HELLAS VERONA news... + - =
LE ULTIME SUL CALCIOMERCATO DELL'HELLAS Tutti i 'rumors' del web e la lista continuamente aggiornata dei nomi che 'girano' in entrata ed in uscita attorno al VERONA:
FRONTE INTERNO: Lo SPEZIA avrebbe portato a termine l'ingaggio di COCCO che è in comproprietà tra VERONA ed ALBINOLEFFE... Il centravanti, frenato già durante la scorsa preparazione estiva e avendo davanti un CACIA formato-fenomeno, non ha potuto esprimersi appieno con la maglia dell'HELLAS e, nonostante la stima del mister, potrebbe rinunciare a giocare in Serie A per ritrovare minutaggio in cadetteria.
Sean SOGLIANO starebbe trattando col LECCE la metà del 19enne SPEZIALE che si è ben comportato nella Primavera scaligera da Gennaio; l'altra metà del cartellino del giocatore è in mano al MILAN.
Anche per il riscatto di CACCIATORE è in programma a breve un incontro con la dirigenza della SAMP: Fabrizio vorrebbe rimanere in riva all'Adige ma ancora non si è discusso di tempi e modi contrattuali...
SACOMAN E LANZINI: I nomi che girano son sempre quelli (da BRADLEY a BJARNASON, da PEREZ a LOPEZ) più quello di MATRI per l'attacco un po' 'buttato lì' dal presidente SETTI... La verità è che SOGLIANO si muoverà con i piedi di piombo in maniera da assicurarsi (al solito) giocatori con fame e/o gente esperta ma sicuramente senza fare passi più lunghi della gamba e, in questo senso, difficile portare a Verona l'ex 'centravanti dei miracoli' che nel CAGLIARI faceva sfracelli e nella JUVE si è un po' spento ma anche 'solo' BRADLEY che sembra fra l'altro avere ben altre prospettive personali...
In ogni caso a VERONA e SASSUOLO è stato proposto Diego SACOMAN, difensore centrale del PONTE PRETA classe '86 in scadenza tra un anno con il suo club e poi, ancora dal sudamerica, Manuel LANZINI mezzala argentina del RIVER PLATE 20enne di bellissime speranze e con un prezzo tutto sommato 'abbordabile'.
YEPES PER LA DIFESA? In scadenza col MILAN il 37enne Mario YEPES ex CHIEVO potrebbe essere un nuovo pilastro della retroguardia scaligera anche se, data l'età, non sarà comunque una prima scelta ma una colonna d'esperienza su cui contare in caso di bisogno sì...
SOGLIANO lo visionerà stasera a Buenos Aires dove è in programma ARGENTINA-COLOMBIA
ATTACCO E SUDAMERICA: Il diesse scaligero avrebbe addocchiato tale Nicolas CASTILLO 20enne cileno dell'UNIVERSIDAD CATÓLICA sul quale era (e rimane) forte anche l'interesse del NAPOLI.
Non è da escludersi una collaborazione con i partenopei per arrivare al calciatore.
PAULINHO... E' da qualche giorno che anche il nome del brasiliano, già nelle mire del VERONA un paio d'anni fa quando il centravanti del LIVORNO faceva faville nel SORRENTO in Lega Pro, circola nel web... E' iniziato tutto quasi come un sussurro messo in campo dal suo agente che indicava nella SAMP la più interessata ma diceva pure che altre soluzioni erano plausibili (e tra queste anche quella scaligera), poi il sussurro è diventato rumore che per ora rimane appena percettibile ma potrebbe trasformarsi da un giorno all'altro in fracasso o sparire del tutto come è successo ad esempio per TONI prima e ANELKA poi.
Due fatti sono però incontestabili:
1 - PAULINHO rimane un 'pallino' di MANDORLINI
2 - SOGLIANO è alla ricerca (anche) di una prima punta e l'ufficializzazione di EBAGUA tarda ad arrivare
Per il resto ci sarà eventualmente tempo e modo (anche se qualcuno si spinge a dire che l'HELLAS avrebbe già presentato un'offerta d'acquisto articolata a SPINELLI patròn dei labronici proprietari del cartellino del giocatore)
DOPPIA VITTORIA DELLA PRIMAVERA DI PAVANEL AL 'CITTÀ DI RIJEKA': SPEZIALE nel primo tempo e DE VITA nel secondo regolano il MONTENEGRO Under 20 all'esordio mentre nella seconda gara il RUDAR viene 'asfaltato' con 5 gol!
ALTRA BELLA PRESTAZIONE DI BIANCHETTI con l'ITALIA Under 21! Dopo il 4 a 0 a ISRAELE...
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DICONO + - =
Patròn SETTI sul VERONA e il mercato... «Mi piacerebbe dare al Verona una mentalità d'impresa: l'accordo con Nike è un primo passo e ci darà riconoscibilità nel mondo, non solo in Serie A. Io non sono un avventuriero o lo sceicco con 200-300 milioni da buttare ma garantisco serietà e nel mediolungo periodo il sogno sportivo è l'Europa League: sì, vorrei riportare il Verona in Europa. Mercato? Massima attenzione ai bilanci ma spenderemo perché se l'obiettivo è la salvezza non la voglio all'ultima giornata. Il d.s. Sogliano è in Brasile: dobbiamo aumentare qualità e centimetri. Jorginho? C'è il Milan ma non abbiamo chiuso e vogliamo tenerlo ancora per un anno. Il rinnovo di Cacia? In B fa la differenza, ora deve farla in A e parleremo del suo rinnovo. Chi vorrei? Matri è il prototipo del giocatore che vorrei. Bradley? Mi piace tanto... (sorride)» TuttoMercatoWeb.com
CACCIATORE in vacanza in crociera «E' bello ritrovarsi con i compagni anche in vacanza, qui con me ci sono Cacia e Berardi che sono due amici. Il nostro gruppo è forte e l'ha dimostrato quest'anno, in campo e fuori. Io a Verona? Vorrei restare per giocarmi la Serie A» HellasVerona.it
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
CALCIO ARGENTINA: Scontri e un morto tra LANUS ed ESTUDIANTES!
SERIE A: E' GARCIA il nuovo allenatore della ROMA con un biennale da 1,5 milioni a stagione
CALCIO LIBANO: Partite truccate in caso di favori sessuali, tre arbitri condannati
CALCIO TUNISIA: Calciatore regala una banana ad un bimbo di colore 'E' razzismo!'
PREMIER LEAGUE: Il CHELSEA (ri)presenta MOURINHO
FORMULA 1: Anche a Montreal VETTEL e la sua RED BULL sono imprendibili ma la FERRARI, nonostante le brutte qualifiche (che sono anche stavolta costate moltissimo) è lì e con ALONSO arriva sulla piazza d'onore, terzo HAMILTON autore di un gran duello con lo spagnolo della rossa di Maranello...
LEGA PRO: Storica impresa della VIRTUS VECOMP di Borgo Venezia che, sotto di due gol nello spareggio di Foligno contro la CASERTANA, recupera e vince conquistando la Seconda Divisione! I rossoblù diventano la terza squadra professionistica del veronese...
RASSEGNA STAMPA + - =
SERIE A
Hellas Verona, Setti: "Vorrei Matri. Sogno di riportare l'Hellas in Europa"
09.06.2013 13.09 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il presidente del Verona Maurizio Setti parla dei progetti futuri per il suo Hellas, appena tornato in Serie A, una categoria che non deve essere solo di passaggio per l'ambizioso patron: "Mi piacerebbe dare al Verona una mentalità d'impresa: l'accordo con Nike è un primo passo e ci darà riconoscibilità nel mondo, non solo in Serie A. Io non sono un avventuriero o lo sceicco con 200-300 milioni da buttare ma garantisco serietà e nel mediolungo periodo il sogno sportivo è l'Europa League: sì, vorrei riportare il Verona in Europa. Mercato? Massima attenzione ai bilanci ma spenderemo perché se l'obiettivo è la salvezza non la voglio all'ultima giornata. Il d.s. Sogliano è in Brasile: dobbiamo aumentare qualità e centimetri. Jorginho? C'è il Milan ma non abbiamo chiuso e vogliamo tenerlo ancora per un anno. Il rinnovo di Cacia? In B fa la differenza, ora deve farla in A e parleremo del suo rinnovo. Chi vorrei? Matri è il prototipo del giocatore che vorrei. Bradley? Mi piace tanto... (sorride)".
SERIE A
Verona, Setti: "Jorginho piace al Milan, ma ancora non è chiuso niente"
09.06.2013 10.54 di Simone Bernabei
"Jorginho? C'è il Milan ma non abbiamo chiuso e vogliamo tenerlo ancora un anno". Con queste parole il presidente del Verona Maurizio Setti ha voluto precisare la situazione relativa al talento di casa scaligera. Il numero uno gialloblù si è confidato alla Gazzetta dello Sport, dove ha parlato anche dei prossimi investimenti sul mercato, che ci saranno pur senza fare follie da sceicco. Quindi chiusura su Mandorlini, che secondo il presidente era giusto rimanesse dopo il percorso fatto insieme.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
11.06.2013
Un guerriero in difesa? L'Hellas pensa a Yepes
RITORNO IN RIVA ALL'ADIGE? Ha 37 anni, è il capitano della Colombia, sabato ha offerto una grande prestazione contro l'Argentina. Ha giocato due anni con il Chievo. Dopo due campionati con il Milan la società rossonera non rinnoverà il contratto al centrale colombiano: «Ma vorrei restare ancora in Italia»
Mario Yepes non è esattamente il tipo che vorresti trovare di fronte in area di rigore. Sabato contro l'Argentina ha fatto un figurone contro Higuain, uno che da un momento all'altro potrebbe firmare per la Juventus. Cancellato dal campo con la personalità di sempre. Quella non invecchia mai. Fascia di capitano al braccio e testa sempre alta. A Buenos Aires in tribuna Sean Sogliano ha annotato, preso appunti e registrato tutto. All'apparenza non si vedono i 37 anni di Yepes, ancora punto fermo della Colombia e senza alcuna voglia di salutare l'Italia dopo i due anni di Chievo ed altrettanti al Milan. «Mi hanno detto che il mio ciclo qui a Milano è terminato. Mi hanno ringraziato e fatto un in bocca al lupo per tutto. Non smetterò di giocare, il mio futuro è sempre in Serie A», ha confermato Yepes dopo l'ultimo colloquio nella sede rossonera di via Turati. Parole chiare, che circoscrivono di molto il raggio di un giramondo che adesso non ha più alcuna intenzione di rifare la valigia. All'Hellas qualche segnale è arrivato, prontamente recepito. Sogliano presto farà le sue valutazioni e soppeserà a dovere la candidatura.
TRA DOMANDA E OFFERTA. Mario vuole restare in Italia e non allontanarsi troppo da Milano, dove la famiglia ha trovato la dimora ideale anche grazie all'amicizia con Ivan Cordoba, vecchio compagno di Nazionale e colonna dell'Inter. Anche per questo la soluzione ideale pare proprio Verona, città a cui Yepes è rimasto sempre molto legato. Il Chievo gli ha dato tanto, perché la vetrina della Serie A l'aiutò a ritrovare la maglia della Colombia ed i gradi di capitano dopo i quattro campionati passati al Paris Saint Germain in cui il Milan andò più volte a dargli un'occhiata soprattutto con Ariedo Braida, una bella domenica in tribuna anche al Bentegodi per rinfrescarsi la memoria e da lì a poco dare a Yepes le chiavi di San Siro. L'età certo non gioca a suo favore, il 13 gennaio Yepes compirà 38 anni ma la Serie A è piena di over 35 capaci ancora di fare la differenza in ogni zona del campo. Basti pensare ai vari Ambrosini, Biava, Totti, Zanetti, Klose, Di Natale e compagnia bella. Dalla parte di Yepes una salute di ferro, pochissimi infortuni e quelle doti di leadership che tanto serviranno al Verona in una stagione difficile come la prima nella massima serie. Senza dimenticare che nella missione sudamericana di Sogliano una delle primissime necessità era proprio quella di un difensore centrale. E Yepes a parametro zero potrebbe non essere affatto un cattivo affare.
REPARTO DA AFFINARE. La difesa del Verona di qualcosa avrà bisogno, discorso valido anche per gli altri reparti. Certamente l'Hellas riscatterà dall'Inter la metà di Matteo Bianchetti, perfetto finora con l'Under 21, in semifinale all'Europeo d'Israele e destinato nelle intenzioni di Sogliano a diventare uno degli insostituibili perni del Verona del futuro. Questi mesi stanno dando ragione alle proiezioni di Sean. Sicuro confermato Mimmo Maietta, forte di un accordo fino al 2016. Moras ha un altro anno di contratto, svincolato se l'Hellas non fosse stato promosso ma automaticamente ancora del Verona per un'altra stagione dopo la conquista della Serie A. Il greco potrebbe restare, ma anche partire e avvicinarsi a casa. Ancora legato all'Hellas anche Luca Ceccarelli, per il quale come ogni estate si fa avanti lo Spezia. Agostini verrà riscattato gratuitamente, condizione strappata da Sogliano al Torino a gennaio. Tanti nodi da sciogliere. Tempo al tempo, ma il prossimo passo potrebbe essere proprio Yepes.
A.D.P.
11.06.2013
Virtus nella storia La favola di Fresco ebbe inizio nell'82
IL RECORDMAN. Gigi ha vinto tutti i campionati dilettanti coronando il sogno della Lega Pro
«Ricordo ancora il mio debutto in panchina contro il Mozzecane Retrocedemmo in Terza. Vittoria dedicata a Nocini e Mazzola»
L'uomo dei miracoli ieri è salpato per l'America. Biglietti in tasca per la consueta vacanza premio di fine anno. Capo comitiva della sua famiglia allargata: la Virtus. Gigi Fresco è l'uomo dell'impossibile. Un dato per dire tutto: Gigi allena la prima squadra del club rossoblù da 32 anni ininterrotti. Era il 1982 quando prese in mano la sua prima Virtus. L'Italia si era laureata da poco campione del Mondo nel segno di Paolo Rossi. Tutto era diverso rispetto a oggi. Anche la Virtus che in quella stagione militava nel campionato di Seconda categoria. Con un piede quasi in Terza. Una vita dopo Fresco ha condotto i suoi ragazzi alla conquista della Seconda Divisione. Pazzesco. Ma reale. E Gigi tiene in tasca pure un patentino di Prima categoria. Regolarmente conseguito al corso di Coverciano. Può allenare in serie A. Per il momento si accontenterà di disputare la sua prima stagione tra i professionisti alla guida della sua squadra di sempre.
I numeri di Fresco sono impressionanti. Una storia da leggenda. Fresco, prima volta alla guida della Virtus la ricorda ancora? «Eccome, era il 1982. Giocavamo in Seconda categoria. Presi in mano la squadra che eravamo in lotta per non retrocedere. Giocammo contro il Mozzecane. Era l'inizio. Quel giorno perdemmo in casa. Poi conquistammo due vittorie ed un pareggio. Ma non fu sufficiente e alla fine arrivò la retrocessione. Che, però, non posso sentire mai, visto che la squadra mi era stata consegnata a solo quattro turni dalla fine. Lì ci fu un rinnovamento totale della società ed ebbe inizio la favola». Lei parla di favola. Quando ha capito che avrebbe potuto trasformarsi in realtà? «Mi limito a parlare di questa stagione. Già a metà campionato ho capito di avere tra le mani un gruppo di ragazzi speciali. Intelligenti e disponibili. Arrivato ai playoff ho capito che potevamo centrare un obbiettivo importante». Che effetto le fa pensare che oggi la Virtus è la terza realtà tra i prof della Verona del calcio? «Come città il caso di Verona è unico in Italia. È un effetto bellissimo. Ma il merito è dei miei ragazzi. Tutto questo non avrebbe senso senza di loro. Ed è proprio per questo motivo che affronteremo la nuova avventura mantenendo la prossima stagione gran parte del gruppo che ha trionfato in questo campionato. Io penso che questo gruppo potrà andare anche in C1».
La riforma dei campionati come può incidere sul vostro futuro? «Le prime nove andranno a partecipare alla C unica. E credo che il mio gruppo disponga della forza morale per poter affrontare una situazione di questo tipo». Fresco è alla Virtus da sempre. Non c'è mai stato un momento in cui si è sentito lontano dal club, dalla squadra, dal mondo virtussino? «Prima di diventare presidente. Ma dobbiamo tornare ai tempi in cui ero un ragazzino. E tutto era legato al fatto che a 16-17 anni non mi lasciavano entrare nel direttivo». Un ringraziamento speciale? «Il dottor Sinibaldo Nocini, che è stato un maestro alla pari di Mirko Mazzola, altra figura importante del mio mondo, del nostro mondo. Maestri di vita». Questa promozione vale come... «Come il salto dall'Eccellenza alla D. Come la salvezza ottenuta sempre in D nei momenti difficili. Ogni successo, però, vive di emozioni uniche. La paura del dolore è ancora più forte della ricerca del piacere. E quando ci salvammo, fu festa bellissima». La dedica più bella? «Mi è arrivata da un giocatore storico: Nicola Ferrarese. Mi ha scritto un messaggio dicendomi: vi meritate veramente di entrare nella storia».
Simone Antolini
11.06.2013
Verona è terra di sogni Un modello da imitare
Arriva da lontano, come tutte le grandi imprese, che una volta realizzate sembrano persino scontate. Ci pensate, la Virtus in serie C, chiamiamola col suo nome, si capisce meglio ed è pure più bello. Vuoi mettere, serie C con LegaPro, non c'è partita... Ma dai, un altro quartiere in paradiso? Ma com'è possibile, dev'essere un fenomeno, 'sto Gigi Fresco. Già, è un fenomeno, Gigi Fresco. Uno che da trent'anni e passa se ne sta in panchina, ma non solo. Fa il presidente, ma non solo. Fa tutto, ma non solo. Ha costruito un piccolo gioiello, un diamante di quartiere, lavorandoci sopra con la pazienza dell'artigiano, la competenza del grande allenatore, la pazienza del papà, la bontà del fratello maggiore. Da lontano? Arriva da lontanissimo, altrochè storie. S'è fatto Terza categoria, poi Seconda, Prima, piano che c'è la Promozione, mica è finita, ecco l'Eccellenza, "eh, adesso, dove volete che vada...", scusate "siamo in serie D".
Il resto, lo sapete già. Prima la salvezza, poi un po' di tranquillità, poi un po' più in su, là dove anche un quartiere può regalarsi qualche sogno. Verona è terra di sogni, almeno nel calcio. Terra di favole da raccontare in giro per l'Italia, dove c'è gente che spende quattro-cinque volte quello che spende la Virtus e la serie C non riesce a prenderla. Terra di favole, già, come il Chievo, "...che per me è un punto di riferimento, non solo tecnico", diceva Fresco nei giorni scorsi. Una favola che viene da lontano, perchè oggi Fresco e la Virtus raccolgono semplicemente quello che hanno seminato. Bel calcio, perchè se giochi male, non vinci niente. Grande calcio, ma non solo. C'è prima di tutto passione, amore per la maglia. C'è sentimento, ci sono valori forti, quelli che fanno di un gruppo una squadra vera, più forte di tutto e di tutti.
"La Virtus non è come le altre squadre, è qualcosa di speciale" diceva tempo fa Matteo Lallo, il capitano. "Te la senti dentro, non è solo una squadra di calcio, è una scuola di vita. Una strada da seguire, un'idea che ti prende e non ti lascia più". La Virtus è tutto questo e anche molto di più. Un esempio per tutti. Uno di quelli che arrivano dal calcio dei "piccoli" e fanno benissimo al calcio dei grandi
R.T.
11.06.2013
Hellas e Chievo brindano «Alla salute dei rossoblù»
I COMPLIMENTI. Di Carlo: «È la dimostrazione che le motivazioni possono portare lontano»
I big del calcio scaligero fanno festa alla squadra di Borgo Venezia Pacione: «Hanno lavorato sodo e hanno meritato questo traguardo»
Complimenti sinceri. Verona e il calcio s'inchinano alla VirtusVecomp. Anche dalle vette della Serie A il capolavoro di Gigi Fresco ha fatto notizia, altro allungo verso la storia. I piccoli passi hanno prodotto il massimo, una ricetta che Verona ha imparato a conoscere anche a livelli più alti. Tre squadre professionistiche è un privilegio di nessuno in Italia, né delle grandi metropoli né tantomeno delle piccole realtà di provincia. Miracolo? No, solo un eccezionale successo sportivo figlio del sudore e del lavoro duro. Ricetta semplice sulla carta, complicata da mettere in pratica. La Virtus ha eseguito tutto alla lettera. Alla perfezione.
«Ci conosciamo da tempo, sappiamo come la Virtus lavora e quanto abbia meritato di arrivare a questo punto», evidenzia Marco Pacione, team manager del Chievo, società con cui la Virtus ha sempre avuto un legame molto forte con un accordo di collaborazione molto ampio che va dal settore giovanile fino alla formazione maggiore, composta da parecchi ragazzi provenienti dal vivaio gialloblù. «La promozione della Virtus è qualcosa di altamente positivo anche per la città, che ha così tante squadre ad alto livello ed ora anche l'opportunità di vedere da vicino un torneo interessante, ricco di giovani bravi grazie ad una vetrina importante sotto molti punti di vista. Siamo molto felici, non solo perché alla Virtus sono passati e ci sono ancora tanti giocatori del Chievo». «Siamo felici», continua, «anche perché Gigi Fresco è un amico, così come tanti loro dirigenti. Sono stati fantastici, si meritano i migliori complimenti e questo straordinario traguardo».
«Quello della Virtus è un messaggio importante per tutto il calcio», aggiunge Mimmo Di Carlo, ex allenatore del Chievo, da sempre profondo conoscitore del mondo Virtus, «è la dimostrazione di come organizzazione e motivazioni possono portarti davvero lontano». «Quando tutti pensano la stessa cosa e remano in una direzione unica», dice, «è più facile arrivare a certi traguardi. Dai momenti difficili, da condividere tutti insieme, crei poi la mentalità più giusta. E la Virtus è stata capace di ragionare così. Nel suo piccolo per la Virtus la C2 è come la Serie A di tanti. E se arriva nelle prime nove l'anno prossimo può scrivere un'altra grande pagina. Anche se adesso non è questo il punto». «Bello che il calcio produca ancora paradisi come la Virtus e storie tanto affascinanti», conclude. «E poi lasciatemi spendere due parole per Fresco. Se lo merita, è una persona carica di entusiasmo e tanta voglia di fare. L'ho sempre visto così».
«Vincere un campionato non è mai facile», sottolinea Ciccio Mascetti, leggenda del Verona e direttore sportivo dell'Hellas dello scudetto, «arrivare davanti a tutti è sempre complicato, che si tratti di Serie A o di Serie D. La Virtus è un esempio da applaudire, così come Gigi Fresco». «Fa il presidente, fa l'allenatore, manca solo si metta a giocare», scherza. «Battute a parte, complimenti davvero a questo gruppo. Perché l'obiettivo lo centri grazie al contributo di tutte le figure della società. Naturalmente Fresco in primis. Non è arrivata prima la Virtus, ma è stata bravissima ad andare fino in fondo battendo le migliori d'Italia. Bravi davvero».
Alessandro De Pietro
11.06.2013
I tifosi e il quartiere pronti ai festeggiamenti
LE REAZIONI. In attesa del ritorno della squadra dal viaggio a New York, Borgo Venezia si prepara a salutare l'evento. La gente: «Ora una festa che coinvolga il quartiere. Il team è un punto di riferimento, sarebbe un peccato se andasse altrove»
Verona. Borgo Venezia reclama la sua festa. Con la vittoria di domenica a Foligno, contro la Casertana, la Virtus Vecomp, terza realtà calcistica veronese, ha ottenuto una storica promozione in Lega Pro, che fa volare alto l'umore di tutto il quartiere. In realtà il passaggio di categoria non è ancora acquisito, bisognerà attendere l'ufficialità del ripescaggio, ma con la vittoria dei play off di serie D sembra che ormai il sogno dei ragazzi guidati da Luigi Fresco, per tutti «El Gigi», sia ormai a portata di mano. Un po' per scaramanzia, un po' perché la squadra è già in volo per New York, per il tradizionale viaggio premio virtussino, quest'anno quanto mai meritato, i festeggiamenti sono stati rimandati a fine mese, quando forse si potrà dire «Serie C» senza paura di essere smentiti. E il Borgo lo vuole davvero, perché i campi del Gavagnin Nocini, in questi anni, sono stati calcati, a vario titolo, da quasi tutti i residenti.
Con le sue due scuole calcio, le varie categorie, dai pulcini alla prima squadra, la pallavolo femminile e il fitness, sono circa un migliaio le persone che ogni anno ruotano nell'orbita virtussina. Praticamente chiunque sia nato in Borgo Venezia dal 1921, anno della fondazione della Virtus Verona, in poi, ha imparato a giocare a calcio con i colori rosso blu. Ma il salto di qualità è arrivato negli ultimi decenni, quando Gigi Fresco ha preso in mano le redini della squadra, per condurla sempre più in alto, di categoria in categoria, fino a questo successo che sembrava impossibile. «Ma se c'è qualcuno che può riuscirci, è proprio Gigi», assicurano i residenti, che lo conoscono bene, visto che è stato anche presidente della sesta circoscrizione per due mandati. «Ora vogliamo una grande festa che coinvolga tutto il quartiere». Gigi gongola, felice dell'affetto che Borgo Venezia regala ai suoi ragazzi, un gruppo unito e compatto, uno degli organici più giovani di tutta la serie D, che fa della vera amicizia il suo punto di forza. L'affiatamento tra i giocatori, sotto la guida di un mister che è quasi un padre putativo per molti di loro, è stata l'arma in più che ha consentito di battere squadre ben più ricche e blasonate. Nel lungo ritorno in pullman da Foligno i ragazzi non hanno smesso un attimo di cantare e saltellare, dedicando cori a ogni singolo giocatore e allo staff.
Ora ci sono questioni burocratiche e tecniche da affrontare prima di intraprendere l'avventura in Lega Pro, primo fra tutti il problema stadio. Si parla di andare a giocare in via Sogare, ma qualcuno nel Borgo storce il naso. «La Virtus è di Borgo Venezia, un punto di riferimento per il quartiere», dicono. «dispiacerebbe vederla andare a giocare altrove, ci piacerebbe se rimanesse al Gavagnin. Questa è casa loro». In ogni caso una presenza della Virtus in quella che era la serie C porterebbe il nome del quartiere su palcoscenici mai calcati prima. «Verona diventerebbe l'unica città italiana ad avere tre squadre tra i professionisti», ricorda Fresco. «Una soddisfazione non da poco, in un'annata da incorniciare per il calcio veronese, con la promozione dell'Hellas in A, dove ha raggiunto il Chievo. Ho già ricevuto oltre 500 messaggi di congratulazioni, da parte di altri allenatori, di ex giocatori, di amici. In tanti ci vogliono bene». Sensazione confermata anche dai Virtus fan, gruppo di supporter, che segue la squadra in ogni appuntamento, trasferte incluse e che domenica ha regalato una bella pagina di fair play, dedicando cori di apprezzamento anche alla tifoseria avversaria, che ha ricambiato.
«Sulla nostra pagina facebook abbiamo ricevuto tantissimi messaggi di congratulazioni da tutta Italia e anche dall'estero», raccontano. «Non vediamo l'ora di festeggiare insieme alla squadra». «Aspettiamo l'ufficialità», ricorda però il direttore generale della Virtus, Mirko Zatachetto. «Non abbiamo il diritto acquisito, solo la possibilità, molto concreta, di essere ripescati». La grande festa, per esplodere, dovrà pazientare ancora un po'.
Elisa Innocenti
10.06.2013
Hellas senza fretta. Obiettivo
Bradley, asta per Seferovic
LA MISSIONE. Continua il viaggio in Sud America di Sean Sogliano. Anche Bjarnason e Barreto per la mediana gialloblù In partenza Rivas, vicino il rinnovo di Moras e Cacia Riflettori puntati su Petkov, Pasquato e Lanzini
Verona. La sostanza in primis, l'idea di massima è quella. L'attaccante da doppia cifra? Arriverà più avanti, quando i prezzi di oggi saranno più normali. Meglio aspettare, se il Livorno chiede 12 milioni per Paulihno, tanti quanti ne ha pagati il Paris Saint Germain per avere Verratti. C'è qualcosa che non va se i parametri di giugno sono questi. Adesso vincono la pretattica e le pretese senza troppo senso. Sean Sogliano sta tirando le somme di dieci giorni in Sudamerica, di tante partite memorizzate, di giocatori visti e rivisti. Farà sbollire le richieste astronomiche di molti. Poi agirà. Tanti appunti di viaggio. E la volontà che l'ossatura del prossimo Verona passi da obiettivi forti e da gente fidata.
BRADLEY E NON SOLO. Testuale di Sogliano dieci giorni fa: «Bradley? Mi piace tanto, ma è dura prenderlo». Il diesse dell'Hellas si era già buttato avanti, prima ancora dell'annuncio della conferma di Mandorlini. Da mercoledì il suo pensiero correrà di nuovo verso l'americano, perfetto per il centrocampo di Mandorlini e giocatore versatile così come vuole Sean. Uno come Bradley può andare a destra, a sinistra, volendo anche in mezzo com'è stato al Chievo. Ha corsa, acume tattico, tempi di inserimento e conosce bene il calcio italiano. Qualche margine di trattativa c'è, presto Sogliano approfondirà il discorso finalmente a bocce ferme, dopo giorni in cui la Roma ha dovuto soprattutto pensare alla questione-allenatore. In mediana non sarebbe facilissimo neanche arrivare ad Edgar Barreto, chiamato a Palermo proprio Sogliano ma con altri due anni di contratto in tasca e l'intenzione della società di costruire la squadra attorno a lui. Più veloce la strada che conduce a Diego Perez, in scadenza col Bologna dove però nell'ultima stagione ha subito tanti infortuni e giocato meno del previsto.
ATTENTI A BJARNASON. A Sogliano non dispiace neanche Birkir Bjarnason, ragazzo di qualità che il Pescara ha da poco riscattato dallo Standard Liegi. Poco più di due milioni il costo del cartellino del venticinquenne islandese, a segno venerdì nella sconfitta con la Slovenia per le qualificazioni ai mondiali del Brasile. Il Verona si è messo in fila per Haris Seferovic, uno dei migliori attaccanti della serie B, di proprietà della Fiorentina e capace spesso quest'anno a Novara di fare la differenza. Il problema è la concorrenza, Seferovic fa gola a tante altre squadre di Serie A. Là davanti potrebbe salutare Rivas, in scadenza a giungo 2014 e poche volte all'Hellas in linea col suo potenziale. Anche Moras ha solo un altro anno di contratto, così come Cacia per il quale però il rinnovo è praticamente sicuro. Il Verona è sulle tracce di Zhviko Petkov, ventenne attaccante del Nafta Burgos, in prestito dal Chamorits Burgos. Punta dell'Under 21 bulgara, su Petkov c'è anche l'interesse dello Spezia. Piacciono i colpi e il talento offensivo di Christian Pasquato, cartellino diviso a metà fra Juve e Udinese ma l'ultima annata giocata a Bologna, dove Sogliano guarda con una certa insistenza anche per monitorare la posizione di Frederick Sorensen, difensore che la Juventus potrebbe però dirottare al Torino nell'operazione-Ogbonna. Il nome nuovo è Manuel Lanzini, trequartista argentino (ma passaporto italiano) del River Plate ritenuto fra i migliori prospetti al mondo. Senza dimenticare Eros Pisano, terzino destro già nel Varese con Sogliano. Presto se ne parlerà col Genoa. Tanta carne al fuoco, il Verona guarda al mercato con giudizio ma anche con decisione. Puntando anche in alto.
Alessandro De Pietro
09.06.2013
Castillo più Lopez Sogliano ci prova Pegolo, perché no?
LE TRATTATIVE. Il diesse gialloblù sulle tracce di due giovani talenti
L'ex lascerà sicuramente il Siena e potrebbe tornare a Verona. Frenata per Ebagua, che ora si allontana Il diesse rientra dal Sudamerica a metà settimana
Ci vogliono sei o sette milioni di dollari per prendere Nicolas Castillo, ventenne attaccante cileno dell'Universidad Catòlica considerato uno dei giovani talenti più pronti di tutto il calcio sudamericano ad attraversare l'oceano e confrontarsi con l'Europa. Il Verona l'ha notato, così come tanti altri club pure di primissima levatura. Anche se la prima delle italiane a visionare Castillo per la verità era stata l'Udinese, maestra nell'anticipare la concorrenza e cogliere al volo certe occasioni. A ruota sono poi arrivate Juventus, Roma, Genoa e Napoli. In Cile lo chiamano Zlatan, perché ricorda molto Ibrahimovic per quella capacità di occupare tutta la prima linea con forza fisica e tecnica pura. Il suo valore è lievitato a dismisura dopo i campionati sudamericani Under 20 d'Argentina, dove Castillo si è messo in grande luce segnando due gol, compreso quello che ha battuto i favoritissimi padroni di casa. L'altro alla Bolivia, in una competizione vinta dalla Colombia e che ha incoronato capocannoniere Nico Lopez, punta esterna uruguaiana della Roma su cui guarda caso Sogliano ha da tempo allungato le mani, parlandone con Walter Sabatini appena conclusa la stagione. Sean è proprio in Sudamerica, partito dal Brasile e passato dall'Argentina. Il diesse tornerà in Italia a metà della prossima settimana. L'ipotesi è suggestiva, un investimento in piena regola. Castillo più Lopez, due fra i migliori ventenni in circolazione. Funambolico Lopez, forte e tosto Castillo. Non male, una scommessa relativa con margini di miglioramento sicuri. «Assomiglia al primo Vieri, le movenze sono quelle. Castillo ha potenzialità sia fisiche che di corsa. Lavora come un mulo, come tutti i cileni. E sa segnare», la fotografia di Andrea Bagnoli, esperto del calcio delle Ande, agente Fifa che conosce il ragazzo come pochi e che dal Cile portò Carmona alla Reggina, poi passato all'Atalanta. Gli ostacoli sono la concorrenza folta e l'Universidad Catòlica, bottega pare molto cara. Per questo Castillo sta cercando di forzare la mano, ha già fatto capire che vuole subito l'Europa.
VECCHI AMICI. Gianluca Pegolo è un obiettivo reale del Verona, già cresciuto nell'Hellas e maturato nelle ultime stagioni. Specie l'ultima di Siena. Il suo futuro non è certamente in Toscana, vista la retrocessione e i problemi finanziari di una società circondata di punti interrogativi. Sogliano ha fatto un passo vero verso Gianluca, in scadenza nel 2014 e quindi neanche troppo caro. L'affare può andare in porto. Pegolo è stato l'ultima volta a Verona il lunedì dopo la conquista della Serie A, alla festa dei 110 anni dell'Hellas. L'idea di tornare al Bentegodi non può che affascinarlo. Ed il messaggio è arrivato anche ad Andrea Pastorello e Letterio Pino, i suoi agenti. L'Hellas lavora anche su altri fronti, prendere un altro portiere da affiancare a Rafael è un passaggio naturale. Sul taccuino di Sogliano parecchi nomi, compreso Neto della Fiorentina. Quello di Pegolo, però, è sottolineato ben in evidenza.
FRENATA-EBAGUA. Le mani del Verona non si sono ancora posate su Giulio Ebagua, bomber svincolato dal Varese da sempre particolarmente stimato da Sean Sogliano con cui si è creato negli anni un rapporto speciale. «Non si è mosso niente di concreto, noi per adesso ci sentiamo liberi di andare per la nostra strada e prendere in considerazione ogni offerta che arriverà», diceva ieri Graziano Battistini, ex portiere del Verona ora agente di Ebagua, cancellando di fatto le parole di Mauro Milanese, direttore sportivo del Varese che nei giorni scorsi aveva spedito «Ebagua sicuramente a Verona e poi probabilmente girato allo Spezia». Sull'attaccante si sono mossi anche i rumeni del Cluj, che in alternativa potrebbero prendere Malonga dal Vicenza. Si vedrà più avanti, il mercato ha appena battuto il calcio d'inizio.
Alessandro De Pietro
FONTE: LArena.it
Primavera: che vittoria con il Rudar al "Città di Rijeka"
Postata il 11/06/2013 alle ore 14:34
La squadra di Pavanel si sbarazza degli avversari con un perentorio 5 a 0. Prestazione super di Speziale e Honore, 3 gol e 4 assist in due. Con questa vittoria Hellas ai quarti
RIJEKA - La Primavera si sbarazza del NK Rudar e vede i quarti del "Città di Rijeka". Prestazione di alto livello per tutta la squadra ma su tutti sicuramente Speziale (nella foto) e Honore, autori di tre gol e quattro assist, nel 5 a 0 finale, gli altri marcatori sono Gatto e Fares. Gara mai in discussione, il 3-0 con cui si chiude la prima frazione disegna la superiorità dell'Hellas che nella ripresa abbassa la il ritmo, realizzando ugualmente altri due gol. La squadra di Pavanel con questa vittoria approda ai quarti di finale assieme ai padroni di casa del HNK Rijeka, con i quali si giocherà il primo posto del girone mercoledì 11 giugno (ore 16.30), diretta web su hellasverona.it.
HELLAS VERONA-NK RUDAR 5-0
Marcatore: 1' pt Honore, 18' pt Gatto, 27' pt e 8' st Speziale, 9' st Fares.
Primo Tempo
1' Partiti
1' GOL Speziale serve bene Honore in profondità e l'attaccante non sbaglia
5' Reazione del Rudar che conclude dal limite con Ruzic, la palla sfiora il palo alla destra di Borra
14' Tiro di Stepcic da lontano. Borra neutralizza facilmente
16' Calvetti direttamente da calcio d'angolo pesca Speziale che al volo manda a lato di poco
18' GOL Speziale serve Gatto che entra in area, evita il portiere in uscita, ed insacca a porta sguarnita
27' GOL Speziale questa volta fa tutto da solo, recupera palla nella metà campo del Rudar, si invola verso la porta e con un rasoterra preciso batte Starcic
32' Insiste l'Hellas, Gatto scarica per Honore che però conclude centralmente
40' Terminata la prima frazione
Secondo Tempo
1' Ripartiti
5' Speziale semina il panico in area avversaria, ma viene fermato all'ultimo
8' GOL Honore serve Speziale che supera agevolmente Starcic
9' GOL Angolo del solito Honore, Fares svetta e di testa realizza
29' Punizione di Honore, blocca l'estremo del Ruder
37' Il Ruder cerca il gol della bandiera con una bomba di Ruzic su punizione, Borra respinge
40' Terminata
HELLAS VERONA (4-2-3-1): Borra; Ballarini, Huston, Sundas, Ceccarelli (dal 9' st Rossi); Calvetti (dal 1' st Mazzocchi), Donsah; Speziale (dal 20' st Maiorana), Gatto (dal 1' st Fares), Honore; Romo (dal 1' st Salifu).
A disposizione: Grieco, De Vita, Alba, Menolli.
All.: Pavanel.
NK RUDAR (4-2-3-1): Starcic; Hadzic, Nacinovic, Cerljenko, Knapic (dal 2' st Zahtila); Skopac (dal 30' st Stevic), Sepic; Stepcic (dal 22' st Celic), Ruzic, Miskic (dal 15' st Stevic); Debeljuh (dal 9' st Kurtic).
A disposizione: Radocaj, Magas.
All.: Kos.
Arbitro: Rajko di Kringa.
NOTE.
Ufficio Stampa
Under 21: Italia prima con Bianchetti a riposo
Postata il 11/06/2013 alle ore 20:03
Bertolacci al 94' regala il pareggio alla squadra di Mangia, brava a reagire al vantaggio norvegese siglato al 90' su calcio di rigore. Semifinale in programma sabato 15
VERONA - Finisce 1-1 a Tel Aviv fra Italia, senza Bianchetti, e Norvegia, risultato che permette alla formazione di Mangia di passare il turno come prima classificata. Il difensore gialloblù è stato risparmiato insieme a Verratti in quanto diffidato. La partita si decide nel finale. Al 90' la Norvegia passa in vantaggio grazie ad un calcio di rigore realizzato da Strondberg ed il pareggio italiano arriva al 94', con una splendida acrobazia di Bertolacci. Per l'Under 21 è già tempo di pensare alla semifinale, in programma sabato 15 giugno alle ore 20.30, contro la seconda classificata del girone B.
GIRONE A - 3a giornata
Israele-Inghilterra 1-0
Norvegia-Italia 1-1
CLASSIFICA
Italia 7; Norvegia 5; Israele 4; Inghilterra 0.
IL PROGRAMMA
Semifinale
Sabato 15 giugno
Ore 20.30: Italia-seconda classificata gruppo B
Ufficio Stampa
Primavera: esordio vincente al "Città di Rijeka"
Postata il 10/06/2013 alle ore 16:30
La squadra di Pavanel sconfigge per 2-0 il Montenegro Under 20. Predominio netto dei gialloblù, che si avvicinano bene alla seconda sfida in programma martedì 11 giugno
RIJEKA - Esordio vincente dell'Hellas Verona al torneo "Città di Rijeka". La Primavera batte 2-0 la selezione montenegrina grazie alle reti di Speziale e De Vita. Ottima la prestazione della squadra di Pavanel (nella foto), brava nel primo tempo a tenere in mano il pallino del gioco e a difendere con ordine e diligenza tattica nella ripresa. I gialloblù si trovano momentaneamente in testa al girone C, in attesa della sfida tra HNK Rijeka e NK Rudar in programma alle 18.30. Quest'ultima sarà la prossima avversaria dell'Hellas Verona, nel match di martedì 11 giugno, ore18.30.
Sarà possibile seguire l'evento in diretta web su hellasverona.it.
HELLAS VERONA-MONTENEGRO UNDER 20 2-0
Marcatore: 14' pt Speziale, 39' st De Vita.
Primo Tempo
1' Partiti
14' GOL Hellas in vantaggio. Alba dalla sinistra crossa in mezzo per Speziale che batte Kordic
35' Ceccarelli ci prova dal limite: fuori di poco
38' Ceccarelli si libera bene sulla fascia sinistra e crossa in mezzo per Alba, che al volo manda la sfera sopra la traversa.
40' Si conclude la prima frazione. Hellas avanti 1-0.
Secondo Tempo
1' Si riprende
11' Ci prova Ballarini dalla distanza. Kordic sventa il pericolo
29' Splendida azione solitaria di De Vita che salta un avversario ma conclude a lato
35' Ammonito Honore per simulazione. Il contatto nell'area montenegrina però sembrava esserci
39' GOL Honore serve De Vita con un preciso cross e l'attaccante chiude la partita
42' Terminata la sfida di Rijeka
HELLAS VERONA (4-2-3-1): Borra; Ballarini, Huston, Sundas, Ceccarelli (dal 33' st Rossi); Calvetti (dal 25' st Salifu), Donsah; Speziale (dal 7' st Honore), Gatto (dal 17' st De Vita), Alba (dal 37' st Fares); Romo.
A disposizione: Grieco, Sall, Contri, Maiorana, Fares.
All.: Pavanel
MONTENEGRO U20 (4-4-2): Kordic; Prancic (dal 1' st Cmiljanic), Camnic, Sarkic, Vukcevic; Kazic, Toskic, Cadenovic (dal 7'st Milosevic), Jankovic; Karadzic, Pepic.
A disposizione: Licina, Tucevic, Banovic, Vusurovic, Ilincic.
All.: Miljenovic
Arbitro: Pajkunovic
NOTE. Ammonito: Honore
Ufficio Stampa
Primavera, al via il "Città di Rijeka"
Postata il 09/06/2013 alle ore 18:35
Domani l'esordio per i gialloblù contro l'Under 20 del Montenegro, girone C completato da NK Rudar e HNK Rijeka. Altre tre le italiane presenti: Spezia, Vicenza e Udinese
VERONA - Al via la 61esima edizione del "Torneo Città di Rijeka". L'importante manifestazione, organizzata dal HNK Rijeka, è dedicata alla categoria Primavera ed inizierà lunedì 10 giugno per concludersi con la finale di sabato 16 giugno, in programma alle 19.00. I gialloblù di Pavanel (nella foto) debutteranno lunedì 16 giugno alle 16.30 contro la nazionale Under 20 del Montenegro, squadra inserita nel girone C insieme a NK Rudar, HNK Rijeka ed Hellas Verona.
Dodici le squadre che prenderanno parte al torneo, tra cui le italiane Hellas Verona, Spezia, Vicenza ed Udinese. Avranno accesso ai Quarti di finale le prime due classificate di ogni girone.
Dalle ore 16.30 la diretta web su hellasverona.it.
Ufficio Stampa
Crociera HV # day 2: inaugurazione Hellas Store / VIDEO
Postata il 10/06/2013 alle ore 18:12
GRECIA - "Crociera gialloblù...destinazione Hellas". Seconda tappa del tour, a bordo della nave Splendour of the Seas di Royal Caribbean, in navigazione da un giorno verso la Turchia: segui su Hellas Verona Channel l'inaugurazione dell'Hellas Verona Store. Moltissimi i tifosi che hanno partecipato insieme ai calciatori gialloblù Cacia, Berardi e Cacciatore, oltre al team manager Sandro Mazzola e all'ex gialloblù Nico Penzo.
Ufficio Stampa
Under 21: Bianchetti in semifinale con l'Italia
Postata il 08/06/2013 alle ore 22:55
Gli azzurri battono i padroni di casa dell'Israele 4-0 con 2 gol per tempo. Il difensore gialloblù gioca una gara attenta e nella ripresa sostiene anche la fase offensiva
VERONA - L'Under 21, con Bianchetti titolare, supera Israele e si guadagna un posto in semifinale. La squadra di Mangia batte i padroni di casa con un perentorio 4 a 0. Gli azzurri vanno avanti grazie a Saponare e, dopo il rosso diretto a Golasa, allungano con la doppietta di Gabbiadini e la rete conclusiva di Florenzi. Il difensore gialloblù rimane in campo per tutta la sfida dando sicurezza al reparto, giocando una partita attenta e senza sbavature, spingendosi anche in avanti nella ripresa. La nota negativa di questa sfida è l'infortunio capitato a Insigne nella prima frazione. Con questa importantissima vittoria l’Italia si guadagna l'accesso alla semifinale con un turno di anticipo e nell'ultima sfida del girone A con la Norvegia si giocherà la prima posizione.
GIRONE A - 2a giornata
Israele-Italia 0-4
Inghilterra-Norvegia 0-1
CLASSIFICA
Italia 6; Norvegia 4; Israele 1; Inghilterra 0.
IL PROGRAMMA
Martedì 11 giugno
Ore 18: Israele-Inghilterra
Ore 18: Norvegia-Italia
Ufficio Stampa
Crociera HV # Cacciatore: "Che grande gruppo" / VIDEO
Postata il 09/06/2013 alle ore 12:21
SPALATO - "Crociera gialloblù...destinazione Hellas". Prima tappa del tour, a bordo della nave Splendour of the Seas di Royal Caribbean, a Spalato: segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Fabrizio Cacciatore. Ecco le principali dichiarazioni del difensore gialloblù: "E' bello ritrovarsi con i compagni anche in vacanza, qui con me ci sono Cacia e Berardi che sono due amici. Il nostro gruppo è forte e l'ha dimostrato quest'anno, in campo e fuori. Io a Verona? Vorrei restare per giocarmi la Serie A".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - =
CALCIO ARGENTINA: Scontri e un morto tra LANUS ed ESTUDIANTES!
SERIE A: E' GARCIA il nuovo allenatore della ROMA con un biennale da 1,5 milioni a stagione
CALCIO LIBANO: Partite truccate in caso di favori sessuali, tre arbitri condannati
CALCIO TUNISIA: Calciatore regala una banana ad un bimbo di colore 'E' razzismo!'
PREMIER LEAGUE: Il CHELSEA (ri)presenta MOURINHO
FORMULA 1: Anche a Montreal VETTEL e la sua RED BULL sono imprendibili ma la FERRARI, nonostante le brutte qualifiche (che sono anche stavolta costate moltissimo) è lì e con ALONSO arriva sulla piazza d'onore, terzo HAMILTON autore di un gran duello con lo spagnolo della rossa di Maranello...
LEGA PRO: Storica impresa della VIRTUS VECOMP di Borgo Venezia che, sotto di due gol nello spareggio di Foligno contro la CASERTANA, recupera e vince conquistando la Seconda Divisione! I rossoblù diventano la terza squadra professionistica del veronese...
ARGENTINA, CALCIO E VIOLENZA, SCONTRI TRA ULTRÀ: UN MORTO IN LANUS-ESTUDIANTES
Martedì 11 Giugno 2013
BUENOS AIRES - Almeno una persona è morta a La Plata durante uno scontro tra ultras poco prima della partita tra il Lanus e l'Estudiantes, in un incontro della 17/a giornata del campionato di Clausura. L'uomo è morto non lontano dallo stadio dell'Estudiantes, precisando che negli stessi incidenti è rimasto gravemente ferito anche un altro tifoso. Secondo alcune fonti, all'origine degli incidenti ci sarebbe stato uno scontro tra tifosi del Lanus. La notizia e' giunta allo stadio alla fine del primo tempo provocando nuovi sommovimenti sugli spalti, come si vede nelle immagini: le autorità hanno fatto sospendere la partita.
GARCIA NUOVO ALLENATORE DELLA ROMA. "BIENNALE DA 1,5 MILIONI A STAGIONE"
Martedì 11 Giugno 2013
ROMA - Rudi Garcia e' il nuovo allenatore della Roma. La telenovela legata al nome del terzo allenatore dell'era americana ha avuto il suo lieto fine a New York, negli studi della Raptor proprio in pieno centro a Manhattan. Il tecnico francese, accompagnato da Frederic Massara, ha preso un aereo da Parigi e raggiunto Sabatini e Pallotta quando negli Usa erano le 17 del pomeriggio. Il presidente ha voluto conoscere Garcia di persona e si è convinto a firmare il contratto che legherà l'ex-tecnico del Lille alla Roma per due stagioni a 1,5 milioni di euro. La stretta di mano è arrivata nella notte mentre l'annuncio verrà dato martedì. Smentite dunque le voci spagnole che volevano Garcia al Malaga.Giovedì presentazione a Trigoria
FAVORI SESSUALI PER TRUCCARE LE PARTITE: CONDANNATI TRE ARBITRI IN LIBANO
Lunedì 10 Giugno 2013
SINGAPORE - Scandalo hot nel calcio orientale.
Un tribunale di Singapore ha condannato tre arbitri libanesi per aver truccato un incontro della Confederations Cup asiatica, l'equivalente dell'Europa League, in cambio di favori sessuali offerti attraverso un'organizzazione internazionale di gioco d'azzardo illegale. Ali Eid (33 anni) e Abdallah Taleb (37), i giudici di linea, condannati a tre mesi, potrebbero essere rilasciati oggi o domani, grazie alla buona condotta durante i mesi già trascorsi in carcere. La condanna finale per il 'capobandà, Ali Sabbagh (34 anni), sarà emessa domani dal giudice Wee Low Ping, secondo il quotidiano «The Straits Times». Secondo la sentenza, Ali Sabbagh ha contattato l'organizzazione malavitosa e convinto i suoi due colleghi ad accettare favori sessuali per 'pilotarè il match dello scorso 3 aprile tra Tampines Rovers di Singapore e gli indiani dell'East Bengala. Prima della partita, la polizia di Singapore ha arrestato i tre arbitri, fino ad oggi detenuti nella prigione di Changi, visto che non gli è stata concessa la libertà su cauzione. L'incaricato di fornire le prostitute ai tre arbitri, Eric Ding Se Yang, è invece accusato di tre capi di imputazione per corruzione ed è attualmente libero dopo aver pagato una cauzione di 120.000 dollari, circa 90.000 euro.
REGALA UNA BANANA A UN BIMBO DI COLORE: CALCIATORE TUNISINO ACCUSATO DI RAZZISMO
Lunedì 10 Giugno 2013
TUNISI - Un gesto apparentemente innocente, quello di regalare una banana ad uno dei bambini che assediavano l'albergo della nazionale tunisina, a Freetown per un incontro di qualificazione ai mondiali di calcio, ha scatenato in Sierra Leone una violenza polemica contro un calciatore della nazionale nordafricana, accusato di razzismo.
Nel video si vedono i calciatori tunisini affacciarsi da una terrazza, sotto la quale una decina di bambini chiedevano loro di dargli qualcosa. C'è stato chi ha dato degli yogurt, chi ha dato pacchetti di biscotti o bottigliette d'acqua. Youssef Msakni, invece, ha dato una banana ad un bambino, che l'ha subito mangiata. Un gesto di apparente cortesia, che invece è stato interpretato come razzistico da parte dei social network, sui quali sta fioccando le accuse contro il calciatore tunisino per quella che appare come una vera e propria campagna. A difendere il calciatore è stato il vice allenatore della selezione nazionale tunisina, Adel Sellimi, che ha definito quanto accaduto come un atto spontaneo.
CHELSEA, PRESENTATO MOURINHO: "SONO FELICE. HO FATTO LA SCELTA MIGLIORE" -FOTO
Lunedì 10 Giugno 2013
LONDRA - Non più 'Special One'. Da oggi Mourinho, tornato al Chelsea, è per sua stessa ammissione l'Happy One.
Il tecnico dello storico triplete dell'Inter, infatti, nella conferenza stampa di presentazione ha dichiarato: «Oggi sono il più felice al mondo, ho fatto la scelta migliore».
Mourinho ha poi parlato del Chelsea: «Sono più calmo rispetto al 2004 quando iniziai la mia prima avventura al Chelsea. Sono la stessa persona, ma ho imparato dalle esperienze della vita. Penso di essere tornato nel momento migliore della mia carriera. E non vedo l'ora di cominciare».
«Non ho danneggiato l'immagine del calcio spagnolo. Quello che ho fatto è stato interrompere il dominio del Barcellona, un dominio che sembrava non dovesse finire mai. Ho vinto lo scorso campionato con 100 punti». Josè Mourinho ha risposto ad Andres Iniesta durante la conferenza stampa di presentazione con il Chelsea. Il centrocampista del Barca veva affermato ieri, in un'intervista al 'Pais', che il portoghese aveva fatto «in genere più male che bene» al calcio spagnolo. Mourinho ha sottolineato di sentirsi «orgoglioso» dei suoi tre anni alla guida del Real Madrid nei quali ha vinto un campionato spagnolo, una Coppa del Re e la Supercoppa di Spagna.
FONTE: Leggo.it
10.06.2013
Vettel dominatore Alonso secondo con tanta rabbia
FORMULA UNO. Il tedesco della Red Bull imbattibile ma la Ferrari c'è
Lo spagnolo paga caro le brutte qualifiche di sabato Splendido il duello tra la sua Rossa e Hamilton che ha chiuso al terzo posto. Massa ottavo di rincorsa
Maledette qualificazioni. Restano il punto debole della Ferrari che anche in Canada paga le brutte prestazioni nella giornata che ha deciso la pole. Troppo lontano il sesto posto sulla graglia di partenza per tener testa ad un Sebastian Vettel che pure qualche errore di guida non forzato lo ha fatto. Ma gli avversari diretti erano troppo lontani per approfittarne. Troppo lontano il sesto posto sulla griglia per un Alonso capace di superare tutti gli avversari diretti eccetto il tedesco sulla Red Bull. Ed il rimpianto di fine gara sta tutto nel dubbio: cosa sarebbe successo se lo spagnolo fosse partito a ridosso di Vettel? Con i se e con i ma non si fa la storia né un gran premio di Formula uno. Dal sesto posto in griglia al secondo sul podio dopo un'incredibile rimonta e un sorpasso magistrale su Lewis Hamilton. E in classifica ora si è issato al secondo posto. Dopo sette gare Fernando Alonso è sempre più l'anti-Vettel nella corsa al Mondiale. Dopo Montecarlo torna il sorriso in casa Ferrari grazie al secondo posto dello spagnolo sul circuito Gilles Villeneuve di Montreal. Una gara perfetta quella di Alonso, che in gara dimostra che la sua Ferrari vale molto di più che in qualifica.
Straordinaria comunque la prova di forza di Sebastian Vettel e della sua Red Bull. Per entrambi è la prima vittoria in assoluto in Canada: a questo punto nel palmares del tre volte campione del mondo, che dimostra di essere di un altro pianeta rispetto a tutti gli altri. Partito in pole position il tedesco ha fatto molto presto il vuoto dietro di sè, inanellando giri record su giri record, anche se in assoluto il più veloce è stato il compagno di squadra Mark Webber. Nemmeno alcuni errori hanno arrestato la sua marcia: già al sesto giro il tedesco è andato a toccare il muretto con le gomme destre, clamoroso poi al 52/o lo svarione che alla prima curva lo ha portato sull'erba e poi sulla via di fuga. Ma a quel punto della corsa il suo vantaggio era tale che non ha avuto problemi a rimettere in pista la sua Red Bull e portandola dritta sotto la bandiera a scacchi. Per Vettel è la vittoria n. 29 della sua carriera, la terza quest'anno dopo Malaysia e Bahrain, che gli consente di consolidare la sua leadership nella classifica piloti con 132 punti, contro i 96 di Alonso, che supera Raikkonen (per il finlandese solo un nono posto ma ancora a punti). Perfetta la strategia Ferrari. Alonso è stato autore di una prova eccezionale per come si erano messe le cose in prova. E Felipe Massa per una volta è riuscito a portare la sua monoposto intera fino al traguardo piazzandosi ottavo. Entusiasmante il duello negli ultimi dieci giri tra Hamilton e Alonso. Il sorpasso, dopo due tentativi andati a vuoto, è avvenuto al 63/o giro, mentre nel finale anche Massa è riuscito a sorpassare Raikkonen strappando con le unghie un ottimo ottavo posto.
Tra i primo dieci piloti eccezionale la prova del britannico Di Resta, settimo dalla nona fila in griglia. Si è capito subito che sarebbero state due corse in una: con Vettel, scattato in pole position, che ha fatto gara a sè. Quasi tutti sono partiti con le gomme supersoft, prima dei pit stop. Il campione della Red Bull si è messo dietro Hamilton, Rosberg e Webber. Bottas, partito con il terzo tempo, ha perso due posizioni alla partenza e poi è stato sorpassato anche dalla Ferrari di Alonso. Al sesto giro un pericoloso testacoda di Sutil, che però miracolosamente ha ripreso senza danni la traiettoria. Poco dopo però la sua Force India ha urtato la Williams di Maldonado: pochi giri dopo il tedesco è stato costretto a uno stop ai box con un alettone danneggiato. Alonso dopo dieci giri di attesa ha iniziato a spingere rosicchiando secondi e avvicinandosi all'australiano. Sorpassato Webber (rimasto danneggiato anche da un contatto con Van der Garde al 31esimo giro lo spagnolo è partito poi all'assalto di Hamilton. Il britannico, velocissimo in rettilineo, ha resistito fino al 63/o giro, provando anche la reazione. Ma Alonso ha tenuto bene. E adesso, con il Circus che torna in Europa (prossima gara a Silverstone), la Ferrari può tornare a sognare.
FONTE: LArena.it
CASERTANA BEFFATA NEGLI ULTIMI MINUTI, LA VIRTUS VERONA VINCE LA FINALE
Provincia di Caserta, 10 giugno 2013 9:40 di Manuel Zeno
Al “Blasone” di Foligno è il grande giorno della finale play-off tra Casertana e Virtus Vecomp Verona: lo stadio è quasi completamente rossoblu, sono infatti più di mille i tifosi arrivati da tutta Italia per sostenere i falchetti.
Nella Casertana l’unica variazione rispetto alla gara con la Turris è l’inserimento di Pezzullo al posto di Cirillo.
Brivido iniziale per i falchetti: Longobardi si fa sfuggire il pallone dalle mani e Santuari da due passi manda alto. Le squadre poi si studiano e le emozioni latitano fino al 20’, quando Odogwu serve Mensah che calcia in porta, ma Longobardi è bravo a respingere in angolo.
Pochi minuti dopo Alvino si procura una punizione da circa 20 metri e disegna una parabola perfetta che si infila all’incrocio: 1-0 e tifosi casertani in visibilio.
Alla mezz’ora Longobardi si fa male uscendo su Nalini in area di rigore: il numero uno rossoblu è costretto a lasciare il campo, al suo posto il giovane Antimo Leone, che si fa trovare prontissimo un minuto dopo sul colpo di testa dell’incontenibile Mensah.
La gara è combattuta anche nella ripresa: la Casertana potrebbe mettere al sicuro il risultato in apertura ma il colpo di testa di Palumbo finisce a lato di un soffio.
Sostituzioni da una parte e dall’altra (tra i rossoblu fuori Varsi per Bacio Terracino) ma l’episodio che cambia radicalmente la partita accade al 60’: Ruscio, già ammonito, entra, seppur in maniera veemente, sul pallone, che era in possesso di Santuari. L’arbitro Giua di Pisa non ha dubbi ed espelle il guerriero del centrocampo rossoblu.
Entra Toscano per Ancione per dare sostanza al centrocampo, ma la Casertana è condannata a soffrire nell’ultima parte di gara.
I veneti raggiungono il pareggio al minuto 85 con il solito Mensah, che in occasione di un calcio d’angolo si libera della marcatura e calcia al volo da due passi beffando Leone.
E’ 1-1 ma l’inerzia della partita è tutta a favore della Virtus Verona, che infatti a due minuti dal 90’ trova il vantaggio grazie alla strepitosa punizione di Nalini. Tifosi in preda alla disperazione per un traguardo che sarebbe stato meritato. C’è tempo anche per l’1-3, frutto di un calcio di rigore assegnato per l’intervento maldestro di Leone su Odogwu. Doppietta per Nalini.
Delusione in casa rossoblu non tanto per le possibilità di approdare in Lega Pro, che restano praticamente quasi invariate, ma perché Maiuri, i suoi ragazzi e i tifosi avrebbero meritato, per il coraggio e la perseveranza dimostrati in tutta la stagione, almeno questa gioia.
Pazienza, ora non resta che sperare di rivedere nella prossima stagione, dopo 16 anni, di nuovo la Casertana nel calcio professionistico.
FONTE: QuiCaserta.it