HELLAS News... + - =
LE ULTIME SUL CALCIOMERCATO DELL'HELLAS Tutti i 'rumors' del web e la lista continuamente aggiornata dei nomi che 'girano' in entrata ed in uscita attorno al VERONA: Il LIVERPOOL mette sul tavolo 9 milioni per JORGINHO, RIVAS sempre seguito dal BRESCIA, per FERRARI AVELLINO o SPEZIA ma 'Iron-Nick' ha parecchio mercato in cadetteria; Domani sarà il giorno dell'arrivo di GONZALEZ dal NOVARA con partenza verso il Piemonte di COCCO e CARROZZA?
SOGLIANO intanto lavora al colpo CIRIGLIANO gran bel prospetto del RIVER PLATE dalle caratteristiche simili a quelle dell'attuale PIRLO: Controllo del gioco, smistamento palla, velocità di pensiero ed esecuzione.
PRIMAVERA E ALLIEVI allo stadio 'Tiberghien' dalla prossima stagione...
ABBONAMENTI, quota 8000 in vista!
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DICONO + - =
'Nanu' GALDERISI 'TONI è un gran bel colpo di mercato' «Volete la mia impressione? È stato un ottimo colpo per tanti motivi. Non solo per i gol intendo. L'ho visto giocare l'anno scorso alla Fiorentina, mi ha destato un'ottima impressione. Non ti sembra proprio che abbia 36 anni, credete a m. Lui è ancora un giocatore importante anche per un campionato così difficile. Mi pare superfluo metterlo in discussione o soffermarsi troppo sulla sua carta d'identità. Toni ha l'età giusta, alla gente basterà vederlo giocare per rendersi conto che non fa alcuna fatica nel reggere i ritmi di una partita. È un ragazzo molto attento, scrupoloso, parecchio legato al suo lavoro. Non resti così a lungo protagonista del calcio d'élite se non hai lavorato bene da giovane e seguito le buone regole di un professionista. La serietà di ieri la ritrovi con gli interessi verso fine carriera. Per di più Toni ha ancora tanta giusta cattiveria e la fame che servono per continuare a confermarsi ad alti livelli. Tenete conto che uno di questa caratura mette sul piatto della bilancia ogni volta anche personalità e determinazione, componenti su cui solo i grandi possono sempre contare» LArena.it
Patròn SETTI 'TONI arriva con grandi motivazioni' «La scommessa Toni in gialloblù? Siamo molto contenti di questa operazione. Luca non è una scommessa ma una certezza. L’abbiamo scelto non solo per le sue qualità calcistiche ma anche come uomo spogliatoio perché ha la voglia, la cattiveria e l’esperienza giusta per trascinare i compagni anche nei momenti difficili. Inoltre, diventando papà credo abbia raggiunto quel traguardo e quella serenità che ti permettono di esprimerti al meglio. Toni non è il salvatore della patria ma un calciatore importante, ci sarà utile assieme al nostro dodicesimo uomo in campo che è il pubblico...» HellasVerona.it
Ecco le prime parole di Luca TONI in gialloblù «Ho firmato e aspettiamo di cominciare la prossima settimana, vogliamo fare una grande stagione. E' una sfida che mi piace e ho ancora voglia di divertirmi. È chiaro che sono motivatissimo, sono felice della mia carriera e ho voglia di proseguire a lavorare: sono pronto a mettermi in gioco, la piazza è importante e ho voglia di fare bene» TuttoMercatoWeb.com
MAIETTA «Serie A? Ci penso. Ho tanta voglia di ricominciare e fare il mio dovere, un mese e mezzo senza pallone è duro da digerire. Ceccarelli? Dispiace sia andato via, tra di noi c’era un forte legame di amicizia anche fuori dal campo. Abbiamo condiviso gioie e dolori, la sua partenza mi ha spiazzato, ma il calcio è questo, ora dobbiamo pensare a rendere il nostro gruppo ancora più compatto. Alejandro Gonzalez? Non lo conosco, ma se il Verona ha scelto lui per la difesa posso dormire sonni tranquilli: qui chiunque è il benvenuto. I miei compagni? Sento più spesso Cacia e Laner. Toni? E’ stato ed è un grande campione. Se verrà, troverà una grande squadra, una grande città ed una grande tifoseria pronte ad accoglierlo. Pablo Gonzalez? Non lo conosco personalmente, ma credo sia una brava persona» HellasVerona.it
Setti e la Compagnia Opere Veneto | Luca Toni | Toni saluta i tifosi |
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
TENNIS: A Wimbledon trionfa la francese BARTOLI, domani finale maschile tra DJOKOVIC e MURRAY...
FORMULA 1: HAMILTON conquista la pole al GP di Germania, FERRARI indietro, la ruota di ROSBERG colpisce un cameraman!
PREMIER LEAGUE: MOYES nuovo tecnico del MANCHESTER UNITED avrà due 'angeli custodi' come GIGGS e Phil NEVILLE e dice 'ROONEY non è sul mercato'...
SERIE A: L'INTER dice addio a STANKOVIC dopo 10 anni e ufficializza BELFODIL; rinnova CARRIZO. Antonio CASSANO nuovo acquisto non risparmia una frecciata a MAZZARRI nuovo tecnico dell'INTER (sua squadra di provenienza e per la quale ha sempre tifato). Le dichiarazioni dell'ex calciatore uruguaiano O'NEIL tirano in ballo anche il CHIEVO 'Combinai partite sia a Cagliari che a Perugia'...
RASSEGNA STAMPA + - =
Calciomercato, arriva Toni all'Hellas Verona: è ufficiale
Contratto di un anno a 400mila euro per il centravanti e campione del Mondo con la Nazionale nel 2006. Venerdì mattina è arrivato con il suo agente nella sede di via Torricelli: "Ho deciso di venire a Verona con la mia famiglia"
La Redazione 5 Luglio 2013
Hellas, Toni scioglie la riserva e fa le valigie per Verona
Spunta il nome di Toni per l'attacco e con la Fiorentina si parla anche di Neto
Sono arrivate anche le parole ufficiali della società, dopo che, venerdì mattina, Luca Toni ha firmato con l'Hellas Verona, dopo un mese di trattative. Si parla di un contratto di un anno a 400mila euro, come già anticipato nei giorni scorsi. I gialloblù quindi brindano per l'arrivo del secondo grande colpo di stagione, a Verona. Dopo il centrocampista Massimo Donadi, arrivato dal Palermo per non finire in Serie B, ora è l'attacco a rinforzarsi, con il campione del mondo a Germania 2006. Sulla base di ciò che si è visto nelle ultime stagioni, Luca Toni, 36 anni in forza alla Fiorentina, potrebbe ancora giocare una o due stagione da protagonista. E a beneficiarne sarà proprio l'Hellas.
Il centravanti si è recato nella sede di via Torricelli con il suo agente per vergare, con la sua firma, il contratto. Il precedente accordo con la Fiorentina era infatti scaduto il 30 giugno e doopo giorni di fibrilillazione Toni sembra essersi deciso. Nelle prossime ore è dunque atteso l'annuncio ufficiale. Nell'ultimo campionato, Toni ha disputato una buona stagione con la maglia viola, collezionando 27 presenze in campionato e segnando otto reti.
LE PRIME PAROLE - "Ho firmato oggi - spiega Toni - e ora aspetto la prossima settimana per partire per il ritiro e per conoscere i miei nuovi compagni, vogliamo fare una grande stagione. Aspettavo una bambina e volevo decidere con calma con la mia famiglia, poi abbiamo scelto tutti insieme Verona", ha spiegato Toni che ha assicurato di avere grandi stimoli per questa nuova tappa della sua carriera. "Ho fatto una buona carriera e ne sono contento, se continuo a giocare invece di andare in vacanza, è perchè ho tanta voglia, mi dovrò mettere in gioco in una piazza nuova per me, ma sono queste le sfide che mi piacciono, voglio ancora divertirmi".
FONTE: VeronaSera.it
ALTRE NOTIZIE
Verona, Toni: "Sono motivatissimo, all'Hellas per fare bene"
05.07.2013 21.48 di Marco Frattino
Dopo la firma sul contratto che lo lega al Verona, Luca Toni (36) ha rilasciato la sua prima intervista da calciatore dell'Hellas: "Ho firmato e aspettiamo di cominciare la prossima settimana, vogliamo fare una grande stagione. E' una sfida che mi piace e ho ancora voglia di divertirmi. È chiaro che - riporta il sito ufficiale del club scaligero - sono motivatissimo, sono felice della mia carriera e ho voglia di proseguire a lavorare: sono pronto a mettermi in gioco, la piazza è importante e ho voglia di fare bene".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
07.07.2013
Rivas in direzione Brescia Ferrari, Avellino o Spezia?
ALTRE TRATTATIVE. Ci sono molte richieste per gli attaccanti gialloblù
Il Verona non è ancora sazio alla voce attaccanti. Toni è in cassaforte, ma di movimenti là davanti ce ne saranno ancora. Soprattutto alla fine del mercato, quando le buone occasioni non mancheranno. Sean Sogliano ha di fatto definito l'arrivo in prestito con diritto di riscatto di Pablo Gonzalez, fratello minore del Mariano transitato dall'Inter qualche anno fa, argentino con passaporto italiano autore di 14 gol col Novara, che in cambio avrà in prestito Cocco e Carrozza.
RIVAS VERSO BRESCIA. Per una punta esterna in entrata ce n'è una in uscita. Emanuel Rivas è sempre più vicino al Brescia. A Palermo nelle ultime ore si è parlato molto di Daniele Cacia, con un altro anno di contratto al Verona ma anche con l'intenzione di voler prolungare e «chiudere la carriera a Verona, dove ho raggiunto la mia dimensione ideale». Le gerarchie potrebbero cambiare, questo è ovvio. «Cacia dovrà lottare come tutti gli altri, l'arrivo di una certezza come Toni aumenterà la competizione positiva nel gruppo», ha sottolineato il presidente Maurizio Setti intervenendo a Radio Sportiva.
PIACE FERRARI. C'è gran movimento anche attorno a Nicola Ferrari, richiesto dall'Avellino e dallo Spezia, anche lui in scadenza a giugno 2014. La sua idea sarebbe quella di restare, anche se tutto dipenderà dai tempi di mercato e dalle scelte di una società che in prima linea vuole assicurare a Mandorlini il giusto equilibrio fra gente da Serie A sicura e prospetti di valore. Come Haris Seferovic della Fiorentina, bravissimo con Aglietti a Novara ma inseguito anche dalla Real Sociedad. Come Giulio Ebagua, in questo momento lontano dai pensieri di Sogliano ma pur sempre elemento molto gradito al diesse, in queste ore concentrato su Ezequiel Cirigliano, ventunenne centrocampista argentino ma con passaporto comunitario di proprietà del River Plate già cercato da Inter, Napoli ed Anzhi.
OCCHIO A CIRIGLIANO. Giocatore vero, nazionale Under 22 bravo sia a difendere che ad impostare l'azione. Si tratta per il prestito oneroso con riscatto in caso di salvezza. L'entusiasmo sale, ieri mattina venduti 612 abbonamenti in tre ore. Il totale fa 7.613. E mercoledì si ricomincia.
07.07.2013
Parola di Galderisi «Toni al Verona è un gran bel colpo»
L'OPINIONE. «Palla bassa o alta, puoi stare certo: lo trovi sempre»
Il Nanu è entusiasta: «È fatto per stare all'Hellas Ha 36 anni ma è ancora un giocatore importante, sarà un riferimento in campo e nello spogliatoio»
Quando Nanu Galderisi ha saputo della firma di Luca Toni si è sentito più sicuro. «Il Verona ha acquistato un grande giocatore, è stato un colpo autentico», il primo pensiero di Nanu, eroe dello scudetto e sempre legato a doppio filo col suo Hellas. «Sapete, qualche preoccupazione ti viene, guardando da lontano quel che succede. Rivedi il mio Verona in Serie A, ottenuta con tanta fatica e parecchi sacrifici. Quel che ti viene in mente subito è che un paradiso come questo va difeso e conservato a denti stretti, come la piazza merita. Poi leggi di Toni e ti rendi conto immediatamente che la società si sta muovendo nella direzione giusta». Galderisi parlava di Hellas anche ieri pomeriggio, distrattamente, con un amico. «Discutevamo proprio di Toni. Volete la mia impressione? È stato un ottimo colpo per tanti motivi. Non solo per i gol intendo. L'ho visto giocare l'anno scorso alla Fiorentina, mi ha destato un'ottima impressione. Non ti sembra proprio che abbia 36 anni, credete a me». «Lui», prosegue, «è ancora un giocatore importante anche per un campionato così difficile. Mi pare superfluo metterlo in discussione o soffermarsi troppo sulla sua carta d'identità. Toni ha l'età giusta, alla gente basterà vederlo giocare per rendersi conto che non fa alcuna fatica nel reggere i ritmi di una partita. È un ragazzo molto attento, scrupoloso, parecchio legato al suo lavoro. Non resti così a lungo protagonista del calcio d'élite se non hai lavorato bene da giovane e seguito le buone regole di un professionista. La serietà di ieri la ritrovi con gli interessi verso fine carriera. Per di più Toni ha ancora tanta giusta cattiveria e la fame che servono per continuare a confermarsi ad alti livelli. Tenete conto che uno di questa caratura mette sul piatto della bilancia ogni volta anche personalità e determinazione, componenti su cui solo i grandi possono sempre contare».
SPALLE LARGHE. Verona sarà la casa ideale per Toni, è pronto a scommetterci Galderisi. «Per uno col suo passato ci voleva un contesto particolare, capace anche di darti pressione e di farti convivere con un ambiente che è sempre stato il suo. Dove l'ansia del risultato non ti lascia mai, dove la settimana viene vissuta in maniera molto sentita, dove non puoi mai abbassare la guardia. Proprio per questo Toni e il Verona sono fatti per stare insieme». Non solo, anche il peso specifico fuori dal campo avrà una bella impennata. «In Serie A devi avere giocatori di spessore all'interno dello spogliatoio, ci vuole gente con la faccia giusta anche e soprattutto per gestire momenti negativi a cui certamente il Verona andrà incontro in una stagione complicata e dura come la prossima».
IL MISTER DELLE PUNTE. I pregi di Toni sono anche altri, qualità da dispensare ai colleghi di reparto. Un passaggio logico, ma non sempre così immediato. «Mi vengono in mente tutti i ragazzi che ruoteranno attorno a Toni, quelli che magari hanno anche dieci anni di meno. Avere uno come lui, capace di dare consigli a destra e a sinistra, sarà un vantaggio non da poco. Gli altri attaccanti beneficeranno della sua presenza, in allenamento così come durante la gara. Lo vedo perfetto per questo ruolo». Là davanti, poi, i problemi li avranno i difensori avversari. «In area di rigore Toni ha qualità rare, negli ultimi vent'anni è stato uno dei più bravi in assoluto in quel ruolo. Per la sua struttura e per le sue caratteristiche tecniche. Con lui puoi sempre alzare il pallone, sicuro che lo troverai al posto giusto. Puoi giocare anche con la palla bassa, in area avrà sempre il colpo in canna». «Sarà un riferimento totale, che sia uno dei primi undici o che vada in campo a partita iniziata. Utile soprattutto a squadre che devono lottare», assicura il Nanu. «Toni saprà calarsi in fretta nella sua nuova realtà. Una bella carta nelle mani di Mandorlini. E la convinzione netta», conclude, «che il mio Verona abbia preso davvero il giocatore che gli serviva».
Alessandro De Pietro
06.07.2013
Un campione del mondo trent'anni dopo Pablito
Grande colpo, grandissimo. Per quello che è stato, ma soprattutto per quello che è. E prima ancora, per quello che può dare, in campo e fuori. Luca Toni arriva all'Hellas a 36 anni, con l'idea fissa di giocarsi alla grande quest'ultima parentesi della sua bella storia di bomber. Trent'anni dopo Pablito, il Verona riscopre il brivido di un campione del mondo, uno squarcio ulteriore di nobiltà, il modo migliore per riallacciare il filo con l'Hellas del passato, non a caso, uno dei più belli di sempre. Osvaldo Bagnoli, qualche giorno fa diceva: "Il Verona più bello? Forse quello di Rossi...".
Luca Toni è tante cose messe assieme ed è pure, chiaro e forte, un avviso ai naviganti. L'Hellas c'è, se mai qualcuno avesse dubbi sulle intenzioni di Setti, sono scomparsi in questi primi giorni di mercato. Donati, Gonzales (il difensore uruguagio), Gonzalez (l'attaccante ex Novara), adesso Toni. L'Hellas è tornato in A e non ha intenzione di assumere ruoli passivi, di starsene a guardare quant'è bello lo spettacolo. Il tutto, senza inutili proclami, senza sbandierare a destra e sinistra obiettivi e sogni proibiti. "Siamo tornati per restarci, questo è sicuro" disse Setti subito dopo la "notte dell'Empoli". Il resto, lo sta facendo il suo braccio destro, l'uomo-mercato, cioè Sogliano. Passi chiari e ben distesi, mosse decise, idee perfettamente a fuoco.
Il Verona che nasce, per ora, assicura più esperienza e maggior qualità. Cioè requisiti fondamentali a livello di serie A, dove l'entusiasmo conta, ma da solo non può bastare. La strada è segnata, c'è da aspettarsi dell'altro, ma per questo basta avere pazienza. Insomma, il nuovo Hellas può essere un mix tra la splendida squadra della promozione e quella del futuro. Tra entusiasmo ed esperienza, freschezza atletica e maturità. gente come Donati e Toni, giusto per dire, non ha certo bisogno di tempi lunghi per capire il calcio della A, nè per assimilare le idee di Mandorlini. E probabilmente, ci metterà meno di niente a entrare dritta nel cuore della gente.
R.Tom.
06.07.2013
Toni «Felice di trovarti Hellas, ti ripagherò»
CHI ARRIVA. Il campione del mondo confessa la gioia per questa sua nuova destinazione. «Ho accettato questa sfida perché ho ancora voglia di metterci la faccia. Ho alle spalle una bella carriera, ma l'entusiasmo c'è sempre...»
Luca Toni non è solo un grande campione, è molto di più. Il Verona ha preso un trascinatore, un uomo vero, uno di quelli a cui potrai sempre rivolgerti nel momento del bisogno. Un'icona autentica. L'Hellas torna a respirare il gradevolissimo profumo del grande colpo. Non capitava da una vita. Dai tempi di Mutu, che per la verità non era ancora diventato il Mutu più grande. Dai tempi di Camoranesi, di cui il Verona ammirò però solo le punte più acerbe del suo talento. Dai tempi di Paolo Rossi, 27 anni fa. Dal post-scudetto alla prima in Serie A dopo undici anni che sembrano un secolo.
CALMA E SANGUE FREDDO. Sean Sogliano ha lavorato come al solito alla grande, ha permesso a Toni di gestire i suoi tempi senza mettergli troppa fretta né perdendolo mai di vista. Veniva prima Bianca, la sua bambina tanto attesa, nata il 21 giugno dalla compagna e modella Marta Cecchetto. Coppia a prova di gossip, altro punto a favore di Luca. Dire sì al Verona è stato il passo successivo. Bello, sorridente, ieri Toni davanti alla sede di via Torricelli. Spontaneo come lo noti in campo o davanti ad un microfono. Toccata e fuga la sua. La firma sul contratto annuale attorno alle 13.30 sotto gli occhi attenti di Sogliano e del segretario Massimiliano Dibrogni, quasi mezzora dopo i primi sorrisi alla sua nuova gente. «Aspetto la prossima settimana per ripartire, conoscere i miei nuovi compagni e fare una grande stagione». Basta poco per accendersi. Qualche tifoso è già nei paraggi, la notizia ha viaggiato veloce fra twitter, internet e RadioVerona. Alla faccia della pausa pranzo, c'è Toni. Non uno qualsiasi. Primi autografi, prime foto, la bandiera dell'Hellas in bella mostra. Ed un'aria contagiosa, come non succedeva da tempo.
GOL E SOSTANZA. Toni ha ancora molto da dare, l'ha fatto intendere alla Fiorentina dispensandole minuti di qualità ed otto gol senza battere un solo rigore. Mica male, considerato che in campo dall'inizio è sceso appena 15 volte in una squadra che girava a meraviglia e che ha sfiorato l'accesso ai preliminari di Champions. Ventisette presenze, 51 minuti di media a partita. Sempre di qualità. Mica male davvero, anche se i ricami della Viola lasceranno spesso spazio alla sciabola. Servirà rimboccarsi le maniche e soffrire, stringere i denti e lottare. Tutto normale, all'Hellas dev'essere così. Il copione è già stato delineato da un pezzo, l'avventura riparte mercoledì. Il ritrovo fissato a Peschiera, la nuova casa del Verona.
PASSATO E FUTURO. Sogliano ha voluto parlare chiaro con Toni, prima di proporgli l'Hellas. Faccia a faccia. Le motivazioni sono tutto e la reazione di Luca non era affatto scontata dopo momenti di gloria assoluta. Esame superato invece, da lì l'accelerata definitiva. «Ho fatto una buona carriera e sono contento, ma se continuo - diceva ieri Toni - è perché ho tanta voglia ancora. Altrimenti me ne potevo andare in vacanza o fare dell'altro, invece sono qui a rimettermi in gioco in una piazza nuova per me. Sono queste le sfide che mi piacciono, voglio ancora divertirmi». Messaggio limpido, convincente, anche forte. Toni non è più quello che ha alzato al cielo la Coppa del Mondo, quello dei 36 anni suonati, quello che ha segnato caterve di gol anche col Bayern di Monaco, che è stato Scarpa d'Oro nel 2006 e capocannoniere della Coppa Uefa, della Serie A e della Bundesliga, vincendo due titoli tedeschi, due volte la Coppa di Germania ed una Coppa di Lega. Meglio non guardarsi indietro, proprio perché ti chiami Luca Toni.
Alessandro De Pietro
05.07.2013
Hellas Verona, arriva Luca Toni «Vogliamo fare una grande stagione»
VERONA. Il Verona ha ufficializzato l’ingaggio di Luca Toni. «L’attaccante, classe ’77, ha firmato un contratto annuale». Campione del mondo nel 2006, nell’ultima stagione Toni ha vestito la maglia della Fiorentina. «Ho firmato oggi e ora aspetto la prossima settimana per partire per il ritiro e per conoscere i miei nuovi compagni, vogliamo fare una grande stagione». Sono queste le prime parole di Luca Toni come nuovo giocatore del Verona. L’attaccante aveva anche altre offerte oltre a quella del club gialloblù. «Aspettavo una bambina e volevo decidere con calma con la mia famiglia, poi abbiamo scelto tutti insieme Verona», ha spiegato Toni che ha assicurato di avere grandi stimoli per questa nuova tappa della sua carriera. «Ho fatto una buona carriera e ne sono contento, se continuo a giocare invece di andare in vacanza, è perchè ho tanta voglia, mi dovrò mettere in gioco in una piazza nuova per me, ma sono queste le sfide che mi piacciono, voglio ancora divertirmi».
05.07.2013
La serie A dell'Hellas vale 33-35 milioni
LA SITUAZIONE. Quanto incasserà la «matricola» nella stagione che va ad iniziare? «La massima serie è un'altra storia» afferma il d.g. Gardini. «E l'arrivo del colosso americano ci apre mondi finora del tutto inesplorati...»
La Serie A del Verona vale dai 33 ai 35 milioni di euro. Dall'alto del grande calcio il mondo si vede in maniera diversa. Pallone e business alla massima potenza. La torta dei diritti televisivi, l'anno scorso superiore agli ottocento milioni, aumenterà fino ad arrivare a quasi novecento, il 40 per cento dei quali assegnati in parti uguali. All'Hellas andrà una cifra attorno ai 17 milioni, gli altri sette-otto arriveranno da altri parametri secondo criteri ben precisi. Il bacino di utenza inciderà per il 30 per cento, diviso fra il 25 per cento in base alle indagini demoscopiche sul numero dei tifosi ed i dati Auditel più il 5 sulla popolazione residente del Comune di Verona, dodicesima città italiana per numero di abitanti con più di 250.000 unità. L'ulteriore 30 per cento è dipendente dai risultati sportivi (10 per cento) nella storia della società, compreso uno scudetto, oltre a 25 campionati di Serie A e a 51 di Serie B, che collocano il Verona al quindicesimo e al secondo posto assoluti nella classifica totale. I risultati delle ultime cinque stagioni incidono per il 15 per cento, la posizione di classifica della prossima Serie A per il restante 5. Il totale sarà di 24-25 milioni, ma 3 andranno girati alla Serie B come benefit per la categoria. Un altro milione, più o meno, arriverà da diritti promo-pubblicitari della Serie A, fra la visibilità per il nuovo pallone Nike ed altre leve aggiuntive.
PUBBLICO E PARTNER. La scorsa stagione sono finiti nelle casse della società 3 milioni e mezzo fra quota-abbonati e biglietti, per un totale di circa 350.000 spettatori. Una cifra rilevante, a cui vanno aggiunti i 3 milioni incassati in generale dai vari sponsor. Più di 6 milioni in tutto, un tetto destinato a lievitare in un contesto come la Serie A. Anche quest'anno il Verona verrà affiancato da due marchi importanti come Agsm e Leaderform, a cui si aggiungerà un nuovo main sponsor che può valere, fra il marchio sulla maglia e le varie opzioni commerciali, circa un altro milione e mezzo. «La Serie A - riconosce Giovanni Gardini, direttore generale del Verona - è un altro mondo, perché hai costantemente gli occhi addosso da parte di tutti, con una visibilità totale. La differenza qui la fa solo ed esclusivamente l'aspetto qualitativo». Ricavi ma anche spese, seppur confinate ad una voce in particolare: il costo del lavoro. Quindi gli ingaggi dei giocatori. Per certi versi la Serie A, al di là di tutto, presenta costi anche inferiori rispetto alla Serie B. Basti pensare alle 4 partite in meno, divise fra gare in casa e organizzazione delle trasferte. Dettagli da non trascurare.
PLUS SENZA LIMITI. Il Verona vuole sfruttare al massimo la forza di un marchio straordinario come Nike, operazione comunque inquadrabile solo nel medio-lungo periodo. «Questo accordo - rileva Gardini - ha una durata minima di quattro anni, ma potenzialmente può essere esteso anche ai prossimi cinque, sei, sette, otto anni. Nike è a Verona perchè Verona e l'Hellas hanno numeri da Nike. Due facce uguali, in grado di assicurare business ad entrambi». La Serie A e Nike vogliono dire anche nuove frontiere legate al merchandising. «Questione di cultura, quella che purtroppo oggi in Italia non abbiamo. Dobbiamo lavorare per arrivarci, tutto è fattibile. Dalla tua parte devi avere però anche la fortuna del risultato sportivo, quello fa la reale differenza. Di sicuro ventiquattro ore al giorno sono poche per realizzare tutto quello che abbiamo in mente».
Alessandro De Pietro
04.07.2013
Signore e signori, ecco l'Alemao d'Argentina
FACCE NUOVE. Molto avviata la trattativa per portare al Verona un difensore di talento. È Mathias Cahais, gioca nel Racing Avellaneda. In patria lo chiamano «il tedesco», perché ha tecnica ma difende anche molto bene. E il sinistro... canta
In Argentina lo chiamano «L'Alemao». Il tedesco. Applicazione teutonica e piede latino. Un lavoratore, ma anche un talento vero. Ha un sinistro che canta, Matias Cahais. E difende bene. Il Verona ci ha messo gli occhi da un po' di tempo, da quando Sean Sogliano è andato a vederlo meglio ai primi di giugno nelle ultime giornate della Primera Divisiòn, dove Cahais ha mostrato doti notevoli diventate un interessante biglietto da visita per la Serie A ed un autorevole lasciapassare per il calcio d'élite.
Stazza notevole, 187 centimetri, una tecnica da centrocampista anche se solo col mancino. L'Hellas lo vuole, Sean Sogliano ha già poggiato le basi. E Cahais vuole solo l'Italia, l'ha già detto ai suoi agenti. Le richieste non gli mancano, dal Brasile e soprattutto dalla Germania, in un calcio certamente in ascesa che magari può permettersi di spendere qualche euro in più. A gennaio l'aveva cercato il Catania, ma l'interesse è durato poco. Adesso il campo è abbastanza sgombro. Cahais non costa tanto, sicuramente meno di due milioni di euro. Con un milione e sette si può chiudere, anche se il suo cartellino è parecchio frazionato fra Racing de Avellaneda, impresari e società finanziarie, secondo una consuetudine tipica del Sud America.
DUE IN UNO. Cahais è reduce da due ottimi semestri in Argentina e protagonista assoluto del Torneo Final, conclusosi il 23 giugno con la vittoria del Newell's Old Boys guidato da Santiago Vergini, poco più che una comparsa al Verona nell'anno della promozione in Serie B ma diventato un difensore d'alto livello in patria. A vantaggio di Cahais, sesto col suo Racing, gioca soprattutto la sua versatilità. Centrale ma all'occorrenza anche esterno di sinistra, con un piede molto educato in grado così di dare inizio alla manovra col massimo della pulizia. Nel suo bagaglio c'è anche qualche gol, valore aggiunto che non guasta mai. Sogliano ama questo tipo di giocatori, gente capace di andare in parecchie zone del campo e non puri specialisti del ruolo. L'identico piano Sean l'ha avuto per il centro-destra, dove Gonzalez può sistemarsi sia nei due di mezzo sia andare là dove l'anno scorso è stata zona di Cacciatore. «Cahais è un giocatore solido, forte fisicamente, molto valido nel gioco aereo e bravo ad impostare il gioco. È pronto per il calcio europeo», racconta Eugenio Ascari, agente Fifa, profondo conoscitore del calcio sudamericano. In Argentina manager e direttori sportivi hanno visto ben poco nel viaggio di giugno. Molto più stimolante e pieno di talenti il Brasile, ma Cahais è stato un'eccezione che in tanti hanno notato.
VAI SUL SICURO. «Nell'ultimo anno ha avuto un ottimo rendimento. È un ragazzo affidabile e aggressivo al punto giusto. Difficile non parlare bene di lui», la fotografia scattata da Salvatore Bagni, l'ex campione del Napoli ora consulente di mercato, anche lui pronto a scommettere sulle doti di Cahais, mai convocato dalla nazionale maggiore ma capitano della selezione argentina che nel 2007 vinse i mondiali Under 20 in Canada, compagno di squadra dei vari Aguero, Di Maria, Zarate ed altri campioni ormai stelle di prima grandezza. Cahais ha già saggiato le difficoltà dell'Europa, passato in prestito per un milione di euro nel 2008 dal Boca Juniors agli olandesi del Groningen, che dopo un anno e mezzo decisero di non riscattarlo. Su di lui piombò per un attimo persino il Real Madrid, uno dei tanti nomi di una lista infinita. Non se ne fece nulla, Cahais tornò in Argentina con la maglia del Gimnasia prima di essere acquistato tre anni fa dal Racing. Il pressing del Verona continua, secondo i tempi diluiti di un mercato molto farraginoso e complicato. Probabile che i termini siano gli stessi di quelli di Gonzalez, a cui Sogliano ha fatto firmare un quadriennale. Cahais compirà 26 anni la vigilia di Natale, è ancora sufficientemente giovane per crescere ancora ed affermarsi anche in Italia.
Alessandro De Pietro
03.07.2013
Adesso Martinho non si ferma più «Voglio i derby...»
PROTAGONISTI. Il brasiliano non vede l'ora di assaggiare la A. «Saranno partite speciali, vorrei vincerle tutte e due. Mi tengo stretta la maglia numero 6, l'avevo già in Brasile e porta bene...»
Ha imparato a volare Martinho. I piedi ben saldi per terra, la testa che regala prodezze. La voglia di danzare samba a ritmo del Bentegodi. É pur sempre torcida anche questa. Un tifo scatenato quello veronese. Uno stadio pieno zeppo di passioni. Martinho si é infilato dentro la parte giusta. Quella del protagonista. Assist, progressioni, reti. Tante reti. L'uomo che ha scelto la fascia mancina come terra di conquista, ha sorpreso tutti. E adesso non vede l'ora di ritrovare la serie A. L'Hellas come compagno di viaggio. Dal Brasile arriva una cartolina piena di sogni, di entusiasmo.
Martinho, che cosa le fa più piacere pensando alla nuova stagione? "La cosa che mi fa più piacere è ritrovare la serie A entrando dalla porta principale, con una promozione così importante e così speciale".
Qual è la partita che vuole giocare più di tutte le altre? "La prossima. Per come vivo il calcio io la prossima partita è sempre quella che voglio giocare, è sempre la più importante".
Crede possa essere l'anno della consacrazione di Jorginho? "Lui ormai è già un giocatore di rilievo per noi, ha fatto un grande campionato l'anno scorso, è cresciuto molto come e questo sarà un anno molto importante per lui".
Qual è il giocatore che stima di più della A? "Ho tanti amici che ho conosciuto ai tempi di Catania e Cesena, difficile dire solo un nome, preferirei dire tutti quelli che sono stati sempre vicino a me".
Un pensiero sul derby ritrovato con il Chievo? "Il derby è una festa a parte, sarà molto bello il nostro, vogliamo vincere tutte le due partite come regalo per i nostri tifosi".
Conosce Luciano del Chievo? Vi siete parlati? Il derby parlerá anche brasiliano "Non lo conosco di persona, lo conosco perché ho giocato contro di lui un paio di volte, ma comunque è un grande giocatore e una bandiera del Chievo".
Verona sta per prendere Toni: che cosa ne pensa? "È un campione del mondo, sicuramente un giocatore con una storia importante. Sarebbe un gran bel colpo per noi e una pedina di grande prestigio".
Che fotografia conserva della promozione? "Sicuramente la gioia al fischio dell'arbitro al termine della sfida con l'Empoli, quando si è concretizzata la certezza di essere in A, la gioia di aver raggiunto un obiettivo così difficile e così importante".
C'è stata la possibilità di finire a giocare in un'altra squadra dopo il buon campionato disputato all'Hellas? "Sinceramente no, perché appena abbiamo vinto il campionato il direttore mi aveva detto che voleva riscattarmi dal Catania. E da lì già sapevo che sarei rimasto a Verona".
Cambierà numero di maglia? "Penso di no, il 6 è il numero che usavo in Brasile prima di venire in Italia, e quindi anche per un po' di scaramanzia questo numero diciamo che mi porta bene. Me lo terrò anche in serie A".
Deve scegliere un giocatore del Verona di oggi da non far partire assolutamente. Che nome fa? "Direi sicuramente Rafael. Una grande squadra parte sempre da un gran portiere, e noi abbiamo lui".
Prima giornata di campionato. Immagini di giocare al Bentegodi. Contro chi? "L'unica cosa che immagino è che chiunque arriverà al Bentegodi sarà una grande squadra, quindi penso prima di prepararci bene per affrontare questo campionato molto difficile".
Simone Antolini
03.07.2013
«Che bello il Verona di Cadè ! Zigoni fa rima con emozioni»
AMARCORD. Ecco il parere di Valentino Fioravanti, indimenticabile cantore del Verona di ieri
«Però, vincerà l'Hellas di Bagnoli Quella era una macchina perfetta»
Dici Fioravanti e pensi all'Hellas, al vecchio Hellas, di ieri e dell'altro ieri. Emozioni che ri rincorrono, storie e facce senza tempo. Valentino Fioravanti ne è stato il sommo cantore, dai favolosi anni '60 fino agli anni belli dello scudetto e anche dopo, Pablito e l'Europa, un lungo, straordinario romanzo. «Il Verona più bello? Penso a quello di Cadè, primo anno di serie A. Bui e Traspedini, ma non solo. C'era un calcio moderno, quel Verona era già nel futuro. Faceva zona mista, anche se sembra che l'abbiano inventata vent'anni dopo. Cadè la faceva già. E quel Verona giocava in velocità, grande squadra, davvero».
Il Verona più forte? «Beh, penso a quello dello scudetto, per forza. Era una macchina perfetta. Mi ricordo Bagnoli, a Cavalese. Guarda, mi diceva, come stanno in campo bene. Squadra forte, grandi giocatori e bel gruppo. E poi, una mano la diede anche il sorteggio integrale degli arbitri...». Bagnoli dice che forse giocava meglio il Verona di Rossi... «Ah, non credo. Oddio, lui è il tecnico, dunque sa di sicuro più di noi, ma quello dello scudetto era una macchina infernale. Marangon e Fanna, corse su e giù, un portiere che parava anche col naso, grandi giocatori e tanta qualità...». Non male neanche il Verona di Valcareggi... «Sì, ma quanta sofferenza... Mi ricordo quando andavo a trovarlo al Due Torri... Mi diceva, caro Valentino, la notte non riesco a dormire. Troppi pensieri, come faremo a salvarci? Poi, si salvava sempre, anche quello era un Verona pieno di qualità». Un parere sull'Hellas di Mandorlini... «Ha fatto grandi partite, l'ho visto giocare molto bene. Mi pare che Mandorlini sappia mettere in campo molto bene le sue squadre. Una grande qualità per un allenatore».
Un giocatore speciale, uno che vorresti sempre vedere in campo? «Scusatemi, ma dico Zigoni. Un matto, un generoso, uno che in campo dava sempre tutto. Lui mi ha regalato le emozioni più forti». Come quella volta che l'Inter lo voleva a tutti i costi... «Era il campionato di B, quello della retrocessione per la telefonata di Garonzi a Clerici.Eravamo all'aeroporto di Romna e incrociammo l'Inter. C'era Fraizzoli, gli si avvicinò e gli disse, vieni all'Inter. Il Verona avrebbe incassato 700 milioni, che allora erano una bella somma. Garonzi l'avrebbe portato a piedi a Milano. Zigoni disse no, io non vado, voglio restare al Verona, per tornare in serie A con questa maglia. Solo lui poteva fare una scelta cone questa...».
FONTE: LArena.it
Abbonamenti 2013-14: vendute 7.613 tessere
Postata il 06/07/2013 alle ore 13:37
VERONA - Abbonamenti saliti a quota 7.613. Nella mattina di sabato (15° giorno dall'apertura della campagna abbonamenti) al Box 1 dello stadio Bentegodi sono state vendute 612 tessere con la prelazione per i vecchi abbonati. La prelazione durerà fino a mercoledì 10 luglio. Dal 15 luglio via alla vendita libera per la campagna abbonamenti 2013-14.
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Sabato: 9.30-12.30
Ufficio Stampa
Setti: "Toni ha grandi motivazioni"
Postata il 06/07/2013 alle ore 11:20
Il presidente gialloblù intervenuto a Radio Sportiva: "Luca è una certezza. Il mercato non è chiuso, vogliamo completare l'organico. Il derby? Ogni gara sarà un derby"
VERONA - Ecco le dichiarazioni del presidente gialloblù, Maurizio Setti, intervenuto alla trasmissione radiofonica "Microfono Aperto" in onda su Radio Sportiva: "La scommessa Toni in gialloblù? Siamo molto contenti di questa operazione. Luca non è una scommessa ma una certezza. L’abbiamo scelto non solo per le sue qualità calcistiche ma anche come uomo spogliatoio perché ha la voglia, la cattiveria e l’esperienza giusta per trascinare i compagni anche nei momenti difficili. Inoltre, diventando papà credo abbia raggiunto quel traguardo e quella serenità che ti permettono di esprimerti al meglio. Toni non è il salvatore della patria ma un calciatore importante, ci sarà utile assieme al nostro dodicesimo uomo in campo che è il pubblico. Che calcio mi aspetto? Mandorlini ha dimostrato di far giocare bene le squadre che allena, però la Serie A è un’altra cosa: servirà anche adattare il nostro modo di condurre le partite a questa nuova realtà. Noi stiamo facendo il possibile per creare un gruppo competitivo che abbia il giusto entusiasmo ma anche la giusta esperienza. Nella massima serie aumenta notevolmente il tasso tecnico, però adesso è presto, intanto siamo molto contenti di Toni senza dimenticare gli altri arrivi. Donati? Abbiamo puntato su giocatori di carattere, ripeto in Serie A cambia tutto, ci sono più spazi ma anche molta più qualità e soprattutto paghi a carissimo prezzo ogni minimo errore. Con il mercato vogliamo alzare il nostro livello e per farlo dobbiamo creare il giusto mix tra l’entusiasmo di chi ha contribuito alla promozione e le qualità e l’esperienza dei nuovi arrivati. Cacia titolare? Daniele è stato determinante nella scorsa stagione con i suoi 24 gol, però in Serie A dovrà lottare come tutti. L’arrivo di Toni aumenta la competizione positiva nel gruppo, nel prossimo campionato tutti dovranno impegnarsi al massimo per ottenere un posto tra gli undici. Ricordo inoltre che il mercato deve ancora finire, non ci fermiamo a Daniele e Luca perché vogliamo completare l'organico. Il nuovo prato del Bentegodi? In accordo con il Chievo siamo riusciti a trovare una soluzione che risolve i problemi che hanno caratterizzato il manto erboso negli ultimi anni, agevolando anche la manutenzione. Si tratta di un investimento considerevole, ma fa parte del processo di crescita per fare bene in Serie A, dove la palla si gioca a terra. Il derby? Per noi cambia poco perché dovranno essere tutti derby, per raggiungere il nostro obiettivo dovremmo dare sempre il massimo, indipendentemente da chi ci troviamo davanti”.
Ufficio Stampa
Primavera e Allievi allo stadio "Tiberghien"
Postata il 05/07/2013 alle ore 20:24
VERONA - Sarà lo stadio "Tiberghien" di Verona la nuova casa per la Primavera e per gli Allievi Nazionali gialloblù per la stagione 2013-14. L'accordo è stato raggiunto fra Roberto Gemmi, responsabile del Settore Giovanile, e Matteo Biroli, presidente dell'ASV Audace Calcio (nella foto la stretta di mano), intesa che è stata trovata grazie alla volontà e alla disponibilità di collaborazione totale fra le parti. Il Tiberghien torna in attività dopo due anni dall'inizio dei lavori. Sarà una struttura completamente nuova con una tribuna funzionale e dotata di copertura, spogliatoi e palazzina servizi con il circolo. Spiega il responsabile Roberto Gemmi: "Siamo felici per questo accordo, abbiamo trovato una grande disponibilità e una collaborazione eccezionale da parte della società ASV Audace, e nella fattispecie del presidente Biroli e dei suoi collaboratori. Questo ci ha permesso di riportare la Primavera in città e confidiamo di poter avvicinare ancora di più i nostri giovani ai tifosi, che potranno venire a vedere le partite il sabato o la domenica in una struttura all'avanguardia".
Ufficio Stampa
Abbonamenti 2013-14: vendute 7.001 tessere
Postata il 05/07/2013 alle ore 19:48
VERONA - Sono 7.001 gli abbonamenti sottoscritti dopo 14 giorni dall'apertura del Box 1 del Bentegodi con la prelazione per i vecchi abbonati. Nella giornata di venerdì sono state vendute 780 tessere. La prelazione per i vecchi abbonati durerà fino al 10 luglio. Dal 15 luglio via alla vendita libera per la campagna abbonamenti 2013-14.
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Ufficiale: Luca Toni in gialloblù
Postata il 05/07/2013 alle ore 13:15
VERONA - L'Hellas Verona FC comunica di aver acquisito le prestazioni sportive di Luca Toni. L'attaccante, classe '77, ha firmato un contratto annuale.
Ufficio Stampa
Ufficiale: Zampano, De Col e Borra in gialloblù
Postata il 05/07/2013 alle ore 11:46
VERONA - L'Hellas Verona FC comunica di aver raggiunto l'accordo con la società Virtus Entella per il difensore Francesco Zampano, acquistato a titolo definitivo, per il difensore Filippo De Col, per cui è stata acquisita la metà del cartellino, e per il portiere Daniele Borra, con la formula del trasferimento temporaneo.
Ufficio Stampa
Maietta: "Non vedo l'ora di ricominciare"
Postata il 04/07/2013 alle ore 20:51
Il difensore gialloblù intervistato da Telearena durante TgSera: "Ceccarelli? Dispiace sia andato via, tra di noi c'era un forte legame di amicizia anche fuori dal campo"
Ecco le dichiarazioni del difensore gialloblù, Domenico Maietta, intervistato dal giornalista Gianluca Tavellin durante TgSera, in onda su Telearena: “Serie A? Ci penso. Ho tanta voglia di ricominciare e fare il mio dovere, un mese e mezzo senza pallone è duro da digerire. Ceccarelli? Dispiace sia andato via, tra di noi c’era un forte legame di amicizia anche fuori dal campo. Abbiamo condiviso gioie e dolori, la sua partenza mi ha spiazzato, ma il calcio è questo, ora dobbiamo pensare a rendere il nostro gruppo ancora più compatto. Alejandro Gonzalez? Non lo conosco, ma se il Verona ha scelto lui per la difesa posso dormire sonni tranquilli: qui chiunque è il benvenuto. I miei compagni? Sento più spesso Cacia e Laner. Toni? E’ stato ed è un grande campione. Se verrà, troverà una grande squadra, una grande città ed una grande tifoseria pronte ad accoglierlo. Pablo Gonzalez? Non lo conosco personalmente, ma credo sia una brava persona”.
Ufficio Stampa
Abbonamenti a quota 6.221
Postata il 04/07/2013 alle ore 20:37
VERONA - Sono 6.221 gli abbonamenti sottoscritti dopo 13 giorni dall'apertura del Box 1 del Bentegodi con la prelazione per i vecchi abbonati. Nella giornata di giovedì sono state vendute 707 tessere. La prelazione per i vecchi abbonati durerà fino al 10 luglio. Dal 15 luglio via alla vendita libera per la campagna abbonamenti 2013-14.
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Sabato: 9.30-12.30
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Maurizio Setti e la Compagnia delle Opere / VIDEO
Postata il 03/07/2013 alle ore 23:03
SOAVE - A colloquio con Maurizio Setti. Il presidente gialloblù ha incontrato "La Compagnia delle Opere Veneto", a Soave presso Borgo Rocca Sveva, nell'ambito dell'evento "Tutti dobbiamo cambiare", al quale hanno partecipato 85 imprenditori veronesi. Un'ora informale, coordinata da Alberto Zerbinato, in cui il presidente Setti ha raccontato la sua esperienza imprenditoriale, l'eccelenza dello stile italiano nella moda e la sua avventura alla guida dell'Hellas Verona.
Ufficio Stampa
Abbonamenti: 5.514 tessere vendute
Postata il 03/07/2013 alle ore 22:30
VERONA - Sono 5.514 gli abbonamenti sottoscritti dopo 12 giorni dall'apertura del Box 1 del Bentegodi con la prelazione per i vecchi abbonati. Nella giornata di mercoledì sono state vendute 679 tessere. La prelazione per i vecchi abbonati durerà fino al 10 luglio. Dal 15 luglio via alla vendita libera per la campagna abbonamenti 2013-14.
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Orari
Lunedì-venerdì: 10.30-18.30 orario continuato
Sabato: 9.30-12.30
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
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TENNIS: A Wimbledon trionfa la francese BARTOLI, domani finale maschile tra DJOKOVIC e MURRAY...
FORMULA 1: HAMILTON conquista la pole al GP di Germania, FERRARI indietro, la ruota di ROSBERG colpisce un cameraman!
PREMIER LEAGUE: MOYES nuovo tecnico del MANCHESTER UNITED avrà due 'angeli custodi' come GIGGS e Phil NEVILLE e dice 'ROONEY non è sul mercato'...
SERIE A: L'INTER dice addio a STANKOVIC dopo 10 anni e ufficializza BELFODIL; rinnova CARRIZO. Antonio CASSANO nuovo acquisto non risparmia una frecciata a MAZZARRI nuovo tecnico dell'INTER (sua squadra di provenienza e per la quale ha sempre tifato). Le dichiarazioni dell'ex calciatore uruguaiano O'NEIL tirano in ballo anche il CHIEVO 'Combinai partite sia a Cagliari che a Perugia'...
MANCHESTER UNITED, PRESENTATO MOYES. IL TECNICO: "ROONEY NON È IN VENDITA" -FOTO
Venerdì 5 Luglio 2013
MANCHESTER - Wayne Rooney non è sul mercato. David Moyes, nuovo tecnico del Manchester United, nella conferenza stampa di presentazione ha subito precisato che non si priverà dell'asso inglese che lui stesso fece debuttare in Premier League nella stagione 2002-2003 con l'Everton.
Queste le parole di Moyes: «È un giocatore del Manchester United e lo resterà ed io sono ansioso di lavorare con lui». Alla domanda se fosse vero che lo stesso Rooney aveva chiesto di lasciare il club dopo 9 anni di militanza, Moyes ha però risposto vagamente, concludendo che il giocatore «si sta allenando benissimo ed è in grande forma». A maggio era stato lo stesso Alex Ferguson, storico allenatore dei Red Devils, ad annunciare che Rooney voleva essere ceduto.
WIMBLEDON ALLA FRANCESE BARTOLI. DOMANI DJOKOVIC-MURRAY E IL BABY AZZURRO QUINZI
Sabato 6 Luglio 2013
LONDRA - La francese Marion Bartoli è la nuova regina di Wimbledon dopo aver battuto in finale in due set (6-1, 6-4) la tedesca Sabine Lisicki. Per la Bartoli, numero 15 del tabellone e già finalista sui prati londinesi nel 2007, è il primo successo in un torneo del Grande Slam. Domani il torneo si chiude con la finale maschile tra il serbo Nole Djokovic e il britannico Andy Murray. Sempre domani si gioca la finale del torneo juniores che vede in campo il 17enne italiano Gianluigi Quinzi. Dovrà battere il coreano Chung per eguagliare Diego Nargiso, che dominò il torneo dei baby nel 1987.
INTER, STANKOVIC DICE ADDIO DOPO 10 ANNI:
"GRAZIE MORATTI, QUI HO VINTO TUTTO"
Sabato 6 Luglio 2013
MILANO - Dopo dieci anni in nerazzurro, Dejan Stankovic dice addio all'Inter con una lettera. «Sono stati i dieci anni più importanti della mia vita». Dejan Stankovic dice addio all'Inter e chiude l'avventura nerazzurra cominciata nel 2003-2004. Il 'Dragò serbo si rivolge ai tifosi dal sito ufficiale del club. «Non so se troverò le parole giuste per salutarvi e ringraziarvi per tutto quello che mi avete dato, a partire dall'affetto, dalla fiducia e dalla sincerità. Sono stati i dieci anni più importanti della mia vita. Anni in cui sono cresciuto prima come uomo e poi, con mio grandissimo piacere, come calciatore. Io e la mia famiglia ringraziamo la famiglia Moratti», dice il 34enne centrocampista che nell'ultima annata, un calvario per problemi fisici, ha giocato appena 123 minuti. «Ci tengo a nominare il mio Presidente in particolare, che mi ha dato l'opportunità di vestire la maglia dell'Inter, con la quale ho avuto il piacere ed il grande onore prima di tutto di indossarla e poi di vincere ogni cosa che c'era da vincere. Ci sono tantissime persone con le quali sono stato benissimo e con questa lettera li voglio salutare tutti, sempre con queste parole, guardandovi negli occhi, voglio dirvi che rimarrete nel mio cuore per sempre anche se non posso e non voglio nominarvi tutti», aggiunge. «Non dimenticherò mai il giorno in cui sono arrivato, e non potrò mai dimenticare la presentazione con il nostro Presidente onorario Giacinto Facchetti, una grandissima persona sotto tutti gi aspetti. La foto di quel giorno la tengo stretta fra i miei ricordi più cari. Quel giorno è cominciata la mia vita da nerazzurro», prosegue Stankovic.
IL FUTURO «Se penso che non indosserò più la maglia dell'Inter mi vengono le lacrime, ma sono stato sempre sincero e le mie sono lacrime vere, purtroppo nella vita si deve andare e guardare avanti, voi che mi conoscete sapete che lo farò con grande orgoglio e grande determinazione, come ho sempre cercato di fare nella mia storia di uomo e di atleta», dice ancora Stankovic. «In tutti questi anni a Milano ho giocato con grandissimi calciatori e soprattutto con grandissimi uomini, è difficile trovare le parole per ringraziare di nuovo tutti. Ho avuto l'onore di indossare questi colori che rimarranno per sempre sulla mia pelle, non lo potrò mai cancellare, nessuno potrà mai cancellarlo», conclude.
INTER, UFFICIALIZZATO L'ARRIVO DI
BELFODIL. CARRIZO RINNOVA FINO AL 2015
Venerdì 5 Luglio 2013
MILANO - Finalmente è ufficiale: Ishak Belfodil è un giocatore dell'Inter.
L'attaccante algerino naturalizzato francese arriva dal Parma al club nerazzurro con un accordo di partecipazione. Ha firmato un contratto quinquennale che lo legherà all'Inter fino al 2018. Subito dopo la firma del contratto - si legge sul sito dell'Inter - l'attaccante ha rilasciato alcune dichiarazioni ai giornalisti presenti: «L'Inter è una grande squadra, sono veramente felice e spero di fare molto bene qui. Saluto tutti i tifosi nerazzurri».
CARRIZO RINNOVA - Il portiere argentino Juan Pablo Carrizo, all'Inter dal gennaio scorso, ha rinnovato il contratto semestrale che lo legava ai nerazzurri prolungando fino al 2015.
FORMULA UNO, SUBITO FUORI MASSA
WEBBER PERDE RUOTA, CAMERAMAN COLPITO
Domenica 7 Luglio 2013
NURBURGRING - Parte male per la Ferrari il Gp di Germania. Dopo 4 giri subito fuori il brasiliano Massa. La sua Ferrari si è girata alla prima curva. Il brasiliano era al sesto posto. Intanto Vettel su Red Bull è in testa, settimo Alonso sull'altra Ferrari
PAURA AI BOX La Red Bull di Mark Webber ha perso una ruota posteriore ripartendo dai box, durante il gp di Germania. Il pneumatico, schivato dai meccanici del box seguente a quello del pilota australiano, ha però colpito un cameraman che, essendo di spalle, non l'ha visto arrivare. L'uomo è crollato a terra ed è stato subito soccorso. Ricoverato in ospedale: è cosciente.
F1, HAMILTON FA LA POLE IN GERMANIA
DELUSIONE FERRARI: MASSA 7°, ALONSO 8°
Sabato 6 Luglio 2013
ROMA - Lewis Hamilton su Mercedes partirà domani in pole position sul circuito di Nuerburgring nel gran premio di Germania, nona prova del Mondiale di Formula 1. Al suo fianco la Red Bull di Sebastian Vettel. Le Ferrari scatteranno dalla quarta fila: settimo Felipe Massa, ottavo Fernando Alonso.
Clamoroso, invece, nel Q2 delle qualifiche del Gp di Germania: il tedesco della Mercedes Nico Rosberg, vincitore dell'ultimo Gp d'Inghilterra, ha girato con l'11/o tempo ed è fuori dalle qualifiche per la pole. Come nel Q1 la Ferrari di Felipe Massa è stata la più veloce. Terzo tempo per Fernando Alonso dietro la Lotus di Kimi Raikkonen.
MANCHESTER UNITED, PER GIGGS DOPPIO RUOLO: GIOCATORE E TECNICO. CON LUI ANCHE PHIL NEVILLE
Giovedì 4 Luglio 2013
MANCHESTER - Vederlo sgroppare sulla fascia come un ventenne e regalare colpi di genio, alla veneranda età di 39 anni, è una delizia per gli occhi. Per Ryan Giggs, però, è tempo di pensare al futuro.
Per questo motivo, dal prossimo anno, il 'Mago' gallese avrà un doppio ruolo nel Manchester United: scenderà in campo per la ventiquattresima stagione consecutiva con la maglia dei 'Red Devils', ma affiancherà anche il neo-tecnico David Moyes nello staff tecnico. Tra i collaboratori di Moyes ci sarà anche un gradito ritorno: Phil Neville, fratello minore dell'ex capitano Gary, che nel 2005 aveva lasciato il ruolo da gregario nello United per approdare all'Everton. Phil Neville si è ritirato al termine della scorsa stagione.
CASSANO AL PARMA, ED È SUBITO POLEMICA. "INTER? RINGRAZIO TUTTI, TRANNE MAZZARRI"
Giovedì 4 Luglio 2013
di Massimo Sarti
MILANO - Antonio Cassano al Parma fa il botto di entusiasmo tra i tifosi emiliani. Ma anche il botto di polemiche per come è terminata la sua breve esperienza all'Inter.
Il bersaglio del barese è il neo tecnico nerazzurro Walter Mazzarri. La coppia che fece tanto bene insieme nella Sampdoria tra il 2007 e il 2009 è scoppiata, in maniera fragorosa. Inizia FantAntonio durante la presentazione allo stadio Tardini: «Dell'Inter devo ringraziare tutti, a partire dal presidente Moratti, sino ad Ausilio e a Branca. Ma non Mazzarri. Prima che lui firmasse mi ha detto che sarei stato titolare fisso. Dopo che ero titolare sì, ma per andare a casa». Insomma, Cassano scaricato dall’allenatore livornese. Che però non ci sta e, tramite il sito ufficiale dell’Inter, precisa: «Le mie parole sono state quelle espresse nella mia conferenza di presentazione ad Appiano Gentile. Ai giocatori, o dei giocatori, non ho più parlato perché aspettavo l’inizio della stagione sportiva. Non vedo come possa io aver designato i titolari e le riserve prima di averli allenati. L’ultima volta in cui ho parlato con Cassano è quando abbiamo giocato Inter-Napoli all’andata. Quella volta l’ho solo salutato in campo».
Lo stesso sito, poche ore prima, aveva ospitato il saluto del presidente Massimo Moratti, «grati ad Antonio Cassano per aver indossato la maglia nerazzurra, onorandola con la sua classe. Rimarrà per sempre nei suoi confronti un grande affetto e una grande stima da parte di tutti». Ma la parte nerazzurra e meneghina della conferenza non finisce con l'attacco a Mazzarri. «Ho lasciato tanti amici, con i giocatori avevo un rapporto stupendo. Stramaccioni? Nulla da dire». Con Cassano che dà l'impressione di non considerare il suo ex allenatore (con cui ebbe un diverbio che gli costò l'esclusione dalla trasferta di Catania) degno neppure di una risposta. «La mia famiglia verrà a stare a Parma. A Milano eravamo di passaggio». In Emilia Cassano vuole sentirsi al centro del progetto, esattamente come successe alla Samp: «Provare ad andare al Mondiale in Brasile sarà un'ulteriore spinta».
FONTE: Leggo.it
Calcio, O’Neill: “Combinai partite sia a Cagliari che a Perugia”
Le dichiarazioni dell’ex calciatore uruguaiano che, in Italia, ha indossato le maglie di Cagliari, Juventus e Perugia
CALCIO O’NEILL PARTITE CAGLIARI PERUGIA / ASROMALIVE.IT – “Lo feci in prima persona. Contro il Chievo Verona, col pareggio ci saremmo salvati entrambi e ci avrebbero pagato con 60.000 dollari a ognuno conquistando la salvezza. Andai io a parlare con il loro capitano, inoltre giocammo tutti al ‘Supermatch’, indicando il pareggio chiaramente“. A parlare è Fabian O’Neill, ex centrocampista uruguaiano, che, in Italia, ha vestito le maglie di Cagliari (1995-2000) Juventus (2000-2002) e Perugia (2002).
Al sito montevideo.com.uy, l’ex calciatore ha raccontato la combine di una partita (molto probabilmente fa riferimento a Cagliari – Chievo del 14 giugno del 1998, n.d.r.) con tutti i particolari: “All’87esimo fece gol un nostro giocatore e andammo sul 2 a 1, un tiro da quaranta metri che finì all’angolino. E ciò non doveva accadere . Allora gridai a Diego Lopez: “Fatti fare un gol che sennò qua ci ammazzano tutti”. E così fu, Diego perse un pallone e loro ci segnarono il 2-2 finale. Non è stata l’unica volta, lo feci anche col Perugia, io perché ero il capitano ma tutti giocammo al ‘Supermatch’“.
O’Neill ha tenuto a precisare, senza alcuna vergogna, che le sue scommesse fossero “giuste”: “Accordami per una sconfitta sarebbe stato assurdo. Non mi sono mai venduto“. Poi ha aggiunto, sul suo periodo juventino: “Il mio “doping” era un bicchiere di vino, eccome! Non mi fermavo mai. Bevevo un bicchiere di vino col cibo prima delle partite, i cuochi me lo davano di nascosto. Andavo a letto con qualche “mina” alle sei del mattino, poi mi svegliavo e andavo all’allenamento con la sbornia e stanco, normale“.
FONTE: ASRomaLive.it