MILAN 1-0 VERONA: I gialloblù soffrono il Tiki-Taka dei padroni di casa per un quarto d'ora poi trovano le misure all'avversario e tremano solo a metà del secondo tempo col palo colto da ROBINHO, a meno di 10 minuti dal 90° 'frittata' servita da GONZALEZ che regala un penalty; per BALOTELLI un gioco da ragazzi battere RAFAEL...
Il MILAN parte in maniera impressionante e per un quarto d'ora i gialloblù non vedono proprio palla: SEEDORF ha potuto fare ben poco in 3 giorni scarsi ma il suo MILAN, rispetto a quello di ALLEGRI, gioca palla a terra in maniera ossessiva, niente lanci lunghi ma gioco in stile 'Tiki-Taka' del miglior BARÇA targato GUARDIOLA ed i terzini EMANUELSON e DE SCIGLIO a pressare altissimi! Quasi da attaccanti aggiunti...
L'HELLAS soffre le pene dell'inferno, gioca in 20 metri bassissimi e, come detto, non riesce ad uscire ma non subisce palle gol clamorose da parte degli avversari tanto fumo e poco arrosto.
Col tempo i gialloblù riescono anche a mettere a segno qualche contropiede con i velocissimi ROMULO e ITURBE a destra e le sovrapposizioni di AGOSTINI dall'altra parte ma CACIA non è TONI e non può difendere le palle alte sempre preda di ZAPATA e BONERA...
A centrocampo CIRIGLIANO non demerita anche se si vede non è comletamente sereno, perde un paio di palloni (col senno di poi) nemmeno tanto pericolosi ma la 'stoffa' c'è e con un po' di minutaggio sicuramente ne vedremo delle belle...
Primo tempo equilibrato sul piano delle conclusioni giusto lo 0 a 0 con cui si chiudono i primi 45 minuti.
Secondo tempo che si apre come s'era chiuso il primo: Il MILAN fa girare palla ma le conclusioni a rete latitano così bisogna aspettare il 22° con ROBINHO che, 'dimenticato' al limite dell'area, scarica a rete trovando una deviazione e il palo destro che salva RAFAEL...
Il VERONA, recuperato lo spavento, riprende col 'catenaccio' e qualche pericolosa ripartenza sulla quale la lenta difesa del MILAN va comunque in difficoltà.
La frittata a meno di 10 minuti dal 90°: GONZÁLEZ quasi perfetto fino a qui aggancia con un fallo KAKA mentre la palla stava ormai uscendo sul fondo...
Ingenuità pagata carissima quella dell'ex capitano del PEÑAROL! Batte BALOTELLI, per RAFAEL niente da fare e MILAN in vantaggio!
Nel finale il VERONA pressa gli avversari conquistando corner in serie ma il tempo è tiranno e gli scaligeri devono chinare il capo.
Perdere a 'San Siro' ci stà e con la contemporanea sconfitta dell'INTER nel pomeriggio i gialloblù rimangono al quinto posto, una posizione che nessuno fra i più ottimisti tifosi scaligeri avrebbero immaginato a questo punto del campionato però... Peccato!
Peccato perchè i gialloblù non hanno demeritato e hanno giocato come dovevano contro un avversario sulla carta assolutamente superiore, e se non ci fosse stata quell'ingenuità di GONZÁLEZ... Chissà!
Guardando ai singoli ROMULO e ITURBE i migliori in campo per l'HELLAS: Il primo ha macinato chilometri ad una velocità pazzesca anche palla al piede senza mai perdere la lucidità, il secondo ha combattuto come un leone riuscendo talvolta a sfuggire ai raddoppi di marcatura avversari, avanti con fiducia!
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DICONO + - =
DE SCIGLIO giovane terzino del MILAN «Sicuramente Seedorf ha portato grandissimo entusiasmo, con le sue idee di gioco, un nuovo modulo e la volontà che ognuno di noi si muova in funzione dei compagni. Abbiamo fatto in questi giorni un lavoro sulla fase difensiva, anche in preparazione alla partita di stasera» TuttoMercatoWeb.com
AGOSTINI «La partita? C'è grande amarezza, abbiamo fatto un'ottima gara per l'atteggiamento avuto in tutti i novanta minuti di gioco. Peccato per la sconfitta, ma bisogna ripartire da qui. Sapevamo che loro sarebbero partiti forte, siamo riusciti a resistere nei primi venti minuti, abbiamo fatto bene e nel secondo tempo c'è stata una partita aperta, dove potevamo fare anche gol. Ora andiamo avanti e prendiamo quanto di buono abbiamo fatto» HellasVerona.it
ROMULO «Abbiamo fatto alla grande quasi tutta la partita, commettendo un errore evitabile, però nei 90 minuti abbiamo fatto benissimo, mettendo in difficoltà il Milan. Dobbiamo cercare di correggere qualche errore e guardare avanti, perché domenica abbiamo una partita molto difficile contro la Roma e dobbiamo cercare di arrivare a 35 punti. Jorginho sicuramente ci mancherà, è un eccellente professionista ed una grandissima persona, sono contento per lui però dobbiamo cercare di sostituirlo al meglio, continuando questo buon campionato e migliorando sempre» TuttoMercatoWeb.com
EMANUELSON «Prima ho giocato con Seedorf e ora è il mio allenatore. Siamo contenti per questa vittoria, nel primo tempo abbiamo giocato bene, nel secondo un po' meno. Siamo contenti per aver iniziato così, dobbiamo continuare in questo modo. Gli attaccanti devono aiutare in fase difensiva? Robinho e Kakà devono tornare per aiutarmi. Robinho è un attaccante, non gli piace difendere (scherza ndr.). Quanti olandesi arrivano al Milan? Ho sentito Stam, poi non lo so chi arriva la prossima stagione» TuttoMercatoWeb.com
Mister MANDORLINI «Abbiamo sofferto l'inizio della gara un po' per l'ambiente un po' per le novità in campo poi abbiamo reagito bene... Il rigore? Ingenuità pagata caramente perchè se non forse si poteva portare a casa un punto... Ormai è andata pensiamo alla prossima. Metà campionato è andato e per ora siamo contenti cerchiamo di ripetere quanto fatto fin'ora... JORGINHO? Giocatore fantastico ma ora comunque lui è in un grande club e se lo merita e comunque avevamo CIRIGLIANO, DONADEL e DONATI non credo che abbiamo sofferto per quello più che altro ci è mancato TONI e poi qualche occasione dovevamo sfruttarla meglio... CACCIATORE? Scelta tecnica e poi il giocatore aveva bisogno di rifiatare ma GONZALEZ, rigore a parte, se l'è cavata bene... I miei meriti per aver valorizzato JORGINHO, ITURBE e TONI? Noo ma il merito è sopratutto dei giocatori e dello spirito di squadra che parte ancora da quando eravamo in C1...» Mediaset Premium
Mister SEEDORF «Abbiamo chiuso in un cerchio tutti abbracciati, faremo così dopo tutte le partite, non importa il risultato. Gli ho fatto i complimenti, è un gruppo che merita di più rispetto a quello ottenuto finora. La vittoria è dedicata a tutti i milanisti, proprio tutti, sono molto felice per il gruppo. Ci aspetta tanto lavoro, con le vittorie tutto pesa meno e diventa più facile. Cosa ho visto di mio stasera? Nel primo tempo abbiamo fatto molta pressione davanti, gli interpreti sono fondamentali come sempre, sono stati bravi a tenere tutti i primi 45 minuti il Verona nel proprio campo. Come sono arrivato al Milan? Avremo tempo di parlarne, il focus deve rimanere su questa vittoria. Arrivata con un rigore, ma meritata per quanto fatto vedere nel primo tempo. La tattica? Ho visto tante partite, sono molto concentrato su quello che vogliamo andare a sviluppare. La prossima sarà la prima settimana per poter lavorare, da lì potremo concentrarsi su alcuni aspetti. In questo momento il focus è stato il trovare la gioia di giocare a calcio. Tutti amano questo. Facendo un certo tipo di allenamenti per giocare tanti palloni. Balotelli? Mario l'avevo già conosciuto, non sono sorpreso per niente di questo feeling creato in pochi giorni. E' un ragazzo dolce, un grandissimo talento, farà molto bene col Milan e con l'Italia. Spero di poterlo aiutarlo a crescere. A mostrato grande disponibilità e voglia di far parte di questo cambiamento. Sono molto contento...» TuttoMercatoWeb.com
BALOTELLI «Era difficile ma abbiamo giocato bene, pressato bene e con l'atteggiamento giusto abbiam vinto... La tattica? Preferisco così con tre trequartisti dietro... Con questo campo ho fatto fatica come tutti gli attaccanti stasera; una dedica per il gol? Alla mia famiglia e a Seedorf sperando che questo gol gli porti fortuna!» Mediaset Premium
L'A.D. del MILAN GALLIANI Sibillino su Sogliano... «L'entusiasmo all'arrivo di Seedorf? Le sensazioni sono molto positive, c'è grande entusiasmo e grande voglia. Inzaghi? Io stavo parlando col Presidente, tutto è andato come concordato. Ci sono stati ragionamenti e la decisione di affidare la panchina a Seedorf è stata presa all'unanimità, era già stato scelto per luglio. Sogliano vedrà la partita vicino a me? No, è il ds del Verona. Non può cambiare casacca durante l'anno e quindi ho quasi risposto. Seedorf? La scelta primaria è del Presidente che ha grandi intuizioni sugli allenatori. Un'intuizione come Sacchi e Capello. Credo andrà a buon fine come le due precedenti. Allegri? Come concordato avremmo continuato fino in fondo, al di là dei 22 punti è stata la sconfitta di Sassuolo che ha fatto prendere questa decisione, dopo che vincevamo 2-0. Matri? Ha sempre fatto gol, era evidente che sarebbe ritornato a farli. A volte cambiare stimoli e moduli di gioco può portare a stimoli diversi, soprattutto per chi è un finalizzatore. Per finalizzare bisogna arrivare fino al punto prima della finalizzazione» TuttoMercatoWeb.com
Mister PAVANEL dopo il 3 a 0 al LANCIANO «La partita? Loro avevano giocatori bravi come De Feo, ex Milan, e sono una squadra organizzata. A fine primo tempo ho fatto i complimenti ai miei calciatori, non avevamo rischiato nulla ed eravamo stati pericolosi in avanti. Avevo detto ai miei ragazzi di continuare così, perché l'avremmo sbloccata. Questo è successo, abbiamo giocato una partita importante. Il nostro obiettivo? Le prime quattro in classifica sono andate, ma per il quinto posto ci siamo anche noi. Il gol di Zaccagni? Ha colpi importanti, deve imparare a non forzare troppo quando non è il caso. Il torneo di Viareggio? Ci penseremo dopo le sfide contro Cittadella e Udinese» HellasVerona.it
Pioggia insistente a Milano ma il campo sembra tenere anche se sarà perlomeno allentato.
SEEDORF per il suo primo MILAN sceglie il 4-2-3-1 con ZAPATA e BONERA al centro della difesa, MONTOLIVO e DE JONG in mediana e le mezzali ROBINHO, KAKA, HONDA a supporto di BALOTELLI non in perfette condizioni fisiche visto che, nella fase di riscaldamento pregara, ha dovuto rientrare negli spogliatoi (sembra) a causa di un fastidio muscolare.
Per il dopo JORGINHO MANDORLINI sceglie la freschezza di CIRIGLIANO a scapito dell'esperienza del ex rossonero DONATI ma la vera chiave di volta per la prestazione gialloblù sarà data da CACIA che dovrà giocare al meglio per non fa rimpiangere TONI.
A sostegno del capocannoniere della cadetteria 2012-2013 GOMEZ e ITURBE.
Poco meno di un migliaio i tifosi scaligeri presenti a 'San Siro' che vedrà lo sciopero del tifo da parte dei supporters locali che non hanno digerito il fermo all'esposizione di uno striscione milanista recante il logo di un tifoso col volto coperto da sciarpa e giudicato minaccioso e violento...
PRIMO TEMPO
1° ROBINHO ci prova con un tiro debole che passa sotto le gambe di MORAS, RAFAEL è però attento
6° EMANUELSON con un tiro 'sporcato' dalla difesa gialloblù per poco non sorprende RAFAEL che smanaccia all'ultimo
8° HONDA crossa al centro dove taglia KAKÀ che di testa colpisce male fortunatamente ma l'HELLAS soffre tantissimo schiacciato dal 'Tiki-Taka' avversario con terzini altissimi a giocare quasi da attaccanti aggiunti...
12° HONDA con un calcio di punizione dal fronte d'attacco destro rossonero tira altissimo ma il VERONA è costretto a giocare bassissimo col MILAN che con EMANUELSON e DE SCIGLIO pressa altissimo: L'HELLAS non riesce ad uscire ed è costretto a gicare in 20 metri!
14° KAKÀ per BALOTELLI che in area si gira ma non trova la porta...
15° Gialloblù che non riescono a superare la mediana! Fin'ora però nessuna palla-gol per i padroni di casa...
16° Cross di DE SCIGLIO, velo di BALOTELLI ma HONDA non controlla in area...
19° BALOTELLI con un destro potente un metro fuori area, palla alta
21° Bel break firmato ITURBE-ROMULO ma l'arbitro ferma tutto per fuorigioco
25° Fallo di mano volontario di DE JONG sulla giocata di ITURBE ma l'arbitro non ammonisce l'olandese... Fallo battuto da ITURBE con palla alta
27° GOMEZ con un tunnel a ZAPATA, il difensore rossonero devia in angolo ma nessuno vede!
34° BALOTELLI con un tiro dalla distanza, palla altissima
37° HALLFREDSSON da distanza siderale, blocca facile ABBIATI il tiro centrale
38° BALOTELLI decentratissimo tira da fuori area dopo un veloce dribbling, RAFAEL impegnato severamente para in tuffo d'stinto
39° Ancora BALOTELLI da limite, para facile RAFAEL
40° RAFAEL non trattiene il tiro su punizione di BALOTELLI, MAIETTA mette in angolo e salva l'HELLAS...
45° Botta micidiale di MONTOLIVO dai 30 metri, palla fuori (ma di poco) a lato
SECONDO TEMPO
1° ROMULO da distanza proibitiva non trova lo specchio...
6° Problemi per BONERA, SILVESTRE gli da il cambio
7° MONTOLIVO dalla distanza, palla alta
8° Ripartenza velocissima di ROMULO con cross finale per GOMEZ che arriva con un attimo di ritardo
10° HONDA dalla distanza palla a lato
15° MONTOLIVO tira cadendo all'indietro, palla conseguentemente alta; MANDORLINI richiama CACIA e da spazio a MARTINHO, VERONA senza punte centrali di ruolo con GOMEZ che si sposterà in mezzo (ruolo che ha già sostenuto efficacemente ai tempi del GUBBIO)
17° Nel MILAN HONDA fa spazio a BIRSA
20° MARTINHO trova il corridoio giusto a sinistra, s'infila in area e tira impegnando ABBIATI che si rifugia in corner...
21° Tiraccio di GOMEZ dai 30 metri: Da dimenticare
22° ROBINHO 'dimenticato' al limite scarica a rete trovando una deviazione e il palo che salva RAFAEL!!!
23° BALOTELLI ci prova con un tiro debole appena entrato in area, para a terra RAFAEL
24° GOMEZ cadein area e reclama il penalty: Episodio da rivedere...
25° MORAS non controlla al limite, ne approfitta ROBINHO che tira ma RAFAEL fa buona guardia
26° ITURBE con una bordata dai 30 metri: Respinge con i pugni ABBIATI!
27° Manata di SILVESTRE in contrasto alto su ITURBE, (solo) ammonizione per il nuovo entrato
28° HALLFREDSSON senza pretese dalla distanza, palla altissima
32° PETAGNA rileva ROBINHO nel MILAN
34° Giallo a MONTOLIVO per un fallo tattico sulla ripartenza dell'HELLAS
35° ROMULO tira un po decentrato palla a lato 36° Frittata di GONZALEZ con un fallo su KAKA con palla che stava ormai uscendo... Peccato ma il rigore ci stà purtroppo
37° Batte BALOTELLI, per RAFAEL niente da fare e MILAN in vantaggio!
39° JANKOVIC rileva GONZALEZ nell'HELLAS
44° DONADEL rileva CIRIGLIANO per il finale, 3 minuti di recupero...
46° Ammonizione a capitan MAIETTA per proteste: Voleva tener dentro una palla che in effetti era uscita...
47° ITURBE dalla distanza per un pelo non trova la deviazione volante di MARTINHO
48° Il signor Bergonzi fischia la fine, l'HELLAS perde di rigore a 'San Siro'
TABELLINO
MILAN-HELLAS VERONA 1-0
Marcatore: 37' st Balotelli (rig.)
MILAN (4-2-3-1): Abbiati; De Sciglio, Zapata, Bonera (dal 7' st Silvestre), Emanuelson; Montolivo, De Jong; Honda (dal 18' st Birsa), Kakà, Robinho (dal 33' st Petagna); Balotelli.
A disposizione: Coppola, Gabriel, Mexes, Rami, Poli, Nocerino, Cristante, Zaccardo.
All.: Seedorf.
HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael; Gonzalez (dal 40' st Jankovic), Moras, Maietta, Agostini; Romulo, Cirigliano (dal 45' st Donadel), Hallfredsson; Iturbe, Cacia (dal 15' st Martinho), Gomez Taleb.
A disposizione: Nicolas, Borra, Albertazzi, Donati, Rubin, Donsah, Marques, Cacciatore.
All.: Mandorlini.
Arbitro: Bergonzi di Genova.
Assistenti: Giallatini e Dobosz.
NOTE. Ammoniti: Silvestre, Montolivo, Maietta. Spettatori: 30.953 (abbonati: 23.490; paganti: 7.463)
Nell'anticipo la JUVE conquista la 12^ vittoria di fila ma contro la SAMP ha avuto anche paura a tratti mentre la ROMA all'Olimpico 'passeggia' su un LIVORNO in evidente difficoltà...
Karakhiri casalingo dell'UDINESE che al Friuli va avanti con DI NATALE ma alla fine subisce la rimonta della LAZIO che vince in inferiorità numerica!
Il NAPOLI viene raggiunto da BIANCHI negli ultimi istanti al Dall'Ara di Bologna mentre il TORINO batte il SASSUOLO in Emilia.
Vendetta di GASPERINI che col suo GENOA ferma l'INTER 1 a 0 al 'Ferraris'! FIORENTINA senza pietà a Catania: 3 a 0 e debutto scintillante del neoacquisto MATRI.
Il CAGLIARI gioca bene a Bergamo ma è l'ATALANTA a spuntarla, cade in casa il CHIEVO ad opera del PARMA
PRIMAVERA ESAGERATA: 3 A 0 AL LANCIANO! Con i gol di RIZZITELII, ZACCAGNI e GATTO; mister PAVANEL 'Concluso alla grande un bel girone d'andata!'
ALL'HELLAS LO SCUDETTO DELL'EFFICIENZA ECONOMICA secondo un'analisi di SerieAddicted.com infatti sono i gialloblù, davanti a CAGLIARI e UDINESE nel rapporto tra monte ingaggi e punti ottenuti: Ogniuno dei 32 punti conquistati fin'ora dagli uomini di MANDORLINI è costato 0,35 milioni contr i quasi 2 e mezzo necessari al MILAN ultimo in classifica...
AUSTRALIAN OPEN: FOGNINI cede a DJOKOVIC ma la PENNETTA accede ai quarti battendo la KERBER! Out la grande favorita alla vittoria finale Serena WILLIAMS...
SERIE A: Ennesima vergogna negli stadi, i tifosi del BOLOGNA impegnati col NAPOLI cantano 'Vesuvio lavali col fuoco!'
FORMULA 1: SCHUMACHER in condizioni stabili all'ospedale di Grenoble dove era stato ricoverato a causa del gravissimo trauma cranico dopo la caduta dagli sci, ora si pensa a risvegliarlo lentamente dal coma...
PATTINAGGIO ARTISTICO, Bronzo per Carolina KOSTNER agli Europei di Budapest
Milan - Hellas Verona 1-0 | Gonzalez regala un rigore che vale una sconfitta
I rossoneri hanno avuto spesso in mano il pallino del gioco, ma la retroguardia scaligera non ha mai ballato più di tanto. Un errore d'irruenza del difensore uruguaiano su Kakà manda sul dischetto Balotelli che trafigge Rafael e permette a Clarence Seedorf di iniziare nel miglire dei modi la sua avventura sulla panchina milanista
Luca Stoppele 19 gennaio 2014
Milan - Hellas Verona 1-0 | Cronaca e tabellino
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a ventesima giornata del campionato di serie A si chiude con la sconfitta dell'Hellas Verona sul terreno del Milan.
I gialloblu iniziano la gara con il baricentro estremamente basso, lasciando campo agli attaccanti rossoneri, che faticano comunque ad impegnare Rafael. Piano piano la formazione di Mandorlini cresce in coraggio e prova ad impensierire la retroguardia di casa, in particolar modo con Romulo e Iturbe, due spine nel fianco per la formazione di Clarence Seedorf. La partita in ogni caso la fa il Milan, che conferma anche i limiti mostrati negli ultimi mesi dal punto di vista tattico. Nella ripresa i gialloblu ripartono meglio rispetto ad inizio gara e ogni volta che posso lanciano il contropiede. L'unico vero sussulto però è il palo colpito da Robinho grazie ad una deviazione di Maietta, poi la partita sembra destinata ad avviarsi verso la fine con un pareggio, fino a quando Gonzalez non stende Kakà in area con un fallo tanto inutile quanto evidente, regalando così i tre punti ai padroni di casa.
L'assenza di Toni quest'oggi si è fatta certamente sentire, più di quella di Jorginho, alla quale ci si dovrà abituare. Cacia infatti ha dato l'impressione di aver sprecato la possibilità concessagli: a sua discolpa c'è certamente il fatto di non aver praticamente giocato in questa stagione e di non avere quindi il ritmo partita nelle gambe, ma dal capocannoniere della scorsa serie B qualcosa in più era forse lecito aspettarsi. Cirigliano invece è stato autore di una buona prova, soprattutto dal punto di vista difensivo, dimostrando che le qualità ci sono ma che bisognerà farle maturare.
PRIMO TEMPO - Il Milan prova subito a mettere le mani sulla partita: Rafael blocca al 2' un tiro di Robinho. Al 7' una conclusione di Emanuelson viene deviata e Rafael si deve allungare per evitare la beffa. Honda per Kakà al 8': il colpo di testa del brasiliano termina fuori. Balotelli servito da Kakà al limite prova il destro ma colpisce male il pallone. Un traversone di De Sciglio trova Honda in area, ma il giapponese non riesce a concludere da posizione favorevolissima. Iturbe ci prova su punizione al 26' ma il suo tiro si spegne sopra la traversa. Dopo un inizio difficoltoso, l'Hellas piano piano cresce e comincia a costruire del gioco, mentre il Milan prosegue nella sua trama. Fucilata di Hallfredsson da distanza siderale al 37', il tiro però è troppo centrale e Abbiati blocca. Conclusione da posizione defilata di Balotelli al 39', Rafael si allunga e respinge. Lo stesso numero 45 ci riprova dopo neanche un minuto, ma trova l'estremo difensore scaligero ancora attento. Prosegue poi da calcio piazzato il duello Rafael-Balotelli, con il portiere che dice ancora di no alla punta della Nazionale. Un missile di Montolivo va vicino al palo della porta scaligera al 45'.
SECONDO TEMPO - Il Verona parte forte e al 2' Romulo chiude un'azione personale di Iturbe con una conclusione da fuori che non impensierisce l'estremo difensore rossonero. Rafael blocca in due tempi un tiro cross di Robinho 49'. Un break di Romulo al 55' si chiude con Zapata che anticipa di un soffio Gomez. Honda al 56' ci prova da fuori e Rafael controlla il pallone mentre esce. Martinho al 65' prova a sorprendere l'estremo difensore rossonero sul suo palo da posizione defilata ma guadagna solo un corner. Un tiro di Robinho al 68' viene deviato dalla difesa: Rafael è battuto ma il pallone termina sul palo. Balotelli un minuto dopo si gira al limite dell'area e calcia, Rafael blocca. Il portiere gialloblu è chiamato a bloccare un altro tiro di Robinho al 71'. Iturbe da lontano costringe Abbiati alla respinta di pugno subito dopo. Il Verona bada a chiudere bene gli spazi e riparte in velocità non appena può. Romulo spreca una buona azione al 80', cercando la gloria personale, ma non riesce ad inquadrare la porta. Sciocchezza di Gonzalez al 82' che stende Kakà: rigore. Sul dischetto va Balotelli che spiazza Rafael. Abbiati al 84' in tuffo anticipa Gomez di pugno. Per un soffio Martinho non riesce a deviare un tiro dalla grande distanza di Iturbe al 92'.
MILAN - HELLAS VERONA 1-0
MARCATORI: Balotelli (M) su rig. al 83'.
Milan-Hellas Verona 1-0, le pagelle dei gialloblu: Hallfredsson ovunque, Gonzalez errore fatale Nel posticipo Hallfredsson tiene alto il ritmo degli scaligeri, Gonzalez commette l’errore che porta al successo del Milan.
Serata di gala a San Siro: tutti i fari sono puntati tanto sulla prima panchina rossonera di Clarence Seedorf, quanto sull’Hellas Verona che, visti i risultati pomeridiani, può consolidare la sua posizione in classifica.
Se per i padroni di casa le attenzioni erano tutte per il nuovo allenatore, c’era curiosità, invece, per l’undici di Mandorlini, il quale, oltre a dover fare a meno di Jorginho passato nelle scorse ore al Napoli, ha dovuto rinunciare anche al suo bomber principe, Luca Toni, a causa di una sindrome influenzale.
La gara che ne è uscita, giocata con diverse motivazioni, è stata gradevole, ma non esaltante, vista l’assenza di chiare occasioni da rete, fino al momento dell’ingenuità di Gonzalez.
Rafael, voto 6 – Non particolarmente impegnato dagli attaccanti del Milan, gioca una buona partita ma non può nulla nell’occasione del rigore.
Gonzalez, voto 5 – Rovina una buona gara con un intervento scellerato che è causa del (netto) rigore su Kakà. (dal 85’ Jankovic, sv)
Moras, voto 6 – Richiamato più volte, e con ragione, da Mandorlini per gli eccessivi spazi lasciati a Balotelli nella prima frazione, migliora nettamente con il passare dei minuti.
Maietta, voto 5.5 – Troppo frettoloso nella gestione della palla, non riesce nemmeno a trovare le giuste distanze con i compagni di reparto.
Agostini, voto 6 – Aiuta spesso i centrali nel coprire i movimenti dei trequartisti rossoneri.
Romulo, voto 6.5 – Il motorino del centrocampo veronese è sempre uno dei più positivi nella squadra di Mandorlini.
Cirigliano, voto 5.5 – Partito Jorginho gli oneri della regia scaligera ricadono sui suoi piedi. Sembra, però, che ci vorrà un po’ di tempo per avere gli stessi risultati. (dal 90’ Donadel, sv)
Hallfredsson, voto 7 – L’islandese è l’uomo chiave nel gioco di Mandorlini. Innesca il pressing dei suoi tenendo su la mediana con carattere.
Iturbe, voto 6.5 – Spesso costretto a giocare in fase difensiva nella prima frazione, riesce comunque. con le sue serpentine, a trovare il modo per rendersi pericoloso.
Cacia, voto 5 – I compagni non lo servono adeguatamente ma anche lui fa salire la squadra raramente. (dal 60’ Martinho, voto 6 – Si mettesulla fascia con spirito di servizio per permettere ad Iturbe e Gomez di giocare avanzato).
J.Gomez, voto 6 – Con il suo svariare su tutto il fronte offensivo dà diversi grattacapi alla difesa del Milan.
Articolo di Salvatore Suriano - 19 gen 2014
FONTE: SoccerMagazine.it
Hellas Verona, Mandorlini: "Abbiamo giocato bene. Cirigliano può sostituire Jorginho" Le parole del tecnico nel dopo partita
Orario 13 ore fa 23:40 Francesco Fedele
Andrea Mandorlini, tecnico dell'Hellas Verona, ha parlato ai microfoni di Mediaset Premium dopo la sconfitta della sua squadra per 1 a 0 contro il Milan. Ecco quanto evidenziato da EuropaCalcio: "L'atmosfera era quella delle grandi occasioni, il Milan era carico al massimo. I miei ragazzi hanno giocato bene, purtroppo ciò che è mancato è stato l'ultimo passaggio, non siamo risuciti a trovare il gol e siamo stati puniti sull'unica grande occasione avuta dagli avversari. Purtroppo il calcio è anche questo, le grandi squadre ti puniscono alla prima disattenzione. Guardiamo avanti, il campionato è lungo e non dobbiamo rilassarci, dobbiamo chiudere bene la stagione. Cirigliano? Ha giocato bene in un ruolo per lui nuovo, insieme a Donati sono due valide alternative a Jorginho. Il ragazzo aveva una grande opportunità con il Napoli, in questi casi puoi fare poco per trattenerlo, gli auguro il meglio. Il mercato? Oggi mancava anche Toni, vedremo se sarà necessario intervenire. Come ho visto il nuovo Milan? L'abbiamo studiato, sapevamo con che modulo avrebbero giocato, e li abbiamo contrastati al meglio. Nella ripresa oltre al rigore ricordo solo qualche sporadico tiro dai trenta metri".
FONTE: EuropaCalcio.it
MILAN-HELLAS VERONA 1-0: LE PAGELLE
MILAN (4-2-3-1)
Abbiati 6,5
Usa i pugni su Martinho e Iturbe e s’esibisce in un’uscita scaccia guai dopo il rigore di Balotelli, che non guarda per scaramanzia.
De Sciglio 6
Patisce la verve del Juanito nella prima frazione, poi si riprende.
Zapata 7
Fra i migliori in campo, sempre concentrato: buca le gomme a Iturbo Iturbe ed è magico sul finir di gara in tackle sul furetto Martinho.
Bonera 6
Sbadiglia per cinquanta minuti prima di lasciare il campo a causa di un problema fisico, quasi rimpiange Toni.
- Silvestre 6
Preferito a Rami e Mexes, s’appoggia a Zapata e non sfigura.
Emanuelson 6
Iturbe è un cattivo cliente, ma Seedorf gli parla in olandese e lui, ripensando al padre Errol eroe della nazionale surinamense, gioca una dignitosa partita.
Montolivo 5,5
Tocca un’infinità di palloni, ma produce solo due conclusioni pseudo pericolose e un paio di palle perse ingenuamente.
de Jong 6
I mastini in giallo sono a cuccia, lui si diletta nel possesso palla da bravo ex lanciere.
Honda 5,5
Operazione marketing o meno, il biondo è leggerino ma sa giocare al pallone: utilizzandolo nella posizione solitamente occupata da Okazaki nello stesso modulo del Giappone di Zac, Seedorf gli fa un assist a metà, da rivedere.
- Birsa 5,5
Complici i pochi minuti giocati ed un biondo nettamente meno acceso di quello di Honda, in campo si vede poco.
Kakà 6,5
Giapponizzato da Honda, si dimentica di tirare in porta perché preferisce cercare il compagno libero; quando sembra incappare nella più scontata della insufficienze si procura il rigore attirando Gonzalez in trappola, decisivo.
Robinho 6
Perde la sfida con l’amico Rafael, ma almeno coglie un palo.
- Petagna 6,5
Non ha molto tempo per mettersi in mostra, ma da un suo pallone per Kakà nasce il rigore, poi usa sapientemente il fisico: Pignatone is back.
Balotelli 6,5
Quando esplode il destro Rafael si fa il segno della croce; sparisce per lunghi tratti di gara, poi realizza il rigore decisivo e dedica il gol al nuovo mister.
All.: Seedorf 6,5
“L’improvvisazione è un trucco da salotto, chiunque può farlo” – diceva Willy Wonka. Diamo tempo a Clarence, nel frattempo buona la prima, abbraccio-girotondo negli spogliatoi a fine partita compreso: sembra tornato il Milan dell’amore di Leonardo…
Hellas Verona (4-3-3)
Rafael 6,5
Salvato dal palo sul tiro dell’amico Binho, ex compagno di pagode al Santos, l’ex studente in economia non si fa mai sorprendere, rigore di Balotelli a parte.
Gonzalez 4,5
Che il suo idolo sia Paolo Montero si capisce al minuto trentasette, quando utilizza lo scarpino a mo’ di coltello scambiando il ginocchio di Kakà per cibo da parillada. La conferma arriva all’ottantesimo, quando regala ai rossoneri un rigore evitabile.
- Jankovic s.v.
Moras 6
Giganteggia come la fortezza di Larissa spalleggiato dalla selva di compagni rintanati nella metà campo difensiva, sopravvive.
Maietta 6,5
Spaventa i rossoneri che spulciano la distinta prima della partita, paese di nascita: Cariati – ahia - lo stesso di Domenico Berardi. Non farà gol, ma il capitano evita un paio di situazioni pericolose.
Agostini 6
Diligente terzino sinistro, ma 1 gol in 442 presenze in carriera (segnato in Coppa Italia con la maglia della Pistoiese 14 anni fa) è davvero poco.
Rômulo 7
Il brasiliano senza fantasia e dribbling, che a Firenze chiamavano brutto anatroccolo, ricorda il rugbista Joe Rokocoko (con qualche kg in meno) in ogni sua ripartenza: si stancherà mai?
Cirigliano 5,5
Jefecito che dovrebbe ricordare il connazionale Mascherano e sostituire il partente Jorginho, dovrebbe.
- Donadel s.v.
Hallfredsson 6
Discendenze diverse del numero dieci: se Honda è l’elfo biondo con l’arco sulla Mizuno sinistra, lui è l’orco rosso che porta lo stesso numero e mette ordine nella Terra di Mezzo.
Iturbe 6,5
Preferisce lo Juventus Stadium a San Siro, glielo perdoniamo, ma solo perché ha le stimmate del campioncino.
Cacia 5
La sensazione è che al posto di Toni avrebbero potuto giocare Uan di Bim Bum Bam, Carla Bruni e Jabba the Hutt, con risultati persino migliori.: No Toni No party.
- Martinho 6
Frizzantino, entra e fa male ad Abbiati con una discesa a sinistra.
Gomez 5,5
Baby faced Juanito fa soffrire De Sciglio nel primo tempo, poi obbedisce a Mandorlini e si sacrifica per la causa.
All.: Mandorlini 6
Capomastro di un Verona camaleontico, sfiora il pari a San Siro, ma ha da recriminare soltanto con lo sciagurato Gonzalez.
FONTE: CanaleMilan.it
SERIE A, MILAN 1-0 HELLAS VERONA: tabellino e pagelle della gara
by Valerio Vitale 19.gen 2014
Si spengono le luci a San Siro, cala il sipario sul posticipo della 1a giornata di ritorna ed è buona la prima per gli uomini di Clarence Seedorf. Buona la prima ma che sofferenza!. Ma avevamo già anticipato nel commento del pre-gara che stasera erano fondamentali i 3 punti e che per il gioco e lo spettacolo ci sarà tempo, in questa fredda sera di gennaio quello che contava era vincere, davanti al proprio pubblico ed i padroni di casa non hanno tradito le aspettative dei supporters. Il match parte con un possesso di palla prolungatissimo dei padroni di casa, i giocatori fanno muovere la palla da un lato verso l’altro, ma il possesso risulta sterile, il Verona infatti non lascia spazio alle sortite offensive degli avversari. Al 7′ minuto bella azione del Milan: Emanuelson ed Honda effettuano un buon scambio, la palla giunge al terzino olandese che calcia, la conclusione viene deviata dal difensore avversario e si impenna pericolosamente, Rafael è però pronto a sventare il pericolo salvando il pallone abbassatosi sotto la traversa. Al 10′ ottima azione sulla verticale centrale tra Honda e Kakà, il giapponese imbuca alla perfezione il compagno di squadra ma il colpo di testa di Kakà termina di poco a lato. Si ripete ancora il Milan per via centrale al 15′, Kakà pesca Balotelli tra le linee, la conclusione dell’attaccante numero 45 è però poco pericolosa. Al 18′ ancora pericolo per la difesa veronese, Honda si trova in posizione solitaria in area ma sbaglia lo stop, regalando di fatto la palla al portiere avversario.
Il Verona sembra intimidito, dopo aver fatto domenica scorsa i primi 30 minuti alla grande, quest’oggi sembra invece subire la maggior qualità degli uomini avversari, complice un atteggiamento troppo rinunciatario. Ma col passare dei minuti il Verona cresce, mentre contemporaneamente il possesso del Milan diminuisce. Gli ospiti cominciano ad essere più pungenti in contropiede, ci prova Iturbe al 26′, palla di poco alta. Il match prosegue con alcune conclusioni da un lato e dall’altra, senza risultare pericolose. Ma al 41′ Balotelli sfiora il vantaggio per i suoi, grande giocata dall’out sinistro, rientra sul destro e scocca il tiro, bravo Rafael a distendersi e negare la gioia del goal all’attaccante rossonero, gioia che come vedremo sarà posticipata solo al secondo tempo. Si conclude il primo tempo con una conclusione dalla distanza di Montolivo senza alcun effetto. Inizia la ripresa, il Verona sembra più in palla, mentre il Milan, complice la precaria condizione atletica dei suoi trequartisti abbastanza provati, risulta meno pericolosa della prima frazione di gara. Pronti via ed è Romulo a provarci dalla distanza, il suo tiro è però velleitario. Al 54′ è bravo Balotelli a scattare con gran tempismo sulla linea del fuorigioco, il giocatore però, che probabilmente credeva di essere in offside, sbaglia lo stop, rovinando dunque l’azione. Al 57′ il Milan può effettuare una pericolosa ripartenza in 4 vs 4, Honda è però troppo lento ed alla fine è costretto ad affrettare una conclusione dalla distanza che termina a lato.
Al 61′ Mandorlini sostituisce uno spento e sempre in fuorigioco Cacia, dentro al suo posto Martinho per provare ad essere più pericolosi in ripartenza. Il Milan ora è alle corde, squadra stanca ed in avanti sembra che sia finita la benzina nelle gambe di Honda. Seedorf è consapevole di ciò e richiama il giapponese in panchina, dentro al suo posto Birsa. Al 68′ a rompere l’equilibrio di una partita in quel momento piatta è Robinho, gran conclusione dalla distanza, il pallone viene deviata da Agostini e colpisce il palo pieno a Rafael battuto. Al 72′ è ancora Robinho, probabilmente deluso dal palo precedente, a provare la conclusione, nessun problema per Rafael. Al 75′ si fa vedere Halfredsson che conclude male dalla distanza. La partita ora è in assoluto equilibrio, nessuna delle due squadre sembra in grado di poter valicare la difesa avversaria ed il pareggio, risultato che tutto sommato sarebbe stato giusto, sembra essere già scritto. La partita potrebbe essere solo cambiata da un episodio. Kakà ci crede e quell’episodio arriva. All’81 è ingenuo Gonzalez, usando un eufemismo per non urtare la sensibilità del difensore scaligero. Il difensore atterra Kakà praticamente sulla linea di fondo, dove il brasiliano non avrebbe potuto compiere nulla di pericoloso, il signor Bergonzi non ha dubbi è indica il dischetto. Si presenta Balotelli ed è freddissimo, palla da una parte portiere dall’altra. Goal dedicato a Seedorf. Negli ultimi minuti prova un forcing il Verona, gli ospiti però collezionano solo una serie di corner senza mai essere pericolosi. Si conclude dunque con la vittoria del Milan. Il Verona esce da San Siro sicuramente a testa alta e per nulla ridimensionata, il Milan riesce ad ottenere i 3 punti per far partire al meglio questo girone di ritorno, sperando per i tifosi rossoneri che sia il primo di una lunga serie di successi.
TABELLINO E PAGELLE
Milan (4-2-3-1): Abbiati 6; De Sciglio 6,5, Bonera 6, Zapata 7, Emanuelson 6; De Jong 6, Montolivo 5,5; Kakà 6, Honda 5,5, Robinho 6; Balotelli 7. A disp.: Gabriel, Amelia, Mexes, Rami, Silvestre 6, Zaccardo, Birsa 6, Nocerino, Cristante, Poli, Petagna 6. All.: Seedorf 6
Milan-Verona, buona la prima per Seedorf: “Vittoria dedicata a tutti i tifosi milanisti!”
Scritto domenica, 19 gennaio 2014 | Autore Domenico M. "Balotelli? Mario l'avevo già conosciuto, non sono sorpreso per niente di questo feeling creato in pochi giorni"
Clarence Seedorf, intervistato da “Sky Sport”, ha commentato il suo primo successo da allenatore del Milan: “Abbiamo chiuso in un cerchio tutti abbracciati, faremo così dopo tutte le partite, non importa il risultato. Gli ho fatto i complimenti, è un gruppo che merita di più rispetto a quello ottenuto finora. La vittoria è dedicata a tutti i milanisti, proprio tutti, sono molto felice per il gruppo. Ci aspetta tanto lavoro, con le vittorie tutto pesa meno e diventa più facile.
Cosa ho visto di mio stasera? Nel primo tempo abbiamo fatto molta pressione davanti, gli interpreti sono fondamentali come sempre, sono stati bravi a tenere tutti i primi 45 minuti il Verona nel proprio campo.
Come sono arrivato al Milan? Avremo tempo di parlarne, il focus deve rimanere su questa vittoria. Arrivata con un rigore, ma meritata per quanto fatto vedere nel primo tempo.
La tattica? Ho visto tante partite, sono molto concentrato su quello che vogliamo andare a sviluppare. La prossima sarà la prima settimana per poter lavorare, da lì potremo concentrarsi su alcuni aspetti. In questo momento il focus è stato il trovare la gioia di giocare a calcio. Tutti amano questo. Facendo un certo tipo di allenamenti per giocare tanti palloni.
Balotelli? Mario l’avevo già conosciuto, non sono sorpreso per niente di questo feeling creato in pochi giorni. E’ un ragazzo dolce, un grandissimo talento, farà molto bene col Milan e con l’Italia. Spero di poterlo aiutarlo a crescere. A mostrato grande disponibilità e voglia di far parte di questo cambiamento. Sono molto contento.
Giocatore/allenatore? Apprezzo la stima (ride ndr.).
L’Atletico Madrid? Non è il momento di parlare di quella partita. Sappiamo che l’Atletico è una grande squadra, ma abbiamo tempo per pensarci.
Cosa ha convinto il Milan per prendermi? Il rapporto di dieci anni ha fatto capire tante cose alla società. La convivenza è stata lunga e intensa, abbiamo vissuto molti momenti dentro e fuori dal campo. Loro si sono fatti un’idea sulle mie competenze. Hanno fatto un ragionamento, tirando fuori coraggio e hanno fatto questa scelta. Ho ricevuto una bellissima lettera di van Gaal che mi ha aiutato a costruire questo percorso. Tutti dobbiamo iniziare, cercherò di imparare in fretta”.
FONTE: Leggilo.net
Serie A: Milan-Verona 1-0, Balotelli decide il match su rigore Seedorf comincia l'avventura in rossonero con una vittoria
CESARE ZANOTTO 19 Gennaio 2014
Comincia con una vittoria l'era di Seedorf sulla panchina del Milan. Nel posticipo della 20.ma giornata di campionato, i rossoneri battono 1-0 il Verona grazie a un calcio di rigore di Balotelli a nove minuti dal termine e salgono a quota 25 punti in classifica. Partita bloccata a San Siro, con i veneti che si chiudono provando a sfruttare il contropiede e i padroni di casa che faticano a trovare varchi fino alla rete di SuperMario.
LA PARTITA
Tre giorni di lavoro non possono cambiare una squadra, anche se l'impronta del nuovo tecnico c'è e si nota con chiarezza soprattutto nel primo tempo. Il Milan di Seedorf veste il 4-2-3-1: Balotelli centravanti e tanta qualità sulla trequarti. Ma non conta tanto il modulo, perché per l'olandese è una questione di filosofia. E allora ecco Kakà partire largo a destra, Robinho a sinistra e Honda al centro. Salvo poi trovare gli stessi giocatori, nella stessa azione, in posizioni opposte, per un continuo movimento che non dà riferimenti agli avversari. "Entusiasmo e allegria", la filosofia di Clarence. E tanto tiki taka nello stretto, squadra alta e palla a terra. Nei primi 20 minuti si gioca esclusivamente nella metà campo del Verona, che si difende con ordine ma non riesce mezza volta a ripartire. Da Zapata e Bonera, fino a Balotelli, il Milan fa girare la sfera con pazienza, in attesa di uno spiraglio che, però, la squadra di Mandorlini mai concede. Così i rossoneri sono costretti a provarci dalla distanza, ma la mira non è un granché.
La sfida cambia volto nella ripresa, quando il Milan va presto in debito d'ossigeno mentre il Verona, decisamente più dinamico, comincia a esprimersi con la personalità che l'ha portato fino al quinto posto in classifica. Ma proprio nel momento migliore per i veneti ecco arrivare la prima grande occasione per i rossoneri, che colpiscono un palo con Robinho (conclusione deviata da Maietta) al 68'. La squadra di Seedorf soffre atleticamente, ma questa non è una partita come le altre e la voglia di vincere del gruppo è pari a quella del nuovo allenatore, che a dodici minuti dalla fine inserisce un'altra punta (Petagna per Robinho) per provare a rompere la resistenza del Verona. Minuto 80: Kakà trova un varco a sinistra e viene steso in area da Gonzalez; rigore netto, e questa volta Balotelli non perdona. Con fatica e pazienza, Seedorf marchia l'esordio con una vittoria che, a dispetto della classifica, è più importante di quanto sembri nella realtà. Adesso, con "entusiasmo e allegria", il nuovo ciclo può davvero cominciare.
LE PAGELLE
Kakà 7 - Le idee, davanti, nascono quasi esclusivamente dai suoi piedi. Si inserisce, dialoga palla a terra coi compagni e prova a innescare Balotelli, a cui regala un calcio di rigore decisivo. Non è al top dal punto di vista atletico, ma non molla mai.
De Sciglio 6,5 - Sempre propositivo, a differenza di Emanuelson offre una valida alternativa ai quattro in attacco.
Honda 5,5 - Pochi spunti e condizione fisica non ottimale. Il suo avvio di gara è discreto, ma più che altro perché viene ripetutamente coinvolto dai compagni. Si spegne alla distanza e viene sostituito dopo un'ora.
Romulo 6,5 - Una marcia in più rispetto ai 22 in campo, ringhia su ogni pallone come se fosse sempre l'ultimo.
Cacia 4 - Mandorlini gli concede una chance per l'assenza di Toni. E' sempre in fuorigioco, altrimenti nemmeno ci si accorgerebbe della sua presenza.
IL TABELLINO
MILAN-VERONA 1-0
Milan (4-2-3-1): Abbiati 6; De Sciglio 6,5, Bonera 6 (7' st Silvestre 6), Zapata 6, Emanuelson 5,5; De Jong 6, Montolivo 6; Honda 5,5 (18' st Birsa 6), Kakà 7, Robinho 6 (33' st Petagna sv); Balotelli 6,5.
A disp.: Gabriel, Coppola, Mexes, Rami, Zaccardo, Nocerino, Cristante, Poli. All.: Seedorf 6,5
Verona (4-3-3): Rafael 6; Gonzalez 5 (40' st Jankovic sv), Moras 6, Maietta 6, Agostini 6; Romulo 6,5, Cirigliano 5,5 (45' st Donadel sv), Hallfredsson 6; Iturbe 5,5, Cacia 4 (16' st Martinho 6,5), Gomez 5.
A disp.: Nicolas, Borra, Albertazzi, Cacciatore, Marques, Laner, Donati. All.: Mandorlini 6
ULTIM’ORA
ROMA, 16:47 CALCIO, SERIE A: SCUDETTO AL VERONA SECONDO EFFICIENZA ECONOMICA
Verona scudettato, Cagliari e Udinese in Champions League, Lazio, Inter e Milan in serie B. Questa sarebbe la classifica della serie A del girone d'andata, seguendo il parametro dell'efficienza economica. La graduatoria è stata ottenuta dividendo la spesa per gli ingaggi finora sostenuta dai club per i punti finora ottenuti. Le grandi squadre, fisiologicamente penalizzate in questa classifica per il loro alto monte ingaggi, si trovano nei bassifondi. Il Milan è nettamente il fanalino di coda: ogni punto è costato 2,4 milioni di euro, mentre l'Inter, penultima, ha sborsato 1,48 milioni a punto. Un po' meglio Juventus e Roma, con poco più di un milione speso. Ma il più virtuoso di tutti è il club allenato da Mandorlini: ben piazzato nella classifica reale e addirittura primo in quella dell'efficienza economica. Ai gialloblu ognuno dei 32 punti conquistati è "costato" solo 0,35 milioni. Seguono Cagliari e Udinese con 0,41 e 0,51 milioni.
L'analisi è stata pubblicata in esclusiva su www.serieaddicted.com, il portale sulla Serie A in lingua inglese nato nello scorso agosto.
FONTE: Sport.Repubblica.it
SERIE A Verona, Mandorlini: "Iturbe? Il mercato è strano, chiedete alla società"
19.01.2014 23.50 di Ivan Cardia
Il suo Verona, rivelazione del girone d'andata, ha disputato un'ottima gara anche questa sera a San Siro contro il Milan, nonostante la sconfitta maturata nel finale su calcio di rigore. Protagonista ai microfoni de La Domenica Sportiva, il tecnico Andrea Mandorlini commenta così la gara e lascia anche qualche nube sul mercato degli scaligeri: "Fa male perdere per una leggerezza, però fa parte del gioco, gli errori sarebbe meglio non commetterli, quello è stato abbastanza grosso in un finale di gara in cui il Milan era alle corde. Jorginho è un giocatore unico, abbiamo altre alternative come Cirigliano e Donati, ma Jorginho non può essere paragonato ad altri, ha preso un'altra strada e sono contento per lui. Oggi abbiamo fatto buone cose ed altre meno buone, una delle quali alla fine ci è costata la partita. Noi saremmo stati contenti di avere Jorginho per altri sei mesi, si vede che non era destino".
Quanto è il rammarico per le tante situazioni in cui la squadra ha commesso qualche errore di misura nell'ultimo passaggio e cosa è mancato?
"È mancata un po' di precisione, a parte il primo quarto d'ora in cui abbiamo un po' subito, poi abbiamo giocato abbastanza bene. Dopo abbiamo concesso poco e credo che la partita si fosse incamminata in quel senso. Abbiamo sbagliato molte volte una scelta importante in attacco".
Ve la giocherete con l'Inter per il quinto o sesto posto?
"Non so quello che sarà, oggi inizia il girone di ritorno ed abbiamo già tre punti in meno rispetto all'andata. Saremmo già contenti di arrivare alla salvezza prima possibile. Il campionato è lungo e mancano ancora 15 giorni alla fine di mercato, per cui qualche contendente si rinforzerà, noi dobbiamo stare sul pezzo e continuare su questa strada".
Iturbe resta?
"Non lo so, perché il mercato è un po' strano. Spero di sì, però lo speravo anche con Jorginho, per cui certe cose dovreste chiederle alla società. In ogni caso ho un gruppo di ragazzi eccezionale".
Contro il Napoli avete concesso molto in ripartenza, mentre il Milan ha tirato da fuori quasi sempre.
"Contro il Napoli all'inizio abbiamo giocato solo noi, poi sono andati in vantaggio e puntavano sulle ripartenze, senza rientrare, ma aspettando l'occasione. Stasera fino al calcio di rigore eravamo in parità, eravamo molto coperti e stretti, per cui loro facevano grande difficoltà. La partita era finita, poi purtroppo abbiamo commesso un grosso errore".
ALTRE NOTIZIE Milan, De Sciglio: "Seedorf ha riportato entusiasmo"
19.01.2014 23.35 di Ivan Cardia
Protagonista in campo nella vittoria casalinga del Milan contro il Verona, Mattia De Sciglio commenta così la partita per La Domenica Sportiva: "Sicuramente Seedorf ha portato grandissimo entusiasmo, con le sue idee di gioco, un nuovo modulo e la volontà che ognuno di noi si muova in funzione dei compagni. Abbiamo fatto in questi giorni un lavoro sulla fase difensiva, anche in preparazione alla partita di stasera".
ALTRE NOTIZIE Milan, Emanuelson: "Felici per aver iniziato bene con Seedorf"
19.01.2014 23.28 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
Urby Emanuelson ha parlato a "Sky Sport" nel postpartita di Milan-Verona: "Prima ho giocato con Seedorf e ora è il mio allenatore. Siamo contenti per questa vittoria, nel primo tempo abbiamo giocato bene, nel secondo un po' meno. Siamo contenti per aver iniziato così, dobbiamo continuare in questo modo. Gli attaccanti devono aiutare in fase difensiva? Robinho e Kakà devono tornare per aiutarmi. Robinho è un attaccante, non gli piace difendere (scherza ndr.). Quanti olandesi arrivano al Milan? Ho sentito Stam, poi non lo so chi arriva la prossima stagione".
ALTRE NOTIZIE Hellas, Mandorlini rammaricato: "Grande errore, il rigore era netto"
19.01.2014 23.21 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
Andrea Mandorlini, allenatore del Verona, ha parlato ai microfoni di "Sky Sport" dopo il ko di San Siro contro il Milan: "Abbiamo fatto un errore grande, la partita ormai era su un binario. E' andata così... Ci sta nel calcio, adesso che lo vedo è rigore netto. Bravissimo l'arbitro e la terna. Nella ripresa siamo usciti quattro/cinque volte sbagliando il passaggio finale, abbiamo fatto una bellissima gara. Cacia? Per noi lui è stato determinate lo scorso anno. Questo campionato si è trovato davanti Luca Toni. Oggi poteva fare meglio ma non è facile trovare continuità senza minutaggio. Al di là di tutto, a parte il primo quarto d'ora, la squadra ha giocato, mi è piaciuta. Jorginho? Eravamo commossi, è un ragazzo fantastico. Ha un'opportunità grande. E' arrivato in un grande club e ora deve restarci. Cirigliano? Era un po' che non giocava, trovare subito le misure non è facile. Dopo i primi minuti abbiamo subito poco. Nella ripresa abbiamo fatto meglio. Sapevamo dove volevano giocare la palla. Non era facile per lui ma sono molto contento, è un ragazzo di grande prospettiva".
SERIE A Verona, Romulo: "Abbiamo giocato una grande partita"
19.01.2014 23.20 di Ivan Cardia
Reduce dalla sconfitta a San Siro contro il Milan, Romulo, centrocampista del Verona, analizza così la gara ai microfoni de La Domenica Sportiva: "Abbiamo fatto alla grande quasi tutta la partita, commettendo un errore evitabile, però nei 90 minuti abbiamo fatto benissimo, mettendo in difficoltà il Milan. Dobbiamo cercare di correggere qualche errore e guardare avanti, perché domenica abbiamo una partita molto difficile contro la Roma e dobbiamo cercare di arrivare a 35 punti. Jorginho sicuramente ci mancherà, è un eccellente professionista ed una grandissima persona, sono contento per lui però dobbiamo cercare di sostituirlo al meglio, continuando questo buon campionato e migliorando sempre".
ALTRE NOTIZIE Milan, Seedorf: "Gran feeling con Balotelli. Vittoria per i milanisti"
19.01.2014 23.18 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
Clarence Seedorf, intervistato da "Sky Sport", ha commentato il suo primo successo da allenatore del Milan contro l'Hellas Verona: "Abbiamo chiuso in un cerchio tutti abbracciati, faremo così dopo tutte le partite, non importa il risultato. Gli ho fatto i complimenti, è un gruppo che merita di più rispetto a quello ottenuto finora. La vittoria è dedicata a tutti i milanisti, proprio tutti, sono molto felice per il gruppo. Ci aspetta tanto lavoro, con le vittorie tutto pesa meno e diventa più facile. Cosa ho visto di mio stasera? Nel primo tempo abbiamo fatto molta pressione davanti, gli interpreti sono fondamentali come sempre, sono stati bravi a tenere tutti i primi 45 minuti il Verona nel proprio campo. Come sono arrivato al Milan? Avremo tempo di parlarne, il focus deve rimanere su questa vittoria. Arrivata con un rigore, ma meritata per quanto fatto vedere nel primo tempo. La tattica? Ho visto tante partite, sono molto concentrato su quello che vogliamo andare a sviluppare. La prossima sarà la prima settimana per poter lavorare, da lì potremo concentrarsi su alcuni aspetti. In questo momento il focus è stato il trovare la gioia di giocare a calcio. Tutti amano questo. Facendo un certo tipo di allenamenti per giocare tanti palloni. Balotelli? Mario l'avevo già conosciuto, non sono sorpreso per niente di questo feeling creato in pochi giorni. E' un ragazzo dolce, un grandissimo talento, farà molto bene col Milan e con l'Italia. Spero di poterlo aiutarlo a crescere. A mostrato grande disponibilità e voglia di far parte di questo cambiamento. Sono molto contento. Giocatore/allenatore? Apprezzo la stima (ride ndr.). L'Atletico Madrid? Non è il momento di parlare di quella partita. Sappiamo che l'Atletico è una grande squadra, ma abbiamo tempo per pensarci. Cosa ha convinto il Milan per prendermi? Il rapporto di dieci anni ha fatto capire tante cose alla società. La convivenza è stata lunga e intensa, abbiamo vissuto molti momenti dentro e fuori dal campo. Loro si sono fatti un'idea sulle mie competenze. Hanno fatto un ragionamento, tirando fuori coraggio e hanno fatto questa scelta. Ho ricevuto una bellissima lettera di van Gaal che mi ha aiutato a costruire questo percorso. Tutti dobbiamo iniziare, cercherò di imparare in fretta".
SERIE A Milan, Galliani: "Seedorf intuizione del presidente. Sogliano? Non può arrivare"
19.01.2014 20.30 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
L'amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, ha parlato ai microfoni di "SkySport" prima dell'inizio della partita contro l'Hellas Verona: "L'entusiasmo all'arrivo di Seedorf? Le sensazioni sono molto positive, c'è grande entusiasmo e grande voglia. Inzaghi? Io stavo parlando col Presidente, tutto è andato come concordato. Ci sono stati ragionamenti e la decisione di affidare la panchina a Seedorf è stata presa all'unanimità, era già stato scelto per luglio. Sogliano vedrà la partita vicino a me? No, è il ds del Verona. Non può cambiare casacca durante l'anno e quindi ho quasi risposto. Seedorf? La scelta primaria è del Presidente che ha grandi intuizioni sugli allenatori. Un'intuizione come Sacchi e Capello. Credo andrà a buon fine come le due precedenti. Allegri? Come concordato avremmo continuato fino in fondo, al di là dei 22 punti è stata la sconfitta di Sassuolo che ha fatto prendere questa decisione, dopo che vincevamo 2-0. Matri? Ha sempre fatto gol, era evidente che sarebbe ritornato a farli. A volte cambiare stimoli e moduli di gioco può portare a stimoli diversi, soprattutto per chi è un finalizzatore. Per finalizzare bisogna arrivare fino al punto prima della finalizzazione".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
20.01.2014 «Errore grave... E con le grandi se sbagli paghi»
Mandorlini rivede la «leggerezza» di Gonzalez costata la partita: «Rigore netto, un peccato perché la mia squadra mi è piaciuta»
Simone Antolini
MILANO
Così no. Così é troppo brutta. Gonzalez vanifica il piano perfetto di Andrea Mandorlini e il Verona resta di sale. Fin lí il tecnico gialloblù le aveva azzeccate tutte. Messa la museruola al Milan. Balotelli docile, Kakà evaporato tra le maglie gialloblù. Robinho danzatore senza fantasia. Bello e scanzonato il Verona.
Senza Toni, senza Jorginho. Pieno di energia e del giusto mordente. Un episodio, però, toglie il fiato, spegne le luci di San Siro e lascia rabbia e delusione all'Hellas.
Mandorlini, tutto ruota attorno all'errore di Gonzales.
«Una leggerezza. Un errore grave che purtroppo ci é costato gravissimo. Ci sta di sbagliare. Purtroppo é andata così. La partita si era incanalata su un buon binario per noi. Quell'errore é stato decisivo. E rivedendo le immagini, il rigore é netto. Ma contro le grandi squadre, se sbagli poi perdi».
Fa ancora più male così
«Fa male perché la squadra mi é piaciuta. Abbiamo sofferto il primo quarto d'ora. Nei ragazzi ho visto un po' di paura. Ma poi siamo usciti alla distanza. E pure noi abbiamo avuto le nostre occasioni. Purtroppo abbiamo sbagliato il passaggio finale e di é capitato almeno quattro o cinque volte».
Rimpianti?
«Qualche limite c'è. Ma l'avevamo preparata pensando di giocare il nostro calcio, portando pressione ai loro portatori di palla. E qualcosa di buono l'abbiamo fatto».
Perché non ha schierato Cacciatore?
«É stata una scelta tecnica. Fabrizio aveva bisogno di rifiatare. Credo comunque che fino all'episodio del rigore Gonzalez abbia disputato una buona gara».
Quanto é mancato Toni?
«A me il Verona é piaciuto anche così. L'inizio é stato faticoso. Ma poi abbiamo trovato le distanze giuste. E c'è la siamo giocata fino in fondo».
Ha dato una chance importante a Cacia, l'eroe della passata stagione, quest'anno alla caccia di una ribalta non proprio facile da trovare.
«Daniele é stato fantastico la scorsa stagione. Ci ha aiutato a conquistare la serie A. Quest'anno, però, si é trovato davanti un Toni strepitoso. Nessuno si aspettava partisse in questa maniera. Certo, Daniele può migliorare. Ma non é facile dare tutto quando si gioca senza continuità».
Evidentemente è pesata pure l'assenza di Jorginho...
«Ormai é inutile stare a parlare di lui. É àndato. E Cirigliano, comunque, ha disputato una buona gara. Non é semplice entrare dopo tanto tempo e fare tutto bene».
Ma non sarebbe stato importante trattenere Jorginho anche per la seconda parte della stagione?
«Certo, averlo qui altri sei mesi sarebbe stato meglio. Abbiamo fatto pure fatica a parlarci in questi giorni convulsi. Ci siamo scambiati degli sms. Gli ho detto: sei arrivato in una grande squadra. Vedi di restarci».
Cosa si aspetta dal mercato?
«C'e tempo anche per quello. Arriverà».
San Siro amaro, ma...
«Ma il Verona c'è. Si fa rispettare. E poteva portare a casa un risultato importante. Ci sta di sbagliare. Ci sta».
20.01.2014 «A segnare per primi la vinciamo noi...»
Il rammarico di Romulo: «Che peccato, l'avevamo giocata bene: bisognava fermare prima Kakà»
Gianluca Tavellin
MILANO
Il Verona sceglie la serenità e la positività di Romulo per spiegare l'incredibile sconfitta maturata col Milan a otto minuti dal termine.
Era già successo, sempre a Milano, sponda Inter, che parlasse il motorino del centrocampo gialloblù.
Quella volta però furono dei maledetti calci d'angolo a condannare l'Hellas alla sconfitta e il signor Celi che impedì a Toni, di riaprire la gara.
DIAVOLO SENZA IDEE. Ieri sera è stato invece un rigore a punire il Verona sul campo di un Milan a corto di idee e quindi di gioco. «Siamo delusi», esordisce Romulo davanti ai microfoni. «Che peccato. Avevamo giocato bene, soprattutto nel secondo tempo, non meritavamo di perdere. Se segniamo noi vinciamo la gara, ne sono sicuro. Purtroppo è stato commesso un errore e l'abbiamo pagato caro».
L'errore in questione è una scivolata di Gonzalez in area di rigore. O meglio, un'accelerata a cercare il rigore di Kakà, ma di quello buono della marca dei biscotti che però ha preso nella sua rete l'irruente, e ingenuo, uruguagio.
CATTIVA DIFESA. Già, perchè Kakà ha lanciato il pallone fuori dal campo attendendo l'entrata di Gonzalez, più sciaugurato del mitico Egidio Calloni, che qui, nel San Siro rossonero, ricordano più per le reti sbagliate rispetto a quelle segnate con la maglia rossonera.
«Non ho parlato di un errore individuale», corregge il tiro Romulo. «Forse, se difendevamo meglio a metacampo e sulla fascia, Kakà non entrava», rileva il brasiliano.
D'accordo il solito disco del «si vince in undici, si perde in undici», ma in questo caso proprio non attacca.
Peccato perchè fino a quel momento Gonzalez era stato molto attento.
E «GIORGIO» DOV'È? Qualche «bordocampista», si chiamano così i giornalisti delle pay-tv che raccontano le smorfie degli allenatori in panchina, riferisce di aver sentito dal brasiliano pronunciare più volte nel corso della partita il soprannome «Giorgio».
Ride Romulo: «Mannò, non credo, non ricordo... Certo che è strano non avere più Jorginho a fianco», confessa ancora. «Lui è un mio grande amico e spero che faccia bene al Napoli, ma ora c'è Cirigliano, che ha giocato una grande partita. Sono sicuro ci rifaremo con la Roma».
Romulo, la faccia allegra del Verona, ci crede. Sarà anche per questo che spesso passa lui dalla zona mista.
20.01.2014 LE PAGELLE
6,5 RAFAEL. Non può fare nulla sul rigore di Balotelli che torna cecchino infallibile e lo spiazza dal dischetto ma il portiere brasiliano si supera in un paio di occasioni sull'attaccante rossonero e respinge le sue conclusioni con due guizzi da grande campione.
5 GONZALEZ. Viene gettato nella mischia un po' a sorpresa per frenare la spinta offensiva del Milan sulla fascia destra, lui si destreggia con grande abilità, sempre in anticipo su Honda e Kakà, attento a non mollare un metro. Chissà cosa gli gira per la testa quando decide di intervenire sul fantasista brasiliano a pochi minuti dalla fine, la palla ormai è uscita, Kakà non può fare male, lui va in scivolata e lo atterra. Non è la prima volta che commette un fallo da rigore in questo campionato, l'errore con il Milan pesa tantissimo.
6,5 MORAS. Una prova d'autore contro un attaccante molto forte come Balotelli, Super Mario deve cercare la conclusione da fuori per mettere paura a Rafael. Sempre concentrato sui palloni alti, non sbaglia nulla anche nei fraseggi bassi quando le punte rossonere cercano l'uno-due per entrare in area.
6,5 MAIETTA. Il capitano dirige con grande intelligenza il reparto arretrato del Verona, ci mette anche il carattere quando cerca gloria in area avversaria, da applaudire il recupero a metà del secondo tempo, cinquanta metri tutti d'un fiato per frenare il contropiede del Milan.
6,5 AGOSTINI. Cresce di partita in partita, quando non basta la rapidità e l'intelligenza tattica ci mette anche l'esperienza. Non si passa da quella parte quando il Milan spinge al massimo alla ricerca del gol, quando si allenta la pressione lui appoggia con continuità la manovra offensiva dei gialloblù.
7 ROMULO. Manca solo il gol a questo motorino instancabile, perché fa tutto e di più. Corre, copre, lotta e si propone anche in area avversaria per dare una mano a Cacia prima e Gomez dopo. I maggiori pericoli per il Milan nascono proprio da un paio di traversoni del brasiliano, Zapata e Bonera si salvano con qualche difficoltà di troppo.
6 CIRIGLIANO. Non parte benissimo, d'altronde non potrebbe andare diversamente visto che non giocava da più di un mese. Grave l'errore alla fine del primo tempo che regala la palla del contropiede a Kakà, poi trova il ritmo giusto, si sacrifica, cerca di dare geometrie alla manovra del Verona. Chi si aspetta di trovare subito il nuovo Jorginho si sbaglia di grosso, Cirigliano è e sarà sempre Cirigliano ma è una ragazzo giovane che può dare tanto a questo Verona.
SV DONADEL. Entra in campo quando la partita ormai è segnata, non può dare di più.
7 HALLFREDSSON. Sul campo pesante e sotto la pioggia, il vichingo si esalta, regala tanta quantità ma anche giocate di qualità, soprattutto quando cerca spazio sulla fascia. Le voci di mercato che lo tirano in ballo un giorno sì e un altro anche lo hanno reso ancora più forte.
6,5 ITURBE. Molto bene nel primo tempo quando cerca con insistenza l'uno contro uno su Emanuelson, manca un po' di fortuna al momento dell'ultimo passaggio ma in più di un'occasione mette in difficoltà la retroguardia rossonera. Cala un po' alla distanza ma lotta fino all'ultimo minuto.
6 CACIA. Difficile fare più di così, lasciato tutto solo in mezzo all'area, stritolato nella morsa Bonera-Zapata. Si danna l'anima, fa a sportellate con i due granatieri del Milan, gioca qualche buon pallone, non trova mai la zampata giusta e alza bandiera bianca.
6 MARTINHO. Entra con lo spirito giusto e mette il turbo sulla fascia, bello lo spunto che porta all'occasione più ghiotta di tutta la partita, a differenza di Gomez concede qualche metro di troppo a De Sciglio sulla fascia.
6 GOMEZ. Bravo sulla fascia, soprattutto nel primo tempo, quando si propone con buone giocate in area avversaria e si sacrifica in fase difensiva per dare una mano al centrocampo quando il Milan riparte. Un passo indietro quando viene spostato al centro del tridente, anche per lui vale il discorso fatto per Cacia, difficile trovare spazio là in mezzo.
SV JANKOVIC. Gioca una manciata di minuti ma non può incidere sulla partita.
20.01.2014 «Ci sta pure il gol alla fine I tre punti sono meritati»
Seedorf: «All'inizio abbiamo fatto tante cose buone, però ci serve del tempo. E teniamo conto che di fronte c'è sempre l'avversario»
MILANO
La prima volta di Clarence Seedorf: vittoria sofferta baciata dal suo pupillo. Con Mario Balotelli c'è un feeling particolare, «nato tempo fa», ammette l'allenatore olandese, al debutto del fuoco a San Siro con tre punti sofferti, ma preziosi.
L'erroraccio di Gonzalez gli ha spianato la strada.
Prima di commentare la gara, piovono parole al miele per Mario, «un ragazzo dolce, un grande talento», dice. «Potrà fare molto bene al Milan e anche all'Italia. Il feeling tra noi é molto buono».
Seedorf é già entrato nel cuore dello spogliatoio. A fine gara, dopo la vittoria con l'Hellas il rito della comunione: «Ci siamo riuniti in cerchio, ci siamo guardati in faccia, da qui in avanti lo faremo sempre. Non importa come finirà la gara. Ma l'abbraccio non mancherà mai. Questo é un gruppo che ha raccolto finora molto meno di quel che merita».
L'olandese racconta la sua partita. Passi di tattica per provare a scardinare la difesa del Verona. «Dovevamo portare pressione e cercare di rubare palla nella loro metà campo per provare poi a fare gol», racconta. «La rete é arrivata alla fine, su rigore, ma per quello che si é visto in campo credo che i tre punti siano meritati. Nel primo tempo abbiamo messo tante cose buone ma ci vuole tempo, dobbiamo allenarci insieme, per migliorarci e creare qualcosa di importante. Non sempre é facile», riconosce poi, «perché di fronte c'è anche l'avversario».
Quindi una rivelazione: «Ho ricevuto una bellissima lettera di Van Gaal, un allenatore molto importante per me. Mi ha fatto i complimenti per il percorso che ho intrapreso, spero davvero di poter lasciare il segno in questo Milan».
Per Seedorf, arrivato da pochissimi giorni alla guida del Milan, era impossibile dare subito il suo stampo alla squadra. Eppure «ho visto da parte dei ragazzi la voglia di divertirsi giocando a pallone. Dovremo continuare su questa strada, toccare tanto la palla, vivere di entusiasmo, crederci sempre, poi arriverà il resto».
Domanda: perché il Milan ha scelto di sostituire Allegri con un uomo che stava dall'altra parte del mondo, in Brasile, e ancora giocava al calcio?
Seedorf non ha dubbi: «Dieci anni di convivenza ci hanno permesso di conoscerci a fondo. E questo aspetto penso abbia influito non poco nelle scelte fatte dalla società. In campo e fuori abbiamo vissuto insieme momenti importanti».
E nel momento del bisogno il Milan ha pensato a lui.
Ultime battute. «Questa é una vittoria che fa bene a tutti», spiega sorridendo l'allenatore del Milan. «All'ambiente, ai ragazzi. E ci aiuterà ad affrontare meglio quello che ci aspetta».
S.ANT.
20.01.2014 Sogliano a casa Milan per ora... di passaggio
Galliani ha dribblato le domande insidiose sul nuovo diesse rossonero. Ma ormai la scelta è stata fatta
MILANO. Luci a San Siro. Presto saranno familiari a Sean Sogliano. L'uomo scelto dal Milan per un nuovo rilancio. Predestinato. Lo voleva Adriano Galliani. Pure Barbara Berlusconi pare si sia convinta che il direttore sportivo sia l'uomo giusto per ridare vigoria al Diavolo. Tanto si è detto. Poi è calato il silenzio. Il Milan, però, ha scelto. Sogliano pare aver battuto ogni concorrenza. E a giugno, salvo clamorose sorprese, tornerà nel club che ha già visto protagonista in passato il padre Riccardo. Low profile. Questo piace di Sogliano. Uno che è partito dal basso e che non ha mai chiesto sconti alla vita.
A Varese ha realizzato il suo primo grande capolavoro. Portando i biancorossi alle soglie della serie A. Mentre a Palermo non ha avuto il tempo e lo spazio necessari per imporsi fino in fondo. Sean ha 42 anni, ma sembra essere da una vita nel mondo del calcio dei direttori. Che comprano, vendono. E meno sbagliano più sono bravi. Sean? Navigato. Più navigato del più navigato dei marinai. Lupo di mare e di terra. La sfida di San Siro tra il Milan e il "suo" Verona gli avrà regalato probabilmente strane sensazioni. A cavallo tra passato, presente e futuro. Che poi, giugno è dietro l'angolo. E per lui inizieranno magari altri sospiri. Di Champions. Ma questa è un'altra storia. Ne ha parlato anche Adriano Galliani. Gli hanno chiesto di Sogliano e lui, col solito sorriso "alla Galliani" ha risposto ni. Ha dribblato, non ha detto di no. "Sogliano?" ha sorriso. "E' un dirigente di un'altra squadra e voi sapete che i dirigenti non possono cambiare maglia durante la stagione...".
Intanto, il presente dice che Sogliano ha rapito il cuore rossonero grazie a scelte oculate sul campo. Quelle che hanno fatto grande il Verona di Mandorlini e Setti. Toni, per esempio. Rinato a Verona. Carta d'identità rinfrescata, tanti gol. E peccato che un attacco febbrile lo abbia messo alla porta ieri sera. E poi c'è Juan Iturbe. Un perfetto sconosciuto al calcio italiano. Buone referenze certo. Ma quando metti piede in serie A per la prima volta, non sai mai quello che può accadere. E lì Sean c'ha visto ancora giusto. Dimenticato qualcuno? Beh, sì: Jorginho. Andato al Napoli per cinque milioni. Altri cinque il Verona li porterà a casa a fine stagione. Ma potrebbero essere anche di più nel caso "Giorgio" faccia scintille con la maglia azzurra.
Dunque, facciamo due conti. Il Verona prende dieci milioni da Jorginho, riscatta Iturbe e ne guadagna come minimo altri cinque per la sua cessione. La permanenza in serie A vale un'altra valangata di soldi dai diritti televisivi. Sogliano saluta tra gli applausi del pubblico festante, garantendo tranquilla sopravvivenza all'Hellas, un tesoretto di circa 15 milioni e magari pure qualche colpo d'addio. Come non innamorarsi di uno così. Elegante, spontaneo, intuitivo. Il Verona in campo. San Siro tutto intorno. La nuova casa di Sean. Diavolo di un Sogliano.
Simone Antolini
20.01.2014
Patatrac Gonzalez
E Balotelli ringrazia San Siro si conferma campo maledetto per l'Hellas che ha lottato alla pari con i rossoneri, nonostante le pesanti assenze di Jorginho e Toni
MILANO. San Siro è veramente un campo maledetto per il Verona. Anche quando merita di portare a casa almeno un punto deve alzare bandiera bianca a pochi minuti dalla fine. Questa volta la squadra gialloblù viene castigata dall'erroraccio di Gonzalez che, quando lo zero a zero sembra cosa fatta, va in scivolata su Kakà e lo mette a terra. Un vero regalo per il Milan e per l'arbitro Bergonzi che non aspettava altro per fischiare il rigore e mandare Balotelli sul dischetto. Super Mario non sbaglia e l'Hellas deve abbassare la testa. Un vero peccato per quello che avevano fatto vedere i gialloblù per ottanta minuti. All'inizio della sfida in terra milanese, Mandorlini deve fare di necessità virtù. Jorginho ormai è del Napoli, Toni resta a casa influenzato, il tecnico lancia dal primo minuto bomber Cacia con Iturbe a destra e Gomez a sinistra. In cabina di regia il giovane Cirigliano che vince il ballottaggio con Donati, a sostegno Romulo e Hallfredsson. In difesa il mister dà fiducia a Moras e Maietta come centrali, conferma Agostini a sinistra, getta nella mischia Gonzalez sulla fascia destra per contrastare i tre fantasisti del Milan – Honda, Robinho e Kaka – che giostrano alle spalle di Balotelli e scambiano continuamente posizione.
AVVIO ROSSONERO. All'inizio i rossoneri partono forte, come aveva promesso Seedorf alla vigilia della gara. Il Verona soffre ma stringe i denti, concede un paio di conclusioni a Robinho e rischia di andare sotto dopo una bella combinazione tra Kaka e Balotelli. Scampato il pericolo, l'Hellas reagisce. La difesa è sempre molto attenta, crescono in mezzo al campo Romulo e Hallfredsson, sulle fasce Gomez e Iturbe sono due spine nel fianco per Emanuelson e De Sciglio che non possono più spingere con continuità ma devono guardarsi alle spalle. La gara scivola via senza grandi emozioni, la truppa di Mandorlini non rischia nulla fino al 38' quando Cirigliano perde palla in mezzo al campo, Kaka riparte in contropiede, bel pallone per Balotelli, botta dal limite, Rafael ci mette i pugni e respinge.
SOLITO COPIONE. Non cambia nulla all'inizio della ripresa, i padroni di casa allentano la pressione e vengono fuori i gialloblù che mettono paura al Milan con un paio di accelerazioni di Romulo e Iturbe sulla destra. A dire il vero Cacia sfiora anche il gol ma l'arbitro ferma tutto per fuorigioco. Mandorlini capisce che può strappare un risultato importante, fuori Cacia e dentro Martinho sulla sinistra, con Gomez che si sposta in mezzo. Pochi minuti dopo tocca proprio a Martinho mettere i brividi al portiere rossonero con un gran sinistro sul primo palo, Abbiati mette in angolo. Sul capovolgimento di fronte l'occasione più importante del Milan, con la firma di Robinho. Botta da fuori, Maietta ci mette un piede, Rafael è spiazzato, palla sul palo. I rossoneri si spengono, anche la Curva Sud non canta più.
FINALE CHOC. A sette minuti dalla fine ci pensa Gonzalez a spingere il Diavolo verso i tre punti. Fallo inutile su Kakà, Bergonzi fischia il rigore e Balotelli non sbaglia. Tanta fatica per nulla, anche quest'anno zero punti a San Siro.
Luca Mantovani
19.01.2014 A San Siro l'Hellas sconfitta solo su rigore
Milano amara per i gialloblù che perdono 0 a 1. Comincia con una sconfitta il girone di ritorno. E domenica alle 12.30 arriva la Roma di Garcia
MILANO. Buona la prima di Seedorf, alla «Scala» del calcio dove il Verona si è presentato senza Toni influenzato. A sbloccare il risultato di una partita fino a quel momento molto equilibrata ci ha pensato a 8 minuti dalla fine super Mario Balotelli che ha realizzato un rigore, propiziato da un fallo ingenuo di Gonzales su Cacà. Inutile l'assalto finale gialloblù.
19.01.2014 Tripletta della Primavera e il Lanciano si arrende
La Primavera del Verona semina nel primo tempo e raccoglie i frutti della sua superiorità nella ripresa. La squadra di mister Pavanel dunque chiude in bellezza il girone di andata, supera nettamente il Lanciano e si conferma, con pieno merito, la quinta forza del campionato. Con una tripletta che non ammette discussione, i gialloblù danno vita ad una gara più che convincente mettendo sotto un avversario apparso sotto tono e sceso a Vigasio con il solo proposito di conquistare un punto.
Sono i padroni di casa a fare la partita anche se sono gli ospiti all'11' a portare il primo pericolo con Fioretti, ma Borra è attento e neutralizza con tranquillità. Poi è solo musica gialloblù con i ragazzi di Massimo Pavanel che collezionano una serie industriale di calci d'angolo e vanno vicini al vantaggio in più di una circostanza. Al 18' con Fares al 21' con Gatto e al 25 ancora con Fares. Il vantaggio non arriva anche se l'occasione più clamorosa capita al 28': angolo di Alba sul secondo palo, velo di Boni, palla per Gatto che prima colpisce il palo e poi l'esterno della rete. Un minuto dopo è ancora il Verona a farsi minaccioso con Fares, ma la sua conclusione di testa ravvicinata costringe Elezaj a compiere un'autentica prodezza e a salvare in angolo.
Nella ripresa in campo c'è una sola squadra: quella gialloblù che domina in ogni zona del campo sin dalla prime battute, il vantaggio ormai è nell'aria. Al 3' Gatto lancia Miketic che si smarca bene, ma non conclude al meglio. Al 10' è Gatto a tentare la sorpresa dalla distanza ma Elezaj para. Il gol però è dietro l'angolo e arriva al 20': angolo di Alba per Fares, appoggio per Zaccagni che mette al centro, irrompe Rizzitelli e di testa insacca. Festa grande per i gialloblù. Al 29' il raddoppio spettacolare di Zaccagni che salta come birilli parecchi avversari e poi di sinistro mette alle spalle di Elezaj. La gara diventa un monologo del Verona che al 34' centra il tris con Gatto che brucia tutti sullo scatto e e con bravura e precisione mette ko l'estremo difensore ospite.
Franco Lerin
18.01.2014 Jorginho non c'è più
Mandorlini... coccola l'erede: è Cirigliano
Cinque milioni per la metà, meno di quanto offriva il Cska Mosca. Hallfredsson resta, la prossima settimana ci sarà la firma sul suo nuovo contratto
Se ne va dopo cento partite ed 11 gol, sette solo in Serie A in un girone di andata giocato da campione. Jorginho ha salutato tutti ieri pomeriggio, c'era a Peschiera dopo pranzo ma non per l'allenamento del pomeriggio. Porte chiuse, senza Giorgio, simbolo del Verona giovane che guarda tutti a testa alta e si permette il lusso di prendere a schiaffi le grandi. Mandorlini tira dritto, a suon di complimenti a Cirigliano, il suo naturale sostituto non solo in campo. Suggerimenti, indicazioni, direttive chiare. L'Hellas ha già voltato pagina.
SENZA SOSTA. Giornata infinita quella di ieri. Tanti dettagli da sistemare, la firma sul contratto, gli agenti di Jorginho a Milano con Andrea Chiavelli, amministratore delegato del Napoli per mettere tutto a posto. Ore infinite, come l'incontro nella notte di giovedì, dopo l'accordo raggiunto col Napoli (oggi visite mediche) sulla base della comproprietà. Da Milano a Verona, di nuovo seduti ad un tavolo, per il sì di Jorginho e altre pratiche. Il mercato si fa di notte. Ed ha i suoi tempi. Una stretta di mano non basta. Metà Jorginho è del Napoli per quasi cinque milioni di euro, un riscatto allungato a giugno del 2015 ed un contratto di quattro anni e mezzo per uno dei rari talenti allevati dall'Hellas. Operazione dolorosa per i sentimentali, impeccabile per chi vede il pallone con gli occhi del manager. Jorginho è stato un desiderio preciso di Rafa Benitez, pronto a dargli una maglia da titolare in breve tempo. Probabilmente al posto di Inler, ma questo poco importa. Benitez ha tanto potere, talmente tanto da bloccare in dirittura d'arrivo gli arrivi di Antonelli e Astori. Dopo il match del Bentegodi il suo pensiero su Jorginho è stato chiarissimo. «Prendetemelo», ha detto chiaro e tondo al direttore sportivo Riccardo Bigon, che da lì in avanti si è mosso con ancora maggior decisione. L'accelerazione è stata fulminea, l'Hellas ci ha pensato un attimo ma l'idea di rafforzare le casse societarie e di anticipare di qualche mese il progetto originario ha sciolto ogni dubbio. Soprattutto se sei al quinto posto in classifica e la salvezza l'hai di fatto messa nel cassetto già a metà stagione, soprattutto se nel ruolo sei coperto da uno come Cirigliano che in questi primi sei mesi è stato oltremodo sacrificato rispetto al suo enorme talento.
TENTAZIONE RUSSA. L'Hellas ha pensato anche al bene di Jorginho, cresciuto a pane e Verona negli ultimi anni. Ad un certo punto i dieci milioni offerti dal Cska Mosca sono diventati una tentazione forte, tanto che la trattativa è andata avanti spedita. I soldi non erano un problema, l'ingaggio al giocatore nemmeno. Tutt'altro. I freni? Il mercato russo chiude il 20 febbraio e in un mese tutto può succedere, anche che il Cska compri altri centrocampisti chiudendo la visuale del campo a Jorginho, senza trascurare i naturali problemi di ambientamento in un mondo molto diverso, almeno per i primi mesi. Giorgio invece resta in Serie A, sale di qualche gradino nella scala del calcio italiano, avrà tanta pressione con cui convivere ma anche le energie giuste per poterci riuscire con un maestro come Benitez dopo le sapienti direttive di Mandorlini.
EMIL OK. Il centrocampo di Mandorlini si priverà solo di Jorginho. Il colloquio di inizio settimana con l'agente Alessandro Beltrami ha avvicinato il Verona ad Emil Hallfredsson, sempre deciso a voler restare nonostante una proposta di biennale fino al 2016 inizialmente troppo bassa secondo il suo entourage. La schiarita degli ultimi giorni è però un inequivocabile segnale. Hallfreddson resterà al Verona, punto fermo della mediana soprattutto adesso che non c'è più Giorgio. La firma la prossima settimana, non prima. Troppo vicina la partita col Milan, troppo impegnato Sean Sogliano. Chi invece partirà, destinazione Novara (in prestito) è Simon Laner.
Alessandro De Pietro
FONTE: LArena.it
Mandorlini: "Una leggerezza, potevamo vincere" / VIDEO
Postata il 20/01/2014 alle ore 01:12
MILANO - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista ad Andrea Mandorlini. Ecco le principali dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, rilasciate al termine della sfida Milan-Hellas Verona, 20a giornata del campionato Serie A TIM 2013-14: "Abbiamo sbagliato tante scelte, nelle ripartenze ed in alcune buone azioni. Con un po' più di attenzione potevamo vincere la partita. Nel primo tempo avevamo subito un po' il Milan, poi la squadra ha cominciato a prendere fiducia e sicurezza, peccato per l'episodio del rigore e per gli errori in determinate occasioni, ma resta comunque una buona partita. La squadra sa quello che deve fare, abbiamo un modo di giocare consolidato e meritavamo un risultato positivo. Ho dei ragazzi intelligenti e pronti, adesso è iniziato un altro campionato".
Ufficio Stampa
Romulo: "Il Verona c'è, brutto perdere così" / VIDEO
Postata il 20/01/2014 alle ore 01:11
MILANO - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Romulo. Ecco le principali dichiarazioni del centrocampista gialloblù, rilasciate al termine della sfida Milan-Hellas Verona, 20a giornata del campionato Serie A TIM 2013-14: "La partita? Potevamo portare a casa un punto importante, abbiamo commesso degli errori e dovremo correggere qualcosa. Nel primo tempo ci siamo chiusi bene, rispettando i compiti dati dal mister e poi, con più coraggio, abbiamo messo in difficoltà il Milan. Il rigore? Non ha sbagliato solo Gonzalez, ma tutti noi. Se la partita si poteva vincere? Sicuramente, bastava fare un po' meglio e dare qualcosa in più, ma ora dobbiamo guardare avanti. Io arrabbiato? Perdere così è dura, ma la sfida con il Milan fa già parte del passato. Pensiamo a tornare a fare punti, a partire dal match contro la Roma".
Ufficio Stampa
Agostini: "Ripartiamo con questo atteggiamento" / VIDEO
Postata il 20/01/2014 alle ore 01:10
MILANO - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista ad Alessandro Agostini. Ecco le principali dichiarazioni del difensore giallablù, rilasciate al termine della sfida Milan-Hellas Verona, 20a giornata del campionato Serie A TIM 2013-14: "La partita? C'è grande amarezza, abbiamo fatto un'ottima gara per l'atteggiamento avuto in tutti i novanta minuti di gioco. Peccato per la sconfitta, ma bisogna ripartire da qui. Sapevamo che loro sarebbero partiti forte, siamo riusciti a resistere nei primi venti minuti, abbiamo fatto bene e nel secondo tempo c'è stata una partita aperta, dove potevamo fare anche gol. Ora andiamo avanti e prendiamo quanto di buono abbiamo fatto".
Ufficio Stampa
Serie A: Milan di rigore, Hellas sconfitto 1-0 al "Meazza"
Postata il 19/01/2014 alle ore 20:45
MILANO - Undici, amarissimi, metri. Finisce 1-0 al "Meazza", il Milan porta a casa i tre punti sfruttando un calcio di rigore realizzato da Balotelli al 37' del secondo tempo. Partita equilibrata, ben giocata dai gialloblù sia nel primo tempo, dove il Milan prova a pungere con Kakà e Balotelli, ma anche nella ripresa. L'episodio che cambia la partita avviene a circa dieci minuti dal termine, quando Gonzalez atterra in area Kakà. Balotelli non sbaglia, regalando la vittoria al Milan nonostante la grandissima prestazione dell'Hellas.
MILAN-HELLAS VERONA 1-0
Marcatore: 37' st Balotelli (rig.).
Primo tempo
1' Partiti
2' Il primo tiro della partita è di Robinho. Il suo destro, debole e centrale, termina fra le braccia di Rafael
8' Honda imbecca Kakà in area di rigore. Il colpo di testa del brasiliano termina a lato
14' Passaggio filtrante in area di Kakà per Balotelli, che apre troppo il diagonale e mette fuori
17' Cross di De Sciglio e Honda, davanti a Rafel, sbaglia il controllo decisivo
19' Destro potente di Balotelli, che termina sopra la traversa
26' Iturbe ci prova direttamente da calcio piazzato. Il suo sinistro a giro finisce alto
37' Hallfredsson ci prova da lontanissimo ed il suo tiro, centrale, è bloccato da Abbiati
39' Destro di Balotelli, Rafael si distende e devia il pericolo
41' Balotelli su calcio di punizione. Palla forte ma centrale, Rafael c'è
45' Destro violento di Montolivo, il tiro si spegne sul fondo
45' Fine primo tempo
Secondo tempo
1' Partiti
2' Destro di Romulo dalla distanza, palla sul fondo
11' Honda dalla distanza. Il suo sinistro termina a lato, alla sinistra di Rafael
20' Martinho sfugge a De Sciglio e prova il tiro. Abbiati si rifugia in corner
23' Palo del Milan. Robinho scaglia un destro dal limite che, deviato da Maietta sbatte sul palo
24' Balotelli si gira bene al limite dell'area ma conclude centralmente, tra le braccia di Rafael
26' Ancora Robinho dal limite. Rafael c'è
26' Abbiati, dall'altra parte, si oppone bene ad una conclusione di Iturbe
36' Tentativo di Romulo da posizione defilata. Palla fuori
37' GOL Gonzalez atterra Kakà in area. Balotelli dal dischetto spiazza Rafael
47' Tiro di Iturbe, Martinho per poco non arriva alla deviazione vincente
48' Termina qui la partita
MILAN (4-2-3-1): Abbiati; De Sciglio, Zapata, Bonera (dal 7' st Silvestre), Emanuelson; Montolivo, De Jong; Honda (dal 18' st Birsa), Kakà, Robinho (dal 33' st Petagna); Balotelli.
A disposizione: Coppola, Gabriel, Mexes, Rami, Poli, Nocerino, Cristante, Zaccardo.
All.: Seedorf.
HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael; Gonzalez (dal 40' st Jankovic), Moras, Maietta, Agostini; Romulo, Cirigliano (dal 45' st Donadel), Hallfredsson; Iturbe, Cacia (dal 15' st Martinho), Gomez Taleb.
A disposizione: Nicolas, Borra, Albertazzi, Donati, Rubin, Donsah, Marques, Cacciatore.
All.: Mandorlini.
Primavera / Pavanel: "Conclusa una grande andata"
Postata il 18/01/2014 alle ore 16:50
VIGASIO (Vr) - Ecco le dichiarazioni dell'allenatore della Primavera gialloblù, Massimo Pavanel, rilasciate a Radio Hellas al termine della sfida vinta 3-0 contro la Virtus Lanciano: "La partita? Loro avevano giocatori bravi come De Feo, ex Milan, e sono una squadra organizzata. A fine primo tempo ho fatto i complimenti ai miei calciatori, non avevamo rischiato nulla ed eravamo stati pericolosi in avanti. Avevo detto ai miei ragazzi di continuare così, perché l'avremmo sbloccata. Questo è successo, abbiamo giocato una partita importante. Il nostro obiettivo? Le prime quattro in classifica sono andate, ma per il quinto posto ci siamo anche noi. Il gol di Zaccagni? Ha colpi importanti, deve imparare a non forzare troppo quando non è il caso. Il torneo di Viareggio? Ci penseremo dopo le sfide contro Cittadella e Udinese".
Ufficio Stampa
Primavera: gialloblù incontenibili, 3-0 al Lanciano
Postata il 18/01/2014 alle ore 14:30
VIGASIO (Vr) - Un 3-0 che non ammette repliche, quello rifilato dalla Primavera gialloblù allenata da Massimo Pavanel alla Virtus Lanciano. Partita letteralmente dominata dal Verona, che già nel primo tempo avrebbe meritato miglior fortuna. Il Lanciano pensa soprattutto a difendersi, e ci riesce con efficacia grazie ai numerosi interventi del suo portiere, almeno fino alla metà del secondo tempo quando Rizzitelli dà il via alla goleada gialloblù cui hanno contribuito le marcature di Zaccagni e Gatto. Continua così nel migliore dei modi la corsa di una squadra che non smette più di stupire.
HELLAS VERONA-VIRTUS LANCIANO 3-0
Marcatori: 20' st Rizzitelli, 29' st Zaccagni, 34' st Gatto.
Primo tempo
1' Partiti
5' Progressione di Salifù che prova a servire in area Zaccagni, che viene però anticipato
11' Fioretti, servito in area, prova a incrociare. Il suo tentativo viene smorzato e termina tra le braccia di Borra
21' Gatto, velocissimo, entra in area e prova il tiro di piatto, troppo debole e centrale
25' Ballarini verticalizza per Gatto, la palla arriva sui piedi di Fares che avanza e prova un tiro violentissimo che termina alto di un soffio
28' Clamorosa doppia occasione per il Verona che con Gatto, su calcio d'angolo di Alba, colpisce prima un palo e poi l'esterno della rete
30' De Feo riceve palla in area, si gira e prova il tiro, nessun problema per Borra
44' Miracolo di Elezaj sul sinistro di Gatto che si trovava a tu per tu col portiere rossonero
45' Termina il primo tempo
Secondo tempo
1' Partiti
4' Gatto lancia Miketic che riceve in area e si fa clamorosamente parare il tiro a tu per tu con Elezaj
10' Gatto ci prova dalla distanza, troppo sul portiere
20' GOL Rizzitelli, appena entrato, raccoglie benissimo di testa il suggerimento di Zaccagni e la mette alle spalle di Elezaj
29' GOL Azione incredibilmente bella di Zaccagni che fa tutto da solo, dribbla mezza dozzina di avversari e batte Elezaj di sinistro. Un gol di rara bellezza
34' GOL Bellissimo gol di Gatto che brucia tutti in contropiede e batte il portiere rossonero per la terza volta
48' Termina qui la partita
HELLAS VERONA (4-2-3-1): Borra; Ballarini, Varricchio, Boni, Manolache; Salifù, Zaccagni (dal 39' st Sall); Miketic (dal 17' st Rizzitelli), Gatto, Alba; Fares (dal 33' st Formigoni).
A disposizione: Nervo, Boateng, Rossi, Menolli, Crisci, Birlea.
All.: Pavanel.
VIRTUS LANCIANO (4-3-3): Elezaj; Raho, Alessandroni, Gregori, Degrassi; Carpineta (dal 24' st Verna), Gentile, Cataldi; De Feo, Fioretti (dal 31' st Sablone), Cericola.
A disposizione: Rossetti, Giancristofaro, Di Renzo, Barone, Bei.
All.: Alfieri.
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FORMULA 1: SCHUMACHER in condizioni stabili all'ospedale di Grenoble dove era stato ricoverato a causa del gravissimo trauma cranico dopo la caduta dagli sci, ora si pensa a risvegliarlo lentamente dal coma...
PATTINAGGIO ARTISTICO, Bronzo per Carolina KOSTNER agli Europei di Budapest FLAVIA PENNETTA AI QUARTI DEGLI AUSTRALIAN OPEN, BATTUTA IN TRE SET ANGELIQUE KERBER. WILLIAMS KO
Domenica 19 Gennaio 2014
MELBOURNE - Impresa di Flavia Pennetta che al termine di una battaglia di 1h58' batte Angelique Kerber e conquista per la prima volta in carriera i quarti di finale agli Australian Open.
La tennista brindisina, testa di serie numero 28, ha vinto con il punteggio di 6-1, 4-6, 7-5 giocando forse il miglior tennis della sua carriera contro una giocatrice miolto quotata (9 del seeding), anche se discontinua nel corso del match. La Pennetta è risalita dagli abissi della classifica dopo il grave infortunio che l'anno scorso l'ha vista precipitare in posizione 166. Poi il travolgente ritorno con le semifinali agli UsOpen e, ora, l'exploit a Melbourne. Martedì la tennista pugliese affronterà la cinese Na Li, testa di serie numero 4, che si è sbarazzata con un comodo 6-2, 6-0 di Ekaterina Makarova. Fuori Serena Williams, battuta 4-6, 6-3, 6-3 da Ana Ivanovic.
BOLOGNA-NAPOLI, I TIFOSI EMILIANI CANTANO: «VESUVIO LAVALI COL FUOCO»
Domenica 19 Gennaio 2014
«Vesuvio lavali col fuoco...». È questo il coro partito dalla curva del Bologna oltre mezz'ora prima del calcio d'inizio della partita del Dall'Ara tra rossoblù Napoli.
Il coro è stato ripetuto anche durante il riscaldamento. Nello stadio sono presenti almeno settemila sostenitori azzurri.
UDINESE-LAZIO: 2-3. AUTOGOL E HERNANES, RIMONTA BIANCAZZURRA IN 10. REJA, SETTE PUNTI IN 3 PARTITE
Domenica 19 Gennaio 2014
MILANO - Dopo le viittorie di Juve e Roma negli anticipi del sabato, la serie A ha aperto il programma della ventesima giornata con la vittoria in trasferta per 3-2 della Lazio in dieci contro l'Udinese.
Per i biancazzurri, che con Reja in panchina hanno totalizzato 7 punti in 3 gare, si tratta del primo successo esterno dopo 8 mesi. Per l'Udinese di Guidolin, fischiata e sempre più in crisi, il terzo ko consecutivo.
Sotto di 2-1, la Lazio ha conquistato la vittoria con la rimonta siglata da un'autorete e da Hernanes nei nella parte finale del match.
ROMA-LIVORNO 3-0: MISSIONE COMPIUTA I GOL
Sabato 18 Gennaio 2014
Anticipando la Juventus, impegnata in serata a Torino contro la Sampdoria di Mihajlovic, la Roma fa quello che gli chiede Garcia. Vince e inizia bene pure il ritorno. Senza pensare alla sfida contro i bianconeri, martedì sera all'Olimpico per il quarto di finale (partita unica) di Coppa Italia, ecco il quattordicesimo successo di questo torneo: 3 a 0 contro il Livorno ultimo, con gara chiusa già nella prima parte (reti di Destro e Strootman), durante la quale il punteggio non è stato più abbondante solo per gli errori dei giallorossi davanti a Bardi. Gervinnho spreca così tanto da avere l'applauso di consolazione dal pubblico Nella ripresa, poi, il gol di Ljajic, di sicuro il migliore in campo, per mettere meglio in evidenza il divariuo di 34 punti che c'è attualmente tra le due squadre.
CAROLINA KOSTNER È BRONZO AGLI EUROPEI DI PATTINAGGIO. A BUDAPEST TRIONFA UNA 15ENNE RUSSA
Venerdì 17 Gennaio 2014
BUDAPEST - Sulla strada verso le Olimpiadi ormai alle porte, Carolina Kostner è medaglia di bronzo agli Europei di pattinaggio figura di Budapest. Quindi dopo due titoli consecutivi, l'azzurra cede la corona continentale alla giovane (15 anni) russa Julia Lipnitskaia che nel programma libero scavalca anche la connazionale Adelina Sotnikova (17 anni), aggiudicandosi il titolo con 209.72 punti, contro i 202.36 della connazionale che, al comando dopo lo short program ha commesso un errore. Una caduta anche per la nostra Kostner, bronzo con 191.39.
Schumacher, condizioni stabili:
ora si pensa al «risveglio» dal coma
GRENOBLE - A 20 giorni dal drammatico incidente sulle piste da sci di Mèribel le condizioni di Michael Schumacher restano «stabili».A rompere il silenzio sullo stato di salute del pluricampione di Formula 1 è, ancora una volta, la manager Sabine Kehm attraverso una stringatissima nota. Schumi è ricoverato nella rianimazione del reparto di neurochirurgia dell'ospedale di La Tronche, alla periferia di Grenoble.
La diagnosi: grave trauma cranico con lesioni emorragiche cerebrali diffuse. Due interventi chirurgici in poco più di 24 ore hanno rimosso gli ematomi più estesi. Ora non resta che aspettare e sperare nella ripresa. Una ripresa che, forse, è più lenta di quanto auspicato. Al suo fianco, nella stanza al quinto piano del padiglione Chartreuse, solo i familiari più stretti, a partire dalla moglie Corinna, dai figli Gina-Maria e Mick, dal fratello Ralf.
Frequenti al capezzale del pilota sono anche le visite di Jean Todt, ex manager della Ferrari e presidente della Federazione automobilistica internazionale. «La famiglia di Michael - sottolinea la Kehm - ha piena fiducia nell'equipe medica ed è molto soddisfatta del suo lavoro». Poi ribadisce: «Le informazioni riguardanti lo stato di salute di Michael che non provengono nè dai suoi medici nè dal suo management devono essere considerate come delle pure speculazioni». Un tentativo di mettere un freno alle indiscrezioni che negli ultimi giorni sono state pubblicate dalla stampa tedesca.
Indiscrezioni che parlano di un tentativo dell'equipe medica di far uscire Schumacher dal coma in quanto, secondo gli esperti, prima avviene il «risveglio» e più alte sono le possibilità di recupero funzionale. I primari Jean-Francois Payen (rianimazione) e Emmanuel Gay (neurochirugia) hanno annunciato nuove comunicazioni solo in caso di novità. Ergo la situazione non dovrebbe essere mutata visto il loro silenzio. Prosegue anche l'inchiesta giudiziaria, coordinata dalla procura di Albertville. Acquisito il filmato della telecamera sul casco di Schumi, gli inquirenti hanno deciso di inviare parte della sua attrezzatura da discesa alla Scuola nazionale di sci e alpinismo (Ensa) di Chamonix per una perizia. Sci e casco saranno esaminati nel laboratorio dove normalmente si testa il materiale alpinistico (dalle corde ai moschettoni) per accertare eventuali «difetti».
FONTE: Leggo.it
19.01.2014 Juve da record Affonda la Samp e spicca il volo
La squadra di Conte scappa con Vidal e Llorente La Doria lotta e tiene viva la partita con Gabbiadini ma il cileno e Pogba regalano i tre punti a Conte
Dodicesima vittoria consecutiva per la Juventus. Ieri sera i bianconeri di Conte hanno centrato un altro record imponendosi tra le mura amiche dello Juventus Stadium sulla Sampdoria di Mihajlovic con il risultato di quattro a due. La Juventus ha subito messo il piede sull'acceleratore costringendo i blucerchiati a cercare di arginare la spinta di una squadra che voleva immediatamente riportare a otto i punti di vantaggio su una Roma facilmente vincente poco prima sul Livorno, e al 18' i bianconeri hanno sbloccato il risultato quando un «no look» di Pogba al limite dell'area ha smarcato Vidal lesto a inserirsi con il tempo giusto e a battere Da Costa con un tocco di precisione. Sei minuti e la Juventus ha raddoppiato quando l'angolo dalla destra di Tevez ha trovato il preciso colpo di testa di Llorente.
Al 27' è stato il palo a negare la gioia a Tevez, bravo a girare verso la porta un tocco dalla destra di Vidal, ma undici minuti più tardi la Samp ha provato a riaprire la partita grazie ad un autogol di Barzagli, sfortunato a deviare un cross di Gabbiadini.
Neanche il tempo di gioire, però, perchè i bianconeri si sono immediatamente riportati avanti di due lunghezze quando al 41' Vidal si è dapprima procurato un calcio di rigore per fallo di Regini che ha poi trasformato con una conclusione forte e precisa.
In una ripresa in cui la Juventus ha pensato più a gestire che a far ancor più male, la Samp si è riversata a più riprese nella metà campo bianconera e all'ennesimo tentativo, al 24', è passata ancora con Gabbiadini bravo a ribadire in rete una prima respinta di Buffon sul colpo di testa di Obiang. Lo stesso numero 11 doriano quattro minuti più tardi ha fallito il pareggio con una grande conclusione di sinistro che si è stampata sulla traversa. Non ha invece sbagliato Pogba al 33' con un preciso destro che ha fissato il punteggio sul definitivo quattro a due.
«Siamo una squadra fortissima e penso che alla fine vinceremo lo scudetto - ha detto Arturo Vidal, dopo la vittoria sulla Samp - . Anche la Roma è forte sta dimostrando di poter puntare al titolo, ma noi non molliamo niente. Vogliamo vincere anche la Coppa Italia e l'Europa League, vogliamo fare il triplete».
FONTE: LArena.it
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
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8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
Sabato 27 Aprile ore 20:45 (Sky Sport/DAZN)
VS
Serie A 34ª Giornata
Classifica
Serie A 2023-2024
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31
Udinese
28°
Frosinone
28
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26
Salernitana
15
* Atalanta e Fiorentina una partita in meno
° Udinese e Roma una partita da terminare dopo la sospensione del 14 Aprile all'Arena di Udine
L'Inter è Campione d'Italia
Ultima partita
Sabato 20 Aprile ore 20:45 (Sky Sport/DAZN)
1-0
Serie A 33ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.