MILAN-VERONA + - =
...Per trovare l'ultimo pareggio in campionato a 'San Siro' bisogna risalire alla 25^ giornata della stagione 1999-2000 quando finì con un rocambolesco 3 a 3 frutto del vantaggio nel primo tempo con i gol di Demetrio ALBERTINI e Andrij SHEVCHENKO pareggiati in 3 minuti ad inizio del secondo da quelli di Gigi APOLLONI e Martin LAURSEN poi il MILAN passò ancora avanti col rigore realizzato dal centravanti ukraino dei rossoneri che vennero riacciuffati in extremis dal gol di Fabrizio CAMMARATA al 4° minuto di recupero!
L'HELLAS perse infatti sia prima (nella stagione '91-'92 con un sonoro 4 a 0!) sia, di misura, nella stagione 2000-2001.
Dopo quella con UDINESE e NAPOLI ecco un'altra sfida dai sapori antichi che evoca grandi doppi ex quali Massimo ODDO che prima di 'lanciarsi' col MILAN affinò la sua tecnica (per usare un eufemismo) nel VERONA dal 2000 al 2002, Alberto GILARDINO giovane promessa con gli scaligeri nel 2000-2001 che con i rossoneri non fece mai vedere del tutto le sue qualità, oppure il danese Martin LAURSEN difensore centrale che contribuì a salvare il VERONA da una possibile retrocessione col suo gol nello spareggio d'andata con la REGGINA ma a Milano fu una sorta di meteora con 42 presenze in 3 stagioni...
Grandi giocatori per grandi sfide e, anche se al momento il 'Diavolo' arranca in campionato all'11° posto, arriva dal 3 a 0 rifilato alla scorbutica ATALANTA!
Perdipiù la voglia di rivalsa della compagine, 'orfana' di fresco da mister ALLEGRI, vorrà dimostrare al suo nuovo tecnico Clarence SEEDORF di valere molto di più di quanto raccolto sin'ora... Si prospetta per il VERONA l'ennesima gara proibitiva (almeno sulla carta) lontano dal 'Binti' dove comunque i supporters gialloblù saranno numerosissimi!
La curiosità? Ne il VERONA ne MANDORLINI hanno mai vinto a San Siro ma sarà la prima volta in assoluto contro gli scaligeri anche per SEEDORF che non ha mai incontrato l'HELLAS nemmeno da giocatore...
HELLAS VERONA 2-1 MILAN: Highlights & immagini del 24 Agosto scorso |
QUI MILANO
Mister SEEDORF allenatore da pochi giorni sarà praticamente indecifrabile magari non nel modulo (in conferenza stampa ha annunciato il 4-2-3-1) ma sicuramente nella scelta degli uomini; quelli praticamente sicuri di giocare dovrebbero essere il portiere Abbiati, De Sciglio, Zapata, Emanuelson ed uno fra Bonera e Mexes in difesa, il giovane e promettentissimo Cristante, De Jong e Kakà con Poli e Montolivo a seconda del modulo in mediana e Balotelli con uno fra Robinho e Honda davanti...
Pazzini ai box causa lesione muscolare alla coscia.
Convocati
Abbiati, Gabriel, Coppola, Bonera, De Sciglio, Mexes, Rami, Silvestre, Zaccardo, Zapata, Birsa, Cristante, Emanuelson, De Jong, Honda, Kakà, Montolivo, Nocerino, Poli, Balotelli, Petagna, Robinho.
QUI VERONA
Oltre a SALA, indisponibile a causa di una lesione distrattiva al quadricipite destro, fuori anche TONI causa sindrome influenzale dell'ultima ora! Brutta tegola per l'HELLAS di mister MANDORLINI che opterà per CACIA.
Dovrebbero aver recuperato LONGO, RUBIN e MIHAYLOV.
EX di turno Michelangelo ALBERTAZZI cresciuto nel BOLOGNA ma 'prelevato' giovanissimo dai rossoneri come Massimo DONATI che giocò col 'Diavolo' nella stagione 2001-2002
Convocati
Portieri: 1 Rafael, 12 Nicolas, 98 Borra.
Difensori: 33 Agostini, 3 Albertazzi, 18 Moras, 29 Cacciatore, 22 Maietta, 25 Marques, 23 Gonzalez, 16 Rubin.
Centrocampisti: 5 Donati, 10 Hallfredsson, 6 Martinho, 30 Donadel, 2 Romulo, 14 Cirigliano, 17 Donsah.
Attaccanti: 8 Cacia, 21 Gomez Taleb, 15 Iturbe, 11 Jankovic.
Probabile formazione
Nel 4-3-3 che proverà a strappare punti sulla carta impossibili dovrebbe essere confermata la squadra che ha perso col NAPOLI nell'ultima gara (al posto di JORGINHO balottaggio CIRIGLIANO, DONATI e DONADEL)
Rafael; Cacciatore (o Gonzales), Moras, Maietta, Agostini; Romulo, Cirigliano (o Donati), Hallfredsson; Iturbe, Cacia, Gomez.
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DICONO + - =
Mister MANDORLINI 'Rossoneri favoriti ma noi venderemo cara la pelle' «Jorginho? Ci lega un rapporto profondo, il merito della sua crescita è esclusivamente del ragazzo. Ha fatto tanto per noi, va a giocare in una grande squadra, siamo contenti per lui. Perdiamo un calciatore importante a livello tattico ma anche nell'equilibrio di squadra. Con lui non avevo bisogno di parole, ci capivamo con uno sguardo. Nonostante l'assenza di Jorge, però, le soluzioni non mancano, ci sono Cirigliano, Donati e Donadel che quando sono stati chiamati in causa hanno sempre fatto bene. Quello che si avvicina maggiormente a Jorge come caratteristiche di gioco è sicuramente Cirigliano, ma viene da un lungo periodo di inattività, quindi vedremo. Il Milan? Sicuramente l'arrivo di Seedorf porterà entusiasmo, però, nonostante la stima e la curiosità che nutro verso l'olandese come allenatore, credo che non abbia la bacchetta magica. Dobbiamo approfittare delle debolezze del Milan per giocare una grande partita e mettere in difficoltà i rossoneri, che comunque rimangono favoriti perché hanno dei calciatori di qualità. Noi dobbiamo avere pazienza, giocare una partita molto attenta a livello difensivo e cercare di fare quello che sappiamo, quello che ci ha portato a disputare un girone d'andata fantastico» HellasVerona.it
'Iron Nick' FERRARI 'Così si segna al MILAN!' l'ex attaccante scaligero in prestito allo SPEZIA ha appena incrociato i rossoneri in Coppa Italia «I rossoneri hanno qualche problema è innegabile, però restano fortissimi soprattutto da metacampo in su. Mi auguro che il Verona domenica sappia approfittarne, in difesa sono vulnerabili, ma credetemi non sarà ugualmente facile, perchè ieri alcuni titolari hanno riposato e poi forse il Milan non ha spinto al massimo... A San Siro oltre ai miei familiari presenti con altri settemila spezzini, i primi a farmi i complimenti siete stati voi dell'Arena, i tifosi e i miei amici di Verona, Impossibile dimenticarvi e domenica sera farò un tifo sfegato per il mister ed i miei ex compagni... Jorginho ed altri mi prendevano in giro per al mia nota avversione all'aereo, però da quanto leggo adesso sarà lui a non dover avere timore di andare in una grande. Mi dispiace, se questo avverrà, per i tifosi del Verona, ma sono contento per Giorgio. È un ragazzo forte e bravo che merita ogni soddisfazione» LArena.it
Parla RAMI difensore di origini marocchine del MILAN 'Con l'HELLAS obbligatorio vincere!' «Seedorf ha vinto di tutto e ha carattere e personalità impressionante. Conosce molto bene le dinamiche del calcio italiano e ci aiuterà tantissimo. Lui sa molto bene cosa deve fare. Mi dispiace quando vedo le squadre avversarie che arrivano a San Siro convinte di giocarsela alla pari con noi. Dobbiamo lottare sempre per vincere contro qualsiasi tipo di avversario e intimidirli. Del Verona conosco Toni, forte fisicamente e di testa le prende tutte. Ma noi dobbiamo lottare per vincere domenica e vincere un po' di partite consecutive per cercare di risalire» TuttoHellasVerona.it
RAFAEL «Non è mai facile, per una neopromossa, arrivare in Serie A e fare subito tanti punti. La nostra squadra è composta da tanti giocatori presenti lo scorso anno, a cui si sono aggiunti dei campioni come Luca Toni, fondamentale per un campionato così duro. Il Milan di Seedorf? Lui è stato un grande calciatore, ora si appresta ad iniziare la sua carriera in panchina e darà esperienza ed idee. Noi affronteremo una partita difficile, come tutte le altre. Contro il Milan in trasferta non è mai facile, lo sappiamo e ci stiamo preparando nel miglior modo possibile. Io a Verona? E' una città che mi ha dato tanto, arrivare in A e fare un buon campionato è una soddisfazione incredibile, anche per i compagni e per tutta la società. L'Europa? Pensiamo alla salvezza. Mancano pochi punti ma dobbiamo restare concentrati perché non è mai facile. Nel ritorno dovremo stare attenti, le altre squadre ci conoscono e fare punti sarà ancora più difficile. Iturbe? Si è visto subito che è un ragazzo fantastico, dentro e fuori dal campo. Farà una grande carriera, in una grande squadra e credo che ai Mondiali in Brasile ci sarà» HellasVerona.it
18 gennaio 2014 - Andrea Mandorlini |
Valter BIRSA calciatore del MILAN 'HONDA si è inserito subito in gruppo' «Sto bene adesso, sono rientrato in gruppo da poco, quindi gli allenamenti sono stati un po' duri, ma mi sento bene fisicamente. Per noi ora tutte le partite sono difficili visto la nostra situazione, dobbiamo vincere per forza e risalire posizioni in classifica, tornando anche a giocare bene. Seedorf? Sta mettendo le sue idee nelle nostre teste, dobbiamo far sì che tutto questo succede in fretta. Honda? Le partite che ha fatto è sempre stato al centro del gioco, si è inserito velocemente. Speriamo che con il tempo possa fare ancora meglio. La concorrenza? Il Milan è un grande club, è normale che ci sia, quindi non mi preoccupa» TuttoMercatoWeb.com
Il Campionato Primavera riparte mister PAVANEL felice sia dei risultati che del gioco espresso dai suoi «Sono molto soddisfatto dai risultati perché abbiamo fatto qualcosa di eccezionale per quelle che erano le premesse all'inizio del campionato ma ancora di più dal gioco espresso. Sotto questo profilo infatti penso che abbiamo fatto meglio dei risultati perché ci siamo espressi sempre su buoni livelli giocandosela alla pari con tutti. Anche contro avversari di rango e sulla breccia da sempre. L'unica partita un po' sotto tono, è stata quella del derby stracittadino, ma avevamo anche dei validi motivi per non potersi esprimere al meglio» LArena.it
Le reciminazione dell'ex Ruslan NIGMATULLIN, uno dei migliori portieri russi di sempre arrivato all'HELLAS nel 2002, che ora... Fa il DJ nelle discoteche «Ho sempre amato e seguito il calcio italiano. Diciamo che quando sono andato a giocare in Italia la fortuna non è stata dalla mia parte: non mi sono integrato e, senza un motivo preciso, sono stato ignorato. Parlo del Verona e di Alberto Malesani. Sono onesto, il calcio mi manca. La mia attività di Dj mi toglie però molto tempo, quindi ho dovuto scegliere quale strada intraprendere. Sono legato contrattualmente con la Warner Music Russia, con la quale ho girato oltre 200 città, negli Stati Uniti, in Germania, in Turchia. Non ho mai partecipato ad eventi in Italia, spero che presto si possa concretizzare qualcosa a tal proposito» TuttoMercatoWeb.com
Se, come tutto lascia presupporre, JORGINHO si trasferirà al NAPOLI sarà CIRIGLIANO a prendere la sua eredità a centrocampo «Mi sento pronto, aspetto l'occasione per scendere in campo. Io e Jorginho? Abbiamo differenti stili di gioco, però mi piacerebbe comportarmi come lui perché è quello che chiede il mister in quel determinato ruolo. Credo che sia un grande giocatore, sta facendo il bene del Verona, non so se vada via o resti qui ma io cerco di impegnarmi e dare il massimo in allenamento. Il mio campionato? Nei primi sei mesi ho avuto parecchi problemi, non sono stato molto fortunato, a cominciare dall'operazione che ho subito. Ora sono a disposizione dell'allenatore e mi sento molto bene. Il calcio italiano? Mi aspettavo di incontrare un campionato con grandi campioni, mi sto allenando tanto per raggiugere il mio miglior livello, forse potevo giocare di più ma sono contento. Io a Verona? Sono felice di essere qui, sono stato accolto benissimo dall'Hellas. Spero di ripagare la fiducia di questa società, la nostra squadra ha dei grandi calciatori ed ho molta fiducia nei miei compagni. Dobbiamo continuare così» HellasVerona.it
15 gennaio 2014 - Ezequiel Cirigliano |
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
CICLISMO: Squalifica di 2 anni a BALLAN 'beccato' dall'antidoping...
NBA: SPURS ancora implacabili con BELINELLI, cadono gli HEAT a Washington, CLIPPERS di rimonta sui MAVERICKS...
TENNIS: Agli Australian Open a vincere è il caldo! Quanti abbandoni.. Ma FOGNINI e la PENNETTA superano i rispettivi turni
COPPA ITALIA: LAZIO, MILAN, NAPOLI e SIENA avanti, gli etnei non prendono bene la caduta interna con i bianconeri toscani e richiamano MARAN al posto di DE CANIO (9° cambio di panchina in Seire A) a guidare il CATANIA...
VITA DA EX: Dopo il lungo stop imposto dalla vicenda 'Last Bet' Marco ZAMBONI, forte difensore centrale veronese che giocò nell'HELLAS nella stagione 2002-2003, è pronto a tornare al calcio: Allenerà in Promozione il BENACO... Dopo 14 anni (e una carriera piuttosto travagliata dal punto di vista personale) Adrian MUTU torna in patria; giocherà col PETROLUL... Le recriminazioni di Ruslan NIGMATULLIN che approdato al VERONA grazie a Rino FOSCHI nel 2002 non fu mai molto considerato dall'allenatore di allora In Italia fui sfortunato. Malesani mi ignorò senza motivo...
SERIE A: Il MILAN a SASSUOLO perde la faccia e anche... L'allenatore! Fatale ad ALLEGRI il 3 a 4, i rossoneri lo esonerano affidando la squadra a TASSOTTI in attesa dell'arrivo di SEEDORF ma il BOTAFOGO si mette per treverso 'Per liberare Clarence vogliamo KAKA e ROBINHO!'; del resto mr B. ha detto che con lui alla guida il 'Diavolo' arriverà terzo e non può deludere gli elettori ah ah... Esonerato anche NICOLA al LIVORNO, al suo posto Attilio PEROTII che conquistò la Serie A col VERONA nell'annata '95-'96 e tornò alla guida dei gialloblù 5 anni più tardi...
Top 10 NBA Plays: January 15th |
RASSEGNA STAMPA + - =
18/01/2014
IN 22 PER MILAN-VERONA
Allenamento di rifinitura dei rossoneri in vista della sfida Milan-Verona. Prima partita per mister Clarence Seedorf. Tra i 22 convocati rossoneri c'è De Jong.
MILANELLO - E' iniziata alle 15.00 la seduta di rifinitura del Milan alla vigilia di Milan-Verona, gara in programma domani alle 20.45 allo stadio San Siro, prima partita del girone di ritorno del campionato di Serie A.
Le fasi iniziali della prima rifinitura diretta da mister Clarence Seedorf è stata seguita dai giornalisti a bordo campo.
La prima parte della seduta ha visto la squadra impegnata in una fase di riscaldamento con un torello seguito da corsa, con esercizi per gli arti superiori ed inferiori, e stretching.
Poi è iniziato il lavoro con il pallone. Inizialmente con un possesso palla su campo ridotto. A seguire la fase tattica in preparazione alla gara contro la squadra allenata da mister Mandorlini.
L'allenamento si è concluso con la consueta partitella finale, su campo ridotto e con i portieri.
Marco Amelia, al termine dell'allenamento, ha risentito di una sofferenza del compartimento mediale del ginocchio sinistro.
Sono 22 i convocati di mister Clarence Seedorf per Milan-Verona:
Abbiati, Gabriel, Coppola, Bonera, De Sciglio, Mexes, Rami, Silvestre, Zaccardo, Zapata, Birsa, Cristante, Emanuelson, De Jong, Honda, Kakà, Montolivo, Nocerino, Poli, Balotelli, Petagna, Robinho.
17/01/2014
VENERDI' CON IL PALLONE
Oggi a Milanello visita di Fabio Capello. In gruppo anche oggi De Jong e Constant. Prima uscita sul campo per Abate: lavoro a parte per lui. Esercizi personalizzati atletici e tecnici sul campo centrale per Keisuke Honda.
MILANELLO - Venerdì di lavoro per il Milan sul campo centrale. Dopo un esercizio incentrato sui passaggi, la squadra è passata al riscaldamento con corsa e lavori vari.
A seguire molto lavoro con il pallone. La rosa si è divisa per dar vita a due gruppi impegnati in esercitazioni per il controllo del pallone. Poi possesso palla dieci contro dieci, su metà campo.
I singoli. Constant e De Jong in gruppo con la squadra. Keisuke Honda: lavoro personalizzato di tipo sia atletico che tecnico sul campo centrale poi ha svolto la fase tattica con i suoi compagni. Ignazio Abate è uscito sul campo centrale e ha svolto lavoro a parte riscaldamento e scatti tra i cinesini con cambi di direzione.
Domani conferenza stampa alle 13.00 di Mister Seedorf e allenamento pomeridiano.
La giornata di oggi è stata scandita dalla visita a sorpresa fatta da Fabio Capello a Clarence Seedorf e allo Staff tecnico rossonero. Il grande allenatore goriziano è stato salutato da tutti i giocatori del Milan.
Le altre notizie. Il Comitato Esecutivo del Settore Tecnico, come previsto dall’art. 40 del proprio regolamento, ha concesso la deroga per la stagione sportiva 2013/2014 a Clarence Seedorf quale responsabile della prima squadra. Pertanto Clarence Seedorf è il primo allenatore del Milan, mentre Mauro Tassotti è l'allenatore in seconda.
Dal canto suo, nel corso di Milan-Spezia, Giampaolo Pazzini ha riportato la lesione di un muscolo adduttore profondo della gamba destra. Tra 8/10 giorni verranno effettuate altre indagini strumentali per meglio quantificare la prognosi.
16/01/2014
TUTTI I NUMERI DI MILAN-VERONA
Ecco come si presenta, sul piano strettamente statistico, la sfida di domenica sera a San Siro fra Milan e Verona.
MILANO - Ecco tutti i numeri, collettivi e individuali, in Campionato di Milan e Verona. Statistiche e riferimenti numerici sono utili per iniziare ad inquadrare i temi della partita di domenica sera.
LE ULTIME 5 PARTITE
MILAN - Livorno-Milan 2-2, Milan-Roma 2-2, Inter-Milan 1-0, Milan-Atalanta 3-0, Sassuolo-Milan 4-3.
VERONA - Verona-Atalanta 2-1, Catania-Verona 0-0, Verona-Lazio 4-1, Udinese-Verona 1-3, Verona-Napoli 0-3.
I 5 GIOCATORI PIU' UTILIZZATI IN CAMPIONATO
MILAN - Zapata 1715 minuti, De Jong 1622, Balotelli 1230, Abbiati 1197, Poli 1144.
VERONA - Rafael 1798, Romulo 1719, Jorginho 1685, Cacciatore 1580, Toni 1578.
CLASSIFICA ASSIST
ASSIST: Kakà 26, Robinho 24, Jorginho 24, Romulo 23, Matri 21, Toni 16, Birsa 15.
ASSIST VINCENTI: Toni 7, Romulo 6, Robinho 5, Balotelli 3, De Jong 3, Jorginho 3, Emanuelson 2.
CLASSIFICA TIRI E GOL
TIRI - Balotelli 83, Toni 56, Iturbe 31, Kakà 30, Montolivo 25, Romulo 23, Birsa 22.
GOL - Toni 9, Balotelli 7, Jorginho 7, Iturbe 5, Kakà 5, Muntari 4, Romulo 4.
STATISTICHE DI SQUADRA MILAN
POSSESSO PALLA: 29.42 minuti ad ogni partita
TIRI NELLO SPECCHIO DELLA PORTA: 6.2
PALLE GIOCATE: 656.9
PASSAGGI RIUSCITI: 71,7%
SUPREMAZIA TERRITORIALE: 13:48 minuti nella metà campo avversaria ad ogni partita.
PERICOLOSITA': 58,3% indice che misura la produzione offensiva di una squadra
STATISTICHE DI SQUADRA VERONA
POSSESSO PALLA: 24.04 minuti ad ogni partita.
TIRI NELLO SPECCHIO DELLA PORTA: 4.4
PALLE GIOCATE: 537.1
PASSAGGI RIUSCITI: 65,1%
SUPREMAZIA TERRITORIALE: 9.11 minuti nella metà campo avversaria ad ogni partita
PERICOLOSITA': 48.6% indice che misura la produzione offensiva di una squadra
(Fonte: Panini Digital per legaseriea.it)
16/01/2014
SEEDORF, CASA MILAN E MILANELLO
Mattinata in Sede per Clarence Seedorf. E allenamento alle 15.00 a Milanello.
(NELLA FOTO: L'arrivo di Clarence Seedorf )
MILANO - E' tornato, ma forse non se ne era mai andato. Così ha esordito Clarence Seedorf ai microfoni di Milan Channel. Appena atterrato a Linate in mezzo ad una folla di giornalisti incredibili.
Queste le sue prime parole appena atterrato in Italia:
"Non si può dire che sono tornato, perchè non sono mai andato via. Importantissimo per me vedere tutto questo entusiasmo. Abbiamo molto da fare per riportare in alto il Milan. Sono molto felice. Due anni fa il Presidente Berlusconi aveva previsto tutto. Claudio Lippi è sempre nel mio cuore. Speriamo di dedicargli presto qualcosa di importante."
Arrivato a Milano, subito con il Milan nella testa e nel cuore. Con grande senso del dovere, ma non solo. Ecco le parole rilasciate in esclusiva appena giunto a San Siro, ai microfoni di Milan Channel:
"In questo momento avverto grande emozione e senso del dovere. Devo dare il 100% per ricostruire, dare entusiasmo e sicurezza alla squadra. Possiamo cercare di rifare cose importanti per i tifosi. Ho lasciato il Milan nel maggio del 2012 alla chiusura di un ciclo. Il mio lavoro sarà quello di riaprirne un altro."
15/01/2014
MILAN-HELLAS VERONA STORY
Ecco come si presenta, sul piano dei precedenti e degli incroci storici, il match di domenica alle 20.45 a San Siro, tra Milan e Hellas Verona.
(NELLA FOTO D'ARCHIVIO: Alessandro Costacurta in stacco aereo contro Paolo Cannavaro e Camoranesi all'epoca al Verona)
MILANO - Di seguito i precedenti delle ultime sfide giocate tra Milan e Hellas Verona a San Siro nel girone d’andata, gli ex del presente e del passato, gli episodi che hanno fatto la storia e gli ultimi incontri delle due squadre:
MILAN-VERONA, GLI ULTIMI 5 INCONTRI DISPUTATI NEL GIRONE DI RITORNO:
Stagione 2000/2001: Milan-Verona 1-0. 28 giornata.
Stagione 1999/2000: Milan-Verona 3-3. 25 giornata.
Stagione 1991/1992: Milan-Verona 4-0. 33 giornata.
Stagione 1988/1989: Milan-Verona 1-1. 22 giornata.
Stagione 1987/1988: Milan-Verona 0-0. 21 giornata.
GLI EX TRA MILAN E VERONA:
Nel Milan: Nessun ex
Nel Verona: Michelangelo Albertazzi (al Milan nel settore giovanile) e Massimo Donati (al Milan nel 2001/2002)
Hanno vestito entrambe le maglie Massimo Oddo (al Verona dal 2000 al 2002 e poi al Milan dal gennaio 2007 al 2009 e poi ancora al Milan dal 2009 al 2011), Alberto Gilardino (al Verona nel 2000/2001, mentre al Milan dal 2004 al 2008) e Martin Laursen (a Verona dal 1999 al 2001 e poi al Milan dal
L'EPISODIO STORICO: Milan-Verona 4-0. Stagione 1991/1992. 33 giornata. Il Milan festeggia a San Siro la conquista dello scudetto con un poker di gol al Verona. Apre Van Basten su rigore, raddoppia Gullit e chiude con una doppietta Carlo Ancelotti. Saranno i suoi ultimi gol in rossonero prima del ritiro definitivo dalla scena calcistica. Da allenatore vincerà tutto con il Milan.
LE ULTIME 5 IN CASA DEL MILAN IN SERIE A:
Stagione 2013/14. Milan-Atalanta 3-0
Stagione 2013/14. Milan-Roma 2-2
Stagione 2013/14. Milan-Genoa 1-1
Stagione 2013/14. Milan-Fiorentina 0-2
Stagione 2013/14. Milan-Lazio 1-1
LE ULTIME 5 IN TRASFERTA DEL VERONA IN SERIE A:
Stagione 2013/14. Udinese-Verona 1-3
Stagione 2013/14. Catania-Verona 0-0
Stagione 2013/14. Fiorentina-Verona 4-3
Stagione 2013/14. Genoa-Verona 2-0
Stagione 2013/14. Inter-Verona 4-2
FONTE: ACMilan.com
ULTIM’ORA
VERONA, 20:39
CALCIO, VERONA: INFLUENZA FERMA TONI, SALTA IL MILAN
Il Verona non avra' a disposizione Luca Toni nel match in programma domani sul campo del Milan. L'attaccante salta la trasferta (come Jacopo Sala) per un attacco influenzale. I 22 convocati di Mandorlini: portieri: 1 Rafael, 12 Nicolas, 98 Borra; difensori: 33 Agostini, 3 Albertazzi, 18 Moras, 29 Cacciatore, 22 Maietta, 25 Marques, 23 Gonzalez, 16 Rubin; centrocampisti: 5 Donati, 10 Hallfredsson, 6 Martinho, 30 Donadel, 2 Romulo, 14 Cirigliano, 17 Donsah; attaccanti: 8 Cacia, 21 Gomez Taleb, 15 Iturbe, 11 Jankovic.
FONTE: Sport.Repubblica.it
19 Gen
Milan-Hellas Verona: 20° giornata di Serie A allo stadio San Siro – Esordio assoluto da tecnico per Clarence Seedorf, si prevede il tutto esaurito.
Milan-Hellas Verona : Euforia totale per i tifosi rossoneri, passati dalle lacrime per il 4-3 subito dal Sassuolo, alle urla di gioia per l’arrivo di Seedorf, nel giro di una settimana. Il neo tecnico olandese farà il suo esordio nel suo nuovo ruolo, proprio davanti al suo attuale pubblico. L’Hellas Verona non sembra sentire troppo la pressione del match e giocherà a testa alta come ha sempre fatto fino a qui.
Domenica 19/01/14 – Stadio Giuseppe Meazza – ore 20:45 – Arbitro: Bergonzi
Ecco la lista dei convocati: Abbiati, Gabriel, Amelia, De Sciglio, Bonera, Zapata, Emanuelson, Mexes, Rami, Silvestre, Zaccardo, De Jong, Montolivo, Poli, Nocerino, Cristante, Birsa, Kakà, Honda, Robinho; Balotelli, Saponara.
QUI HELLAS VERONA :
L’Hellas Verona, nella gara di ritorno, sconfisse il Milan 2 a 1 in rimonta grazie alla splendida doppietta di Luca Toni, bomber “immortale”, arrivato già a quota 9 gol con la squadra veronese. Mandorlini dovrà trovare la soluzione giusta per sopperire all’assenza del gioiellino Jorginho, venduto al Napoli, al momento il suo posto sarà preso da Donati, non certo giocatore dalle caratteristiche simili, anzi… In attacco Iturbe e Juanito Gomez completeranno il tridente offensivo e proveranno a far male ad Abbiati. In difesa solito schieramento con Cacciatore sulla destra, Moras e Maietta al centro ed Agostini sulla sinistra. A centrocampo Romulo proverà a far fruttare i suoi numerosi inserimenti nell’area avversaria, mentre Halfredsson cercherà di far girare bene il pallone in mezzo al campo.
Ecco la lista dei convocati: Rafael, Nicola, Borra, Albertazzi, Gonzalez, Marques, Cacciatore, Moras, Maietta, Agostini, Romulo, Donati, Hallfredsson, Martinho, Donadel, Laner, Cirigliano, Iturbe, Toni, Gomez, Jankovic, Cacia.
Milan-Hellas Verona PROBABILI FORMAZIONI :
Milan (4-2-3-1): Abbiati; De Sciglio, Rami, Mexes Emanuelson; De Jong, Montolivo; Kakà, Honda, Robinho; Balotelli. All:Seedorf
Hellas Verona (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Moras, Maietta, Agostini; Romulo, Donati, Hallfredsson; Iturbe, Toni, Juanito. All:Mandorlini
Pronostico : 1 and OVER 2,5
L’Hellas Verona in trasferta non è la stessa squadra che domina il campo in casa, ed il Milan, con i suoi 4 giocatori offensivi può far male alla retroguardia giallo-blù.
Scritto da Alessio Buccolini
FONTE: TeLaDoIoLAmerica.net
Milan - Hellas Verona, le probabili formazioni | Cirigliano e Donati in ballottaggio
La partenza di Jorginho per Napoli ha liberato un posto in cabina di regia. Mandorlini vede il giovane sudamericano come l'uomo giusto per quel ruolo, ma la sua inattività potrebbe favorire l'italiano. Dall'altra parte il neo tecnico Seedorf chiede una squadra votata all'attacco e schiera 3 mezze punte
Luca Stoppele 18 gennaio 2014
La prima giornata del campionato di ritorno di serie A si chiude con il posticipo allo stadio San Siro tra Milan ed Hellas Verona.
I rossoneri vengono da una settimana decisamente travagliata, iniziata con la pesante sconfitta sul terreno del Sassuolo e andata avanti con l'esonero del tecnico Massimiliano Allegri, sostituito dall'ex stella rossonera Clarence Seedorf. Distante dieci punti dall'Europa League e sei dalla zona retrocessione, il neo tecnico è chiamato a risollevare le sorti del club: una vera e propria impresa, tenendo presente soprattutto che l'ex centrocampista è alla prima esperenzia come allenatore.
C'è voglia di riscatto anche sulla sponda gialloblu. La volontà di dimenticare la sconfitta casalinga subita contro il Napoli può dare quello sprint in più che agli scaligeri è spesso mancato in trasferta, nonostante la partenza di una pedina fondamentale come Jorginho. La posizione in classifica resta comunque delle migliori, visto il quinto posto da condividere con L'Inter, ma riuscire a chiudere il prima possibile la questione salvezza può consentire alla società di pianificare con più calma la prossima stagione.
QUI MILAN - "Giocherò con il 4-2-3-1 perché voglio sfruttare le grandi qualità che abbiamo in attacco; per sviluppare un gioco offensivo. I ragazzi? Voglio creare con i giocatori un grande rapporto e trasmettere voglia di lavorare e uscire da questa situazione. Il Verona è un bella squadra con un grande Toni. Avremo più motivazioni visto quello che è accaduto nella gara d'andata". Il nuovo tecnico rossonero sembra aver già le idee chiare su come dovrà presentarsi il suo Milan, di sicuro però per il momento dovrà rinunciare agli infortunati El Shaarawy, Abate, Constant e Pazzini, vittima di un nuovo problema in settimana. De Sciglio, Bonera, Zapata ed Emanuelson, comporranno quindi la difesa a quattro, con De Jong e Montolivo in mediana. A sostegno dell'unica punta Balotelli invece ci dovrebbero essere Honda, Kakà e Robinho.
QUI HELLAS VERONA - "Jorginho? Ci lega un rapporto profondo, il merito della sua crescita è esclusivamente del ragazzo. Nonostante l'assenza di Jorge, però, le soluzioni non mancano, ci sono Cirigliano, Donati e Donadel che quando sono stati chiamati in causa hanno sempre fatto bene. Quello che si avvicina maggiormente a Jorge come caratteristiche di gioco è sicuramente Cirigliano, ma viene da un lungo periodo di inattività, quindi vedremo. Il Milan? Sicuramente l'arrivo di Seedorf porterà entusiasmo, però, nonostante la stima e la curiosità che nutro verso l'olandese come allenatore, credo che non abbia la bacchetta magica. Dobbiamo approfittare delle debolezze del Milan per giocare una grande partita e mettere in difficoltà i rossoneri, che comunque rimangono favoriti perché hanno dei calciatori di qualità. Noi dobbiamo avere pazienza, giocare una partita molto attenta a livello difensivo e cercare di fare quello che sappiamo, quello che ci ha portato a disputare un girone d'andata fantastico". Mandorlini in conferenza stampa archivia già la partenza del giovane centrocampista e vede in Cirigliano il possibile erede. Dovrebbe essere confermato quindi in blocco l'undici titolare sceso in campo con il Napoli, con l'eccezione ovviamente di Jorginho. In ballottaggio per sostituirlo ci sono Cirigliano e Donati, ma solo all'ultimo il tecnico ravennate deciderà a chi affidare la cabina di regia.
ARBITRO - Mauro Bergonzi di Genova.
FONTE: HellasVerona.it
Milan-Hellas Verona: probabili formazioni con qualche novità
Pubblicato su gennaio 19th, 2014
Contenuto di: Gabriella Gliozzi
MILAN: 4-2-3-1
Recuperati De Jong, Constant e Birsa, a Milanello prove di 4-2-3-1 per Clarence Seedorf con il giapponese Honda in campo con i titolari. Il nuovo tecnico però deve fare i conti subito con una tegola in attacco: infatti si è fermato Pazzini per un problema all’adduttore. Il centravanti si sottoporrà a nuovi controlli tra 8/10 per stimare i tempi di recupero. Dubbio nel reparto difensivo: nessuna certezza sui centrali. Rami potrebbe essere spostato a destra, come provato da Tassotti in allenamento, e De Sciglio andrebbe a coprire la fascia sinistra del campo.
Abbiati, De Sciglio, Bonera, Zapata, Emanuleson, De Jong, Montolivo, Honda, Kakà, Robinho, Balotelli
A disposizione: Amelia, Gabriel, Mexes, Rami, Silvestre, Constant, Poli, Cristante, Nocerino, Birsa, Saponara, Petagna
HELLAS VERONA : 4-3-3
A Peschiera ieri assente Jorginho in permesso concordato con la Società scaligera: il centrocampista è prossimo a trasferirsi al Napoli. Intanto Mister Mandorlini potrebbe sopperire alla sua assenza inserendo l’argentino Cirigliano in mediana, mentre il tecnico non potrà contare contro il Milan su Sala infortunato. Toni non convocato, al suo posto dovrebbe scendere in campo l’attaccante Cacia.
Rafael, Cacciatore, Maietta, Moras, Agostini, Romulo, Cirigliano, Hallfredsson, Iturbe, Cacia, Juanito.
A disposizione: Mihaylov, Nicolas, Albertazzi, Marques, Gonzalez, Rubin, Laner, Dondadel, Donati, Jankovic, Martinho.
FONTE: CanaleMilan.it
MILAN, NEWS, SERIE A 2014 di Maurizio De Santis 18 gennaio 201422:15
Verona: Toni ha la febbre, salta il Milan (video)
L'attaccante non è stato convocato, al suo posto Cacia nel tridente con Gomez e Iturbe.
Luca Toni assente contro il Verona. L’ex attaccante del Bayern Monaco e della Nazionale sarà costretto a saltare la partita contro il Milan perché bloccato dall’influenza. Al suo posto Mandorlini manderà in campo Cacia, che andrà a completare il tridente composto da Gomez e Iturbe. A San Siro sarà durissima, di fronte ci sarà un avversario che, complice, il ritorno di Seedorf nelle vesti di allenatore, non può fallire alla prima uscita dopo l’esonero di Allegri. “Seedorf ha grande carisma, mi piace come persona – afferma il tecnico degli scaligeri -. Certamente il Milan una reazione l’avrà. Alla fine saranno i risultati del campo a giudicarlo e a dire se il Milan ha fatto la scelta giusta”.
Addio a Jorginho. L’italo-brasiliano ha accettato l’offerta del Napoli, per Mandorlini una freccia in meno per il suo arco. “E’ andato in una grande squadra, lo ringraziamo per tutto quello che ci ha dato. Ci capivamo al volo io e lui, bastava uno sguardo a volte. E’ stato come un figlio per me. Ora dobbiamo guardare avanti”.
FONTE: Calcio.FanPage.it
Milan-Hellas Verona: precedenti, statistiche e curiosità
Scritto da Milena Delle Grazie il 17 gennaio 2014 alle 09:00.
Milan-Hellas Verona è il posticipo della 20/a giornata di serie A, la prima del girone di ritorno. Il Milan è al suo punto di svolta: l’esonero di Allegri, dopo la batosta in casa del Sassuolo, ha aperto le porte all’approdo di Clarence Seedorf sulla panchina rossonera. A lui il compito, non semplice, di ridare identità e fiducia a una compagine ormai in crisi da mesi. I veronesi invece sono, sino a ora, la vera sorpresa di questa stagione: sesti in classifica a quota 32 punti, a pari merito con l’Inter – avanti per differenza reti – i ragazzi di Mandorlini sono reduci da 3 vittorie, un pareggio e una solo sconfitta nelle ultime 5 giornate.
PRECEDENTI - La due squadre si sono incontrate a San Siro 23 volte e i veronesi non hanno mai vinto: 14 vittorie dei padroni di casa e 9 pareggi. La vittoria più larga risale a 23 anni fa, esattamente alle seconda giornata del campionato ’83/’84, quando il Milan si impose per 4-2 con doppietta di Damiani e le reti di Fanna, Gerets, Galderisi e Blisset. Non essendosi incontrate per più di 10 anni, l’ultima sfida è quella del campionato 2001/2002, con l’ultima vittoria milanista targata Ambrosini e Contra. Finì 2-1, e per i veneti andò a segno Paolo Cannavaro.
STATISTICHE – I gol realizzati sono 53, 39 di stampo milanista e 14 da parte dei veronesi. Per gli amanti delle scommesse, tra Milan ed Hellas Verona si segna maggiormente nei secondi tempi: 36 reti contro le 17 della prima frazione di gioco ed è sempre stata la squadra milanese ad andare a segno per prima.
Dall’andata sono passati circa 5 mesi, quando in casa del Verona il Milan ne uscì battuto per 2-1. La squadra di Mandorlini, nonostante la pesante sconfitta rimediata in casa per 3-0 contro il Napoli, attraversa un momento positivo, tenuta per mano da un redivivo Toni. Per il Milan invece è come ricominciare, azzerare una stagione sin qui a dir poco fallimentare, e provare a ripartire dalla prima del girone di ritorno. Risultato apertissimo, come da copione quando ad essere coinvolta è la squadra rossonera, non propriamente affidabile fino a questo momento.
FONTE: MondoPallone.it
Nel Milan di Berlusconi gli allenatori non toppano la prima
Pubblicato il 17/01/2014.
Clarence Seedorf, il nuovo allenatore del Milan, non potrà toppare domenica sera contro l’Hellas Verona. Perché da quando Silvio Berlusconi ha acquistato la società rossonera, non c’è traccia di allenatore che abbia rimediato una sconfitta alla ‘prima’ in campionato.
Cinque esoneri, zero KO
Quello di Massimiliano Allegri è stato il quinto esonero a stagione in corso per il Milan di Berlusconi. Prima del tecnico toscano stessa sorte era toccata a Fatih Terim nella stagione 2001/2002, ad Alberto Zaccheroni nel campionato 2000/2001, quindi a Óscar Washington Tabárez nel torneo 1996/1997 e, in primo luogo, a Nils Erik Liedholm più di venticinque anni fa, nel 1986/1987.
La singolarità sta proprio nel dato riguardante i tecnici subentrati a stagione in corso oppure all’esordio sulla panchina milanista in Serie A: nessuno ha patito sconfitte, anzi contiamo 9 successi e 3 pareggi.
L’elenco delle gare esaminate
Fabio Capello, stagione 1986/1987, Milan-Torino 1-0
Arrigo Sacchi, stagione 1987/1988, Pisa-Milan 1-3
* Fabio Capello, stagione 1991/1992, Ascoli-Milan 0-1
Óscar Washington Tabárez, stagione 1996/1997, Milan-Hellas Verona 4-1
Arrigo Sacchi, stagione 1996/1997, Milan-Udinese 2-1
* Fabio Capello, stagione 1997/1998, Piacenza-Milan 1-1
Alberto Zaccheroni, stagione 1998/1999, Milan-Bologna 3-0
Cesare Maldini, stagione 2000/2001, Milan-Bari 4-0
Fatih Terim, stagione 2001/2002, Brescia-Milan 2-2
Carlo Ancelotti, stagione 2001/2002, Milan-Piacenza 0-0
Leonardo, stagione 2009/2010, Siena-Milan 1-2
Massimiliano Allegri, 2010/2011, Milan-Lecce 4-0
* Per Fabio Capello oltre al subentro nella stagione 1986/1987 abbiamo preso in esame anche la partita d’esordio del Milan nei campionati 1991/1992 e 1997/1998.
FONTE: FootStats.it
Contro il Verona il primo Milan di Seedorf
Posted on gen 17 2014 - 4:04pm by Vincenzo Avallone
La settimana appena trascorsa è una di quelle che resteranno nella mente dei tifosi rossoneri a lungo. Si è cambiato, via Allegri dentro Seedorf. Clarence Seedorf, il Professore, Mister Champions, colui che ha il compito di restituire il Milan ai milanisti per volere del presidente Silvio e della figlia Barbara. Galliani ha subito la scelta, o almeno così pare. Di mezzo una partita vinta con lo Spezia in Coppa Italia, servita più che altro al nuovo tecnico per vedere i suoi nuovi giocatori all’azione e per riassaporare quell’aria di San Siro che da tempo non sentiva più sua.
SEEDORF DAY - La prima giornata di Clarence Seedorf da tecnico del Milan è iniziata ieri intorno a mezzogiorno, quando l’olandese, insieme a Galliani, ha varcato la sede del club, dove ha messo la firma sul contratto fino al 2016 e successivamente riabbracciato chi lavora nel centro sportivo di Milanello e dove nel primo pomeriggio ha sostenuto la sua prima seduta alla guida della squadra e iniziato a preparare il prossimo impegno di campionato tra Milan e Verona. Nel frattempo, gli addetti di Milanello gli hanno subito riservato una gradita sorpresa: laddove è ubicato il suo posto auto, infatti, ecco spuntare la targa ‘Seedorf’.
OBIETTIVO VERONA - In mezzo a questo turbinio di emozioni c’è la preparazione della gara di domenica sera contro il Verona, una delle squadre più in forma del campionato. Per questo mister Seedorf ha serrato i ranghi della squadra con fitti colloqui individuali con i giocatori, Balotelli su tutti, perchè l’impegno è importante e non può essere fallito. Difficile quindi che l’olandese stravolga del tutto ciò che è stato fatto da Allegri in questi mesi. Tra i pali è certa la presenza di Abbiati che dovrebbe godere della fiducia incondizionata del vecchio amico Clarence. Stesso discorso vale per Bonera che, dopo il disastro su Berardi, troverà comunque un posto al centro della difesa. Chi lo accompagnerà? Uno tra Ramì, Mexes e Zapata. Probabilmente quello che meglio impressionerà Clarence nelle poche sedute di allenamento a disposizione. Terzini saranno De Sciglio e Emanuelsson, pupillo dell’allenatore olandese. Da centrocampo in sù cominciano i dubbi. Il presidente Berlusconi vorrebbe giocare sempre con le due punte e il trequartista, se Seedorf dovesse mettere in campo una formazione del genere troverebbero spazio in campo Kakà dietro le due punte che sarebbero Balotelli e Robinho visto che Pazzini ha riportato la lesione di un muscolo adduttore profondo della gamba destra nell’allenamento di stamane. Non è da escludere però anche un passaggio al 4-2-3-1, così da non lasciare fuori Keisuke Honda dopo che il giapponese ha ben impressionato nella gara con lo Spezia. In questo caso i mediani sarebbero Montolivo e De Jong, e il trio di trequartisti alle spalle di Balotelli sarebbe composto da Kakà, Honda e Robinho.
FONTE: MaiDireCalcio.com
giovedì 16 gennaio 2014
Serie A Il Verona prepara il Milan. Riabilitazione per Sala
Scaligeri al lavoro per il prossimo impegno di campionato contro i rossoneri
VERONA - Seduta pomeridiana di allenamento per l'Hellas Verona che prosegue la preparazione in vista del prossimo impegno di campionato contro il Milan. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento, torelli, esercitazioni tecniche e partita. Il tecnico scaligero ha avuto a disposizione tutta la rosa, ad eccezione di Jacopo Sala, il quale sta proseguendo la propria fase di riabilitazione. Per domani è programmata una sessione pomeridiana (start 15.30).
FONTE: CorriereDelloSport.it
13:47 | 16/01
Serie A, 20^ giornata: Milan - Hellas Verona, probabili formazioni
SERIE A ROMA LIVORNO PROBABILI FORMAZIONI DIRETTA/STREAMING – Allo Stadio Giuseppe Meazza - San Siro di Milano domenica sera alle ore 20 e 45 andrà in scena la sfida tra Milan e Hellas Verona, gara valevole per la ventesima giornata di Serie A 2013/2014. E' la prima gara del girone si ritorno, all'andata al bentegodi una doppietta di Toni affossò il Diavolo dopo il gol di Poli.
COSI' IN CAMPO - E' soprattutto la gara dell'esordio di Clarence Seedorf: l'olandese è arrivato a Milano e al Milan in queste ore e guiderà il club rossonero dopo l'esonero di Allegri e il breve interregno di Mauro Tassotti in Coppa Italia. Dall'altra parte c'è un hellas Verona hce vuole far vedere di essere ancora la sorpresa della Serie A e Mandorlini per questo ha deciso di puntare ancora su Iturbe e Gomez a fianco di Toni. Ecco le possibili formazioni.
Milan (4-3-2-1): Abbiati; De Sciglio, Bonera, Zapata, Emanuelson; Cristante, De Jong, Poli; Kakà, Robinho; Balotelli. A disposizione: Gabriel, Amelia, Mexes, Rami, Silvestre, Zaccardo, Nocerino, Montolivo, Honda, Birsa, Pazzini, Petagna, Saponara. Allenatore: Seedorf.
Verona (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Moras, Maietta, Agostini; Romulo, Jorginho, Hallfredsson; Iturbe, Toni, Gomez. A disposizione: Nicolas, Borra, Albertazzi, Gonzalez, Marques, Donati, Martinho, Donadel, Laner, Cirigliano, Jankovic, Cacia. Allenatore: Mandorlini.
IN TV - La partita sarà trasmessa in diretta a partire dalle 20 e 45 sul digitale terrestre ("Mediaset Premium") e satellite ("Sky Sport"). Diretta streaming su "Sky Go" e "Premium Play".
by Gianmarco Lotti
13:14 | 16/01
Milan - Verona: Hellas mai vincente a San Siro. E quel gol di Weah... (VIDEO)
I precedenti a San Siro tra Milan e Hellas Verona
GIORGIONE - Ve lo ricordate tutti, grandi e piccini: Weah prende palla nella propria area e decide di segnare da solo. E' la prima giornata del campionato 1996-97 e il possente attaccante del Milan si fa Braveheart contro la difesa dell'Hellas Verona. Parte palla al piede e punta al centrocampo, non guarda i compagni che sovrappongono e danza in mezzo a un simil rimpallo sulla linea mediana, poi con una finta che avremmo apprezzato solo negli anni successivi con lo sviluppo dei videogames, mette definitvamente a sedere la difesa veronese prima di scagliare in porta il gol più bello della storia del Milan e forse anche della Serie A. A distanza di diciotto anni quella partita vale di nuovo una prima giornata, anche se del girone di ritorno: all'epoca finì quattro a uno per il Diavolo, ma con un gol così il risultato passa di gran lunga in secondo piano.
SENZA VITTORIE - Dall'ultimo match tra le due compagini in Serie A a San Siro sono passati invece tredici anni, era il turno prima del Natale 2001 e Milan e Verona dettero vita a un incontro scoppiettante che si risolse solo nel recupero: prima Ambrosini sigillò il rientro da un lungo infortunio col solito stacco di testa, poi Cannavaro jr. si regalò la prima rete in A prima che alla fine Contra vestisse i panni di salvatore della patria. Dopo tredici anni dunque torna questa sfida al Meazza, sebbene all'andata il Verona abbia già dimostrato di poter battere il Milan. La vera curiosità riguardo questa partita è che finora, in ventitré sfide nella massima serie, il Verona ha raccolto nove pareggi e quattrodici sconfitte a Milano col Milan, e di fatto è ancora a caccia della prima storica vittoria nello stadio rossonero (vanno aggiunti anche tre pareggi in Coppa Italia e una vittoria del Diavolo in Serie B, addirittura). Il Verona è alla ricerca dei primi tre punti nella sua storia con il Milan in traferta così come Mandorlini è alla ricerca di punti a San Siro, perché curiosamente da quando allena in Serie A l'ex Cluj ha sempre perso alla Scala del calcio.
Stagione '96-'97, quello strepitoso gol di WEAH... |
FATAL - Stesso discorso ovviamente per Clarence Seedorf che però al Meazza non ha mai allenato, essendo diventato tecnico solo 48 ore fa, per di più l'olandese non ha mai giocato un Milan - Verona dato che i veneti sono sempre stati in B o C durante la sua esprienza milanista. Se si parla di Milan - Verona però ci sono alcune curiosità da tenere sott'occhio: Ancelotti ad esempio ha dato l'addio al calcio in un Milan - Verona 4-0 del 1992 nel quale segnò la sua unica doppietta in rossonero; nel 1983-84 invece successe un miracolo, segnò addirittura Luther Blissett, che gli appassionati di bidoni ricorderanno con affetto. L'ultimo punto dei gialloblu in casa del Milan risale al 1999-2000 quando Apolloni, Laursen e Cammarata - questi all'ultimo minuto di recupero - replicarono alla doppietta di Shevchenko e all'ultimo gol in Serie A con il Milan di Albertini. Impossibile non ricordare il feeling particolare tra Milan e Verona ma a campi invertiti: i rossoneri hanno perso ben due scudetti al Bentegodi e proprio da una squadra come il Verona riparte il possibile nuovo ciclo di Seedorf.
by Gianmarco Lott
FONTE: CalcioNews24.com
PROBABILI FORMAZIONI
Le probabili formazioni di Milan-Hellas - Seedorf col 4-2-3-1. Out Toni
19.01.2014 07.50 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
La prima gara del girone di ritorno coincide proprio con l'esordio in panchina di Clarence Seedorf, nuovo tecnico del Milan che ha preso il posto di Massimiliano Allegri. I rossoneri affrontano l'Hellas Verona, vera sorpresa di questo avvio di stagione. Il club veneto occupa infatti la sesta posizione con 32 punti, il Milan l'undicesima con 22 punti. Il match d'andata terminò con la doppietta di Toni e il gol di Poli, i rossoneri infatti esordirono nell'attuale campionato con una sconfitta al Bentegodi. L'ultimo precedente che non riguarda questo campionato risale al 2001/02 quando la squadra lombarda si impose per 2-1 in casa dell'Hellas. Entrambe le squadre sono reduci da una sconfitta nel turno precedente. Il Verona contro il Napoli e il Milan in casa del Sassuolo. Gli ex della gara sono Massimo Donati e Michelangelo Albertazzi, entrambi nati nel settore giovanile del Milan.
COME ARRIVA IL MILAN - La formazione potrebbe subire cambiamenti in base alle nuove decisioni di Seedorf. L'olandese vuole rilanciare i rossoneri con il 4-2-3-1, e ha un dubbio per reparto, a cominciare dalla difesa. Ci sono cinque centrali per due posti. Zapata e Bonera sono leggermente in vantaggio su Mexes, Rami e Silvestre. A centrocampo con la squalifica di Muntari dovrebbero giocare Montolivo e De Jong. In avanti Honda potrebbe fare il suo esordio dal primo minuto accanto a Kakà e Robinho, con Balotelli unica punta. Brutta tegola per Pazzini che deve nuovamente rientrare ai box per una lesione muscolare.
COME ARRIVA L'HELLAS VERONA - Aumentano le problematiche per mister Mandorlini. Mancherà Jacopo Sala per una lesione distrattiva al quadricipite destro, e soprattutto Luca Toni per un'influenza che gli impedirà di prendere parte alla gara (nemmeno convocato). In attacco dovrebbe giocare Juanito Gomez, Iturbe e Cacia, quest'ultimo in ballottaggio con Martinho e Jankovic. A centrocampo non ci sarà Jorginho che da ieri è diventato ufficialmente un giocatore del Napoli. Al suo posto potrebbe giocare Donati.
AVVERSARI
Milan, Rami: "Dobbiamo intimidire gli avversari. Verona? Imperativo vincere"
17.01.2014 11:43 di Michele Zomer Twitter: @Mikzomer
Uno degli ultimi arrivati in casa Milan, Adil Rami, ha fatto il punto della situazione dopo la vittoria ottenuta in Coppa contro lo Spezia, in vista della gara interna contro Il Verona. Il difensore di origini marocchine è consapevole della grande esperienza maturata in italia da Clarence Seddorf, che - secondo il giocatore - sarà fondamentale per invertire il trend dei rossoneri: "Seedorf ha vinto di tutto e ha carattere e personalità impressionante. Conosce molto bene le dinamiche del calcio italiano e ci aiuterà tantissimo. Lui sa molto bene cosa deve fare. Mi dispiace quando vedo le squadre avversarie che arrivano a San Siro convinte di giocarsela alla pari con noi. Dobbiamo lottare sempre per vincere contro qualsiasi tipo di avversario e intimidirli".
Domenica sera sfida da non prendere sotto gamba. A Milano arriva la sorpresa Hellas: "Del Verona conosco Toni, forte fisicamente e di testa le prende tutte. Ma noi dobbiamo lottare per vincere domenica e vincere un po' di partite consecutive per cercare di risalire".
Milan - Verona, le probabili formazioni del posticipo della 20^ giornata di Serie A
16-01-2014 - Francesco Mancini
Il posticipo della prima giornata del girone di ritorno, all'andata s'impose il Verona.
Dopo gli ottavi di finale della Coppa Italia 2014, riprende il campionato della massima serie calcistica, con i due anticipi del sabato che vedranno impegnate le prime due della classe, la Roma con il Livorno, la Juventus con la Sampdoria, con tutte le altre partite che si giocheranno domenica 19 gennaio alle ore 15 ad eccezione del posticipo Milan - Hellas Verona, che si giocherà domenica sera alle ore 20 e 45.
La 20^ giornata di Serie A apre il girone di ritorno, all'andata tra Milan e Verona s'imposero gli scaligeri 2-1 grazie ad una doppietta del bomber ritrovato Luca Toni. Il mister dei veneti, Andrea Mandorli, si augura di poter ripete tale impresa anche in casa dei rossoneri, ma il Milan del nuovo allenatore Clarence Seedorf, in coppia con Tassotti, vuole vincere a tutti i costi per iniziare al meglio il nuovo cammino post Allegri.
Entrambe le squadre hanno chiuso il girone d'andata con due pesanti sconfitte, il Verona ha perso 3-0 tra le mura amiche del Bentegodi contro il Napoli, i rossoneri sono stati battuti dal Sassuolo 4-3, sconfitta che ha fatto la saltare la panchina di Allegri, quindi entrambe le squadre sono alla ricerca dell'immediato riscatto.
Ecco quali dovrebbero essere le prime scelte di Seedorf per la sua prima probabile formazione da allenatore del Milan: (4-4-2) Abbiati tra i pali; De Sciglio, Mexes, Zapata ed Emanuelson a comporre il pacchetto arretrato; Kakà, De Jong Montolivo e Cristante ( favorito su Poli) a centrocampo; il giapponese Honda è favorito su Robinho per affiancare Balotelli in attacco.
Dopo il K.O. interno con i partenopei, gli scaligeri vogliono subito invertire la rotta, ecco quali dovrebbero essere le scelte di Mandorlini per la probabile formazione dell'Hellas anti -. Milan: (4-3-3) Rafael tra i pali; Maietta, Cacciatore, Moras e Agostini in difesa; Halfredsson, Romulo e Jorginho sulla mediana; Luca Toni affiancato da Iturbe e Gomez in attacco.
PRIMO PIANO
Peschiera, Martinho e Jankovic in gol contro la Primavera
15.01.2014 19:25 di Michele Zomer Twitter: @Mikzomer
Test amichevole a sorpresa contro la Primavera questo pomeriggio per la squadra gialloblù sul campo di Peschiera. Nella sfida, durata 50 minuti (25 per tempo), hanno preso parte i seguenti calciatori: Nicolas; Rubin, Gonzalez, Marques, Albertazzi; Laner, Cirigliano, Donadel; Jankovic, Cacia, Martinho.
La sfida, terminata 2-0 in favore della squadra allenata da Mister Mandorlini, è stata decisa dalle reti di Martinho e Jankovic.
Chi non ha partecipato al test in famiglia ha lavorato in palestra, compresi gli infortunati Longo e Sala.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
19.01.2014
Seedorf applaude l'Hellas ma pensa solo ai tre punti
«Troviamo una bella squadra ma dobbiamo vendicare il ko dell'andata Giocheremo con il 4-2-3-1, voglio una squadra a trazione anteriore»
Del Verona si parla poco nel giorno di Clarence Seedorf. Microfoni e telecamere sono tutti per lui, stasera attorno alla sua panchina i fotografi non si conteranno. Il Milan si guarda dentro, pensa a ritrovare se stesso. Il Verona è un contorno, un avversario come un altro, uno di quelli che una volta sarebbe stato uno dei tanti sparring partner di tanti anni di successi. Adesso no, la musica è diversa. L'unico pensiero all'Hellas è racchiuso in poche parole: «Bella squadra. E poi il Verona ha un grande Toni. Avremo tante motivazioni per quello che è successo all'andata». Sete di vendetta, a Milanello nessuno ha dimenticato lo sgarbo della prima giornata di campionato, quando quello che pareva un semplice incidente di percorso era invece il primo di una lunga serie di campanelli d'allarme. Meglio toccare tutte le corde per avere risposte, la ristrutturazione rossonera passa anche dalle fondamenta. Seedorf, che all'Ajax chiamavano «Il Professore» già a 16 anni, ha tolto ogni coperta sul modulo. Chiaramente offensivo, per chi è cresciuto con Van Gaal e ha vinto quattro Champions con tre squadre diverse fra Ajax, Real Madrid e Milan non poteva che essere così. C'è da aspettarsi un Milan arrembante secondo logica, equilibrio al primo posto ma anche folate di talento a getto continuo. Senza voler per forza scomodare il calcio totale d'Olanda. Seedorf toglie il velo: «Giocheremo col 4-2-3-1, voglio sfruttare fino in fondo le caratteristiche dei giocatori d'attacco e sviluppare una manovra propositiva». Il Verona è avvertito, Seedorf vuole partire forte.
DNA ROSSONERO. Il Milan ha 10 punti meno del Verona, un'assurdità in teoria ma una grande verità per quel che ha detto il campo. Dopo cinque mesi di partite non c'è spazio per le bugie. La classifica? Conta e non conta, specie se davanti hai un marchio di tale portata. Seedorf lo conosce bene: «Il dna non si perde, magari ti può colpire qualche virus ma sta già arrivando l'antivirus. C'è stato un vuoto di valori al Milan, quando se ne sono andati i vecchi senatori. Voglio lavorare anche in questa direzione, per ricostruire certe basi che hanno sempre rappresentato la nostra forza. Voglio anche creare un rapporto particolare con i miei giocatori, devono avere voglia di lavorare e di uscire da questa particolare situazione. Ce la metteremo tutta per riuscirci». Seedorf ritrova Kakà, uno con cui il feeling è sempre stato molto forte: «È un giocatore straordinario, un riferimento autentico per la sua professionalità e la serietà che ha sempre dimostrato. Sono contento di poterlo allenare, così come voglio poter lavorare ad ampio raggio anche con la Primavera, con Pippo Inzaghi e Filippo Galli».
SILVIO E MARIO. Milan all'olandese? Presto per dirlo. Di sicuro certi principi saranno sacri, come il gusto della manovra e un senso tattico da sempre patrimonio di un popolo che ha generato grandi maestri di calcio. La testa di Seedorf ieri continuava a sfornare pensieri illuminanti: «Stiamo per cominciare un percorso nuovo, voglio creare una filosofia di gioco che mi auguro possa durare nel tempo». Nuovo ciclo, vecchi interpreti. Da Berlusconi a Galliani. Seedorf usa parole dolci: «Conoscete il mio rapporto col presidente, lui ha fatto tantissimo per il calcio. Sono molto felice di avere la sua fiducia così come quella che ha dimostrato nei miei confronti Galliani». Solo carezze anche per Mario Balotelli, persino tenero Seedorf: «È un ragazzo dolce, voglio aiutarlo a crescere. Sono qui anche per questo, conosco le sue qualità. Ho fiducia in lui, così come in questo Milan».
Alessandro De Pietro
19.01.2014
Il Verona a San Siro per sfidare il Diavolo e sfatare un tabù
Mandorlini dà il benvenuto a Seedorf e lancia un messaggio ai gialloblù «Il Milan ha una classifica bugiarda. Abbiamo rispetto ma non paura»
Paura del Diavolo? Nemmeno per idea. «Sempre grande rispetto ma andiamo a San Siro per giocarcela», ammette Andrea Mandorlini. Toccherà al Verona tenere a battesimo il nuovo Milan targato Clarende Seedorf. Il cambio in panchina ha portato stimoli nuovi in casa rossonera, dopo l'esonero di Allegri, e anche i numeri non fanno certo sorridere Maietta e compagni ma questo gruppo ha sfatato mille tabù e ci prova ancora una volta. Parte il girone di ritorno e si accendono i riflettori sull'Hellas che gioca in posticipo serale la sfida del Meazza. La prima volta senza Jorginho in mezzo al campo. «Ci mancherà - ammette Mandorlini - non solo per quello che ha fatto in campo, nonostante la giovane età è sempre stato un punto di riferimento anche nello spogliatoio». L'erede di «Giorgio» potrebbe essere proprio Ezequiel Cirigliano. Giovane, sudamericano e molto talentuoso ma il baby regista argentino è fermo da un po' di tempo dopo la frattura della mandibola e contro il Milan potrebbe giocare Massimo Donati davanti alla difesa. «Vede il gioco e ha tanta esperienza - spiega Mandorlini - lui ha già fatto quel ruolo in questo campionato e quando l'ho gettato nella mischia ha sempre fatto bene».
In terza posizione Marco Donadel, non è un regista nato ma potrebbe prendere in mano la bacchetta di direttore d'orchestra, con un po' di qualità in meno ma con tanta quantità in più. Solita difesa a quattro davanti a Rafael, in avanti toccherà a Cacia prendere il posto di Toni che è stato fermato dall'influenza. Sulle fasce Iturbe e Gomez anche se non si può escludere l'impiego di Martinho dal primo minuto per sfruttare la velocità del brasiliano. All'andata l'Hellas si impose due a uno al Bentegodi, nell'esordio in A, e quel successo portò grande entusiasmo nell'ambiente gialloblù. I gialloblù cercheranno di ripetersi anche al Meazza «Sicuramente l'arrivo di Seedorf - sottolinea Mandorlini - porterà entusiasmo nell'ambiente Milan, però, nonostante la stima e la curiosità che nutro verso l'olandese come allenatore, credo che non abbia la bacchetta magica. Dobbiamo approfittare delle debolezze del Milan per giocare una grande partita e mettere in difficoltà i rossoneri, che comunque rimangono favoriti perchè hanno dei calciatori di qualità. Noi dobbiamo avere pazienza, giocare una partita molto attenta a livello difensivo e cercare di fare quello che sappiamo, quello che ci ha portato a disputare un girone d'andata fantastico».
Concluso il girone d'andata al quinto posto, in coppia con l'Inter, il Verona cercherà di confermarsi anche nel ritorno cercando qualche risultato positivo con le grandi. «All'andata abbiamo sempre perso - sorride il tecnico gialloblù - magari le partite hanno avuto andamenti diversi alla fine, però, il risultato è quello che conta e noi abbiamo alzato bandiera bianca. La classifica riflette i valori delle squadre? Beh, i numeri vogliono pur dire qualcosa, se la Juventus ha vinto undici partite consecutive, vuol dire che ha qualcosa in più, merita di stare là in alto». I bianconeri di Conte volano verso il terzo scudetto consecutivo, il Milan è fermo a quota 22, lontano dall'Europa, vicino alle squadre che lottano per non cadere in B. «Non facciamoci trarre in inganno dalla classifica - conclude - non è veritiera perchè il Milan ha giocatori molto forti e può invertire la rotta. Dobbiamo affrontare questa partita con grande umiltà ma con l'atteggiamento positivo che ci ha regalato mille soddisfazioni».
Luca Mantovani
SERIE A
Verona, Iturbe: "Sognavo Kaka, ora ci gioco contro a San Siro"
19.01.2014 09.05 di Simone Bernabei
Juan Iturbe, attaccante del Verona in prestito dal Porto, ha parlato alla Gazzetta dello Sport prima della sfida di San Siro contro il Milan. Iturbe racconta dei suoi idoli adolescenziali, come Zanetti e Kaka, ma anche Messi e Ronaldinho. L'argentino il prossimo anno sembra destinato alla Roma, ma intanto pensa alla corsa europea del Verona e al Mondiale brasiliano, anche se scegliere fra le due non è semplice, uno po' come giocare nell'Argentina assieme a campioni come Messi, Aguero e via dicendo.
SERIE A
Matri, Manfredini, Seedorf e non solo: una giornata ricca di prime volte
19.01.2014 08.00 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
Il mercato di riparazione è animale in movimento. In campo una settimana con una maglia, quella dopo con l'altra. E' un divenire continuo, ma anche l'occasione per misurare volti dimenticati, altre rilanciati, talvolta nuovi, con una maglia diversa. La giornata ha proposto ieri Roma-Livorno, dove l'unico neo-innesto, Radja Nainggolan, ha giocato ancora, e bene, con la maglia della Roma. In Juventus-Sampdoria, invece, ieri non si sono viste novità, lo stesso dicasi per Udinese-Lazio e pure per Atalanta-Cagliari, dove l'unico nuovo Yohann Benalouane è fuori per squalifica. Ancora senza Jorginho, non sarà gara da volti nuovi pure Bologna-Napoli, dopo l'esordio in Tim Cup c'è spazio in A per Fabian Rinaudo col Catania mentre mancherà lo squalificato Francesco Lodi. Non è convocato Anderson, è vero, ma nella Fiorentina gli occhi saranno tutti su Alessandro Matri, puntero di serata mentre Antonio Rosati guarderà dalla panchina la gara del collega Neto. Chievo-Parma è sida tra undici ancora intatti ma destinati ad esser fortemente cambiati, Cabral torna ancora in campo con il Genoa contro l'Inter, dove l'unico nuovo, Ruben Botta, non sarà nell'undici di Mazzarri. Difesa inedita per il Sassuolo: ci sono Lorenzo Ariaudo e Thomas Manfredini, contro un Torino senza novità titolari ma con Panagiotis Tachtisdis in panchina. A proposito di prime, la grande attesa del Milan è Clarence Seedorf in panchina, visto che Keisuke Honda ha già giocato e Adil Rami andrà in panchina. Mentre nel Verona non c'è Jorginho. Che non è neanche nel Napoli. Perché gennaio è un animale che si muove, in continua trasformazione...
SERIE A
LIVE TMW - Milan, Seedorf: "Qui per un senso di dovere nei confronti della società"
18.01.2014 13.38 di Luca Bargellini Twitter: @barge82 articolo letto 7989 volte
Queste le parole in conferenza stampa del nuovo tecnico del Milan Clarence Seedorf alla viglia dell'impegno di campionato contro l'Hellas Verona in quel di San Siro: "Prima di tutto voglio ringraziare tutti per l'accoglienza. Sono tornato a casa con tanta voglia di lavorare e di trasmettere entusiasmo per fare al meglio questo lavoro. Il nostro è un ambiente privilegiato e questo è quello che ho detto anche alla squadra. Serve entusiasmo, allegria, gioia per allenarsi e giocare a calcio".
Pensare positivo? "I momento difficili vanno analizzati, pensando già a come risolverli e superarli. Senza mai perdere di vista le proprie capacità. La squadra finora non ha espresso in numeri il proprio valore, ma può succedere. Non ci sono dubbi però per me, la situazione tornerà quella di una volta. Ci vuole lavoro, con entusiasmo, ottimismo e la volontà di giocare e far divertire la gente".
Quale obiettivo sul piano del gioco e della classifica? "In queste situazioni la classifica bisogna guardarla poco. L'obiettivo è ritrovare lo spirito giusto. La situazione è delicata, ma il gruppo è compatto. Questa è un'ottima base per partire. L'aspetto psicologico è fondamentale. Ci vorrà tempo e supporto da parte dei tifosi, che sono e saranno sempre il nostro dodicesimo uomo".
Come sto vivendo la prima vigilia da allenatore? "Mi sento bene e per questo devo ringraziare l'ambiente del Milan. Dopo dieci anni il ritorno è stato bello, vedendo negli occhi delle persone che ho ritrovato una gioia che mi ha dato una carica ulteriore. Detto questo sono tranquillo, perché le cose serie sono altre. Chi non mi conosce imparerà a farlo grazie anche al mio staff guidato da Mauro Tassotti, una persona importantissima e che stimo tantissimo".
Emozionato? "E' normale. Io vivo sempre molto intensamente tutte le mie esperienze di vita. Sono felice che possa vivere questa avventura a casa mia nel Milan".
Quanto può essere utile aver chiuso la carriera da calciatore pochi giorni fa? "Devo dimostrare ancora tutto, saranno i risultati che dovranno dire se sarò in grado di superare questa sfida. Siedo in una panchina importante, quella del Milan. Io mi sento pronto. E' una sfida ma a me le sfide piacciono".
Qual è la mia idea di gioco per il Milan? "Ho sempre detto che quello che conta è il gruppo, i giocatori. Ogni allenatore cerca di lavorare su un sistema di gioco che si adatti alle qualità della rosa. Finora la squadra ha lavorato sul 4-3-3, ma io giocherò sul 4-2-3-1 perché mi sembra la scelta migliore per sfruttare le qualità offensive della squadra. Le migliori partite fatte dal Milan nel recente passato sono arrivate quando abbiamo aggredito gli avversari. Detto questo servirà del tempo, oggi è così domani potrà cambiare. La filosofia del gioco la svilupperemo con il passare dei giorni".
Chi è il Seedorf allenatore? "Il ruolo è solo un'etichetta, per il resto siamo tutti persone normale. Sono felice di rivedere anche tanti giornalisti con i quali ho vissuto esperienze lunghe dieci anni. Addirittura qualcuno fin dai tempi della Sampdoria".
L'importanza di Balotelli? "Mario è un ragazzo molto dolce di cui conosciamo tutti le qualità. Sono qui per aiutarlo a crescere. Sono fiducioso".
Le vicende societarie di questi mesi? "Credo che sia un argomento da affrontare al momento della presentazione ufficiale".
L'importanza della volontà del presidente Berlusconi per il mio ritorno al Milan? "Credo che queste siano domande da riservare alla presentazione. Oggi vorrei parlare solo della gara di domani. Non posso però nascondere il rapporto e l'affetto che ho per il presidente Berlusconi, una persona che ha fatto tantissimo per il calcio italiano e mondiale. Sono onorato della sua fiducia così come quella del dottor Galliani".
I problemi in fase difensiva? "L'attenzione e la concentrazione si possono allenare, ma quello che mi interessa non è il passato, il 2013, ma il 2014. Guardando avanti, imparando da quello che è stato, possiamo crescere e superare i momenti difficili. Cercheremo di guardare sempre al bicchiere mezzo pieno".
Pronto nonostante l'improvvisa chiamata del Milan? "Da sempre mi sto preparando per il dopo della mia carriera calcistica. Perché non c'è solo il calcio, non ho mai voluto una vita depressa senza calcio. Questo mi ha permesso di avere una libertà di pensiero che mi ha aiutato ad affrontare ogni esperienza. Con il Milan c'era anche un senso del dovere per quello che mi ha dato negli anni".
PROBABILI FORMAZIONI
Le probabili formazioni di Milan-Hellas - Seedorf pensa al 4-2-3-1. Jorginho via
18.01.2014 07.50 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
La prima gara del girone di ritorno coincide proprio con l'esordio in panchina di Clarence Seedorf, nuovo tecnico del Milan che ha preso il posto di Massimiliano Allegri. I rossoneri affrontano l'Hellas Verona, vera sorpresa di questo avvio di stagione. Il club veneto occupa infatti la sesta posizione con 32 punti, il Milan l'undicesima con 22 punti. Il match d'andata terminò con la doppietta di Toni e il gol di Poli, i rossoneri infatti esordirono nell'attuale campionato con una sconfitta al Bentegodi. L'ultimo precedente che non riguarda questo campionato risale al 2001/02 quando la squadra lombarda si impose per 2-1 in casa dell'Hellas. Entrambe le squadre sono reduci da una sconfitta nel turno precedente. Il Verona contro il Napoli e il Milan in casa del Sassuolo. Gli ex della gara sono Massimo Donati e Michelangelo Albertazzi, entrambi nati nel settore giovanile del Milan.
COME ARRIVA IL MILAN - La formazione potrebbe subire cambiamenti in base alle nuove decisioni di Seedorf. L'olandese starebbe pensando al 4-2-3-1 e ha un dubbio per reparto, a cominciare dalla difesa. Ci sono cinque centrali per due posti. Zapata e Bonera sono leggermente in vantaggio su Mexes, Rami e Silvestre. A centrocampo con la squalifica di Muntari dovrebbero giocare Montolivo e De Jong. In avanti Honda potrebbe fare il suo esordio dal primo minuto accanto a Kakà e Robinho, con Balotelli unica punta. Brutta tegola per Pazzini che deve nuovamente rientrare ai box per una lesione muscolare.
COME ARRIVA L'HELLAS VERONA - Poche le problematiche per mister Mandorlini. Mancherà solo Sala per una lesione distrattiva al quadricipite destro, in ripresa invece Longo e Rubin mentre Mihaylov è recuperato dall'influenza. In attacco dovrebbe giocare Toni in coppia con Juanito Gomez (in ballottaggio con Martinho e Jankovic) e Iturbe, per il resto formazione tipo tranne per la posizione di Jorginho, ormai del Napoli, che sarà occupata da Donati.
ALTRE NOTIZIE
Milan, Birsa: "Honda si è inserito velocemente"
17.01.2014 15.34 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
A due giorni dalla sfida contro il Verona, Valter Birsa, che è rientrato contro lo Spezia dopo l'infortunio muscolare, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Milan Channel: "Sto bene adesso, sono rientrato in gruppo da poco, quindi gli allenamenti sono stati un po' duri, ma mi sento bene fisicamente. Per noi ora tutte le partite sono difficili visto la nostra situazione, dobbiamo vincere per forza e risalire posizioni in classifica, tornando anche a giocare bene. Seedorf? Sta mettendo le sue idee nelle nostre teste, dobbiamo far sì che tutto questo succede in fretta. Honda? Le partite che ha fatto è sempre stato al centro del gioco, si è inserito velocemente. Speriamo che con il tempo possa fare ancora meglio. La concorrenza? Il Milan è un grande club, è normale che ci sia, quindi non mi preoccupa".
PROBABILI FORMAZIONI
Le probabili formazioni di Milan-Hellas - Seedorf pensa a Honda dall'inizio
17.01.2014 07.50 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
La prima gara del girone di ritorno coincide proprio con l'esordio in panchina di Clarence Seedorf, nuovo tecnico del Milan che ha preso il posto di Massimiliano Allegri. I rossoneri affrontano l'Hellas Verona, vera sorpresa di questo avvio di stagione. Il club veneto occupa infatti la sesta posizione con 32 punti, il Milan l'undicesima con 22 punti. Il match d'andata terminò con la doppietta di Toni e il gol di Poli, i rossoneri infatti esordirono nell'attuale campionato con una sconfitta al Bentegodi. L'ultimo precedente che non riguarda questo campionato risale al 2001/02 quando la squadra lombarda si impose per 2-1 in casa dell'Hellas. Entrambe le squadre sono reduci da una sconfitta nel turno precedente. Il Verona contro il Napoli e il Milan in casa del Sassuolo. Gli ex della gara sono Massimo Donati e Michelangelo Albertazzi, entrambi nati nel settore giovanile del Milan.
COME ARRIVA IL MILAN - La formazione potrebbe subire cambiamenti in base alle nuove decisioni di Seedorf. L'olandese ha un dubbio per reparto, a cominciare dalla difesa. Ci sono cinque centrali per due posti. Zapata e Bonera sono leggermente in vantaggio su Mexes, Rami e Silvestre. A centrocampo con la squalifica di Muntari dovrebbero giocare Cristante, Montolivo e De Jong, con Poli e Nocerino a contendere una maglia al classe 1995.In avanti Honda potrebbe fare il suo esordio dal primo minuto accanto a Kakà, con Balotelli unica punta.
COME ARRIVA L'HELLAS VERONA - Poche le problematiche per mister Mandorlini. Mancherà solo Sala per una lesione distrattiva al quadricipite destro, in ripresa invece Longo e Rubin mentre Mihaylov è recuperato dall'influenza. In attacco dovrebbe giocare Toni in coppia con Juanito Gomez (in ballottaggio con Martinho e Jankovic) e Iturbe, per il resto formazione tipo.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
18.01.2014
Seedorf punta su tre fantasisti ma perde Pazzo
Una lesione muscolare alla coscia per l'attaccante L'allenatore prova il 4-2-3-1 ma ha solo Balotelli in avanti. Capello lo promuove: «Può dare tanto»
MILANO
Mentre Juventus e Roma anticipano ad oggi la sfida a distanza per la supremazia nel campionato - con i bianconeri che ospitano la Sampdoria ed i giallorossi che fanno altrettanto con il Livorno - Clarence Seedorf prepara il suo esordio sulla panchina del Milan Ed è già alle prese con i primi problemi. Non tanto il fatto che non avrà a fianco Silvio Berlusconi oggi nella sua prima conferenza stampa da tecnico: causa impegni politici del presidente del Milan, infatti, la presentazione ufficiale slitta a data da definire. Quanto per il fatto che al suo primo allenamento ha assistito all'infortunio di non poco conto del rirtrovato Giampaolo Pazzini. Il quale, dopo la doppietta con la quale ha liquidato lo Spezia in Coppa Italia, haa bbandonato il lavoro ieri mattina per quella che si è poi rivelata una lesione all'adduttore della coscia destra. Tra 8-10 giorni verranno effettuate altre indagini strumentali per meglio quantificare la prognosi, che non sarà comunque inferiore alle quattro settimane.
L'infortunio di Pazzini è l'ultima eredità ricevuta da Seedorf, che intanto ha confidato impressioni e progetti a Fabio Capello, diventato allenatore con un'intuizione simile a quella imposta nei giorni scorsi da Berlusconi. E fu proprio Capello nel 1996 a volere l'olandese nella sua unica stagione a Madrid (dove hanno vinto una Liga. «Finalmente non te ne vai a casa tranquillo dopo l'allenamento, ora devi restare nel centro sportivo a lavorare», ha detto sorridendo «Don Fabio» all'ex centrocampista dopo aver accettato l'invito dell'amico-allievo ad assistere alla sua prima vera seduta di allenamento. «Clarence ha sempre dimostrato personalità e quella non si perde mai. È un ex calciatore che può dare tanto a questa squadra».
Intanto dal Comitato esecutivo del settore tecnico della FederCalcio è arrivata la deroga: quindi da domani sera Seedorf andrà in panchina con la qualifica di primo allenatore, con al fianco Mauro Tassotti nel ruolo di vice. In campo la prima novità evidente dovrebbe essere il modulo, visto che la prima prova tattica andata in scena a Milanello fa pensare che l'olandese proverà a dare una scossa al Milan con il 4-2-3-1. Il tentativo è quello di valorizzare Montolivo davanti alla difesa e coprire i difetti della retroguardia con il potenziale offensivo dei vari Robinho, Kakà, Balotelli ed Honda.
Il primo problema per Seedorf è che, tolto Balotelli - che tra l'altro è diffidato -, l'unico centravanti a disposizione adesso è il giovane Petagna. Appena ceduto in prestito Matri, mercoledì all'esordio stagionale da titolare Pazzini si è procurato una lesione di un muscolo adduttore profondo della gamba destra. Fra una decina di giorni altri esami chiariranno la prognosi, che preoccupa non poco perchè il 19 febbraio c'è l'andata degli ottavi di Champions con l'Atletico Madrid.
18.01.2014
«Vi spiego come si segna al Milan...»
Ferrari suona la carica «Una squadra molto forte in centrocampo e attacco ma vulnerabile in difesa»
Nei giorni in cui la Ferrari sta decidendo il nome scelto dai tifosi via internet della nuova monoposto che dovrebbe portare Alonso o Raikkonen finalmente al successo, forse Luca Toni guarderà insieme ai suoi compagni un filmato di una piccola Ferrari, che fino all'anno scorso era servita a trasportare l'Hellas dalle strade sterrate della serie C e le statali della cadetteria fino all'autostrada della serie A. Una Ferrari in carne e ossa, targata semplicemente «NICO» nemmeno fosse un'auto dei tanti eroi anglosassoni dello schermo degli anni Sessanta e Settanta: Simon Templar, il Lord Brett Sinclair di «Attenti a quei Due» e l'immortale James Bond.
La sua carozzeria, magari un po' ammaccata, ha brillato nella serata da incorniciare dell'ambizioso Spezia. Peccato che Nicola Ferrari, di professione bomber e tifoso del Verona, abbia segnato a risultato acquisito per il Milan. «Infatti - ammette al telefono - la mia gioia è stata contenuta. I rossoneri hanno qualche problema è innegabile, però restano fortissimi soprattutto da metacampo in su. Mi auguro che il Verona domenica sappia approfittarne, in difesa sono vulnerabili, ma credetemi non sarà ugualmente facile, perchè ieri alcuni titolari hanno riposato e poi forse il Milan non ha spinto al massimo».
Ferrari è ancora legatissimo ancora al Verona. Lui è stato l'attaccante della rinascita gialloblù, lo specchio di quel Verona. Smarrito con il Principe Giannini in panchina e vincente con l'arrivo di Andrea Mandorlini fino alla promozione in Serie A. Il buon Nico ha superato tutto, dall'infamia del calcio scommesse al breve momento di appannamento del Verona e di Cacia della passata stagione. Insomma un cuore gialloblù che batte forte più che mai. «A San Siro oltre ai miei familiari presenti con altri settemila spezzini, i primi a farmi i complimenti siete stati voi dell'Arena, i tifosi e i miei amici di Verona, Impossibile dimenticarvi e domenica sera farò un tifo sfegato per il mister ed i miei ex compagni». Nicola Ferrari ci chiede di Jorginho, quest'ultimo non ha certo paura di volare, sorride l'ex gialloblù. «Lui ed altri mi prendevano in giro per al mia nota avversione all'aereo - ricorda Ferrari -, però da quanto leggo adesso sarà lui a non dover avere timore di andare in una grande. Mi dispiace, se questo avverrà, per i tifosi del Verona, ma sono contento per Giorgio. È un ragazzo forte e bravo che merita ogni soddisfazion»”. A proposito di marchi celebri, Ferrari si butta sull'Honda. «Buon giocatore - taglia corto - ma Hallfredsson è più forte». Più cuore gialloblù di così...
Gianluca Tavellin
18.01.2014
Turone replica a Mascetti E Gullit acciuffa Pacione
L'anno dello scudetto finì 0-0 con Garella strepitoso protagonista. Altri episodi da ricordare: la cavalcata di Weah, la tripletta di Prati, la quasi beffa di Calloni
Un tabù da sfatare. Il romanzo della lunga sfida tra il Verona e il Diavolo racconta proprio questa storia. L'Hellas a San Siro contro il Milan non ha mai vinto. Niente da fare. Ciccio Mascetti aveva regalato una grande illusione nella stagione '77-'78, ma ci pensò Turone a pochi minuti dal termine a togliere la soddisfazione ai gialloblù. Dunque, la storia di Milan-Verona in serie A è fatta di tredici vittorie per i rossoneri e nove pareggi.
GRINGO D'ONORE. La prima in assoluto in serie A si disputa il 4 maggio 1958. Il Verona è alla sua prima stagione nella massima serie. Il campionato volge al termine. I rossoneri s'impongono 2-0 con le reti di Fontana e Cucchiaroni. La sfida si ripropone dieci anni dopo. Il verdetto, purtroppo, è sempre lo stesso. Il Milan stavolta dilaga e vince 3-0 grazie ad una tripletta di Prati. Avanti. L'anno dopo è ancora sconfitta: 0-2 questa volta. Prati c'ha preso gusto e timbra il cartellino. Completa la festa dei rossoneri Sormani.
Al quarto tentativo arriva finalmente un sorriso per il Verona. Merito del Gringo Clerici che impatta la rete di Combin. È il 13 dicembre del '70 e finalmente il Verona torna da Milano con un risultato positivo. Voluto, sudato, meritato. Da lì in poi solo una sfilza di sconfitte. Ben quattro. Il Milan vede Hellas e vince. Fino alla stagione '76-'77 quando s'infila un altro pari a reti inviolate.
ILLUSIONE CICCIO. Prima dell'era dell'Osvaldo ci prova Ciccio Mascetti a regalare la vittoria al Verona. Quasi ci riesce anche. Non fosse per Turone che risponde a tre minuti dalla fine della gara al fuoriclasse gialloblù. Stagione '77-'78, finisce 1-1. Ma il tabù resiste. L'anno dopo il Milan vince 2-1 (gol di Calloni che ammutolisce San Siro) e nella stagione '83-'84, la prima in A con Bagnoli in panca esagera pure. Quattro a due il risultato finale con Flipper Damiani e Luther Blisset letteralmente scatenati. L'anno dello scudetto va meglio. Finisce 0-0, Claudio Garella s'inventa qualche prodezza delle sue.
Non cambia la musica con lo scudetto cucito sul petto. È ancora pari. Sofferto anche. L'autorete di Fontolan viene cancellata da un'esecuzione perfetta dal dischetto di Nanu Galderisi. Triste storia: a Milano si soffre e non si passa. Il Milan infila una vittoria di misura e il Verona strappa nel campionato '87-'88 un pareggio senza reti.
PACIO E RUUD. Spettacolare il botta e risposta l'anno successivo. Marco Pacione gela San Siro, il Milan si aggrappa a Ruud Gullit. Il Tulipano non sbaglia e gonfia la rete veronese. Esce ancora il segno 'ics'. Arriva poi l'anno della triste retrocessione in B. Campionato '89-'90, come magra consolazione il Verona strappa ai rossoneri un pari a Milano (0-0) ed una vittoria quasi epica al Bentegodi. In campo le due squadre si ritroveranno nel torneo '91-'92. Il Milan esagera con i suoi pezzi da novanta e va a segno a raffica. Nel 4-0 finale trovano sfogo Van Basten, Gullit e un doppio Ancelotti.
UN UOMO IN FUGA. Si arriva alla stagione '96-'97, e alla cavalcata senza fine di George Weah. Il Verona passa in vantaggio con De Vitis, ma poi viene travolto sotto i colpi di Simone (doppietta), Baggio e Weah. Il liberiano si rende protagonista di una cavalcata 'coast to coast' palla al piede. Salta avversari come birilli e mette la palla in rete. Gol superbo.
Il Verona si rifà con gli interessi nella stagione '99-2000. Finisce 3-3 con recupero negli istanti finali. Albertini e Sheva portano avanti il Milan. Apolloni e Laursen recuperano. Segna ancora Sheva ma al quarto di recupero Cammarata infila di testa la palla del pari. Rimangono due sfide. La penultima vede il Milan vincere 1-0. L'ultima è datata 23 dicembre 2001. I rossoneri superano 2-1 il Verona. La scansione: Ambrosini, Paolo Cannavaro e all'ultimo respiro Contra. Oltre al tabù, la beffa.
Simone Antolini
17.01.2014
Pavanel brinda con la sua Primavera
«Soddisfatto dei risultati ma soprattutto del gioco La nostra partita più bella? Dobbiamo ancora giocarla»
Cinque vittorie, quattro pareggi e tre sconfitte, venti reti all'attivo e tredici al passivo. Quinto posto in classifica con 19 punti in coabitazione con il Brescia, ma sempre in lotta per la qualificazione. Queste in sintesi le cifre che formano il ruolino di marcia della Primavera del Verona alla pausa natalizia e quando manca ancora una gara - in casa con il Lanciano - alla conclusione dell'andata. Un risultato senz' altro positivo per la squadra guidata da Massimo Pavanel, visto anche il rinnovamento dell'organico.
Soddisfatto mister dei risultati conseguiti?
«Molto, perché abbiamo fatto qualcosa di eccezionale per quelle che erano le premesse all'inizio del campionato»
Soddisfatto anche del gioco? «Ancora di più. Sotto questo profilo infatti penso che abbiamo fatto meglio dei risultati perché ci siamo espressi sempre su buoni livelli giocandosela alla pari con tutti. Anche contro avversari di rango e sulla breccia da sempre. L'unica partita un po' sotto tono, è stata quella del derby stracittadino, ma avevamo anche dei validi motivi per non potersi esprimere al meglio».
Pensava che prima della sosta avrebbe raggiunto quota 19?
«No, ma ci speravo molto; soprattutto dopo aver visto, all'inizio di stagione, alcune amichevoli e l'impegno del gruppo».
La partita più bella?
«Quella che dobbiamo ancora giocare. Abbiamo disputato parecchi incontri importanti e di un certo interesse sia sotto il profilo tattico sia sul piano della qualità, ma credo che la gara migliore sia stata quella disputata in trasferta contro la Ternana. Una partita perfetta, giocata con intensità, buone manovre e con la giusta mentalità».
E la peggiore?
«Il primo tempo col Pescara in casa, e a tratti la partita con il Chievo».
Crede nella qualificazione?
«È ovvio che ci credo, ci mancherebbe altro. E raggiungerla sarebbe davvero un premio straordinario per tutti».
Mister qualcosa che avrebbe potuto fare e non ha fatto?
«Si può sempre migliorare. Di sicuro quello che ho fatto, seppur con i miei limiti, ho sempre cercato di farlo dando il meglio di me stesso con tanto impegno e grande passione».
Cosa vorrebbe cancellare della prima parte del campionato?
«Non cancellerei nulla, perché tutto serve per maturare e migliorare. Anche eventuali errori, infatti, sono utili per fare esperienza».
Cosa si augura per il 2014?
«Prima di tutto di far crescere i ragazzi, poi, di conquistare la qualificazione, e di fare bella figura al Viareggio. Senza dimenticare però che nel calcio "il tutto e subito" non esiste».
Franco Lerin
17.01.2014
Il cuore di Lulù «Vado in Curva e amo il Verona»
Bergamaschi racconta le sue trasferte con i gialloblù «Che brividi a Busto Arsizio, avevamo un piede in C2 La gioia di Salerno ha cancellato la rabbia di Pescara»
Un tifoso speciale per i ragazzi di Mandorlini. «Domenica sera non mancherò, sarò in curva con i ragazzi del I° febbraio». Franco Bergamaschi, detto Lulù per le sue movenze leggere e aggraziate in campo, non ha mai smesso di amare il Verona. Prima in campo, adesso sugli spalti. Bergamaschi, oggi sessantaduenne, è il vice di Massimo Pavanel alla Primavera dell'Hellas. Ha giocato nel Verona negli Anni Settanta per quattro stagioni prima dal '70 al '73 e poi nel camponato '79-'80. Ed è rimbalzato agli onori della cronaca grazie alla «mitica» gara del 20 maggio '73 - quando i gialloblù sconfissero cinque a tre il Milan togliendo di fatto al Diavolo uno scudetto già vinto -, disputando una partita straordinaria, che l'anno successivo gli valse proprio la chiamata del club rossonero. Domenica sera Franco sarà doppio ex. Più semplicemente lui si definisce «un grande amante del Verona. Un tifoso che non molla mai e vuole esserci sempre. E quando il Verona è retrocesso più di dieci anni fa in B ho iniziato a seguirlo ancora di più».
In tutta Italia. Sempre con gli stessi amici. «Andremo in pulmino. Penso si partirà intorno alle 16. Porto una sciarpa e metto una felpa dell'Hellas. Perché quando si tifa bisogna avere addosso il gialloblù. Io, comunque, non tifo mai contro. Ma sostengo i miei giocatori. Non sono per le offese, visto che la mia precedente vita da calciatore mi ha insegnato cosa vuol dire andare in campo e vivere tutto quello che ti sta attorno».
Tifoso vero Lulù. «C'ero a Busto Arsizio, il giorno dello spareggio con la Pro Patria. Penso che quella sia stata forse l'emozione più forte da tifoso. Perché il Verona era ad un passo dalla C2». E chissà che cosa sarebbe successo poi. Franco colleziona emozioni da tifoso vero. «C'ero a Salerno, il giorno del ritorno in B. C'ero pure a Sorrento. E purtroppo c'ero anche a Pescara quando il Verona ha perso la via per la promozione». Non è finita. «Ci sono due trasferte particolarmente esaltanti degli ultimi due anni: la vittoria 4-1 di Torino e il successo di quest'anno contro il Bologna, sempre per 4-1». Il presente gli ha regalato «un Romulo straordinario. Si parla tanto degli altri, ma lui è una forza della natura, un giocatore di grande valore». Jorginho è in partenza «un nostro ragazzo, cresciuto tra noi, sembra proprio di essere arrivati ai titoli di coda». E Iturbe? «Deve solo maturare ed essere costante. Per il resto si è già detto tutto sul suo conto».
Il Verona? «È andato oltre ogni più rosea aspettativa. E avete visto che Toni? Sorprendente. Quando è arrivato in estate penso in pochi avrebbero pensato a prestazioni di questo livello».
Dunque, domenica sera all'entrata in campo di Milan ed Hellas ci sarà anche Bergamaschi sugli spalti di San Siro. Lui, onda nel mare gialloblù. Tra le novità, il debutto di Clarence Seedorf sulla panchina rossonera. «Ha vinto tanto, ha vinto tutto. Ha smesso di giocare due giorni fa. Sa il fatto suo». Franco sarà lontano dal campo che lo ha visto protagonista sia con la maglia dell'Hellas che al Milan. In rossonero dicono che avrebbe potuto dare qualcosa in più. Ma c'era Rivera nel suo ruolo. «Mi hanno messo a fare l'ala, avevo il sette. Mi sono adattato. In mezzo c'erano Benetti e Rivera».
E il rapporto con l'Abatino com'era? «Lui? Un fuoriclasse, un ambizioso. Buono e influente. Io? Forse ho sbagliato ad accettare il trasferimento in B al Genoa quando mi è stato proposto. Avrei dovuto puntare i piedi, avrei dovuto farmi sentire. A volte serve alzare la voce per evitare di farsi calpestare».
Comunque sia «mi sono messo in mostra anche al Milan. Giocando tutte le partite di Coppa Coppe e collezionando metà delle presenze in campionato. Ho segnato anche al Verona. Ma da Verona non me ne sono certo andato facendo salti di gioia. Amo Verona. Il Milan mi offriva però una opportunità importante dal punto di vista professionale».
Ricorda i campioni con i quali ha giocato. «Rivera, certo, ma anche Zigo. E Domenghini a Foggia, anche se a fine carriera. Ma Ciccio Mascetti era davvero straordinario. Un grandissimo giocatore».
Oggi chi assomiglia a Bergamaschi? «Ce n'era uno che mi piaceva e che ha smesso da poco: Perrotta». E prima di chiudere: Bergamaschi, ma lei l'ha presa il Milan per quella grande prestazione del 5-3? «Non penso. Giocavo bene da tre anni. Quel giorno siamo stati grandi. Cross di Zigo dalla destra, testa di Sirena. Gol. E per il Milan è calato il sipario».
Simone Antolini
16.01.2014
Jorginho sempre più vicino al Napoli
VERONA. Jorginho sempre più vicino al Napoli. Si va verso l'accordo fra le due società. L'Hellas avrebbe ottenuto quel che voleva, cedendo per una cifra attorno ai cinque milioni di euro il centrocampista con la formula della comproprietà ed un riscatto dell'altro cinquanta per cento del cartellino da valutare a fine stagione. L'accordo potrebbe essere formalizzato nella giornata di domani.
(a.d.p.)
16.01.2014
Jorginho fa la valigia, il Napoli lo aspetta
Il brasiliano subito in azzurro per 5 milioni e mezzo della metà. Benitez lo vuole immediatamente: ci sono ancora dettagli, la firma potrebbe arrivare oggi
Jorginho a Napoli subito, senza staccarsi del tutto da Verona. Il tavolo della trattativa è sempre aperto, il filone preciso. L'Hellas ragiona, riflette, lavora. Sean Sogliano ieri ha trascorso la mattinata in sede, nel primo pomeriggio è partito per Milano. Il Napoli vuole stringere i tempi. Sul tavolo in questo momento c'è la cessione di Jorginho in comproprietà, formula che permetterebbe al Verona di conservare un certo potere anche in termini di riscatto al momento di cedere l'altro cinquanta per cento del cartellino a giugno, soprattutto se Jorginho si confermerà ad alti livelli. Senza dimenticare la variabile azzurra. Jorginho non è per adesso convocabile in Nazionale perché solo a giugno concluderà il quinto anno da professionista, condizione necessaria per liberarsi da ogni catena burocratica legata al suo status di italo-brasiliano. Una via d'uscita comunque c'è, se proprio Cesare Prandelli volesse portare Jorginho ai Mondiali del Brasile potrebbe la Federazione far pressione sulla Fifa perché conceda una deroga speciale. Solo un'ipotesi per ora, fra qualche mese chissà. E' chiaro che un Jorginho azzurro varrebbe decisamente molto di più.
Attenzione però, non c'è solo il Napoli su di lui. La Fiorentina non ha mai nascosto il gradimento per Giorgio, perfetto interprete del calcio palla a terra che vuole la Viola. Lo stesso discorso vale per il Liverpool, britannica anomala nel modo di giocare basato sul fraseggio spinto. E poi ci sono i club russi, quelli che in un attimo possono alzare il tiro a livelli inavvicinabili per le big di casa nostra. Il Napoli però è in dirittura d'arrivo.
JUVE, MIRAGGIO-ITURBE. Radiomercato nelle ultime ore ha raccolto materiale in abbondanza che riguarda Juan Manuel Iturbe. Compresa un'entrata in scena della Juventus, con Beppe Marotta in prima fila nella corsa all'argentino. La verità è un'altra, sotto forma della classica e comunissima azione di disturbo di chi sa che un'altra big ha già da tempo messo gli occhi sul ragazzo. La Roma è nettamente avanti a tutti, la Juve ha solo cercato di mettere il bastone fra le ruote. Il feeling fra Verona e Roma prosegue lineare, anche se non è questo il momento per accelerare la trattativa. Iturbe è molto tranquillo, avendo giocato già con Porto e Verona non può muoversi prima di giugno per regolamento. Quest'estate sarà un'altra storia. E la Roma ha già da tempo mosso le pedine giuste.
GRANA BULGARA. Nikolay Mihaylov ha chiesto di essere ceduto. Il portiere della nazionale bulgara vuole andarsene, dopo aver capito che per lui di spazio non ce ne sarà molto. Il Verona l'aveva preso non conoscendo ancora quale sarebbe stato il rendimento di Rafael ad un livello più alto della Serie B, a cui sulla carta era più abituato uno come Mihaylov reduce già da una certa esperienza internazionale e persino da gare di Champions, giocate con gli olandesi del Twente. È bastato poco però al Verona per capire che Rafael sarebbe stato un'ottima soluzione anche in Serie A. Il Verona gli ha dato fiducia, gli ha prolungato il contratto fino al 2016 ed ora ha in casa uno dei migliori del campionato. Anche Mihaylov l'ha capito.
LONGO A META'. Samuele Longo dovrebbe andarsene. Lo rivogliono nella Liga spagnola, dopo le 18 presenze e i tre gol con la maglia dell'Espanyol della passata stagione. Il ragazzo dell'Inter andrà molto probabilmente al Levante, con cui il Verona ha ottimi rapporti. L'Hellas sa che il ragazzo ha talento da vendere, ma le ragioni del campo ed un Toni a questi livelli hanno chiuso ogni porta a Longo. Si è visto poco Longo, ma l'Hellas non vuole rinunciare ad un prospetto di questa levatura. Anzi, Sogliano cercherà di fare un passo in più, di bussare cioè all'Inter ed accaparrarsi la metà del cartellino, come è stato per Bianchetti. Non sarà facile, ma Sogliano ci sta provando.
Alessandro De Pietro
16.01.2014
«Jorginho parte? Eccomi qua, sono pronto»
Non serviranno troppe parole per gettarlo nella mischia. Ezequiel Cirigliano ha la scorza dura. Infilarsi la maglia del River Plate a vent'anni d'altronde è la miglior palestra per chi vuole maturare in fretta. Faccia decisa e sguardo intenso. Il giovane Eqequiel sta per raccogliere un'eredità pesante.
Cirigliano, è pronto a prendere il posto di Jorginho?
«Sono pronto, aspetto la mia occasione. Mi sono allenato duramente in questi mesi, anche se ho avuto qualche problema di troppo. Adesso sto bene. Tutto è passato dopo l'operazione allo zigomo. Ci sono».
Sta dicendo che Jorginho se ne andrà di sicuro?
«Non leggo molto i giornali. Non so se Jorginho rimarrà o se ne andrà. So solo che lui è un grande giocatore e sta facendo il bene del Verona».
Cirigliano quanto si sente diverso da Jorginho?
«Le caratteristiche sono diverse, questo è chiaro. Al di là di questo però mi piacerebbe comportarmi come lui e svolgere quel ruolo così come desidera il mister».
Gli infortuni l'hanno frenata parecchio...
«L'impegno non è mai mancato, qualcosa ho perso ma questa è solo la prima parte della stagione. Il campionato non è finito».
Sotto quale aspetto crede di essere migliorato in questi mesi in Italia?
«La Serie A è un calcio diverso rispetto a quello argentino. Più veloce e più tattico. Sto cercando di adeguarmi. Sapevo che avrei trovato un modo di giocare differente ed un campionato con ottimi giocatori»
Si vede all'Hellas anche nei prossimi anni?
«Mi piacerebbe rimanere. Sto cercando di imparare il più possibile da tutti, la città mi piace e sento molto l'affetto del pubblico».
Sorpreso di aver chiuso l'andata a 32 punti?
«La verità? Ho capito subito, fin dai primi giorni, che ero arrivato in un club importante, con una squadra forte. Ho molta fiducia nei miei compagni. Avrei solo voluto giocare un po' di più».
Il Verona resterà fino alla fine così in alto in classifica?
«Sì, possiamo mantenere questo livello di calcio. C'è grande unità nello spogliatoio ed il gruppo ha qualità. Io ci credo».
15.01.2014
Quando Mutu doveva finire alla Juventus...
Jorginho come Mutu? La domanda sorge spontanea visto che dodici anni fa di questo periodo nel Verona di Alberto Malesani che aveva ben sette punti in meno - all'epoca le giornate erano 17 e non 19 per girone - rispetto a quello di Andrea Mandorlini, ma era comunque sulla cresta dell'onda, c'era una notizia che turbava lo spogliatoio più dei ritardi nei pagamenti degli stipendi da parte di Pastorello, le inquietudini del diesse Foschi e la fede incrollabile del «Male». La Juventus aveva pronta una barca di milioni di lire, per al precisione ben venti. Pastorello ebbe il coraggio o la scelleratezza di dire di «no» alla Triade che di fatto comandava tutto il calcio italiano ovvero procuratori, giocatori, allenatori, dirigenti e giornalisti, per non parlare della spratizione dei diritti televisivi, già un elevato numero di denari. Ebbene quel «no» motivato dalla piazza, innamorata del suo attaccante ma anche probabilmente della mancanza di ricambi, Girlardino era troppo giovane, Cossato troppo acciaccato e Malesani fu costretto a inventarsi Frick punta centrale, costò tantissimo alla società. Visto che molte gare, lo hanno stabilito i tribunali non certo noi, furono accomodate ecco che il Verona, non solo per questo s'intende, firmò la retrocessione più incredibile da quando esiste il girone unico della Serie A.
Adesso la storia si ripete. Il Napoli, una grande, cerca il giovane cervello della banda di Mandorlini: Jorginho. Rafa Benitez, grande signore e simile in tutto e per tutto ad un giocatore di bridge, ha inutilmente depistato al termine della gara la stampa. «Non ho visto Jorginho», ha detto. I tempi però fortunatamente sono cambiati. Le grandi comandano sempre, basti pensare come si fa trattare il Presidente della Federcalcio Giancarlo Abete dal giovane Andrea Agnelli sulla vicenda scudetti e «Moggiopoli», ma almeno ina una percentuale maggiore il calcio italiano sembra essere più pulito rispetto al gennaio del 2002. Ma è cambiata soprattutto la proprietà nel Verona e la guida tecnica. Sogliano è stato bravo nel reperire un giocatore come Ezequiel Cirigliano, che per quanto ci riguarda ha un unico limite: deve fare sempre un passo in più rispetto ad altri centrocampisti, per via della statura non certo elevata, ma resta giovane di grande prospettiva. Quindi Mandorlini avrebbe un'alternativa già pronta se Jorginho partisse. Certo la materia va ancora plasmata ma con i soldi del Napoli si potrebbe ritoccare la squadra in altri reparti e dare alla stessa maggiore solidità. Certo questa mossa sarebbe straordinaria per una società che grazie alla capacità di Alessandro De Blasi che l'ha portato in Italia, di Riccardo Prisciantelli che l'ha messo sotto contratto e, via via, di tutti quelli che si sono succeduti, acquistò il cartellino di Jorginho per meno di cinquantamila euro.
Bravo fu Mandorlini a lanciarlo in serie B nell'infausta giornata in casa contro il Torino di Ventura e ora abile è Sean Sogliano a cederlo al Napoli per 10 milioni di euro. Anzi, sr va bene qualcosa in più. Dispiace, se ciò avverrà, per un ragazzo cresciuto nel vivaio gialloblù a cui tutti abbiamo voluto bene e continueremo a volerne per come è in campo e fuori dallo stesso. Patron Setti venda se c'è la possibilità. I tempi son cambiati, la società è cambiata e ci creda Mandorlini con Jorginho ha fatto un grande lavoro. Le fortune di una società passano da direttori sportivi molti bravi e capaci, ma anche da allenatori che non «rovinano» il patrimonio che si ritrovano in casa: fino a questo momento non abbiamo notizia di un giocatore che nell'Hellas ha trovato poco spazio e sia andato a fare il fenomendo da un'altra parte. L'unica notizia è che il Napoli stellare di De Laurentiis vuole il baby regista dell'Hellas che fino a qualche anno fa era un cumulo di ossa, timido e poco valorizzato e oggi, invece, è se non un campione, un ottimo giocatore.
15.01.2014
Jorginho con la valigia? Allora si scalda Cirigliano
Passi in avanti. La tela non è facile da completare, ma è quasi finita. Il Napoli accelera, vuole stringere per Jorginho anche se a centrocampo potrebbe prenderne un altro. Forse Capoue del Tottenham, ma questo per l'Hellas conta poco. Verona e Napoli si sono parlati nelle ultime ore. Ieri pomeriggio Sean Sogliano era regolarmente all'allenamento di Peschiera, anche se col telefonino sempre in movimento e la batteria messa a dura prova da continue chiamate. Dieci-undici milioni possono bastare, cifra variabile anche dalla formula. L'Hellas potrebbe cedere tutto Jorginho ma anche la metà per cinque milioni e mezzo di euro. Per Giorgio sono pronti cinque anni di contratto a ottocentomila euro a stagione, un'impennata notevolissima rispetto al suo ingaggio attuale. In Italia intanto è arrivato Joao Santos, agente di Jorginho ma anche di Rafael, pronto a sedersi a un tavolo con le due parti e sistemare certi dettagli che comunque conosce già. I buoni rapporti fra le due società faranno il resto. Proprio Jorginho può diventare la prima pietra di una collaborazione forte che può dare una mano al Verona soprattutto nel mercato internazionale e sudamericano in particolare, materia in cui Sogliano è comunque particolarmente ferrato. L'operazione è avviatissima, tempo qualche giorno e tutto finirà con una probabilissima firma e tanti abbracci. Questo è calcio, il business è business.
ECCO IL CAMBIO. Il Verona è pronto a lanciare davanti alla difesa il talento di Ezequiel Cirigliano, allevato in silenzio in questi mesi di Italia a suon di insegnamenti mandorliniani capaci di produrre una crescita che dovrebbe consentire al Verona di non soffrire troppo la partenza di Giorgio. Per la prima volta l'Hellas metterà in pratica quel meccanismo della catena di montaggio alla base del progetto di Maurizio Setti, perfetto modello-azienda sulla strada dell'autogestione. Di giovani da valorizzare ce ne sono molti in giro per il mondo e Sogliano è uno dei pochi ad aver accesso alla prima fascia di mercato. Come ha dimostrato l'affare-Iturbe, come è stato per lo stesso Cirigliano quando il Veron fu in grado di aprire porte per molti persino inaccessibili come quelle del River Plate.
EMIL NON SUBITO. A centrocampo qualche spiraglio si è aperto per Emil Hallfredsson, che al Verona ed al suo agente Alessandro Beltrami ha detto chiaro e tondo di voler restare dov'é nonostante continui a ritenere troppo bassa l'iniziale proposta di ingaggio dell'Hellas per l'allungamento del contratto fino al 2016. Beltrami, impegnato nei giorni scorsi per la cessione alla Roma di Nainggolan, chiederà al Verona uno sforzo anche minimo per trovare un accordo che in fondo tutti vogliono. Si può fare, ma non prima della prossima settimana. Hallfredsson, finita la carriera, vorrebbe fra l'altro restare a Verona a vivere con la famiglia. Motivo in più per firmare il nuovo contratto, magari prima di fine gennaio.
A.D.P.
FONTE: LArena.it
Milan-Hellas Verona: 22 convocati
Postata il 18/01/2014 alle ore 18:45
PESCHIERA DEL GARDA - Dopo la rifinitura pomeridiana allo Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera del Garda, l'allenatore gialloblù Andrea Mandorlini ha convocato 22 calciatori per la sfida contro il Milan, in programma domenica 19 gennaio (ore 20.45) allo stadio "Meazza" di Milano. Non sono disponibili Luca Toni, a causa di una sindrome influenzale, e Jacopo Sala, che procede nella fase di recupero dall'infortunio.
Ecco, di seguito, l'elenco completo dei convocati.
Portieri: 1 Rafael, 12 Nicolas, 98 Borra.
Difensori: 33 Agostini, 3 Albertazzi, 18 Moras, 29 Cacciatore, 22 Maietta, 25 Marques, 23 Gonzalez, 16 Rubin.
Centrocampisti: 5 Donati, 10 Hallfredsson, 6 Martinho, 30 Donadel, 2 Romulo, 14 Cirigliano, 17 Donsah.
Attaccanti: 8 Cacia, 21 Gomez Taleb, 15 Iturbe, 11 Jankovic.
Ufficio Stampa
Mandorlini: "Milan favorito, ma ci proviamo" / VIDEO
Postata il 18/01/2014 alle ore 16:04
PESCHIERA DEL GARDA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista ad Andrea Mandorlini. Ecco le principali dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, rilasciate alla vigilia della sfida Milan-Hellas Verona, 20a giornata del campionato Serie A TIM 2013-14 in programma allo stadio "Giuseppe Meazza" di Milano: "Jorginho? Ci lega un rapporto profondo, il merito della sua crescita è esclusivamente del ragazzo. Ha fatto tanto per noi, va a giocare in una grande squadra, siamo contenti per lui. Perdiamo un calciatore importante a livello tattico ma anche nell'equilibrio di squadra. Con lui non avevo bisogno di parole, ci capivamo con uno sguardo. Nonostante l'assenza di Jorge, però, le soluzioni non mancano, ci sono Cirigliano, Donati e Donadel che quando sono stati chiamati in causa hanno sempre fatto bene. Quello che si avvicina maggiormente a Jorge come caratteristiche di gioco è sicuramente Cirigliano, ma viene da un lungo periodo di inattività, quindi vedremo. Il Milan? Sicuramente l'arrivo di Seedorf porterà entusiasmo, però, nonostante la stima e la curiosità che nutro verso l'olandese come allenatore, credo che non abbia la bacchetta magica. Dobbiamo approfittare delle debolezze del Milan per giocare una grande partita e mettere in difficoltà i rossoneri, che comunque rimangono favoriti perché hanno dei calciatori di qualità. Noi dobbiamo avere pazienza, giocare una partita molto attenta a livello difensivo e cercare di fare quello che sappiamo, quello che ci ha portato a disputare un girone d'andata fantastico".
Ufficio Stampa
Rafael: "Il Milan? Ci prepariamo al meglio"
Postata il 17/01/2014 alle ore 13:45
MILANO - Rafael ed Iturbe, le stelle di Milano. Al Teatro Versace (piazza Vetra, Milano), i due calciatori gialloblù erano presenti all'evento "All Star Night", organizzato da RCS per presentare tutti i progetti futuri de "La Gazzetta dello Sport". Alla serata, presentata da Alessandro Cattelan, oltre al direttore del quotidiano, Andrea Monti, hanno partecipato numerosi campioni dello sport italiano come Andrea Pirlo, Alessio Cerci, la star del basket Daniel Hackett, Tania Cagnotto (tuffi) e Federica Pellegrini (nuoto).
Ecco le dichiarazioni del portiere gialloblù, Rafael, rilasciate a Gazzetta TV durante l'evento: "Non è mai facile, per una neopromossa, arrivare in Serie A e fare subito tanti punti. La nostra squadra è composta da tanti giocatori presenti lo scorso anno, a cui si sono aggiunti dei campioni come Luca Toni, fondamentale per un campionato così duro. Il Milan di Seedorf? Lui è stato un grande calciatore, ora si appresta ad iniziare la sua carriera in panchina e darà esperienza ed idee. Noi affronteremo una partita difficile, come tutte le altre. Contro il Milan in trasferta non è mai facile, lo sappiamo e ci stiamo preparando nel miglior modo possibile. Io a Verona? E' una città che mi ha dato tanto, arrivare in A e fare un buon campionato è una soddisfazione incredibile, anche per i compagni e per tutta la società. L'Europa? Pensiamo alla salvezza. Mancano pochi punti ma dobbiamo restare concentrati perché non è mai facile. Nel ritorno dovremo stare attenti, le altre squadre ci conoscono e fare punti sarà ancora più difficile. Iturbe? Si è visto subito che è un ragazzo fantastico, dentro e fuori dal campo. Farà una grande carriera, in una grande squadra e credo che ai Mondiali in Brasile ci sarà".
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta pomeriggio
Postata il 17/01/2014 alle ore 18:15
PESCHIERA DEL GARDA - Allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento, torelli ed esercitazioni di tiro. Tutti a disposizione, tranne Jacopo Sala che continua la fase riabilitativa.
Alla seduta di allenamento non ha preso parte il centrocampista Jorginho, in regolare permesso autorizzato dalla società.
IL PROGRAMMA
Sabato: seduta pomeridiana (ore 15.30) a porte chiuse
Domenica: Milan-Hellas Verona (ore 20.45)
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta pomeriggio
Postata il 16/01/2014 alle ore 18:10
PESCHIERA DEL GARDA - Allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento, torelli, esercitazioni tecniche e partita.
Tutti a disposizione, tranne Jacopo Sala, che continua la fase riabilitativa.
IL PROGRAMMA
Venerdì: seduta pomeridiana (ore 15.30) a porte chiuse
Sabato: seduta pomeridiana (ore 15.30) a porte chiuse
Domenica: Milan-Hellas Verona (ore 20.45)
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta pomeriggio
Postata il 15/01/2014 alle ore 18:55
PESCHIERA DEL GARDA - Seduta pomeridiana per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto a sorpresa un test amichevole (25 minuti per tempo) contro la Primavera gialloblù, vinta per 2-0 grazie alle reti di Martinho e Jankovic. In campo è scesa questa formazione: Nicolas; Rubin, Gonzalez, Marques, Albertazzi; Laner, Cirigliano, Donadel; Jankovic, Cacia, Martinho.
I gialloblù, che non sono scesi in campo, hanno lavorato in palestra, compresi gli infortunati Longo e Sala.
La seduta pomeridiana di giovedì 16, in programma alle ore 15.30, sarà a porte aperte.
IL PROGRAMMA
Giovedì: seduta pomeridiana (ore 15.30)
Venerdì: seduta pomeridiana (ore 15.30) a porte chiuse
Sabato: seduta pomeridiana (ore 15.30) a porte chiuse
Domenica: Milan-Hellas Verona (ore 20.45)
Ufficio Stampa
Cirigliano: "Sono pronto, aspetto l'occasione" / VIDEO
Postata il 15/01/2014 alle ore 17:00
PESCHIERA DEL GARDA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Ezequiel Cirigliano. Ecco le dichiarazioni del centrocampista gialloblù, rilasciate durante la conferenza stampa in vista della sfida Milan-Hellas Verona, 20a giornata del campionato Serie A TIM 2013-14: "Mi sento pronto, aspetto l'occasione per scendere in campo. Io e Jorginho? Abbiamo differenti stili di gioco, però mi piacerebbe comportarmi come lui perché è quello che chiede il mister in quel determinato ruolo. Credo che sia un grande giocatore, sta facendo il bene del Verona, non so se vada via o resti qui ma io cerco di impegnarmi e dare il massimo in allenamento. Il mio campionato? Nei primi sei mesi ho avuto parecchi problemi, non sono stato molto fortunato, a cominciare dall'operazione che ho subito. Ora sono a disposizione dell'allenatore e mi sento molto bene. Il calcio italiano? Mi aspettavo di incontrare un campionato con grandi campioni, mi sto allenando tanto per raggiugere il mio miglior livello, forse potevo giocare di più ma sono contento. Io a Verona? Sono felice di essere qui, sono stato accolto benissimo dall'Hellas. Spero di ripagare la fiducia di questa società, la nostra squadra ha dei grandi calciatori ed ho molta fiducia nei miei compagni. Dobbiamo continuare così".
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta mattino
Postata il 15/01/2014 alle ore 12:45
PESCHIERA DEL GARDA - Allenamento mattutino per i gialloblù presso lo Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto una seduta in palestra.
Tutti i calciatori erano a disposizione.
IL PROGRAMMA
Mercoledì: seduta pomeridiana (ore 16)
Giovedì: seduta pomeridiana (ore 15.30) a porte chiuse
Venerdì: seduta pomeridiana (ore 15.30) a porte chiuse
Sabato: seduta pomeridiana (ore 15.30) a porte chiuse
Domenica: Milan-Hellas Verona (ore 20.45)
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
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COPPA ITALIA: LAZIO, MILAN, NAPOLI e SIENA avanti, gli etnei non prendono bene la caduta interna con i bianconeri toscani e richiamano MARAN al posto di DE CANIO (9° cambio di panchina in Seire A) a guidare il CATANIA...
VITA DA EX: Dopo il lungo stop imposto dalla vicenda 'Last Bet' Marco ZAMBONI, forte difensore centrale veronese che giocò nell'HELLAS nella stagione 2002-2003, è pronto a tornare al calcio: Allenerà in Promozione il BENACO... Dopo 14 anni (e una carriera piuttosto travagliata dal punto di vista personale) Adrian MUTU torna in patria; giocherà col PETROLUL... Le recriminazioni di Ruslan NIGMATULLIN che approdato al VERONA grazie a Rino FOSCHI nel 2002 non fu mai molto considerato dall'allenatore di allora In Italia fui sfortunato. Malesani mi ignorò senza motivo...
SERIE A: Il MILAN a SASSUOLO perde la faccia e anche... L'allenatore! Fatale ad ALLEGRI il 3 a 4, i rossoneri lo esonerano affidando la squadra a TASSOTTI in attesa dell'arrivo di SEEDORF ma il BOTAFOGO si mette per treverso 'Per liberare Clarence vogliamo KAKA e ROBINHO!'; del resto mr B. ha detto che con lui alla guida il 'Diavolo' arriverà terzo e non può deludere gli elettori ah ah... Esonerato anche NICOLA al LIVORNO, al suo posto Attilio PEROTII che conquistò la Serie A col VERONA nell'annata '95-'96 e tornò alla guida dei gialloblù 5 anni più tardi...
BELINELLI ANCORA SUPER, GLI SPURS VINCONO.
MIAMI KO, CLIPPERS OK IN RIMONTA -VIDEO
Giovedì 16 Gennaio 2014
SAN ANTONIO - Sesta vittoria consecutiva per i San Antonio Spurs (31-8) che superano sul parquet amico dell'At&T Center gli Utah Jazz (13-27) per 109-105. I neroargento sono trascinati da un eccellente Tony Parker a referto con 25 punti e 9 assist, ben coadiuvato dall'azzurro Marco Belinelli, che realizza 15 punti e cattura 7 rimbalzi.
San Antonio soffre più del previsto nel finale. Una tripla di Trey Burke a 21'' dalla fine riporta i Jazz a -3, ci pensa però Belinelli, con quattro liberi consecutivi, a mettere al sicuro la vittoria. Per Utah bene il rookie Trey Burke (17 punti e 11 assist) e Derrick Favors (19 punti e 12 rimbalzi).
MIAMI HEAT DA OBAMA Dopo esser stati ricevuti ieri alla Casa Bianca da Barack Obama, che li ha festeggiati per la conquista del titolo Nba conquistato lo scorso giugno, i Miami Heat (27-11) incassano a Washington la terza sconfitta consecutiva per 114-97 contro i Wizards (18-19). La squadra della Florida non è mai in partita e subisce un parziale di 43-18 nel primo quarto.
Washington mette ben 7 giocatori in doppia cifra con John Wall top scorer a quota 25. Di positivo per Miami solo il ritorno in campo di Greg Oden. Il prodotto di Ohio mette a referto 6 punti e 2 rimbalzi in 8 minuti di utilizzo.
GLI ALTRI Grande battaglia a Orlando dove i Magic (10-29) cedono dopo tre over-time ai Chicago Bulls (18-19) per 128-125. Tra i 'tori' decisive le prestazioni dei lunghi Joakim Noah (26 punti, 19 rimbalzi e 6 assist) e Carlo Boozer (23 punti). I Magic lottano ma alzano bandiera bianca malgrado le prove del rookie Victor Oladipo (35 punti) e del veterano Jameer Nelson (31 punti e 10 assist).
Incredibile rimonta negli ultimi due minuti dei Los Angeles Clippers (27-13) che piegano per 129-127 i Dallas Mavericks (23-17) sul parquet amico dello Staples Center. La squadra di coach Doc Rivers sotto per 118-127, piazza un parziale di 11-0 negli ultimi 120 secondi e può festeggiare per la quarta volta consecutiva. I californiani sono condotti al successo dalle grandi prestazioni del trio composto da JJ Redick (33 punti con 7/9 da tre), Matt Barnes (25 punti e 7 rimbalzi) e Blake Griffin (23 punti, 8 assist e 7 rimbalzi). Ai Mavs non basta il solito Dirk Nowitzki da 27 punti e 8 rimbalzi.
Inatteso stop interno per i Golden State Warriors (25-15) superati per 123-116 dai Denver Nuggets (20-18). La franchigia del Colorado espugna la Oracle Arena grazie a una grande prova di squadra nella quale spiccano Nate Robinson (24 punti), JJ Hickson (13 punti e 24 rimbalzi) e Ty Lawson (22 punti e 11 assist). I Portland Trail Blazers (29-9) restano in scia dei San Antonio Spurs (31-8), nella lotta per la testa della Western Conference, piegando alla distanza la resistenza dei Cleveland Cavaliers (14-25) per 108-96, trascinati dai soliti Damian Lillard (28 punti, 6 rimbalzi e 5 assist) e LaMarcus Aldridge (32 punti e 18 rimbalzi). I Cavs, in partita fino alla fine del terzo quarto, cedono nel finale malgrado i 25 punti del neo acquisto Luol Deng.
I RISULTATI I risultati della regular season del campionato Nba: Washington Wizards-Miami Heat 114-97; Orlando Magic-Chicago Bulls 125-128 (3ts); Philadelphia 76ers-Charlotte Bobcats 95-92; Boston Celtics-Toronto Raptors 88-83; Milwuakee Bucks-Memphis Grizzlies 77-82; Minnesota Timberwolves-Sacramento Kings 108-111; New Orleans Pelicans-Houston Rockets 100-103; San Antonio Spurs-Utah Jazz 109-105; Phoenix Suns-Los Angeles Lakers 121-114; Portland Trail Blazers-Cleveland Cavaliers 108-96; Golden State Warriors-Denver Nuggets 116-123; Los Angeles Clippers-Dallas Mavericks 129-127.
AUSTRALIAN OPEN, FOGNINI E PENNETTA AVANTI.
RECORD DI ABBANDONI PER IL GRANDE CALDO
Mercoledì 15 Gennaio 2014
MELBOURNE - Tra abbandoni e grande caldo, avanzano gli italiani all'Australian Open. Sia Fabio Fognini che Flavia Pennetta sono passati al terzo turno del torneo (cemento, montepremi 33 milioni di dollari).
Il ligure Fabio Fognini, testa di serie numero 15, batte il finlandese Jarkko Nieminen, numero 39 del ranking mondiale, 7-5, 6-4, 3-6, 6-2 dopo 2 ore e 47 minuti di gioco. Inizia male l'azzurro con lo scandinavo che si porta in vantaggio 3-0 con un break a suo favore ma Fognini aumenta il ritmo e recupera lo svantaggio, sul 5-5 toglie nuovamente il servizio all'avversario e chiude 7-5. Più facile la seconda partita, sul 2-2 il tennista italiano strappa il servizio all'avversario e porta a termine il set vittorioso per 6-4.
Nella terza partita l'azzurro paga un piccolo passaggio a vuoto subendo il break sul 3-2, Nieminen chiude 6-3. Nel quarto Fognini riprende a condurre gli scambi e strappa due volte la battuta al finlandese chiudendo 6-2. Dopo il debutto positivo contro il russo Alex Bogomolov jr, un'altra prova convincente dunque per il tennista di Arma di Taggia che ha dimostrato di aver smaltito il problema muscolare accusato di due settimane fa a Chennai, in India, che lo aveva costretto al rientro in Italia. Venerdì Fognini affronterà lo statunitense Sam Querrey, che ha eliminato il lettone Ernests Gulbis 6-2, 6-3, 6-4. I due non si sono mai affrontati in carriera.
PENNETTA AVANTI Flavia Pennetta continua la sua corsa agli Australian Open, primo Slam della stagione. La tennista brindisina, testa di serie numero 28, ha superato al secondo turno la portoricana Monica Puig, numero 58 del ranking Atp, con temperature superiori ai 40 gradi, e si è imposta in due set: 6-3, 6-4 in un'ora e venti minuti. «Forse quando fa così caldo bisognerebbe fermarsi, bisognerebbe cambiare le regole -spiega la Pennetta in sala conferenze sulle temperature record di questi giorni- noi donne giochiamo due su tre, ma gli uomini che giocano tre su cinque con queste temperature rischiano. Ieri qualcuno si è sentito male...».
Il Bureau of Meteorology dello stato del Victoria prevede almeno altre 48 ore di temperature costantemente superiori ai 40 gradi. «Cosa fare? Non sono io che devo decidere queste cose -spiega la brindisina- magari si potrebbero aspettare le ore meno calde. Comunque ci si potrebbe sedere ad un tavolo e discuterne per il bene dei giocatori e del tennis». Intanto contro la Puig è andata benissimo: «Ho vinto ed è fondamentale. Però in certi momenti avrei dovuto rischiare di più, aspettare meno l'errore della mia avversaria. Ho servito molto bene, questo sì. Durante l'inverno ci ho lavorato molto, soprattutto sulla potenza». Il tabellone non lo guarda, ma è un dato di fatto che al terzo turno non ci sarà Petra Kvitova, favorita numero 6, già fuori. Ad attenderla c'è la 23enne tedesca Mona Barthel: «Meglio lei che Petra, è ovvio. Tuttavia sottovalutare nessuna avversaria».
DJOKOVIC AL TERZO TURNO Il serbo Novak Djokovic accede al terzo turno degli Australian Open, battendo con autorità l'argentino Leonardo Mayer per 6-0, 6-4, 6-4. Il numero due del mondo, Djokovic cerca il suo quarto titolo consecutivo nel Grand Slam di apertura della stagione che ha già vinto nel 2008, 2011, 2012 e 2013.
Sotto un caldo asfissiante nella Rod Laver Arena, Djokovic non ha avuto problemi con Mayer, numero 98 del mondo e chiaramente nervoso nel suo primo confronto con l'ex numero uno del mondo. «Sono senza dubbi soddisfatto del mio rendimento, ho giocato meglio che nel primo turno e spero di innalzare il mio livello man mano che continuo ad avanzare nel torneo», ha detto Djokovic dopo la vittoria. Oggi «le condizioni di gioco erano molto difficili per me come per lui, devi essere forte mentalmente per superare queste difficoltà», ha aggiunto il quattro volte vincitore del torneo che si misurerà nel prossimo turno con il vincitore della sfida tra il russo Dimitri Tursunov e l'uzbeco Denis Istomin.
GLI ALTRI BIG Nessun problema per gli altri big impegnati nel secondo turno dello Slam australiano. David Ferrer, numero tre del tabellone ha ceduto un set al francese Adrian Mannarino prima di imporsi per 7-6 (7-2), 5-7, 6-0, 6-3. Bene anche Tomas Berdych, numero 7 del seeding, che ha superato il francese Kenny De Schepper per 6-4, 6-1, 6-3, e il transalpino Richard Gasquet (numero 9) ha eliminato il russo Nikolai Davydenko (Rus) 7-6 (7-3), 6-4, 6-4.
RECORD DI ABBANDONI L'Open d'Australia di tennis ha vissuto un record di abbandoni nel primo turno, a causa dell'ondata di caldo che continuerà fino a venerdì. I nove giocatori - otto uomini ed una donna - che sono stati costretti a lasciare l'incontro nel primo turno per ora eguagliano il record dell'era professionistica del tennis nei tornei dello Slam in un solo turno, ha spiegato l'organizzazione, e potrebbe battere il record assoluto.
L'Us Open del 2011 e il secondo turno di Wimbledon 2013, con nove giocatori ritirati, erano i due precedenti. Il record di abbandoni nell'Open d'Australia è del 2003 e 2012, in entrambi i casi con 13, nove uomini e quattro donne. Il record assoluto in tornei del Grand Slam è quello dell'Us Open 2011, con 17 abbandoni: 11 giocatori e sei giocatrici.
LAZIO-PARMA 2-1, DOPPIETTA DI PEREA
BIANCOCELESTI AI QUARTI DI COPPA ITALIA
Martedì 14 Gennaio 2014
Un successo al fotofinish, dopo un primo tempo più che buono e una ripresa faticosa. La Lazio si ritrova ai quarti di finale di Coppa Italia battendo il Parma all'Olimpico. Serata d'onore per Perea, che segna il vantaggio nel primo tempo dopo ventiquattro minuti e oltre il novantesimo la rete del definitivo due a uno. Il gol del Parma arriva quasi sul gong del primo tempo, grazia a Biabiany, che infila Berisha su assist di Cassani. Un successo del cuore, la Lazio è apparsa stanca e specialmente nella ripresa ha subito il Parma, che ha fallito almeno due occasioni clamorose sotto porta. Ci ha pensato Perea e, come lo scorso anno, la Lazio spera nella Coppa Italia come treno per l'Europa. Ai quarti incontrerà la vincente tra Napoli e Atalanta.
COPPA ITALIA, MILAN-SPEZIA 3-1: ROSSONERI AI
QUARTI. PRIMO GOL PER HONDA -FOTO/PAGELLE
Mercoledì 15 Gennaio 2014
di Massimo Sarti
MILANO - Il traghettatore Mauro Tassotti ha fatto il proprio dovere, guidando il Milan al successo 3-1 sullo Spezia a San Siro (ricolmo di settemila tifosi degli aquilotti liguri) e regalando ai rossoneri e a Clarence Seedorf il quarto di finale di Coppa Italia di mercoledì prossimo contro l’Udinese, sempre al Meazza.
COPPA ITALIA: IL CATANIA CADE IN CASA E LICENZIA L'ALLENATORE DE CANIO
SIENA AI QUARTI CONTRO LA FIORENTINA
Mercoledì 15 Gennaio 2014
La sorpresa della giornata di Coppa Italia arriva da Catania: il Siena, a dispetto della differenza di categoria, batte 4-1 i rossazzurri e si guadagna il derby nei quarti di finale contro la Fiorentina.
La sconfitta costa il posto all'allenatore De Canio: il Catania sta per richiamare in panchina Maran. Eppure il match si era messo subito bene per i padroni di casa, in gol con Leto dopo appena quattro minuti. E, per la verità, la squadra di De Canio tiene bene il campo, nonostante la formazione composta essenzialmente di seconde linee. I bianconeri però non si scompongono, fanno sfuriare il Catania e poi costruiscono la rimonta. Al 24' è l'ex Paolucci a riportare il match in parità. Nella ripresa, poi, arriva il raddoppio di Valiani, che sfiora di testa il cross di Rosina. La rete scuote i rossazzurri che si buttano in avanti ma non riescono a superare Farelli, super in almeno un paio di circostanze. Nei minuti di recupero, con i siciliani all'assalto, Pulzetti parte in contropiede e realizza il tris con un gran destro dalla distanza. Poi c'è gloria anche per Rosseti, che fa scattare i fischi del Massimino. Finisce 4-1, il Siena vola dalla Serie B ai quarti di Coppa Italia.
NAPOLI- ATALANTA 3-1. CALLEJON È L'UOMO PARTITA, DUE GOL | FOTO
Mercoledì 15 Gennaio 2014
Il Napoli batte l'Atalanta e supera il turno di Coppa Italia, ma il momento clou della serata è tutto in un'azione, quella del gol del vantaggio dei partenopei, contestata fieramente dai bergamaschi, tanto da determinare l'espulsione di Yepes. È il 26' della ripresa ed il risultato è fermo sull' 1-1. Higuain scatta anticipatamente per ricevere il passaggio di un compagno di squadra ed è in fuorigioco. Il pallone batte però sulla schiena di Del Grosso che fa un involontario assist per Insigne il quale insacca senza problemi.
De Marco ed il suo collaboratore di linea Barbirati non hanno dubbi nell'assegnare il gol, ritenendo il fuorigioco di Higuain ininfluente. Barbirati aspetta che l'azione di sviluppi per capire se Higuain è 'attivò, mentre Insigne che arriva da dietro è sicuramente in posizione regolare.
Gli atalantini ritengono evidentemente che la sola presenza in quel preciso punto del campo di Higuain abbia in qualche modo interferito con il comportamento di Del Grosso, aiutandolo, per così dire, a commettere l'errore di non controllare adeguatamente il pallone.
Le proteste vibratissime dei bergamaschi, con l'arbitro e con il guardalinee, hanno soltanto il risultato di determinare l'espulsione di Yepes. La partita, in pratica, finisce qui. C'è tempo solo per un altro gol di Callejon, un pò meno bello di quello che lo spagnolo aveva segnato nel primo tempo, con una formidabile conclusione al volo di destro, appena un minuto dopo il gol del vantaggio dei lombardi messo a segno da De Luca in contropiede.
Ed il vantaggio degli ospiti non era arrivato per caso. Colantuono infatti, punta tutto sulle ripartenze ed all'inizio di partita la sua tattica sembra dargli ragione. L'Atalanta passa infatti in vantaggio grazie proprio ad una volata sulla fascia di Livaja che serve a De Luca, smarcatosi a centro area, l'assist decisivo. Quel che il tecnico bergamasco non poteva aver considerato è la reazione immediata del Napoli che dopo appena un minuto trova il pareggio con il gol-capolavoro di Callejon.
Rimessa la gara sui binari della parità si riprende con lo schema tattico più scontato, quello che vede il Napoli attaccare e l'Atalanta difendersi e tentare, quando è possibile, l'avventura in contropiede. La gara è noiosa ed i ritmi sono lenti e compassati. Sul San Paolo si va già addensando lo spettro dei tempi supplementari quando l'episodio contestato dall'Atalanta arriva a mandare all'aria i piani dei bergamaschi ed a consentire al Napoli di raggiungere senza altri patemi d'animo la qualificazione al turno successivo, vale a dire ai quarti di finale. Al San Paolo dovranno ora presentarsi i detentori del titolo, la Lazio dell'ex Edy Reja. Ed il gioco, comincerà a farsi più interessante perchè ci sarà in palio la qualificazione per la semifinale.
Ottavi di finale di Coppa Italia, Napoli e Atalanta 3-1-
Polito, al quinto minuto chiude bene su Callejon. Dieci minuti del secondo tempo se ne vanno senza grosse sorprese, finchè Pandev non tenta la conclusione.
LIVORNO, NICOLA NON È PIÙ IL TECNICO:
PEROTTI PRONTO PER LA PANCHINA
Lunedì 13 Gennaio 2014
LIVORNO - Il Livorno ha esonerato il tecnico Davide Nicola. «L'A.S. Livorno Calcio comunica di aver sollevato dall'incarico di allenatore della prima squadra il tecnico Davide Nicola -spiega in una nota il club toscano-. La Società rivolge al mister i più sentiti ringraziamenti per l'impegno, la professionalità e la dedizione sempre profusi». Il sostituto di Nicola? Si parla di Perotti, ma non è escluso l'arrivo di Di Carlo sulla panchina livornese.
MILAN, SEEDORF ALLENATORE ORA SI COMPLICA.
IL BOTAFOGO: "CI DIANO KAKÀ E ROBINHO"
Seedorf con la maglia rossonera insieme a Galliani
Lunedì 13 Gennaio 2014
MILAN - Adesso è ufficiale: Massimiliano Allegri non è più l'allenatore del Milan. Fatale al tecnico livornese la sconfitta per 4-3 con il Sassuolo. La conduzione della squadra rossonera passa a Mauro Tassotti, prima vice allenatore.
Una conduzione temporanea, in attesa di Seedorf pronto a partire dal Brasile. Il nuovo allenatore arriverà dopo l'incontro di Coppa Italia con lo Spezia. Niente Inzaghi quindi, con SuperPippo giudicato inesperto. A decidere è stato Silvio Berlusconi in persona nel solito pranzo del lunedì ad Arcore.
BOTAFOGO: MILAN CI DIA KAKA' E ROBINHO «Se Seedorf vuole andarsene al Milan, dovrà mandarci Kakà e Robinho per poter giocare la Libertadores. In caso contrario, non lo lascio partire a nessun costo». Il tono provocatorio contenuto nelle parole di Carlos Augusto Montenegro - ex presidente del Botafogo ancora molto infleunte in seno al club carioca - riassume bene il clima vissuto oggi a Rio de Janeiro dopo la notizia di un possibile, e imminente, addio di Clarence Seedorf. Il nervosismo per l'evolversi della situazione nelle ultime ore era visibile sul volto dell'attuale presidente del 'Fogaò, Mauricio Assumpcao, il quale non ha voluto fare nessun commento. Più ottimista, invece, il capitano e portiere del Botafogo, Jefferson, 'dodicesimò della Selecao secondo cui il centrocampista olandese «è concentrato sulla Coppa Libertadores», dove il team debutterà il prossimo 29 gennaio. «Sono solo voci - ha detto Jefferson -. Lui ha un contratto, è un professionista, sta pensando alla squadra. Per ora la sua testa è con noi. Anche perchè abbiamo una grande opportunità di diventare campioni della Libertadores e facciamo affidamento su Clarence».
"ESPERIENZA GRATIFICANTE" Massimiliano Allegri ringrazia «la proprietà e la società del Milan per le tre stagioni e mezza di panchina rossonera. È stata - ha spiegato l'allenatore esonerato in una nota affidata all'ANSA - un'esperienza professionalmente gratificante, condita da importanti successi».
GALLIANI: MI DISPIACE SUL LATO UMANO «Sono assolutamente dispiaciuto per Allegri e per come è andata, soprattutto dal lato umano. Questo è il calcio»: con queste parole l'ad del Milan Adriano Galliani, come riporta il sito del club rossonero, ha commentato l'esonero dell'allenatore lasciando Milanello. Galliani ha parlato alla squadra in un incontro durato circa un'ora e ha pranzato con Allegri che ha lasciato il centro sportivo poco più tardi, verso le 15.15, dopo aver salutato uno per uno i dipendenti.
L'OLANDESE PARTE IN RITIRO COL BOTAFOGO Clarence Seedorf si trova nella sede del Botafogo, a General Severiano, per sottoporsi alle visite mediche di rito prima della partenza della squadra carioca per il ritiro d'inizio anno a Saquarema, località paradiso dei surfisti dove il 'Fogaò svolgerà la 'pre-temporadà. Il Botafogo non ha comunque ancora ufficializzato che anche Seedorf, tuttora sotto contratto come calciatore, partirà con il resto della squadra. Ma il fatto che si stia sottoponendo alle visite mediche lo fa supporre, anche se l'olandese ha un contratto secondo cui, pagando una penale, può lasciare il Botafogo in qualsiasi momento se decidesse di fare l'allenatore.
L'AGENTE: "HA LE CARTE PER ALLENARE" «Clarence Seedorf ha tutte le carte in regola per allenare»: lo ha chiarito Deborah Martin, la manager dell'olandese, fra i principali candidati a succedere ad Allegri, appena esonerato dalla panchina del Milan. «Seedorf ha completato il suo corso da allenatore, svolto fra Olanda e Brasile - ha detto Deborah Martin -. Al momento Seedorf si trova in Brasile. Posso solo dire che può liberarsi quando vuole e senza pagare penali dal contratto con il Botafogo, a meno che non vada in un'altra squadra come calciatore».
IL COMUNICATO «L'AC Milan comunica di aver sollevato dall'incarico di allenatore della prima squadra, con effetto immediato, il Signor Massimiliano Allegri e il suo staff. L'AC Milan desidera ringraziare il Signor Allegri e il suo staff per l'opera svolta e augura loro i migliori successi professionali»: questo è il testo del comunicato con cui il club rossonero ha esonerato l'allenatore, che è arrivato nel 2010 e ha conquistato uno scudetto e una supercoppa italiana.
LA SETTIMA PANCHINA Con quella di Massimiliano Allegri diventano sette le panchine 'saltatè in Serie A. Il turnover più recente è stato quello di Stefano Pioli esonerato una settimana fa dal Bologna e sostituito con Davide Ballardini. In precedenza,a fine dicembre, c'era stato il ritorno di Edy Reja alla Lazio, dopo il licenziamento per giusta causa di Vladimir Petkovic. La prima panchina a saltare nell'attuale stagione era stata quella di Fabio Liverani, sollevato dalla guida del Genoa lo scorso 29 settembre e sostituito da Gian Piero Gasperini. Il 20 ottobre scorso è toccato a Rolando Maran lasciare la panchina del Catania, dopo la sconfitta in casa del Cagliari. Al suo posto, Luigi De Canio. A novembre hanno perso il posto Delio Rossi, che è stato sostituito alla guida della Sampdoria da Sinisa Mihajlovic il 20 del mese, poi Giuseppe Sannino, che il 12 ha dovuto lasciare la panchina del Chievo a Eugenio Corini.
MILAN-ALLEGRI, STORIA DI UN FEELING MAI NATO
Lunedì 13 Gennaio 2014
di Ernesto De Franceschi
MILANO - E' stato esonerato mentre era in auto nel parcheggio di Milanello. Lì, poco prima dell'allenamento del lunedì, Massimiliano Allegri ha ricevuto il benservito dal Milan. Il licenziamento è arrivato, guarda caso, proprio quando il peggio pareva passato. Il 2014 era cominciato con una sonante vittoria sull'Atalanta, l'arrivo di Honda aveva riacceso un minimo di entusiasmo sulle sorti di un Diavolo mai sceso negli ultimi anni così in basso. Solo una fiammata in un matrimonio ormai giunto alla conclusione. Dalla fatal Verona, alla fatal Sassuolo.
Un miracolo di provincia, quello che lo stesso Allegri aveva alimentato portandolo in serie B dopo una stagione miracolosa. Dopo tre anni sei mesi e 13 giorni si chiude l'era Allegri: uno scudetto all'esordio, un secondo e un terzo posto. Bilancio affatto da buttare, ma un feeling mai nato con il presidente Silvio Berlusconi. Scelto e difeso sempre e comunque dall'ad Adriano Galliani, contrastato e criticato dal capo assoluto del club rossonero. Una stagione maledetta: in un Milan da ricostruire senza soldi e idee, Allegri si è ritrovato in pieno oceano senza nemmeno un salvagente a cui aggrapparsi. Il suo unico salvatore, Galliani appunto, è stato dimezzato con la nuova suddivisione delle poltrone societarie e domenica notte a gettare giù nel burrone l'allenatore ci ha pensato Barbara Berlusconi annunciando che era giunta l'ora di cambiare. In questi mesi Allegri ha tentato di salvare il salvabile, finendo per perdersi anche lui in scelte tecniche poco condivisibili e avvallando decisioni di mercato a dir poco cervellotiche (su tutte l'acquisto di Matri, 11 milioni e un gol stagionale, quando invece servivano difensori). D'altronde che Allegri si fosse infilato in un vicolo cieco l'avevano capito anche i pini di Milanello, fin dal giugno scorso. Max da Livorno aveva un contratto in mano con la Roma, si presentò a Villa San Martino ad Arcore quasi da ex allenatore rossonero e ne uscì confermato. Una conferma a tempo, lo sapevano tutti, con un contratto in scadenza che in Italia si sa non porta da nessuna parte. L'assenza di risultati in questo girone d'andata ha fatto il resto: il Milan oggi è distante 30 punti dalla Juve capolista, il Diavolo è molto più vicino alla zona retrocessione rispetto a quella Champions. E non serve a niente aggrapparsi a una qualificazione agli ottavi dell'Europa che conta. Ora tocca al fido Tassotti, solo un traghettatore. Il futuro del Milan si chiama Clarence Seedorf, l'ombra con cui Allegri ha convissuto nelle stanze di Milanello in questi mesi. Un'ombra che lo ha inghiottito in un grigio lunedì di gennaio.
SASSUOLO-MILAN 4-3, POKER DI BERARDI. BARBARA B.: "INACCETTABILE". ALLEGRI: "MALE IN DIFESA"
Domenica 12 Gennaio 2014
REGGIO EMILIA - Milan ko contro il Sassuolo: 4-3 ad opera di Berardi, che cala un poker di gol.
Il debutto del giapponese Honda si infrange sul palo: niente gol, tanta corsa, ma non ha inciso nel risultato finale.
ALLEGRI: "FATTO MALE IN DIFESA, MA CHE SFORTUNA" "Abbiamo giocato molto male in difesa, ma abbiamo avuto anche tanta sfortuna in attacco". La classifica non spaventa Max Allegri, l'allenatore del Milan, che commenta così la sconfitta col Sassuolo: "Abbiamo iniziato bene questa partita, ma dopo il 2-0, quando pensavamo che la gara fosse in discesa, abbiamo fatto troppi errori, tutti uguali. La classifica non fa paura, ma dobbiamo fare più attenzione in difesa ai cali di tensione".
L'IRA DI BARBARA. ''Una serata deludente, come altre, che conferma come sia necessario e urgente, con il contributo di tutti, cambiare'': cosi' Barbara Berlusconi commenta il del Milan: ''Non e' piu' tollerabile - ha spiegato - che i nostri tifosi assistano a prestazioni inaccettabili come queste''.
BERARDI, UNA GIORNATA CHE NON DIMENTICHERÒ MAI «Una giornata che non dimenticherò mai. A chi dedico questa vittoria? Ad Acerbi, alla mia famiglia ed alla mia ragazza». Pur nell'euforia delle quattro reti segnate al Milan, Domenico Berardi non dimentica lo sfortunato compagno di squadra, alle prese con una grave malattia. L'attaccante del Sassuolo, ai microfoni di Sky, ha un pensiero anche per il suo allenatore, Di Francesco: «Sono felice per il mister che si giocava il posto. Abbiamo giocato anche per lui, che ci ha portato in serie A ed ha un grande cuore». Quattro reti per attirare l'attenzione del Ct Cesare Prandelli? «Domani vado in nazionale... per uno stage con l'Under 21».
BERARDI FA IL DIAVOLO A QUATTRO, MILAN KO Domenico Berardi fa il Diavolo a quattro. Il suo poker consente al Sassuolo di smascherare il bluff del Milan e con un 4-3 di tornare ad una vittoria che mancava da novembre. Il Milan parte forte, due gol nel primo quarto d'ora, poi viene travolto dalla serata di grazia del 19enne attaccante del Sassuolo. Sonnecchia per quasi tutta la partita, ma si sveglia tardi, troppo tardi per pensare di trovare un punto al Mapei Stadium di Reggio Emilia.
La vittoria del Sassuolo porta la firma di Domenico Berardi, per lui una quaterna storica che lo porta ad undici gol alla sua prima stagione in serie A, alla sua seconda da professionista. Quattro gol, uno più bello dell'altro che lo porta dritto anche sul taccuino di Cesare Prandelli: se il baby attaccante del Sassuolo continuerà di questo passo non sarà facile ignorarlo per una maglia azzurra. E pensare che, dopo appena tredici minuti di gioco, per la banda di Allegri la pratica Sassuolo sembrava una formalità.
Trascinato da un altro giovanissimo, il 18enne Bryan Cristante, il Milan è passato in vantaggio con Robinho e dopo un amen ha raddoppiato con Balotelli, servito proprio da Cristante. Aver considerando vinta una partita che era appena cominciata è stato un peccato mortale. Il doppio vantaggio non ha fatto altro che innescare il Berardi-show. Prima ha colpito scattando sul filo del fuorigioco, poi girando al volo, in faccia a Bonera, quindi, ancora infilandosi con grande facilità nella distratta difesa milanista.
Sazio? Nemmeno per sbaglio. In avvia di ripresa ha calato il suo quarto asso. Il Milan, tramortito e confuso, ci ha messo un bel pò per capire cosa stava succedendo. Allegri ha puntato su Pazzini e Montolivo, poi ha fatto esordire il neo arrivato Honda che si è presentato alla serie A colpendo un palo. Il gol del 4-3 è arrivato solo a cinque minuti dalla fine grazie a Montolivo. Un gol che ha avuto come unico risultato quello di regalare altri cinque minuti palpitanti ad una partita già bellissima.
L'assedio ha visto protagonista il portiere del Sassuolo Pegolo, ma ha visto protagonisti, anche Balotelli e Pazzini: a tempo scaduto sono stati loro a creare un occasione d'oro per il pareggio, con Pazzini che di testa, a porta vuota, ha spedito sulla traversa una conclusione che sembrava destinata a regalare al Milan un pareggio che sarebbe stato, tutto sommato, poco meritato. La sconfitta nell'ultima giornata del girone d'andata è, per il Milan, lo specchio di tutta la prima parte del campionato: qualche sprazzo di classe e qualità che viene poi compensato da lunghi momenti di buio.
Il Milan passa al giro di boa a 22 punti: la zona retrocessione dista solamente sei lunghezze. Il Sassuolo, invece, oltre a coccolarsi il suo gioiellino ha altre ragioni per sorridere. I quattro gol di Berardi, fra l'altro, hanno anche salvato la panchina di Di Francesco. Il patron del Sassuolo Squinzi, tifosissimo milanista, se ne va dal Mapei Stadium con una dolce amarezza: con questa squadra (e con questo Berardi) la salvezza non è un miraggio.
FONTE: Leggo.it
Calciomercato Petrolul, UFFICIALE: ecco Mutu
L'ex attaccante della Fiorentina torna in Romania dopo 14 anni
Estero | 15/01/2014 - 09:06
CALCIOMERCATO PETROLUL ROMANIA MUTU / ROMA - Dopo 14 anni all'estero tra Inter, Hellas Verona, Parma, Chelsea, Juventus, Fiorentina, Cesena e Ajaccio, Adrian Mutu torna in Romania. Il 35enne attaccante ha firmato con il Petrolul Ploiești, allenato dall'amico ed ex compagno di squadra Cosmin Contra. "Sono contento di tornare in Romania - ha dichiarato Mutu -. Devo ringraziare tutti per la calorosa accoglienza e spero di poter ripagare la loro fiducia e il loro affetto con le mie prestazioni".
M.D.F.
FONTE: CalcioMercato.it
17.01.2014
«Finito l'incubo, voglio solo il campo»
Marco Zamboni mette alle spalle l'anno di stop: «Il Benaco la scelta giusta: ho ritrovato i miei stimoli»
La voglia è quella di guardare avanti. Gli occhi di Marco Zamboni puntano il lago e cercano nuovi orizzonti, poi tornano sul campo verde di Bardolino. I ragazzini che segue hanno appena finito l'allenamento, lui resta con gli scarpini addosso perché tra poco tocca a quello della sera. Il suo, come succede da parecchi mesi anche se è da pochissimo che è riuscito a tornare in campo per davvero. Dopo un anno esatto di stop, deciso dalla giudici nell'inchiesta sul calcio scommesse. La nuova vita si chiama Benaco, il campionato è quello di Promozione, dilettanti. Che si impreziosiscono con un altro gioiello dopo quello di Claudio Ferrarese, rinforzo dell'Hellas Monteforte, amico dell'ex difensore di Chievo, Verona, Napoli e Udinese.
Lui è pronto soprattutto a riscoprire la gioia di una partita vera: «Tornare in campo dopo un anno è strano, difficile, emozionante. Sono stato fuori dal 15 dicembre 2012 al 15 dicembre scorso. Non potevo entrare in campo neanche con i ragazzini che alleno. È stata davvero lunga. Tra l'altro io ho preso 12 mesi ma non per aver scommesso. Uno stop così lungo per una colpa del genere non si era mai vista».
Almeno adesso è finita.
«Di questo non posso che essere contento ma l'ultimo anno è stato duro davvero. Prima la squalifica, poi la vicenda di Trento con i problemi economici della società e il pignoramento dei nostri cartellini...».
Perché proprio la Benaco?
«Perché abito a Calmasino, alleno la squadra dei giovanissimi di questa società e mi alleno qui già dall'anno scorso. Era la scelta più giusta da fare, non mi interessava la categoria ma avevo solo voglia di ritrovare gli stimoli giusti. Io per fortuna ho già giocato abbastanza ad alti livelli. Volevo restare vicino a casa e con persone con cui stare bene, qui ci sono e la società è seria».
Ha iniziato coi ragazzini, ha in mente un futuro da allenatore?
«Non lo so, per adesso mi diverto ancora a giocare. Dipenderà da tanti fattori, dalle situazioni e soprattutto dalle persone con cui avrò a che fare. In futuro mi piacerebbe dare una mano a qualche direttore sportivo di squadre importanti, magari qualcuna di quelle in cui sono stato. Anche se mi diverto molto coi ragazzi che alleno assieme a Lorenzo Pinamonte, i giovanissimi dell'annata 1999-2000. Crescono giorno dopo giorno e questa è la cosa più bella».
Cosa le ha dato più fastidio di tutta la sua vicenda?
«Sono rimasto schifato, credo che il tutto sia stato trattato con superficialità. Sembrava un mercato più che giustizia sportiva. Sono stati fatti nomi e sentenze senza la giusta attenzione. Io ho preso la squalifica solo per aver risposto al telefono di Michele Cossato, è pazzesco. Poi è arrivata la situazione di Trento, dopo 18 anni di professionismo pensavo di averle viste tutte... Certe persone poi non si sono certo comportate da uomini».
In Promozione ritroverà il suo amico Ferrarese.
«Io e lui ci conosciamo da tempo e ci vediamo spesso. Sarà bello ritrovarlo sul campo tra qualche partita.
Voglio aiutare la Benaco a chiudere bene l'anno centrando l'obiettivo della società, sono sempre disponibile a dare una mano e a mettere la mia esperienza al servizio dei miei compagni. Voglio guardare avanti e lasciarmi tutto alle spalle. Voglio giocare, respirare l'atmosfera della partita e vivere il campo. È solo quello che conta».
L. MAZ.
17.01.2014
Ciclismo, doping: due anni di stop per Ballan
Milano, 17 gen (TMNews) - Altro brutto colpo per il mondo del ciclismo. Alessandro Ballan, 34enne veneto della Bmc e campione del mondo nel 2008 a Varese, è stato squalificato per due anni dal Tribunale nazionale antidoping del Coni per la violazione dell'art. 2.2. del codice Wada (uso o tentato uso di una sostanza vietata o di un metodo proibito), sulla base degli atti dell'inchiesta della Procura di Mantova. Il Tna ha inoltre punito con quattro anni di squalifica il medico Florenzo Bonazzi, mentre è stato inibito a vita il farmacista Guido Nigrelli. L'accusa rivolta a Ballan è quella di doping ematico. Questo il comunicato del Coni: "La Seconda sezione del Tribunale nazionale antidoping ha affermato la responsabilità dell'atleta Alessandro Ballan in ordine all'addebito ascrittogli ex art. 2.2 del Codice mondiale antidoping e gli ha inflitto 2 anni di squalifica, a decorrere dal 17 gennaio 2014 e con scadenza prevista il 16 gennaio 2016. Ha altresì condannato Ballan al pagamento delle spese del presente procedimento, quantificate in euro 400,00, e al pagamento della sanzione economica pari a euro 2.000,00. Ha disposto che il presente dispositivo sia comunicato all'interessato, all'Upa, alla Wada, all'Uci, alla Fci, alla società di appartenenza all'epoca dei fatti e, per conoscenza, alla Procura della Repubblica di Mantova".
Dsp-Ral
13.01.2014
Milan, esonerato Allegri
Tassotti nuovo allenatore
MILANO. Massimiliano Allegri non è più l'allenatore del Milan. Il club rossonero ha ufficializzato l'esonero del tecnico all'indomani della sconfitta in campionato sul campo del Sassuolo. La squadra, si legge nel comunicato della società, è stata affidata provvisoriamente a Mauro Tassotti.
Questo il comunicato apparso sul sito del Milan: «L'Ac Milan comunica di aver sollevato dall'incarico di allenatore della prima squadra, con effetto immediato, il signor Massimiliano Allegri e il suo staff. L'Ac Milan desidera ringraziare il Signor Allegri e il suo staff per l'opera svolta e augura loro i migliori successi professionali. La squadra è provvisoriamente affidata alla guida tecnica del Signor Mauro Tassotti».
Allegri lascia il Milan dopo tre anni e mezzo. Con il tecnico toscano in panchina i rossoneri hanno vinto uno scudetto nella stagione 2010-2011 e una Supercoppa italiana.
FONTE: LArena.it
LE STATISTICHE
Perotti, esordio bis 10.108 giorni dopo. Oggi come allora c'è Spinelli
17.01.2014 16.40 di Redazione Footstats Twitter: @FootStatsCalcio
Il 18 maggio del 1986 Attilio Perotti esordiva come allenatore nel calcio professionistico. La partita in questione era Genoa-Catania, valida per il campionato di Serie B. 1-0 per i rossoblù il risultato finale.
10.108 giorni dopo, guarda casa un altro 18, stavolta nel gennaio 2014, il mister Bagnolo Mella replicherà quell'esordio. I tifosi labronici, magari, sperano anche in un bis del risultato in Roma-Livorno.
Altro elemento in comune fra i due eventi la presidenza di Aldo Spinelli, prima al Genoa oggi al Livorno.
Di sicuro c'è che il nuovo mister degli amaranto nonostante un curriculum con oltre 500 gare da professionista, in Serie A conta semplicemente 64 presenze: 36 (spareggi inclusi) con l'Hellas Verona, 28 con l'Empoli.
Non sarà però una prima volta alla guida del Livorno per mister Perotti che già nella cadetteria 2011-2012 si mise in gioco per 4 gare raccogliendo ben 10 punti (3 successi ed 1 segno "x").
TUTTI I PRECEDENTI FRA PEROTTI E LA ROMA (SERIE A)
0 vittorie Perotti
0 pareggi
4 vittorie Roma
2 gol fatti squadre Perotti
12 gol fatti Roma
ALTRE NOTIZIE
Nigmatullin: "In Italia fui sfortunato. Malesani mi ignorò senza motivo"
15.01.2014 22.39 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
"Ho sempre amato e seguito il calcio italiano. Diciamo che quando sono andato a giocare in Italia la fortuna non è stata dalla mia parte: non mi sono integrato e, senza un motivo preciso, sono stato ignorato. Parlo del Verona e di Alberto Malesani". A parlare è Rulsan Nigmatullin ai microfoni di Mondopallone.it. L'ex portiere russo, ora affermato DJ, commenta la sua sfortunata parentesi italiana all'inizio degli anni '2000 e della sua nuova carriera: "Sono onesto, il calcio mi manca. La mia attività di Dj (grande passione di Nigmatullin sin da bambino, ndr) mi toglie però molto tempo, quindi ho dovuto scegliere quale strada intraprendere. Sono legato contrattualmente con la Warner Music Russia, con la quale ho girato oltre 200 città, negli Stati Uniti, in Germania, in Turchia. Non ho mai partecipato ad eventi in Italia, spero che presto si possa concretizzare qualcosa a tal proposito".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com