far tornare il Parma nel calcio che conta.
Francesco Carci
FONTE: AvantiOnLine.it
Hellas Verona, il pagellone di fine anno di VdS
DAVIDE ARTALE 10 GIUGNO 2015
Fonte foto : www.stadiotardini.it
Terminata da una decina di giorni la stagione è tempo di bilanci per ogni singolo club. L’Hellas Verona ha disputato una stagione sufficiente, culminata con la 13° piazza e 46 punti ottenuti. E’ stato conquistato l’obiettivo designato dalla società, ossia la salvezza, anche se il torneo degli scaligeri è stato parecchio altalenante. A momenti di gioia inaspettata come le splendide vittorie contro Napoli e Fiorentina si sono alternate clamorose debacle come quelle con la Juventus o il Genoa. Ecco le pagelle dei protagonisti della stagione gialloblu:
PORTIERI
Rafael 6 : E’ lo specchio della stagione dei veneti. Alterna grandi parate ad errori piuttosto gravi per uno della sua esperienza. Nel finale di stagione Mandorlini lo ripropone e lui lo ripaga con delle buone performance.
Benussi 5,5 : L’età passa e la discontinuità di rendimento fa si che l’ex rosanero incappi in qualche giornata negativa. Rivedibile.
Gollini 6,5 : Questo ventenne proveniente dal Manchester United ha sorpreso un po’ tutti. Arrivato per fare esperienza, ha dimostrato in qualche match di poter dire la sua, e continuare l’ottima tradizione del nostro paese in tema di portieri.
DIFENSORI
Sorensen 5,5 : Stagione deludente rispetto alle attese quella del danese. Il reparto arretrato è l’anello debole della squadra, e lui non riesce ad emergere come ci si attendeva.
Marquez 5,5 : Discorso simile a quello di Sorensen. Arrivato in Italia dopo un grande mondiale, il capitano del Messico si adatta lentamente ai ritmi della A nonostante un curriculum invidiabile.
Moras 6,5 : Mette come al solito tanta esperienza e orgoglio nelle sue prestazioni. Taglia il traguardo delle 100 presenze in A, e si conferma punto di riferimento.
Agostini 6 : Più invecchia e più mantiene una concentrazione invidiabile. Corre spesso a perdifiato anche se manca ancora il primo goal in A, che, ne siamo certi, prima o poi arriverà.
Martic 5,5 : Arrivato come erede di Romulo, lo slavo non riesce ad imporsi. Avrà tempo di rifarsi l’anno venturo.
Rodriguez 5,5 : Non una stagione positiva per l’uruguagio. Tanti goal arrivano per delle sue disattenzioni, che probabilmente non faranno proseguire la sua avventura in Veneto.
Brivio 6 : Arrivato per sostituire Agostini, non gioca spesso ma quando è impiegato dà il suo onesto contributo. Incerto il suo riscatto dall’Atalanta, meriterebbe un’altra chance.
Marques 5,5 : Qualche passaggio a vuoto per il brasiliano, come l’autorete contro il Milan. E’ una riserva di Mandorlini e potrebbe restare per rilanciarsi visto che le offerte latitano.
Pisano 6 : Arrivato a stagione in corso, dà il suo contributo in termini di corsa e resistenza. Si merita la conferma, può aver trovato l’ambiente giusto.
Luna 5,5 : Il giovane spagnolo non si adatta bene alla Serie A e viene scalzato da Brivio ed Agostini sulla fascia. Potrebbe essere mandato nella Liga, dopo le esperienze non felici con l’Aston Villa e l’Hellas.
CENTROCAMPISTI
Sala 7 : Uno dei migliori dell’Hellas. E’ il padrone della fascia destra, torna dall’infortunio più forte che mai e diventa uomo mercato, con Setti che gongola.
Obbadi 6,5 : Mezzo punto in più per il goal che è valso la vittoria di Firenze. Per il resto buona sostanza per il nordafricano che vorrebbe restare in Italia.
Tachtsidis 6,5 : Stagione del riscatto per il greco dopo due anni bui. Fondamentale la rete della vittoria contro il Cagliari con un bolide mancino, è il perno della mediana. Ritrovato.
Hallfredsson 6,5 : Ennesima stagione positiva per l’islandese. E’ il regista esterno della squadra, dal suo sinistro nascono spesso i presupposti delle vittorie dell’Hellas.
Greco 6 : Arrivato nel mercato di riparazione, dà il suo contributo più in fase difensiva che in avanti.
Campanharo 5,5 : Pecca di esperienza in diversi match il giovane brasiliano, che non viene impiegato moltissimo da Mandorlini. Esperimento fallito, destinato ai saluti.
Ionita 6 : Si fa notare per i suoi inserimenti in zona goal, con una rete che vale la vittoria a Torino contro i granata. Buon colpo di Sogliano, merita la A il moldavo.
Lazaros 5,5 : Uno dei fiori all’occhiello dello scorso mercato delude le aspettative. Buoni colpi ma tanta discontinuità, anche se il greco dovrebbe restare.
Valoti 6,5 : Buona stagione per il figlio d’arte. Il giovane scuola Milan da spesso il suo contributo nel secondo tempo con buone accelerazioni e strappi al match.
ATTACCANTI
Jankovic 6 : Stagione meno brillante rispetto alla scorsa, dove con Iturbe era una delle due spine nei fianchi degli avversari. Perde un po di smalto ma guadagna esperienza e senso tattico. Sufficienza piena.
Gomez 7 : E’ quello che cresce più di tutti. Diventa un’ala moderna, correndo e finalizzando in modo ottimale. Punisce ancora la Juventus e attira su di se le sirene di alcune big, col rinnovo che tarda ad arrivare…
Saviola 5 : E’ la delusione della stagione. Uniche soddisfazioni la rete con l’Atalanta ed il tacco per Lopez nel pari contro l’Inter. Saluta la A senza lasciare traccie evidenti.
Toni 9 : Semplicemente unico. Più invecchia e più diventa bravo. Condivide il trono dei bomber con Icardi, e con 42 reti in due anni si conferma indispensabile per questo Hellas. Clonatelo, così avremo in eterno un cannoniere per tutte le stagioni.
Fernandinho 5,5 : Arrivato dal Brasile con un po’ di clamore, non conferma le aspettative. Mostra buona tecnica ma non basta per un torneo tattico come la A.
Nico Lopez 6 : Doveva essere la stagione della consacrazione, invece il calciatore di proprietà dell’ Udinese mostra la sua classe solo a sprazzi. Andrà via da Verona senza raccogliere l’eredità di Iturbe.
ALLENATORE
Mandorlini 6 : Stagione con molti alti e bassi, che consente all’ Hellas di non vivere quasi mai l’ebbrezza dell’alta classifica. Rischia solo qualche settimana di venire risucchiato nel vortice esonero con un rendimento non all’altezza, poi si riscatta ed inanella risultati che consentono agli scaligeri di salvarsi senza patemi d’animo.
Hellas Verona, ecco i primi obiettivi di Bigon
DAVIDE ARTALE 9 GIUGNO 2015
Dopo l’annuncio avvenuto ieri dell’arrivo di Riccardo Bigon al posto di Sean Sogliano, può finalmente carburare il mercato dell’Hellas. La società scaligera, dopo aver perso Saviola e Nico Lopez, vuole ingaggiare un solo calciatore offensivo, visto che sulle corsie esterne tornerà Romulo dal prestito alla Juventus.
Come riportato dal giornalista Gianluca Di Marzio infatti il prescelto è Coda del Parma, che come vi avevamo anticipato qualche giorno fa, vorrebbe vestire la casacca gialloblu e sta aspettando la risoluzione della situazione Parma, con la giornata di oggi che sarà uno spartiacque cruciale per i ducali. In mezzo invece Bigon vuole provare a trattenere Obbadi del Monaco, che ha molte richieste in Ligue 1, ma soprattutto vorrebbe riportare alla base Jorginho.
L’italo-brasiliano non si è integrato nei 18 mesi azzurri con Benitez alla guida del club partenopeo, anche se nel 4-3-1-2 di Sarri sarebbe un elemento molto utile viste le sue doti importanti nel ruolo di mezzala.
FONTE: VociDiSport.it
Serie A, classifica e mercato: ecco quanto hanno speso i club per ogni punto
Autore: Alessandro Alberto Di Porzio - 9 giugno 2015 - 19:23
Iturbe-Roma
RAPPORTO SPESE-CLASSIFICA SERIE A – Il campionato è terminato già da tempo e sono ben noti tutti i suoi verdetti. Chi ha trionfato – dominio Juventus indiscusso – gioisce ancora, ma con lo sguardo è già proiettato alla prossima stagione. Per ripetersi ancora. Chi è vinto, invece deve ripartire e rimettersi in carreggiata. Ma alla fine dell’anno tutti sono chiamati a guardarsi allo specchio e a tirare le somme. In questo senso, Serie A, classifica e mercato sembrano andare di pari passo. Ma non sempre e noi abbiamo provato ad analizzare questo trend, calcolando il valore “economico” di ogni punto conquistato in stagione sulla base dei soldi spesi in acquisti.
ROMA SPENDACCIONA – Nelle prime posizioni vige un rapporto soldi-punti abbastanza equo ed alquanto tendente verso il basso. La Vecchia Signora, a fronte dei suoi 87 punti totali, ha “sborsato” circa 505.747 euro di volta in volta per un saldo acquisti pari a 44 milioni. Molto di meno dei rivali giallorossi, che al contrario hanno riversato quasi 1 milione e 300 mila euro. La migliore relazione qualità-prezzo nelle cinque posizioni è di Lazio e Fiorentina: rispettivamente più di 192mila e 142mila euro su 13,25 milioni e 9,10 milioni di uscite. Il Napoli (34,05) si porta sul gradino più basso del podio, in questo senso, dopo i bianconeri e i capitolini giallorossi con quasi 505 mila euro di investimento.
TORO SCATENATO – Il club di Urbano Cairo è quello che ha sgorgato maggiormente dal punto di vista economico nella porzione centrale della classifica insieme all’Hellas Verona. I granata hanno raggiunto il 9º posto e snocciolato poco meno di 500 mila euro (26,90), così come gli scaligeri (23,26): circa 506 mila euro. Le genovesi si sono tenute abbastanza alte con 406 mila (Genoa, 24 mln) e 411 mila (Samp, 23 milioni); anche il Milan (20,60) ha sfiorato la stessa cifra con poco più di 396 mila euro per punto ed un decimo posto fallimentare. Mentre l’Inter si è mantenuta bassa con 15,70 milioni di euro complessivi e 285mila per giornata. Più “facinorosi” del Biscione anche il Sassuolo (16) con 326 mila euro ed il Palermo: i rosanero hanno speso 19,7 milioni in acquisti e 402mila per ogni turno. Stessi punti per i neroverdi e i siciliani, ma maggiori spese per questi ultimi. Poco, di contro, Chievo (8): 186mila euro.
LE RISORSE DELL’EMPOLI – Nei bassifondi risaltano all’occhio gli “investimenti” eccessivi di Cagliari ed Udinese hanno gettato al vento, di volta in volta, rispettivamente 603 mila euro e la bellezza di 627mila euro alla luce dei 20,5 e 25,7 milioni estesi nelle sessioni di calciomercato. Meglio tra le “piccole” Atalanta (9,4 – 254mila) e Cesena (1,1 – 45mila). Al contrario, ogni punto è costato al Parma (4,32) 227 mila euro: un’enormità vista la retrocessione ed il fallimento societario. Ma il miracolo si chiama Empoli in termini di gestione di risorse umane e rafforzamento dell’organico, visto che la spesa complessiva ammonta a 0 euro e che gli azzurri hanno saputo rendersi pericolosi in lungo e in largo con un allenatore saggio ed un gruppo di giovani calciatori. I toscani, per questo, possono essere un esempio concreto, e da seguire per chi crede che nel calcio moderno contino solo i petroldollari. Perché non c’è prezzo che tenga per la competenza.
Ecco la tabella riassuntiva del rapporto spese-classifica della Serie A:
FONTE: StopAndGoal.net
Verona: una stellina del PSG nel mirino
11 giugno alle 17:32
Il Verona è alla ricerca di nuovi colpi di prospettiva sul mercato e ha mosso i primi passi per l'attaccante classe '93 del Paris Saint Germain Jean-Christophe Bahebeck, sotto contratto fino a giugno 2019 con la formazione francese.
Luca Toni sarà Magnifico Messere del Calcio storico
Foto Getty Images\\Alexander
11 giugno alle 16:40
L’amore per Firenze rimane intatto anche ad anni di distanza dall’ultima volta che ha indossato la maglia viola, quasi tre ormai, pur con una casa ancora posseduta in Borgo San Frediano ed amici sparsi in tutta la città. Per Luca Toni quindi quello che si appresta a vivere il prossimo week-end sarà una semplice rimpatriata con però al centro un evento importante. Infatti sabato pomeriggio il bomber del Verona sarà il Magnifico Messere del Calcio storico fiorentino edizione 2015. Esattamente il centravanti nativo di Pavullo sul Frignano sarà la figura per cui si disputerà il match fra i Bianchi di Santo Spirito e gli Azzurri di Santa Croce. Ogni anno il comune di Firenze, ed in particolare il presidente del Calcio storico fiorentino, sceglie dell’eccellente del mondo dello sport, dello spettacolo o della cultura, come testimonial del match della più antica disciplina della città. Negli anni lo sono stati ad esempio gli sportivi Batistuta, Mondonico, Pasqual, Viviano, Paolo Bettini ma anche Cesare Prandelli ed Alfredo Martini. Quest’anno, insieme al maestro di pugilato Alessandro Boncinelli, ci sarà appunto Luca Toni sabato 13 giugno.
L.C.
Verona, Saviola addio: torna al River Plate
11 giugno alle 10:48
Ritorno alle origini per Javier Saviola. L'attaccante oggi al Verona è pronto a dire addio al club veneto. Secondo quanto appreso da Calciomercato.com Saviola sta per dire sì al ritorno in Argentina nel club che lo ha lanciato nel calcio mondiale: il River Plate.
Davide Russo de Cerame
Verona, il nuovo staff di Mandorlini
10 giugno alle 23:15
Se Toni e Mandorlini proseguiranno la loro avventura in gialloblù, cambia lo staff dell'allenatore: resta Enrico Nicolini, arrivano invece Diego Bortoluzzi, vice di Guidolin a Parma e Udine, e probabilmente anche l'ex Chievo Andrea Zanchetta.
FONTE: CalcioMercato.com
Verona, Gomez e Jankovic: si va verso il rinnovo
Entrambi i gialloblu dovrebbero rimanere alla corte del tecnico Mandorlini
Maurizio Setti (Getty Images)
07/06/2015 17:55
HELLAS VERONA GOMEZ JANKOVIC RINNOVI / VERONA - Secondo quanto riporta 'gazzetta.it', i rinnovi di Bosko Jankovic e Juanito Gomez non sarebbero in bilico. La nuova dirigenza dell'Hellas Verona dovrà sbrigare la faccenda nei prossimi giorni, ma la volontà della società gialloblu è quella di continuare con entrambi.
O.P.
Genoa, Tachtsidis verso il rientro dal Verona
L'Hellas non sembrerebbe intenzionato ad esercitare il diritto di riscatto di 2,5 milioni
Tachtsidis (Getty Images)
07/06/2015 16:30
GENOA HELLAS VEORNA TACHTSIDIS / VERONA - Primo caso per Riccardo Bigon che a breve diventerà direttore sportivo dell'Hellas Verona. Panagiotis Tachtsidis non dovrebbe essere riscattato dai gialloblu, nonostante la stima di Mandorlini per il centrocampista greco. La cifra pattuita con il Genoa di 2,5 milioni di euro è giudicata troppo alta al momento dalla dirigenza veronese, secondo quanto riporta 'gazzetta.it'.
O.P.
FONTE: CalcioMercato.it
Hellas Verona, ecco il nuovo staff di Mandorlini
Andrea Mandorlini - Hellas Verona (HellasVeronaFC)
Gianluca Di Marzio 10-06-2015 21:06
Hellas Verona che si rifà il look? Non proprio tutto tutto, solo in parte. Se Toni e Mandorlini proseguiranno la loro avventura in gialloblù, cambia si lo staff dell'allenatore: resta Enrico Nicolini, sul vice invece dovrebbe arrivare Diego Bortoluzzi - vice di Guidolin a Parma e Udine - oppure in corsa anche altri due nomi: Luca Gotti e Maddaloni. In arrivo pure l'ex Chievo Andrea Zanchetta. Uomini nuovi, idee che restano le stesse: obiettivo? Stupire ancora, e bacchetta in mano a Mandorlini.
Hellas Verona, Bordin non confermato come vice di Mandorlini: le ultime
Andrea Mandorlini - Hellas Verona (HellasVeronaFC)
Gianluca Di Marzio 09-06-2015 20:01
L'ufficialità è arrivata qualche minuto fa, Andrea Mandorlini sarà ancora l'allenatore dell'Hellas Verona. Un rinnovo prima discusso e poi concretizzatosi, matrimonio che andrà avanti fino al 2017. Cambia però parte dello staff a disposizione dell'allenatore gialloblù: non è stato confermato infatti Roberto Bordin come vice-allenatore, rapporto finito. Ora il club di Setti valuta diversi nomi, nei prossimi giorni sono attesi aggiornamenti, si punta al potenziamento dello staff. Mandorlini resta, Bordin no: il nuovo Hellas prende forma.
Hellas Verona, Cometti non è più il responsabile dell’Area Comunicazione: in arrivo Pisano dall’Inter
Setti - Hellas Verona (@HellasVeronaFC)
Redazione 08-06-2015 19:30
Con un comunicato apparso sul sito ufficiale della società, l'Hellas Verona ha comunicato l'interruzione del proprio rapporto lavorativo con Fabrizio Cometti, che da lunedì 8 giugno non sarà più responsabile dell'Area Comunicazione del club gialloblù. Cometti verrà sostiuito da Pietro Pisano, ex responsabile di Inter e Genoa.
"L'Hellas Verona FC comunica che a partire da lunedì 8 giugno - si legge su hellasverona.it - Fabrizio Cometti non è più responsabile dell'Area Comunicazione".
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
RASSEGNA STAMPA
Hellas, Corriere di Verona: "Toni giura amore almeno per un altro anno"
11.06.2015 09.38 di Marco Frattino
"Toni giura amore all'Hellas (almeno) per un altro anno". Così il Corriere di Verona titola in prima pagina, sottolineando il rinnovo del bomber 38enne per la prossima stagione. Accostato al Carpi e alla Mls americana, l'ex campione del mondo con la Nazionale nel 2006 ha deciso di restare al Bentegodi dopo aver conquistato il titolo di capocannoniere - insieme all'interista Mauro Icardi - nella stagione appena conclusa.
SERIE A
Toni non si ferma. Per il trono del gol bisognerà fare ancora i conti con lui
11.06.2015 08.00 di Tommaso Maschio
Trentotto anni e non sentirli. Luca Toni non si ferma, anzi rilancia e rinnova con l'Hellas Verona per un'altra stagione con l'obiettivo di finire nuovamente in doppia cifra e, perché no, competere nuovamente per la classifica dei cannonieri appena vinta assieme al più giovane Mauro Icardi dell'Inter. Nella città di Giulietta il centravanti modenese ha trovato infatti una nuova giovinezza tornando a segnare con quella continuità che gli aveva permesso di vincere il titolo di capocannoniere, e la scarpa d'oro, nel 2006 con la maglia della Fiorentina e quello di miglior marcatore della Bundesliga - primo e finora unico italiano a farlo - con la maglia del Bayern Monaco. Quarantadue gol in due stagioni con la maglia degli scaligeri che lo portano a quota 151 in massima serie. Toni ha ora davanti a sé un altro anno, almeno, per migliorare il suo score con nel mirino campioni del calibro di Hernan Crespo, Filippo Inzaghi, Roberto Mancini e Gigi Riva che lo precedono nella classifica dei marcatori di tutti i tempi della nostra Serie A. Gli altri attaccanti della Serie A sono avvisati, anche nella prossima stagione bisognerà fare i conti con Luca Toni.
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Verona, continua la ricerca di un portiere: piace Bassi
10.06.2015 13.48 di Raffaella Bon
Il Verona continua la ricerca di un nuovo portiere da affiancare a Rafael verso il prossimo campionato. Secondo quanto raccolto dalla nostra redazione, il club starebbe pensando al portiere dell'Empoli Davide Bassi, estremo difensore dalla grande esperienza e che potrebbe non pretendere il ruolo da titolare.
SERIE A
Empoli, per Bassi ci sono Hellas Verona, Atalanta e Sampdoria
09.06.2015 21.47 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Davide Bassi, portiere dell'Empoli in uscita dalla squadra toscana, vanta tre richieste dalla massima serie in vista dell'anno prossimo: sul portiere ci sono l'Hellas Verona, l'Atalanta e anche la Sampdoria. Lo riferisce gazzetta.tv nel suo approfondimento serale.
SERIE A
Verona, si cerca il nuovo vice di Mandorlini. Bordin non è confermato
09.06.2015 21.03 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
Secondo quanto riportato da Sky Roberto Bordin non sarà confermato come vice di Andrea Mandorlini al Verona. Il tecnico in queste ore ha firmato il prolungamento di contratto fino al 2017 e in questi giorni si valuterà il nuovo assistente.
SERIE A
Verona, si cerca il nuovo vice di Mandorlini. Bordin non è confermato
09.06.2015 21.03 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
Secondo quanto riportato da Sky Roberto Bordin non sarà confermato come vice di Andrea Mandorlini al Verona. Il tecnico in queste ore ha firmato il prolungamento di contratto fino al 2017 e in questi giorni si valuterà il nuovo assistente.
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Verona, Setti sul rinnovo di Mandorlini: "Sensazioni positive"
09.06.2015 18.43 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
Ottimismo sul rinnovo di Andrea Mandorlini al Verona. Il tecnico degli scaligeri si appresta a mantenere lo status di allenatore più longevo sulla stessa panchina (è arrivato nel novembre 2010, con la squadra in Lega Pro). Il presidente degli scaligeri, Maurizio Setti, non si sbilancia troppo pur lasciando trasparire ottimismo: "Novità? Potrebbero arrivare domani. Le sensazioni sono positive".
RASSEGNA STAMPA
Il Corriere di Verona titola: "Hellas, c'è Bigon. Ora Mandorlini"
09.06.2015 08.43 di Pietro Lazzerini
Il Corriere di Verona fa il punto sul futuro dell'Hellas titolando: "C'è Bigon. Ora Mandorlini". Il nuovo direttore sportivo proveniente dal Napoli ha firmato un contratto di tre anni, adesso tocca all'allenatore. Mandorlini domani incontrerà la proprietà per firmare un biennale con opzione sul terzo a cifre ridotte. Riduzione che comunque avverrà anche per i primi due anni, con il 'Grigio' che guadagnerà circa 450mila euro a stagione più i consueti bonus.
ALTRE NOTIZIE
Serie A, il podio della Top Ten TMW
08.06.2015 22.30 di Alessio De Silvestro
Quella che da poco è terminata è stata assolutamente una grande stagione di calcio ed emozioni. La Juventus di Allegri a dispetto dei pronostici iniziali, vince il suo quarto scudetto di seguito, si porta a casa la Coppa Italia battendo la Lazio, e perde solo in finale la Champions League contro il Barcellona. La Roma al fotofinish arriva seconda battendo un agguerrita Lazio che è terza a solo un punto di distanza dai giallorossi. Campionato da dimenticare per Napoli, Milan e Inter. Sul podio della Top Ten TMW troviamo:
Tevez: Stagione fantastica quella dell'Apache [...] Stellare
Toni: Annata memorabile e da raccontare ai posteri per Big Luca. Lui che era dato a inizio stagione in fase calante da tutti, ma non da noi di TMW, gioca tutte le partite del campionato, vince addirittura la classifica cannonieri, segna 22 gol, e solo 4 su rigore, vince il 90% dei contrasti, e 27 occasioni create. Centravanti pesante per Mandorlini che si carica spesso il Verona sulle spalle. Riesce a far diventare oro tutto quello che passa dalle sue parti. E' il più bravo di tutti a difendere palla con i difensori alle costole. Meriterebbe ancora la maglia azzurra e pensare che in Brasile nel 2014 venne ignorato. La storia del calcio
Candreva: Questo è stato l'anno della consacrazione per il centrocampista romano [...] Assoluto protagonista
SERIE A
Napoli, Allan non convince e costa troppo. Meglio puntare su Jorginho
08.06.2015 12.54 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Secondo quanto riferisce oggi Cronache di Napoli, per il reparto di centrocampo gli azzurri hanno sondato le richieste dell'Udinese per il brasiliano Allan, che lo valuta oltre 10 milioni di euro: troppo per le idee di De Laurentiis, che vorrebbe puntare tutto su Jorginho, ancora a metà tra Hellas Verona e azzurri. Per il suo acquisto e riscatto, il club azzurro dovrebbe spendere una cifra superiore ai dieci milioni di euro.
SERIE A
Luca Toni sul futuro: "Al 99% resto al Verona"
08.06.2015 07.33 di Marco Frattino
"Al 99% l'anno prossimo dovrei essere ancora al Verona". Parole firmate da Luca Toni (38), attaccante dell'Hellas che ha rilasciato una intervista ai microfoni di Radio Due. "Non è ancora confermato. Adesso - aggiunge il capocannoniere dell'ultima Serie A assieme a Mauro Icardi, come riportato da larena.it - il presidente deve scegliere i dirigenti e l'allenatore e poi passerà ai giocatori, quindi aspetto".
SERIE A
Napoli, si valuta il riscatto dell'altra metà di Jorginho
07.06.2015 23.48 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Difficilmente Jorginho lascerà il Napoli in questa finestra di calciomercato. Secondo quanto riportato dall'esperto di calciomercato Alfredo Pedullà sul suo blog, il club partenopeo in questi giorni sta seriamente prendendo in considerazione l'ipotesi di riscattare l'altra metà del suo cartellino dall'Hellas Verona.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
11.06.2015
Si completa il puzzle gialloblù Toni segnerà ancora per l'Hellas
«Felice di continuare questa avventura, ringrazio il presidente e i tifosi Finché vivrò emozioni così intense... non smetterò di giocare a calcio»
Luca Toni esulta sotto la Curva dopo un gol con la maglia gialloblù, dopo aver vinto la classifica cannonieri ha prolungato il contratto con il Verona fino a giugno 2016 FOTOSERVIZIO EXPRESS
Un altro anno di Verona. Il terzo. Luca Toni ancora all'Hellas, ufficiale dalle 19 di ieri dopo il triennale a Riccardo Bigon ed i due più opzione ad Andrea Mandorlini. Eccole le basi dell'Hellas che sarà. Un contratto fino al 2016, un accordo fino a giugno prossimo come lui stesso ha sempre voluto, rifiutando puntualmente soluzioni più a lungo termine. Da ragazzo onesto e pulito fino in fondo Toni ha sempre voluto fermarsi un attimo prima di ripartire, capire quel che avrebbe potuto dare prima di firmare, chiedere alla sua famiglia se era ancora il caso di prendere tutti i giorni la macchina per andare a Peschiera ad allenarsi piuttosto di godersi Bianca e Leonardo insieme alla sua Marta, interrogare il suo fisico e la sua testa per dare poi risposte vere. Da uomo che mastica calcio da una vita Toni non ha mai affrettato i tempi se non mettere sul tavolo alcune condizioni quasi ovvie. Dalla conferma dell'allenatore con cui va così d'accordo all'avere un ruolo centrale nel progetto, così come è naturalmente nelle intenzioni del Verona perché senza Toni non avrebbe avuto il 38 per cento dei suoi gol negli ultimi due campionati ed il 45 per cento della stagione appena conclusa, quando il centravanti più forte d'Italia ha inciso sul fatturato finale più di un anno fa, con tanto di titolo di capocannoniere in tasca ed un posto di diritto nella storia del Verona. «Sono giorni felici per l'Hellas - ha dichiarato Toni -. dopo il rinnovo del mister, è arrivato anche il mio. Sono entusiasta di poter continuare questa fantastica avventura in gialloblù. Questa è la scelta giusta per me e la mia famiglia. Un grazie speciale al presidente, alla società e ai tifosi. Finché vivrò queste emozioni, continuerò a giocare a calcio».
FEDELTÀ TOTALE. Toni non ha mai avuto troppi pensieri lontano dall'Hellas. Non c'è mai stata alternativa nella sua testa, fedele a un Bentegodi che non vorrebbe lasciarlo mai andar via e ad una società che fin dal primo giorno gli ha concesso il massimo della libertà, le chiavi dell'attacco ma anche dello spogliatoio di cui è sempre stato il vero leader, silenzioso il più delle volte ma anche sbattendo i pugni quando serviva. Come è successo a Marassi, dopo la bastosta col Genoa, quando Toni prima pretese attenzione e poi sfogò la sua rabbia costruttiva da vincente nato su un gruppo che stava sciogliendosi come neve al sole senza riuscire a rialzarsi.
NUMERI IMPRESSIONANTI. Quarantadue gol sono tantissimi, circondati sempre da una diffidenza che non lo ha mai abbandonato nonostante i numeri da record. Anche alla Fiorentina, con otto reti in 27 presenze che proprio male non erano e che invece convinsero mezza Italia che Toni fosse ormai un giocatore finito. Due campionati, fra cui l'ultimo concluso senza mai aver saltato una partita, hanno detto invece chiaro e tondo che Toni non solo ha molti meno anni dei sui 38 ma che il prossimo potrebbe ancora non essere l'ultimo, alla faccia della carta d'identità. Venti gol prima, 22 ora giusto per entrare fra i primi cinque marcatori d'Europa e mettere l'ennesima ciliegina sulla torta.
NON SOLO BOMBER. Non è solo quel che combina davanti alla porta avversaria a renderlo unico. Perché Super Toni da luglio in avanti tornerà in ritiro con il gruppo a faticare per i compagni senza aspettare il pallone, tornerà a fare a spallate con i difensori migliori d'Italia così come con quelli giovani che lo guardano con un rispetto che si deve a chi era campione del mondo quando loro erano sì e no nei Giovanissimi o negli Allievi, lontanissimi dagli stadi luccicanti e dal calcio vero. Un anno di contratto subito, magari anche un ruolo da dirigente quando vorrà smettere, per portare l'immagine del Verona in giro oer il mondo. Possibilmente il più tardi possibile, perché tutti lo vedono ancora il campione di una volta. Quello che vinceva la Scarpa d'Oro e raccoglieva trofei in Serie al Bayern Monaco. Eterno come i grandissimi, deciso a puntare ancora quota venti. Con lo spirito di sempre. Quello che appartiene solo ai fuoriclasse.
Alessandro De Pietro
10.06.2015
Batte forte il cuore gialloblù Ora Mandorlini insegue Bagnoli
Il patron e il mister sulla stessa lunghezza d'onda «Continua il progetto che ha portato grandi risultati Sono contento, ho sempre voluto rimanere a Verona»
Ha giocato in anticipo. Da perfetto difensore. Maurizio Setti con la maglia dell'Athletic Carpi era abituato a puntare la porta e sintonizzarsi sulle frequenze del gol. Stavolta, invece, non ha aspettato la palla e con 24 ore di anticipo si è visto con Andrea Mandorlini. Doveva essere oggi il giorno della verità. Setti ha preferito anticipare i tempi. Per chiudere ogni discorso e pensare già al futuro. Ieri l'incontro tra le parti. Per dirsi nuovamente sì. Tutti si aspettavano fosse oggi il giorno. Spiazzati. «Continuiamo un percorso che ci ha portato a conquistare negli anni grandi risultati - ammette il patron -. Siamo felici di aver raggiunto questo accordo che ci permette di guardare al futuro con fiducia».
ANCORA DUE ANNI. Setti e Mandorlini continueranno insieme per due anni più opzione per la stagione successiva. In tutto, potenzialmente, sei anni e mezzo di giallo e di blù per il tecnico di Ravenna. L'incontro della scorsa settimana aveva già aperto la porta al rinnovo. Le parti, però, avevano deciso di congelare pensieri e idee e far decantare aspirazioni e ambizioni. Mandorlini, però, non ha mai pensato seriamente di prendere in considerazione l'idea di ripartire in una piazza diversa da Verona. Dal canto suo, Setti non ha mai pensato di annacquare il preziosissimo lavoro svolto dal tecnico in questi anni di Verona. Il confronto era necessario. «Rimanere a Verona è quello che ho sempre voluto - ha dichiarato il mister dopo la firma dell'accordo, sono felice di continuare questo cammino insieme».
RICHIESTE. La società ha chiesto a Mandorlini di iniziare ad operare su una rosa più contenuta. L'obiettivo è contenere i costi, valorizzare i giovani, costruire una squadra per il futuro prossimo e venturo. Senza, naturalmente, sminuire il presente, il valore del brand Verona che vive anche di luce riflessa direttamente dai risultati del campo. Mandorlini, inoltre, dovrà cavalcare il cambiamento. E le novità non sono mancate. La più significativa riguarda l'addio di Sean Sogliano. Il suo posto sarà preso da Riccardo Bigon, uomo da inserire sulla nuova asse Hellas: Setti-Gardini-Bigon-Mandorlini. In più anche il mercato porterà novità e cambiamenti. Inoltre, anche lo staff tecnico dell'allenatore potrebbe subire ulteriori modifiche. Insomma, a Mandorlini è stato chiesto di operare in un contesto dinamico. Proprio come vuole Setti che detesta l'immobilismo e gli scenari stantii.
INTESA. Dunque, tra Mandorlini e Setti è stata trovata una nuova intesa. Non si tratta di un compromesso. Non servirebbe a nessuno dei due. Setti ha scelto l'allenatore che più di chiunque altro sa capire i moti ondosi che governano l'Hellas e che in passato ha dimostrare di saper governare difficoltà e peripezie capitate ai gialloblù. Era giusto ripartire da lui per dare continuità ad un progetto che si rinnova ma che allo stesso tempo affonda le sue radici in un passato condiviso. Mandorlini, invece, sa di poter essere a suo agio in un ambiente che stimola, che pressa, che pretende, ma che allo stesso tempo ha imparato ormai ad amarlo ed ascoltarlo. In qualsiasi altra situazione il tecnico sarebbe stato costretto a ripartire da zero. Qui a Verona vanta crediti quasi illimitati, ma soprattutto su una base solidissima creata con pazienza nel tempo.
E POI C'È LUCA. La conferma di Mandorlini alla guida del Verona anche per il prossimo biennio accelera il processo di conferma di Luca Toni. Ci sarà anche lui la prossima stagione. E il popolo che tifa gialloblù avrà modo così di ripartire dalle sue certezze: il condottiero e pure il capocannoniere dell'ultimo torneo. Gardini e Bigon adesso avranno modo di entrare in scena per ricalibrare la squadra in vista del terzo campionato consecutivo in A, è già arrivato il momento di ripartire.
Simone Antolini
10.06.2015
Sarri pensa a Jorginho Romulo, dolce deja vu?
Il brasiliano Romulo
Quattro milioni e mezzo sul piatto. Una plusvalenza di nove milioni. Jorginho potrebbe spostare subito in terreno positivo il mercato del Verona. Il Napoli ci sta ragionando, a Maurizio Sarri uno come lui potrebbe fare molto comodo per esaltare il proverbiale fraseggio tipico del suo calcio, così come è stato ad Empoli. Dopo aver già acquisito la prima metà del cartellino di «Giorgio», il Napoli ha tempo altre due settimane prima di decidere se completare l'investimento o fare un passo indietro e rimettere tutto in gioco. Neanche l'arrivo probabilissimo di Valdifiori, pupillo di Sarri che l'ha subito richiesto al presidente De Laurentiis, dovrebbe influire nella scelta del Napoli dopo un anno e mezzo in cui Jorginho ha alternato buone partite a momenti di silenzio, poco considerato da Rafa Benitez e mai entrato davvero nel cuore di una piazza molto esigente. Difficile per Jorginho adattarsi al 4-2-3-1 del vecchio Napoli, più facile sulla carta riuscirci nella filosofia di Sarri che dai suoi centrocampisti ha sempre voluto una veloce circolazione della palla anche in ampiezza e piedi educati. I nodi principali sono tutti a centrocampo.
Jorginho a parte, l'Hellas dovrà maneggiare con cura anche un giocatore come Romulo tornato svalutato da una stagione negativa alla Juve dove fra un infortunio e l'altro non ha mai avuto neanche la minima possibilità di giocare il 60 per cento delle partite, punto inserito nel contratto come conditio sine qua non per il riscatto automatico. Il Verona deve così gestire una minusvalenza totale di tre milioni, ma in casa si ritrova comunque uno che l'estate scorsa era stato chiamato per i Mondiali del Brasile con l'Italia dopo una stagione in cui era stato per tutti uno dei migliori interpreti del ruolo di tutta la Serie A. Sempre in mediana a Mandorlini non dispiacerebbe affatto che l'Hellas riscattasse dal Genoa definitivamente Panagiotis Tachtsidis, per il quale però ci vogliono due milioni e mezzo di euro. Mentre il mercato continua a tenere i riflettori su Jacopo Sala, finito nei desideri non solo della Roma ma anche dell'Inter, della Fiorentina e del Torino. Senza dimenticare il mercato inglese che continua a seguire il giovane esterno gialloblù.
A.D.P.
10.06.2015
Quante «leggende» in panchina...
Guido Tavellin
All'inseguimento di Osvaldo Bagnoli, nove stagioni sulla panchina del Verona fra il 1981 e il 1990. Saranno sette alla fine del biennale, nel 2017, per Andrea Mandorlini. Otto se l'Hellas dovesse far valere l'opzione per l'annata successiva. Una vita, specie di questi tempi. Mandorlini è entrato di diritto nella storia del club, con le sue 201 panchine lungo un arco di tempo che lo posizionerà appena alle spalle di Bagnoli nella storia del Verona quando scadrà il suo contratto. In 112 anni di vita l'Hellas ha avuto Angelo Piccioli dal 1950 al 1953 e poi per altri due campionati dal 1956 al 1958 nella stagione della promozione in A. Per cinque anni è rimasto al Verona l'ungherese Janos Vanicsek. Importante e lungo fu anche l'arco di tempo vissuto da tecnico di una leggenda come Guido Tavellin, allenatore a più riprese fra il 1958 e il 1964 con gli intermezzi di Viani, Bizzotto, Olivieri e Biagini. Il Verona antichissimo di Prima categoria, dal 1911 al 1914, fu guidato ininterrottamente da Alberto Masprone, quello di B dall'ungherese Andras Kuttik fra il 29 e il 31. Due le parentesi del grande Niels Liedholm. La prima in B fra il 1967 ed il 1968, la seconda nel 1992 dopo il cambio con Fascetti. Due anni e mezzo all'Hellas è rimasto Ficcadenti, tutte parentesi brevi rispetto al ciclo che Mandorlini proseguirà almeno fino al 2017. Sempre più legato ai colori gialloblù. Davanti a lui solo Bagnoli. A.D.P.
08.06.2015
Rafael mette paura ai «rigoristi» Solo Handanovic più bravo di lui
Da Lanteri e Tevez, il salto di qualità del Numero Uno che si era già messo in mostra con l'Under del Santos «Il mio segreto? Mi alleno e studio i miei avversari»
La splendida parata di Rafael sul rigore calciato da Tevez nell'ultima partita del campionato al Bentegodi tra l'Hellas e la Juventus. Il terzo rigore parato da Rafael in stagione FOTOSERVIZIO EXPRESS
Da tal Laurent Lanteri a Carlos Tevez, il migliore di tutti. Dal Legnano alla Juve. Bastano undici metri per disegnare la parabola di Rafael, non ne servono altri. Prima perenne incompiuto, adesso il secondo miglior portiere della Serie A per rigori parati alle spalle dell'inarrivabile interista Handanovic. Tre in tutto fra Torino, Fiorentina e Juve, esattamente quanti ne aveva presi nelle prime sei stagioni di Hellas. Ventiquattro rigori, 21 gol. Il 7 ottobre di otto anni fa la parata sul francese Lanteri, ora attaccante del Ventimiglia in Eccellenza, non impedì al Verona di subire una delle tante paradossali sconfitte di un'annata in cui da salvare ci fu solo il doppio «spareggio salvezza» con la Pro Patria. E nemmeno contò molto due settimane prima aver intercettato il tiro di Pietro De Giorgio, perché sulla respinta il pallone in rete ci finì comunque. Rafael si riaccese cinque anni e mezzo dopo, il 9 marzo del 2013, quando una vittoria sulla carta facile a casa del fanalino di coda Grosseto nella corsa verso la A fu agitata da un rigore fischiato da Borriello di Mantova che avrebbe potuto minare l'apparente serenità di quel pomeriggio. Sul dischetto andò Piovaccari. Andrea Mandorlini guardò verso Rafael. Il figlio Matteo, titolare quel giorno col Grosseto, verso il suo compagno. L'esultanza dopo la battuta fu una liberazione, una vita dopo Lanteri e De Giorgio. Il bello però doveva ancora venire.
TRE PER CINQUE. Di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia da allora. Il tempo e il lavoro hanno trasformato Rafael quasi in un pararigori. Niente di più logico, se riesci a rimanere freddo e a ragionare davanti ad El Kaddouri per proteggere una vittoria conquistata col cuore a casa del Toro, se nel successo con la Fiorentina non tremi davanti a Diamanti che i rigori non li sbaglia mai, se all'ultima hai talmente tanta adrenalina in corpo da volare fino a prendere all'angolino alla tua sinistra il maligno piatto di Tevez. Con tanto di dedica a Luca Toni, in corsa per il titolo di capocannoniere. Tre rigori, cinque punti in più. Tutti con la firma di Rafael.
DIETRO LE QUINTE. I rigori al Verona si cominciano a parare in uno stanzino del centro Paradiso di Peschiera, un paio di porte più in là dello spogliatoio di Mandorlini. Simone Baggio, video coordinator dell'Hellas, copia e incolla spezzoni di vagonate di dvd senza mai spostare gli occhi dal computer, tanto che a fine giornata spesso lo rimproverano in tanti, mister in primis, perché ad un certo punto sarebbe anche ora di andare a mangiare qualcosa tutti insieme e invece lui è ancora lì a cercare sfumature e dettagli dell'avversario di turno. E dei rigoristi. Niente viene lasciato al caso, in quell'angolo di Peschiera tutto diventa quasi scientifico fra un «fermo immagine» e grafici. Tevez aveva incrociato il tiro negli ultimi tre tentativi, segnandone due ma sbagliandone uno. Rafael lo sapeva, ha pensato che l'angolo potesse essere un altro. E così è stato. La mano di Baggio fu determinante anche nell'indirizzare Rafael dalla parte giusta davanti a Rolando Bianchi nello 0-0 del Bentegodi con il Bologna che un anno fa diedero al Verona la salvezza e il raggiungimento dei 40 punti già il 2 marzo, a 12 partite dalla fine del campionato.
I MIRACOLI AL SANTOS. Una certa predisposizione per capire i rigori Rafael l'aveva manifestata anche nell'Under 21 del Santos, quando nessuno era tranquillo nell'andare sul dischetto conoscendo chi avrebbe avuto di fronte. Rafael si conquistò stima e fama per quell'istinto che difficilmente lo tradiva, oltre a piedi talmente educati da confonderlo con un buon centrocampista. La musica cambiò in prima squadra, dove il livello era un altro e certe doti non bastarono più. Ci voleva l'Italia per affinarle in pieno, ci voleva il pugno alzato davanti ad El Kaddouri, Diamanti e Tevez per togliere anche l'ultimo velo su un portiere che a 33 anni ha toccato il suo punto più alto, pur in un campionato vissuto fra troppi alti e bassi ed una maglia da titolare a lungo rimasta nell'armadietto. Ma questa è un'altra storia.
Alessandro De Pietro
08.06.2015
Bianchetti tra i convocati della Nazionale under 21
Matteo Bianchetti
C'è anche Matteo Bianchetti nella lista dei convocati della Nazionale Under 21 che dal 15 al 30 giugno giocherà gli Europei di categoria in Repubblica Ceca. Bianchetti, in comproprietà fra Verona e Inter, ha disputato la seconda metà di stagione in prestito in Serie B allo Spezia dopo essere passato all'Empoli, dov'era chiuso da Rugani e Tonelli.
Bianchetti, 22 anni compiuti il 17 marzo, ha già disputato da protagonista con l'Italiia di Devis Mangia, suo allenatore anche ai tempi della Primavera del Varese, l'Europeo del 2013 in Israele quando gli azzurri arrivarono fino in finale, sconfitti 4-0 dalla Spagna. Bianchetti tornerà dal primo luglio al Verona, che dovrà prima risolvere la compartecipazione con l'Inter per poi decidere se girarlo in prestito ad un altro club per farlo ulteriormente maturare o tenerlo nell'organico di Andrea Mandorlini.
Alessandro De Pietro
07.06.2015
Bigon saluta Napoli, il futuro si chiama Hellas
Il direttore sportivo ha rassegnato le dimissioni De Laurentiis lo ringrazia per il lavoro di questi anni Nei prossimi giorni firmerà il contratto con il Verona
Riccardo Bigon ha rescisso il contratto con il Napoli. Nei prossimi giorni firmerà per il Verona
Napoli è il passato, Verona il presente e il futuro. «La SSC Napoli comunica che Riccardo Bigon ha rassegnato le dimissioni dal ruolo di Direttore Sportivo. Il Presidente Aurelio De Laurentiis ringrazia Bigon per il lavoro svolto in questi anni». Nota asciutta, già scritta da tempo e solo ieri resa ufficiale da chi per sei stagioni ha avuto modo di conoscere ed apprezzare il prossimo diesse del Verona.
IL CONTRATTO. Due anni di contratto, come quelli che all'Hellas legheranno anche Andrea Mandorlini. Tutto deciso, ma da ratificare attraverso gli annunci. Prima l'uomo mercato ma non solo, poi l'allenatore ma non solo. Perché Bigon non sarà semplicemente il braccio armato da cui passeranno acquisti e cessioni, perché Mandorlini non sarà esclusivamente il tecnico di campo e basta. Il Verona ha pensato ad altro, ad un'estensione delle competenze che trasformerà l'Hellas ancora di più in un blocco unico senza per questo dover uno sconfinare nelle sfere degli altri. Con il presidente Maurizio Setti in cima alla piramide, sempre più presente nel lavoro quotidiano assieme al diggì Giovanni Gardini, uno che conosce Bigon dai tempi di Padova. La nuova struttura del Verona è quella di sempre ma anche diversa, perché passare da uno come Sean Sogliano a uno come Bigon non è esattamente lo stesso. Più geniale uno, quello del colpo-Iturbe e dell'intuizione Toni. Più di sistema il suo successore, se non altro perché abituato alla Reggina ad aver a che fare con un assolutista come Foti e al Napoli con un capo autentico come De Laurentiis.
BLOCCO UNICO. Bigon dovrà consegnare al Verona equilibri ancora più ferrei in una società che proprio sulla stabilità ha poggiato le sue basi più solide, come certificato dai suoi conti e da una licenza Uefa che non viene concessa a tutti. Il Genoa ne sa qualcosa. L'intuizione di Gardini è diventata la scelta di Setti, anche a costo di sacrificare un cavallo di razza come Sogliano. Non resta che iniziare a giocare, a muoversi nel concreto, a sbrogliare matasse anche intricate e a tracciare una strada nuova. Bigon conosce ogni scenario di mercato, spazia dal talento su cui scommettere al top player che sposta gli equilibri di una squadra e di un campionato intero. Basti pensare a gente come Cavani ed Higuain, così come a tanti altri prospetti capaci di garantire al Napoli plusvalenze sicure ed un bilancio costantemente in attivo. Se De Laurentiis ha potuto vantarsi di avere una società-modello parte del merito l'ha avuta anche il suo direttore sportivo.
MISTER E MANAGER. Anche Mandorlini avrà un contratto al 2017, doveroso dopo cento punti in due campionati di A più due promozioni ma anche spunto per permettergli di spaziare fra prima squadra, Primavera e giocatori del Verona sparsi nelle altre società, gente soprattutto giovane che potrebbe far comodo all'Hellas. D'altronde Mandorlini ha dalla sua una palestra come l'Atalanta, formativa come nessuna in Italia, dove grazie anche alla sua mano sono sbocciati campioni come Pazzini e Montolivo, due che ancora oggi si ricordano di Mandorlini come di un vecchio maestro.
LAVORO DI CAMPO. Dopo Bigon e Mandorlini sarà la volta di Luca Toni, che qualche messaggio alla società nei giorni scorsi l'ha lanciato sotto forma di assist ma anche di condizioni necessarie per poter restare in tutta serenità. La conferma di Mandorlini è una di queste. Quarantadue gol in due anni di Serie A più un titolo di capocannoniere sono abbastanza per poter dare un consiglio all'Hellas. Perché Toni del Verona non è solo il capitano e il miglior giocatore, l'uomo che risolve le partite e che in Serie A può ancora fare il bello ed il cattivo tempo. Toni è gran parte dell'Hellas, quello a cui è anche giusto ascoltare in certi momenti. Il suo suggerimento però è anche la volontà di Setti, di un presidente che non vede l'ora di cominciare a giocare sul mercato. Con Bigon e Gardini a fianco, con cento punti alle spalle come ulteriore garanzia e un bomber al centro dell'attacco che sa sempre cosa fare.
Alessandro De Pietro
07.06.2015
Toni: «Al 99 per cento resto ancora all'Hellas Verona»
Una, due, ventidue volte. Luca Toni festeggia il gol a modo suo FOTOEXPRESS
«Al 99% l’anno prossimo dovrei essere ancora al Verona». Lo dice Luca Toni ai microfoni di Radio2a0, la trasmissione di Radio2-RAI con Cristiana Capotondi e Giorgio Lauro. «Non è ancora confermato - aggiunge il capocannoniere dell’ultima Serie A assieme a Mauro Icardi -. Adesso il presidente deve scegliere i dirigenti e l’allenatore e poi passerà ai giocatori quindi aspetto».
Toni parla anche di Juventus-Barcellona: «L’ho vista a casa mia con degli amici, speravamo che vincesse la Juve ma il Barcellona è veramente forte ed è una squadra abituata a giocare certe partite, mentre la Juve erano tanti anni che non arrivava in fondo. C’è anche stato un momento in cui la Juventus poteva fare il 2-1 ma sinceramente nei 90 minuti il Barcellona ha dimostrato di essere più forte».
07.06.2015
In ritiro ancora a Racines Dibrogni e Gemmi vanno via
IL RITIRO. Manca ancora l'ufficialità ma la sede del ritiro estivo dell'Hellas sarà ancora una volta Racines, località montana della provincia di Bolzano. I giocatori gialloblù e lo staff tecnico si sposteranno in altura dall'11 al 26 luglio, poi il ritorno per qualche giorno in città e quindi la partenza per la seconda parte del ritiro estivo previsto a Villach, in Austria.
IN NAZIONALE. Sono 7 i calciatori dell'Hellas Verona convocati dalle rispettive Nazionali. Rafa Marquez è stato chiamato dal Messico per la Copa America 2015, in programma in Cile dall'11 giugno al 4 luglio. Il Messico giocherà contro Bolivia, Cile e Ecuador. Lazaros, Moras e Tachtsidis sono stati convocati dalla Grecia per la sfida contro le Fær Øer valida per le qualificazioni a Euro 2016 e per l'amichevole con la Polonia. L'Islanda ha chiamato Hallfredsson per la sfida Islanda-Repubblica Ceca, valida per le qualificazioni a Euro 2016.
Obbadi è stato convocato dal Marocco per la sfida Marocco-Libia, valida per le qualificazioni alla Coppa d'Africa 2017. Infine, Sorensen è stato selezionato dalla Danimarca per la sfida amichevole contro il Montenegro.
SALUTI FINALI. Cambiamenti in vista in casa Hellas. E non riguardano solo i vertici tecnici. Dal 1. luglio dovrebbe lasciare anche il segretario generale Massimo Dibrogni. Con lui potrebbe partire anche il capo dell'area scouting Roberto Gemmi. Novità anche dalla comunicazione gialloblù dove il posto dell'attuale responsabile Fabrizio Cometti sarà preso da Pietro Pisano, ex capo ufficio stampa del Genoa e poi all'Inter.
SARRI A NAPOLI. A Verona ha toccato forse il momento più basso della sua carriera. Ma da lì in avanti è stato tutto un crescendo. L'ex tecnico del Verona Maurizio Sarri allenerà la prossima stagione il Napoli. Una promozione meritata sul campo la sua, dopo l'ottima stagione vissuta alla guida dell'Empoli. Sarri è stato scelto così dal presidente del club azzurro Aurelio De Laurentiis come sostituto di Rafa Benitez passato proprio in questi giorni al Real Madrid. Sarri nella sua sfortunata parentesi veronese aveva raccolto un solo punti in sei gare in gialloblù.
FONTE: LArena.it
Allievi / Città di Rijeka: si va ai quarti con la Dinamo Zagabria
Postata il 11/06/2015 alle ore 18:40
Labin - Sconfitta indolore per gli Allievi Nazionali al torneo "Città di Rijeka", che cedono il passo per 2-0 con l'Akademija Abuja. Partita in salita per i gialloblù, complicata dall'infortunio di Pinton avvenuto nella prima mezz'ora di gioco. Vitali è costretto a correre ai ripari, mischiando le carte e concedendo il turn over ai suoi, forte del passaggio di turno agguantato con un turno d'anticipo. I gialloblù passano il turno e accedono ai quarti di finale che vedranno il Verona confrontarsi con la Dinamo Zagabria.
Torneo "Citta di Rijeka" - Girone di qualificazione
AKADEMIJA ABUJA-HELLAS VERONA 2-0
Marcatori: 27' pt Orji, 21' st Abdullahi S.
AKADEMIJA ABUJA: Innocent, Kabiru, Ayodesi, Ayindamola, Orji (dal 18' st Ojodomo), Saleh, Aondofa, Okon (dal 6' st Dogo), Abdullahi M. (dal 22' st Hamib), Odumayo (dal 10' st Lawrence), Yusuf.
A disposizione: Ogar, Kappe Frank, Nasiru, Ogar, Abdullahi S., Bankole.
All.: Lawal.
HELLAS VERONA: Carletti, Grossi, Pellacani, Casale, Buxton, Pinton (dal 32' pt Battista), Cinti, Crema (dal 5' st Forgia), Dall'Agnola, Cerda (dal15' st Cherubin), Aloisi.
A disposizione: Vencato, Pavan, Contri, Danzi.
All.: Vitali.
NOTE. Ammoniti: Ayindamola, Grossi, Buxton, Casale, Carletti.
Mandorlini: "Hellas, che bello essere ancora insieme"
Postata il 11/06/2015 alle ore 13:05
Verona - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, rilasciate durante la trasmissione "Questo è il Verona" in onda sull'official radio Radio Bellla&Monella.
HO SEMPRE VOLUTO RIMANERE A VERONA
"Il mio rinnovo? Sono soddisfatto, veramente contento. Ringrazio la società, qualcuno ha parlato di offerte non attendibili, invece sono felice di essere qui e volevo fortemente il rinnovo. Ringrazio la società per avermi accontentato".
FELICE DEL RINNOVO DI LUCA
"Il rinnovo di Luca Toni? Siamo contenti tutti, io tantissimo. Con Luca ho un rapporto incredibile e sono felice che la firma sia arrivata appena dopo la mia. Abbiamo trascorso due anni fantastici, ci prepariamo al terzo e credo che anche Luca sia molto contento".
COSTRUIAMO IL FUTURO PARTENDO DAL PASSATO
"Il futuro del Verona? Le ultime due stagioni sono state importanti, le hanno viste tutti. Non dimentico però da dove siamo partiti, dai playoff di Salerno in Lega Pro e dai due anni di Serie B. Sono stati cinque campionati di soddisfazioni grandissime, è stato un crescendo di entusiasmo che solo questa piazza e questa gente riesce a darci per fare un percorso bellissimo".
L'ARRIVO DI BIGON
"Un consiglio a Bigon? Innanzitutto vorrei ringraziare per tutto Sean Sogliano, abbiamo passato tre stagioni bellissime. Riccardo Bigon ha trascorso dei campionati importanti, è giovane e credo abbia tutta la voglia di ripartire da una città importante come Verona, che è quasi come fosse casa mia. Ci sono tutte le prerogative per riuscire a fare bene, sono totalmente dalla sua parte e non vedo l'ora di aiutarlo a conoscere questa piazza".
BAGNOLI E' LA STORIA
"Io vicino a Bagnoli? Sono orgoglioso, ho un grande rapporto con Bagnoli e nessuno potrà mai arrivare a quello che ha fatto lui. Sono contento di quello che ho fatto e di quello che farò, ma nessuno potrà mai prendere il suo posto e io resterò secondo. Sono felice di essere accostato al suo nome e di essere nella storia di questo club".
RINGRAZIO I TIFOSI
"Cosa dico ai tifosi? Voglio ringraziarli. Mi sono trovato benissimo, ho passato cinque anni fantastici e mi auguro che i prossimi siano uguali. E' stato un crescendo di entusiasmo dopo anni di delusioni, non so cosa sarà quest'anno ma il loro apporto e il loro entusiasmo non è mai mancato. Sono entusiasta, non vedo l'ora di ripartire insieme a loro. Se sono carico come il primo giorno? Ormai non conta più, conta l'ultimo giorno e l'entusiasmo visto contro la Juventus. Nessuno può capire cosa ho provato e sono contento sia andata così".
Ritiro 2015, per il terzo anno si torna a Racines
Postata il 11/06/2015 alle ore 11:45
L'Hellas Verona FC conferma che dall'11 al 26 luglio la squadra sosterrà il ritiro estivo nella splendida cornice della Val Ridanna. Per il terzo anno consecutivo il Club ha scelto Racines, sede ideale e location consolidata per svolgere al meglio le attività pre season. Il team e lo staff saranno ospitati ancora una volta presso l’Hotel Schneeberg Family Resort & Spa.
HOTEL SCHNEEBERG FAMILY RESORT & SPA
La casa dell'Hellas per il ritiro estivo 2015 nasce nel 1978. Fondata dalla famiglia Kruselburger, sorge ai piedi delle Alpi Stubai ed è immersa nel cuore della Val Ridanna. L'hotel coniuga la tradizionale ospitalità altoatesina con la tipica gioia di vivere italiana. Ogni giorno una sorpresa, tra ristoranti che sanno proporre specialità italiane e altoatesine, un'area wellness di 7.000 m² e numerosi spazi dotati di ogni comfort per bambini e famiglie, che vorranno seguire la squadra in ritiro.
RACINES - VAL RIDANNA
Un paradiso terrestre, una valle laterale della Val d'Isarco lunga 18 Km che sfocia presso Vipiteno nell'Alta Val d'Isarco/Wipptal. Un luogo per vivere momenti indimenticabili, tra la natura alpina, il sole dell'alta montagna e il fascino dell'alta quota che permette di vivere emozioni sia in inverno che in estate. Sport e cultura, da assaporare insieme a montagne che offrono la possibilità di godersi il proprio tempo libero, sfruttandolo nella pratica di sport moderni tra i torrenti e sentieri oppure visitando le storiche miniere, in cui si estraevano argento, piombo e zinco di luce.
Toni: "Felice di continuare questa avventura"
Postata il 10/06/2015 alle ore 19:22
Verona - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, Luca Toni, rilasciate in esclusiva ai canali ufficiali del Club a seguito del rinnovo.
FELICE DI CONTINUARE IN GIALLOBLU'
“Sono giorni felici per l’Hellas. Dopo il rinnovo del contratto del Mister, è arrivato anche il mio. Sono entusiasta di poter continuare questa fantastica avventura in gialloblù. Questa è la scelta giusta per me e la mia famiglia. Un grazie speciale al Presidente, alla Società e ai tifosi. Finché vivrò queste emozioni, continuerò a giocare a calcio. Sinceramente ho già voglia di iniziare la nuova stagione. Forza Verona!”
Luca e Verona, la storia continua
Postata il 10/06/2015 alle ore 19:00
Verona - L'Hellas Verona FC informa di aver ufficialmente rinnovato e prolungato il contratto di Luca Toni, la cui scadenza è stata portata a giugno 2016.
Dopo mister Mandorlini, anche il bomber di Pavullo si proietta nel futuro gialloblù, per la soddisfazione del Presidente Setti e della Società. Per lui parlano i numeri: 44 gol segnati dal 2013 ad oggi, 22 solo nell'ultimo campionato. Il miglior goleador all time dell'Hellas nella massima serie è pronto a scrivere una nuova pagina della sua carriera e della storia scaligera.
Il Presidente e il mister: "Guardiamo al futuro con fiducia"
Postata il 09/06/2015 alle ore 20:09
Verona - Le dichiarazioni del Presidente Setti e di mister Mandorlini, rilasciate dopo il rinnovo e il prolungamento del contratto dell'allenatore gialloblù.
PRESIDENTE SETTI
"Continuiamo un percorso che ci ha portato a conquistare negli anni grandi risultati. Siamo felici di aver raggiunto questo accordo che ci permette di guardare al futuro con fiducia".
MISTER MANDORLINI
"In questo momento sono un allenatore non contento, di più! Rimanere a Verona è quello che ho sempre voluto, sono felice di continuare questo cammino insieme".
Comunicato - Riccardo Bigon nuovo direttore sportivo
Postata il 08/06/2015 alle ore 18:00
Verona - L'Hellas Verona FC comunica di aver affidato, a partire dal 1 luglio 2015, la direzione sportiva a Riccardo Bigon per le prossime tre stagioni.
Il Presidente Maurizio Setti e la società danno il benvenuto al nuovo direttore sportivo gialloblù e ringraziano Sean Sogliano e i suoi collaboratori per l’impegno e la professionalità dimostrata in questi anni di collaborazione, augurandogli le migliori fortune per il loro futuro professionale.
Hellas Verona FC
FONTE: HellasVerona.it
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CALCIOSCOMMESSE: Fu vera gloria la promozione in Serie B del TERAMO?
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EUROPEI DELLE MINORANZE, la nazionale padana contro quella rom alla prima gara! Scherzi del sorteggio...
Lazio, Pioli rinnova fino al 2017: ingaggio raddoppiato e opzione per un altro anno
di Daniele Magliocchetti
Ora è ufficiale, Stefano Pioli rinnova con la Lazio fino al 2017 con opzione diretta fino al 2018. Una formalità. Un accordo suggellato da tempo, addirittura dall'estate scorsa. Il tecnico, una volta raggiunta l'intesa con Lotito, chiese di firmare per un solo anno, poi se avesse centrato l'Europa, allora l'accordo si prolungava per un altro anno con opzione per il secondo.
Le cose però sono andate talmente bene che il presidente ha voluto fare di più, aggiungendo un anno in più e spostando l'opzione al 2018. Non solo. Dai poco meno dei 500.000 euro attuali incluso lo staff, PIoli e i suoi collaboratori raddoppiano il proprio stipendio, con l'allenatore che andrà a guadagnare circa un milione di euro l'anno a salire. E' il primo tecnico dell'era Lotito a toccare e superare il milione di euro d'ingaggio.
Sorpasso Cleveland, vittoria e 2-1 sui Warriors.
Lebron protagonista con un eroico Dellavedova
Operazione sorpasso riuscita, alla Quicken Loans Arena i Cavaliers mettono la freccia portandosi 2-1 nella serie delle Nba Finals superando con una prova di carattere 96-91 Golden State. Grande protagonista 'King' LeBron James che trascina Cleveland al successo mettendo a referto 40 punti, 12 rimbalzi e 8 assist. La sfida parte subito bene per la franchigia guidata da coach David Blatt, dopo il 24 a 20 del primo parziale i padroni di casa arrivano all'intervallo lungo con un margine di +7, 44-37. Nel terzo parziale i Cavs innestano il turbo mettendo tra sé e i Warriors 20 punti, 68-48.
Golden State non si scompone e comincia, grazie a un ispirato Stephen Curry, a recuperare terreno. Al cardiopalma il finale con Golden State che si rifà sotto: un tiro da 3 di Curry porta Golden State 80-81 a 2'45« dalla fine. A togliere dai guai Cleveland ci pensa l'australiano Matthew Dellavedova con un canestro da tre, seguito poco dopo da un canestro pesante di LeBron James e un tiro libero di Tristan Thompson che a 1'31» dalla sirena riportano in quota i Cavs 88-80. Nonostante una tripla di Curry, che porta il punteggio nuovamente in bilico, 91-94, i Warriors non riescono più a recuperare, si chiude sul 96-91. Il migliore dei Cavs è LeBron James, 40 punti, alle sue spalle Matthew Dellavedova, 20 punti. Per i Warriors da segnalare i 27 punti di Stephen Curry, 15 per Andre Iguodala e 14 per Klay Thompson. L'appuntamento per gara 4 è per giovedì notte.
Calcioscommesse, altra bufera: cinque indagati.
Ombre sulla promozione in serie B del Teramo
CATANZARO - La Polizia di Stato ha eseguito dei decreti di perquisizione con contestuali avvisi di garanzia, disposti dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, a dirigenti delle squadre di calcio del Teramo e del Savona con riferimento all'incontro di calcio di Lega Pro - Girone B, disputato tra le due compagini il 2 maggio 2015.
Ai dirigenti, secondo quanto si apprende, viene contestato di aver alterato il risultato della partita che ha consentito al Teramo di guadagnare la promozione diretta in Serie B con una giornata di anticipo rispetto alla conclusione del campionato.
Tra gli indagati il presidente ed il direttore sportivo del Teramo ed il direttore sportivo del Savona, nonche' altre persone gia' indagate nell'ambito della precedente operazione del 19 maggio scorso quando furono arrestate 50 persone, con 70 indagati.
Ci sono anche il collaboratore tecnico del Parma ed ex direttore sportivo della Ternana Giuliano Pesce, 50 anni, ed il presidente del Teramo Luciano Campitelli (59), tra i cinque nuovi indagati dell'inchiesta sul calcioscommesse coordinata dalla Dda di Catanzaro e condotta dalla squadra mobile con lo Sco di Roma. Hanno poi subito perquisizioni e ricevuto un avviso di garanzia il ds del Teramo Marcello Di Giuseppe (47), quello del Savona Marco Barghigiani (52) ed il calciatore del San Paolo Padova Davide Matteini (33).
Di Giuseppe non ha ancora ricevuto l'avviso di garanzia. Si recherà al più presto alla procura di Genova. Il ds si trova in Liguria per le finali del campionato Primavera.
IL SISTEMA Secondo quanto hanno spiegato gli investigatori di Catanzaro il Teramo calcio avrebbe incaricato l'ex direttore sportivo dell'Aquila, Ercole Di Nicola, già indagato nell'ambito della stessa operazione, "affinché combinasse il risultato dell'incontro procurando la vittoria del Teramo". Di Nicola, secondo le accuse, si sarebbe avvalso di Ninni Corda e Giuliano Pesce. Il prezzo della combine sarebbe di trenta mila euro.
Caso Lotito, Procura ascolta Tavecchio.
La Figc assicura "massima collaborazione"
Sono ancora in corso nella sede romana della Federcalcio le perquisizioni scattate in merito all'inchiesta che vede indagato per tentata estorsione il presidente della Lazio e consigliere federale Claudio Lotito. Pochi minuti fa un agente della Digos è uscito dalla sede Figc e ha caricato una borsa in un'auto, per poi rientrare negli uffici di via Allegri. Acquisizione di documenti, a quanto si apprende, sono inoltre attualmente in corso anche nella sede della Lega Pro a Firenze. Proprio la federazione ha emesso un breve comunicato sulla vicenda Lotito: «In relazione alle operazioni di indagini in corso, svolte dalla procura di Napoli, questa mattina il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, è stato ascoltato in qualità di persona informata dei fatti ed ha assicurato la massima collaborazione da parte della federazione».
Bologna promosso in Serie A: con il Pescara basta l'1-1
Il Bologna è ufficialmente promosso in Serie A, dove ritorna dopo una stagione nella serie cadetta. Nel ritorno della finale playoff, i rossoblù hanno pareggiato 1-1 al Dall'Ara con il Pescara, dopo lo 0-0 dell'andata, conquistando la promozione. Le reti sono state messe a segno da Sansone e Pasquato
LA PARTITA Fa festa il Bologna, ma il Pescara è andato a un soffio da una clamorosa promozione. I sogni dei biancazzurri si sono spenti sulla traversa colpita da Melchiorri nel recupero. Finisce 1-1, Bologna in seria A, per il Pescara uno choc: in superiorità numerica nel secondo tempo ha assediato i padroni di casa e sciupato almeno tre palle nitide per vincere la partita e conquistare la promozione. Per i ragazzi di Oddo il rammarico del mancato salto anche dopo due pareggi. Nel complesso, tra l'altro, nelle due partite il Pescara ha sicuramente fatto di più.
LA NUOVA 'A' Ecco la nuova serie A per la stagione 2015-2016, dopo la finale dei playoff di B che ha promosso il Bologna nella massima serie. Il campionato comincerà il 22/23 agosto e si chiuderà il 15 maggio 2016. Juventus Roma Lazio Fiorentina Napoli Genoa Sampdoria Inter Torino Milan Palermo Sassuolo Verona Chievo Empoli Udinese Atalanta Carpi Frosinone Bologna.
Cassano nei guai, accusato di frode fiscale.
"Ha evaso tre milioni di euro ai tempi del Real"
ROMA - Antonio Cassano è indagato per evasione fiscale. La notizia è stata anticipato oggi dal quotidiano La Repubblica. Il sostituto procuratore Antonino Di Maio contesta al talento di Bari un'evasione di 3 milioni di euro sull'ingaggio percepito dal Real Madrid. In pratica, si legge nell' articolo, per il pubblico ministero, Cassano sarebbe responsabile di una dichiarazione infedele ai danni dell'erario nel 2006.
«Se per il fuoriclasse barese -è scritto tra l'altro su Repubblica- l'evasione fiscale, per cui è indagato, rappresenta l'ennesima 'cassanatà lo si scoprirà a breve. Per ora il sostituto procuratore Antonino Di Maio si appresta a chiudere le indagini nei confronti del talento, poi spetterà al gup decidere se spedire a processo Cassano».
«Cassano è comunque in ottima compagnia - è scritto ancora nell'articolo- Perchè altri celebri numeri dieci hanno avuto, come lui grane col fisco. Si va da Diego Armando Maradona a Lionel Messi per arrivare ad un altro »fantasista«, in questo caso delle due ruote, Valentino Rossi. E se il campione di Tavullia alla fine ha trovato un accordo col fisco italiano versando 35 milioni di euro, per la maxi evasione dal 2001 al 2006, Maradona ha invece deciso di dichiarare guerra a Equitalia. Tanto che il "Pibe de oro"v si è guadagnato il processo, con prima udienza fissata per il 19 luglio del 2016, per diffamazione. Maradona accusò l'allora numero uno della società incaricata della riscossione dei tributi, Attilio Befera, 'di essere vittima di una strumentale persecuzionè».
Fiorentina, esonerato Vincenzo Montella: "Venuto meno il rapporto fiduciario"
FIRENZE - Vincenzo Montella non è più l'allenatore della Fiorentina.. «ACF Fiorentina ha valutato il comportamento ultimamente tenuto dal proprio allenatore Vincenzo Montella come la precisa volontà di liberarsi da un contratto legittimamente firmato meno di due anni fa perché contenente una clausola che l'allenatore non ritiene più nel suo interesse, ma che a suo tempo aveva concordato», si legge nella nota del club gigliato.
«Così, con grande rammarico, dobbiamo prendere atto del fatto che è venuto meno il rapporto fiduciario necessario per la prosecuzione di qualunque rapporto e siamo pertanto costretti - per il bene della società- ad esonerare Vincenzo Montella. Questa situazione repentina ovviamente ci crea problemi organizzativi che dobbiamo risolvere con urgenza», prosegue la società.
«Ci saremmo aspettati dall'allenatore un comportamento più chiaro, più rispettoso e meno ambiguo nei confronti di una maglia, dei suoi tifosi e di una società che tanto gli hanno dato», conclude la Fiorentina.
Lebron è super, Cleveland pareggia il conto: ai Warriors non basta un grande Thompson
La squadra di coach David Blatt gioca una partita molto fisica e attenta in difesa, con Matthew Dellavedova che dà un contributo fondamentale riuscendo ad arginare alla grande Stephen Curry: l'Mvp segna il canestro che allunga la partita ai supplementari, ma chiude con un pessimo 5/23 sul campo e non si salva dalla serata storta di Golden State (8/35 da tre).
Numeri decisamente diversi per LeBron James, star dei Cavs, che fa registrare un'altra tripla doppia da 39 punti, 16 rimbalzi e 11 assist in 50 minuti. Cleveland torna in corsa e ora ha la possibilità di mettere la freccia sfruttando il fattore campo in gara 3, in programma domani.
La Padania agli Europei delle "minoranze": la prima partita contro la Nazionale dei Rom
La Padania ha una sua "nazionale" di calcio, e anche i Rom ne hanno una. Ironia della sorte, le due squadre si sfideranno in Ungheria, nell’ambito dei primi Europei di calcio ConIfa, dedicato a popolazioni e minoranze linguistiche che ambiscono ad essere riconosciute come stato e non sono affiliate alla Fifa.
Tra queste, come riporta L'Arena di Verona, la Padania, sostenuta dalla Lega Nord, che incontrerà il 17 giugno la nazionale del popolo Rom.
FONTE: Leggo.it
ALTRE NOTIZIE
Bologna, Maietta: "Una gioia immensa, non abbiamo mai mollato"
09.06.2015 22.37 di Marco Frattino
Domenico Maietta, dopo la promozione del Bologna in Serie A, ha dichiarato ai microfoni di Sky Sport: "E' la mia seconda promozione, una conquistata a Verona e l'altra qui. Sono attaccatissimo all'Hellas, ma a Bologna - nonostante le tante difficoltà - siamo riusciti in questa impresa. Nessuno credeva in noi, ma il gruppo ha meritato la promozione. Ringrazio tutti, dai vecchi ai giovani. Non abbiamo mai mollato. Provo una gioia immensa".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Figc perquisita: LOTITO INDAGATO
10 giugno alle 18:00
18.43 Lotito è arrivato nella sede della FIGC a Roma.
18.05 Claudio Lotito, presidente della Lazio, si è difeso: "I miei accusatori diventeranno accusati. Contro di me per ostacolare il risanamento del calcio".
14.30 La Federcalcio ha spiegato in una nota ufficiale: "In relazione alle operazioni di indagine in corso, svolte dalla Procura di Napoli, questa mattina il presidente della Figc, Carlo Tavecchio è stato ascoltato in qualità di persona informata sui fatti e ha assicurato la massima collaborazione da parte della Federazione".
12.10 Nell'ambito dell'indagine della Procura di Napoli, secondo quanto si legge su Repubblica.it, una perquisizione è stata disposta nell'abitazione romana del presidente della Lazio, Claudio Lotito. Perquisizioni sono state disposte anche nei confronti del presidente della Figc, Carlo Tavecchio e del presidente della Lega Pro, Mario Macalli: entrambi non sono indagati.
11.45 La perquisizione ha riguardato anche gli uffici del presidente federale Carlo Tavecchio e del numero uno della Lega Pro, Mario Macalli.
10.32 Una perquisizione da parte degli agenti della Digos è in corso nella sede della Federcalcio nell'ambito di un'inchiesta condotta dalla Procura di Napoli. Nell'indagine risulta indagato per tentata estorsione il presidente della Lazio, Claudio Lotito.
A quanto si è appreso l'inchiesta è scaturita dalla registrazione di una telefonata con Lotito consegnata agli inquirenti dal dg dell'Ischia Calcio, Pino Iodice. I presunti illeciti riguardano l'erogazione di finanziamenti a società calcistiche. L'inchiesta è condotta dai pm di Napoli Vincenzo D'Onofrio, Vincenzo Ranieri, Stefano Capuano e Danilo De Simone ed è coordinata dal procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli.
Sulla vicenda aveva aperto un'inchiesta anche la procura federale della Figc: Stefano Palazzi aveva chiesto e ottenuto dal superprocuratore Coni, il generale Cataldi, altri quaranta giorni di proproga alle indagini. Palazzi voleva infatti appurare se le parole di Lotito con Iodice avevano avuto poi un seguito. Lo stesso n.1 della Lazio aveva denunciato alla Procura della Repubblica di Roma il dg dell'Ischia per calunnia e diffamazione. Probabile che Lotito abbia anche sporto una denuncia, sempre a Roma, contro ignoti per tentata estorsione. Il patron della Lazio si era sempre proclamato innocente e a chi gli ventilava l'ipotesi di un deferimento da parte di Palazzi aveva risposto: “E perchè mai? Andate a risentire tutto l'audio, tutto...”. I pm di Napoli lo hanno fatto e sono andati anche oltre.
CALCIOSCOMMESSE - Sempre questa mattina c'è stata un'altra puntata amara dell'inchiesta legata al calcioscommesse nel campionato di Lega pro con un altra partita sospetta e cinque persone indagate.Trentamila euro: sarebbe stato questo il prezzo per combinare la gara Savona-Teramo del 2 maggio scorso, vinta dagli abruzzesi che con quel successo hanno ottenuto la promozione in serie B dalla Lega Pro girone B con una giornata di anticipo. E' quanto emerge dalle indagini condotte dalla squadra mobile di Catanzaro in collaborazione con lo Sco di Roma che stamani hanno portato a perquisizioni ed alla notifica di 5 nuovi avvisi di garanzia nell'ambito dell'inchiesta della Dda catanzarese Dirty soccer. Secondo quanto sarebbe emerso dalle indagini, la dirigenza del Teramo avrebbe dato mandato al direttore sportivo de L'Aquila Ercole Di Nicola, già indagato nella stessa inchiesta e ritenuto a capo di una delle due organizzazioni dedite a combinare partite, affinché aggiustasse il risultato dell'incontro in favore della squadra abruzzese. Di Nicola, secondo l'accusa, si sarebbe avvalso della collaborazione di altri professionisti del calcio affinché la proposta di combine giungesse a destinazione: Ninni Corda, allenatore del Barletta, anche lui già indagato, e Giuliano Pesce, collaboratore tecnico del Parma. Il presidente del Teramo, Luciano Campitelli ed il direttore sportivo della stessa società Marcello Di Giuseppe avrebbero poi versato i 30 mila euro per remunerare l'opera prestata dagli indagati per l'alterazione della partita.
FONTE: CalcioNews24.com