MERCATO... + - =
RAFAEL IN ORBITA MILAN: La crescita esponenziale del guardiapali brasiliano è stata impressionante dal suo approdo al VERONA nel 2007 sia dal punto di vista tecnico che fisico e ora che ha dimostrato di poter stare in Serie A (la sua media punti lo fa stare tra i primi nel ruolo) è normale che le squadre più titolate si interessino a lui.
Per ora quella rossonera è un'ipotesi allo stato puro ma da qui a Giugno... Chissà! ABBIATI non gode di ottima stima nella dirigenza rossonera ed il vento di cambiamento portato dal nuovo assetto societario potrebbe includere anche il portierone scaligero.
IL PESCARA CERCA UN CENTRAVANTI per il dopo SFORZINI ed in corsa sembrano restati in due: ARDEMAGNI in uscita dal CHIEVO e CACIA che fin'ora non ha praticamente visto il campo in Serie A con l'HELLAS e ancora non ha rinnovato...
AL GENOA SERVE UN ESTERNO D'ATTACCO e GASPERINI avrebbe 'addocchiato' MARTINHO ma mister MANDORLINI crede molto nel brasiliano a metà col CATANIA e non sembra disposto a cederlo (almeno sino a fine stagione)
DIAS O ANDREOLLI? DI SICURO NON MAIDANA che quest'estate era finito nelle mire del club scaligero; l'ormai ex centrale in scadenza col RIVER PLATE ha quasi trovato l'accordo col PUEBLA TELAM in Messico dove si è già trasferito in attesa dell'ufficialità che dovrebbe arrivare a ore... Accordo trovato sulla base di 2 milioni di dollari.
SETTI & SOGLIANO AVVISTATI ALLO 'STAMFORD BRIDGE' dove il CHELSEA ha battuto di rimonta il LIVERPOOL in un match molto avvincente risolto da una zampata di ETO'O ma il presidente e il diesse oltre a gustarsi l'atmosfera dello stadio dei 'Blues' hanno anche incontrato gli emissari di INTER e (sopratutto) ROMA per parlare di mercato: Sul tavolo i nomi di Marco ANDREOLLI, difensore centrale ex CEO in uscita dal club nerazzurro sul quale insistono anche il SASSUOLO e la stessa società della Diga, e di Juan ITURBE per il quale patròn THOIR potrebbe puntare per il futuro.
Sull'attaccante argentino però sembra in vantaggio su tutti la squadra della capitale che aiuterebbe i gialloblù a riscattare il giocatore dal PORTO e riconoscerebbero al VERONA contanti (circa 4/5 milioni?) e contropartite tecniche (Michael BRADLEY?)
'Iron Nick' FERRARI prestato allo SPEZIA non trova molto spazio con gli Aquilotti ecco perchè il GROSSETO pensa a lui per un rinforzo in attacco.
Su HALLFREDSSON non solo l'ATALANTA ma anche l'UDINESE ed il PARMA! L'islandese in scadenza a Giugno nicchia sul rinnovo e anche se a parole vorrebbe restare è difficile che SOGLIANO e la dirigenza facciano altri passi avanti verso il giocatore che a questo punto potrebbe partire già a Gennaio per circa 400mila Euro...
Il CESENA vuole RAGATZU: Per il ragazzo del '91 ex CAGLIARI potrebbe essere una buona occasione in una squadra ambiziosa retrocessa in cadetteria nella stagione scorsa che è interessata anche a LANER e LONGO (sul quale ci sarebbe anche l'interesse dell'ESPANYOL di Barcellona)
ITURBE: Su Juan la pista più concreta porta alla ROMA dati i buoni rapporti SOGLIANO-SABATINI e le parole importanti spese da GARCIA, tecnico giallorosso, per il gioiellino di proprietà del PORTO; l'HELLAS vanta un'opzione di 15 milioni per riscattare totalmente il giocatore, una cifra considerevole ma pur sempre più 'economica' rispetto ai 60 che libererebbero l'attaccante dai portoghesi ed in base ai quali i 'Dragoes' potrebbero avviare una sorta di asta che porterebbe il prezzo del cartellino a cifre record: L'impressione è che tra SETTI e la ROMA si creerà una sorta di asse che porterà 'Itu' nella squadra capitolina e che l'HELLAS avrà in cambio 5-7 milioni cash e contropartite tecniche; in ogni caso se ne riparlerà a fine stagione...
Scontato per l'HELLAS l'avvalersi, tra poco o a Giugno, avvalersi del diritto di riscatto sulla metà di ROMULO per una cifra di poco inferiore ai 2 milioni di Euro: Il giocatore a Verona si trova benissimo e MANDORLINI sembra averne fatto un perno imprescindibile del VERONA in Serie A.
DIAS: HELLAS in vantaggio su SASSUOLO e SAMP ma alcuni 'rumors' danno i gialloblù interessati anche ad ANDREOLLI ex CHIEVO che all'INTER non trova spazio e che potrebbe anche accettare la corte della società della Diga che lo vorrebbe di ritorno...
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DICONO + - =
Capitan MAIETTA «Il nostro 2013? Abbiamo vissuto un'annata stupenda, dopo aver vinto il campionato di Serie B stiamo facendo bene anche in Serie A. Spero in un 2014 altrettanto importante, ed auguro tanta salute ai miei compagni di squadra. Il nostro obiettivo? La salvezza non è vicina, mancano ancora tanti punti. Ora pensiamo solo a raggiungerla, poi non si sa cosa potrà accadere. Ci attende un girone di ritorno molto difficile» HellasVerona.it
...Anche il direttore di Milan Channel Mauro Suma non può che levarsi il cappello di fronte all'HELLAS visto sin qui «L'ultimo pezzo del 2013 non può non partire dai complimenti alla vera rivelazione del Campionato, il Verona. Le uscite calcistiche del sindaco Tosi, le asprezze e i gemellaggi della tifoseria gialloblù, non rendono simpatica al volo la squadra veronese ai miei occhi. Ma proprio per questo la nota a margine risulta ancora più convinta e disinteressata. Per chi guardava distrattamente, solo sulla carta, la squadra affidata a Mandorlini a ridosso dell'inizio del Campionato, la sensazione era una e solo una: scendono. E invece salgono, fino al tocco di tacco di Palacio erano quinti in classifica a Natale. Incredibile, ma meritato. La difesa priva di grandi firme, ma animate da orgoglio locale con in più il riscatto del giovane Albertazzi: il centrocampo in cui si rivelano Jorginho e altri fra cui il finalmente sano Jankovic: l'attacco in cui matura Iturbe e in cui Toni migliora alla grande le proprie recente performances tra Juventus, Genoa e Fiorentina. Tutto questo fa Verona: slancio, entusiasmo, gol e continuità. Lo stesso Mandorlini, che prima dell'arrivo di Sogliano era il ras indiscusso della piazza, oggi, dopo qualche fibrillazione nello scorso campionato, ha capito che le assunzioni di responsabilità del nuovo direttore hanno fatto bene in primis a lui e alla squadra. Senza le perdite economiche che di solito collezionano le matricole che salgono in A e si affidano a vecchie glorie a caccia degli ultimi soldi, e con tanto buon senso il Verona è una gran bella realtà del nostro Campionato. Complimenti.» TuttoMercatoWeb.com
Il presidente SETTI «Il 2013 dell'Hellas? Abbiamo conquistato la promozione e stiamo vivendo un grande momento da sesti in classifica. Io comunque continuo a ribadire che la stagione è ancora lunga, il nostro obiettivo rimane la salvezza e una squadra come la nostra deve lottare sempre. Il nostro brand in crescita? Ne ero convinto dal punto di vista commerciale, perché conosco bene il tessuto di Verona e so cosa può dare. Dal punto di vista tecnico ero sicuro di poter far bene, ma questo è frutto anche dei collaboratori che ogni giorno lavorano e si impegnano per dare quel qualcosa in più. Obiettivi per il 2014? Sicuramente quello di raggiungere la salvezza il prima possibile, questo ci darebbe la possibilità di pensare al prossimo campionato in un modo diverso, far giocare i nostri giovani e dimostrare che l'Hellas ha capacità anche in altri ambiti, come nel Settore Giovanile, che si sta muovendo meglio. La crescita della nostra tifoseria? E' una piccola vittoria che abbiamo fatto, ma ad aver vinto è stato soprattutto il tifoso: se i veronesi continueranno a dimostrare questa intelligenza si completerà una stagione ottima sotto tutti i punti di vista. Una promessa per il 2014? Continuare a lavorare in questo modo, con serietà ed impegno, per mettere basi solide per il futuro, con un Settore Giovanile in crescita ed una società sempre più strutturata» HellasVerona.it
Capitan MAIETTA «Qui ho sempre passato delle belle vacanze in una grande famiglia, ma quest'anno si respira un'atmosfera particolare, da Serie A. Per me è un Natale particolare, il primo nella massima serie, spero di passarne altri dieci così. Se mi aspettavo una stagione del genere? Non credevo di essere all'altezza, ma la voglia di far vedere chi sono ha reso tutto più facile. Un augurio per il 2014? Spero di trascorrere un'annata da favola come questo 2013» HellasVerona.it
28 dicembre 2013 - Domenico Maietta | 30 dicembre 2013 - Maurizio Setti |
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - =
PAURA PER ITURBE che, passeggero a bordo di una BMW sulla Ruta 7 a 150 chilometri dalla capitale del Paraguay Asunciòn, è uscito illeso dopo un frontale con un camion!
CLAMOROSO!!! TONI AL BARÇA PER 2 MILIONI! Ma era tutto uno scherzo anzi... Un'inocentada, una specie di Pesce d'Aprile che in Spagna si celebra il 28 Dicembre...
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
17 DEFERITI PER LA NOCERINA dopo il match-farsa con la SALERNITANA dello scorso 10 Novembre...
EDGAR DAVIDS SI RITIRA? Dopo il terzo cartellino rosso in 9 gare il 40enne mediano olandese, sentendosi perseguitato dagli arbitri, ha forse deciso di smettere...
TRAGEDIA SCHUMI! L'ex 7 volte iridato con la FERRARI in coma dopo un incidente sugli sci in Francia! L'asso della Formula 1 ha attraversato un fuoripista, non bloccato, che univa due tracciati e scivolando ha battuto la parte destra della testa su una roccia rompendo il casco! Ora versa in condizioni gravissime in ospedale a Grenoble...
CICLISMO: BETTINI lascia da cittì della Nazionale per la squadra di ALONSO, CASSANI lo sostituirà?
SERIE B: Il PALERMO è Campione d'Inverno ma l'EMPOLI è lì e dimostra di valere la Serie A al pari dei siciliani
...E MARADONA querela la RAI! All'ex fuoriclasse argentino non sono andate giù alcune affermazioni nella trasmissione di Massimo Giletti...
RASSEGNA STAMPA + - =
Le foto dell’incidente spaventoso di Iturbe del Verona
di Maghdi Abo Abia - 27/12/2013
L’attaccante paraguayano dell’Hellas Verona Juan Iturbe è scampato per miracolo ad uno spaventoso incidente stradale avvenuto nel suo Paese. Il giocatore, protagonista di questa prima parte di stagione, era a bordo di una Bmw X6 scontratasi frontalmente contro un camion. La macchina è distrutta ma il ragazzo, seduto sul sedile posteriore, è fortunatamente, e miracolosamente, illeso. Lievemente ferito il guidatore ed un terzo passeggero, ma niente di preoccupante L’incidente è avvenuto sulla Ruta 7, a 150 chilometri dalla capitale Asunciòn e secondo le informazioni raccolte dalla polizia, è stata la Bmw a colpire il camion in uscita da una curva affrontata a gran velocità.
FONTE: Giornalettismo.com
29/12/13 - 15.54
Verona, si riprende senza i sudamericani
Finiscono oggi le vacanze del Verona, domani pomeriggio si torna in campo alle 15 al centro sportivo "Il Paradiso" di Peschiera per la prima seduta di allenamento dopo la sosta natalizia e sette giorni di riposo. Martedì, ultimo giorno dell'anno, la squadra lavorerà solo al mattino per riprendere a Capodanno con un allenamento pomeridiano. I sudamericani, d'accordo con la società, rientreranno a Verona l'1 gennaio. Per i tifosi del Verona disponibili, attraverso il circuito Lottomatica, 1108 biglietti del Settore Ospiti per la gara di lunedì 6 gennaio a Udine. La vendita proseguirà fino alle 19 di domenica prossima.
Alessandro De Pietro
FONTE: Gazzetta.it
EDITORIALE
Pagellone di fine anno: i voti ai 20 Direttori Sportivi italiani
Nato ad Avellino il 30-09-1983 vive a Milano dal 2005. Per 9 anni caporedattore Calcio e volto principale della testata "Sportitalia". Dal 2007 dirige Tuttomercatoweb. Organizzatore e conduttore dei Gran Galà del Calcio AIC 2011 e 2012
30.12.2013 00.00 di Michele Criscitiello Twitter: @MCriscitiello articolo letto 39092 volte
© foto di Federico De Luca
Non poteva mancare, tra un panettone e un torrone, il Pagellone del 2013 dei Direttori Sportivi di serie A. Passano sotto il nostro controllo a fine mercato e a fine anno. In molti ti ringraziano, gli altri si offendono, altri ancora fanno finta di non aver letto ma c'è una certezza: tutti leggono e tutti commentano. Siamo contenti che, in questi anni, abbiamo reso Tuttomercatoweb il "Vangelo" del calciomercato italiano. Te ne accorgi nel bene, dai numeri audiweb, ma soprattutto dal male quando ti chiamano incazzati perché ... "l'ha scritto Tuttomercatoweb" e invece era solo una notizia di colleghi riportata come rassegna stampa sul nostro sito. A fine anno è tempo di ringraziamenti, lo faccio in dieci secondi. Il primo grazie ai lettori che hanno consentito a Tmw di diventare la prima testata giornalistica di calciomercato, facendo tre-quattro giri intorno ai competitors. Un grazie all'editore, tra i pochi con la E maiuscola, in un mondo (l'informazione) di improvvisati. L'ultimo e più sentito grazie alla mia redazione che ogni giorno mette l'anima per arrivare prima degli altri sulla notizia di calciomercato. Stop! Passiamo ai voti...
Atalanta, Pierpaolo Marino Voto 6,5
Ogni anno la Famiglia Percassi gli chiede la salvezza e lui la ottiene a mani basse. Costruisce una squadra con pochi soldi e riesce a fungere da bancomat: vende e incassa. Mantiene la parola su Denis e Bonaventura e lancia giovani di prospettiva come De Luca. Meriterebbe una squadra che lotti per la Champions perché per lui puntare alla salvezza è come chiedere a Cristiano Ronaldo di arrivare in doppia cifra.
Bologna, Roberto Zanzi Voto 5,5
Molta confusione e mercato al ribasso. Il Bologna è in difficoltà e l'incertezza societaria non aiuta. Pioli il giorno prima salta, poi vince e resta. Se punti su un allenatore lo fai perché sei convinto e non perché entra o non entra una palla in porta. La società è in difficoltà e lui non contribuisce ad alzare il valore del club. Non raggiunge la sufficienza. A gennaio potrebbe rimediare.
Cagliari, Nicola Salerno Voto 7
Uno dei pochi signori rimasti nel calcio. Da 35 anni in questo mondo ha ancora la voglia di un ragazzino alle prime armi. Cellino ha trovato la sua anima gemella. Lo aveva già avuto in passato e ha puntato, nuovamente, su di lui. Mantiene la parola che in estate non avrebbe venduto nessuno ed è la figura perfetta per rapportarsi nello spogliatoio e con i procuratori. Bravissimo nelle trattative interne. Meriterebbe maggiore autonomia.
Catania, Pablo Cosentino Voto 4
Ha distrutto il Catania in 3 mesi. Se si fosse impegnato di più non ci sarebbe riuscito. Zero rapporti con i calciatori, se non con quelli più fidati, pessima gestione dello spogliatoio, mercato imbarazzante e la cessione di Gomez è la ciliegina su una torta scaduta. Si può mai vendere Gomez per 6 milioni, l'unico capace di fare la differenza e l'unico in grado di saltare l'uomo e creare la superiorità in fase offensiva? E adesso riprende Lodi, che aveva ceduto a luglio. Un doppio errore...Perché?
Un procuratore non può fare il Direttore. Colpa di Pulvirenti che gli ha affidato le chiavi di casa sua. Catania era il simbolo della nuova Italia. Sta tornando all'età della pietra. La colpa non era di Maran come oggi non è di De Canio. Eppure c'era ancora il tempo per salvare la barca. Come? Un nuovo Direttore con le mosse pronte per gennaio. Gennaio è arrivato e non sembra cambiato nulla, a Torre del Grifo... Ingrifato!
Chievo Verona, Giovanni Sartori Voto 5,5
Inizia a perdere colpi. Squadra disorientata, cambi di allenatore e poche facce nuove capaci di creare plusvalenze. Non cede Thereau e lo deprezza clamorosamente. Cosa succede ad uno dei Re del mercato?
Fiorentina, Daniele Pradè Voto 6,5
Ha creato a Firenze in un anno quello che non hanno creato a Roma in tre anni. Calciatori acquistati in periodo di svalutazione, scommesse vinte e un allenatore che guarda al futuro. Merito del Direttore e di Macia, un braccio destro che tutti vorrebbero. I Della Valle hanno ritrovato entusiasmo grazie al lavoro di Pradè, Montella e Macia. Obiettivo Champions. Per lo scudetto ancora non se ne parla.
Genoa, Daniele Delli Carri Voto 4,5
Prima i danni a Pescara, poi la scommessa persa a Genova. Anche se approvammo la scelta Liverani in panchina. Avrebbe bisogno di ripartire dalla serie B per tornare ad acquisire umiltà e maggiore competenza. La serie A non è per tutti.
Hellas Verona, Sean Sogliano Voto 7
Il vero Re del mercato, la vera sorpresa. Silenzioso, lavora, ha occhio e gestisce bene lo spogliatoio. Non è un caso che il Milan lo segua per il dopo Galliani. Conosce i calciatori di tutto il mondo e ha appreso dal padre le tecniche principali del calciomercato. Un plauso a Zamparini per averlo buttato dalla finestra dopo pochi mesi. Attenzione: Sean è bravo ma corre un rischio, quello di dover pensare a troppe squadre. Pensi al Verona e faccia fare lo Spezia a chi è pagato per fare lo Spezia. Si metterebbe contro tanti colleghi e Presidenti se volesse tenere più piedi in una sola scarpa.
Inter, Marco Branca Voto 5,5
Prende Mazzarri e indovina la scelta dell'allenatore. Può fare poco mercato perché paga il passaggio societario e la difficoltà economica di Moratti. Questa volta chiude in passivo ma ha più di un attenuante. Gli errori li ha commessi in passato, non oggi. 2013 da cancellare.
Juventus, Beppe Marotta Voto 7,5
Il mercato è promosso. In Italia, grazie al suo lavoro, fa tornare la Juventus leader indiscussa del campionato. Non ha rivali e anche sul mercato infiocchetta grandi pacchi come Tevez e Llorente. Parametri zero di lusso e giuste cessioni, come quelle di Giaccherini e Matri. Poteva essere un 8 se avesse preso anche un esterno ma a questa squadra manca ancora qualcosa per il salto europeo. Tutto non si può avere. Bilancio in ordine e squadra padrona del torneo. Marotta la sua partita a Torino l'ha stravinta.
Lazio, Igli Tare Voto 5
Pessimo mercato e 2013 incerto. Chiude senza bomber e consente a Petkovic di avere troppi alibi. Lazio ridimensionata dagli errori in sede di calciomercato. Necessita di maggiore autonomia ed esperienza.
Livorno, Stefano Capozucca Voto 6
Direttore di qualità ed esperienza paga il poco budget a disposizione. Un solo milione di euro per costruire una squadra appena tornata in serie A. Prova a fare i miracoli ma Spinelli non lo aiuta. Fatica nel rapporto con Signorelli, rischia di dover alzare bandiera bianca nonostante il suo lavoro paghi sempre.
Milan, Adriano Galliani Voto 5
Nel 2013 perde Tevez e riprende Kakà. Balotelli non illumina come dovrebbe e la gestione della crisi societaria gli sfugge di mano quando Barbara inizia a prendere decisioni importanti. Resta e resterà l'anima del Milan. Resta e resterà il miglior dirigente italiano. I cicli, purtroppo, finiscono per tutti. Non è finito il ciclo Galliani, è finito il ciclo Milan. Dice che prima di acquistare questa società bisogna vendere. Giusto! Oggi, però, non hai più Ibra e Thiago Silva; anche se vendi non ricavi un grande budget per acquisti top.
Napoli, Riccardo Bigon Voto 6
Facciamo fatica a dare un voto a Bigon. Tra due fuochi, Rafa e il figlio di De Laurentiis. Molti acquisti sono "pilotati" dall'allenatore, altri sono sue intuizioni. Con l'addio di Mazzarri perde potere. Ha un contratto importante e pesante ma non siamo convinti che sia felice del progetto che sta costruendo. Lavora bene con i giovani.
Parma, Pietro Leonardi Voto 6,5
Lavora tanto e bene, i risultati si vedono anche se difficilmente il Parma tornerà in Europa. Ottime intuizioni da grande dirigente. Donadoni è una sua scommessa vinta.
Roma, Walter Sabatini Voto 6,5
Un 2013 da incubo e un altro da sogno. La prima parte è da libro nero, la seconda indovina quasi tutto e riconquista la fiducia dei tifosi che prima gli scrivevano a Trigoria di essere laziale e incapace. Non è un fenomeno e non è un brocco. In molti nel settore gli hanno messo l'etichetta dell'irriconoscente. Lui va per la sua strada e conferma di avere un ottimo occhio. Garcia è una sua scelta. Ha commesso molti errori ma oggi si gode le sue vittorie. Lo scudetto non è roba da Roma ma per la Champions è in primissima fila.
Sampdoria, Carlo Osti Voto 6
La scelta di Sinisa rilancia il lavoro del Direttore e del suo staff. Sa bene che a gennaio questa squadra ha bisogno di rinforzi ma il lavoro paga sempre. Duttile ed affidabile, con la collaborazione di Peppino Pavone può portare giovani interessanti a Genova. L'importante è conquistare al più presto la salvezza per pensare al futuro con maggiore calma.
Sassuolo, Nereo Bonato Voto 5,5
Per la proprietà che ha alle spalle avrebbe dovuto soffrire meno il passaggio dalla B alla A. Molti giovani di prosettiva ma troppe scommesse per la serie A. A gennaio ha bisogno di certezze che oggi, però, nessuno ti può dare.
Torino, Gianluca Petrachi Voto 7
Vera sorpresa del 2013. Lo avevamo prima osannato e poi criticato. Il campo gli sta dando ragione e anche l'assenza di Cairo, grazie al suo lavoro e a quello di Comi, sta passando in secondo piano. Squadra costruita con criterio. La salvezza quest'anno arriverà con largo anticipo. Il suo lavoro non passa inosservato agli occhi dei Presidenti.
Udinese, Cristiano Giaretta Voto 6,5
Il voto al Direttore sarebbe anche superiore, da 7. La prima metà del 2013 la vive da protagonista a Novara, dove porta la squadra ai play off. Per lui arriva la promozione in serie A e ad Udine si ambienta subito alla grande. Braccio destro di Gino Pozzo fa sentire la sua presenza nello spogliatoio, grazie all'ottimo feeling che ha con Guidolin. Attento anche alla preparazione atletica ha il merito di aver portato ad Udine Bruno Fernandes, suo figlioccio ai tempi del Novara. Umile e preparato è una delle rivelazioni del 2013. E pensare che qualche anno fa lavorava in eccellenza alla Folgore Caratese... Se hai la stoffa, arrivi ovunque.
ALTRE NOTIZIE
Luca Toni al Barcellona. L'inocentada colpisce in Italia
28.12.2013 10.39 di Cristina Guerri
Luca Toni al Barcellona, l'affare è fatto. Al Verona andranno 2 milioni, per l'attaccante campione del mondo è pronto un contratto fino a giugno con opzione per il secondo. Ovviamente si tratta di uno scherzo, o come dicono in Spagna di una inocentada. Una sorta di pesce d'aprile, che in Spagna viene però celebrato il 28 dicembre, ovvero oggi, in occasione del Día de los Santos Inocentes. Così molti media spagnoli hanno deciso di mettere nel mezzo Luca Toni, che all'età di 36 anni continua a lasciare il segno nel calcio che conta.
ALTRE NOTIZIE
Gravissimo incidente automobilistico per Iturbe, auto distrutta lui illeso
28.12.2013 08.04 di Redazione TMW.
L'incidente é accaduto venerdì nel dipartimendo di Caaguazu, in Paraguay, sulla strada che porta a Ciudad del Este, la BMW suv dell'attaccante del Verona Juan Manuel Iturbe guidata nell'occasione sembra da un amico si é schiantata a 150 km orari contro un camion.
Il giocatore molto spaventato sta bene e pare sia uscito con le proprie gambe dall'auto, stanno bene anche le altre due persone che erano in auto con l'argentino.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
HELLAS VERONA NEWS
Hellas, ora i complimenti arrivano anche da Suma...
29.12.2013 18:30 di Michele Zomer Twitter: @Mikzomer
Ne aveva attaccato la tifoseria in un inopportuno quanto inverosimile paragone con quella clivense, lasciando qualche nota stonata nell'ambiente veronese. Ora Mauro Suma, direttore di Milan Channel, nonostante la dichiarata antipatia per i colori gialloblù, dopo gli entusiasmanti risultati sportivi raggiunti non ha potuto fare altro che accodarsi alla lunga fila di complimenti ricevuti dal sodalizio del presidente Setti nell'ultimo periodo. Questa le sue parole pubblicate nell'editoriale di MilanNews.it: "L'ultimo pezzo del 2013 non può non partire dai complimenti alla vera rivelazione del Campionato, il Verona. Le uscite calcistiche del sindaco Tosi, le asprezze e i gemellaggi della tifoseria gialloblù, non rendono simpatica al volo la squadra veronese agli occhi rossoneri di chi scrive. Ma proprio per questo la nota a margine risulta ancora più convinta e disinteressata. Per chi guardava distrattamente, solo sulla carta, la squadra affidata a Mandorlini a ridosso dell'inizio del Campionato, la sensazione era una e solo una: scendono. E invece salgono, fino al tocco di tacco di Palacio erano quinti in classifica a Natale. Incredibile, ma meritato. La difesa priva di grandi firme, ma animate da orgoglio locale con in più il riscatto del giovane Albertazzi: il centrocampo in cui si rivelano Jorginho e altri fra cui il finalmente sano Jankovic: l'attacco in cui matura Iturbe e in cui Toni migliora alla grande le proprie recente performances tra Juventus, Genoa e Fiorentina. Tutto questo fa Verona: slancio, entusiasmo, gol e continuità. Lo stesso Mandorlini, che prima dell'arrivo di Sogliano era il ras indiscusso della piazza, oggi, dopo qualche fibrillazione nello scorso campionato, ha capito che le assunzioni di responsabilità del nuovo direttore hanno fatto bene in primis a lui e alla squadra. Senza le perdite economiche che di solito collezionano le matricole che salgono in A e si affidano a vecchie glorie a caccia degli ultimi soldi, e con tanto buon senso - ha concluso Suma- il Verona è una gran bella realtà del nostro Campionato. Complimenti.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
31.12.2013
Il Milan tenta Rafael Sartori su Mancosu
Si apre un'asta tra i due club per prendere Andreolli Paloschi più vicino al Bologna, in cambio arriva Bianchi
La novità? Il Milan potrebbe chiedere notizia al Verona di Rafael. Il portiere brasiliano ha davanti metà campionato per convincere una big a puntare su di lui. La società rossonera, però, potrebbe essere interessata a puntare su di lui. E se questa ipotesi dovesse rivelarsi vera, la società di Maurizio Setti si troverebbe in casa il nazionale bulgaro Nikolay Mihayolv, che finora si è dovuto accontentare della panchina. Seduto in attesa, alle spalle di Rafael. Certo, il «rumore» di mercato non è legato ad un trasferimento immediato di Rafael ai rossoneri. Se ne riparlerà a giugno. Il brasiliano, intanto, verrà messo sotto osservazione. E, se anche Sean Sogliano dovesse partire alla volta di Milano, magari l'operazione potrebbe concretizzarsi con maggiore facilità.
Il resto? Certezze. Iturbe può andare alla Roma solo a giugno. E qui la situazione sembra essersi fatta abbastanza chiara. Dunque, il Verona lo riscatta dal Porto sborsando i 15 milioni pattuiti e per girarlo ai giallorossi chiede 5 milioni più una contropartita tecnica, già individuata in Micheal Bradley. Le parti, naturalmente, avranno modo di confrontarsi ancora a lungo. Per la difesa, invece, si fa sempre più concreta la pista che porta a Marco Andreolli dell'Inter. Il Verona avrebbe già parlato con il club di Thohir, e l'impressione oggi è che sia leggermente avvantaggiata su Sassuolo e Chievo. Un passo indietro: se non arriva Andreolli, Sogliano potrebbe buttarsi su André Dias della Lazio, nome già uscito qualche giorno fa.
[...]
Simone Antolini
31.12.2013
Mandorlini brinda «Un 2013 bellissimo»
«La promozione dell'Hellas in A mi ha regalato una grande emozione Un acquisto impossibile? Ribery. Sai che tridente con Toni e Iturbe...»
Andrea Mandorlini sorride, il suo Hellas vola anche in A
Si è ricaricato in famiglia, tra una passeggiata in riva al mare e una battuta di caccia con gli amici. Andrea Mandorlini ha già mandato in archivio il 2013, adesso si pensa solo al 2014. Ieri pomeriggio Toni e compagni hanno ripreso la preparazione in vista della sfida con l'Udinese. Il momento giusto per fare un bilancio degli ultimi dodici mesi. «Un anno bellissimo - racconta - che ha segnato la mia vita e la mia carriera. Sì, è vero, l'Hellas era stato costruito per salire subito ma vincere il campionato non è facile. La nostra promozione in A mi ha regalato un'emozione incredibile».
Da una parte la gioia sportiva, dall'altra il dolore privato...
«Un sacrificio sull'altare delle vittorie. Sportivamente parlando il 2013 mi ha dato tutto, umanamente devo ammettere che ho sofferto tantissimo. Prima la scomparsa di mio fratello Paolo, poi la morte di Giovanni Martinelli. In questi giorni di vacanza sono andato a rileggere i messaggi che il presidente mi ha mandato in questi anni, mi sono commosso. Martinelli ha dato tanto al Verona, ha dato tanto anche a me. Mi è sempre stato vicino, anche nei momenti difficili. Non potrò mai dimenticarlo».
Perchè Verona ama Mandorlini?
«Perchè questa è casa mia, un feeling nato subito, pochi giorni dopo il mio arrivo. Sono fatto così, quando intorno a me sento rispetto, fiducia, stima, dò sempre il massimo».
Il contratto di Mandorlini è in scadenza...
«Non m'interessa e non ci penso. Vivo alla giornata, ho già spostato l'attenzione sulla prossima partita con l'Udinese, vado avanti per la mia strada. Qualche anno fa ho detto che avrei voluto seguire l'esempio di Osvaldo Bagnoli e rimanere all'Hellas tanti anni. Non ho cambiato idea adesso, vorrei restare qua per sempre».
Dove può arrivare il Verona?
«Il più in alto possibile ma in questo momento non tolgo gli occhi e la testa dal nostro obiettivo, noi puntiamo solo alla salvezza. Parlare di Europa adesso porterebbe solo scompiglio nel gruppo e nell'ambiente».
Mandorlini ha dimostrato di poter allenare in A...
«Sono contento ma non mi piace parlare di rivincite. Cos'è mancato prima? Non lo so, molta gente parla senza conoscere i fatti, bisognerebbe vivere tutte le situazioni. Sicuramente ero in credito per quello che avevo dato e fatto negli anni precedenti ma mi sono sempre rimesso in gioco, sempre con passione, perchè alla base di tutto c'è la mia passione per questo gioco. Ora mi godo i 29 punti fatti con il mio Verona».
Un Natale felice, tutto è cambiato rispetto a un anno fa...
«Una catena di cose negative tutte insieme però sono ancora convinto di una cosa, le squalifiche sono arrivate perchè mi chiamo Mandorlini e perchè allenavo il Verona, c'è stato un vero e proprio accanimento contro di me. La lezione mi è servita, le cose sono cambiate, anche il rapporto con la società, con il presidente. Il calcio italiano brucia tutto in fretta, invece ci vuole tempo per costruire qualcosa di importante».
Peccato per il derby...
«Abbiamo perso una partita, non abbiamo giocato bene ma ci sta. Poteva finire zero a zero, abbiamo preso gol a venti secondi dalla fine. In questo calcio gli episodi fanno la differenza contro il Chievo la fortuna ci ha voltato le spalle. Sicuramente potevamo fare meglio ma la tensione ci ha giocato un brutto scherzo».
Chi vince il campionato?
«La Juve è la favorita e lo sta dimostrando ancora una volta. La Roma non ha mai perso e insegue a cinque punti di distanza, vuol dire che i bianconeri vanno fortissimo. Hanno investito, hanno seguito un progetto, hanno scelto i giocatori non solo in base alle loro qualità tecniche e umane ma anche seguendo i consigli di Conte. Hanno struttura importante, non vedo nessuno, almeno in questo momento, in grado di competere con loro».
Però le italiane in Europa fanno fatica...
«I risultati dicono questo anche se il Napoli, pur avendo fatto tanti punti, è stato eliminato dalla Chanpions. L'ho detto tante volte il campionato italiano non è bello ma è molto difficile, i tecnici sono molto preparati, devi affrontare squadre che adottano moduli diversi, c'è grande determinazione. Probabilmente questo in Europa non basta più, bisogna fare i conti con tanti campioni con un livello qualitativo importante. Cambiano anche gli equilibri».
L'anno prossimo ci saranno i Mondiali, cosa farà l'Italia?
«In questo momento non è facile fare una previsione, l'Italia è un'incognita e non è stata inserita tra le favorite ma tutte le volte che la Nazionale parte a fari spenti poi regala grandi Mondiali. Magari succede così anche quest'anno e poi mister Prandelli in panchina è una garanzia».
Inizia il mercato, come cambierà il Verona?
«Vorrei che si cambiasse il meno possibile, il gruppo è sano, i giocatori possono dare qualcosa in più. Certo che si può sempre migliorare e Sogliano sa che cosa fare».
Giochiamo al fantacalcio, disponibilità infinita e tanti milioni di euro, chi comprerebbe Mandorlini?
«Dico Ribery, un grande. Tra l'altro ha giocato nel Bayern con Toni e si capiscono al volo. Sai che tridente là davanti: lui, Luca e Iturbe. Però deve vincere la concorrenza di Jankovic, Gomez e Martinho...».
Luca Mantovani
31.12.2013
Mister, maghi e Special One in riva all'Adige
Mestiere duro quello dell'allenatore di calcio. Lo aveva capito bene Helenio Herrera che fu il Mourinho ante litteram del calcio mondiale. Un cittadino del mondo che a quei tempi, al di là dei meriti tecnici, riusciva a far parlare di sé anche senza il web o la pay tv. Il compianto allenatore della Grande Inter, fu tra i primi, grazie anche agli avventurosi trasporti di greggio delle navi di Angelo Moratti, a farsi pagare e rispettare come mai era avvenuto prima per un allenatore di calcio. Un tecnico che sapeva tenere a bada grandi campioni come Mazzola e Suarez, Corso e Jair senza mai inchinare la testa, solo così si possono raggiungere traguardi impensabili.
Tanto comunque la giri, la critica applicata al calcio, statene certi che al mister qualcuno avrà sempre qualcosa da dire. Non solo quando le cose vanno male, anche nei momenti positivi c'è sempre qualcuno che mette il bastone tra le ruote. Questo pensiero è estremamente attuale nel calcio d'oggi, se si escludono rari esempi di lungimiranza al di sopra di una panca. Un po' perchè l'accesso alla critica è molto più semplice rispetto a qualche anno fa, mezzi di comunicazione compresi ed un po' perchè sono molte le figure che ruotano attorno al mondo del calcio.
Inanzitutto l'Aic, ovvero l'Associazione italiana calciatori, dovrebbe spiegare ai propri tesserati che le regole non sono cambiate: ovvero che al calcio si gioca sempre in undici e che le sostituzioni possibili sono al massimo tre. Meno male che adesso sono tre visto che ai tempi del Bagnoli «tricolore» erano due e prima ancora una soltanto. Ben venga la panchina lunga stile hockey su ghiaccio ma il gioco è completamente diverso. La stessa cosa vale anche per procuratori più o meno noti che entrano ed escono nelle pieghe della critica con grande mestiere. Proprio di recente uno di questi nipoti dei vari Allodi o Previdi, se preferite, ci ha rivolto questa domanda: «Ma perchè il mister non fa giocare Tizio?». Il giocatore in questione ovviamente era della sua scuderia. La nostra risposta è stata equilibrata e corretta: «Allora dovrebbe togliere Caio, visto che gioca esattamente nello stesso ruolo e sta facendo molto bene».
Il silenzio che ne è seguito è stato molto eloquente e, con ogni probabilità, va ricercato nel fatto che pure Caio faceva parte della scuderia del procuratore in questione. Queste sono solo alcune delle sollecitazioni a cui vanno incontro gli allenatori di calcio.
Poi metteteci presidenti, amici dei presidenti, direttori sportivi, stampa e tifosi e il quadro è completo. È quasi meno difficile per loro gestire gli stessi calciatori che tutto il resto. Bene quindi, in generale e senza polemica, fa L'Arena oggi a chiudere l'ultimo giorno dell'anno 2013 con i due allenatori di Verona e Chievo.
Mandorlini e Corini hanno vissuto un anno abbastanza simile. Il primo costretto a vincere in Serie B e sulla graticola dopo un pari e due sconfitte, il secondo che, dopo avere ereditato da Mimmo Di Carlo una situazione - sportivamente parlando - drammatica, si è ritrovato inviso per qualche pareggio di troppo e un «non gioco» fischiato dai pochi «cecchini» del Chievo, visto l'esiguo numero di presenze al Bentegodi.
Adesso entrambi - Mandorlini sempre in sella come un vecchio buscadero del Texas, Corini richiamato dopo il non contatto fra Sannino e il Chievo - sono in piena corsa per i propri obiettivi: i gialloblù della Diga hanno pagato la botta d'adrenalina ma sanno che dovranno comunque lottare fino in fondo per centrare la salvezza mentre l'Hellas è la vera sorpresa del campionato, si gode le cime innevate dell'alta classifica e i complimenti dei tanti addetti ai lavori . Entrambi non ricordano certo Mourinho ma a modo loro un po' «Special One» per questi due club lo sono, punti di riferimento per tutti. Meglio ricordarlo sempre, non si sa mai...
30.12.2013
Oggi ripresa a ranghi ridotti per il Verona
VERONA. Ripresa a ranghi ridotti per il Verona oggi pomeriggio a Peschiera, prima seduta dopo sette giorni di vacanza. Al centro sportivo “Il Paradiso” non c’erano Cirigliano, Gomez, Gonzalez, Hallfredsson, Iturbe, Jorginho, Marques e Rafael, tutti in regolare permesso e di nuovo a Verona entro il 2 gennaio. A Peschiera, davanti a circa duecento tifosi, lavoro atletico ma anche con la palla. Domani mattina allenamento a partire dalle 11. Stasera intanto Mimmo Maietta sarà al palasport di Modena per la “Partita della Stella” torneo di calcetto benefico per aiutare il Caritas Baby Hospital di Betlemme, unico ospedale pediatrico dell'intera Cisgiordania. Il Verona donerà un pallone autografato da tutti i giocatori e la maglia autografata di Luca Toni, che saranno venduti all'asta. L'intero ricavato sarà devoluto in beneficenza per aiutare i bambini della zona colpita dal conflitto israelo-palestinese. (A.D.P.)
30.12.2013
Missione inglese per Setti e Sogliano
Presidente e ds a Londra per seguire la sfida tra Chelsea e Liverpool. Incontro con la Roma per parlare di Iturbe. Piace il «play» americano
From Italy to London. Come tanti italiani che si regalano un fine anno speciale. Il Verona è volato a Londra con i suoi pezzi da novanta: Maurizio Setti e Sean Sogliano. Avvistati ieri a Stamford Bridge, casa del Chelsea. Pure loro in tribuna ad assistere all'appassionante sfida tra i «Bleus» e il Liverpool. Vittoria in rimonta degli uomini di Mourinho. Una festa.
Il solito spettacolo di adrenalina che la Premier League regala in queste giornate di fine anno.
Setti e Sogliano, però, non sono volati in Inghilterra solo per fare i turisti. In ballo, pare, ci fosse il futuro di Juan Manuel Iturbe. In questi giorni, infatti, la capitale inglese è stata invasa dagli operatori di mercato italiani. E Stamford Bridge è diventato luogo d'incontro per parlare di Iturbo. E non solo di lui.
JUAN GIALLOROSSO? Iturbe, fortemente Iturbe. Lui è appena scampato ad un incidente stradale potenzialmente mortale. Miracolato e pronto a rientrare in Italia. Gli altri lo cercano. La Roma più di tutti. E il diesse giallorosso Walter Sabatini ha avuto modo di parlare proprio con Setti e Sogliano a Londra. Il riscatto, ormai è cosa nota, è fissato sui 15 milioni di euro che l'Hellas dovrà sborsare al Porto. Solo il Verona può. E non ci saranno aste pazze. Quindi, chi vuole Iturbo deve passare da via Belgio e parlare con la società gialloblù. La Roma l'ha fatto. Così si dice. A Londra.
E il club capitolino sarebbe pronto a sostenere insieme all'Hellas questo sforzo. Per mettere le mani poi su Iturbe. Sia inteso: è Mandorlini che ha valorizzato l'argentino. è sogliano che lo ha scelto e ha creduto in lui. Quindi, la cessione dovrà, eventualmente, essere fatta, inserendo da parte della Roma una sorta di premio di valorizzazione. Diciamo pure: cinque milioni. OI giù di lì. Oppure entreranno in ballo le contropartite tecniche.
CAPITAN AMERICA. E qui Sogliano pare abbia già espresso parere favorevole ad inserire in una trattativa futuro il centrocampista americano Micheal Bradley. «Capitan America» ha fatto molto bene al Chievo. Nella Roma a stelle e strisce il giocatore ha trovato il suo spazio. Fino ad un certo punto, però. Visto che da un mese a questa parte si è parlato con una certa insistenza di un possibile trasferimento di Bradley in Premier League. La destinazione poteva essere l'Everton. Doveva. Perchè ieri la dirigenza giallorossa ha smentito un trasferimento immediato del giocatore. Quindi Bradley non lascerà la Roma. E adesso la Roma sa che per trattare Iturbe potrà usare la carta che raffigura il centrocampista statunitense. Certo, siamo ancora nel campo delle ipotesi. Di sicuro c'è l'interesse dalla Roma per Iturbe. Da qui a giugno, però, potrebbero accadere tante cose. E non è da escludere che possano entrare in ballo altri club di prestigio.
C'E PURE L'INTER. A Londra, però, non c'era solo la Roma. Ma pure Piero Ausilio dell'Inter. Missioni importanti. Guarin da piazzare. Ma anche qui c'entra il Verona. E pare che la «bella coppia» Setti-Sogliano non si sia lasciata scappare l'occasione per parlare con il club di Thohir della futura destinazione di Marco Andreolli. Il difensore centrale non ha trovato spazio con Walter Mazzarri. Potrebbe restare fino a giugno e riprovarci. Ma è plausibile possa prendere in considerazione altre soluzioni. E le alternative non sembrano mancare ad Andreolli. Il Verona sta alla finestra, ma gonfia il petto. Lanciando sguardi ammiccanti. Andreolli potrebbe andare a completare il reparto arretrato di Mandorlini. Prima, però, dovrà fare i conti con la concorrenza che si è creata. E qui entrano in ballo Sassuolo e Chievo. Il derby di mercato si può accendere da un momento all'altro. Intanto Sogliano e Setti visitano Londra. Alla caccia di colpi.
Simone Antolini
29.12.2013
Andreolli per la difesa Bianchetti verso Spezia E Hallfredsson in bilico
Derby di mercato con il Chievo? Potrebbe essere proprio così. Il Verona si butta su Marco Andreolli, difensore centrale che potrebbe andare a potenziare il reparto arretrato di Andrea Mandorlini. Sean Sogliano ha adocchiato da qualche tempo il giocatore. Mandorlini lo ha conosciuto nella sua esperienza maturata a Sassuolo. Marco, oggi, non trova spazio all'Inter. Potrebbe decidere di restare per giocarsi fino in fondo le sue chances. L'alternativa è rappresentata da un trasferimento indolore. E Verona, in questo caso l'Hellas, potrebbe essere piazza giusta per tentare un rilancio a metà stagione.
Il giocatore pare gradire questa ipotesi. Chievo e Verona potrebbe, così, trovarsi in contesa per Andreolli. L'anno scorso con la società della Diga non c'era stato rinnovo del contratto e a giugno le parti si sono salutate.
In uscita c'è, invece, un altro difensore: Matteo Bianchetti. Per lui è pronta la destinazione Spezia dove ritroverebbe tanti ex gialloblù. In partenza anche l'attaccante Samuele Longo. Visto il poco impiego, l'Inter potrebbe decidere di destinare altrocve il giovane giocatore nerazzurro. Longo, quest'anno, ha realizzato una rete stupenda in Coppa Italia contro la Sampdoria, ma per il resto non ha quasi mai avuto spazio. Sulle sue tracce almeno tre club di serie B. In fila per lui ci sono Novara, Avellino e il solito Spezia.
In bilico resta Emil Hallfredsson. Al momento non c'è accordo sul rinnovo tra l'islandese e la società di via Belgio che ha già avanzato la sua proposta di prolungamento valida sino al 2016. Le parti andranno ad aggiornarsi nei primi giorni di gennaio. Alternative? L'Atalanta vuole il centrocampista. Ma risulta difficile pensare che il club bergamasco vada oggi a sborsare 400mila euro al Verona, quando a giugno potrà averlo gratis. Potrebbe partire anche Jacopo Sala, che fin qui ha trovato poco spazio nel progetto di gioco di Mandorlini. Pure per lui spunta l'idea Spezia.
AL VIA LA PREVENDITA. Disponibili i biglietti per la sfida con l'Udinese. I tagliandi del Settore Ospiti dello stadio «Friuli» (capienza 1.108 posti, costo tagliando 25 euro), saranno acquistabili esclusivamente dai possessori della Tessera del Tifoso, attraverso circuito Lottomatica. La vendita dei biglietti terminerà alle 19 di domenica 5 gennaio. Di seguito, l'elenco delle ricevitorie abilitate sul territorio veronese. Via I Maggio - Zevio; A Verona, invece, sono abilitate le ricevitorie di Largo Ca' di Cozzi 36; via Colonello Fincato 47; via Centro 153; Corso Milano 70; via Albere 65.
29.12.2013
Iturbe, la Roma non molla
I giallorossi «bloccano» il talento L'intenzione è quella di offrire tra i 5 e i 7 milioni e contropartite Il Barça? Per ora solo una voce
Il telefono acceso. Contatto con l'Hellas. Juan Iturbe sta bene e tra il 1 e il 2 gennaio rientrerà a Verona. Come concordato con la società di via Belgio per riprendere la preparazione in vista del primo impegno del 2014 contro l'Udinese. Il «delantero» argentino se l'è vista davvero brutta venerdì pomeriggio quando a bordo di una Bmw X6, guidata da un amico, si è visto catapultato contro un camion che procedeva in direzione contraria sulla strada che portava Iturbe a Ciudad de l'Este. Un miracolo che ne sia uscito illeso. Subito le rassicurazione. Anche da parte del padre di Juan che ad una radio paraguiana ha confermato il buon stato di salute del ragazzo. Lo stesso Iturbe ha parlato con l'Hellas. Qualche giorno di vacanza ancora e poi farà rientro a Verona.
ROMA CAPOCCIA. Restano tante le voci di mercato sul giocatore. Una eco incontrollabile che porta soprattutto a Roma. Lo vuole il club giallorosso. E pure Garcia, tecnico dei capitolini, ha speso buone parole sul conto del giocatore. Certo, Iturbe a gennaio non si muoverà da Verona, questo è poco ma sicuro. L'impressione, però, è che la Roma si sia mossa in anticipo per prenotare le prestazioni del giocatore in vista del prossimo campionato. L'impatto con l'Italia è stato molto buono. Sono arrivate prove di valore e reti pesanti. Mandorlini ha saputo valorizzare al meglio «Iturbo». L'ex giocatore del River Plate ha trovato in Italia una vetrina tutta sua che gli ha permesso di diventare da subito uno degli idoli indiscussi deol popolo dell'Hellas.
QUINDICI MILIONI. Ora, c'è da capire come il Verona intende affrontare l'eventuale cessione di Iturbe. Esiste da tempo un diritto di riscatto fissato a quindici milioni di euro. Con il Porto tutto è molto chiaro. E se l'Hellas a fine stagione deciderà di dare seguito a questa operazione dovrà sborsare qualcosa come 30 miliardi delle vecchie lire. E qui, allora, spunta la Roma. Che può parlare solo con il Verona per trovare un accordo di cessione. A titolo temporaneno o definitivo. Il club giallorosso potrebbe aiutare la società di Setti nell'acquisto dell'argentino. Poi inizierebbe la seconda fase. Quella delle trattive.
Sabatini, ds dei giallorossi, non sembra intenzionato a pagare «total chash» il giocatore. E lì la Roma potrebbe rendere l'operazione intrigante inserendo contropartite tecniche destinate a colmare la distanza tra quanto vuole l'Hellas e quanto offre la Roma.
Oggi risulta difficile capire quali possono essere le potenziali opzioni di mercato da inserire nella lista acquisti del Verona. Resta il fatto che Iturbe, al suo rientro in Italia, potrà aggregarsi senza problemi alla squadra. E questa è davvero buona notizia.
È passata in sordina, invece, la «rivelazione» di mercato che ha visto anche il Barcellona interessato al «crack» argentino. Per il momento sono solo sussurri. Incontrollati, che magari possono fare piacere a Juan. Ma di concreto, all'orizzonte, non c'è proprio nulla. Solo l'Hellas. E la sfida ormai imminente contro l'Udinese.
Simone Antolini
28.12.2013
Luca Toni al Barcellona?
Pesce d’aprile alla spagnola
BARCELLONA. Luca Toni al Barcellona? Solo una «inocentada». In Spagna si celebra oggi il «dia de los Santos Inocentes», l’equivalente del nostro pesce d’aprile, e fra le burle che hanno aperto la giornata c’è anche quella dell’ingaggio dell’attaccante del Verona da parte dei blaugrana. A farsene portavoce è «Sphera Sports», che descrive Toni come il «profilo Larsson» cercato dal Barca, ovvero un attaccante esperto ma di qualità, bravo a farsi trovare pronto partendo dalla panchina. A rendere la burla ancora più elaborata una foto postata su Twitter che ritrarrebbe Toni al suo arrivo all’aeroporto di Barcellona e l’annuncio della conferenza stampa del ds Zubizarreta fissata per lunedì.
28.12.2013
Schianto, Juan Iturbe salvo per miracolo
L'argentino viaggiava su un Bmw X6 guidato da un amico che ha impattato a gran velocità in curva con un mezzo articolato. Scena raccapricciante, ma nessun ferito. Il padre ha rassicurato: «Juan sta bene, non è andato nemmeno in ospedale»
Un verdado milagro». Juan Iturbe dribbla anche la morte. Ed esce illeso da uno spaventoso incidente capitatogli ieri ad Asuncion, capitale del Paraguay. Un vero miracolo, insomma. Così come ha titolato il quotidiano argentino on line: mundod.lavoz.com.
Le immagini sono raccapricianti. E mostrano quel che resta dell'auto sulla quale viaggiava il gioiellino di casa Hellas. Il motore non esiste più. Le ruote divelte. L'asse contorta. Ma Juan Iturbe è uscito sano e salvo. E lo testimonia uno scatto fatto proprio sul luogo dell'incidente. Con l'asso argentino del Verona attorniato da persone stupite. C'è chi trova la forza di immortalare il giocatore sudamericano. Apparentemente calmo ma visibilmente frastornato per quanto successo.
Da una prima ricostruzione, la Bmw X6 nella quale Juan era passeggero sui sedili posteriori, avrebbe perso il controllo in una curva ad «esse» nel dipartimento di Caaguazu, zona che dista 150 chilometri dalla capitale paraguiana. Il suv, guidato da un amico di Iturbe, viaggiava in direzione Ciudad de l'Este ed è andato ad impattare con un camion che sopraggiungeva in direzione contraria diretto a Coronel Oviedo. Lo scontro è stato devastante per l'auto, ma non ci sono state conseguenze drammatiche per i due conducenti dei mezzi coinvolti nell'incidente e nemmeno per Iturbe e la moglie, seduti sui sedili posteriori. A rassicurare tutti il padre di Juan che ad una radio paraguaiana ha detto: «Juan sta bene e non deve nemmeno andare in ospedale». L'incidente è avvenuto intorno alle 16,45 locali, al chilometro 152 della Ruta 7.
Juan Iturbe è personaggio molto conosciuto, vista la doppia nazionalità argentina e paraguaiana. E poi in patria ha vestito la maglia del River Plate, uno dei club simbolo d'Argentina.
La notizia, arrivata in Italia in tarda serata, ha fatto tirare un grosso sospiro di sollievo ai tanti tifosi del 'delantero' gialloblù. Vero e proprio 'crack' del Verona di Maurizio Setti. Iturbe era in vacanza, prima di riaggregarsi regolarmente alla squadra gialloblù dopo il mini break natalizio. Per una volta non è il campo a parlare di lui, ma la strada. E a rivedere le immagini pubblicate in rete, sembra davvero che a Juan sia andata molto bene.
Passato lo spaventa si potrà tornare a parlare del 'fenomeno Iturbe'. Giocatore che fa parlare per le sue grandi accelerazioni e per la capacità di infiammare il popolo gialloblù.
Scampato pericolo Juan. Intanto, si è interessata a lui, e parein maniera molto decisa la Roma che vorrebbe mettere le mani sull'argentino già il prossimo giugno. Il riscatto del giocatore è fissato a 15 milioni di euro. Lo dovrà esercitare il Verona al termine della stagione. E, viste le premesse, pare proprio che Iturbe sia destinato a far parlare ancora a lungo di sè in Italia. Per lui era spuntato anche l'interesse del Barcellona. Per il momento meglio fermarsi qui. Juan è un miracolato. Questo basta e avanza.
Simone Antolini
28.12.2013
Addio B, ora l'Hellas ha un ritmo europeo
Il colpo di La Spezia apre l'anno straordinario della banda Mandorlini E nella massima categoria più di una «big» paga pegno al Bentegodi
Dodici mesi d'oro. Dalla Serie B alla zona Europa League. Il 2013 dell'Hellas è stato una favola vera, cominciata a gennaio e finita domenica scorsa. Da La Spezia alla Lazio.
Senza mai fermarsi, neanche nei momenti più duri. Proprio lì il Verona è stato grande.
A partire dalla società. Il racconto dell'anno che se ne va non ha prezzo.
IL LAMPO DEL BOMBER. Il Verona vince l'ultima partita del 2012 col Modena e se ne va alla Borghesiana, per sfruttare una sosta di quasi un mese, forte di 43 punti.
A gennaio scende in campo anche Sean Sogliano, che aggrega alla rosa Agostini e Sgrigna presi dal Torino.
La squadra si fa trovare prontissima il 26 gennaio per la prima del 2013 in casa dello Spezia. Risolve Cacia, il Verona è l'unica delle prime nove a vincere alla ripresa. Davvero un ottimo segnale.
DOPPIA FACCIA. Il passo sembra quello giusto ma febbraio è pieno di nubi. L'Hellas perde il derby col Vicenza e ci rimette le penne anche a Novara.
Due sconfitte di fila lasciano l'amaro in bocca ma l'Hellas dimostra di essere un blocco granitico, la dirigenza si stringe attorno a Mandorlini e stende il Varese.
Emblematica la corsa di Moras verso la panchina al primo gol, segno tangibile di un'unione sempre molto forte.
SORPASSO AL LIVORNO. Il periodo è comunque complicato, dopo lo scivolone col Padova tocca a Sogliano fissare nella pietra concetti-chiave fino ad allora recepiti solo in parte: «La mentalità della squadra deve cambiare. Bisogna giocare da outsider, non da favoriti». È già marzo, il tempo stringe. Il Verona fallisce il sorpasso al Livorno nello scontro diretto ma torna secondo vincendo a Lanciano.
I ricami vanno in soffitta, il Verona ascolta Sogliano e tira fuori la sciabola. Così l'Hellas rimonta due gol al Crotone e gioca un secondo tempo perfetto in casa del Sassuolo.
MISTER SOGLIANO. Aprile comincia come peggio non potrebbe. Tutta Verona abbraccia Mandorlini per la morte del fratello Paolo, quattro giorni prima di Cesena. Il mister è in panchina, l'Hellas gioca benissimo ma non vince.
Anche col Cittadella finisce senza reti. La scossa arriva sempre da Sogliano. «Voglio una bolgia col Brescia», tuona il diesse. È il momento decisivo, a Sandrà si aprono le porte anche per la rifinitura. Serve il calore della gente ma Caracciolo al Bentegodi per due volte manda in vantaggio il Brescia e all'intervallo vengono espulsi Mandorlini e Bordin. A Sogliano tocca fare anche l'allenatore, ma spalle al muro il Verona diventa una tigre. Finisce 4-2, ecco la svolta.
IL TRIONFO E LA GUIDA. Il pomeriggio del 4 maggio il Livorno fa 1-1 a Terni, la sera l'Hellas fa un sol boccone della Pro Vercelli e sette giorni dopo della Juve Stabia. Per la Serie A diretta basta un punto sabato 18 con l'Empoli. Lo zero a zero è scritto, così come la conferma di Mandorlini dopo qualche giorno di riflessione ed un faccia a faccia chiarificatore.
PACCHETTO COMPLETO. Fuori dal campo si muove alla grande la società, come testimonia l'accordo con Nike.
Il 19 giugno c'è la presentazione della campagna abbonamenti con l'immagine di un guerriero ed uno slogan chiaro: «Quello per cui sei nato, gialloblù dal 1903». Alla fine le tessere saranno 16.129. Sogliano prende Donati e Gonzalez, ma non è finita.
BENVENUTO LUCA. Il botto arriva il 5 luglio, quando Luca Toni alle 12.45 è nella vecchia sede di via Torricelli per la firma. Un altro campione del mondo all'Hellas dopo Paolo Rossi.
Il Verona inaugura lo store di via Cattaneo e si presenta alla città allo stadio Olivieri di via Sogare avvolto da un entusiasmo da Champions. Sogliano pesca in Argentina un gioiello come Cirigliano, riporta in Italia Sala e inizia a ricevere meravigliosi segnali da Toni.
CIAO MILAN. Mandorlini resta col 4-3-3 ma abbozza anche il 3-5-2, usato nel primo turno di Coppa Italia a Palermo deciso dal solito Toni. Tutti però aspettano il 24 agosto e il campionato. Si parte col Milan, con due altri colpi di testa di Toni, col Bentegodi che quasi non ci crede. Romulo, acquisto last minute, sembra un maratoneta. Applausi.
ITURBE E PUNTI. Settembre parte con la sconfitta di Roma ma anche con l'arrivo di Iturbe. Colpo sensazionale. Il Verona è una sentenza al Bentegodi, stende Sassuolo e Livorno e raccoglie un punto dalle trasferte con Juventus e Toro, quando Jorginho realizza il primo dei suoi sette gol in A.
SPETTACOLO E GOL. L'Hellas funziona in trasferta, strapazza il Bologna anche grazie ad un meraviglioso assolo di Iturbe e batte il Parma nel ricordo di Giovanni Martinelli, il presidente della rinascita del Verona scomparso il 15 ottobre.
MALE NEL DERBY. Novembre accoglie il derby e l'unica partita giocata davvero male dal Verona, che batte il Cagliari all'inizio del mese ma si ferma a casa del Genoa e stecca col Chievo al di là dello 0-1 finale.
L'approccio è blando, la prestazione scialba. Battuta d'arresto passeggera.
CHIUSURA COL BOTTO. Le sconfitte di fila salgono a quattro quando l'Hellas torna a mani vuote anche da Firenze e da Genova, prendendo otto gol fra Viola e Samp.
Un campanello d'allarme spento dal pari di carattere a Catania e dal poker alla Lazio firmato Toni, Iturbe e Romulo, la sintesi perfetta di una squadra fatta di grandi solisti ma anche splendidi gregari.
Alessandro De Pietro
FONTE: LArena.it
Peschiera: seduta mattino
Postata il 31/12/2013 alle ore 15:27
PESCHIERA DEL GARDA - Allenamento mattutino per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto lavoro in palestra, trasformazione sul campo e partita.
Nella seduta di mercoledì 1 gennaio si alleneranno solo i calciatori rientrati a Verona dopo lunedì 30 dicembre.
IL PROGRAMMA
Mercoledì: seduta pomeridiana (ore 15.30)
Giovedì: seduta mattutina (ore 10) e seduta pomeridiana (ore 15)
Venerdì: seduta pomeridiana (ore 15) a porte chiuse
Sabato: seduta pomeridiana (ore 15) a porte chiuse
Domenica: seduta mattutina (ore 11) a porte chiuse
Lunedì: Udinese-Hellas Verona (ore 15)
Ufficio Stampa
Maietta: "2013 fantastico, ora la salvezza"
Postata il 30/12/2013 alle ore 23:43
MODENA - Domenico Maietta continua a vincere. La squadra Campioni per Betlemme, in cui giocava come fantasista il capitano gialloblù si è aggiudicata la "Partita della Stella" (battuta in finale la nazionale cantanti per 6-5), torneo di calcetto benefico organizzato per raccogliere fondi in favore del Caritas Baby Hospital di Betlemme, unico ospedale pediatrico della Cisgiordania, a cui sono stati devoluti circa 14.200 euro. Un grande risultato, aspettando la vendita all'asta della maglia di Luca Toni (autografata da tutti i calciatori dell'Hellas Verona FC) e di altri campioni del calcio italiano.
Ecco le dichiarazioni del difensore gialloblù, rilasciate a Sky Sport 24 durante l'evento: "L'importanza di questa serata? Apprezzo molto queste iniziative benefiche, anche l'Hellas Verona ci teneva ad essere presente ed io ho fatto di tutto per essere qui. Il nostro 2013? Abbiamo vissuto un'annata stupenda, dopo aver vinto il campionato di Serie B stiamo facendo bene anche in Serie A. Spero in un 2014 altrettanto importante, ed auguro tanta salute ai miei compagni di squadra. Il nostro obiettivo? La salvezza non è vicina, mancano ancora tanti punti. Ora pensiamo solo a raggiungerla, poi non si sa cosa potrà accadere. Ci attende un girone di ritorno molto difficile".
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta pomeriggio
Postata il 30/12/2013 alle ore 18:30
PESCHIERA DEL GARDA - Allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini e davanti a circa 200 tifosi, ha svolto riscaldamento, lavoro atletico ed esercitazioni con la palla.
Tutti a disposizione, tranne Cirigliano, Gomez, Gonzalez, Hallfredsson, Iturbe, Jorginho, Marques e Rafael (tutti in regolare permesso), che torneranno ad allenarsi entro giovedì 2 gennaio.
Mercoledì 1 gennaio, nella seduta pomeridiana prevista, si alleneranno solo i calciatori rientrati a Verona dopo lunedì 30 dicembre.
IL PROGRAMMA
Martedì: seduta mattutina (ore 11)
Mercoledì: seduta pomeridiana (ore 15.30)
Giovedì: seduta mattutina (ore 10) e seduta pomeridiana (ore 15)
Venerdì: seduta pomeridiana (ore 15) a porte chiuse
Sabato: seduta pomeridiana (ore 15) a porte chiuse
Domenica: seduta mattutina (ore 11) a porte chiuse
Lunedì: Udinese-Hellas Verona (ore 15)
Ufficio Stampa
Setti: "Continuare a lavorare per un futuro solido" / VIDEO
Postata il 30/12/2013 alle ore 14:00
VERONA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Maurizio Setti. Ecco le dichiarazioni del presidente gialloblù, rilasciate alla vigilia delle festività: "Il 2013 dell'Hellas? Abbiamo conquistato la promozione e stiamo vivendo un grande momento da sesti in classifica. Io comunque continuo a ribadire che la stagione è ancora lunga, il nostro obiettivo rimane la salvezza e una squadra come la nostra deve lottare sempre. Il nostro brand in crescita? Ne ero convinto dal punto di vista commerciale, perché conosco bene il tessuto di Verona e so cosa può dare. Dal punto di vista tecnico ero sicuro di poter far bene, ma questo è frutto anche dei collaboratori che ogni giorno lavorano e si impegnano per dare quel qualcosa in più. Obiettivi per il 2014? Sicuramente quello di raggiungere la salvezza il prima possibile, questo ci darebbe la possibilità di pensare al prossimo campionato in un modo diverso, far giocare i nostri giovani e dimostrare che l'Hellas ha capacità anche in altri ambiti, come nel Settore Giovanile, che si sta muovendo meglio. La crescita della nostra tifoseria? E' una piccola vittoria che abbiamo fatto, ma ad aver vinto è stato soprattutto il tifoso: se i veronesi continueranno a dimostrare questa intelligenza si completerà una stagione ottima sotto tutti i punti di vista. Una promessa per il 2014? Continuare a lavorare in questo modo, con serietà ed impegno, per mettere basi solide per il futuro, con un Settore Giovanile in crescita ed una società sempre più strutturata".
Ufficio Stampa
Peschiera: programma allenamenti
Postata il 29/12/2013 alle ore 13:00
PESCHIERA DEL GARDA - La ripresa degli allenamenti per i gialloblù è fissata per lunedì 30 dicembre, alle ore 15, presso lo Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera. La squadra, dopo la sosta per le festività (dal 23 al 29 dicembre), si ritroverà agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini in vista della sfida contro l'Udinese, in programma lunedì 6 gennaio (ore 15).
I sudamericani, con un permesso autorizzato dalla società, rientreranno a Verona l'1 gennaio.
IL PROGRAMMA
Lunedì: seduta pomeridiana (ore 15)
Martedì: seduta mattutina (ore 11)
Mercoledì: seduta pomeridiana (ore 15)
Ufficio Stampa
Maietta: "Spero in un 2014 da incorniciare" / VIDEO
Postata il 28/12/2013 alle ore 14:00
VERONA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Domenico Maietta. Ecco le principali dichiarazioni del difensore gialloblù, rilasciate alla vigilia delle festività natalizie: "Qui ho sempre passato delle belle vacanze in una grande famiglia, ma quest'anno si respira un'atmosfera particolare, da Serie A. Per me è un Natale particolare, il primo nella massima serie, spero di passarne altri dieci così. Se mi aspettavo una stagione del genere? Non credevo di essere all'altezza, ma la voglia di far vedere chi sono ha reso tutto più facile. Un augurio per il 2014? Spero di trascorrere un'annata da favola come questo 2013".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
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17 DEFERITI PER LA NOCERINA dopo il match-farsa con la SALERNITANA dello scorso 10 Novembre...
EDGAR DAVIDS SI RITIRA? Dopo il terzo cartellino rosso in 9 gare il 40enne mediano olandese, sentendosi perseguitato dagli arbitri, ha forse deciso di smettere...
TRAGEDIA SCHUMI! L'ex 7 volte iridato con la FERRARI in coma dopo un incidente sugli sci in Francia! L'asso della Formula 1 ha attraversato un fuoripista, non bloccato, che univa due tracciati e scivolando ha battuto la parte destra della testa su una roccia rompendo il casco! Ora versa in condizioni gravissime in ospedale a Grenoble...
CICLISMO: BETTINI lascia da cittì della Nazionale per la squadra di ALONSO, CASSANI lo sostituirà?
SERIE B: Il PALERMO è Campione d'Inverno ma l'EMPOLI è lì e dimostra di valere la Serie A al pari dei siciliani
...E MARADONA querela la RAI! All'ex fuoriclasse argentino non sono andate giù alcune affermazioni nella trasmissione di Massimo Giletti...
SALERNITANA-NOCERINA, DEFERITI 17 TESSERATI
E IL CLUB ROSSONERO: FU SOSPESA LA PARTITA
Venerdì 27 Dicembre 2013
SALERNO - Brutta grana per la Nocerina.
La Procura della Figc ha deferito alla Disciplinare la Nocerina e 17 suoi tesserati (11 dei quali calciatori) per la gara-farsa disputatasi a Salerno il 10 novembre scorso. La partita fu sospesa perchè la Nocerina era rimasta in sei per gli infortuni accusati da alcuni giocatori, che prima della gara erano stati minacciati dai loro ultrà.
EDGAR DAVIDS, L'EX JUVENTINO DICE ADDIO AL CALCIO:
"MI RITIRO, GLI ARBITRI MI PRENDONO IN GIRO"
Domenica 29 Dicembre 2013
LONDRA - Una decisione sofferta, ma presa dopo un lungo periodo di riflessione.
«Gli arbitri mi prendono in giro. Mi ritiro». Edgar Davids sembra intenzionato ad appendere gli scarpini al chiodo. Il 40enne centrocampista olandese attualmente è il giocatore-allenatore del Barnet, che milita nella quinta divisione inglese. Ieri Davids è stato espulso nel match perso 2-1 contro il Salisbury e ha rimediato il terzo cartellino rosso in 9 gare.
«È stata una vergogna. Non penso che tornerò a giocare, gli arbitri mi prendono in giro. Sono il loro bersaglio», dice. «È difficile centrare gli obiettivi quando vengono prese decisioni contro di noi».
"SCHUMACHER È MORTO", BOOM DI PAGINE FACEBOOK
CHE ANNUNCIANO IL DECESSO DEL CAMPIONE
Lunedì 30 Dicembre 2014
ROMA - Nelle ore in cui Michael Schumacher lotta tra la vita e la morte c'è chi si è già rassegnato e lo dà per spacciato. Su Facebook ci sono già i primi link in cui viene salutato il pilota della Formula 1, dato già per morto.
Sul social network proliferano in queste ore le pagine che danno per spacciato il pilota, una di queste conta addirittura oltre 19 mila like.
Tra le numerose, però, spunta fuori anche una pagina fan in difesa del campione di F1, che al momento conta solo 4 like: “Michael Schumacher NOT R.I.P.”, in cui si specifica che Schumi è in coma.
SCHUMACHER IN COMA, VALANGA DI TWEET PER IL CAMPIONE. FISICHELLA: "VINCERAI DI NUOVO"
Lunedì 30 Dicembre 2014
ROMA - Piloti e personaggi del mondo della formula uno continuano ad esprimere solidarietà e a inviare messaggi di auguri a Michael Schumacher. Uno degli ultimi tweet è quello di Giancarlo Fisichella, ex rivale del tedesco: «Io ti conosco Michael, sei un grande. Questa è la corsa più difficile, ma sono certo che vincerai di nuovo».
«Spero che Michael Schumacher guarisca presto! Tutto i miei migliori auguri per lui e la sua famiglia» twitta invece Adrian Sutil. «Speriamo che l'incidente di Michael Schumacher non sia troppo male e che sia assolutamente risolvibile. Forza pazzo coraggioso!», lo incita invece l'ex pilota inglese Martin Brundle. Nick Heidfeld spera invece «di ricevere ben presto qualche bella notizia», mentre Heikki Kovalainen si augura «un pronto recupero in breve».
MICHAEL SCHUMACHER, TRAUMA CRANICO PER L'EX
CAMPIONE: HA BATTUTO LA TESTA MENTRE SCIAVA
Domenica 29 Dicembre 2013
MERIBEL - Incidente di montagna per l'ex campione di Formula 1 Michael Schumacher. Mentre sciava nella località francese di Maribel, nell'Alta Savoia, il tedesco è caduto battendo violentemente la testa. Ricoverato in ospedale, gli hanno diagnosticato un trauma cranico.
SCHUMACHER OPERATO DOPO UNA CADUTA SUGLI SCI.
"È IN COMA", SECONDO INTERVENTO NELLA NOTTE
Domenica 29 Dicembre 2013
ROMA - Michael Schumacher affronta una notte difficile all'ospedale di Grenoble in Francia dove è stato ricoverato dopo una brutta caduta con gli sci che gli ha fatto urtare con la testa una roccia. Alle 11 è prevista una conferenza stampa dei medici per un aggiornamento.
Il pluricampione di Formula 1 Michael Schumacher è stato operato una seconda volta all'ospedale di Grenoble, la notte scorsa, a seguito della grave caduta sugli sci avvenuta ieri. Lo riferisce l'edizione online del quotidiano francese Le Dauphinè Liberè. Nella caduta il pilota ha riportato un «severo traumatismo cranico».
Michael Schumacher «presenta lesioni cerebrali diffuse», e quanto alla percentuale di sopravvivenza «non ci possiamo pronunciare». Così i medici dell'ospedale di Grenoble sulle condizioni dell'ex pilota di formula 1. «È in coma artificiale - spiega lo staff medico - per limitare la crescita della pressione intercranica».
«Lavoriamo ora per ora, cerchiamo di guadagnare tempo attendendo il risultato di queste prime cure - hanno spiegato i medici precisando che Schumacher è stato sottoposto a un solo intervento chirurgico e non due come avevano riportato alcuni giornali francesi e tedeschi -. Quando è arrivato in ospedale era in stato confusionale e non rispondeva alle domande. L'impatto con la roccia è avvenuto nella parte destra del capo».
«Senza casco non sarebbe arrivato vivo». Con il volto scuro Marc Penaud, direttore dell'ospedale di Grenoble, comunica le condizioni di Michael Schumacher. L'ex campione versa in condizioni gravissime e in questo stato non sono previsti altri interventi. «Pazienti con traumi cranici più gravi sono sopravvissuti, ma non possiamo esprimerci».
ANSIA. Lo stato di salute di Michael Schumacher, contrariamente a quanto riferito inizialmente è gravissimo, la prognosi riservata. L'ospedale ha riferitoe che il 7 volte campione del mondo di Formula 1 è "in condizione critiche" ed in coma. Il 44enne pilota tedesco, "soffre di un grave trauma cranico ed è arrivato in coma", all'ospedale, "dove e' stato immediatamente operato al cervello".
MILLE VOCI. A fare chiarezza sulla ridda di voci inseguitesi per tutta la giornata è arrivato in tarda serata il comunicato diffuso dal centro ospedaliero universitario (Chu) di Grenoble, dove nel frattempo l'ex ferrarista era stato ricoverato, dopo il trasporto in elicottero, proveniente dalla struttura di Moutiers, in Savoia: ''e' in condizioni critiche''. ''Al suo arrivo qui soffriva di un trauma cranico grave, con coma - aggiungeva la nota - e per questo si e' reso immediatamente necessario un intervento neurochirurgico. Le sue condizioni rimangono critiche''.
SITUAZIONE. Il comunicato, che precisava anche nelle ''12,40 locali'' l'ora del ricovero dell'ex ferrarista, e' stato firmato dal professor Chabardes, neurochirurgo dell'ospedale, dal professor Payen, capo della squadra di anestesia e rianimazione della struttura, e dal direttore generale aggiunto dell'ospedale, Marc Penaud. E' stato letto da un altro dirigente ospedaliero, Jean-Marc Grenier, che ha specificato come fosse stato redatto con il consenso dei familiari dell'ex pilota. Nel centro Chu di Grenoble si trovano anche la moglie e i figli di Schumacher, e secondo Rmc sarebbe arrivato anche il professor Gerard Saillant, un luminare amico del tedesco, e che lo opero' nel 1999 dopo l'incidente di Silverstone. Schumacher stava sciando fuori pista, in compagnia di altre persone e in particolare, secondo i media locali e quelli tedeschi, del figlio Mick di 14 anni. Dopo la caduta era stato immediatamente soccorso, e secondo il direttore della stazione di Meribel, Christophe Gernigon-Lecomte, era anche cosciente ''anche se un po' agitato''.
DOLORE. In dieci minuti era stato ''evacuato'' con un elicottero dei soccorsi aerei francesi, ma viste le sue condizioni si era ritenuto opportuno spostarlo ancora, verso Grenoble. Intanto mentre al 44enne Schumi arrivano, tramite i social network, messaggi di solidarieta' e auguri da tanti ex colleghi, come Massa, Grosjean, e Brundle, mentre Olivier Panis, che vive proprio a Grenoble, è accorso sul posto. Nei pressi dell'ospedale si e' gia' radunata una folla di persone in attesa di notizie. Ma per averne altre, perlomeno quelle ufficiali sotto forma di bollettino medico, e' probabile che si debbano attendere le prime ore di domani.
FONTE: Leggo.it
31.12.2013
Il casco di Schumacher spezzato in due dopo l'impatto
Grenoble, 31 dic. (TMNews) - Si è spezzato in due al momento dell'impatto il casco che Michael Schumacher portava domenica, quando è caduto sciando fuori pista nelle Alpi francesi. Il tedesco sette volte campione del mondo in Formula 1 lotta fra la vita e la morte all'ospedale universitario di Grenoble; domenica stessa è stato operato alla testa ma si trova in coma farmacologico indotto ed ha subito lesioni "gravi e diffuse" al cervello secondo i medici. "Il casco si è spezzato in due" ha detto una fonte vicina all'inchiesta giudiziaria alla agenzia AFP, confermando un'informazione diffusa dal quotidiano tedesco Bild, che citando uno dei soccorritori ha scritto che non solo il casco era spezzato, ma si vedeva già "molto sangue" subito dopo l'impatto". Ieri in una conferenza stampa i medici di Grenoble hanno affermato che è "troppo presto" per pronunciarsi sull'avvenire del corridore, che compirebbe 45 anni il 3 gennaio. Un nuovo bollettino medico è atteso in giornata. Già all'alba di oggi il parcheggio dell'ospedale è pieno dei camion dei giornalisti. Intorno all'ospedale un dispositivo di sicurezza ha aumentato i filtri per impedire l'accesso ai curiosi. La notizia dell'incidente di Schumacher ha provocato forte emozione e numerose reazioni sia dei professionisti del settore che dei fan dell'ex ferrarista in tutto il mondo. (fonte Afp)
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31.12.2013
Schumacher, sono ore d'ansia
«Condizioni stabili ma gravi»
Angoscia e speranza. Sono le due sensazioni intorno a Michael Schumacher, dopo il trauma cranico subito domenica cadendo mentre sciava. Nell'ospedale di Grenoble dove è ricoverato le sue condizioni restano molto critiche. La diagnosi è chiara: ha riportato «lesioni emorragiche cerebrali diffuse a seguito di un grave traumatismo». Ancora tutta da definire invece la prognosi. I medici non si sbilanciano, la situazione è talmente grave da rendere difficili le previsioni: «È impossibile dare percentuali di sopravvivenza».
«Le condizioni del paziente sono stabili, ma restano molto serie», ha spiegato ieri Jean Francois Payen, primario del reparto di rianimazione. Dopo l'intervento chirurgico di asportazione dell'ematoma «perfettamente riuscito», è il decorso a fare la differenza. Il paziente è tenuto in coma farmacologico, con la respirazione assistita e una temperatura corporea di 34-35 gradi. Una volta passata la fase acuta, tra 6-7 giorni, si potrà avere un quadro più chiaro della situazione e dei danni provocati dal violento impatto. «Per ora non sono necessari altri interventi chirurgici», hanno concluso i medici.
UNA VITA DA BRIVIDO. Una vita sempre al limite, quella di Schumi, passata a guardare in faccia il pericolo: sulle monoposto di Formula 1, sulle moto da corsa, sui velocissimi kart, appeso a un paracadute, a sci paralleli e fuoripista sulla neve, arrampicato a una roccia. E non solo per vincere un titolo o per ottenere guadagni; ma per la sola forza dell'agonismo che da sempre lo spinge ad andare oltre i propri limiti.
Lo ha fatto per 19 anni in Formula 1, il più grande pilota di sempre, l'uomo che con la Ferrari ha vinto tutto e che osava sempre l'inosabile. Le vittorie più belle le ha ottenute sulle piste bagnate, quando ogni pilota ha paura di spingere il piede sull'acceleratore. Per non dire dei sorpassi in curva, con il piede che cede il gas all'ultimo metro utile, per sorprendere l'avversario. Non è roba solo per grandi piloti, ma soprattutto per amanti del rischio.
Del resto non ha mai nascosto un'irrefrenabile attrazione per il brivido. Lasciate le auto, si è cimentato infatti con le moto, bolidi con cui non ha mai avuto tanta dimestichezza, puntando lo stesso alle alte velocità. Nel 2009 a Cartagena fu protagonista di una brutta caduta, con conseguenze serie per vertebre e una spalla.
E Schumi non ha mai smesso neppure di fare i lanci con il paracadute o le arrampicate in montagna. Con gli sci, invece, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il suo era sempre un rischio calcolato. Non per niente domenica aveva il casco e se si salverà sarà dovuto solo a quello.
30.12.2013
Bettini tradisce l'Italbici per Alonso
Guiderà dall'ammiraglia il team del pilota Ferrari Cassani in pole position per sostituire il cittì
Dopo tre anni e mezzo Paolo Bettini lascia la guida della nazionale di ciclismo per andare ad assumere la guida del team messo in piedi da Fernando Alonso. La notizia è stata confermata dal presidente della Federciclismo, Renato Di Rocco. L'ex campione del mondo ha già comunicato la decisione alla federazione che si sarebbe già messa in moto per trovare il sostituto di Bettini: tra i papabili Davide Cassani e Maximilian Sciandri. Bettini era alla guida degli azzurri dal 2010 dopo la morte del ct Franco Ballerini. Il commissario tecnico ha chiesto alla Federazione di poter interrompere il suo rapporto con la Nazionale per dedicarsi a un progetto più articolato con un Club professionistico. È quanto comunica in una nota la Federazione Ciclistica Italiana.
«A fronte della richiesta - si legge - la Federazione è lieta di assecondare le aspirazioni del ct E lo ringrazia per il lavoro svolto con grande impegno. Il fatto che si sia scelto di utilizzare Paolo Bettini, formato e valorizzato come tecnico all'interno del programma federale, in uno dei progetti più stimolanti per il futuro del ciclismo, è l'ulteriore conferma che la riforma realizzata in questi anni con il Settore Studi produce professionalità di alto livello, in grado di collocarsi nel settore professionistico e di favorirne la crescita qualitativa. Salutiamo perciò con riconoscenza Paolo Bettini e lo ringraziamo per le soddisfazioni che ci ha regalato prima da atleta e poi da tecnico nazionale nell'affrontare e favorire una fase di transizione generazionale particolarmente delicata. Il suo valore è emerso da ultimo nei Mondiali ospitati in Italia, in Toscana, sempre particolarmente ardui per la nostra Nazionale. Non a caso, dopo la vittoria ad Imola, ci sono voluti 40 anni di attesa per ritrovare l'iride a Varese. Ciò nonostante, la squadra azzurra e Vincenzo Nibali sono stati, al di là del risultato penalizzato dallo sfortuna, protagonisti assoluti. A Bettini e agli altri tecnici l'auspicio di mantenere sempre alto il prestigio della scuola italiana». Davide Cassani occupa la pole position nella corsa alla successione di Paolo Bettini. «Sì, il nome più accreditato per rivestire il ruolo di nuovo ct azzurro è quello di Davide Cassani - spiega il numero uno della Federciclismo Renato Di Rocco - subito dopo la morte di Ballerini l'abbiamo sacrificato e ora, grazie al suo lavoro in Rai, conosce tutti i corridori. In più, è stato dieci anni in nazionale, dove ha avuto i gradi di regista con un grande ct come Alfredo Martini. Certo, ha un impegno con la Rai, ma anche lì c'è la spending review e potrebbero esserci dei problemi per il rinnovo contrattuale».
30.12.2013
Il Palermo è già campione ma l'Empoli è in agguato
Vittorie pesanti per Palermo ed Empoli che danno una decisa sterzata al campionato di B, che ieri ha totalizzato quasi 76mila spettatori, facendo di questo turno la giornata con il maggior numero di presenze dopo la prima (oltre 82mila).
Intanto siciliani ed empolesi sono ai vertici, staccati l'uno dall'altro di un punto, della classifica alla fine del girone d'andata. Due successi significativi soprattutto perchè maturati contro dirette concorrenti alla promozione: i siciliani hanno battuto in trasferta il Crotone 2-1, mentre i toscani hanno vinto all'«Adriatico» contro un Pescara reduce da 5 vittorie consecutive.
Non molla anche l'Avellino da ieri sera al terzo posto solitario in classifica, con tre punti di vantaggio sugli abruzzesi e quattro sul ritrovato Lanciano che acciuffa la vittoria solo al quarto minuto di recupero.
Non approfittano degli scontri diretti in vetta le immediate inseguitrici, con Siena e Varese che pareggiano (1-1) e lo Spezia che, dopo il bel debutto di Devis Mangia una settimana fa, deve ora fare i contro con il brutto ko interno (1-4) contro il lanciatissimo Latina.
Proprio i laziali sono la bella sorpresa delle giornata e il successo li porta nelle zone nobili della classifica. Raffica di gol (sei, equamente divisi) anche a Brescia dove i padroni di casa si fanno raggiungere nel recupero da un Trapani mai domo. E vittoria nel recupero anche per il Carpi che al 94' riesce ad avere la meglio della Juve Stabia, sempre più ultima.
La copertina della giornata, però, va a Palermo ed Empoli che vincono soffrendo. I rosanero, al secondo successo di fila, dominano la partita nel primo tempo (due gol in appena 13 minuti di Hernandez e Lafferty) e poi controllano il ritorno dei padroni di casa. Il Palermo è campione d'inverno.
Ancora più «eroica» la vittoria dell'Empoli che passa a Pescara, che si ferma dopo 10 gare utili e che può recriminare per un rigore negato e per non aver sfruttato la superiorità numerica per tutta la ripresa.
Sprofonda invece la Reggina che soccombe (89') quando pensava, sul campo di Terni, di poter portare a casa un buon punticino per una classifica che vede i calabresi al penultimo gradino. Nel derby emiliano-romagnolo è finita 1-1 tra Cesena e Modena e ora i bianconeri sono settimi.
Maradona annuncia una querela contro la Rai
Diego Armando Maradona rigetta le accuse e querela Giletti Diego Armando Maradona rigetta le accuse e querela Giletti
«Come tanti italiani che pagano il canone Rai per una corretta informazione, oggi, ancora una volta, ho assistito con rammarico e disappunto alla trasmissione l'Arena di Rai1 condotta da massimo Giletti nella parte in cui si è parlato scorrettamente e strumentalmente di Maradona, ai soli fini di audience». Cosi, riferisce in un comunicato, l'avvocato dell'ex calciatore del Napoli, Angelo Pisani, che «tutelerà innanzi ai magistrati competenti ogni diritto del Pibe de oro».
«Sono state ripetute, per strani obiettivi, le solite falsità nei confronti di Maradona senza neanche concedere replica. Diego non ha mai diffamato la signora Sinagra nè tantomeno è mai stato un evasore fiscale, come dimostrano una sentenza penale ed una della giustizia tributaria, che dichiarano non esser mai esistita alcuna violazione. Parlare senza cognizione di causa ed accusare ingiustamente una persona non è informazione ma grave persecuzione ed è offensivo. Pertanto - conclude Pisani - presenterò querela per diffamazione e violazione della leggi sull'informazione, non tanto contro la Rai ma a carico dei responsabili della solita trasmissione e degli ospiti». Dall'Argentina, intanto, Maradona si occupa di gossip e critica la storia di amore tra Mauro Icardi e Wanda Nara - ex dell'attaccante del Catania, Maxi Lopez - definendo «traditore» l'attaccante argentino dell'Inter.
«Per me Icardi è un traditore», ha detto El Pibe de Oro alla radio argentina Rock&Pop. «È stato a casa di Maxi Lopez, si è fatto passare da amico e dopo gli ha rubato la donna. Questo è tradimento. Ai miei tempi, se avesse solo guardato la moglie di un compagno, negli spogliatoi lo avrebbero tutti riempito di botte», ha aggiunto Maradona.
Intanto, Icardi e Nara non nascondono la loro relazione e ricorrono anzi ai social network per divulgare alcune foto della loro prima vacanza insieme. Secondo i media brasiliani, i due hanno scelto un resort di lusso nello Stato di Santa Catarina per trascorrere il Capodanno.
FONTE: LArena.it