ANTEPRIMA VERONA-REGGINA: Ad una settimana di distanza dalla gara contro lo SPEZIA ecco al 'Binti' un altro incontro di grande pathos, quello che mette di fronte scaligeri ed amaranto ad 11 anni di distanza da quello spareggio per la Serie A risolto da 'SuperMike' COSSATO a 4 minuti dalla fine!
ANTEPRIMA VERONA-REGGINA I CONVOCATI E LE ULTIME NEWS
Senza BAČINOVIĆ e HALLFREDSSON impegnati ieri con le rispettive nazionali MANDORLINI dovrà rinunciare a due 'pilastri' della rosa scaligera ma le alternative quest'anno non mancano fortunatamente... Probabile l'esordio di CACCIATORE come esterno destro in difesa e lo spostamento di CRESPO dalla parte opposta, LANER agirà davanti alla difesa con MARTINHO a sinistra e JORGINHO a destra, in attacco CACIA (ancora non al meglio) dal primo minuto tra GOMEZ e RIVAS.
Questa la lista dei convocati:
Portieri: 1 Rafael, 12 Nicolas, 33 Berardi.
Difensori: 5 Ceccarelli, 25 Crespo, 18 Moras, 20 Maietta, 26 Fatic, 13 Abbate, 3 Albertazzi, 29 Cacciatore.
Centrocampista: 4 Laner, 19 Jorginho, 6 Martinho, 9 Grossi.
Attaccanti: 8 Cacia, 30 Bojinov, 21 Gomez, 7 Rivas
Recuperato MELARA a centrocampo, DIONIGI che in setimana ha provato il gioco a 5 in mediana dovrà fare a meno dei fantasisti BOMBAGI e SARNO; vertice basso sarà RIZZO con ARMELLINO all'interno e HETEMAJ esterno; probabile anche l'impiego di D'ALESSANDRO nel 3-5-2 che vedrà COMI e CERAVOLO come punte...
Di seguito la lista dei convocati:
Portieri: Baiocco, Facchin;
Difensori: Adejo, Bergamelli, Di Bari, Ely, Freddi;
Centrocampisti: Armellino, Barillà, D'Alessandro, Hetemaj, Melara, Rizzato, Rizzo;
Attaccanti: Ceravolo, Comi, Fischnaller, Louzada, Viola.
Una settimana dopo VERONA-SPEZIA ecco un'altra partita dal grande pathos... E la memoria corre a quel doppio spareggio per evitare la retrocessione in cadetteria: 11 anni sono passati e quel ricordo, a differenza di quello evocato dai liguri, ha ben altro sapore...
L'incornata vincente del danese LAURSEN che decide l'andata e nel ritorno, quando tutto sembra perduto nella bolgia del 'Granillo' dove i gialloblù subiscono pressioni che vanno ben aldilà del semplice agonismo sportivo, ecco l'inzuccata vincente di Michele (da quel giorno 'SuperMike') COSSATO a quattro minuti dal 90°: Davvero momenti per cui vale la pena vivere!
Sfida di tutt'altro genere quella in programma Sabato con i gialloblù dati per favoriti per la vittoria finale contro una REGGINA abbastanza ridimensionata nelle ultime stagioni ma sempre in grado di fare prestazioni importanti al 'Bentegodi'
Tre gli ex in maglia amaranto: Dario BERGAMELLI difensore centrale con 18 presenze nell'HELLAS 2008-2009 a Vito DI BARI terzino arrivato a Gennaio 2008 ed Emiliano BONAZZOLI, esperto attaccante rimasto 'incastrato' a Reggio con un ingaggio insostenibile per la squadra del patròn FOTI, che da giovane di talento nel VERONA di Serie A 2000 - 2001 realizzò 7 gol in 28 presenze...
Ma anche fra i gialloblù c'è chi ha giocato a Reggio: innanzitutto quell'Emil HALLFREDSSON (sicuramente il più rimpianto) riscattato dalla REGGINA dopo la promozione in cadetteria della squadra di MARTINELLI e poi CACIA (27 presenze 4 gol dopo un brutto infortunio patito nella stagione precedente)
QUI VERONA
Allenamento a porte chiuse per la squadra di mister MANDORLINI priva di HALLFREDSSON e BAČINOVIĆ convocati con le rispettive nazionali per gli incontri Islanda-Norvegia e Slovenia-Svizzera e quindi non disponibili contro la REGGINA
QUI REGGIO IN CALABRIA
In dubbio il centrocampista BOMBAGI tutti abili ed arruolati nel resto della rosa amaranto...
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DICONO
Mister MANDORLINI: 'Cacia è l'attaccante che volevo da anni...' «La Reggina? E' una partita come le altre, la stiamo preparando al meglio. Poi non voglio più parlare del passato, questa è una squadra nuova che comunque dal 17 luglio, a eccezione con il Palermo, non ha mai perso. Ci manca soltanto la vittoria e ho visto una squadra in crescita. Viviamo partita per partita, dobbiamo trovare l'equilibrio e poi sono convinto che arriveranno anche i risultati. I due pareggi? Questo è il calcio, ribadisco che siamo una squadra in crescita e contro lo Spezia ci è mancato il colpo del ko. Loro erano alle corde, come un pugile che aspettava di andare al tappeto. Peccato che non siamo riusciti a buttarlo giù. Cacia? E' l'attaccante che volevo, l'ho aspettato tutto il mercato ed erano anni che avrei voluto allenarlo. Mi sembra più avanti nella preparazione di Bojinov, ma questo è normale. Cacia giocherà senz'altro perché ci dà profondità e comunque vada sarà il nostro punto di riferimento. Blocco mentale per i due pareggi? Assolutamente no, perché attorno alla squadra c'è entusiasmo e fiducia, proprio per questa ragione non sentiamo nessuna pressione. Siamo nelle condizioni di lavorare bene e di ottenere quell'equilibrio necessario per ottenere risultati. Molti giocatori nuovi sono stati attirati dall'entusiasmo che circonda questa società. Cosa mi aspetto dagli avversari di sabato? E' una buona squadra, ha cominciato bene il campionato e che si chiuderà al Bentegodi. Sarà dura ma è importante avere pazienza e fare la partita»
Mister DIONIGI, allenatore amaranto, che era in campo in QUEL giugno 2001 nello spareggio vinto dall'HELLAS proprio al 'Granillo' «Abbiamo una montagna enorme da scalare, il nostro avversario può contare su una rosa eccezionale, organico ricchissimo che rende le assenza irrilevanti. Dovremo esser capaci di render tali anche le nostre. Siamo in emergenza, non potremo contare su più d'un elemento ma dovremo far in modo che la nostra forza sia il gruppo. Dobbiamo giocare da squadra, dobbiamo giocare da Reggina. Il morale dei ragazzi è alto, i successi aiutano a lavorare meglio. Questa squadra sta andando anche oltre le mie aspettative. Hanno un entusiasmo coinvolgente, una predisposizione al sacrificio, un'umiltà che può portarci lontano. Ho detto loro che la partita di domani dev'essere motivo d'orgoglio per tutti. Troveremo una bolgia, 15000 persone, un clima ostile figlio di una rivalità sportiva: sono le partite che ogni giocatore vorrebbe giocare. Domani capiranno cosa vuol dire questa categoria, cosa vuol dire l'adrenalina, cosa vuol dire giocare nella Reggina. Non abbiamo nulla da perdere, ci sarà da soffrire ma sono certo che, con qualunque risultato, la gara di domani ci farà crescere molto» RegginaCalcio.com
FREDDI difensore amaranto sulla prossima gara al 'Binti': «Una partita importante, sentita da parte di entrambe le tifoserie, attesa. Sarà dura, giochiamo contro una squadra che punta alla promozione diretta, sulla carta più forte di noi. Ma non partiamo battuti: abbiamo qualità, siamo uniti, siamo una squadra vera, possiamo fargli male. Sappiamo che troveremo un ambiente infuocato ma sarebbe bello dare una grossa gioia alla nostra gente, proveremo a fargli uno scherzo... La Reggina non ha nulla da perdere arriviamo al sabato preparati, il mister dà l'anima durante la settimana per spiegarci esattamente come dobbiamo comportarci, ognuno in campo sa cosa deve fare. Sono i favoriti? Sì, è vero. Ma ogni partita va giocata sul campo, non sulla carta» RegginaCalcio.com
BAIOCCO portiere della REGGINA sui giocatori dell'HELLAS: «Sono forti, molto forti ma se saremo in grado di proporre il nostro calcio siamo in grado di metterli in grossa difficoltà. Che sia il Real Madrid o il Verona, resta sempre una partita di calcio: siamo un gruppo vero, umile ma convinto delle proprie qualità. La Reggina è pronta e vuole giocarsela» RegginaCalcio.com
BOMBAGI centrocampista della REGGINA 'VERONA banco di prova...' «Non sono al top della condizione, causa un problema muscolare. Un mio recupero per Verona? Non so, con lo staff medico valuteremo la situazione giorno per giorno... Non nascondo che sulla carta il Verona ha qualcosa in più, la società ha costruito un organico importante. Noi però non partiamo battuti, vogliamo proseguire la striscia positiva delle prime giornate di campionato» TuttoB.com
Il giovane portiere BERARDI 'Grande entusiasmo': «Ero d'accordo con la Lazio per fare il terzo portiere, ma la società mi voleva trattenere. All'ultimo giorno di mercato è uscita la possibilità di venire all'Hellas e questa è una piazza importante e una squadra allestita per vincere. Sono molto contento di questa scelta. Rafael? Lo conosco, ma io sono qui per fare esperienza e lavorare bene. Lui è bravo ed è un grande professionista, ma ognuno si gioca le sue carte. Se sarò chiamato in causa proverò a dare il meglio di me. Questa è la mia prima avventura da professionista, questo mi ha spinto ad accettare subito. Perché è un club che ha un valore enorme, proprio come i club di Serie A» HellasVerona.it
Il nuovo acquisto CACCIATORE 'HELLAS club prestigioso' «Ho scelto l'Hellas Verona perché penso che sia una società prestigiosa alla pari di molti club di Serie A. Quando entri al Bentegodi e trovi ventimila persone non è mai facile e questo è uno stimolo in più. Il mio ruolo? L'anno scorso ho fatto tutti i ruoli difensivi, sia l'esterno che il centrale. Poi quando eravamo in emergenza nel campionato scorso il mister mi utilizzò anche da centrocampista. Ho visto le partite col Modena e con lo Spezia: abbiamo potenzialità enormi, inutile nascondersi. La squadra è forte, ma abbiamo cambiato tanto. Ci vuole un po' di tempo, ma partita dopo partita il vero Hellas uscirà fuori. Personalmente mi manca il ritmo della gara, ho giocato poco quest'estate ma perché sapevo che non rientravo più nei piani della Samp e avevo la certezza che sarei andato via» HellasVerona.it
SOGLIANO 'pungola' la squadra scaligera «Non sono preoccupato perché abbiamo fatto due pareggi. C'è la voglia e la speranza che noi dobbiamo fare meglio e siamo in grado di fare molto di più. Questo non vuol dire che il pareggio non debba essere accettato. Se siamo presuntuosi i pareggi diventano sconfitte, se siamo umili i pareggi possono diventare vittorie. E sono convinto di questo. La Serie B è un campionato difficile, smettiamola di pensare all'anno scorso, perché eravamo una neopromossa ed erano anni che mancava la B. Dobbiamo rimboccarci le maniche e smetterla di dirci che siamo favoriti, perché in B non ci sono squadre leader ma serve voglia di correre, lottare su ogni pallone e avere la bava la bocca. Con questa mentalità possiamo fare qualche punto in più e soprattutto toglierci delle belle soddisfazioni. Ci vuole un atteggiamento più provinciale, solo così potremo migliorare. Dobbiamo trovare la fame di punti e la squadra si deve scrollare di dosso questo aspetto mentale. Voglio vedere lo spirito giusto... Il mercato? Ho portato dei giocatori da Verona, non ho dubbi. Nonostante qualcuno pensi e scriva che non tutte le ciambelle riescono col buco: io non faccio il pasticciere, cerco di prendere giocatori che hanno voglia di stare qui. Mandorlini? Ci siamo confrontati sempre prima di ogni acquisto, dialoghiamo sempre. Il mister ha visto dei miglioramenti, ma sa che possiamo fare meglio. Abbiamo tutti la voglia di portare a casa un risultato che ci può sbloccare e andare avanti. La vittoria però non si ottiene con un peso sulla testa, ma alzando la testa. Non voglio una squadra che dopo due partite che non vince abbassa la testa, se no siamo fuori dal mondo. Noi dobbiamo andare in campo aggressivi e prenderci i tre punti. La squadra si sta allenando bene e dobbiamo lavorare con il sorriso. Perché ci vuole armonia durante la settimana, quando prepariamo la gara. Io i calciatori tristi non li ho mai visti giocar bene. Siamo consapevoli che è un campionato difficile, ma se corriamo al ritmo degli altri siamo consapevoli di avere qualcosa in più» HellasVerona.it
CACIA si presenta così: «Ho deciso di venire a Verona e sono contento di questa scelta. La prima con lo Spezia? C'era una necessità di andare subito in campo, il mister mi ha chiesto un sacrificio ma per me non è stato così. Speriamo che sabato contro la Reggina portiamo a casa i 3 punti perché questo che conta più di ogni altra cosa. La Serie A? Ho un desiderio a 29 anni di confrontarmi con questa categoria e la scelta che ho fatto è stata anche in prospettiva futura. Perché voglio vincere qui e arrivare nella massima serie con la maglia dell'Hellas Verona. L'effetto dei tifosi al debutto? Ho giocato l'anno scorso col Padova qui e mi fece una grande impressione, da giocatore dell'Hellas mi ha dato un'impressione mostruosa, ancora di più, perché c'è uno stadio e un tifo fantastico. C'erano 15-16mila persone contro lo Spezia, posso garantire che quest'anno nei momenti difficili questi tifosi saranno il nostro punto di forza. Troppi attaccanti? Siamo tanti, siamo bravi, abbiamo voglia di remare tutti dalla stessa parte. Chi non giocherà dovrà restare calmo e non preoccuparsi. La Serie B la conosciamo tutti e ci sarà spazio per tutti. Io mi aspetto molto da questa avventura, al di là dei gol, credo che i tifosi si aspettino di vincere» HellasVerona.it
Spareggio andata Verona - Reggina 1-0
Spareggio ritorno Reggina - Verona 2-1
ALTRE NEWS IN ALLEGATO DUE GARE PRIMA MULTA!Ammenda di € 2.000,00 : alla Soc. VERONA per avere suoi sostenitori, al 40° del primo tempo, lanciato sul terreno di giuoco un petardo; entità della sanzione attenuata ex art. 14 comma 5 in relazione all'art. 13 comma 1 lettera b) CGS, per avere la Società concretamente operato con le forze dell'ordine a fini preventivi e di vigilanzaLegaSerieB.it CALCIOMERCATO: Il VICENZA su ABBATE ma la trattativa dovrebbe non nascere nemmeno per un giocatore che MANDORLINI ha sempre considerato importante... ABBONAMENTI verso quota 11.400, possibilità diacquistare fino al 21 Settembre... LA SERIE B comunica anticipi e posticipi dalla 4^ all'1^ giornata, gialloblù in campo venerdì 21 settembre al 'Binti' contro il NOVARA e venerdì 5 ottobre in trasferta a Padova
Real Madrid vs Barcelona (2-1) 29-08-2012 Supercopa 2012 Full Highlights
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RASSEGNA STAMPA
Calcio, Serie B: la storia e gli ex di Verona-Reggina
Venerdì 07 Settembre 2012 09:17
di Antonio Modafferi – La terza giornata del campionato di serie B prevede un duro ostacolo per la Reggina di Dionigi, reduce dal successo a spese della Pro Vercelli, il Verona, una delle candidate alla promozione nella massima serie, che viene dal pari interno contro lo Spezia (1-1).
Sono dieci i precedenti tra veneti e calabresi, otto in B e due in A, più uno spareggio salvezza, e dal bilancio emerge una tradizione sfavorevole agli amaranto che sono riusciti ad imporsi nella città di Romeo e Giulietta soltanto in un’occasione, i gialloblù hanno conquistato sei successi, mentre tre sono i pareggi.
La storia di Verona-Reggina ha inizio nella seconda metà degli anni Sessanta, precisamente nella stagione 1965/1966, quando la neopromossa compagine amaranto di mister Maestrelli si presenta per la prima volta in riva all’Adige, ma è un esordio amaro vista la sconfitta per 3-2.
Sempre con l’indimenticato allenatore che conquisterà lo scudetto sulla panchina della Lazio, la Reggina raccoglierà, nelle successive due stagioni, altrettante sconfitte e sempre con il risultato di 2-1.
Le strade delle due squadre si dividono per 22 anni e lo scontro tra Verona e Reggina ricompare nell’annata 1990/1991, ma gli amaranto sono costretti a capitolare per la quarta volta. Sulla panchina del sodalizio dello Stretto è appena tornato Aldo Cerantola al posto di Ciccio Graziani, esonerato dopo il k.o. interno subito dalla Triestina, ma il cambio non produce gli effetti sperati, gli scaligeri infatti vincono di misura grazie alla rete messa a segno al 90’dal difensore Ezio Rossi. Diametralmente opposti i destini delle due squadre a fine campionato: i gialloblù conquistano il salto in serie A in virtù della seconda piazza, gli amaranto retrocedono in C1.
Quattro stagioni più tardi, nel campionato cadetto edizione 1995/1996, la Reggina rimette piede in Veneto. Gli amaranto di Giuliano Zoratti sfiorano il colpaccio al “Bentegodi”, portandosi in vantaggio con il bomber Alfredo Aglietti al 21’, i padroni di casa, che a fine torneo conquistano la promozione nella massima serie, riescono ad evitare la sconfitta davanti al pubblico amico soltanto a cinque minuti dalla fine grazie alla rete del centrocampista Massimo Ficcadenti, futuro allenatore amaranto nella stagione 2007/2008.
Ancora 1-1 nell’annata 1997/1998, al sedicesimo turno del girone di andata. Le marcature arrivano nella prima frazione: gli uomini di Franco Colomba mettono la freccia al 19’ per merito del centrocampista Marco Sesia, i veronesi impattano al 41’ con il bomber De Vitis.
Un anno dopo gli scaligeri fanno bottino pieno con un rotondo 3-1 alla sesta di andata. Al quarto d’ora De Vitis si fa parare un rigore da Orlandoni, poi ci pensa Italiano ad aprire le danze alla mezzora, imitato sette minuti più tardi da Cammarata dal dischetto, l’undici di mister Gustinetti dimezza il punteggio al 79’ con Giacomo Lorenzini dagli undici metri, quindi all’81’ l’ex Alfredo Aglietti chiude il tabellino. A fine campionato entrambe le formazioni possono festeggiare la promozione in serie A, la prima storica volta per la Reggina.
Nella massima serie 1999/2000, Verona e Reggina si affrontano alla penultima di andata. La banda di Colomba sblocca il punteggio al 38’ con una perla direttamente su calcio di punizione di Andrea Pirlo, i ragazzi di Prandelli agguantano il pari soltanto al 76’ e soltanto su calcio di rigore, trasformato dal brasiliano Adailton. Quarto risultato utile consecutivo per la squadra del presidente Foti che a fine torneo si garantisce la permanenza nell’Olimpo del calcio.
La Reggina sfata finalmente il tabù Verona nel campionato 2000/2001, andando ad espugnare il “Bentegodi” con un perentorio 0-3. Alla ventisettesima giornata, gli amaranto, a secco di successi da un mese e mezzo, chiudono la pratica già nel primo tempo, concluso sul doppio vantaggio per merito dei sigilli dell’attuale tecnico Davide Dionigi al 21’ e Cozza al 43’, nel recupero, al 93’, il portoghese Mamede, alla prima realizzazione in maglia amaranto, in contropiede chiude i giochi.
L’affermazione conseguita in terra veneta da l’avvio al rush finale degli amaranto protesi verso la salvezza, ma la stagione regolare si conclude con Lecce, Verona e Reggina appaiate a quota 37. A causa della classifica avulsa, le ultimi due compagini sono costrette a giocarsi l’ultimo posto utile per mantenere la serie A in uno spareggio con andata e ritorno, nonostante gli amaranto siano in vantaggio sugli scaligeri negli scontri diretti in campionato (un pareggio e una vittoria).
Il primo atto si svolge nella fatal Verona il 21 giugno 2001. La formazione di Attilio Perotti sfrutta al massimo il fattore casa e, dopo l’assalto condotto nei primi 45’, si impone nel secondo tempo con il minimo scarto grazie al centro del difensore danese Martin Laursen che, al 61’, di testa raccoglie un corner e batte Taibi. A nulla valgono i tentativi di rimonta dei ragazzi di Colomba, soprattutto quello di Dionigi, che si vede negare la gioia del goal da un ottimo Ferron. Si deciderà tutto al “Granillo” tre giorni dopo…
Dopo ben dieci anni, Verona e Reggina tornano a scontrarsi nella stagione passata. In riva all’Adige il complesso di Breda è costretto ad ingoiare l’ennesimo boccone amaro, l’undici di Mandolini infatti vince con il minimo scarto per merito del colpo di testa dell’austriaco Pichlmann al 28’, ben servito da Gomez dalla destra ma colpevolmente lasciato solo dalla retroguardia amaranto.
Tre gli ex dell’incontro, Hallfredsson e Cacia per il Verona e Di Bari nella Reggina.
Emil Hallfredsson, arriva a Reggio nell’estate 2007 dai norvegesi del Lyn Oslo. Nella sua prima stagione in amaranto, il centrocampista islandese classe ’83 colleziona 21 presenze senza mai conoscere la gioia del goal. La stagione dopo, culminata con la retrocessione in B, i gettoni saranno 13, impreziositi da una rete, la splendida conclusione con cui fulmina Buffon dalla distanza in Reggina-Juventus 2-2.
Dopo l’esperienza tra le file del Barnsley nella stagione 2009/2010, l’anno dopo viene nuovamente girato in prestito, stavolta al Verona, Lega Pro Prima divisione, con cui ottiene il salto in B dopo i play off ed il riscatto da parte della società scaligera.
Daniele Cacia ha fatto parte della Reggina edizione 2009/2010. Preso in prestito dal Lecce per diventare una delle bocche da fuoco degli amaranto alla caccia dell’immediato ritorno in A, la punta di origini catanzaresi si rende di un’annata molto al di sotto delle attese, come testimoniano le 4 reti realizzate in 27 apparizioni, spesso caratterizzate da un atteggiamento indolente e passivo in campo.
Vito Di Bari ha militato nel Verona nella seconda parte della stagione 2007/2008. Con la casacca gialloblù è sceso in campo sette volte mettendo a segno due reti in una stagione molto difficile per i veronesi che riuscirono ad evitare la retrocessione in Seconda Divisione soltanto ai play out.
Calcio, Serie B: contro al Reggina un Verona senza Hallfredsson e Bacinovic
Mercoledì 05 Settembre 2012 20:12
Qualche insidia in meno per la Reggina che sabato sera andrà a far visita al Verona.
Il tecnico dell'Islanda Lagerback e quello della Slovenia Stojanovic hanno convocato per le prossime sfide. valevoli per le qualificazioni mondiali, due calciatori gialloblù, l'ex di turno Emil Hallfredsson e Arminr Bacinovic.
Entrambi saranno in campo venerdì 7 con la maglia della loro rappresentativa nelle gare Islanda-Norvegia e Slovenia-Svizzera e pertanto non saranno a disposizione dell'allenatore scaligero Mandorlini.
FONTE: Strill.it
Verona-Reggina: il dolore di perdere “pareggiando” 7 settembre 2012 18:10 | Archiviato in CALABRIA,NEWS,SPORT | Pubblicato da Giuseppe Mazza
Pensi a Verona-Reggina e ti viene l’amaro in bocca. Pensi a quando sei retrocesso dopo aver umiliato in campionato, in casa sua, la squadra che ti ha poi condannato (Verona-Reggina 0-3, con le reti di Dionigi, Cozza e Mamede). Lo spareggio 2000-2001 per rimanere in serie A sarà per sempre una ferita aperta per ogni tifoso della Reggina. La fatalità di un’uscita infelice di un portiere, capitano, senza il quale difficilmente si sarebbe arrivati a giocarsi la serie A quel giorno. L’ingiustizia di un regolamento che se fosse quello di adesso ci avrebbe permesso di rimanere in Serie A (la classifica avulsa era: LECCE 10,
REGGINA 4, VERONA 2. Quindi sarebbe retrocesso il Verona).
La Reggina nella sua storia, in queste circostanze, ha spesso sbagliato i tempi. È strano pensare che a condannarci quell’anno sia stato un gol subìto in casa. A Novara la Reggina di reti in trasferta ne realizzò addirittura due, ma a parità di gol, ancora una volta, il regolamento ci aveva condannati. È bello perdere una finale, non è bello perdere pareggiando. Questo è uno degli aspetti più crudeli del calcio. In quel famoso spareggio contro il Verona, la Reggina perse pareggiando: 2 gol fecero i gialloblu, 2 gol fecero gli amaranto. E se si torna ancora indietro nel tempo con la mente, si arriva ad un altro spareggio: stagione 1988-1989 di serie B; a Pescara una sola tra Cremonese e Reggina poteva gioire per la promozione in serie A. La partita, equilibrata e bloccata, finì 0-0, la Cremonese vinse ai rigori ed ancora una volta la Reggina perse pareggiando. Domani sarà sbagliato parlare di vendetta, nessun componente del Verona era presente 11 anni fa, ma già lo scorso anno molti calciatori amaranto, da sempre tifosi della Reggina, hanno mostrato che anche per loro Verona-Reggina non è una partita come le altre. L’effetto di ciò è stato negativo: il Verona ha vinto sia all’andata, che al ritorno.
Il mister della Reggina, Davide Dionigi, saprà cosa trasmettere ai suoi ragazzi. Lui la ricorda bene quella partita e quell’annata. Proprio lui, insieme a Taibi, era il simbolo amaranto: Re Davide con i suoi gol e il portiere con le sue parate. Dionigi, sul 2-1 per la Reggina, al Granillo, sfiorò clamorosamente la rete del 3-1 al 94’ (Taibi ha confessato che se il bomber gli avesse lasciato quella palla, l’avrebbe colpita in rete lui, in una delle sue tante sortite offensive in azioni d’angolo), prendendosi molte colpe che lui non aveva, essendo stato decisivo da Gennaio in poi, per la causa amaranto. Quella partita poteva finire diversamente, la carriera di Dionigi poteva avere un destino diverso. Nessuno meglio di lui può capire cosa significhi la partita di domani e se non vorrà vendetta, vorrà di certo qualcosa che gli assomiglia.
Verso Verona-Reggina; Emil Halfredsson: acerbo in Calabria, rinato in Veneto
4 settembre 2012 22:21 | Archiviato in CALABRIA,NEWS,SPORT | Pubblicato da Giuseppe Mazza
Emil Halfredsson è uno di quei calciatori che non è riuscito ad esprimersi al meglio a Reggio Calabria. Islandese, fu acquistato dalla Reggina nell’estate 2007, dopo la grande cavalcata verso una storica salvezza. Dopo aver particolarmente impressionato nel precampionato, il biondo centrocampista confermò di avere delle grandi qualità ad inizio stagione, giocando come interno sinistro nella mediana a tre di Ficcadenti. Il suo inizio fu esaltante, al contrario di quello della squadra, che stentava a raccogliere punti e fare risultato.
Con gli arrivi in panchina di Ulivieri, prima, e di Orlandi, poi, perse il posto da titolare ed attribuì la colpa del suo calo, anche fisico, al caldo a cui lui non era assolutamente abituato. Nella stagione successiva giocò inizialmente, addirittura, da seconda punta, ma ben presto scomparve e si persero le sue tracce. Si vociferava che non avesse legato con i compagni e che soffrisse di una fastidiosissima pubalgia. Si rivide soltanto nel finale di campionato quando realizzò, contro la Juventus di Buffon, un gol meraviglioso, che è rimasto fino ad ora il suo unico in serie A.
Dopo la retrocessione la Reggina lo diede in prestito prima in Inghilterra e poi al Verona in Lega Pro, dove fu un importante protagonista del ritorno in serie B degli scaligeri. I veneti lo hanno poi riscattato e lo scorso anno si è rilevato per quello che è: un regista con un gran piede, dotato di un invidiabile senso della posizione e di un’ottima visione di gioco. Il suo rendimento spesso positivo fa sì che per la Reggina sia un rimpianto, anche in virtù della mancanza di tecnica nell’attuale centrocampo amaranto.
FONTE: StrettoWeb.com
Pillole amaranto: storia e curiosità di Hellas Verona-Reggina
Venerdì 07 Settembre 2012 10:17
Si rinnova un seguitissimo appuntamento su Regginacalcio.com, casa di tutti i tifosi amaranto.
Alla vigilia di tutti gli incontri del club dello Stretto, una rubrica che riassume tutti i dati più significativi ed interessanti del prossimo impegno ufficiale.
Precedenti, statistiche, corsi e ricorsi storici: ecco la scheda di Hellas-Reggina.
Nessuno squalificato Nessun calciatore squalificato. Ricordiamo il regolamento del campionato di Serie B Win che prevede squalifiche alla quarta, ottava, dodicesima e quindicesima ammonizione, mentre si entra in diffida al terzo, settimo, undicesimo e quattordicesimo cartellino giallo.
I precedenti: nel 2000/01 la sola vittoria calabrese Sono 11 i precedenti ufficiali tra le due squadre in Veneto con bilancio di 7 successi del Verona (ultimo 1-0, nella serie B 2011/12), 3 pareggi (tutti per 1-1, l’ultimo nella serie A 1999/00) ed 1 vittoria della Reggina (3-0, nella serie A 2000/01).
Hellas imbattuto in casa da quasi un anno L’ultima sconfitta casalinga ufficiale del Verona risale al 9 ottobre 2011 quando, in serie B, il Torino si impose per 3-1: nelle successive 18 partite lo score casalingo gialloblu è stato di 14 successi e 4 pareggi.
Hellas macchina da gol in casa Il Verona ha sempre segnato almeno un gol in 33 delle ultime 34 gare interne ufficiali per un totale di 59 reti all’attivo; unica eccezione Verona-Empoli 0-0 del 27 aprile scorso, in serie B.
Reggina senza gol contro i veneti da 225’ Lo scorso anno Reggina ed Hellas Verona si sono ritrovate avversarie dieci anni dopo il drammatico spareggio salvezza per restare in serie A, a fine campionato 2000/01, ed i veneti hanno vinto entrambi gli incontri, in casa e fuori, per 1-0. La Reggina, dunque, non segna contro i gialloblu scaligeri da 225’, ossia dal 45’ dello spareggio disputato al “Granillo” il 24 giugno 2001, vinto inutilmente 2-1 dai calabresi con secondo gol amaranto di Cozza al 45’. Da allora si sommano i 45’ restanti dello spareggio e i 180’ del campionato di serie B dell’anno scorso.
La prima fra Mandorlini e Dionigi Prima assoluta, sia da tecnici, che da calciatori, per Andrea Mandorlini e Davide Dionigi
Dionigi, l’imbattibilità e il settembre d’oro L’ultima sconfitta di Davide Dionigi da tecnico, nella stagione regolare del campionato, tra vecchia e nuova stagione, risale al 31 ottobre 2011, Benevento-Taranto 2-1. Poi 26 giornate di imbattibilità, di cui 24 in I Divisione con il Taranto e 2 in B con la Reggina, con bilancio complessivo di 14 vittorie e 12 pareggi. Nel mese di settembre la media-punti delle formazioni di Dionigi è impressionante: 2,60, frutto di 4 vittorie ed 1 pareggio in 5 incontri disputati.
Dionigi e i ricordi contro l’Hellas Davide Dionigi, da tecnico, affronta per la prima volta in match ufficiali l’Hellas Verona, contro cui ha giocato 11 volte da calciatore, ottenendo 5 vittorie a proprio favore, 3 pareggi e perdendo le altre 3 volte. In queste 11 gare Dionigi ha segnato pure una rete, il 20 febbraio 2005 in Bari-Verona 1-0 di serie B, quando militava con i biancorossi pugliesi. Da ricordare che lo stesso Dionigi, in maglia amaranto, è stato presente nel doppio spareggio-salvezza del 2000/01 contro i veneti giocando i primi 79’ di gara a Verona all’andata (poi venne sostituito) e subentrando a 17’ dalla fine nel ritorno al “Granillo”.
Dirige il toscano Irrati Massimiliano Irrati, nato a Firenze il 27 giugno 1979, appartiene alla sezione Aia di Pistoia. In serie B, dove ha debuttato il 27 agosto 2011 in Cittadella-AlbinoLeffe 2-1, ha diretto 19 incontri con bilancio di 9 successi interni, 6 pareggi e 4 vittorie esterne. Nella serie B 2012/13 conta una direzione: Grosseto-Novara 1-1. Il Verona conta 7 precedenti con bilancio in perfetta parità: 2 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte, con un incrocio stagionale, 3-2 a Chiavari sull’Entella in coppa Italia. Reggina al debutto assoluto con l’arbitro toscano.
Football Data
Dionigi:"Orgoglio, cuore, umiltà: Reggina, abbiamo una montagna da scalare"
Venerdì 07 Settembre 2012 15:39
Un colpo di testa. Le mani di Ferron in uscita disperata respingono quel pallone e le ultime speranze amaranto. Era il giugno del 2001. La storia di Davide Dionigi con il Verona si conclude lì. Domani, un nuovo capitolo da scrivere.
Dal campo alla panchina, sempre alla guida della Reggina. Arriva l'Hellas, arriva l'anticipo della terza giornata di Serie bwin. "Abbiamo una montagna enorme da scalare, il nostro avversario può contare su una rosa eccezionale, organico ricchissimo che rende le assenza irrilevanti. Dovremo esser capaci di render tali anche le nostre. Siamo in emergenza, non potremo contare su più d'un elemento ma dovremo far in modo che la nostra forza sia il gruppo. Dobbiamo giocare da squadra, dobbiamo giocare da Reggina".
Rincara la dose il mister nel corso della conferenza odierna. "Il morale dei ragazzi è alto, i successi aiutano a lavorare meglio. Questa squadra sta andando anche oltre le mie aspettative. Hanno un entusiasmo coinvolgente, una predisposizione al sacrificio, un'umiltà che può portarci lontano. Ho detto loro che la partita di domani dev'essere motivo d'orgoglio per tutti. Troveremo una bolgia, 15000 persone, un clima ostile figlio di una rivalità sportiva: sono le partite che ogni giocatore vorrebbe giocare. Domani capiranno cosa vuol dire questa categoria, cosa vuol dire l'adrenalina, cosa vuol dire giocare nella Reggina. Non abbiamo nulla da perdere, ci sarà da soffrire ma sono certo che, con qualunque risultato, la gara di domani ci farà crescere molto".
Si chiude con un paio di considerazioni sul modulo da adottare ed i singoli. "Melara sta meglio, Ely è un ragazzo di grande prospettiva che mi ha colpito per pesonalità e classe. Ha già una struttura fisica importante, acquisendo esperienza potrà fare la differenza. Mancano Bombagi e Sarno? Si aggiungono ai tanti già assenti, privandoci della possibilità di schierare il trequartista. Abbiamo provato il centrocampo a 5 in settimana, siamo pronti ad ogni soluzione. Chi a centrocampo? Con Rizzo vertice basso vedo più Armellino di Hetemaj come interno".
In 19 al Bentegodi per sfidare l'Hellas
Venerdì 07 Settembre 2012 13:30
Completata l'ultima seduta di allenamento, prima della rifinitura che la Reggina sosterrà in Veneto, mister Dionigi ha diramato l'elenco dei calciatori convocati per Hellas Verona-Reggina, gara valida per la 3^ giornata di campionato, in programma sabato 8 settembre alle 20:45.
Freddi:"Hellas favorito, ma proveremo a dare gioia ai nostri tifosi"
Giovedì 06 Settembre 2012 12:34
Un muro contro la Pro Vercelli, per media e tifosi di gran lunga il migliore in campo. Ulteriormente gratificato dalle rilevazioni pubblicate dalla Lega Serie B che lo indicano come il recordman del campionato per palloni recuperati, Gianluca Freddi ha incontrato oggi gli organi d'informazione. Due giorni all'anticipo con l'Hellas Verona. "Una partita importante, sentita da parte di entrambe le tifoserie, attesa. Sarà dura, giochiamo contro una squadra che punta alla promozione diretta, sulla carta più forte di noi. Ma non partiamo battuti: abbiamo qualità, siamo uniti, siamo una squadra vera, possiamo fargli male. Sappiamo che troveremo un ambiente infuocato ma sarebbe bello dare una grossa gioia alla nostra gente, proveremo a fargli uno scherzo...".
Ci crede, Freddi. "La Reggina non ha nulla da perdere - spiega con un sorriso rincarando la dose - arriviamo al sabato preparati, il mister dà l'anima durante la settimana per spiegarci esattamente come dobbiamo comportarci, ognuno in campo sa cosa deve fare. Sono i favoriti? Sì, è vero. Ma ogni partita va giocata sul campo, non sulla carta".
Una posizione diversa da quella occupata nello scorso campionato. "Ho sempre giocato da centrale in una difesa a 4. A volte, per esigenza, anche da terzino. A Grosseto, però, per un periodo avevamo adottato la difesa a 3 ed ero stato impiegato sia sul centrodestra che in mezzo. Il ruolo che ha disegnato per me il mister, insomma, non è una novità. Anzi, è esattamente la posizione che in assoluto preferisco".
Baiocco: "L'emozione è passata: pronto per questa Reggina"
Mercoledì 05 Settembre 2012 17:17
Al debutto in B, con una maglia importante, ricca di storia e tradizione come quella amaranto. Paolo Baiocco, dopo la positiva esperienza di Siracusa, difende i pali della Reggina, conoscendo per la prima volta il campionato cadetto. "Ero un po' emozionato, l'approccio non è stato semplice. Sono felice, però, di aver avvertito sempre la fiducia di club, compagni e mister. Con la Pro Vercelli ho iniziato a far vedere le mie qualità ma so di poter crescere ancora e certamente lo farò nelle prossime gare", ha spiegato quest'oggi in conferenza stampa.
Un gruppo unito, quello guidato da Davide Dionigi. "Il feeling con i compagni è totale - giura - abbiamo subito un solo gol, peraltro su rigore, nelle prime due uscite. Abbiamo fatto molto bene in fase difensiva anche in coppa: siamo una squadra difficile da affrontare".
Se ne accorgerà anche l'Hellas Verona, sabato al Bentegodi. "Sono forti, molto forti - conclude - ma se saremo in grado di proporre il nostro calcio siamo in grado di metterli in grossa difficoltà. Che sia il Real Madrid o il Verona, resta sempre una partita di calcio: siamo un gruppo vero, umile ma convinto delle proprie qualità. La Reggina è pronta e vuole giocarsela".
FONTE: RegginaCalcio.com
EDITORIALE TOTOB: la Schedina di...
07.09.2012 00:10 di Mattia Vavassori
In occasione del consueto appuntamento con la rubrica TOTOB, la redazione di TuttoB.com ha deciso di invitare come ospite PAOLO FOGLIO, ex difensore, tra le altre, di Atalanta, Chievo, Genoa, Siena e AlbinoLeffe.
MODENA-VARESE – Sono due compagini che stanno bene. Sarà una sfida dove avrà la meglio l'equilibrio. X
HELLAS VERONA-REGGINA – I padroni di casa hanno costruito una squadra per puntare alla promozione e credo che, dopo due pareggi, avranno la meglio sugli amaranto. 1
BARI-TERNANA – Il Bari è un buon team, mentre la neopromossa Ternana è in una fase di difficoltà. 1
CROTONE-CITTADELLA – Penso che non sarà facile per i veneti scendere in campo in trasferta contro il Crotone. Prevedo pertanto il successo dei locali. 1
EMPOLI-SASSUOLO – Sarà una sfida avvincente. Gli ospiti sono in una buona condizione di forma, mentre l'Empoli non può permettersi passi falsi. X
JUVE STABIA-VICENZA – Sono team che hanno bisogno di punti in classifica. Finirà senza vincitori né vinti. X
LANCIANO-ASCOLI – Entrambe stanno attraversando un periodo complicato. Sono dell'idea che la spunterà la matricola. 1
PADOVA-GROSSETO – Dopo un punto in due gare, credo sia l'occasione per il Padova per centrare il successo. 1
PRO VERCELLI-LIVORNO – Piemontesi vicenti all'esordio, labronici a punteggio pieno. Terminerà con un punto per parte. X
SPEZIA-BRESCIA – I liguri hanno un organico di livello e per il Brescia non sarà facile affrontarli al "Picco". 1
CESENA-NOVARA – Sarà uno scontro interessante tra due retrocesse. Il Novara è una già bella squadra, mentre il Cesena sta facendo fatica. X
PRIMO PIANO Hellas Verona, improvvisamente così amato...
07.09.2012 12:00 di Federico Errante
Fonte: tuttohellasverona.it
Partiamo dalle ultime dichiarazioni dei nuovi arrivati in casa gialloblu. Erano davvero anni che non si assistevano a presentazioni ufficiali di questo tipo: così affettuose, così piene di soddisfazione e contentezza per l'arrivo in una grande e ambiziosa piazza. C'è da chiedersi se la differenza la fanno, a questo punto, soltanto i soldi. Perchè affiorano sempre nella mente, i tempi di Pastorello (chissà perchè lo si prende sempre come esempio): quando le intenzioni di arrivare ad un giocatore tale erano anche buone, ma il giocatore però sceglieva sempre una piazza diversa da Verona. Erano i tempi in cui ci si chiedeva se davvero Verona non ispirasse più e se non rappresentasse una buona tappa per chi aveva bisogno di trovare stimoli nuovi.
Ci sono stati gli anni in cui, comunque, Verona lasciava un segno non indifferente su ogni professionista che calcava, almeno per un prestito gratuito o per una comparsata di una manciata di partite, il Bentegodi. Mi ricorderò sempre allenatori che anche grazie a Verona ebbero la grazia, poi, di trovare "pane" per i propri denti. Non bisogna andare indietro di tanti anni. Così come loro, anche tanti giocatori - giovani o sul finire di carriera - che da Verona passarono solo per una sosta ma nonostante tutto il ricordo rimase sempre onesto e cucito dentro.
Arriviamo al nuovo corso. Un presente pressoché fatto di certezze. E aggiungiamo di sogni. E' lecito crederci. Ci piace pensare che comunque dietro ad una ottima organizzazione, ad una società solida e ben quadrata si possa raggiungere almeno un minimo di credibilità. Al punto di guadagnare quella fiducia in chi qualche anno fa avrebbe, per destini non comprensibili, soltanto "sfiorato" l'idea di passare per Verona.
Sentire parlare così bene del Verona da parte di chi si sarebbe fatto soltanto rincorrere a vuoto qualche tempo fa, senza poi mai "abboccare" all'amo, e oggi si ritrova a far parte di questo gruppo, è sempre piacevole. Ma diversamente da altre volte la piazza ha capito che bisogna rimanere con i piedi per terra. La piazza, dopo tante "scottature" in passato, attaccamenti che sono soltanto state illusioni senza costrutto, ha imparato come volar basso. E' lecito, quindi, aspettarsi l' inizio di una nuova storia d'amore un pò in sordina. Come i risultati fin qui ottenuti.
Risultati che il Verona cercherà di cambiare già dalla gara interna di sabato sera contro la Reggina. Il tempo darà atto di questo nuovo cambiamento di rotta e di mentalità. Nel frattempo a.a.a cercasi i primi tre punti del campionato e un primo stralcio di buon Verona. Contro lo Spezia qualcosa in più rispetto Modena s'è visto. Ma il rodaggio della nuova macchina gialloblu ha bisogno ancora di essere oliato e di essere provato prima di essere certificato.
Mandorlini lo sa, ci vuole del tempo. Anche quando arrivò a Verona la prima volta, il Verona ci mise un pò ad ingranare, poi fu festa su tutta Piazza Brà. Ma i tempi che questo Verona ha bisogno, sia temporali che tecnici, saranno meno lunghi sabato sera, quando gli uomini di Mandorlini avvertiranno la prima "tensione" in campionato in caso di altro pareggio.
In fondo sono i risultati che contano, non deve essere soltanto una questione di soldi. Ma intanto la piazza si riprende quella mentalità vincente e aperta grazie anche a dichiarazioni di questo tipo: fanno piacere e danno una forte prova d'orgoglio.
HELLAS VERONA Hellas Verona, un tuo difensore verso Vicenza?
05.09.2012 11:17 di Federico Errante
Fonte: tuttohellasverona.it
Vicenza, Grosseto e Lecce. Tre squadre che ancora si divertono a fare sciacallaggio nell'ambito del calciomercato. Proprio i veneti, infatti, avrebbero bussato in Via Torricelli, casa gialloblu, per avere informazioni su Matteo Abbate. Secondo quanto riportato da Il Giornale di Vicenza, la trattativa appare comunque difficilissima per svariati motivi. In primis, il Verona è squadra ormai completa, e difficilmente si priverà di un giocatore che Mandorlini reputa importante non solo in campo, ma anche nello spogliatoio. In secondo luogo, i biancorossi aumenterebbero il pressing su Abbate solo nel caso in cui Martinelli, capitano vicentino, dovesse partire. Destinazione Brescia
REGGINA Reggina, Bombagi: "Hellas avversario giusto per misurare le nostre ambizioni"
04.09.2012 22:25 di Federico Errante
Fonte: reggio nel pallone
Il sorriso per una prestazione che ha convinto lascia spazio a un velo di incertezza, dovuta a un leggero infortunio. Francesco Bombagi, positivo nella vittoria interna contro la Pro Vercelli, ancora non sa se sarà disponibile per la trasferta di Verona: "Non sono al top della condizione, causa un problema muscolare. Un mio recupero per Verona? Non so, con lo staff medico valuteremo la situazione giorno per giorno". Negli occhi ancora la felicità per la vittoria di sabato, unita alla soddisfazione per la prestazione personale: "Sono contento di quanto ho fatto con la Pro Vercelli, ho riscattato l'opaca prestazione con la Nocerina. Spero di convincere mister Dionigi ad utilizzarmi con maggiore continuità".
Dopo una stagione passata in disparte, il centrocampista sardo è pronto a ritagliarsi un ruolo importante nella nuova Reggina: "Dalla trequarti in avanti siamo in tanti, mister Dionigi presta particolare attenzione all'impegno che mettiamo negli allenamenti settimanali. Bisogna lavorare sodo, anche in partita: nel calcio d'oggi infatti anche i trequartisti e gli attaccanti devono aiutare la squadra in fase di non possesso". Quanto agli obiettivi di squadra, Bombagi si allinea al pensiero del gruppo. Parola d'ordine non volare con la fantasia: "Non mi piace sbandierare propositi e obiettivi, la risposta spetta sempre al campo. Di sicuro non mettiamo freni alle nostre ambizioni". All'orizzonte la trasferta di Verona, gara difficile contro un'avversario che evoca ricordi amari: "Non nascondo che sulla carta il Verona ha qualcosa in più, la società ha costruito un organico importante. Noi però non partiamo battuti, vogliamo proseguire la striscia positiva delle prime giornate di campionato".
EDITORIALE Hellas e Spezia, 11 metri in attesa di amalgamarsi. Sassuolo e Varese, liete conferme della B. L'orgoglio del Bari, le ferite delle neoretrocesse e i disastri di Padova e Juve Stabia: 180' di spettacolo
04.09.2012 22:30 di Marco Fornaro articolo letto 982 volte
Offrire giudizi chiari e completi dopo due turni di campionato è un'impresa davvero ardua, ma qualche indicazione dopo appena 180' l'abbiamo ottenuta, specie dopo quello che il calendario aveva messo in programma. Hellas Verona-Spezia, senza nasconderlo, era la sfida che tutti attendevano per comprendere quale delle due regine del mercato avesse speso meglio i propri soldi nella sessione estiva di trattative.
La risposta non è "nessuno", ma "attendere e riprovare più tardi", quando anche la classifica darà il suo conforto. Le gambe ancora non rispondono al 100% e dopo un primo tempo bloccato e privo di spunti, gli ospiti erano riusciti a passare in vantaggio grazie ad un'ingenuità di Crespo che ha regalato un rigore a Di Gennaro. Nella ripresa gli scaligeri, presi d'assalto dall'orgoglio ferito di chi vuol fare da capo branco, ha pigiato sull'acceleratore con Rivas, causato le espulsioni di Porcari e Goian e trasformato con rigore di Gomez che ha ristabilito la parità.
Qualche fiammata e niente più per la sfida più attesa e meno spettacolare di giornata, che testimonia il cuore degli uomini di Serena, capaci di ottenere un punto importante in 9 uomini e la volontà di un Verona tecnicamente invidiabile, ma che deve ancora limare parecchi dettagli e rientrare in campo a caccia della prima vittoria, dopo due pareggi conditi da due gol (entrambi su calcio piazzato). Gli innesti nuovi sono parecchi e una volta amalgamato tutto il gruppo, anche i risultati verranno di conseguenza...
FONTE: TuttoB.com
sabato, settembre 8th, 2012 | Posted by Daniele Andronaco Verona-Reggina, probabili formazioni e ultime dai campi
Va in scena al ‘Bentegodi’ l’anticipo serale della 3a giornata di Serie B, stasera dalle 20.45. Il Verona padrone di casa è ancora alla ricerca della prima vittoria in campionato dopo l’entusiasmante mercato estivo. La Reggina, invece, insieme alla prima vittoria, sabato con la Pro Vercelli, ha trovato anche l’entusiasmo e non ha intenzione di regalare nulla.
VERONA: Mandorlini dovrà reinventare il centrocampo, privo di Hallfredsson e Bacinovic impegnati con le rispettive nazionali. Jorginho potrebbe essere quindi spostato al centro, mentre le due mezzali potrebbero essere Laner e uno tra il nuovo acquisto Cacciatore, difensore naturale, e Martinho, che tornerebbe in mezzo al campo dopo essere stato utilizzato come terzino. In attacco, sarà Cacia a partire dal primo minuto con Gomez e Rivas, mentre l’altro colpo di fine mercato, Bojinov, andrà in panchina.
REGGINA: Per Dionigi, invece, i problemi sono in attacco. Agli infortuni di Sarno e del lungodegente Campagnacci si è aggiunto quello di Bombagi, e così il tecnico amaranto cambierà modulo, passando dal 3-4-3 al 3-5-2 con l’inserimento di Armellino a centrocampo e l’impiego di due punte veloci (come spiegato in conferenza stampa) davanti. Quasi certa, quindi, la riconferma della coppia Fischnaller-Ceravolo che ha fatto bene sabato scorso.
venerdì, settembre 7th, 2012 | Posted by Marco Macca Verona-Reggina, le probabili formazioni e le ultime dai campi
Una partita che promette spettacolo. Al ‘Bentegodi’ va in scena un big match tutto da vivere fra due squadre, Verona e Reggina, fra le sicure candidate alla promozione in Serie A a fine stagione. I padroni di casa inseguono ancora la prima vittoria in campionato dopo i pareggi contro il Modena e lo Spezia. La Reggina invece, dopo il pareggio di Empoli e la vittoria casalinga contro la Pro Vercelli, cerca importanti conferme in un vero e impegnativo test contro una big del campionato.
VERONA: Mandorlini porterà in panchina il nuovo acquisto Bojinov a causa anche delle assenze di Cocco e Carrozza. In attacco esordirà invece Cacia. Un solo dubbio per la formazione di domani, ed è sulla fascia destra di difesa, con Crespo in vantaggio sull’altro nuovo acquisto Cacciatore.
REGGINA: Dionigi cerca di recuperare Bombagi e Melara a centrocampo, altrimenti c’è pronto D’Alessandro. per il resto, dovrebbe essere la stessa formazione che ha battuto la Pro Vercelli la settimana scorsa.
Probabili formazioni:
Mandorlini cancella l'ansia: tranquilli, stiamo arrivando
LA PAROLA AL TECNICO. I due pareggi iniziali non fanno perdere la fiducia nel gruppo
«Noi non avvertiamo tutta 'sta pressione, non cambio idea per due pareggi. Cacia? L' attaccante che volevo, ha le caratteristiche per noi»
08/09/2012
Cacia e altri dieci. Andrea Mandorlini ha già tutto in testa, voce sicura e la carica dei giorni migliori. Ha scelto il suo punto fermo, convinto più che mai. «È l'attaccante che volevo, erano anni che non avevo uno che attacca così la profondità e che vede la porta come lui. Cacia giocherà», evidenzia il mister, senza nemmeno doverglielo chiedere. Un'autentica investitura per Cacia? «Mi piace dare responsabilità agli attaccanti, anche con Ferrari è stato così. E poi per tanto tempo abbiamo giocato senza un riferimento là davanti. Cocco non c'è ancora, Gomez al centro ci va mal volentieri, davanti anche Carrozza è indisponibile e Grossi vive un momento non felicissimo nonostante abbia grandi potenzialità». Bojinov come l'ha trovato? «Ho parlato con lui, ha tante motivazioni e questo è l'aspetto più importante. Inutile parlare delle sue qualità, quelle le conosciamo tutti. Adesso ho una visione più chiara di quello che può darci. Rispetto agli altri è un po' indietro, deve lavorare ancora prima di allinearsi». Questa abbondanza di attaccanti potrà modificare il suo tridente? «Cacia sarà il nostro punto di riferimento, vicino a lui potremo giocare larghi o più vicini a lui. Vedremo di volta in volta». È una partita più importante di altre quella con la Reggina?
«No, è una partita come tante altre. E poi perché più importante? Per due pareggi? Allora significa che ci si dimentica in fretta di quel che è stato fatto finora. Fra i giocatori c'è l'atteggiamento giusto, si nota entusiasmo. Così come nella gente, quella che ci dava la spinta quando il primo anno eravamo ben oltre il baratro». Che serata si aspetta? «La Reggina è partita bene, abbiamo massimo rispetto ci mancherebbe. Ma penso solo al Verona. Dovremo fare la partita, ma è così da due anni. È chiaro che di spazi ne avremo pochi e qualche spazio alla Reggina dovremo concederlo. L'importante sarà mantenere l'equilibrio». È senza Bacinovic ed Hallfredsson. Soluzioni? «Ne abbiamo. C'è Jorginho, Cacciatore può giocare anche a centrocampo. Abbiamo gente versatile, in grado di occupare più ruoli. Questo è importante». Martinho farà ancora il terzino? «Vediamo, l'ho visto anche in allenamento andare sulla fascia 150 volte. Ha cuore il ragazzo. Mi piacciono giocatori così. Pensano al bene della squadra, vanno dove li metti. Come facevo io?». I tre punti ci vorrebbero proprio? «Quando vinci ti alleni meglio, è naturale. E noi, Coppa Italia a parte, non abbiamo vinto tantissimo finora». Si è dato un limite massimo perché il Verona diventi la squadra che vuole lei? «Non guardo troppo avanti, il mio limite è la partita. L'ansia che avverto in giro non è la nostra. In un mese e mezzo abbiamo perso solo col Palermo e siamo andati avanti in Coppa Italia battendo il Genoa. Con la Fiorentina abbiamo giocato una buona partita e ci allenavamo da appena una settimana. Sabato abbiamo messo lo Spezia all'angolo. Ci è mancato solo il colpo del ko, ma la squadra è cresciuta. Questo conta davvero».
Alessandro De Pietro
Hellas, alza il volume, è l'ora di dimostrare tutto quello che vali
LA SFIDA DI STASERA. Terza di campionato, secondo appuntamento consecutivo al Bentegodi. Vietato distrarsi e, soprattutto, sottovalutare la Reggina di Dionigi Serve una prova di carattere, Mandorlini aspetta risposte importanti
08/09/2012
Verona. Una di quelle partite da prendere assolutamente con le molle. Una di quelle sere in cui devi essere al cento per cento e forse pure qualcosa di più. Un azzardo? Può essere più dura con la Reggina che con lo Spezia. Perchè là, diciamolo, c'era lo stimolo di una squadra considerata già "grande", dunque una sorta di "testa a testa" per la A, anche se dirlo adesso fa persino sorridere. La Reggina no, è una splendida outsider, blasonata e gloriosa, molti anni di A alle spalle, ma un futuro ancora da definire. Di solito, quando trovi squadre così, il rischio è quello di pensare a una serata tutto sommato "abbordabile", di quelle in cui basta essere se stessi per vincere la sfida. Un rischio che il Verona di oggi non può permettersi. Perchè viene da due partita "un po' così" e perchè, per crescere davvero, ha bisogno, oggi più che mai, di una "botta di vita". "Vincere, non importa come, meglio ancora se giocando bene" dicono tutti. Ma il verbo che salta di qua e di là, che esce da ogni pensiero come una delle percussioni travolgenti di Hallfredsson, è uno solo: vincere. La poesia, stavolta, lasciamola stare...
HALLFREDSSON OUT. Proprio lui, Emil il vichingo, stasera non c'è. Nè lui, nè Bacinovic, due terzi del centrocampo. Mandorlini cambia, non è detto debba andare peggio, sia chiaro. Intanto, è possibile Jorginho in cabina di regia, proprio al posto di Bacinovic. Impressioni di settembre? Jorginho ci sta a meraviglia, forse è il ruolo che gli calza a pennello, sempre nel vivo del gioco, sempre dentro la partita. A destra potrebbe andare Laner, a sinistra un piccolo dubbio (o forse no...) tra Cacciatore e Martinho, un jolly mancino arrivato in punta di piedi, ma destinato a giocare spesso e volentieri. Più probabile Cacciatore, fisicone e voglia di spaccare il mondo. Occhio anche a Laner, non è una comparsa, non lo è mai stato. Lo dice la sua storia, può diventare fondamentale anche qua. Dietro, toccherà a Fatic (se Martinho avanza) oppure al brasiliano, un ragazzo che piace molto a Mandorlini e che ha fatto benissimo con lo Spezia. Il resto, dietro, non ha bisogno di correzioni. Rafael, Crespo, Maietta e Moras. Qualche pensiero, forse, Mandorlini può averlo sulla corsia di destra, dove in panchina c'è un certo Abbate, uno che certe cose sa farle e lo ha già dimostrato. Proprio giusto lasciarlo seduto?
L'ATTACCO. Beh, qui la novità sarà la maglia numero 8 di Cacia, "il bomber più forte della B" come dice Totò De Vitis, che qualcosa di gol e di calcio capisce. La sensazione è che, se Cacia rende per quello che vale, possa essere lui, l'uomo-chiave. A 29 anni non è di sicuro al tramonto, anzi. E questa è una piazza speciale, dove se hai qualità, non le puoi tenere nascoste. Lui in mezzo, Gomez a destra e, probabile, Rivas a sinistra. Dietro a loro scalpita tale Valeri Bojinov, che parte in panchina perchè prima di Verona s'è allenato in qualche modo. Ma è uno di quelli che, se gli gira giusta, può fare da subito fuochi d'artificio. Ce n'è quanto basta per pensare a un Verona diverso. Anche se per arrivare al top, come predica Mandorlini, c'è bisogno di tempo. Di correzioni. Di ritocchi. Intanto, cominciamo a vincere. Come si dice, non è mai troppo presto...
Raffaele Tomelleri
C'è un uomo solo al comando. Tutti in piedi, applausi a Rafael
IL PRIMATO. Il portiere brasiliano, a Modena ha festeggiato la duecentesima presenza in gialloblù, stabilendo un record difficile da battere. A fine campionato sarà a un passo dal grande Volpati, alle spalle di autentiche leggende. Fedele a una maglia, a una squadra, a una città
06/09/2012
La sua vita è stata una scalata continua. Sofferta, dura, faticosa. Al Verona ma anche prima. Non si è mai guardato troppo indietro Rafael, se non per ricordare i continui provini in Europa. Voli di andata e ritorno per il Brasile, mille porte chiuse, tanti «arrivederci e grazie». Troppe sentenze premature, troppi giudizi fuori luogo. Ma il calcio doveva ancora fare i conti col suo carattere, con la sua tenacia, con un tipo tosto come una quercia soprattutto quando più c'è bisogno. Rafael entrerà presto fra gli immortali dell'Hellas.
A fine campionato sarà ad un passo dalle 242 presenze di Domenico Volpati, decimo di sempre nella storia del Verona. Un altro ancora, magari in serie A, e supererà i vari Savoia, Sirena, Maddè, Di Gennaro, Italiano e Gorretta. Mostri sacri. Davanti a lui rimarranno solo Tricella, Mascetti e Bernardi, classe 1907, primo con 337 gettoni figli di un altro calcio. Diciottesimo assoluto per ora Rafael, ma è solo questione di tempo. Sabato saranno 202, fra quindici partite affiancherà Sandro Mazzola, il suo team manager adesso tredicesimo a 216,
RADICI PROFONDE. Casa sua Verona, vissuta intensamente sfiorando la serie A e aggrappandosi a Zeytulaev quando a Busto Arsizio il baratro della C2 era lontano appena due minuti più recupero. Rafael non ha dimenticato, fedele ad una maglia che non ha mai pensato di abbandonare. «Vado avanti per la mia strada, fa piacere essere cercato da altre società ma sapete ormai come la penso. Ho sempre voluto restare qui, Verona ormai mi è entrata dentro. Per questo il mio desiderio più grande è arrivare in serie A con questi colori, sarebbe davvero il massimo per chi come me è qui da così tanto tempo».
Era l'estate del 2007, il Verona di nuovo in C1 dopo 64 anni era forte nelle intenzioni ma molto meno nella sostanza. Rafael ha masticato amaro, stretto i denti. Le difficoltà d'altronde sono il suo terreno preferito, una palestra che ha imparato a sfruttare fin da piccolo. È partito da terra, ha cambiato passo, cancellato esitazioni e punti deboli. Fortissimo, con le mani e coi piedi. Persino negli assist, come quello regalato a Farias in quella folle uscita con la Ternana il 21 settembre di tre anni fa, a partita conclusa e col Verona in vantaggio. Palla in mano, il Bentegodi tira un sospiro di sollievo ma Rafael scatta fuori dall'area palla al piede prima di lanciare il compagno. Una pazzia a fin di bene, Farias ringraziò. Indimenticabile.
SERVE PAZIENZA. Rafael è il veterano fra tanti ottimi giocatori che non vedono l'ora di diventare un blocco unico, condizione sine qua non per arrivare fino in fondo col passo giusto ed evitare brutte sorprese. Ci vuole un attimo a cadere nelle trappole della serie B, brutta bestia se non la prendi nel modo giusto. Ha sempre parlato da leader Rafael, fin dal ritiro di Santa Cristina. Perché i successi si costruiscono dalle fondamenta.
«Assemblare in fretta il gruppo è il primo passaggio, dobbiamo diventare una squadra e mettere in pratica il prima possibile quel che ci chiede il mister. La rosa è competitiva, si può lottare per l'obiettivo massimo. I nuovi hanno tutti voglia di entrare nei meccanismi di gioco e soprattutto hanno capito subito che a Verona devi giocare sempre per vincere. L'anno scorso c'è mancato poco, nonostante non fossimo fra le favorite. Guardiamo avanti intanto, un passo alla volta. I risultati saranno lo specchio del nostro lavoro». La corsa di Rafael continua.
Alessandro De Pietro
Mezzo vuoto, mezzo pieno: giudicate voi...
05/09/2012
Bicchiere mezzo pieno o bicchiere mezzo vuoto? Eccovi servita la scelta sulla tavola dell'Hellas, scarsamente imbandita dopo due giornate. A voi cari tifosi, la decisione.Carlo Sassi, primo inarrivabile moviolista, per uscire dalla polemica diceva:” giudicate voi?.” .Purtroppo alla moviola sta andando anche il Verona di Mandorlini o meglio stanno andando alcuni dei giocatori chiave della squadra. Credo sia corretto non smentire se stessi e, soprattutto ribadire, quello che scrivevo alcune settimane fa. Il Verona ha cambiato molto ed è necessario dare tempo a Mandorlini e ai suoi. In fin dei conti il grande ed ambizioso Spezia, ha vinto nei minuti di recupero contro il “ripescato” Vicenza e, al Bentegodi, si è espresso meglio in nove contro undici, rispetto alla parità numerica.
Rafael e compagni, seppur fra mille difficoltà di mercato, rosa lunga e nuova, è riuscito a pareggiare con lo Spezia e soprattutto con l'ambizioso Modena, vittorioso a Terni. Mandorlini sta testando nel nuove proposte di Sogliano. Crespo macina la fascia come il primo Calisti, ma al di là del rullio continuo di braccia e gambe, forse è mancata in quel ruolo la concretezza di Abbate che oltrettutto l'anno scorso ha realizzato anche quattro reti Difficile, dopo averlo visto all'opera a San Siro scordarsi di Tachtsidis, più facile vedere il ritardo di condizione di Bacinovic, anche se il passaggio a Cacia nel secondo tempo avrebbe potuto nobilitare la sua prestazione. Insomma non tutte le ciambelle proposte da Sean Sogliano sul tavolo del Verona, al momento sembrano avere il buco. D'altronde Setti ha speso molto per acquisire il club e alcuni ottimi giocatori. Qualcun altro è una scommessa, possibilmente da vincere.
Penso a Grossi, che ho visto incaponirsi nel dribbling come in una delle prime uscite a Trento col Palermo, oppure Rivas, a proposito di ottimi giocatori, fintare largo per poi accentrarsi senza effetto alcuno?Ci sta.Del favorito Spezia però non ho visto moltissimo..Un centrocampo fitto e falloso, un grande Okaka e poi Rafael tranquillo a godersi le sue 200 presenze con la maglia del Verona. Meglio dunque vedere il bicchiere mezzo pieno ed attendersi buone notizie dalle “scommesse gialloblù” come Bojinov, arrivato perché ad un certo punto sembrava sfumasse l'acquisto di Cacia.Al resto penserà Mandorlini, statene certi.. D'altronde appena arrivò il tecnico di Ravenna mise in fila 5 pareggi, prima di spiccare il volo?Perché allora non attendere che il bicchiere mezzo pieno si riempia del tutto?
C'è Cacia, lo manda Totò: «Ho un chiodo fisso, la A»
IL BOMBER. Si è presentato ieri l'attaccante arrivato dal Lecce, per risolvere il problema del gol. «Penso di meritare un'altra chance, voglio arrivarci con l'Hellas. Ho ascoltato De Vitis, lui conosce bene il Verona. Il gruppo è forte, ma i nomi non bastano...»
05/09/2012
Daniele Cacia, 29 anni, arriva dal Lecce dov’era tornato dopo l’ultima stagione con la maglia del Padova
Ha atteso il conto alla rovescia con Totò De Vitis, amico di calcio e di famiglia.
Fino all'una di notte, a Lecce, la sera prima dell'ultimo giorno di mercato. Daniele Cacia era nelle mani giuste. «Lo interpello ogni anno Totò, figurarsi stavolta che in ballo c'era il Verona. Ha giocato a grandi livelli, conosce bene l'Hellas. Mi fido ciecamente di lui», racconta Daniele dall'Hotel Mod 05 di Sandrà, carico al punto giusto per rassicurare Mandorlini e ridare alla sua carriera uno slancio pari al suo talento dopo le scintille di Piacenza, un grave infortunio, l'assaggio di serie A con la Fiorentina, il Lecce, la Reggina, il Padova. Sempre sul punto di esplodere, senza mai riuscirci davvero. Fino a questa grande occasione e ai due anni di contratto con l'Hellas. O la va, o la spacca, si dice così in questi casi. Il tempo stringe anche per i bomber, questa potrebbe davvero essere la sua grande occasione.
Cacia, è successo tutto nelle ultime ore?
«Per noi attaccanti è sempre così. La mattina di venerdì sono partito da Lecce, sapevo che sarei andato o al Verona o allo Spezia. Ho aspettato perché sinceramente volevo la serie A, a 29 anni mi sembrava il momento giusto per riprovarci. Logico avere questo sogno per chi gioca a calcio. La speranza adesso è arrivarci col Verona, credo di poter dare una grande mano. Non sarà facile però, anche l'anno scorso a Padova c'era uno squadrone ma anche tante incertezze. In campo non ci vai col nome, ma con quel che sei capace di dare alla squadra». Anche con la Reggina due anni fa è andata così?
«È stata una stagione negativa quella, pure per il sottoscritto. Eravamo attrezzati per puntare al massimo, invece ci salvammo all'ultima giornata. È la dimostrazione che nel calcio vincere non è facile. Mi auguro di partire bene già da sabato, per uno nato a Catanzaro giocare contro la Reggina ti dà una sensazione particolare. È un derby». Tutti a dire di lei: «Gran giocatore, ma un carattere non facile». Quanto c'è di vero?
«Le ho sentite anch'io certe dicerie, ma contano i fatti e non quel che pensano gli altri. In tutti questi anni avrò avuto dieci-dodici allenatori e ancora oggi ne sento più della metà. Non ho mai litigato con loro, tutto falso». E Mandorlini l'ha chiamata prima di firmare?
«Una volta, ho giocato col figlio Matteo a Piacenza. Ci conoscevamo già. Le sue parole sono state importanti». L'allenatore a cui è rimasto più legato?
«Iachini, sarà perché sono esploso con lui. Mi ha insegnato molto in tre anni, in più è tanto tempo che ci rincorriamo. Mi voleva al Chievo, alla Sampdoria?». Il suo modello di attaccante?
«Mi è sempre piaciuto Pippo Inzaghi. Crescendo poi ho avuto con lui anche un minimo di rapporto ed ho capito che è un campione anche nella vita. E questo ti colpisce ancor di più dell'aspetto tecnico». L'anno scorso col Padova un lampo al Bentegodi l'ha dato, il gol del 2-2 è finito in molte sigle televisive?
«Era la mia prima da titolare col Padova, fu una bella soddisfazione al di là dell'azione. Sono stato bravo ma anche fortunato. Quella sera lo stadio era una bolgia, anche per la polemica con Cutolo. Ricordo tutto. La gente può essere la nostra forza supplementare, specie nei momenti difficili». Mandorlini avrà l'imbarazzo della scelta, siete in parecchi là davanti?
«E tutti con la voglia di giocare, ma la serie B è lunga e ci sarà spazio per tutti. Bisogna solo stare calmi, magari qualcuno andrà in panchina e altri in tribuna. È importante però il risultato finale, non il numero di presenze o la classifica marcatori. La gente si aspetta che il Verona vinca il campionato e pure noi lo vogliamo, non che Cacia o Bojinov segnino 20 gol. Mi accontenterei della metà, a patto che l'Hellas raggiunga il suo obiettivo. Ognuno di noi darà il suo massimo, poi deciderà il mister di volta in volta». Tiene il conto dei suoi gol?
«Ci sto attento, per me il gol è tutto. D'accordo essere generosi, ma se non segno non sto bene con me stesso».
Alessandro De Pietro
FONTE: LArena.it
Mandorlini: "La squadra sta crescendo"
Postata il 07/09/2012 alle ore 17:15 L'allenatore gialloblù alla vigilia della sfida con la Reggina: "Stiamo trovando i nostri equilibri. I 2 pareggi? Non sentiamo nessuna pressione. E finalmente è arrivato Cacia"
SANDRA' - Ecco le dichiarazioni di Andrea Mandorlini, durante la conferenza stampa a Sandrà alla vigilia della partita contro la Reggina: "La Reggina? E' una partita come le altre, la stiamo preparando al meglio. Poi non voglio più parlare del passato, questa è una squadra nuova che comunque dal 17 luglio, a eccezione con il Palermo, non ha mai perso. Ci manca soltanto la vittoria e ho visto una squadra in crescita. Viviamo partita per partita, dobbiamo trovare l'equilibrio e poi sono convinto che arriveranno anche i risultati. I due pareggi? Questo è il calcio, ribadisco che siamo una squadra in crescita e contro lo Spezia ci è mancato il colpo del ko. Loro erano alle corde, come un pugile che aspettava di andare al tappeto. Peccato che non siamo riusciti a buttarlo giù. Cacia? E' l'attaccante che volevo, l'ho aspettato tutto il mercato ed erano anni che avrei voluto allenarlo. Mi sembra più avanti nella preparazione di Bojinov, ma questo è normale. Cacia giocherà senz'altro perché ci dà profondità e comunque vada sarà il nostro punto di riferimento. Blocco mentale per i due pareggi? Assolutamente no, perché attorno alla squadra c'è entusiasmo e fiducia, proprio per questa ragione non sentiamo nessuna pressione. Siamo nelle condizioni di lavorare bene e di ottenere quell'equilibrio necessario per ottenere risultati. Molti giocatori nuovi sono stati attirati dall'entusiasmo che circonda questa società. Cosa mi aspetto dagli avversari di sabato? E' una buona squadra, ha cominciato bene il campionato e che si chiuderà al Bentegodi. Sarà dura ma è importante avere pazienza e fare la partita".
Ufficio Stampa
Hellas Verona-Reggina: 19 convocati
Postata il 07/09/2012 alle ore 20:24 Sono 3 portieri, 8 difensori, 4 centrocampisti e 4 attaccanti a disposizione dell'allenatore Mandorlini per la partita in programma sabato al Bentegodi
SANDRA' - Dopo aver svolto la rifinitura a Sandrà, Andrea Mandorlini ha convocato 19 giocatori in vista della partita di sabato al Bentegodi contro la Reggina, valida per la terza giornata della Serie bwin. Sono stati aggregati alla Primavera il centrocampista Calvano e l'attaccante Verdun.
Sandrà: allenamento leggero
Postata il 06/09/2012 alle ore 21:02 Agli ordini di Mandorlini la squadra ha sostenuto una seduta con esercizi di tattica e torelli. Venerdì ultimo allenamento a porte chiuse prima della sfida con la Reggina
SANDRA' - Un allenamento leggero. La squadra, agli ordini di Mandorlini, ha sostenuto esercizi di tattica e qualche torello. Venerdì ultima seduta a porte chiuse (ore 17.30) prima della sfida di sabato contro la Reggina.
Ufficio Stampa
Cacciatore: "Questo è un club prestigioso"
Postata il 05/09/2012 alle ore 14:13 Il difensore in prestito dalla Sampdoria si presenta: "Posso giocare in tutti i ruoli difensivi e, all'occorrenza, anche a centrocampo. La vera squadra? Presto la vedrete in campo"
VERONA - Ecco le dichiarazioni di Fabrizio Cacciatore, il nuovo difensore dell'Hellas Verona, che è stato presentato alla stampa: "Ho scelto l'Hellas Verona perché penso che sia una società prestigiosa alla pari di molti club di Serie A. Quando entri al Bentegodi e trovi ventimila persone non è mai facile e questo è uno stimolo in più. Il mio ruolo? L'anno scorso ho fatto tutti i ruoli difensivi, sia l'esterno che il centrale. Poi quando eravamo in emergenza nel campionato scorso il mister mi utilizzò anche da centrocampista. Ho visto le partite col Modena e con lo Spezia: abbiamo potenzialità enormi, inutile nascondersi. La squadra è forte, ma abbiamo cambiato tanto. Ci vuole un po' di tempo, ma partita dopo partita il vero Hellas uscirà fuori. Personalmente mi manca il ritmo della gara, ho giocato poco quest'estate ma perché sapevo che non rientravo più nei piani della Samp e avevo la certezza che sarei andato via".
Ufficio Stampa
Berardi: "Ho grande voglia di fare bene"
Postata il 05/09/2012 alle ore 14:33 Presentato anche il portiere proveniente dalla Lazio: "Sono qui per fare esperienza. Rafael? E' bravo e un grande professionista, ma ognuno prova a giocarsi le sue carte"
VERONA - Ecco le dichiarazioni di Alessandro Berardi, il portiere acquistato dalla Lazio che si è presentato alla stampa: "Ero d'accordo con la Lazio per fare il terzo portiere, ma la società mi voleva trattenere. All'ultimo giorno di mercato è uscita la possibilità di venire all'Hellas e questa è una piazza importante e una squadra allestita per vincere. Sono molto contento di questa scelta. Rafael? Lo conosco, ma io sono qui per fare esperienza e lavorare bene. Lui è bravo ed è un grande professionista, ma ognuno si gioca le sue carte. Se sarò chiamato in causa proverò a dare il meglio di me. Questa è la mia prima avventura da professionista, questo mi ha spinto ad accettare subito. Perché è un club che ha un valore enorme, proprio come i club di Serie A".
Ufficio Stampa
Abbonamenti, si prosegue mercoledì e venerdì
Postata il 05/09/2012 alle ore 13:44 Vendute finora 11.345 tessere, per i tifosi fino al 21 settembre c'è la possibilità di acquistare ancora
VERONA - Continua la campagna abbonamenti. Mercoledì e venerdì (orario: 14.00-18.30) sarà aperto il bigoncio 1 dello stadio Bentegodi per chi volesse sottoscrivere la tessera annuale 2012-2013. La campagna abbonamenti durerà fino al 21 settembre e, a oggi, ha fatto registrare un numero sorprendente: 11.345 tessere vendute. Invece, per coloro che abbiano avuto delle difficoltà con la lettura ottica del proprio abbonamento in occasione di Hellas Verona-Spezia possono rivolgersi al bigoncio 1 per la sostituzione della tessera.
Ufficio Stampa
Sogliano: "Voglio vedere uno spirito vincente"
Postata il 05/09/2012 alle ore 14:35 Il direttore sportivo gialloblù analizza il momento della squadra: "Bisogna andare in campo per lottare e sudare, solo così potremo toglierci delle belle soddisfazioni"
VERONA - Ecco le dichiarazioni del direttore sportivo Sean Sogliano, intervenuto alla presentazione dei calciatori Cacciatore e Berardi e analizzando il momento che sta attraversando la squadra: "Non sono preoccupato perché abbiamo fatto due pareggi. C'è la voglia e la speranza che noi dobbiamo fare meglio e siamo in grado di fare molto di più. Questo non vuol dire che il pareggio non debba essere accettato. Se siamo presuntuosi i pareggi diventano sconfitte, se siamo umili i pareggi possono diventare vittorie. E sono convinto di questo. La Serie B è un campionato difficile, smettiamola di pensare all'anno scorso, perché eravamo una neopromossa ed erano anni che mancava la B. Dobbiamo rimboccarci le maniche e smetterla di dirci che siamo favoriti, perché in B non ci sono squadre leader ma serve voglia di correre, lottare su ogni pallone e avere la bava la bocca. Con questa mentalità possiamo fare qualche punto in più e soprattutto toglierci delle belle soddisfazioni. Ci vuole un atteggiamento più provinciale, solo così potremo migliorare. Dobbiamo trovare la fame di punti e la squadra si deve scrollare di dosso questo aspetto mentale. Voglio vedere lo spirito giusto... Il mercato? Ho portato dei giocatori da Verona, non ho dubbi. Nonostante qualcuno pensi e scriva che non tutte le ciambelle riescono col buco: io non faccio il pasticciere, cerco di prendere giocatori che hanno voglia di stare qui. Mandorlini? Ci siamo confrontati sempre prima di ogni acquisto, dialoghiamo sempre. Il mister ha visto dei miglioramenti, ma sa che possiamo fare meglio. Abbiamo tutti la voglia di portare a casa un risultato che ci può sbloccare e andare avanti. La vittoria però non si ottiene con un peso sulla testa, ma alzando la testa. Non voglio una squadra che dopo due partite che non vince abbassa la testa, se no siamo fuori dal mondo. Noi dobbiamo andare in campo aggressivi e prenderci i tre punti. La squadra si sta allenando bene e dobbiamo lavorare con il sorriso. Perché ci vuole armonia durante la settimana, quando prepariamo la gara. Io i calciatori tristi non li ho mai visti giocar bene. Siamo consapevoli che è un campionato difficile, ma se corriamo al ritmo degli altri siamo consapevoli di avere qualcosa in più".
Ufficio Stampa
Sandrà: allenamento con esercitazioni tattiche
Postata il 05/09/2012 alle ore 20:15 La squadra, priva di Hallfredsson e Bacinovic, continua la preparazione in vista della partita di sabato con la Reggina: giovedì e venerdì sedute a porte chiuse
VERONA - Seduta di allenamento a porte chiuse per l'Hellas Verona. Agli ordini di Mandorlini, la squadra, priva di Hallfredsson e Bacinovic convocati con le rispettive nazionali, ha svolto esercitazioni tattiche suddivise per reparto e una serie di torelli. Ecco il programma delle sedute fino alla sfida di sabato contro la Reggina.
Giovedì (a porte chiuse): seduta pomeridiana (ore 17.30)
Venerdì (a porte chiuse): seduta pomeridiana (ore 17.30)
Sabato: Hellas Verona-Reggina (ore 20.45)
Ufficio Stampa
Hellas Verona, in anticipo con Novara e Padova
Postata il 05/09/2012 alle ore 18:46 I gialloblù saranno in campo venerdì 21 settembre al Bentegodi contro i piemontesi e venerdì 5 ottobre in trasferta contro i biancorossi
VERONA - La Lega Serie B ha comunicato anticipi e posticipi dalla 4ª all'11ª giornata. L'Hellas Verona sarà impegnata in due partite serali, entrambe in anticipo: il 21 settembre (ore 21) al Bentegodi contro il Novara e il 5 ottobre (ore 20.45) in trasferta contro il Padova. Di seguito il calendario completo di anticipi e posticipi.
4ª GIORNATA
Venerdì 14 settembre (ore 20.45): Brescia-Padova
Lunedì 17 settembre (ore 20.45): Varese-Bari
5ª GIORNATA
Venerdì 21 settembre (ore 19): Empoli-Ternana
Venerdì 21 settembre (ore 21): HELLAS VERONA-Novara
7ª GIORNATA
Lunedì 1 ottobre (ore 19): Cittadella-Pro Vercelli
Lunedì 1 ottobre (ore 21): Cesena-Varese
8ª GIORNATA
Venerdì 5 ottobre (ore 20.45): Padova-HELLAS VERONA
Lunedì 8 ottobre (ore 20.45): Livorno-Spezia
9ª GIORNATA
Sabato 13 ottobre (ore 18): Juve Stabia-Bari
Sabato 13 ottobre (ore 20.45): Novara-Brescia
Domenica 14 ottobre (ore 12.30): Vicenza-Padova
Domenica 14 ottobre (ore 20.45): Reggina-Livorno
10ª GIORNATA
Venerdì 19 ottobre (ore 20.45): Crotone-Novara
Lunedì 22 ottobre (ore 20.45): Bari-Brescia
11ª GIORNATA
Venerdì 26 ottobre (ore 19): Sassuolo–Juve Stabia
Venerdì 26 ottobre (ore 21): Livorno-Cesena
Ufficio Stampa
Cacia: "Ho scelto l'Hellas perché voglio vincere"
Postata il 04/09/2012 alle ore 14:47 Le prime parole del nuovo attaccante gialloblù: "Mi voleva anche lo Spezia, ma io avevo un'idea fissa. Che splendido impatto con i tifosi, saranno il nostro punto di forza"
SANDRA' - Ecco le dichiarazioni di Daniele Cacia durante la sua prima conferenza stampa a Sandrà da giocatore dell'Hellas Verona: "Ho deciso di venire a Verona e sono contento di questa scelta. La prima con lo Spezia? C'era una necessità di andare subito in campo, il mister mi ha chiesto un sacrificio ma per me non è stato così. Speriamo che sabato contro la Reggina portiamo a casa i 3 punti perché questo che conta più di ogni altra cosa. La Serie A? Ho un desiderio a 29 anni di confrontarmi con questa categoria e la scelta che ho fatto è stata anche in prospettiva futura. Perché voglio vincere qui e arrivare nella massima serie con la maglia dell'Hellas Verona. L'effetto dei tifosi al debutto? Ho giocato l'anno scorso col Padova qui e mi fece una grande impressione, da giocatore dell'Hellas mi ha dato un'impressione mostruosa, ancora di più, perché c'è uno stadio e un tifo fantastico. C'erano 15-16mila persone contro lo Spezia, posso garantire che quest'anno nei momenti difficili questi tifosi saranno il nostro punto di forza. Troppi attaccanti? Siamo tanti, siamo bravi, abbiamo voglia di remare tutti dalla stessa parte. Chi non giocherà dovrà restare calmo e non preoccuparsi. La Serie B la conosciamo tutti e ci sarà spazio per tutti. Io mi aspetto molto da questa avventura, al di là dei gol, credo che i tifosi si aspettino di vincere".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] TENNIS: Agli US Open derby italico fra la VINCI e la ERRANI, la vittoria arride alla seconda che va in semifinale... VITA DA EX:MANCINI: 'Il coro 'Ti amo terrone?' Non ero d'accordo...' Manuel rivela un piccolo retroscena alla presentazione organizzata dalla SALERNITANA dove ancora tiene banco lo scivolone mediatico (e di stile) di mister MANDORLINI alla presentazione dell'HELLAS 2011-2012... TACHTSIDIS 'Quanti consigli da DE ROSSI!'. BJELANOVIĆ 'Al CLUJI perchè conoscevo l'ambiente e per la possibilità di giocare la Champions, il CITTADELLA? Non ha più potuto aspettare... Il VARESE? Non c'è stato il tempo'... PARALIMPIADI: Medaglie a pioggia per l'ITALIA! Splendido oro per Max ZANARDI: il biamputato ex pilota di Formula 1, nonchè interessante presentatore TV, conquista il più alto gradino del podio nella cronometro individuale di ciclismo H4 (Handbike); oro e record anche per Assunta LEGNANTE nel lancio del peso! Argento ai fratelli PIZZA nella cronometro in tandem, bronzo per Annalisa MINETTI, cantante e presentatrice non vedente, nei 1500 metri... SERIE B: Niente panchina lunga in cadetteria! I presidenti decidono che non ce n'è bisogno e le riserve rimangono 7... SOGNI CHE DIVENTANO REALTÀ: Potrebbe indossare la maglia del MANCHESTER UNITED l'uomo più veloce del mondo Usain BOLT, gran tifoso dei Red Devils! L'OSSERVATORIO inaugura l'albo nazionale dello Striscione... ABUSO DI INTEGRATORI nel calcio giovanile, scatta l'allarme FIFA!LEGA PRO: Brutto scivolone interno per il figlio di ZEMAN alla guida del FANO... Dopo lo 0-6 arriva l'esonero 'USELIN' DEL PIERO decide: La sua carriera proseguirà in Australia col SIDNEY... PARALIMPIADI, HANDBIKE: ORO PER ALEX ZANARDI NELLA CRONOMETRO -FOTO
Mercoledì 05 Settembre 2012 - 17:54
LONDRA - Alex Zanardi è d'oro. L'ex pilota di F1 ha vinto la gara a cronometro individuale di ciclismo H4 delle Paralimpiadi, con il tempo di 24'50«22. Argento per il tedesco Norbert Mosandl (25'17»40), bronzo per l'americano Oscar Sanchez (25'35«26).
PARALIMPIADI, ALTRA MEDAGLIA: LEGNANTE ORO E RECORD NEL LANCIO DEL PESO -FOTO
Mercoledì 05 Settembre 2012 - 13:43
LONDRA - Vittoria e record del mondo per l'azzurra Assunta Legnante nella finale del lancio del peso F11/12 alle Paralimpiadi di Londra. L'atleta italiana ha realizzato il nuovo primato mondiale con la misura di 16.74 metri staccando così nettamente le avversarie, seconda la cinese Tang Hongxia che ha raggiunto i 12.47, terza l'altra cinese Zhang Liangmin, 11.07. Campionessa europea indoor nel 2007, prima di perdere la vista a causa di un glaucoma congenito, la Legnante ha superato il suo precedente record che era di 15.89 metri.
PARALIMPIADI, I FRATELLI PIZZI ARGENTO NELLA CRONOMETRO IN TANDEM
Mercoledì 05 Settembre 2012 - 18:46
LONDRA - I fratelli di Lanciano Luca e Ivano Pizzi hanno conquistato la medaglia d'argento alle Paraolimpiadi di Londra nella prova a cronometro di ciclismo in tandem che si è svolta nel circuito di Brands Hatch, arrivando in 30'50«41 sul percorso di 24 km. Nella stessa gara i Pizzi vinsero l'oro alla Paralimpiade di Pechino. La coppia italiana è stata preceduta dagli spagnoli Verge-Llaurado (30'48»25); al terzo posto gli irlandesi Brown-Shaw (31'13«00).
DA SANREMO ALLE PARALIMPIADI: BRONZO PER ANNALISA MINETTI NEI 1.500 -FOTO/VIDEO
Mercoledì 05 Settembre 2012 - 09:53
LONDRA - Annalisa Minetti ha vinto la medaglia di bronzo nei 1500 metri nella categoria T12 per ipovedenti alle Paralimpiadi di Londra. L'azzurra, vincitrice come cantante al Festival di Sanremo nel '98 ed ex concorrente a Miss Italia, sotto la guida di Andrea Giocondi ha corso in 4:48.88 e ha fatto registrare il record del mondo nella sua categoria T11 per non vedenti, accorpata in questa specialità olimpica alla T12. La medaglia d'oro è andata alla russa Elena Pautova, il bronzo alla spagnola Elena Congost.
SERIE B, NIENTE PANCHINA LUNGA: SQUADRE CON SETTE RISERVE A DISPOSIZIONE
Martedì 04 Settembre 2012 - 19:43
ROMA - La Serie B ha deciso di mantenere la panchina a 7 posti. A parte un paio, le società del campionato cadetto hanno riscontrato che non c'è la necessità di chiedere alla Federcalcio l'allargamento del numero di riserve a disposizione. Durante l'assemblea di oggi è stato inoltre presentato il calendario degli impegni di B Italia, la selezione di Under 21 del campionato di Serie B guidata da Massimo Piscedda che tiene sotto osservazione circa 60 ragazzi, un bacino da cui pescare per il ct dell'Under 20 Luigi Di Biagio e per quello dell'Under 21 Devis Mangia. Sono previsti due raduni e quattro amichevoli (due in Italia e altrettante all'estero) e sono in via di definizione gli accordi con la selezione del campionato cadetto russo e con una rappresentativa giovanile della Major League Soccer statunitense. Assegnati poi i diritti internazionali del campionato alla società B4, la Lega di Serie B ha ceduto alla Rai quelli radiofonici e conta di chiudere giovedì la trattativa per gli highlight in chiaro di prima fascia oraria (per '90mo minutò). Quelli di seconda fascia se li è assicurati Sportitalia. Inoltre è passata in assemblea la proposta per la nascita di una web tv della Lega di Serie B. Infine il comitato etico, fra 103 proposte, ha scelto le cinque Onlus che entreranno a far parte del Progetto B Solidale. Si tratta di Dynamo Camp, Associazione Alzheimer, Associazione Genitori Autistici Siciliani, Fondazione Stefano Borgonovo, e Fondazione Banco Alimentare.
BOLT POTREBBE GIOCARE COL MAN UTD UN'AMICHEVOLE CONTRO IL REAL MADRID
Mercoledì 05 Settembre 2012 - 16:53
MANCHESTER - Il sogno diventa realtà: Usain Bolt, primatista mondiale e campione olimpico nei 100 e 200 metri, diventerà un giocatore del Manchester United. Lo sprinter giamaicano, secondo il tabloid The Sun, il prossimo anno indosserà la maglia dei red devils in un'amichevole di lusso con il Real Madrid. Bolt, 25 anni, è da sempre un tifoso dello United e ha appena assistito alla gara casalinga che la formazione allenata da Sir Alex Ferguson ha disputato contro il Fulham nella prima giornata della Premier League. «Usain è un personaggio e un grande tifoso dello United», ha detto Ferguson al magazine Inside United. «Vorrebbe giocare in un match di beneficenza e questo è interessante. Potrebbe essere entusiasmante, il prossimo anno affrontiamo di nuovo il Real Madrid e potrebbe essere l'occasione per dargli spazio e vedere come se la cava», ha aggiunto il manager, che grazie alle prodezze olimpiche di Bolt ha piazzato un paio di scommesse vincenti. «Devo ringraziarlo, erano le mie scommesse più pesanti. Ad una settimana dall'inizio dai Giochi era quotato 4/5 per vincere entrambe le gare. È stata una scommessa brillante», ha detto ancora. «Ho visto tutte le Olimpiadi -ha aggiunto riferendosi ai risultati degli atleti britannici-. Per noi, vincere 29 ori è stato meraviglioso. Probabilmente è stata la cosa più entusiasmante successa in Gran Bretagna da tanto tempo a questa parte».
NASCE L'ALBO NAZIONALE DEGLI STRISCIONI: BOOM DI RICHIESTE ALL'OSSERVATORIO
Mercoledì 05 Settembre 2012 - 15:34
ROMA - L'Albo nazionale degli striscioni è stato aperto sul sito dell'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive. Finora sono pervenute all'Osservatorio richieste per oltre 350 striscioni riferibili a 41 società. Tra queste 9 risultano già pubblicati sul sito, il cui completamento è previsto per la ripresa del campionato di serie a. Queste le altre misure approvate nella riunione odierna dell'Osservatorio: la realizzazione di un manualetto contenente linee guida per l'organizzazione degli incontri di calcio che consentirà di migliorare l'omogeneità di linguaggi e procedure a livello nazionale; la difformità dei comportamenti, infatti, spesso costituisce motivo di disorientamento tra i tifosi; la definizione della circolarità della tessera del tifoso: da questo anno, grazie al sistema informatico messo a punto, tutte le tessere saranno riconoscibili dai sistemi di biglietteria a prescindere dalla società emettitrice; l'agevolazione dei progetti 'stadi senza barrierè: è stato costituito uno specifico gruppo di lavoro incaricato di varare le linee guida interpretative della normativa di settore, per chiarire le incertezza sulle procedure per l'abbattimento delle barriere nelle realtà, ormai numerose, che si sono candidate a farlo. Fino al 30 giugno sono state un milione e duecentomila le tessere del tifoso emesse. Le iniziative promosse, sottolinea l'Osservatorio, «nascono dai positivi risultati ottenuti nell'ultima stagione che confermano il trend positivo, ormai consolidato, dell'abbattimento degli episodi di violenza».
ALLARME DELLA FIFA: "NEL CALCIO ABUSO DI INTEGRATORI, BOOM A LIVELLO GIOVANILE"
Mercoledì 05 Settembre 2012 - 15:50
ZURIGO - Gli integratori alimentari invadono il calcio e la Fifa fa scattare l'allarme. Jiri Dvorak, responsabile medico della federazione mondiale, commenta con preoccupazione i dati raccolti nell'ultimo decennio: gli integratori vengono utilizzati dal 35% dei giocatori che partecipano ai Mondiali. Nelle categorie giovanili, in particolare Under 17 e Under 20, la quota sale al 50%. roppo, soprattutto se spesso le sostanze vengono assunte senza prescrizione medica e con il rischio di utilizzare prodotti 'contaminatì, con conseguenti violazioni antidoping. «Le strategie di marketing delle compagnie produttrici stanno influenzando il comportamento dei calciatori e degli atleti in genere», dice Dvorak dal sito della Fifa. «In base a diverse ricerche, sappiamo che circa il 60% degli atleti Under 16 negli Stati Uniti assume integratori su base quotidiana. E tutti pensano che tali prodotti miglioreranno le prestazioni. Questa opinione non è basata su prove scientifiche o su pubblicazioni che, anzi, affermano l'opposto», aggiunge prima di snocciolare un altro dato preoccupante. «Secondo gli stessi studi scientifici, il 70% di questi giovani atleti non ricorre all'aiuto di un nutrizionista. Per un medico sportivo come me, tutto questo non è soltanto sorprendente. È allarmante». Le preoccupazioni sono legate all'assenza di rigorose procedure di controllo in paesi come Cina e Messico: i prodotti potrebbero contenere clenbuterolo, che favorisce il rapido aumento della massa muscolare. La sostanza, in particolare, è stata rinvenuta in 109 dei 208 controlli antidoping effettuati ai Mondiali Under 17 del 2011: i casi di positività hanno riguardato 19 delle 24 Nazionali.
IL FANO ESONERA IL FIGLIO DI ZEMAN: PAGA UNA SCONFITTA INTERNA PER 6-0
Martedì 04 Settembre 2012 - 18:04
FANO - Se il padre Zdenek Zeman fa già sognare la Roma giallorossa, ben altra sorte è toccata a suo figlio Karel, che è stato esonerato dalla panchina dell'Alma Juve Fano (II Divisione, girone A) dopo una sola giornata di campionato. È stata fatale al 35enne figlio del tecnico della Roma la sconfitta del suo Fano (0-6) in casa contro l'Alessandria. Karel Zeman era stato riconfermato dopo essere arrivato al Fano lo scorso 20 marzo, a stagione iniziata, e aver contribuito alla salvezza della squadra marchigiana. I deludenti risultati in precampionato e Coppa Italia (3 gare, 3 sconfitte e 0 gol segnati) e il disastroso debutto in campionato hanno convinto il presidente della squadra fanese Claudio Gabellini a mettere fine all'avventura di Zeman junior. In un comunicato ufficiale, l'Alma Juventus Fano 1906 ringrazia tecnico boemo «per il lavoro svolto con impegno e professionalità e per le doti umane dimostrate in questo percorso sportivo», e augura all'allenatore una carriera «fortunata e ricca di successi».
DEL PIERO AL SYDNEY: "SARÒ AUSTRALIANO". LA MAGLIA GIÀ IN VENDITA A 130 € -FOTO/VIDEO
Mercoledì 05 Settembre 2012 - 15:35
ROMA - Alessandro Del Piero ha firmato il contratto con il Sydney Fc. L'accordo con il club australiano era stato già definito ieri, questa mattina è arrivata la firma. Lo si è appreso da fonti vicine al giocatore.
«Ho firmato, per i prossimi due anni sarò 'australianò, e affronterò quella che si prospetta una splendida avventura. Alla fine di questo lungo viaggio non poteva esserci situazione e posto migliore di Sydney. Sono felice, per me è un giorno speciale». Così Alessandro Del Piero sul suo passaggio al Sydney FC, che aggiunge, «Sono molto preso emotivamente da questa situazione. Per me, che non ho mai cambiato in carriera, sarà un periodo di grandi novità».
ADDIO ALLA JUVENTUS Dopo 19 anni, si consuma l'addio alla Juventus, «la squadra per la quale continuerò a tifare. Dentro di me - ha ripetuto - si mischiano tante sensazioni. Voglio cominciare quest'avventura con l'entusiasmo di scopre una cosa nuova. Voglio confrontarmi con un paese che è all'avanguardia a livello sportivo: non vedo l'ora di conoscerlo. Ora ho scelto, mi rendo conto che è senz'altro la soluzione migliore. Qui ho fatto tutto quello che dovevo, la scelta di Sydney è perfetta. Sarà bello andare alla scoperta delle cose e viverle in prima persona, senza farsele raccontare».
Il discorso, ovviamente, vale per tutti gli aspetti della vita australiana: «Sono un appassionato di sport, avrò sicuramente modo di conoscere in maniera più approfondita il rugby».
RICHIESTE DA TUTTI I CONTINENTI «Tenevo a ringraziare le squadre che mi hanno cercato da ogni parte del mondo, abbiamo toccato tutti i continenti. È stato un cammino lungo ma indispensabile per poter analizzare a fondo quale poteva essere la mia migliore scelta». Senza fare nomi di squadre, Alex Del Piero rivela che ha avuto offerte da ogni parte del mondo. «È stato divertente saltare da un posto all'altro con la mente - dice ancora - ma oggi il salto è finito e la mia nuova avventura comincia. Andrò a scoprire un paese fantastico».
GIUSTO NON RIMANERE IN ITALIA «Ho preso questa decisione per rimanere coerente con le mie scelte, per non indossare un'altra maglia. Ma non perchè reputo le altre squadre dei nemici ma perchè è giusto che non scegliessi un'altra società del mio paese». Alessandro Del Piero sottolinea che non avrebbe mai potuto 'tradirè la Juventus. «Ma è stato bello vedere come all'estero e in Italia anche le squadre più impensabili hanno pensato a me - dice ancora -: rende merito a quanto ho fatto in carriera. Qui ho fatto tutto quello che dovevo fare».
INDOSSERÀ LA MAGLIA NUMERO 10 «Del Piero ha firmato questa mattina e avrà la maglia numero 10», ha detto l'amministratore delegato del Sydney Fc, Tony Pignata, prima della conferenza stampa dell'ex capitano della Juventus. «Tra di noi c'è stato subito feeling - ha aggiunto l'ad - abbiamo fatto 3/4 videoconferenze e ora eccoci qui».
IN VENDITA NUOVA MAGLIA DI ALEX Fin da domani, e comunque entro il fine settimana, sarà possibile acquistare online la maglia 'originale' del Sydney Fc personalizzata con il nome e il numero (ovviamente il 10) di Alessandro Del Piero. Lo assicurano fonti vicine al club. Per acquistare la casacca, celeste con il colletto blu e marchio del campionato australiano, ci si deve prima collegare al sito «www.football.australia.com» e da lì andare su 'Shop' e poi sulla parte che riguarda il Sydney. Poi non rimane che scegliere taglia e numerazione ufficiale (la stessa che utilizzano i giocatori). Tutto ciò non sarà comunque a buon mercato, visto che una maglia autentica del Sydney FC con nome e numero di Del Piero costerà, spese postali escluse, 160 dollari australiani, circa 130 euro.
FONTE: Leggo.it
ALTRE NOTIZIE Roma, Tachtsidis su De Rossi: "Mi ha dato tanti consigli"
05.09.2012 19.05 di Raimondo De Magistris
Panagiotis Tachtsidis (21), centrocampista della Roma, ha parlato ai microfoni di Sky Sport. Ecco le sue dichiarazioni: "Tutti pensano che non puoi giocare in Serie A quando sei giovane. Io, invece, credo che se un calciatore è bravo possa giocare in tutte le categorie. Prima di scendere in campo contro l'Inter il giocatore che mi ha dato più consigli è stato De Rossi, ma ha detto di giocare come se si stesse disputando Verona-Albinoleffe".
ESCLUSIVA TMW - Bjelanovic: "Al Cluj per giocare la Champions"
05.09.2012 13.41 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
Fonte: Intervista di Raffaella Bon
A pochi giorni dall'ufficialità del suo trasferimento in Romania al Cluj, la redazione di Tuttomercatoweb.com ha contattato in esclusiva Sasa Bjelanovic, ex attaccante del Verona: "Sinceramente non mi aspettavo questa possibilità al Cluj - spiega il giocatore croato -. Pensavo che sarei rimasto al Verona, poi però è arrivata all'improvviso la telefonata della dirigenza del club e ho deciso di accettare. Questo non solo perché lo conoscevo e conoscevo già l'ambiente. Diciamo però che l'ago della bilancia è stata la possibilità di giocare la Champions".
Cos'è che invece non ha funzionato nell'operazione con il Cittadella?
"Il Verona è stato chiaro: mi avrebbe dato via solo dopo aver trovato un sostituto, ma il Cittadella non ha potuto più aspettare. Sul finire del mercato era anche nata una possibilità con il Varese, ma essendo l'ultimo giorno di trattative è mancato il tempo di concludere".
Pensi un giorno di tornare in Italia?
"Il mio non è un addio, ma solo una separazione temporanea. Prima o poi spero di tornare, qui ho solo un anno di contratto ed è stata una mia scelta visti i rapporti che ho con il Cluj".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
ALTRE NEWS Salernitana, presentato Mancini: "Il Ti amo terrone? Non ero d'accordo"
05.09.2012 16:45 di Alessio Lamanna
E' stato presentato Manuel Mancini, uno degli ultimi acquisti della Salernitana, con un passato recente nel Verona. Un passato ora ingombrante, soprattutto considerando che i tifosi granata non si sono dimenticati di una circostanza in cui l'allenatore del Verona Mandorlini, in occasione della presentazione della squadra mentre Mancini era un giocatore gialloblu, intonò il coro "Ti amo terrone".
Nonostante questo episodio, Mancini ha detto di aver ricevuto “una buona accoglienza all'Arechi, il clima era particolare anche per il nervosismo dovuto all'operato dell'arbitro. Io sono responsabile di quello che esce dalla mia bocca, se guardate il video della presentazione io non ero tra chi cantava, non ero d'accordo con quello che è stato detto. La mia modesta carriera si è svolta perlopiù in squadre del sud, sono una persona che va d'accordo con tutti e in quell'occasione sono stato partecipe solo perché ero un giocatore del Verona”.
"Sono andato via da Verona", continua Mancini, "perché ho avuto dei problemi dovuti soprattutto al ruolo. C'era stato qualche contatto con altre squadre, ma la Salernitana mi ha cercato con più insistenza. Vengo con la massima umiltà, mi metto a disposizione di tutti. Ho giocato campionati sempre per vincere, meglio pensare domenica dopo domenica ma con un obiettivo ben preciso. In carriera ho ottenuto tre promozioni", sottolinea, "spero di ripetermi anche qui ma ribadisco che le vittorie vanno costruite tassello dopo tassello perché non siamo il Manchester ma abbiamo la consapevolezza di essere un gruppo importante".
Il giocatore romano parla del suo ruolo in campo: "Posso giocare anche davanti alla difesa, così come trequartista o a sinistra. Non ho problemi, anche se a destra non mi sono mai trovato bene. Tendo a venire in mezzo e a giocare il pallone, se dovessi scegliere opterei per la fascia sinistra".
Manuel Mancini è un ragazzo con la testa sulle spalle e religioso; qualcuno lo definisce Atleta di Cristo: "Sono un ragazzo normale, positivo, ho dei valori e cerco di trasmetterli senza esaltazioni: a volte forzavo un po', era tanto l'amore che avevo dentro che mi piaceva trasmetterlo agli altri. Ora vivo la mia fede in modo più personale: ma qui è venuto il calciatore, l'atleta di Cristo viene dopo. Dobbiamo essere responsabili di noi stessi, se ci saranno periodi difficili ci si dovrà chiudere nello spogliatoio e risolvere i panni sporchi in famiglia".
Il ds Massimo Mariotto ha avuto per lui parole d'elogio: "Siamo riusciti a mettere a disposizione del mister un altro calciatore importante, che seguo con attenzione da anni e finalmente sono riuscito a prendere. Ha grandi qualità, è molto duttile e ha caratteristiche di agilità, tecnica e gioco senza palla determinanti per qualsiasi squadra. Viene da un'annata strana e ha voglia di fare bene".
FONTE: TuttoLegaPro.com
Calcio, addio «Giulietta è 'na zoccola»
Striscioni solo con l'ok del Viminale
Finora sono pervenute all'Osservatorio richieste per oltre 350 striscioni riferibili a 41 società
ROMA - L'Albo nazionale degli striscioni è stato aperto sul sito dell'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive.Finora sono pervenute all'Osservatorio richieste per oltre 350 striscioni riferibili a 41 società. Finisce un'epoca. Da «Vesuvio pensaci tu» a «Giulietta è 'na zoccola e Romeo cornuto», capitolo chiuso.
Il botta e risposta tra i tifosi del Verona e del Napoli nel campionato del 1996 resta ancora oggi il più divertente e graffiante del calcio italiano dell'ultimo ventennio. E come dimenticare il livornesissimo «Senza Kakà sto male»? O gli sfottò alla bandana di Berlusconi per i quali la curva livornese si tassava per poter pagare la multa regolarmente inflitta?
Ma difficilmente si potrà vedere di nuovo negli stadi. Negli ultimi anni gli striscioni sono stati sinonimo di creatività e immaginazione. Da una curva all'altra gli sfottò si sprecavano, e ogni volta che si andava allo stadio la curiosità era anche per le scritte che comparivano sugli spalti.
Uno 'sfogatoiò settimanale, talvolta al limite della querela, o della decenza, e come bersaglio c'era anche la politica. Tanto che, per evitare guai, gli striscioni venivano spesso mostrati appena per alcuni minuti, il tempo necessario per essere letti, e poi scomparivano. Adesso lo «spontaneismo» va in soffitta.
Dopo la sosta della Nazionale il campionato riprenderà con una novità: l'Albo nazionale degli striscioni. Anche se alcune limitazioni già esistevano dalla scorsa stagione. Niente più frasi offensive o allusive, tantomeno - ma quelle sono già giustamente reato - scritte di stampo razzista. D'ora in avanti l'Osservatorio nazionale per le attività sportive vigilerà anche sugli striscioni.
I tifosi sono avvisati: dovranno informare il loro club e le autorità del contenuto dei loro striscioni, entro cinque giorni il Viminale darà o meno il suo ok. In caso contrario andranno incontro al Daspo.
«Diciamolo, è una forma di censura», afferma senza mezzi termini Giancarlo Dotto, giornalista-scrittore, ideatore di un premio degli striscioni intitolato a Sandro Ciotti, che per sei anni è stato consegnato a Montalto di Castro, nel Viterbese. Un vero è proprio 'scudettò, attribuito da una giuria di giornalisti, che premiava sempre la scritta più brillante e spiritosa.
«Questo Albo sancisce la fine di questo premio, colpa del bizantinismo e della burocrazia - accusa -. Già l'anno scorso non si è fatto per mancanza di soldi. Un motivo in più per chiudere. Quello degli striscioni era un fenomeno tutto italiano basato sullo spontaneismo, sul divertimento in contrapposizione alle situazione di conflitto negli stadi. Gli striscioni erano qualcosa di cui andare fieri, nonostante qualche deriva esibizionistica».
Anche il tg satirico Striscia la notizia aveva creato una rubrica proprio sugli striscioni. Le società hanno già provveduto a informare i loro tifosi. «La nascita dell'Albo sembra quasi migliorativa - dice Fabrizio Grassetti, presidente dell'Unione tifosi romanisti - Lo scorso campionato ogni volta che si esponeva uno striscione bisognava fare domanda. Con l'Albo non c'è più bisogno. Certo, sono un pò antipatiche queste limitazioni, ma se ci fossero tifosi più civili non ci sarebbe bisogno di tutto questo». «Però qualcosa andrebbe ancora migliorato - conclude - Per le partite fuori casa alcune comunicazioni andranno comunque fatte. Queste procedure andrebbero snellite».
Giovedì 06 Settembre 2012 - 10:52
Ultimo aggiornamento: 11:17
Con Tachtsidis è una Roma che vola in verticale
Mandorlini, che l’ha avuto lo scorso anno a Verona, lo definisce un «Rijkaard più compassato, ma anche più tecnico». Zeman, invece, si è limitato a dire «portatemelo qui e lo trasformerò in un campione»
Mandorlini, che l’ha avuto lo scorso anno a Verona, lo definisce un «Rijkaard più compassato, ma anche più tecnico». Zeman, invece, si è limitato a dire «portatemelo qui e lo trasformerò in un campione». Per ora, Panagiotis Tachtsidis si è goduto un bel debutto in A, guidando la Roma alla vittoria di Milano. «In A tutti erano convinti che giocatori provenienti dalla B non potessero giocare — dice —. Ora, con la crisi, ci sono più opportunità. Si può far bene anche a 19-20 anni e se si arriva dalla B». Un manifesto per i giovani, una richiesta di fiducia. Alternativa Del resto, con lui in campo la Roma ha trovato più verticalità nelle idee e nel gioco rispetto a De Rossi con il Catania.
«Quando ero in Grecia il mio modello era proprio Daniele », ha detto Panagiotis appena sbarcato nella Capitale (in comproprietà con il Genoa). E De Rossi lo sta aiutando in tutto, dando consigli e suggerimenti a questo colosso di 191 centimetri per 86 chili. Il fisico non lo aiuta nella velocità (ma atleticamente fatica più degli altri a smaltire i carichi, va rivisto tra un mese), ma «Taxi» compensa con la rapidità di testa. Differenze Più verticalità, dunque. È quello che gli ha chiesto subitoZeman ed è quello che Pana ha messo in opera. Daniele, con il Catania, ha provato molto il lancio lungo (21 volte, 9 a segno) contro i soli 5 di «Taxi» con l’Inter, che a suo favore ha anche 2 passaggi filtranti (contro gli 0 di Daniele) e una maggiore percentuale di verticalizzazione nei passaggi (40%, De Rossi si ferma a 35).
Considerando, però, che Daniele ha giocato di più la palla (59 passaggi, contro i 43 del greco), la percentuale in realtà è superiore.Aconferma della maggiore verticalità, poi, ci sono i destinatari dei passaggi: Pana ha cercato 10 volte Totti e 7 Marquinho, Daniele 11 Piris e 10 Balzaretti. Sarà anche il suo idolo, ma con il calcio di Zeman che va in verticale, ora «Taxi» punta a spostare Daniele più in là, a intermedio destro. Verticalità a parte, la Roma di San Siro così aveva anche più equilibrio.
Fonte: Gasport
6 settembre 2012
FONTE: CalcioA.it
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Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.