Mister MANDORLINI a tutto tondo... + - =
Il giorno dopo la vittoria di Bologna? Siamo contenti, è inutile negarlo. Avevamo preparato bene la partita, eravamo consapevoli di poter fare una prestazione del genere.
Il momento più bello? Non ho ancora rivisto la partita, mi sono rimasti tanti flash, abbiamo fatto tutto quanto preparato in settimana. Abbiamo anche rischiato qualcosa, condendo un calcio di rigore agli avversari ma siamo stati bravi a riprendere in mano la gara dimostrando la giusta personalità.
Io come Bagnoli? E' un grande orgoglio aver portato il Verona fin qui. I numeri sono importanti, e spero di passare sulla panchina dell'Hellas gli stessi anni trascorsi da Bagnoli.
Problemi di abbondanza in rosa? Non è un problema, anzi. In questo momento si stanno mettendo in mostra molti ragazzi interessanti, e ce ne sono altri che magari hanno avuto meno minuti a disposizione ma tutti con la voglia di mettere il concetto di squadra al primo posto.
Gli infortunati? Maietta e Moras dovranno sottoporsi ad altri esami, non so se saranno a disposizioni per la gara contro il Parma ma sicuramente i sostituti si faranno trovare pronti.
Perché ho scelto Verona? Ci siamo incontrati ed è andata così. Tutto quello che stiamo ottenendo parte da lontano, sono cambiate tante cose ma il Verona è sempre lì. Al tempo dovevo fare la Champions League con il Cluj, ma a due giorni dall'esordio mi hanno esonerato ed ero molto rattristito. Mi ha contattato il Verona e subito non volevo rimettermi in gioco, poi ho conosciuto Martinelli e la situazione è cambiata ed è iniziata una storia ad oggi stupenda.
I tifosi sognano? L'entusiasmo fa parte del gioco ed è giusto che i tifosi siano entusiasti di questa squadra, però noi rimaniamo concentrati sul nostro obiettivo. Non volevo promettere niente ad inizio stagione, ma stando con i ragazzi sapevo che potevamo fare bene.
Iturbe? È un bravo ragazzo e ha qualità, è bello poter allenare calciatori di questo tipo. Lui è giovane ma ha già una buona esperienza alle spalle, deve crescere ancora, però le basi sono ottime. Inoltre si è adattato bene e si sta allenando come piace a me.
Il mio rapporto con Sean Sogliano? Abbiamo sempre avuto un rapporto solido. C'è solo voluto del tempo per conoscerci ma poi è andato tutto bene.
La mia esperienza con l'Atalanta? Ho vinto il campionato di B con il record di punti, avevo dei giovani interessanti. In A abbiamo giocato un gran calcio ma non raccoglievamo quanto meritavamo. Adesso anch'io sono maturato come tutti e le mie esperienze passate mi hanno aiutato, anche se Verona per me è sempre stato qualcosa di speciale. Mi sono sentito coinvolto fino dal primo giorno.
Il modulo? Non ho mai sposato un modo di giocare assoluto, certe soluzioni mi piacciono più di altre ma non sono un integralista. Mi piace studiare gli avversari per affrontarli al meglio.
Nicolini? È come se fosse un fratello per me, lo conoscono da tantissimi anni, da quando mi ha accolto ad Ascoli, e mi da equilibrio. Anche gli altri sono importanti, lui lo conosco da tanto tempo e il rapporto è un po' più profondo, come se fosse il compagno di squadra più esperto e che può darti sempre il consiglio giusto
Ufficio Stampa Hellas Verona.
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DICONO + - =
Parla Claudio Anellucci procuratore di ITURBE «Juan Manuel è un "animale" calcistico, un giovane calciatore che dopo esser stato acquistato dal Porto grazie alla brillante intuizione del presidente del club lusitano, abbiamo proposto in Italia anche alla Lazio, ricevendo come risposta le cosiddette orecchie da mercante. Il Verona, rappresentato ottimamente dal direttore sportivo Sean Sogliano, è stato molto intelligente ad effettuare l'acquisizione del talento argentino in prestito con diritto di riscatto a fine stagione che verrà indubbiamente esercitato, pagando il prezzo prefissato. A quel punto toccherà alla grandi società muoversi direttamente con quella scaligera se vorranno assicurarsi le prestazioni di Iturbe. Tornando alla Lazio, Iturbe segue fra gli altri Cirigliano, Cavani, Tevez, Mascherano, dei quali davanti a testimoni oculari, in altri tempi ho portato diversi dvd per presentarli alla dirigenza biancoleste, non riuscendo mai a convincerla della bontà di tali operazioni. Professionalmente e sentimentalmente me ne dispiaccio, tuttavia ognuno è libero di gestire la propria azienda a modo suo, come meglio crede. Certo è che solo avendo un velo davanti agli occhi non ci si accorge della qualità di determinati giocatori...» TuttoMercatoWeb.com
MARTINHO «Siamo tutti contenti di quanto fatto fino ad ora ma abbiamo i piedi per terra, sappiamo che è un campionato difficile. Cerchiamo di goderci il momento. Europa? No, partiamo con l'idea di raggiungere la salvezza prima possibile. L'impatto con la Serie A è stato importante, vincere subito col Milan è stata subito una spinta molto forte. I consigli di Toni e Donati? Sono stati importanti, così come quelli di Agostini, loro la fanno da più di dieci anni e sanno come vincere. Iturbe? Non balla benissimo come noi brasiliani, ma è molto forte. Le sue caratteristiche erano evidenti sin da quando è arrivato, è bastato poco per entrare nei nostri meccanismi, è molto adatto ai nostri schermi» TuttoMercatoWeb.com
CACCIATORE «Il mio momento? Volevo dimostrare di poter giocare in Serie A, sono contento di quello che sto facendo. Voglio restare in questa categoria, e farò di tutto per continuare a dimostrarlo. Le mie capacità? Spero di migliorare sempre e posso crescere ancora tanto. La rete di Bologna? Tra i gol che ho fatto è forse uno dei più belli. Il nostro gioco? Andiamo in ogni campo per cercare di imporlo, siamo consapevoli di potercela giocare contro tutti, soprattutto con le dirette concorrenti per la salvezza» HellasVerona.it
DONATI «Aspettarsi di essere lassù in cima era impossibile, siamo neopromossi e nessuno poteva immaginarsi questa posizione. C'è entusiasmo e voglia di fare, il rischio più grande è quello di adagiarsi e di fermarsi. Molte squadre partono bene e poi si perdono per strada. E' un aspetto positivo arrivare in A per la prima volta per alcuni giocatori perché vogliono emergere, poi noi esperti possiamo dare molto. Il segreto non c'è, bisogna solo lavorare e continuare a lavorare come vuole Mandorlini. Iturbe ha qualità incredibili, ha spunto e dribbling, ha forza e vede la porta. E' completo nel ruolo in cui gioca, adesso sta a lui confermarsi e ora viene il difficile. Sono già proiettato alla partita perché con questo stato di forma l'appetito vien mangiando. Col Parma giochiamo in casa e lì le abbiamo vinte tutte ma ci prepariamo al meglio» CalcioNews24.com
Il diesse SOGLIANO «Non facciamo i finti umili, siamo consapevoli di ciò che il Verona sta facendo ma anche consapevoli di ciò che ci aspetta da ora in poi. Iturbe? Ha fatto vedere grandi cose, è molto determinato, lo si nota anche durante gli allenamenti, si mette al servizio della squadra. Bravo a seguire le indicazioni dell'allenatore. Il suo agente e io abbiamo parlato molto in estate. Il Porto lo aveva prestato al River Plate, poi è ritornato, in Portogallo era chiuso, voleva giocare, gli abbiamo dato questa possibilità. Attorno a Iturbe da inizio carriera c'era grande interesse, in Argentina e fra gli addetti ai lavori. Il tecnico gialloblu? Per esperienza personale la gente che fa gavetta ha qualcosa in più. Vale per Andrea Mandorlini, che in questi anni ha dimostrato il suo valore e ora continua con il lavoro quotidiano e con i risultati che sta raggiungendo a dimostrare che chi è bravo arriva... Contro la Roma, il Verona giocò una buona gara, sbloccata da un autogol, poi la Roma si dimostrò devastante. Cose ha ha mostrato per tutte le gare successive a quella giocata con noi. Ottimo il lavoro del mio amico Walter Sabatini, so come lavora e che avesse costruito una squadra di ottimo livello era già evidente in estate. Ora la Roma è lassù e se lo merita» ADNKronos.com
Mister MANDORLINI 'Vecchietti... Da Nazionale!' «Totti in Nazionale? Anche noi abbiamo un vecchietto che sta facendo benissimo e si chiama Luca Toni. Sono due giocatori che hanno già deciso un loro percorso, ormai credo che bisogna guardare avanti. E' chiaro che se entrambi vanno avanti così meriterebbero certamente una chiamata da parte di Prandelli per i Mondiali in Brasile» CalcioNews24.com
Joao Santos agente di JORGINHO (e di numerosi giocatori della colonia verdeoro dell'HELLAS) smentisce trattative con la JUVE per il passaggio del suo assistito in bianconero... «Finora non c’è niente che possa far parlare di una trattativa. Sappiamo solo che a Torino ci sono tanti dirigenti che si occupano di seguire i giovani e i possibili obiettivi della Juve. Federico Cherubini, in maniera particolare, conosce bene e segue da tempo il mio assistito. Stiamo parlando della squdra più famosa del mondo o quasi, a chi non piacerebbe vestire quella maglia? Ogni calciatore ha delle caratteristiche ben precise e Jorginho è uno che può fare bene entrambe le fasi. Può stare davanti alla difesa oppure fare il trequartista. Non so, comunque, se possa essere paragonato a Pirlo...» CanaleJuve.it
Pierino 'Turbo' FANNA, ala tornante del tricolore scaligero, stregato dal VERONA «E' senza dubbio la sorpresa di questo inizio di stagione. Domenica dopo domenica la squadra sta dando conferme importanti. Le prestazioni fornite finora dimostrano che la classifica è assolutamente meritata. In campo i ragazzi di Mandorlini hanno sempre tenuto il campo, contro ogni avversario, giocando bene e in sicurezza. Una metà della squadra è rimasta quella delle ultime stagioni, ma in estate i dirigenti hanno completato l'organico con innesti di valore, riuscendo, anche, a coprire ogni ruolo con più elementi. Iturbe? E' un ragazzo di grande talento. E' un mancino puro, ha grande fantasia e giocate davvero importanti. Vedendolo in queste ultime gare riconosco che ha qualcosa, ovviamente con le dovute proporzioni, di altri due grandi mancini come Maradona e Messi. Iturbe a Verona ha trovato il posto perfetto per crescere, migliorare e capire il calcio italiano. Detto che la squadra adesso sta dando davvero il massimo, credo che qualcosa in difesa possa mancare, soprattutto adesso che i due titolari, Moras e Maietta, si sono infortunati. Per il resto, sia a centrocampo che in attacco, la rosa è completa con molti giocatori già a disposizione» TuttoMercatoWeb.com
JORGINHO «l nostro cammino? Nessuno si aspettava un inizio così, ci ha messo in difficoltà solo la Roma, la squadra più forte che abbiamo incontrato fino ad ora. Stiamo vivendo un sogno, ho lavorato tanto ed essere arrivato qui è un motivo d'orgoglio. Il nostro obiettivo? Parliamo sempre e solo di salvezza, e per questo dobbiamo continuare ad allenarci. Con i giocatori più esperti, come Rafael e Toni, e quelli più giovani, possiamo raggiungere questo risultato. La nazionale? E' un sogno, sarebbe bello se arrivasse la convocazione. Mia mamma? Sta guardando la trasmissione dal Brasile, il calcio è un affare di famiglia. Il Napoli? E' un top club, non dipendono da Higuain e stanno facendo un bel gioco di squadra. Il club dei miei sogni? Non saprei cosa rispondere, per adesso penso solo all'Hellas. Il mio esempio? Come giocatore apprezzo Pirlo fin da bambino, mentre come uomo ammiro Kakà» HellasVerona.it
09 ottobre 2013 - Fabrizio Cacciatore |
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - =
PER MAIETTA lesione distrattiva al bicipite femorale destro, i tempi di reupero saranno valutati con ulteriori accertamenti
TUTTI PAZZI PER ITURBE, il 'Messi Guaranì' in prestito dal PORTO, società che ne detiene per intero il cartellino e con la quale l'HELLAS VERONA si sarebbe accordato per un riscatto (non esattamente in linea con le attuali finanze scaligere) intorno ai 12 milioni di Euro... Ma le vie del mercato sono infinite, si sa, è c'è chi già azzarda ipotesi sul futuro del paraguayano naturalizzato argentino che potrebbe essere definitivamente ingaggiato dai gialloblù con l'aiuto di altre società (italiane e non) interessate all'affare oppure, perche no?, riscattato totalmente con soldi provenienti da altre plusvalenze (leggasi ad esempio JORGINHO); ne riparleremo... Per ora godiamoci questo incredibile esterno d'attacco portato in riva all'Adige da quell'autentico mago di mercato che risponde al nome di Sean SOGLIANO!
CHIAMATA IN NAZIONALE per HALLFREDSSON che con l'ISLANDA dovrà misurarsi contro CIPRO e la NORVEGIA e MIHAYLOV che con la BULGARIA se la vedrà con l'ARMENIA prima e la REPUBBLICA CECA poi; le gara internazionali si svolgeranno il prossimo 11 e 15 Ottobre...
PARTENZA SPRINT DEL VERONA! Mai i gialloblù avevano raccolto tanti punti al via del Campionato dal 1984-1985...
CORDOGLIO DELL'HELLAS e di tutti i tifosi scaligeri per la scomparsa di Giancarlo CADÈ che guidò in panchina più volte il VERONA anche se tutti lo ricordano per la gara che nel Maggio '73 che costò lo Scudetto della stella al grandissimo MILAN di ROCCO e RIVERA...
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
DISCRIMINAZIONE TERRITORIALE E' RIVOLTA! ...E del resto quando le leggi vengono create e gestite in tipico stile italiano (quando per voler accontentare tutti alla fine non si accontenta nessuno) risulta difficile non cacciarsi in un ginepraio dal quale diventa impossibile uscire e in più si riesce in un'impossibile impresa, quella di unire i tifosi più estremisti in un'unica forza! Povera Italia...
MARK IULIANO SQUALIFICATO PER 6 MESI! L'ex difensore della JUVE, allenatore degli Allievi nazionali del PAVIA, avrebbe aggredito l'arbitro a fine gara per difendere un proprio giocatore (con padre italiano e madre cubana) che sarebbe stato a sua volta insultato dall'arbitro con frasi razzistiche!
CALCIO FRANCIA: LAVEZZI sgambetta il cameraman e IBRAHIMOVIC ride...
VITA DA EX: La ripartenza di Gepy PUGLIESE 'Arrivo al Cittadella con grande entusiasmo'
SERIE A: Stangata al MILAN che dovrà pagare un'ammenda di 50mila Euro e giocare per un turno senza tifosi a San Siro per avere alcune centinaia di suoi sostenitori, alcuni minuti prima dell'inizio della gara, al 6° ed al 43° del secondo tempo, intonato un insultante coro espressivo di discriminazione territoriale nei confronti dei sostenitori di altra società; seconda violazione...
RASSEGNA STAMPA + - =
Verona, Mandorlini fa da sponsor: "Il nostro vecchietto Toni è da Nazionale"
Per il mister gialloblù non c'è solo Totti a meritare, a una "certa età", la maglia azzurra. L'Hellas vive nel sogno della Serie A: partenza fulminante e dopo sette giornate è al quinto posto: "Ma restiamo coi piedi per terra"
La Redazione 8 ottobre 2013
Qualche giorno fa si era detto convinto che Jorginho meritasse una maglia "azzurra". Ora arriva un'altra proposta per prandelli. "Totti in nazionale? Anche noi abbiamo un altro vecchietto che non sta facendo male che si chiama Luca Toni. Cambiare forse non lo trovo giusto per loro, e credo che ormai bisogna guardare avanti. Ma sia Totti che Toni, se vanno avanti così, possano darci una mano importante per il mese dei Mondiali". Intervistato dall'emittente radiofonica Rtl 102,5, l'allenatore dell'Hellas Verona, Andrea Mandorlini, "sponsorizza" in chiave azzurra il suo attaccante, campione del Mondo con l'Italia nel 2006 e grande protagonista domenica contro il Bologna. Sul suo Verona, ora al quinto posto in classifica, Mandorlini dice che "al di là del mio lavoro, credo siano stati bravi tutti. La vittoria con il Bologna se la sono meritata tutti, la società, la squadra, lo staff tecnico, la tanta gente che ci segue. Siamo veramente felici e contenti, però poi quello che è stato lo prendiamo: sappiamo che la Serie A può avere dei risvolti diversi, ma godiamoci questo momento".
SOGNI EUROPEI - Dopo sette giornate il Verona è quinto in classifica e la città comincia ad abbozzare il sogno di quell'Europa lontana da ben venticinque anni. Quello era il Verona di Osvaldo Bagnoli, che solo un paio d'anni prima aveva conquistato lo scudetto. Dati alla mano, l'unico allenatore in grado di reggere il passo al "mitico Osvaldo" è Andrea Mandorlini. Mai gli scaligeri erano partiti così forte in serie A, nemmeno nell'era più recente e felice con Prandelli alla guida. Il tecnico di Ravenna è davvero l'arma in più del Verona. In pochi anni, infatti, Mandorlini ha conquistato due promozioni e ha riportato l'Hellas nelle prime posizioni della Aerie A. Per lui parlano i fatti, ma l'esperienza insegna che il cammino è lungo e ogni turno riserva sorprese.
Così il tecnico resta con i piedi per terra. Il suo primo pensiero è quello di frenare gli ardori, placare i voli pindarici di una piazza affamata di grande calcio e di grandi ribalte. "L'ho detto a Bologna a fine partita e lo ripeto ancora più forte. Dobbiamo stare - dice scandendo le parole - con i piedi ben piantati per terra. L'umiltà e il lavoro ci hanno fatto conquistare questi risultati, oltre al fatto che stiamo davvero esprimendo un buon calcio. Sono contento anche del fatto che ci sono ragazzi giovani che si stanno mettendo in luce. Ora anche gli avversari sanno il nostro valore, ma questo non mi preoccupa. L'importante è che non cambiamo noi, quindi se gli altri cambieranno atteggiamento nei nostri confronti al massimo ci adegueremo. L'obbiettivo rimane quello minimo, la salvezza. E' facile infilare un filotto di vittorie, come di sconfitte, quindi guai a distrarsi". A Bologna anche lo stesso Toni dall'alto della sua esperienza ha usato parole molto simili a quelle del tecnico: "la nostra mentalità è quella di correre dietro ogni pallone, se continueremo così, faremo benissimo. L'obiettivo è la salvezza, i 40 punti". Una classifica impreziosita dalle giocate di un folletto che Verona si culla: Juan Manuel Iturbe in due gare ha già dimostrato qualità incredibili, realizzando due reti spettacolari.
FONTE: VeronaSera.it
14:31 8 ottobre 2013 Alex Alessandrini
Hellas Verona: Iturbe lo manda Messi
Gli sono bastate 3 presenze in campionato, condite da 2 gol straordinari, e Verona è gia pazza di Juan Iturbe, soprannominato la Pulguita in Argentina.
La progressione e la tecnica sopraffina sono le due principali qualità di questo giocatore arrivato in Italia in sordina, grazie ad un grande colpo del ds Sean Sogliano, e che sta facendo letteralmente impazzire la curva gialloblù e le difese avversarie.
E pensare che Messi lo aveva capito prima di tutti che Juan era un ragazzo di talento. Era il 2010 e l’Argentina, in vista dei Mondiali di calcio, affrontò una selezione di giovani promesse del calcio argentino. A fine partite Leo Messi chiese ad un dirigente: “Come si chiama quello?” e chiese che gli venisse presentato. Si trattava di Iturbe e gli disse: “Sei bravo, farai strada”.
Non bastano certamente 3 partite a consacrare un calciatore tra le difficoltà del calcio italiano, ma le premesse sono decisamente buone e i tifosi dell’Hellas sono liberi di sognare.
FONTE: CalcioLine.com
08 ottobre 2013
Verona rivelazione, Mandorlini si gode il momento: "Merito dell'esperienza"
L'allenatore del Verona, Mandorlini, è intervenuto ai microfoni di Rtl per parlare del momento magico del club gialloblù
Verona rivelazione, Mandorlini si gode il momento: Merito dell'esperienza
Verona - L'Hellas Verona si può sicuramente considerare rivelazione di questo inizio campionato di Serie A. Il tecnico, Andrea Mandorlini, ha commentato ai microfoni di 'Rtl', il momento magioc del club gialloblù: "Siamo stati bravi tutti, adesso dobbiamo goderci questo momento, senza abbassare la concentrazione perchè la massima serie può avere spiacevoli risvolti".
L'allenatore dei veneti, fa parte di quel gruppone di allenatori che hanno maturato esperienza in un lungo percorso di crescita, a differenza di altri tecnici lanciati senza 'gavetta', come Gattuso e Liverani: "Credo che serva fare esperienza, io sono caduto diverse volte ma ho imparato a rialzarmi. Poi, come dice Trapattoni, nel calcio va bene tutto e il contrario di tutto".
FONTE: OggiNotizie.it
12:08 | 09/10
Hellas Verona, Donati: «L'appetito vien mangiando...»
Si pensa in grande al Bentegodi, domenica prossima arriva il Parma
HELLAS VERONA DONATI - L'Hellas Verona sta facendo un ottimo inizio di campionato ed è quinto in classifica contro ogni pronostico, soprattutto dopo la vittoria di Bologna di domenica scorsa. Oggi Sky Sport è entrato nel centro di allenamento del verona e ha intervistato uno dei protagonisti, vale a dire Massimo Donati. Di seguito le sue parole.
SEDERSI SUGLI ALLORI - «Aspettarsi di essere lassù in cima era impossibile, siamo neopromossi e nessuno poteva immaginarsi questa posizione. C'è entusiasmo e voglia di fare, il rischio più grande è quello di adagiarsi e di fermarsi. Molte squadre partono bene e poi si perdono per strada. E' un aspetto positivo arrivare in A per la prima volta per alcuni giocatori perché vogliono emergere, poi noi esperti possiamo dare molto. Il segreto non c'è, bisogna solo lavorare e continuare a lavorare come vuole Mandorlini. Iturbe ha qualità incredibili, ha spunto e dribbling, ha forza e vede la porta. E' completo nel ruolo in cui gioca, adesso sta a lui confermarsi e ora viene il difficile. Sono già proiettato alla partita perché con questo stato di forma l'appetito vien mangiando. Col Parma giochiamo in casa e lì le abbiamo vinte tutte ma ci prepariamo al meglio».
by Gianmarco Lotti
12:00 | 09/10
Hellas Verona, Sogliano: «La Roma a tratti è devastante»
Il ds veronese elogia la squadra di Garcia
HELLAS VERONA SOGLIANO ROMA - L'Hellas Verona e la Roma potrebbero essere considerate le due vere sorprese di questo inizio di stagione: i giallorossi sono primi a punteggio pieno mentre i gialloblu sono addirittura quinti e giocano un gran calcio. Della Roma ha parlato Sean Sogliano, ds del Verona, di seguito le sue parole a Tele Radio Stereo.
SERIE A - «Contro la Roma la gara venne sbloccata da un autogol poi la Roma fu devastante. Cosa che ha mostrato per tutte le gare successive a quella giocata con noi. Ottimo il lavoro del mio amico Walter Sabatini, so come lavora e so che in estate ha fatto una squadra di livello. La Roma merità di stare lassù in alto».
by Gianmarco Lotti
09:42 | 09/10
Verona, Mandorlini: «Vivo a fondo ogni mio lavoro»
VERONA MANDORLINI TONI ITURBE JORGINHO SOGLIANO - Andrea Mandorlini si gode il suo Verona, quinto in classifica dopo le prime sette giornate e che ha messo in mostra un bel gioco e, soprattutto, tanti bei talenti da esportare. Il tecnico della formazione scaligera, intervistato per l'edizione odierna di Tuttosport, ha parlato soprattutto dela strana coppia composta dal grande vecchio Luca Toni e dal giovane Juan Iturbe, che con gol e grandi giocate stanno trascinando il Verona in alto in classifica.
CHE COPPIA - «In questo momento Iturbe e Toni finalizzano, come l’anno scorso capitava per Cacia - ha esordito Mandorlini - . Ma è riduttivo semplificare il tutto a loro due... Jorginho? Lui è un veterano. Però sono in tanti a meritare la ribalta: c’è Maietta che non è mai stato in A, e poi Rafael, anche lui con noi dalla Lega Pro. È un centrocampista duttile e che può occupare tanti ruoli. Davanti alla difesa sa far girare palla con qualità, da mezzala sa attaccare in maniera intelligente. Capisce prima il gioco e questa è una qualità che non puoi insegnare: la puoi spiegare, puoi dare indicazioni, ma un giocatore ce l’ha o non ce l’ha. Lui ce l’ha, innata.»
IL MIO LAVORO - Mandorlini ha parlato anche della passione con cui vive il suo lavoro di allenatore, qualunque sia la squadra da guidare: «Vivo molto i luoghi in cui lavoro, ma poi dipende dalle situazioni... A Spezia, per esempio, ci fu il record di vittorie e sono rimasti ricordi importanti. E poi c’è sempre il solito luogo comune, su di me: è bravo, ma ha un carattere... Io dico che ci vuole personalità e poi, certo, se avessi conosciuto prima Sean Sogliano avrei vinto di più. E lui anche... Tensioni in estate tra voi? No, non c’è mai stata tensione. Magari si vedevano le cose in maniera diversa, ma la fiducia reciproca non è mai mancata, anche perché l’abbiamo costruita con il tempo, l’unica cosa che dà l’esatta misura della persone. Qui a Verona ho capito ancora di più quanto sia importante lavorare con una società alle spalle. Prima, lo ammetto, ero un po’ orso, un cane sciolto che percorreva un cammino solitario.»
by Francesco Cammuca
13:57 | 08/10
Verona, l'aiuto: il Napoli dà una mano per Iturbe
Anche gli azzurri sull'attaccante, in prestito dal Porto, che potrebbe essere riscattato in comproprietà
CALCIOMERCATO HELLAS VERONA ITURBE NAPOLI PORTO - Il Napoli potrebbe lavorare gomito a gomito con l'Hellas Verona per prendere l'attaccante Juan Iturbe, giocatore in questo momento in prestito agli scaligeri direttamente dal Porto che, dopo aver girato ad inizio anno (sempre in prestito) al River Plate, in estate ha deciso di cedere il giocatore in Italia a titolo temporaneo.
ESPLOSO - Il giocatore, in queste prime settimane di campionato, è letteralmente esploso in tutto il suo talento: Iturbe adesso interessa anche al Napoli che, come svelato poco fa dall'esperto di mercato Gianluca Di Marzio, potrebbe lavorare con l'Hellas Verona per riscattare il giocatore, magari in comproprietà, a fine stagione.
by Michele Ruotolo
FONTE: CalcioNews24.com
Mandorlini: "A Gattuso è mancata la gavetta"
Intervistato da Rtl 102.5, il tecnico dell´Hellas Verona, Andrea Mandorlini, ha parlato del delicato ruolo dell´allenatore, ruolo per il quale, salvo rare eccezioni, è necessaria una lunga gavetta. "Non parlo degli altri, guardo me e io sono partito da lontano. Adesso sono contento perche´ ho fatto la gavetta -ha raccontato Mandorlini-, ho vinto in tutte le categorie, sono andato in Serie A che forse non ero ancora pronto, sono ricaduto, mi sono rialzato, sono caduto di nuovo, di esperienze ne ho fatte. Mi godo questo momento -ha proseguito il tecnico del Verona- sapendo che le cose possono passare in fretta ma credo che un po´ di gavetta ed esperienza uno se la debba fare. Quello che e´ stato per Gattuso - ha concluso - e altri non e´ stato magari per altri allenatori che hanno fatto e stanno facendo carriere importanti come Mancini che gavetta non ne ha fatta. Nel calcio Trapattoni diceva che va bene tutto e il contrario di tutto".
(FAN) 10-08-2013 11.15
FONTE: MediaGol.it
HELLAS VERONA, SUL GIOIELLO ITURBE ANCHE LA FIORENTINA
I viola vantano infatti un canale preferenziale con gli scaligeri
A cura di: Redazione
Fonte: Napoli2000.com
Secondo quanto riporta "Sky", non solo il Napoli ma anche la Fiorentina si sarebbe interessata all'attaccante argentino dell'Hellas Verona Juan Manuel Iturbe, autore di prestazioni scintillanti negli ultimi due turni di campionato. I viola - si legge su "Tuttomercatoweb.com" - vantano infatti un canale preferenziale con gli scaligeri, con cui stanno discutendo anche del futuro del regista Jorginho e potrebbero aiutare l'Hellas nel costoso riscatto dal Porto.
FONTE: NapolicCalcioNews.it
PRIMO PIANO
Nazionali, convocati Hallfredsson e Mihaylov
09.10.2013 09:29 di Michele Zomer Twitter: @Mikzomer
Il centrocampista islandese ed il portiere bulgaro saranno impegnati durante la sosta di campionato con le rispettive nazionali nella fase di qualificazione ai campionati mondiali di Brasile 2014.
Hallfredsson incontrerà con la rappresentativa del suo paese, prima Cipro (11/10) e poi la Norvegia (15/10). L'estremo difensore acquistato dal Twente invece, sfiderà Armenia (11/10) e Repubblica Ceca (15/10).
PRIMO PIANO
Maietta e Moras, Parma a rischio
08.10.2013 17:08 di Michele Zomer Twitter: @Mikzomer
Per la coppia centrale della difesa scaligera la sfida contro i ducali potrebbe essere a rischio.
Come dichiarato dall'allenatore gialloblù nella giornata di ieri, per i due difensori sarà necessario sottoporsi ad ulteriori accertamenti per valutare al meglio il loro stato di salute fisica.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
AVVERSARIO
Hellas Verona, dopo la sosta possibile il recupero di Ragatzu. Ancora lontano quello di Moras
08.10.2013 12:07 di Federico Capra
La pausa per le Nazionali potrebbe portare buone nuove in casa Hellas.Nelle quasi due settimane di pausa (il campionato riprenderà domenica 20 ottobre ndr) lo staff medico dei veronesi potrà dedicarsi al tranquillo recupero di Daniele Ragatzu oltre alla messa a punto della tenuta atletica di Raphael Martinho andato in panchina domenica scorsa contro il Bologna. Entrambe i giocatori dovrebbero andare in panchina nel match casalingo contro il Parma. Caso Moras: il difensore ha subito una lesione al flessore sinistro durante la gara valida per la sesta di campionato contro il Sassuolo. Moras dovrebbe riaffacciarsi almeno in panchina a partire dalla gara contro l'Inter
FONTE: ParmaLive.com
Hellas Verona: non solo una meteora
di Giulia Mosca
8 Ott 2013
Il Verona continua a stupire, con 13 punti in 7 giornate, non si può certo dire che i gialloblu siano solo una meteora. Per ritrovare un Hellas Verona così nella storia, bisognerebbe andare a ritroso nel tempo fino al campionato 1984-85, anno dello scudetto. A quei tempi, il Verona aveva totalizzato 17 punti dopo 7 turni.
Mandorlini può essere orgolioso di un tale traguardo, il calciomercato estivo ha già fatto intravedere le maglie di una società e di una squadra più che degna di meritare la massima serie. Dopo la vittoria con il Bologna il tecnico ha detto: "Tutti hanno fatto una grande partita, faccio i miei complimenti alla squadra ma ora non cambia nulla: abbiamo un buon bottino ma il campionato è ancora molto lungo.".
Piedi per terra e pedalare insomma. E' ancora preso per adagiarsi sugli allori, e anche Jorginho ricorda che il primo obiettivo è la salvezza: "Il nostro cammino? Nessuno si aspettava un inizio così, ci ha messo in difficoltà solo la Roma, la squadra più forte che abbiamo incontrato fino ad ora. Stiamo vivendo un sogno, ho lavorato tanto ed essere arrivato qui è un motivo d'orgoglio. Il nostro obiettivo? Parliamo sempre e solo di salvezza, e per questo dobbiamo continuare ad allenarci"
Nel passato altre squadre neopromosse hanno dimostrato di poter guadagnare qualcosa già il primo anno di Serie A. Il Palermo di Guidolin, ad esempio, nella stagione 2004/2005 arrivò 6° in classifica agguantando un Europa League che fece sognare tutta la città. In quella squadra c'era Luca Toni.
Che sia questo il segreto vincente?
FONTE: FTBPro.com
Calcio: Ds Verona, siamo consapevoli di cio' che stiamo facendo
ultimo aggiornamento: 09 ottobre, ore 10:34
Roma, 9 ott. - (Adnkronos) - "Non facciamo i finti umili, siamo consapevoli di ciò che il Verona sta facendo ma anche consapevoli di ciò che ci aspetta da ora in poi". Lo ha detto Sean Sogliano, direttore sportivo del Verona, a Tele Radio Stereo. "Iturbe? Ha fatto vedere grandi cose, è molto determinato, lo si nota anche durante gli allenamenti, si mette al servizio della squadra. Bravo a seguire le indicazioni dell'allenatore. Il suo agente e io abbiamo parlato molto in estate. Il Porto lo aveva prestato al River Plate, poi è ritornato, in Portogallo era chiuso, voleva giocare, gli abbiamo dato questa possibilità. Attorno a Iturbe da inizio carriera c'era grande interesse, in Argentina e fra gli addetti ai lavori". Parole di apprezzamento poi per il lavoro del tecnico gialloblu. "Per esperienza personale la gente che fa gavetta ha qualcosa in più. Vale per Andrea Mandorlini, che in questi anni ha dimostrato il suo valore e ora continua con il lavoro quotidiano e con i risultati che sta raggiungendo a dimostrare che chi è bravo arriva", prosegue il ds del Verona che sulla gara persa con la Roma, aggiunge: "contro la Roma, il Verona giocò una buona gara, sbloccata da un autogol, poi la Roma si dimostrò devastante. Cose ha ha mostrato per tutte le gare successive a quella giocata con noi. Ottimo il lavoro del mio amico Walter Sabatini, so come lavora e che avesse costruito una squadra di ottimo livello era già evidente in estate. Ora la Roma è lassù e se lo merita".
FONTE: ADNKronos.com
Il miracolo Hellas Verona: dal baratro Legapro alla A da protagonista
Dopo anni tribolati, fatti di retrocessioni e amarezze, la squadra veneta è tornata protagonista del calcio italiano.
“C’era una volta e voglio che sia ancora”, cantavano Liga, Jovanotti e Pelù. Una frase che si adatta perfettamente ai desideri dei tifosi dell’Hellas Verona di qualche anno fa, quando la loro squadra era caduta nelle sabbie mobili della LegaPro dopo anni di stagioni ad alto livello. I ricordi dello storico scudetto dell’85, delle potenti cavalcate di Elkjaer, della classe di “Nanu” Galderisi, ma anche dei primi anni 2000 con Prandelli e Malesani alla guida erano ormai solo immagini sbiadite. Ma grazie al lavoro di una società competente e dell’ottimo Mandorlini in panchina, la gloriosa formazione veneta quest’anno è tornata protagonista nel campionato che più le compete, quello di Serie A, e visti i risultati delle prime partite sembra intenzionata a voler recitare un ruolo da protagonista.
Odissea LegaPro
Il baratro fu toccato nella stagione 2007-2008, quando la squadra scaligera era partita con i favori del pronostico e una squadra fatta per vincere il campionato in scioltezza, tanto da essere rinominata “la Juventus della Serie C“ dall’allora direttore sportivo Peppe Cannella. In panchina quell’anno venne scelto Colomba, che durò il tempo di un battito di ciglia e venne sostituito da Davide Pellegrini, allenatore della Primavera, che riuscì a salvare la baracca all’ultimo respiro nello spareggio playout con la Pro Patria (le due squadre erano finite ultime a pari punti). L’anno successivo la sfortuna colpì anche fuori dal campo di gioco: il presidente Pietro Arvedi d’Emile fu vittima di un grave incidente stradale, e solo l’intervento del subentrante Giovanni Martinelli evitò il fallimento.
Dopo altri due anni di patimenti, finalmente la svolta. Dopo l’esonero di Giannini fu chiamato alla guida un allenatore ambizioso, già vincitore di un campionato di Serie B e di uno scudetto rumeno con il Cluj: Andrea Mandorlini. Il mister ravennate guidò la squadra a rimontare posizioni su posizioni, fino alla zona playoff. La finale con la Salernitana vide la vittoria a sorpresa degli scaligeri, che tornarono finalmente in B.
Ritorno in A
La prima stagione di B iniziò male, ma poi gli uomini di Mandorlini trovarono un filotto di nove vittorie consecutive e rimontarono fino a portarsi alle spalle del Toro capolista. Lo sforzo profuso portò i gialloblu a chiudere al quarto posto, in zona playoff. L’avversario stavolta si chiama Varese (con in panchina l’attuale tecnico del Catania Maran), che guidato da Kurtic e Terlizzi riuscì ad avere la meglio sull’avversario. Le cose non andarono bene, ma le basi per una stagione da ricordare erano state costruite. L’anno dopo a Martinelli subentra Setti, che porta come direttore sportivo Sean Sogliano. L’ex calciatore del Perugia porta al Bentegodi gente come Cacciatore, Martinho, Laner, Moras, Cacia ed Agostini e l’Hellas, dopo un appassionante testa a testa con il Livorno per il secondo posto, chiude dietro al Sassuolo capolista e torna nella massima serie.
Chi si aspettava un ritorno in tono minore è stato presto smentito: dal mercato arrivano l’esperto bomber Luca Toni, il fiorentino Romulo, Jankovic e il giovane talento paraguaiano Iturbe (in prestito dal Porto, dopo essere stato trattato anche dall’Inter). Grazie all’innesto di questi giocatori la squadra di Mandorlini è diventata una vera macchina da gioco, con un 4-3-3 fatto di ripartenze fulminee, sovrapposizioni e gioco di alta qualità. Toni è tornato l’attaccante affamato di goal dei bei tempi (tanto da far parlare di un ritorno in nazionale), Iturbe ha già mostrato lampi da fuoriclasse, ma il vero motore della squadra scaligera è il brasiliano (naturalizzato italiano) Jorginho, centrocampista classe 91 con visione di gioco panoramica e classe cristallina, degna dei grandi registi.
L’inizio di stagione è il migliore dai tempi dell’Hellas Verona campione di Bagnoli, e continuando in questo modo Mandorlini e i suoi uomini rischiano seriamente di essere un brutto cliente per tutti (chiedere al Milan di Allegri per informazioni a riguardo).
FONTE: BlogLive.it
Calcio
Mandorlini: “E' un buon momento, ma quanta gavetta...
"L'allenatore ravennate alla radio sull'ottimo inizio campionato del suo Verona: “La prima volta in Serie A non ero ancora pronto"
VERONA - “Al di là del mio lavoro credo siano stati bravi tutti. Questa vittoria se la meritano tutti, la società , la squadra, lo staff tecnico, la tanta gente che ci segue. Siamo veramente felici e contenti però poi quello che è stato lo prendiamo perché sappiamo che la Serie A può avere dei risvolti diversi, ma godiamoci questo momento". L'allenatore dell'Hellas Verona Andrea Mandorlini è intervenuto ai microfoni di RTL 102.5 durante 'Password' con Nicoletta e Gabriele Parpiglia per commentare la vittoria contro il Bologna. Mandorlini si è sudato la pagnotta in panchina mentre allenatori come Liverani e Gattuso, catapultati forse troppo presto su panchine importanti come quelle di Genoa e Palermo ora si trovano già senza lavoro. "Non parlo degli altri - replica - guardo me e io sono partito da lontano. Adesso sono contento perché ho fatto la gavetta, ho vinto in tutte le categorie, sono andato in Serie A che forse non ero ancora pronto, sono ricaduto, mi sono rialzato, sono caduto di nuovo, di esperienze ne ho fatte. Mi godo questo momento sapendo che le cose possono passare in fretta ma credo che un po' di gavetta ed esperienza uno se la debba fare. Quello che è stato per Gattuso e altri non è stato magari per altri allenatori che hanno fatto e stanno facendo carriere importanti come Mancini che gavetta non ne ha fatta. Nel calcio Trapattoni diceva che va bene tutto e il contrario di tutto".
In queste ore girano voci sulla possibilità che Prandelli porti Totti ai prossimi Mondiali, ma qualcuno dice: troppo comodo, dovrebbe farlo giocare ora. "Anche noi abbiamo un altro vecchietto che non sta facendo male che si chiama Luca Toni. Sono due giocatori che ormai abbiano deciso un percorso - spiega - e cambiare non lo trovo forse giusto per loro. Non lo so, credo che bisogna ormai guardare avanti anche se sia Totti che Toni, se vanno avanti così, possano darci una mano importante per il mese dei Mondiali. A proposito dei così detti 'tuffatori', il tecnico del Verona conclude: "Sì, anche io sono un po' contro, però nel calcio c'è anche questo e bisogna migliorare anche a partire dagli allenatori, ma è il minore dei mali questo".
FONTE: RomagnaNoi.it
09:30 | 08/10
Hellas Verona, brillano i gioielli Iturbe e Jorginho
I due giovani gialloblù cominciano a stuzzicare i grandi club europei.
CALCIOMERCATO HELLAS VERONA – Il mix tra giovani di belle speranze e esperti “anzianotti” ha fruttato ed i risultati sono dalla parte di Andrea Mandorlini e Sean Sogliano: l’unione di intenti tra il tecnico ed il direttore sportivo dell’Hellas Verona è uno dei motivi dell’exploit del club scaligero in campionato. Brilla in questo avvio di stagione Iturbe, un fenomeno seguito dalle più importanti società europee e arrivato in prestito secco dal Porto con un ingaggio di 350 mila euro a stagione.
Il prezzo fissato per il riscatto è di 12 milioni di euro più bonus, non poco per il giovane classe ’93. L’altro talento è Jorginho, che in realtà è una conferma, trattandosi di un prodotto del vivaio gialloblù. Ci ha creduto Mandorlini e ha avuto ragione: 3 gol in 7 partite per il centrocampista che sogna di tornare in Brasile per i Mondiali 2014 con la maglia dell’Italia. E non è difficile immaginare la bagarre che si aprirà per contenderseli.
by Silvana Palazzo
15:44 | 07/10
Lutto nel calcio, è scomparso Giancarlo Cadè
Nato nel 193 ha allenato tra le altre Verona e Atalanta
LUTTO GIANCARLO CADE' VERONA - Si è spento oggi all'età di ottantatré anni Giancarlo Cadè, ex centrocampista italiano e soprattutto ex allenatore di moltissime squadre in Italia. Da ricordare soprattutto le sue esperienze in sella al Verona e all'Atalanta.
CORDOGLIO - Sul sito veronese si legge: «Il presidente Maurizio Setti e tutta la società gialloblù esprimono il proprio cordoglio per la scomparsa di Giancarlo Cadè, ex allenatore dell'Hellas Verona FC che ha ricoperto il ruolo nelle stagioni 1964-65, 1968-69, dal '72 al '75 e nell'annata 1980-81. Giancarlo Cadè, spentosi nella mattina di lunedì 7 ottobre nella sua casa di Zanica (Bergamo), da calciatore è stato una bandiera dell'Atalanta ed era lui alla guida dell'Hellas Verona nel giorno della "fatal Verona", partita che costò lo scudetto al Milan allenato da Nereo Rocco nel 1973».
by Gianmarco Lott
12:27 | 07/10
Hellas Verona, risentimento muscolare per Maietta
HELLAS VERONA MAIETTA SERIE A - Brutte notizie per Andrea Mandorlini, nonostante la bellissima vittoria di ieri. Nel corso del match con il Bologna, vinto quattro ad uno, il capitano gialloblù, Domenico Maietta, si è nuovamente infortunato, proprio nella gara, quella del Dall'Ara, che lo vedeva al rientro dal precedente stop.
COMUNICATO - Ecco il comunicato apparso in mattinata sul sito ufficiale degli scaligeri: «L'Hellas Verona comunica che, in seguito all'infortunio capitato a Domenico Maietta, lo staff medico gialloblù ha evidenziato "un risentimento muscolare al flessore destro". Il difensore sarà sottoposto ad accertamenti per una valutazione complessiva del quadro clinico con i relativi tempi di recupero».
by Giovanni Maffeis
18:15 | 07/10
Hellas Verona, Mandorlini: «Toni e Totti meritano la Nazionale»
HELLAS VERONA MANDORLINI TONI NAZIONALE – Da neopromossa a quinto posto valevole per l'Europa League, è questo il processo di crescita dell'Hellas Verona guidato ottimamente da Andrea Mandorlini che è riuscito a costruire una squadra che spaventa tutti. Il tecnico del club scaligero è intervenuto ai microfoni di RTL 102.5 per commentare l'operato della sua squadra e il lavoro del bomber Luca Toni.
TONI FORMIDABILE – «Totti in Nazionale? Anche noi abbiamo un vecchietto che sta facendo benissimo e si chiama Luca Toni. Sono due giocatori che hanno già deciso un loro percorso, ormai credo che bisogna guardare avanti. E' chiaro che se entrambi vanno avanti così meriterebbero certamente una chiamata da parte di Prandelli per i Mondiali in Brasile».
by Alessandro Pistolesi
FONTE: CalcioNews24.com
Calcio: morto Giancarlo Cade', allenatore della 'fatal Verona'
ultimo aggiornamento: 07 ottobre, ore 18:28
Verona, 7 ott. - (Adnkronos) - Il presidente del Verona, Maurizio Setti e tutta la societa' gialloblu' esprimono il proprio cordoglio per la scomparsa di Giancarlo Cade', ex allenatore dell'Hellas Verona FC che ha ricoperto il ruolo nelle stagioni 1964-65, 1968-69, dal '72 al '75 e nell'annata 1980-81. Giancarlo Cade', spentosi nella mattina di lunedi' 7 ottobre nella sua casa di Zanica (Bergamo), da calciatore e' stato una bandiera dell'Atalanta ed era lui alla guida dell'Hellas Verona nel giorno della "fatal Verona", partita che costo' lo scudetto al Milan allenato da Nereo Rocco nel 1973.
FONTE: ADNKronos.com
Morto Cadè tecnico della 'fatal Verona'
Aveva allenato il Vicenza dal 1981 al 1983
Alla guida dei biancorossi aveva vinto una Coppa Italia di serie C
BERGAMO. È morto Zanica (Bergamo), all’età di 83 anni, Giancarlo Cadè, bandiera dell’Atalanta ed ex tecnico del Verona negli anni ’60 e ’70. Era malato da tempo. Il tecnico aveva allenato anche il Vicenza dal 1981 al 1983 con il quale aveva vinto una coppa Italia di serie C.
A Cadè allenatore, che i veronesi avevano soprannominato «Mister 5-3», si deve l’impresa compiuta dalla formazione gialloblù il 20 maggio 1973, quando l’Hellas battè al Bentegodi il Milan primo in classifica, guidato da Nereo Rocco, negandogli lo scudetto della stella. Da lì l’inflazionata espressione ’fatal Verona'. Immediato il cordoglio dell’Hellas Verona, che ha affidato ad un messaggio sul sito ufficiale il saluto all’ex allenatore: «Il presidente Maurizio Setti e tutta la società gialloblù esprimono il proprio cordoglio per la scomparsa di Giancarlo Cadè, ex allenatore dell’Hellas Verona Fc che ha ricoperto il ruolo nelle stagioni 1964-65, 1968-69, dal ’72 al ’75 e nell’annata 1980-81».
FONTE: IlGiornaleDiVicenza.it
HELLAS VERONA, tutti pazzi per Iturbe
by Marco Giuliani 07.ott 2013
L’avvio di stagione dell’Hellas Verona è stato a dir poco sorprendente. Gli scaligeri occupano attualmente il quinto posto in classifica con 13 punti, conquistati facendo anche vittime ‘illustri’ come il Milan alla prima giornata. Sorpresa nella sorpresa è Juan Manuel Iturbe: classe ’93, l’argentino di origine paraguayana, alla terza presenza in A, può vantare già un bottino di 2 gol (e che gol) e altrettanti assist.
ITURBE CHI? - Scopriamo qualche curiosità sul talentino argentino: Juan Manuel Iturbe Árevalos, nasce a Buenos Aires nel 1993 da genitori paraguaiani. Cresce calcisticamente tra le giovanili del Cerro Porteño in Paraguay. Il suo debutto nella massima serie paraguaiana avviene nel 2009 all’età di 16 anni contro il Libertad. Nel marzo del 2010 Iturbe si rifiuta di firmare il prolungamento contrattuale col Cerro e finisce ai margini della squadra. Juan decide di trasferirsi in Argentina, paese in cui viene selezionato dall’under-20 dell’Albiceleste, evenutualità che provoca un vero e proprio scontro tra l’AFA e l’APF.
IL MANCATO ARRIVO IN ITALIA - Curiosità: Iturbe poteva sbarcare in Italia già tre stagioni fa, infatti, nel 2010 il presidente del Gallipoli, Daniele D’Odorico, ne annunciò l’acquisto ma la trattativa saltò per il fallimento societario dei salentini.
QUILMES E POI DI NUOVO CERRO - Il 2 agosto 2010 passa in prestito agli argentini del Quilmes, neo-promosso in Primera División senza però racimolare alcuna presenza in prima squadra. A febbraio 2011 torna quindi al Cerro Porteño, debuttando tre giorni dopo nella partita di Copa Libertadores contro i cileni del Colo-Colo, nel quale mette a segno una doppietta.
L’ARRIVO IN EUROPA - Il 1º luglio 2011 Iturbe fa il grande salto: il Porto annuncia il suo acquisto per la cifra di 4 milioni di euro, dopo il Sudamericano Sub-20 disputato a gennaio in cui aveva impressionato. Con i lusitani però non trova molto spazio: in un anno e mezzo gioca solo 5 partite di campionato con la prima squadra e 6 partite con un gol segnato con il Porto B. A febbraio 2013 passa in prestito fino a fine stagione al River Plate e giugno seguente, dopo 17 presenze e 3 gol, fa ritorna alla base.
IL PRESENTE - Il resto è storia dei giorni nostri: il 2 settembre 2013, nell’ultimo giorno di calciomercato, l’Hellas Verona, lo prende prestito con diritto di riscatto fissato a 8 milioni. Il 22 settembre esordisce in A contro la Juventus e una settimana più tardi mette a segno il suo primo gol italiano contro il Livorno, con una punizione magistrale. Nella stessa partita crea scompiglio e propizia il rigore del 2-1 finale. Ieri un’altra prestazione sontuosa al Dall’Ara, dove segna ancora, regala un assist e rischia più volte la doppietta. Che la Serie A abbia scoperto un nuovo fenomeno?
HELLAS VERONA: la pulguita Iturbe strega tutti
by Francesco Ricciardi 07.ott 2013
Sono bastate tre partite ad Iturbe per stregare l’Italia intera con le sue giocate. L’esterno offensivo dell’Hellas con le sue scorribande ha devastato tutte le difese, non passando inosservato agli occhi degli addetti ai lavori. Tecnica e velocità le basi fondamentali del suo gioco; grande tiro da fuori, e un fisico niente male. Le big d’Italia sono già sulle sue tracce, e intendono monitorarlo a lungo. Si aspettano conferme.
FONTE: CalcioNewsTime.com
JUVENTUS SU JORGINHO, MA L’ AGENTE SMENTISCE LA TRATTATIVA
Si parla già da un paio di settimane di un forte interessamento della Juventus per il centrocampista brasiliano Jorginho, che molto bene sta facendo con la maglia dell’ Hellas Verona. Il quinto posto in classifica della squadra gialloblu dipende anche dalle prestazioni del mediano che per le sue caratteristiche è stato paragonato ad Andrea Pirlo.
E’ stato lo stesso giocatore a dichiarare di ispirarsi al Nazionale italiano e sulla possibilità di sostituirlo a Torino, il suo procuratore Joao Santos interviene: “Finora non c’è niente che possa far parlare di una trattativa. Sappiamo solo che a Torino ci sono tanti dirigenti che si occupano di seguire i giovani e i possibili obiettivi della Juve. Federico Cherubini, in maniera particolare, conosce bene e segue da tempo il mio assistito. Stiamo parlando della squdra più famosa del mondo o quasi, a chi non piacerebbe vestire quella maglia“.
Sul paragone con Pirlo: “Ogni calciatore ha delle caratteristiche ben precise e Jorginho è uno che può fare bene entrambe le fasi. Può stare davanti alla difesa oppure fare il trequartista. Non so, comunque, se possa essere paragonato ad Andrea“. A riportare l’ intervista è Tuttojuve.com
FONTE: CanaleJuve.it
lunedì 07 ottobre 2013
Serie A Verona, Mandorlini: «Noi abbiamo un vecchietto forte..Toni»
Il tecnico sponsorizza il suo centravanti in chiave Mondiale: «Credo che bisogna ormai guardare avanti, anche se sia Totti che Luca possono darci una mano importante»
VERONA - Il tecnico dell'Hellas, Andrea Mandorlini, ai microfoni di Rtl 102.5, entra in merito al discorso delle convocazioni eccellenti in vista del prossimo mondiale, con Totti primo candidato. L'allenatore scaligero perora la causa di un suo calciatore: «Anche noi abbiamo un altro vecchietto che non sta facendo male e che si chiama Luca Toni. Sono due giocatori che ormai credo abbiano deciso un percorso e cambiare non lo trovo forse giusto per loro. Non lo so, credo che bisogna ormai guardare avanti, anche se sia Totti che Toni, se vanno avanti cosi', possono darci una mano importante per il mese dei Mondiali».
FONTE: CorriereDelloSport.it
Hellas Verona quinto, non partiva cosi bene dagli anni ’80
Attualmente possiamo già decretare la sorpresa di questo inizio di campionato si tratta dell’Hellas Verona quinto in classifica dopo sette partite, la squadra di Mandorlini è addirittura sopra a squadre come Fiorentina e Lazio che questa estate erano tra le favorite per vincere addirittura lo scudetto vedi Fiorentina. La squadra di mister Mandorlini sta sorprendendo tutti, dopo la vittoria con il Milan la prima giornata la squadra è riuscita a dare continuità ai propri risultati finendo per stare su nelle zone alte della classifica. La squadra veronese non partiva cosi bene in campionato dagli anni ’80 gli anni dell’ultimo scudetto. Un bel mix di talento Iturbe e Gomez J. su tutti insieme all’esperienza di Toni, Donati e altri fanno di questa squadra una bella realtà del nostro campionato.
FONTE: JuveNewsRadio.it
TORO, IL PARAGONE CON L'HELLAS VERONA STRIDE
Scritto da Giulio Rinaldi
Meglio chiudere il bilancio del calciomercato in attivo, ma vivere alla giornata in campionato oppure fare come il Verona che da neopromossa ha messo in campo una partenza importante e soprattutto ha prospettive importanti per il futuro? Se lo chiedono molti tifosi del Toro, anche alla luce di quello che si è visto sino ad oggi. Perché al di là del confronto diretto in campionato, nel quale il Toro avrebbe potuto pure vincere, sino ad oggi i gialloblù danno l'idea di un progetto già in corso mentre il Toro sembra ancora un cantiere aperto.
Eppure a fine mercato erano in tanti a lodare l'oculatezza della coppia Cairo-Petrachi, con un Toro che ha chiuso ampiamente in positivo i suoi conti, mentre l'Hellas era sotto di sette milioni. Però ha anche messo a segno scommesse importanti come Iturbe, Cirigliano, Mihajlov o ancora Sala e Longo, è riuscito a tenere tutti i suoi pezzi migliori da Halfredsson a Gomez mischiando gioventù ed esperienza con gli arrivi di Toni, Jankovic e Rafael. Merito di un ds attento come Sean Sogliano, che in questo Toro ci starebbe benissimo tanto da essere stato vicino alla società nel recente passato, ma anche di un presidente che osa come Setti. E intanto, non ce ne voglia Marco Boglione con la sua Kappa, c'è anche un contratto quadriennale con Nike che in prospettiva può aprire altre porte importanti. Troppo difficile per chi sta dietro le scrivanie di via Arcivescovado?
FONTE: InfoToro.it
IL LUTTO
Morto Cadè, storico mister Hellas
A lui si deve l'impresa della «fatal Verona»
VERONA - È morto a Zanica (Bergamo), all'età di 83 anni, Giancarlo Cadè, bandiera dell'Atalanta ed ex tecnico del Verona negli anni '60 e '70. Era malato da tempo. A Cadè allenatore, che i veronesi avevano soprannominato «Mister 5-3», si deve l'impresa compiuta dalla formazione gialloblù il 20 maggio 1973, quando l'Hellas battè al Bentegodi il Milan primo in classifica, guidato da Nereo Rocco, negandogli lo scudetto della stella.
Da lì l'inflazionata espressione «fatal Verona». Immediato il cordoglio dell'Verona, che ha affidato ad un messaggio sul sito ufficiale il saluto all'ex allenatore: «Il presidente Maurizio Setti e tutta la società gialloblù esprimono il proprio cordoglio per la scomparsa di Giancarlo Cadè, ex allenatore dell'Hellas Verona Fc che ha ricoperto il ruolo nelle stagioni 1964-65, 1968-69, dal '72 al '75 e nell'annata 1980-81». (Ansa)
07 ottobre 2013
FONTE: CorriereDelVeneto.corriere.it
ALTRE NOTIZIE
Parma, distorsione al ginocchio con distrazione del legamento per Biabiany
09.10.2013 19.08 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Come si legge sul sito ufficiale del Parma, l'ala scattante Jonathan Biabiany, infortunatosi domenica scorsa contro il Sassuolo, è vittima di un trauma distorsivo al ginocchio sinistro con distrazione del legamento collaterale esterno e del tendine popliteo. Secondo quanto riporta ParmaLive.com tuttavia, lo stop per il calciatore dovrebbe essere breve e al momento non pare a rischio la sua presenza contro l'Hellas Verona nella gara di domenica 20 ottobre.
ALTRE NOTIZIE
Verona, ag. Iturbe: "L'abbiamo proposto, dalla Lazio orecchie da mercante"
09.10.2013 16.10 di Chiara Biondini
"Iturbe? L'abbiamo proposto, dalla Lazio orecchie da mercante", sono le parole di Claudio Anellucci, procuratore del centrocampista dell'Hella Verona, ai microfoni di Radio Manà Sport, durante la trasmissione 'La Lazio siamo noi': "Iturbe è un "animale" calcistico, un giovane calciatore che dopo esser stato acquistato dal Porto grazie alla brillante intuizione del presidente del club lusitano, abbiamo proposto in Italia anche alla Lazio, ricevendo come risposta le cosiddette orecchie da mercante. Il Verona, rappresentato ottimamente dal direttore sportivo Sean Sogliano, è stato molto intelligente ad effettuare l'acquisizione del talento argentino in prestito con diritto di riscatto a fine stagione che verrà indubbiamente esercitato, pagando il prezzo prefissato. A quel punto toccherà alla grandi società muoversi direttamente con quella scaligera se vorranno assicurarsi le prestazioni di Iturbe. Tornando alla Lazio, Iturbe segue fra gli altri Cirigliano, Cavani, Tevez, Mascherano, dei quali davanti a testimoni oculari, in altri tempi ho portato diversi dvd per presentarli alla dirigenza biancoleste, non riuscendo mai a convincerla della bontà di tali operazioni. Professionalmente e sentimentalmente me ne dispiaccio, tuttavia ognuno è libero di gestire la propria azienda a modo suo, come meglio crede. Certo è che solo avendo un velo davanti agli occhi non ci si accorge della qualità di determinati giocatori...".
ALTRE NOTIZIE
Hellas Verona, Martinho: "Godiamoci il momento, ma piedi per terra"
09.10.2013 15.38 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Il centrocampista dell'Hellas Verona Raphael Martinho ha parlato ai microfoni di SkySport24 dal centro sportivo scaligero dell'eccezionale momento di forma che stanno vivendo i gialloblù: "Siamo tutti contenti di quanto fatto fino ad ora ma abbiamo i piedi per terra, sappiamo che è un campionato difficile. Cerchiamo di goderci il momento. Europa? No, partiamo con l'idea di raggiungere la salvezza prima possibile. L'impatto con la Serie A è stato importante, vincere subito col Milan è stata subito una spinta molto forte. I consigli di Toni e Donati? Sono stati importanti, così come quelli di Agostini, loro la fanno da più di dieci anni e sanno come vincere. Iturbe? Non balla benissimo come noi brasiliani, ma è molto forte. Le sue caratteristiche erano evidenti sin da quando è arrivato, è bastato poco per entrare nei nostri meccanismi, è molto adatto ai nostri schermi".
SERIE B
Primo non prenderle: il segreto del successo arriva da dietro
09.10.2013 14.37 di Gianluca Losco Twitter: @MrLosco
Il calcio è lo sport nel quale vince chi segna più gol. Vero, ma non verissimo. Il campionato di Serie B, come del resto quello di A, dimostra che è molto più importante non prendere gol. Certo, nella massima serie la Roma ha sia il miglior attacco che la miglior difesa, ma del resto nessuno si aspettava un tale inizio da parte dei giallorossi.
Fra i cadetti Lanciano, Empoli ed Avellino non rappresentano le squadre col migliore attacco (al momento il primato spetta ai 15 gol del Siena), ma hanno invece le tre migliori difese con tre, cinque e sei gol subiti. L'esempio migliore è portato dagli irpini, che hanno segnato solo otto gol in queste prime otto partite: peggio di molte altre ed al pari del Novara decimo (ma dieci le reti subite) e della Ternana quart'ultima (un gol subito in più rispetto ai piemontesi).
Un fattore comunque ricercabile anche nei campionati passati: l'anno scorso ad esempio il Verona ha avuto la miglior difesa ma solo il quinto miglior attacco e stessa cosa fece due anni fa il Torino (miglior difesa e quinto miglior attacco a pari merito con il Varese, cinque reti segnate in più della Nocerina, che quell'anno fu retrocessa).
ALTRE NOTIZIE
Verona, lesione al bicipite femorale per Maietta
09.10.2013 13.20 di Gianluca Losco Twitter: @MrLosco
Il difensore del Verona Domenico Maietta si è sottoposto oggi ad esami strumentali per valutare l'entità del suo infortunio. Al difensore è stata riscontrata una lesione distrattiva al bicipite femorale destro. Per definire i tempi di recupero serviranno ulteriori accertamenti.
SERIE A
Verona, Mandorlini: "Jorginho bravo: merita la ribalta come Maietta e Rafael"
09.10.2013 12.50 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
Lunga intervista a Andrea Mandorlini, tecnico del Verona, sul momento dei gialloblu. "Nè Toni nè Iturbe mi hanno creato problemi, sono bravi ragazzi. Jorginho? Un veterano, bravo bravo, e merita la ribalta come Maietta e Rafael". Tanti commenti, tanti pareri, in questo Verona che "sta battendo anche i luoghi comuni". Sminuisce le voci di tensioni estive con il ds Sogliano e poi racconta di essere cambiato. Anche se i piedi per terra restano. "E' giusto che i tifosi sognino, ma l'obiettivo resta solo e soltanto la salvezza".
SERIE A
Stracittadine a confronto: bene Roma, malino Milano, la Lanterna non brilla
09.10.2013 08.30 di Gianluca Losco Twitter: @MrLosco
Comunque andrà a finire, questo campionato di Serie A verrà ricordato anche per il record di cinque derby cittadini. Un numero raggiunto grazie alla promozione nella massima serie dell'anno scorso da parte del Verona, che quest'anno sta sorprendendo tutti come nella stagione dello scudetto.
Facendo una particolare classifica, troviamo in testa la città di Roma, con 32 punti totali conquistati: molti dei meriti vanno ai giallorossi di Rudi Garcia, anche se la Lazio contribuisce con 11 punti (la maggior parte dei quali conquistati all'Olimpico). Non male neanche Torino, forte dei 19 punti della Juventus e dei 9 punti del club granata. Non bene invece Milano, considerando soprattutto la grande tradizione delle due squadre e dell'importanza del derby della Madonnina: influisce molto il tremendo inizio del Milan, che contribuisce con soli otto punti. Guardando al blasone dei club, stupisce trovare appena cinque punti sotto Verona: e qui, come detto sopra, gran merito va a Mandorlini&Co, mentre il Chievo per ora non ha dato molto. In gran ritardo la Lanterna di Genova: due squadre che al momento lotterebbero per la salvezza, con solo otto punti totali racimolati.
Proprio le liguri in questo momento, ma il campionato è talmente lungo che ogni discorso appare prematuro, potrebbero mettere a rischio questo particolare record raggiunto da appena un anno. Oppure potrebbero essere promosse sia Padova che Cittadella per raggiungere un nuovo primato; al momento sembra più probabile vedere l'Empoli, anche se quello con la Fiorentina è un derby non proprio cittadino, e dal sapore comunque meno intenso.
SERIE A
Hellas Verona, sul gioiello Iturbe anche la Fiorentina
08.10.2013 23.04 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Secondo quanto riporta Sky, non solo il Napoli ma anche la Fiorentina si sarebbe interessata all'attaccante argentino dell'Hellas Verona Juan Manuel Iturbe, autore di prestazioni scintillanti negli ultimi due turni di campionato. I viola vantano infatti un canale preferenziale con gli scaligeri, con cui stanno discutendo anche del futuro del regista Jorginho e potrebbero aiutare l'Hellas nel costoso riscatto dal Porto.
ALTRE NOTIZIE
Hellas Verona, spine difensive per il tecnico Mandorlini
08.10.2013 21.50 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Preoccupazioni difensive per il tecnico dell'Hellas Verona Andrea Mandorlini in vista della gara interna contro il Parma di domenica 20 ottobre. Si sono fermati infatti i due centrali titolari della difesa scaligera: per quanto riguarda il capitano Domenico Maietta, gli esami hanno evidenziato un risentimento muscolare al flessore destro. Il difensore sarà ora sottoposto ad ulteriori accertamenti per una valutazione complessiva del quadro clinico con i relativi tempi di recupero. Evangelos Moras ha invece subito una lesione al flessore sinistro durante la gara valida per la sesta di campionato contro il Sassuolo e dovrebbe riaffacciarsi almeno in panchina solo a partire dalla gara contro l'Inter.
SERIE A
Napoli, si torna a parlare di Iturbe per l'attacco
08.10.2013 20.21 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Secondo quanto riporta Sportmediaset il Napoli avrebbe messo nel mirino l'attaccante Juan Manuel Iturbe per rafforzare il reparto offensivo di Benitez in vista della prossima sessione invernale di mercato. Il calciatore, già cercato dagli azzurri nel recente passato, è attualmente in prestito all'Hellas Verona dal Porto, col club scaligero che vanta però un diritto di riscatto sul suo cartellino. Il Napoli potrebbe inserirsi nell'affare aiutando il Verona a riscattare il giocatore, così da poterne avere la comproprietà.
SERIE A
Verona, Nantes, Southampton e Inverness: sorprese d'alta quota in Europa
08.10.2013 17.12 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
Sono le intruse che non t'aspetti. Nei piani alti quando la carta questo non raccontava, quando i pronostici questo non prevedevano. L'Hellas Verona, in Italia, è la meraviglia di Mandorlini, di Sogliano e di Setti. Dalla scoperta di Iturbe, alla rinascita di Toni, è quinto e sopra a corazzate come Fiorentina, Lazio e Milan. In Francia c'è il Nantes: quattro vittorie nelle ultime cinque, ha risalito la china e ora segue a ruota le quattro big: Monaco, PSG, Lille, Marsiglia, e poi proprio i gialloverdi, risaliti e desiderosi di rinverdire i fasti del passato. Il Southampton di Pochettino, ma pure di Osvaldo, Ramirez, Fonte e Lallana, è la sorpresa di Premier League: perché segna sì poco, sette reti, ma con due presi è la miglior difesa. Boruc, ex viola, sorride tra i pali. I Saints sono quarti ma a meno due dalla vetta, dove ci sono Arsenal e Liverpool, al pari del Chelsea e davanti al Manchester City ed al Tottenham. A volte ritornano, è la storia del Villarreal. Neo-promosso dalla Segunda, il Sottomarino Giallo è quarto in classifica, trascinato da Pina e Giovani dos Santos. In Bundesliga niente sorprese: Bayern, Dortmund e Leverkusen stanno già uccidendo il campionato. In Belgio c'è lo Zulte Waregem, di Hazard jr, terzo in classifica, il Kuban Krasnodar è quarto in Russia a meno otto dallo Zenit ma a meno tre da Lokomotiv e Spartak Mosca. In Olanda la sorpresa, relativa, è il Twente in testa ma occhio all'Heerenveen, con una gara in meno e possibile capolista insieme al PSV. Il Nacional, quarto, è l'unica sorpresa in Portogallo, ma quella più grande è in Scozia. Dove domina sì il Celtic, ma dove al secondo posto c'è l'Inverness. La squadra di Loch-Ness, anche se stavolta c'è solo un sogno e non un Mostro dietro l'angolo...
SERIE A
Il turbo lo innesta il Verona. Per otto milioni di euro
08.10.2013 14.42 di Andrea Losapio Twitter: @losapiotmw
Juan Iturbe nella sua brevissima carriera ha già fatto parlare di sé in lungo e in largo. Perché il giovanissimo centrocampista paraguaiano già a sedici anni era stato convocato dal Tata Martino, attuale tecnico del Barcellona, per un'amichevole dell'équipe rojiblanca contro il Cile. Sconfitta per due a uno, ma ingresso per il trequartista al ventottesimo del secondo tempo, e quindi assoluta precedenza alla squadra Guaranì per ciò che concerne la scelta della nazionale. Era il 2009. Nel 2010 Diego Maradona lo inserì addirittura con i giocatori che avrebbero viaggiato con la Seleccion in vista del mondiale in Sudafrica. Incredibile come un calciatore possa cambiare la nazionale dopo un'amichevole - potrebbe succedere a Diego Costa con la Spagna - ma Iturbe giocò poi nel sub2011, facendosi notare dal Porto.
Sembrava potesse arrivare al Gallipoli nel 2010, prima che la società salentina fallisse. Salvo poi finire al Porto, il solito rubatalenti utilizzando la mancanza di una legislazione sugli extracomunitari e un campionato decisamente agevole, per il lancio definitivo. Che non arriva, anche per i litigi con la società, e il passaggio in prestito al Verona. Quattro milioni di euro spesi dal Porto, il doppio quelli che dovrà sborsare l'Hellas per mettere il turbo, così denominato dopo la serpentina strepitosa contro il Bologna, con gol finale. Il secondo in Italia, a seguire una meravigliosa punizione - vincente e decisiva - con il Livorno. Certo, c'è la possibilità che i lusitani controriscattino il fantasista, con un'altra opzione - ben più alta - di riscatto definitivo.
Il Messi Guaranì è nato a Buenos Aires, da due genitori paraguaiani, ed è stato cresciuto dal padre e da sua sorella nel barrio porteno di Barracas. Almeno finché i soldi lo permisero, perché Iturbe e la sua famiglia devono trasferirsi con l'avvento della crisi e del peggioramento delle proprie condizioni economiche. Nel marzo 2010 il Cerro Porteno, sua società del tempo, gli chiese di firmare un contratto di formazione, e Iturbe rifiutò, finendo fuori rosa. E al Quilmes, in Argentina, per qualche mese, prima di ritornare in patria. Poi il Sub 2011 a 17 anni, il Porto e il Verona. Per una storia che cerca solo il lieto fine.
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Verona, due gol e tanta qualità: è l'anno del Cacciatore
08.10.2013 12.02 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
L'esultanza scomposta allo Juventus Stadium è divenuta tormentone virale sul web. Non c'è solo questo, però, nell'annata di Fabrizio Cacciatore. Che anche contro il Bologna ha segnato un gol da cineteca e che ha messo in mostra l'ennesima sua qualità: corsa, spinta, difesa ma anche la capacità di calciare, con forza e precisione, con entrambi i piedi. Cacciatore è a Verona dalla scorsa estate, dove è arrivato in prestito dalla Sampdoria. Gli scaligeri, poi, lo hanno acquisito in comproprietà in estate e nella stagione in corso ha giocato tutte e sette le partite con due reti. Juventus e Bologna, la prima con la gioia spezzata dalla rimonta bianconera, la seconda ultimo gioiello di un'annata da sogno. Per Cacciatore e per il Verona. In un'Italia povera di terzini, di uomini di fascia per la retroguardia, i colpi di Fabrizio, ventisette anni, non passano inosservati. Samp e Verona si sfregano le mani: il gioiello è in casa, quando in molti non se lo sarebbero atteso...
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Ultrà: perquisizioni anche a Bologna
Indagine parte da fatti avvenuti prima della sfida contro veneti
08.10.2013 10.30 di Chiara Biondini
(ANSA) - BOLOGNA, 8 OTT - Perquisizioni anche a Bologna da parte della Digos in ambito ultras, per gli episodi di domenica scorsa all'esterno dello stadio Renato Dall'Ara, prima della partita contro il Verona. Sarebbero in corso anche nel capoluogo emiliano arresti differiti, misure disposte dopo l'esame dei filmati su quanto avvenuto. Non è ancora stato fornito il numero di tifosi interessati dalle misure.
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Verona, Mandorlini: "Gattuso e Liverani? Guardo me, io sono partito da lontano"
08.10.2013 09.59 di Chiara Biondini
L'allenatore dell'Hellas Verona, Andrea Mandorlini, è intervenuto ai microfoni di RTL 102.5 durante il programma "Password" con Nicoletta e Gabriele Parpiglia.
Lei ha detto di avere una squadra straordinaria ma con i piedi per terra, però è bello essere contenti, lei ha lavorato bene.
"Al di là del mio lavoro credo siano stati bravi tutti. Questa vittoria se la meritano tutti, la società , la squadra, lo staff tecnico, la tanta gente che ci segue. Siamo veramente felici e contenti però poi quello che è stato lo prendiamo perché sappiamo che la Serie A può avere dei risvolti diversi, ma godiamoci questo momento".
Lei fa parte di chi si è sudato la pagnotta in panchina e magari allenatori come Liverani e Gattuso, senza esperienza, si sono trovati senza panchina in poche giornate, non è giusto dimenticarsi che uno deve faticare.
"Non parlo degli altri, guardo me e io sono partito da lontano. Adesso sono contento perché ho fatto la gavetta, ho vinto in tutte le categorie, sono andato in Serie A che forse non ero ancora pronto, sono ricaduto, mi sono rialzato, sono caduto di nuovo, di esperienze ne ho fatte. Mi godo questo momento sapendo che le cose possono passare in fretta, ma credo che un po' di gavetta ed esperienza uno se la debba fare. Quello che è stato per Gattuso e altri non è stato magari per altri allenatori che hanno fatto e stanno facendo carriere importanti come Mancini che gavetta non ne ha fatta. Nel calcio Trapattoni diceva che va bene tutto e il contrario di tutto".
E dei "tuffatori" cosa ne pensa? Ci vuole pugno duro?
"Sì, anche io sono un po' contro, però nel calcio c'è anche questo e bisogna migliorare anche a partire dagli allenatori, ma è il minore dei mali questo".
SERIE A
Il campionato ha la sua rivelazione
08.10.2013 09.56 di Gianluigi Longari Twitter: @Glongari
Fonte: Sportitalia
Un inizio di campionato degno della sua gloriosa storia: non ci sono dubbi su quale sia la squadra rivelazione dopo le prime 7 giornate: il Verona di Mandolini è quinto in splendida solitudine, un solo punto sotto l'Inter e davanti a squadre come Fiorentina, Lazio e Milan.Tornare in serie A era già stato un trionfo dopo 11 anni di inferno e purgatorio e in pochi si sarebbero aspettati di vedere lassù l'Hellas alla seconda sosta del campionato.Il Sassuolo che aveva dominato lo scorso campionato di serie B è ultimo da solo, il Livorno ha fatto meglio, ma è comunque 5 punti sotto il Verona che ha già battuto entrambe le neopromosse al Bentegodi dove ha conquistato 3 successi su 3, il primo contro il Milan.Sembrava la classica sorpresa della prima giornata anche perché alla seconda la truppa di Mandorlini è stata travolta 3-0 all'Olimpico dalla Roma, ma poi i gialloblu hanno dimostrato di avere tutte le qualità per stupire fino alla fine e a posteriori il ko in casa della scatenata capolista di Garcia è più che giustificabile.
La prima mossa vincente della società è stata la conferma di Mandorlini che sembrava già in partenza dopo la promozione e invece ha trovato l'accordo col patron Setti: nessuno come il tecnico romagnolo conosce il mondo Hellas e dopo aver portato la squadra dalla Lega Pro alla A si è creato un rapporto di simbiosi che sarebbe stato folle interrompere.Oltre ad averlo confermato la società gli ha poi unito al gruppo base della promozione rinforzi da serie A come Toni, Donati e per ultimo Iturbe.Tutte scommesse vinte.Il 36enne Toni che qualcuno considerava finito sta vivendo una seconda giovinezza ed è diventato fondamentale per Mandorlini che non a caso ha avuto difficoltà quando il bomber emiliano si è infortunato dopo la grande doppietta al Milan all'esordio.
Donati è un perno del centrocampo dove non ha pagato il salto dalla B alla A l'italo brasiliano Jorginho, nel mirino di diverse big e di Prandelli che conta di convocarlo in futuro.E poi c'è iturbe, paraguaiano naturalizzato argentino classe 93' arrivato l'ultimo giorno di mercato dopo essere stato seguito anche da Inter e Napoli.Due gare da titolare, con Livorno e Bologna due reti capolavoro e la sensazione in casa Hellas di avere tra le mani un vero gioiello. Per la velocità il dribbling e le movenze ricorda Alexis Sanchez.Lo scambio palla a terra con Gomez nell'azione del 3-1 di Toni a Bologna sembra un'azione del miglior Barcellona.Verona ha il suo Messi e sogna: a Bologna è arrivato il primo successo in trasferta, dopo la sosta al Bentegodi ci sarà il Parma, oggi l'Hellas che ha già affrontato Milan, Roma e Juve sarebbe in Europa League e la parola impossibile dopo lo scudetto del 84' da queste parti non esiste più.
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Morto Cadè, tecnico della 'fatal Verona'
Era su panchina veneti il giorno del 5-3 che negò stella a Milan
07.10.2013 17.57 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Fonte: ANSA
(ANSA) - VERONA, 7 OTT - E' morto a Zanica (Bergamo), all'età di 83 anni, Giancarlo Cadè, bandiera dell'Atalanta ed ex tecnico del Verona negli anni '60 e '70. Era malato da tempo. A Cadè allenatore, che i veronesi avevano soprannominato "Mister 5-3", si deve l'impresa compiuta dai gialloblù il 20 maggio 1973, quando l'Hellas battè al Bentegodi il Milan primo in classifica, guidato da Nereo Rocco, negandogli lo scudetto della stella. Da qui l'inflazionata espressione 'fatal Verona'.
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Verona, Fanna "esagera": "Iturbe, fra Messi e Maradona"
07.10.2013 13.28 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
Hellas Verona rivelazione della Serie A. Alla formazione scaligera, neo promossa, l'ultimo turno di campionato ha regalato il quinto posto in solitaria davanti a formazioni blasonate come Fiorentina e Lazio. Ai microfoni di Tuttomercatoweb.com un grande ex gialloblù come Pietro Fanna, parla della formazione di mister Mandorlini: "E' senza dubbio la sorpresa di questo inizio di stagione - spiega -. Domenica dopo domenica la squadra sta dando conferme importanti. Le prestazioni fornite finora dimostrano che la classifica è assolutamente meritata. In campo i ragazzi di Mandorlini hanno sempre tenuto il campo, contro ogni avversario, giocando bene e in sicurezza".
Merito anche di una società che ha lavorato bene sul mercato.
"Una metà della squadra è rimasta quella delle ultime stagioni, ma in estate i dirigenti hanno completato l'organico con innesti di valore, riuscendo, anche, a coprire ogni ruolo con più elementi".
Fra i nuovi impossibile non parlare di Juan Manuel Iturbe, talento paraguaiano arrivato dal Porto.
"E' un ragazzo di grande talento. E' un mancino puro, ha grande fantasia e giocate davvero importanti. Vedendolo in queste ultime gare riconosco che ha qualcosa, ovviamente con le dovute proporzioni, di altri due grandi mancini come Maradona e Messi. Iturbe a Verona ha trovato il posto perfetto per crescere, migliorare e capire il calcio italiano".
In cosa deve ancora crescere, invece, il Verona?
"Detto che la squadra adesso sta dando davvero il massimo, credo che qualcosa in difesa possa mancare, soprattutto adesso che i due titolari, Moras e Maietta, si sono infortunati. Per il resto, sia a centrocampo che in attacco, la rosa è completa con molti giocatori già a disposizione".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
VENA POLEMICA
Super Verona, e io dovrei tenere i piedi per terra?
9 Maggio 2010, ultima giornata di Lega Pro, al Bentegodi di Verona si gioca la partita decisiva, Hellas-Portogruaro, la grande favorita di inizio stagione, lo squadrone dal monte stipendi quasi da Serie A e capace a farsi raggiungere nonostante un vantaggio vicino alla doppia cifra fino ad un mese dalla fine del campionato contro la matricola terribile e attuale capolista del girone, chi vince va direttamente in Serie B. Gioca meglio il Verona davanti a 25 mila tifosi ma Ceccarelli, Esposito e Di Gennaro incredibilmente non trovano la via della rete, rete che invece segnano gli ospiti all'ultimo minuto, con Bocalon.. è la fine di un sogno.. il Verona (che poi perde la finale play off contro il Pescara) affronterà anche la stagione successiva, la quarta, in Lega Pro. I tifosi sugli spalti, disperati, ripensano alle disavventure delle stagioni precedenti, la clamorosa retrocessione in B con Mutu e Camoranesi in attacco, la successiva retrocessione il Serie C dopo l'incredibile spareggio con lo Spezia con Cu*olo (ancora oggi impronunciabile per un veronese, scusate) capace di sbagliare da due passi un gol già fatto, la prima infausta stagione della storia nella terza serie culminata con la salvezza all'ultimo minuto nello spareggio di Busto (davanti a più di 2000 veronesi) e ora quest'altra delusione, questo campionato già vinto e poi incredibilmente perso.
"Cosa abbiamo fatto di male per meritarci tutto questo?" si chiedevano i 25 mila, mai un giorno lontano dalla squadra, mai scesi sotto i 10.000 spettatori in casa e capaci di applaudire sempre e comunque i giocatori, sia dopo una retrocessione che dopo una salvezza per non scendere in C2.. "Non ci meritiamo tutto questo"
Da quel giorno tutto è cambiato, la stagione successiva dopo l'arrivo di Mandorlini in panchina (a stagione in corso dopo l'esonero di Giannini) e di uomini veri in campo come Maietta e Ferrari si chiuse in modo trionfale con una lunga rincorsa culminata con la vittoria con la Salernitana nella finale play off, è Serie B.
La stagione del ritorno nel calcio con i nomi sulle maglie è altrettanto spettacolare, il Verona da matricola stupisce, il Bentegodi da terreno di conquista diventa una fortezza e la squadra, che tra le altre cose si prende il lusso di schiacciare a Torino per 4 a 1 la grande favorita, si arrende solo semifinale Play Off (dove ci fu lo zampino del buon Ma*sa, scusate ancora). La stagione seguente, con Setti ad affiancare Martinelli al timone e Sogliano come nuovo Direttore Sportivo, ricalca la precedente ma si chiude in un altro modo: sempre ultima giornata, sempre partita decisiva, davanti a 25.000 l'Hellas pareggia contro l'Empoli e ritorna, dopo 11 anni, in Serie A
"Sono finite le gite a Verona"
Ora, è sotto gli occhi di tutti questo inizio di campionato dei gialloblu allenati da Mandorlini, mi dicono tutti di tenere i piedi per terra, lo dicono a più riprese sia l'allenatore che il Presidente e il Direttore Sportivo e lo ribadiscono i giocatori, "salviamoci, non abbiamo ancora fatto nulla" oppure "teniamo i piedi per terra, siamo alla settima giornata".
Io mi fermo, ci penso, rifletto, probabilmente hanno ragione loro, siamo al primo anno in Serie A dopo tantissimo, tanti dei nostri giocatori sono all'esordio in massima categoria, 13 dei giocatori finora più utilizzati erano con noi anche in B e addirittura 5 dalla Lega Pro con Juanito e Jorginho in prestito perchè ancora non ritenuti pronti. E' giusto quindi tenere i piedi per terra, ci sarà un motivo se Rafael e Maietta hanno dovuto aspettare i 30 anni per esordire in Serie A (ma ci sarà veramente?), come possiamo pensare di non soffrire noi per salvarci quando soffriranno anche realtà consolidate nella massima serie? Hanno ragione loro, salviamoci e non facciamoci distrarre da altro.
Ma poi mi fermo ancora, ci penso ancora e rifletto ancora.. "Chi me lo fa fare di tenere i piedi per terra?"
Io non sono un giocatore, io sono un semplice tifoso, un tifoso che ha pianto sul divano quando la squadra retrocedeva in C, che ha gioito a Busto per una salvezza in Lega Pro e che ha pianto ancora, ma di gioia dopo la partita di Salerno, perchè ora che mi sto divertendo dovrei smettere di sognare?
E allora dico che va benissimo che giocatori e staff pensino partita per partita, pensino alla quota 40 ma a me tifoso, a noi tifosi, lasciateci sognare, lasciateci pensare che abbiamo un grandissimo portiere, uno che si è fatto i 4 anni di Lega Pro e che ora è tra i migliori della Serie A, che abbiamo un grandissimo capitano, una grande persona prima che un gran giocatore, Maietta infatti si fece mettere un premio Serie A alla firma del suo primo contratto con noi, che abbiamo uno come Jorginho, uno dei più forti registi in Italia, che abbiamo un parco esterni incredibili tra cui questo super Iturbe e che abbiamo trovato un Campione del Mondo che si è innamorato dell'ambiente Verona e che è sempre l'ultimo a mollare a 36 anni. Ma poi ancora possiamo vantarci di avere una grandissima società (si può riassumere tutto con un paragone con lo scorso Pescara, noi Jorginho l'abbiamo tenuto, loro Verratti l'hanno venduto), un grandissimo allenatore e dei grandissimi tifosi, più di 16.000 abbonati che danno una spinta in più ai giocatori in campo come testimoniano le 3 vittorie s 3 quest'anno in casa e più in generale le sole 5 sconfitte casalinghe nelle 60 partite disputate con Mandorlini in panchina.
A noi tifosi lasciateci sognare, ok terremo i piedi per terra, ok, non faremo la corsa sulla Roma capolista che ci sta scappando e difficilmente riprenderemo (e ci mancherebbe!) ma sperare di finire nella parte sinistra della classifica perchè no? Dando per scontato, ovviamente, che comunque vada noi saremo sugli spalti a tifare e che in ogni caso "ci stiamo divertendo", finalmente e meritatamente.
"Non vorrei, però, che i nostri tifosi pretendessero la Luna.. per favore, non parliamo neanche di piazzamento da Coppa Uefa, noi dobbiamo pensare solo a metter via punti per la salvezza" Citazione del grande Osvaldo Bagnoli prima dell'inizio della stagione '85/85
Fabio Groberio
FONTE: TuttoB.com
09.10.2013
«Alfredo» e Cacia, rinnovi in stand by
PROGETTI FUTURI. Difficoltà soprattutto col centrocampista: l'entourage tira sui soldi nonostante il previsto aumento
Il Verona aspetta risposte dagli agenti dell'islandese e da quelli del bomber: c'è l'allungamento in vista
Tutto tace. I rinnovi di Emil Hallfredsson e Daniele Cacia sono ancora congelati. Casi simili, ma contesti differenti. Il Verona ha offerto ad entrambi, in scadenza a giugno dell'anno prossimo, un prolungamento di contratto di altre due stagioni. Cacia resterebbe al Verona fino a 33 anni, Hallfredsson fino a 32. La proposta c'è stata ma dall'altra parte della barricata (vedi i loro agenti) c'è ancora silenzio. Per il vichingo tanto caro a Mandorlini esistono tutte le condizioni per continuare a mettere radici a Verona, cercare nel 2016 una sistemazione più vicina alla sua Islanda (magari in Inghilterra, dove è già stato) prima di ritirarsi fra i ghiacci bollenti della sua isola.
Il percorso almeno sulla carta pare fluido ma l'entourage di Hallfredsson continua a definire la proposta del Verona troppo bassa nonostante un adeguamento rispetto al precedente ingaggio, sempre naturalmente in linea coi parametri dell'Hellas. Il rischio è quello che Hallfredsson possa andare in scadenza, condizione di solito caldeggiata vivamente da un'altra società che può nel frattempo aver messo gli occhi su di lui. L'agente Alessandro Beltrami aspetta un segnale. Ma il Verona ha tutte le intenzioni di rimanere coerente con una strategia di mercato che ha sempre pagato. Il tira e molla sembra destinato a proseguire ancora per un po', nonostante la fermezza di Hallfredsson in estate nell'allontanare sul nascere ipotetici interessamenti di altre squadre, rimasti fin da subito solo mezze intenzioni senza mai diventare una trattativa vera e propria.
Il discorso legato a Cacia è invece un altro, più dipendente da questioni tecniche e da una prospettiva, quella della Serie A, molto distante dagli scenari di un anno fa. L'Hellas ha creduto nel suo bomber, gli ha consegnato il ruolo di primissima alternativa a Toni sapendo perfettamente che a 36 anni è inimmaginabile anche per un campione del mondo rendere al meglio per 38 giornate. L'incastro è perfetto, senza dimenticare l'ipotesi già sperimentata del doppio centravanti e di qualche acciacco con cui Toni dovrà convivere. Cacia ha sempre detto di voler restare dov'è, di voler capire grazie alla maglia del Verona il suo feeling con un campionato che ha vissuto solo di sfuggita negli anni passati. Non ha bisogno di avere certe conferme invece Romulo, una delle sorprese più belle del campionato dell'Hellas, ormai punto fermo per il centrocampo ma non solo. Sogliano può riscattare dalla Fiorentina la metà del cartellino. Operazione quasi scontata visti i chilometri e la lucidità che Romulo ha dedicato alla causa in questi mesi.
A.D.P.
09.10.2013
L'Hellas si gode l'asso low cost
COLPACCIO. I viaggi in Sudamerica, i rapporti col mediatore Mascardi, l'affondo sul giocatore. Bastano dodici milioni per trattenere l'argentino, potenziale top player oggi in vendita a prezzo di saldo Il fiuto di Sean Sogliano ha fatto ancora centro
Dodici milioni. Niente per uno come lui. Il mondo del calcio ancora non se ne capacita, non capisce come il Verona abbia potuto prendere un giocatore potenzialmente da Real Madrid e soprattutto a quel prezzo. Juan Manuel Iturbe a quest'ora doveva già essere in mani più celebri, a metà settimana impegnato in una trasferta di Champions e non fra i banchi di scuola, a lezione d'italiano tre volte a settimana, a due passi dal Bentegodi.
Dodici milioni, tanti ne servono per riscattare dal Porto uno dei giocatori più forti del mondo nella categoria dei ventenni ma non solo.
Certo, il calcio è una brutta bestia. Oggi sei il migliore e domani diventi solo uno dei tanti. Certe stimmate però o le hai oppure non le hai.
QUEL GOL A NEYMAR. Il Verona ha in mano un vero top player, nessuno ha molti dubbi. Per informazioni chiedere a Neymar, proprio l'asso del Barcellona, battuto da una meraviglia di Iturbe il 7 febbraio di due anni fa in una partita valida per le qualificazione ai mondiali Under 20 di Colombia. Maglia numero sette, palla incollata al sinistro, difesa del Brasile tagliata in due e sinistro incrociato sul palo lungo. Più o meno come domenica a Bologna. L'altro gol lo segnò Funes Mori, ora al Benfica. A partita in corso entrò pure Cirigliano. Dall'altra parte del campo, oltre a Neymar, c'era un big come Lucas, adesso al Paris Saint Germain. E c'erano Oscar del Chelsea e Casemiro del Real. Iturbe fa parte di un club ristretto di giovani fuoriclasse. Insieme a James Rodriguez, con lui al Porto, venduto quest'estate al Monaco dei russi per 45 milioni.
LA CLAUSOLA... CORRETTA. Il Verona può prendere uno fatto della stessa pasta per dodici milioni appena, senza quella clausola rescissoria di sessanta inizialmente fissata dal Porto, un muro che tornerebbe ad alzarsi nel caso in cui Iturbe (improbabile) non dovesse essere riscattato dall'Hellas a fine stagione. L'operazione a quel punto aprirebbe molte soluzioni.
Il Verona, che ha rivendicato più volte la paternità esclusiva dell'arrivo di Iturbe in Italia, si ritroverebbe a giugno prossimo con un asso autentico di appena ventuno anni, cedibile al miglior offerente ma anche parcheggiabile ancora al Verona, magari per un'altra stagione, in attesa della maturazione definitiva e di vederlo davvero protagonista ai massimi livelli.
TELA SAPIENTE. Sogliano ha sempre pensato ad Iturbe, anche quando l'obiettivo pareva indirizzato soprattutto su Cirigliano. I viaggi in Sudamerica, compresi quelli a Buenos Aires a vedere il River Plate, servivano invece anche ad altro.
A chiarirsi per l'ennesima volta idee comunque già belle limpide sul ragazzo e ad intrecciare rapporti sempre più stretti con Gustavo Mascardi, mediatore argentino e agente Fifa convinto fin dall'inizio da un ragionamento, quello di Sogliano, che avrebbe portato benefici ad entrambi. Dopo l'equivoco col Porto uno come Iturbe aveva bisogna di ripartire lontano dai riflettori del top club, meglio se in un campionato duro e molto formativo come quello italiano. Senza troppe pressioni, senza il fiato sul collo, distante da un mercato che può stritolare anche ventenni già maturi come Juan Manuel, cresciuto più velocemente di quanto non dica la sua verdissima carta d'identità. L'autogol del Porto è stato clamoroso, perennemente indeciso sulla gestione di un campioncino prima mandato in prestito al River e Plate poi accantonato senza troppa logica.
STORIA RECENTE. Il resto è storia recente. Sogliano e Mascardi si sono sempre capiti, un feeling ed una fiducia reciproca che è stata alla base del disegno. «È un fenomeno», ha sempre detto Mascardi, tante volte avvicinato da società italiane che non potevano non accorgersi di tanta grazia. Un paio d'anni fa pareva fatta con il Napoli, a Iturbe hanno guardato con interesse Real Madrid, Tottenham ed Inter. Altri arriveranno, ma sono solo scenari futuri. La verità dice che Iturbe è del Verona e lo sarà del tutto per dodici milioni. Probabilmente il vero fenomeno è Sogliano.
Alessandro De Pietro
08.10.2013
Verona sogna l'Europa
IL PIENO DI APPLAUSI. Grande entusiasmo in casa veronese dopo la vittoria con il Bologna. La soddisfazione di Mandorlini: «Una gioia da dividere tutti insieme ma restiamo con i piedi per terra. La A è lunga e piena di sorprese»
Sognare non costa nulla. Se poi si lascia volare la fantasia restando con i piedi per terra è ancora meglio. D'altronde non capita tutti i giorni di vedere l'Hellas quinto in classifica. In testa la Roma a punteggio pieno con 21 punti, Napoli e Juve al secondo posto con 19, Inter quarta con 14, a una lunghezza dal Verona. In Zona Uefa, fino a qualche anno fa, ora in lotta per l'Europa League. Il campionato si ferma per gli impegni della Nazionale e i gialloblù possono regalarsi quindici giorni di assoluto relax, gustandosi una posizione di classifica che neppure il più grande ottimista della città avrebbe potuto immaginare dopo la promozione dalla A alla B. È vero che l'Hellas è piazza di grande tradizione ma è anche vero che solo qualche anno fa si «sbatteva» nei bassifondi della C senza lo straccio di un progetto, l' unica priorità far quadrare i conti di un bilancio sempre più in rosso. Ora qualcosa è cambiato.
Dopo sette giornate il Verona è quinto in classifica e la città sente il profumo di quell'Europa lontana da ben venticinque anni. Quello era l'Hellas di Osvaldo Bagnoli, che solo un paio d'anni prima aveva conquistato lo scudetto. Dati alla mano, l'unico allenatore in grado di reggere il passo al «mitico Osvaldo» è Andrea Mandorlini. Mai gli scaligeri erano partiti così forte in A, nemmeno nell'era più recente e felice con Prandelli alla guida. Giovani talentuosi e «vecchi» campioni ma il tecnico di Ravenna è davvero l'arma in più del Verona. In pochi anni, infatti, Mandorlini ha conquistato due promozioni e ha riportato i gialloblù nelle prime posizioni della A. Per lui parlano i fatti, ma l'esperienza insegna che il cammino è lungo e ogni turno riserva sorprese. Così il tecnico resta con i piedi per terra. In perfetta sintonia con il presidente Maurizio Setti e il diesse Sean Sogliano, gli uomini che hanno «progettato» una macchina affidabile da mettere nelle mani del mister. Il primo pensiero di tecnico e dirigenti? Frenare gli ardori, placare i voli pindarici di una piazza affamata di grande calcio e di grandi ribalte.
L'allenatore dell'Hellas è intervenuto ai microfoni di Rtl 102.5 durante «Password» con Nicoletta e Gabriele Parpiglia. «Al di là del mio lavoro - ha detto - credo siano stati bravi tutti. Questa vittoria se la meritano tutti, la società, la squadra, lo staff tecnico, la tanta gente che ci segue. Siamo veramente felici e contenti però poi quello che è stato lo prendiamo perché sappiamo che la A può avere dei risvolti diversi, ma godiamoci questo momento». «Dobbiamo stare con i piedi ben piantati per terra - afferma Mandorlini -. L'umiltà e il lavoro ci hanno fatto conquistare questi risultati, oltre al fatto che stiamo davvero esprimendo un buon calcio. Sono contento anche del fatto che ci sono ragazzi giovani che si stanno mettendo in luce. Ora anche gli avversari sanno il nostro valore, ma questo non mi preoccupa. L'importante è che non cambiamo noi, quindi se gli altri cambieranno atteggiamento nei nostri confronti al massimo ci adegueremo. L'obbiettivo rimane quello minimo, la salvezza».
Luca Mantovani
08.10.2013
Il pullman del Verona bloccato dalla polizia
TAFFERUGLI. Nel mirino la gestione del cordone di sicurezza prima della partita di Bologna. Subito dopo sono partiti gli scontri. Il più grave dei tre tifosi veronesi ha una prognosi di un mese. Ma ha detto di essere caduto da solo
Passata la partita, ma non placate le polemiche. Ci sono critiche da parte dei veronesi su come è stata gestita la trasferta della squadra in terra emiliana. Infatti chi coordinava la viabilità e la scorta al pullman dell'Hellas l'altro giorno a Bologna, anzichè dare la precedenza alla squadra che si doveva recare allo stadio, ha fermato il bus gialloblù per far passare i tifosi che nel frattempo erano arrivati. Sono queste le testimonianze di chi era presente. Il bus dell'Hellas ha lasciato l'hotel alle 13.15 e aveva circa un quarto d'ora di strada per arrivare al Dall'Ara. Ma secondo la ricostruzione di chi c'era, il pullman ha subito una serie di stop. Il primo all'imbocco della tangenziale. la scorta ha detto all'autista che non poetva procedere per i tafferugli. Poi il pullman è arrivato nei pressi di una grande rotonda. Ed è stato fermato per far passare quello dei tifosi veronesi. A circa 500 metri dallo stadio i tifosi gialloblù sono scesi dai pullman e parrebbero essere stati loro a cercare di convincere la scorta a far passare il pullman gialloblù ancora imbottigliato. Il resto poi è noto: un veronese di 28 anni è il ferito più grave dei tafferugli avvenuti domenica nei pressi dello stadio Dall'Ara, poco prima di Bologna-Verona, terminata con la sconfitta dei bolognesi.
L'uomo ha rimediato una coltellata al braccio sinistro, con una prognosi stimata in 30 giorni dai medici dell'ospedale Maggiore. Agli agenti che lo hanno sentito, il ragazzo avrebbe detto di non essere stato aggredito, ma di essersi fatto male da solo, cadendo a terra durante gli scontri. Una versione che appare poco compatibile con il tipo di lesione, una «ferita penetrante» da arma da taglio. Meno serie le condizioni degli altri due veronesi finiti al pronto soccorso, un ventitreenne colpito alla testa, forse con una bottigliata, e un venticinquenne che ha avuto una lussazione a una spalla. Tra i feriti c'è stato anche un autista del Tper (l'azienda di trasporto pubblico bolognese), che si è fatto medicare una contusione alla testa dopo avere ricevuto un pugno.
La questura ha confermato che lo scontro fra le due tifoserie è avvenuto dopo che i circa 700 tifosi veronesi arrivati in treno, che a bordo di alcuni bus venivano trasferiti dalla stazione allo stadio, all'altezza di via Don Sturzo avrebbero costretto gli autisti ad aprire le porte e a farli scendere prima del previsto (sarebbero dovuti scendere in via Menabue, proprio a ridosso del Dall'Ara), per proseguire a piedi. In questo modo hanno incrociato alcuni ultras del Bologna e, nonostante l'intera zona fosse presidiata dalle forze dell'ordine, c'è stato il «contatto». Con qualche carica di alleggerimento, nei confronti dei sostenitori di entrambe le squadre, polizia e carabinieri sono poi riusciti a evitare ulteriori scontri. Alla fine della partita, i tifosi veronesi arrivati in treno sono stati scortati a bordo di bus fino alla stazione, da dove sono ripartiti alle 19.10. Su quanto è successo sono in corso accertamenti della Digos, che sta anche visionando i filmati fatti con le telecamere. Nei dintorni dello stadio sono state trovate e sequestrate alcune decine di bastoni e aste in legno di bandiere. Con gli arresti in differita, la legge consente di effettuare indagini oltre il giorno dell'evento calcistico.
Alessandra Vaccari
08.10.2013
Scontri Bologna: arresto per 4 tifosi veronesi
Medesimo provvedimento anche per un trentanovenne bolognese, sospettato di essere coinvolto nel ferimento del veronese accoltellato al braccio.
Verona. Quattro tifosi veronesi sono stati arrestati in relazione agli incidenti prima della partita di domenica scorsa a Bologna. E un arresto differito è stato eseguito anche Bologna: si tratta di un bolognese di 39 anni, legato al gruppo di tifosi «Beata gioventù». È accusato di rissa aggravata e lesioni. Nelle immagini lo si vede con un’arma in mano, probabilmente un coltello. È sospettato di essere coinvolto nel ferimento del veronese accoltellato al braccio.
LE FASI RECENTI DELL'INDAGINE. Perquisizioni sono state compiute nelle prime ore di stamani dalla Digos nelle abitazioni di ultrà del Verona in relazione agli incidenti avvenuti domenica scorsa a Bologna. Cinque ultrà sono stati accompagnati negli uffici della Digos della Questura scaligera. La loro posizione è in fase di accertamento ma, secondo quanto si è appreso da fonti investigative, nei loro confronti potrebbero scattare nelle prossime ore dei provvedimenti cautelari. Ma anche a Bologna da parte della Digos, per gli episodi di domenica scorsa, sarebbero in corso perquisizioni e arresti differiti, misure disposte dopo l’esame dei filmati su quanto avvenuto.
07.10.2013
Tafferugli Bologna-Hellas, 30 giorni di prognosi al ferito più grave
BOLOGNA. È un veronese di 28 anni il ferito più grave nei tafferugli avvenuti ieri vicino allo stadio Dall’Ara, poco prima di Bologna-Verona. Ha rimediato una coltellata al braccio sinistro, con una prognosi stimata in 30 giorni dai medici dell’ospedale Maggiore. Agli agenti che lo hanno sentito, il ragazzo avrebbe detto di non essere stato aggredito, ma di essersi fatto male da solo, cadendo a terra durante gli scontri. Una versione che appare poco compatibile con il tipo di lesione, una ferita penetrante da arma da taglio. Meno serie le condizioni degli altri due veronesi finiti al pronto soccorso, un 23enne colpito alla testa, forse con una bottigliata, e un 25enne che ha avuto una lussazione a una spalla.
Tra i feriti c’è stato anche un autista di Tper, che si è fatto medicare una contusione alla testa dopo avere ricevuto un pugno. La Questura ha confermato che lo scontro fra le due tifoserie è avvenuto dopo che i circa 700 tifosi veronesi arrivati in treno, che a bordo di alcuni bus venivano trasferiti dalla stazione allo stadio, all’altezza di via Don Sturzo hanno costretto gli autisti ad aprire le porte e a farli scendere prima del previsto (sarebbero dovuti scendere in via Menabue, proprio a ridosso del Dall’Ara), per proseguire a piedi. In questo modo hanno incrociato alcuni ultras del Bologna e, nonostante l’intera zona fosse presidiata dalle forze dell’ordine, c’è stato il «contatto».
Con qualche carica di alleggerimento, nei confronti dei sostenitori di entrambe le squadre, polizia e carabinieri sono poi riusciti a evitare ulteriori scontri. Alla fine della partita, i tifosi veronesi arrivati in treno sono stati scortati a bordo di bus fino alla stazione, da dove sono ripartiti alle 19.10. Sull’accaduto sono in corso accertamenti della Digos, che sta anche visionando i filmati fatti con le telecamere. Nei dintorni dello stadio sono state trovate e sequestrate alcune decine di bastoni e aste in legno di bandiere.
07.10.2013
Addio a Cadè, il mister della «fatal Verona»
Aveva 83 anni, aveva allenato l’Hellas nel ’64-’65, poi nel ’72-’75 e nell’’80-’81: era sulla panchina veronese nella partita che, nel 1973, costò lo scudetto al Milan allenato da Nereo Rocco. Il cordoglio di Setti e della società
VERONA. È morto stamattina nella sua casa di Zanica (Bergamo) l’83enne ex allenatore Giancarlo Cadè, un passato da tecnico al Verona, società che ha subito espresso il proprio cordoglio. «Il presidente Maurizio Setti e tutta la società gialloblù esprimono il proprio cordoglio per la scomparsa di Giancarlo Cadè, ex allenatore dell’Hellas Verona che ha ricoperto il ruolo nelle stagioni 1964-65, 1968-69, dal ’72 al ’75 e nell’annata 1980-81».
Giancarlo Cadè da calciatore è stato una bandiera dell’Atalanta ed era lui alla guida dell’Hellas Verona nel giorno della «fatal Verona», partita che costò lo scudetto al Milan allenato da Nereo Rocco nel 1973.
FONTE: LArena.it
Nazionali: convocati Hallfredsson e Mihaylov
Postata il 09/10/2013 alle ore 19:06
VERONA - Sono due i gialloblù convocati dalle rispettive nazionali. Si tratta di Emil Hallfredsson e Nikolay Mihaylov. Entrambi i calciatori giocheranno le gare di qualificazione ai mondiali del 2014 venerdì 11 ottobre e martedì 15 ottobre.
NIKOLAY MIHAYLOV: convocato con la Bulgaria per la partite contro Armenia (venerdì 11 ottobre, ore 17, Yerevan) e Repubblica Ceca (martedì 15 ottobre, ore 20.15, Sofia).
EMIL HALLFREDSSON: convocato con l'Islanda per la partite contro Cipro (venerdì 11 ottobre, ore 20.45, Reykjavik) e Norvegia (martedì 15 ottobre, ore 20, Oslo).
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta pomeriggio
Postata il 09/10/2013 alle ore 17:52
PESCHIERA DEL GARDA - Allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento, possesso palla, lavoro atletico e partitelle a tema. Tutti a disposizione tranne Romulo, che ha svolto un lavoro differenziato sul campo, e Luca Toni, in permesso per motivi famigliari. Terapie fisiche per Domenico Maietta, mentre Evangelos Moras continua la fase riabilitativa.
IL PROGRAMMA
Giovedì: seduta pomeridiana (ore 15.30)
Venerdì: seduta mattutina (ore 10) e seduta pomeridiana (ore 16)
Sabato: seduta mattutina (ore 10.30)
Domenica: riposo
Ufficio Stampa
Cacciatore: "Io goleador? Migliorerò ancora" / VIDEO
Postata il 09/10/2013 alle ore 17:30
PESCHIERA DEL GARDA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Fabrizio Cacciatore. Ecco le principali dichiarazioni del difensore gialloblù, rilasciate durante la conferenza stampa alla ripresa degli allenamenti: "Il mio momento? Volevo dimostrare di poter giocare in Serie A, sono contento di quello che sto facendo. Voglio restare in questa categoria, e farò di tutto per continuare a dimostrarlo. Le mie capacità? Spero di migliorare sempre e posso crescere ancora tanto. La rete di Bologna? Tra i gol che ho fatto è forse uno dei più belli. Il nostro gioco? Andiamo in ogni campo per cercare di imporlo, siamo consapevoli di potercela giocare contro tutti, soprattutto con le dirette concorrenti per la salvezza".
Ufficio Stampa
Hellas Store: Cirigliano e Iturbe vi aspettano!
Postata il 09/10/2013 alle ore 16:30
VERONA - Ezequiel Cirigliano e Juan Manuel Iturbe in visita all'Hellas Store. I due calciatori gialloblù, giovedì 10 ottobre (ore 13.45), visiteranno lo shop di via Carlo Cattaneo 2 (Verona) e potranno firmare autografi e posare per le foto con i tifosi gialloblù che vorranno accorrere all'evento. Cirigliano sarà disponibile per una conferenza stampa esclusivamente con gli organi di informazione (inizio ore 13.45).
HELLAS STORE
Orario (tutti i giorni): 9.30-20
Ufficio Stampa
Mandorlini: "Io e l'Hellas, una storia stupenda"
Postata il 07/10/2013 alle ore 22:29
VERONA - Ecco le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, rilasciate in diretta telefonica alle trasmissioni "Vighini Show" (in onda su TeleNuovo) e "Lunedì nel pallone" (in onda su TeleArena): "Il giorno dopo la vittoria di Bologna? Siamo contenti, è inutile negarlo. Avevamo preparato bene la partita, eravamo consapevoli di poter fare una prestazione del genere. Il momento più bello? Non ho ancora rivisto la partita, mi sono rimasti tanti flash, abbiamo fatto tutto quanto preparato in settimana. Abbiamo anche rischiato qualcosa, condendo un calcio di rigore agli avversari ma siamo stati bravi a riprendere in mano la gara dimostrando la giusta personalità. Io come Bagnoli? E' un grande orgoglio aver portato il Verona fin qui. I numeri sono importanti, e spero di passare sulla panchina dell'Hellas gli stessi anni trascorsi da Bagnoli. Problemi di abbondanza in rosa? Non è un problema, anzi. In questo momento si stanno mettendo in mostra molti ragazzi interessanti, e ce ne sono altri che magari hanno avuto meno minuti a disposizione ma tutti con la voglia di mettere il concetto di squadra al primo posto. Gli infortunati? Maietta e Moras dovranno sottoporsi ad altri esami, non so se saranno a disposizioni per la gara contro il Parma ma sicuramente i sostituti si faranno trovare pronti. Perché ho scelto Verona? Ci siamo incontrati ed è andata così. Tutto quello che stiamo ottenendo parte da lontano, sono cambiate tante cose ma il Verona è sempre lì. Al tempo dovevo fare la Champions League con il Cluj, ma a due giorni dall'esordio mi hanno esonerato ed ero molto rattristito. Mi ha contattato il Verona e subito non volevo rimettermi in gioco, poi ho conosciuto Martinelli e la situazione è cambiata ed è iniziata una storia ad oggi stupenda. I tifosi sognano? L'entusiasmo fa parte del gioco ed è giusto che i tifosi siano entusiasti di questa squadra, però noi rimaniamo concentrati sul nostro obiettivo. Non volevo promettere niente ad inizio stagione, ma stando con i ragazzi sapevo che potevamo fare bene. Iturbe? È un bravo ragazzo e ha qualità , è bello poter allenare calciatori di questo tipo. Lui è giovane ma ha già una buona esperienza alle spalle, deve crescere ancora, però le basi sono ottime. Inoltre si è adattato bene e si sta allenando come piace a me. Il mio rapporto con Sean Sogliano? Abbiamo sempre avuto un rapporto solido. C'è solo voluto del tempo per conoscerci ma poi è andato tutto bene. La mia esperienza con l'Atalanta? Ho vinto il campionato di B con il record di punti, avevo dei giovani interessanti. In A abbiamo giocato un gran calcio ma non raccoglievamo quanto meritavamo. Adesso anch'io sono maturato come tutti e le mie esperienze passate mi hanno aiutato, anche se Verona per me è sempre stato qualcosa di speciale. Mi sono sentito coinvolto fino dal primo giorno. Il modulo? Non ho mai sposato un modo di giocare assoluto, certe soluzioni mi piacciono più di altre ma non sono un integralista. Mi piace studiare gli avversari per affrontarli al meglio. Nicolini? È come se fosse un fratello per me, lo conoscono da tantissimi anni, da quando mi ha accolto ad Ascoli, e mi da equilibrio. Anche gli altri sono importanti, lui lo conosco da tanto tempo e il rapporto è un po' più profondo, come se fosse il compagno di squadra più esperto e che può darti sempre il consiglio giusto".
Ufficio Stampa
Numeri gialloblù: miglior partenza dallo scudetto!
Postata il 07/10/2013 alle ore 14:56
VERONA - L'Hellas Verona di Mandorlini ha avuto una partenza brillante con 13 punti in 7 giornate: parametrando i vecchi campionati di serie A con 2 punti a vittoria, come se già se ne fossero assegnati 3, bisognerebbe risalire all’anno dello scudetto 1984-85, quando il Verona aveva 17 punti dopo 7 turni, avendo collezionato 5 vittorie e 2 pareggi. Mai, dunque, una partenza migliore dopo 7 giornate dall'anno dello scudetto.
Ufficio Stampa
(statistiche a cura di Football Data)
Scomparsa Giancarlo Cadè - Cordoglio Hellas Verona FC
Postata il 07/10/2013 alle ore 14:10
VERONA - Il presidente Maurizio Setti e tutta la società gialloblù esprimono il proprio cordoglio per la scomparsa di Giancarlo Cadè, ex allenatore dell'Hellas Verona FC che ha ricoperto il ruolo nelle stagioni 1964-65, 1968-69, dal '72 al '75 e nell'annata 1980-81. Giancarlo Cadè, spentosi nella mattina di lunedì 7 ottobre nella sua casa di Zanica (Bergamo), da calciatore è stato una bandiera dell'Atalanta ed era lui alla guida dell'Hellas Verona nel giorno della "fatal Verona", partita che costò lo scudetto al Milan allenato da Nereo Rocco nel 1973.
Ufficio Stampa
Peschiera: programma degli allenamenti
Postata il 07/10/2013 alle ore 12:07
PESCHIERA DEL GARDA - La ripresa degli allenamenti per i gialloblù è fissata per mercoledì 9 ottobre, alle ore 10, presso lo Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera. La squadra, dopo le due giornate di riposo concesse, si ritroverà agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini in vista della sfida contro il Parma, in programma domenica 20 ottobre (ore 15), dopo la sosta dedicata agli impegni delle rappresentative nazionali.
IL PROGRAMMA
Mercoledì: seduta mattutina (ore 10) e seduta pomeridiana (ore 16)
Giovedì: seduta pomeridiana (ore 15.30)
Venerdì: seduta mattutina (ore 10) e seduta pomeridiana (ore 16)
Sabato: seduta mattutina (ore 10.30)
Domenica: riposo
Ufficio Stampa
Jorginho: "Continuiamo a lavorare per la salvezza"
Postata il 07/10/2013 alle ore 10:56
MILANO - Ecco le dichiarazioni del centrocampista gialloblù, Jorginho, ospite alla trasmissione "Che domenica" in onda su Sportitalia 1: "Il nostro cammino? Nessuno si aspettava un inizio così, ci ha messo in difficoltà solo la Roma, la squadra più forte che abbiamo incontrato fino ad ora. Stiamo vivendo un sogno, ho lavorato tanto ed essere arrivato qui è un motivo d'orgoglio. Il nostro obiettivo? Parliamo sempre e solo di salvezza, e per questo dobbiamo continuare ad allenarci. Con i giocatori più esperti, come Rafael e Toni, e quelli più giovani, possiamo raggiungere questo risultato. La nazionale? E' un sogno, sarebbe bello se arrivasse la convocazione. Mia mamma? Sta guardando la trasmissione dal Brasile, il calcio è un affare di famiglia. Il Napoli? E' un top club, non dipendono da Higuain e stanno facendo un bel gioco di squadra. Il club dei miei sogni? Non saprei cosa rispondere, per adesso penso solo all'Hellas. Il mio esempio? Come giocatore apprezzo Pirlo fin da bambino, mentre come uomo ammiro Kakà".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
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DISCRIMINAZIONE TERRITORIALE E' RIVOLTA! ...E del resto quando le leggi vengono create e gestite in tipico stile italiano (quando per voler accontentare tutti alla fine non si accontenta nessuno) risulta difficile non cacciarsi in un ginepraio dal quale diventa impossibile uscire e in più si riesce in un'impossibile impresa, quella di unire i tifosi più estremisti in un'unica forza! Povera Italia...
MARK IULIANO SQUALIFICATO PER 6 MESI! L'ex difensore della JUVE, allenatore degli Allievi nazionali del PAVIA, avrebbe aggredito l'arbitro a fine gara per difendere un proprio giocatore (con padre italiano e madre cubana) che sarebbe stato a sua volta insultato dall'arbitro con frasi razzistiche!
CALCIO FRANCIA: LAVEZZI sgambetta il cameraman e IBRAHIMOVIC ride...
VITA DA EX: La ripartenza di Gepy PUGLIESE 'Arrivo al Cittadella con grande entusiasmo'
SERIE A: Stangata al MILAN che dovrà pagare un'ammenda di 50mila Euro e giocare per un turno senza tifosi a San Siro per avere alcune centinaia di suoi sostenitori, alcuni minuti prima dell'inizio della gara, al 6° ed al 43° del secondo tempo, intonato un insultante coro espressivo di discriminazione territoriale nei confronti dei sostenitori di altra società; seconda violazione...
IULIANO CONTRO L'ARBITRO RAZZISTA:
SQUALIFICATO PER SEI MESI
Mercoledì 9 Ottobre 2013
PAVIA - Mark Iuliano, ex difensore della Juventus ed attuale allenatore degli Allievi nazionali del Pavia, è stato squalificato per sei mesi per essersi scagliato contro un arbitro, reo di aver insultato un giocatore con un'espressione razzista.
Il fatto si è verificato al termine dell'incontro Novara-Pavia del campionato allievi nazionali, conclusosi con la vittoria dei piemontesi per 6-1. Nel comunicato diffuso dal giudice sportivo si legge che al termine dell'incontro Iuliano «entrava nello spogliatoio dell'arbitro e lo insultava e minacciava di morte ripetutamente, accusandolo di aver proferito frasi razziste nei confronti di un proprio giocatore e lo spingeva, facendolo arretrare di alcuni passi, per poi essere allontanato a fatica dall'intervento di alcuni dirigenti».
Il Pavia ha già annunciato ricorso contro la maxi-squalifica. Iuliano a fine gara aveva trovato un suo giocatore, il centrocampista Cristian Comi (padre italiano e mamma cubana), con il morale a terra. Il ragazzo ha raccontato all'allenatore di essere stato insultato dall'arbitro durante la partita con una frase razzista, dopo aver chiesto chiarimenti per un fallo non fischiato. Per questa ragione Iuliano si è poi recato nello spogliatoio del direttore di gara, dove è avvenuto il confronto dai toni piuttosto accesi. L'ex difensore della Juventus ha smentito di aver minacciato l'arbitro. Non è escluso che, a questo punto, la vicenda possa anche approdare nelle aule dei tribunali.
DISCRIMINAZIONE TERRITORIALE, ANCHE GLI ULTRÀ JUVE
SOLIDALI CON QUELLI DI MILAN E INTER
Mercoledì 9 Ottobre 2013
TORINO - C'è anche la Juve. Dopo la solidarietà espressa dai tifosi dell'Inter e del Genoa nei confronti dei "colleghi" del Milan per la squalifica di San Siro in seguito ai cori di discriminazione territoriale contro i napoletani, arriva anche l'appoggio dei supporter della Juventus. All'interno di un comunicato diffuso da alcuni gruppi (Gruppo tradizione, Antichi Valori, Fighters e Curva Sud Scirea), e pubblicato dal sito Juvenews.eu, gli ultras bianconeri si oppongono "ai provvedimenti intrapresi dalla Procura federale riguardo i cori espressivi di discriminazione territoriale inferti alla società Milan e relativa tifoseria" ritenendoli solo "un altro inutile ed incostituzionale meccanismo per discriminare soltanto il nostro popolo ultras, condannando la libera espressione di pensiero". Il comunicato, inoltre, "invita tutta la tifoseria juventina, in occasione della trasferta a Firenze del 20 ottobre, a cantare insieme a noi i famigerati cori di discriminazione territoriale - proseguono i tifosi juventini-: tifoserie unitevi alla nostra protesta esponendo striscioni e cantando i sopracitati cori in tutti gli stadi venerdì 18, sabato 19 e domenica 20 ottobre 2013. Non rendiamoci ostaggi di chi è il primo razzista e discriminatore! Tutti uniti ce la possiamo fare!"
PLATINI: "DISCRIMINAZIONE TERRITORIALE? PAROLA CHE
IMPARO OGGI. STADI CHIUSI? AL MASSIMO SINGOLI SETTORI"
Michel Platini (LaPresse)
Mercoledì 9 Ottobre 2013
ALESSANDRIA - Michel Platini vince il premio Nils Liedholm e a margine della cerimonia parla della discriminazione territoriale: «È una parola che ho imparato questa sera».
«L'Uefa dà solo singole indicazioni, poi ognuno può fare di più, se lo ritiene utile. E l'Italia può introdurre la parola 'territoriale'». Così Platini ha chiarito la situazione attuale, parlando poi anche delle sanzioni per i casi di discriminazione: «Ritengo sbagliata la proposta di chi vuole togliere punti alle squadre, si punirebbero i calciatori e non i tifosi. Dobbiamo punire i tifosi e non farli entrare negli stadi, al massimo chiudendone una parte».
CORI RAZZISTI, IL MILAN È FURIBONDO:
"PORTE CHIUSE? RICORSO IN OGNI SEDE"
Mercoledì 9 Ottobre 2013
MILANO - Il Milan è sempre più furibondo e farà «ricorso in ogni sede possibile» contro la partita a porte chiuse con cui è stato punito per cori espressione di discriminazione territoriale. Lo ha detto l’amministratore delegato rossonero Adriano Galliani. «Mi auguro che lo stadio sia pieno contro l’Udinese, lo spero», ha spiegato Galliani durante la presentazione del rinnovo del contratto con Adidas. «Senza entrare nello specifico, posso solo dire che faremo ricorso in tutte le sedi dove sarà possibile contro la chiusura dello stadio, per cercare di evitare questa punizione», ha aggiunto l’amministratore delegato del Milan.
«Il problema va affrontato seriamente, il luogo deputato è il Consiglio federale. Questi episodi fanno riflettere, bisogna trovare le adeguate contromisure. Gli incidenti in Italia sono diminuiti molto, i nuovi stadi garantiscono un contributo positivo in questo senso», ha poi aggiunto Galliani. «Il presidente della Lega, Beretta, ha scritto una lettera al presidente federale Abete» per chiedere una revisione delle norme e «per modificare certe storture . Prima di parlare, chiamo l’avvocato. L’avvocato Cantamessa mi ha detto di dire che la società fara’ ricorso «in tutte le sedi e io dico “in tutte le sedi”», ha sorriso concludendo Galliani davanti alla domanda sulla possibilità di presentare una denuncia contro ignoti.
ABETE: "DOPO IL RICORSO DEL MILAN DISCUTEREMO LA
DISCRIMINAZIONE TERRITORIALE NEL CONSIGLIO FIGC"
Mercoledì 9 Ottobre 2013
ROMA - La Figc si riunirà presto in Consiglio per discutere sulla norma della discriminazione territoriale. Lo ha annunciato il presidente federale Giancarlo Abete.
Abete, a margine della presentazione di Italia-Armenia a Napoli, ha dichiarato: «Bisogna fare attenzione all'applicazione della norma. Nell'ambito delle procedure serve che la norma sia sanzionatoria e non si presti a strumentalizzazione da parte degli stessi soggetti».
Il presidente della Figc ha poi aggiunto: «Non si tratta di una marcia indietro e del resto neanche la Lega chiede questo».
"NON TUTTO PUÒ PASSARE PER GOLIARDIA" «È necessario interpretare la fattispecie discriminatoria, cerchiamo però di non diventare ridicoli nel far passare delle forme di offesa triviale come forme di goliardia o ironia, perchè non lo sono». Lo ha detto il presidente della Figc Giancarlo Abete commentando le polemiche sulla chiusura delle curve e degli stadi per i cori discriminatori. «Ogni forma di discriminazione - ha detto Abete - va punita perchè, come ha detto Malagò, non ci può essere discriminazione all'interno della discriminazione».
«Ci sono però degli step diversi - ha proseguito Abete - c'è l'approccio ironico che tutti noi ci auspichiamo nella dialettica naturale del tifo che vogliamo preservare, c'è l'offesa che è offesa e non discriminazione territoriale e c'è poi la discriminazione territoriale. Per chi applica la norma ci deve essere una comprensione de fenomeno che consenta una giusta sanzione». Abete ha però ricordato che «il quadro normativo è internazionalmente riconosciuto: nessuno lo contesta anche perchè viene applicato in ambito delle competizioni europee».
ABETE E MALAGÒ: "DISCRIMINAZIONE TERRITORIALE?
DOBBIAMO ADEGUARCI ALLE NORME DELL'UEFA"
Martedì 8 Ottobre 2013
ROMA - Cambiare le regole sulla discriminazione territoriale, come proposto da Adriano Galliani, è impossibile se non cambiano le direttive Uefa. Lo hanno annunciato Giancarlo Abete e Giovanni Malagò, rispettivamente presidenti di Figc e Coni.
Abete fa sapere che l'Italia non può adottare revisioni unilaterali: «È utile, opportuna e doverosa una riflessione sulle modalità applicative, mi sembra sia un fatto fisiologico e naturale, ma il quadro normativo è delineato e non è frutto di una autonoma decisione della federazione ma in qualche modo di un sistema di contrasto che è stato recepito a livello internazionale».
Sulla stessa linea il presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Giovanni Malagò: «Non possiamo fare una discriminazione nella discriminazione. Non si può fare un discorso su chi ha la pelle di un altro colore e un altro su chi viene da un'altra città o parte del paese. Sarebbe paradossale. Di conseguenza, ci si deve uniformare a precise disposizioni dell'organismo internazionale. Posso capire umanamente lo sfogo da parte del presidente di turno che è penalizzato e punito per un'esigua minoranza, l'unica speranza al momento è nella reazione del pubblico presente in un determinato settore».
LO SCHERZO DEL POCHO LAVEZZI, SGAMBETTO
AL CAMERAMAN: E IBRA SE LA RIDE
Martedì 8 Ottobre 2013
PARIGI - Domenica sera, al termine della partita tra Paris Saint Germain e Olympique Marsiglia (2-1) l'ex giocatore del Napoli, Lavezzi, ha fatto cadere per scherzo un cameramen impegnato nelle riprese dal campo.
IBRA SE LA RIDE Immediata la reazione dei compagni, con Zlatan Ibrahimovic che non è riuscito a trattenere le risate. Per il cameramen, invece, dopo un duro lavoro sul campo anche la fatica di rialzare tutta l'attrezzatura per le riprese.
FONTE: Leggo.it
LE INTERVISTE
Il ritorno di Gepy Pugliese: "Arrivo al Cittadella con grande entusiasmo"
04.10.2013 23:30 di Ronni Benigno
C'è anche il neo acquisto Gepy Pugliese tra i convocati del tecnico del Cittadella Foscarini per la sfida di domani pomeriggio in casa del Carpi. Il terzino sinistro barese, reduce da un lungo periodo di stop per infortunio, è ormai pronto al rientro come ribadito anche al portale di informazione sportiva LocaSport: "Mi sento abbastanza bene fisicamente anche se mi manca la partita visto che l'ultima l'ho giocata sedici mesi fa - ha spiegato l'ex difensore del Verona - Non so ancora se sarò in campo, in panchina o in tribuna. Per il momento è già una gioia immensa essere tra i convocati e vivere il clima prepartita". Il Cittadella è dunque per lui il punto di una nuova partenza: "Mi approccio a questa nuova avventura con grande entusiasmo e ho una gran voglia di tornare a giocare". E quando gli chiedono se ha rimpianti per una serie A solo sfiorata con la maglia scaligera, Pugliese non si nasconde: "Dopo cinque anni gialloblu, sarebbe di certo stato fantastico disputare la serie A a Verona". Ma il presente si chiama Cittadella e la determinazione per tornare a macinare chilometri sulla fascia sinistra sembra proprio essere quella dei giorni migliori.
FONTE: TuttoB.com
ALTRE NOTIZIE
Milan, Giudice Sportivo chiude lo stadio: il comunicato integrale
07.10.2013 18.30 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Il Giudice Sportivo
premesso che in occasione delle gare disputate nel corso della settima giornata di campionato
sostenitori delle Società Bologna, Catania, Fiorentina, Hellas Verona, Lazio, Napoli
Sampdoria e Torino hanno, in violazione della normativa di cui all'art. 12 comma 3 CGS,
introdotto nell'impianto sportivo ed utilizzato nel proprio settore materiale pirotecnico di vario genere (petardi, fumogeni e bengala);
considerato che nei confronti delle Società di cui alla premessa ricorrono congiuntamente le
circostanze di cui all'art. 13, comma 1. lett. a) b) ed e) CGS, con efficacia esimente,
delibera di non adottare provvedimenti sanzionatori nei confronti delle Società di cui alla premessa in ordine al comportamento dei loro sostenitori.
Obbligo di disputare una gara a porte chiuse ed ammenda di € 50.000,00: alla Soc. MILAN per
avere alcune centinaia di suoi sostenitori, alcuni minuti prima dell'inizio della gara, al 6° ed al 43° del secondo tempo, intonato un insultante coro espressivo di discriminazione territoriale nei confronti dei sostenitori di altra società; seconda violazione (confronta C.U. 47 del 23 settembre 2013); sanzione minima ex art. 11, n. 3 e 18, comma 1, lettera d); infrazione rilevata dai collaboratori della Procura federale.
Ammenda di € 15.000,00 : alla Soc. INTERNAZIONALE per avere suoi sostenitori, al 5° e al
35° del secondo tempo, indirizzato un fascio di luce laser sul volto di un calciatore della squadra avversaria; recidiva; per avere inoltre, nel corso del gara, acceso alcuni fumogeni nel proprio settore; sanzione attenuata ex art. 14 comma 5 in relazione all'art. 13 comma 1 lettera b) CGS, per avere la Società concretamente operato con le Forze dell'ordine a fini preventivi e di vigilanza.
Ammenda di € 15.000,00 : alla Soc. LAZIO per avere suoi sostenitori, al 28° del primo tempo,
indirizzato alcuni fasci di luce laser verso l'Arbitro e alcuni calciatori avversari; e per avere inoltre, lanciato un fumogeno nel recinto di giuoco; sanzione attenuata ex art. 14 comma 5 in relazione all'art. 13 comma 1 lettere a) e b) CGS, per avere la Società concretamente operato con le Forze dell'ordine a fini preventivi e di vigilanza.
Ammenda di € 5.000,00 : alla Soc. ROMA per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, nel
proprio settore, fatto esplodere un petardo e acceso alcuni fumogeni; sanzione attenuata ex art. 13, comma 1 lettera b) ed e) CGS, per avere la Società concretamente operato con le forze dell'ordine a fini preventivi e di vigilanza
FONTE: TuttoMercatoWeb.com