Settimana gialloblù + - =
INIZIATA LA SECONDA PARTE DEL RITIRO a Bad Kleinkirchheim in Austria senza SALA, MORAS (rimasti a Verona a recuperare da qualche problemino fisico) e CHANTURIA che non ha convinto i dirigenti gialloblù ed in più, occupando un posto da extracomunitario, verrà con ogni probabilità girato in prestito per permettergli di trovare continuità e guarire totalmente dal lungo infortunio che ne ha limitato il rendimento si al CLUJI che a Racines...
NAZIONALE UNDER 21 tra i convocati di mister DI BIAGIO per l'amichevole contro la ROMANIA c'è anche BIANCHETTI
ABBONAMENTI: Superata quota 13.000 ed è un peccato pensare che, senza quel considerevole aumento bollato dal diggì GARDINI come fisiologico, sarebbero molti di più per una tifoseria che mai è venuta meno nell'incitamento ai suoi beniamini e, pure in Serie C, ha sempre affollato il 'Binti' e anche gli stadi più lontani...
PRIMAVERA SCONFITTA ALLA 'TRENTINO CUP': I ragazzi di PAVANEL perdono sia con l'INTER che col NAPOLI nel triangolare amichevole...
ESORDIO SPOSTATO PER L'HELLAS che non giocherà più alle 20.45 come stabilito inizialmente ma alle 18.00 a Bergamo con l'ATALANTA in una partita ritenuta a rischio ordine pubblico (cominciamo bene...)
VERONA 4-0 AL KHOR, in una gara in cui l'unica sorpresa è stata il nome e la forma di un giocatore (il buon FORMAGGINI sostenuto a gran voce dai tifosi gialloblù) altre risposte sono arrivate a MANDORLINI per quanto riguarda il centrocampo gialloblù che al momento è nettamente il miglior reparto con varietà di scelte sia qualitative che numeriche...
Qualche preoccupazione arriva semmai dalla difesa fatta salva la verve di AGOSTINI e le 'novità' ZAMPANO-MARTIĆ in attesa del ritorno di MORAS: E' chiaro che serva ancora qualcosa ma il primo a saperlo è proprio SOGLIANO che lavora alacremente in quel senso come lavora sull'esterno d'attacco: Io ho fiducia, i colpi arriveranno e faranno di questa squadra una squadra potenzialmente anche più forte di quella della passata stagione...
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DICONO + - =
Ecco Rafa MARQUEZ «Sono molto contento per l’interesse che ha dimostrato l’Hellas Verona nei miei confronti. La motivazione è chiara, tornare in Europa, in uno dei campionati più importanti al mondo. Sono stato molto sorpreso dall’accoglienza ricevuta, incredibile, questo mi dà ancora maggiore responsabilità e carica nell'essere qui. Tutti mi hanno parlato di Verona come una città bellissima, tra le più importanti d’Italia. Anche i tifosi hanno avuto parte del merito, hanno molto a cuore questa squadra e sono molto calorosi come ho potuto vedere ieri al mio arrivo. Un’altra chiave è stato ciò che in poco tempo ha fatto in Italia la società del Verona. Ho firmato un contratto a cifre più basse di quelle che percepivo in precedenza, volevo solo tornare in Europa e giocare con l'Hellas, i soldi non sono stati importanti in questa scelta. Il Verona non è stato l’unico club a cercarmi, ma mi ha convinto l’offerta dell’Hellas e quindi sono venuto qui. Altri grandi difensori che hanno giocato in Serie A? Ad esempio Paolo Maldini, che è sempre stato un punto di riferimento per me» HellasVerona.it
MANDORLINI appoggia TAVECCHIO al vertice della FIGC e vede GUIDOLIN più di CONTE come cittì dell'ITALIA «Personalmente mi adeguo a quello che ha scelto la mia categoria. Mi dispiace per questa querelle su Tavecchio. Invece di cercare equilibri si è andati allo scontro. Mi associo comunque al pensiero di Ulivieri. Ct? A me piacerebbe vedere Guidolin. Ho un bel rapporto con lui, sarebbe il giusto coronamento della sua carriera. Conte lo vedo più allenatore da tutti i giorni, Guidolin può essere la persona giusta» CalcioNews24.com
AGOSTINI 'Verona in salute' «Rispetto allo scorso anno abbiamo cambiato molto, ma nonostante questo la prestazione di oggi prova che ci stiamo amalgamando bene. Ci siamo allenati tanto e bene, adesso un paio di giorni di pausa e poi si ricomincia. Perdendo Romulo e Iturbe abbiamo rinunciato a qualcosa in individualità, ma ci abbiamo guadagnato in compattezza, che sarà la nostra forza in questo difficile campionato. Per ora mi sento bene fisicamente, il ritiro è andato splendidamente, quindi sono contento perché alla mia età non è scontato. Il ritiro? E' andato tutto alla perfezione, il clima avverso ci ha aiutati perché c'era più fresco e abbiamo fatto meno fatica. I giovani? Spero di aiutarli nell'inserimento, è sempre bello dare qualche consiglio o suggerimento, gratifica molto. La preparazione prosegue bene, ci conosciamo tutti meglio e forse, rispetto allo scorso anno, siamo migliorati dal punto di vista del gioco, essendo cose già provate e riprovate, ma possiamo fare molto, ancora. Dobbiamo proseguire con questa voglia e con questo entusiasmo per cercare di fare più punti possibile in campionato. La squadra la vedo bene, con qualche certezza in più rispetto a un anno fa» HellasVerona.it
Mister MANDORLINI e il VERONA che sarà... «Abbiamo perso degli interpreti, qualcosa faremo ancora nel mercato e potrebbe arrivare qualche calciatore in grado di darci imprevedibilità. Siamo sempre una squadra, indipendentemente dagli interpreti che sono cambiati, stiamo costruendo e stiamo trovando anche il giusto equilibrio, fattore per me fondamentale. Una squadra imprevedibile deve colpire quando meno te lo aspetti, ora abbiamo Lazaros in grado di far male negli spazi, inoltre sono arrivati molti calciatori bravi nella fase offensiva che stanno facendo bene. Il nostro centrocampo migliore dello scorso anno? C'era Jorginho, ora abbiamo riportato a casa Tachtsidis. Halfredsson rimane sempre lo stesso, c'è anche Obbadi insieme ad altri tanti interpreti e alternative. La mediana deve dare l'idea di gioco, per noi è il reparto che è cambiato di più, e tutti hanno le idee chiare su quello che devono fare. Sono molto contento di questo reparto» HellasVerona.it
Test match: Hellas Verona-Al Khor 4-0 | #bienvenidoRafa - Delirio per "el Gran Capitán" |
AGOSTINI 'Verona in salute' «Rispetto allo scorso anno abbiamo cambiato molto, ma nonostante questo la prestazione di oggi prova che ci stiamo amalgamando bene. Ci siamo allenati tanto e bene, adesso un paio di giorni di pausa e poi si ricomincia. Perdendo Romulo e Iturbe abbiamo rinunciato a qualcosa in individualità, ma ci abbiamo guadagnato in compattezza, che sarà la nostra forza in questo difficile campionato. Per ora mi sento bene fisicamente, il ritiro è andato splendidamente, quindi sono contento perché alla mia età non è scontato. Il ritiro? E' andato tutto alla perfezione, il clima avverso ci ha aiutati perché c'era più fresco e abbiamo fatto meno fatica. I giovani? Spero di aiutarli nell'inserimento, è sempre bello dare qualche consiglio o suggerimento, gratifica molto. La preparazione prosegue bene, ci conosciamo tutti meglio e forse, rispetto allo scorso anno, siamo migliorati dal punto di vista del gioco, essendo cose già provate e riprovate, ma possiamo fare molto, ancora. Dobbiamo proseguire con questa voglia e con questo entusiasmo per cercare di fare più punti possibile in campionato. La squadra la vedo bene, con qualche certezza in più rispetto a un anno fa» HellasVerona.it
Mister MANDORLINI e il VERONA che sarà... «Abbiamo perso degli interpreti, qualcosa faremo ancora nel mercato e potrebbe arrivare qualche calciatore in grado di darci imprevedibilità. Siamo sempre una squadra, indipendentemente dagli interpreti che sono cambiati, stiamo costruendo e stiamo trovando anche il giusto equilibrio, fattore per me fondamentale. Una squadra imprevedibile deve colpire quando meno te lo aspetti, ora abbiamo Lazaros in grado di far male negli spazi, inoltre sono arrivati molti calciatori bravi nella fase offensiva che stanno facendo bene. Il nostro centrocampo migliore dello scorso anno? C'era Jorginho, ora abbiamo riportato a casa Tachtsidis. Halfredsson rimane sempre lo stesso, c'è anche Obbadi insieme ad altri tanti interpreti e alternative. La mediana deve dare l'idea di gioco, per noi è il reparto che è cambiato di più, e tutti hanno le idee chiare su quello che devono fare. Sono molto contento di questo reparto» HellasVerona.it
Luca TONI «Dopo che ho fatto 20 gol era difficile smettere. Ne ho parlato in famiglia, ho capito che al Verona mi volevano ancora. E mi diverto. Con i più giovani cerco di parlare, e cerco di essere un esempio. Divido la stanza con Donati. E ci sto bene. Con lui e con questo gruppo. Che cosa c’è di speciale qui? L’entusiasmo e i tifosi. Vicini nei momenti difficili. Mi ricordano quelli viola. Scudetto? In Germania l’ho vinto. Qui mi è sfuggito alla Roma, colpa della gara con la Samp. Iturbe? Un affare per la Roma. Lui è diverso da Corini, magari ne scartava 4 o 5 e te la metteva lì, come Ribery. E poi Iturbe ha un pregio: salta l’uomo. Da noi ha fatto la differenza, ora tutto dipende da lui. Il rapporto con Mandorlini? Ottimo. Sincero. Ci diciamo le cose in faccia. Chi mi ha colpito? Obbadi sembra un buon giocatore, Valoti è un bell’acquisto. Mi piace Jankovic: vuole spaccare il mondo» CalcioNews24.com
Il presidente SETTI sul mercato gialloblù «Dopo la partita giocata contro il Sudtirol ho sentito Sogliano ed era nervosissimo. E' come me, non è mai contento e vuole sempre cercare di migliorare. Il nostro obiettivo rimane la salvezza, va bene essere un po' preoccupati, ma si sono viste buone cose, soprattutto nel primo tempo. Siamo solidi, credo che oggi siamo messi meglio rispetto allo stesso giorno dello scorso anno, dove avevamo in rosa molti calciatori che venivano dalla Serie B. Le qualità dei giocatori che si sono consolidati, unite a quelle di chi sta arrivando, stanno dando solidità. Per fare la differenza bisognerebbe trovare un fenomeno, siamo alla ricerca. Stiamo cercando di portare avanti trattative per dare ancora più solidità alla nostra squadra, in modo tale da avere stabilità e sostanza. Tanti calciatori di proprietà? Anche l'anno scorso abbiamo lavorato su dei prestiti con diritto di riscatto, mentre durante questo calciomercato abbiamo acquistato interi cartellini. Questo fa parte di un percorso, crediamo che i calciatori acquistati siano utili alla causa, magari restando con noi qualche anno, perché la categoria la possono fare bene. Chi può essere il calciatore rivelazione? Magari deve ancora arrivare (ride, ndr). Se dovessi fare un nome direi Zampano, che potrebbe diventare un calciatore importante in futuro» HellasVerona.it
#Racines2014 #Day15 - Live dal ritiro gialloblù | Primavera / #TrentinoCup - Triangolare Hellas Verona, Inter e Napoli |
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
VITA DA EX: Chi si ricorda di Santiago VERGINI? Era un difensore promettente in Lega Pro con l'HELLAS nel 20101-2011! Ora si appresta a fare la seconda stagione in Premier League col SUNDERLAND... Luigi AGNOLIN arbitro internazionale ed ex dirigente dell'HELLAS ricoprirà la carica di Direttore Generale al SIENA ripartito dalla Serie D dopo il fallimento... Daniele CACIA raggiunge MAIETTA al BOLOGNA; ne da annuncio ufficiale il sito web della società felsinea.
Diego FARIAS lascia il CHIEVO e viene ingaggiato dal CAGLIARI in prestito con diritto di riscatto...
AMICHEVOLI DI LUSSO: Il NAPOLI sbanca il 'Nou Camp', la JUVE strapazza i migliori giocatori del campionato indonesiano... L'INTER batte la ROMA alla 'Guinnes Cup', MILAN già in affanno alla terza sconfitta consecutiva...
STRETTA DELL'OSSERVATORIO, niente derby romano in notturna (e ATALANTA-VERONA spostata alle 18.00): Cominciamo bene!
PRESIDENZA FIGC: Nella corsa al vertice della FIGC ALBERTINI recupera ma è incredibilmente ancora TAVECCHIO ad avere i favori del pronostico (e l'appoggio della maggioranza di Dilettanti e Lega Pro); anche TARDELLI scende in campo a difendere l'indifendibile mentre TOMMASI sta con l'ex centrocampista del MILAN e della Nazionale. Anche ATALANTA e VERONA mollano TAVECCHIO?
BUNDESLIGA: Tifoso miliardario presta 25 milioni di Euro all'AMBURGO per il mercato...
TENNIS: Quarto titolo stagionale a Stanford per Serena WILLIAMS!
CALCIOMERCATO: Colpo della ROMA che 'soffia' ASTORI alla LAZIO...
RASSEGNA STAMPA + - =
08:06 | venerdì 08 agosto 2014
Mandorlini: «Possiamo ripeterci anche senza Romulo e Iturbe»
Le parole del tecnico dell'Hellas Verona in vista della prossima stagione
HELLAS VERONA MANDORLINI – Il countdown è partito anche in casa Hellas Verona in vista della nuova stagione e Andrea Mandorlini non vede l’ora di respirare di nuova l’aria dei campi della Serie A dopo una stagione al di sopra delle aspettative. Dopo aver sfiorato l’Europa League, il club veneto riparte senza Juan Manuel Iturbe e Romulo, ma con l’esperienza di Rafa Marquez, da cui Mandolini si aspetta un contributo importante tanto quello richiesto a Luca Toni: «Dire che con il suo arrivo siano cambiati gli obiettivi ce ne passa, mi auguro che ci dia quello che ci ha dato Toni per il reparto offensivo. Luca è una bandiera. E’ diventato il giocatore simbolo. Al di là dei gol, ha trasmesso personalità, è un riferimento per i compagni, un leader. Dico la verità, eravamo incerti quando lo abbiamo preso, ma è andata bene», ha dichiarato l’allenatore dell’Hellas Verona ai microfoni del “Corriere dello Sport”.
ADDII E RINFORZI - Mandorlini, che non ha intenzione di rivoluzionare la squadra tatticamente dopo gli addii di Iturbe e Romulo, è convinto che la rosa non abbia perso qualità con le loro partenze: «Hanno fatto una stagione incredibile. Questi giocatori non ci sono più, speriamo di riuscire a sopperire alle loro partenze. Le qualità di Iturbe e Romulo sono state determinanti, ma sono state esaltate per merito della squadra». Il mercato è in ogni caso ancora aperto per nuovi interventi, sebbene l’allenatore abbia già pensato a come sostituirli: «Il mercato non è ancora finito. Davanti qualcosa riusciremo a fare ancora. Cerchiamo un giocatore che possa ricordare Iturbe.».
TRAGUARDI E LEGAMI - Difficile per l’Hellas Verona ripetere il cammino della passata stagione, ma gli obiettivi non cambiano e la consapevolezza di poter far bene è intatta: «C’è un ambiente che stimola a fare qualcosa in più. Io da cinque anni sono qui, so che il Verona ti spinge. Noi daremo il massimo. Ripetersi non è facile. Mio attaccamento? Qui mi sono realizzato, non andrei mai via». Chi potrebbe, invece, secondo Mandorlini ripercorrere le orme dell’Hellas Verona è l’Atalanta, primo avversario della nuova stagione.
NEL PALAZZO - L’allenatore è poi intervenuto nel merito del caos attorno alle elezioni per la presidenza federale e alla corsa per la panchina della Nazionale: «Personalmente mi adeguo a quello che ha scelto la mia categoria. Mi dispiace per questa querelle su Tavecchio. Invece di cercare equilibri si è andati allo scontro. Mi associo comunque al pensiero di Ulivieri. Ct? A me piacerebbe vedere Guidolin. Ho un bel rapporto con lui, sarebbe il giusto coronamento della sua carriera. Conte lo vedo più allenatore da tutti i giorni, Guidolin può essere la persona giusta».
11:52 | lunedì 04 agosto 2014
Verona, Moras: «Non ho parole»
Il greco ringrazia i compagni per l'iniziativa in favore del fratello: «Grazie!»
HELLAS VERONA MORAS - Vi abbiamo parlato ieri della bellissima iniziativa dei giocatori dell'Hellas Verona, scesi in campo in amichevole con una maglia per supportare il compagno di squadra Vangelis Moras. Il difensore greco era tornato in patria per assistere il fratello, affetto da una grave malattia, e per donargli una parte del proprio midollo osseo: un gesto bello quanto altruista a cui il Verona ha reso omagglio con la maglia #saveMoras.
GRAZIE - Tramite Twitter, ieri, Moras ha voluto ringraziare pubblicamente i propri compagni con un pensiero: «Non ho parole per esprimere le mie emozioni dopo questo gesto! Grazie ragazzi e grazie Hellas Verona!». Il giocatore si spera possa tornare in campo il prima possibile per svolgere il proprio lavoro, quello che meglio gli riesce.
09:06 | domenica 03 agosto 2014
Toni: «Calcio italiano messo male, punto su Albertini»
L'attaccante dell'Hellas Verona ha parlato anche della sua rinascita
HELLAS VERONA TONI – Non ne vuole sapere di lasciare il calcio Luca Toni, che all’età di 37 anni ha ancora l’entusiasmo di un ragazzino: «Dopo che ho fatto 20 gol era difficile smettere. Ne ho parlato in famiglia, ho capito che al Verona mi volevano ancora. E mi diverto. Con i più giovani cerco di parlare, e cerco di essere un esempio. Divido la stanza con Donati. E ci sto bene. Con lui e con questo gruppo», ha dichiarato a “La Gazzetta dello Sport” l’attaccante dell’Hellas Verona.
IL CALCIO ITALIANO - Ma Toni ha espresso anche il suo amore per questo sport e parlato della crisi del calcio italiano: «Un gioco bellissimo. Vorrei che la politica e i giochi di potere restassero fuori. Chi governa deve aver giocato. Per questo Albertini mi piace. Mondiali? Ha meritato la Germania, la più forte: un progetto a lungo termine: stadi, settori giovanili. Ha vinto con l’Under, poi il Mondiale. Bravi a unire giovani ed esperti. E l’Italia? Ha fatto un brutto Mondiale. Peccato. Non si è seguito un percorso dopo l’Europeo. E c’era gente con poca esperienza internazionale. Eppure non era difficile andare avanti. Rischiamo che altri tornei ci superino. Il modello Bayern è servito alla Germania. Rummenigge mi diceva che 7 giocatori su 11 devono essere tedeschi. Le nostre big devono puntare sugli italiani. La A cala vistosamente. Dobbiamo darci una sveglia. Immobile? Milan o Inter potevano puntare su di lui».
IN VENETO – Toni ha parlato poi dell’affetto dei tifosi gialloblù, ma anche dell’addio di Juan Iturbe: «Che cosa c’è di speciale qui? L’entusiasmo e i tifosi. Vicini nei momenti difficili. Mi ricordano quelli viola. Scudetto? In Germania l’ho vinto. Qui mi è sfuggito alla Roma, colpa della gara con la Samp. Iturbe? Un affare per la Roma. Lui è diverso da Corini, magari ne scartava 4 o 5 e te la metteva lì, come Ribery. E poi Iturbe ha un pregio: salta l’uomo. Da noi ha fatto la differenza, ora tutto dipende da lui. Il rapporto con Mandorlini? Ottimo. Sincero. Ci diciamo le cose in faccia. Chi mi ha colpito? Obbadi sembra un buon giocatore, Valoti è un bell’acquisto. Mi piace Jankovic: vuole spaccare il mondo».
LA RINASCITA – Infine, il bomber ha riavvolto il nastro della sua carriera, parlando anche delle esperienze difficili, come le bocciature alla Fiorenzuola, al Genoa e alla Juventus: «Da quelle brutte esperienze ho trovato il modo per togliermi soddisfazioni. Dopo Dubai sono stato male, ma la voglia di giocare mi ha salvato».
FONTE: CalcioNews24.com
I nuovi stranieri della Serie A: Rafael Márquez (Hellas Verona)
di Il Boss - lunedì 4 agosto 2014
Colpo di prestigio degli scaligeri, che hanno ingaggiato il difensore messicano Rafael Márquez, proveniente dal Club León: questa la sua scheda di presentazione.
Nome: Rafael Márquez Álvarez
Data di nascita: 13 febbraio 1979
Nazionalità: messicana
Ruolo: difensore
Costo trasferimento: sconosciuto
Nelle ultime ore si era sparsa la voce, riportata da alcuni siti internet, che il difensore messicano Rafa Márquez, colonna della nazionale Tricolor, fosse a un passo dalla firma con un club italiano, la Lazio. La notizia era soltanto in parte vera, perché il centrale trentacinquenne arriva sì in Italia, ma per firmare con l'Hellas Verona, squadra che si era già interessata a lui durante i recenti Mondiali, facendo intendere di voler provare a prenderlo ma senza dare una vera e propria conferma. Invece i dirigenti gialloblù, in primis il direttore sportivo Sean Sogliano (già autore di un colpo d'esperienza strepitoso dodici mesi fa, ossia l'acquisto di Luca Toni), hanno continuato a lavorare senza sbandierare la trattativa, e nella giornata di oggi il presidente del Club León, Jesús Martínez, ha annunciato tramite il proprio profilo Twitter che Márquez è stato ceduto al Verona, confermando il viaggio in Italia del giocatore, che ha fortemente voluto una nuova esperienza dopo aver conquistato due volte il campionato messicano.
Dopo quattro anni Rafa torna dunque in Europa, lasciata nel 2010 per tentare l'avventura americana con i New York Red Bulls, all'epoca sembrava che la sua carriera fosse ormai giunta al termine, nonostante avesse solo trentuno anni, ma quest'anno in Brasile ha dimostrato di essere ancora in gran forma, con quattro partite e un gol decisivo, segnato nella gara della terza giornata della fase a gironi contro la Croazia (rete del momentaneo 1-0, partita poi vinta 3-1), che ha portato gli uomini di Miguel Herrera agli ottavi di finale. Márquez, che aveva già segnato nel 2006 e nel 2010, è così entrato nel ristretto numero dei giocatori capaci di segnare in tre edizioni consecutive dei Mondiali, e considerato che si tratta di un difensore centrale (anche se spesso in carriera ha giocato mediano davanti alla difesa) il dato non è da poco. Negli anni al Barcellona, dove ha trascorso la parte più importante della sua carriera (2003-2010) dopo essere stato portato in Europa dal Monaco (1999-2003), si è fatto apprezzare per la prestanza fisica, il colpo di testa e il senso della posizione, magari non è mai stato considerato tra i migliori difensori del mondo, e nemmeno il referente principale del suo club perché giocava accanto a un totem come Carles Puyol, ma è sempre riuscito a ritagliarsi uno spazio importante al Barça, conquistando da protagonista diversi trofei tra cui quattro volte la Liga e due volte la Champions League.
In patria è da tantissimo tempo considerato un punto di riferimento per il calcio messicano, un leader nato che non a caso veste la fascia di capitano della nazionale (con cui ha totalizzato centoventiquattro presenze), a Verona guiderà la difesa di Andrea Mandorlini, che nella passata stagione ha subito ben sessantotto gol (terza peggior retroguardia del campionato) nonostante l'ottimo decimo posto finale, la sua esperienza sarà di grandissimo aiuto ai gialloblù, chiamati alla conferma dopo una stagione al di sopra delle aspettative iniziali.
FONTE: SpazioCalcio.it
Serie A - Da Marquez a Evra: siamo il "cimitero degli elefanti"
Il messicano, acquistato dal Verona, è solo l'ultimo ultra trentenne che approda nel nostro campionato. Le big si tutelano con giocatori "d'esperienza": cosa è cambiato rispetto al passato? Perché da noi vengono a "svernare" campioni ormai a fine carriera?
Di Enrico TURCATO (Twitter@EnricoTurcato)
4 ore fa
Eurosport
Nessun giudizio di merito, soltanto una constatazione. Lo spunto viene offerto dal “colpo” a sorpresa dell’Hellas Verona: preso dal Club Leon il difensore trentacinquenne Rafa Marquez. Capitano del Messico all’ultimo Mondiale, con un passato alle spalle glorioso tra Monaco e Barcellona, “El Kaiser de Michoacan” sembrava aver terminato la sua carriera ad alti livelli nel 2010, con il passaggio nella Mls americana al New York Red Bulls. Dopo quattro anni, invece, ecco la nuova occasione: chiudere l’esperienza da calciatore in Italia, a Verona, in uno dei maggior campionati europei.
Se fosse una casualità non ci soffermeremmo più di tanto. Invece Marquez va ad aggiungersi ad Almunia (Cagliari), Vidic (Inter), Evra (Juventus), Alex (Milan), Cole (Roma), Keita (Roma), Riera (Udinese) e volendo anche il leggermente più giovane Basanta (Fiorentina). Tutti ultra trentenni, tutti a fine corsa, tutti portati in Serie A in questa sessione di mercato. E se il valore tecnico non si può discutere, lascia perplessi la progettualità. Il nostro campionato è diventato un “cimitero degli elefanti”? È sempre necessario affidarsi a “vecchi” campioni piuttosto che dar fiducia ai nostri giovani? Perché questa politica, che fino a dieci anni fa sembrava impensabile, ha preso il sopravvento? Proviamo a rispondere.
Le big si tutelano in difesa – La parola chiave se chiedete a qualsiasi direttore sportivo è “esperienza”. In una Serie A tecnicamente scesa di livello, chi sa giocare a pallone è ancora in grado di esprimersi discretamente. Le big italiane, Juventus, Roma, Inter e Milan hanno tutte preferito puntellare la difesa con un usato sicuro. L’obiettivo è trovare garanzie e non affidarsi a scommesse.
10 anni fa non sarebbe mai successo, ma ora non ci sono soldi – Siamo tutti d’accordo nel dire che fino a dieci fa, quando la Serie A era il miglior campionato del Mondo, il percorso era l’inverso. I campioni venivano da noi giovani o nel pieno della maturità calcistica e poi andavano a svernare in altri campionati. Ora, però , i nostri club non hanno più le possibilità di investimento passate e spesso preferiscono pagare poco o niente il cartellino, magari dando ingaggi sostanziosi, piuttosto che mettere a bilancio uscite troppo onerose per acquisti importanti.
Fanno la differenza anche a quest’età – E va ricordato che spesso far di necessità virtù, paga. Lo hanno dimostrato negli ultimi anni Yepes, Klose e Maicon, continuano a confermarlo Totti, Toni e Di Natale. Sarà doloroso prenderne atto, ma chi nella carta d’identità ha più anni (e ovviamente un curriculum di tutto rispetto alle spalle), da noi fa ancora la differenza. Si è abbassato il livello e in una rosa, per carisma e anche doti individuali, giocatori del genere sono attualmente fondamentali. Quindi dobbiamo accettare la situazione senza trovare rimedi? Certamente no. Se, come ha fatto il Cagliari, per ogni “anziano” venissero acquistati 4-5 giovani (italiani) il problema non si porrebbe nemmeno.
FONTE: It.EuroSport.Yahoo.com
di Marco Beltrami3 agosto 2014 20:41
#SaveMoras, il Verona nell’amichevole contro l’Al Khor si stringe intorno a Dimitris (foto)
Prima del fischio d'inizio dell'amichevole conclusasi 4 a 0 per l'Hellas, i gialloblu hanno indossato delle maglie di Superman per solidarietà e sostegno nei confronti del compagno Moras e del fratello che lotta contro la leucemia
L’Hellas Verona non ha perso tempo per testimoniare solidarietà e sostegno nei confronti del difensore Vangelis Moras. Il giocatore greco nei giorni scorsi aveva raggiunto il fratello Dimitris che sta combattendo una difficile battaglia contro la leucemia. La foto dei due con la maglia di Superman subito dopo il trapianto di midollo osseo ha conquistato il web facendo subito il giro del mondo. In occasione dell’amichevole tra la squadra di Mandorlini e l’Al Khor, i giocatori scaligeri sono scesi in campo con una maglietta simile a quella indossata dai fratelli Moras per dimostrare loro la vicinanza di tutto l’Hellas Verona. Questo il comunicato del club: “Nel match contro l’Al Khor, i gialloblù scenderanno in campo con una speciale maglietta per solidarietà e sostegno nei confronti del compagno Moras. La stessa t-shirt indossata da Dimitris e Evangelos durante il trapianto di midollo osseo, perché i due fratelli non sono soli. Lottiamo tutti insieme per tornare a sorridere!”.
L’Hellas Verona ha battuto l’Al Khor per 4 a 0
In campo i gialloblu hanno letteralmente dominato gli avversari dimostrando già di avere in parte smaltito i carichi di lavoro. L’Hellas Verona ha battuto i qatarioti con il perentorio punteggio di 4 a 0. Protagonista assoluto del match Luca Toni, che ha realizzato una doppietta al 25’ e al 45’ su calcio di rigore. In gol anche il neoacquisto Nenè che ha dimostrato di essersi già integrato a meraviglia nel gruppo gialloblu. A firmare il poker è stato Rebusic per un Verona che, nonostante un avversario di caratura nettamente inferiore, ha dimostrato una buona organizzazione di gioco.
FONTE: Calcio.FanPage.it
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Marquez-Verona, Alberti e Arquilla: "Vi sveliamo i retroscena"
08.08.2014 15.38 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
Rafa Marquez in Italia. Un colpo da sogno, per la Serie A, messo a segno con una mossa da re del mercato dal ds dell'Hellas Verona, Sean Sogliano. Il retroscena lo raccontano gli intermediari dell'operazione, Alessandro Alberti e Angelo Arquilla, in esclusiva per Tuttomercatoweb.com. Parte Alberti. "Il nome di Marquez era già presente negli uffici di Sogliano già prima del nostro arrivo, non aveva mai fatto mistero dell'interesse. Era già oggetto del desiderio, poi il 29 luglio siamo stati nella sede dell'Hellas sino a notte fonda e Sogliano ci ha firmato il mandato. Dopo tre ore eravamo già in volo per il Messico: Angelo conosce molto bene Marquez, sin dai tempi del Monaco".
Conferma, Arquilla?
"Sì, nel 2002 dovevo portarlo già alla Roma. Rafa è un grande campione, diciamo che viene con più di dieci anni di ritardo -spiega-, ma ha accettato l'Italia senza dubbi. E' una nuova sfida per lui: l'età non è un problema, ha esperienza ed è un valore aggiunto per il Verona ma avrebbe potuto esserlo anche per una big. La Lazio ci ha provato ma tutti siamo stati molto corretti. Ed ha grandi motivazioni, lo ripeto, per lui è una nuova sfida".
Ripartiamo, Alberti, con il racconto?
"Certo. Siamo stati a Leon, a casa del giocatore. Abbiamo parlato a lungo con Rafa, anche a cena, poi con telefonate nella notte verso l'Italia. Ci ha dato la disponibilità di massima, senza parlare di soldi proprio perché convinto dal progetto".
E dalla durata, no?
"Già: due anni con opzione per il terzo, segno tangibile del progetto Hellas intorno a Rafa. Da lì è venuto anche il Verona, anche se avevamo comunque il mandato, per dare ancor più forza all'offerta. Ci siamo accordati su tutto e poi firmato l'accordo. Io ed Angelo ci dividiamo tutto, al 50%, nel lavoro, ma grande merito va dato anche a Marquez, alla sua serietà, alle intuizioni di Sogliano ed al suo tempismo oltre che alla correttezza del Leon. Una grande operazione".
ALTRE NOTIZIE
Nazionale U21, i convocati di Di Biagio per l'amichevole contro la Romania
07.08.2014 19.17 di Pietro Lazzerini
Sono 23 i calciatori convocati dal tecnico federale Luigi Di Biagio per l'amichevole della Nazionale Under 21 contro la Romania prevista per il prossimo 13 agosto.
Questo l'elenco dei convocati:
Portieri: Bardi (Chievo Verona), Leali (Cesena);
Difensori: Antei (Sassuolo), Bianchetti (Verona), Biraghi (Chievo Verona), Goldaniga (Perugia), Murru (Cagliari), Romagnoli (Roma), Rugani (Empoli), Sabelli (Bari), Zappacosta (Atalanta);
Centrocampisti: Benassi (Torino), Cataldi (Lazio), Crisetig (Cagliari), Dezi (Crotone), Molina (Atalanta), Sturaro (Genoa), Viviani (Latina);
Attaccanti: Belotti (Palermo), Berardi (Sassuolo), Bernardeschi (Fiorentina), Longo (Cagliari), Trotta (Fulham).
RASSEGNA STAMPA
Hellas, Il Corriere di Verona celebra Rafa Marquez: "Campione assoluto"
06.08.2014 08.53 di Marco Frattino
"Campione assoluto". Con questo titolo l'edizione odierna de Il Corriere di Verona celebra l'ingaggio di Rafael Marquez (35), centrale difensivo messicano reduce dal Mondiale in Brasile con la sua nazionale e dall'esperienza col Club Leon. L'ex Barcellona - che ha vinto tutto nel corso della sua carriera - si rimette dunque in gioco tra le file dell'Hellas per tentare l'esperienza in Serie A prima di appendere le scarpette al chiodo: il quotidiano svela che Marquez arriverà in giornata in Italia, di seguito le visite mediche e la formalizzazione dell'operazione. I documenti con le firme sono pervenuti via fax dal Messico alla sede del Verona, in via Belgio, intorno alle 5 di ieri mattina. Rafa ha siglato un biennale e percepirà un milione netto a stagione.
SERIE A
El gran Capitan a Verona, basta l'esperienza
06.08.2014 07.15 di Andrea Losapio Twitter: @losapiotmw
Rafa Marquez ha carisma ed esperienza, questo è innegabile. E ha giocato un Mondiale ai limiti della perfezione, sbagliando pochissimo. L'unico vero e proprio errore l'ha commesso su Arjen Robben, all'ultimo minuto dell'ottavo di finale contro l'Olanda: un'entrata al limite del regolamento, sanzionata con il rigore. Forse, per uno della sua bravura, aspettare il movimento del calciatore del Bayern - costretto a rientrare sul sinistro da tutta la carriera - lo avrebbe portato ad anticiparlo e non commettere fallo. O, comunque, non dare nemmeno l'impressione di avere sbagliato.
El Gran Capitan arriva in Italia a 35 anni suonati, dopo una carriera passata tra Monaco e Barcellona - dove ha vinto due Champions League - e tra difesa e centrocampo. Perché in grado sia di proteggere la retroguardia mettendosi a schermo (potrebbe essere utile nel 4-3-3 di Mandorlini) sia di interpretare il ruolo di difensore centrale, a tre o a quattro. Un buon jolly difensivo per una squadra che l'anno scorso giocava molto offensiva, e forse necessitava di uno "stabilizzatore", di un'ancora in mezzo.
È però un segno dei tempi il fatto che le italiane cerchino giocatori ultratrentenni per dare compattezza ai propri reparti difensivi. Yepes ha rifiutato la Sampdoria, a 38 primavere, e Marquez arriva: bastano esperienza e carisma per giocare in Serie A? Probabilmente sì, e non è un buon segno.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
08.08.2014
Rafa Marquez, bagno di folla «Voglio vincere col Verona»
"Voglio vincere col Verona. Trasmettere la mia mentalità al gruppo. E giocare con Toni sarà uno stimolo in più". Rafa Marquez accende l'Hellas. Presentazione da tutto esaurito al Bentegodi. La stella messicana merita le attenzioni del mondo. "Mi sono decurtato l'ingaggio per ritrovare il calcio europeo, era quello che volevo. Partiamo per salvarci - ha sottolineato Marquez -, anche così era al Leon ma poi abbiamo vinto il campionato. Voglio raggiungere la miglior posizione possibile". Marquez stasera sarà in Austria col resto del gruppo e volerà in Inghilterra per l'amichevole di domani col Burnley. Il 18 agosto Marquez giocherà il torneo Gamper di Barcellona, prima di rientrare a Verona.
Alessandro De Pietro
07.08.2014
Marquez, prime ore a Verona tra l'entusiasmo dei tifosi
Adesso e' ufficiale: Rafa Marquez è del Verona. Acquisito a titolo definitivo dal Leon. Il messicano ha scelto la maglia numero 4. Prime ore a Verona per il nuovo acquisto dell’Hellas, atterrato in Italia ieri sera e stamattina alle prese con le visite mediche.
E Verona ha salutato Rafa Marquez a modo suo, con tanto entusiasmo e calore. Cinquecento i tifosi che hanno aspettato il campione messicano uscire da Palazzo Barbieri dopo essere stato accolto dal sindaco Flavio Tosi. Marquez ha firmato autografi e foto-ricordo, prima di dirigersi all'Hellas Store di via Cattaneo per un altro bagno di folla. Domani alle 10 al Bentegodi la presentazione alla stampa.
«Life is all about taking risks. If you never take risks, then you'll never know what you're capable of». Dopo l’atterraggio di ieri sera Marquez ha ritwittato una celebre frase di Michael Jordan, il più grande cestista di tutti i tempi. «La vita è un continuo rischio. Ma se tu di rischi non ne prendi mai saprai di cosa sei davvero capace», Un riferimento evidente all'inizio della nuova avventura all'Hellas per l'ormai ex centrale difensivo del Leon, per sette anni leader del Barcellona.
Alessandro De Pietro
07.08.2014
Marquez, prime ore a Verona «La vita è continuo rischio»
Prime ore a Verona per Rafa Marquez, nuovo acquisto dell’Hellas atterrato in Italia ieri sera e stamattina alle prese con le visite mediche. Marquez dopo un giro in sede oggi pomeriggio verrà presentato alla città con un saluto ai tifosi dalle scale di Palazzo Barbieri.
«Life is all about taking risks. If you never take risks, then you'll never know what you're capable of». Dopo l’atterraggio di ieri sera Marquez ha ritwittato una celebre frase di Michael Jordan, il più grande cestista di tutti i tempi. «La vita è un continuo rischio. Ma se tu di rischi non ne prendi mai saprai di cosa sei davvero capace», Un riferimento evidente all'inizio della nuova avventura all'Hellas per l'ormai ex centrale difensivo del Leon, per sette anni leader del Barcellona.
04.08.2014
Atalanta-Verona «a rischio»
Partita anticipata alle 18
Atalanta-Verona della prima giornata di andata del campionato di serie A si giocherà domenica 31 agosto 2014 con inizio alle 18 (anzichè alle 20.45). La decisione - si legge in una nota della Lega di serie A - è conseguente alla Determinazione n.27 dell’1 agosto 2014 dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive che dispone che la gara Atalanta-Verona, connotata da profili di rischio massimo, sia programmata in orario diurno.
04.08.2014
Vangelis Moras torna a casa dopo aver donato il midollo
«Che bello essere a casa!!!! Buongiorno Verona !!!». Vangelis Moras è di nuovo in città, come lui stesso ha comunicato con un tweet, dopo il Mondiale ed il viaggio in Australia per donare il midollo osseo a suo fratello Dimitris malato di leucemia. Moras si aggregherà al Verona dal ritiro austriaco, che inizierà giovedì in Carinzia.
A.D.P.
04.08.2014
Toni, Nenè e Rabusic alla sinfonia del gol
Luca ne ha segnati due nel primo tempo, il brasiliano e Rambo a segno nella ripresa. Buone indicazioni per Mandorlini, apparso soddisfatto: «Siamo stanchi ma fiduciosi per quello che siamo riusciti a fare...»
L'Hellas si veste da Superman, affonda l'Al Khor e chiude con un poker di gol il ritiro precampionato di Racines. Se ancora ci fosse qualche dubbio il test match di Trento conferma che i petroldollari non fanno la differenza sul campo – anche se la possono fare nel portafoglio basta pensare alla scelta di Paulinho – e la squadra araba oppone scarsa resistenza ai ragazzi di Mandorlini che, prima della partita, indossano una maglietta azzurra con la S rossa in campo giallo per ricordare la tshirt mostrata qualche giorno fa dai fratelli Moras, quando il difensore del Verona Vangelis ha donato il midollo a Dimitris, malato di leucemia.
I gialloblù ritrovano al centro dell'attacco il neopapà Luca Toni con Gomez da una parte e Jankovic dall'altra. In regia Tachtsidis, a destra Obbadi, a sinistra Christodoulopoulos, d'ora in poi per tutti Lazaros visto che se lo farà scrivere sulle spalle. Solita difesa a quattro davanti a Rafael, Marques e Gonzalez centrali, Martic e Agostini sulle fasce. Sulla panchina dell'Al Khor l'ex centrocampista rumeno Laszlo Boloni, molto vicino all'Hellas nell'estate dell'83. Non basta la buona volontà, la tecnica di un paio di giocatori brasiliani come Madson Formagini e Julio Cesar, la voglia del portiere Ghaith di mettersi in mostra, c'è solo il Verona in campo, gli avversari diventano dinamici sparring partner.
Gira bene il centrocampo, sulla fascia brilla Jankovic che impegna il numero uno dell'Al Khor dalla lunga distanza e poi pesca Toni tutto solo in mezzo all'area con un tocco esterno che ricorda quello che portò al gol del bomber con il Milan, all'esordio dello scorso campionato. Girata al volo, tiro debole, para Ghaith. Non c'è storia, l'Hellas accelera e passa in vantaggio.Percussione di Agostini sulla sinistra, scambio con Jankovic, bellissimo il cross in mezzo, Toni non sbaglia. Colpo di testa e palla in rete. Tutto troppo facile, il tempo di applaudire Agostini che va vicinissimo al raddoppio dopo lo scambio al volo con Toni, e arriva il secondo gol dei gialloblù. Lancio millimetrico di Lazaros, Super Luca controlla in area, si gira e batte Ghaith per la seconda volta.
Il primo tempo si chiude tra gli applausi, nella ripresa Mandorlini rivede praticamente tutta la formazione per dare minuti soprattutto a Nenè e Guillermo Rodriguez che si sono aggregati al gruppo solo pochi giorni fa.
L'Al Khor prova a reagire e cerca di cogliere di sorpresa la retroguardia gialloblù ma gli spunti di Formagini e Reda non mettono certo paura a Rafael. L'Hellas ritrova equilibrio, il centrocampo cresce, sulle fasce si fanno apprezzare Zampano e Valoti da una parte, Fares e Nenè dall'altra. Rabusic va vicino al tris, ci prova anche Taxi con una gran botta da fuori ma la terza rete porta la firma di Nenè che raccoglie un traversone dalla sinistra di Fares e gira in porta, la palla sbatte sul palo, l'attaccante brasiliano anticipa ancora tutti e festeggia il primo gol in maglia gialloblù. Anche Boloni capisce che con questo Verona non c'è competizione e allora getta nella mischia i giovani della panchina, cala il ritmo della partita ma Rabusic ha voglia du allungare la lista dei marcatori gialloblù in queste amichevoli estive. Gran palla di Valoti junior, colpo di testa di Rambo e poker servito. Tutti a casa, due giorni di riposo in famiglia, si riprende mercoledì a Peschiera.
Così Mandorlini a fine match: "Siamo un po' stanchi, ci siamo allenati tanto. Siamo molto contenti, contro l'Al Khor abbiamo giocato bene per 60 minuti e abbiamo chiuso il ritiro senza infortuni, senza intoppi.
Stiamo procedendo sul nostro obiettivo, ovvero quello di preparare bene un inizio di campionato difficile. Noi più avanti nella preparazione rispetto allo scorso anno? Tanti calciatori erano qua anche nella passata stagione, le idee di gioco non sono cambiate anche se sono mutati degli interpreti. Toni dà sempre il via in modo positivo, speriamo sia di buon auspicio. E' un calciatore per noi fondamentale, ma sono felice anche delle reti di Rabusic e di Nenè. Stiamo crescendo, sono soddisfatto ed entriamo bene nella seconda fase del ritiro. I nostri giovani? Stanno maturando, tutti si stanno uniformando ai ritmi di questa squadra.
Devono crescere con calma e con pazienza, e così sta succedendo. Fares? Ha buona corsa, può giocare anche esterno basso».
Luca Mantovani
03.08.2014
Da Lazaros a «Taxi» È febbre da rivincita
L'Hellas punta forte sulla rabbia dei greci, su quella di Rodriguez, di Ionita e di Obbadi, tutti reduci da stagioni incerte: chi supererà la prova del campo?
Rabbia in corpo e tanta fame. Le motivazioni d'altronde sono tutto. Ha una matrice chiara la campagna acquisti del Verona. Vieni da una stagione così così? Meglio, vuol dire che avrai una ragione in più per dare tutto. La direttrice è quella di sempre, specie nella seconda stagione di Serie A quando il rischio di appagamento, anche se inconscio, è bene scacciarlo via in fretta.
Rigenerandosi. L'erba di solito la bruciano tre categorie di giocatori: quelli che non mollano mai, i giovani e quelli che hanno chiuso l'anno con parecchio amaro in bocca.
All'Hellas ce ne sono tanti. Bravi ma delusi.
Il nuovo Hellas dipenderà molto dalla loro sete di rivincita. Quella che anima la voglia di rivalsa ad esempio di due vecchie facce come Marques e Jankovic, che a Racines sembrano trasformati rispetto a qualche mese fa.
DALLA B AL MONDIALE. Strano destino quello di Lazaros Christodoulopoulos. Retrocesso col Bologna, protagonista in Brasile con la Grecia all'ultimo Mondiale. Un fattore assoluto, un cavallo di razza che a 27 anni ha alle spalle una trentina di presenze fra Champions ed Europa League più uno scudetto ed una Coppa di Grecia col Panathinaikos.
Per soli un milione e duecentomila euro il Verona ha fatto un affare, perché un anno andato male certo non dimentica quel che è stato. Ed il Verona è pronto a godersi il giocatore che si è arreso per ultimo a Bologna dove c'era anche Frederik Sorensen, gigante danese che Sean Sogliano vuole fortemente per la difesa.
SEI SOLO SULLA CARTA. Se Christodoulopoulos almeno il campo l'ha visto di continuo, a Guillermo Rodriguez dell'ultima stagione al Torino sono rimaste in mano solo sei presenze. Colpa di un infortunio nel derby e del rendimento molto alto di altri difensori.
Due anni fa Rodriguez però fu sontuoso nel prendere il posto addirittura di uno come Ogbonna e considerato un leader vero anche dopo un campionato visto per lo più dalla panchina o dalla tribuna.
Ventura, al Torino, non l'ha nemmeno convocato per il ritiro. Tanto era in partenza, probabilmente a fare la fortuna di chi l'avrebbe preso.
E a tornare quello che ai tempi del Danubio e dell'Atlas si era guadagnato da giovanissimo anche la maglia della Nazionale d'Uruguay, giocando la Copa America e le qualificazioni ai Mondiali del 2006.
FAME ARRETRATA. Panagiotis Tachtsidis è un discorso a parte, uno che con Mandorlini cambia faccia ma che due anni fa alla Roma è stato titolare per un bel po'.
Anche lui è retrocesso, a Catania travolto dal disordine generale e da tanta mediocrità.
Al Torino, da gennaio, gli hanno concesso solo undici presenze. Non proprio l'annata che si aspettava un ragazzo che il Genoa ha sempre tenuto in mano senza mai dargli davvero fiducia, pacco postale da spedire a destra e a sinistra.
A giugno del 2015 sarà del Verona, se Sogliano lo riscatterà dopo il prestito di quest'anno. Mandorlini, appena l'ha visto, gli ha detto solo poche parole: «Va in campo e gioca come sai». E le pile di Taxi si sono subito ricaricate.
GUARDIE SVIZZERE. Artur Ionita non sa se resterà. Al Verona è in prova, in ritiro all'Hellas funziona così. Tutti, o quasi, in discussione fin dal primo giorno. Il mediano moldavo ha chiuso al penultimo posto il campionato svizzero, non esattamente la Premier League o la Liga spagnola. Solo il Losanna ha fatto peggio ma se Ionita aveva stuzzicato anche le attenzioni del Basilea un motivo ci sarà stato. E al Verona certe qualità intraviste in Svizzera le sta confermando in pieno.
Esattamente come il croato Ivan Martic, che col suo San Gallo ha racimolato solo tre punti in più del San Gallo.
Altro giocatore su cui fare affidamento a occhi chiusi, anche se a destra il mercato è ancora apertissimo.
L'ABITO, NON IL MONACO. Mounir Obbadi viene da un anno e mezzo di Monaco, nel Principato dei ricchi. Aristocratico solo all'apparenza, perché la sua carriera racconta di tanta gavetta nelle categorie inferiori fra Angers e Troyes, fra seconda ma anche terza divisione, prima della chiamata a gennai di un anno fa del Monaco che aveva bisogno di energia a metà campo per garantirsi la promozione.
Missione compiuta. Anche lui ha masticato amaro nel calcio, dove le motivazioni forti fanno miracoli.
E all'Hellas la regola la conoscono alla perfezione.
Alessandro De Pietro
FONTE: LArena.it
Marquez: "Sono un vincente, qui per sognare"
Postata il 08/08/2014 alle ore 12:40
Verona - Le dichiarazioni del nuovo difensore gialloblù, Rafael Marquez, rilasciate durante la conferenza stampa di presentazione.
PERCHE' HO SCELTO IL VERONA
"Sono molto contento per l’interesse che ha dimostrato l’Hellas Verona nei miei confronti. La motivazione è chiara, tornare in Europa, in uno dei campionati più importanti al mondo. Sono stato molto sorpreso dall’accoglienza ricevuta, incredibile, questo mi dà ancora maggiore responsabilità e carica nell'essere qui. Tutti mi hanno parlato di Verona come una città bellissima, tra le più importanti d’Italia. Anche i tifosi hanno avuto parte del merito, hanno molto a cuore questa squadra e sono molto calorosi come ho potuto vedere ieri al mio arrivo. Un’altra chiave è stato ciò che in poco tempo ha fatto in Italia la società del Verona. Ho firmato un contratto a cifre più basse di quelle che percepivo in precedenza, volevo solo tornare in Europa e giocare con l'Hellas, i soldi non sono stati importanti in questa scelta. Il Verona non è stato l’unico club a cercarmi, ma mi ha convinto l’offerta dell’Hellas e quindi sono venuto qui. Altri grandi difensori che hanno giocato in Serie A? Ad esempio Paolo Maldini, che è sempre stato un punto di riferimento per me".
LA MIA NUOVA SQUADRA
"Toni? Sarà molto speciale giocare con lui, ha tanta esperienza e ha fatto un’ottima stagione l’anno scorso, e così voglio fare anche io. Non è importante per me essere il capitano, ma quello che riuscirò a esprimere in campo. Ho parlato con l’allenatore e il modulo sarà lo stesso dello scorso anno e starà a me inserirmi al meglio in quel contesto. Cercherò di ripetere ciò che ho fatto in passato coi club e con la Nazionale messicana. Perché ho scelto il numero 4? E’ da tempo il mio numero, non riesco a pensarmi con un altro. Lo porto fin da bambino. Voglio inserirmi nella tattica del Verona per aiutare a migliorare la fase difensiva. Il campionato italiano è tra i più difficili, ci sono molte squadre allo stesso livello e questo è diverso da altri paesi. Sono molto esigente, sia con me stesso che con i miei compagni".
I MIEI OBIETTIVI CON QUESTA MAGLIA
"Vorrei affrontare Balotelli, è un giocatore con qualità uniche che non ho ancora avuto modo di incontrare. Questa è una nuova sfida per me, tornare ad alti livelli in Europa nonostante. Sento molto la responsabilità, sono al 100% delle mie possibilità e voglio ottenere più vittorie possibili. Salvezza? Quando sono arrivato in Messico al Leon mi trovavo in una squadra da poco tempo nella massima serie come il Verona. Anche lì l’obiettivo principale era rimanere in prima divisione, e invece siamo diventati campioni due volte di seguito. Lo stesso obiettivo lo avremo qui. Non sono venuto solo per la salvezza ma per fare qualcosa in più, non so se vinceremo lo Scudetto ma punteremo sempre al massimo. Voglio chiarire che non ho detto che vinceremo il campionato, ma ci sono tante squadre che lotteranno per vincerlo come Napoli, Roma e Juventus. Il primo obiettivo è la salvezza, ma voglio vincere il più possibile. La mia mentalità è sempre stata vincente, prima ho i miei sogni, poi lavoro per realizzarli".
IL LEON, IL BARCELLONA E LA NAZIONALE
"Trofeo Gamper? Faceva parte della trattativa poter giocare quell’ultima partita col Leon contro il Barcellona, sarà il mio addio a quella che è stata la mia squadra finora. Non ho ancora potuto parlare con Guardiola, ma ci sarà modo di vedersi qui in Europa. Nazionale? Ho parlato con Miguel Herrera, il commissario tecnico, se sarò ancora all’altezza vorrò sempre giocare nella Nazionale messicana".
Ufficio Stampa
#BadK2014 #Day2: seduta mattino
Postata il 08/08/2014 alle ore 12:15
#BadK2014
Bad Kleinkircheim (AUSTRIA) - Allenamento mattutino per i gialloblù nel ritiro austriaco. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto lavoro di rifinitura in vista del test match contro il Burnley, in programma allo stadio Turf Moor sabato 9 agosto (ore 15 locali / ore 16 italiane).
#BADK2014 - PROGRAMMA
Sabato 9 agosto: Burnley-Hellas Verona (ore 15 locali / ore 16 italiane)
Ufficio Stampa
#bienvenidoRafa - Delirio per "el Gran Capitán" / VIDEO
Postata il 07/08/2014 alle ore 20:45
Verona - Rivivi su Hellas Verona Channel le emozioni del primo giorno in gialloblù di Rafa Marquez. Prima un saluto al sindaco di Verona, Flavio Tosi, poi l'incontro con i tantissimi tifosi gialloblù pronti ad accoglierlo in Piazza Bra e all'Hellas Store, desiderosi di farsi firmare autografi e scattare foto insieme al proprio campione.
Ufficio Stampa
#BadK2014 #Day1: seduta pomeriggio
Postata il 07/08/2014 alle ore 20:20
#BadK2014
Bad Kleinkirchheim (AUSTRIA) - Primo allenamento in Austria per i gialloblù. Nella sede ufficiale del secondo ritiro estivo 2014, la squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento, circuiti di forza e trasformazione in campo, per poi conludere con una partitella. La seduta è durata circa due ore.
#BADK2014 - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Venerdì 8 agosto: seduta mattutina (ore 10)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico. Il programma completo verrà ufficializzato successivamente.
Ufficio Stampa
#BadK2014 - Convocati e programma allenamenti
Postata il 07/08/2014 alle ore 09:00
#BADK2014
Verona - L'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, ha convocato 23 calciatori per il ritiro estivo a Bad Kleinkircheim, in programma dal 7 al 14 agosto. Jacopo Sala, Evangelos Moras, Giorgi Chanturia, Matteo Bianchetti e Michael Rabusic proseguiranno la preparazione a Peschiera, alla ricerca della miglior condizione fisica.
Ecco l'elenco completo dei convocati e il programma allenamenti.
#BADK2014 - CONVOCATI
Portieri: Rafael, Nicolas, Gollini.
Difensori: Agostini, Marques, Martic, Gonzalez, Zampano, Rodriguez, Luna.
Centrocampisti: Donati, Hallfredsson, Obbadi, Valoti, Ionita, Tachtsidis, Lazaros.
Attaccanti: Toni, Jankovic, Fares, Gomez Taleb, Nenè, Cappelluzzo.
#BADK2014 - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Giovedì 7 agosto: seduta pomeridiana (ore 17.30)
Venerdì 8 agosto: seduta mattutina (ore 10)
Domenica 10 agosto: seduta mattutina (ore 10)
Lunedì 11 agosto: seduta mattutina (ore 10) e seduta pomeridiana (ore 17)
Martedì 12 agosto: seduta mattutina (ore 10) e seduta pomeridina (ore 17)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico. Il programma completo verrà ufficializzato successivamente.
#BADK2014 - PROGRAMMA AMICHEVOLI
Sabato 9 agosto: Burnley-Hellas Verona (ore 15 locali / ore 16 italiane)
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta pomeriggio
Postata il 06/08/2014 alle ore 20:00
Peschiera (Verona) - Allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento, torelli, lavoro atletico e partita.
Evangelos Moras si è aggregato al gruppo, mentre ha sostenuto la prima seduta con i compagni Antonio Luna.
La squadra partirà nella mattinata di giovedì 7 agosto per Bad Kleinkircheim. Il primo allenamento nel ritiro austriaco è in programma alle ore 17.30.
#BADK2014 - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Giovedì 7 agosto: seduta pomeridiana (ore 17.30)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Ufficio Stampa
Abbonamenti, cresce la passione: siamo in 13.472
Postata il 06/08/2014 alle ore 19:45
Verona - La passione gialloblù continua a crescere. Siamo in 13.472, tanti sono i tifosi che nella campagna abbonamenti 2014-15 "Dedicato alle persone che l'hanno fatto", hanno sottoscritto la propria tessera.
Tutti i sostenitori possono acquistare l'abbonamento online o presso il Box 1 dello stadio Bentegodi.
Ufficio Stampa
Trentino Cup: Inter-Verona 2-0 e Verona-Napoli 0-2 / VIDEO
Postata il 05/08/2014 alle ore 11:30
Mezzano (Trento) - Niente da fare per la Primavera gialloblù di Massimo Pavanel, che esce sconfitta dalla Trentino Cup nonostante due prove di orgoglio contro Inter e Napoli. Prima delle due sfide da 45 minuti proprio contro i nerazzurri, che vincono grazie alle reti di Steffè e Delgado e con l’Hellas che ha il rimpianto anche di aver sbagliato un rigore sull’1-0. Contro il Napoli il risultato non cambia, con Bifulco e Liivak che vanificano i numerosi sforzi dei ragazzi di Pavanel. Termina così la prima uscita stagionale della Primavera gialloblù, che ora avrà tempo e modi di migliorare e prepararsi al campionato.
Il trofeo è stato vinto dall'Inter, che nell'ultimo match ha sconfitto il Napoli per 3-2 d.c.r (1-1 il risultato al fischio finale).
Ufficio Stampa
Peschiera: 6 agosto ripresa allenamenti
Postata il 05/08/2014 alle ore 09:30
Verona - La ripresa degli allenamenti per i gialloblù è fissata per mercoledì 6 agosto, alle ore 18, presso lo Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera. La squadra, dopo le due giornate di riposo concesse, si ritroverà agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini in vista del secondo ritiro ufficiale a Bad Kleinkircheim, in programma dal 7 al 14 agosto.
Ufficio Stampa
Serie A: variazione orario Atalanta-Hellas Verona
Postata il 04/08/2014 alle ore 19:15
Verona - Il presidente della Lega Serie A, Maurizio Beretta, vista la Determinazione n.27 dell’1 agosto 2014 dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive del Ministero dell’Interno, comunica che la sfida Atalanta-Hellas Verona, 1a giornata del campionato Serie A TIM 2014-15 inizialmente prevista alle ore 20.45, si giocherà domenica 31 agosto alle ore 18.
LEGA SERIE A - COM. UFF. N.14 https://cdn.legaseriea.it/c/document_library/get_file?uuid=690660bd-e147-482e-bc91-64554bda2945&groupId=10192
Ufficio Stampa
Agostini: "Forza Lele e Dimitris, siamo con voi" / VIDEO
Postata il 03/08/2014 alle ore 21:20
Trento - Le dichiarazioni del difensore gialloblù, Alessandro Agostini, rilasciate a Telenuovo e ai media nazionali e locali al termine della sfida contro l'Al Khor, quarto e ultimo test match del ritiro estivo #Racines2014.
#SAVEMORAS, IL NOSTRO AUGURIO
"Le magliette che abbiamo esposto a inizio partita sono state un gesto della squadra per il nostro compagno Evangelos che sta passando un momento difficile. Gli auguriamo di uscirne al più presto assieme al fratello, gli faccio un grosso in bocca al lupo da parte di tutta la squadra. L'ho sentito per messaggio, gli ho detto che gli sono vicino e che spero di rivederlo presto qui con noi".
LA SFIDA ALL'AL KHOR
"Ho visto un buon Verona, sia oggi che nelle altre amichevoli abbiamo dimostrato di essere a buon punto. Non è un caso che abbiano segnato tutte le punte, quello che proponiamo è finalizzato a far segnare loro, sono quelli che fanno fruttare il lavoro di tutta la squadra. L'avversario era modesto ma noi veniamo da una preparazione pesante, il che lo rende un test impegnativo per la nostra attuale condizione fisica, per questo siamo soddisfatti. Contro il Burnley sarà tutta un'altra storia, vedremo come andrà. Fares? Non mi aspettavo potesse fare così bene, l'abbiamo provato anche in allenamento. Il ragazzo ha grandi doti e qualità. Chiaramente deve maturare, ma lo vedo bene. Tachtsidis? Lo vedo molto in palla, è un bello schermo davanti alla difesa. Filtra tanti palloni ed è un aiuto per noi. Fare gol? Stavolta ci sono andato vicino, è stato bravo il portiere. Peccato, speriamo nella prossima partita".
COME STA IL VERONA
"Rispetto allo scorso anno abbiamo cambiato molto, ma nonostante questo la prestazione di oggi prova che ci stiamo amalgamando bene. Ci siamo allenati tanto e bene, adesso un paio di giorni di pausa e poi si ricomincia. Perdendo Romulo e Iturbe abbiamo rinunciato a qualcosa in individualità, ma ci abbiamo guadagnato in compattezza, che sarà la nostra forza in questo difficile campionato. Per ora mi sento bene fisicamente, il ritiro è andato splendidamente, quindi sono contento perché alla mia età non è scontato. Il ritiro? E' andato tutto alla perfezione, il clima avverso ci ha aiutati perché c'era più fresco e abbiamo fatto meno fatica. I giovani? Spero di aiutarli nell'inserimento, è sempre bello dare qualche consiglio o suggerimento, gratifica molto. La preparazione prosegue bene, ci conosciamo tutti meglio e forse, rispetto allo scorso anno, siamo migliorati dal punto di vista del gioco, essendo cose già provate e riprovate, ma possiamo fare molto, ancora. Dobbiamo proseguire con questa voglia e con questo entusiasmo per cercare di fare più punti possibile in campionato. La squadra la vedo bene, con qualche certezza in più rispetto a un anno fa".
Ufficio Stampa
Mandorlini: "Contento per il ritiro, ora l'Austria" / VIDEO
Postata il 03/08/2014 alle ore 21:15
Trento - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, rilasciate a Telenuovo e ai media nazionali e locali al termine della sfida contro l'Al Khor, quarto e ultimo test match del ritiro estivo #Racines2014.
UN BUON RITIRO
"Siamo un po' stanchi, ci siamo allenati tanto. Siamo molto contenti, contro l'Al Khor abbiamo giocato bene per 60 minuti e abbiamo chiuso il ritiro senza infortuni, senza intoppi. Stiamo procedendo sul nostro obiettivo, ovvero quello di preparare bene un inizio di campionato difficile. Noi più avanti nella preparazione rispetto allo scorso anno? Tanti calciatori erano qua anche nella passata stagione, le idee di gioco non sono cambiate anche se sono mutati degli interpreti. Toni dà sempre il via in modo positivo, speriamo sia di buon auspicio. E' un calciatore per noi fondamentale, ma sono felice anche delle reti di Rabusic e di Nenè. Stiamo crescendo, sono soddisfatto ed entriamo bene nella seconda fase del ritiro. I nostri giovani? Stanno maturando, tutti si stanno uniformando ai ritmi di questa squadra. Devono crescere con calma e con pazienza, e così sta succedendo. Fares? Ha una corsa importante, può giocare anche esterno basso. I test match disputati? Abbiamo fatto bene, soprattutto nel primo tempo contro il Sudtirol, dove ho chiesto tanto ai ragazzi. L'obiettivo è mettere minuti nelle gambe, aumenteranno le difficoltà e vedremo cosa saremo in grado di fare".
IL VERONA CHE VERRA'
"Abbiamo perso degli interpreti, qualcosa faremo ancora nel mercato e potrebbe arrivare qualche calciatore in grado di darci imprevedibilità. Siamo sempre una squadra, indipendentemente dagli interpreti che sono cambiati, stiamo costruendo e stiamo trovando anche il giusto equilibrio, fattore per me fondamentale. Una squadra imprevedibile deve colpire quando meno te lo aspetti, ora abbiamo Lazaros in grado di far male negli spazi, inoltre sono arrivati molti calciatori bravi nella fase offensiva che stanno facendo bene. Il nostro centrocampo migliore dello scorso anno? C'era Jorginho, ora abbiamo riportato a casa Tachtsidis. Halfredsson rimane sempre lo stesso, c'è anche Obbadi insieme ad altri tanti interpreti e alternative. La mediana deve dare l'idea di gioco, per noi è il reparto che è cambiato di più, e tutti hanno le idee chiare su quello che devono fare. Sono molto contento di questo reparto".
FORZA LELE
"E' stata una sorpresa anche per me, i ragazzi non mi avevano detto niente riguardo alle magliette. Sono dedicate a Moras, che ha fatto qualcosa di più grande rispetto a Superman. Siamo un gruppo splendido, con dei calciatori importanti per questa squadra".
MERCATO E TANTA CONCORRENZA
"Luna è un esterno sinistro dalla corsa facile e dal buon piede. Vorrei vederlo, è un calciatore importante e penso ci possa dare una mano. Agostini sta facendo bene, si impegna sempre e non molla, nelle partite e negli allenamenti. Forse gli faremo calciare un rigore (ride, ndr) indipendentemente dal gol che non arriva è un calciatore straordinario e un grande uomo. Sarà una bella competizione fra di loro. Martic e Zampano? Stanno facendo bene. Il mercato è ancora lungo, non so se arriveranno dei calciatori in certe posizioni. Abbiamo anche attaccanti in grado di saltare l'uomo, le soluzione in avanti non mancano".
Ufficio Stampa
Test match: Hellas Verona-Al Khor 4-0 / VIDEO
Postata il 03/08/2014 alle ore 18:00
Trento - Si chiude bene per il Verona il ritiro di Racines. Nell'amichevole giocata contro i qatarioti dell'Al Khor, i gialloblù vincono agevolmente per 4-0. Una sfida dominata, che la rete di Toni, realizzata al 25' del primo tempo, mette in discesa. Lo stesso attaccante raddoppia al 45', prima di lasciare spazio a Rabusic nella ripresa. Il terzo gol porta la firma di Nenè, mentre lo stesso attaccante ceco, con un gran colpo di testa, chiude i conti al 30'.
HELLAS VERONA-AL KHOR 4-0
Marcatori: 25' e 45' pt Toni, 16' st Nenè, 30' st Rabusic.
Primo tempo
1' Partiti
3' Cross di Gomez dalla destra, Toni svetta ma la palla termina alta
5' Traversone dalla destra di Martic, sforbiciata di Jankovic bloccata dal portiere
6' Tiro a giro di Jankovic dal limite, alto di poco
10' Jankovic scatenato, prova il cross di esterno destro per Toni che, in area, calcia fuori con il sinistro
12' Lazaros impensierisce Ghait, che si salva deviando la conclusione del greco
16' Jankovic, dalla sinistra, punta Awal, si accentra e fa partire un destro che termina alto sopra la traversa
19' Martic cede indietro a Tachtsidis che prende la mira e prova il sinitro dal limite dell'area. Palla alta
24' Il Verona preme sulle corsie esterne. Obbadi dalla destra, Toni impatta di testa ma la conclusione è troppo centrale e Ghait blocca facilmente
25' GOL Jankovic premia la sovrapposizione di Agostini che vede un liberissimo Toni in area di rigore. L'attaccante, di testa, non sbaglia
31' Splendida giocata di Lazaros, che arriva in area di rigore ma calcia a lato di pochissimo
35' Splendida combinazione Agostini-Toni, il terzino supera con un tunnel Mostafa ma calcia su Ghaith in uscita
36' Corner di Obbadi, svetta Gomez ma la palla finisce a lato
38' Giocata meravigliosa di Gomez, che finta di servira Obbadi, prova il pallonetto su Ghaith con la palla termina di pochissimo sopra la traversa
42' Cross di Martic sul secondo palo, Jankovic fa la sponda per Gomez che, dal limite dell'area piccola, mette a lato di testa
45' GOL Lazaros serve in profondità Toni che copre il pallone in area di rigore, si gira e con il piatto destro batte Ghaith
46' Termina qui il primo tempo
Secondo tempo
1' Partiti
4' Percussione di Rabusic che calcia bene verso la porta. Ghaith blocca
8' Ionita prova a sfondare centralmente. Il suo tiro dai 25 metri si spegne sul fondo
14' Nenè ci prova direttamente da calcio piazzato, la palla termina alta sopra la traversa
16' GOL Fares semina il panico sulla sinistra, mette al centro e Ghaith devia sui piedi di Nenè. Prima la palla sbatte sul palo, sulla ribattuta l'attaccante non sbaglia
20' Azione insistita del Verona. Traversa colpita da un tiro-cross di Zampano, sul batti e ribatti in area Nenè raccoglie ma calcia a lato con il destro
24' Rabusic prova la conclusione a girare sul secondo palo, palla fuori di poco
30' GOL Splendido cross di Valoti dalla destra, Rabusic stacca bene e batte Ghaith
36' Cappelluzzo si gira bene in area di rigore, ma il suo diagonale termina a lato di pochissimo
39' Cross di Zampano, Cappelluzzo impatta bene di testa ma Ghaith fa il miracolo e mette in corner
40' Percussione di Valoti sulla fascia destra, pallone nel mezzo e Ionita arriva leggermente in ritardo, senza riuscire a mettere in rete il pallone
45' Termina qui la partita
HELLAS VERONA: Rafael dal 16' st Gollini), Martic (dal 1' st Zampano), Agostini (dal 1' st Fares), Marques (dal 1' st Rodriguez), Gonzalez (dal 16' st Bianchetti), Gomez Taleb (dal 1' st Valoti), Obbadi (dal 1' st Donati), Toni (dal 1' st Rabusic), Lazaros (dal 1' st Ionita), Jankovic (dal 1' st Nenè), Tachtsidis (dal 24' st Cappelluzzo).
A disposizione: Nicolas.
All.: Mandorlini.
AL KHOR: Ghaith, Abderahmen, Mostafa, Julio, William (dal 34' st Ansari), Ibrahim (dal 17' st Moussad), Madson (dal 32' st Abdllah) , Abdellah (dal 26' Abdesallam), Reda, Faycal, Mohamed (dal 34' st Reda).
A disposizione: Papa, Adel.
All.: Boloni.
Arbitro: Tommasi di Bassano del Grappa.
Assistenti: Padovan e Gava.
NOTE.
Ufficio Stampa
#SaveMoras #ForzaDimitris
Postata il 03/08/2014 alle ore 17:00
ma solo uomini veri.
#ForzaDimitris.
Nel match contro l'Al Khor, i gialloblù scenderanno in campo con una speciale maglietta per solidarietà e sostegno nei confronti del compagno Moras. La stessa t-shirt indossata da Dimitris e Evangelos durante il trapianto di midollo osseo, perché i due fratelli non sono soli. Lottiamo tutti insieme per tornare a sorridere!
Setti: "Costruiamo il Verona del futuro"
Postata il 02/08/2014 alle ore 20:30
Racines (Bolzano) - Le dichiarazioni del presidente gialloblù, Maurizio Setti, rilasciate dal ritiro di #Racines2014 ai microfoni di Telenuovo.
UN CAMPIONATO DIFFICILE
"Sarà una stagione molto più difficile rispetto allo scorso anno, dovremo giocare un campionato dove si affermeranno, una volta di più, le società e le squadre che stanno lavorando bene. Sarà fondamentale il gruppo che dovrà formarsi fra staff e calciatori vecchi e nuovi, inoltre la dirigenza si è molto consolidata in questi due anni".
MERCATO, WORK IN PROGRESS
"Dopo la partita giocata contro il Sudtirol ho sentito Sogliano ed era nervosissimo. E' come me, non è mai contento e vuole sempre cercare di migliorare. Il nostro obiettivo rimane la salvezza, va bene essere un po' preoccupati, ma si sono viste buone cose, soprattutto nel primo tempo. Siamo solidi, credo che oggi siamo messi meglio rispetto allo stesso giorno dello scorso anno, dove avevamo in rosa molti calciatori che venivano dalla Serie B. Le qualità dei giocatori che si sono consolidati, unite a quelle di chi sta arrivando, stanno dando solidità. Per fare la differenza bisognerebbe trovare un fenomeno, siamo alla ricerca. Stiamo cercando di portare avanti trattative per dare ancora più solidità alla nostra squadra, in modo tale da avere stabilità e sostanza. Tanti calciatori di proprietà? Anche l'anno scorso abbiamo lavorato su dei prestiti con diritto di riscatto, mentre durante questo calciomercato abbiamo acquistato interi cartellini. Questo fa parte di un percorso, crediamo che i calciatori acquistati siano utili alla causa, magari restando con noi qualche anno, perché la categoria la possono fare bene. Chi può essere il calciatore rivelazione? Magari deve ancora arrivare (ride, ndr). Se dovessi fare un nome direi Zampano, che potrebbe diventare un calciatore importante in futuro".
POTENZIALITA' VERONA
"Abbiamo costruito tanto, ma possiamo realizzare ancora di più. Bisogna fare calcio nei posti dove si può realmente fare. Verona ci permette questo, è una piazza stupenda con un pubblico fantastico. Non fermiamoci qui, ma pensiamo che la squadra, ad oggi, è considerata una realtà di prima livello. Noi ci teniamo a fare bella figura, e vogliamo farla fare anche a Verona e ai suoi tifosi. Stiamo lavorando in quel senso e ci sono tutte le potenzialità per farlo. In Lega e al CONI siamo considerati e ben visti, ci consultano per le decisioni, ci chiedono consigli ed il percorso solido che stiamo facendo sta continuando e sta dando dei risultati. Non so come eravamo considerati prima della mia gestione, ma oggi siamo fra le prime 6-7 squadre del campionato italiano".
PERCORSO GIOVANI
"La Primavera che si sta formando ha, nella sua rosa, qualche talento che si sta formando. Aver acquistato calciatori che oggi sono nelle giovanili ma che un domani potrebbero giocare in Serie A fa parte di un percorso".
Ufficio Stampa
#Racines2014 #Day15: seduta pomeriggio / VIDEO
Postata il 02/08/2014 alle ore 20:20
#Racines2014
Racines (Bolzano) - Allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo del centro sportivo di Stanghe di Racines. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento in palestra, torelli, esercitazioni tattiche e partita.
Seduta differenziata in palestra e fisioterapia per Jacopo Sala, che continua il recupero dal trauma contusivo-distorsivo alla caviglia destra. Solo corsa sul campo, a scopo precauzionale, per Emil Hallfredsson, mentre Rafael si è regolarmente allenato con il resto del gruppo.
La seduta mattutina in programma domenica 3 agosto è stata annullata. Con la chiusura dell'Hellas Village, si conclude dunque l'avventura del Verona in Val Ridanna.
#RACINES2014 - PROGRAMMA
Ore 18: HELLAS VERONA-AL KHOR (stadio "Briamasco", via Sanseverino 42, Trento)
#DAY15 - HELLAS VILLAGE E SEDUTA POMERIGGIO: FOTOGALLERY
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - =
VITA DA EX: Chi si ricorda di Santiago VERGINI? Era un difensore promettente in Lega Pro con l'HELLAS nel 20101-2011! Ora si appresta a fare la seconda stagione in Premier League col SUNDERLAND... Luigi AGNOLIN arbitro internazionale ed ex dirigente dell'HELLAS ricoprirà la carica di Direttore Generale al SIENA ripartito dalla Serie D dopo il fallimento... Daniele CACIA raggiunge MAIETTA al BOLOGNA; ne da annuncio ufficiale il sito web della società felsinea.
Diego FARIAS lascia il CHIEVO e viene ingaggiato dal CAGLIARI in prestito con diritto di riscatto...
AMICHEVOLI DI LUSSO: Il NAPOLI sbanca il 'Nou Camp', la JUVE strapazza i migliori giocatori del campionato indonesiano... L'INTER batte la ROMA alla 'Guinnes Cup', MILAN già in affanno alla terza sconfitta consecutiva...
STRETTA DELL'OSSERVATORIO, niente derby romano in notturna (e ATALANTA-VERONA spostata alle 18.00): Cominciamo bene!
PRESIDENZA FIGC: Nella corsa al vertice della FIGC ALBERTINI recupera ma è incredibilmente ancora TAVECCHIO ad avere i favori del pronostico (e l'appoggio della maggioranza di Dilettanti e Lega Pro); anche TARDELLI scende in campo a difendere l'indifendibile mentre TOMMASI sta con l'ex centrocampista del MILAN e della Nazionale. Anche ATALANTA e VERONA mollano TAVECCHIO?
BUNDESLIGA: Tifoso miliardario presta 25 milioni di Euro all'AMBURGO per il mercato...
TENNIS: Quarto titolo stagionale a Stanford per Serena WILLIAMS!
CALCIOMERCATO: Colpo della ROMA che 'soffia' ASTORI alla LAZIO...
JUVE STRARIPANTE, 8-1 NELLA PRIMA AMICHEVOLE ASIATICA DAVANTI A 60MILA TIFOSI IN DELIRIO
Mercoledì 6 Agosto 2014
di Luca Pasquaretta
E’ febbre bianconera in Indonesia. Erano circa 60 mila gli spettatori presenti sugli spalti del Gelora Bung Karno di Jakarta (bella coreografia e cori da stadio intonati rigorosamente in italiano, anche per Conte e contro la cessione di Vidal) per assistere alla prima amichevole della tournée in Asia ed Oceania fra una rappresentativa dei migliori giocatori del campionato indonesiano (Isl Stars) e la Juve.
E’ finita 8-1 per i campioni d’Italia. Grande protagonista Llorente, che ha firmato una tripletta e dato il là alla rimonta. Gli altri gol di Pirlo (su rigore), Giovinco, Coman, Tevez e Pepe. Buone indicazioni per Allegri. Il cantiere è aperto.
Il tecnico livornese lavora per presentare la sua Juve già competitiva ai nastri di partenza del campionato. Nelle prossime ore la comitiva bianconera si trasferirà a Sidney, dove sabato 10 agosto alle 11.30 (ora italiana), sfiderà l’A-League All Star Team, ovvero una selezione dei migliori giocatori del campionato australiano, tra i quali ci sarà anche Del Piero, che per la prima volta giocherà contro la sua Juve.
“Spero di non sbagliare maglia, è una sensazione strana, mai provata” ha dichiarato Pinturicchio.
NAPOLI, LA VITTORIA DEI SOGNI: 1-0 AL BARCELLONA, AZZURRI GIÀ IN FORMA CHAMPIONS
Mercoledì 6 Agosto 2014
di Marco Perillo
Il Napoli è pronto per i preliminari di Champions. La conferma arriva al termine della prestigiosissima vittoria col Barcellona a Ginevra: storico 1-0 degli azzurri sui catalani con gol di Dzemaili nella ripresa.
Buon primo tempo degli uomini di Benitez, che mordono le caviglie a quelli di Luis Henrique - privi, va detto, di Messi, Neymar, Mascherano, Xavi... - e che rendono vano ogni tentativo di tiki-taka blaugrana. E' il Napoli a rischiare di passare in vantaggio con Hamsik e Callejon; Gargano recupera palloni a centrocampo, dove Jorginho detta i tempi con sapienza. In difesa Albiol e Koulibaly sono due rocce: rare le occasioni catalane. Zapata lotta e sgomita, Insigne è generoso ma non morde ancora come dovrebbe. Si va al riposo a reti bianchi, con gli azzurri a testa altissima.
Nella ripresa il Napoli cala un po', fa fatica a imporre il suo gioco. Gli azzurri sembrano tirare il fiato. Entra Michu al posto di Duvan; lo spagnolo deve migliorare l'intesa coi compagni e assimiliare meglio i dettami tattici di Benitez. Il Barcellona trova più spazi e Pedro sfiora il gol per tre volte in dieci minuti.
Dopodiché, la partita si addormenta: tanti i cambi, in campo va praticamente la "cantera" del Barça. Benitez fa entrare Inler, Vargas, Dzemaili, Zuniga e Mertens. Il match si gioca soprattutto a centrocampo, con tante azioni confusionarie. Eppure, quando meno te l'aspetti, Dzemaili (dato in partenza da settimane) prova il "colpo da biliardo" da fuori area: il pallone s'impenna e scende verso la porta, beffa Bravo e s'insacca: 1-0 per gli azzurri, gioia sugli spalti. Il Napoli a quel punto si difende a denti stretti: Rafael e Koulibaly sono due giganti che chiudono la porta. Non c'è spazio per Higuain, che resta a riposarsi in panchina. Alla fine è festa: meritata la vittoria azzurra contro un Barcellona sì rimaneggiato, ma pur sempre Barça.
FIGC, TARDELLI AL FIANCO DI TAVECCHIO:
"CONTRO DI LUI UN VERO E PROPRIO DISEGNO"
Lunedì 4 Agosto 2014
ROMA - «Contro Tavecchio c'è una corazzata mediatica allucinante. È sotto attacco, ma il problema non sono le banane o qualche frase uscita male».
La verità di Marco Tardelli sulla campagna elettorale per la presidenza Figc e la bufera che ha investito Tavecchio è semplice, secca: «Non lo vogliono e mi sembra un'ingiustizia perché ci sono le elezioni e si vedrà allora cosa succede.
Però questo avvicinamento non mi piace, non è la maniera giusta, così non mi sembra più democrazia. Chiaramente c'è un disegno dietro».
Un'obiezione c'è: Tardelli dice questo perché si aspetta di lavorare nella squadra di Tavecchio nel caso venisse eletto...
«Ma io - replica l'uomo dell'urlo mundial - non ne so proprio niente e parlo così semplicemente perché credo in questi princìpi».
Quanto al programma del candidato, «Tavecchio ha fatto delle cose molto importanti alla guida della Lega dilettanti». La sua guida della Federcalcio sarebbe «una prosecuzione di quello che ha fatto sul campo, mi sembra un programma aperto alle riforme, alle novità, come questi centri di formazione federale che porteranno linfa al settore giovanile. Ma al di là di questo, credo sia giusto arrivare alle elezioni senza tanti discorsi, vedere chi vincerà e sapere poi nel tempo se è adeguato o no alla carica. Dopo tanti anni di esperienza io ritengo che Tavecchio sia adeguato.
Albertini? È il nuovo, come si dice - conclude Tardelli - vedremo chi lo voterà. Certamente non ha l'esperienza di Tavecchio ed una volta l'esperienza era importante: ora pare non più».
IL TIFOSO MILIARDARIO DELL'AMBURGO PRESTA
25 MILIONI DI EURO AL CLUB PER IL CALCIOMERCATO
Lunedì 4 Agosto 2014
Un assegno da 25 milioni di euro alla squadra del cuore: l'Amburgo può sognare grazie alla generosità di un supporter davvero speciale. Klaus-Michael Kühne, magnate dei trasporti e tifoso sfegatato dell'HSV, ha finanziato il club con un maxi-prestito.
Il 77enne, con un patrimonio di 10,4 miliardi di dollari, secondo il magazine Forbes occupa la 119a posizione nella classifica degli uomini più ricchi del mondo.
Gli 8 milioni di euro inizialmente garantiti per sanare la situazione debitoria sono diventati 25 con un obiettivo dichiarato: rinforzare la rosa e riportare la squadra nelle zone nobili della Bundesliga dopo l'ultima drammatica stagione, chiusa con la faticosa conquista della permanenza nella massima divisione.
«Con l'ampilamento del mio impegno nei confronti dell'Amburgo, sto dimostrando la mia fiducia nel nuovo management della società, con la speranza che i dirigenti siano in grado di rinforzare la squadra in maniera siginificativa», dice Kühne , che controlla il gruppo Kühne + Nagel.
L'HSV ha recentemente rinnovato la propria struttura societaria creando un board che avrà il compito di vigilare sull'attività della sezione calcistica. Al vertice c'è Dietmar Beiersdorfer, che da calciatore ha indossato la maglia della formazione anseatica tra il 1986 e il 1992. «Siamo felicissimi per l'impegno importante del signor Kuehne e per la fiducia che ha riposto in noi. Il sostegno arriva al momento giusto per noi», dice l'ex difensore, che ha giocato anche in Italia con la Reggiana.
L'Amburgo ha chiuso la Bundesglia 2013-2014 al terz'ultimo posto e ha mantenuto la categoria solo dopo il doppio spareggio con il Greuther Fürth. Adesso, il club vuole voltare pagina e tornare in alto, grazie ai milioni offerti da Herr Kühne.
Il potenziamento della rosa a disposizione del tecnico Mirko Slomka è cominciato con l'arrivo di Valon Behrami dal Napoli.
Dopo il centrocampista svizzero, è atteso un altro rinforzo. Per circa 4,5 milioni di euro, l'Amburgo ha raggiunto l'intesa con il Mainz per l'acquisto di Nicolai Mueller, centrocampista con attitudini offensive. Nel mirino c'è anche Matthias Ostzrolek, esterno difensivo dell'Augsburg, che magari arriverà entro il 23 agosto, quando l'Amburgo esordirà in campionato facendo visita al Colonia.
IL RITORNO DI SERENA: A STANFORD LA WILLIAMS
VINCE IL QUARTO TORNEO STAGIONALE
Lunedì 4 Agosto 2014
Serena Williams ha vinto il torneo Wta di Stanford, battendo in finale la tedesca Angelique Kerber per 7-6(7/1) 6-3.
L'americana, al suo primo torneo dopo l'eliminazione al terzo turno di Wimbledon, lancia idealmente la sua campagna per l'Us Open, dove si giocherà l'ultima possibilità di vincere un titolo maggiore in questa stagione: si tratterebbe del diciottesimo in carriera.
La numero 1 al mondo, 32 anni, aveva già vinto tre finali in questa stagione: Brisbane, Miami e Roma (battendo Sara Errani).
Contro la Kerber, n.8 in Wta, si tratta della quinta vittoria in sei match.
LIVERPOOL-MILAN 2-0, PIPPO GIÀ IN AFFANNO:
TERZA SCONFITTA CONSECUTIVA PER INZAGHI
Domenica 3 Agosto 2014
CHARLOTTE - Milan ko 2-0 col Liverpool nel match di Guinness Cup giocato a Charlotte, negli Stati Uniti. Al 17' Essien perde malamente palla, Abbiati salva su Sterling ma nulla può sul successivo tap-in di Allen. Al 28' il portiere rossonero para un rigore a Lambert. Unico squillo del Milan con Saponara al 44'. Il raddoppio dei Reds arriva nel finale: all'89' contropiede, Coutinho appoggia fuori per Suso che insacca di sinistro all'angolino. Questo il bollettino di un match che segna la terza sconfitta consecutiva su tre partite per la gestione Inzaghi. Dopo il 3-0 con l'Olympiacos, il 5-1 con il Manchester City, ancora un 2-0 con il Liverpool, con Mario Balotelli sempre gravato da grandi carichi di lavoro e da una forma mentale non certo brillante.
NAPOLI, BUONA LA PRIMA AL SAN PAOLO: 2-0 AL PAOK. DE LAURENTIIS: "DEDICHEREMO UN SETTORE A CIRO"
Domenica 3 Agosto 2014
di Marco Perillo
NAPOLI - Il Napoli vince la prima amichevole "che conta" al San Paolo: 2-0 al Paok Salonicco davanti a circa 20mila spettatori.
Le reti di Callejon e Radosevic, in un match in memoria di Ciro Esposito.
Prima della partita, al centro del campo hanno parlato il patron De Laurentiis e la mamma di Ciro, Antonella Leardi. De Laurentiis ha annunciato che nel nuovo stadio del Napoli (o nel San Paolo ristrutturato) ci sarà un settore dedicato al ragazzo morto durante gli incidenti della finale di Coppa Italia. Mamma Antonella ha ribadito che lo sport non è violenza. «Ciro - ha detto la signor Leardi - vive dentro di me, dentro di voi ed in ogni tifoso italiano, non solo in quelli del Napoli. Scampia è il rione dove Ciro abitava e lavorava e che è rappresentato da persone capaci di distinguersi e di dare onore a questa città. Noi vogliamo essere d'esempio per tutta l'Italia. Il nostro progetto, cui abbiamo dato il nome di 'Fratellanza Italiana Calcio nel nome di Ciro comincerà molto presto la propria attività nelle scuole materna, elementare, media e superiore che sono state scelte per educare i ragazzi alla non violenza negli stadi, perchè quello che è accaduto a noi non avvenga più, perchè il calcio è amore, di calcio si vive e non si deve morire».
«Antonella, la mamma d'Italia - ha detto De Laurentiis - ha avuto la bellissima idea di creare qualcosa a Scampia che possa essere d'aiuto nel nome di Ciro e di esempio per quei napoletani che vogliono staccarsi dalla violenza, che fa sprofondare Napoli ed i napoletani nelle coscienze degli italiani, quando noi sappiamo che non siamo inferiori a nessuno». «Nel nuovo stadio che costruiremo o nel San Paolo ristrutturato - ha concluso De Laurentiis - ci sarà un settore dedicato a Ciro».
Poi la partita. Napoli corto in avvio, giocando il suo calcio spettacolare, fatto di inserimenti e pochi tocchi. Infatti passano due minuti e Callejon - in grande spolvero già dal ritiro - taglia in due la difesa greca e insacca l'1-0. Da quel momento gli azzurri dominano, complice anche la poca efficacia degli avversari. Bene in difesa il gigante Koulibaly: possenza e senso della posizione che ricordano un po' Thuram. Gargano lotta a centrocampo e recupera molti palloni (sta facendo di tutto per convincere Benitez), Vargas appare meno spaesato del solito, corre anche se non incide molto. Più in forma di tutti sembra Marek Hamisk, vera anima della squadra, già in forma campionato.
Nella ripresa entrano in cinque: entrano Inler, Ghoulam, Dzemaili, Michu e Mertens. Via alle sperimentazioni, anche quando entrano Maggio e Radosevic. Le squadre sono visibilmente stanche, lo spettacolo si affievolisce, così come le occasioni da gol. Fanno il loro ingresso in campo anche Pandev e Luperto; esce un ottimo Hamsik. Ed è proprio Pandev ad andare vicino al raddoppio, ma la sfera lambisce la parte alta della traversa. Poi tanti rischi e i greci che vanno vicini al pari in un paio di (clamorose) occasioni. Quando meno ce lo si aspetta, il Napoli raddoppia con Radosevic, lesto a ribadire in rete un destro di Dzemaili. Finisce così, con la vittoria azzurra, tra gli applausi. C'è tempo per i preliminari di Champions; e le prossime amichevoli con Barcellona e Psg potranno dire ancora molto.
L'INTER È GIÀ IN FORMA CAMPIONATO:
2-0 ALLA ROMA NELLA GUINNESS CUP
Sabato 2 Agosto 2014
PHILADELPHIA - La Roma saluta la Guinness Cup e chiude la tournee americana con una sconfitta contro l'Inter. A Filadelfia, sul campo degli Eagles del football americano dove a volte si fa fatica ad individuare le linee giuste del campo, finisce 2-0 per i nerazzurri di Mazzarri, a segno con Vidic nel recupero del primo tempo e poi con capitan Nagatomo nella ripresa, al termine di un'azione in cui il comportamento della difesa romanista non è apparso impeccabile. Per Rudi Garcia è ancora tempo di esperimenti, e infatti prova ancora Florenzi come esterno basso a destra e fa esordire il nuovo acquisto Astori, appena arrivato negli States. In attacco fuori Totti e dentro Destro a fare il centravanti-boa. Anche Mazzarri fa le sue prove, con uno Jonathan schierato nel ruolo di interno di centrocampo, dove c'è anche il nuovo arrivato M'Vila, e con Botta teorica 'spalla' di Icardi in attacco. Si è giocato con inizio alle 13 ora locale e per questo il caldo si è fatto sentire, condizionando la partita (con tanto di timeout) in particolare nel primo tempo. Il 2-0 consente all'Inter di rimanere in corsa per la finale di questo torneo americano: al team di Mazzarri servirà una vittoria del Real Madrid sul Manchester United, per superare gli inglesi e quindi smentire le pessimistiche previsioni della vigilia. La Roma, incitata anche dal suo presidente James Pallotta, presente prima a bordo campo e poi in tribuna, recrimina non solo per il risultato ma anche per l'infortunio che dopo pochi minuti l'ha privata di Castan, che ha avuto problemi ad una coscia ed è stato costretto a uscire.
Sfortuna a parte, la squadra di Garcia ha fatto un passo indietro rispetto alle precedenti prestazioni, 'ruminandò gioco con poco costrutto e costruendo poche azioni pericolose. Ininfluente il contributo da parte di Iturbe, un acquisto da cui si aspetta molto e che invece si è limitato a qualche scatto e a qualche recupero in fase difensiva. Si vede che è in ritardo di preparazione, quindi il tempo gioca a suo favore. Una grossa occasione la Roma l'ha comunque avuta, ed è stata clamorosa, per l'errore di Destro a inizio ripresa. L'attaccante, ex di turno, ha sbagliato sotto porta fallendo, di testa, la più facile delle conclusioni dopo un assist di Florenzi: il pallone è finito fuori. Non altrettanto sprecona è stata l'Inter, passata in vantaggio al 46' pt, con Vidic che, dopo aver ben 'tagliato' sul primo palo, è intervenuto sotto misura, di testa, deviando in porta la punizione calciata da Dodò, uno dei migliori in campo assieme a Kuzmanovic.
Il raddoppio al 24' st quando, dopo un'azione di Kovacic, Nagatomo ha raccolto un cross di D'Ambrosio smorzato da Astori, e ha battuto Skorupski da due passi. La consueta girandola di cambi (in campo si è visto anche Totti) ha svuotato di significato il match, e da ricordare c'è stato solo un tiro di Sanabria parato da Carrizo, ultimo atto di un match sul quale ora i due tecnici avranno modo di riflettere. Intanto, nonostante il Ko, Rudi Garcia trae le prime indicazioni positive: «per me quando un attaccante ha occasioni è un segnale più positivo che negativo - spiega il tecnico -. Abbiamo lavorato sul piano fisico e davanti alla porta i miei devono trovare la giusta precisione. Questo è casuale, non sono preoccupato»
FIGC, TOMMASI VEDE LA RIMONTA DI ALBERTINI:
"ORA C'È UNO SCENARIO PIÙ FAVOREVOLE"
Sabato 2 Agosto 2014
ROMA - «Il nostro gruppo è rimasto compatto, anzi si sono aggiunti altri e la situazione è cambiata a nostro favore. Lo scenario è ora più favorevole a Demetrio». Il presidente dell'Aic, Damiano Tommasi, crede nelle possibilità di rimonta di Demetrio Albertini nella corsa alla presidenza della federcalcio che lo vede opposto a Tavecchio. L'ipotesi Tommasi vice-presidente della Figc: «non c'è nessuna ipotesi che io possa diventare vice-presidente della Figc, non so chi l'abbia ipotizzato, noi abbiamo il nostro candidato per la presidenza».
«C'è un'altra settimana di tempo per convincere e spiegare bene i punti e i programmi di Albertini - aggiunge Tommasi - Sarà una settimana particolare e noi siamo convinti che Albertini possa essere il presidente migliore. Il nostro l'abbiamo fatto, con noi sono i calciatori e gli allenatori e continuano ad aggiungersi altri».
L'ipotesi che ci sia qualcuno che sfrutti il calciomercato per guadagnare voti? «Noi pensiamo a dare un presidente alla federazione e non pensiamo di prendere voti a destra e sinistra.
Il problema è che ci sono due anni di lavoro davanti in cui si può far bene e siamo convinti che quella di Albertini sia la scelta migliore. In questa settimana - ribadisce il presidente dell'Aic - proveremo a convincere sul fatto che quella di Albertini è la scelta migliore».
CALCIO, NIENTE DERBY IN NOTTURNA A ROMA.
STRETTA DELL'OSSERVATORIO ANCHE PER IL NAPOLI
Venerdì 1 Agosto 2014
ROMA - Giro di vite contro la violenza negli stadi di calcio. Nel prossimo campionato, per le gare a rischio 4 - le più «pericolose» dal punto di vista della sicurezza - «potranno essere sospese le opportunità e le aperture previste dalla Task force per le tifoserie in trasferta», presieduta dal prefetto Vincenzo Panico. Lo ha deciso l'Osservatorio per le manifestazioni sportive che ha definito oggi, nella prima riunione presieduta dal nuovo responsabile Alberto Intini, la metodologia di lavoro e i criteri per individuare, per le gare in programma, una delle quattro scale di rischio previste.
DERBY ROMA-LAZIO AL POMERIGGIO Le partite tra Napoli e Roma, dopo le tensioni tra gli ultrà delle due squadre successive alla morte di Ciro Esposito, dovranno giocarsi di pomeriggio.
Lo ha stabilito l'Osservatorio del Viminale, precisando che la disposizione riguarda anche i derby tra le squadre romane.
Il Napoli dovrà affrontare la Roma il 2 novembre in casa e il 4 aprile.
FIGC, TAVECCHIO NON MOLLA: "VADO AVANTI
CON L'APPOGGIO DELLE LEGHE"
Venerdì 1 Agosto 2014
di Romolo Buffoni
ROMA - Tavecchio non molla. Il polverone scatenato dalla sua frase di stampo razzista («Opti Poba raccoglieva banane e oggi gioca nella Lazio«), non lo ha indotto a rinunciare alla corsa per la presidenza Figc. «A Malagò ho illustrato punto per punto il programma e ribadito che se le leghe mi confermeranno il loro appoggio andrò avanti con la candidatura», ha spiegato all'uscita dal colloquio avuto al Coni col capo dello sport italiano e durato quasi tre ore.
Leghe di A, B, Pro e D che, mercoledì sera con una nota congiunta, avevano ribadito il loro appoggio a Tavecchio. Parole pronunciate ben oltre le 21,30 di un lungo giovedì cominciato, in mattinata, con l'incontro Albertini-Malagò.
«Commissario? Non è praticabile. Con entrambi i candidati - ha spiegato il n. 1 del Coni - abbiamo analizzato i rispettivi programmi, chiesto dei ct e anche del calcio femminile, al quale noi teniamo molto. A Tavecchio ho chiaramente espresso la mia contrarietà per quella sua frase, per la quale si è scusato ancora. A entrambi ho chiesto se ci sono cambiali da pagare e mi hanno risposto di no». La figura controversa e ingombrante della questione sembra essere quella di Lotito, grande elettore di Tavecchio e in lizza per un posto da vice presidente.
Tanto che Malagò ha insistito: «A Tavecchio ho consigliato di parlare solo ed esclusivamente con la sua coscienza... Passo indietro? Al momento no, ma ci sta. Da qui all'11 agosto possono ancora succedere cose. La prossima settimana ci incontreremo ancora». Malagò rivedrà Albertini e Tavecchio ai quali chiederà conto della governance e ai quali proporrà un programma condiviso di riforme per rilanciare il calcio italiano.
Alle parole di Malagò giorni fa aveva detto di far riferimento il Premier Renzi che, ieri, aveva risposto così a chi ne criticava il silenzio sul caso: «Se dicessi una parola da presidente del Consiglio forse Juve, Roma e Napoli non potrebbero giocare la Champions. La Fifa non tollera ingerenze della politica».
Si va al voto, ma da qui all'11 agosto non sono assolutamente da escludere colpi di scena.
ROMA, PRESENTATO ASTORI:
"HO SCELTO IL MIGLIOR CLUB D'ITALIA"
Venerdì 1 Agosto 2014
di Francesco Balzani
ROMA – «La Roma è il club più forte d'Italia, la mia prima scelta». È stato l'uomo derby dell'estate, il giocatore che ha scatenato gli sfottò dei tifosi giallorossi e la contestazione in casa Lazio.
Davide Astori si è presentato ieri e ha spiegato come sono andate le cose rispondendo anche alle frecciate di Lotito: «I media hanno enfatizzato la vicenda. È stato bravo Giulini a sintetizzarla: c'è stata una trattativa con la Lazio e non si è concretizzata. Quando c'è stata la possibilità di scegliere la Roma non c'è stato nessun dubbio e ho subito detto di sì. Lotito ha detto che non sono Maradona? Ovvio anche perché gioco in un altro ruolo. Non avevo un accordo con lui e con la Lazio. Gli accordi si fanno solo quando le società li trovano, se non c'è nulla di concreto è inutile anche parlarne».
Messe da parte le polemiche Astori, maglia numero 23 («perché è uno dei numeri fortunati dell'ex-presidente Cellino») ha raccontato l'emozione dei primi giorni in giallorosso: «Ho sensazioni positivissime e sono orgoglioso di vestire questa maglia. Conoscevo in parte alcuni compagni e ho subito notato grande entusiasmo. So giocare sia come centrale di sinistra sia di destra. Garcia mi ha fatto subito una grande impressione. È un allenatore moderno che pretende molto dai suoi giocatori. Ora gioco nel club italiano più forte e puntiamo a fare meglio dell'anno scorso. Magari posso anche riconquistare la nazionale».
La mancata convocazione al mondiale, infatti, non è andata giù ad Astori: «È stata una delusione essere lasciato a casa da Prandelli. Facevo parte del progetto ed il mondiale sarebbe stato un sogno. Il 2014 sta comunque finendo, per cui comincia una nuova vita».
Continua invece l'amicizia con Destro che il 6 aprile scorso durante Cagliari-Roma gli ha rifilato un pugno punito dalla prova tv e da Prandelli. «Con Mattia ho sempre avuto un'amicizia vera e a fine partita abbiamo chiarito. Il mister ha deciso di adottare il codice etico». Altro grande amico di Astori è Nainggolan che ieri a Sky gli ha dato il benvenuto: «Davide è un ottimo difensore, meritava questo salto di qualità. I nuovi ci aiuteranno a conquistare qualcosa di ambizioso». Vola alto anche Pjanic: «L'anno scorso è mancata esperienza, ma stavolta possiamo superare la Juve e vincere lo scudetto».
FONTE: Leggo.it
L’ex arbitro di calcio, Luigi Agnolin, è stato nominato direttore generale del Siena, il nuovo club che ripartirà dalla Serie D dopo il fallimento e il successivo passaggio al nuovo presidente Antonio Ponte. Per Agnolin non si tratta di una novità; dopo aver interrotto la carriera arbitrale nel 1990, infatti, ha ricoperto ruoli dirigenziali con la Roma, il Venezia, l’Hellas Verona e il Perugia, dove la sua avventura si è interrotta nel 2013.
Il Siena inoltre ha deciso di affidare la panchina della prima squadra a Massimo Morgia dopo la sua esperienza vincente con la Pistoiese nelle passate stagioni.
FONTE: MondoPallone.it
05/08/2014 - ore 17:35
Cacia: "Voglio dare un contributo importante"
Presentato ufficialmente alla stampa Daniele Cacia, il nuovo centravanti del Bologna. Queste le sue prime parole da neo acquisto rossoblù: "Arrivo in una piazza che certamente non merita di stare in Serie B, a livello personale da attaccante mi auguro di dare un contributo importante, ma al primo posto dobbiamo sempre tenere gli obiettivi di squadra. Non si tratta assolutamente di un campionato semplice, la qualità è bassa ma far bene è comunque difficile, anche se ti chiami Bologna. Anzi, contro di noi a maggior ragione tutti giocheranno le partite della vita, non ci si potrà mai permettere un calo di concentrazione. Questa chiamata per me è stata troppo importante, impossibile rinunciare al Bologna. Sono una punta che attacca molto la profondità, il modulo date le mie caratteristiche per me è abbastanza indifferente".
05/08/2014 - ore 15:55
Cacia al Bologna
Il Bologna F.C. 1909 comunica di avere ingaggiato l'attaccante Daniele Cacia. Il giocatore sarà presentato ufficialmente oggi alle 17 presso la sala stampa del centro tecnico Niccolò Galli.
FONTE: BolognaFC.it
EUROPA
UFFICIALE: Sunderland, torna Vergini
07.08.2014 20.21 di Gaetano Mocciaro
Santiago Vergini torna al Sunderland. Dopo il prestito nell'ultima stagione, l'argentino torna a vestire la maglia dei Black Cats con la stessa formula. 26 anni, difensore, Vergini vanta anche un'esperienza in Italia con la maglia dell'Hellas Verona, in Lega Pro nel 2010/11.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Figc, anche Atalanta e Verona potrebbero mollare Tavecchio
07 agosto alle 15:00
La sentenza nella quale è incastonata la possibile elezione di Carlo Tavecchio l’ha emessa Claudio Lotito, riprendendo Plinio Il Giovane: “I voti si contano, non si pesano”. Una massima latina come nello stile del presidente della Lazio, grande sponsor del candidato alla poltrona più importante della Federcalcio. Perché nonostante i mangia-banane, le frasi sessiste, le parole dure di Giovanni Malagò e le defezioni che aumentano di giorno in giorno, nelle urne le preferenze sono tutte uguali. E i numeri dicono ancora “Tavecchio”, seppur con una maggioranza sempre più risicata, appena superiore al 50% .
Martedì prossimo, all’Hilton di Roma, l’assemblea si riunirà per le tre votazioni che dovrebbero eleggere il nuovo presidente federale. Saranno 278 i delegati che scriveranno sulla scheda il nome di Tavecchio o di Demetrio Albertini. Si tratta dei presidenti di tutti i club delle leghe professionistiche: 20 della Serie A, 21 di B e 60 della Lega Pro. Dal grande bacino dei Dilettanti arriveranno invece i 90 rappresentanti che hanno ricevuto il mandato quadriennale delle 15 mila società appartenenti allo sterminato mondo della Lega nazionale dilettanti. Stesso metodo usato dagli atleti per i suoi 52 delegati (che devono garantire la rappresentatività di professionisti, dilettanti e calcio femminile), dall’Assoallenatori guidata da Renzo Ulivieri (26) e dagli arbitri (9).
L’articolo 20 comma 2 dello Statuto federale attribuisce a ogni componente un “peso” all’interno dell’assemblea e per questo i voti vengono ponderati in modo tale che le leghe professionistiche rappresentino il 34 per cento dei voti (17% Lega Pro, 12 Serie A, 5 Serie B).
La stessa percentuale è attribuita ai Dilettanti, mentre i cinquantadue delegati dell’Associazione italiana calciatori esprimono il 20 per cento dei voti, gli allenatori si fermano al 10% e gli arbitri valgono il due. Senza “Optì Poba” e tutte le polemiche che ne sono seguite, Tavecchio era certo di un voto quasi all’unanimità delle leghe professionistiche che lo avrebbe proiettato attorno al 66 per cento di preferenze. Che tradotto in termini pratici avrebbe significato incoronazione alla seconda votazione. Il sistema elettorale prevede infatti che il presidente venga eletto al primo scrutinio se il candidato ha ottenuto almeno il 75 per cento dei voti, una soglia che si abbassa ai due terzi al secondo giro (ovvero alla ex “quota Tavecchio”).
Se nessuno dei due candidati raggiunge la soglia stabilita dall’articolo 24, alla terza “chiama” basta il 50% più uno dei voti. Sarà questo lo snodo cruciale. Allo stato attuale, il numero uno della Lnd ha ancora preferenze sufficienti per farcela ma se il fronte di coloro che non appoggiano l’ex sindaco di Ponte Lambro dovesse crescere nei prossimi giorni, l’assemblea si ritroverebbe a non eleggere alcun candidato. È infatti improbabile che un numero sufficiente di squadre viri su Albertini determinando un ribaltone dell’ultim’ora, mentre è più ragionevole pensare che fiocchino schede bianche impantanando i lavori. Soprattutto se la fronda “NoTav” dei presidenti di A dovesse aggiungere qualche altra pedina.
Attualmente i numeri dei dissidenti è fermo a nove su venti ma tentennano anche Hellas Verona e Atalanta. Un capovolgimento della situazione nella massima serie non basterebbe a togliere la maggioranza a Tavecchio ma provocherebbe un’inversione di tendenza generale. Al di là del 12 per cento di “peso” nelle urne, la forza politica della A è notevole e un documento formale delle società che si sono allineante al pensiero della Juventus avrebbe effetti dirompenti sulla ventina di società appartenenti alla LegaPro non esattamente allineate con il Macalli pensiero.
In una situazione di grande incertezza e venuto meno l’appoggio della maggioranza dei club più importanti, Tavecchio potrebbe optare per un passo indietro oppure fidarsi della citazione di Lotito ed andare comunque alla conta dei voti. A quel punto, nel segreto dell’urna, nulla sarebbe scontato.
Andrea Tundo
ilfattoquotidiano.it
FONTE: CalcioMercato.com