HELLAS NEWS
INFERMERIA: SGRIGNA fuori qualche settimana per recuperare una lesione di primo grado all'adduttore sinistro, da valutare i tempi di recupero per CARROZZA, CRESPO ed ALBERTAZZI.
MORAS lavora in maniera differenziata, stà recuperando AGOSTINI...
LANER 'Mastino del Bentegodi' contro il PADOVA...
ALBERTAZZI salta lo stage con PISCEDDA e l'ITALIA di Serie B, l'infortunio (ricaduta?) rimediato a pochi minuti dalla partita col GROSSETO lo costringe a dare forfait...
GIUSTIZIA SPORTIVA: La società calcistica livornese è stata deferita a causa dei cori sulle foibe indirizzati alla tifoseria gialloblù nella gara dello scorso 20 Ottobre...
DOPO QUATTRO PAREGGI ARRIVA UNA VITTORIA PER LA PRIMAVERA DI PAVANEL al primo successo sulla panchina dei Junior gialloblù! VARRICCHIO e SPEZIALE nel secondo tempo abbattono il CITTADELLA...
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DICONO
Leo COLUCCI sei stagioni in gialloblù (di cui cinque da capitano) vede un gran VERONA «A Verona ho trascorso sei anni fantastici e li ho lasciato il cuore. Quest'anno lo sto seguendo come faccio già da molti anni. Conosco molto bene l'ambiente veronese, li ho molti amici, seguo le gare di campionato in tv ed alcune lo ha viste direttamente dagli spalti del Bentegodi. Secondo me questo è l'anno buono, ed elenco anche i motivi: oltre ad una buona squadra c'è un ottimo allenatore che tra l'altro io ho avuto a Bologna. Mandorlini fa giocare bene le sue squadre e sapendo come gioca il Verona, credo possa arrivare in serie A dalla porta principale senza disputare i playoff. La squadra riesce ad ottenere risultati attraverso il buon gioco, la partita persa nel derby col Vicenza se la si gioca altre trenta volte la porta a casa sempre il Verona
Analogie tra questo Verona e quello della promozione con Prandelli? Si, la prima è che ottiene i risultati attraverso un buon calcio. La seconda è la continuità. Gli incidenti di percorsi ci stanno, ma il Verona è una squadra solida con un grande gruppo. Noi eravamo un grande gruppo e rivedo lo stesso feeling anche fra questi giocatori. Indipendentemente da chi scende in campo questa squadra ha sempre un'anima.» TuttoB.com
Mister MONDONICO vede il SASSUOLO in A ed i playoff praticamente certi... «Venerdì nello scontro diretto tra Verona e Livorno sapremo qualcosa di più, sono andate forti in momenti diversi. Entrambe però non hanno avuto continuità... La distanza è importante dalla quarta in classifica, ma difficilmente arriveranno al termine del campionato con dieci punti di vantaggio, infatti le prime due non sono in condizioni ottimali e spesso lasciano punti per strada. L'Empoli si è rialzato e sta facendo molto bene. Se il Varese fosse stato da solo, sarebbe stato difficile evitare la fuga delle prime tre. Insieme ci riusciranno e i Playoff si disputeranno» TuttoB.com
Capitan CECCARELLI «In testa la squadra ha come obiettivo il match di venerdì, le altre attività sono belle ma noi dobbiamo pensare a venerdì. Vogliamo arrivare dove tutti sappiamo. Credo che dobbiamo preparare la partita come abbiamo fatto contro il Grosseto, non era semplice vincere là nonostante siano ultimi in classifica. Magari siamo stati meno belli, ma abbiamo fatto risultato. Conta quello e venerdì proviamo ad abbinare una bella prestazione al risultato. Noi ci teniamo a superarli, è una partita importante, decisiva come tutte quelle che rimangono fino alla fine. E proveremo a farlo nostro» HellasVerona.it
Il giornalista sportivo Nicola Binda 'L'Empoli salverà i playoff' «Verona e Livorno stanno allungando, ma dietro l'Empoli sta facendo grandissime cose. Credo che i toscani possano evitare che quest'anno vengano meno gli spareggi Playoff» TuttoB.com
Parla il direttore sportivo nonchè osservatore di JUVE, TORINO e CESENA Malu MPASINKATU 'Verona pronto al sorpasso!' «Il grande infortunio di Siligardi è stato un duro colpo per i labronici. Nicola quest'anno ha lavorato in maniera straordinaria, ma la perdita di un elemento come Siligardi potrebbe costare qualche punto. Il Verona è pronto ad operare il sorpasso e venerdì con lo scontro diretto al Bentegodi ha una ghiotta occasione» TuttoB.com
Progetto Scuola Hellas Verona con Alessandro BERARDI | Luca Ceccarelli |
IN BREVE A PIÉ PAGINA
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RASSEGNA STAMPA
PRIMO PIANO
Leonardo Colucci: "A Verona ho lasciato il cuore. Su Rafael e Ferrari..."
12.03.2013 11:00 di Giorgio Bastoni
“Quando si parla di Hellas Verona mi si apre il cuore”. Questa il primo ricordo dall'ex centrocampista, ora allenatore degli allievi nazionali del Bologna, Leonardo Colucci raccontato in esclusiva ai microfoni di TuttoHellasVerona.it. Sei campionati con la maglia gialloblù, cinque dei quali portando con grande orgoglio la fascia di capitano e centrando una grande promozione in serie A, un'esperienza della quale parlano anche i numeri: 147 presenze e 10 reti.
Nonostante l'impegno sui campi del settore giovanile bolognese ad infondere la tua grande grinta e l'inossidabile passione per questo sport, riesci a seguire le vicende dei gialloblù?
“E' una domanda scontata. A Verona ho trascorso sei anni fantastici e li ho lasciato il cuore. Quest'anno lo sto seguendo come faccio già da molti anni. Conosco molto bene l'ambiente veronese, li ho molti amici, seguo le gare di campionato in tv ed alcune lo ha viste direttamente dagli spalti del Bentegodi”
Come valuti sin qui il cammino del collettivo guidato da Mandorlini?
“Secondo me questo è l'anno buono, ed elenco anche i motivi: oltre ad una buona squadra c'è un ottimo allenatore che tra l'altro io ho avuto a Bologna. Mandorlini fa giocare bene le sue squadre e sapendo come gioca il Verona, credo possa arrivare in serie A dalla porta principale senza disputare i playoff. La squadra riesce ad ottenere risultati attraverso il buon gioco, la partita persa nel derby col Vicenza se la si gioca altre trenta volte la porta a casa sempre il Verona”.
Trovi qualche analogia tra questo Verona e quello della promozione firmata Cesare Prandelli?
"Si, la prima è che ottiene i risultati attraverso un buon calcio. La seconda è la continuità. Gli incidenti di percorsi ci stanno, ma il Verona è una squadra solida con un grande gruppo. Noi eravamo un grande gruppo e rivedo lo stesso feeling anche fra questi giocatori. Indipendentemente da chi scende in campo questa squadra ha sempre un'anima”.
Questo Verona sta beneficiando anche delle superlative prestazioni di Rafael...
“Rafael non lo scopro certo io. E' un portiere interessante e merita assolutamente di giocare in categoria superiore. Sta disputando un grande campionato”.
Potrà essere determinante anche il rientro a pieno ritmo di Nicola Ferrari?
“Non conosco Nicola, ma fa estremamente piacere sia tornato a dare un grande contributo all'Hellas. Ferrari rispecchia il carattere e il temperamento della curva e di tutti i tifosi veronesi. Sono sicuro che da qui alla fine potrà essere determinante come lo è stato nell'ultima giornata”.
Spesso torni in terra veronese, prenderai parte ai festeggiamenti dei 110 anni della nascita del Verona?
“Sono stato invitato e ci terrei molto a presenziare. Sono spesso a Verona e farò di tutto per essere presente. E' una grande ricorrenza che la società merita di coronare con la promozione nella massima serie. La piazza se lo merita, a Verona si respira l'amore per la squadra in ogni angolo della città e 15.000 spettatori di media in B ne sono la conferma.”
Progetti per il futuro di Leonardo Colucci?
“Al momento sto allenando gli allievi nazionali del Bologna, mi trovo molto bene ed ogni giorno cerco di trasmettere i miei insegnamenti ai giovani calciatori con grande passione. In futuro mi piacerebbe riuscire ad allenare una prima squadra, mi basterebbe raggiungere questo obiettivo”.
PRIMO PIANO
ESCLUSIVA TB - Mondonico: "Sassuolo in A l'anno che ha speso meno. Venerdì decisivo per Hellas-Livorno. I Playoff ci saranno. Spezia eri da promozione. Grazie alla crisi, largo ai giovani"
11.03.2013 18:21 di Nicolò Schira Twitter: @@BomberNiko articolo letto 678 volte
Per fare il punto sul campionato cadetto, ci siamo affidati ad un decano della panchina come Emiliano Mondonico.
Mister, il Sassuolo finirà in Serie A?
"Il Sassuolo paradossalmente nell'anno in cui ha deciso di investire meno, ha ottenuto i migliori risultati. Complimenti a Bonato e Di Francesco per il campionato eccellente. Finiranno la stagione al primo posto".
Per il secondo posto è volata Livorno-Verona: chi vede favorito?
"Venerdì nello scontro diretto sapremo qualcosa di più, sono andate forti in momenti diversi. Entrambe però non hanno avuto continuità...".
Dunque i Playoff non sono a rischio?
"La distanza è importante dalla quarta in classifica, ma difficilmente arriveranno al termine del campionato con dieci punti di vantaggio, Infatti Verona e Livorno non sono in condizioni ottimali e spesso lasciano punti per strada".
Per i Playoff Empoli e Varese hanno prenotato un posto?
"L'Empoli si è rialzato e sta facendo molto bene. Se il Varese fosse stato da solo, sarebbe stato difficile evitare la fuga delle prime tre. Insieme ci riusciranno e i Playoff si disputeranno".
Per il sesto posto invece è bagarre...
"Credo che Brescia e Padova paghino le difficoltà vissute ad inizio stagione. Il sesto posto è ancora alla portata. InfattiJuve Stabia, Modena e Crotone in fasi diverse si sono candidate al sesto posto facendo molto bene, ma poi non hanno mantenuto le aspettative".
Lo Spezia si è allontanato irrimediabilmente?
"Lo Spezia aveva fatto una squadra per puntare ai piani alti, ma in cadetteria subentrano sempre incovenienti che fanno parte del calcio. Non sono stati in grado di gestire le difficoltà e ora sono lontani dagli obiettivi iniziali. A inizio anno credevo lottassero per il primo posto".
Dietro Grosseto e Pro Vercelli sono spacciate?
"A gennaio hanno preso giocatori importanti per la categoria come Piovaccari, Ragatzu, Borghese, Genevier e Mandorlini. Entrambe però sono messe un po' male in classifica, soprattutto i toscani. Anche se alla volte danno segni di vita importanti, la rincorsa è dura e proibitiva. Assomiglia alla situazione di Pescara e Palermo in A, non dipende solo da loro. Non basta vincere, bisogna che le altre perdano".
Da Zaza a Bruno Fernandes, passando per Berardi e Saponara: la Serie B sta lanciando tantissimi talenti....
"Ce ne sono diversi, sono ragazzi che hanno l'occasione di fare il salto in Serie A. Tutte le squadre hanno almeno un elemento di grande prospettiva. Infatti la crisi economica ha fatto sì che si valorizzassero i giovani del proprio vivaio. Mi viene da dire: benvenga la crisi, se ha avuto questi effetti sul nostro calcio...".
Parlane su Twitter con Nicolò Schira: @BomberNiko
PRIMO PIANO
Livorno, deferimento per cori razzisti
11.03.2013 18:00 di Giorgio Bastoni
Il Livorno è stato deferito alla Commissione Disciplinare per i cori razzisti intonati in occasione della gara contro il Verona del 20 ottobre scorso.
LE INTERVISTE
Binda: "L'Empoli salverà i Playoff"
10.03.2013 23:00 di Carlotta Delperdono
"Verona e Livorno stanno allungando, ma dietro l'Empoli sta facendo grandissime cose. Credo che i toscani possano evitare che quest'anno vengano meno gli spareggi Playoff". Così Nicola Binda durante la tramissione Speciale Serie B su Sportitalia in merito al possibile distacco di dieci punti fra la terza e la quarta in classifica.
LE INTERVISTE
Ettore Miraglia: "Empoli da record da Novembre..."
10.03.2013 12:00 di Carlotta Delperdono
Interessante statistica snocciolata e rivelata dal conduttore di Speciale Serie B su Sportitalia, Ettore Miraglia: "Nelle ultime ventuno gare l'Empoli è la squadra che ha fatto meglio in assoluto. I toscani viaggiano a ritmi da Serie A, avendo totalizzato in questo lasso di tempo quarantacinque punti. Il Sassuolo capolista è fermo a quarantadue; mentre il Livorno ne ha fatti trentanove. Hanno fatto peggio Verona e Varese con rispettivamente trentotto e trentatre punti".
PRIMO PIANO
ESCLUSIVA TB - Malu Mpasinkatu: "Vi svelo i talenti che arriveranno in A. Hellas pronto al sorpasso. Sassuolo in A. Empoli e Varese da Playoff. Spezia rischi i Playout"
10.03.2013 10:00 di Nicolò Schira Twitter: @@BomberNiko
Siamo entrati nell'ultimo trimestre del campionato di Serie B. Tempo di primi bilanci e per tracciare una panoramica accurata abbiamo interpellato in esclusiva il noto direttore sportivo, nonchè ex osservatore di Juventus, Torino e Cesena Malu Mpasinkatu.
Direttore, partiamo dall'attualità: sarà relatore di un importante evento di scouting in Sicilia e farà da relatore al corso per diventare Agenti Fifa. Come si sente nelle vesti di professore?
"Non esageriamo. Io non ho la presunzione di insegnare nulla, ma cerco semplicemente di mettermi a disposizione di chi come me qualche anno fa si appropinqua al mondo del calcio, raccontando le mie esperienze e cercando di trasmettere quello che ho appreso. La Techsport sta organizzando per le prossime settimane un importante convegno sullo Scouting in Sicilia, dove parteciparanno club e dirigenti di grande livello come accaduto in autunno a Torino con i club piemontesi. Inoltre da domani inizierà il corso per diventare Agenti Fifa a cura di Nicola Giuliani. Un corso propedeutico fondamentale per le nuove leve che aspirano a diventare procuratori, in cui ci saranno relatori di eccezione. Voglio ringraziare pubblicamente Nicola per aver scelto il sottoscritto".
Veniamo al calcio giocato: dopo la vittoria di Varese il Sassuolo ha un piede in A?
"Direi di sì. La squadra emiliana sta facendo un capolavoro. Merito della programmazione della dirigenza e del diesse Bonato che da anni stanno lavorando benissimo. Quest'anno stanno raccogliendo i frutti, coniugando il bel gioco di mister Di Francesco alla valorizzazione dei giovani talenti come Berardi e Boakye. Il ritorno all'ovile di ragazzi che si erano messi in luce in giro per l'Italia come Pavoletti e Massoni ha completato ulteriormente la rosa con giocatori decisivi".
Per il secondo posto è volata Livorno-Verona: come la vede?
"Il grande infortunio di Siligardi è stato un duro colpo per i labronici. Nicola quest'anno ha lavorato in maniera straordinaria, ma la perdita di un elemento come Siligardi potrebbe costare qualche punto. Il Verona è pronto ad operare il sorpasso e venerdì con lo scontro diretto al Bentegodi ha una ghiotta occasione".
Per i Playoff su chi punta?
"Empoli e Varese per brillantezza di gioco e organizzazione societaria meritano di giocarsi gli spareggi. Hanno la possibilità che il gap di dieci punti fra la terza e la quarta classificata si materializzi. Hanno grandi attaccanti: da una parte Maccarone e Tavano, dall'altra Neto ed Ebagua. In questa categoria in pochi possono vantare giocatori del genere".
Per la sesta piazza su chi punta?
"Ci sono diverse squadre in lizza. Dal Padova al Novara, passando per Juve Stabia e Brescia. Tutte però mancano di continuità. Quella che ultimamente sta facendo meglio è la formazione di Aglietti che sta vivendo un grandissimo girone di ritorno".
Fra le delusioni chi colloca?
"Sicuramente lo Spezia. Ha un organico da primissimi posti e si trova addirittura con soli due punti di vantaggio sui Playout. Tre allenatori e tanti cambiamenti che non hanno sortito effetti. Immagino che in estate ci sarà un nuovo ribaltone. Peccato perchè le ambizioni del patron Volpi erano altre ad inizio campionato e ha fatto investimenti importanti. Adesso la classifica rischia di farsi delicata e serve una reazione importante nelle prossime gare, onde evitare di essere risucchiati nella bagarre salvezza. Per squadre di spessore e costruite con intenti differenti è sempre delicato tirarsi fuori dalle zone calde".
La lotta salvezza è incadescente: chi riuscirà a tirarsi fuori?
"Il Lanciano sta giocando molto bene ed è in grande ascesa. Cittadella e Cesena hanno squadre di buon livello e credo che non verranno invischiate nella lotta per non retrocedere".
Con due vittorie di fila si è ripreso il Bari.
"I pugliesi hanno giovani molto bravi come Lamanna, Polenta, Fedato e Galano. Adesso si è sbloccato anche Tallo. Possono salvarsi".
Fra color che son sospesi c'è la Ternana.
"Mimmo Toscano è un ottimo allenatore e sta facendo bene al primo anno in cadetteria. La squadra sta facendo un campionato di centroclassifica e con un po' più di cinismo poteva anche sognare un ruolo di outsider. Dietro hanno avuto infortuni gravi che hanno fermato giocatori importanti come Pisacane e Meccariello. Soprattutto l'ex Ancona l'anno scorso era stato determinante nella promozione".
Nelle ultime settimane è calato Bellomo che nel girone d'andata aveva stupito tutti. Come mai?
"Parliamo di un buon giocatore, ma al momento non ha avuto la costanza di rendimento dei vari Saponara, Berardi, Jorginho, Farias, Zaza e Bruno Fernandes. Ovvero quei talenti che l'anno prossimo saranno sicuramente protagonisti in Serie A".
In coda sembrano spacciate Pro Vercelli e Grosseto. Che ne pensa?
"La Pro Vercelli ultimamente ha fatto diversi punti e centrato risultati importanti. Inseguire non è mai facile, ma ci saranno tre gare in otto giorni. Non devono mollare proprio ora e facessero un filotto sarebbero ancora pienamente in lizza. Romairone a gennaio ha preso giocatori importanti. Centrocampisti come Cristiano e Genevier sono un lusso per la categoria. Stravedo per un giocatore come Erpen che è arrivato a livelli importanti troppo tardi per le qualità che ha. Dietro hanno inserito un baluardo come Borghese che per fame e voglia di emergere mi ricorda il Materazzi di Carpi e Perugia. Arriverà in alto".
Il Grosseto?
"I punti da recuperare sono di più e sicuramente l'impresa è più proibitiva, però il Grosseto di settimana scorsa ha vinto a Sassuolo dimostrando di essere ancora vivo. Piovaccari è tornato a segnare e alcuni giocatori stanno recuperando la condizione dopo periodi di inattività. Onoreranno il campionato sino alla fine".
Da grande esperto di mercato: ci dice ruolo per ruolo chi sarà protagonista a giugno. Partiamo dai portieri...
"C'è una scuola di giovani portieri italiani destinati a essere grandi protagonisti. Leali e Bardi sono il futuro di Juventus ed Inter, ma anche Nocchi e Silvestri stanno facendo benissimo".
Anche in difesa ci sono tanti talenti emergenti.
"Forse è il ruolo che salvo qualche eccezione ha tirato fuori meno nomi nuovi. Come centrali Regini (Empoli) è quello che ha fatto meglio. Molto bene anche Crescenzi a Novara e Biraghi a Cittadella. Per duttilità di ruolo non posso non citare Polenta del Bari".
A centrocampo c'è l'imbarazzo della scelta...
"Sono tantissimi i centrocampisti pronti al decollo in A. Oltre ai soliti noti come Saponara, Bruno Fernandes e Jorginho, punto su Galano del Bari e Fossati dell'Ascoli. Hanno giocato anche in Lega Pro, facendo una crescita bilanciata e ora sono pronti al salto di categoria. Duncan a Livorno si è subito imposto in maniera importante".
Chiudiamo con l'attacco.
"Tutti gli anni la B mette in luce tanti bomber. Come realizzatori Zaza, Ardemagni e Comi stanno dimostrando di meritarsi una chance in A. Mi piacciono molto anche Di Roberto, Okaka e Ragatzu, dei veri e propri giocolieri".
FONTE: TuttoB.com
martedì, marzo 12th, 2013 | Posted by Tommaso M Ferrante
Serie B, ecco l’Empoli in soccorso delle altre concorrenti per….
Prosegue la marcia play off dell’Empoli di Maurizio Sarri al settimo risultato utile consecutivo. Gli azzurri “matano” anche l’Ascoli e si candidano come la compagine che farà di tutto per evitare il fatidico distacco di dieci punti che eviterebbe di disputare gli spareggi promozione. Delle tre reginette cadette si mangia le mani (e i guantoni dello sfortunato Fiorillo) il Livorno. Gli toscani avanti di due reti si fanno rimontare dalla Reggina complice degli errori commessi dal giovane estremo difensore labronico. Il Verona torna al successo allo Zecchini di Grosseto e bissa il 2-0 del San Nicola. Ennesima impresa del Sassuolo che sconfigge all’Ossola il Varese e prosegue la propria marcia verso la promozione diretta. I lombardi sono al terzo rovescio in quattro partite e vengono distanziati di tre lunghezze proprio dall’Empoli ora quarto solitario a meno sette dall’Hellas. E’ l’ennesimo festival delle occasioni sprecate per le inseguitrici: il Padova cede l’intera posta in palio al Vicenza. Il Brescia si fa fermare dal Novara in casa, mentre la Juve Stabia soccombe al San Nicola. Infine il Modena viene rimontato due volte dal Cittadella e rimane a digiuno da tre punti ancora una volta al Braglia: la quinta consecutiva.
Tommaso Maria Ferrante
lunedì, marzo 11th, 2013 | Posted by Tommaso M Ferrante
Verona, c’è un motivo in più per sorridere…
Una lunga corsa verso i propri tifosi e l’abbraccio virtuale con ognuno di loro. E’ tornato al goal Nicola Ferrari del Verona trasformando un calcio di rigore nel pomeriggio di sabato allo Zecchini contro il Grosseto. Il classe 1983 ha timbrato la quinta presenza in campionato sfruttando appieno la chance da titolare concessagli dal tecnico Andrea Mandorlini. Il suo limitato impiego è dovuto principalmente alla sosta ai box forzata con la squalifica di tre anni combinatagli nella scorsa estate causa calcioscommesse. Il TNAS pronunciatosi in merito a fine gennaio, ha però annullato la sentenza di primo grado della Commissione Disciplinare permettendo al calciatore di tornare a fare il proprio mestiere, ovvero quello di gonfiare la rete avversaria. La compagine scaligera lo ha atteso come tutto lo staff e i sostenitori dell’Hellas che mai lo hanno lasciato da solo, anche nei momenti più difficili. Così al 25’ della prima frazione della gara contro il Grifone si è incaricato di realizzare il penalty scaricando tutta l’adrenalina su quel dischetto. L’esultanza successiva verso i propri sostenitori per chiudere il cerchio e tornare a segnare in nome dell’Hellas.
Tommaso Maria Ferrante
lunedì, marzo 11th, 2013 | Posted by Daniele Andronaco
B Italia, parte il raduno di Novarello: novità tra i convocati
Partirà oggi alle 19 il raduno della B Italia, la selezione guidata da Massimo Piscedda con l’obiettivo di lanciare i giovani talenti del campionato cadetto. L’appuntamento è al Centro Sportivo Novarello di Granozzo con Monticello (NO), dove domani alle 10.30 si giocherà anche un’amichevole in famiglia. Si tratta del secondo raduno stagionale della nazionale di B, dopo quello di settembre a Isola Vicentina e dopo le tre partite disputate tra ottobre e novembre. Rispetto all’elenco originale, la lista dei convocati ha subito alcune variazioni: hanno dovuto rinunciare alla chiamata Albertazzi del Verona e Comi della Reggina, e in sostituzione del secondo è stato chiamato De Julis dell’Ascoli.
Questa dunque la nuova lista dei 22:
PORTIERI
Antonio Bastianoni (Varese)
Alessandro Iacobucci (Spezia)
DIFENSORI
Angelo Bencivenga (Ternana)
Riccardo Brosco (Ternana)
Federico Ceccherini (Livorno)
Luca Ghiringhelli (Novara)
Filippo Minarini (Modena)
Nicola Pasini (Spezia)
Raffaele Pucino (Varese)
Edoardo Scrosta (Virtus Lanciano)
CENTROCAMPISTI
Davide Biraschi (Grosseto)
Massimiliano Busellato (Cittadella)
Alessandro De Vitis (Padova)
P. Paolo Faragò (Novara)
Umberto Germano (Pro Vercelli)
Karim Laribi (Sassuolo)
Fabrizio Paghera (Virtus Lanciano)
ATTACCANTI
Andrea De Julis (Ascoli)
Simone Dell’Agnello (Livorno)
Nicolao Dumitru (Cittadella)
Pietro Iemmello (Pro Vercelli)
Simone Verdi (Juve Stabia)
FONTE: SerieBNews.com
12.03.2013
Da Legnano a Grosseto... Rafael decolla con l'Hellas
L'AMICO BRASILIANO. Una stagione da incorniciare per il portiere che vuole la promozione. Il 7 ottobre del 2007 parò il rigore di Lanteri ma non evitò la sconfitta e l'esonero di Colomba. In Maremma ha tenuto in corsa la squadra gialloblù
Era il 7 ottobre del 2007. Una vita fa. Tempi durissimi, ma Rafael ancora non lo sapeva. Lui credeva di essere capitato nella Juventus della serie C, almeno questo gli avevano detto prima di prendere l'aereo dal Brasile. C'erano tutte le condizioni giuste, almeno all'apparenza. La realtà giorno dopo giorno si scoprì molto diversa. Quel giorno il Verona era a Legnano, già ultimo in classifica. Costretto a soffrire le pene dell'inferno. Due punti in sei giornate, altro che squadra ammazza-campionato. La musica non cambiò nemmeno quel giorno, ma Rafael fece i miracoli. Parò anche un rigore, il primo in Italia, volando basso alla sua destra per deviare il tiro di Laurent Lanteri, che adesso gioca nell'Andria. L'Hellas era in vantaggio grazie ad un gol di Greco, il più bravo di quell'annata sciagurata chiusa per fortuna con la salvezza di Busto Arsizio. I rigori erano l'ultimo dei problemi. Pomeriggio nero anche quello di Legnano, l'Hellas ne prese due nel secondo tempo. Segnarono proprio Lanteri e Taldo all'ultimo secondo. Altro crollo. Il Verona restò anche in nove per le espulsioni di Hurme e Mancinelli. E a fine partita arrivò l'esonero di Franco Colomba e la telefonata successiva a Davide Pellegrini. Motivi per sorridere ce n'erano pochi, in un mare di disperazione ed in un quadro pressoché disperato.
UNDICI METRI INFINITI. La storia, da Legnano a Grosseto, è lunga e complessa. Rafael, sempre strepitoso fra i pali, non era mai riuscito ad instaurare un feeling serio con quegli undici metri decisivi. Ventuno gol su 24 tentativi nelle prime cinque stagioni. Eppure l'avvio era stato straordinario. Due settimane prima di Legnano, Rafael aveva respinto un altro rigore. Stavolta in casa della Cavese a Pietro De Giorgio, adesso al Crotone. Prodezza vana, perchè sulla respinta la palla entrò in rete comunque. Vano anche il gol del vantaggio di Da Silva, l'Hellas portò a casa un punto solo e Rafael un altro avversario ipnotizzato dal dischetto. Grande portiere, si diceva. E così fu. Rafael non ha mai parato un rigore in prima squadra quand'era in Brasile, ma nelle giovanili si è divertito parecchio. Ne ha presi tanti ad esempio ai tempi dell'Under 21 del Santos, prima del grande salto fra i grandi e di fronte a tiratori che coi piedi la palla la mettono dove vogliono.
PIOVACCARI MUTO. E venne Grosseto, non esattamente un giorno come un altro. L'ultima prima del Livorno, il lasciapassare definitivo prima di misurarsi con chi ti è stato davanti quasi per un anno intero. Vai in vantaggio e credi in cuor tuo di averla chiusa prima ancora di cominciare a sudare. Ferrari pareva aver tranquillizzato tutti. In fondo è l'ultima in classifica, vedrai che è fatta. Poi ti capita l'imprevisto, una mischia in area e l'arbitro che indica il dischetto. Di fronte Piovaccari, non esattamente il cliente che vorresti trovare di fronte in momenti come questo. Il ragazzo la settimana prima aveva steso da solo il grande Sassuolo a casa sua, attaccante fra i più in forma del campionato ed uno che di solito certe occasioni non se le lascia sfuggire. Sempre freddo, dalla Primavera dell'Inter in coppia con Riccardo Meggiorini per passare poi da mezza serie B per raccogliere gol e consensi. Ma contro un Rafael così c'era poco da fare. Di nuovo provvidenziale, dopo Lanteri e De Giorgio. Cinque anni e mezzo dopo. Dalla serie C alla quasi serie A. Un cordone lunghissimo ha unito sabato Legnano, Cava dei Tirreni e Grosseto. Altri tempi, un altro Verona. Sempre più convinto dei suoi mezzi, pronto per venerdì, con un portiere che in questo momento è il migliore del campionato. Pochi dubbi al riguardo, grazie anche ad una difesa che poco o nulla lascia passare. I numeri parlano chiaro, appena 23 gol subiti. Il miglior biglietto da visita prima del Livorno.
Alessandro De Pietro
FONTE: LArena.it
Sandrà: allenamento differenziato per Moras
Postata il 12/03/2013 alle ore 19:18
Squadra al lavoro per preparare la sfida di venerdì: il difensore ha svolto palestra e corsa. A riposo Crespo e Sgrigna. Albertazzi a Milanello procede le cure fisioterapiche
SANDRA' - Allenamento pomeridiano per i gialloblù. La squadra, agli ordini di Mandorlini, ha svolto la prima parte della seduta in palestra, poi in campo riscaldamento, esercitazioni tattiche a reparti e partita. Seduta differenziata per Moras, (nella foto con Martinho) che ha proseguito lavorando sulla parte atletica. Nuovi accertamenti diagnostici hanno escluso lesioni più gravi per Sgrigna: l'attaccante gialloblù resterà a riposo alcuni giorni, prima di riprendere la rieducazione presso l'Isokinetic di Arbizzano, dove invece continua a lavorare Cocco. A riposo Crespo, Albertazzi continua la fase fisioterapica a Milanello.
IL PROGRAMMA
Mercoledì: seduta pomeridiana (ore 15.30).
Giovedì (a porte chiuse): seduta pomeridiana (ore 15.30).
Venerdì: Hellas Verona-Livorno (ore 21).
Ufficio Stampa
Sandrà: differenziato per Moras, Agostini con il gruppo
Postata il 11/03/2013 alle ore 18:13
Squadra in campo per preparare la sfida di venerdì. Il difensore ha lavorato a parte svolgendo una corsa leggera. L'esterno ha svolto l'intera seduta insieme ai compagni
SANDRA' - Allenamento pomeridiano per i gialloblù. La squadra, agli ordini di Mandorlini, ha svolto una seduta atletica con corse e ripetute. Al termine della parte atletica, chi non è sceso in campo contro il Grosseto ha effettuato delle esercitazioni tecniche. Allenamento differenziato per Moras, che ha svolto tutta la parte atletica, mentre Agostini ha completato interamente il lavoro durante la seduta.
IL PROGRAMMA
Martedì: seduta pomeridiana (ore 15.30).
Mercoledì: seduta pomeridiana (ore 15.30).
Giovedì (a porte chiuse): seduta pomeridiana (ore 15.30).
Venerdì: Hellas Verona-Livorno (ore 21).
Ufficio Stampa
Infortunati: gli aggiornamenti
Postata il 11/03/2013 alle ore 17:18
SANDRA' - Sono stati eseguiti gli accertamenti sui giallobllù infortunati. Ecco, di seguito, il quadro medico.
Per Carrozza si è evidenziato un trauma contusivo alla spalla destra, le sue condizioni saranno valutate nei prossimi giorni con ulteriori accertamenti diagnostici.
Per Sgrigna si è evidenziata una lesione di primo grado all'adduttore sinistro, i tempi di recupero sono stabiliti in qualche settimana. Da martedì comincerà il percorso riabilitativo presso l'Isokinetic di Arbizzano.
Per Crespo si è evidenziata un'elongazione del flessore destro, da valutare i tempi di recupero.
Per Albertazzi l'indagine ecografica è risultata negativa, per almeno un paio di giorni sosterrà le cure fisioterapiche presso il centro sportivo di Milanello in accordo con lo staff sanitario del Milan.
Ufficio Stampa
Ceccarelli: "Prepariamoci per il Livorno" / VIDEO
Postata il 12/03/2013 alle ore 15:26
VERONA - Segui su hellasverona.it l'intervista a Luca Ceccarelli. Ecco le principali dichiarazioni del difensore gialloblù intervenuto alla presentazione della "Crociera Gialloblu...destinazione Hellas!": "In testa la squadra ha come obiettivo il match di venerdì, le altre attività sono belle ma noi dobbiamo pensare a venerdì. Vogliamo arrivare dove tutti sappiamo. Credo che dobbiamo preparare la partita come abbiamo fatto contro il Grosseto, non era semplice vincere là nonostante siano ultimi in classifica. Magari siamo stati meno belli, ma abbiamo fatto risultato. Conta quello e venerdì proviamo ad abbinare una bella prestazione al risultato. Noi ci teniamo a superarli, è una partita importante, decisiva come tutte quelle che rimangono fino alla fine. E proveremo a farlo nostro".
Ufficio Stampa
Laner "Mastino del Bentegodi" con il Padova
Postata il 11/03/2013 alle ore 13:35
VERONA - E’ Simon Laner “Il Mastino del Bentegodi” del match con il Padova. Il centrocampista gialloblù viene eletto per la prima volta migliore in campo nel concorso promosso dal mensile di Confcommercio Verona “Il Commercio Veronese” e balza dall’11a al 8a posizione della classifica generale, sempre guidata da Jorginho. Alle spalle dell’italo-brasiliano si conferma Rafael, mentre Martinho riconquista, dopo un solo turno, l’ideale podio scavalcando Daniele Cacia.
I tifosi potranno ora votare il Mastino del Bentegodi di Hellas Verona-Livorno di venerdì 15 marzo.
Sandrà: allenamento per Agostini, Moras e Martinho
Postata il 10/03/2013 alle ore 13:11
I tre hanno lavorato con il fisioterapista Previdi e hanno svolto una seduta atletica. La squadra riprende lunedì. Da valutare gli infortuni di Albertazzi, Sgrigna e Carrozza
SANDRA' - Dopo la vittoria con il Grosseto, una domenica di riposo per i gialloblù. Nel centro sportivo, insieme al fisioterapista Previdi, si sono allenati i difensori Moras e Agostini, oltre a Martinho: per tutti una seduta atletica sul campo con corse leggere.
Lunedì saranno effettuati gli accertamenti diagnostici per Carrozza (spalla destra), Sgrigna (coscia sinistra) e Albertazzi (ginocchio sinistro).
Ecco, di seguito, il programma completo degli allenamenti della settimana.
Lunedì: seduta pomeridiana (ore 15.30).
Martedì: seduta pomeridiana (ore 15.30).
Mercoledì: seduta pomeridiana (ore 15.30).
Giovedì: seduta pomeridiana (ore 15.30).
Venerdì: Hellas Verona-Livorno (ore 21).
Ufficio Stampa
Primavera, bella vittoria con il Cittadella
Postata il 09/03/2013 alle ore 12:49
Nel secondo tempo con i gol di Varricchio e Speziale su rigore Pavanel centra il primo successo della sua gestione. E' il quinto risultato utile di fila per i gialloblù dopo 4 pareggi
SOAVE - La squadra di Pavanel torna a sorridere, con il Cittadella finisce 2-0. I gialloblù continuano la crescita dal punto di vista del gioco e ora anche dei risultati. Molte le occasioni nella prima frazione, ma è nella seconda che i risultato si sblocca. Tre punti sicuramente meritati per la Primavera dell'Hellas che domina gli ospiti per 75 minuti e soffre solo nel finale.
HELLAS VERONA-CITTADELLA 2-0
Marcatore: 3' st Varricchio, 17' st Speziale (rig.).
Primo Tempo
1' Partiti
5' Azione di Speziale che si libera al tiro, debole
6' Ci prova anche Matias Brancalhao, alto
10' De Vita scheggia la traversa con una conclusione dal limite
12' Della Valle testa i riflessi di Sluga, il portiere blocca
13' Alba da distanza ravvicinata non riesce ad indirizzare nello specchio
14' De Vita da azione di calcio d'angolo incorna e colpisce nuovamente la traversa
29' De Vita raccoglie un cross dentro l'area, si gira ma non centra la porta
46' Finita la prima frazione
Secondo Tempo
1' Lucon scalda le mani a Sluga con un tiro violento dalla distanza
3' GOL Arzamendia su punizione centra la traversa, Varricchio ribatte in rete di testa
9' Contropiede del Verona che libera Speziale al tiro, a lato
14' De Vita scatenato, si libera ancora alla conclusione la palla si perde alta
17' GOL De Vita si procura il rigore che Speziale trasforma alla prfezione
27' Traversa di Rizzon con un colpo di testa
30' Martignago conclude alto
48' Finita
HELLAS VERONA (4-3-2-1): Sluga; Calandra, Huston, Varricchio, Ceccarelli; Calvetti (dal 1' st Rossi), Arzamendia; Matias Brancalhao (dal 1' st Mazzocchi), De Vita (dal 33' st Formigoni), Alba; Speziale.
A disposizione: Coffani, Bertasini, Belfanti, Sall, Maiorana, Verdun.
All.: Pavanel
CITTADELLA (4-4-2): Cabrelle; Pecorini, Soldo, Rizzon, Munarini (dl 20' st Conte); Piaggio, Santin, Antonello (dal 20' st Campello), Dalla Valle (dal 36' pt Lucon); Martignago, Baggio.
A disposizione: Maggiotto, Bianco, Prai, Cecconello, De Pieri, Vanin.
All.: Pagan.
Arbitro: Merlino di Udine.
NOTE. Ammonito: Rizzon, Mazzocchi e Pecorini.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
CICLISMO: Travolto da un'auto è grave l'ex ciclista francese JALABERT
NBA: Ancora una vittoria per i NUGGETS, anche San Antonio ok su THUNDER. Lo 'Slam Dunk' di JORDAN migliore schiacciata dell'anno?
FORMULA 1: Ad una settimana dal mondiale la rossa di ALONSO e MASSA in gran forma...
RUGBY 6 NAZIONI: Gli azzurri s'inchinano ai titolatissimi inglesi in uno dei templi del rugby mondiale ma, autori di una gara d'orgoglio, chiudono con un onorevolissimo 11 a 18...
SERIE A: A Palermo si torna... All'antico! Via ancora anche GASPERINI spazio a SANNINO che era stato esonerato dopo tre giornate... Colpaccio della FIORENTINA all'Olimpico! LAZIO battuta 2 a 0... L'INTER in caduta libera cede in casa anche al BOLOGNA JUVE vittoria al 92° che vale quasi il tricolore data la contemporanea sconfitta del NAPOLI al 'Bentegodi' contro il CHIEVO: I bianconeri volano a +9 sui partenopei secondi! SIENA corsaro a Palermo, 3 a 1 del CAGLIARI alla SAMP, 2 a 1 in rimonta dell'ATALANTA sul PESCARA, poker del PARMA ai danni del TORINO. MORATTI già stufo di CASSANO 'Speriamo non faccia più più cazzate!'. ROMA in vantaggio con LAMELA a Udine poi MURIEL agguanta il pari...
LA SCHIACCIATA PIÙ BELLA DELL'ANNO. JORDAN FA ESPLODERE IL WEB -VIDEO
Lunedì 11 Marzo 2013 - 18:41
LOS ANGELES - È la schiacciata più bella dell'anno? O una delle più belle di sempre ? L'exploit di DeAndre Jordan, centro dei Los Angeles Clippers, ha aperto il dibattito nel mondo del basket Nba. Il 24enne ha dominato gli highlights con la 'slam dunk' confezionata nel match che i californiani hanno vinto 129-97 contro i Detroit Pistons.
Jordan, onorando l'illustre cognome che nella storia Nba ha un peso speciale, ha preso il volo a 4'32'' dalla fine del secondo periodo. Con i Clippers avanti 55-36, il play Chris Paul ha spedito un lob nell'area dei Pistons e Jordan ha fatto il resto: il mancino ha afferrato la palla al volo e l'ha scaraventata nel canestro con una prepotente 'affondata' con la mano destra.
Brandon Knight, ultimo baluardo difensivo, è stato 'posterized': travolto, è crollato sul parquet come un pugile condannato al più classico dei ko. La panchina dei Clippers è esplosa, come gli spettatori dello Staples Center: «Chris mi ha detto di continuare a correre verso il canestro, il suo è stato davvero un gran passaggio», ha detto Jordan, che ha chiuso la serata con 13 punti e 7 rimbalzi.
"LA PIU' BELLA SCHIACCIATA MAI VISTA" La schiacciata è stato l'evento della notte Nba e ha oscurato anche la 18esima vittoria consecutiva dei Miami Heat. «È stata la più bella schiacciata che abbia mai visto di persona», ha detto Blake Griffin, compagno di Jordan specialista principe delle 'slam dunk': è lui il capofila stagionale con 164 schiacciate davanti a JaVale McGee (143) e allo stesso Jordan (140).
Le immagini della prodezza hanno invaso tv e web. Twitter è diventato il luogo del dibattito virtuale che ha coinvolto molti giocatori: «DeAndre Jordan!!!! Dayyyuummmm!! Schiacciata dell'anno!!!», ha scritto LeBron James.
Il giudizio della stella dei Miami Heat è stato condiviso da tanti colleghi. Contemporaneamente, molti hanno cominciato ad interessarsi alle condizioni del povero Knight. C'è chi ha twittato la morte sportiva del giocatore dei Pistons e qualcuno ha addirittura modificato per qualche ora la pagina di Wikipedia dedicata alla 21enne guardia: «Il 10 marzo, Knight è morto nella partita contro i Los Angeles Clippers. Il decesso è stato provocato da DeAndre Jordan».
La 'vittima', che rischia di entrare nella storia Nba dalla parte sbagliata, è stata al gioco sino alla fine. Sul proprio profilo Twitter, infatti, Knight ha pubblicato un messaggio strepitoso: «Nel dossier pre-partita non c'era scritto che i Clippers usano i lob!», ha scritto prima di aggiungere un enorme 'LOL' per una roboante risata virtuale.
GALLO STECCA, DENVER VINCE A PHOENIX. SAN ANTONIO BATTE I THUNDER -VIDEO
Martedì 12 Marzo 2013 - 10:09
PHOENIX - Danilo Gallinari stecca ma Denver suona la nona. L'ala azzurra segna solo 5 punti con un modesto 1/8 al tiro (con 5 rimbalzi e 2 assist) nel match che i Denver Nuggets (43-22) vincono per 108-93 sul campo dei Phoenix Suns (22-42) centrando il nono successo consecutivo. Denver vola con il career high del centro Kostas Koufos (22 punti e 10 rimbalzi) e con le ottime prestazioni di Corey Brewer (20 punti) e Ty Lawson (19).
Nella notte Nba spicca la vittoria dei San Antonio Spurs (49-15) sugli Oklahoma City Thunder (47-17) per 105-93 nel big match della Western Conference. I texani, ancora privi di Tony Parker, consolidano il primato ad Ovest aggiudicandosi la sfida con 6 uomini in doppia cifra (21 punti di Tiago Splitter). Ai vicecampioni Nba non bastano i 26 di Kevin Durant e i 25 di Russell Westbrook.
JALABERT TRAVOLTO IN BICI DA UN'AUTO. L'EX ASSO DEL CICLISMO È GRAVE
Lunedì 11 Marzo 2013 - 15:02
PARIGI - Travolto da un'auto mentre pedala in privoncia: l'ex ciclista professionista francese Laurent Jalabert è stato investito da un'auto mentre pedalava lungo una strada nel sudovest della Francia, ed è rimasto gravemente ferito. Lo riferiscono diversi media locali, citati dalla radio France Info. Secondo le prime informazioni, Jalabert sarebbe stato travolto da una macchina che arrivava in senso inverso, e avrebbe perso conoscenza, risvegliandosi all'arrivo dei soccorsi. Nell'impatto avrebbe subito numerose fratture.
PALERMO, IL RITORNO DI SANNINO. FU ESONERATO DOPO TRE GIORNATE
Martedì 12 Marzo 2013 - 10:14
PALERMO - Continua lo scatenato valzer degli allenatori sulla panchina del Palermo Calcio. La società rosanero, infatti, ha comunicato di aver esonerato il tecnico Gasperini e di aver ri-affidato la guida tecnica della prima squadra a Giuseppe Sannino.
Il tecnico guiderà oggi pomeriggio il primo allenamento settimanale. Sannino torna dopo aver allenato i rosanero nelle prime tre giornate di campionato.
L'ITALRUGBY DI BRUNEL SI ARRENDE MA SPAVENTA L'INGHILTERRA (18-11) A TWICKENHAM
Lunedì 11 Marzo 2013 - 08:44 di Daniele Petroselli
ROMA - A Twickenham, il tempio della palla ovale mondiale, l’Italrugby batte un colpo forte nel 6 Nazioni. Con l’Inghilterra c’è la sconfitta sì, per 18-11, ma vedere per quasi 40’ il pubblico ammutolire e irrompere in un boato di liberazione al fischio finale sa comunque di impresa.
Difesa strenua nel primo tempo, chiusa sul 12-3, poi una ripresa da urlo, sempre in attacco e impreziosita dalla meta di McLean su assist al piede di Orquera di rara bellezza. E se non fosse per una touche sbagliata all’ultimo secondo e un arbitro poco attento forse sarebbe stato diverso. Ma che soddisfazione, come ripete il capitano Sergio Parisse: «C’è amarezza, ci eravamo detti che non era importante il risultato ma mettere in campo una dimostrazione d’orgoglio dopo partite sottotono. Gli inglesi hanno trovato un’Italia che li ha chiusi, potevamo pareggiare alla fine ma siamo stati molto penalizzati, abbiamo dovuto giocare anche contro l’arbitro. Ma vedere gli inglesi che alla fine calciano il pallone subito in touche fa piacere, vuol dire che li abbiamo fatti soffrire davvero». Contento dei suoi anche il ct Brunel: «Ci serve quella continuità che in questo torneo ci è mancata, ma con l’Irlanda voglio che il carattere e la voglia messa oggi escano ancora». E Andrea Masi, man of the match (altro sfizio tolto agli inglesi), se la ride e avverte l’Irlanda: «Non era facile rialzarsi in una partita così complicata. Ma ora giochiamocela con gli irlandesi, fino in fondo».
E oggi è atteso l’ultimo assalto per i biglietti di Italia-Irlanda di sabato 16 marzo (ore 15.30). Meno di 3mila tagliandi a disposizione. Esaurite le curve, sold out ormai anche i distinti, rimangono posti solo nelle due tribune, Tevere e Monte Mario. Tagliandi in vendita sul sito Listicket, mentre al Terzo Tempo gran finale con oltre 70mila tifosi.
LAZIO-FIORENTINA 0-2, PETKOVIC: "NOI IN DIFFICOLTÀ" -FOTO/PAGELLE
Lunedì 11 Marzo 2013 - 08:36 di Enrico Sarzanini
ROMA - Sconfitta e sorpasso. Serata tutta da dimenticare per la Lazio battuta in casa dalla Fiorentina 2-0, soprassata in classifica dai viola e sempre più in affanno nella corsa alla Champions. Belli e vincenti in Coppa e poi sconfitti in campionato, i biancocelesti sono diventati un vero e prioprio enigma. Un film già visto che sta mettendo a rischio il tanto ambito terzo posto.
I numeri sono impietosi: girone di ritorno da incubo per i biancocelesti che hanno raccolto appena otto punti e ben cinque sconfitte. Almeno in campionato è lecito parlare di crisi e la Champions è ormai lontana, senza contare che è bagarre anche per entrare in Europa League: «Il problema è che non abbiamo creduto abbastanza nella vittoria. Le occasioni ci sono state ma non siamo stati in grado di buttare dentro il pallone, cosa che invece ha fatto la Fiorentina, molto cinica che ha meritato la vittoria». Il tecnico, però, crede ancora nella Champions: «Ci dobbiamo credere perché ci sono ancora tanti punti a disposizione. Non siamo gli unici un difficoltà. Sarà però importante iniziare a vincere con una certa continuità, altrimenti non andiamo da nessuna parte».
Il vero problema sembra l’Europa League, che leva energie ma Petkovic non cerca scuse: «Su questi livelli per i giocatori deve essere un piacere e non uno sforzo giocare in Europa. In gare come queste devi scendere in campo e dare il massimo per cercare di vincere cosa che noi non abbiamo fatto». L’allenatore accetta la sconfitta ma tira le orecchie ai suoi giocatori: «Abbiamo subìto due gol molto evitabili, sapevamo già come triangolava la Fiorentina eppure ci siamo cascati di nuovo. Noi ingenui, dobbiamo stare più attenti in certe occasioni e poi dovremo imparare a marcare in maniera diversa».
Laconico Cana: «Dobbiamo essere più concentrati e non sottovalutare gli avversari. Abbiamo fatto troppi errori ma la Champions non è persa».
Giovedì si torna in campo, con il ritorno degli ottavi di Europa League. Il 2-0 di Stoccarda mette la Lazio con un piede nei quarti, ma servirà massima concentrazione anche perché, salvo sorprese (oggi verrà discusso a Nyon il ricorso), si giocherà in un Olimpico deserto per la squalifica dell’Uefa.
LE PAGELLE - Queste le pagelle della Lazio: Lulic il migliore, Dias disastroso.
MARCHETTI 5
Imperdonabile l'errore sulla punizione vincente di Ljajic che taglia le gambe alla Lazio. Perde il duello a distanza con il compagno di Nazionale, Viviano.
PEREIRINHA 5
La solita voglia di spaccare il Mondo, ma resta la tecnica, quella di un normale giocatore che peraltro non è nemmeno terzino ma esterno alto.
CANA 6
Puntuale ed efficace, come se facesse il centrale da una vita. Suo malgrado è diventato il punto di forza di una difesa che fa troppa acqua.
DIAS 4,5
Solo un buon anticipo nel primo tempo su Cuadrado, ma in occasione del gol di Jovetic scivola malamente. Si fa anticipare costantemente e fa cilecca sull’importante pallone del possibile 1-1, sul finire del primo tempo. Giornata da cancellare.
RADU 5,5
Primo tempo sopra la sufficienza, speso a corriere su e giù per la fascia, ma nella ripresa naufraga come tutta la squadra.
LULIC 6,5
Uno stantuffo sulla fascia, motore inesauribile; è sempre dai suoi piedi che riparte l'azione della Lazio e, a tratti, diventa pericolosa. Spesso però, vista la scarsa vena dei compagni, deve lottare da solo contro tutti ed è una battaglia impari.
LEDESMA 5
Ormai è irriconoscibile: prima metronomo del centrocampo, adesso si perde nelle maglie del centrocampo avversario senza che nessuno se ne accorga. (24' st Mauri ng: entra in campo dopo l'infortunio: non incide).
EDERSON 5
Energie al minimo dopo la bella serata di Europa League nella quale ha speso, forse, tutto. (1' st Kozak 5: conferma ancora una volta di non essere più il giustiziere cinico di una volta. Riesce a toccare un solo pallone, peraltro facendo fallo).
GONZALEZ 5
Corre da una parte all'altra del centrocampo, a volte in maniera confusa, ma sui piedi gli capita la palla del possibile 1-1 che si divora. E' li che finisce la sua gara.
HERNANES 5
Un fantasma, la brutta copia del giocatore visto qualche mese fa. Come al solito nervoso, si fa ammonire. Diffidato, salterà la sfida contro il Torino. (12' st Onazi 5,5: prestazione a corrente alternata, ma al 38' sfiora il gol con un tiro dalla distanza).
FLOCCARI 5,5
Un paio di tiri che scaldano le mani a VIviano, ma la palla di finire in rete proprio non ne vuole sapere.
PETKOVIC 5
La sua Lazio sta diventando un vero e proprio enigma: in Europa, pur rimaneggiata, mentre in campionato va a singhiozzo.
L'INTER CADE IN CASA COL BOLOGNA, NERAZZURRI FISCHIATI -FOTO/PAGELLE
Lunedì 11 Marzo 2013 - 08:59 di Massimo Sarti
MILANO - Fischi, striscioni polemici e zero punti per l'Inter, che si fa impallinare 0-1 dal Bologna, interrompendo una serie utile di 16 gare interne consecutive che durava dallo stop con il Siena del 23 settembre scorso. I felsinei invece sorridono meritatamente grazie ad una bellissima rete al 57’ di Gilardino e fanno tre passi in avanti forse decisivi in chiave salvezza.
I nerazzurri sprecano un'occasione mostruosa in classifica: non solo di riportarsi a -1 dal terzo posto del Milan, ma anche di giungere a -3 dalla seconda piazza del Napoli, caduto a Verona. Quasi clamoroso, viste le tante vicissitudini stagionali. In realtà dopo i due posticipi i partenopei respirano, i rossoneri gongolano (grazie all’ex Gila...) e gode la Fiorentina, quarta solitaria dopo lo 0-2 inferto all'Olimpico alla Lazio.
Fischi impietosi dalle tribune del Meazza, all'intervallo e a fine gara. La Curva Nord, nel primo tempo, espone uno striscione eloquente sull'ultima campagna acquisti della società morattiana: “Fateci fare un provino anche a noi. Magari uno buono lo trovate. Di certo è interista”. Il campo dà ragione ai tifosi. Schelotto titolare inguardabile, Kuzmanovic inchiodato in panchina, Kovacic ininfluente quando subentra all’acciaccato Stankovic. «Il momento è difficile, ma dobbiamo crederci fino in fondo», ammette il serbo.
Stramaccioni parte con Benassi nel trio a supporto di Palacio e ottiene una prima frazione che più nulla non si può. Dopo il riposo dentro Cassano, ma è Gilardino a gelare il suo ex stadio. Le fiammate (flebili) di Guarin, dello stesso barese e di un Ranocchia versione centravanti di sfondamento non bastano. Nel recupero miracolo di Curci su zuccata di Cambiasso: ma per l'Inter anche il pari sarebbe stato troppo.
Alla fine il tecnico Andrea Stramaccioni è sotto accusa: «Nel primo tempo non ci è riuscito niente, comunque dobbiamo continua a crederci».
LE PAGELLE (di Gianmaria Lucca) - Queste le pagelle dell'Inter: Cambiasso il migliore dei nerazzurri, Schelotto inguardabile.
CARRIZO 5.5
Rimane a fare da spettatore sul gol di Gilardino, non brilla per sicurezza ma non sbaglia nelle altre occasioni.
ZANETTI 6
L’eterno Capitano firma la partita numero 600 con questa maglia. Le sua cavalcate palla al piede fanno applaudire la curva, ma non riescono a dare la scossa ai nerazzurri. Non lesina gli sforzi.
RANOCCHIA 6
Insicuro ma efficace, riesce a fatica a contenere gli attaccanti bolognesi che non sanno approfittare dei suoi errori. Nel finale sfiora il gol.
JUAN JESUS 5
Partecipa da protagonista negativo nel pasticcio del gol facendosi prendere il tempo da Gilardino, nel finale fa di nuovo tremare i polsi a Carrizo.
PEREIRA 5.5
Molti palloni giocati ma pochi degni di nota. Non si arrende mai nei contrasti e cerca di rendersi utile, ma purtroppo combina poco o nulla.
GARGANO 5
La grinta non gli fa difetto, ma sbaglia un numero impressionante di passaggi, è in perenne difficoltà su Diamanti con cui è costretto a usare i modi forti. Fallisce pure una piazzato da posizione favorevole che fa arrabbiare Cassano.
SCHELOTTO 4.5
Dopo aver conquistato il titolo di eroe del derby esce a metà ripresa tra i fischi meritatissimi del pubblico, infastidito dai troppi passaggi sbagliati e dalla scarsa vervè messa in campo. L’ex atalantino, in pratica, è l’uomo in più del Bologna.
CAMBIASSO 6.5
Entra a metà ripresa. Il suo ingresso in campo pare dare la scossa alla squadra che si sveglia e comincia a giocare a viso aperto. Nel recupero confeziona l’unica grande occasione per l’Inter di testa che Curci sventa con un colpo di reni.
STANKOVIC 6
Esce tra gli applausi per l'impegno, ma non è brillante e spreca una buona occasione dal limite (10' st Kovacic 6: dà mobilità al centrocampo ma poca fantasia).
GUARIN 6
Ha una caviglia in disordine e nel primo tempo fatica molto, nella ripresa dialoga bene con Cassano e serve a Cambiasso l’ultima palla gol del match.
BENASSI 5
Non riesce mai a trovare la giusta posizione a centrocampo dove combina poco e nulla. (1’ st Cassano 6: riesce a scuotere la manovra interista dopo l’amorfia del primo tempo).
PALACIO 5.5
Nel primo tempo è abbandonato a se stesso e fa l'impossibile, nella ripresa è più assistito ma meno efficace.
STRAMACCIONI 5
Lui come la squadra ha ancora nelle ossa la batosta di Londra, ma se vuole meritarsi la conferma deve fare qualcosa di più.
LA JUVE VINCE AL 92' E IPOTECA LO SCUDETTO. STASERA CI SONO INTER E LAZIO -FOTO/VIDEO
Domenica 10 Marzo 2013 - 18:05
ROMA - Breve ma intenso nubifragio su Roma, ma il terreno dell'Olimpico tiene e Lazio-Fiorentina non è al momento a rischio. Addetti alla manutenzione del campo al lavoro allo stadio romano, dopo che in un'ora erano caduti 18 mm di pioggia, per aiutare il drenaggio del prato. Al momento non ci sono rischi di rinvio per il posticipo di serie A in programma alle 20,45, anche perchè nel frattempo la pioggia è calata molto d'intensità. In ogni caso, l'arbitro svolgerà il suo sopralluogo consueto prima della partita.
NAPOLI SCIUPA TUTTO A VERONA Verona fatale per il Napoli, e la Juve fa già una festa che sa di scudetto. Il calcio si ripete in forme diverse ma con esiti analoghi: 40 anni fa la sconfitta del Milan nella città venetà costò il titolo ai rossoneri, a favore della Juve, stavolta è la caduta del Napoli ad aprire la strada del tricolore ai bianconeri. Mancano ancora 10 giornate alla fine, ma il vantaggio è tale (nove punti) che semmai in discussione è rimessa la lotta per il secondo posto, più che per il primo.
Il Napoli cade malamente a Verona col Chievo (2-0) e la Juventus ne approfitta per portare a nove punti il suo vantaggio sui partenopei grazie alla vittoria su un ottimo Catania, che capitola al 92' con un gol di Giaccherini dopo una prodezza di Pogba. I bianconeri si portano a nove punti di vantaggio (10 effettivi, calcolando gli scontri diretti) sui partenopei in evidente calo; paradossalmente, possono temere più un eventuale recupero del lanciato Milan, che però è sotto di 11 punti.
SI ATTENDE SOLO LA MATEMATICA In attesa dei posticipi Inter-Bologna e Lazio-Fiorentina, che interessano la zona Champions, le gare del pomeriggio vedono il passo avanti in chiave salvezza del Chievo, del Cagliari (tris del colombiano Ibarbo per il 3-1 alla Samp) e dell'Atalanta (doppietta di Denis) che spinge giù il Pescara. Oltre agli abruzzesi in condizioni disperate il Palermo che cede 2-1 al Siena che ricomincia a sperare dato che il Genoa dista due punti. Grande riscatto del Parma che rimonta e schianta 4-1 il Torino grazie a una tripletta del rinfrancato Amauri. Il Catania conferma la sua caratura in casa della Juve, ma come domenica scorsa con l'Inter il pari sfugge agli etnei in zona Cesarini. Ci vuole uno spunto splendido di Pogba che crossa al centro: Andujar smanaccia, interviene Giaccherini, firma l'1-0 e conquista tre punti che avvicinano sempre più lo scudetto. Il Napoli cade male a Verona e lascia forse per strada le ultime speranze scudetto confermando di essere in fase involutiva, in linea con la crisi del suo goleador Cavani. Il Chievo prosegue nella sua marcia verso la salvezza passando in vantaggio con un missile di Drame da 40 metri. I partenopei si smarriscono e i veneti raddoppiano col settimo gol di Thereau che parte ai limiti del fuorigioco, controlla e batte a rete ma De Santis si fa sfuggire il pallone. Poi Cavani conferma il suo momento no: si procura un rigore e se lo fa parare da Puggioni.
CAGLIARI STENDE LA SAMP Passeggia il Cagliari sulle macerie di una Sampdoria, lontana parte di quella brillante trasformata da Delio Rossi. Grande protagonista Ibarbo, autore di una tripletta. Il colombiano esibisce doti di opportunista facendosi trovare pronto su un cross nel primo gol, poi controlla e tira da lontano nel secondo e infine è inesorabile di testa sul terzo. Maxi Lopez rende meno grave il risultato trasformando un rigore.Per i sardi, alle prese col problema stadio, balzo in avanti verso la salvezza. Emozioni ed equilibrio solo per un tempo tra Parma e Torino: i granata passano in vantaggio con Santana sul filo del fuorigioco. Poi nella ripresa il Parma di Donadoni si scrolla di dosso la crisi: Amauri con tempismo pareggia a metà ripresa anticipando Ogbonna, poi il giovane talento Sansone timbra la vittoria col suo sesto centro con una conclusione da fuori area. La Samp crolla e ancora Amauri segna altri due gol fissando un perentorio 4-1 finale che tramortisce il Torino. In chiave retrocessione basilare successo del Siena a Palermo: palermitani in vantaggio dopo un quasi autogol di Terlizzi. Interviene Anselmo per il vantaggio, ma poi pareggio del solito Emeghara sul solito pasticcio difensivo. Decide poi Rosina su rigore dopo un fallo in area su Emeghara. Guai forse definitivi anche per il Pescara, nonostante un buon primo tempo della squadra affidata a Bucchi. Abruzzesi in vantaggio con D'Agostino, poi il Pescara si sgonfia e i bergamaschi recuperano con una doppietta di Denis, il primo su rigore, conquistando tre punti importanti in chiave salvezza.
VINCE L'ATALANTA Vittoria per l' Atalanta che batte Pescara 2-1 nell'anticipo domenicale della 28/a giornata di serie A e stacca la zona retrocessione. La squadra di Colantuono si impone sugli abruzzesi grazie alla doppietta in rimonta di Denis che è andato in rete al 34' del primo tempo su calcio di rigore e al 22' della ripresa. A nulla è servito, per la formazione di Bucchi, il gol del momentaneo vantaggio di D'Agostino al 24' del primo tempo. L'Atalanta sale così a 33 punti, mentre il Pescara resta fermo a 21.
I risultati
Giocata alle 15.00
Cagliari-Sampdoria 3-1
Chievo-Napoli 2-0
Juventus-Catania 1-0
Palermo-Siena 1-2
Parma-Torino 4-1
Alle 20.45
Lazio-Fiorentina
Internazionale-Bologna
La classifica
Juventus 62
Napoli 53
Milan 51
Lazio 47
Inter 47
Fiorentina 45
Roma 44
Catania 42
Udinese 41
Parma 35
Sampdoria (-1) 35
Cagliari 34
Atalanta (-2) 33
Torino (-1) 32
Bologna 32
ChievoVerona 32
Genoa 26
Siena(-6) 24
Pescara 21
Palermo 21
N.B.:Sampdoria e Torino penalizzate di 1 punto per Scommessopoli Atalanta penalizzata di 2 punti per Scommessopoli Siena penalizzato di 6 punti per Scommessopoli * Bologna, Fiorentina, Inter e Lazio una partita in meno
GIACCHERINI SALVA LA JUVE NEL FINALE. CONTE: "NIENTE È DECISO" -FOTO/VIDEO
Domenica 10 Marzo 2013 - 18:28
TORINO - La Juve soffre ma batte 1-0 in casa un buon Catania e vola a 62 in classifica a +9 sul Napoli sconfitto dal Chievo. La squadra di Antonio Conte ci prova con poca incisività fino alla fine e la costanza viene alla fine premiata con la rete di Giaccherini nel primo minuto di recupero. Una beffa per il Catania di Maran che pregustava il risultato positivo allo Juventus Stadium, e che con questa sconfitta resta a 42 punti. Rispetto alla gara con il Napoli, Conte aveva deciso di inserire Pogba, ottima e alla fine decisiva la sua prova, a centrocampo al posto dello squalificato Vidal e rilancia Asamoah a sinistra al posto di Peluso. Nel Catania Maran, costretto a rinunciare a Bergessio, cambia di nuovo modulo passando al 3-5-2 restituendo una maglia ad Almiron in mediana. Un Catania accorto ha bloccato molto bene una Juve che ha faticato a trovare gli spunti giusti, soprattutto in attacco e ad alzare i ritmi. I bianconeri poche volte si sono resi pericolosi, con Vucinic e Marchisio.
Il Catania ha replicato solo con un tiro da fuori di Lodi di poco a lato. Al 16' Vucinic prova il destro in diagonale dal limite ma Andujar devia in angolo. Due minuti dopo si fa vivo in avanti il Catania con un tiro-cross di Gomez, sul quale Buffon è attento e blocca in due tempi. Poi al 28' ci prova Lodi dalla distanza con la palla che termina un metro a lato alla sinistra di Buffon. A metà tempo da Giovinco a Marchisio il cui destro dal limite, deviato da Spolli, sfiora il palo alla sinistra di Andujar.
LA JUVE PESCA IL JOLLY Al 34' Pirlo pesca Vucinic il cui colpo di testa termina alto. Un minuto dopo arriva l'occasione più ghiotta della gara: su un cross dalla sinistra di Giovinco, Bellusci e Almiron pasticciano in area e si fanno rubare la palla da Vucinic che con il destro in girata colpisce il palo interno alla sinistra di Andujar. Subito dopo si fa espellere il tecnico del Catania, Maran per proteste. Chiedeva un fallo subito da Gomez nell'azione precedente. La squadra di Conte non riesce ad incidere. Nella ripresa la musica non cambia anche se il tecnico della Juve tenta prima la carta Matri e poi Quagliarella per vincere la sfida. Sono solo due le occasioni nella seconda frazione, prima dei decisivi minuti finali. All'8' Marchisio a Bonucci il cui destro centrale, è bloccato da Andujar. Subito dopo ci prova Pogba in diagonale dalla distanza ma Andujar vola sulla destra e devia in angolo. Il Catania tenta di pungere in contropiede ma non trova mai la misura dell'ultimo passaggio con Buffon che non viene praticamente mai impegnato. Juve vicina al vantaggio al 27': punizione dai 25 metri, da posizione centrale. Pirlo calcia bene sotto la barriera ma Alverez da dietro la barriera si stacca e va deviare il tiro diretto sul palo alla destra di Andujar. Sulla ribattuta arriva Marchisio ma il suo tiro sfiora il palo dalla parte opposta. Nel finale Conte inserisce Giaccherini, la mossa vincente. Il centrocampista prima viene ammonito per simulazione, ma al 47' trova il gol vittoria.
Pogba in area aggancia un difficile pallone e rimette al centro, Andujar smanaccia verso l'accorrente Giaccherini che controlla di petto e di controbalzo destro infila la palla nell'angolo alla destra del portiere. Obbiettivo raggiunto. Al 49' altra occasione per Quagliarella che solo calcia addosso a Andujar in uscita. Finisce 1-0 con la Juve che ipoteca il titolo.
GIACCHERINI CI SPERA «Spero che il mio gol al 92' sia il gol scudetto». Emanuela Giaccherini ha segnato nel recupero il gol vittoria della Juve sul Catania, e ha festeggiato al fischio finale con la squadra come fosse la rete decisiva per il titolo. «Di sicuro ora che siamo a +9 sul Napoli - ha aggiunto il centrocampista bianconero, a Sky - dobbiamo chiudere il discorso. A chi lo dedico? A me stesso, perchè mi faccio trovare pronto quando vengo chiamato».
CONTE PREDICA CALMA «Non possiamo fare i conti, pensiamo di partita in partita, la prossima 'finalè sarà a Bologna sabato sera. Si tratta di mettere mattoncino dopo mattoncino, poi quando avremo raggiunto, se saremo bravi, la meta, allora ci rilasseremo un pochettino». Nonostante i 9 punti di vantaggio sul Napoli e gli 11 sul Milan, l'allenatore della Juventus, Antonio Conte, non vuol fare calcoli per lo scudetto anche dopo la vittoria pesantissima ottenuta al 90' contro il Catania grazie a un gol di Giaccherini. «È stata una partita che abbiamo voluto vincere a tutti i costi, con grande cuore, con grande forza, con grande voglia, credendoci fino alla fine, contro una squadra che si è presentata a Torino organizzata tatticamente molto molto bene -sottolinea il tecnico ai microfoni di Sky Sport-. Non era facile, abbiamo trovato 11 giocatori sotto la linea della palla, ben disposti tatticamente, per di più c'erano anche giocatori molto bravi come Gomez, Castro bravi a ripartire, lo stesso Almiron è uno che palla al piede riesce a spaccare il campo». «È stata una partita che se l'avessimo sbloccata subito sarebbe stata un'altra partita, noi le occasioni le abbiamo avute per sbloccarla. Poi -aggiunge Conte- è inevitabile che più passano i minuti e più diventa difficile perchè loro prendono fiducia, poi ripeto abbiamo affrontato una squadra che è la rivelazione del campionato italiano».
Conte non si sottrae a una domanda sulla Champions e la sfida che vedrà il Milan impegnato a Barcellona. «Tifo per una squadra italiana, per il Milan, che è una grandissima squadra, e che sta facendo molto bene. Si è ritrovata, merito sicuramente di Allegri e di una società che in poco tempo ha ringiovanito la rosa, mettendo giocatori di qualità ed è un avversario molto molto temibile anche in campionato. Detto questo, preferisco che il Milan vada avanti, perchè abbiamo un ranking Uefa dove dobbiamo guadagnare punti.Un eventuale accoppiamento Milan-Juve ai quarti? Meglio di no perchè ci sono due squadre e abbiamo possibilità comunque di giocarci la partita, i nostri quarti. Sarebbe un peccato affrontarci ai quarti». Conte che poi torna a parlare della vittoria col catania e della prestazione del giovane Paul Pogba. «Nel primo tempo non mi aveva soddisfatto, invece nel secondo tempo ha fatto cose importanti. Deve crescere -conclude Conte-, deve continuare a fare quello che sta facendo con grande umiltà, è un ragazzo a posto. Deve continuare a crescere: testa bassa e pedalare, anche perchè ha l'esempio in squadra di giocatori che fanno questo nonostante siano campioni affermati, lui per adesso non ha vinto assolutamente niente».
IL TABELLINO Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Pogba, Pirlo, Marchisio, Asamoah (al 30' st. Giaccherini); Vucinic (al 31' st. Quagliarella), Giovinco (al 21' st. Matri). A disp. Storari, Rubinho, Peluso, De Ceglie, Marrone, Padoin, Isla, Anelka. All. Conte. Catania (3-5-2): Andujar; Bellusci, Spolli (al 41' st. Rolin), Alvarez, Biagianti (al 35' st. Salifu), Izco, Lodi, Almiron, Marchese; Gomez (al 37' st. Cani), Castro. A disp. Frison, Terracciano, Potenza, Augustyn, Sciacca, Ricchiuti, Barrientos, Keko, Doukara. All. Maran Arbitro: Giannoccaro di Lecce Ammoniti: Gomez, Biagianti, Spolli, Giaccherini. Espulsi: Allenatore Maran per proteste. Marcatori: al 46' st. Giaccherini.
UDINESE-ROMA: 1-1. LAMELA ILLUDE, PARI DI MURIEL -FOTO
Sabato 09 Marzo 2013 - 23:18
UDINE - La Roma incespica a Udine. Domina il primo tempo ma non riesce a chiudere la partita e, nella ripresa, subisce il ritorno dell'Udinese. La sfida per l'Europa finisce con un pareggio, il primo dell'era Andreazzoli. Non c'è un vincitore neppure tra i due bomber della serie A, Totò Di Natale, festeggiato prima dell'inizio della partita con una targa ricordo consegnatagli da Larini per i suoi 150 gol, e Francesco Totti. Entrambi restano a secco, entrambi lasciano il campo prima della fine della gara, per fare spazio il primo a Ranegie, il secondo a Osvaldo, che delude però le aspettative e nel finale fallisce un'ottima occasione. Guidolin manda in campo un'Udinese spregiudicata, almeno sulla carta, con Maicosuel e Muriel alle spalle del capitano Di Natale. Ma i bianconeri faticano a trovarsi in campo, ancor di più a rendersi pericolosi. L'unico pericolo Stekelenburg lo corre al 4', quando è costretto a deviare in angolo un destro di Di Natale da fuori area. Poi il nulla, almeno in casa friulana. Il primo tempo è letteralmente dominato dalla Roma. I giallorossi non devono faticare neanche più di tanto. Al 19' sfiorano il gol: Totti anticipa una punizione e mette in moto Florenzi, tutto solo davanti a Brkic. Ma il centrocampista, avanzato da Andreazzoli proprio a ridosso delle punte Lamela e Totti, con Osvaldo in panchina, spreca tutto calciando addosso al portiere friulano.
LAMELA GOL Al 20' la rete del vantaggio: Totti crossa in area per il colpo di testa di Florenzi, lasciato troppo solo in area. Brkic para aiutandosi con la traversa, ma la palla rientra in campo. Lamela si inserisce e di esterno sinistro mette in rete a porta praticamente vuota. Per l'attaccante argentino è il dodicesimo gol stagionale, che lo pone momentaneamente al comando della classifica marcatori in casa giallorossa. La Roma ha gioco facile a controllare il vantaggio, ma solo fino al riposo, perchè nella ripresa l'Udinese scende in campo con un piglio completamente diverso. Guidolin scommette sui suoi undici. Non fa cambi, e il tempo gli dà ragione. Al 17' Muriel inventa il gol che vale il pareggio. Servito sulla sinistra, quasi a fondo campo, da un assist di Maicosuel, si libera di Burdisso e con un destro potente e preciso infila Stekelenburg. Tutti gli schemi della gara saltano intorno alla mezz'ora. Al 26' della ripresa c'è un episodio da moviola in area friulana. Torosidis chiede un rigore per un contatto con Heurtaux, l'arbitro lascia correre, ma l'episodio è più che dubbio. Passano 2' e ancora Heurtaux commette un fallaccio a metà campo su Florenzi. Guida questa volta non ha dubbi ed estrae il cartellino rosso, anche se il giallo sarebbe sembrato sufficiente. Con l'uomo in meno Guidolin si copre e dopo Maicosuel, toglie anche Muriel, per mettere al suo posto un difensore, Angella. La Roma si rovescia in attacco, per riprendersi la partita, ma i tre punti non arrivano.ere vista l'espulsione di Heurtaux.
IL RESOCONTO DELLA PARTITA
IL TABELLINO
Udinese (3-4-2-1): Brkic 6.5; Heurtaux 4.5, Danilo 6, Domizzi 5; Basta 6, Allan 6, Badu 5, Gabriel Silva 5; Maicosuel 5.5 (26' Pereyra sv), Muriel 6.5 (30' st Angella sv); Di Natale 6.5 (40' st Ranegie sv). (25 Padelli, 93 Pawlowski, 4 Angella, 52 Merkel, 22 Campos Toro, 15 Rodriguez, 13 Ranegie, 94 Zielinski). All. Guidolin 6.
Roma (3-4-2-1): Stekelenburg 6; Piris 6, Burdisso 5, Castan 6; Torosidis 6, Perrotta 5.5, De Rossi 6.5, Marquinho 6.5 (42' st Balzaretti sv); Florenzi 6.5 (40' st Lopez sv), Lamela 7; Totti 6.5 (16' st Osvaldo 5.5) (13 Goicoechea, 1 Lobont, 11 Taddei, 46 Romagnoli, 27 Dodò, 77 Tachtsidis, 47 Lucca). All. Andreazzoli 6. Arbitro: Guida di Torre Annunziata 5 Reti: nel pt 20' Lamela; nel st 17' Muriel Angoli: 2-5 Recupero: 0' e 4' Espulso: Heurtaux al 28'st per fallo su Florenzi Ammoniti: Maicosuel, Domizzi, Torosidis per simulazione, Totti, Florenzi per gioco scorretto Spettatori: 10.500.
** I GOL ** - 20' pt: cross di Totti, colpo di testa di Florenzi. Brkic devia sulla traversa. La palla rientra in campo; Lamela di esterno sinistro mette in rete a porta vuota. - 17' st: Maicosuel serve Muriel che si libera di Burdisso e di destro infila Stekelenburg: il pallone passa sotto le gambe all'olandese.
IL NAPOLI PERDE 2-0 CONTRO IL CHIEVO: CAVANI SBAGLIA UN RIGORE - FOTO/VIDEO
Domenica 10 Marzo 2013 - 16:39
VERONA - Il Napoli affonda in casa del Chievo e vede allontanarsi la Juventus, ora a +9. Gli uomini di Mazzarri, a secco di vittorie da 5 turni, perdono 2-0 in casa dei veneti, reti di Dramè e Thereau nel primo tempo, che si confermano 'bestia nerà dei campani che su 5 trasferte in Serie A al Bentegodi hanno collezionato 4 sconfitte. Il Napoli resta fermo a 53 punti, due sopra il Milan, sale a 32 il Chievo che si allontana dalle zone basse della classifica. Cominciano bene i partenopei con Zuniga che al 10' fa partire un destro da fuori area non di molto alto sulla traversa. Ma ad aprire le marcature è una perla balistica di Dramè, il difensore senegalese del Chievo che al 12' da fuori infila De Sanctis. Al 15' ancora i padroni di casa vicini al gol con una zuccata di Paloschi che accarezza la parte alta della traversa. Gli azzurri, un pò storditi, replicano al 21' con un contropiede orchestrato da Cavani, l'uruguaiano si invola verso l'area e da posizione defilata tira ma Puggioni blocca agevolmente. Al 26' si fa vedere ancora il Napoli, questa volta con Insigne con un destro da fuori area che esce di un metro.
Al 38' punizione velenosa di Cavani con Puggioni che riesce a respingere, sulla ribattuta Rolando prova a ribadire in rete ma la palla deviata finisce fuori. Nel momento migliore degli uomini di Mazzarri il Chievo colpisce in contropiede: al 43' Thereau intercetta e addomestica in area un lancio lungo, il francese mantiene il sangue freddo e supera De Sanctis: 2-0 per i padroni di casa.
IL NAPOLI MISCHIA LE CARTE Nell'intervallo Walter Mazzarri ridisegna la sua squadra e avanza il baricentro dei partenopei gettando nella mischia il centrocampista Dzemaili al posto del difensore Gamberini. Al 48' Cavani ancora pericoloso, l'attaccante riceve un pallone invitante di Hamsik a centro area ma la girata è alta. Dieci minuti più tardi il Napoli ha la grande possibilità di rientrare in partita, l'arbitro Rocchi concede un rigore agli ospiti per un fallo in area di Dainelli su Cavani. È il 'Matador' a incaricarsi del tiro dagli 11 metri ma Puggioli strega l'uruguaiano deviando in angolo con una gran parata. Passa un minuto e al 13' Paloschi ha il match point su azione di contropiede ma davanti a De Sanctis perde l'attimo ed il portiere blocca. Mazzarri prova a dare una scossa ai suoi sostituendo Inler con Armero, dentro anche Pandev per Zuniga. Al 65' Cavani prova a deviare di testa una punizione ma il pallone finisce alto sopra la traversa. Ci prova ancora il Napoli al 78' con Maggio ma il colpo di testa è fuori. Al 85' prosegue il duello tra Cavani e Puggioni, ancora una volta ha la meglio l'estremo difensore dei veneti che devia in angolo un tiro del giocatore sudamericano. Finisce la partita con il Bentegodi in festa e il Napoli a testa bassa che torna a casa con una sconfitta che ha il sapore di un addio alle ultime speranze scudetto.
IL RAMMARICO DI MAZZARRI «È un momento così...che va superato. Non ci gira nulla bene»: è sconsolato Walter Mazzarri ai microfoni di Sky nell'analizzare la sconfitta di Verona. «Loro sono stati bravi ad aggredirci, noi non siamo partiti bene, poi ci hanno fatto gol al primo tiro. Li ha galvanizzati. Il secondo tempo è stato un assedio ma la palla non è voluta entrare, è un momento così e va superato. Qui ci capita ogni anno e alla fine abbiamo fatto tutto noi».
IL TABELLINO Chievo - (4-3-1-2) - Puggioni, Frey, Andreolli, Cesar, Dramè (28' st Jokic), Guana, Rigoni, Cofie, Hetemaj, Paloschi (37' st Pellissier), Thereau (12' st Luciano). All.Corini. Napoli - (3-4-1-2) - De Sanctis, Campagnaro, Rolando, Gamberini (1' st Dzemaili), Maggio, Behrami, Inler (12' st Armero), Zuniga (18' st Pandev), Hamsik, Insigne, Cavani. All.Mazzarri. Arbitro: Rocchi. Marcatori: 12' Dramè (C), 43' Thereau (C). Ammoniti: Andreolli (C), Dzemaili (N), Dainelli (C).
INTER, MORATTI STRIGLIA CASSANO: "SPERIAMO NIENTE PIÙ CA***TE"
Domenica 10 Marzo 2013 - 16:30
MILANO - «Sappiamo che queste cose possono succedere con Cassano, ma sarebbe antipatico che nessuno alzi un dito per difenderlo. All'interno di questa difesa c'è la determinazione affinchè renda al meglio e non faccia più cazzate». È questo il commento di Massimo Moratti dopo l'esclusione dell'attaccante dalla trasferta di una settimana fa a Catania per uno screzio con Andrea Stramaccioni. Un intervento che è solo parte del discorso che il presidente dell'Inter ha tenuto ieri alla trattoria 'La Madonnina' di Milano in una serata dedicata alle celebrazioni per i 105 anni della società. «Abbiamo due centravanti, non possiamo farne fuori uno», ha poi aggiunto Moratti, critico non solo nei confronti della squadra.
«La società deve essere più adatta, più pronta - ha aggiunto - Io d'altro canto non ho sostituti. Credo che l'unica cosa sia andare avanti con amore e determinazione, con la decisione di chi difende un figlio. Non è colpa dei giocatori se qualcuno gioca un pò meno bene, credo sia colpa nostra. Possono comunque fare più di quanto hanno fatto a Londra. Anche se quest'anno ne sono capitate di ogni, una squadra deve saper affrontare questi tipi di problemi». Moratti ha definito «necessario» l'ingresso nella prossima Champions League. «Ma credo che i giocatori l'abbiano capito», ha aggiunto. Il presidente è stato poi raggiunto al termine della cena da fcinternews.it ed ha risposto ad una domanda sulla possibilità di un ritorno di Leonardo. «Non c'è nulla di vero. Anche le telefonate tra me e Leonardo sono pura invenzione», ha dichiarato Moratti.
FONTE: Leggo.it
11.03.2013
Un'Italia indomita fa tremare l'Inghilterra
RUGBY. Nel «quartier generale» di Twickenham la squadra allenata da Brunel, con un secondo tempo tutto di spinta, schiaccia la nazionale della Rosa Rossa in 20 metri
La sfida del torneo Sei Nazioni finisce 18 a 11per il team inglese che però non va mai in meta Masi è il «man of the match»
LONDRA L'Italia ha fatto tremare Twickenham, ma la fortezza Inghilterra ancora una volta non è caduta. La trasferta a Londra per la quarta giornata del 6 Nazioni sembrava segnata per gli azzurri, scossi dalle due brutte sconfitte con Scozia e Galles e messi di fronte alla squadra più in forma del Torneo, ma tutta la squadra, come aveva chiesto alla vigilia capitan Parisse, ha messo orgoglio e concentrazione e ha costretto gli inglesi a difendere strenuamente e con molta apprensione il 18-11 finale. La prestazione del XV di Brunel rimarrà a lungo nel ricordo. L'Italia aveva sempre subito mete dagli inglesi, mentre oggi i 18 punti inglesi sono stati tutti frutto del piede implacabile di Toby Flood, e anche le statistiche parlano chiaro: gli inglesi hanno fatto 134 placcaggi contro i 105 dell'Italia, il possesso palla e il dominio territoriale sono divisi al 50%. Non solo: «man of the match» è stato nominato l'estremo azzurro Andrea Masi, è uscito dal campo con otto punti di sutura al sopracciglio destro. Alla fine il pubblico di Twickenham ha applaudito un'Italia indomita. I cambi apportati da Brunel alla formazione battuta all'Olimpico dal Galles sono stati azzeccati.
La mischia ha funzionato a dovere, soffrendo un po' in avvio quando gli inglesi hanno fatto grande pressione e pagando con punizioni che Flood ha trasformato sempre in punti. Sul 6-0 Orquera ha a sua volta messo tra i pali un piazzato, dando una scossa alla squadra e poco dopo una incursione di Parisse e Zanni ha tagliato la difesa inglese, fermandosi a pochi metri dalla meta. L'Inghilterra fino alla fine della frazione ha continuato a premere, ma con meno convinzione, mentre l'Italia si è difesa con ordine, anche quando è rimasta in 14 negli ultimi 10' per un giallo a Gori. Due altri calci trasformati da Flood hanno chiuso il primo tempo sul 12-6. La partita s'e trasformata nella ripresa, in maniera inattesa. Invece di cedere com'è avvenuto troppe altre volte, l'Italia ha cominciato a spingere.
Un errore della difesa inglese sotto pressione ha consentito ad Orquera di lanciare in meta McLean, forse il migliore in campo per l'Italia. Il mediano azzurro ha poi sbagliato la trasformazione da posizione difficile, che avrebbe portato l'Italia sul 15-13. Poi Flood ha punito l'Italia con il piede, riportando l'Inghilterra in posizione di sicurezza, mentre gli azzurri non hanno avuto più occasioni su calcio piazzato. Nel finale, vedere l'Inghilterra schiacciata nei suoi 20 metri per difendere la vittoria era una scena che pochi avrebbero immaginato. «Fisico e testa hanno funzionato bene, e insieme», ha commentato il ct azzurro Jacques Brunel. «È stata una partita a due facce. Nel primo tempo, dominato dagli inglesi, abbiamo fatto una buona difesa, con errori che ci sono costati delle punizioni. Nel secondo tempo siamo stati più efficaci nel dominio del campo, mentre loro si sono dimostrati piu disciplinati, almeno secondo l'arbitro....».
11.03.2013
Tutti contro la Red Bull E la Ferrari è già al top
FORMULA UNO. A una settimana dal Mondiale, la «Rossa» va veloce
Tutti contro la Red Bull e Sebastian Vettel. A una settimana dal primo semaforo verde della stagione all'Albert Park di Melbourne, il leitmotiv nel mondo della Formula 1 è sempre lo stesso: come spezzare il dominio della scuderia «da bere» che da tre anni vince sia il titolo piloti che quello costruttori. Primo team a porsi l'obiettivo di rompere l'incantesimo creato dal genio di Adrian Newey sarà, come vuole il suo stesso Dna, la Ferrari, convinta di poter salire già sul podio in Australia. Una Rossa rinvigorita dal buon andamento dei test invernali capaci di consegnare a Fernando Alonso e Felipe Massa «una vettura di un altro pianeta rispetto a quella del 2012». Rincorsa al Mondiale che vedrà tra i protagonisti al via dal Gran Premio di Australia non solo la scuderia di Maranello, ma anche altri top team come la McLaren di Jenson Button e la Lotus di Kimi Raikkonen.
In salita dopo i buoni tempi sfoderati nelle prove a Montmelò, circuito vicino a Barcellona, anche le quotazioni della Mercedes che, salutato il divin Michael Schumacher, ha affidato le sue ambizioni di grandezza all'esuberante Lewis Hamilton. Lotta tra big che a giudicare da quanto visto nelle tre sessioni di test dovrebbe scattare in Australia all'insegna dell'equilibrio e premiare chi riesce a utilizzare meglio le gomme e a sviluppare nel migliore dei modi gli scarichi delle rispettive monoposto. Uno stato di fatto che fa ben sperare gli uomini della Ferrari, a cominciare da Alonso che l'anno scorso ha visto sfumare per la seconda volta il sogno di vincere il suo primo titolo con il Cavallino. Quest'anno il pilota spagnolo vuole centrare finalmente l'obiettivo e assicura che la base di partenza per farlo è più che incoraggiante. E già a Melbourne la Rossa, secondo il pilota di Oviedo, è da podio: «Sono un pilota migliore, ma anche la macchina è migliorata rispetto allo scorso anno, quando arrivammo quarti.
Perciò questa volta credo che possiamo salire sul podio. Rispetto al Gran premio d'Australia del 2012», ha assicurato l'asturiano, «abbiamo una F138 che è infinitamente migliore della macchina a mia disposizione un anno fa. Siamo più veloci». Grande fiducia per l'avvio della stagione anche da parte del responsabile della gestione sportiva Stefano Domenicali: «La nuova organizzazione aziendale, il metodo di lavoro, la modifica degli strumenti utilizzati per impostare il lavoro sulla F138, la coerenza dei risultati rispetto ai nostri obiettivi sembrano dirci finalmente che siamo sulla strada giusta. Facendo dunque un'analisi puramente incentrata su noi stessi, a meno che qualcun'altro abbia fatto un lavoro straordinario, sono convinto che la Ferrari riuscirà a giocarsela fino alla fine e un podio in Australia sarebbe una buona base di partenza su cui costruire i successi di cui abbiamo bisogno».
FONTE: LArena.it