News gialloblù... + - =
COPA AMÈRICA 2015: Il MESSICO guidato dal Gran Capitàn MÁRQUEZ nel Girone A con BOLIVIA, CILE ed ECUADOR...
QUALIFICAZIONI EURO 2016: CHRISTODOULOPOULOS, MORAS e TACHTSIDIS con la GRECIA contro la nazionale delle Fær Øer, HALLFREDSSON con l'ISLANDA contro la nazionale della Repubblica Ceca
COPPA D'AFRICA 2017: OBBADI convocato per la sfida tra MAROCCO e LIBIA
SØRENSEN convocato per la nazionale danese per l'amichevole contro il MONTENEGRO...
MERCATO: Nuove idee per l'attacco: Calciomercato.it annuncia che l'HELLAS starebbe monitorando tale Moanes DABBUR di origini israeliane che milita nel GRASSHOPPERS in Svizzera; classe '92 il calciatore giocherebbe indipendentemente sia da prima che da seconda punta e su di lui ci sarebbero anche STOCCARDA, LILLE e SIVIGLIA...
Ma non è tutto, secondo i soliti bene informati ai gialloblù non dispiacerebbe Massimo CODA attaccante che diede il meglio di sè nel triennio 2008-11 alla CREMONESE poi il BOLOGNA e comparsate in altre squadre minori; dopo una grande stagione al GORICA nel massimo campionato sloveno, dal 2014 si è aggregato al PARMA mettendo insieme 2 gol in 15 presenzepesantemente condizionato da un brutto infortunio a Novembre...
GRECO, PISANO e BRIVIO verso il riscatto (obbligatorio), MARQUES a fine contratto torna al GREMIO, difficile la permanenza di OBBADI che era da riscattare entro Maggio...
JORGINHO e ROMULO sulla via del ritorno dopo annate pressoché disastrose per diversi motivi (anche non dipendenti dalla loro volontà), rimane da vedere se e come rimarranno all'HELLAS cosa che al momento appare alquanto improbabile per caratura, ingaggio e chance di mercato.
Su PAZZINI irrompe il BOLOGNA (in finale playoff di B contro il PESCARA) con un biennale da 1,5 milioni a stagione!
RAFAEL, GOLLINI e BENUSSI: Il primo è in scadenza l'anno prossimo, il secondo è stato in qualche misura imposto già in questa stagione dall'ex diesse SOGLIANO che l'aveva voluto fra i pali al posto del brasiliano mentre l'ex MANCHESTER è l'astro nascente che rappresenta il futuro è ha già messo in chiaro che non farà un'altra annata da terzo.
Bella matassa da sbrogliare ma è da considerare che il contratto di Francesco scade a fine mese con la logica conclusione che dovrebbe essere lui il 'sacrificato' ma attenzione perchè su DE ANDRADE da tempo sono all'erta alcune squadre di A e molte di B per cui non è detto che a sorpresa si punti sull'ex UDINESE o addirittura proprio sul giovane GOLLINI da valorizzare per una futura (ghiotta) plusvalenza...
Riccardo BIGON, ormai ex Direttore Sportivo del NAPOLI, ha rescisso il contratto che lo legava ai partenopei, a breve un biennale col VERONA? L'importante è (anche) far presto per risolvere i nodi legati in primis al tecnico e a giocatori fondamentali quali TONI, SALA e GOMEZ e studiare una strategia per i numerosi riscatti in ballo per fine mese...
Fumata grigia per MANDORLINI dopo l'incontro con SETTI mentre CAGLIARI e BOLOGNA stanno alla finestra interessate al tecnico al quale è stato proposto un calore.
L'impressione è che i due si siano dati appuntamento alla settimana prossima quando le cose saranno più definite forse anche a livello del Direttore Sportivo che con ogni probabilità sarà BIGON ma l'ufficialità ancora non arriva...
FERNANDINHO di ritorno al GREMIO? Arrivato a Gennaio in prestito con diritto di riscatto fissato a Giugno del prossimo anno sembra non abbia convinto più che tanto e che sia destinato a tornare in patria...
Così come SAVIOLA al quale la società di via Belgio non farà proposte di rinnovo, pare che per El Conejo si riaprano le porte del RIVER PLATE in Argentina.
Intanto su OBBADI dalla Ligue 1 piomba il NIZZA e sembra proprio che se l'HELLAS non dovesse far valere l'opzione di riscatto il futuro del centrocampista francomarocchino di proprietà del MONACO potrebbe essere alla corte di Claude PUEL tecnico dei rossoneri transalpini.
Per la zona centrale della difesa il VERONA guarderebbe al classe '96 Hervé MATTHYS dell'ANDERLECHT, a riportarlo è Mundo Deportivo che rivela anche che sull'ex BRUGES di nazionalità belga ci sarebbero anche i portoghesi del BENFICA.
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DICONO + - =
...E mister BAGNOLI sponsorizza MANDORLINI «L'ho già detto altre volte: un allenatore che ti prende in mano una squadra, la salva, la risolleva, la porta in B, poi la spinge in serie A e per due anni si conferma nella categoria, non puoi non volergli bene. Credo che stima e affetto siano scontate. E per questo merita di stare nel Verona fino a quando può farlo» LArena.it
Luca TONI2 al Corriere della Sera «In effetti dopo un finale di stagione così è dura smettere. Vado avanti, ma non so ancora dove. Mi piacerebbe restare a Verona, se ci sono i presupposti. In futuro comunque non mi vedo in panchina, ma piuttosto come dirigente". Il testa a testa con Icardi per lo scettro di capocannoniere? "Un po' domenica l'ho gufato (ride, ndr) perché a un certo punto temevo che mi superasse. Alla fine è andata bene a tutti e due e per me è un motivo d'orgoglio, perché questo record di bomber più vecchio di sempre sarà difficile da superare. Sono riuscito a fare un altro pezzo di storia e non cambierei la mia carriera con quella di nessun altro: dalla serie C al Mondiale, fino ad oggi. Io alla mia età mi tolgo ancora delle soddisfazioni perché mi piace arrivare prima al campo di allenamento e andare via dopo. Per questo record mi hanno chiamato il premier e il presidente del Coni, mi ha fatto molto piacere. Il ct no, ma non posso nemmeno dire che mi dispiaccia. Più che altro mi è dispiaciuto non andare al Mondiale un anno fa, perché potevo dare una mano. I giovani attaccanti azzurri devono giocare di più. A me ad esempio piace molto Gabbiadini, ma è brutto vedere che nelle squadre più importanti quasi non ce ne sono, perché senza confronto ad alto livello anche la Nazionale soffre» GianlucaDiMarzio.com
Luca TONI1 «In effetti dopo un finale di stagione così è dura smettere. Vado avanti, ma non so ancora dove. Mi piacerebbe restare a Verona, se ci sono i presupposti. In futuro comunque non mi vedo in panchina, ma piuttosto come dirigente". Il testa a testa con Icardi per lo scettro di capocannoniere? "Un po' domenica l'ho gufato (ride, ndr) perché a un certo punto temevo che mi superasse. Alla fine è andata bene a tutti e due e per me è un motivo d'orgoglio, perché questo record di bomber più vecchio di sempre sarà difficile da superare. Sono riuscito a fare un altro pezzo di storia e non cambierei la mia carriera con quella di nessun altro: dalla serie C al Mondiale, fino ad oggi. Io alla mia età mi tolgo ancora delle soddisfazioni perché mi piace arrivare prima al campo di allenamento e andare via dopo. Per questo record mi hanno chiamato il premier e il presidente del Coni, mi ha fatto molto piacere. Il ct no, ma non posso nemmeno dire che mi dispiaccia. Più che altro mi è dispiaciuto non andare al Mondiale un anno fa, perché potevo dare una mano. I giovani attaccanti azzurri devono giocare di più. A me ad esempio piace molto Gabbiadini, ma è brutto vedere che nelle squadre più importanti quasi non ce ne sono, perché senza confronto ad alto livello anche la Nazionale soffre» HellasVerona.it
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#ToniDay: che emozioni per un campione infinito | 3 giugno 2015 - Luca Toni |
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
VITA DA EX: CACIA di nuovo in gol trascina il BOLOGNA in finale playoff contro un altro ex, quel Francesco ZAMPANO sul quale SETTI aveva posto attenzione prima del prestito al PESCARA dove il laterale di difesa si è messo in gran mostra... Grande stagione anche per COCCO col VICENZA ripescato in B che per poco ha sfiorato il colpaccio doppia promozione!
FIFA LO SCANDALO SI FA PIÙ PROFONDO: Pagata quota riparativa alla Federazione di Calcio dell'Irlanda al seguito del clamoroso fallo di mano di HENRY ai che costò ai quadrifogli verdi l'esclusione dai mondiali e contrò la quale si scagliò furiosamente l'allora cittì Giovanni TRAPATTONI...
EUROPA LEAGUE, il GENOA ritira il ricorso contro l'esclusione lasciando via libera alla SAMP che così viene ripescata in UEFA...
CALCIO CINA: Il GUANGZHOU esonera CANNAVARO, al suo posto ecco Felipe SCOLARI!
LIGA BBVA: 'Benvenuto mister BENITEZ', le merengues salutano ufficialmente il nuovo allenatore!
SERIE A: MIHAJLOVIC nuovo allenatore del MILAN, manca solo l'ufficialità, mentre alla SAMP sbarca al suo posto l'ex ZENGA... SARRI addio all'EMPOLI 'Ma non ho un'altra squadra, potrei anche star fermo un anno'. Dopo aver salutato STRAMACCIONI l'UDINESE ripartirà da COLANTUONO
RASSEGNA STAMPA + - =
Calciomercato Napoli, il Verona insiste per il ritorno di Jorginho
L'italo-brasiliano è in comproprietà tra le due compagini
Jorginho (Getty Images)
06/06/2015 00:25
CALCIOMERCATO NAPOLI VERONA JORGINHO / VERONA - Il Verona insiste per il ritorno di Jorginho in maglia gialloblu. Gli scaligeri - riporta 'Sky Sport' - starebbero lavorando per trovare un accordo per acquisire l'intero cartellino del centrocampista (attualmente in comproprietà) con il Napoli, che vanta però il diritto di riscatto fissato a 5 milioni di euro per la seconda metà.
G.M.
Calciomercato Verona, ESCLUSIVO occhi puntati su Dabbur
L'attaccante israeliano gioca in svizzera nel Grasshoppers
Munas Dabbur(Getty IMages)
Giorgio Elia
05/06/2015 12:10
CALCIOMERCATO VERONA SONDAGGIO PER DABBUR / VERONA - Dopo l'ottima annata disputata, il Verona inizia a lavorare per il futuro. Secondo indiscrezioni della redazione di Calciomercato.it infatti, il club scaligero avrebbe chiesto informazioni al Grasshoppers su Munas Dabbur, attaccante israeliano da un anno e mezzo in forza agli svizzeri.
Classe '92 e protagonista già con la maglia della nazionale israeliana, Dabbur potrebbe essere l'elemento giusto da far cresecere alle spalle del veterano Luca Toni. Sulle tracce del giocatore però, ci sono anche Stoccarda, Lille e Siviglia.
FONTE: CalcioMercato.it
ESCLUSIVA CG – Ag. Greco:”Ecco il futuro di Leandro”
GettyImages
Abbiamo contattato il signor Alberto Faccini, agente di Leandro Greco, centrocampista rossoblu che ci risulta essere in prestito con diritto di riscatto all’Hellas Verona, per sapere novità sul futuro del ragazzo. Faccini ha dichiarato che, trattandosi di obbligo di riscatto, il ragazzo è destinato a rimanere a Verona.
Senza voler mancare in alcun modo di rispetto al sig. Faccini, che stimiamo per la sua professionalità e ringraziamo per la gentilezza e la cortesia accordataci, ci permettiamo di ipotizzare che si tratti più facilmente di un diritto di riscatto trasformato in obbligo da un gentlemen agreement visto che, secondo quanto ci risulta, in concreto l’obbligo di riscatto non è inseribile contrattualmente.
Non resta che aspettare il 1 di Luglio per le relative ufficialità
FONTE: CanaleGenoa.it
Mercato Bologna, pronta l’offerta per Pazzini
I rossoblù, in caso di A, offrirebbero un biennale da 1,5 milioni
Renato Chieppa
Alla vigilia della finale d’andata dei playoff di serie B, il Bologna – con lungimiranza – si tuffa in pieno nel mercato cercando di mettere a segno un colpo ‘da novanta’. Sull’onda dell’entusiasmo, qualora la massima serie, al termine della doppia sfida col Pescara, si concretizzi, i felsinei sono pronti a sferrare un attacco decisivo nei confronti di Giampaolo Pazzini.
L’attaccante, infatti, sarà svincolato al 30 giugno dopo il mancato rinnovo col Milan, e – riferisce il sito Calcioweb – per lui sarebbe pronta un’offerta allettante: un biennale da 1,5 milioni di euro. Trattativa che, però, sarà chiusa solo ad A conquistata, sebbene il ‘Pazzo’ sia più propenso verso un triennale magari limandosi un po’ l’ingaggio.
Su di lui, infine, c’è però da registrare anche l’interesse dell’Hellas Verona.
FONTE: EuropaCalcio.it
26.05.2015
Hellas Verona, accordo con Bigon: sarà biennale con opzione
Accordo totale tra il direttore sportivo Riccardo Bigon e il Napoli, col dirigente che ha oggi sciolto il proprio legame col Napoli, rescindendo il suo contratto. Ad attenderlo c'è un biennale con opzione per il terzo anno con l'Hellas Verona, che a sua volta si è separato da Sogliano, a riportortarlo è GazzettaTv.
[4 giugno, 2015 In Calcio, Fuori dal Campo]
FONTE: GonfiaLaRete.it
POTREBBERO TORNARE ENTRAMBI
JORGINHO E ROMULO I DUE NODI DEL MERCATO
05/06/2015 10:36
Jorginho e Romulo potrebbero diventare una "spina" del mercato gialloblù. Non tanto dal punto di vista tecnico (il valore dei giocatori non si discute) ma da quello degli ingaggi. Casi diversi tra loro. Vediamo.
JORGINHO. La rivoluzione che è in atto a Napoli rende il futuro di Jorginho estremamente nebuloso. Di certo c'è che il centrocampista ha subito una brutta involuzione con Benitez. A posteriori la scelta di metterlo nel Napoli è stata altamente controproducente anche per il Verona. In un centrocampo a due come quello dello spagnolo, Jorginho è spesso naufragato. La piazza ha poi fatto il resto, spesso subissandolo di fischi alle prime difficoltà. Se quando è partito da Verona Jorginho era uno degli astri nascenti del calcio italiano, oggi è un giocatore molto svalutato. Il Verona ne ha ancora la metà e dovrà discutere con il Napoli cosa fare. E' difficile ipotizzare ora se De Laurentiis tirerà fuori 4,5 milioni di euro per la metà del giocatore. Probabile si vada alle buste e qui il Verona dovrà trovare qualche alleato per non perdere contro la potenza economica dei partenopei. Non sarà facile.
ROMULO. In questo caso la situazione è più chiara ma ugualmente complicata. Il brasiliano è torturato dagli infortuni e la decisione di farsi operare in Brasile per curare la pubalgia è stata fino ad ora una scelta sbagliata. Tornato a giocare si è nuovamente infortunato. Non è colpa di nessuno, ovviamente, qui si tratta solo di sfortuna. La Juventus non lo terrà e Romulo tornerà in gialloblù con un contratto principesco che il Verona non potrà/vorrà pagare (1 milione e 400 mila euro). Bisognerà quindi trovare una collocazione per il giocatore. Non facile anche se estimatori non mancano.
Ma attenzione: la società potrebbe anche scegliere di tenerlo, curarlo e rilanciarlo per non depauperare un patrimonio. Mandorlini, ovviamente, in questo caso sarebbe felicissimo. Se poi restasse anche Jorginho, il tecnico avrebbe a disposizione due big che con lui hanno reso al massimo. Ma che al momento non sono quelli che erano partiti la scorsa stagione...
GIANLUCA VIGHINI
FONTE: TGGialloBlu.it
La top 11 del campionato di Serie A 2014-2015
Blog di Sport ha schierato per voi la top 11 del campionato appena concluso, una formazione che potrebbe vincere qualsiasi trofeo
By Rachele Scoditti - giu 4, 2015
Alla fine di un campionato con mille sorprese e delusioni, Blog di Sport ha selezionato per i suoi lettori la top 11 della serie A. Una formazione super vincente!
#GIANLUIGI BUFFON
Gianluigi Buffon, a 37 anni, è portiere della Juventus e della nazionale italiana. Alla sua età è riuscito perfettamente a difendere la sua porta aiutando la squadra bianconera a vincere Campionato, Coppa Italia e, chissà, magari la Champions!
#DANIELE RUGANI
Esordisce in Serie A il 31 agosto 2014, a 20 anni. Segna il suo primo gol in campionato il 20 settembre successivo, siglando la rete del definitivo 2-2 nella trasferta contro il Cesena. Il 2 febbraio 2015 la Juventus acquista la seconda metà del suo cartellino per 3,5 milioni di euro, lasciando il giocatore in prestito a Empoli per altri sei mesi. Chiude la stagione 2014-2015 disputando tutte le 38 partite di campionato senza mai essere sostituito e senza mai essere ammonito o espulso, segnando anche tre gol.
#STEFAN DE VRIJ
Il ragazzo olandese, classe ’92, è difensore della Lazio e della nazionale olandese. Conclude la sua prima stagione in Italia con un bottino di 35 presenze e una rete.
#MATTEO DARMIAN
Matteo Darmian, difensore del Torino e della Nazionale italiana, alla sua prima presenza nella stagione 2014-2015 realizza la sua prima rete in ambito internazionale nella partita di ritorno del terzo turno preliminare di UEFA Europa League vinta in casa per 4-0 contro gli svedesi del Brommapojkarna; la seconda arriva l’11 dicembre dello stesso anno, realizzata al Copenaghen.
#LUCAS BIGLIA
Il centrocampista della Lazio e della Nazionale argentina, il 9 marzo 2015 supera il suo record di reti stagionali siglate con la maglia della Lazio; in occasione della partita casalinga, vinta per 4-0, contro la Fiorentina mette a segno il suo terzo gol stagionale con un tiro al volo da fuori area.
#FRANCO VASQUEZ
Il centrocampista del Palermo e della Nazionale italiana, il 15 settembre 2014 segna il suo primo gol in Serie A sempre con la maglia del Palermo. Insieme al compagno di reparto Paulo Dybala formano un tandem d’attacco formidabile. Nella gara della quinta giornata contro la Lazio, dopo l’uscita dal campo di Edgar Barreto, prende per la prima volta al braccio la fascia di capitano del Palermo. Conclude la stagione con un gol su rigore contro la Roma, totalizzando 10 reti totali in campionato.
#FELIPE ANDERSON
Il centrocampista della Lazio, quest’anno riesce ad essere decisivo in moltissime partite sia con le sue reti che con i suoi assist. Conclude la sua seconda stagione alla Lazio con 37 presenze e 11 gol in totale.
#JEREMY MENEZ
Il 14 giugno 2014 firma un contratto con il Milan fino al 30 giugno 2017. Il 31 agosto seguente, nel debutto vittorioso contro la Lazio, segna il suo primo gol con la nuova maglia, su calcio di rigore. Il 1º febbraio, grazie alla doppietta realizzata contro il Parma, supera il suo record personale di marcature segnate in carriera in un solo campionato.
#MAURO ICARDI
L’attaccante argentino dell’Inter il 14 settembre, alla seconda giornata di campionato, marca la prima tripletta della sua carriera nel 7-0 contro il Sassuolo. Durante questa stagione realizza anche le prime reti in Europa League e Coppa Italia. Il 31 maggio, con la doppietta all’Empoli, raggiunge quota 22 gol e si aggiudica per la prima volta il titolo di capocannoniere della Serie A, a pari merito con il veronese Luca Toni. Chiude la sua seconda stagione in nerazzurro con un bottino di 27 reti fra campionato e coppe, suo record personale.
#CARLOS TEVEZ
L’attaccante della Juventus e della Nazionale argentina realizza il primo gol della nuova stagione il 13 settembre, nella partita casalinga contro l’Udinese, sbloccando il risultato nella vittoria per 2-0. Il 5 ottobre, in occasione della partita vinta per 3-2 ai danni della Roma, mette a referto la seconda doppietta stagionale in campionato, realizzando entrambe le reti su calcio di rigore: in questo modo centra il miglior avvio di stagione, sul piano realizzativo, della sua carriera. Il 5 maggio, durante l’andata delle semifinali di Champions, trasforma il rigore che vale il successo 2-1 sul Real Madrid: è il suo cinquantesimo gol ufficiale in maglia bianconera.
#LUCA TONI
L’attaccante dell’Hellas Verona, il 13 giugno rinnova il suo contratto ormai prossimo alla scadenza, legandosi alla squadra sino al 2015. Il 14 dicembre, con il gol segnato nella partita vinta per 1-2 contro l’Udinese, raggiunge quota 300 reti complessive da professionista nella sua partita numero 300 in Serie A festeggiando con una maglietta celebrativa con scritto appunto 300. Il 26 aprile 2015, con la doppietta al Sassuolo, è diventato il miglior realizzatore di tutti i tempi dell’Hellas Verona in Serie A. Toni chiuderà la stagione con 22 reti messe a segno in 38 partite di campionato, diventando capocannoniere insieme a Icardi, 16 anni più giovane.
#STEFANO PIOLI
Il 12 giugno 2014 diventa l’allenatore della Lazio, firmando un contratto annuale. conclude la stagione conquistando il terzo posto in campionato dietro Roma e Juventus; tale risultato permette alla Lazio di tornare in Champions League dopo 8 anni dall’ultima partecipazione.
FONTE: BlogDiSport.it
Copa América 2015 – Girone A: il Messico
Scritto da Alessandro Legnazzi il 4 giugno 2015 alle 10:00.
A pochi giorni dall’inizio della Copa América 2015, comincia il nostro viaggio alla scoperta delle dodici squadre che compongono i tre gironi della manifestazione. Un’analisi per cercare di conoscere meglio ogni nazionale che prenderà parte alla rassegna che si terrà in Cile dall’11 giugno al 4 luglio. Continuiamo con l’analisi delle squadre del Girone A: è il turno del Messico.
LA STORIA – Quando si parla di Messico, indirettamente, si chiama in causa anche l’Italia. L’attuale inno nazionale, fortunato vincitore di un bando indetto dal generalissimo Antonio Lopez de Santa Anna, fu cantato e diretto per la prima volta nel settembre 1854 da due italiani: rispettivamente Lorenzo Salvi e il grande Giovanni Bottesini, il direttore della prima assoluta dell’Aida di Verdi. Dopo che le note dell’inno messicano si saranno diffuse nello stadio di Viña del Mar, “El Piojo” Herrera guiderà la Tricolor alla nona partecipazione in Copa América: il Messico vanta due medaglie d’argento (1993 sconfitto 2-1 dall’Argentina e 2001 battuto dalla Colombia) e tre terzi posti (1997, 1999 e 2007).
LA SQUADRA – La gioventù è stata sacrificata all’altare dell’esperienza: i giocatori con meno esperienza risultano essere due classe ’93, Carlos Salcedo e Jesús Manuel Corona. Difficile rivedere il Messico che ha incantato al Mondiale scorso sfiorando il colpaccio contro l’Olanda agli ottavi di finale: ma attenzione, il vero pericolo giunge dalla panchina. Miguel Herrera, soprannominato “il pidocchio” per la statura non propriamente da adone, all’apparenza sembra il primo messicano capitato per caso a sedere sulla panchina della Tricolor, ma dietro a quei capelli fluenti e quella faccia da attore mancato si nasconde un abile stratega capace di imbrigliare chiunque. Gli avversari dovranno fare particolare attenzione alle palle inattive, ai blocchi per sfruttare la capacità di stacco di Rafael Márquez, el gran Capitán.
IL PRONOSTICO – Il vero obiettivo stagionale che la federazione messicana si è posta è la conquista della settima CONCACAF Gold Cup, la coppa del Centro-Nord America in onda dal prossimo 7-26 luglio tra Stati Uniti e Canada. Per queste ragioni Herrera ha convocato calciatori prevalentemente provenienti dal campionato nazionale: solo quattro giocano all’estero (due in Spagna, uno in Italia e uno in Olanda). Il passaggio del turno è alla portata, l’importante sarà non steccare il debutto contro la Bolivia: proibitiva la sfida con il Cile nella capitale. Se il Messico si classificherà secondo affronterà, verosimilmente, il Brasile o la Colombia.
CONVOCATI
Portieri: Jesús Corona (Cruz Azul), Edgar Hernández (Veracruz), Alfredo Talavera (Toluca).
Difensori: Rafael Márquez (Hellas Verona), Gerardo Flores (Cruz Azul), Julio César Domínguez (Cruz Azul), Adrian Aldrete (Santos Laguna), Hugo Ayala (Tigres), George Corral (Querétaro), Efrain Velarde (Monterrey), Carlos Salcedo (Chivas Guadalajara), Luis Fuentes (Pumas).
Centrocampisti: Mario Osuna (Querétaro), Javier Güemez (Tijuana), Juan Carlos Medina (Atlas), Marco Fabían (Chivas Guadalajara), Miguel Herrera Equihua (Pachuca), Javier Aquino (Rayo Vallecano).
Attaccanti: Raul Jiménez (Atlético Madrid), Eduardo Herrera (Pumas), Matías Veloso (Jaguares de Chiapas), Enrique Esqueda (Tigres), Jesús Manuel Corona (Twente).
CALENDARIO
Messico-Bolivia, venerdì 12/6 ore 20.30 a Viña del Mar
Cile-Messico, lunedì 15/6 ore 20.30 a Santiago
Messico-Ecuador, venerdì 19/6 ore 18.00 a Roncagua
FONTE: MondoPallone.it
Hellas Verona, Sala conteso da due big: le ultime
DAVIDE ARTALE 4 GIUGNO 2015
Fonte foto : larena.it
Jacopo Sala oggetto del desiderio di due big del calcio italiano. L’esterno destro, abile a giocare sia in difesa che a centrocampo, è stato una delle note più positive della stagione dei veneti, tanto che ha attirato su di sé gli occhi di diversi operatori di mercato.
Dopo alcuni sondaggi esplorativi dell’Inter, con Roberto Mancini che nel prepartita della sfida tra le due squadre ne aveva tessuto le lodi, ecco che l’ex Amburgo è finito nel mirino di Fiorentina e Torino.
Con la fine del prestito di Aleandro Rosi e la non conferma di Micah Richards, la fascia destra della viola è rimasta scoperta, così Pradè si è interessato al calciatore azzurro, come riporta Sky. I gigliati dovranno vincere la concorrenza dei piemontesi di Ventura, che con il probabilissimo addio di Darmian e Bruno Peres vogliono trovare delle alternative di ottimo livello per mantenere inalterato il livello qualitativo della rosa.
FONTE: VociDiSport.it
Notizie Calciomercato Juventus, movimenti in uscita: partiranno almeno 6 elementi
Di Francesco Bergamaschi - giu 3, 2015
Non si muove soltanto il mercato in entrata della Juventus. Dall’anno prossimo, indipendentemente dal risultato della finale di Champions League contro il Barcellona in programma sabato, sarà rivoluzione.
Tanti i nomi in forza ai bianconeri che l’anno prossimo saluteranno, più o meno definitivamente, la società di Corso Galileo Ferraris in attesa di una nuova collocazione in grado di garantire loro una maggiore continuità di rendimento che alla Juventus farebbero davvero fatica a trovare.
[...]
Ha già salutato i bianconeri, chiudendo un’esperienza da attore non protagonista, Romulo. La Juventus, infatti, ha deciso di non riscattare il ragazzo, il quale tornerà all’Hellas Verona in attesa di una nuova collocazione. Non è tuttavia da escludere una sua permanenza alla corte di Mandorlini, il quale potrebbe giovare delle prestazioni importanti di un giocatore sfortunato poiché bloccato da un infortunio piuttosto grave (ernia da sport con conseguenze ricadute) che ha costretto il brasiliano a ben due operazioni.
[...]
FONTE: StadioSport.it
Torino, ecco un altro Sala. È la freccia del Verona
Discorso aperto per il giocatore che Mandorlini ha trasformato in terzino: attese novità importanti nelle prossime ore
© LaPresse
mercoledì 3 giugno 2015 di Stefano Lanzo
TORINO - Il cognome è tradizione granata, tradizione da scudetto. Claudio era il capitano, Patrizio era il mastino: insieme ad altri pezzi di storia del Toro hanno costruito la vittoria del 1976. Quando si parla di Sala dunque è impossibile non pensare a loro due. Ma Jacopo Sala non ha parentele, si tratta solo di omonimia nel cognome: in comune, chissà, potrà avere il Toro nell’immediato futuro.
ALLA ABATE - In realtà le pretendenti sono parecchie, perché il giocatore del Verona è ritenuto uno degli emergenti più interessanti anche e soprattutto per la capacità di poter ricoprire diversi ruoli. Il Torino lo valuta come laterale di fascia destra, in sostanza come alternativa di qualità nel reparto, con la possibilità di giocarsi il posto da titolare. Sala nasce esterno offensivo: nell’Amburgo giocava quasi da attaccante, ma Mandorlini lo ha arretrato progressivamente. Sta percorrendo la stessa strada di un ex granata come Ignazio Abate, in origine uomo di fascia con predisposizione offensiva e poi diventato nel Milan un terzino destro di caratura internazionale.
FONTE: TuttoSport.com
02-06-2015
Serie A, Flop 11 - Le delusioni della stagione
Gli undici giocatori più deludenti della stagione in una formazione fatta di delusioni e rimpianti. Ecco la Flop 11
Alla fine di questa stagione, è tempo di bilanci. Non solo in positivo, ma anche in negativo: tra i tanti giocatori attesi a grandi prestazioni o a riconfermare una buona annata, non tutti hanno saputo fare bene, e in molti sono caduti rovinosamente. Possiamo dunque schierare un'ideale formazione dei flop di questa Serie A 2014-15, un improbabile 4-3-3 con tutto ciò che in questo campionato non è andato come si sperava.
Portiere - RAFAEL CABRAL: per il portiere brasiliano, una stagione complicata. Tornato da un lungo infortunio, Rafael ha provato a giocarsi le sue carte da estremo difensore del Napoli ma ha trovato fortune alterne. Nonostante la grande prova in Supercoppa Italiana contro la Juve, si è reso protagonista di diverse papere e parecchi gol subiti, anche a causa di un reparto arretrato non adeguato. Ci si aspettava l'ascesa del portiere ex Santos, ma Benitez lo ha messo da parte preferendogli Andujar, che non ha certo fatto fare il salto di qualità ai partenopei.
Terzino destro - MATTIA DE SCIGLIO: Il promettente esterno di difesa, forse vittima di chi lo voleva identificare con il pesante e inadeguato titolo di "nuovo Maldini", ha attraversato una stagione davvero da dimenticare. Dopo un lungo infortunio, una fascite plantare che lo ha portato a saltare ben 16 gare per infortunio, il terzino del Milan non si è rimesso al meglio. Cattive prestazioni nello stonato coro della retroguardia rossonera, due espulsioni (prime in carriera) e qualche grosso pasticcio come l'autogol contro il Parma. Il ragazzo ha buone doti e sicuramente emergerà, ma farà bene a lasciarsi alle spalle questa stagione da incubo.
Difensore centrale - ANDREA RANOCCHIA: Probabilmente IL flop di questa stagione calcistica. La fascia di capitano erditata da Javier Zanetti non ha fatto certo bene al centrale umbro, che pur con dedizione e attaccamento alla maglia, non si è dimostrato all'altezza della situazione. Difensore insicuro e disattento, lento e goffo, ben lontano dal prospetto che ha vestito le maglie di Bari e Genoa. L'impressione è che per resuscitare il giocatore che fu sia necessario un centrale di primo piano che possa guidare la disastrosa retroguardia dell'Inter, perchè ancora Andrea non sembra in grado di gestire questa responsabilità.
Difensore centrale - MIGUEL ANGEL BRITOS: Abbiamo scelto l'uruguayano, ma avremmo dovuto indicare tutta la fase difensiva del Napoli. Con 19 presenze, il centrale ex Bologna spicca anche per il disastroso autogol contro l'Empoli e per la testata ad Alvaro Morata che gli è costata tre turni di squalifica. Difensore da rivedere, al Napoli serve di più.
Terzino Sinistro - ASHLEY COLE: Arrivato a Roma con gli squilli di tromba e l'auspicio di coprire la fascia sinistra con l'intensità dei giorni migliori, il terzino ex Chelsea è subito diventato un oggetto misterioso, sia in campo, che all'interno dello spogliatoio. Dopo alcune prestazioni poco convincenti, Garcia gli ha preferito Holebas, che ha saputo far propria la maglia da titolare. Senza nemmeno aver imparato l'italiano, Cole si è ritrovato isolato anche nello spogliatoio dei giallorossi, persino nell'impietosa foto di squadra, che lo vede emarginato dal gruppo. Da un giocatore di quel calibro, nonostante l'anagrafe, ci si aspettava di più.
Centrocampista - MATEO KOVACIC: Premessa doverosa: Mateo Kovacic è un giocatore che è impossibile non amare. Ha un talento sconfinato, una verticalità in progessione talvolta vertiginosa, un controllo palla degno degli eletti del Calcio e la genialità che gli consente assist che altri non vedono. Cosa ci fa un giocatore del genere nella Flop 11? E' la domanda che ci poniamo tutti. Il croato, ex Dinamo Zagabria, non è ancora stato collocato in un ruolo fisso: qualche apparizione da trequartista, la maggior parte da mezzala, anche se Mancini lo vedrebbe bene da regista. Ancora non ha una collocazione tattica ben precisa e questo influisce sulle prestazioni di Kovacic, che si dimostra discontinuo e poco efficace in zona gol. Per le sue qualità, una stagione deludente, in cui ha mostrato solo qualche sprazzo del proprio talento. Oggi male, come quasi tutta l'Inter, ma il futuro sarà da fuoriclasse.
Centrocampista - JORGINHO: Dopo sei mesi di ambientamento, ci si aspettava molto dal centrocampista ex Hellas. Pagato circa 6 milioni di euro per la prima metà, con il dubbio del riscatto che dovrebbe avvenire per circa 5.5 milioni, il giovane non è riuscito a ritagliarsi uno spazio consistente nell'undici di Benitez. Giocatore duttile, perfetto per i tre ruoli mediani di un 4-3-3, e di sicuro avvenire, si è visto tagliato fuori dali schemi tattici dell'allenatore spagnolo. Autore di 23 presenze, di cui poche all'altezza, può entrare di diritto nella nostra Flop 11. In una squadra priva di un playmaker davanti alla difesa, l'italio-brasiliano avrebbe potuto diventare un tassello fondamentale, ma i discorsi sono rimandati all'anno prossimo, con il probabile cambio di gestione tecnica.
Centrocampista - JUAN MANUEL ITURBE: Sarebbe dovuto essere il colpo dell'estate, ma in realtà Juan Manuel Iturbe, centrocampista offensivo o ala, non ha lasciato il segno nella sua prima stagione alla Roma. Diventato giallorosso sopo un blitz di mercato che lo strappa alla Juventus, viene pagato circa 26 milioni di euro, che entrano nelle casse del solito Hellas Verona. Frenato da diversi problemi fisici, è riuscito ad accumulare 27 presenze e 2 gol in stagione, di cui uno nel discusso scontro-scudetto contro la Juventus, illudendo i giallorossi che perderanno il match e successivamente anche la scia della rivale. Giocatore rapido e tecnico, mancino naturale, delle sue grandi giocate rimangono i ricordi in maglia gialloblù, ma tutta la piazza romanista attende che torni ai suoi livelli, ripercorrendo le orme di un altro grande talento ex River passato dall'Olimpico, Erik Lamela.
Attaccante - MARIO GOMEZ: A Firenze non ci sono più dubbi, Mario Gomez è da considerarsi un flop. Dopo una prima stagione travagliata, totalmente rovinata dagli infortuni, il bilancio di 4 gol in 15 gare ha tenuto i tifosi viola con il dubbio sull'effettivo valore di questo bomber proveniente dal Bayern Monaco. Quest'anno, con la prospettiva di giocare con continuità al fianco dell'eterno infortunato Giuseppe Rossi, ci si aspettava l'esplosione definitiva di Mario Gomez. Invece nulla di tutto ciò: Rossi non vede il campo, Gomez porta a casa il magro bottino di 4 reti in 20 gare di campionato più altre sei nelle varie competizioni, senza contare l'infinità di reti sbagliate davanti alla porta, sintomo preoccupante per un attaccante di razza come il tedesco. In alcuni momenti della stagione l'uomo di riferimento in fase offensiva è stato Khouma Babacar, e Gomez è rimasto relegato in panchina, ha dovuto attendere l'infortunio del senegalese per poter ritrovare una maglia da titolare fisso. La pazienza della tifoseria Viola è sempre andata diminuendo nei confronti di questo attaccante, che non sappiamo se avrà un'altra chance di conquistare il Franchi.
Attaccante - MATTIA DESTRO: Attaccante con il gol nel DNA, probabilmente vittima delle circostanze. La prima parte di stagione lo vede sostare in panchina all'ombra di capitan Totti, facendosi comunue trovare pronto a ogni evenienza (5 gol in 16 partite). Mattia però non è soddisfatto dell'impiego e spinge per la cessione, che si realizza a gennaio con un prestito con diritto di riscatto al Milan. In maglia rossonera si trova incaricato a finalizzare delle azioni che spesso non iniziano nemmeno: 3 gol in 15 partite, sempre troppo poco per un buon attaccante. Il finale di stagione, in linea con la tendenza della sua squadra, finisce in malo modo e talvolta rimane addirittura vittima delle scelte di Pippo Inzaghi, che gli preferisce il buon vecchio Giampaolo Pazzini. Il riscatto fissato a crica 15 milioni di euro al 99% non verrà esercitato e l'attaccante marchigiano tornerà a Roma, probabilmente per essere ceduto di nuovo e trovare finalmente la propria collocazione in Serie A.
Attaccante - FERNANDO TORRES: E' brutto dover infierire con la scelta del terzo attaccante per questa Flop 11, ma sarebbe stato un torto per chiunque dover leggere il proprio nome al posto di quello di Fernando Torres. L'attaccante ex Liverpool e Chelsea, dopo i fasti in terra inglese e la conseguente parabola discendente, era considerato un vero e proprio peso dalle parti di Stamford Bridge. Galliani, da buon condor, ha fiutato l'affare e ha messo al centro del 4-3-3 di Inzaghi questo ex campione. Il risultato? Gioca dieci gare segnando un solo gol, contro l'Empoli. Di lì in avanti gli viene preferito Jeremy Menez, spostato per l'occasione nel ruolo di attaccante centrale, e inizia a dimostrarsi un corpo estraneo a questo Milan martoriato. Nel mercato di gennaio arriva Mattia Destro al Milan, con esito quasi analogo, eTorres viene ceduto all'Atletico Madrid, privando la Serie A del suo Flop più altisonante dei primi 6 mesi di campionato.
Riserve: è sempre difficile comporre una Top o una Flop 11, perchè si ha sempre l'impressione che qualcuno di rilevante, nel bene e nel male, sia rimasto fuori. Ci tuteliamo indicando qualche degna riserva: Nagatomo, che da fucina di assist e discese è diventato un desaparecido, Juan Jesus, compagno di sventure di Andrea Ranocchia nella traballante difesa dell'Inter, Alex, totalmente flagellato dai problemi fisici, Aquilani, un'ombra rispetto al centrocampista completo degli ultimi anni, Gervinho, Podolski, oggetto misterioso dell'Inter, e Cerci, equivalente rossonero del tedesco.
FONTE: Vavel.com
Serie A, ecco la Flop 11 stagionale di S&G
Autore: Gianluca Ruoppolo - 2 giugno 2015
Nella nostra flop 11 Serie A vi sono giocatori dal talento indiscusso che però hanno deluso le aspettative delle proprie società
Come ogni anno ci sono giocatori che danno più di quanto una società si aspetterebbe e poi ci sono giocatori che deludono le attese e fanno rimpiangere i presidenti per aver speso milioni e milioni per poi ritrovarsi l’anno successivo a vendere un giocatore per pochi soldi. Un esempio su tutti è Manuel Iturbe che arrivato per quasi 30 milioni lo scorso luglio ha deluso ed ora mette in crisi la società giallorossa: vendere o provare a rilanciarlo? Dilemma che accompagnerà forse l’intero mercato estivo della Roma e non solo, vediamo i flop di questa Serie A 2014/2015.
FLOP 11 SERIE A DI S&G:
RAFAEL- Nella rocambolesca stagione del Napoli il nome di Rafael è di sicuro uno dei più gettonati come flop di questa stagione. Il portiere infatti dopo essere cresciuto all’ombra di Reina lo scorso anno, ha deluso società e allenatore che puntavano molto su di lui: papere e insicurezza alla retroguardia sono i capi di imputazione più pesanti caduti sul giovane brasiliano. Ora si parla di un ritorno di Reina a Napoli ritornerà a fare il secondo o addirittura il terzo portiere? Presto lo scopriremo.
DE SCIGLIO- Gli davano del predestinato qualche anno fà, ma lui continua a disattendere le attese fornendo prestazioni al di sotto delle sue potenzialità, non a caso al suo rientro dall’infortunio, Inzaghi sulla fascia sinistra gli preferiva Antonelli mentre quando veniva schierato sulla destra sembrava essere svagato. Un esempio lampante il rigore concesso al Napoli sul suo fallo a Mertens dopo neanche un minuto di gioco. La prossima guida tecnica dei rossoneri dovrà lavorare tanto per far emergere le potenzialità di questo giocatore.
VIDIC- E’ stato l’oggetto misterioso di quasi tutta la stagione dell’Inter. Portato a Milano pere dare esperienza europea all’Inter, ma protagonista suo malgrado di numerosi prestazioni deludenti che lo ha fatto relegato in panchina per la maggior parte delle partite. Nella difesa a tre di Mazzarri non era palesemente a suo agio mentre con Mancini il feeling non è mai sbocciato. Ora a quasi 35 anni dovrà prendere una decisione per il suo futuro.
KOULIBALY- Arrivato a Napoli nel luglio del 2014, il giovane colosso francese ad inizio stagione aveva dimostrato grandi qualità al punto di diventare uno dei beniamini del popolo partenopeo. Con l’inizio del nuovo anno però ha avuto una netta involuzione che lo ha portato a essere un giocatore dall’errore facile e a risentirne è stata tutta la squadra. Benitez gli ha preferito Britos nella seconda metà di stagione, ma la sostanza non è cambiata. Il Napoli chiude con più di 70 gol al passivo.
JORGINHO- Dopo le ottime prestazioni al Verona Jorginho dal suo arrivo a Napoli nel gennaio 2014 non ha mai trovato un posto fisso nel centrocampo partenopeo e il suo feeling con Benitez non è mai sbocciato. Nel Verona giocava in un centrocampo a tre, nel Napoli invece con il classico 4-2-3-1 del tecnico spagnolo non è riuscito mai ad imporsi e molte volte è sembrato fuori posizione. In questi giorni non a caso si parla di un suo ritorno all’Hellas Verona. Si deciderà tutto dopo il nome della nuova guida tecnica azzurra.
M’VILA- Nel luglio scorso viene tesserato dell’Inter con un prestito oneroso a 1 milione di euro con diritto di riscatto fissato a 9 milioni. Si rivelerà poi uno degli acquisti meno azzeccati della squadra nerazzurra negli ultimi anni.
CERCI- E’ stato una delle delusioni di questa stagione rossonera. Arrivato con tante aspettative a gennaio dall’Atletico Madrid l’ex Torino voleva prendersi la sua rivincita su Simeone che non gli aveva concesso poche chance. Anche con Inzaghi però poco spazio e tante prestazioni poco convincenti.
MARIN- Il centrocampista tedesco infatti arrivato in prestito alla Fiorentina ha avuto pochissime chance per affermarsi in Serie A, gli unici due squilli infatti sono arrivati in Europa League tanto che Montella lo ha relegato ai margini della rosa a causa di continui infortuni.
ITURBE- Uno dei flop, se non quello più eclatante di tutta la Serie A è Juan Iturbe. L’argentino dopo essere arrivato a Roma per quasi trenta milioni non ha mai fatto vedere le sue enormi potenzialità che tutti avevano ammirato quando era al Verona. Il suo score parla di due gol in 27 presenze in Serie A troppo poco per un giocatore come lui che seppur fermato da infortuni ha fatto rimpiangere la società per l’ingente investimento fatto su di lui. Il talento c’è e starà a lui zittire le critiche nei suoi confronti. Il solo gol alla Lazio non può giustificare una stagione completamente negativa.
TORRES- Nella nostra classifica dei flop 11 Serie A non poteva mancare l’attaccante spagnolo. Dopo il suo arrivo al Milan molti si aspettavano una sua rinascita dopo il periodo poco felice al Chelsea e invece “el Nino” saluta anzitempo a gennaio facendo ritorno all’Atletico Madrid.
GOMEZ – A Firenze lo attendono da due anni, e lui nemmeno questa volta si è fatto trovare pronto. In relazione ad aspettative e investimento, quello di Mario Gomez a Firenze è a tutti gli effetti un flop. Se l’anno scorso l’attaccante tedesco poteva aggrapparsi ad un infortunio che lo ha tenuto fuori tutta la stagione, quest’anno, anche quando impiegato, è apparso ancora una volta il lontano parente del bomber ammirato al Bayern Monaco.
L’UNDICI DA HORROR DELLA SERIE A 2014/2015
(3-4-3): Rafael; De Sciglio, Koulibaly, Vidic; Jorginho, M’Vila, Marin, Cerci; Iturbe, Gomez, Torres
Panchina: Bardi, Astori, Ranocchia; Shaqiri, Aquilani; Destro, Longo
Allenatore: Zeman
FONTE: StopAndGoal.net
Hellas, prime mosse per rafforzare la squadra: le ultime
DAVIDE ARTALE 3 GIUGNO 2015
Fonte foto : goalitalia.it
Comincia a muoversi qualcosa per quanto riguarda il mercato in entrata dell’Hellas Verona. La società veneta infatti pare abbia individuato nella difesa ed in attacco i ruoli chiave da rinforzare, visti i numerosi calciatori in scadenza di contratto oppure la fine di un prestito. Nonostante la valorizzazione dei giovani voluta da Setti, gli scaligeri stanno scadagliando il mercato nazionale ed estero e pare vogliano virare su due profili.
Per quanto riguarda l’attacco il nome forte è Giampaolo Pazzini. L’attaccante in scadenza con il Milan, cerca una piazza dove rilanciarsi, ed un anno in compagnia di Toni per poi prendere le redini dell’attacco veronese potrebbe essere un’ottima chance per lui. Secondo Tuttomercatoweb.com sull’ex doriano ci sarebbe anche il Bologna, in lotta per la A e voglioso di allestire una buona squadra in vista di un’ipotetica promozione.
In difesa invece è emersa la candidatura del giovane Hervé Matthys dell’Anderlecht. Marcatore centrale e capitano della nazionale Under 19 belga, messosi in luce durante l’ultima edizione della Youth League, secondo il Mundo Deportivo anche il Benfica avrebbe messo gli occhi su di lui. I lusitani garantirebbero maggior visibilità ed un panorama internazionale migliore, ma quella italiana potrebbe essere una piazza con meno pressioni per crescere con calma.
Hellas Verona, è addio con Saviola ed Obbadi: andranno…
DAVIDE ARTALE 3 GIUGNO 2015
Fonte foto : gazzetta.it
Grandi cambiamenti in vista per l’Hellas Verona. Alcuni calciatori in scadenza non rinnoveranno, e tra questi due si stanno per accasare in altri club, ossia Javier Saviola e Mounir Obbadi.
L’attaccante argentino ex Barcellona. secondo Tuttomercatoweb.com, è in procinto di accordarsi con il River Plate, ponendo fine alla sua avventura italiana. Dopo tanti anni in Europa El Conejo tornerà in patria, così da passare gli ultimi anni della carriera con il calore dei propri tifosi.
Per quanto riguarda il marocchino, il suo futuro dovrebbe essere al Nizza. Di proprietà del Monaco, il Verona ha deciso di non rinnovare il prestito del mediano, così il nordafricano ha deciso di riprovare una nuova avventura in Ligue 1.
FONTE: VociDiSport.it
Verona: anche la Fiorentina in corsa per Sala
04 giugno alle 19:10
Secondo Tuttohellasverona.it, anche la Fiorentina si è aggiunta alla corsa per Jacopo Sala, esterno classe '91 in forza al Verona già nel mirino di Inter e Roma.
Verona, Toni: 'Resto solo con Mandorlini'
04 giugno alle 11:50
L'attaccante del Verona Luca Toni ha parlato a margine di un evento commerciale: “Voglio continuare a giocare e spero di farlo nel Verona. È chiaro che la mia decisione dipenderà anche da lui. Mandorlini lo conosco da due anni, arrivasse un altro allenatore con idee diverse dalle sue è chiaro che anche per me qualcosa potrebbe cambiare. Con la società parlerò al momento giusto, adesso il presidente ha cose più importanti a cui pensare".
Luca Toni: 'Futuro? Parlerò con il presidente'
Luca Toni Verona
03 giugno alle 18:22
"Futuro? Il mio presidente ha cose più importanti da fare. Quando le avrà risolte faremo una chiacchierata e vedremo se continueremo insieme o no. Quando avrà deciso mi chiamerà il presidente, ora deve decidere cose più importanti e sarà lui a dirmi cosa succede".
Questa la dichiarazione pubblicata sul sito ufficiale dell' Hellas Verona da Luca Toni.
Il bomber, in scadenza con i gialloblu a fine mese, ha anche ringraziato i compagni per la stagione, che ha visto il 38enne ex Fiorentina, Juventus e Bari diventare capocannoniere della serie A (con Mauro Icardi dell'inter).
FONTE: CalcioMercato.com
Hellas Verona, obiettivo Coda per l’attacco. E Jorginho…
Gianluca Di Marzio 06-06-2015 00:32
In attesa di conoscere il futuro di Andrea Mandorlini, il Verona è pronto a programmare per la prossima stagione. L'obiettivo è quello di rinforzare in primis l'attacco. Massimo Coda, attaccante di proprietà del Parma che ha fatto vedere buone cose quest'anno, potrebbe essere il nome giusto. A centrocampo invece, è forte la tentazione di riportare Jorginho dal Napoli, dopo la cessione del giocatore brasiliano nella scorsa stagione. Verona attivo per il futuro, il mercato chiama.
E la torta a… Alberto Malesani: dalla Canon alla vigna passando per (tanta) Serie A, spigoli e trionfi sempre “pane al pane”
Alberto Malesani
Redazione 05-06-2015 12:00
Frizzante, brusco e deciso. Alberto Malesani è un po' come il vino che produce, con un'unica differenza: mentre invecchia non si ammorbidisce. Se la ridono i tifosi del Chievo che lo hanno conosciuto prima di tutti gli altri, quando nel 1990 abbandonò il suo lavoro alla Canon per trasferirsi a Verona da vero e proprio manager, partecipando anche alla stipulazione dei contratti dei calciatori. Una sorta di Ferguson nostrano? Con le dovute proporzioni e ben altro destino.
Non è infatti un ruolo che gli si addica particolarmente, carattere e continua ricerca di stimoli non gli hanno mai permesso di restare seduto sulla stessa panchina oltre un certo lasso di tempo. Succede anche a Parma, apice della sua carriera, dopo l'esperienza non proprio positiva con la Fiorentina. Gli basta un anno per alzare un suo personalissimo triplete: Coppa Italia, Supercoppa Italiana e Coppa Uefa. Nonostante questo, il rapporto con la società ed i tifosi non è dei migliori: nascono i primi dissapori che portano a piccoli sfoghi, che nel tempo diventeranno i grandi sfoghi malesaniani.
Tanzi gli costruisce una squadra incredibile, vuole portare lo scudetto in Emilia, ma a fine stagione sarà soltanto 5° posto. Inutile dire come andrà a finire. Di lì in poi inizia una girandola interminabile, il suo carattere sarà l'arma su cui scommetteranno diversi presidenti in Italia, ma anche all'estero. Gli spigoli diventano il suo tallone d'Achille e compromettono diversi mandati. Esemplare l'accesissima conferenza stampa nel corso dell'esperienza in Grecia, al Panathinaikos. Il veronese punta il dito contro i giornalisti, rei - a suo modo di vedere - di creare polemiche sterili, contro chi "lavora 24 ore al giorno".
Sente la pressione come nessun altro, lavoratore serio e scrupoloso, non accetta che si critichi l'impegno. Le sue crociate contro gli addetti ai lavori diventano pane quotidiano, quasi a mo' di sindacalista degli allenatori. Le uscite con inconfondibile accento veneto diventano inevitabilmente virali, portano l'Alberto nazionale a far breccia nel cuore dei tanti appassionati di calcio, che iniziano quasi inconsapevolmente a sposare la sua causa e ad intuire fino in fondo quel continuo stato di malessere, dovuto all'insoddisfazione per non aver sempre trasmesso alle sue squadre la rabbia e la sana cattiveria che custodisce in sé.
Undici Malesani in campo farebbero paura anche alle All-Star della Play Station. Il suo partito cresce a macchia d'olio sul web, tutti aspettano di rivederlo all'opera. Forse dal calcio non ha ricevuto quanto in tanti anni è stato capace di dare in termini di stress e impegno, ma è certo che non sia ancora detta l'ultima parola. Dopo Verona, Modena, Udinese, Empoli ed ancora Siena, Bologna, Genoa, Palermo e Sassuolo è in attesa della chiamata giusta.
Intanto è impegnato attivamente nella vigna di famiglia. Non gestisce l'immagine, non si occupa di conti: si rimbocca le maniche e lavora sodo a stretto contatto con le viti. Oggi, nel giorno del suo sessantunesimo compleanno, a più di un anno dal suo ultimo esonero, brinderà con i suoi cari, una volta tanto (ci auguriamo) non con i nervi a fior di pelle, sperando di tornare in sella prima possibile. In tanti non aspettano altro.
Daniele Vitiello
A tutto Toni: “Vorrei restare a Verona. Capocannoniere? Mi hanno chiamato il premier e il presidente del Coni, il ct no”
Luca Toni - Hellas Verona
Gianluca Di Marzio 04-06-2015 10:35
Schietto e sincero, e non potrebbe essere diversamente per uno come lui: a tutto Luca Toni, in esclusiva per il Corriere della Sera. "In effetti dopo un finale di stagione così è dura smettere. Vado avanti, ma non so ancora dove. Mi piacerebbe restare a Verona, se ci sono i presupposti. In futuro comunque non mi vedo in panchina, ma piuttosto come dirigente". Il testa a testa con Icardi per lo scettro di capocannoniere? "Un po' domenica l'ho gufato (ride, ndr) perché a un certo punto temevo che mi superasse. Alla fine è andata bene a tutti e due e per me è un motivo d'orgoglio, perché questo record di bomber più vecchio di sempre sarà difficile da superare. Sono riuscito a fare un altro pezzo di storia e non cambierei la mia carriera con quella di nessun altro: dalla serie C al Mondiale, fino ad oggi. Io alla mia età mi tolgo ancora delle soddisfazioni perché mi piace arrivare prima al campo di allenamento e andare via dopo. Per questo record mi hanno chiamato il premier e il presidente del Coni, mi ha fatto molto piacere. Il ct no, ma non posso nemmeno dire che mi dispiaccia. Più che altro mi è dispiaciuto non andare al Mondiale un anno fa, perché potevo dare una mano. I giovani attaccanti azzurri devono giocare di più. A me ad esempio piace molto Gabbiadini, ma è brutto vedere che nelle squadre più importanti quasi non ce ne sono, perché senza confronto ad alto livello anche la Nazionale soffre".
Hellas Verona, terminato l’incontro Setti-Mandorlini: non c’è ancora l’accordo per il rinnovo
Andrea Mandorlini - Hellas Verona (HellasVeronaFC)
Gianluca Di Marzio 04-06-2015 00:11
Fumata grigia. E’ questo l’esito dell’incontro terminato poco fa tra il presidente dell’Hellas Verona Setti e Andrea Mandorlini: le parti intatti non hanno ancora raggiunto l’intesa per il rinnovo dell’allenatore, previsti nuovi contatti nei prossimi. Idee e valutazioni future, tra Mandorlini e il Verona cena con vista sul futuro. Che aspetta ancora di essere scritto.
Hellas Verona, Toni lascia un’impronta da… bomber
Gianluca Di Marzio 03-06-2015 18:30
22 gol stagionali che lo incoronano bomber della Serie A a pari merito con Icardi. Una seconda giovinezza per Luca Toni, che a 38 anni ha ancora fame di gol e di vittorie. Infranti record su record, gol che valgono tanto e saranno impressi per sempre nella storia. Come la forma dei suoi scarpini, che oggi ha lasciato nel cemento durante un evento legato a uno sponsor a Verona, tra i sorrisi e la soddisfazioni di aver lasciato un segno indelebile anche quest'anno. Toni festeggia così le 22 reti stagionali, in attesa di nuovi record da battere.
Pazzini, la scadenza accende il mercato: ecco le squadre interessate
Giampaolo Pazzini - AC Milan
Gianluca Di Marzio 03-06-2015 16:00
Addio al Milan, pronto a ricominciare da calciatore svincolato. Giampaolo Pazzini per ora si gode le vacanze a Ibiza, poi penserà al suo futuro. Come raccolto da Mario Giunta, Pazzini interessa a molte squadre, ma per ora non si registrano contatti avviati: neanche con la Sampdoria, che però è sicuramente interessata al suo profilo. Niente di concreto, quindi, così come nella lista delle società interessate c'è da iscrivere anche Verona e Fiorentina. Anche il Sassuolo si è informato in passato. Tante pretendenti per Pazzini, che intanto si gode le vacanze prima di decidere la prossima maglia da indossare.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
10:00 | sabato 06 giugno 2015
CdV: Verona, Bigon porta novità
Il nuovo d.s cambia metodo rispetto a Sogliano
di Matteo Baldini - twitter:@Teo_Baldini ©imagephotoagency.it
VERONA BIGON - La rivoluzione in casa Napoli non ha colpito solo Rafa Benitez e anche il direttore sportivo Riccardo Bigon ha detto addio al club partenopeo. In attesa di conoscere quello che sarà il prossimo d.s. azzurro si profila la prossima tappa della vita professionale di Bigon: il Corriere di Verona si sofferma sul prossimo approdo del direttore sportivo all'Hellas Verona, sottolineando come il metodo di lavoro dell'ex partenopeo sia diverso da quello di Sogliano.
UN NUOVO PROFILO - In particolare Bigon sarebbe un d.s. meno d'azione, meno operativo, rispetto al suo predecessore, dando il meglio nell'opera di coordinamento e di direzione rispetto ai collaboratori. In sostanza si passerà da un profilo ad un altro, aspetto che contribuirà a cambiare radicalmente il modo di agire sul mercato da parte della società veneta. Intanto, sottolinea il quotidiano, si attende il via libera di Mandorlini per il rinnovo: dopo tale tappa, fondamentale, Bigon inizierà ad operare sul mercato.
23:56 | venerdì 05 giugno 2015
Sky: Hellas Verona, idee Jorginho e Coda
Il centrocampista potrebbe tornare dopo la sua esperienza al Napoli. Piace la punta del Parma
di Antonio Parrotto - twitter:@AntonioParr8 © www.imagephotoagency.it
CALCIOMERCATO HELLSA VERONA JORGINHO CODA - L'Hellas Verona non ha ancora rinnovato il contratto con Andrea Mandorlini, l'allenatore in scadenza di contratto con i gialloblù, ma intanto programmano il mercato estivo per rinforzare la rosa da mettere a disposizione del tecnico nella prossima stagione (non dovrebbero esserci problemi di sorta con Mandorlini per il rinnovo). Stando a quanto riferito da Gianluca Di Marzio, esperto di calciomercato "Sky Sport", nel corso della trasmissione "Calciomercato - L'originale", l'Hellas Verona ha messo gli occhi su Coda, attaccante del Parma che si è ben comportato in questa stagione quando è stato chiamato in causa da Donadoni ma non solo. Il Verona vorrebbe ritornare alla base Jorginho, centrocampista in comproprietà con il Napoli che difficilmente verrà riscattato dagli azzurri.
19:02 | mercoledì 03 giugno 2015
Hellas Verona, Obbadi verso il Nizza
Il centrocampista è in prestito ai gialloblu dal Monaco. Anche Civelli nel mirino dei rossoneri
di Massimo Balsamo - twitter:@Massimo_Bals ©imagephotoagency.it
CALCIOMERCATO HELLAS VERONA NIZZA OBBADI - Più che positiva la prima stagione in Serie A per Mounir Obbadi. Il centrocampista marocchino classe 1983 è stato ingaggiato dall'Hellas Verona nell'estate 2014 in prestito dal Monaco di Leo Jardin ed ha ben impressionato: sono 23 le presenze complessive tra Serie A e Coppa Italia per Obbadi con la formazione di Andrea Mandorlini, nelle quali ha evidenziato le sue capacità tecniche e la sua sagacia tattica. Ma il suo futuro al Bentegodi è in bilico secondo quanto riportato da France Football.
I DETTAGLI - Infatti, sul centrocampista di proprietà Monaco è piombato il Nizza: il tecnico dei rossoneri Claude Puel è alla ricerca di calciatori d'esperienza ed il trentaduenne Obbadi rientra nella lista degli obiettivi, insieme al centrale difensivo Renato Civelli di proprietà Bursaspor. Obbadi ha il contratto in scadenza con il club monegasco nel giugno 2016 e difficilmente rientrerà nei piani di Jardim: in attesa di ridiscutere la situazione con l'Hellas Verona, ecco il forte inserimento del Nizza.
FONTE: CalcioNews24.com
SERIE A
Napoli, dopo Sarri adesso c'è una priorità: quattro comproprietà sul tavolo
06.06.2015 14.56 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
Tanti i temi sul tavolo, in casa Napoli. Maurizio Sarri ha già affrontato con Aurelio De Laurentiis anche i temi del mercato e sa bene che, adesso, la priorità sono anche le comproprietà. Questo perché ci sono quattro nomi caldi sul tavolo, per valore patrimoniale, per potenzialità e per qualità. Su Jorginho permangono dubbi, il brasiliano potrebbe tornare al Verona ed è seguito poi da Palermo e Fiorentina. Mariano Andujar è a metà con il Catania, ma sull'estremo difensore c'è anche il Boca Juniors che vorrebbe riportarlo in patria. E poi due talenti che il Napoli non vuole perdere ma che hanno fior d'estimatori: il primo è Jacopo Dezi, reduce da una grande stagione a Crotone ed ora in Under 21 con Di Biagio. Il secondo è Sebastiano Luperto, fresco d'esordio coi big con la maglia del Napoli e che è a metà con il Lecce. Mercato in entrata ma non solo. Anche le comproprietà sono una priorità...
SERIE A
Verona: Coda nel mirino, per la mediana può tornare Jorginho
06.06.2015 00.45 di Marco Frattino
Il Verona continua a lavorare in sede di mercato, in attesa di definire il futuro di Andrea Mandorlini. Sky Sport svela che al sodalizio scaligero piace Massimo Coda, attaccante del Parma, mentre per la mediana è forte la tentazione di riportare Jorginho al Bentegodi. L'italo-brasiliano, al momento, è in comproprietà tra il Napoli e l'Hellas.
SERIE A
Hellas Verona, accordo con Bigon: sarà biennale con opzione
04.06.2015 21.06 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Confermata la nostra indiscrezioni della mattinata: è accordo totale tra il direttore sportivo Riccardo Bigon e il Napoli, col dirigente che ha oggi sciolto il proprio legame col Napoli, rescindendo il suo contratto. Ad attenderlo c'è un biennale con opzione per il terzo anno con l'Hellas Verona, che a sua volta si è separato da Sogliano, secondo quanto riferisce GazzettaTv.
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Donadoni: no al Cagliari e Dubai. Futuro in Serie A
04.06.2015 17.52 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Dopo due campionati eccellenti col Parma e l'ultima faticosissima stagione vissuta con una società sul baratro e portata comunque al traguardo dignitosamente, ora Roberto Donadoni è libero sul mercato, in attesa di proposte convincenti dalla massima serie. Sfumata la pista Milan, ovviamente la primissima scelta per il tecnico bergamasco, si attende il domino delle panchine di Serie A per capire quale sarà l'opzione migliore, con l'intenzione però di accettare solo progetti di un certo tipo. Declinata l'offerta del Cagliari, che l'aveva sondato per un ritorno dopo la retrocessione in Serie B, stesso destinato ha avuto anche una ricchissima proposta proveniente da Dubai, per una scelta professionale ben precisa. C'era stato un ammiccamento anche con l'Hellas Verona, mai portato in fondo però: Donadoni attende, con la Serie A come prima opzione.
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Verona-Mandorlini, le ultime sul futuro
04.06.2015 15.20 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
Alti e bassi, fumate bianche che s'avvicinano e poi s'allontanano. E' una montagna russa in continua evoluzione il futuro di Andrea Mandorlini con l'Hellas Verona. Nella giornata di oggi, in attesa di quello che sarà l'incontro decisivo con il presidente Setti, torna ottimismo tra le parti. Per l'allenatore si va verso una conferma (il tecnico spinge per il biennale) con una riduzione del 40% circa rispetto agli emolumenti ora percepiti. Mandorlini avrà anche più peso sul mercato del club, in contatto diretto con il dg Gardini, mentre si avvicina a grandi passi anche Riccardo Bigon (anche per lui possibile biennale in vista), che sta trattando il suo addio dal Napoli.
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Verona, Obbadi vuole restare: le ultime
04.06.2015 12.50 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
Mounir Obbadi ed il futuro. Il centrocampista è stato uno delle rivelazioni dell'ultimo campionato con la maglia dell'Hellas Verona. Il ragazzo, secondo quanto raccolto da Tuttomercatoweb.com, è rimasto folgorato dalla città, dai tifosi e dall'ambiente tanto da aver già fatto capire di voler rimanere nella città veneta. L'entourage di Obbadi ha già incontrato il Monaco, detentore del cartellino, per valutare insieme il futuro. Il Verona può riscattarlo ma chiaramente molto dipenderà dalla conferma o meno di Andrea Mandorlini.
SERIE A
Verona, Mandorlini verso il rinnovo. Avrà nuovi poteri manageriali
04.06.2015 11.20 di Simone Bernabei
Secondo la Gazzetta dello Sport sarebbe sempre più vicino il rinnovo di Andrea Mandorlini con l'Hellas Verona. La prossima settimana potrebbe essere quella buona per la firma, col tecnico che avrà nuovi poteri manageriali e che dovrà portare avanti un progetto tecnico basato sul lancio dei giovani talenti.
SERIE A
Verona, Toni: "Vorrei restare. Nazionale? Al Mondiale potevo dare una mano"
04.06.2015 08.53 di Marco Frattino
Luca Toni (38) non ha intenzione di smettere. L'attaccante del Verona, dopo aver conquistato la classifica marcatori al pari dell'interista Mauro Icardi (22), ha parlato ieri in occasione di un evento organizzato dalla Lotto, suo storico sponsor tecnico. Il Corriere della Sera riporta alcune parole del bomber: "In effetti dopo un finale di stagione così è dura smettere. Vado avanti, ma non so ancora dove. Mi piacerebbe restare a Verona, se ci sono i presupposti. In futuro comunque non mi vedo in panchina, ma piuttosto come dirigente".
Toni ha parlato anche dello scettro dei bomber: "Icardi? Un po' domenica l'ho gufato (ride, ndr) perché a un certo punto temevo che mi superasse. Alla fine è andata bene a tutti e due e per me è un motivo d'orgoglio, perché questo record di bomber più vecchio di sempre sarà difficile da superare. Sono riuscito a fare un altro pezzo di storia e non cambierei la mia carriera con quella di nessun altro: dalla serie C al Mondiale, fino ad oggi".
Il capocannoniere nel 2015 ha segnato 17 gol, solo Messi e Ronaldo hanno fatto meglio. "Fa piacere - ha spiegato Toni - ma loro sono due mostri. Io alla mia età mi tolgo ancora delle soddisfazioni perché mi piace arrivare prima al campo di allenamento e andare via dopo".
La Nazionale, al momento non è un rammarico. "Per questo record - ha proseguito Toni - mi hanno chiamato il premier e il presidente del Coni, mi ha fatto molto piacere. Il ct no, ma non posso nemmeno dire che mi dispiaccia. Più che altro mi è dispiaciuto non andare al Mondiale un anno fa, perché potevo dare una mano. I giovani attaccanti azzurri devono giocare di più. A me ad esempio piace molto Gabbiadini, ma è brutto vedere che nelle squadre più importanti quasi non ce ne sono, perché senza confronto ad alto livello anche la Nazionale soffre".
ALTRE NOTIZIE
Toni: "Barcellona favorito sulla Juve, ma può succedere di tutto"
03.06.2015 18.04 di Simone Bernabei
Luca toni, attaccante del Verona e Campione del Mondo a Berlino nel 2006, ha parlato a Sky Sport della finale di Champions fra Juve e Barcellona: "La cosa che mi è rimasta impressa del 2006 è l'entrata in campo e la Coppa, non volevo neanche toccarla. Il Barcellona? Fortissimi, ma in una partita secca può succedere di tutto anche se sulla carta è favorito il Barcellona. Ho parlato con Buffon e Pirlo, gli ho fatto un grande in bocca a lupo".
SERIE A
Milan, Pazzini al centro dell'interesse di almeno 4 club di Serie A
03.06.2015 17.14 di Tommaso Maschio
Giampaolo Pazzini sembra destinato a vivere un'estate da protagonista del mercato dopo che si svincolerà dal Milan, salvo improvvisi cambi di idea da parte della società rossonera. Sul centravanti infatti c'è l'interesse concreto di almeno quattro club di Serie A, anche se al momento non risultato essere stati avviati dei contatti. Pazzini piace alla Sampdoria, che lo potrebbe così riportare sotto la lanterna, all'Hellas Verona, al Sassuolo e alla Fiorentina, e anche in questo caso sarebbe un ritorno. Lo rivela Sky Sport.
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Hellas Verona, Fernandinho addio: il brasiliano tornerà al Gremio
03.06.2015 15.52 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Sei presenze e 153 minuti in campo non sono abbastanza: l'Hellas Verona non riscatterà Fernandinho, destinato dunque a tornare al Gremio, come il club scaligero ha comunicato in queste ore alla società brasiliana. Per l'ex Porto Alegre quindi niente riscatto ed una prima esperienza italiana particolarmente corta, secondo indiscrezioni raccolte in Brasile da TuttoMercatoWeb.com.
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Hellas Verona, venerdì il contatto River Plate-Saviola
03.06.2015 12.09 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Dopo il tentativo fallito in inverno, il River Plate torna a pensare a Javier Saviola, che nella sua avventura veronese non ha lasciato il segno, complice una spietata concorrenza dell'immortale Toni. Ora i tempi sembrano effettivamente maturi per un ritorno ai millonarios del Conejo, che venerdì avrà il contatto decisivo con la dirigenza argentina: secondo quanto raccolto dalla nostra redazione, si potrebbe arrivare persino alla firma dell'accordo col giocatore.
SERIE A
Verona, occhi in Belgio per la difesa: piace Matthys dell'Anderlecht
03.06.2015 00.23 di Marco Frattino
Il Verona guarda in Belgio per potenziare la difesa. Nel mirino dell'Hellas, riporta Mundo Deportivo, c'è il giovane Hervé Matthys (19) dell'Anderlecht. Legato al suo club fino al 30 giugno 2017, sul capitano della Nazionale belga Under 19 c'è anche il Benfica. Sarà dunque sfida tra il Verona e il club portoghese per il giovane centrale.
SERIE A
Verona, addio Saviola: nessuna offerta di rinnovo per l'argentino
03.06.2015 00.13 di Marco Frattino
Termina dopo appena una stagione l'avventura di Javier Saviola (33) con la maglia del Verona. L'Hellas ha infatti deciso di non offrire il rinnovo contrattuale all'argentino, in campo in appena quindici occasioni in Serie A (con un gol all'attivo) oltre una presenza in Coppa Italia. L'ex Barcellona, Monaco, Siviglia, Real Madrid, Benfica e Malaga l'estate scorsa rescisse il contratto di un altro anno con l'Olympiakos per firmare per il Verona fino al 30 giugno di quest'anno. A scriverlo è Gazzetta.it.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
06.06.2015
Prima Bigon poi toccherà a Mandorlini
Riccardo Bigon
Prima Bigon, poi Mandorlini. La scaletta di Maurizio Setti è chiara. Il presidente ha pronto il suo nuovo Verona, disegnato da tempo ormai con un nuovo direttore sportivo e con lo stesso allenatore, quello delle 201 panchine ininterrotte e dei cento punti in due stagioni di Serie A più due promozioni. Tutto è nella testa di Setti, in attesa delle firme e degli annunci. Senza Sogliano e con Bigon. Ormai liberato dal Napoli da cui era legato da un altro anno di contratto, Riccardo Bigon sta per sedersi a fianco al direttore generale Giovanni Gardini e a rimboccarsi le maniche per creare il prossimo Hellas. Più giovane, con meno giocatori in rosa rispetto all'ultimo, con l'obiettivo della salvezza ma anche con la voglia di andare oltre, se possibile. Come testimoniano soprattutto il decimo posto a 54 punti di un anno fa ma in fondo anche il tredicesimo con 46 e ben 12 di vantaggio sulla terz'ultima nel campionato che l'Hellas si è appena lasciato alle spalle. Il contratto di Bigon, che dovrebbe avere durata biennale con opzione per la terza stagione, sarà in linea coi due anni di accordo che a breve firmerà anche Mandorlini. Bigon, che lavorerà a stretto contatto con Setti e Gardini più Mandorlini, dovrà sciogliere tanti nodi a partire da tutti i giocatori in scadenza di contratto fino ai vari riscatti ed al mercato che ruota attorno a Jacopo Sala.
A.D.P.
05.06.2015
Bagnoli tende la mano a Mandorlini
«Andrea non può essere messo in discussione È nel cuore dei veronesi Toni è esempio per tutti»
La storia dell'Hellas: Mandorlini e Bagnoli
L'Osvaldo ricorda tutto. Soprattutto i grandi amici. Gente trovata sulle vie del calcio. E mai più dimenticata.
Bagnoli ha conosciuto Begali che era ancora un calciatore che aveva tante cose da imparare. Diventarono amici giocando insieme qui all'Hellas. Osvaldo Bagnoli, omaggiato ieri con il premio «Indimenticabili» legato sempre al suo ex capitano, ha una bella storia da raccontare. «Ero calciatore all'Hellas, Sante era il mio capitano. Ricordo quando si andava in ritiro il sabato. E dopo la cena era per me un rito passare la serata in camera con Begali. Dovevo e volevo imparare e Sante per me è stato un fratello maggiore. Begali ha insegnato tante cose ai giovani che arrivavano in quegli anni all'Hellas. E io ho la fortuna di essere uno di quelli».
Battuta su Benussi: «L'ho visto per la prima volta di persona, non posso dire di conoscerlo a fondo. Il ragazzo deve avere delle grosse qualità se è riuscito a trovare spazio nonostante fosse partito Rafael come titolare. Per un allenatore è importante avere giocatori di questo tipo».
Dal passato al presente e pure al futuro. Che effetto fa a Bagnoli sentir dire da Mandorlini che vorrebbe ripercorrere la stessa strada di Bagnoli? «Quando parli così vuol dire che ami il posto dove sei arrivato e sei felice di restarci. A lungo anche, se sarà possibile. Io qui sono arrivato e non me ne sono più andato».
E dire che Mandorlini in quanto a legame forte con i veronesi oggi potrebbe essere considerato degno successore di Bagnoli è forse esagerato? «L'ho già detto altre volte: un allenatore che ti prende in mano una squadra, la salva, la risolleva, la porta in B, poi la spinge in serie A e per due anni si conferma nella categoria, non puoi non volergli bene. Credo che stima e affetto siano scontate. E per questo merita di stare nel Verona fino a quando può farlo».
Impossibile, poi, non parlare di Luca Toni. L'attaccante gialloblù ha incantato. E lo stesso Bagnoli è rimasto ammirato da quanto mostrato dal bomber dell'Hellas tornato ad essere, a distanza di nove anni, principe del gol in Serie A. «Toni dà l'impressione di essere un giocatore che alla sua età nello spogliatoio deve avere grande serietà. Poi, naturalmente, lui sa fare gol. E quest'anno ne ha fatti tanti. Credo che lui possa essere considerato il papà di tutti gli altri giocatori». Trentotto anni, non si ferma più Toni. «Nelle cose che succedono in campo capisci quale sia il rispetto che tutti danno a Toni e pure l'esempio che riesce a dare lui come giocatore modello». Punto e a capo. Dunque, la speranza di Bagnoli oggi è la stessa di tanti veronesi: avanti ancora con la bella coppia Mandorlini-Toni? «Quello che ha fatto Mandorlini è sotto gli occhi di tutti. Si è già guadagnato grandi meriti. Poi, spetta alla società e all'allenatore trovare un accordo. Quello che ha fatto lui qui a Verona non si può negare. Su Toni ripeto: un grandissimo giocatore».
S.ANT.
04.06.2015
Juanito, domani incerto Obbadi torna al Monaco
Tanti addii e qualche arrivederci. La lista è lunga, così come il lavoro di Riccardo Bigon pronto a sedersi sulla poltrona che per tre anni è stata di Sean Sogliano. Il prossimo Verona sarà molto diverso dall'ultimo. Specie in attacco, dove molto difficilmente ci sarà spazio per Fernandinho e Nico Lopez destinati a rientrare rispettivamente al Gremio e all'Udinese. Il brasiliano, prestito gratuito a 18 mesi e quindi in teoria valido anche per la prossima stagione, è stato utilizzato col contagocce da Mandorlini.
Nico Lopez, vecchio pupillo soprattutto di Sogliano che l'aveva inseguito fin dai tempi in cui era alla Roma, ha dato risposte contraddittorie alternando guizzi da grande giocatore a lunghe pause e qualche esitazione di troppo, specie nei compiti difensivi. Dal prestito allo Spezia rientrerà Nené, che verrà molto probabilmente girato in B. I nodi in avanti sono i rinnovi di Juanito Gomez e Bosko Jankovic, fedelissimi del 4-3-3 di Mandorlini ed entrambi in scadenza di contratto. Tutti e due vogliono restare, trovare un accordo non dovrebbe essere così difficile. A centrocampo una delle questioni-chiave è Panagiotis Tachtsidis, per il cui riscatto il Genoa chiede due milioni e mezzo. L'operazione si può fare, soprattutto se in panchina ci sarà ancora Mandorlini che l'ha sempre considerato un elemento insostituibile.
Del prossimo Hellas non farà parte Rafael Marques, che rientra all'Atletico Mineiro. Improbabile anche la conferma di Lazaros, che ha richiesta dall'Olympiakos dopo un campionato deludente. Il Verona in difesa fra i centrali ha sotto contratto ancora per un altro anno Marquez, Rodriguez e Moras, sulle fasce ha l'obbligo di riscatto a sinistra di Brivio dall'Atalanta e a destra di Eros Pisano dal Palermo. Alla Juventus farà ritorno Sorensen dopo un'annata in cui il danese ha avuto poco spazio. Difficile rivedere Obbadi, che il Verona avrebbe potuto riscattare dal Monaco entro fine maggio.
A.D.P.
03.06.2015
Toni: «Non mi ritiro e spero di continuare con l'Hellas»
Toni, i gol alla Juve e l'esultanza
VERONA. Nessun annuncio, se non quello di un ritiro ancora lontano. «Di sicuro continuerò a giocare, spero di farlo nel Verona», le parole di Luca Toni, capitano dell'Hellas e capocannoniere dell'ultima Serie A, oggi pomeriggio a Trevignano nella sede della Lotto, suo storico sponsor tecnico.
«Il presidente Setti adesso ha ben altro a cui pensare, dalla scelta dei dirigenti a quella dell’allenatore. Al momento giusto ci troveremo e parleremo senza alcun problema», ha proseguito Toni, che al Museo Lotto ha consegnato le scarpe utilizzate nell'ultima stagione. Toni domenica sera ha monitorato passo dopo passo Mauro Icardi, che prima di Inter-Empoli aveva due gol meno di lui. «Ho seguito la partita a casa – ha spiegato Toni - in compagnia della mia famiglia e dei miei amici, correndo dietro a mia figlia che in questo modo mi ha un po' distratto, in attesa della fine della partita. Poi ho festeggiato con un bel brindisi. È un grande orgoglio per me e anche per il Verona».
Alessandro De Pietro
03.06.2015
Setti-Mandorlini, è l'ora della verità
Il presidente vede oggi il tecnico Tanti gli argomenti da affrontare Possibile riduzione dell'ingaggio e nuove strategie di mercato
Prove tecniche di matrimonio. Oggi Maurizio Setti incontra Andrea Mandorlini FOTOEXPRESS
Il giorno della verità. Maurizio Setti incontra oggi Andrea Mandorlini. In gioco, ormai da tempo, il rinnovo del contratto dell'allenatore dell'Hellas. Si parla della possibilità di un contratto biennale. Due anni per progettare. Anzi, per dare ancora maggiore credito alle capacità di gestione del tecnico di Ravenna. Il faccia a faccia di oggi, però, potrebbe essere solo un passaggio interlocutorio in una trattativa che sembra partire da buone intenzioni.
La bontà del lavoro svolto da Mandorlini in questi anni passati a Verona è fuori discussione. Setti ha avuto modo di apprezzarlo. Mandorlini ha fatto il bene del Verona. E oggi l'Hellas sembra avere già in casa l'allenatore per il suo futuro prossimo.
CONTRATTO. Non dovrebbe esserci più la scadenza annuale. Per Mandorlini il presidente Setti avrebbe pensato (ma qui il condizionale è d'obbligo, in attesa che siano i diretti interessati a confermare) ad una soluzione biennale. L'ingaggio, però, dovrebbe subire una sostanziale riduzione, che in termini percentuali si attesta attorno al 30 per cento di quanto percepito da Mandorlini la scorsa stagione. Uno scoglio? Sarà, sicuramente, argomento di dibattito. Mandorlini, però, a Verona ha messo radici. E Setti, nonostante sia imprenditore d'avanguardia proteso sempre verso il futuro e nemico della staticità, ha avuto modo di rendersi conto che Mandorlini ha dimostrato di essere in più occasioni, valore aggiunto del mondo gialloblù.
LA ROSA. Anche la «rosa» che verrà messa a disposizione dell'allenatore del Verona dovrebbe essere rivista e ridimensionata (pure il Consiglio Federale lavora sulla linea dei ridimensionamenti di organico). Per contenere i costi, per alzare il livello di competitività, per limitare derive di capitali puntando naturalmente su scelte di mercato oculate e legate a percentuali di errore ancora più basse. Anche qui Mandorlini ha dimostrato di essere sempre in linea con quanto veniva proposto dal club. In due anni di serie A, con 100 punti messi in tasca, e medie quasi da Europa League, ha dimostrato di saper cavalcare il cambiamento. Squadra rinnovata, la scorsa stagione, con addirittura diciotto nuovi effettivi e partenze di prestigio. Basti pensare, tra prima e dopo, il passaggio di Jorginho al Napoli, Iturbe alla Roma e Romulo alla Juve. Non certo gli ultimi arrivati.
AMBIENTE. In più, c'è l'aspetto ambientale, che a Verona non è cosa di poco conto. Mandorlini è uomo amato dai veronesi e dai tifosi dell'Hellas. Il suo modo genuino di vivere l'universo Verona lo ha reso uno degli attori protagonisti della Compagnia Hellas. Un capo popolo che ha avuto il merito di proteggere, nel tempo, la sua squadra, la sua gente, i suoi tifosi. Smussando, pure, gli angoli di un carattere che non a tutti era piaciuto e che in passato gli aveva creato qualche problema.
ALTERNATIVE. Detto questo, a oggi la percentuale che Mandorlini venga riconfermato come tecnico del Verona sembrano essere molto elevate. Accadesse l'imponderabile, l'unico nome spendibile in questo momento pare essere quello di Francesco Guidolin. Allenatore apprezzato non poco, pare anche dalle parti di via Belgio. Guidolin vanta una lunga esperienza in serie A e pare essere già stato attenzionato dal club di Setti. Per il momento, però, sono solo illazioni.
Simone Antolini
03.06.2015
Anche il Toro in attesa per Sala
Jacopo Sala
L'ultima in ordine di tempo è il Torino. La coda per Jacopo Sala è lunga, aperta dalla Roma e proseguita fino in Inghilterra dove soprattutto West Ham e Tottenham non hanno dimenticato i trascorsi di Sala al Chelsea, partito dalle giovanili fino ad arrivare alle soglie della prima squadra con Carlo Ancelotti. Quella del Toro è una candidatura seria ma non la più autorevole. Perché oltre alla Roma, già passata dal Bentegodi a vedere direttamente all'opera il gioiello dell'Hellas, c'è anche l'Inter che fra i nove acquisti annunciati da Roberto Mancini dovrebbe aver posto anche per Sala, in scadenza di contratto con l'Hellas fra un anno ma prossimo al prolungamento almeno fino al 2017 per mettere sul piatto un pacchetto dal peso specifico diverso rispetto a quello di un giocatore che, esaurito il triennale firmato due estati fa, il 30 giugno del 2016 diventerebbe un parametro zero fra i più appetibili d'Italia. L'Hellas vuole proteggere il suo investimento , poi ragionerà. Il Torino avrà soldi freschi della cessione di Darmian, cercato dalle big d'Europa. Presto il Toro busserà alle porte dell'Hellas, dopo la Roma e l'Inter. Sala è una plusvalenza sicura, ancor più solida quando avrà messo nero su bianco su una doverosa estensione di contratto.
A.D.P.
03.06.2015
Anche Juanito è uno dei figli dello scudetto
Juanito Gomez, per lui un finale di stagione magico
Otto giorni dopo. Juanito Ignacio Gomez Taleb, nasceva il 20 maggio del 1985 in Argentina, appunto otto giorni dopo la matematica conquista dello storico scudetto del Verona. A nove anni, l'esterno del Verona, ha visto l'ultimo Diego Armando Maradona, quello che fu fermato perchè positivo all'efredina dopo l'ennesima prodezza al Mondiale a stelle striscie. Quante coincidenze in questi giorni. Dagli americani che avrebbero voluto il Verona a Maradona che per una volta tanto è d'accordo con Platini: Blatter è il male! Da allora nulla o quasi è cambiato. Prendete Joseph Blatter o la Juventus, ancora in finale di Coppa dei Campioni, pardon di Champions League. Il dio, rigorosamente minuscolo, del calcio adora le coincidenze. Come spiegarsi altrimenti il due a due all'ultimo respiro contro la Juve, come spiegarsi il Buffon distratto sotto la Curva Sud e naturalmente come spiegarsi il solito Toni in gol e quel bimbo di nove anni diventato nel frattempo uno dei migliori giocatori di sempre della storia del Verona. Ma si quel Gomez, che ultimamente sulla schiena porta il nome di Juanito.
Il matador della zebra all'ultimo respiro. Ancora una capocciata dell'argentino per rendere meno dolce la trasferta al Bentegodi dei ragazzi di Agnelli, che la Curva Sud negli passati ribattezzava in modo diverso. Se Luca Toni è entrato prepotentemente anche nella storia del Verona, Juanito Gomez c'è entrato per gradi. Esploso in Lega Pro sotto le Torri di Gubbio, l'esterno argentino ha partecipato alla scalata dell'Hellas. Ha segnato, unico nella storia del Verona, in tutte le categorie con la maglia gialloblù. È un giocatore che avrebbe potuto tranquillamente giocare in ogni epoca, perfino al «Vecchio Bentegodi». Prima o seconda punta, trequartista e ala per finire esterno capace di diagonali difensive prodigiose. È l'uomo del cross e dell'assist, ma anche il bomber di scorta con o senza Toni nel tabellino dei marcatori.
Gomez non è un corazziere ma sta in cielo come faceva Mauro German Camoranesi, l'oriundo che Pastorello portò all'Hellas e Toni se lo mise in spalle dopo il Mondiale vinto in Germania. Insomma un calciatore completo, che ha sempre dato tutto per il Verona. A volte si concede qualche pausa, perchè è umano e perchè nasce come punta e non come pendolo di fascia, ma resta sempre un punto di riferimento per la squadra ed un pericolo per gli avversari. Ragazzo educato ed intelligente, non ha mai fatto polemiche. Nemmeno quando qualcuno lo spedì a Gubbio. Adesso è in scadenza di contratto, ma non ha fretta. Gomez ha capito che prima vi sono altre situazioni da dipanare. Lui ha capito di essere entrato di diritto nella storia dell'Hellas Verona.
«Nessun problema» ha raccontato dopo la Juve «il mio agente parlerà con la società. Qui sto bene, sono stimato e ho molti amici. Con calma arriverà il mio momento». Juanito è fatto così. Sa attendere il momento opportuno, come è capitato con la Juventus.
03.06.2015
Il River richiama Saviola
Javier Saviola
Javier Saviola tentato dal ritorno a casa. Il River Plate è sempre una tentazione forte per gli ex cresciuti al Monumental, nella Buenos Aires in trepidazione per la semifinale di Copa Libertadores con i paraguaiani del Guarani e che ha sempre accolto a braccia aperte i campioni allevati in casa. Vedi Aimar e Cavenaghi. Non c'è futuro per Saviola al Verona, in scadenza di contratto ed equivoco fra i più marcati della stagione dell'Hellas perché impossibile da incastrare nel 4-3-3 di Andrea Mandorlini. Saviola non è più il ragazzo prodigio che il Barcellona acquistò diciassettenne dal River, non è più l'erede di Diego Maradona, non è più il giocatore di una volta ma in Argentina rimane una leggenda.
L'Hellas lo lascerà andare senza alcuna proposta di rinnovo, in scadenza di contratto fra 27 giorni e già in patria dove tutti hanno già cominciato ad immaginarsi di nuovo serpentine e colpi ad effetto con la mitica maglia bianca e la diagonale rossa. Saviola non ha più in Europa il richiamo dei bei tempi, per una stagione che all'Olympiakos è di fatto terminata a metà febbraio ed un'altra che all'Hellas non è praticamente mai cominciata a parte qualche squarcio isolato e prodezze figlie di un talento puro ma dispensato ogni tanto.
A.D.P.
FONTE: LArena.it
Nazionali: 7 gialloblù convocati
Postata il 05/06/2015 alle ore 12:40
Verona - Sono 7 i calciatori dell'Hellas Verona convocati dalle rispettive Nazionali.
RAFAEL MARQUEZ
Convocato dal Messico per la Copa America 2015, in programma in Cile dall'11 giugno al 4 luglio. Il Messico giocherà contro Bolivia (12 giugno, ore 20.30*, "Sausalito Stadium", Vina del Mar), Cile (15 giugno, ore 20.30*, "Julio Martinez National Stadium Prádanos", Santiago del Cile) e Ecuador (19 giugno, ore 18*, "Estadio El Teniente", Rancagua).
LAZAROS CHRISTODOULOPOULOS, EVANGELOS MORAS, PANAGIOTIS TACHTSIDIS
Convocati dalla Grecia per la sfide contro le Fær Øer (qualificazioni a Euro 2016, sabato 13 giugno, ore 20.45, Tórsvøllur, Torshavn) e Polonia (amichevole, martedì 16 giugno, ore 20, PGE Arena, Gdańsk).
EMIL HALLFREDSSON
Convocato dall'Islanda per la sfida Islanda-Repubblica Ceca, valida per le qualificazioni a Euro 2016 e in programma venerdì 12 giugno (ore 20.45) al Laugardalsvöllur di Reykjavik.
MOUNIR OBBADI
Convocato dal Marocco per la sfida Marocco-Libia, valida per le qualificazioni alla Coppa d'Africa 2017 e in programma venerdì 12 giugno (ore 20*) allo Stade Adrar di Agadir.
FREDERIK SORENSEN
Convocato dalla Danimarca per la sfida amichevole contro il Montenegro, in programma lunedì 8 giugno (ore 20) al Viborg Stadion di Viborg.
*Orario locale
Ufficio Stampa
Benussi: "Un onore il premio Begali"
Postata il 04/06/2015 alle ore 12:20
Verona - Francesco Benussi riceve il premio "Sante Begali 2015". Oltre a grandissime parate, il portiere gialloblù ha dimostrato lealtà e correttezza, doti che gli hanno permesso di trionfare nella manifestazione dedicata al capitano che per la prima volta portò il Verona in Serie A. Il premio è stato consegnato a Benussi presso la sede del quotidiano "L'Arena", direttamente da Piergiorgio Begali, figlio di Sante, e da Osvaldo Bagnoli, allenatore dello scudetto gialloblù ed ex compagno di squadra dell'indimenticato capitano.
Le dichiarazioni del portiere gialloblù, rilasciate durante la cerimonia di premiazione.
ONORATO DI QUESTO PREMIO
"Il premio Sante Begali? Ringrazio tutti, questo premio è molto importante. E' un portafortuna, perché da quando esiste, il Verona ha sempre vissuto stagioni fortunate, e inoltre ricorda un personaggio importante per la storia gialloblù".
4 giugno 2015 - Francesco Benussi premiato col 'Begali 2015' |
STAGIONE MOLTO POSITIVA
"La mia stagione? E' stata molto positiva, per 5 mesi ho fatto il titolare del Verona in Serie A raggiungendo la salvezza con largo anticipo. Mi sono sentito protagonista e sono contento, è stato bello lavorare con Rafael, Gollini e con il nostro preparatore, Ermes Morini, con cui abbiamo vissuto la quotidianità nel migliore dei modi facendoci trovare tutti pronti. Gollini? Penso che il Verona possa stare tranquillo, i gialloblù hanno un giovane portiere su cui puntare. La concorrenza è importante nel nostro ruolo, e quest'anno ha fatto bene a tutti noi portieri".
FUTURO? MI PIACEREBBE RESTARE
"Il mio futuro? A me piacerebbe molto restare, la società sta facendo le sue valutazioni e aspettiamo con molta tranquillità. So che quando c'è il mercato di mezzo ci sono molte situazioni da gestire, questo è stato il mio 15° anno da professionista e so di dover aspettare. Se resta Mandorlini? Speriamo che l'allenatore possa dare continuità al suo lavoro, è visto bene un po' da tutti ma anche con i calciatori si è creato un feeling particolareIl premio Sante Begali? Ringrazio tutti, questo premio è molto importante. E' un portafortuna, perché da quando esiste, il Verona ha sempre vissuto stagioni fortunate, e inoltre ricorda un personaggio importante per la storia gialloblù".
Ufficio Stampa
#ToniDay: che emozioni per un campione infinito
Postata il 03/06/2015 alle ore 20:20
#ToniDay: che emozioni per un campione infinito |
Ufficio Stampa
Toni: "Felice di essere nella storia"
Postata il 03/06/2015 alle ore 17:20
Trevignano (Treviso) - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, Luca Toni, rilasciate durante il #LucaToniDay nell'azienda Lotto Sport Italia.
FELICE DI ESSERE NELLA STORIA
"Io capocannoniere? Sicuramente non me l'aspettavo. L'anno scorso ci ero andato vicino e sono arrivato secondo, mentre in questa stagione, quando mi sono reso conto di poter vincere, ci tenevo ad arrivare primo e alla fine ho chiuso alla grande. Questo è un grande traguardo. Il mio segreto? Mi diverto, sto bene e sto vivendo in maniera serena. Sono riuscito ad entrare nella storia e sono contento, continuerò con queste soddisfazioni finché ne avrò voglia. Come ho festeggiato con i compagni? Sto valutando il regalo da fare alla squadra, appena deciderò lo dirò senza problemi. Se ho vinto la classifica cannonieri è anche merito dei miei compagni e sono stati proprio loro a chiedermi il regalo (ride, ndr)".
3 giugno 2015 - Luca Toni |
FUTURO? PARLERO' CON IL PRESIDENTE
"Futuro? Il mio presidente ha cose più importanti da fare. Quando le avrà risolte faremo una chiacchierata e vedremo se continueremo insieme o no. Quando avrà deciso mi chiamerà il presidente, ora deve decidere cose più importanti e sarà lui a dirmi cosa succede".
DISPIACE PER L'ADDIO DI SEAN
"L'addio di Sogliano? Dispiace perché con lui ho un bel rapporto e mi ha voluto a Verona. Non so però come siano andate le cose e non riesco ad esprimere dei giudizi. Qui comunque ha fatto molto bene, abbiamo disputato due stagioni fantastiche".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
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VITA DA EX: CACIA di nuovo in gol trascina il BOLOGNA in finale playoff contro un altro ex, quel Francesco ZAMPANO sul quale SETTI aveva posto attenzione prima del prestito al PESCARA dove il laterale di difesa si è messo in gran mostra... Grande stagione anche per COCCO col VICENZA ripescato in B che per poco ha sfiorato il colpaccio doppia promozione!
FIFA LO SCANDALO SI FA PIÙ PROFONDO: Pagata quota riparativa alla Federazione di Calcio dell'Irlanda al seguito del clamoroso fallo di mano di HENRY ai che costò ai quadrifogli verdi l'esclusione dai mondiali e contrò la quale si scagliò furiosamente l'allora cittì Giovanni TRAPATTONI...
EUROPA LEAGUE, il GENOA ritira il ricorso contro l'esclusione lasciando via libera alla SAMP che così viene ripescata in UEFA...
CALCIO CINA: Il GUANGZHOU esonera CANNAVARO, al suo posto ecco Felipe SCOLARI!
LIGA BBVA: 'Benvenuto mister BENITEZ', le merengues salutano ufficialmente il nuovo allenatore!
SERIE A: MIHAJLOVIC nuovo allenatore del MILAN, manca solo l'ufficialità, mentre alla SAMP sbarca al suo posto l'ex ZENGA... SARRI addio all'EMPOLI 'Ma non ho un'altra squadra, potrei anche star fermo un anno'. Dopo aver salutato STRAMACCIONI l'UDINESE ripartirà da COLANTUONO
Scandalo Fifa, "pagata una tangente sul mani di Henry contro l'Irlanda"
La Fifa pagò una somma di denaro alla Federcalcio irlandese (Fai) per chiudere il caso innescato dall'errore arbitrale che costò all'Eire l'esclusione dai Mondiali del 2010. A rivelarlo è il presidente della Fai, John Delaney, ai microfoni dell'emittente radiofonica Rte. La Nazionale irlandese, all'epoca guidata da Giovanni Trapattoni, uscì sconfitta nello spareggio contro la Francia a causa di un gol di Gallas viziato da un evidente fallo di mano di Henry non rilevato dall'arbitro. La svista suscitò enormi polemiche e fece gridare allo scandalo gli irlandesi, che come confermato da Delaney pensarono di «portare la questione in tribunale» per chiedere un risarcimento alla Fifa.
La questione, come rivelato dal dirigente della Fai, fu poi risolta con un accordo extragiudiziale dopo un duro faccia a faccia fra Delaney e Blatter: «Questo avvenne un giovedì e il lunedì successivo l'accordo era firmato. È stato un ottimo accordo per la Fai», sottolinea Delaney. Secondo la stampa irlandese la cifra pattuita per chiudere il caso era di 5 milioni di euro, una somma che Delaney non conferma a causa di una «clausola di riservatezza» nell'accordo con la Fifa.
Cannavaro esonerato in Cina: al Guangzhou arriva Scolari
PECHINO - Fabio Cannavaro non è più il tecnico del Guangzhou Evergrande. Lo ha comunicato il club cinese con una nota sul proprio sito ufficiale. Il suo posto sarà preso da Luis Felipe Scolari, tecnico che a maggio si era dimesso da allenatore del Gremio. Il brasiliano ha firmato un contratto di due anni e mezzo con la squadra asiatica.
L'esonero di Cannavaro che, a inizio stagione, aveva preso il posto di Marcello Lippi, arriva inaspettatamente in quanto il Guangzhou si trova, attualmente, in testa al campionato cinese e dovrà disputare i quarti di finale della Coppa d'Asia. Con queste parole la società si congeda dall'allenatore napoletano: «Durante il suo periodo di lavoro è stato rigoroso, leale e onesto. Ha portato con rispetto la nostra squadra dove poteva arrivare. Auguriamo a lui il meglio per la carriera».
Udinese, via Stramaccioni: il nuovo allenatore è Stefano Colantuomo. Contratto fino al 2017
UDINE - Stefano Colantuono è il nuovo allenatore dell'Udinese.
Il tecnico romano prende il posto di Andrea Stramaccioni a cui la società friulana non ha rinnovato il contratto. Il club ha dato la notizia con un comunicato sul proprio sito ufficiale.
Colantuono, esonerato dall'Atalanta a poche giornate dal termine della stagione, ha firmato un accordo che lo legherà all'Udinese fino al 30 giugno 2017. Presentazione del nuovo allenatore l'8 giugno allo Stadio Friuli.
Zenga alla Samp dopo l'addio a Mihajlovic.
Il club doriano su Twitter: "Bentornato Walter"
GENOVA - «Walter Zenga è appena atterrato a Genova per riprendere un discorso iniziato tanti anni fa. Bentornato Walter».
Tramite il profilo twitter la Sampdoria svela di fatto il sostituto di Sinisa Mihajlovic sulla panchina doriana, è l«Uomo Ragno', Walter Zenga.
Il tecnico è arrivato all'aeroporto 'Cristoforo Colombo' a mezzogiorno per dirigersi verso il centro città per porre la firma sul suo contratto da allenatore della Sampdoria: »Vi posso assicurare che è una grande emozione per me tornare qui, a Genova ho passato due anni indimenticabili. Prendere il posto di un amico come Mihajlovic è una bella sfida«, ha confidato Zenga. »Altre offerte? Le ho avute, ma quando conosci un presidente che ha passione, grinta, voglia e carattere come Ferrero, non ci pensi un attimo ad accettare. E poi la Samp è la Samp. Se ho sentito Sinisa? Ancora no, ma lo sentirò. Europa? Anche questa è una bella sfida. Saremo pronti per fare bene. Un messaggio ai tifosi? Sono tornato!«, ha aggiunto il tecnico.
Sarri annuncia l'addio all'Empoli: "Non ho offerte, potrei anche fermarmi per un anno"
Maurizio Sarri ha annunciato l'addio all'Empoli, presentando alla dirigenza le dimissioni da allenatore.
«Come avevo già deciso in settimana con la società andrò via. La mia storia a Empoli finisce qui, è questa la mia scelta - ha detto il tecnico - Ringrazio tutti: società, presidente, direttore, tutti i miei giocatori, pubblico e città. Non sono stato solo bene, questa è stata la storia perfetta e quindi va messa da parte».
«Cagliari? Ci sono poche possibilità. Al momento non ho nessuna offerta da valutare. Molto probabilmente rimarrò fermo un anno. Magari andrò in giro per l'Italia e per l'Europa a studiare. Al momento non ho nessuna offerta e se non dovesse arrivare pace». Lo afferma Maurizio Sarri, dopo che la società ha ufficializzato che lascerà l'Empoli.
«Non sono stato solo bene, questa è stata la storia perfetta e quindi va messa da parte», ha osservato Sarri che ha chiuso la sua avventura a Empoli, dopo tre anni caratterizzati dal raggiungimento di una finale play off in Serie B, l'anno dopo la promozione e quest'anno la salvezza in Serie A. La Uefa lo ha riconosciuto come tecnico rivelazione di quest'annata. Adesso il presidente dell'Empoli Fabrizio Corsi e il direttore sportivo Marcello Carli dovranno pensare al prossimo allenatore.
Il Genoa ritira il ricorso: fuori dalle coppe.
I 'cugini' della Samp ripescati in Europa League
Il Genoa ritira il ricorso presentato al Collegio Arbitrale delle Licenze Uefa, presso il Coni, e di fatto accetta la sentenza della Commissione di II grado che ha negato al club ligure la licenza Uefa per la prossima stagione. Lo ha annunciato l'avvocato del club, Mattia Grassani, lasciando il Collegio presieduto da Franco Frattini.
Questo passo significa l'elscusione per la squadra del presidente Prezioni dalle competizioni europee, in aprticolare dalla Europa lerague, lasciando l'ultimo posto utile alla Sampdoria
«Alla luce dell'insistenza, della richiesta della Figc del rigetto del ricorso - spiega l'avvocato del club Mattia Grassani, al termine della breve udienza dinanzi al Collegio Arbitrale delle Licenze Uefa, presso il Coni - e alla luce della giurisprudenza molto rigorosa in fatto di termini perentori, per un senso responsabilità e rispetto delle istituzioni sportive e della controparte Figc, è stata presentata una dichiarazione di rinuncia al reclamo e quindi il procedimento sarà archiviato con conferma della decisione di secondo grado».
Real Madrid, l'arrivo di Benitez è ufficiale: "Benvenuto al nuovo allenatore"
E' ufficiale: Benitez è il nuovo allenatore del Real Madrid. L'annuncio è stato dato dal club spagnolo sulla sua pagina Twitter.
Il nuovo tecnico blanco, che succede a Carlo Ancelotti, sarà presentato ufficialmente alle 13:00 sul palco d'onore dello stadio Santiago Bernabéu. L'allenatore spagnolo ha visitato oggi, insieme al suo staff, le strutture dove si allena la prima squadra, l'ufficio in cui lavorerà, e gli alloggi dei giocatori e la sua abitazione. «Benitez in carriera ha vinto tutto a livello internazionale -spiega il Real Madrid- una Champions League, due Europa League, un mondiale per Club e una supercoppa europea».
«Abituato alla pressione dei principali club in Spagna, Italia e Inghilterra, è l'unico tecnico spagnolo che ha raggiunto le 100 partite della Coppa dei Campioni». Inoltre Benitez «è madridista. Dopo aver giocato nelle fila del Real Madrid dai 13 ai 20 anni, ha iniziato la sua carriera di allenatore in blanco. In nove stagioni ha allenato diverse squadre nelle categorie inferiori, fino a quando ha guidato il Castilla oltre ad essere stato secondo allenatore della prima squadra nel '93-'94».
Milan, ultime ore prima del si a Mihajlovic.
Mancini sonda Kondogbia, la Viola su Destro
di Salvatore Riggio
Sono ore decisive per l'ufficialità di Sinisa Mihajlovic sulla panchina del Milan. Il serbo è in pole rispetto a Vincenzo Montella (al momento destinato a rimanere alla Fiorentina) e Cristian Brocchi, l'attuale tecnico della Primavera rossonera. Per Mihajlovic serve il sì di Silvio Berlusconi, che potrebbe arrivare già oggi.
L'unico ostacolo resta il Fenehrbace, che gli ha proposto un triennale di 2,8 milioni di euro a stagione. Ma l'ex allenatore della Sampdoria vuole restare in Italia ed è affascinato dal progetto Milan.
Nelle prossime ore potrebbe esserci un vertice ad Arcore tra Berlusconi e Adriano Galliani per l'ultima decisione. Poi, si potrà pensare al mercato per allestire una squadra in grado di lottare per il terzo posto e tornare così in Champions League dopo due anni deludenti senza competizioni europee.
Stesso obiettivo dell'Inter. Roberto Mancini ha le idee chiare sui rinforzi e dopo aver ricevuto il no di Touré sta sondando il terreno per Kondogbia. Per il centrocampista il Monaco chiede almeno 30 milioni di euro, ma è forte la concorrenza di Arsenal e Manchester City. In corso Vittorio Emanuele devono cedere per investire e sul piede di partenza c'è sempre Kovacic. Se verrà ceduto il croato, si potrà fare un'offerta al Chelsea per Cuadrado.
Il Napoli monitora Immobile per il dopo Higuain e alla Fiorentina piace Destro per il dopo Gomez. La Sampdoria ha chiesto in prestito Rugani alla Juventus.
FONTE: Leggo.it
HELLAS VERONA NEWS
L'ex Cacia: "Gol importante per me"
03.06.2015 19:00 di Stefano Bentivogli
Daniele Cacia è tornato a graffiare. L'ex attaccante del Verona ha segnato ieri il gol del 3-2 subito dal Bologna contro l'Avellino: "E' stata una partita soffertissima - ha dichiarato Cacia - ma l'importante è essere arrivati in finale. Per me ha significato tanto tornare al gol, ho sofferto tanto, ne ho sentite tante e oggi mi sono tolto questa bella soddisfazione".
FONTE: TuttoHellasVerona.it
Vita da ex – Zampano
Il laterale destro Francesco Zampano protagonista della semifinale playoff di Serie B tra Vicenza e Pescara. Funambolico nell’azione del vantaggio pescarese quando, rubata palla ad un avversario, s’invola sulla fascia e calibra un velenosissimo cross sul quale il difensore Sampirisi pasticcia e devia la palla nella propria porta. Zampano prenota un posto nella rosa del Verona della prossima stagione.
Vita da ex – Cocco
Non è bastato l’acuto di Cocco per trascinare il Vicenza in finale playoff. I biancorossi pareggiano 2-2 in casa e cedono il passo nel doppio confronto ai rivali pescaresi che all’andata si erano imposti per 1-0. Niente derby di serie A quindi tra il Verona e i cugini vicentini e di conseguenza niente ritorno da avversario al Bentegodi di Andrea Cocco.
FONTE: HellasNews.it