MILAN-VERONA + - =
Gialloblù alla ricerca di punti salvezza anche a San Siro dopo il mini ciclo positivo con ROMA e CAGLIARI, ma servirà una sorta d'impresa contro un MILAN che avrà un risultato solo per 'salvare' il proprio tecnico INZAGHI che vent'anni fa, in prestito dal PIACENZA, indossò brillantemente la maglia scaligera (Serie B 1993-94 36 presenze 13 gol) acquisendo proprio dai tifosi di casa nostra il nomignolo di SuperPippo col quale anche adesso che ha smesso da tempo viene ricordato...
Da più parti si vocifera che una mancata vittoria contro il VERONA costerebbe la panchina all'ex tecnico della Primavera rossonera e più di qualche tifoso milanista rimpiange addirittura SEEDORF dopo che, successe all'esonerato ALLEGRI e al quale non fu data alcuna chance di lavorare con più calma su un MILAN da rifondare completamente.
Errori che nel calcio italiano, dove si vuole vincere tutto e subito, vengono commessi a volte con gli allenatori e spessissimo con i giovani.
Al contrario che al Bentegodi, dove le statistiche vedono un HELLAS in sostanziale equilibrio col Diavolo (alla partita ufficiale numero 2700 in Serie A col Girone unico), la tradizione sul campo milanista fa accaponare la pelle: 16 a 0 i successi dei rossoneri (!!!) a fronte di 9 pareggi tra Serie A e B...
Prima sfida a Milano alla 31esima giornata del campionato 1957-58 con i padroni di casa vittoriosi per 2 a 0, ultima il 19 Gennaio 2014 quando a meno di 10 minuti dal 90° GONZÁLEZ servì la 'frittata' regalando un penalty realizzato poi da BALOTELLI...
L'andata al Bentegodi, il 19 Ottobre scorso, vide il MILAN vincere per 3 a 1 avendo la strada spianata dall'autogol di MARQUES e dall'imbarazzante fase difensiva scaligera in generale...
Rispetto a qualche tempo fa potrebbe non essere proibitivo per i gialloblù conquistare almeno un punto sul campo di una squadra che non vince due gare di fila dal 19 Ottobre e nel reparto arretrato non è di sicuro sugli standard MILAN, un centrocampo incerottato ed un attacco che funziona poco sulle fasi alterne di HONDA e MENEZ, DESTRO che fatica a ritrovarsi ed un CERCI che langue in panca...
Curiosità: L'HELLAS in questo campionato ha vinto 2 partite di fila solo alla seconda e alla terza giornata con PALERMO e TORINO poi dopo ogni vittoria è seguita sempre una sconfitta! E' ora di cominciare ad invertire la tendenza...
19 Ottobre 2014: Verona 1-3 Milan highlights ed immagini |
QUI MILANO
Out DE JONG e MONTOLIVO, mister INZAGHI sembra intenzionato a giocarsi il tutto per tutto contro l'HELLAS e a varare un inedito 4-3-3 con BONERA, ALEX e ANTONELLI ed uno fra MEXES, PALETTA e BOCCHETTI al centro della difesa, POLI, VAN GINKEL e BONAVENTURA a centrocampo con l'olandese in ballottaggio con ESSIEN e MUNTARI ed in attacco CERCI dal primo minuto con MENEZ dalla parte opposta e DESTRO fra loro...
In dubbio ALBERTAZZI l'ex più 'fresco'.
Convocati
Fuori ALEX a causa di affaticamento muscolare, tornano ABATE e ALBERTAZZI
Portieri: Abbiati, Diego Lopez, Gori
Difensori: Abate, Albertazzi, Antonelli, Bocchetti, Bonera, Mexes, Paletta
Centrocampisti: Essien, Mastalli, Muntari, Poli, Suso, Van Ginkel
Attaccanti: Bonaventura, Cerci, Destro, Honda, Menez, Pazzini
Probabile formazione
4-3-1-2 con Diego Lopez; Bonera-Alex-Bocchetti-Antonelli; Poli-Van Ginkel-Bonaventura; Honda; Menez-Destro.
QUI VERONA
MANDORLINI riconfermerà con ogni probabilità il 4-3-3 che ha funzionato bene con ROMA e CAGLIARI ed in generale quasi sempre quando il mister ha avuto ha disposizione gli interpreti adatti a questo modulo ed in questo senso i ritrovati SALA, GOMEZ e JANKOVIĆ risulteranno preziosissimi non solo a San Siro.
Recuperati FERNANDINHO e IONITA e SAVIOLA solo VALOTI continua con la fisioterapia...
Convocati
Solo VALOTI tra i non disponibili
Portieri: 1 Rafael, 22 Benussi, 95 Gollini.
Difensori: 2 Rodriguez, 3 Pisano, 4 R. Marquez, 5 Sorensen, 18 Moras, 25 R. Marques, 28 Brivio, 33 Agostini, 71 Martic.
Centrocampisti: 8 Obbadi, 10 Hallfredsson, 19 Greco, 23 Ionita, 26 Sala, 30 Campanharo, 77 Tachtsidis.
Attaccanti: 7 Saviola, 9 Toni, 11 Jankovic, 17 Lopez, 20 Lazaros, 21 Gomez Taleb, 70 Fernandinho.
Probabile formazione
4-3-3 con Benussi; Pisano-Marquez-Moras-Brivio; Sala-Tachtsidis-Hallfredsson; Gomez-Toni-Jankovic.
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DICONO + - =
Mister INZAGHI tecnico del MILAN «Il Verona? Hanno Toni davanti, che gioca ancora a grandi livelli. So come giocheranno: di ripartenza, appoggiandosi a Toni. Serve tanto rispetto ma dovremo preoccuparci di giocare un bel calcio e c'è l'opportunità di farlo. Ho trovato molto positivo il fatto che il presidente e Galliani siano vicini a me e alla squadra, soprattutto Galliani che è venuto due giorni. E' venuto per rafforzare la mia posizione e trovare insieme le cause che in questo 2015 ci hanno portato pochi punti. E' stato un discorso positivo, speriamo che già da domani si veda. Siamo i primi che dobbiamo fare di più. Domani abbiamo una grande opportunità, giochiamo in casa e i te punti sarebbero importanti. Spero di giocare un bel calcio e di fare una bella partita. Affrontiamo gli avversari nelle loro condizioni, non è una scusa. Vorrei sempre comandare il gioco dal primo al 90'. Noi siamo i primi critici di noi stessi. Cerchiamo di fare sempre meglio.» TuttoMercatoWeb.com
Mister MANDORLINI «La partita con il Milan? Noi siamo in lotta per la salvezza, loro non stanno vivendo un momento di grande splendore ma restano pur sempre il Milan. Giocano in casa, vorranno di fare di tutto per vincere, ma noi dobbiamo fare punti per toglierci dalla lotta per la salvezza. Gli infortunati? Moras e Ionita recuperano, questo è un ottimo segnale. Il nostro difensore convive da un po' di tempo con un problema ma fa di tutto per esserci e questo mi rende contento. Come si fa risultato a San Siro? La storia dice che è difficile, lo scorso anno pensavamo di esserci riusciti, poi Balotelli decise la sfida. Loro faranno di tutto per vincere e noi dovremo essere bravi a contenerli e a ripartire. Giocheremo la nostra partita e faremo di tutto per fare punti. Come arriviamo a questa partita? Abbiamo fatto risultato nelle ultime sfide, stiamo meglio dal punto di vista psicologico. I risultati sono stati importanti, ma dobbiamo lottare fino alla fine per la salvezza e nelle prossime 5 partite incontreremo 4 grandi squadre con cui proveremo sempre a fare punti. Come sta Rafael? Siamo contenti sia tornato a disposizione, con il Milan giocherà Benussi. La partita è una cosa, lui è rientrato e sarà fondamentale per ciò che saprà dare a tutto il gruppo. Ora si preparerà e si farà trovare pronto per quando toccherà a lui. Obbadi? E' importante. L'abbiamo recuperato, sta bene e può giocare in tanti ruoli in base alle fasi della partita. La formazione? Vedremo, al di là degli interpreti è la mentalità che conta. La squadra deve lottare fino alla fine, correre più di loro e fare di tutto per portare a casa punti. Il Verona giocherà da Verona, ogni allenatore prepara la partita per non perdere, ma devo ancora decidere chi scenderà in campo» HellasVerona.it
Così TONI spiega alla Gazzetta dello Sport perché non allenerà mai una squadra di professionisti del pallone «Guardo Pippo che da quando è sulla panchina del Milan sembra invecchiato di dieci anni, penso che pochi mesi fa l'avrebbero fatto presidente onorario e oggi lo contestano e mi dico: 'Ecco perché non farò mai l'allenatore» TuttoMercatoWeb.com
Jacopo SALA «La sfida con il Milan? Andiamo a giocare contro una grande squadra, anche se non sta attraversando un buon momento di forma. Siamo al Meazza, andremo là per cercare di lottare come sempre fatto, poi vedremo. Come si affronta la squadra di Inzaghi? Proveremo a correre più di loro. Ci metteremo tutta la grinta, il cuore e la corsa per cercare di fare una bella partita. Inzaghi in pericolo? A noi interessa poco questo, pensiamo solo alla partita per provare a dare tutto quello che abbiamo. Le loro problematiche restano nella loro sede. Il Verona non ha mai vinto a San Siro? Alleniamoci bene per arrivare pronti alla partita e dare tutto» HellasVerona.it
Sala | Mandorlini |
Il doppio ex ALBERTAZZI sta recuperando da un infortunio «L'Hellas? E' cambiato tanto, son cambiati anche tanti giocatori rispetto all'anno scorso. Li vedo meglio adesso rispetto che a inizio campionato. Secondo me si sono ripresi poi Verona è una città che ti carica molto» TuttoMercatoWeb.com
Il doppio ex Vinicio VERZA (uno discontinuo che però, quand'era in giornata, spaccava davvero le partite) «Il Verona è una squadra pericolosa. Toni è ancora un pericolo numero 1 e può mettere in difficoltà qualsiasi difesa”. Per concludere, Verza ha voluto spronare la sua ex squadra, capace di grandi imprese e amata da un pubblico meraviglioso, il quale però si merita solo il meglio: “Una squadra come il Milan deve sempre giocare per vincere» MilanLive.it
ANTONELLI difensore del MILAN «Col Verona è una partita difficile, poi c'è una campione come Toni che può risolverla da un momento all'altro. Noi vogliamo portare a casa i tre punti perchè sono fondamentali per la nostra classifica» TuttoMercatoWeb.com
Giocondo Martorelli agente di Jack BONAVENTURA svela un retroscena del mercato estivo «Sì è vero, Juventus, Napoli e Fiorentina nel 2013 erano interessate a Giacomo, poi nell'anno che poi lo prese il Milan sempre la Fiorentina, il Verona e l'Inter avevano chiesto informazioni su Jack. Non è mai nata una trattativa, se non con il Verona e con l'Inter. Sean Sogliano mi ha sempre manifestato grande stima nei confronti di Giacomo. L'avrebbe portato ovunque» TuttoMercatoWeb.com
AGOSTINI 'Al cuor non si comanda...' «Qualcuno mi ha fatto notare che la situazione ambientale al Sant'Elia non era la migliore per andare a salutare il pubblico, ma mi è venuto dal cuore. Volevo salutare questa gente che è stata la mia gente per tanti anni. Si sono alzati ad applaudirmi ed è una sensazione che porterò per sempre dentro di me. Forse il più bel ricordo da quando sono professionista, ovunque guardassi c'era gente che batteva le mani per me e li ringrazierò sempre. Quando sono andato via da Cagliari confesso che mi è scappata qualche lacrima, anzi tante. In quel momento mi sentivo finito, sul piano professionale e umano. Poi piano piano ho capito che forse era meglio scegliere da solo quando smettere di giocare, senza dare soddisfazione a chi non mi voleva più. Ieri è stato l'epilogo di quella situazione, sono a posto. Conosco l'affetto dei sardi ma non mi aspettavo tanto calore, non mi sono mai reputato un fenomeno ma solo uno che ha sempre cercato di dare il massimo. I cagliaritani questo lo hanno capito e io li ringrazio per tanto affetto. In campo ho giocato per il Verona, sono un professionista e sono fatto in modo tale da offrire sempre il mio contributo alla causa; ovvio che in cuor mio magari avrei preferito un esito più felice per i rossoblù, ma questo è solo un sentimento che non può e non deve ostacolare il lavoro in campo. A fine partita ho visto i miei ex compagni rattristati, io auguro con tutto il cuore alla squadra di risollevarsi. Credo che Conti possa essere il punto di partenza per la riscossa del Cagliari, in tanti anni non ho mai visto nessun altro dare sempre tutto per questa maglia come lui. Secondo me il Cagliari ce la farà, non voglio nemmeno pensare a ipotesi diverse. Il suo pubblico saprà sostenerlo a dovere, c'è sempre stato e ci sarà sempre.» CalcioNews24.com
Luciano BRUNI jolly della mediana nel VERONA tricolore «Quello contro i sardi era un bivio. Vincere contro la squadra di Zola non era affatto semplice. Questi tre punti sono ossigeno puro, anche se la strada è ancora lunga. Il margine è discreto ma il percorso è ancora da concludere. Certo, se il longevo Toni continua così è tutto più semplice... Quando non vengono i risultati c'è il pensiero di cambiare ma il Verona ha ragionato: Mandorlini negli ultimi anni ha fatto qualcosa di veramente importante per la squadra e questo ha giocato a suo favore. In società hanno fatto benissimo ad agire così. Anche perché altri allenatori non potrebbero conoscere tutte le problematiche del Verona. Sono contento così, Mandorlini merita rispetto» TuttoMercatoWeb.com
Radiografia del Gol gialloblù 2014/2015 | ||||
Giocatore | Coppa | Camp. | Tot. | |
TONI | 1 | 10 | 11 | |
LÓPEZ | 0 | 4 | 4 | |
TACHTSIDIS | 0 | 3 | 3 | |
IONITA | 0 | 2 | 2 | |
GOMEZ TALEB | 0 | 2 | 2 | |
MORAS | 1 | 1 | 2 | |
CHRISTODOULOPOULOS | 1 | 1 | 2 | |
SAVIOLA | 1 | 1 | 2 | |
HALLFREDSSON | 0 | 1 | 1 | |
SALA | 0 | 1 | 1 | |
VALOTI | 0 | 1 | 1 | |
JANKOVIĆ | 0 | 1 | 1 | |
NENÊ | 1 | 0 | 1 |
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - =
TONI METTE NEL MIRINO ELKJAER E MASCETTI! Con 30 gol segnati in maglia scaligera, Luca è a soli 2 gol da 'Cavallo Pazzo' ELKJAER e a 5 da un'altra leggenda del calcio di casa nostra, quel MASCETTI che prima come attaccante poi come diesse contribuì non poco alle fortune dell'HELLAS...
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
VITA DA EX: ITURBE? Alla ROMA è costato 23.6 milioni... Di Marzio: 'Il futuro di JORGINHO dipenderà dal prossimo allenatore del Napoli' ma secondo la Gazzetta dello Sport è invece già tutto fatto. Alex Firmino, agente di ROMULO e CAMPANHARO esterna 'Gustavo merita più spazio e ROMULO rientrerà a breve...'
SERIE A: Dopo l'esonero di COLANTUONO dall'ATALANTA, l'allenatore con più anni di militanza in un club è proprio mister MANDORLINI dal Novembre 201 sulla panca dell'HELLAS!
FORMULA 4: Ecco Mick la promessa dei motori! Il 15enne figlio di SCHUMACHER dopo aver spopolato coi kart è pronto per sbarcare nella Formula 4 tedesca...
RUGBY 6 NAZIONI, l'ITALIA batte la SCOZIA a domicilio!
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CASSANO BOOM! 'La JUVE? Non mi affascina, l'ho rifiutata almeno 4 volte...'
RASSEGNA STAMPA + - =
6/03/2015 ABATE TRA I 22 CONVOCATI
Rifinitura pomeridiana in vista dell'Hellas Verona. Tra i 22 convocati tornano Abate e Albertazzi.
(NELLA FOTO D'ARCHIVIO: La corsa di Giampaolo Pazzini e Mattia Destro)
MILANELLO - La squadra è uscitai sul campo del Centro Sportivo di Milanello alle 15.30 per svolgere la rifinitura pre Milan-Hellas Verona.
L'allenamento è iniziato con una fase di riscaldamento e un po' di corsa sul campo ribassato.
Al termine di questa prima fase la squadra ha iniziato il lavoro col pallone. I giocatori si sono concentrati sulla fase tattica.
L'allenamento si è concluso con la classica partitella finale.
Alex è rimasto precauzionalmente a riposo per un affaticamento muscolare.
Sono 22 i convocati di mister Filippo Inzaghi per Milan-Hellas Verona, gara valida per la 26esima giornata di Serie A:
PORTIERI: Abbiati, Diego Lopez, Gori
DIFENSORI: Abate, Albertazzi, Antonelli, Bocchetti, Bonera, Mexes, Paletta
CENTROCAMPISTI: Essien, Mastalli (36), Muntari, Poli, Suso, Van Ginkel
ATTACCANTI: Bonaventura, Cerci, Destro, Honda, Menez, Pazzini
6/03/2015
MILAN-VERONA STORY
Non possono mancare i precedenti e gli incroci storici, anche per il match tra Milan e Verona in programma domani alle 20.45 a San Siro.
(NELLA FOTO: Keisuke Honda in Milan-Verona della stagione 2013/2014)
MILANO - Di seguito i precedenti delle ultime sfide giocate tra Milan e Hellas Verona a San Siro nel girone di ritorno, gli ex del presente e del passato, gli episodi che hanno fatto la storia e gli ultimi incontri delle due squadre:
MILAN-VERONA, GLI ULTIMI 5 INCONTRI DISPUTATI NEL GIRONE DI RITORNO:
Stagione 2013/2014: Milan-Verona 1-0 20 giornata.
Stagione 2000/2001: Milan-Verona 1-0. 28 giornata.
Stagione 1999/2000: Milan-Verona 3-3. 25 giornata.
Stagione 1991/1992: Milan-Verona 4-0. 33 giornata.
Stagione 1988/1989: Milan-Verona 1-1. 22 giornata.
GLI EX TRA MILAN E VERONA:
Nel Milan: Michelangelo Albertazzi (Al Verona dal 2012 al 2014)
Nel Verona: Mattia Valoti (cresciuto nel settore giovanile del Milan)
Hanno vestito entrambe le maglie Massimo Oddo (al Verona dal 2000 al 2002 e poi al Milan dal gennaio 2007 al 2009 e poi ancora al Milan dal 2009 al 2011), Alberto Gilardino (al Verona nel 2000/2001, mentre al Milan dal 2004 al 2008) e Martin Laursen (a Verona dal 1999 al 2001 e poi al Milan dal
L'EPISODIO STORICO: Milan-Verona 4-0. Stagione 1991/1992. 33 giornata. Il Milan festeggia a San Siro la conquista dello scudetto con un poker di gol al Verona. Apre Van Basten su rigore, raddoppia Gullit e chiude con una doppietta Carlo Ancelotti. Saranno i suoi ultimi gol in rossonero prima del ritiro definitivo dalla scena calcistica. Da allenatore vincerà tutto con il Milan.
LE ULTIME 5 IN CASA DEL MILAN IN SERIE A:
Serie A 2014/2015, 24° giornata: Milan-Cesena 2-0
Serie A 2014/2015, 23° giornata: Milan-Empoli 1-1
Serie A 2014/2015, 21° giornata: Milan-Parma 3-1
Serie A 2014/2015, 19° giornata: Milan-Atalanta 0-1
Serie A 2014/2015, 17° giornata: Milan-Sassuolo 1-2
LE ULTIME 5 IN TRASFERTA DEL VERONA IN SERIE A:
Serie A 2014/2015, 23° giornata: Genoa-Hellas Verona 5-2
Serie A 2014/2015, 21° giornata: Palermo-Hellas Verona 2-1
Serie A 2014/2015, 19° giornata: Juventus-Hellas Verona 4-0
Serie A 2014/2015, 17° giornata: Empoli-Hellas Verona 0-0
Seire A 2014/2015, 15° giornata: Udinese-Hellas Verona 1-2
5/03/2015
PALETTA IN GRUPPO
Dopo la giornata di doppio allenamento di martedì e il lavoro di scarico di ieri in palestra, i Rossoneri sono tornati ad allenarsi sul ampo questa mattina.
MILANELLO - Giornata di scarico ieri per i ragazzi di mister Inzaghi in vista della sfida contro l'Hellas Verona di sabato sera alle 20.45 a San Siro. Dopo il doppio allenamento di martedì, la squadra rossonera ierii ha fatto esercizi di scarico in palestra.
Singoli: lavoro atletico personalizzato per Abate e Albertazzi. Corsa leggera per Honda.
Oggi allenamento al mattino a partire dalle 11.45: Paletta in gruppo.
04/03/2015
VERONA, VERIFICA IMPORTANTE
Milan-Verona in arrivo: le curiosità Football Data.
MILANO - Ricordiamo che l'allenatore rossonero Filippo Inzaghi ha militato da calciatore nell’Hellas Verona, nella stagione 1993/94, in Serie B, chiudendo la stagione con 36 presenze e 13 reti:
I precedenti. La massima vittoria rossonera sull’Hellas Verona è datata 17 Maggio 1992, in Serie A, a San Siro. Fu una gara-passerella per il Milan, che la domenica precedente aveva vinto aritmeticamente, con 2 turni di anticipo sulla fine del campionato, il suo scudetto numero 12. In gol Van Basten su rigore (18’), Gullit (46’) ed Ancelotti (doppietta, al 77’ e 78’). Il Verona, che era aritmeticamente retrocesso, aveva come allenatore Nils Liedholm, eterna gloria rossonera sia in campo che in panchina.
Per la seconda volta in stagione, dopo l’accoppiata 2-0 al Napoli e 0-0 a Roma sponda giallorossa, il Milan non subisce gol per due giornate consecutive. La porta rossonera è blindata da 202’ (ultima rete subita Maccarone al 68’ di Milan-Empoli 1-1 del 15 febbraio scorso).
Striscia positiva record stagionale eguagliata, in casa, per il Milan stagione 2014/15: 7 punti nelle ultime 3 uscite a San Siro (vittorie su Parma e Cesena, pari con l’Empoli), così come era successo nel periodo novembre-dicembre 2014 contro Inter, Udinese e Napoli.
Ultime 12 trasferte con gol subiti per l’Hellas Verona, che solo il 6 gennaio scorso, 0-0 ad Empoli, ha mantenuto inviolata la propria porta. Nelle restanti 11 partite giocate lontano dal “Bentegodi” sono stati ben 32 i gol incassati dai veneti (quasi 3 in media ad incontro).
FONTE: ACMilan.com
Inzaghi, capolinea in vista? La fatal Verona è a San Siro
"Gli infortuni non devono essere un alibi. Sogno di allenare il Milan per altri 20 anni. Le critiche? Rafforzano. E posso girare a testa alta"
Franco Ordine - Sab, 07/03/2015 - 09:17
Dopo una settimana piena di critiche velenose, tutte meritate, lettere del club per chiedere spiegazioni, visite ripetute di Galliani a Milanello e spifferi sul futuro traballante della sua panchina, Pippo Inzaghi si è preparato per bene.
Come ai bei tempi andati di quando, da centravanti non molto dotato da madre natura, studiava ogni dettaglio del proprio rivale per prenderlo di sorpresa e scandire la sua carriera con una valanga di gol. Ha anche corretto un paio di strafalcioni di comunicazione traditi al termine dell'ultimo deludente 0 a 0 («non è facile giocare contro il Chievo»), ha spazzato via dal tavolo ogni discussione sul numero industriale di infortuni («non devono essere un alibi») e ha puntato dritto alla sfida di questa sera col Verona. «Dobbiamo fare poche chiacchiere e molti fatti», il suo ultimo mantra che è una conferma indiretta dei rischi che si nascondono dietro l'arrivo a San Siro di Toni e Mandorlini con il Verona, a secco dal 2000 addirittura, quanto a punti guadagnati. «Le critiche mi hanno rafforzato, sono convinto delle mie idee, posso girare a testa alta», il pistolotto preparato per accreditare l'immagine di un condottiero che non ha perso fiducia né sicurezza nel gruppo. Anzi è pronto a scommettere sul proprio futuro, come gli capitò da ragazzino debuttando su un campetto alla periferia di Piacenza.
«Io voglio restare al Milan non perché ho fatto bene da calciatore, ho il sogno di allenare il Milan per altri 20 anni perché questo è un mestiere che mi piace e mi esalta»: ecco un altro pezzetto dell'Inzaghi più famoso e più stimato, quello che convinse Galliani a spendersi per lui dopo il mancato sbarco di Antonio Conte. Adesso che Pippo ha forse perso la sua innocenza e si ritrova appeso a un risultato, a uno straccio di buona partita, a una serata da Milan insomma, tutte quelle frasi pronunciate ieri a Milanello non possono più bastare. E non solo perché nelle stesse ore, a Empoli, il presidente Corsi si è lasciato sfuggire una battuta che può servire a orientarsi per il futuro rossonero («spero che Sarri resti con noi, ma ero presente quando Galliani entrò nello spogliatoio per fare i complimenti al nostro allenatore...»).
Non possono più bastare perché la realtà è scolpita da pochi brutti numeri e qualche amara riflessione: c'è una classifica che piange, la squadra, al netto della strage di infortunati, gioca male e corre poco, il popolo dei tifosi è sempre più sfiduciato e lontano da San Siro, i punti raccolti nel 2015 sono una miseria, alcuni dei pezzi pregiati del mercato di gennaio sono entrati e usciti di squadra. L'esempio più calzante è quello di Alessio Cerci, corteggiato più di una soubrette mentre era alle Maldive, fatto entrare quando non aveva ancora molta benzina e poi rispedito in panchina. Stasera è destinato a tornare da titolare nella speranza di mettere fine al dualismo con Menez e nello stesso tempo di servire meglio Destro, 1 solo gol all'attivo per l'ex romanista ma pochissimi rifornimenti. Anche su questo argomento, Inzaghi si è mostrato preparatissimo. «Ho chiesto di calcolare i palloni toccati da Mattia quando era alla Roma e adesso al Milan: sono più o meno gli stessi, sui 19. Lo stesso numero che avevo io da calciatore, o Icardi oggi nell'Inter. Diverso il numero dei palloni toccati da Menez a partita, 42, ma solo perché ha caratteristiche diverse», la spiegazione didascalica.
Stasera giocheranno tutti e tre insieme, in attacco, secondo un disegno tattico non ancora ben scolpito, con Bonaventura, il vero asso nella manica, retrocesso a far da centrocampista per sopperire alle assenze di De Jong e Montolivo. Perciò Inzaghi e il Milan stasera han bisogno di qualche fatto e di nessuna chiacchiera. Altrimenti...
FONTE: IlGiornale.it
MILAN – HELLAS VERONA, LE PROBABILI FORMAZIONI
Inzaghi rilancia Cerci dal primo minuto mentre Mandorlini si affida al tridente formato da Jankovic-Toni-Gomez
Posted on 6 marzo 2015 by Marco De Lorenzo
L’anticipo delle 20.45 della 26°giornata di Serie A vedrà affrontarsi allo stadio San Siro Milan e Hellas Verona. I rossoneri sono reduci dallo scialbo pareggio del Bentegodi contro l’altra squadra di Verona, il Chievo, e dovranno necessariamente ottenere i tre punti per continuare a sperare nell’Europa League. Gli uomini di Mandorlini, invece, dopo l’ottimo pareggio in casa contro la Roma, hanno sbancato il Sant’Elia domenica scorsa battendo il Cagliari di Zola, diretta contendente nella sfida salvezza. Vediamo adesso le probabili formazioni della sfida.
MILAN – Inzaghi ritrova Abate: il terzino della Nazionale si rivede nella lista dei convocati dopo uno stop di circa un mese. Sulle fasce, però, agiranno con tutta probabilità Bonera e Antonelli. Dopo gli infortuni di De Jong e Montolivo nella gara contro il Chievo, Inzaghi dovrà necessariamente ridisegnare il centrocampo facendo partire l’inedito trio Poli-Essien-Bonaventura dal primo minuto. In attacco, si rivede Cerci nell’undici di partenza; affianco all’ex Atletico, ci saranno i soliti Destro e Menez.
HELLAS VERONA – Mandorlini opta per la coppia Marquez-Moras come centrali di difesa. A centrocampo, Sala Tachtsidis e Hallfredsson avranno il compito di innescare il pericolosissimo tridente formato da Jankovic, Toni e Gomez.
LE PROBABILI FORMAZIONI:
Milan (4-3-3): Diego Lopez; Bonera, Paletta, Bocchetti, Antonelli; Poli, Essien, Bonaventura; Cerci, Destro, Menez
A disposizione: Abbiati, Gori, Abate, Mexes, Albertazzi, Mastalli, Van Ginkel, Muntari, Suso, Honda, Pazzini. Allenatore: Inzaghi
Squalificati: nessuno
Diffidati: Alex, Bonaventura, Poli
Indisponibili: Zapata, De Sciglio, Rami, Armero, El Shaarawy, Mastour, Agazzi, Zaccardo, Montolivo, De Jong
Hellas Verona (4-3-3): Benussi; E. Pisano, Marquez, Moras, Agostini; Sala, Tachtsidis, Hallfredsson; Gomez, Toni, Jankovic A disposizione: Rafael, Martic, Marques, Sorensen, Brivio, Obbadi, G.Rodriguez, Greco, Ionita, Fernandinho, Lazaros, Nico Lopez. Allenatore: Mandorlini
Squalificati: nessuno
Diffidati: Ionita, Gomez, Martic, Valoti
Indisponibili: Valoti, Saviola
FONTE: StopAndGoal.net
Milan - Hellas Verona, le probabili formazioni | Al Meazza tutti a disposizione di Mandorlini
Valoti sarà l'unico assente per la trasferta milanese che non ha mai regalato una vittoria ai gialloblu. Il tecnico deve ancora sciogliere un paio di dubbi legati al ballottaggio tra Agostini e Brivio e quello tra Sala e Ionita
La Redazione 6 marzo 2015
La ventiseiesima giornata del campionato di serie A vede l'Hellas Verona affrontare il Milan allo stadio San Siro nell'anticipo delle 20.45 di sabato 7 marzo.
I rossoneri arrivano dal pareggio ottenuto al Bentegodi con il Chievo, un risultato che non ha certamente soddisfatto il tecnico Inzaghi e ancor meno la società milanista, che inizia ad interrogarsi sul suo futuro. Per l'allenatore quindi potrebbe essere già una partita decisiva per il futuro sia suo (potrebbe giocarsi la riconferma), sia della squadra (che sogna l'aggancio al treno che porta in Europa).
La vittoria conquistata al Sant'Elia contro il Cagliari ha ridato fiducia ai gialloblu, che nelle ultime due gare hanno mostrato segni di miglioramento sia dal punto di vista caratteriale che da quello del gioco. Ma Milano è sempre stata stregata per il club di via Belgio, che vorrebbe sfatare questo tabù per chiudere quasi del tutto il discorso salvezza e concentrarsi su altri obiettivi.
I PRECEDENTI - Le due formazioni si sono scontrate allo stadio Meazze ben 28 volte e in nessuna occasione i gialloblu sono tornati vincitori. 16 infatti le vittorie del Milan e 12 i pareggi. Nella scorsa stagione il match fu deciso da un rigore nel finale realizzato da Mario Balotelli. L’ultimo pareggio invece risale alla stagione 1999/2000: finì 3-3 con le marcature di Shevchenko (doppietta), Albertini, Cammarata, Laursen e Apolloni.
QUI MILAN - "Io sono tranquillo, sereno e vado in giro a testa alta. La mia unica preoccupazione è che la squadra non si faccia influenzare da queste voci destabilizzanti. Sicuramente possiamo sicuramente fare meglio, e già domani potremo avere una grande chance. Se ho fatto degli errori in questi mesi? Sicuramente, e ne farò ancora quando allenerò a sessant'anni. Chi lavora sbaglia, solo chi non lavora non commette mai errori. E io lavoro per commetterne sempre di meno. Il mio sogno è quello di dare ancora tanto, sento l'affetto della società. Poi, qualunque scelta faranno a giugno, il Milan sarà sempre nel mio cuore. Ma io vorrei rimanere qui per 20 anni". Inzaghi vede quindi le possibilità di rilancio nella partita casalinga contro gli scaligeri e prova a caricare la squadra. La lunga lista di infortunati rossoneri vede come sicuri assenti Zapata, Abate, De Sciglio, El Shaarawy, Montolivo e De Jong, mentre sono da valutare (ma probabilmente saranno costretti anche loro a dare forfait) Agazzi, Armero, Mastour, Zaccardo, Rami e Albertazzi. Sulle fasce è quindi scontato l'impiego di Antonelli e Bonera, mentre a centrocampo arretra Bonaventura con Poli ed Essien. In avanti Menez-Destro-Cerci.
QUI HELLAS VERONA - La partita con il Milan? Noi siamo in lotta per la salvezza, loro non stanno vivendo un momento di grande splendore ma restano pur sempre il Milan. Giocano in casa, vorranno di fare di tutto per vincere, ma noi dobbiamo fare punti per toglierci dalla lotta per la salvezza. Gli infortunati? Moras e Ionita recuperano, questo è un ottimo segnale. Loro faranno di tutto per vincere e noi dovremo essere bravi a contenerli e a ripartire. Giocheremo la nostra partita e faremo di tutto per fare punti. Come arriviamo a questa partita? Abbiamo fatto risultato nelle ultime sfide, stiamo meglio dal punto di vista psicologico. Come sta Rafael? Siamo contenti sia tornato a disposizione, con il Milan giocherà Benussi. La partita è una cosa, lui è rientrato e sarà fondamentale per ciò che saprà dare a tutto il gruppo. Ora si preparerà e si farà trovare pronto per quando toccherà a lui. Obbadi? E' importante. L'abbiamo recuperato". Mandorlini detta la linea e spinge i suoi ad una gara attenta per portare a casa ulteriori, preziosi punti da questa trasferta. L'unico indisponibile per la trasferta veronese è Valoti, il tecnico quindi può pescare a piene mani dalla sua rosa. Benussi confermato tra i pali, si va quindi verso una sostanziale riconferma della formazione vittoriosa a Cagliari. In ballottaggio Agostini e Brivio per la fascia sinistra e Sala con Ionita per il ruolo di interno destro. In attacco Ci saranno Gomez, Toni e Jankovic.
ARBITRO - Piero Giacomelli di Trieste.
FONTE: VeronaSera.it
Milan, Galliani compatta l’ambiente ma la gara con il Verona resta decisiva
5 MARZO 2015 | di Monica Colombo
Esplora il significato del termine: Il commissario Galliani torna a Milanello. Dopo aver tenuto a rapporto martedì i responsabili dell’area tecnica, atletica, medica e di prevenzione infortuni per comprendere le cause della crisi sportiva e dell’epidemia di infortuni, ieri è riunito altre quattro ore e mezza con Inzaghi, Tognaccini, Tavana e Cesarini. Oltre a loro era presente anche Jean Pierre Meersseman, anima di Milan Lab. Prima il confronto è stato collettivo, poi l’ad rossonero ha incontrato separatamente il referente di ogni settore. Sotto la lente d’ingrandimento i punti collezionati nel 2015 (9 in nove partite) e il numero elevato di giocatori indisponibili (12: se la media Uefa è del 15% di giocatori out sulla rosa in generale, la media del Milan si alza al 35%).
Inzaghi ha giustificato la mancanza di gioco con il cambio continuo di formazioni e moduli legato al numero di infortunati. Si è discusso del mancato richiamo atletico invernale (causa amichevole a Dubai) e di qualche giocatore come Montolivo fermatosi perché utilizzato senza parsimonia dopo uno stop di 7 mesi. Una sola spiegazione al crollo non è stata trovata. Galliani ha ammonito le parti a mantenere alto il livello di concentrazione senza porre ultimatum a Inzaghi che sabato sera è atteso dalla sfida con il Verona. “Meglio uscire tutti insieme da questa situazione” fa sapere l’ad. Ma in caso di rovescio interno contro Toni e i suoi fratelli, sarà dura per Inzaghi resistere.Il commissario Galliani torna a Milanello. Dopo aver tenuto a rapporto martedì i responsabili dell’area tecnica, atletica, medica e di prevenzione infortuni per comprendere le cause della crisi sportiva e dell’epidemia di infortuni, ieri è riunito altre quattro ore e mezza con Inzaghi, Tognaccini, Tavana e Cesarini. Oltre a loro era presente anche Jean Pierre Meersseman, anima di Milan Lab. Prima il confronto è stato collettivo, poi l’ad rossonero ha incontrato separatamente il referente di ogni settore.
Sotto la lente d’ingrandimento i punti collezionati nel 2015 (9 in nove partite) e il numero elevato di giocatori indisponibili (12: se la media Uefa è del 15% di giocatori out sulla rosa in generale, la media del Milan si alza al 35%). Inzaghi ha giustificato la mancanza di gioco con il cambio continuo di formazioni e moduli legato al numero di infortunati. Si è discusso del mancato richiamo atletico invernale (causa amichevole a Dubai) e di qualche giocatore come Montolivo fermatosi perché utilizzato senza parsimonia dopo uno stop di 7 mesi. Una sola spiegazione al crollo non è stata trovata. Galliani ha ammonito le parti a mantenere alto il livello di concentrazione senza porre ultimatum a Inzaghi che sabato sera è atteso dalla sfida con il Verona. “Meglio uscire tutti insieme da questa situazione” fa sapere l’ad. Ma in caso di rovescio interno contro Toni e i suoi fratelli, sarà dura per Inzaghi resistere.
FONTE: CalcioMercato.Corriere.it
Milan-Hellas Verona, le probabili formazioni
Gara valida per la 26ª giornata di Serie A e in programma sabato 7 marzo 2015 alle ore 20.45
Scritto da Stefano Tomat il 7 marzo 2015 alle 08:00.
QUI MILAN - Non c’è pace per il Milan e, oltre alla classifica deficitaria, gli infortuni continuano ad accumularsi. La sfida al Chievo ha privato Inzaghi di due pedine a centrocampo come Montolivo e de Jong. Sicuri di una maglia da titolare Poli e Bonaventura, mentre per la posizione centrale è ballottaggio tra Essien e van Ginkel, con il primo che pare favorito. In difesa il rientrante Paletta sostituirà Bocchetti, mentre sulla trequarti agirà Honda, in un modulo che, al momento, non prevede spazio per Alessio Cerci.
Milan (4-3-1-2): Diego López; Bonera, Paletta, Alex, Antonelli; Poli, Essien, Bonaventura; Honda; Ménez, Destro. All. Inzaghi.
QUI HELLAS VERONA - Mandorlini conferma per 10/11 la formazione che ha avuto la meglio sul Cagliari, inserendo in attacco Juanito Gómez al posto di Sala, reduce da un lungo infortunio e non ancora pronto a giocare un’altra gara dall’inizio. A centrocampo convince Ionită, anche lui assente nella parte più difficile della stagione.
Hellas Verona (4-3-3): Benussi; E. Pisano, Márquez, Moras, Agostini; Ionită, Tachtsidis, Hallfreðsson; Gómez, Toni, Janković. All.: Mandorlini.
Milan-Hellas Verona: precedenti, statistiche e curiosità
Scritto da Stefano Tomat il 6 marzo 2015 alle 09:00.
Con la vittoria di Cagliari l’Hellas ha messo un buon margine di vantaggio sul terz’ultimo posto in classifica. I rossoneri invece, dopo il pareggio contro il Chievo, vedono sempre più distante l’Europa.
I PRECEDENTI – All’andata il Milan si era imposto per 3-1 grazie alla doppietta di Honda e all’autogol di Marques (di Nico López la rete dell’Hellas). L’anno scorso i rossoneri si erano imposti per 1-0 a San Siro con il gol di Balotelli. L’ultimo pareggio è datato 1999/2000, 3-3 firmato da Shevchenko (doppietta), Albertini, Cammarata, Laursen e Apolloni. La vittoria più larga della squadra di casa è il rotondo 4-0 del 1991-1992, celebre per essere stata l’ultima partita in Serie A di Carlo Ancelotti, autore, in quel giorno, della prima doppietta nella massima categoria nazionale (di Van Basten e Gullit le altre due reti della gara).
LE STATISTICHE – Se al Bentegodi vige la regola della “fatal Verona“, a San Siro è tutta un’altra storia: in 24 incontri disputati a Milano, l’Hellas non è mai riuscito a vincere, perdendo 15 volte e pareggiando nelle restanti 9 occasioni. In tutto sono stati realizzati 54 gol, 40 dai padroni di casa e 14 dagli ospiti. Nelle 25 partite disputate nella città scaligera, invece, il bilancio è equilibrato: 8 vittorie per i gialloblù, 8 pareggi e 9 successi dei rossoneri, con 34 reti segnate dall’Hellas e 37 dal Milan.
Il Milan sembra in caduta libera, anche se nelle ultime uscite ha registrato un po’ la difesa. L’Hellas Verona invece, complice il recupero di alcuni elementi importanti, sembra in assoluta ascesa. Il nostro pronostico è X2 + gol.
Milan-Verona 4-0, 1991/92 |
FONTE: MondoPallone.it
mercoledì 04 marzo 2015
Verona, Saviola c'è: a parte Moras-Ionita
L'attaccante recupera, si allena in gruppo, dovrebbe essere convocato per la gara contro il Milan
© LaPresse
VERONA - Buone notizie per Mandorlini che recupera Saviola. L'attaccante si è allenato in gruppo, dovrebbe essere convocato per la gara contro il Milan. La squadra ha svolto una partitella in famiglia a squadre miste con la Primavera durata circa 90 minuti, ma sulla distanza dei tre tempi. A segno Lazaros, Fares e Pisano per il 2-1 finale (ha vinto la squadra rossa). Lavoro differenziato sul campo per Moras e Ionita, terapie e palestra per Valoti. Domani spazio a un allenamento a porte chiuse.
FONTE: CorriereDelloSport.it
Milan inquieto: Galliani ritorna a Milanello
Dopo la giornata (piena) di martedì, l'ad ancora in ritiro. Cosa succede e cosa può accadere
4 Marzo 2015
Adriano Galliani è tornato a Milanello. L'ora di pranzo, oggi, dopo la giornata (quasi) piena di martedì, a fronte di una crisi che è evidente. E dinanzi alla quale bisogna evitare il peggio: da qui a fine stagione, occorre salvare il salvabile. Da subito, bisogna capire se Pippo Inzaghi ha la stoffa per tenersi saldo sulla panchina: nessuno, ai vertici del Milan, ha in mente di progettare l'esonero del tecnico. A fronte di risultati diversi, ovviamente.
Questi i punti in discussione a Milanello, fra Galliani, Inzaghi e lo staff in questa seconda giornata per una soluzione immediata. Il senso del gioco, soprattutto offensivo, visto che questa è la carenza maggiore mostrata dal Milan in questi due mesi dei 2015; la necessità dei 3 punti, come terapia d'urto che funzioni per la classifica e per il morale; sulla tenuta atletica le obiezioni si scontrano con la quantità di lavoro che è stato fatto in queste settimane: un buon lavoro.
E poi. Sul modulo da esibire al prossimo impegno (Verona) non ci si può sbizzarrire in scelte avventurose, probabile che si vada al 4-3-1-2 con Cerci e Destro in avanti. Ferma restando la partita col Verona come spartiacque fra quello che s'è e quello che ci sarà, e per la posizione di Inzaghi. Battere i gialloblu è un po' la condizione imprescindibile, poi c'è Fiorentina-Milan e non si può rischiare un altro passo verso la depressione.
FONTE: SportMediaset.Mediaset.it
ALTRE NOTIZIE
Milan-Hellas, l'ultimo precedente: prima di Seedorf e rigore vincente di Balotelli
04.03.2015 18:30 di Matteo Calcagni Twitter: @matt_calcagni
Sabato sera il Milan affronterà il Verona in quello che sarà probabilmente l'ultimo appello: se non dovesse arrivare una vittoria, le ultime speranze di qualificazione Europa League verrebbero spazzate via. Lo scorso anno il Milan vinse la gara casalinga contro l'Hellas, alla prima da allenatore di Clarence Seedorf: in quell'occasione segnò Balotelli su calcio di rigore, conquistato da Kakà nel finale di gara.
FONTE: MilanNews.it
mercoledì 04 marzo 2015
Verona, Saviola pronto: recupera per il Milan
L'attaccante torna regolarmente in gruppo, lavoro a parte per Ionita e MorasTutto sul Verona
© Foto Liverani
VERONA - Saviola torna in gruppo e prenota una convocazione contro il Milan. L'attaccante si è allenato regolarmente. Mandorlini ha fatto svolgere una partitella in famiglia a squadre miste con la Primavera del Verona, giocata sulla distanza dei tre tempi (circa 90 minuti totali). Rossi contro bianchi: hanno vinto i primi 2-1 grazie alle reti di Lazaros e Fares. Terapie e palestra per Valoti, mentre Moras e Ionita sono stati impegnati su un programma differenziato sul campo.
mercoledì 04 marzo 2015
Milan, solo corsa per Honda. Abate e Albertazzi a parte
Seduta di scarico per i rossoneri di Inzaghi, in vista del match contro il Verona
© Ansa
MILANO - Lavoro di scarico in casa Milan. Il gruppo di Inzaghi, dopo il doppio allenamento svolto ieri, nella giornata odierna si è riunita in palestra per effettuare una seduta defaticante, in vista del prossimo impegno di campionato che vedrà i rossoneri affrontare l'Hellas Verona. Abate e Albertazzi hanno svolto un lavoro atletico di carattere personalizzato. Honda, invece, si è dedicato solamente a una corsa leggera. Per domani è in programma una seduta mattutina: appuntamento alle ore 11.45.
martedì 03 marzo 2015
Milan, Galliani convoca tutti a rapporto a Milanello
L'ad per un'ora e mezzo a Milanello ha incontrato l'allenatore, Tassotti e lo staff. Ieri su Inzaghi: «Questi mesi lo hanno reso un po’ più agée ma mi dicono che ha ugualmente successo con le donne»
© Foto Liverani
MILANO - Ha più volte detto di voler capire il perché del crollo verticale del Milan nel 2015 e ieri ha cercato di farlo: Adriano Galliani ha infatti riunito a Milanello intorno a un tavolo tutti i responsabili dei vari comparti che governano la squadra. Ha parlato, ovviamente, con Inzaghi («Ha il fascino dello stress, sicuramente questi mesi lo hanno reso un po’ più agée ma mi dicono che ha ugualmente successo con le donne», la battuta dell’ad a Tiki Taka) e Tassotti, ma ha tenuto a rapporto pure Daniele Tognaccini, responsabile dei preparatori, Rodolfo Tavana (capo dello staff medico) e Marco Cesarini, ovvero colui che si occupa della prevenzione degli infortuni. Gli Stati Generali rossoneri convocati da Galliani indicano quanto sia arrivato a un punto critico la situazione del Milan: Inzaghi, in caso di un nuovo flop col Verona, potrebbe essere sollevato dall’incarico ma la società farà di tutto per evitare la soluzione traumatica.
Stefano Pasquino
martedì 03 marzo 2015
Milan, Honda-Muntari: corsa a fine seduta
Primo allenamento odierno per i rossoneri: i due giocatori svolgono un lavoro supplementare
© Ansa
MILANO - Primo allenamento della giornata per i rossoneri. Dopo un iniziale lavoro a secco, la seduta è proseguita con esercizi a terra, lavoro tecnico con cambi di direzione, scatti andata e ritorno con tocchi di prima, corsa skippata con passaggi rasoterra a seguire. Al termine della sessione Honda e Muntari sono rimasti sul campo per svolgere un lavoro supplementare, con una corsa attorno al perimetro del campo centrale. Vogliono convincere Inzaghi in vista della sfida interna con il Verona.
FONTE: TuttoSport.com
Milan-Hellas Verona: Probabili Formazioni (7 marzo 2015)
Il Milan ospiterà l’Hellas Verona nell’anticipo di sabato alle 20.45. La squadra rossonera arriva da un momento di grave difficoltà, sarà per questo una partita fondamentale soprattutto per il tecnico Filippo Inzaghi che rischia molto. Di fatti, dopo l’ultimo pareggio col Chievo, la panchina dell’allenatore traballa sempre di più.
Molte defezioni in casa Milan con le assenze di Montolivo e De Jong che vanno a danneggiare una zona già in difficoltà: il centrocampo. In porta e in difesa viene confermata l’idea portata avanti nelle ultime gare e cioè l’ormai punto fisso in porta Diego Lopez e il quartetto di difesa ormai collaudato, Bonera, Alex, Bocchetti e Antonelli; a centrocampo quasi sicuramente si vedrà Poli accompagnato da Essien e Van Ginkel; infine il trio d’attacco Bonaventura, Menez e Destro.
Inzaghi sembra deciso a riconfermare 9/11 della squadra delle ultime domeniche in modo da dare continuità al gioco e riconfermare la propria idea e solidità in campo, un’idea che può essere definita “obbligata” in quanto la lista degli indisponibili si allunga sempre di più.
Per quanto riguarda l’Hellas viene riconfermato il 4-3-3 consueto, Benussi in porta, Pisano, Marquez, Moras e Agostini; il centrocampo sarà supportato da Ionita, Tachtsidis e Hallfredsson, mentre in attacco Toni, Sala, Jankovic. Sarà sicuramente una partita combattuta in quanto tutte e due le squadre non vogliono lasciare punti indietro: per il Milan maggiormente dato che la zona Europa League è lontana addirittura 8 punti ed è arrivato il momento di iniziare a fare sul serio; questo vale per tutte le squadre che vedono ormai la dirittura d’arrivo e faranno l’ultimo sprint finale.
Probabili Formazioni:
Milan (4-3-3): Diego Lopez; Bonera, Alex, Bocchetti, Antonelli; Poli, Essien, Van Ginkel; Bonaventura, Menez, Destro.
Hellas Verona (4-3-3): Benussi; Pisano, Marquez, Moras, Agostini; Ionita, Tachtsidis, Hallfredsson; Toni, Sala, Jankovic.
Pronostici Milan-Hellas Verona: rossoneri favoriti dai Bookmakers (2014-15)
I bookmakers non hanno dubbi: la squadra di Inzaghi ha più possibilità di vincere contro quella di Mandorlini. C’è poco dunque da ragionare in fatto di pronostici, le quote di Milan-Hellas Verona vedono nettamente favoriti i rossoneri sugli scaligeri che a San Siro avrebbero, secondo tali numeri, poche chance di vincere, nonostante il Milan non stia attraversando un buon momento.
Le mura amiche aiutano il Diavolo la cui vittoria in Milan-Hellas Verona è quotata dai bookmakers 1,65 euro; nettamente sfavorita la vittoria del Verona quotata tra 5,25 e 6,00 euro; il pareggio invece oscilla tra 3,50 e 3,75 euro. Abbordabili anche le opzioni under/over con la prima quotata 1,85-1,92 e la seconda tra 1,85-1,90; per quel che riguarda i segni goal/no goal le loro quotazioni si aggirano intorno a 1,78-1,80 il primo e 1,90-1,97 il secondo.
Secondo i pronostici e le quotazioni dei bookmakers dunque Milan-Hellas Verona dovrebbe vedere emergere la squadra di Pippo Inzaghi. Se non si vuole correre rischi e non ci si fida molto del Diavolo sia under/over che goal/no goal sono opzioni abbastanza abbordabili e da prendere in considerazione. Tuttavia, visto il periodo di crisi attraversato dal Milan e la mancanza di un’idea di gioco dei rossoneri, gli scommettitori che amano di più il rischio potrebbero anche puntare sul pareggio o addirittura sulla vittoria dell’Hellas Verona.
Infortunati Milan, Montolivo e De Jong: comunicato sulle condizioni
L’Ac Milan ha, tramite un comunicato ufficiale pubblicato sul proprio sito, esposto l’esito delle visite mediche cui Riccardo Montolivo e Nigel De Jong, usciti infortunati da Chievo-Milan, si sono sottoposti in giornata odierna e chiarito l’attuale condizione fisica di entrambi i giocatori. Montolivo e De Jong sono stati fermati entrambi da un infortunio muscolare, nel dettaglio il capitano è stato fermato da una lesione al flessore, l’olandese da una lesione al bicipite femorale.
I tempi di recupero verranno valutati nel corso dei prossimi giorni, la certezza è che sia Riccardo Montolivo che Nigel De Jong non potranno prender parte a Milan-Hellas Verona, partita che si disputerà sabato 07 marzo valida per la 26a giornata di campionato. Nuova tegola per il Milan, finito ormai in un vero e proprio baratro, e per mister Inzaghi che deve far fronte a una nuova emergenza a centrocampo.
Di seguito il testo del comunicato ufficiale dell’Ac Milan sulle condizioni degli infortunati Montolivo e De Jong: “AC Milan comunica che nel corso della partita Chievo Verona-Milan Riccardo Montolivo e Nigel De Jong hanno subito due infortuni. Montolivo soffre di una lesione al flessore e tra una settimana sosterrà ulteriori esami medici. Anche De Jong soffre di una lesione al bicipite femorale e verrà rivalutato tra una decina di giorni”.
FONTE: CalcioMercato-Milan.it.eu
marzo 6, 2015
Destro, dov’è finita la media-gol? Inzaghi sprona il suo bomber
Destro & Inzaghi (Getty Images)
Il Corriere dello Sport di questa mattina analizza anche il momento del bomber rossonero, quel Mattia Destro considerato il grande colpo invernale messo a segno da Adriano Galliani per rifinire al meglio il reparto d’attacco del Milan. Un investimento (futuro) da più di 16 milioni per quello che da molti è definito il centravanti italiano di maggior prospettiva.
Il 24enne ascolano però si è fermato ad una sola rete da quando indossa la casacca milanista, quella contro l’Empoli su assist di Bonaventura. Troppo poco per un calciatore presentatosi a Milanello con in valigia una media-gol pazzesca ottenuta ai tempi di Roma di quasi un gol a partita. Destro è fermo al palo, contro il Chievo nell’ultima sfida si è battuto senza mai rendersi realmente pericoloso, ancora peggio la settimana prima contro il Cesena quando non è mai entrato nel vivo del gioco.
Filippo Inzaghi da buon ex centravanti vuole più movimento e maggiore partecipazione da Destro, che però è evidente stia soffrendo la mancanza di verticalità del gioco rossonero e soprattutto dei compagni di reparto che spesso giocano poco sui suoi appoggi e sulla sua fisicità offensiva. Domani arriva l’Hellas Verona, squadra alla quale Destro in questa stagione ha già segnato una rete pazzesca da 40 metri; ma non si può sempre indovinare il tiro della domenica, urge una svolta anche nell’apporto alla collettività della squadra.
Redazione MilanLive.it
marzo 6, 2015
Milan, vigilia di campionato senza Berlusconi e Galliani: le ultime
Berlusconi & Galliani (foto dal web)
E’ già di ieri la notizia del ‘no’ di Silvio Berlusconi ad una nuova visita a Milanello per dare l’in bocca al lupo alla squadra prima della sfida contro l’Hellas Verona. Ormai la tradizione del venerdì pomeriggio non è più nelle corde del presidente milanista, forse impegnato in altre faccende, forse stufo dei risultati negativi del Milan.
L’edizione di oggi di Tuttosport conferma l’indiscrezione, parlando di una doppia assenza odierna dal quartier generale di Carnago: sia Berlusconi sia l’a.d. Adriano Galliani salteranno la visita a Pippo Inzaghi ed i suoi ragazzi, per motivi specifici e diversi. Il Cavaliere è alle prese con un problema fisico, una micro-frattura al malleolo che gli rende difficoltosa la mobilità, dunque preferisce non fare eccessivi sforzi.
Galliani invece sarà impegnato oggi nella riunione di Lega che vedrà come tema principale una possibile soluzione al caso Parma, squadra e società ormai allo sbando per via delle evidenti problematiche finanziarie. Quasi certo però che Berlusconi telefoni oggi a mister Inzaghi chiedendogli di vedere un Milan vincente e brillante nell’anticipo di San Siro.
Redazione MilanLive.it
marzo 4, 2015
Milan, altra tegola a centrocampo: Poli a rischio forfait contro il Verona
Andrea Poli (getty images)
Emergenza senza fine in casa Milan. Dopo gli infortuni di Nigel De Jong e Riccardo Montolivo, sicuri assenti nella gara contro l’Hellas Verona, anche Andrea Poli è a rischio per il match di sabato sera. Il centrocampista rossonero ha infatti lavorato a parte per tutta la durata dell’allenamento mattutino, nonostante la seduta fosse incentrata su esercizi di scarico dopo i carichi di lavoro dei giorni passati.
Sky Sport 24, che ha riportato la notizia, non ha aggiunto però ulteriori dettagli sulle condizioni del giocatore e sulle motivazioni di questa esclusione dal lavoro con il resto della squadra. Non sono trapelate nemmeno comunicazioni ufficiali a riguardo ma l’assenza di Poli aggraverebbe ulteriormente una situazione già critica. Senza l’ex Inter e Sampdoria, Filippo Inzaghi sarebbe costretto infatti ad arretrare in mediana Giacomo Bonaventura o inventarsi completamente un nuovo centrocampo ritornando al 4-2-3-1. Si attendono ulteriori novità.
Andrea Panzeri – Redazione MilanLive.it
marzo 5, 2015
Milan, contro il Verona spazio al tridente pesante
Menez e Cerci (getty images)
Cambia ancora il Milan che sabato sera affronterà in casa l’Hellas Verona; cambia per via dei tanti infortuni, gli ultimi in ordine di tempo ai danni dei due centrocampisti Riccardo Montolivo e Nigel de Jong; cambia perché il Milan visto al Bentegodi contro il Chievo è stato più che mai deludente ed impalpabile.
Come scrive il Corriere dello Sport quest’oggi, Filippo Inzaghi è pronto a puntare sul cosiddetto tridente pesante, ovvero un trio di calciatori offensivi per un attacco meno equilibrato ma molto tecnico ed estroso. Alla coppia già vista nelle ultime settimane Menez-Destro si aggiungerà quasi certamente Alessio Cerci, che da separato in casa dovrebbe finalmente scendere in campo come titolare. Da capire se Inzaghi preferirà giocare con un tridente puro, dunque con due ali e un centravanti in mezzo, oppure con il rombo e spostare Menez sulla trequarti alle spalle degli altri due compagni di reparto.
Intanto sono buone le condizioni di Andrea Poli, che ieri sembrava essersi nuovamente fermato per un risentimento muscolare. Il mediano non ha riportato nulla di importante e ci sarà contro il Verona; accanto a lui l’altra mezzala di riferimento Jack Bonaventura. Da decidere chi giocherà in cabina di regia tra l’olandese Marco van Ginkel ed il ghanese più esperto Michael Essien.
Redazione MilanLive.it
marzo 4, 2015
Verza: “Verona pericoloso, ma il Milan deve sempre giocare per vincere”
La gioia dei rossoneri (Getty Images)
Vinicio Verza ha vestito la maglia rossonera dal 1982 al 1985 collezionando 85 presenze e 15 reti. L’ormai ex calciatore però, ha militato anche per tre stagioni nell’Hellas Verona e la partita di sabato sera a San Siro avrà dunque un sapore particolare per lui. Intervistato da Milan Channel, l’ex centrocampista ha ricordato i piacevoli momenti della sua avventura al Milan, tra cui, in primis, un gol segnato nel derby contro l’Inter. “Il Milan è una squadra rimasta nel mio cuore – si legge sul sito acmilan.com – Ho dato il meglio di me in quei tre anni in rossonero. Giocare con il 10 a San Siro è stata una cosa straordinaria per me”.
Lasciato da parte il passato, Verza ha analizzato la difficile situazione dei rossoneri e si è detto ottimista sulle possibilità di una rivalsa, intravedendo, nonostante tutto, “una buona base da cui ripartire in futuro”. E sulla sfida con l’Hellas, l’ex centrocampista avverte il Milan: “Il Verona è una squadra pericolosa. Toni è ancora un pericolo numero 1 e può mettere in difficoltà qualsiasi difesa”. Per concludere, Verza ha voluto spronare la sua ex squadra, capace di grandi imprese e amata da un pubblico meraviglioso, il quale però si merita solo il meglio: “Una squadra come il Milan deve sempre giocare per vincere”.
Andrea Panzeri – Redazione MilanLive.it
MILAN NEWS - MINUTO PER MINUTO LE NEWS MILAN DI ULTIM'ORA
marzo 3, 2015
Milan, il crollo in un girone intero
Verona-Milan (Getty Images)
La Gazzetta dello Sport di oggi analizza il modo in cui il Milan di mister Filippo Inzaghi sia crollato quasi in un girone intero di campionato, rovinando ciò che di buono e sorprendente aveva fatto nella primissima parte di stagione. I rossoneri si sono involuti da subito dopo il 3-1 in casa dell’Hellas Verona, una vittoria che aveva fatto ben sperare in vista delle ambizioni. Squadra brillante, attacco concreto nonostante il flop Torres, talenti in crescita come Honda ed El Shaarawy e tanta fiducia nell’ambiente.
Un girone dopo l’emblema del Milan è lo 0-0 scialbo e senz’anima contro il Chievo, dove sì la difesa resta impunita, ma l’attacco stenta e il centrocampo non accompagna ne crea qualcosa di utile. Un Milan diverso e involuto, difficile da capire per quali motivi principali da dividersi tra elementi sopravvalutati, errori individuali, un gioco mai trovato, un mercato insufficiente ed i tanti infortuni persistenti.
La Gazzetta parla di un Milan che durante l’anno ha veleggiato con tre velocità di crociera: la prima, nelle sette giornate iniziali, è stata rapida e spedita, oltre che brillante e vincente con una media di 2 punti a partita. L’altra, all’opposto, a rilento e senza stimoli da inizio 2015 in poi. La verità sta nel mezzo e forse il Milan autunnale di novembre-dicembre è quello più simile alla realtà: imperfetto e incompleto, ma vivo e capace anche di risollevarsi, con una media di 1,22 punti a partita ma con segnali anche di crescita. Ritrovare quel ritmo sarebbe già un buon risultato.
Redazione MilanLive.it
marzo 3, 2015
Milan, spunta Brocchi come possibile traghettatore
Cristian Brocchi (Getty Images)
La Repubblica di oggi continua il suo viaggio all’interno della panchina del Milan, sempre più in bilico per l’attuale uomo in carica Filippo Inzaghi. Il match contro l’Hellas Verona di sabato prossimo diventa decisivo per l’ex centravanti rossonero, che vedrà salva la sua posizione solo in caso di vittoria contro gli scaligeri.
Ma il quotidiano nazionale già pensa agli eventuali ‘traghettatori‘ sulla panchina in caso di esonero: la scelta primaria resta sempre Mauro Tassotti, storico vice-allenatore che non avrebbe problemi nella gestione del finale di stagione. Ma non è escluso che lo stesso ex difensore si faccia anch’egli da parte assieme all’amico Inzaghi. Ecco perché spunta la suggestiva ipotesi di una promozione immediata di Cristian Brocchi, attuale allenatore della Primavera.
Brocchi, primo in classifica con i giovani rossoneri nel suo girone del campionato Primavera, potrebbe essere chiamato a sostituire Inzaghi, magari coadiuvato da Filippo Galli, responsabile del settore giovanile ma uomo di fiducia all’interno di Milanello. Ipotesi per ora solo teoriche ma che con il tempo potrebbero trasformarsi in concretezza.
Redazione MilanLive.it
marzo 2, 2015
Milanello, inizia la settimana verso Milan-Verona: il report della seduta di oggi
Filippo Inzaghi (acmilan.com)
Dopo la giornata di riposo di ieri, il Milan è tornato ad allenarsi oggi alle 14.45. La settimana di lavoro dei rossoneri in vista della sfida di sabato contro l’Hellas Verona proseguirà poi domani con una doppia seduta. La squadra rossonera lavorerà al mattino alle ore 11.45 sia mercoledì che giovedì mentre la rifinitura è fissata per venerdì alle 14.45.
Circa due ore fa dunque, al centro sportivo di Milanello è iniziata la preparazione per il match contro l’altra squadra di Verona dopo il pareggio a reti inviolate al Bentegodi contro il Chievo. Sul campo rialzato i rossoneri hanno svolto nella prima parte dell’allenamento lavoro atletico comprendente corsa, esercizi di variazione delle andature e stretching. Poi gli uomini di mister Filippo Inzaghi si sono spostati sul campo centrale di Milanello dove hanno svolto degli esercizi finalizzati al possesso palla ad un tocco. Assenti naturalmente Nigel De Jong e Riccardo Montolivo per infortunio. Il report della seduta è fornito come sempre dal sito ufficiale acmilan.com.
Andrea Panzeri – Redazione MilanLive.it
marzo 2, 2015
Milan, con l’Hellas centrocampo tutto da inventare: ecco le soluzioni
Poli e Honda (Getty Images)
Piove sul bagnato in casa Milan, come se ce ne fosse bisogno del resto. Gli infortuni di Nigel De Jong e Riccardo Montolivo sono stati un’altra nota amara della serata del Bentegodi e così, oltre a uno scialbo pareggio contro il Chievo e una crisi di gioco sempre più profonda, i rossoneri dovranno fare i conti con una nuova emergenza a centrocampo nella partita contro l’Hellas Verona. Sabato sera contro gli uomini di Andrea Mandorlini, Filippo Inzaghi dovrà completamente reinventarsi la linea mediana e le soluzioni a disposizione del tecnico non sembrano poter rassicurare nessuno.
Senza De Jong davanti alla difesa e Montolivo in cabina di regia, l’allenatore rossonero ha l’arduo compito di allestire un centrocampo solido ma capace allo stesso tempo di imbastire la manovra offensiva. Inzaghi può pensare a un’infinità di cambiamenti tattici ma, purtroppo, il materiale umano e tecnico con il quale può lavorare è assai limitato, dunque sembra occorra proprio un’intuizione geniale. Contro l’Hellas il tecnico dovrà effettuare delle scelte importanti e questa sfida potrebbe essere il vero banco di prova per SuperPippo, non tanto per la salvezza di una stagione ormai irrecuperabile, ma per dimostrare di essere maturato nel suo recente ruolo di allenatore.
Sicuro di una maglia da titolare con il Verona, a questo punto, sembra il solo Andrea Poli. Il centrocampista ex Sampdoria e Inter non sta dispensando prove eccezionali ma è sempre uno dei pochi rossoneri dinamici e mobili: privarsi della sua corsa in mezzo al campo sarebbe quantomeno inappropriato. Anche Giacomo Bonaventura è un tassello inamovibile dello scacchiere del Milan ma resta da capire in quale ruolo Inzaghi deciderà di schierarlo sabato sera, dovendo scegliere tra riproporlo nuovamente da “10” oppure arretrarlo come mezzala sinistra. Disegnando un’ipotetica formazione, in un centrocampo a tre rimarrebbe dunque un solo posto vagante, una maglia da titolare da affidare a diversi nomi. Uno tra Sulley Muntari, Michael Essien e Marco Van Ginkel potrebbe quindi ritrovare spazio dopo qualche giornata passata (giustamente) in panchina. Tra i tre, Muntari potrebbe essere il preferito di Inzaghi ma, scegliendo il ghanese, al Diavolo mancherebbe un centrocampista centrale in grado di iniziare la manovra. Potrebbe allore essere la grande opportunità per Van Ginkel, oppure potrebbe crearsi la necessità di una mossa disperata: inventare Keisuke Honda come playmaker basso. Ricordiamo che Inzaghi aveva raccontato a inizio stagione di non riuscire più a dormire per l’adrenalina portata dalla panchina del Milan… probabilmente questa settimana saranno ben altri pensieri sul centrocampo anti-Hellas a non fargli prendere il sonno.
Andrea Panzeri – Redazione MilanLive.it
marzo 1, 2015
Sky Sport – Gli attaccanti del Milan non rendono con Inzaghi
Filippo Inzaghi (Getty Images)
L’anticipo della 25.a giornata di Serie A giocato ieri sera tra Chievo Verona e Milan, ha mostrato diversi limiti della formazione rossonera. Dopo i buoni presupposti mostrato nell’uscita precedente contro il Cesena di mister Di Carlo, si è assistito ad un preoccupante passo indietro.
Intervenuto a Sky Sport 24, il giornalista Peppe Di Stefano commenta in maniera ampia la prestazione offerta dalla squadra al Bentegodi, soffermandosi particolarmente sulle incertezze di Inzaghi: “Verrebbe da chiedersi quale sia il sistema di gioco preferito da Inzaghi, dato che ieri lo ha cambiato diverse volte. Da qui a inizio stagione sono state cambiate 27 formazioni.
Inzaghi non può essere soddisfatto solo per non aver subito gol. La sua squadra ha totalizzato solo 9 punti in 9 giornate in questo 2015. Non vince due partite consecutive da ottobre 2014 e se ti chiami milan è impossibile tale situazione. Il Milan non vince in trasferta da Verona-Milan dell’Ottobre scorso, e questa lunga astinenza di vittorie in trasferta non succedeva dal 2001. Inoltre recentemente il Milan ha battuto delle squadre come Parma e Cesena ormai virtualmente in Serie B”.
Il triste cammino rossonero deve far riflettere soprattutto se pensiamo ai punti ottenuti l’anno scorso nello stesso lasso di tempo dal Milan di Clarence Seedorf alle quali vanno aggiunte le due partite della gestione Allegri: “L’anno scorso nelle stesse partite dal nuovo anno in poi, il Milan fece 16 punti. Con Seedorf c’erano rapporti difficili tra società e tecnico, ma comunque l’olandese riuscì a fare molti più punti, e vinse anche il derby. Inzaghi invece ha la fiducia della società, e ha fatto davvero troppi pochi punti. A fine stagione, se continua così, - continua Di Stefano – con molta probabilità Inzaghi non sarà l’allenatore del Milan“.
A fine partita ieri sera Adriano Galliani passando in zona mista non ha voluto rilasciare alcun commento. Di Stefano che era lì presente, analizza così tale episodio: “Facce strane in questo Milan. In zona mista sia Galliani che i giocatori non erano affatto felici. Galliani in particolare si rifiuta di rispondere alle nostre domande. Sembra quasi dire: ‘No, non commento questo Milan’.”
Inoltre l’opinionista di Sky ricorda le parole di Galliani di qualche mese fa ad un evento: “L’ad rossonero su Inzaghi disse che aveva si un anno di contratto di un altro anno con il Milan, ma che come tutti gli allenatori, dipendeva dai risultati.”
Il giornalista di Sky Sport infine si sofferma anche sulla situazione relativa agli attaccanti rossoneri, tra cui il nuovo arrivato Mattia Destro che potrebbe diventare un caso: “Qualunque attaccante passi al Milan non fa per nulla bene. Destro ha giocato ieri appena 11 palloni. Forse aveva ragione Pippo quando giocava solo con il falso nueve. Penso che alla fine questo Milan era segnato per giocare in difesa e ripartire in contropiede.”
Di seguito ecco la foto di Sky Sport 24 in cui vengono analizzati i rendimenti degli attaccanti che hanno vestito la maglia rossonera in questa stagione con Inzaghi in panchina. Il confronto tra i gol segnati con il Milan e quelli segnata in precedenza o successivamente all’avventura in rossonero, sono impietosi.
Il rendimento degli attaccanti rossoneri con Inzaghi (Sky Sport)
Le prossime partite saranno decisive per il Milan e per Inzaghi. Secondo Di Stefano il destino di Inzaghi anche se appare ormai segnato, passa assolutamente dalle prossime partite. Il tecnico dovrà fare a meno ancora una volta dei suoi centrocampisti titolari che nella partita di ieri si sono nuovamente infortunati: “Problema al flessore sia per Montolivo che per De Jong.”
Poi ipotizza una probabile formazione per la prossima sfida a San Siro contro l’Hellas Verona: “La prossima partita potrebbe Inzaghi giocare col 4-3-3 con Cerci in avanti. Alessio ha sempre fatto bene nel campionato italiano, e bisogna necessariamente sfruttarlo. Le prossime 6 partite contro Verona, Fiorentina, Cagliari, Palermo, e Inter ci diranno che fine farà il Milan in questa stagione, e che fine farà Inzaghi.”
Redazione MilanLive.it
FONTE: MilanLive.it
Calciomercato, si lavora sull’asse Verona-Napoli: pronto il riscatto di Jorginho
Trattativa pronta per il riscatto di Jorginho: il mediano del Napoli sarà a breve riscattato dal Verona, che ne gestisce il cartellino
Fonte: Twitter – @sscnapoli
Il Napoli non si ferma: nonostante il suo principale obiettivo sia quello di monitorare attentamente giocatori talentuosi e d’esperienza che potranno tramutarsi in potenziali nuovi acquisti durante la sessione estiva di mercato, i partenopei si guardano intorno e vogliono conservare quel che di buono c’è già! Prima di pensare ad ulteriori new entry quindi, si lavora sull’asse Verona-Napoli per ufficializzare la situazione di Jorginho.
In attesa di eventuali sviluppi di calciomercato, la dirigenza azzurra ha intanto deciso di riscattare a titolo definitivo il giovane centrocampista Jorginho, approdato lo scorso gennaio al Napoli guidato da Rafael Benitez, del cui cartellino è ufficialmente proprietario l’Hellas Verona. Il mediano classe ’91 è stato infatti ceduto dalla società scaligera attraverso un prestito con eventuale diritto di riscatto e la cifra dell’accordo tra i due club si aggira intorno ai 4,5 milioni di euro, una somma che, seppur considerevole, è leggermente inferiore a quella versata dai partenopei per la prima metà del pagamento.
Sembrano ormai certe, secondo quanto riporta la “Gazzetta dello Sport”, le intenzioni del club gestito dal patron Aurelio De Laurentiis: a breve infatti si attende la conclusione definitiva della trattativa. L’imminente riscatto di Jorginho avverrà nonostante la decisione del Napoli di agire tempestivamente sul mercato estivo per acquistare un nuovo centrocampista di livello internazionale che possa ben figurare all’interno del 4-2-3-1, il modulo offensivo scelto da Benitez ed in cui il giocatore partenopeo, ad oggi, fatica ad emergere.
FONTE: SoccerMagazine.it
Milan, contro il Verona ultimo appello per Pippo Inzaghi: pronto Tassotti
di Salvatore Riggio
Archiviato il deludente pari del Bentegodi contro il Chievo, che ha fatto andare su tutte le furie Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, ieri è iniziata per Pippo Inzaghi l'ultima settimana da allenatore del Milan. Se sabato sera i rossoneri non dovessero conquistare i tre punti contro il Verona, nell'anticipo di San Siro, il tecnico sarà esonerato dopo una stagione senza risultati e gioco. Un'annata nefasta intervallata da qualche sporadica buona prestazione.
Ma a questo Milan alla deriva sono mancate continuità e identità. Senza non si può arrivare tra le prime cinque. Soprattutto se si pareggia contro squadre come Chievo, Empoli (due volte), Cagliari e Cesena impegnate nella lotta salvezza. In via Aldo Rossi stanno ormai studiando ogni strategia. In società sono orientati a puntare su Mauro Tassotti come traghettatore per poi convincere uno tra Vincenzo Montella e Roberto Donadoni a sposare la causa milanista. Arrivare ad Antonio Conte è praticamente impossibile in quanto il ct ha più volte spiegato di non volere lasciare la guida della Nazionale. I numeri sono eloquenti.
Il Milan ha conquistato 14 punti nelle prime 7 giornate, appena 20 nelle successive 18. E la vittoria in trasferta manca dalla sfida del Bentegodi contro il Verona: era metà ottobre, un girone fa. Tutto questo ha comportato malumori, liti e fastidi vari. L'atmosfera è pesante e anche Inzaghi è apparso nervoso. In un contesto del genere non poteva mancare la sfortuna: De Jong e Montolivo si sono fermati ancora per problemi muscolari. Non c'è pace per Inzaghi. Nemmeno nell'ultima settimana da allenatore del Milan.
FONTE: Sport.IlMessaggero.it
Pubblicato il: 5 marzo 2015
SIMONE BARBUTO
Serie A, Milan-Verona anticipo 26^ giornata: i probabili schieramenti, pronostico e quote
Sabato sera Inzaghi si gioca gran parte del suo futuro: vietato sbagliare contro il Verona.
Il sabato di campionato che aprirà ufficialmente la 26^ giornata di Serie A vedrà il Milan ospitare il Verona di Mandorlini (calcio d'inizio ore 20,45) subito dopo l'altro anticipo delle 18 tra Sampdoria e Cagliari: archiviato lo scialbo pareggio contro il Chievo i ragazzi di Inzaghi dovranno necessariamente ritornare al successo in quella che sembra - e che in caso di risultato negativo con tutta probabilità sarà - la partita decisiva per quanto riguarda il futuro dell'ex numero 9 sulla panchina rossonera.
Milan (e Inzaghi) ancora al bivio - Destinato a vivere ogni sfida da qui a fine campionato come fosse l'ultima da allenatore del Milan, Inzaghi si appresta a preparare il delicato match contro il Verona consapevole di avere un solo risultato a disposizione. La lunga serie di infortunati costringerà in ogni caso il tecnico a compiere diverse scelte obbligare: in difesa Paletta (tornato tra i convocati dopo l'infortunio) dovrebbe partire dal 1' al fianco di Alex, mentre a centrocampo il trio di titolari potrebbe essere formato da Poli, Muntari e Bonaventura; se poi l'opzione 4-3-1-2 sarà confermata il ballottaggio Honda-Cerci trequartista terrà banco fino all'ultimo, in attacco invece la coppia Menez-Destro pare essere l'unica certezza nella formazione di sabato.
Milan (4-2-3-1): Diego Lopez; Antonelli, Paletta, Alex, Bonera; Muntari, Poli; Bonaventura, Honda, Menez; Destro
Hellas in netta ripresa - Riportatasi a distanza di sicurezza dalla zona-retrocessione grazie al pareggio con la Roma e (soprattutto) al successo esterno di Cagliari, la squadra di Mandorlini vuole proseguire nella sua personale striscia di risultati utili e tentare di "sbancare" San Siro. Il tecnico del Verona sembra aver trovato finalmente la quadratura del cerchio, probabile quindi che sabato sera riproponga gran parte della formazione reduce dall'importante vittoria in terra sarda: ipotizzando dunque che il modulo possa essere ancora il 4-3-3, l'unico ballottaggio ad oggi sembra essere quello tra Nico Lopez e Sala, quest'ultimo comunque autore di una buona prova contro il Cagliari; a centrocampo probabile il reintegro di Obbadi tra i titolari, in difesa confermata invece la coppia Marquez-Moras al centro.
Verona (4-3-3): Benussi; Pisano, Marquez, Moras, Agostini; Obbadi, Tachtsidis, Halfredsson; Jankovic, Toni, Nico Lopez
Pronostico e quote - Nonostante il momento storico del Milan spingerebbe molte persone a puntare sul risultato positivo degli ospiti, secondo i bookmakers i rossoneri restano i favoriti rispetto alla vittoria finale (segno 1 a 1,65, X a 3,50, 2 a 5,75, 1X a 1,08, X2 a 2,20, 12 a 1,20 Paddy Power). Considerata la difficoltà del Milan nell'affrontare le cosiddette "piccole" davanti al proprio pubblico scegliamo di puntare sul segno X2 (2,20), in alternativa giochiamo l'over 2.5 quotato 1,80 volte la posta.
Pubblicato il: 5 marzo 2015
MARCO VERDINI
Sampdoria-Cagliari e Milan-Verona sabato 7 marzo: formazioni e consigli scommesse
Sabato 7 marzo vanno in scena gli anticipi della Serie A: Sampdoria-Cagliari e Milan- Hellas Verona.
È già tempo di pensare agli anticipi della 26.ma giornata di Serie A. Sabato 7 Marzo si giocheranno due partite: Sampdoria - Cagliari alle 18 e Milan - H. Verona alle 20.45.
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Simile anche la situazione dell'anticipo delle 20.45. Nonostante una stagione altalenante, il Verona di Mandorlini si tiene a distanza di sicurezza dalla zona retrocessione. Diversa la situazione in casa Milan, dire che i risultati di Inzaghi sono insoddisfacenti è una banalità. Nella sfida di San Siro perciò i rossoneri non possono sbagliare, anche un eventuale pareggio potrebbe rimanere indigesto a Berlusconi e Galliani. Tra le fila del Milan troverà spazio dal primo minuto Honda, il giapponese ha offerto un'ottima prestazione entrando in corsa al Bentegodi contro il Chievo; il centrocampo sarà invece privato di Montolivo e De Jong. Il Verona fa ancora affidamento a Luca Toni, il sempre verde bomber che continua a segnare goal pesantissimi.
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Probabili formazioni Milan - H. Verona
Milan (4-3-1-2): Diego Lopez; Bonera, Alex, Bocchetti, Antonelli; Poli, Van Ginkel, Bonaventura; Honda; Menez, Destro. In panchina: Abbiati, Agazzi, Paletta, Mexes, Essien, Muntari, Suso, Cerci, Pazzini. Allenatore: Inzaghi.
Verona (4-3-3): Benussi; Pisano, Marquez, Moras, Agostini; Ionita, Tachtsidis, Hallfredsson; Sala, Toni, Juanito Gomez. In panchina: Gollini, Marques, Sorensen, Rodriguez, Martic, Brivio, Obbadi, Greco, Campanharo, Jankovic, Fernandinho, Saviola, Lazaros, Nico Lopez. Allenatore: Mandorlini.
Consigliamo il doppio segno 1 ai nostri scommettitori. Rispettivamente pronostichiamo sia la vittoria del Milan (quota Snai 1,65), sia quella della Sampdoria (quota Snai 1,80).
Pubblicato il: 2 marzo 2015
LUCA DI BENEDETTO
Milan, il Verona rappresenta l'ultima spiaggia per Inzaghi?
Milan, Berlusconi molto nervoso, la gara contro il Verona decisiva per il futuro di Inzaghi?
Milan, Inzaghi si gioca il futuro già sabato sera Milan, Inzaghi si gioca il futuro già sabato sera
La crisi di gioco e di risultati del Milan è ormai conclamata da mesi. I rossoneri dopo aver avuto un inizio brillante di campionato collezionando due vittorie consecutive ai danni di Lazio e Parma, hanno poi intrapreso la strada della discontinuità. Numeri disastrosi, che candidano di diritto questo Milan ad uno dei più disastrosi dell'era Berlusconi. Ci troviamo di fronte ad una squadra che non vince in trasferta da ottobre, proprio contro la prossima avversaria, il Verona. La squadra di Inzaghi ha collezionato, negli ultimi 8 incontri di campionato, solamente 2 vittorie contro Parma e Cesena che occupano le ultime due posizioni nel campionato.
Berlusconi nervoso, diserta Milanello e valuta l'operato di Inzaghi
A quanto si legge sull'odierna edizione della 'Gazzetta', aldilà dei numeri, a turbare gli umori del Presidente rossonero, Silvio Berlusconi, sarebbe la crisi d'identità e di gioco della sua squadra. Un Milan che scende in campo quasi rinunciando a giocare e che non riesce ad arrivare al tiro più di 5 volte a partita. Basti pensare ad un altro numero negativo importante, la media gol della squadra nelle ultime 10 uscite si aggira intorno a 1 gol a partita, poco se si pensa che dal mercato i nomi più importanti arrivati in rosa sono stati proprio gli attaccanti. Alle dicerie sui malumori di Berlusconi, va aggiunto che il Presidente che da inizio stagione aveva come appuntamento fisso la visita del venerdì al centro sportivo di Milanello, nelle ultime 5 giornate ha disertato per ben 4 volte questa consuetudine. Le voci ufficiali parlano di impegni più importanti e in ultimo di una frattura al malleolo che ha impedito al patron rossonero di stare vicino alla squadra, i tifosi sul web però si dividono in due diverse interpretazioni. Da un lato troviamo i tifosi convinti di una lontananza dovuta all'imminente cessione del Milan ad altri proprietari, dall'altro lato si insiste sul fatto che Berlusconi si stia allontanando dall'attuale mister rossonero, Filippo Inzaghi. Sarà ancora una volta il campo a fare chiarezza sulle vicende, sabato sera i rossoneri saranno impegnati in un match cruciale per il prosieguo della stagione, che potrebbe decidere anche le sorti di Inzaghi. In caso di ribaltoni clamorosi, la squadra potrebbe essere traghettata fino al termine della stagione da Mauro Tassotti.
FONTE: It.BlastingNews.com
Milan, salvare il salvabile
Giorni di riflessione, giorni di riunione in casa Milan. Galliani chiama a raccolta l’intero staff, alla ricerca di soluzioni.
Salvare il salvabile, ancora, di nuovo. Il Milan sull’orlo di una crisi di nervi e non sarebbe nemmeno la prima volta, s’interroga sui numerosi problemi, mettendoci una pezza, o forse una strigliata. Adriano Galliani ha chiamato a raccolta, staff e squadra, cercando di serrare i ranghi, riportando ordine ed un briciolo di lucidità, basterà? Il Verona sarà la prossima tappa, di un viaggio tremendamente piatto, e troppo malinconico.
Brutto a dirselo, sopratutto a Marzo, figurarsi per la seconda volta consecutiva, doveva essere la stagione del riscatto ed invece, solo un laconico deja vu, in mezzo poca programmazione e tanta, troppa improvvisazione. Resta solo la zona Europa League, peraltro distante sei lunghezze, per recuperare almeno un briciolo di dignità, poi il futuro chissà, tutto sospeso, tutto tremendamente indefinito. Pippo Inzaghi intanto resta in sella, con il suo lavoro, con il suo milanismo, in bilico sui carboni ardenti, lontano parente di quel bomber famelico, sempre sul filo del fuorigioco.
Segno inesorabile del tempo che passa, ma sopratutto di un Milan che cambia, abbarbicato allo splendore antico, costretto ad abdicare in questo presente sadico quanto incolore. Verona sarà l’ennesima finale, per sperare che qualcosa cambi, per prendere tempo e magari rimandare, le tante, troppe questioni in sospeso, tra contratti e strategie, mai intraprese fino in fondo, se invece dovesse andar male, si parla di Tassotti traghettatore, in attesa di una nuova rivoluzione!
Troppe cose non tornano, una nebbia fitta, dalla quale non si riesce ad uscire, impenetrabile, per qualsiasi raggio di sole. Anche il più ottimistico dei tifosi, ha sollevato bandiera bianca, arrabbiati, perché no sconcertati, da questa situazione, più tragica che comica, senza più certezze, ma nemmeno speranze. Questo è il lato peggiore della medaglia, questo è il dato più preoccupante, la disaffezione di un tifo, capace di riempire San Siro, persino con la Cavese, in serie B, le colpe sono molteplici e sono di tutti, indistintamente, tanto poi paga sempre l’allenatore.
Il problema sta tutto, in questa massima ” salvare il salvabile“, frase inconcepibile se ti chiami Milan, se indossi questi colori. Rossi come il fuoco e nero come la paura che incuteremo agli avversari, cosa penserebbe Kilpin ora? Meglio non saperlo, intanto Forza Milan sempre e sopratutto ora, non si scherza, con le cose sacre.
Milan: trova le differenze con la partita d’andata
Milan – Hellas Verona di sabato sera è una realtà, completamente, diversa da quella con cui le due squadre si sono affrontate nel girone d’andata.
Un anno mette a referto 365 giorni o 366 se è bisestile per ben 12 mesi, suddivise in 4 stagioni. Si, lasciamo perdere i detti da bar come “non ci sono più le stagioni di una volta.” No, questa è la divisione classica di tutti quei bipedi senzienti che non hanno fatto del pallone uno stile di vite. Quest’ultimi, invece, hanno un modo completamente diverso per calcolare il passere del tempo. Infatti, il loro anno è, sempre, di 365 giorni, 12 mesi, ma al posto delle stagioni hanno un calendario di calcio che ne scandisce la loro vita. Il tutto in maniera molto semplice, perché diviso in andata e ritorno. Già, riavvolgendo il nastro e schiacciando stop prima della partita del Bentegodi contro l’Hellas la situazione era, leggermente, diversa da quella che circonda Casa Milan in questi giorni.
L’aria attorno al Milan è pesante come raramente lo è stato nel corso della storia del club di via Aldo Rossi 8. Roba che cozza tremendamente con questo sole che barrisce su Milanello. Nel centro sportivo si lavora per provare a fare meglio della sfida di sabato scorso ed è qualcosa che, in apparenza, non dovrebbe essere troppo complicato. D’altronde, Chievo Verona – Milan sono stati 90 minuti di uno spettacolo imbarazzante. Il tifoso rossonero non ha assistito ad una partita di calcio, perché non si può dire che quello sia giocare a pallone. Roba che il triplice fischio finale è stato accolto con più entusiasmo con cui Noè ha festeggiato il ritorno della colomba con il ramoscello d’ulivo. Peccato che, proprio, al Bentegodi, sponda Hellas, Inzaghi aveva convinto tutti che il suo Milan fosse sulla strada giusta. Infatti, riavvolgendo il nastro ad un girone fa la vita è, completamente, cambiata. Il Milan che entrava nella settima giornata del nostro campionato era una squadra che aveva infilato 1 sconfitta, 2 pareggi e 3 vittorie. I risultati, di certo, non mancavano e andavano a braccetto con un entusiasmo contagioso. L’aria in quel di Milanello era frizzantina come non lo era da anni. Insomma, il Milan di Pippo aveva toccato il suo punto più alto, proprio, laddove sabato ha sfiorato quello più basso. Sfiorato, perché non bisogna porsi limiti al peggio visto l’andamento delle ultime partite. D’altronde, è impossibile dimenticare i 90 minuti contro l’Hellas come è, altrettanto, difficile cancellare quelli contro il Chievo. Peccato che le differenze siano enormi. C’era un Honda in versione Re Mida, che non trasformava tutto in oro, ma in gol. C’era un faraone che non segnava, ma faceva segnare. C’era un Ignazio Abato che bruciava l’erba. C’era, persino, Essien che sapeva cosa fare con il pallone in quella domenica veneta. Unica costante è la disgrazia che ha colpito e colpisce chi porta la maglia numero 9, perché puoi impegnarti quanto vuoi, ma di palloni buoni per segnare non se ne vedono. Mattia Destro come Torres. Tornando al campo, quella vittoria in un caldo pomeriggio d’ottobre aveva portato i tifosi, persino, a cantare che “siamo in gita a Verona.” Coro che non si è, ovviamente, alzato sabato sera. La gita, d’altronde, sarebbe da organizzare a Lourdes per far si che avvenga il miracolo e sia riportata la luce ai piani alti di Casa Milan.
Insomma, Verona è tornata più che ad essere fatale, una cartina tornasole importante della stagione del Milan. Dai fasti di un pomeriggio che ha portato un treno di speranze ad una serata che ha spento, anche, le ultimi illusioni. Inzaghi, però, spera di ripartire sabato sera, proprio, dalla sfida contro l’Hellas Verona. La destinazione è un viaggio per provare a salvare qualcosa che, oggi, appare come irrecuperabile. Purtroppo non ci resta che viaggiare, perché la nostra vita è scandita dal rumore di un pallone che rimbalza.
Poli e Bonaventura sicuri titolari contro il Verona
Nuova partita, nuovo centrocampo. Inzaghi studia il migliore trio da schierare sabato contro il Verona. Poli e Bonaventura certi di una maglia da titolare.
Filippo Inzaghi sempre più in bilico. La sfida di sabato sera contro il Verona diventa decisiva per le sorti della sua panchina. Il tecnico rossonero dovrà assicurarsi la vittoria contro la squadra di Mandorlini, ma lo dovrà fare senza due pedine fondamentali del suo centrocampo. Nè Montolivo, nè de jong saranno disponibili per la partita del Milan di San Siro.
E allora, come riportato dal Corriere della Sera, Inzaghi sarà costretto a cambiare ancora interpreti. Poli è sicuro di una maglia da titolare, così come Bonaventura. Per l’altro posto Muntari-Essien e van Ginkel si giocheranno una posto dal primo minuto in quel di San Siro.
Squadra e mister a rischio…crisi di nervi!
Nuovo appuntamento con “Tacco Undici”, la rubrica curata da Claudia Elena Rossi.
Chievo e Verona, due squadre, due bandiere, uno stadio, una stessa città. Il capoluogo veneto questa settimana potrebbe rivelarsi lo spartiacque decisivo per le sorti rossonere, in primis quelle dell’allenatore. La prima tappa col Chievo ha riportato il Milan alla realtà, dopo una leggera euforia che si era elevata tra le menti ed i cuori dei tifosi dopo la vittoria e la prestazione convincente contro il Cesena. La partita di Verona ha portato ai rossoneri solo 1 punto, facendo perder loro un’occasione per recuperare l’Inter fermata dalla Fiorentina e per riportarsi timidamente un po’ più su in classifica, vista anche la sconfitta clamorosa del Napoli. I tifosi milanisti invece hanno dovuto ingoiare un ennesimo scialbo pareggio, un boccone anzi più che amaro se si considera le azioni offensive costruite dai ragazzi di Inzaghi e il gioco espresso, soprattutto dal centrocampo in avanti. A parte la traversa di Honda ed i salvataggi in extremis di Diego Lopez e di De Jong, il match di sabato sera è stato abbastanza noioso e frustrante. Ancora una volta Destro è rimasto solo per tutti i minuti in cui è rimasto in campo, ricevendo poco e nulla dai suoi compagni. Menez non era in una delle sue giornate migliori e Montolivo, al di là dell’infortunio, continua a non dare quel tocco di creatività e tecnica di cui il Milan necessita più di ogni altra cosa. La scelta di lasciare in panchina Cerci poi è apparsa decisamente discutibile: il numero 22 con la criniera ha dimostrato di aver bisogno di trovare la forma perfetta, ma per riuscirci deve giocare e non rimanere in panchina. Lui è uno dei pochi nella rosa rossonera attuale a saper saltare l’uomo, a velocizzare il gioco, a crossare, a fare assist e tiri in porta. Alla tecnica deve poter accostare una buona dose di corsa per tutti i 90 minuti, oltre che disciplina insieme ad un giusto pizzico di “follia” che negli anni ha dimostrato di avere.
Da sabato a sabato, il 7 marzo i rossoneri ospiteranno la squadra di Romeo e Giulietta, l’Hellas Verona. Non ci saranno baci né carezze però per i Diavoli che, ancora una volta in questa stagione, in una partita secca sono chiamati a giocarsi il tutto per tutto. Il rischio è quello di perdere il proprio comandante, oltre che la strada e i nervi. Nervi che sembra siano già in parte saltati a Mister Pippo visto quello che è successo in conferenza stampa dopo la partita contro il Chievo. Troppa tensione, troppi errori, troppi ultimatum. Di certo Inzaghi in questo Campionato non ha quasi mai potuto lavorare in serenità, in parte per colpa degli altri ma forse anche per colpa sua: l’uomo, anzi il calciatore che per più di un decennio ha sempre mostrato grande consapevolezza di sé, dei suoi mezzi, delle sue potenzialità ed ha sempre avuto ambizioni infinite, da allenatore è apparso spesso invece impaurito e indeciso. Inzaghi però continua a credere che qualcosa possa cambiare ed in fretta, lui non si è mai perso d’animo, anche se non si dà pace per il tonfo che ha subito il Milan dopo la sosta invernale. Il bel gioco in realtà e gli schemi tattici giusti non ci sono mai stati in questa stagione, ma bisogna riconoscere che i rossoneri prima della maledetta trasferta amichevole a Dubai qualche punto in più lo avevano fatto e soprattutto, anche per demeriti altrui, erano arrivati alle feste natalizie quasi da terzi in classifica. La prospettiva non era quindi certamente drammatica, anzi. Invece poi tutto è stato stravolto, come uno tsunami che ha portato via gambe, cuore e anima.
Inzaghi, dalla rabbia per un pareggio nel derby al “bicchiere mezzo pieno” di Verona
Le ultime dichiarazioni di Inzaghi non hanno basi logiche ma vorrebbero allontanare un esonero che sente sempre più vicino.
Che Inzaghi sia in difficoltà sul piano tecnico non ci sono dubbi: l’assenza di gioco e i continui cambi di modulo (contro l’Hellas Verona dovrebbe cambiare di nuovo) lo dimostrano. Non tutte le colpe sono sue ma dopo 25 giornate una certa identità doveva averla data. E la tesi per cui si pensa che non ci stia capendo più nulla è avvalorata dalle sue dichiarazioni al termine delle partite.
Nelle prime giornate rimarcava sempre che il Milan aveva il miglior attacco ma adesso non può più farlo perchè era dalla stagione 2006/07 che non segnava meno gol (33 contro i 35 attuali). Inzaghi, quindi, non è fuori dalla realtà. Allora come si può dire al termine dello 0 – 0 sul campo del Chievo che contro i veronesi non è facile giocare ma soprattutto che vede il bicchiere mezzo pieno? Ha ragione Inzaghi: la squadra oggi allenata da Maran è sempre stata ostica da affrontare sul suo terreno, ma questo non basta a giustificare una prestazione inguardabile e una sola vera occasione creata, per altro su spunto personale di un singolo (Honda). Nessuno pretendeva una goleada, ma una sofferta vittoria di misura doveva arrivare. Il bicchiere non può essere mezzo pieno.
Inzaghi non è fuori dalla realtà ma semplicemente in grande confusione. Lo dimostrano queste dichiarazioni e il paragone con quelle di pochi mesi fa. Quando il Milan andava abbastanza bene, era forte il rammarico per un pareggio nel derby, adesso, dopo un altro pareggio contro un’avversaria nettamente inferiore e in un periodo caratterizzato dagli scarsi risultati, esprime soddisfazione. Sabato sera Inzaghi ha anche detto che “nelle ultime due partite siamo migliorati”. Peccato che sono arrivati 4 punti sofferti contro Cesena e Chievo.
Insomma, siamo passati dal dispiacere per il pareggio in un derby equilibrato alla soddisfazione per un punto contro il Chievo al termine di una partita inguardabile. Non è possibile, quindi, che Inzaghi pensi veramente quello che dice e allo stesso modo non è vero che Inzaghi sia andato fuori di senno. Semplicemente è in grande difficoltà e le dichiarazioni che sta facendo nelle ultime settimane non hanno basi logiche ma servono per scacciare lo spettro di un esonero che sente sempre più vicino.
Milan-Verona: record in vista per i rossoneri?
La prossima partita potrà segnare un nuovo traguardo per il Milan, magra consolazione di un momento decisamente poco felice.
Parlare di record dopo le recenti prestazione fa certamente uno strano effetto, ma ciò non toglie che questo weekend il Milan potrebbe levarsi una piccola soddisfazione, seppur minima e quasi totalmente trascurabile rispetto al contesto in cui si manifesterebbe: la porta di Diego Lopez potrebbe, infatti, restare inviolata per la terza gara consecutiva, fatto mai accaduto fin qui nel campionato in corso. Un record stagionale in piena regola, dunque, anche se poco degno di onori considerando che arriverebbe solo alla 26esima giornata, quando il Diavolo sarà di scena a San Siro per il match contro un Verona che pare in ripresa. Non sarà semplice portare a casa i tre punti, considerando anche l’entusiasmo degli scaligeri (reduci dalla vittoria esterna contro il Cagliari) e il morale a terra della compagine milanista. Non subire gol potrebbe portare anche alla seconda vittoria in tre gare, terzo risultato utile dopo il tracollo contro la Juve, nonostante un gioco che tuttora sembra non esserci.
L’ultima (ed unica) volta che il Milan aveva messo in fila due partite in campionato senza prendere gol risale allo scorso dicembre, periodo d’oro rossonero, quando nè Napoli nè Roma erano riuscite a mettere la palla alle spalle di Diego Lopez: un traguardo senza dubbio importante, sia perchè conquistato contro due squadre di spessore, sia perchè raggiunto abbinando al risultato il bel gioco. Oggi, invece, le due gare senza subire reti sono quelle contro Cesena e Chievo, un 2-0 e uno 0-0 poveri di emozioni e di sorrisi, con poche occasioni create e poco spettacolo: un paragone impietoso, dunque, che non lascia spazio ad altre interpretazioni. C’è da vedere come reagirà la squadra ad un momento critico come questo, con risposte che erano attese nelle scorse settimane ma non sono mai arrivate, anzi…
Questa squadra sembra non trovare più il bandolo della matassa, e l’imbattibilità difensiva di queste partite è uno specchio bugiardo della situazione: il Cesena è notoriamente uno degli attacchi più sterili della Serie A ed era venuto a Milano per ripartire in contropiede, piano sventato dal sempreverde Bonaventura, con la partita che da quel momento in poi si è spenta per entrambe le squadre. Contro il Chievo, invece, è stata spenta fin dal fischio d’inizio dell’arbitro. E adesso tocca al Verona, con il recidivo Luca Toni di fronte, che già l’anno scorso punì due volte i rossoneri e che sicuramente vorrà ripetersi, ma soprattutto con la difesa rossonera più in emergenza che mai tra infortunati e calciatori fuori forma. Sarà questa la volta buona per ripartire? Poco importa del record, ciò che conta è portare a casa i tre punti.
Milan, pericolo giallo! Poli e Bonaventura diffidati
Poli e Bonaventura diffidati e a rischio squalifica per il match contro la Fiorentina. E con le assenze di Montolivo e De Jong, Inzaghi non è tranquillo.
Gli infortuni muscolari di De Jong e Montolivo hanno reso ancor più nera la trasferta di Verona di sabato col Chievo. Entrambi sicuramente salteranno le prossime due partite in programma per il Milan contro Verona e Fiorentina.
Un problema in più per Filippo Inzaghi, un problema in più per Bonaventura e Poli. Motivo? Semplice, entrambi i centrocampisti italiani sono diffidati e in caso di cartellino giallo contro il Verona sabato sera a San Siro, rischiano di non poter scendere in campo lunedì 16 nella gara in trasferta contro la Fiorentina.
Vedere in mezzo al campo la sciagurata coppia ghanese Essien-Muntari come contro la Juventus o il giovane flop Van Ginkel pronto per tornarsene al Chelsea, fa venire i brividi ai milioni di tifosi rossoneri. Milan, pericolo giallo contro il Verona. Bonaventura e Poli sono avvisati.
Esclusiva, M. Colombo: “Tassotti in stand-by per la panchina”
Monica Colombo parla in esclusiva a il vero Milanista di Mauro Tassotti e della panchina del Milan.
Monica Colombo, giornalista del Corriere della Sera e grande conoscitrice dell’ambiente rossonero, ha parlato in esclusiva a il vero Milanista. Di seguito le sue dichiarazioni alla nostra testata, che aprono in caso di risultato negativo nella prossima gara a San Siro con l’Hellas Verona alla possibile promozione in panchina di Mauro Tassotti. La collega ci ha rivelato che questa estate Tassotti poteva raggiungere Max Allegri, su suo invito, sulla panchina della Juventus come “secondo”.
Monica, negli ultimi giorni il vostro giornale ha seguito con grande attenzione l’evolversi degli eventi nell’ambiente tecnico a Milanello: ci ha colpito in particolare il disagio di Mauro Tassotti. Un anno fa con Seedorf accadde lo stesso, e poi…
“In questo caso per Tassotti pare si sia trattato di un momento di scoramento, dato che è emerso che Pippo Inzaghi ha un rapporto preferenziale con Andrea Maldera, all’interno dello staff tecnico. Unito a questo, vi posso dire che l’estate scorsa Max Allegri aveva proposto a Tassotti un ruolo come secondo alla Juventus, e forse questo ora genera qualche ripensamento sulle decisioni prese allora. Oggi però, a mio avviso, gli eventi e le ultime prestazioni del Milan, hanno fatto sì che Tassotti sia in una situazione di stand by, per assumere lui la guida dei rossoneri. Ovviamente in caso di un nuovo risultato e prestazione non convincente, già nella prossima partita col Verona”.
I tifosi milanisti sono eternamente grati a Inzaghi, eroe di tante battaglie. Se lei dovesse indicare un suo errore come allenatore, cosa non ha funzionato?
“Diciamo subito che la società sapeva che Inzaghi avrebbe potuto pagare uno scotto, passando dalla Primavera alla Prima squadra. Va detto che gli è stato creato intorno uno scudo, è stato protetto: Berlusconi è stato a Milanello quasi ogni settimana, così come Galliani che addirittura è venuto 3 o 4 volte all’interno della stessa settimana. Tutti noi siamo legati a Pippo, abbiamo condiviso tanti anni insieme, così come lo eravamo con Seedorf, e dispiace. Però, per onestà dei lettori che comprano ogni giorno il quotidiano in edicola, non possiamo che raccontare la situazione per quella che vediamo. Berlusconi pare molto deluso: sarà anche stato un caso, i motivi erano diversi, ma negli ultimi 5 venerdì è stato a Milanello solo in un’occasione. C’è chi non ne vuole parlare, ma tutti notano che il Milan da un punto di vista della tenuta atletica, non renda al pari delle altre squadre. I risultati, e quelli rimangono un dato basilare, dopo un inizio promettente, non ci sono più stati. Torres ha segnato solo un gol in rossonero ed è stato ceduto, ora all’Atletico ha già segnato tre gol e a avversarie di rango, come Real Madrid e Barcellona. Destro pare anche lui non ingranare, perché poco servito. Nel mercato invernale si è andati a tutti i costi su Cerci, ma anche lui non è titolare“.
Sono uscite voci sulla cessione del Milan da parte di Berlusconi. Che riscontri avete avuto?
“Sì, la notizia si è diffusa sabato scorso, ma direi che è stata subito smentita. Per la verità non è che Berlusconi non sarebbe favorevole a cedere delle quote, è che sino ad oggi le offerte che sono arrivate non hanno convinto nella cifra. In estate si era parlato di 300 milioni di euro offerti da Peter Lim per avere la maggioranza del Milan, in questi ultimi tempi ha parlato Bee Taechaubol con altre proposte. Il Presidente però, vorrebbe che entrasse un socio circa al 30% di quote, considerando una valutazione complessiva del Milan che dà lui di 1 miliardo di euro, e che sia anche interessato ad una partnership per il progetto Stadio. Mi ripeto, ma al momento nessuna offerta lo ha soddisfatto”.
Si ringrazia Monica Colombo per la cortese disponibilità.
Milan, con Inzaghi l’attacco non funziona
Mister Inzaghi, nonostante sia stato uno dei più grandi bomber della storia rossonera, non è riuscito a ripetersi in tal senso come allenatore, allestendo una squadra incapace di segnare con continuità.
Ogni giorno che passa mister Inzaghi si allontana sempre di più dalla panchina del Milan. I recenti risultati, oltre al gioco proposto, non sono assolutamente all’altezza di un club prestigioso come quello rossonero e la necessità di dare una forte scossa all’intero ambiente diventa, ora dopo ora, un bisogno sempre più impellente. Il pareggio del Bentegodi contro il Chievo, l’ultimo risultato negativo in ordine di tempo, sembra aver convinto finalmente la società a dare un ultimatum al proprio allenatore, fissato proprio nella gara casalinga contro l’altra squadra di Verona: l’Hellas di mister Mandorlini. Una squadra, quella dell’Hellas Verona, che viene da ben due risultati utili consecutivi e che, dunque, si presenterà al meglio a Milano per provare sottrarre più punti possibili ai rossoneri. Un match assolutamente da non sbagliare per il Milan: non solo per salvare mister Inzaghi, in procinto davvero di dover fare le valigie, ma soprattutto per tornare a dare un senso ad una stagione vissuta, fino a questo momento, in totale anonimato.
Uno dei dati statistici che più fa preoccupare i vertici societari del Milan è sicuramente quello relativo all’attacco: sono solo 35, infatti, i goal messi a segno dai rossoneri in campionato. Un dato davvero preoccupante se lo si paragona alle reti realizzate dai rossoneri negli scorsi anni, risultando essere il peggior attacco delle ultime stagioni del Milan. Solo nella stagione 2006/2007 il Milan fece peggio, mettendo a segno soltanto 33 goal in campionato: un’annata, però, davvero particolare, condita addirittura con la vittoria della settima Uefa Champions League. Nonostante il presidente Berlusconi, negli ultimi anni, abbia sempre investito nel reparto offensivo ritenendolo il più importante nel calcio moderno, nell’attuale stagione i rossoneri sono stati incapaci di fare dell’attacco il loro punto di forza, nonostante la voglia di Inzaghi sia quella di promuovere continuamente un calcio offensivo. Un dato che è andato peggiorando con il tempo, dal momento che, ad inizio stagione, il miglior attacco era detenuto proprio dal Milan.
Molto spesso, infatti, per prediligere gli acquisti nel reparto offensivo si sono trascurati gli altri reparti, meritevoli magari di maggiore attenzione. Un centrocampista di qualità, infatti, è l’esigenza primaria di questo Milan, dal momento che Montolivo è continuamente fermo ai box e Van Ginkel, fino a questo momento, è stato completamente incapace di mettere in luce tutte le proprie qualità. Nonostante gli arrivi, in ordine alfabetico, di attaccanti del calibro di Cerci, Destro, El Shaarawy, Honda, Menez, Niang, Pazzini e Torres, il Milan non è mai riuscito a mettere pienamente in luce le loro qualità, senza mai padroneggiare, come invece avrebbe dovuto, in fatto di goal realizzati nelle varie competizioni ufficiali. Molti dei sopra citati attaccanti, inoltre, avrebbero assolutamente le doti per fare bene ma purtroppo il gioco proposto da Inzaghi, come si è evidenziato negli ultimi incontri, sembra non premiare affatto gli inserimenti ed il lavoro svolto da esterni e punta centrale.
Il solo Menez, il miglior marcatore del Milan, è arrivato a segnare ben 12 goal in campionato, un terzo di quelli totali. Fatta eccezione per lui, il solo Honda si avvicina a questa cifra, con i sei goal realizzati ad inizio stagione. Troppo poco per i tantissimi giocatori offensivi presenti in rosa e, soprattutto, per loro qualità messe in mostra quando vestivano le maglie di altre squadre. Un problema assolutamente non da poco, visto che ad inizio campionato permise al Milan di agguantare quasi il terzo posto ed adesso, invece, lo porta ad essere addirittura nono in classifica, una posizione di assoluto anonimato per la qualificazione alle prossime competizioni europee. Pertanto, tutti i tifosi rossoneri non possono che augurarsi che questi numeri cambino al più presto, riuscendo finalmente ad esultare ai goal dei propri beniamini con maggiore continuità, tornando dunque ad ottenere risultati utili e vittorie in campionato. Tutto questo nella speranza di agguantare l’Europa League già in questa stagione, per salvare l’attuale campionato e gettare le basi per un nuovo progetto futuro.
Milan, è una media da retrocessione
Poche vittorie, molti pareggi e ko, nove punti nelle ultime nove gare: il ruolino dei rossoneri è da zona retrocessione. È un Milan piccolo così.
Altro che zona Europa, altro che continuità. Questo Milan viaggia a ritmi bassissimi, in campo come in classifica. La media punti della formazione di Pippo Inzaghi, infatti, dopo venticinque giornate di Campionato, è impietosa: 1.36 a partita, un dato sconcertante per un (top?) club come quello rossonero. E all’orizzonte non sembrano esserci spiragli. Dall’ultimo bis di successi (sei punti consecutivi contro Chievo e Hellas Verona) è passata un’eternità, o meglio, un girone. Da quel lontano ottobre, l’andamento è stato a dir poco imbarazzante. Tra scivolate e cadute, a volte rovinose, la vittoria è diventata quasi un tabu. Merce rara per questo Milan.
E nel 2015, il cammino è stato addirittura da retrocessione (o salvezza stentata, se preferite): due successi (tra l’altro contro l’ultima e la penultima della classe, senza brillare più di tanto), tre pareggi e ben quattro sconfitte. Appena nove punti in altrettanti match. Numeri da capogiro. Anzi, da mal di testa… Un ruolino non certo invidiabile, che il popolo milanista fatica a digerire, tra una dichiarazione entusiastica di Pippo e un commento di Adriano Galliani. Insomma, questa è la situazione. L’Europa non fa per il Milan, inutile girarci attorno.
Milanello, ripresa verso il Verona: la seduta
Il Milan torna sul campo di Milanello e lo fa per iniziare a preparare il match di sabato sera a San Siro contro l’Hellas Verona di mister Mandorlini.
Primo allenamento del mese di marzo per la squadra rossonera al Centro Sportivo di Milanello. Seduta pomeridiana per gli uomini di mister Inzaghi a partire dalle ore 14.45 per preparare al meglio la gara di sabato sera a San Siro contro l’Hellas Verona di mister Mandorlini, valida per l’anticipo serale della 26^ giornata di Serie A.
I rossoneri sono usciti a partire dalle 15.15 sul campo rialzato della struttura sportiva rossonera per svolgere lavoro atletico comprendente corsa, esercizi per gli arti superiori ed inferiori in corsa e poi il consueto stretching. Dopo questa fase di esercizi a secco, la squadra si è spostata sul campo centrale per svolgere lavoro sul possesso palla, declinato in varie modalità. Nel primo esercizio, possesso palla ad un tocco con jolly. In seguito possesso palla 6 vs 6 con due jolly e poi ancora possesso palla con le porticine su campo ridotto. Chisura d’allenamento con partitella a tema 7 vs 7: prima ad un tocco e poi a tocchi liberi.
Da Milanello è resa nota la condizione di due infortunati reduci dal match di sabato scorso contro il Chievo al Bentegodi: clicca qui.
Domani per la squadra di Super Pippo giornata di doppio allenamento a Milanello: al mattino a partire dalle 10.30 sul campo, al pomeriggio inizio dei lavori alle 14.45.
FONTE: IVM.IlCalcioMagazine.it
CALCIO | MILAN
Albertazzi: «Con l'Hellas serve pazienza»
Il terzino sinistro rossonero sembra aver smaltito l'infortunio che lo ha tenuto ai box per lungo tempo ed è pronto a tornare a disposizione di Pippo Inzaghi già da sabato contro i suoi ex compagni del Verona, squadra che lo ha lanciato in Serie A.
Nell'estate 2007 il Milan ha acquistato la metà del cartellino di Albertazzi sborsando 1 milione al Bologna
MILANO - Michelangelo Albertazzi dopo essere sceso in campo nel match di Coppa Italia contro la Lazio nel quale ha provocato il rigore decisivo, ha parlato quest'oggi al termine dell'allenamento ai microfoni di Milan Channel: «Sto bene e ho ricominciato oggi a correre sul campo. Mi sarebbe piaciuto esserci con il Verona, vediamo cosa mi diranno domani. Mi sento bene, sento la differenza rispetto a settimana scorsa. Settimana scorsa la lesione era ancora persa, ora si è chiusa. Sono pronto. Quando mi dicono di tornare ad allenarmi ci andrò».
MOMENTO ROSSONERO - Il rammarico per l'infortunio: «Sì, perchè nella partita di Coppa Italia ho subito una botta che non si è mai riassorbita e che poi ha portato alla lesione. Ora sto bene e sono pronto a tornare». I compagni e l'ambiente Milan: «E' un momento in cui dobbiamo trovare qualche risultato positivo. Lo spirito è giusto e anche la voglia di far bene c'è». Cosa trasmette la presenza di Galliani: «Ha trasmesso vicinanza. E' innegabile che a noi servono dei risultati positivi, ma dobbiamo essere consapevoli che abbiamo le capacità per ottenerli».
PASSATO GIALLOBLU - Sabato sera anticipo contro l'Hellas Verona, sua ex squadra: «E' cambiato tanto, son cambiati anche tanti giocatori rispetto all'anno scorso. Li vedo meglio adesso rispetto che a inizio campionato. Secondo me si sono ripresi poi Verona è una città che ti carica molto». Mandorlini è molto preparato: «Prepara sempre bene le partite, soprattutto quando gioca contro le grandi squadre. Speriamo che quest'anno ci riesca un po' meno e che noi riusciamo ad ottenere un buon risultato mettendoci del nostro». Come ottenere i tre punti sabato: «Sicuramente servirà tanta attenzione, determinazione cercando di non prendere gol, stando attenti alle loro ripartenze. Loro si chiudono dietro ma ripartono, dovremo stare attenti e avere pazienza».
CALCIO | MILAN
Milan, si ferma Poli: contro il Verona è emergenza centrocampo
Lavoro a parte per il centrocampista rossonero, unico ancora a disposizione dei tre titolari (Montolivo e De Jong sono infortunati). Contro il Verona Inzaghi sarà costretto a varare un reparto rivoluzionato. E intanto Galliani è tornato a Milanello per proseguire il lavoro con lo staff tecnico.
Poli, enneima vittima degli infortuni muscolari a Milanello
mercoledì 4 marzo 2015 - 22:47
MILANO - Non si può proprio dire che al Milan prendano le cose sotto gamba. Per il secondo giorno di fila, anziché alla pennichella pomeridiana, Adriano Galliani ha preferito dedicare il sacro momento del dopo-pranzo ad una chiacchierata impegnativa con tutti i responsabili dello staff tecnico. L’amministratore delegato rossonero ha raggiunto il centro sportivo di Carnago intorno alle 13.00 per proseguire nel suo lavoro con lo staff tecnico, atletico e medico della squadra rossonera con l’obiettivo, estremamente complicato da raggiungere, di trovare una soluzione al difficile - per usare un eufemismo - momento che sta attraversando la squadra di Filippo Inzaghi
TUTTI A RAPPORTO DA GALLIANI PER IL SECONDO GIORNO - Tra martedì e mercoledì, Adriano Galliani si è intrattenuto con i suoi interlocutori per ben quattro ore e mezzo, confermando quanto sia importante per la dirigenza un’immediata svolta tecnico-tattico-sanitaria del Milan. La prima riunione collettiva ha coinvolto, oltre a Filippo Inzaghi e il suo vice Mauro Tassotti, anche Tognaccini, Cesarini, Tavana e il dottor Mersseman. A seguire l’ad rossonero si è intrattenuto separatamente con tutti per approfondire i vari argomenti.
Pare addirittura, secondo una notizia riportata da La Stampa, che Adriano Galliani abbia fatto recapitare dodici lettere a tutti i membri dello staff tecnico del Milan, medico compreso. All’ordine del giorno, naturalmente, la questione infortuni e l’infermeria di Milanello ormai affollata come la metropolitana all’ora di punta.
SI FERMA ANCHE POLI - E a questo proposito destano preoccupazioni le notizie riportate da Sky secondo cui Andrea Poli oggi ha lavorato a parte e sembra in forte dubbio per l’anticipo di sabato a San Siro contro il Verona. Considerati gli infortuni degli altri due titolari del centrocampo rossonero (Montolivo e De Jong, anche loro fermi per problemi muscolari), c’è il rischio che Filippo Inzaghi sia costretto a rivoluzionare completamente il reparto nevralgico del Milan, proprio nella partita più importante dell’anno, quella del rischio esonero, per capirci.
L’ipotesi più credibile è che il tecnico rossonero possa arretrare Bonaventura tra i tre della zona mediana, con Menez a fare da trequartista e Cerci e Destro schierati in attacco.
Il problema grosso sarà trovare altri due centrocampisti all’altezza da schierare accanto a Bonaventura e, tra Van Ginkel, Muntari e Essien, non è che ci sia troppa scelta.
CALCIO - SERIE A
Milan, Suso: "Voglio fare la storia di questo club"
Dopo che il suo arrivo a gennaio sembrava fondamentale per le sorti del centrocampo rossonero, e dopo aver esordito contro la Lazio, Suso si è seduto in panchina senza poter contribuire sul campo
Suso è arrivato al Milan dal Liverpool che lo ha liberato a parametro zero
Intervistato a Milan Channel dopo l'allenamento di oggi, ecco le parole di Suso, eclettico centrocampista rossonero: «Sto proseguendo il mio adattamento nel calcio italiano, mi sto trovando bene con i miei compagni. E' un calcio diverso rispetto a quello inglese e spagnolo. Mi sarebbe piaciuto giocare qualcosa in più, sto cercando di capire bene i meccanismi di questo calcio e aspetto la mia occasione».
TREQUARTISTA - Visto per pochi minuti sull'out di sinistra, Suso si esprime sulla posizione preferita: «La mia posizione preferita è il trequartista. Negli anni passati ho giocato come ala destra, sinistra e come centrocampista. Sono a disposizione del mister». Importante l'aiuto dato da uno spagnolo come Diego Lopez: "Dal primo giorno che sono arrivato mi ha sempre aiutato. E' stata una persona perfetta. Ma anche gli altri compagni cercano di darmi consigli. E' un gruppo molto unito e cerchiamo tutti di darci una mano a vicenda".
FUTURO - Domenica arriva l'Hellas Verona: «Il mister cura sempre ogni dettaglio. Chiaramente lavoreremo in modo diverso rispetto a settimana scorsa. Abbiamo visto dei video e cercheremo di trovare delle contromisure. Quello che cerchiamo di fare è fare quello che dice il mister». Cosa farà Suso da grande: «Mi piacerebbe diventare un giocatore importante in questa squadra. Ho già giocato in una squadra importante come il Liverpool. Cercherò di fare di tutto per diventare importante per questa squadra».
CALCIO | SERIE A
Al Milan è rebus allenatore. E Galliani chiama tutti a rapporto
Sembrava che l’attuale tecnico viola fosse l’erede designato per la panchina rossonera del prossimo anno. Adesso invece, alla luce degli ottimi risultati della squadra toscana, appare difficile una separazione tra Fiorentina e Vincenzo Montella. Per il Milan, un problema in più da risolvere in fretta.
«Aspettatemi», sembra dire Montella. Messaggio rivolto a Galliani o a Della Valle?
MILANO - Ora il Milan è nei guai per davvero. Con Filippo Inzaghi che certamente non sarà riconfermato sulla panchina rossonera, sempre che riesca ad arrivare indenne fino alla fine del campionato, c’è la necessità di pianificare il futuro. Ecco perché Adriano Galliani è al lavoro da diverse settimane per trovare finalmente, dopo troppi tentativi andati a vuoto, un allenatore «vero» a cui affidare la rinascita dell’ex club più titolato al mondo.
Dalla lista dei tecnici avvicinati in qualche modo ad un destino rossonero (Conte, Klopp, Sarri, Ventura), il nome più credibile finora è stato quello di Vincenzo Montella. Innanzitutto perché al Milan hanno sempre avuto un occhio di riguardo per l’ex aeroplanino giallorosso, compreso lo stesso Silvio Berlusconi che non ha mai nascosto la sua stima per l’allenatore viola, e poi perché il percorso di Montella alla Fiorentina sembrava praticamente agli sgoccioli.
TRA MONTELLA E FIORENTINA SCOPPIA LA PACE - I dissidi con la piazza, sempre più infastidita dai continui richiami del mercato al proprio mister, e i contrasti con alcuni dei totem dello spogliatoio gigliato (Mario Gomez principalmente) avevano contribuito a rafforzare la visione di un Montella prossimo all’addio e nuovo allenatore del Milan. Adesso invece, complici gli ultimi esaltanti risultati della Fiorentina, la passione che sembrava sopita tra tecnico e tifosi si è riaccesa. La naturale conseguenza è che l’amore ritrovato tra Montella e Fiorentina pare abbia convinto il tecnico ad accantonare ogni ipotesi di separazione consensuale e a proseguire il proprio ciclo alla guida del club viola.
TUTTO LO STAFF TECNICO A RAPPORTO DA GALLIANI - A questo punto la situazione in casa Milan potrebbe farsi complicata. Il rapporto tra Filippo Inzaghi e il club di via Aldo Rossi è sempre più in bilico e le notizie che arrivano da Milanello in tal senso sono tutt’altro che rassicuranti. Proprio nella giornata di oggi infatti, l’amministratore delegato Adriano Galliani ha tenuto a rapporto i vertici dello staff tecnico rossonero per richiamare tutti alla massima attenzione e concentrazione. Obiettivo, migliorare il rendimento della squadra e tentare di dare una svolta alla stagione. Presenti alla riunione, durata circa un'ora e mezzo, l'allenatore Filippo Inzaghi, il suo vice Mauro Tassotti e i responsabili dei vari settori, il preparatore atletico Daniele Tognaccini, l'osteopata Marco Cesarini, da poco entrato nello staff, e il responsabile sanitario, Rodolfo Tavana. All’ordine del giorno un’analisi approfondita del delicato momento della squadra impegnata sabato con l’Hellas Verona. Allo studio quattro aspetti chiave del momento negativo del Milan: l’assoluta mancanza di gioco, la preparazione fisica della squadra, la necessità di prevenire i troppi infortuni e la gestione dei recuperi.
Basterà per salvare la stagione e il futuro di Inzaghi sulla panchina del Milan?
FONTE: DiarioDelWeb.it
Milan, verso il Verona: Menez sfiderà Toni
04 marzo alle 10:55
Sabato sera alle ore 20:45 il Milan di Inzaghi riceverà il Verona di Mandorlini. Ci sono due calciatori, delle rispettive squadre, che si stanno ben comportando in questa stagione e si tratta di Jeremy Menez da un lato e di Luca Toni dall'altro. Ecco il comunicato ufficiale tratto da acmilan.com:
Ventidue gol in due. Milan-Verona sarà sabato sera anche la loro gara: Jeremy Menez, 12 ret in Campionato, e Luca Toni, 10.
Menez aveva segnato 7 reti in 3 stagioni di Campionato alla Roma e 14 reti sempre in 3 stagioni al PSG. Al suo primo anno in rossonero, è già a quota 12.
Il campione del mondo italiano del Verona, invece, è già a quota 30 gol in 2 stagioni di Campionato al Verona. Anche lui al di sopra della media rispetto alle annate immediatamente precedenti l'avventura scaligera con Roma. Juventus, Genoa e Fiorentina.
L'ex Verza: 'Milan, Toni è il pericolo numero uno'
04 marzo alle 19:27
Il Milan sabato sera tornerà in campo dopo il brutto pareggio di Verona con il Chievo. Sulla strada che porta ai tre punti ci sarà l'Hellas Verona. Del match ha parlato un doppio ex, Vinicio Verza, ai microfoni di Milan Channel: "Arrivai in un Milan povero che poi tornò ai massimi livelli. Il gol che ho maggiormente nel cuore con la maglia rossonera è quello siglato contro l'Inter, nel derby a 5 minuti dalla fine. Il Verona è una squadra pericolosa, il Milan deve essere supportato dal pubblico. Toni è ancora il pericolo numero 1 e può mettere in difficoltà qualsiasi difesa. Una squadra come il Milan deve sempre giocare per vincere. Le potenzialità ci sono".
Jacobelli: se Berlusconi e Galliani lasciassero finalmente in pace Inzaghi
03 marzo alle 18:30
L'ultima pena inflitta a Inzaghi dal masochistico rapporto che lo lega al Milan, è il summit su infortuni e preparazione atletica, della freudiana durata di 90 minuti, tenutosi oggi a Milanello, alla presenza di Galliani. L'incontro sarebbe di normale routine in qualunque altro club, non in questo irriconoscibile Milan dove l'allenatore è sempre sulla graticola: un giorno scopre che se non batte il Verona, Tassotti si prepara a prenderne il posto per fare il traghettatore, essendo in realtà il prescelto Montella. No, invece torna Seedorf, tuttora a libro paga a 206 mila EURO netti al mese. Macché, arriverà Spalletti.
Poi c'è il lato veline di regime: una settimana sì e l'altra pure, sbattono Inzaghi sulle montagne russe. Prima del Cesena dicono che Pippo salterà sicuramente, se non batterà i romagnoli. Il Cesena viene battuto, ma arriva il pareggio di Verona con il Chievo e ricomincia la rumba: ora c'è il turno casalingo con l'Hellas e, si sa, c'è sempre una fatal o il fatal Verona.
Inzaghi sta pagando uno scotto pesantissimo al noviziato, ma non si sottrae alle sue responsabilità, riconosce i propri errori, continua a credere nel proprio lavoro, forse un po' meno nella squadra dove sono troppi quelli che deludono e lo deludono. Ma non è giusto che, sempre e comunque, debba essere lui il capro espiatorio, dopo tre anni e mezzo di mercati sbagliati, scelte sballate, risultati urticanti: 9 punti nelle ultime 9 partite, l'attacco mai così anemico dalla stagione 2006-2007, quella prima posizione lassù, nel lato destro della classifica che a milioni di rossoneri dà fastidio solo a vederla. Perché qui stiamo parlando del Milan, non del Vattelapesca e ai tifosi bisognerebbe parlare con chiarezza dicendo loro che la traversata del deserto non è manco arrivata alla metà.
Invece, il presidente onorario, il quale aveva voluto Seedorf, salvo farlo fuori dopo sei mesi, vive in un altro mondo, a giudicare dalle dichiarazioni rilasciate in queste mesi; il suo braccio destro, lo stesso che si era dimesso alla fine del 2013 salvo tornare sui propri passi, chiede lumi sulla preparazione atletica, raccomanda attenzione nel recupero degli infortunati e non smentisce che, se Inzaghi non batte il Verona, Inzaghi viene esonerato.
Sullo sfondo, una ridda di congetture smonta e rimonta il Milan che verrà: dall'improbabile acquirente thailandese ai soci arabi che entrerebbero, ma per costruire il nuovo stadio, all'ipotesi dell'azionariato popolare, alle indiscrezioni su Berlusconi che vende. Anzi no. Cerca un partner di minoranza, purché a comandare sia sempre l'ex premier.
Capite che, chiunque sieda sulla panchina del Milan, ogni santo giorno entra in questo tritacarne e, per quanto corazzato sia, se gli va bene, la sera ne esce ammaccato.
Andrea Distaso, uno degli ottimi esperti Milan di calciomercato.com, sostiene: il Milan non tira in porta, ecco perchè Inzaghi pagherà con l'esonero. Tesi ineccepibile considerato che, da quando conosce Berlusconi, Superpippo si è sentito fare una testa così sul giuoco, il fuorigiuoco, eccetera eccetera.
Ma, se Inzaghi rischia l'esonero perchè il Milan non segna, non dovrebbe essere esonerato anche chi ha preso quelli che non segnano? Torres, chi era costui?
Xavier Jacobelli
Direttore Editoriale www.calciomercato.com
FONTE: CalcioMercato.com
SERIE A
Milan-Hellas Verona: le probabili formazioni
VERONA Gomez (foto Alberto Fraccaroli)
verona.iamcalcio.it scritto il 06 Marzo 2015, ore 23:56
Dopo lo zero a zero al Bentegodi con il Chievo, il Milan cercherà il riscatto questa sera con l’Hellas Verona nell’anticipo delle 20 e 45. Anche perché c’è in ballo la panchina di Inzaghi. La squadra rossonera arriva infatti da un momento non proprio positivo, e come annunciato in settimana il tecnico rossonero si gioca il suo futuro proprio con i gialloblù del Verona. Milan che troverà però un Verona assai agguerrito, reduce dalla bella vittoria di Cagliari e pronto ancora una volta a dare del filo da torcere per portarsi a casa altri punti preziosi per la salvezza.
In casa Milan, Inzaghi dovrà fare i conti con le numerose assenze, e non bastasse anche Montolivo e De Jong vanno ad aggiungersi alla lunga lista degli indisponibili. In porta e in difesa molto probabilmente il tecnico rossonero riconfermerà gli stessi giocatori visti nelle scorse uscite mentre a centrocampo quasi sicuramente si vedrà Poli con Essien e Van Ginkel. In attacco il trio Bonaventura, Menez e Destro, anche se Cerci potrebbe prendere il posto da titolare ad uno dei tre.
In casa gialloblù invece Mandorlini porterà ancora una volta avanti il suo 4-3-3. Rafael ha recuperato ma con molta probabilità è Benussi a difendere i pali gialloblù; in difesa Pisano, Marquez, Moras (che è tornato regolarmente ad allenarsi con il gruppo) e Agostini o Brivio. A centrocampo invece Sala o Ionita, con Tachtsidis e Hallfredsson, mentre in attacco dovrebbero esserci Toni, Gomez e Jankovic.
PROBABILI FORMAZIONI:
MILAN (4-3-3): Diego Lopez; Bonera, Alex, Bocchetti, Antonelli; Poli, Essien, Van Ginkel; Bonaventura, Menez, Destro. Allenatore: Inzaghi.
HELLAS VERONA (4-3-3): Benussi; Pisano, Marquez, Moras, Agostini; Sala, Tachtsidis, Hallfredsson; Toni, Gomez, Jankovic. Allenatore: Mandorlini.
ARBITRO: Giacomelli di Trieste.
Lorenzo Morandini
Romulo all'Hellas, nulla di vero. E Campanharo merita di più
Campanharo in azione (foto A.Fraccaroli)
verona.iamcalcio.it scritto il 03 Marzo 2015, ore 17:40
Sembrava che a gennaio Romulo potesse tornare in gialloblù, ma a quanto pare non era tutto vero. A smentire tutto e tutti è l'agente dell'ex giocatore gialloblù oggi in forza alla Juventus, Firmino. In una intervista rilasciata a Tuttomercatoweb parla anche di Campanharo, un giocatore che dal suo punto di vista meriterebbe di più. Queste le parole rilasciate da Alex Firmino a TMW. Vero che Romulo poteva tornare a Verona a gennaio? "Non ho parlato con nessuno, ho discusso con Sogliano di altre cose ma la Juventus non lo ha mai trattato. Il futuro? Dobbiamo aspettare e valutare insieme a Paratici e Marotta". Ha portato in Italia, a Verona, anche Gustavo Campanharo. "Gli servono un po' di opportunità, non so perché non sta giocando più. Aveva fatto bene, stava bene ma ora non ha chances. Capisco Mandorlini, cerca di mettere in campo chi magari ha più esperienza, ma Gustavo sarebbe pronto per giocare. Lui me lo dice sempre: sta bene, sta dando il massimo".
Lorenzo Morandini
FONTE: Verona.IAmCalcio.it
Milan: ultimatum ad Inzaghi: decisivo il match contro il Verona
di Marco Deiana2 Mar 2015
Ultimatum del Milan per Pippo Inzaghi, l'ennesimo di questa stagione. Il tecnico rossonero è costretto a vincere contro l'Hellas Verona se vuole continuare l'avventura da allenatore del club milanista. Il pareggio esterno contro il Chievo Verona ha deluso - e non poco - la dirigenza rossonera. Ci sarebbe stato un lungo colloquio tra Berlusconi e Galliani, si sarebbe parlato soprattutto del futuro dell'ex tecnico della Primavera. Anche l'amministratore delegato milanista avrebbe perso la fiducia nei suoi confronti.
DECISIVO VERONA - A questo punto sarà decisivo il risultato contro l'Hellas Verona. Solo una vittoria potrebbe ridare fiducia all'ambiente. Un pareggio o - ancor peggio - una sconfitta sarebbe la fine di un progetto iniziato l'estate scorsa, ma mai decollato definitivamente. Le vittorie iniziali sono state soltanto illusione per i tifosi rossoneri. Ora seconda la dirigenza, Inzaghi avrebbe perso il controllo dello spogliatoio e proprio per questo motivo un suo esonero non è da escludersi.
IL SOSTITUTO - In casa Milan, in caso di esonero di Pippo Inzaghi, si pensa sempre ad un traghettatore fino al termine della stagione. Si è fatto il nome di Clarence Seedorf, ancora sotto contratto con il club rossonero, ma è da escludersi il ritorno dell'olandese, visti i rapporti non idilliaci con gran parte dello spogliatoio. Galliani pensa a Tassotti. Lo storico vice rossonero avrebbe così l'opportunità di guidare in prima persona il Milan e terminare in maniera dignitosa questa stagione.?
FONTE: 90Min.com
NEWS
Inzaghi sempre piu' solo. E i tifosi hanno nostalgia di Seedorf
Marco Avena - 02-03-2015
Lo 0-0 con il Chievo non ha fatto altro che peggiorare la situazione.
La società è delusa, il presidente Berlusconi ha preso le distanze (Leggi l'articolo) e ora Pippo Inzaghi si trova sempre più solo. Per la Gazzetta dello Sport la sua panchina è tornata a traballare (era mai stata stabile? ndr) dopo lo 0-0 contro il Chievo e se non dovesse vincere neppure contro il Verona potrebbe salutare in anticipo.
Intanto, come scrive oggi il Corriere della Sera, i tifosi rossoneri continuano i loro sfoghi sul web, i paragoni con il predecessore Clarence Seedorf si sprecano - l'olandese fece 35 punti in 19 giornate, Inzaghi ne ha fatti 34 in 25 - e il gioco continua a latitare.
E a rincarare la dose ci pensa Tuttosport: i malumori dello spogliatoio aumentano. Da Menez a Cerci e Destro, i giocatori non sono contenti del trattamento che ricevono. Detto di Berlusconi, anche Galliani ha smesso di parlare del tecnico.
Insomma, Super Pippo non sembra più tanto super...
FONTE: CalcioWorld.it
MILAN-VERONA: CENTROCAMPO A 2 O A 3? INZAGHI NON HA ANCORA SCELTO
Arianna Alborghetti 6 mar 2015
La delusione di Bonaventura, Inzaghi e Rami – fonte www.meladevice.com
Piena emergenza. È questo il cartello luminoso che lampeggia all’ingresso di Milanello. Registrati i sicuri forfait di De Jong e Montolivo per la partita contro il Verona ad Inzaghi non resta che creare una linea di centrocampo quasi inedita. Nel caso in cui volesse continuare con il 4-3-2-1 a contendersi una maglia da titolare sarebbero i ghanesi Essien e Muntari insieme all’olandese Marco van Ginkel, con Poli e Bonaventura ad agire da mezzali e due tra Honda, Cerci e Menez in supporto a Destro.
Un’ alternativa potrebbe essere l’utilizzo del tuttocampista Bonaventura sulla trequarti per far spazio ad un trio di centrocampo più difensivo, composto da Poli, Muntari ed Essien, schierati a protezione di una difesa che in questo periodo è parsa tutt’altro che imperforabile.
Non sembra invece rientrare nei piani di Inzaghi una mediana a due, utilizzabile sia nel 4-2-3-1 sia nel più classico 4-4-2 che prevederebbe, in ogni caso, l’utilizzo di Poli al centro e del duo Cerci-Bonaventura sulle fasce: questa opzione darebbe velocità, tecnica e versatilità alla manovra dato che entrambi possono altresì agire nella linea a tre dietro la prima punta.
Anche in questa situazione di emergenza le alternative ai titolari non sembrano mancare: dai muscolari Essien e Muntari al “ragionier” van Ginkel fino al leader della Primavera Alessandro Mastalli. L’unico elemento imprescindibile ad oggi sembra essere Giacomo Bonaventura: il 25enne ex Atalanta è una delle pochissime note liete della stagione rossonera, il solo in grado di abbinare corsa e qualità superiori alla media. A ogni modo il problema sembra riguardare più l’aspetto atletico che quello tecnico-tattico. Questo è il motivo per il quale sul banco degli imputati è finito anche lo staff di preparatori di mister Inzaghi: la squadra sembra soffrire qualunque avversario sul piano della freschezza e dell’intensità di gioco. E quando la qualità degli interpreti non è eccelsa ben sappiamo che l’aspetto atletico può svolgere un ruolo importante.
Abbiamo ancora negli occhi la prima Juventus di Conte che non annoverava tra le sue fila Tevez e Pogba ma era in grado di aggredire l’avversario per tutta la durata delle partite, senza tregua. La stagione sembra ormai compromessa ma è nelle difficoltà che si forgia il nucleo di una squadra vincente e tutti i tifosi milanisti sperano che dalle ceneri di queste due stagioni fallimentari nasca il Milan del futuro.
Federico Lena
PAROLA AL TIFOSO – MILAN, BYE BYE EUROPA. TROPPI PUNTI PERSI PER STRADA
Lorenzo Romagna 5 mar 2015
Per la rubrica, ampiamente dedicata ai supporter rossoneri, “Parola al tifoso”, oggi pubblichiamo la lettera di Roberto Sottocorno, appartenente al gruppo facebook ‘Milano-rossonera‘:
Ciao a tutti diavoli. Dopo la vittoria contro il Cesena, ecco l’ennesimo STOP (pareggio che sa di sconfitta) con una prestazione orrenda, grazie anche al Chievo che è stato in grado di difendersi molto bene. Ho visto una pessima partita, un primo tempo noiosissimo. Nel secondo, invece, un pelo meglio e peccato per la traversa di Honda. Chissà…se fosse entrata, avremmo visto un’altra partita. Mi sono piaciuti molto De Jong, Diego Lopez, Poli e Bonaventura. Quest’ultimi, purtroppo, essendo diffidati, in caso di ammonizione contro l’Hellas Verona, salterebbero la delicatissima sfida di lunedi 16 contro la Fiorentina. Speriamo in bene.
Come al solito, altri infortuni: Montolivo nel primo tempo e De Jong verso fine gara. Si parla di 15 giorni o più di stop, tanto che dovremmo riaverli a disposizione contro il Cagliari. Purtroppo non riusciamo a vincere due partite di fila, però non subiamo gol da altrettanto partite. Quindi, sarebbe bello se continuassimo a subirne sempre di meno (30 sono un pò troppi). Dopo aver sentito l’intervista di Inzaghi, sempre le solite cose, con molti miei fratelli rossoneri ci siamo chiesti come mai di tutti questi infortuni durante questi anni; nemmeno Cesena, Empoli ecc. ecc. ne hanno avuti cosi tanti. Saremmo curiosi di sapere come vengono svolte le varie preparazioni atletiche e, vedendo i risultati, pensiamo vengano svolte malissimo.
Molti, come me, non credono più all’ingresso in europa. Troppi punti persi e molte squadre che si sono rinforzate, ad esempio Lazio, Torino e Sampdoria. Speriamo di vedere un altro Milan, a partire da sabato contro l’Hellas Verona: un’altra squadra ostica. Ma soprattutto basta infortuni, non ne possiamo più.
Caro Pippo Inzaghi, ti faccio tanti auguri per il campionato, ma ti prego di tornare in campo. Ci manca un bomber, e mi manca troppo cantare “ohi ohi ohi, Pippo Inzaghi segna per noi”. Vi ringrazio per l’attenzione e sempre solo FORZA MILAN!
Roberto Sottocorno
PAROLA AL TIFOSO – DEGRADO MILAN, E’ CALMA PIATTA PURE A VERONA
Donato Bulfon 2 mar 2015
Per la rubrica, ampiamente dedicata ai supporter rossoneri, “Parola al tifoso”, oggi pubblichiamo la lettera di Pietro Riillo, appartenente al gruppo Milanistiblog.
Mister Inzaghi chiedeva continuità. Continuità di risultati. Una continuità che sa tanto di di aria priva di profumi. Scialbi e senza sapore. Neanche fossimo un piatto cucinato da qualche dilettante cuoco di Masterchef.
Ma ripartiamo (ancora) da qui. Dall’ennesimo punto di partenza travestito da punto di arrivo. Ma chi ci crede più?!? Dai, siamo sinceri… Io, no!
Non credo a niente di quello che viene dichiarato da chicchessia di provenienza Milanello. Da tempo mi ritengo un “fiero” disilluso. Uno di quelli che ha preso ormai coscienza del periodo degradante della nostra Milano, e che vede e piange, in silenzio, senza alcun accenno di emozione.
Il Milan visto a Verona riporta ad un calcio visibile ogni sabato sui campi di Serie B. Dopotutto con la media punti del Milan di “Super” Pippo, la sfida ai gialloblu era tutt’altro che una formalità, anzi, ci ha regalato le non-emozioni che solo una sfida per la lotta retrocessione può regalare. Inconcludenti e svogliati (a parte il solito Jack e Diego tra i pali).
Che questo non sia il Milan, lo avevamo inteso da tempo, con quel miscuglio di magone in gola e rabbia opprimente che non si può esprimere a parole. Ora però abbiamo un certezza. Questo non solo non è il Milan, ma francamente non ha nemmeno le sembianze di una squadra di calcio!
Il cuore dei tifosi è sempre lì. Tra quei ricordi che ci pugnalano da dentro. Il rosso ed il nero sono una fede che va oltre i risultati. Siamo i tifosi più romantici, noi! E saremmo tifosi di questi colori anche in Serie D. Questo, però, qualcuno dovrebbe capire che non potrà mai giustificare la pazienza che ogni settimana viene messa alla prova da mille umiliazioni. Ultimamente si tifa solo perché quello è il ruolo del tifoso. Si ricordi, chi di dovere, che oltre a tifare, il tifoso, dovrebbe pur poter gioire di tanto in tanto.
Pietro Riillo
@Milanistiblog
FONTE: PianetaMilan.it
Inzaghi 'salta' se non vince con il Verona
02 marzo alle 09:15
Tempi bui in casa Milan: dopo il brutto pareggio di Verona contro il Chievo, sulla squadra rossonera sono tornate a piovere critiche e malumori. Il responsabile maggiore, inutile negarlo, è ormai ritenuto l'allenatore, quel Filippo Inzaghi che doveva essere il salvatore della patria. E invece è ormai sulla graticola.
A FORTE RISCHIO - Secondo la Gazzetta dello Sport in edicola oggi, nonostante le conferme delle ultime settimane, Silvio Berlusconi sarebbe ormai stufo del "non gioco" proposto dal Milan, più che dei risultati (la tanto decantata Inter di Mancini ha solo un punto in più). Per questo motivo, qualora non dovesse arrivare una prestazione convincente in casa contro il Verona di Mandorlini, condita dalla vittoria, allora ci sarebbe l’esonero di Inzaghi e a quel punto la squadra finirebbe nelle mani di Mauro Tassotti, fino a giugno. La società di via Aldo Rossi rimprovera a Super Pippo la progressiva perdita di controllo del gruppo, che non sembra credere più nel suo progetto. I tifosi aspettano, la stagione è ancora lunga e di questo passo, sarà una lenta agonia.
FONTE: CalcioMercato.com
Milan, la fiducia in Inzaghi è quasi finita: vittoria contro il Verona o sarà esonero
Servono i tre punti contro Mandorlini, pronto Tassotti fino al termine della stagione
2 marzo 2015 10:19 - Stefano Vitetta
LaPresse/Spada
Altra delusione per il Milan. Nonostante il terzo risultato consecutivo il pareggio di Verona contro il Chievo viene considerato come una sconfitta. I tifosi non sono per niente soddisfatti del campionato fino a qui disputato e il Presidente Berlusconi non sembra più convinto della scelta di aver affidato la panchina a Filippo Inzaghi. L’andamento delle ultime partite è da retrocessione e non riuscire a superare squadre in lotta per la salvezza deve far riflettere. Nelle ultime nove gare i rossoneri hanno totalizzato un punto a partita, una media che porterebbe forse a una salvezza stentata. Il tecnico Filippo Inzaghi ha conquistato solo 8 vittorie: non accadeva da più di 30 anni, Sia Berlusconi che Galliani hanno ormai perso fiducia nell’allenatore e un esonero sembra possibile. Il match contro il Verona è determinante, bisogna conquistare a tutti i costi la vittoria. In caso di passo falso è pronto Mauro Tassotti che traghetterebbe la squadra fino al termine del campionato.
FONTE: CalcioWeb.eu
martedì 3 marzo 2015
INZAGHI E IL MILAN AD UN BIVIO
Idillio finito
E' sempre legato ai risultati il filo che lega Super Pippo alla panchina del Milan. Un successo contro l'Hellas Verona può garantirgli una settimana di relativa tranquillità, ma una sconfitta o anche un pareggio senza vigore e tenacia da parte della squadra, può costargli il posto. L'eterno secondo Mauro Tassotti, può prendere in mano la squadra e traghettarla fino a fine campionato. Il feeling tra il tecnico e la società è veramente agli sgoccioli, poiché la squadra non gira come ci si aspettava, anche alla luce dei tanti rinforzi arrivati a gennaio, ma i risultati tardano ad arrivare.
Con la sola vittoria di Milan- Parma per 3-1- del 1 febbraio 2015, dopo l'eliminazione per mano della Lazio dalla coppa Italia, si è continuato con la sconfitta la domenica successiva contro la Juventus per 3-1, il pareggio in casa con l'Empoli, la vittoria contro il Cesena per 2-0, il brutto pareggio contro il Chievo Verona di sabato sera per 1-1. Troppo altalenante questa situazione, molto brutto il gioco, tifosi che oramai gridano allo sfascio e criticano allenatore e dirigenza, giocatori non integrati in questo gioco che sembra poco studiato e non adatto, giocatori di classe pochi.
Milan senza continuità
Il miglior risultato per un allenatore è la vittoria e Inzaghi avrebbe potuto raccogliere quattro vittorie consecutive per rilanciare i rossoneri in campionato. Così non è stato finora e il calendario abbastanza favorevole ha prodotto molte delusioni. Adesso ci si aggrappa alla partita di sabato contro il Verona e il tecnico rossonero è costretto ad ottenere i tre punti.
Certa ormai la sua partenza a fine anno, la scommessa con due tecnici nuovi, Seedorf e Inzaghi, giocatori di classe ma non per questo vincenti nel guidare una squadra, così come Gattuso alla guida del Palermo, ha rimediato solo delusioni.
FONTE: Cervelliamo.Blogspot.it
Milan, Inzaghi sempre più solo: o batte il Verona o è finita
04/mar/2015 12.00.11
Sempre più lontano dalla dirigenza, Pippo Inzaghi vede ormai ridotte al lumicino le speranze di proseguire con il Milan fino al termine della stagione.
Gaia Brunelli Corrispondente Milan per Goal Italia
Questione di accerchiamento, perché ormai è di questo che si tratta. Tutta la dirigenza del Milan è sempre più lontana da Pippo Inzaghi. Ha deluso nella gestione della squadra e dei risultati ovviamente. La linea del club rossonero, comunque, resta la solita: l'allenatore è a rischio ma la volontà è quella di chiudere con lui la stagione, a meno di clamorose sconfitte.
Ecco, un dettaglio non da poco. In sintesi, se sabato sera il Milan non riuscirà a battere il Verona a San Siro, Inzaghi lascerà la panchina. Guarda caso, proprio il Verona torna a insidiarsi in uno dei periodi più difficili del Milan. Ma, al di là di corsi e ricorsi storici, la verità è che nessuno crede più in Superpippo, sempre più solo e sempre più destinato a non essere più un rossonero. Questione solo di tempo.
La società, nella figura di Berlusconi, a cui ora si è aggiunto anche Galliani, è delusa: la rosa messa a disposizione non è considerata da decimo posto, eppure quelli che scendono in campo si dimostrano lenti, impacciati, impauriti e senza idee di gioco. Questo l'aspetto che sta condizionando l'opinione nei confronti di Inzaghi che ora, da bandiera e ultimo baluardo dello stile Milan è passato ad allenatore inadeguato.
Come detto, la colpa maggiore è che la squadra tatticamente è confusa e disorganizzata. I cambi di sistema di gioco forse non aiutano, ma a mancare sono anche le motivazioni e la forma fisica. Altri due aspetti fondamentali del calcio moderno. Tutte queste cose messe insieme stanno ledendo la pazienza di Berlusconi, la cui continua assenza non è da considerarsi casuale.
Un altro fattore che scatenato l’ira dei piani alti è che da grande numero 9, Inzaghi non sia riuscito a sfruttare al meglio i numeri 9 messi a disposizione. E’ vero che la scoperta di un Menez prima punta ha strabiliato tutti, ma è anche vero che non può bastare. Però Inzaghi non è mai riuscito a trovare il modo di far convivere un attacco tra i migliori della serie A, almeno sulla carta. Fernando Torres ha segnato un gol al Milan, ma ne ha già segnati 3 al suo ritorno all’Atletico di Madrid. 2 i gol di Pazzini e 1 di Destro a un mese dal suo arrivo.
Ma il caso più eclatante, forse, è quello di Niang. E’ vero che il francese giocava poco anche con Allegri, ma l’aver già segnato due gol da gennaio con il Genoa qualche dubbio lo pone. Forse giocare in una squadra più organizzata e con idee di gioco ben definite, facilita il compito di tutti. Da qui la frustrazione della società. Tanto che qualcuno ha fatto anche il nome di Seedorf, ancora a libro paga. Quantomeno nei paragoni: Inzaghi in 25 gare ha fatto 34 punti, il Milan con Seedorf in 19 partite ne aveva presi 35 che però non salvarono comunque l’olandese. Detto questo, l’idea di un ritorno di Clarence è da considerarsi improbabile, più per una questione di apparenze e di conseguente figuraccia che per altro.
Quindi, se Inzaghi fallirà contro il Verona, Berlusconi si è convinto a lasciare la panchina in mano a Mauro Tassotti. Sarà lui il traghettatore che eventualmente porterà il Milan alla fine di una delle stagioni più deludenti della storia. Sicuramente lo è a livello di gioco. Come se non bastasse, ci sono anche i continui infortuni a non lasciare tranquillo nessuno. A questo punto, Galliani vuole provare a prendere in mano la situazione. A Milanello ha parlato con Inzaghi e il suo staff del gioco che manca, delle scelte tecniche e della vittoria necessaria. Con il preparatore Tognaccini e con il medico Tavana ha fatto il punto sulla condizione fisica facendo un discorso sulla prevenzione e sul recupero degli infortunati.
Intanto Inzaghi ha lavorato su un 4-3-1-2 con Destro e Cerci davanti e Menez trequartista. Primo perché l'input è recuperare psicologicamente Cerci, secondo perché Bonaventura dovrà giocare a centrocampo. Probabilmente insieme a Essien e Van Ginkel. Difesa con Bonera, Paletta, Bocchetti e Antonelli. Poli ha lavorato a parte, se non ce la fa è vera emergenza. Perchè la prospettiva è di dover far fronte, sabato sera, a ben 12 giocatori indisponibili. Troppi, per non valutare anche il lavoro dello staff tecnico e atletico. Insomma ora è davvero tutto in discussione. A Inzaghi servirebbe un miracolo per restare anche l’anno prossimo (visto che il suo contratto scade a giugno 2016) e cioè 13 vittorie su 13. Ma prima dovrà pensare a rimanere la prossima settimana e questo avverrà solo con un successo sul Verona. Altrimenti è finita.
Balla la panchina del Milan: i tifosi richiamano Seedorf, secco no da Arcore
02/mar/2015 13.50.35
I tifosi del Milan sognano il ritorno di Seedorf al posto dell'inviso Inzaghi. Berlusconi e Galliani scaricano SuperPippo ma da Arcore stoppano l'olandese.
Il vaso è colmo. Al Milan nessuno riesce più a difendere l'indifendibile. Anche se si chiama Pippo Inzaghi. L'ex bomber resterà nella storia rossonera come uno dei giocatori più vincenti a amati di sempre ma come tecnico la sua avventura sembra destinata a concludersi mestamente.
Durante il primo tempo di Chievo-Milan infatti anche il suo principale sponsor Galliani, come rivelato dal 'Corriere dell Sera' sabato per quasi tutta la frazione di gioco al telefono con Silvio Berlusconi, avrebbe di fatto scaricato il suo pupillo accusato di non riuscire a imporre il proprio gioco neppure contro squadre che lottano per non retrocedere e incapace di suonare la sveglia dalla panchina.
I progessi auspicati in campo d'altronde non si vedono e già la gara contro il Verona della prossima settimana potrebbe segnare così la fine dell'avventura dell'Inzaghi allenatore. Almeno al Milan. Milan che però non può ovviamente mettere sotto contratto un altro tecnico e fino a giugno sarebbe quindi affidato probabilmente all'attuale vice Tassotti, che però secondo 'Il Corriere della Sera' starebbe a sua volta meditanto le clamorose dimissioni.
Il tutto mentre sul web i tifosi rossoneri rimpiangono quel Seedorf ancora legato al Milan fino al 2016 ma sul ritorno del quale da Arcore è prontamente arrivato un secco no. Troppo tesi i rapporti tra le parti per pensare di ricurire, seppure per pochi mesi. Se non sarà più il Milan di Inzaghi, insomma, non sarà mai più neppure quello di Seedorf . Per il resto, si vedrà.
Inzaghi all'ultima spiaggia: batte il Verona o il Milan passa in mano a Tassotti
Il tecnico del Milan, Fillippo Inzaghi Getty Images
Redazione Goal Italia 02/mar/2015 08.10.00
Il pareggio col Chievo ha fatto nuovamente precipitare le quotazioni di Inzaghi, che ora sembra veramente ad un passo dall'esonero dal Milan: sarà decisivo il match col Verona.
Se la si vuol vedere secondo l'ottica del bicchiere mezzo pieno si potrebbe dire che il Milan ha inanellato il terzo risultato utile consecutivo, ma il pareggio a reti bianche contro il Chievo di sabato scorso è stata una totale delusione, per la squadra, per i tifosi e anche per il patron Silvio Berlusconi.
Nelle ultime tre partite, infatti, il Milan ha raccolto solo la vittoria col Cesena, mentre con squadre di medio-bassa classifica come Empoli e Chievo non è andato oltre il pareggio. Un ruolino di marcia che certo non può ritenersi 'da Milan'. E' però vero che il Milan di questi tempi è squadra dal grande passato ma dal presente non certo splendente. Anzi, il suo andamento nelle ultime nove partite è da zona retrocessione più che da zona Europa quali erano le sue ambizioni ad inizio stagione.
Con 4 sconfitte, 2 sole vittorie e 3 pareggi, infatti, nelle ultime nove gare i rossoneri hanno raccolto una media di un solo punto a partita. Un andamento seguendo il quale non si va molto lontano. Se poi si pensa che sono ben 6 le partite di campionato in cui il Milan, in queste prime 25 gare, non è riuscito a segnare, statistica che per vederla superata bisogna tornare indietro al 2009-10 quando furono sette le gare senza goal, ecco che si ha la percezione di come le cose, soprattutto in attacco, non funzionino nel modo giusto.
Pippo Inzaghi, che in queste 25 gare ha conquistato solo 8 vittorie, e di peggio non accadeva dalla stagione 1983-84 quando furono sette, non è ancora riuscito a dare un volto definito al suo Milan e la mediocrità del gioco messo in mostra contro il Chievo ne è stata l'ultima dimostrazione. Berlusconi, ma anche Galliani che lo ha sempre difeso, sembrano ormai non avere più molta fiducia nelle capacità di 'SuperPippo'. Inzaghi si è sempre detto sicuro di avere la fiducia della società, ma se il Milan fallirà per la seconda volta consecutiva la qualificazione europea Inzaghi sicuramente non proseguirà anche nella prossima stagione, nonostante abbia ancora un anno di contratto, la sua avventura sulla panchina rossonera. Anzi, si ha l'impressione che contro il Verona, sabato prossimo, suonerà per Inzaghi l'ultima campanella: se arriverà in ritardo all'appuntamento con la vittoria potrebbe arrivare addirittura l'esonero.
In questo caso, il Milan ha già a libro paga il tecnico che può fare da traghettatore fino al termine della stagione. Mauro Tassotti, il tecnico in seconda, già in passato è stato più volte accostato al ruolo di primo allenatore. Si era parlato di lui già la scorsa estate quando, a seguito dell'esonero di Seedorf, il Milan cercava un altro tecnico con un grande passato rossonero alle spalle.
Poi, la decisione era caduta su Inzaghi, che aveva fatto molto bene con la squadra Primavera. Ora, però, per il fedele Tassotti, che dal 2001 ha rivestito il ruolo di allenatore in seconda, con Ancelotti, Leonardo, Allegri, Seedorf e ora Inzaghi, con brevissime parentesi in cui aveva preso in mano la squadra in prima persona, potrebbe arrivare il momento tanto atteso.
FONTE: Goal.com
Chiamatelo Mister X
3 marzo 2015 18:00 Stefano Gianellini
Qualche anno fa, quando si parlava di Mister X, s’intendeva quel giocatore che avrebbe fatto la differenza nella sessione di calciomercato di turno. Non era mai chiaro chi fosse realmente, ma doveva essere un colpo ad effetto per impreziosire il Milan e far felici i tifosi rossoneri. Montolivo e Kakà lo sono stati rispettivamente nell’estate del 2012 e del 2013. Nel febbraio del 2015 però, intendiamo altro e gli indizi sono nello stesso titolo: Mister come Mister Inzaghi, mentre la X possiede un doppio significato. X come il simbolo del pareggio nella tanto cara amata schedina o come dieci in numeri romani. Dieci, come il numero di partite pareggiate dal Milan.
Ogni pareggio ha però una propria valenza, ovviamente non possiamo paragonare il risultato della gara dell’Olimpico contro la Roma a quello dello scorso fine settimana contro il Chievo. Entrambi valgono un punto, un punto guadagnato contro i giallorossi e due persi contro i gialloblù. Da quando Filippo Inzaghi siede sulla panchina milanista, ha collezionato anche otto vittorie e soprattutto sette sconfitte. Sono troppo pochi i punti conquistati dal Diavolo per ambire alle posizioni di vertice della classifica di Serie A. Gli altri pareggi milanisti sono stati contro l’Empoli e il Cesena alla quarta e alla quinta giornata, contro la Fiorentina e il Cagliari all’ottava e alla nona, contro la Sampdoria e l’Inter all’undicesima e alla dodicesima, contro il Torino e l’Empoli alla diciottesima e alla ventitreesima.
Il problema più grande di questo Milan è che non riesce a produrre gioco, crea poco e non riesce andare al tiro. I frequenti cambi di modulo durante una partita non sono un segnale confortante. E’ positivo non subire gol contro il Chievo, ma sarebbe stato un grave problema il contrario considerato che i veneti hanno il peggior attacco della Serie A. La prossima settimana contro l’Hellas Verona sarà una gara difficile, visto il successo dello scorso weekend in trasferta contro il Cagliari. I veneti hanno una delle peggiori difese del campionato, ma per quello che ha prodotto il Milan contro il Chievo in fase offensiva, l’impressione è che farà fatica a sfruttare questa debolezza.
Mandorlini (all. Hellas Verona): “Sabato a Milano sarà dura”
1 marzo 2015 16:30 Matteo Passeggia
Al termine della sofferta vittoria per due ad uno sul Cagliari, Andrea Mandorlini è stato intervistato da SkySport: Salvezza? E’ ancora molto lunga, con molte partite difficili. Non dovremo abbassare la guardia, già sabato a Milano sarà dura ma questo è stato un passo importante. Toni? Luca per noi è fondamentale e non è neanche nel suo momento migliore… Esperienza, presenza, gol, posso solo dire ‘lunga vita a Toni’, la sua testa fa la differenza”. Si prospetta dunque l’ennesima partita di sofferenza per Inzaghi ed i suoi ragazzi contro un Hellas in piena corsa salvezza ed in un ottimo momento di forma.
FONTE: SpazioMilan.it
20:13 | venerdì 06 marzo 2015
Sky: Milan, due dubbi per Inzaghi
Il tecnico rossonero non ha sciolto le riserve sulla formazione anti-Verona
di Antonio Parrotto - twitter:@AntonioParr8 © www.imagephotoagency.it
MILAN HELLAS VERONA PROBABILI FORMAZIONI - Domani sera alle ore 20:45 il Milan di Pippo Inzaghi giocherà in anticipo a San Siro sfidando l'Hellas Verona di Andrea Mandorlini. Il tecnico ha parlato oggi in conferenza stampa della sfida contro gli scaligeri valevole per la 26esima giornata ma non ha ancora sciolto alcuni dubbi di formazione.
I DUBBI - Si parte dal modulo. Confermato il 4-3-1-2 ma questa volta, Alessio Cerci partirà dal 1' minuto al fianco di Mattia Destro. Alle loro spalle Jeremy Menez. I dubbi di Pippo riguardano difesa e centrocampo. Nel reparto arretrato ballottaggio tra Paletta e Alex con il primo favorito per una maglia da titolare al fianco di Bocchetti. L'altro ballottaggio è tra van Ginkel (in vantaggio) ed Essien. Sicuri del posto i 'colleghi' Poli e Bonaventura.
16:25 | giovedì 05 marzo 2015
Ag. Bonaventura: «In estate lo volevano tre squadre»
Trattative vere e proprie con Inter e Verona
di Matteo Baldini - twitter:@Teo_Baldini © www.imagephotoagency.it
MILAN BONAVENTURA MARTORELLI - Giacomo Bonaventura, centrocampista arrivato al Milan nel corso dell'ultimo mercato estivo dopo ottime stagioni all'Atalanta, è apparso come uno dei pochi protagonisti positivi del campionato disputato fin qui dai rossoneri e Giocondo Martorelli, procuratore dello stesso Bonaventura, ha parlato ai microfoni di Milan Channel del proprio assistito e del trasferimento estivo in rosonero.
I RETROSCENA - In particolare Martorelli si è soffermato sulla possibilità che Bonaventura raggiungesse altre destinazioni. Queste le parole dell'agente: «Nel 2013 su di lui c'erano Juventus, Fiorentina e Napoli mentre la scorsa estate era seguito sempre dalla Fiorentina, dal Verona e dall'Inter. Vere trattative? Solo con Verona ed Inter». Martorelli ha dunque confermato il derby di mercato andato in scena sul finire dell'estate, prima del passaggio di Bonaventura sulla sponda rossonera di Milano.
15:21 | giovedì 05 marzo 2015
Milan, Albertazzi: «Contro il Verona con determinazione»
Il difensore ha smaltito l'infortunio muscolare ed è pronto a tornare
di Antonio Parrotto - twitter:@AntonioParr8 © www.imagephotoagency.it
MILAN VERONA ALBERTAZZI - Dopo aver smaltito il problema muscolare che lo ha costretto a saltare le ultime partite, Michelangelo Albertazzi, terzino del Milan, si prepara ad affrontare da ex la sfida in programma nel week-end tra il suo Milan e l'Hellas Verona. Sabato sera a San Siro i rossoneri ospiteranno la squadra di Mandorlini e Albertazzi, intervistato da "Milan Channel" ha parlato della sfida ai gialloblù.
LE DICHIARAZIONI - Così Albertazzi: «Sto bene, l'infortunio muscolare è ormai alle spalle e tra oggi e domani dovrei riprendere con i preparatori. A me piacerebbe essere della parita ma vediamo domani. Nella partita di Coppa Italia ho preso una botta che non ho mai smaltito perché avevo voglia di allenarmi e giocare e ciò ha fatto sì che mi si creasse la lesione. Il nostro momento? Dobbiamo cercare di trovare un risultato positivo per risollevarci. Il Verona si è ripreso, Mandorlini carica sempre l'ambiente, soprattutto prima delle grandi sfide, noi speriamo di vincere ma ci vorrà tanta determinazione».
08:36 | mercoledì 04 marzo 2015 Ts:
Milan, beffa Van Ginkel. C'è Bertolacci
Niente riscatto per l'olandese, ma va pagato
di Silvana Palazzo - twitter: @silvpalazzo Foto: www.imagephotoagency.it
CALCIOMERCATO MILAN VAN GINKEL BERTOLACCI - Chiamato a colmare il vuoto lasciato a centrocampo da Nigel de Jong e Riccardo Montolivo, Marco Van Ginkel è candidato per una maglia da titolare contro l’Hellas Verona, ma la sua avventura nel Milan sembra ormai volgere al termine. Il centrocampista, che ha raccolto cinque presenze in campionato ed una in Coppa Italia, bloccato per quasi 2 mesi per infortunio, è destinato a tornare al Chelsea. Van Ginkel, però, per il Milan rappresenta una doppia beffa: non solo ha dato un apporto scarso alla squadra, ma deve anche sborsare 1 milione di euro per il prestito oneroso. Come evidenziato da Tuttosport, se l’olandese avesse disputato almeno 20 partite, il Chelsea avrebbe restituito tra i 400 e i 500 mila euro per la sua valorizzazione, ma questa quota non potrà mai essere raggiunta dal calciatore, visto che mancano solo 13 partite.
IN ENTRATA – Nel futuro del Milan piuttosto c’è Andrea Bertolacci, trasformatosi in un regista di centrocampo. Tra gli osservati speciali c’è anche Mirko Valdifiori (Empoli), che ha già detto sì, ma il Milan non farà fatica a trovare un accordo con il Genoa per il centrocampista, visti gli ottimi rapporti tra l’amministratore delegato Adriano Galliani e il presidente del Grifone Enrico Preziosi. I due dovranno trattare il riscatto di Antonelli, fissato a 4,5 milioni di euro, poi discuteranno di Bertolacci, per il quale il Milan si giocherà la carta Niang.
10:21 | martedì 03 marzo 2015
GdS: Milan, Inzaghi cambia ancora
Il tecnico rossonero torna al 4-2-3-1, complici le assenze
di Matteo Baldini - twitter:@Teo_Baldini © www.imagephotoagency.it
MILAN INZAGHI - Una delle caratteristiche emerse con maggiore insistenza nel Milan targato Inzaghi, un Milan che non riesce a convincere, è senz'altro quella della scarsa continuità dal punto di vista del modulo e dell'impostazione tattica. Sono tanti i moduli diversi alternati dal tecnico rossonero, così come difficilmente Inzaghi ha potuto contare sugli stessi uomini tra una partita e l'altro, e secondo quanto sottolinea oggi La Gazzetta dello Sportla sfida contro l'Hellas Verona sancirà un ulteriore cambiamento.
ASSENZE DECISIVE - Inzaghi potrebbe far ritorno al 4-2-3-1 abbandonando il 4-3-1-2 utilizzato nelle ultime partite. L'indisponibilità di De Jong e Montolivo, in particolare, sarebbe la causa della decisione di Inzaghi, intenzionato peraltro secondo il quotidiano ad aumentare la spinta offensiva con particolare riferimento agli esterni, che nel 4-2-3-1 potrebbero esaltarsi.
20:46 | martedì 03 marzo 2015
Hellas Verona, Agostini: «Non mi aspettavo tanto calore a Cagliari»
Continua il difensore: «Quando sono andato via da Cagliari confesso che mi è scappata qualche lacrima»
di Massimo Balsamo - twitter:@Massimo_Bals ©imagephotoagency.it
HELLAS VERONA CAGLIARI AGOSTINI - Gara particolare per lui quella di domenica tra Cagliari ed il suo Hellas Verona per Alessandro Agostini, che ha trascorso gran parte della sua carriera in Sardegna. Ecco le sue parole a Radiolina, riportate da Cagliarinews24.com: «Qualcuno mi ha fatto notare che la situazione ambientale non era la migliore per andare a salutare il pubblico, ma mi è venuto dal cuore. Volevo salutare questa gente che è stata la mia gente per tanti anni. Si sono alzati ad applaudirmi ed è una sensazione che porterò per sempre dentro di me. Forse il più bel ricordo da quando sono professionista, ovunque guardassi c'era gente che batteva le mani per me e li ringrazierò sempre. Quando sono andato via da Cagliari confesso che mi è scappata qualche lacrima, anzi tante. In quel momento mi sentivo finito, sul piano professionale e umano. Poi piano piano ho capito che forse era meglio scegliere da solo quando smettere di giocare, senza dare soddisfazione a chi non mi voleva più. Ieri è stato l'epilogo di quella situazione, sono a posto».
ANCORA AGOSTINI - «Conosco l'affetto dei sardi ma non mi aspettavo tanto calore, non mi sono mai reputato un fenomeno ma solo uno che ha sempre cercato di dare il massimo. I cagliaritani questo lo hanno capito e io li ringrazio per tanto affetto. In campo ho giocato per il Verona, sono un professionista e sono fatto in modo tale da offrire sempre il mio contributo alla causa; ovvio che in cuor mio magari avrei preferito un esito più felice per i rossoblù, ma questo è solo un sentimento che non può e non deve ostacolare il lavoro in campo. A fine partita ho visto i miei ex compagni rattristati, io auguro con tutto il cuore alla squadra di risollevarsi. Credo che Conti possa essere il punto di partenza per la riscossa del Cagliari, in tanti anni non ho mai visto nessun altro dare sempre tutto per questa maglia come lui. Secondo me il Cagliari ce la farà, non voglio nemmeno pensare a ipotesi diverse. Il suo pubblico saprà sostenerlo a dovere, c'è sempre stato e ci sarà sempre. I senatori? E' una parola che non mi piace, ha un'accezione dispotica ma spesso i veterani sono semplicemente quelli che tengono di più alle sorti di una maglia».
11:55 | martedì 03 marzo 2015
Milan - Verona, probabili formazioni
Inzaghi perde De Jong e Montolivo, Mandorlini valuta Sala
di Alessandro Naimo - twitter:@AleNai13 ©imagephotoagency.it
SERIE A MILAN VERONA PROBABILI FORMAZIONI - Dopo il brutto pareggio col Chievo, il Milan riparte dal Verona. Gli uomini di Inzaghi scenderanno in campo a San Siro nell'anticipo di sabato 7 marzo, dove affronteranno alle 20.45 gli scaligeri di Mandorlini, reduci dalla vittoria di Cagliari. La gara, valevole per la 26^ giornata della Serie A 2014/15, sarà molto importante per entrambe le compagini: i rossoneri dovranno mostrare qualche passo avanti rispetto alla gara contro i clivensi, mentre i gialloblù vorranno racimolare almeno un punto per continuare la scalata verso la salvezza.
INFO UTILI - Inzaghi perde Montolivo e De Jong per sabato, entrambi infortunatisi durante il match col Chievo: i due si aggiungono ai già tanti indisponibili. In ogni caso, il tecnico rossonero dovrebbe confermare il 4-3-1-2 con Poli,Van Ginkel e Bonaventura protagonisti in mediana, e Honda sulla trequarti alle spalle di Menez e Destro. Ancora panchina per Cerci. Mandorlini, vittorioso a Cagliari, dovrebbe confermare difesa e centrocampo visti nel 4-3-3 proposto in Sardegna, mentre in attacco Juanito Gomez tornerà titolare. Jankovic si gioca con Sala l'ultimo posto disponibile al fianco di Toni. Da valutare infine Fernandinho (contusione) e Saviola (affaticamento).
MILAN (4-3-1-2): Diego Lopez; Bonera, Alex, Bocchetti, Antonelli; Poli, Van Ginkel, Bonaventura; Honda; Menez, Destro. In panchina: Abbiati, Agazzi, Paletta, Mexes, Essien, Muntari, Suso, Cerci, Pazzini. Allenatore: Inzaghi.
VERONA (4-3-3): Benussi; Pisano, Marquez, Moras, Agostini; Ionita, Tachtsidis, Hallfredsson; Sala, Toni, Juanito Gomez. In panchina: Gollini, Marques, Sorensen, Rodriguez, Martic, Brivio, Obbadi, Greco, Campanharo, Jankovic, Fernandinho, Saviola, Lazaros, Nico Lopez. Allenatore: Mandorlini.
DIRETTA/STREAMING - L'anticipo del sabato sera potrà essere seguito in diretta sulle frequenze di Sky Calcio, per il satellite, e di Mediaset Premium, per il digitale terrestre. Inoltre, gli abbonati potranno seguire Milan - Verona anche sulle piattaforme Sky Go e Premium Play.
PRONOSTICO - Vista la qualità del gioco espressa col Chievo, il Milan dovrebbe faticare non poco a portare a casa il risultato contro l'organizzato Verona di Mandorlini. Gli scaligeri sono in grado di poter impensierire i rossoneri a San Siro, e alla fine è probabile che le due squadre pareggino, portandosi a casa un punto a testa.
13:48 | lunedì 02 marzo 2015
SM: Milan, ultima chiamata per Inzaghi
La prossima partita sarà decisiva per il futuro del tecnico
di Andrea Bartolone - twitter: @andreabartolonefoto: © Imagephotoagency.it
MILAN INZAGHI VERONA - Pochissimi i punti raccolti finora dalla squadra di Filippo Inzaghi, allenatore del Milan, che sono poco meno di quelli raccolti da Clarence Seedorf nel solo girone di ritorno. Il tecnico rossonero sembra ormai abbandonato al proprio destino e non riesce a ribaltare una situazione che gli sta sfuggendo di mano. Dopo il pareggio scialbo maturato al Bentegodi contro il Chievo Verona, la prossima partita potrebbe essere decisiva per il futuro di Inzaghi sulla panchina del club rossonero, contro il Verona di Mandorlini.
LE ULTIME - Secondo quanto riportato dalla redazione di SportMediaset, infatti, Inzaghi rischia seriamente l'esonero in caso di esito negativo del match o anche solo di mancata vittoria contro la compagine di Mandorlini: l’alternativa per il futuro della stagione corrisponderebbe al nome di Mauro Tassotti, in modo da chiudere il campionato e ricostruire dalla prossima estate, porte assolutamente chiuse invece al ritorno di Clarence Seedorf.
FONTE: CalcioNews24.com
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Milan, col Verona Inzaghi dà spazio al tridente pesante
07.03.2015 17.37 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Si avvicina la sfida tra Milan e Verona e Inzaghi sembra aver sciolto ogni dubbio circa il tridente titolare: al Giuseppe Meazza dovrebbe esserci il tridente pesante con Cerci e Destro punte "vere" e Menez qualche metro più indietro. Dietro, senza Alex ancora infortunato, toccherà a Paletta e Bocchetti comporre il pacchetto centrale.
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Milan, Alex è di cristallo: 10 partite saltate da inizio stagione
07.03.2015 12.36 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
Il difensore del Milan Alex ha accusato ieri un affaticamento muscolare. Per questo motivo non è stato precauzionalmente convocato da mister Inzaghi per la gara di stasera contro il Verona. Quella contro i gialloblù sarà la 10a volta in cui il difensore brasiliano non è disponibile per problemi fisici, se contiamo anche le due partite contro Parma ed Empoli in cui è uscito dopo pochissimi minuti rispettivamente per una lesione alla coscia e per la frattura del setto nasale, riporta milannews.it
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Hellas, Toni su Inzaghi: "Pochi mesi fa l'avrebbero fatto presidente onorario"
07.03.2015 10.15 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
Dalle pagine de La Gazzetta dello Sport, il bomber dell'Hellas Verona, Luca Toni, questa sera avversario del Milan a San Siro, ha parlato dell'amico Filippo Inzaghi: "Guardo Pippo che da quando è sulla panchina del Milan sembra invecchiato di dieci anni, penso che pochi mesi fa l'avrebbero fatto presidente onorario e oggi lo contestano e mi dico: 'Ecco perché non farò mai l'allenatore'".
SERIE A
La fatal Verona a San Siro: Inzaghi deve vincere con ogni mezzo
07.03.2015 08.30 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Dal Chievo Verona all'Hellas: il palcoscenico non è quello del Bentegodi, ma ancora una volta i gialloblù potrebbero essere "fatali" al Milan o almeno al suo tecnico. Filippo Inzaghi ha fallito la prova del nove contro Maran e ora deve dimostrare di essere da Milan, di poter vincere almeno con una squadra in non grandissima forma come quella di Mandorlini.
"Vincere ad ogni costo e con ogni mezzo". Queste le parole del tecnico rossonero alla vigilia della sfida, una gara in cui non verrà toccato il 4-3-1-2 presidenziale ma dovrebbe essere aumentare ancora l'offensività della squadra, con due punte e mezzo contemporaneamente in campo per rompere il digiuno del reparto avanzato.
La zona Europa è molto distante, inutile pensare ad obiettivi poco concreti: Inzaghi deve convincere, crescere come tecnico e togliersi quell'aria triste che da tempo lo perseguita e che ha trasformato uno degli "esultatori" più esuberanti della storia in un mesto tecnico, sempre in bilico. Contro la storia, contro la sfiducia, Inzaghi vuole liberarsi dei suoi fantasmi in rossonero.
RASSEGNA STAMPA
Milan, Corriere della Sera: "L'orgoglio di Inzaghi oltre le voci di addio"
07.03.2015 07.43 di Marco Frattino
"L'orgoglio di Inzaghi oltre le voci di addio". Così Il Corriere della Sera fa il punto sul Milan, in vista dell'impegno di questa sera contro il Verona. Per provare a imporsi Pippo lancia Cerci, fortissimamente voluto in estate e poi a Natale, ma reduce da tre panchine; al suo fianco (davanti al trequartista Ménez) Destro che, fin qui, ha sul curriculum un solo gol rossonero ed è sembrato ancora poco integrato. Sull'esonero Inzaghi ha dichiarato ieri in conferenza: "Il mio sogno è poter allenare per vent'anni il Milan. Poi devo essere valutato per i risultati, non voglio mi tengano perché ho fatto bene da calciatore".
RASSEGNA STAMPA
Milan, Gazzetta dello Sport: "Inzaghi a rischio, col Verona punta su Destro"
07.03.2015 07.33 di Marco Frattino
La Gazzetta dello Sport in edicola questa mattina riserva spazio al Milan in prima pagina, titolando "Inzaghi a rischio, punta un Destro contro il Verona". L'ex romanista ho lo stesso score di Torres, Inzaghi si affida all'ex Roma per evitare una nuova figuraccia schierandolo nel tridente insieme a Menez e Cerci, potenzialmente devastante.
PROBABILI FORMAZIONI
Le probabili formazioni di Milan-Hellas - Cerci torna titolare, out Alex
Fischio d'inizio stasera alle ore 20.45. Diretta testuale, pagelle e voci dei protagonisti su TMW!
07.03.2015 06.33 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
Altra chance per il Milan di Inzaghi, al suo ultimo treno per restare aggrappato al gruppo di squadre in corsa per l'Europa. Non ci sono grosse alternative per il tecnico del Milan, nuovamente in discussione. Dall'altra parte c'è un Verona che arriva a San Siro con i tre punti guadagnati contro il Cagliari, fondamentali per allontanarsi dalla zona retrocessione. In 24 incontri disputati a Milano, l'Hellas non è mai riuscito a vincere, perdendo 15 volte e pareggiando nelle restanti 9 occasioni. Nel match di andata, al Bentegodi, i rossoneri si sono imposti per 3-1, grazie alla doppietta di Honda e l'autorete di Marques, mentre per i padroni di casa il gol della bandiera è stata siglata da Nico Lopez. Tra le due formazioni ci sono sei punti in classifica, gli uomini di Inzaghi ne hanno totalizzati 34 in 25 giornate, mentre sono 28 per gli scaligeri, negli stessi turni di campionati. L'ultimo pareggio è datato 1999/2000, 3-3 firmato da Shevchenko (doppietta), Albertini, Cammarata, Laursen e Apolloni.
COME ARRIVA IL MILAN - Torna tra i covnocati Abate, resta a casa per infortunio Alex. I grandi assenti però saranno De Jong e Montolivo, uno per problemi al bicipite femorale l'altro per il flessore. Assenti ancora Rami e Zapata, insieme a De Sciglio. Inzaghi giocherà con Bonera sulla fascia destra e Antonelli sulla sinistra, al centro potrebbe schierare Bocchetti e Paletta. Centrocampo quasi obbligato con Poli, Muntari e Bonaventura che arretra sulla mediana. In alternativa è pronto Van Ginkel per il ghanese. In avanti torna il tridente con Cerci, Destro e Menez.
COME ARRIVA L'HELLAS - Anche Mandorlini punta sul 4-3-3, in porta ancora Benussi, mentre in difesa dovrebbero giocare Pisano, Marquez, Moras e Agostini, quest'ultimo in ballottaggio con Brivio. A metà campo Sala, insieme a Tachtsidis e Hallfredsson. Il tridente avanzato sarà affidato al solito Luca Toni, leader e capocannoniere della squadra, insieme a Gomez e Jankovic. Indisponibile l'ex Valoti.
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Milan, Paletta ancora al centro della difesa di Inzaghi
06.03.2015 20.09 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Il forfait di Alex non lascia grandi alternative a Pippo Inzaghi, che per la sfida di domenica contro il Verona punterà ancora su Gabriel Paletta, di rientro dall'infortunio e pronto ad affiancare Bocchetti al centro della difesa. Davanti sarà ancora titolare Menez, con Cerci e Destro punte "vere" e il francese qualche metro più indietro.
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Marchioro: "Menez anarchico, ma lo farei sempre giocare"
06.03.2015 19.47 di Lorenzo Marucci
"Il problema dei rossoneri è semplice: non ci sono giocatori da Milan". Giuseppe Marchioro, tecnico di lungo corso, ha allenato in passato anche il Milan. "Non voglio sentir parlare di moduli - dice a tuttomercatoweb.com - non si può pensare che lo schema sia la panacea di tutti i mali. Contano le scelte intelligenti dell'allenatore. Nel calcio bisogna iniziare a semplificare".
E allora parliamo di qualche singolo: Menez. E' un giocatore discontinuo, lo farebbe sempre giocare come sta facendo Inzaghi?
"E' anarchico e fa spesso di testa sua, ma ha qualcosa in più degli altri. E' difficile da lasciar fuori, io lo farei comunque giocare sempre".
Anche Cerci lo farebbe giocare sempre?
"Lui è ancora più anarchico di Menez e non ha ancora dimostrato il suo valore, anche se è un calciatore di una certa caratura".
E domani col Verona che succede?
"Spero che vada tutto bene, perchè in caso di esito negativo per Inzaghi forse arriva la chiusura della sua esperienza in rossonero".
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Milan, Inzaghi pensa a chiamare Mastalli per il Verona
06.03.2015 14.39 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
Si prospetta un week-end di straordinari per Alessandro Mastalli. Il centrocampista e capitano della Primavera del Milan, infatti, dovrebbe essere convocato da Filippo Inzaghi per la partita di domani sera con il Verona mentre domenica mattina, alle 11, sarà in campo per guidare la squadra di Brocchi nel derby di categoria.
SERIE A
Milan, Inzaghi su Destro: "L'ho voluto io e poi tocca pochi palloni come me"
06.03.2015 14.16 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
Nel corso della conferenza stampa di oggi, Filippo Inzaghi ha parlato anche di Mattia Destro. "Gli ho detto di star tranquillo. Quando abitui tutti ad un gol a partita e non lo fai per due gare, ti criticano. L'ho cambiato a Verona perché in panchina avevo un giocatore importante come Pazzini. E poi Destro, nella Roma, toccava 20-21 palloni, quando giocava Menez davanti oltre 40. Sono caratteristiche dei giocatori, dobbiamo cercare di sfruttarle al meglio. Icardi tocca 18 palloni all'Inter a partita, ma anche io ne toccavo quanti Destro e sono uomini d'area e vanno serviti nel modo migliore".
SERIE A
LIVE TMW - Inzaghi: "Voci sull'esonero? Vado a testa alta, convinto delle mie idee"
06.03.2015 13.25 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
Filippo Inzaghi, tecnico del Milan, è in conferenza stampa alla vigilia della gara contro l'Hellas Verona. Una gara decisiva, spartiacque per il futuro non solo del tecnico rossonero ma anche delle ambizioni europee della formazione di Berlusconi.
Si parte dall'attacco del Milan. "Si è vista compattezza davanti, a Verona ci è mancata cattiveria nell'ultimo passaggio ma mi aspetto di fare una bella partita. Ne abbiamo bisogno ma abbiamo giocatori di grande qualità che hanno fatto una grande settimana. Possiamo dire tutto, ma ora conta solo il campo. Domani è una bella opportunità: vincendo, può essere un balzo in avanti sotto il punto di vista del morale e della classifica. Poche chiacchiere e tanti fatti".
Sul Verona. "Hanno Toni davanti, che gioca ancora a grandi livelli. So come giocheranno: di ripartenza, appoggiandosi a Toni. Serve tanto rispetto ma dovremo preoccuparci di giocare un bel calcio e c'è l'opportunità di farlo".
Sul rapporto col club. "La vicinanza con Berlusconi e Galliani mi rendono sereno, sono stati incontri costruttivi. Io voglio sempre migliorare, nell'incontro con lo staff ognuno di noi è stato portato a lavorare ancora di più, perché la società vuole il bene del Milan ed il nostro bene".
Sui successori e sulle mancanze di certezze per il futuro. "Non mi pongo il problema, per me prima di tutto viene la squadra e con questo la considerazione che la società ha di me. Sono stimolato a far sì che quel che hanno pensato di me quest'estate sia ancora attuale e mi pare che lo sia. Altrimenti non sentirei la società così vicina, la squadra mi segue ed ha voglia di far bene. Poi so che da tecnico del Milan sei sotto tiro ma non è un problema. Mi preoccupa solo che la squadra non si faccia influenzare, la società non gli ha mai imputato di non dare il massimo".
Su Cerci. "L'ho voluto io, ha giocato dieci gare in due mesi, è stato utilizzato. Ci può dare una grande mano, non ho ancora deciso se giocherà dall'inizio o in corso. Davanti non è facile scegliere, ho cinque giocatori importanti per tre posti ma dopo l'allenamento sceglierò e darà tutto".
Sull'influenza degli infortuni. "Non voglio che siano un alibi. Abbiamo una rosa all'altezza, anche se è chiaro che siano andati di pari passo con la nostra classifica. Abbiamo cercato di capire anche questi problemi, ma ogni infortunio ha una storia a sè. Abbiamo De Jong e Montolivo che vengono da situazioni particolari perché Nigel non ha fatto la preparazione ed in questi giorni ci siamo chiesti queste cose. E' difficile dare una risposta, ma con la Lazio in Tim Cup abbiamo avuto fuori sette giocatori per infortuni traumatici, una cosa forse mai successa nel calcio. Poi, per gli infortuni muscolari avuti, abbiamo cercato una risposta ma ognuno di loro ha una sua particolarità. Domani rientrerà Abate, De Sciglio è oramai recuperato, ritroviamo finalmente giocatori importanti e quel che è stato ci servirà da lezione".
Su Abate. "Sta bene e potrebbe essere convocato".
Sul possibile esonero. "Nello spogliatoio non arriva nulla, io sono abituato; quando uno fa il proprio lavoro come lo faccio io, posso girare a testa alta. Mi interessa poco di quel che si dice di me. Sono convinto delle mie idee e del mio modo di lavorare, sono sereno".
Sugli errori. "Li farò anche a sessant'anni, non solo adesso. Chi lavora sbaglia, chi non lavora non sbaglia. Sono seremo da questo punto di vista. Quando allenerò tra vent'anni, sbaglierò ancora, nessuno è infallibile. Il più bravo è chi sbaglia meno e cercherò di sbagliare di meno allora".
Sui risultati. "Se vinciamo due-tre partite a fila, e sono sicuro che accadrà, i giudizi cambieranno".
Su Destro. "Gli ho detto di star tranquillo. Quando abitui tutti ad un gol a partita e non lo fai per due gare, ti criticano. L'ho cambiato a Verona perché in panchina avevo un giocatore importante come Pazzini. E poi Destro, nella Roma, toccava 20-21 palloni, quando giocava Menez davanti oltre 40. Sono caratteristiche dei giocatori, dobbiamo cercare di sfruttarle al meglio. Icardi tocca 18 palloni all'Inter a partita, ma anche io ne toccavo quanti Destro e sono uomini d'area e vanno serviti nel modo migliore".
Su un cambio a fine stagione. "Io devo essere valutato per i risultati. Mi auguro che il Milan non mi tenga perché ho fatto bene da calciatore ma perché con me si possa creare un progetto a lunga durata. Lo sono e sono convinto di poter dare tanto al Milan, sono sereno e sono bravi perché mi lasciano lavorare con serenità. Il Milan, a prescindere dalle decisioni, sarà sempre nel mio cuore ma il mio sogno è allenare per ancora vent'anni il Milan".
Su Tassotti. "Mi spiace leggere di lui, non è giusto scrivere di lui. Io sono forte, gli attacchi personali non mi interessano ma l'ho voluto io e queste cose mi danno fastidio. Mi spiace per Mauro, è una persona straordinaria ed ho lottato un mese per farlo restare. Leggere che si vuole dimettere è strano. Criticatemi sulla parte tecnica, vi voglio far cambiare idea ma su queste cose c'è poco da dire".
Sul Milan un anno fa. "L'ho rivista quella partita con il Verona, penso che l'abbiamo preparata nel modo giusto e speriamo di fare una bella gara".
Sull'Europa League. "L'obiettivo è tornare a giocare un bel calcio e vincere partite. Ne abbiamo tredici, c'è tempo. Ne mancano ancora tante, c'è tempo a disposizione, tanti scontri diretti a San Siro e c'è l'opportunità. Starà a noi, serviranno tanti fatti d'ora in poi".
Sullo stress da calciatore e da tecnico. "Fare l'allenatore è bellissimo e la cosa più bella che ho capito in questi giorni complicati è che farò questo mestiere per vent'anni. Vi ringrazio delle critiche, mi avete convinto della mia voglia di far bene questo mestiere difficile. Ogni giorno, ogni partita, impari qualcosa ma dopo tanti anni non smetti mai. Penso a Novellino, per me un maestro, è stato esonerato a Modena eppure quanti anni è che allena? Anche i più bravi sono passati dagli esoneri, ma io sono sereno, i problemi nella vita sono altri. Il pensiero va ai nostri tifosi ed al nostro presidente, voglio regalar loro qualche bella partita e qualche bella soddisfazione".
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Milan, Inzaghi: "Destro deve stare tranquillo. Il lavoro paga sempre"
06.03.2015 13.07 di Lorenzo Di Benedetto Twitter: @Lore_Dibe88
Queste le parole di Filippo Inzaghi ai microfoni di Milan Channel prima della conferenza stampa di vigilia della gara contro il Verona: "Ho trovato molto positivo il fatto che il presidente e Galliani siano vicini a me e alla squadra, soprattutto Galliani che è venuto due giorni. E' venuto per rafforzare la mia posizione e trovare insieme le cause che in questo 2015 ci hanno portato pochi punti. E' stato un discorso positivo, speriamo che già da domani si veda. Siamo i primi che dobbiamo fare di più. Domani abbiamo una grande opportunità, giochiamo in casa e i te punti sarebbero importanti. Spero di giocare un bel calcio e di fare una bella partita. Affrontiamo gli avversari nelle loro condizioni, non è una scusa. Vorrei sempre comandare il gioco dal primo al 90'. Noi siamo i primi critici di noi stessi. Cerchiamo di fare sempre meglio. Destro? Gli ho detto di stare sereno. Le palla che tocca nel Milan sono le stesse che toccava nella Roma. Ha altre caratteristiche da Menez, sta facendo buone cose. Ha sempre fatto gol. In Italia se non segni per due partite sei in crisi non dobbiamo farci condizionare dalle voci. Gli allenamenti che facevamo ora sono sempre quelli di novembre. Il lavoro paga sempre. I tanti infortuni? De Jong e Montolivo meriterebbero discorsi a parte. Monto da capitano vero ha stretto i denti per dare una mano alla squadra. Non può avere una base per reggere molte gare. Potevamo saperlo. De Jong non ha fatto la preparazione, non ha mai avuto continuità. Spiace per noi e per loro. Quello che è stato l'abbiamo valutato. Abbiamo avuto una partita in Coppa con la Lazio abbiamo avuto 7 infortuni traumatici. Di solito te ne capitano 7 in 20 anni. Abbiamo giocatori importanti, non troviamo scuse. Domani dobbiamo vincere e son sicuro lo faremo".
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Alessio Cerci prova a conquistare Inzaghi, Galliani, Berlusconi e più in generale tutti i tifosi milanisti. Sabato sera contro il Verona infatti Pippo Inzaghilo manderà in campo dal primo minuto al fianco di Menez e Destro, con la speranza che possa arrivare anche il primo gol in rossonero. A centrocampo spazio a Poli, Van Ginkel e Bonaventura, anche se al posto dell'olandese potrebbe trovare posto uno fra Essien e Muntari. Dietro, qusi certi del posto Bonera, Alex e Antonelli, mentre per il posto accanto al brasiliano si sfideranno fino all'ultimo Mexes, Paletta e Bocchetti.
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Andrea Mandorlini studia la formazione per la delicatissima sfida col Milan. Davanti, ai lati di Toni, dovrebbero esserci Juanito Gomez e Bosko Jankovic, due degli uomini più in forma della rosa scaligera anche se Lazaros scalpita. A centrocampo Sala sembra in vantaggio su Greco e Ionita, non al meglio dopo la gara col Cagliari. Dietro, al fianco di Marquez, Moras in vantaggio su Sorensen. In porta, infine, confermato Benussi nonostante il rientro di Rafael.
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Michelangelo Albertazzi ha parlato ai microfoni di Milan Channel. Ecco quanto dichiarato dal difensore rossonero al canale tematico. Il terzino rassicura sulle sue condizioni fisiche: "Sì, sto bene e ho ricominciato oggi a correre sul campo. Mi sarebbe piaciuto esserci con il Chievo, vediamo cosa mi diranno domani".
Su cosa trasmette la presenza di Galliani: "Ha trasmesso vicinanza. E' innegabile che a noi servono dei risultati positivi, ma dobbiamo essere consapevoli che abbiamo le capacità per ottenerli"
Sul Verona: "E' cambiato tanto, son cambiati anche tanti giocatori rispetto all'anno scorso. Li vedo meglio adesso rispetto che a inizio campionato. Secondo me si sono ripresi poi Verona è una città che ti carica molto".
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Milan, Poli regolarmente in gruppo
05.03.2015 14.21 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
Andrea Poli ha svolto regolarmente l'intero allenamento con il resto dei compagni. Lo riporta Milan Channel. Il centrocampista rossonero è quindi recuperato a tutti gli effetti in vista dell'anticipo di sabato sera contro il Verona.
RASSEGNA STAMPA
Il Corriere di Verona e le panchine di A: "Ora Mandorlini è il più longevo"
05.03.2015 08.33 di Pietro Lazzerini
Il Corriere di Verona e le panchine di A: "Ora Mandorlini è il più longevo"
L'esonero di Colantuono dalla panchina dell'Atalanta, ha cambiato le gerarchie tra gli allenatori con la più lunga permanenza alla guida di una squadra dell'attuale campionato. Il Corriere di Verona titola: "Il più longevo ora è Mandorlini". Il tecnico gialloblu siede sulla panchina del club da quattro anni e mezzo tra gioie e sofferenze e con le ultime due gare di campionato ha anche allontanato le voci di un possibile esonero.
ALTRE NOTIZIE
Milan, per Van Ginkel altro gettone da titolare dopo più di un mese
04.03.2015 23.43 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
Filippo Inzaghi, costretto a fare i conti con gli infortuni di Montolivo e de Jong, sarà obbligato a rivedere la mediana rossonera. Contro il Verona, dal primo minuto, potrebbe tornare Marco van Ginkel: l'olandese non gioca titolare dalla trasferta dell'Olimpico contro la Lazio dello scorso 24 gennaio.
SERIE A
Antonelli: "Appena rientreranno tutti gli infortunati vedrete il vero Milan"
04.03.2015 22.43 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
Luca Antonelli ha parlato in occasione del meet&greet rossonero al Milan Store ai microfoni dei giornalisti presenti, ecco quanto riporta milannews.it.
Sull'importanza dei tifosi: "Sicuramente i tifosi sono fondamentali per la nostra rinascita. Due pareggi per noi non sono niente, siamo il Milan e dobbiamo puntare unicamente alla vittoria per tornare subito in Europa".
Sull'accoglienza dei tifosi: "Sono milanista sin da piccolo, l'ho sempre detto. Andavo a vedere il Milan allo stadio. Son contento dell'inizio un po' meno dei risultati della squadra".
Sulla vicinanza della società dimostrata da Galliani: "Ci dimostra tanta vicinanza, sono arrivato un mese fa, ho trovato un gruppo molto unito che ha voglia di uscire da questo momento".
Su cosa sia successo al Milan: "L'inizio della stagione è stato molto positivo, poi ci son stati 12 o 13 infortunati. Quando rientreranno tutti torneremo il vero Milan".
Se lo spogliatoio è con Inzaghi: "Remiamo tutti dalla sua parte, perchè il mister è molto preparato e sappiamo che ci farà uscire da questo momento difficile".
Sul primo mese al Milan: "Ho anche segnato all'esordio, però non sono arrivati i punti che volevamo perciò dobbiamo migliorare".
Sulla condizione rispetto a quella dei compagni: "Li ho trovati bene, anche con i dati, corriamo sempre più degli avversari. Ci manca l'ultimo passaggio, il gol e poi arrivano tutte le critiche di conseguenza.
Sul diventare capitano: "Io penso solo a lavorare sodo, ci sono giocatori che sono qui da anni che meritano più di me, non ci penso ora"
Su cosa si sente di dire ai tifosi: "Daremo tutti il 100% e usciremo da questa crisi".
Sulla partita con il Verona: "E' una partita dificicle, poi c'è una campione come Toni che può risolverla da un momento all'altro. Noi vogliamo portare a casa i tre punti perchè sono fondamentali per la nostra classifica".
Sull'obiettivo stagionale: "Per noi sono 13 finali, cerchermo di fare più punti possibili per tornare in Europa".
Sulle cose non riuscite in partita come in allenamento: "Noi ci prepariamo al meglio in allenamento cercando di farle anche in partita, non sempre è possibile perchè c'è anche l'avversario, se continuiamo su questo passo ci torneremo delle soddisfazioni".
Sul pensiero alla Nazionale: "Non ci penso per il momento. Spero che facendo bene con il Milan spero venga di conseguenza anche la Nazionale".
ALTRE NOTIZIE
Milan, ag. Bonaventura: "Nel giro di due-tre anni può migliorare tanto"
04.03.2015 21.07 di Cristina Guerri
[...]
Sulla verità sulle voci che volevano Jack prima del Milan: "Sì è vero, Juventus, Napoli e Fiorentina nel 2013 erano interessate a Giacomo, poi nell'anno che poi lo prese il Milan sempre la Fiorentina, il Verona e l'Inter avevano chiesto informazioni su Jack. Non è mai nata una trattativa, se non con il Verona e con l'Inter. Sean Sogliano mi ha sempre manifestato grande stima nei confronti di Giacomo. L'avrebbe portato ovunque".
[...]
LE STATISTICHE
Milan e Verona, quant'è difficile vincere due gare
04.03.2015 18.16 di Redazione Footstats Twitter: @FootStatsCalcio
Il Milan di campionato non ha mai subito sconfitta casalinga per mano dell'Hellas Verona. Anzi, gli scaligeri mai hanno vinto al Meazza se oltre al Milan conteggiamo anche i precedenti in Serie A contro i cugini nerazzurri.
Attenzione però, ché qualche mese la trasferta meneghina dell'Hellas terminò col risultato di 2-2.
Inzaghi sarà l'allenatore della gara numero 2.700 dei rossoneri nella Serie A col girone unico. E' sotto esame poiché non riesce più a vincere due gare di fila da un intero girone (l'exploit riuscì proprio contro Chievo ed Hellas all'andata). Ma Mandorlini, se possibile, è messo pure peggio perché due successi senza soluzione di continuità sono arrivati per l'ultima volta fra la seconda e la terza giornata.
Anzi, dopo ad ogni vittoria (sesta, 15esima, 18esima, 20esima e 25esima) è seguita sempre una sconfitta (settima, 16esima, 19esima e 21esima).
CONFRONTI DIRETTI A MILANO (SERIE A E SERIE B)
25 incontri disputati
16 vittorie Milan
9 pareggi
0 vittorie Hellas Verona
42 gol fatti Milan
15 gol fatti Hellas Verona
PRIMA SFIDA A MILANO (SERIE A)
Milan-Hellas Verona 2-0, 31° giornata 1957/1958
ULTIMA SFIDA A MILANO (SERIE A)
Milan-Hellas Verona 1-0, 20° giornata 2013/2014
ALTRE NOTIZIE
Milan, Abate e Albertazzi a parte. Corsa leggera per Honda
04.03.2015 16.22 di Pietro Lazzerini
Giornata di scarico per i ragazzi di mister Inzaghi in vista della sfida contro l'Hellas Verona di sabato sera alle 20.45 a San Siro. Dopo il doppio allenamento di ieri, la squadra rossonera oggi ha fatto esercizi di scarico in palestra.
Singoli: lavoro atletico personalizzato per Abate e Albertazzi. Corsa leggera per Honda.
SERIE A
Napoli, si continua a puntare su Jorginho: pronto il riscatto dal Verona
04.03.2015 09.18 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Nonostante l'intenzione di intervenire sul mercato in estate per un centrocampista di livello internazionale e le difficoltà riscontrate nel 4-2-3-1 di Benitez, il Napoli intende continuare a puntar su Jorginho. L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport riferisce che il club partenopeo riscatterà il classe '91 dal Verona per circa 4,5mln di euro, cifra leggermente più bassa rispetto a quella versata ai gialloblù per la prima metà.
RASSEGNA STAMPA
Milan, QS: "Galliani, Pippo sotto torchio"
04.03.2015 07.33 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
"Galliani, Pippo sotto torchio". Questo il titolo col quale il Quotidiano Sportivo oggi in edicola apre la pagina relativa alle vicende di casa Milan. "L'ad a Milanello per chiedere spiegazioni a tecnico e staff - si legge nel sottotitolo -. Inzaghi si gioca tutto a Verona. Nel mirino del dirigente anche tanti infortuni che stanno caratterizzando la stagione e la sterilità delle punte".
SERIE A
Verona, il mercato un mese dopo: gli acquisti non hanno cambiato l'inerzia
03.03.2015 20.31 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
Tre acquisti nel mese di gennaio per il Verona, che nel frattempo non ha migliorato la propria posizione in classifica. L'Eros Pisano negativo di Palermo è stato altrettanto deludente in gialloblù sebbene l'ultima partita contro il Cagliari abbia dato incoraggianti segni di ripresa. Poco utilizzato al Genoa, Leandro Greco si è preso il centrocampo dell'Hellas. Una buona partenza per il regista che nelle ultime prove ha subito una flessione andata di pari passo con i risultati della squadra. Difficile da giudicare Fernandinho. L'ala brasiliana ha raccolto meno di mezz'ora in due partite, salvo riaccomodarsi in panchina e dare forfait nell'ultima partita per problemi fisici.
RASSEGNA STAMPA
Hellas Verona, Toni tallona Elkjaer e Mascetti tra i bomber gialloblu
03.03.2015 08.23 di Pietro Lazzerini
'Toni in the sky with diamons'. Il Corriere di Verona apre l'articolo citando i Beatles per esaltare il bomber dell'Hellas Verona che con la rete al Cagliari ha messo nel mirino due grandi attaccanti del passato gialloblu. Sono 30 i gol dell'ex viola con la maglia dell'Hellas, 2 reti in meno di Elkjaer e 5 in meno rispetto a Mascetti. Da qui alla fine del campionato però, Luca ha ancora tempo per raggiungere questo record, per non parlare delle stagioni a venire. Toni infatti, quando gli chiedono del suo futuro risponde semplicemente: "Vedremo a fine stagione, per il momento penso solo a salvare il Verona".
ALTRE NOTIZIE
ESCLUSIVA TMW - Ravezzani: "Inzaghi? Il Milan cambi per evitare imbarazzi"
02.03.2015 18.58 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
Allenatori sull'orlo di una crisi di nervi: Filippo Inzaghi che sbotta a Verona, Benitez che risponde a monosillabi ai colleghi della televisione. Ai microfoni di Tuttomercatoweb il direttore di Telelombardia Fabio Ravezzani ci dice la sua sui due tecnici: "Mi sembra che intorno a Inzaghi sia stato creato un vuoto preoccupante da parte della società. Berlusconi che non va a Milanello e Inzaghi che dice che non c'è niente di negativo fa comunque pensare. Personalmente colgo un po' di smarrimento in Inzaghi: è in difficoltà sotto tutti i punti di vista, anche come comunicatore. Sarebbe giusto non esporlo da qui a giugno ad una serie di ulteriori situazioni magari non umilianti ma sicuramente imbarazzanti. Non ci sarebbe niente di male a dire: 'ci abbiamo provato, è andata male'".
Non crede che possa essere opportuno da parte del tecnico rassegnare le dimissioni?
"Mi dicono che a Coverciano la prima cosa che insegnano è che un allenatore non deve dimettersi mai. Certamente, anche considerando la situazione attuale del paese il gesto delle dimissioni sarebbe un segnale nobile e forte. A mio avviso è la società che deve prendersi le sue responsabilità, perché per il secondo anno consecutivo ha voluto azzardare con un uomo senza esperienza in panchina. Giusto che il club riconosca l'errore e lo sollevi da una responsabilità che sta diventando insostenibile".
Parlando di Benitez: ha fatto discutere l'atteggiamento del tecnico spagnolo, che a fine gara ha risposto a monosillabi ai giornalisti
"L'allenatore si divide in tre categorie: c'è quello che intimidisce i giornalisti come Capello, Lippi, Mourinho; quello che si lascia dire di tutto e che accetta il confronto come Anelotti; infine quello permaloso. E in quest'ultima categoria c'è Benitez. Anche 20 anni fa gli allenatori erano così, niente di nuovo sotto al sole".
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Bruni: "Verona, nuovo ossigeno. Contento per Mandorlini"
02.03.2015 18.44 di Lorenzo Marucci
Il Verona inizia a togliersi dalle zone delicate della classifica. La vittoria contro il Cagliari riporta un po' di serenità in casa gialloblù. "Quello contro i sardi era un bivio - dice a tuttomercatoweb.com Luciano Bruni, protagonista del Verona dello scudetto - Vincere contro la squadra di Zola non era affatto semplice. Questi tre punti sono ossigeno puro, anche se la strada è ancora lunga. Il margine è discreto ma il percorso è ancora da concludere. Certo, se il longevo Toni continua così è tutto più semplice..."
Alla fine è anche la vittoria di Mandorlini, a lungo in bilico...
"Quando non vengono i risultati c'è il pensiero di cambiare ma il Verona ha ragionato: Mandorlini negli ultimi anni ha fatto qualcosa di veramente importante per la squadra e questo ha giocato a suo favore. In società hanno fatto benissimo ad agire così. Anche perché altri allenatori non potrebbero conoscere tutte le problematiche del Verona. Sono contento così, Mandorlini merita rispetto".
SERIE A
Honda non segna più. Con l'Hellas la nuova occasione, un girone dopo
02.03.2015 17.10 di Simone Bernabei
Ad inizio anno Keisuke Honda era, a ragione, uno degli uomini simbolo del nuovo Milan di Pippo Inzaghi. Sempre titolare, sempre decisivo, con i suoi 6 gol nelle prime 7 giornate. Poi il black out, la Coppa d'Asia e una condizione neanche lontanamente paragonabile a quella di inizio anno. Ed ora la crisi di Honda sembra investire tutta la squadra rossonera. Il giapponese infatti non segna dallo scorso 19 ottobre contro l'Hellas Verona, ovvero ben 18 partite fa. E sabato il Milan riceverà a San Siro proprio la squadra scaligera, un girone intero dopo l'ultimo gol di Honda. Forse, per tornare alla vittoria, potrebbe bastare proprio un centro del giapponese...
SERIE A
Milan e la Menez-dipendenza: spento il francese si spegne la luce
02.03.2015 16.40 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
Nella crisi del Milan un dato è assodato: si spegne Menez, si spegne la luce. Contro il Chievo il francese è capitato in una di quelle classiche serate da indolente, a cui aveva già abituato ogni tanto nella sua carriera di genio e sregolatezza. Assente praticamente nel primo tempo, poca cosa nella ripesa. Situazione che sarebbe stata resa meno evidente se dal centrocampo fosse arrivata una mano.
Non è la prima volta che la giornata no di Menez coincide con quella del Milan: basti vedere il pari contro l'Empoli, quello contro la Juventus e soprattutto i ko casalinghi contro Sassuolo e Atalanta.
Quando è in vena e fortunatamente per Inzaghi quest'anno è successo diverse volte, spesso non ce n'è per nessuno: il successo contro la Lazio all'esordio, le vittorie col Parma e l'Udinese, il capolavoro col Napoli. E speriamo per i rossoneri che col Verona il prossimo turno sia in vena.
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Milan, le condizioni di Montolivo e De Jong
02.03.2015 14.54 di Cristina Guerri
De Jong e Montolivo out. Lo annuncia il sito internet ufficiale del club. "AC Milan comunica che nel corso della partita Chievo Verona – Milan Riccardo Montolivo e Nigel De Jong hanno subito due infortuni. Montolivo soffre di una lesione al flessore e tra una settimana sosterrà ulteriori esami medici. Anche De Jong soffre di una lesione al bicipite femorale e verrà rivalutato tra una decina di giorni".
SERIE A
Inzaghi ed un rendimento da mediocrità assoluta. Molto peggio di Seedorf
02.03.2015 14.01 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
Filippo Inzaghi torna in bilico e, viste le proiezioni, c'è da chiedersi come mai non lo fosse ancora prima. Il grande accusato di casa Milan del recente passato, Clarence Seedorf, fece 35 punti nel solo girone di ritorno. Super Pippo, invece, 34 in 25 partite. Proiezioni e cifre: Seedorf, con quella marcia, teneva una media Champions da 70 punti a fine stagione (ragionamento chiaramente ipotetico). Inzaghi, con questo passo, viaggia a meno di 52 totali. Media salvezza ma non certo da Europa, dimensione minima che Berlusconi chiede ai suoi. Non ha avuto il rendimento sperato e per questo il futuro è in bilico ma lo è pure il presente. Verona è decisiva, ma per rialzare la stagione, per puntare all'Europa, servirebbe un vero miracolo. Per il sesto posto, che ad oggi sarebbe requisito buono per andare in Europa League, mancano oggi cinque punti. Ma il problema è che, davanti, ci sono ben quattro squadre ed insieme al Milan c'è anche il Palermo. Numeri da metà classifica, da mediocrità assoluta. Ed essere in bilico, con questa marcia, non può che essere inevitabile...
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ESCLUSIVA TMW - A. Bocci: "Milan, per Inzaghi decisivo il Verona. Latita il gioco"
02.03.2015 13.34 di Lorenzo Marucci
"Il Milan ha tantissimi problemi e tutto nasce da un'organizzazione di gioco che latita". Ad esprimersi così è Alessadro Bocci, firma del Corriere della Sera. "Col tempo i miglioramenti non ci sono stati - dice a tuttomercatoweb.com - il gioco penalizza la squadra e i risultati non arrivano".
Ci sono anche alcune contraddizioni nel gioco del Milan?
"E' stato acquistato un centravanti come Destro che dovrebbe far gol ma non viene servito adeguatamente. La manovra è lenta e ho notato troppi passaggi orizzontali. Insomma ci sono stati riflessi negativi e di conseguenza il principale imputato è Inzaghi. Si trova a dover scalare una montagna più alta di lui, e l'esperienza non si compra al mercato".
Inzaghi rischia davvero se il Milan non batte il Verona?
"Partiamo dalla premessa che la squadra rossonera non è altamente competitiva ma dovrebbe avere una classifica migliore. In Italia il primo che paga è l'allenatore ma c'è anche da stabilire chi poi lo sostituirebbe. Una soluzione interna sarebbe come volersi rassegnare ad aspettare giugno. D'altro canto comunque se non arriva la vittoria col Verona credo che possa arrivare il cambio".
Inzaghi quali soluzioni potrà trovare?
"Sta cercando soluzioni e non le trova. Per Cerci era stato varato il 4-3-3, poi è arrivata la vittoria col Cesena col 4-3-1-2 e quello sembrava il modulo giusto che poi però con il Chievo non è andato bene. Il problema principale è il centrocampo, che non è da grande squadra. Montolivo in questo momento, reduce dall'infortunio, non è ancora in grado di trascinare la squadra".
SERIE A
Milan, Inzaghi nuovamente in bilico: vietato perdere contro il Verona
02.03.2015 09.28 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Filippo Inzaghi nuovamente in bilico. Dopo lo 0-0 sul campo del Chievo Verona, l'allenatore del Milan rischia l'esonero anticipato. Lo assicura la Gazzetta dello Sport oggi in edicola, la quale spiega che il club rossonero potrebbe optare per un cambio in panchina qualora la squadra non dovesse vincere nel prossimo turno contro l'Hellas Verona.
In caso di esonero di SuperPippo - si legge - il Milan verrebbe affidato a Mauro Tassotti.
RASSEGNA STAMPA
Milan, Corriere della Sera: "Inzaghi, progetto fallito e panchina a rischio"
02.03.2015 08.03 di Marco Frattino
A due giorni dal pareggio contro il Chievo, Il Corriere della Sera fa il punto sulla situazione legata al Milan. La panchina di Filippo Inzaghi inizia a scricchiolare: per l'allenatore sarà decisiva la sfida col Verona. Il gioco della squadra non migliora, a un passo avanti ne segue sempre uno indietro. Il quotidiano scrive che potrebbero essere tre mesi di agonia. Ecco perché non si può escludere al 100% l'ipotesi di un cambio di panchina prima della fine della stagione, per provare a dare una scossa (ammesso che il traghettatore Mauro Tassotti rappresenti una scossa) e reagire all'aria diffusa di rassegnazione.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
06.03.2015
Mandorlini, piano anti-Milan «Difenderci e ripartire»
Il piano di gara è pronto. «Dovremo difenderci bene, difenderci in tanti. E ripartire». Andrea Mandorlini l'ha studiata così la gara col Milan, che domani sera a San Siro non avrà a disposizione altri risultati al di fuori della vittoria. «Il Milan è in difficoltà, ma è pur sempre il Milan. S'aspettavano un'altra stagione, ma l'organico ha qualità. Penso a Cerci che credo giocherà contro di noi, a gente come Honda, Destro, Bonaventura, Pazzini. Attenzione: a noi di punti ne servono ancora. Stiamo uscendo dalla situazione di difficoltà con cui abbiam dovuto convivere nei mesi scorsi, ma non ne siamo ancora completamente fuori», ha evidenziato Mandorlini nella conferenza stampa di oggi pomeriggio a Peschiera, prima dell'allenamento di rifinitura e la partenza per Milano.
Il tecnico dell'Hellas, in scadenza di contratto, ha confermato il suo desiderio di rimanere: «Se mi manca una grande squadra? Non direi, sto bene a Verona dove sto pensando anche di fermarmi per la vita. Dopo cinque anni e tanti risultati raggiunti, sarebbe bello poter continuare insieme. La mia idea è sempre quella», ha sottolineato il mister, che recupera Ionita e che a disposizione avrà anche Moras. Per Milano non convocato il solo Valoti. Sta bene Rafael, «anche se domani giocherà Benussi», come ha rimarcato Mandorlini. Chiaro il pensiero su Inzaghi, allenatore di un top club dopo due anni appena di giovanili fra Allievi e Primavera: «Non tutte le strade sono uguali: lui è arrivato subito in alto e tanti altri no. Io continuo a pensare che un po' di gavetta serva, ma al di là di questo adesso a giudicare Inzaghi saranno solo i risultati del campo».
Alessandro De Pietro
05.03.2015
Sala carica l'Hellas «Corriamo più del Milan»
Jacopo Sala, annata sfortunata con l'Hellas
«Per provare a giocarcela alla pari col Milan a San Siro dovremo lottare e correre più di loro». Jacopo Sala disegna un Verona da battaglia per la partita di sabato sera, davanti a una squadra in crisi di risultati ma pur sempre capace di tutto. «Non mi importa sapere ora se giocherò a centrocampo al posto di Ionita, in attacco o da qualsiasi altra parte: importante sarà sacrificarsi tutti insieme. Servirà tanta umiltà. Ogni squadra del mondo ragiona così, anche le migliori», le parole oggi pomeriggio a Peschiera di Sala, titolare a Cagliari e probabilmente anche sabato. «È stata un'annata sfortunata per me», ha concluso Sala, «ma ho sempre pensato positivo e ora voglio giocare al massimo gli ultimi mesi di stagione. Gli infortuni alla fine fanno parte del gioco. Io ancora al Verona? Perché no? Il mio contratto scade fra un anno e non voglio parlare di rinnovo. Di sicuro però a Verona sto benissimo».
Alessandro De Pietro
03.03.2015
L'Hellas ritrova Fernandinho
Ancora in dubbio Saviola
Saviola
Il Verona ritrova Fernandinho, di nuovo a disposizione di Mandorlini dopo aver saltato la gara di domenica a Cagliari. Qualche problema invece per Ionita per una contusione che l'ha costretto ad un lavoro ridotto fra palestra e fisioterapia oggi pomeriggio nell'allenamento di Peschiera. Sabato a San Siro contro il Milan in dubbio Saviola. Per Moras, domenica in campo con un'infiltrazione dopo l'infortunio di Empoli, solo qualche esercizio in palestra ma solo a scopo precauzionale.
Alessandro De Pietro
03.03.2015
INTERVISTE
PREBEN LARSEN ELKJAER «Bravo Piero ma quel gol è tutto mio»
Preben Larsen, il vero "sindaco" di Verona
Ci voleva una zampata delle sue. Roba per pochi, roba da Elkajer. «Fu una partita molto dura con la Roma, stava quasi finendo. Eravamo zero a zero, per fortuna ci ho pensato io», dice con un mezzo sorriso Preben dalla sua Danimarca, in attesa che in Italia sia davvero primavera per atterrare sul Lago di Garda, la sua seconda casa. Ancelotti, Bruno Conti, Cerezo, tanti altri grandi giocatori in quella Roma, che al Bentegodi si presentò certamente non al meglio. «È vero, ma Roma è sempre Roma. Per noi furono due punti molto importanti», racconta Elkjaer in un momento di pausa, in attesa di ricominciare a girare l'Europa per commentare la Champions League da perfetto commentatore televisivo.
Altri ricordi di quella partita?
«La grande partita di Piero Fanna, fu devastante. Ne giocò tante così Pierino quell'anno, ma con la Roma... ».
La Roma protestò dopo il gol...
«È perché? Non l'avevo toccata con la mano e nemmeno era fuorigioco. Non avevano motivo di protestare. Il gol era buono. Eravamo tutti molto felici alla fine. Battere la Roma ci diede altra carica».
Fanna entrò anche in quell'azione, come se il gol fosse anche un po' suo...
«No no, il gol è mio. Fanna fece una grande partita e nell'azione fu bravissimo. A lui bastava far segnare gli altri...».
Chi era la squadra più forte del campionato?
«Per me era solo il Verona, quello che si dice d'estate non conta. A me interessava quel che avrebbe detto il campo».
Gli attaccanti migliori di quel campionato chi erano? Altobelli e Rummenigge?
«Eravamo io, Nanu Galderisi e Turchetta. Non c'erano altri attaccanti migliori di noi, quell'anno almeno fu così. Pure la classifica lo dice...».
Una provinciale può vincere lo scudetto, anche negli altri campionati europei?
«Non credo, ma non poteva succedere nemmeno trent'anni fa. Non era possibile che il Verona potesse arrivare prima degli squadroni. Così dicevano tutti. Contenti loro...».
Le diede fastidio tutto questo?
«La gente può avere le idee che vuole, noi sapevamo di poter vincere lo scudetto ma quella parola non l'abbiamo mai detta. Se gli altri credevano che ci fossero squadre più brave di noi dopo Bergamo avranno pensato che invece non era così. Anche se io non sono mai riuscito a rilassarmi un po', mai».
Neanche a Bergamo?
«Soprattutto a Bergamo. Non ce la facevo più ad aspettare, ero come un leone in gabbia. Volevo giocare, con l'Atalanta si poteva anche perdere. Non sarebbe stata né la prima volta né l'ultima. Non sei mai sicuro di una vittoria fin quando l'arbitro fischia. Quella fu una giornata lunghissima e molto difficile da vivere...».
Quando cominciò a credere che il Verona avrebbe potuto arrivare fino in fondo?
«Dopo un paio di mesi dall'inizio del campionato. Ad un certo punto dissi: “Però, non credevo fossimo così forti”. Ero convinto che non avremmo mollato».
Sorpreso del valore dei suoi compagni?
«Dico solo che la mia opinione è cambiata allenamento dopo allenamento. Quando sono partito dalla Danimarca credevo che sarebbe stato stupendo se ci fossimo classificati al quarto o al quinto posto».
Fontolan dice però che il Verona fu una sorpresa fino ad un certo punto. Briegel era vicecampione del mondo, Elkjaer terzo al Pallone d'Oro...
«Fontolan dice bene, noi potevamo anche essere una squadra da alta classifica anche se nessuno avrebbe immaginato che sarebbe finita così. Fontolan ha sempre ragione, ma ditegli che la Juventus aveva in squadra sette campioni del mondo. Mica uno e nemmeno due. Sette».
Che vuole dire ai tifosi?
«Meno male che abbiamo vinto a Cagliari, meno male che c'é Toni. Altrimenti si faceva dura».
Quando la rivedremo a Verona?
«Presto. Adesso arriva il sole ed arrivo anch'io...».
A.D.P.
02.03.2015
Porte aperte, già al lavoro per S. Siro
Da valutare Rafael, Valoti, Saviola e Fernandinho Col Napoli si gioca alle 18 Lazio e Cesena by night
Tachtsidis e l'Hellas mostrano i muscoli: il Cagliari ora è a meno otto
Da oggi si comincia a pensare al Milan. Il Verona tornerà ad allenarsi stamattina a Peschiera per l'anticipo di sabato sera alle 20.45 a San Siro. Al centro sportivo «Il Paradiso» in programma una seduta di scarico dalle 10.30, aperta al pubblico. Lo staff medico dovrà verificare in parallelo le condizioni di Rafael, Saviola, Fernandinho e Valoti, tutti indisponibili per la trasferta di Cagliari. L'Hellas potrà sfruttare la settimana anche per riavere al massimo della forma Gomez, Jankovic e Moras, tutti e tre in campo a Cagliari nonostante non fossero al meglio, costretti fra l'altro a saltare gran parte della scorsa settimana di allenamenti . Col Milan non ci saranno giocatori squalificati. In diffida restano Martic, Ionita e Valoti.
BIGLIETTI PER SAN SIRO. Sarà attiva da oggi la vendita dei biglietti per i tifosi dell'Hellas per la partita di sabato col Milan. I tagliandi del Settore Ospiti, il Terzo Anello Verde di San Siro, saranno disponibili online e nelle filiali della Banca Popolare di Milano. L'acquisto dei biglietti è riservato naturalmente ai titolari di Tessera del Tifoso.
NUOVO CALENDARIO. Definiti dalla Lega di Serie A gli anticipi e i posticipi dall'ottava alla decima di ritorno. Domenica 15 marzo il Verona giocherà alle 18 al Bentegodi contro il Napoli, impegnato giovedì 12 al San Paolo nell'andata degli ottavi di Europa League con la Dinamo Mosca e nel ritorno in Russia il giovedì successivo. Toni e compagni posticiperanno anche gli incontri della nona e decima di ritorno. La trasferta in casa della Lazio del 22 marzo e lo scontro salvezza al Bentegodi contro il Cesena di Mimmo Di Carlo del 4 aprile cominceranno entrambe alle 20.45.
VERONA BATTE MILAN.Nelle ultime dieci partite di campionato l'Hellas ha totalizzato più punti del Milan, in tutto 11 contro 10, soprattutto grazie alle vittorie con Parma, Atalanta e Cagliari oltre ai pareggi con Roma ed Empoli. Per il Milan appena due successi contro Parma e Cesena, le ultime due della classifica. La squadra di Pippo Inzaghi viene da tre risultati utili consecutivi ma conseguiti con Empoli, Cesena e Chievo, tutte in lotta per non retrocedere.
GOMEZ VEDE TOTO'. La rete a Cagliari appena entrato in campo è la quarantesima di Gomez (in 165 presenze) con la maglia del Verona, la settima in Serie A dopo i gol dello scorso campionato a Torino, Atalanta, Sampdoria, Juventus e Catania più quello dello scorso 3 novembre a Cesena. Ventiquattro le sue reti in Serie B, nove in Coppa Italia. Gomez realizzò la prima rete in gialloblù il 12 ottobre 2008 al Bentegodi nei minuti di recupero nella sconfitta (2-1) con il Ravenna. Gomez è al quattordicesimo posto fra i marcatori del Verona di tutti i tempi, ad una sola rete da Totò De Vitis e a due da Giovanni Chiecchi e Fabrizio Cammarata.
A.D.P.
FONTE: LArena.it
Milan-Hellas Verona: 26 convocati
Postata il 06/03/2015 alle ore 18:30
Peschiera - Dopo la rifinitura pomeridiana sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera del Garda, l'allenatore Andrea Mandorlini ha convocato 26 gialloblù per la sfida contro il Milan, 26a giornata del campionato Serie A TIM in programma sabato 7 marzo (ore 20.45) allo stadio "Meazza" di Milano. Non sarà disponibile l'infortunato Mattia Valoti.
I CONVOCATI
Portieri: 1 Rafael, 22 Benussi, 95 Gollini.
Difensori: 2 Rodriguez, 3 Pisano, 4 R. Marquez, 5 Sorensen, 18 Moras, 25 R. Marques, 28 Brivio, 33 Agostini, 71 Martic.
Centrocampisti: 8 Obbadi, 10 Hallfredsson, 19 Greco, 23 Ionita, 26 Sala, 30 Campanharo, 77 Tachtsidis.
Attaccanti: 7 Saviola, 9 Toni, 11 Jankovic, 17 Lopez, 20 Lazaros, 21 Gomez Taleb, 70 Fernandinho.
Ufficio Stampa
Mandorlini: "Sarà importante fare punti"
Postata il 06/03/2015 alle ore 15:55
Peschiera - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, rilasciate durante la conferenza stampa alla vigilia della sfida Milan-Hellas Verona.
FAREMO DI TUTTO PER PORTARE A CASA PUNTI
"La partita con il Milan? Noi siamo in lotta per la salvezza, loro non stanno vivendo un momento di grande splendore ma restano pur sempre il Milan. Giocano in casa, vorranno di fare di tutto per vincere, ma noi dobbiamo fare punti per toglierci dalla lotta per la salvezza. Gli infortunati? Moras e Ionita recuperano, questo è un ottimo segnale. Il nostro difensore convive da un po' di tempo con un problema ma fa di tutto per esserci e questo mi rende contento. Come si fa risultato a San Siro? La storia dice che è difficile, lo scorso anno pensavamo di esserci riusciti, poi Balotelli decise la sfida. Loro faranno di tutto per vincere e noi dovremo essere bravi a contenerli e a ripartire. Giocheremo la nostra partita e faremo di tutto per fare punti. Come arriviamo a questa partita? Abbiamo fatto risultato nelle ultime sfide, stiamo meglio dal punto di vista psicologico. I risultati sono stati importanti, ma dobbiamo lottare fino alla fine per la salvezza e nelle prossime 5 partite incontreremo 4 grandi squadre con cui proveremo sempre a fare punti. Come sta Rafael? Siamo contenti sia tornato a disposizione, con il Milan giocherà Benussi. La partita è una cosa, lui è rientrato e sarà fondamentale per ciò che saprà dare a tutto il gruppo. Ora si preparerà e si farà trovare pronto per quando toccherà a lui. Obbadi? E' importante. L'abbiamo recuperato, sta bene e può giocare in tanti ruoli in base alle fasi della partita. La formazione? Vedremo, al di là degli interpreti è la mentalità che conta. La squadra deve lottare fino alla fine, correre più di loro e fare di tutto per portare a casa punti. Il Verona giocherà da Verona, ogni allenatore prepara la partita per non perdere, ma devo ancora decidere chi scenderà in campo".
IL MILAN DI INZAGHI
"Il MIlan è il Milan, come tutte le squadre può vivere un momento non positivo, ma hanno grandi interpreti che possono sempre risolvere la partita. Ci sono ancora tanti punti a disposizione, speriamo si riprendano dalla prossima giornata e non da questa (ride, ndr). Cerci in campo dal 1'? L'esterno è arrivato con grandi aspettative, adesso è il suo momento, noi dobbiamo cercare di fare di tutto per far punti. I nomi sono importanti, dovremo essere bravi a contenerli. Il percorso da allenatore di Inzaghi? Non per tutti le strade sono uguali, la sua è stata più breve. Personalmente penso sia positiva la gavetta, l'hanno fatta in tanti, ma ora sta a lui guadagnarsi la fiducia sul campo facendo bene. Entrambi troppe critiche? Le hanno avute anche Montella e Allegri. Le critiche fanno parte del gioco e bisogna saper giocare. Noi rimaniamo uniti con la società e con i tifosi, siamo sulla buona strada per uscire dal nostro momento brutto. Milan da nono posto? Lo diceva anche Inzaghi, il Milan non può accontentarsi di questa posizione in classifica. Ogni stagione ha la sua storia, basta poco per far cambiare le cose, anche se finora il campo ha parlato in questo modo. Toni e Inzaghi insieme? Si pestavano i piedi, non possono giocare insieme (ride,ndr). Inzaghi viveva sulla linea del fuorigioco, comunque sono due grandi attaccanti. Lunga vita a Luca Toni, sperando duri ancora un po'. Con il Milan un derby personale? Da calciatore ricordo un mio colpo di testa che colpì il palo e poi segnò Minaudo, ma abbiamo preso anche qualche scoppola. Sono stati dei bei momenti, ma ormai sono passati tanti anni. Anche se con il Milan è il mio derby personale, penso solo a fare risultato per la mia squadra. Nel girone d'andata abbiamo perso in casa, il loro portiere è stato determinante e mi auguro che sabato sera sia l'occasione per prendersi una rivincita".
I RISULTATI TI PERMETTONO DI LAVORARE MEGLIO
"La vittoria di Cagliari? I risultati sono alla base di tutto. Ti permettono di prendere fiducia e lavorare meglio. Veniamo da due risultati importanti che ci hanno permesso di alzare un po' la testa. Le sconfitte sono sempre sconfitte, stiamo un po' meglio e andremo a San Siro per giocarcela. Il Verona dovrà difendere bene, di squadra, e chiudere gli spazi al loro attacco formato da nomi importanti".
L'ALLENATORE PIU' LONGEVO DELLA SERIE A
"Io allenatore più longevo in Serie A? Sono contento, mi auguro sia ancora l'inizio. Sto bene qua, mi sento a casa e mi piace stare a Verona. Siamo concentrati sul nostro obiettivo e tutte le cose personali vengono in secondo piano. Quest'anno è più bello e anche più difficile, anche se non siamo mai stati nelle posizioni più a rischio. Conta fare punti per portare a casa una salvezza importante. Io pronto per un top club? Non ci penso e non ci ho mai pensato. Penso a fare bene a Verona, il nostro obiettivo per la società e per tutti i tifosi è troppo importante".
Ufficio Stampa
Milan-Hellas Verona, numeri e curiosità
Postata il 06/03/2015 alle ore 13:50
Statistiche, numeri e curiosità della partita Milan-Hellas Verona, 26a giornata di Serie A TIM in programma sabato 7 marzo (ore 20.45) allo stadio "Giuseppe Meazza".
I NUMERI
Nei 58 incroci ufficiali, il Verona ha collezionato 9 vittorie, 24 pareggi e 25 sconfitte. I gialloblù non sono mai riusciti a vincere in trasferta al Meazza, pareggiando 12 volte e perdendo 16 incontri.
Cambi decisivi per il Verona: 6 finora i gol siglati da calciatori entrati a partita in corso, firmati da Nico Lopez (3), Gomez, Ionita e Valoti (1 ciascuno).
Sono 9 i precedenti tra i gialloblù e l'arbitro Piero Giacomelli. Il bilancio è di 3 vittorie, 2 pareggi e 4 sconfitte.
LE CURIOSITA'
Sono 7 i giocatori in diffida: Gomez, Ionita, Martic e Valoti (Hellas Verona); Alex, Bonaventura e Poli (Milan).
E' il secondo confronto tecnico ufficiale tra Andrea Mandorlini e Filippo Inzaghi. L’unico precedente, lo scorso 19 ottobre, è stato vinto per 3-1 dal Milan.
Andrea Mandorlini incontra da allenatore il Milan per la sesta volta: in bilancio 1 successo dell'allenatore gialloblù, 1 pareggio e 3 vittorie rossonere.
Statistiche a cura di Football Data
Peschiera: seduta pomeriggio
Postata il 05/03/2015 alle ore 17:35
Peschiera - Allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera del Garda. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento, torelli ed esercitazioni tattiche.
Evangelos Moras e Artur Ionita hanno svolto l'intera seduta con il gruppo. Cure fisioterapiche e palestra per Mattia Valoti.
PESCHIERA - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Venerdì 6 marzo: seduta pomeridiana (ore 15.30) a porte chiuse
Sabato 7 marzo: Milan-Hellas Verona (ore 20.45)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Ufficio Stampa
Sala: "Dobbiamo correre più di loro"
Postata il 05/03/2015 alle ore 15:25
Peschiera - Le dichiarazioni del centrocampista gialloblù, Jacopo Sala, rilasciate durante la conferenza stampa in vista di Milan-Hellas Verona.
MILAN? GRANDE SQUADRA
"La sfida con il Milan? Andiamo a giocare contro una grande squadra, anche se non sta attraversando un buon momento di forma. Siamo al Meazza, andremo là per cercare di lottare come sempre fatto, poi vedremo. Come si affronta la squadra di Inzaghi? Proveremo a correre più di loro. Ci metteremo tutta la grinta, il cuore e la corsa per cercare di fare una bella partita. Inzaghi in pericolo? A noi interessa poco questo, pensiamo solo alla partita per provare a dare tutto quello che abbiamo. Le loro problematiche restano nella loro sede. Il Verona non ha mai vinto a San Siro? Alleniamoci bene per arrivare pronti alla partita e dare tutto".
VOGLIO DARE UNA MANO ALLA SQUADRA
"Io titolare con il Milan? Vediamo come sta Ionita, poi deciderà il nostro allenatore. Non è un problema di ruolo, posso giocare sia come mezzala e sia come esterno offensivo, basta dare una mano alla squadra. Come abbiamo fatto vedere in questi due stagioni di Serie A, l'attaccante esterno nel nostro sistema di gioco deve saper fare entrambe le fasi, come in tutte le squadre del mondo. Questo serve per arrivare a raggiungere dei risultati. Per me l'importante è partecipare e dare una mano alla squadra, per fare il meglio possibile. Cosa richiede il ruolo di esterno offensivo? Essere più presente in area, aiutare la squadra in fase difensiva e non lasciare solo Toni. Occorre coprire un'ampia parte di campo, perché bisogna essere in grado di svolgere sia la fase difensiva che quella offensiva".
PENSO POSITIVO PER CONTINUARE A DIMOSTRARE
"La mia stagione? Non so se gli infortuni sono riconducibili solo alla sfortuna o ad altri motivi. In tutte le squadre, comunque, ci sono degli infortuni e quest'anno è toccato a me. L'importante è mantenere sempre un atteggiamento positivo per cercare di tornare prima a dare il mio contributo. Speriamo di poter continuare così. I mesi di gioco saltati? Devo rimanere positivo, in queste poche partite ho cercato di dimostrare il più possibile e in quelle che restano cercherò di farlo ancora di più. Il momento più brutto? Ce ne sono stati, essere vicino al rientro e avere delle ricadute fa male. Sono cose che succedono, fa parte del calcio e del nostro lavoro. Siamo stati sfortunati, ora tutti dobbiamo dare una mano per fare bene. La ricaduta di Palermo? Il giorno dopo ho capito che non era qualcosa di grave.Ormai comprendo il mio corpo e le situazioni che si verificano. Stavo meglio e sapevo che si trattava di un infortunio leggero, per fortuna è stato così. La mia forza di volontà l'arma in più? Questa sicuramente, ma vorrei ricordare tutte le persone che mi sono state vicine. Questo mi ha aiutato molto a tornare il prima possibile".
QUANTA FIDUCIA DOPO ROMA E CAGLIARI
"La vittoria di Cagliari? Già il pareggio ottenuto contro la Roma, a livello mentale, ci ha dato grande fiducia. Abbiamo ritrovato un gruppo che c'è sempre stato e abbiamo dimostrato che il Verona c'è e ha voglia di fare belle partite. Vogliamo metterci il cuore e correre più degli altri per portare a casa risultati. Il nostro girone di ritorno? Sono tornati gli infortunati, l'allenatore ha più scelte e ci stiamo allenando bene. Questo ci ha portato a dei risultati positivi, continuiamo così e diamo tutto per fare più punti possibili".
GRAZIE LUCA
"Luca Toni? Sta dimostrando di essere un grande campione, lo è sempre stato e speriamo possa dimostrarlo ancora a lungo. Aiuta molto noi giovani e ci dà molti per migliorare. Le belle parole che lui ha speso nei miei confronti? Penso solo a fare il bene del Verona, poi ha detto che posso diventare importante per il calcio italiano, ma quello che verrà non posso immaginarlo neanche io. Penso a dare tutto me stesso per onorare questi colori".
QUESTI TIFOSI DIMOSTRANO UN GRANDE AFFETTO
"Il sostegno dei tifosi? Ormai ci hanno dimostrato sempre grande calore e affetto. Ci aspettiamo grandi cose da loro e speriamo vengano in tanti a Milano per tifarci come fanno sempre".
CONSIGLIO AI GIOVANI DI RESTARE IN ITALIA
"I miei trascorsi all'estero? Sono stati un'esperienza di vita. Qui in Italia stiamo maturando e stiamo dando più fiducia ai giovani, ecco perché consiglio ai ragazzi di rimanere qui per dimostrare il loro valore. Al Chelsea ho lavorato con Clement, ora al Real Madrid con Ancelotti, e Holland, che è nello staff di Mourinho. L'attuale allenatore del Real Madrid mi diceva sempre di giocare facile. Al Chelsea c'erano grandi campioni, come Cech, Ivanovic e Lampard. Mi hanno aiutato e sono state delle grandissime persone".
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta pomeriggio
Postata il 04/03/2015 alle ore 19:20
Peschiera - Allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera del Garda. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto una partitella in famiglia a squadre miste con la Primavera durata circa 90 minuti (3 tempi). L'incontro è terminato 2-1, reti di Fares, Lazaros (squadra rossa) e Pisano (squadra bianca).
E' tornato ad allenarsi col gruppo Javier Saviola. Lavoro differenziato sul campo per Evangelos Moras e Artur Ionita. Cure fisioterapiche e palestra per Mattia Valoti.
Variazione di programma: la seduta pomeridiana di giovedì 5 marzo sarà a porte chiuse.
PESCHIERA - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Giovedì 5 marzo: seduta pomeridiana (ore 15.30) a porte chiuse
Venerdì 6 marzo: seduta pomeridiana (ore 15.30) a porte chiuse
Sabato 7 marzo: Milan-Hellas Verona (ore 20.45)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta pomeriggio
Postata il 03/03/2015 alle ore 18:01
Peschiera - Allenamento pomeridiano per i gialloblù allo Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera del Garda. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, è stata divisa in due gruppi: chi è sceso in campo nella sfida contro il Cagliari ha svolto riscaldamento e lavoro atletico, mentre chi non ha giocato ha effettuato lavoro in palestra, lavoro atletico sul campo, possesso palla e partitella a tema.
Si sono allenati regolarmente con il gruppo Rafael e Fernandinho. Artur Ionita, a causa di una contusione riportata durante Cagliari-Verona, ha svolto palestra e cure fisioterapiche. Palestra e cure fisioterapiche anche per Javier Saviola, Mattia Valoti ed Evangelos Moras.
PESCHIERA - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Mercoledì 4 marzo: seduta pomeridiana (ore 15.30)
Giovedì 5 marzo: seduta pomeridiana (ore 15.30)
Venerdì 6 marzo: seduta pomeridiana (ore 15.30) a porte chiuse
Sabato 7 marzo: Milan-Hellas Verona (ore 20.45)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta mattino
Postata il 02/03/2015 alle ore 12:45
Peschiera - Allenamento mattutino per i gialloblù allo Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera del Garda. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, è stata divisa in due gruppi: chi ha giocato nella sfida contro il Cagliari ha svolto lavoro defaticante sul campo, mentre chi non è sceso in campo ha effettuato riscaldamento, lavoro atletico e partita.
Rafael si è allenato regolarmente con i portieri. Lavoro differenziato sul campo per Fernandinho. Palestra e cure fisioterapiche per Javier Saviola. Cure fisioterapiche per Mattia Valoti.
PESCHIERA - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Martedì 3 marzo: seduta pomeridiana (ore 15.30)
Mercoledì 4 marzo: seduta pomeridiana (ore 15.30)
Giovedì 5 marzo: seduta pomeridiana (ore 15.30)
Venerdì 6 marzo: seduta pomeridiana (ore 15.30) a porte chiuse
Sabato 7 marzo: Milan-Hellas Verona (ore 20.45)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - =
VITA DA EX: ITURBE? Alla ROMA è costato 23.6 milioni... Di Marzio: 'Il futuro di JORGINHO dipenderà dal prossimo allenatore del Napoli' ma secondo la Gazzetta dello Sport è invece già tutto fatto. Alex Firmino, agente di ROMULO e CAMPANHARO esterna 'Gustavo merita più spazio e ROMULO rientrerà a breve...'
SERIE A: Dopo l'esonero di COLANTUONO dall'ATALANTA, l'allenatore con più anni di militanza in un club è proprio mister MANDORLINI dal Novembre 201 sulla panca dell'HELLAS!
FORMULA 4: Ecco Mick la promessa dei motori! Il 15enne figlio di SCHUMACHER dopo aver spopolato coi kart è pronto per sbarcare nella Formula 4 tedesca...
RUGBY 6 NAZIONI, l'ITALIA batte la SCOZIA a domicilio!
FORMULA 1: ALONSO non sarà al via al GP d'Australia, lo spagnolo segue il consiglio dei medici dopo il recente incidente...
CASSANO BOOM! 'La JUVE? Non mi affascina, l'ho rifiutata almeno 4 volte...'
Mick Schumacher in Formula 4: il figlio di Michael nuova promessa dei motori
BERLINO - Ebbene si, un altro membro della famiglia Schumacher è pronto ad approdare in pista, dopo l'inarrivabile Michael e il fratello Ralf.
Si tratta di Mick, 15enne figlio del sette volte campione del mondo di Formula 1: il ragazzo era proprio con papà Michael, quando il pilota tedesco ebbe il drammatico incidente sugli sci a Meribel quattordici mesi fa.
Dopo varie esperienze sui kart, è stato ritenuto pronto per passare alle monoposto e ad aprile debutterà nella Formula 4 tedesca per il team olandese Van Amersfoort Racing. La strada per sbarcare in massima serie non sarà breve, ma il giovanissimo pilota - che finora usava il cognome della madre, Betsch, per non essere sovraesposto - secondo lo storico manager di Schumi, Willi Weber, "ha nel sangue il gene delle velocita', come suo padre".
A dicembre, Mick aveva fatto test "segreti" su una Formula 4, in Spagna, con esito evidentemente positivo: "Abbiamo osservato le sue qualità e promettono una stagione di successo", ha detto il proprietario del team, Frits van Amersfoort. A seguire il ragazzo sarà la portavoce e manager della famiglia, Sabine Kehm, che ha dato l'annuncio dell'ingaggio e che avrebbe messo una clausola nel contratto del giovane: nessuna dichiarazione sulla salute di papà Michael.
Ma il futuro per Mick si prospetta ancora più difficile di quello di altri figli di piloti famosi che sono riusciti ad arrivare ai vertici. Di sicuro aiutati dal nome per salire la china, ma dotati di inequivocabili doti, hanno raggiunto la ribalta Damon Hill, figlio del grande Graham, e Jacques Villeneuve, primogenito di Gilles, entrambi laureatisi campioni del mondo. Ci sta provando Nico Rosberg, figlio di Keke, mentre devono ancora mostrare il loro valore ma sembrano promettenti, Carlos Sainz jr, figlio del pluricampione di rally spagnolo, Max Verstappen e soprattutto Kevin Magnuessen, eredi di due comprimari del circus come l'olandese Jos e il danese Jan.
Ci hanno provato ed è invece andata male, almeno in Formula 1, al figlio di Mario Andretti, Michael, a Nelson Piquet jr, a Christian Fittipaldi, nipote di Emerson e figlio del meno performante Wilson, e a Bruno Senna, nipote del fuoriclasse Ayrton.
Alonso dà forfait: no al Gp d'Australia.
Incidente, ipotesi 'sberla' da 600 watt
MILANO - Niente Gp d'Australia di domenica 15 marzo, il primo della stagione, per Fernando Alonso. Dopo l'incidente del 22 febbraio alla curva 3 del tracciato di Montmelò non è stata ancora chiarita la vera causa dell'incidente, per i medici lo spagnolo sta bene, ma per evitare conseguenze peggiori in caso di altro incidente è opportuno eviatare ogni fattore di rischio come può esserlo un weekend alla guida di una F.1 Pertanto Alonso non parteciperà al primo GP stagionale.
IL BOLLETTINO DELLA MCLAREN - La McLaren fa sapere che, dopo una serie esaustiva di test e accertamenti, alcuni dei quali condotti ieri sera, i medici hanno trovato il pilota spagnolo in buone condizioni, senza alcun problema, "in salute dal punto di vista neurologico e cardiaco. Ma gli hanno raccomandato che, a seguito della commozione cerebrale riportata nell'incidente lo scorso 22 febbraio, per il momento dovrebbe cercare di limitare quanto più possibile qualsiasi rischio ambientale che possa portare a un'altra commozione a distanza così ravvicinata dall'altra, per minimizzare le possibilità di una seconda sindrome di impatto, una procedura medica normale per questi casi".
PRONTO PER LA MALESIA? "i medici sanno che si sente bene e in forma e che fosse per lui sarebbe pronto per correre, e sono soddisfatti che abbia già ricominciato la preparazione fisica per tornare al volante per il GP di Malesia del 27, 28 e 29 marzo. I medici sostengono questa sua ambizione, felici del fatto che non abbia riportato alcun danno nell'incidente".
Il posto di Alonso sulla Mclaren in Australia sarà preso da Kevin Magnussen.
IL GIALLO DEI 600 WATT "La verità nascosta di Alonso". Si intitola così il post di Facebook che in queste ore sta rilanciando in grande stile il giallo su quanto capitato al pilota McLaren durante i test di Barcellona. L'autore è Fabrizio Barbazza, un ex pilota di Formula Uno (due stagioni, una con l'Ags l'altra con la Minardi, nel 1991 e nel 1993) che oggi si è ritirato a vita privata a Cuba da dove continua a seguire e commentare i fatti della F1. Eccola, dunque, la verità di Alonso (secondo Barbazza): Fernando "ha preso una sberla da 600wt con conseguenze gravi". Nei commenti del suo post, Barbazza sostiene che la sua non è la semplice deduzione di un appassionato, per quanto competente, ma una notizia affidabile che gli sarebbe stata soffiata da "un uccellino libero".
Rugby, l'Italia sbanca Edimburgo:
Scozia battuta per 22-19
Impresa dell'Italia, che vince 22-19 in Scozia ed evita così il cucchiaio di legno nel Sei Nazioni di rugby.
Azzurri fantastici: sotto 10-0 dominano nella ripresa e concludono col sorpasso all'ultimo assalto dopo le mete di Furno e Venditti. Seconda vittoria esterna nella storia del Sei Nazioni.
Un’opera indimenticabile nel teatro reale di Murrayfield, con quelle mischie terribili a fil di meta mentre il cronometro degli ultimi secondi lo segnava il sangue che rimbomba nelle vene dei 62mila fedeli attoniti. L’arbitro non romanziere Clancy fischia la meta tecnica all’80 e l’Italia vince sulla sirena segnando tre mete contro l’unica, peraltro un autogol, degli scozzesi. Una vittoria strameritata perché i pronostici ci davano strabatutti di almeno 15 punti invece il match è stato alla pari dall’inizio alla fine.
Cassano: "La Juve? Non mi affascina.
In carriera l'ho rifiutata almeno 4 volte"
GENOVA - Antonio Cassano è svincolato dal Parma e ha parlato del suo futuro e passato. «La Juve? Non mi ha mai affascinato, l'ho rifiutata 4 volte? L'unico rimpianto che ho è il comportamento avuto nei confronti di Riccardo Garrone: è stato un errore clamoroso, ho cercato di rimediare ma a distanza di anni non me lo perdono ancora»: a raccontarlo è Antonio Cassano in un'intervista a 'Heores - Lo sport nel cuore', il programma in onda domani su Canale 5 in seconda serata, di cui è stata diffusa una breve anticipazione.
«Il futuro? Non mi vedrei come allenatore - aggiunge il talento barese - preferisco il ruolo di direttore sportivo, guardare le partite. E vorrei essere un eroe positivo per i miei figli».
FONTE: Leggo.it
03.03.2015
Alonso, niente Gp d'Australia «No, un secondo impatto no»
F1: Alonso, non voglio incidente bis
Fernando Alonso non sarà al via del Gran Premio d’Australia all’Albert Park di Melbourne il prossimo 15 marzo. Quello che era nell’aria già da un po', è diventato realtà dopo il comunicato della McLaren che ha annunciato il forfait forzato dello spagnolo nella prima gara della stagione 2015 di Formula 1 a causa dell’incidente dei misteri, avvenuto nell’ultimo giorno della prima sessione di test invernali sul circuito di Montmelò vicino a Barcellona.
L'INCIDENTE. Un incidente, quello capitato ad Alonso tra la curva tre e la curva 4 del tracciato spagnolo, che continua a far discutere tutto il mondo del Circus e che impedirà all’ex ferrarista di cominciare tra due settimane la sua nuova avventura con la McLaren che da quest’anno ha abbandonato i motori Mercedes per tornare al vecchio amore Honda dei bei tempi di Ayrton Senna.
I TEST MEDICI. A «fare questa raccomandazione», cioè fermare il pilota spagnolo per il primo Gran Premio della stagione - spiegano gli uomini di Woking - sono stati i medici dopo test e visite successive all’incidente nelle prove di Barcellona che avevano provocato il ricovero in ospedale del pilota. E nonostante gli ultimi esami al quale l’ex ferrarista è stato sottoposto dopo l’incidente del 22 febbraio indichino come l’asturiano sia in perfette condizioni, «totalmente sano dal punto di vista neurologico e cardiaco», i medici gli hanno comunque raccomandato di non partecipare al prossimo GP di F1, per i rischi che comporterebbe sulla sua salute un eventuale nuovo incidente. «Per il momento», spiegano i medici che hanno in cura Alonso, «dovrebbe cercare di limitare quanto più possibile qualsiasi rischio ambientale che possa portare a un’altra commozione a distanza così ravvicinata dall’altra, per minimizzare le possibilità di una seconda sindrome di impatto, una procedura medica normale per questi casi».
IL SOSTITUTO. A sostituire Alonso, come fatto già nell’ultima sessione di test a Montmelò, sarà Kevin Magnussen, titolare la scorsa stagione e retrocesso a terzo pilota proprio per l’arrivo alla McLaren dello spagnolo. Poi - assicurano alla McLaren - Alonso tornerà in gara in occasione del Gp di Malesia del 29 marzo, la seconda gara della stagione. «Sarà dura non essere in Australia, ma», ha ammesso il pilota di Oviedo tramite Twitter, «capisco le raccomandazioni. Un secondo impatto in meno di 21 giorni NO».
FONTE: LArena.it
Roma, i conti danno ragione a Pallotta e torto a Lotito. E Iturbe è costato 23.6 milioni
[...]
ITURBE – Discorso a parte merita l’acquisto dall’Hellas Verona di Iturbe. Gira da mesi la voce che la Roma per acquisire l’esterno argentino ha dovuto sborsare una cifra, comprensiva delle commissioni, vicina ai 31 milioni. In realtà, come si legge a pagina 63 della semestrale, Iturbe è arrivato nella capitale per 22 milioni e le commissioni ammontano a 1.6 milioni, per un totale di 23.6 milioni (ben lontani dagli ipotizzati 31). Cifre che quindi danno ragione a Walter Sabatini il quale, nella conferenza stampa del 4 febbraio, aveva commentato così l’acquisto dell’ex Verona: “Iturbe non è costato 31 milioni come si dice, è costato tanto ma è un giocatore importante (…). Dobbiamo vedere quello che un giocatore produce per poterli reiterare nel futuro”.
FONTE: LaRoma24.it
Di Marzio: “Il futuro di Jorginho dipenderà dal prossimo allenatore del Napoli”
Andrea Postiglione
Non è ancora chiaro se Benitez resterà sulla panchina del Napoli ancora, dalla prossima stagione, e al suo futuro è legato quello di Jorginho.
Il brasiliano prelevato dall’Hellas Verona poco più di un anno fa non è mai entrato nelle grazie del mister iberico soprattutto per l’inadattabilità al 4-2-3-1. Sull’argomento, ha detto la sua Gianni Di Marzio, giornalista, il quale ha lasciato intendere che in un caso o nell’altro le strade tra i due si divideranno con ogni probabilità.
JORGINHO NON ADATTO AL 4-2-3-1 – Queste le parole rilasciate nel corso della trasmissione di Radio Marte: “Era considerato un calciatore per il futuro, in prospettiva, ma in un grande club come il Napoli non è facile giocare senza pressioni, senza essere messo in discussione, soprattutto se non si ha la giusta personalità. Di certo il modulo non lo aiuta, ecco perché il suo futuro dipenderà dal prossimo allenatore. Se Benitez andasse via, e al suo posto arrivasse un tecnico che predilige il centrocampo a tre, Jorginho potrebbe restare e recitare un ruolo da protagonista”.
pubblicato il: 3 marzo 2015
FONTE: CanaleNapoli.it
14:00 | mercoledì 04 marzo 2015
SM: il Napoli riscatterà Jorginho
4.5 milioni di euro al Verona per la seconda metà
di Gianmarco Lotti - twitter:@GianmarcoLotti © www.imagephotoagency.it
NAPOLI VERONA CALCIOMERCATO JORGINHO - Il Napoli potrebbe riscattare Jorginho dal Verona a fine stagione. Ricordiamo che dalla prossima sessione di calciomercato dovranno finire in maniera improrogabile le compartecipazioni e questa pratica non verrà più utilizzata nel sistema calcistico italiano e quindi giocatori come Jorginho dovranno essere per forza comprati da una delle due società che al momento ne detengono il cartellino, nel suo caso Napoli e Verona.
MOSSA TATTICA - Nel 4-2-3-1 di Rafa Benitez per adesso Jorginho non si è mai mosso veramente a suo agio e non ha mostrato la continuità di rendimento che ha avuto nella sua esperienza a Verona quando si era parlato anche di convocazione in nazionale (italiana, ha il doppio passaporto) per lui. Adesso stando a Sport Mediaset il Napoli lo riscatterà comunque e verserà 4,5 milioni di euro, un po' meno rispetto a quanto sborsato per la prima metà.
FONTE: CalcioNews24.com
SERIE A
Colantuono-Atalanta, cade il rapporto più duraturo. Il record a Mandorlini
04.03.2015 11.13 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
Stefano Colantuono e l'Atalanta: il binomio più lungo fra le 20 squadre di Serie A. Fino a questa mattina. Il tecnico di Roma era in sella dal 15 giugno 2010. A questo vanno aggiunte le due stagioni dal 2005 al 2007 quando il tecnico di Roma portò gli orobici in Serie A, conducendoli poi a un brillante 8° posto
Con il suo esonero diventa Andrea Mandorlini il tecnico dalla più lunga militanza col proprio club: arrivato al Verona il 9 novembre 2010, trascinò la squadra dalla Lega Pro alla Serie A, arrivando anche a sognare l'Europa League. Gli ultimi risultati hanno messo in discussione anche lui, sebbene il pari contro la Roma e la vittoria di Cagliari abbiano dato ossigeno alla squadra e rinfrescato la panchina.
Segue Giampiero Ventura. "Mister Libidine" è al quarto anno sulla panchina del Torino e il rapporto ora più che mai è idilliaco: dalla B alla A, dalla A all'Europa League e cavalcata esaltante dei giorni nostri, con l'impresa di San Mamés.
Seguono Donadoni, Montella e Sarri stabili dal 2012. Caso a parte merita Eusebio Di Francesco, al terzo anno di Sassuolo ma sollevato dall'incarico per cinque settimane nella scorsa stagione, quando sulla panchina dei neroverdi si è seduto Alberto Malesani.
SERIE A
Napoli, si continua a puntare su Jorginho: pronto il riscatto dal Verona
04.03.2015 09.18 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Nonostante l'intenzione di intervenire sul mercato in estate per un centrocampista di livello internazionale e le difficoltà riscontrate nel 4-2-3-1 di Benitez, il Napoli intende continuare a puntar su Jorginho. L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport riferisce che il club partenopeo riscatterà il classe '91 dal Verona per circa 4,5mln di euro, cifra leggermente più bassa rispetto a quella versata ai gialloblù per la prima metà.
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Ag. Romulo: "Rientro, manca poco. Campanharo? Merita spazio"
03.03.2015 14.57 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
"Penso che manchi poco per tornare in campo, un po' di tempo ma sta bene ed ha tanta voglia". Alex Firmino parla così a Tuttomercatoweb.com di Romulo, centrocampista della Juventus e suo assistito, fermo da lungo per tempo per un infortunio.
Vero che poteva tornare a Verona a gennaio?
"Non ho parlato con nessuno, ho discusso con Sogliano di altre cose ma la Juventus non lo ha mai trattato. Il futuro? Dobbiamo aspettare e valutare insieme a Paratici e Marotta".
Quando ne sapremo di più?
"Nella prossima settimana sapremo qualcosa. Sarò in Europa e probabilmente anche a Torino".
Ha portato in Italia, a Verona, anche Gustavo Campanharo.
"Gli servono un po' di opportunità, non so perché non sta giocando più. Aveva fatto bene, stava bene ma ora non ha chances. Capisco Mandorlini, cerca di mettere in campo chi magari ha più esperienza, ma Gustavo sarebbe pronto per giocare. Lui me lo dice sempre: sta bene, sta dando il massimo".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com