ANTEPRIMA MODENA-VERONA
I CONVOCATI
BERGODI deve rinunciare a GUARDALBEN (per i postumi della sublussazione al 5° dito della mano destra), RICCHI, DE VITIS e BASSOLI che hanno proseguito le cure secondo il protocollo medico prescritto.
MANDORLINI non ha a disposizione lo squalificato ABBATE e gli infortunati CECCARELLI e DONINELLI ma torna GALLI, questa la lista completa diramata dal tecnico romagnolo:
Portieri: 26 Frattali, 12 Nicolas, 1 Rafael;
Difensori: 23 Cangi, 22 Maietta, 17 Mareco, 33 Pugliese, 25 Scaglia;
Centrocampisti: 4 Esposito, 16 Galli, 10 Hallfredsson, 19 Jorginho, 7 Mancini, 8 Russo, 77 Tachtsidis;
Attaccanti: 27 Berrettoni, 32 Bjelanovic, 14 D'Alessandro, 9 Ferrari, 21 Gomez Taleb, 6 Lepiller, 11 Pichlmann
36 le gare al 'Braglia' di Modena fra 'Canarini' e scaligeri, 28 in cadetteria e 8 in serie minori: 14 pareggi, 17 sconfitte e 5 vittorie...
2 le vittorie dell'HELLAS in Emilia in Serie B, l'ultima ne 2006-2007 grazie ad una rete di COMAZZI (in panchina sedeva FICCADENTI).
Ultima curiosità: l'1 a 1 è il risultato più 'gettonato' essendo uscito per ben 8 volte.
QUI MODENA
La squadra di BERGODI non ha più niente da chiedere a questo campionato ma si sa che contro il VERONA tutti ci tengono a fare bella figura (basta tornare alla partita di Bergamo contro l'ALBINOLEFFE già retrocesso per rendersene conto), ecco perchè bisognerà tenere le 'antenne altissime'...
Romano PERTICONE (13 presenze con l'HELLAS nel 2006-2007) è stato vittima dell’influenza in settimana, Paolo RICCHI ed Alessandro DE VITIS (promettente centrocampista figlio del noto Totò) hanno svolto lavoro differenziato, terapie per Alessandro BASSOLI e Francesco SIGNORI.
Tra gli ex anche Matteo GUARDALBEN, portiere nativo di Nogara che con il VERONA ha imparato a giocare a calcio (30 presenze dal '92 al '97 con l'eccezione del campionato '94 '95 disputato con la MASSESE) e Marco TURATI di professione terzino anch'egli di scuola scaligera con 61 presenze e 7 gol da Gennaio del 2004 all'estate del 2007 ma il più 'atteso' dai butèi è sicuramente Nicholas CAGLIONI che ai playoff in C1, quando difendeva i pali della SALERNITANA, aizzò i propri tifosi con una simpaticissima t-shirt sulla quale campeggiava la scritta 'Io odio Verona'...
QUI VERONA
Al 'Braglia' un solo risultato a disposizione per il VERONA all'inseguimento del 3° posto (sperando che il SASSUOLO non riesca a conquistare il risultato pieno a Castellammare di Stabia).
ABBATE sconterà la seconda ed ultima giornata di squalifica ma in campo dovranno stare bene all'erta sopratutto 'Juani' GOMEZ TALEB e 'Nick' FERRARI entrambi in diffida: un giallo li fermerebbe al primo scontro playoff...
Nel frattempo TACHTSIDIS è tornato a lavorare in pieno col gruppo mentre per capitan CECCARELLI e DONINELLI è continuato il lavoro differenziato.
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Road to Playoff | |||||
Squadra | Punti | 39^ | 40^ | 41^ | 42^ |
Sassuolo | 77 | 2 a 0 al Crotone | 0 a 0 a LIVORNO | 4 a 1 alla Reggina | JUVE STABIA |
Hellas Verona | 77 | 1 a 0 al Livorno | 1 a 1 ad ALBINOLEFFE | 3 a 0 al Varese | MODENA |
Varese | 68 | 2 a 1 al BRESCIA | 4 a 0 all'Ascoli | 0 a 2 col VERONA | Sampdoria |
Sampdoria | 67 | 3 a 1 alla Reggina | 2 a 1 alla JUVE STABIA | 1 a 3 dal Pescara | VARESE |
In maiuscolo le gare fuori casa |
DICONO
HALLFREDSSON «La Serie A è un'idea che abbiamo sempre avuto tutti. Siamo cresciuti con il passare dei mesi, normale spostare il mirino una volta ingranata la marcia giusta. Se siamo arrivati fin qui, significa che la squadra ha preso coscienza delle proprie capacità. Abbiamo mantenuto un ritmo tale da poterci giocare anche il secondo posto. Ora deve parlare solo il campo».
Anche per quanto riguarda il suo rapporto con la città veneta non lascia spazio a fraintendimenti: «A Verona ho trovato la mia dimensione, sarò sempre grato alla società. E il bello deve ancora venire» TuttoMercatoWeb.com
BERGODI tecnico del MODENA «Il Verona è una squadra che vorrà fare il risultato per raggiungere il terzo posto, noi ci congediamo da quest’annata tribolata ma vogliamo concludere dando il massimo, perché è importante anche per l’immagine del Modena. Il nostro è un bottino importante dal mio ritorno, e ci tengo a far bene per lasciare una buona immagine. Per me potrebbe essere l’ultima partita, ma dipenderà dai discorsi che faremo con la società nei prossimi giorni. In questi due anni ho dato il massimo, ho la coscienza a posto» SerieBNews.com
MANDORLINI «Ci teniamo a terminare nel migliore dei modi un grandissimo campionato, poi da sabato sera ne comincerà un altro. Pensiamo al Modena, a fare una buona gara. E' importante avere una posizione più alta nella griglia di partenza. Andiamo tutti in ritiro, poi decideremo. Il principio è di non rischiare i diffidati quasi sicuramente non saranno della partita. Tutti puntano al terzo posto, chi è stato meno utilizzato finora tornerà utile nell'ottica di affrontare, almeno speriamo, quattro partite in breve tempo».
Sabato alle 18 anche il confronto che decide quale formazione chiuderà al quinto o al sesto posto: «Non ci sono preferenze su uno o l'altro avversario, c'è il vantaggio della graduatoria ma Varese e Sampdoria sono due squadre importanti. Guardiamo in casa nostra, al di là dei risultati» HellasVerona.it
Il presidente MARTINELLI sulla promozione diretta sfumata confessa «Sarò sincero: quando sei a tre metri dalla cima e la vedi lì non puoi non avere l’acquolina in bocca. Potevamo farcela. Ma il vento non è girato nella nostra direzione. Quindi va bene così: tutti bravissimi, grande stagione, grande Verona. E non finisce qui»
Tre stagioni, tre playoff. Presidente, che cos’ha imparato da queste esperienze? «Che bisogna inseguire l’obiettivo con totale fiducia e farlo finché c’è una speranza, che sia grande o ridotta non importa. Al mio primo anno siamo arrivati agli spareggi scarichi. L’anno passato, all’opposto, eravamo carichi. Stavolta stiamo bene, la condizione è valida. Ed è per questo che conto di provare altre fortissime emozioni».
E potrebbe essere, questo, il suo ultimo atto da proprietario dell’Hellas… «Non diamo per fatte cose che non lo sono ancora. La trattativa con Maurizio Setti è in corso, ma non c’è nulla di firmato. Quel che cerco è sempre un compagno di viaggio. Ma, al di là dell’esito di questi playoff, io ci sarà ancora all’interno del Verona. E il mio desiderio è immaginare l’Hellas sempre più in alto» TuttoB.com
Marco TURATI difensore del MODENA «Sarà senz'altro una partita diversa da tutte le altre perché finora non mi è mai capitato di affrontare la squadra della quale sono rimasto tifoso e che porto sempre nel cuore. Sicuramente proverò tanta emozione soprattutto se sarò assalito dai ricordi e nel vedere la folta schiera di tifosi che non mancherà di occupare le gradinate del “Braglia”».
Un pronostico? «Non mi sento e non mi va di fare pronostici, spero solo che l'Hellas Verona vada in serie A. Perché se lo merita e perché il mio cuore se lo auspica» LArena.it
Domenico VOLPATI: L'odotoiatra che vinse uno scudetto! «...Nei sei anni di permanenza in squadra scaligera, non diedi più di due o tre esami l'anno. Però ne ricordo uno, quello di patologia medica per il quale feci una fuga in piena notte. L'Hellas disputò una partita di Coppa Uefa contro il Werder Brema. Al termine del match, un volo Charter ci riportò tutti a Verona. Io andai a casa, presi l'auto e imboccai l'autostrada verso Pavia, tra il buio e la foschia invernale. Non dimenticherò mai l'espressione di Osvaldo Bagnoli che, guardandomi, mi disse: "Ma dove vai? Domani salterai l'allenamento?" e io risposi: "Certo Mister. Devo dare un esame all'università. Poi torno". Nel 1985 vincemmo lo scudetto e, l'indomani, mi sposai. Quell'anno non diedi nemmeno un esame: avevo programmato il matrimonio, mica potevo immaginare che avremmo vinto lo scudetto! A 38 anni ho smesso di giocare e a 39 mi sono laureato. Avrei potuto smettere a 33 anni e laurearmi prima, ma se lo avessi fatto, non avrei vissuto l'emozione di vincere lo scudetto. Dopo la laurea, intrapresi la libera professione come medico odontoiatra che svolgo da 21 anni» LArena.it
In attesa di un ingresso ufficiale in società, Maurizio SETTI si presenta: Cos'è per lei l'identità Hellas? «Rispetto del territorio e delle risorse. Amore per una maglia. Condivisione del progetto portato avanti da Martinelli. E massima valorizzazione del settore giovanile. Riuscire a far emergere i talenti veronesi nel Verona del futuro sarà un obbiettivo molto importante».
Le hanno già detto che i tifosi non vogliono mercenari attorno all'Hellas? «Certo. E in questi casi si dice: il tempo è galantuomo. Ci metto la faccia. Non ho paura di giocare questa partita. Vivo di passione. Voglio il bene del Verona. Non aspiro ad altri vantaggi personali. Lo sa bene Martinelli. Che ha capito subito di che pasta sono fatto. Voglio riuscire ad espandere il 'marchio Verona'. Sul campo e fuori. Risultati e merchandising».
Con lei sono previste rivoluzioni? «Nessuna rivoluzione. Non si vuole stravolgere, ma migliorare. Il Verona di Bagnoli ha espresso il massimo. un'emozione incredibile. Poi è arrivato il declino. Adesso l'Hellas vive una fase di positiva ripresa, dalla C alla B, ora i play off per andare in A. Merito di Martinelli. Se parlo di calcio mi sento «nato veronese». Perché qui in passato sono stato molto volte. E ho respirato l'aria del grande Verona. Quindi: voglio che a questa società e a questa squadra venga riconosciuto il giusto peso. Io e Martinelli proseguiremo insieme. Senza dubbi. Certo, le mie idee sono aggressive. Ma si sposano con la volontà del presidente» LArena.it
MILANESE, diesse del VARESE, 'scarica' le pressioni sulle concorrenti: «C’è chi sostiene che non vogliamo salire in serie A? Chi fa queste affermazioni non conosce i meccanismi del calcio, non sa che i proventi per le società di serie A sono moltiplicati per cinque rispetto a quelli di B. Sampdoria e Verona hanno qualcosa in più di noi e del Sassuolo, ci faremo trovare pronti»
VERONA 2-1 MODENA del 6 Gennaio scorso |
ALTRE NEWS IN ALLEGATO
L'INCASSO DI MODENA-VERONA andrà ai terremotati...
PLAYOFF SERIE B: L'Osservatorio 'aiuta' i tifosi (tutti) concedendo la precedenza d'acquisto dei ticket ai possessori di Tessera del Tifoso poi al resto del pubblico (con qualche limitazione e sotto la responsabilità dei club interessati)
PAN&GOTI AL PESCARA SE IL VERONA NON VIENE PROMOSSO? ...Difficile arrivare allo sloveno Kurtic del Palermo che pure piace. Ma il giocatore ha già un’intesa col Chievo. Intesa che il Pescara ha già con il Genoa per il greco Txaksidis che sarà biancazzurro, a meno che il Verona non salga anch’esso in serie A. In tal caso, il club ligure lo lascerà in gialloblù IlMessaggero.it
In realtà non solo il PESCARA si starebbe interessando al giovane centrocampista di proprietà GENOA: Giovanni Sartori - diesse del CEO ndS) - ha chiesto notizie anche del centrocampista greco Panagiotis Tachtsidis, in forza all'Hellas. Con il Verona in A, però, è difficile ipotizzare che Tachtsidis possa giocare in un club che non sia quello gialloblù o lo stesso Genoa LArena.it
The Heat run wild in game 5!
IN BREVE A PIÉ PAGINA
PROMOZIONE: Allenatore prende arbitro per il collo! Radiazione a vita..
PIACENZA A RISCHIO 'CANCELLAZIONE' nuova asta l'8 Giugno...
VITA DA EX: DI VAIO giocherà in Canada con i MONTREAL IMPACT che militano in MLS (Serie A USA)NAZIONALE: BALOTELLI recita il 'mea culpa' ed assicura 'Ho smesso di fare casini!'... Sarà vero? Intanto gli azzuri fanno 6 gol in amichevole alla VIRTUS VECOMP (Serie D)
FINALE COPPA ITALIA: I fischi all'inno nazionale costano 20.000 euro al NAPOLI...
NBA PLAYOFF: Gli HEAT si riportano avanti sui PACERS con un +32 sul campo!
RASSEGNA STAMPA
25 maggio 2012
Dal Campo
Si è conclusa oggi pomeriggio all'Antistadio Zelocchi con una seduta di rifinitura la preparazione dei gialloblu che domani, con inizio alle ore 18.00, incontreranno al Braglia l'Hellas Verona.
Cristiano Bergodi ha fatto svolgere ai canarini il consueto riscaldamento e, successivamente, una partite 10 contro 10 su campo ridotto.
In serata i calciatori si ritroveranno presso il consueto ritiro pre-gara dell'Hotel Le Ville di Baggiovara. Non figurano tra i convocati Matteo Guardalben per i postumi della sublussazione al 5° dito della mano destra, Ricchi, De Vitis e Bassoli che hanno proseguito le cure secondo il protocollo medico prescritto.
Per la gara di domani, che sarà diretta dal grossetano Massimiliano Velotto, coadiuvato dagli Assistenti Bianchi ed Evangelista e dal Quarto Uomo Ostinelli, è prevista una folta rappresentanza di sostenitori veronesi.
Come anticipato ieri il Modena F.C. ha destinato l'incasso della gara di domani alle popolazioni colpite dal recente terremoto.
In aggiunta all'incasso della gara con il Verona la Società di Viale Monte Kosica destinerà, sempre alle popolazioni terremotate della "bassa" modenese, l'incasso dell'attesa partita Modena F.C. All Star-Nazionale Italiana Master che avrà luogo Martedì 29 Maggio alle ore 20.30 al Braglia e con la quale si concluderà la stagione agonistica 2011/2012 dei canarini.
FONTE: ModenaFC.net
Il Modena si mobilita per i terremotati
Solidarietà
Gli incassi delle partite di sabato contro il Verona e di martedì 29, saranno interamente devoluti a favore della popolazione della bassa
Modena, 24 maggio 2012 - L'incasso della partita di serie B tra Modena e Verona sabato 27 in programma alle 18, ultima di campionato, sarà devoluto alla popolazione della bassa modenese fortemenete colpita dal terremoto. Ieri la decisione dopo l'ok della Lega calcio. La notizia era nell'aria a dimostrazione della grande sensibilità del club canarino.
Inoltre anche il ricavato della partita di martedì 29 al Braglia, una esibizione per celebrare i 100 anni del Modena calcio, andrà favore dei terremotati. Prevendita presso le sedi della Bper.
L'incontro vedrà di fronte una selezione del Modena F.C. e la squadra All Star formata da Stefano Tacconi, Gianmatteo Mareggini, Claudio Gentile, Moreno Mannini, Roberto Mussi, Enrico Annoni, Pietro Vierchowod, Luigi Apolloni, Lorenzo Amoruso, Alessandro Bianchi, Roberto Galia, Giuseppe Dossena, Alberigo Evani, Giancarlo Antognoni, Ruggiero Rizzitelli, Salvatore Schillaci e Benito Carbone.
Il Modena, allenato da Bergodi, avrà nelle proprie file giocatori di oggi e di ieri.
Anche i tifosi del Carpi raccoglieranno fondi in occasione della partita di playoff di domenica 27 tra Carpi e Sorrento in programma alle 16 allo stadio Cabassi.
FONTE: IlRestoDelCarlino.it
Play-off di Serie B: l’Osservatorio vara misure a favore dei tifosi
Genova - Gli accoppiamenti per semifinali play off di serie B si decideranno solo sabato con le partite dell’ultima giornata, quel che è certo però è che si giocheranno in quattro città: Genova, Modena per il Sassuolo, Verona e Varese. Per questo su richiesta della Lega e tenuto conto dei risultati ottenuti durante la stagione nella prevenzione degli incidenti, l’Osservatorio ha varato misure organizzative a favore dei tifosi per la vendita dei tagliandi che verranno adottate nelle province interessate dalle partite.
Sarà infatti adoperato lo stesso metodo di vendita dei tagliandi studiato per la finale di TIM Cup di Roma e, dunque, in una prima fase i tagliandi saranno riservati ai possessori di tessera del tifoso dei vari club interessati e, successivamente, per il resto del pubblico con biglietti non cedibili e venduti in specifiche ricevitorie sul territorio, sotto la responsabilità delle società sportive coordinate dalla Lega Serie B.
Dunque, in attesa di nuove comunicazioni, possono sperare di poter assistere alle partite e partecipare alle trasferte anche i tifosi non tesserati.
23/05/2012 19:44:44 Redazione
FONTE: CittaDiGenova.it
ULTIM’ORA
ROMA, 19:27
CALCIO, SERIE B: OSSERVATORIO VARA MISURE SPECIALI PER 4 CITTA'
L'Osservatorio nazionale per le manifestazioni sportive, su richiesta della Lega, ha varato misure organizzative a favore dei tifosi per la vendita dei biglietti, da adottare nelle province di Genova, Modena (per il Sassuolo), Varese e Verona in occasione delle prossime gare di play-off e nelle altre interessate ai play-out di serie B. Per queste partite, da considerarsi vere e proprie finali, sarà adottato lo stesso metodo di vendita dei tagliandi studiato per la finale di Tim Cup di Roma e, dunque, in una prima fase i biglietti saranno riservati ai possessori di tessera del tifoso dei vari club interessati e, successivamente, per il resto del pubblico con biglietti non cedibili e venduti in specifiche ricevitorie sul territorio, sotto la responsabilità delle società sportive coordinate dalla Lega Serie B. La decisione, fa sapere l'Osservatorio, è stata assunta tenuto conto di un importante contenimento degli incidenti nel campionato Serie B in questa stagione, accompagnato tra l'altro da un aumento di spettatori di oltre il 28%.
FONTE: Repubblica.it
ALTRE NOTIZIE
Verona, Hallfredsson: "Il bello deve ancora venire"
25.05.2012 15.35 di Elisabetta Zampieri
Ci crede nella Serie A Emil Hallfredsson. Il coriaceo centrocampista islandese ha guidato la formazione scaligera nelle zone alte della classifica di Serie B ed ora vuole lottare anche in vista dei play off: "La Serie A è un'idea che abbiamo sempre avuto tutti. Siamo cresciuti con il passare dei mesi, normale spostare il mirino una volta ingranata la marcia giusta. Se siamo arrivati fin qui, significa che la squadra ha preso coscienza delle proprie capacità. Abbiamo mantenuto un ritmo tale da poterci giocare anche il secondo posto. Ora deve parlare solo il campo". Anche per quanto riguarda il suo rapporto con la città veneta non lascia spazio a fraintendimenti: "A Verona ho trovato la mia dimensione, sarò sempre grato alla società. E il bello deve ancora venire".
Serie B
ESCLUSIVA TMW - Verona, ad un passo la cessione del club
23.05.2012 13.13 di Luca Bargellini
Fonte: Raffaella Bon
Secondo indiscrezioni raccolte dalla redazione di Tuttomercatoweb.com mancherebbe solo l'ufficialità per il passaggio di proprietà del Verona. Maurizio Setti, attuale vicepresidente del Bologna, dovrebbe infatti acquisire l'80% del pacchetto azionario del club clivense con il restante 20% che rimarrebbe nelle mani di Martinelli. Alla presidenza dovrebbe salire lo stesso Setti con Martinelli che prenderebbe la carica di vicepresidente. In pole per il ruolo di direttore sportivo c'è Sean Sogliano.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
PRIMO PIANO
Hellas Verona, vincere a Modena per battere un altro record
25.05.2012 09:00 di Federico Errante
Fonte: hellas1903.it
Il Verona espugnando il Braglia segnerebbe il top della sua storia nella media punti in B
Il primato, riconvertendo le vittorie da due a tre punti, è datato stagione 1947-'48. Con i gol di Sergio Sega e il valore aggiunto dato da Lodi e Piccioli, il Verona, allenato da Bruno Biagini, sfiora la A, arrivando secondo, nel suo girone, dietro al Padova.
Tocca quota 46, con 18 vittorie, 10 pari e 6 sconfitte in 34 partite. La media, portata alle regole di oggi, sarebbe stata di 1.88 punti a gara. Una soglia mai più superata, in B, dall'Hellas, neppure negli anni delle promozioni.
Ma il record potrebbe essere ritoccato dal Verona con una vittoria a Modena, sabato. I gialloblù, sbancando il Braglia, andrebbero a 80 punti in 42 gare: una media pari a 1.9 punti a partita. In caso di pareggio o sconfitta, invece, l'Hellas resterebbe, di pochissimo, al di sotto del top di sessantaquattro anni fa. Altrimenti, per il Verona, ci sarebbe un altro record da annoverare in questa stagione.
EDITORIALE
TOTOB: la Schedina di...
25.05.2012 00:01 di Mattia Vavassori
In occasione dell'ultimo appuntamento con la rubrica TOTOB, la redazione di TuttoB.com ha deciso di invitare in qualità di ospite EDI DEMBINSKI, giornalista sportivo di RaiSport.
CROTONE-BRESCIA – E' un match che non ha valore e non ha interesse per il campionato: il Brescia è fuori dai playoff mentre il Crotone è praticamente salvo. X
JUVE STABIA-SASSUOLO – Credo che gli ospiti vogliano mantenere l'ottima posizione in classifica in vista dei playoff. La Juve Stabia è la vera rivelazione di questa stagione e vuole finire bene davanti ai propri tifosi. Secondo me prevarrà il Sassuolo. 2
MODENA-HELLAS VERONA – I ragazzi di mister Mandorlini hanno maggiori motivazione, vogliono tenersi stretto il proprio posto in classifica ed avranno un orecchio teso sull'andamento della sfida tra Juve Stabia e Sassuolo. 2
VARESE-SAMPDORIA – E' uno scontro diretto. Entrambe le compagini hanno le medesime motivazioni. Vedo leggermente favorito il Varese. 1X2
ALBINOLEFFE-TORINO – I padroni di casa hanno disputato un'annata disastrosa e vogliono concludere positivamente tra le mura amiche, ma avranno di fronte il Torino che vuole mantenere il primo posto in serie B. Penso che i granata conquisteranno la posta in palio piena. 2
BARI-GUBBIO – E' un incontro che non conta molto. I pugliesi punteranno a conquistare più punti in vista dell'estate e devono soltanto vincere. Il Gubbio è già retrocesso in Lega Pro e non ha pretese. 1
EMPOLI-CITTADELLA – Per i toscani è una partita che vale la vita: giocano in casa e vogliono tirarsi fuori dal 18° posto. 1
LIVORNO-GROSSETO – Gli uomini allenati da Perotti avranno gli occhi sulla partita tra Empoli e Cittadella e in caso di successo sarebbero fuori dal playout. 1
PADOVA-ASCOLI – E' un match stranissimo: il Padova è fuori dai playoff e nell'ultimo turno ha perso contro la Nocerina. L'Ascoli rischia ancora di finire nel playout e punta all'ottenimento dei tre punti in vista dell'estate. 2
PESCARA-NOCERINA – La compagine di Zeman non ha più niente da chiedere al campionato, anche se può ancora sperare nel primo posto in classifica nel caso in cui l'AlbinoLeffe facesse uno sgambetto al Torino. La Nocerina ha ancora una speranza di centrare i playout. X2
REGGINA-VICENZA – I veneti si giocano la salvezza, anche se non sarà facile scendere in campo in un campo come quello di Reggio Calabria. Potrebbe esserci un miracolo del Vicenza. 12
LE INTERVISTE
Hellas Verona, Martinelli: "Pronto per le emozioni dei play-off"
25.05.2012 11:01 di Federico Errante
Fonte: hellas1903.it
“Può dirlo forte: ormai c’ho fatto l’abitudine a queste stagioni che non finiscono mai. E da un lato è un bene, perché significa che noi ci siamo sempre. Dall’altro ci becchiamo un bel po’ di palpitazioni in più. Ma basta che dopo tutto finisca bene e siamo contenti, eh…”. Nell’Hellas che cerca di agguantare il biglietto per la A, lo specialista è lui. Giovanni Martinelli, per il terzo campionato di fila, vede il Verona giocarsi la promozione ai playoff. Il presidente sospira: “Questo sono sfide piene di adrenalina: sensazioni che non si possono trasmettere limitandosi alle parole. Cosa provo? Sono pronto. Prontissimo. Come lo è la squadra”. Nel 2010, in Prima Divisione, esonerato Remondina e traghettato da Vavassori, eliminò il Rimini, l’Hellas, e perse in finale con il Pescara: 2-2 all’andata, sconfitta per 1-0 al ritorno. L’anno passato, storia meravigliosamente nota, con il Sorrento affondato e la Salernitana battuta al Bentegodi per 2-0, rendendo superflua la sconfitta per 1-0 all’Arechi. Piazza Bra invasa da migliaia di tifosi in festa, l’invasione in stile Beatles della pista d’atterraggio dell’aeroporto di Vilfranca. La B colta come l’ultimo fiore di una primavera mitica: “Un ricordo unico. E lo vogliamo rivivere”.
Presidente Martinelli, partiamo dalla fine: più soddisfatto per il raggiungimento dei playoff o più rammaricato per la A diretta sfuggita sul più bello?
“Sarò sincero: quando sei a tre metri dalla cima e la vedi lì non puoi non avere l’acquolina in bocca. Potevamo farcela. Ma il vento non è girato nella nostra direzione. Quindi va bene così: tutti bravissimi, grande stagione, grande Verona. E non finisce qui".
Il Torino e il Pescara hanno avuto la meglio, superando i testa a testa di queste settimane. Onore al merito?
“D’accordo, anche se io mi tengo stretto l’Hellas. Buon per loro che sono già stati promossi, ma preferisco il gioco del Verona a quello di chiunque. Già, ha capito bene: anche a quello, seppure giustamente elogiato, del Pescara”.
La griglia dei playoff è già definita, ci sono da completare gli abbinamenti. All’Hellas toccherà o il Varese o la Sampdoria: chi vorrebbe incontrare?
“Una o l’altra cambia niente. Quel che ho imparato, in questi anni, è che non c’è nulla che possa essere prevedibile, nel calcio. E, quando sei ai playoff, questo ragionamento deve essere ancor moltiplicato esponenzialmente”.
Di conseguenza, presidente, quante possibilità ha il Verona di essere promosso?
“Tante quante ne hanno Sassuolo, Varese e Sampdoria: dunque, per un puro calcolo matematico, il 25 percento a testa. Non ci sono favorite, nessuno può pensare di avere un vantaggio. Anche se è logico che il terzo posto qualche utilità pratica in più te la dà”.
Da più parti si parla di una Samp in pole position per la serie A. Come valuta queste opinioni?
“Non credo che sia così. Si continua a discutere del peso della Sampdoria, di fattori ambientali che le darebbero chissà quale margine superiore agli altri. Lasciamo stare: non può andare in questo modo. Chiacchiere”.
L’anno passato i gol per la B li segnò Nicola Ferrari. Su quale dei suoi ragazzi punta per decidere i playoff di questo campionato?
“Verissimo che le reti di Ferrari furono determinanti, ma a vincere fu la squadra. E identica cosa mi aspetto ora. Ha visto la partita con il Varese? Mi trovi un solo giocatore che sia stato meno che eccellente. Se saremo quelli di sabato faremo parecchia strada”.
C’è un segreto per vincere partite come queste?
“Non sono io quello che ha il compito di indicarlo. La domanda è da porre, eventualmente, ad Andrea Mandorlini. E lui sa come si fa: mi pare che l’abbia già dimostrato abbondantemente, non trova?”.
Tre stagioni, tre playoff. Presidente, che cos’ha imparato da queste esperienze?
“Che bisogna inseguire l’obiettivo con totale fiducia e farlo finché c’è una speranza, che sia grande o ridotta non importa. Al mio primo anno siamo arrivati agli spareggi scarichi. L’anno passato, all’opposto, eravamo carichi. Stavolta stiamo bene, la condizione è valida. Ed è per questo che conto di provare altre fortissime emozioni”.
E potrebbe essere, questo, il suo ultimo atto da proprietario dell’Hellas…
“Non diamo per fatte cose che non lo sono ancora. La trattativa con Maurizio Setti è in corso, ma non c’è nulla di firmato. Quel che cerco è sempre un compagno di viaggio. Ma, al di là dell’esito di questi playoff, io ci sarà ancora all’interno del Verona. E il mio desiderio è immaginare l’Hellas sempre più in alto”.
LE INTERVISTE
Hellas Verona, Martinelli: "Pronto per le emozioni dei play-off"
25.05.2012 11:01 di Federico Errante
Fonte: hellas1903.it
“Può dirlo forte: ormai c’ho fatto l’abitudine a queste stagioni che non finiscono mai. E da un lato è un bene, perché significa che noi ci siamo sempre. Dall’altro ci becchiamo un bel po’ di palpitazioni in più. Ma basta che dopo tutto finisca bene e siamo contenti, eh…”. Nell’Hellas che cerca di agguantare il biglietto per la A, lo specialista è lui. Giovanni Martinelli, per il terzo campionato di fila, vede il Verona giocarsi la promozione ai playoff. Il presidente sospira: “Questo sono sfide piene di adrenalina: sensazioni che non si possono trasmettere limitandosi alle parole. Cosa provo? Sono pronto. Prontissimo. Come lo è la squadra”. Nel 2010, in Prima Divisione, esonerato Remondina e traghettato da Vavassori, eliminò il Rimini, l’Hellas, e perse in finale con il Pescara: 2-2 all’andata, sconfitta per 1-0 al ritorno. L’anno passato, storia meravigliosamente nota, con il Sorrento affondato e la Salernitana battuta al Bentegodi per 2-0, rendendo superflua la sconfitta per 1-0 all’Arechi. Piazza Bra invasa da migliaia di tifosi in festa, l’invasione in stile Beatles della pista d’atterraggio dell’aeroporto di Vilfranca. La B colta come l’ultimo fiore di una primavera mitica: “Un ricordo unico. E lo vogliamo rivivere”.
Presidente Martinelli, partiamo dalla fine: più soddisfatto per il raggiungimento dei playoff o più rammaricato per la A diretta sfuggita sul più bello?
“Sarò sincero: quando sei a tre metri dalla cima e la vedi lì non puoi non avere l’acquolina in bocca. Potevamo farcela. Ma il vento non è girato nella nostra direzione. Quindi va bene così: tutti bravissimi, grande stagione, grande Verona. E non finisce qui".
Il Torino e il Pescara hanno avuto la meglio, superando i testa a testa di queste settimane. Onore al merito?
“D’accordo, anche se io mi tengo stretto l’Hellas. Buon per loro che sono già stati promossi, ma preferisco il gioco del Verona a quello di chiunque. Già, ha capito bene: anche a quello, seppure giustamente elogiato, del Pescara”.
La griglia dei playoff è già definita, ci sono da completare gli abbinamenti. All’Hellas toccherà o il Varese o la Sampdoria: chi vorrebbe incontrare?
“Una o l’altra cambia niente. Quel che ho imparato, in questi anni, è che non c’è nulla che possa essere prevedibile, nel calcio. E, quando sei ai playoff, questo ragionamento deve essere ancor moltiplicato esponenzialmente”.
Di conseguenza, presidente, quante possibilità ha il Verona di essere promosso?
“Tante quante ne hanno Sassuolo, Varese e Sampdoria: dunque, per un puro calcolo matematico, il 25 percento a testa. Non ci sono favorite, nessuno può pensare di avere un vantaggio. Anche se è logico che il terzo posto qualche utilità pratica in più te la dà”.
Da più parti si parla di una Samp in pole position per la serie A. Come valuta queste opinioni?
“Non credo che sia così. Si continua a discutere del peso della Sampdoria, di fattori ambientali che le darebbero chissà quale margine superiore agli altri. Lasciamo stare: non può andare in questo modo. Chiacchiere”.
L’anno passato i gol per la B li segnò Nicola Ferrari. Su quale dei suoi ragazzi punta per decidere i playoff di questo campionato?
“Verissimo che le reti di Ferrari furono determinanti, ma a vincere fu la squadra. E identica cosa mi aspetto ora. Ha visto la partita con il Varese? Mi trovi un solo giocatore che sia stato meno che eccellente. Se saremo quelli di sabato faremo parecchia strada”.
C’è un segreto per vincere partite come queste?
“Non sono io quello che ha il compito di indicarlo. La domanda è da porre, eventualmente, ad Andrea Mandorlini. E lui sa come si fa: mi pare che l’abbia già dimostrato abbondantemente, non trova?”.
Tre stagioni, tre playoff. Presidente, che cos’ha imparato da queste esperienze?
“Che bisogna inseguire l’obiettivo con totale fiducia e farlo finché c’è una speranza, che sia grande o ridotta non importa. Al mio primo anno siamo arrivati agli spareggi scarichi. L’anno passato, all’opposto, eravamo carichi. Stavolta stiamo bene, la condizione è valida. Ed è per questo che conto di provare altre fortissime emozioni”.
E potrebbe essere, questo, il suo ultimo atto da proprietario dell’Hellas…
“Non diamo per fatte cose che non lo sono ancora. La trattativa con Maurizio Setti è in corso, ma non c’è nulla di firmato. Quel che cerco è sempre un compagno di viaggio. Ma, al di là dell’esito di questi playoff, io ci sarà ancora all’interno del Verona. E il mio desiderio è immaginare l’Hellas sempre più in alto”.
PRIMO PIANO
Hellas Verona, la difesa-bunker che va anche a segno
24.05.2012 19:00 di Federico Errante
Fonte: tuttohellas
Altro che trincea. Si tratta di un vero e proprio bunker. Protagonisti di questa personalissima guerra? I componenti della difesa scaligera. Retroguardia che rappresenta in toto il modus operandi usato da Mandorlini per colpire la sua preda. Squadra corta, solida, con gli attaccanti pronti a rientrare per formare un fortino inespugnabile. Poi tutti all'attacco, gioco in velocità e avversario colpito a freddo, come fanno solo i più letali dei killer. Parlano anche i numeri. Nelle ultime sei partite disputate, i gialloblù hanno incassato solamente due reti, entrambe subite da calcio da fermo. De Falco ha segnato l'unico gol dei baresi al Bentegodi con una magistrale punizione, mentre Girasole, a Bergamo, ha portato in vantaggio l'AlbinoLeffe con un colpo di testa a correggere lo spiovente di Cristiano.
I MERITI Uomini e mister. La squadra è organizzata nei minimi particolari, sa come muoversi e sa sempre cosa fare. Tutto ciò, è frutto del duro lavoro a cui l'allenatore ravennate sottopone i suoi giocatori nel quartier generale di Sandrà. Ragazzi che sudano e si sacrificano, consapevoli del fatto che ogni partita è vinta per merito della squadra, non del singolo.
DIFENSORI GOLEADOR Un nome su tutti, Mimmo Maietta. Baluardo difensivo, difficilissimo da superare ed imbattibile nell'anticipo. Quest'anno ha deliziato tutti con gol strepitosi. Cavalcate "maradoniane" a Torino ed in casa col Varese, gol di rapina a Livorno, e colpo da biliardo nella vittoria all'ultimo respiro ottenuta in casa col Crotone. Anche Ceccarelli ha timbrato il cartellino: suo il gol alla prima partita di campionato disputata contro il Pescara di Zeman. Scaglia a segno contro la Juve Stabia, mentre Abbate si è riscoperto bomber, realizzando marcature contro Bari, Empoli, Vicenza e Torino. Manca all'appello solo Mareco. Che stia respirando l'aria dei play-off?
FONTE: TuttoB.com
venerdì, maggio 25th, 2012 | Posted by Dandronaco
Modena, Bergodi: “Ci tengo a lasciare una buona immagine…”
E’ un Modena senza ormai ambizioni quello che si prepara ad affrontare il Verona domani per l’ultima partita della stagione. Il tecnico Bergodi ne ha parlato in conferenza stampa: “Il Verona è una squadra che vorrà fare il risultato per raggiungere il terzo posto, noi ci congediamo da quest’annata tribolata ma vogliamo concludere dando il massimo, perché è importante anche per l’immagine del Modena. Il nostro è un bottino importante dal mio ritorno, e ci tengo a far bene per lasciare una buona immagine. Per me potrebbe essere l’ultima partita, ma dipenderà dai discorsi che faremo con la società nei prossimi giorni. In questi due anni ho dato il massimo, ho la coscienza a posto”.
mercoledì, maggio 23rd, 2012 | Posted by ferrantetommy
Verona, tornano a disposizione Matteo Abbate e Panagiotis Tachtsidis
Il tecnico del Verona Andrea Mandorlini potrà contare sull’apporto di Matteo Abbate e Panagiotis Tachtsidis. I due giocatori infatti si sono allenati regolarmente nella giornata odierna e saranno a disposizione dell’allenatore scaligero per l’ultima trasferta della stagione regolare a Modena. Nell’allenamento sviluppato a Sandrà esercitazioni tattiche in evidenza per gli scaligeri. I giocatori Ceccarelli e Doninelli hanno sviluppato una gestione dei carichi differenziati.
mercoledì, maggio 23rd, 2012 | Posted by Orru
Verona, Maurizio Setti: ”Tifosi tranquilli, vengo per fare il bene dell’Hellas”
Da mesi nella città di Verona si parla tra la gente di questo cambio di proprietà che avverrà in casa Hellas. C’è chi dice che sia un bene, c’è chi dice che sia un male, visto che Maurizio Setti, colui che vuole entrare in società, a detta di molto vorrebbe solo farsi pubblicità, non volendo il bene della squadra. Al quotidiano veronese L’Arena, Setti chiarisce ogni dubbio ai tifosi: ”Chiedo loro di stare tranquilli e di non essere prevenuti nei miei confronti. Non voglio prendere in giro nessuno e ho le idee chiare, non cerco pubblicità. Quel che ho fatto a Bologna parla chiaro, misuratemi sul campo. Io voglio il bene del Verona e ci metto la faccia per questo. Il Presidente Martinelli mi ha capito subito e per questo con lui c’è stato feeling fin da subito. Voglio far crescere, sotto tutti i punti di vista, questo marchio. Non voglio fare rivoluzioni, lavorerò fianco a fianco con Martinelli”. Setti spiega anche perchè ha scelto Verona: ”Per il bacino d’utenza, per la storia, per il pubblico del Bentegodi che non è secondo a nessuno, per l’amore dei veronesi verso la squadra e anche perchè da Carpi a Verona c’è poca strada e potrò essere sempre presente”. Si parla anche di un nuovo DS per la squadra. ”Sogliano? È uno dei papabili. Mi piace il suo modo moderno di fare calcio”.
di Marco Orrù
martedì, maggio 22nd, 2012 | Posted by ferrantetommy
Modena, la situazione infortunati in casa gialloblu
Il Modena si prepara per affrontare l’ultima fatica di campionato contro il Verona allo stadio Braglia. I ragazzi di Cristiano Bergodi si sono sottoposti ad esercizi di possesso palla per poi disputare una partitella a campo ridotto. Questa la situazione dall’infermeria gialloblu: Romano Perticone è rimasto a riposo a causa dell’influenza, Paolo Ricchi ed Alessandro De Vitis hanno sviluppato una gestione dei carichi differenziati, infine Alessandro Bassoli e Francesco Signori sono stati sottoposti a terapie.
mercoledì, maggio 23rd, 2012 | Posted by Boosta
Varese, ds Milanese: “I playoff sono un traguardo bellissimo. Samp e Verona superiori, ma…”
A 90' dal termine della stagione, il Varese è già sicuro di dover disputare i playoff per la promozione in A. Ecco quanto dichiarato dal diesse del club lombardo, Mauro Milanese: “Restare fuori dopo aver incamerato 68 punti sarebbe stata una grande ingiustizia. E’ un traguardo bellissimo che ci rende tutti felici. E voglio fare i complimenti a tutti i giocatori e all’allenatore Maran. Per quel che concerne l’occasione che mi è stata offerta, vorrei ringraziare il presidente Rosati e il dg Montemurro. C’è chi sostiene che non vogliamo salire in serie A? Chi fa queste affermazioni non conosce i meccanismi del calcio, non sa che i proventi per le società di serie A sono moltiplicati per cinque rispetto a quelli di B. Sampdoria e Verona hanno qualcosa in più di noi e del Sassuolo, ci faremo trovare pronti”.
mercoledì, maggio 23rd, 2012 | Posted by Boosta
Calciomercato Pescara, il nome nuovo è Bakkal
Primi colpi in arrivo in casa Pescara. Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport il ds del club abruzzese, Daniele Delli Carri, starebbe lavorando per preparare un grande mercato estivo. Sul taccuino della dirigenza biancazzurra ci sono i nomi di Otman Bakkal, centrocampista classe 1984 in scadenza con il Feyenoord. Seguiti anche Andrea Mazzarani del Novara e Panagiotis Tachtsidis del Verona. Il mercato sta per cominciare e Delli Carri non vuole farsi trovare impreparato.
FONTE: SerieBNews.com
Turati: «Giocherò contro la squadra che ho nel cuore»
L'EX. Il difensore affronterà l'Hellas sabato
Marco ricorda gli anni trascorsi qui «Arrivai ragazzo e ripartii uomo»
25/05/2012
Era appena diciassettenne quando approdò a Verona. Timoroso, un po' titubante, ma già con le idee chiare e una voglia pazza di affermarsi. Da allora, Marco Turati, nato a Lecco il 15 maggio del 1982, non si è più scordato dei trascorsi in maglia gialloblù. Prima con la Primavera di Beppe Corti assieme a Pegolo, Pomini, Dossena e Abbruscato, tanto, per citarne alcuni. Poi, dopo i prestiti al Chieti e alla Carrarese, con la prima squadra di Sergio Maddè e con l'esordio casalingo contro il Cagliari di Zola. Altre tre campionati tra le fila dell'Hellas, quindi, nel 2007-2008 passa al Cesena in serie B e successivamente gioca nell'Ancona, e nel Grosseto (62 presenze e 7 gol).
Quest'anno, Marco Turati indossa la maglia gialloblù, ma non è quella dell'Hellas, ma quella del Modena. Verona, però, ce l'ha nel cuore. Legato da mille ricordi. «Sono arrivato ragazzo e sono partito uomo. Calcisticamente sono cresciuto e maturato in terra scaligera. Come posso dimenticare Verona e il Verona che mi hanno dato così tanto?». Sono piene di nostalgia le parole di Marco Turati, ma anche di rimpianti. Perché lui non avrebbe mai lasciato la città di Giulietta. Forte nel gioco aereo e determinato nella volontà, Marco Turati gioca bene sulla fascia, ma all'occorrenza può giocare anche da difensore centrale.
Attualmente il forte difensore modenese si sta godendo la salvezza conquistata da qualche giornata, ma il suo pensiero è rivolto anche alla sfida di domenica quando incontrerà l'Hellas che deve assolutamente vincere. «Sarà senz'altro una partita diversa da tutte le altre», precisa l'ex gialloblù, «perché finora non mi è mai capitato di affrontare la squadra della quale sono rimasto tifoso e che porto sempre nel cuore. Sicuramente proverò tanta emozione soprattutto se sarò assalito dai ricordi e nel vedere la folta schiera di tifosi che non mancherà di occupare le gradinate del “Braglia”.» Un pronostico? «Non mi sento e non mi va di fare pronostici, spero solo che l'Hellas Verona vada in serie A. Perché se lo merita e perché il mio cuore se lo auspica». E chissà che le speranze di Marco Turati, assieme a quelle di tutti i tifosi gialloblù, si avverino e diventino realtà.
Franco Lerin
«Sta arrivando il nostro momento: l'ora della rivincita»
PLAY OFF. L'Hellas potrebbe ritrovare il Sassuolo: «E noi ci rifaremo». L'allenatore del Verona analizza la stagione passata «Cancellerei Nocera e Crotone ma anche episodi e scelte arbitrali che ci hanno tolto punti importanti»
25/05/2012
Andrea Mandorlini quasi si commuove: «Sarebbe bello restare qui a Verona ancora tanto tempo. Il mio pensiero va oltre i contratti, i soldi, la categoria. Qui sto bene. Qui si fa calcio, qui mi amano. E poi tra quattro o cinque anni potrei pure fare qualcos'altro per il Verona». Cuore gialloblù. Il tecnico intervistato al "Cafè Barbarani" da Gianluca Tavellin per l'ultima puntata del format di TeleArena "Hellas, il sogno continua” si confessa e si lascia andare.
«Il sogno continua, deve continuare. Credetemi, la squadra arriva bene ai playoff, siamo reduci da un grande campionato. E possiamo arrivare in fondo con la testa giusta e con i pensieri giusti».
UN CUORE GRANDE. «Mi sembra ieri che è cominciato il campionato», dice, «e siamo qui a parlare di playoff. Il tempo è volato via veloce. Il Verona è cresciuto come gioco, come gruppo, come squadra. Tutti hanno messo un grande cuore. Non pensavamo a quello che stavamo facendo. Ma abbiamo sempre creduto in noi stessi. E poi sono arrivate le due sconfitte con Toro e Vicenza. Ci hanno fatto male. Ma lì la nostra stagione è girata. La testa è cambiata. E il Verona ha voltato pagina. Prima giocavamo bene senza raccogliere. Dopo avete visto tutti quello che è successo».
IL MIO CALCIO. «Oltre al campionato non dimentichiamoci la Coppa Italia. Abbiamo vinto a Parma. E a Roma con la Lazio il Verona ha fatto una gran bella figura. Ora finisce un campionato e ne inizia uno tutto nuovo. Più corto, ancora più importante. Il mio credo? Tutti responsabilizzati, tutti importanti. Tutti convinti di poter partecipare a qualcosa di grande. Abbiamo sempre cercato di arrivare in porta con la manovra. Magari il dispendio energetico è molto alto. Ma a me piace così».
CACCIA AL BOMBER. Il Verona ha trovato tanti stoccatori. Forse è mancato un grande bomber. Anche se Gomez ha trovato la via del gol con continuità. «Il grande bomber? No, va bene così. I gol li abbiamo fatti. Creando anche molte occasioni. A volte, però, la palla non entrava. Prendete il secondo tempo di Bergamo. Penso che in 45' mai nessuno abbia creato così tanto sotto porta. Nemmeno il Pescara. Che di gol ne ha segnati molti di più. Io mi tengo i miei. Mi tengo Pichlmann. Che entra e segna. E risolve le partite. Determinante nei sedici metri. Magari poteva fare anche meglio. Ma adesso siamo qui in corsa per la A. Con questo gruppo, con questi ragazzi. La partita di Torino è stata emblematica. Eravamo quasi all'ultima spiaggia, ed è uscito il Verona. Cancellerei Nocera e Crotone. Ma anche episodi e scelte arbitrali forse non ci hanno permesso di avere quei 2 o 3 punti in più. Con i punti di oggi il Verona sarebbe già in A tenendo conto di quella che era la classifica dello scorso torneo di B. E comunque, l'Hellas non ha mai praticato un calcio sparagnino. Sempre a testa alta, sempre a provare a giocare. Quello che sto vivendo qui mi ricorda tanto i momenti belli vissuti allo Spezia».
ZEMAN E MARTINELLI. Candido Mandorlini. Anche quando si tratta di parlare di Zeman. Oggi l'allenatore più celebrato d'Italia. «Ottima la sua fase offensiva, da parte mia c'è grande stima. Ma se poi vinci un campionato ogni 15 anni, allora preferisco essere Mandorlini. Siamo entrambi personaggi scomodi. Io forse più di lui. Zeman ha pagato caro la denuncia sul mondo del doping. È sprofondato, è andato all'estero, è ripartito dalla C. E adesso si prende la gloria. Il calcio è fatto di epoche. E di mode. Oggi vanno per la maggiore tecnici che non hanno fatto ancora niente come Mangia, Sannino, Pea». Il Verona potrebbe incontrare ancora il Sassuolo e Mandorlini è determinato: «Sta arrivando il momento delle rivincite e spero arrivi in fretta». Ultima riflessione sul futuro e Setti: «Martinelli sa bene quello che fa. Fidiamoci di lui. Vuole il bene del Verona, cercava compagni di viaggio. Il presidente sa quello che è giusto fare».
Simone Antolini
Verona ripassa la storia E scopre che... 3° è bello
I PRECEDENTI. Negli ultimi 5 campionati la squadra terza classificata è poi salita in serie A. Quindi l'obiettivo è quello di superare il Sassuolo che andrà a Castellammare in formazione rimaneggiata. Occhio alla Samp di Iachini, la «mina vagante»
24/05/2012
Sabato ininfluente? Mica tanto. Il terzo posto vale una mezza assicurazione sulla serie A, passaggio cruciale fra playoff leggermente più rilassati e spareggi col fiatone. Negli ultimi cinque campionati mettersi in prima fila ha sempre dato garanzie decisive, condizione sufficiente per restare in attesa della mossa dell'altro e proteggersi, almeno all'inizio, da una cappa diventata puntualmente decisiva. Vincere a Modena potrebbe già cambiare in meglio la storia delle prossime due settimane, scalzando un Sassuolo avvantaggiato dagli scontri diretti ma che si presenterà a casa della Juve Stabia certamente senza i diffidati Sansone, Piccioni, Gazzola e Magnanelli. D'accordo, le ammonizioni si azzereranno. Ma un giallo sabato vorrebbe dire squalifica automatica in gara uno delle semifinali. E questo impone ovviamente riflessioni attente e una gestione saggia delle risorse a disposizione.
HUGO INSEGNA. La promozione ha baciato sempre la terza negli ultimi cinque campionati, alcune salvate proprio dalla seconda partita in casa e soprattutto dal privilegio di passare il turno nel caso di gol pari alla fine delle due partite più i relativi supplementari. Per informazioni dettagliate rivolgersi a Victor Hugo Mareco, che sui playoff potrebbe scrivere un libro. Due anni fa un suo gol a Cittadella spianò la strada al Brescia verso la finale, vinta dopo lo 0-0 di Torino e il 2-1 al ritorno con la doppia firma di Possanzini e Caracciolo. A Mareco andò male invece nel 2009, il Brescia quarto fece fuori l'Empoli al primo turno ma si fermò sul più bello, bloccato sul 2-2 al Rigamonti dal Livorno di Diamanti e Tavano e soprattutto travolto 3-0 al ritorno, quando la terza del campionato come da copione alzò la voce, salutò la compagnia e se ne andò in serie A col Bari di Conte e il Parma di Guidolin.
LA FAVOLA DI NICK. Ulteriori particolari sul teorema ampiamente dimostrato dalla serie B nella sua storia recente potrebbe fornirli Nicola Ferrari, miracoloso nel 2008 col suo Albinoleffe quarto e bravissimo a far fuori proprio il Brescia di Mareco e a volare in finale col Lecce, guarda caso terzo. Quella volta però l'equilibrio andò a farsi benedire già all'andata, col gol di Abbruscato che divenne di fatto il lasciapassare per la promozione, anche se l'1-1 di Lecce non fu proprio una passeggiata di salute per Papadopulo, pure per merito della mezzora di qualità giocata da Nicola. La regola venne rafforzata con chirurgica puntualità la passata stagione, perchè il Novara di Attilio Tesser saltò il primo ostacolo (la Reggina) dopo lo 0-0 in trasferta e il 2-2 al ritorno. E col Padova fu la fotocopia della semifinale. Zero di tutto alla prima, 2-0 a Novara e tanti saluti.
OCCHIO A BEPPE. I playoff, in questi anni, non si sono giocati solo nel 2007 per il robusto divario (dieci punti) accumulato fra il Genoa terzo e il Piacenza quarto, in un campionato per certi versi scritto dalla forza e il potere di Juventus e Napoli. C'era Beppe Iachini sulla panchina di quel Piacenza operaio che fino all'ultimo provò a ritardare un verdetto che pareva scritto in partenza, con quella carica che ha fatto le fortune del Brescia, del Chievo primo con 85 punti nel 2008 e che ha parecchio aiutato anche una Samp a cui nessuno dava più speranze. Gli occhi sono tutti su di lui. E sulla Doria, che mezza Italia vuole in fretta nel calcio che conta davvero. I playoff però amano essere conservatori, non amano molto i ribaltoni. E di questo Iachini dovrà tener conto.
Alessandro De Pietro
Volpati, il fuoriclasse fuori corso che voleva un futuro alternativo
CALCIO. «Pensavo che se fosse andata male con lo sport almeno avrei avuto dell'altro da fare»
L'ex giocatore dell'Hellas Verona non ha mai abbandonato gli studi Appese le scarpette si è laureato in medicina e oggi fa l'odontoiatra
24/05/2012
«Se puoi sognarlo, puoi farlo». Così Walt Disney “svecchia” l'inflazionato detto popolare «volere è potere». Un suggerimento o una certezza? Nello sport, come nella vita, forse, una promessa. I giovani atleti ambiscono alle luci della gloria. Quella passione brucia dentro e ai libri, che angoscia, meglio non pensarci. Il gioco, il pubblico, il successo, i soldi: fossero materia d'esame, sarebbero tutti promossi. La scuola ha delle regole ben diverse, ma sono così inconciliabili con lo sport? Può un campione essere anche un bravo studente? E, viceversa, può un bravo studente diventare un vero campione? Il mondo dello sport, quello ad alti livelli, ci regala delle sorprese e alcuni nomi illustri del professionismo veronese di ieri e di oggi ci raccontano interessanti verità.
«Sono fiero di essere riuscito a portare avanti sia la carriera sportiva sia quella scolastica e, se tornassi indietro, rifarei tutto quello che ho fatto», afferma con grande serenità Domenico Volpati, ex centrocampista dell'Hellas Verona e protagonista dell'indimenticabile scudetto del 1985.
«Il percorso universitario è un arricchimento personale e ti aiuta a guardare al futuro in modo più bilanciato, rispetto alla provvisorietà del mondo calcistico. Ho sempre pensato che se, fosse andata male la mia carriera sportiva, avrei avuto una valida compensazione nella scuola». Un fuoriclasse fuori corso di ben dodici anni, ma dentro la costanza di non mollare mai. In nessun campo, in nessun momento.
«Conciliare sport e scuola non è un'impresa facile, soprattutto giocando ad alti livelli, non soltanto per gli allenamenti frequenti o per le numerose trasferte, ma anche per la pressione mediatica. Se sbagli o non ci sei con la testa, l'indomani le pagine dei giornali e i tifosi parlano di te. Ho avuto la fortuna di crescere in una famiglia che mi ha educato allo studio e che ha dato sempre molta più importanza alla mia formazione scolastica rispetto alla mia grande passione sportiva che, poi, è diventata per un ventennio il mio mestiere. Dalla Voluntas, la squadra dell'Istituto Salesiano di Novara, dove mi diplomai, alla Solbiatese, in Serie C il passo fu breve e, nello stesso anno, mi iscrissi alla Facoltà di Medicina e Chirurgia di Pavia, a pochi chilometri da Solbiate Arno. Passai alla Reggiana, in Serie B e, nel 1982, giunsi a Verona, in Serie A. Nei sei anni di permanenza in squadra scaligera, non diedi più di due o tre esami l'anno. Però ne ricordo uno, quello di patologia medica per il quale feci una fuga in piena notte. L'Hellas disputò una partita di Coppa Uefa contro il Werder Brema. Al termine del match, un volo Charter ci riportò tutti a Verona. Io andai a casa, presi l'auto e imboccai l'autostrada verso Pavia, tra il buio e la foschia invernale. Non dimenticherò mai l'espressione di Osvaldo Bagnoli che, guardandomi, mi disse: "Ma dove vai? Domani salterai l'allenamento?" e io risposi: "Certo Mister. Devo dare un esame all'università. Poi torno". Nel 1985 vincemmo lo scudetto e, l'indomani, mi sposai. Quell'anno non diedi nemmeno un esame: avevo programmato il matrimonio, mica potevo immaginare che avremmo vinto lo scudetto! A 38 anni ho smesso di giocare e a 39 mi sono laureato. Avrei potuto smettere a 33 anni e laurearmi prima, ma se lo avessi fatto, non avrei vissuto l'emozione di vincere lo scudetto. Dopo la laurea, intrapresi la libera professione come medico odontoiatra che svolgo da 21 anni. Incontro sempre con piacere gli ex compagni di corso e di squadra e lo sport, con il calcio, lo sci e le passeggiate in montagna, è sempre con me».
Maria Cristina Ricci
Attenzione ai cartellini «gialli»
23/05/2012
La testa al Modena. Il Verona deve cercare di piazzarsi nel miglior modo possibile ai playoff. E allora serve una vittoria in Emilia. Mandorlini dovrà fare ancora a meno di Abbate, che sconta contro i 'canarini' il suo ultimo turno di squalifica. Gomez e Ferrari entrano in diffida. Vietato «beccare» il giallo nella prossima partita. Pena la squalifica per gara uno. A fine campionato, in assenza di sanzioni da scontare, le ammonizioni si annullano.
I BIGLIETTI. Sono già disponibili i biglietti riservati ai tifosi gialloblù per la partita in programma sabato 26 maggio allo stadio «Braglia». Si potranno acquistare fino alle 19 di venerdì 25 nelle filiali della Banca Popolare dell'Emilia Romagna di Verona e provincia, la lista completa si può trovare sul sito dell'Hellas. I biglietti del settore Ospiti saranno, inoltre, in vendita nel circuito VivaTicket del territorio nazionale, al Punto Partenza Viaggi di Soave e al Verona Box Office in Via Pallone 12A a Verona. I residenti nella regione Veneto potranno acquistare in prevendita i tagliandi solo se in possesso della Tessera del Tifoso. La capienza del settore Ospiti è di 2500 posti, il biglietto costa 12 euro più 2 euro per la prevendita.
ACCOLTI DUE RICORSI. Accolti dalla Corte di Giustizia Federale due ricorsi presentati dall'Hellas Verona e discussi dal legale del club scaligero, Stefano Fanini. Dimezzata la sanzione per cori di discriminazione razziale comminata a seguito della trasferta di Torino, e ridotta da 20 a 15mila euro l'ammenda successiva al lancio di oggetti vari all'indirizzo degli Ufficiali di gara da parte di alcuni sostenitori in occasione del match casalingo con l'Empoli.
CFP SAN ZENO A SANDRÀ. Nuovo appuntamento per l'Hellas Verona nell'ambito delle iniziative di sensibilizzazione promosse dal club di Via Torricelli. Oggi i ragazzi più meritevoli del triennio a qualifica meccanica del Centro Formazione Professionale «San Zeno» faranno visita alla squadra di Mandorlini al centro sportivo di Sandrà. Una ghiotta occasione per i graditi ospiti per scattare una foto o ottenere un autografo dai loro beniamini, e per gli atleti gialloblù per fornire un ulteriore messaggio positivo ai propri tifosi. Il Centro, facente parte dell'Istituto Salesiano, considera la formazione e l'educazione come proprie peculiarità: da qui nasce dunque l'unione d'intenti con la società di Giovanni Martinelli, impegnato in prima persona nell'attivazione di questo tipo di progetto. S.A.
«Macché mercenario. Voglio bene all'Hellas e ci metto la faccia»
UN PASSO IN AVANTI. A tu per tu con Maurizio Setti che «studia» da presidente del Verona: «Non cerco vantaggi personali, non ho paura di giocare questa sfida. Misuratemi sul campo. Ora dobbiamo unire le forze, non disperderle»
23/05/2012
Sulla via dell'Hellas. Prima di arrivare a destinazione ancora tante cose da fare. Maurizio Setti «studia» da presidente, ma sa benissimo di dover convincere una piazza gelosa del suo Verona. E orgogliosa quanto basta per mettere alla porta chi non ama i colori gialloblù. L'imprenditore carpigiano, però, è già stato preso per mano da Giovanni Martinelli. Lo muove l'entusiasmo. Coraggio e intraprendenza sono caratteristiche che non gli sono mai mancate nemmeno nell'ambito professionale. Ora Maurizio Setti si presenta. In attesa di entrare ufficialmente nella stanza dei bottoni del club di Martinelli.
Setti, cos'è per lei l'identità Hellas? «Rispetto del territorio e delle risorse. Amore per una maglia. Condivisione del progetto portato avanti da Martinelli. E massima valorizzazione del settore giovanile. Riuscire a far emergere i talenti veronesi nel Verona del futuro sarà un obbiettivo molto importante».
Le hanno già detto che i tifosi non vogliono mercenari attorno all'Hellas? «Certo. E in questi casi si dice: il tempo è galantuomo. Ci metto la faccia. Non ho paura di giocare questa partita. Vivo di passione. Voglio il bene del Verona. Non aspiro ad altri vantaggi personali. Lo sa bene Martinelli. Che ha capito subito di che pasta sono fatto. Voglio riuscire ad espandere il 'marchio Verona'. Sul campo e fuori. Risultati e merchandising».
Con lei sono previste rivoluzioni? «Nessuna rivoluzione. Non si vuole stravolgere, ma migliorare. Il Verona di Bagnoli ha espresso il massimo. un'emozione incredibile. Poi è arrivato il declino. Adesso l'Hellas vive una fase di positiva ripresa, dalla C alla B, ora i play off per andare in A. Merito di Martinelli. Se parlo di calcio mi sento «nato veronese». Perché qui in passato sono stato molto volte. E ho respirato l'aria del grande Verona. Quindi: voglio che a questa società e a questa squadra venga riconosciuto il giusto peso. Io e Martinelli proseguiremo insieme. Senza dubbi. Certo, le mie idee sono aggressive. Ma si sposano con la volontà del presidente».
Cosa l'ha colpita di Martinelli? «È simile a me. Semplice e passionale. Giovanni Martinelli ha un grande cuore dove tiene racchiusi i sacrifici fatti per far tornare grande il Verona. Merita apprezzamento e grande rispetto per tutto quello che ha fatto fino ad oggi».
Il suo slogan? «Unire le forze, non disperderle».
Perché proprio Verona? «Per il bacino, per la storia, per il pubblico. A Bologna amano i giocatori. I veronesi amano la squadra. Mettono l'Hellas davanti a tutti. La squadra prima del singolo. E a me questo piace molto. E poi, da Carpi a Verona c'è poco strada. Posso essere sempre presente. Rispetto ad altre piazze ho trovato anche una perfetta situazione logistica. Per esserci, per partecipare a tutto in prima persona».
Esistono due ipotesi. La prima: il Verona va in A e... «E per me sarebbe paradossalmente più facile condividere con Martinelli un progetto di immediato consolidamento. A Bologna, del resto, abbiamo lavorato per la salvezza. E l'Hellas in serie A, come prima cosa, dovrebbe pensare a non cadere giù in basso, a consolidarsi in A».
Dovesse, invece, partire dalla serie B? «Nessun dubbio: il progetto prevede la ricerca immediata del salto di categoria. Verona deve stare dove merita».
Un messaggio ai tifosi? «Chiedo a tutti di stare tranquillo. E prego la piazza di non essere prevenuta nei miei confronti, Mi rendo conto che il mondo è fatto anche di gente 'strana'. Ma io ho idee chiare e non voglio prendere in giro nessuno. Non cerco pubblicità. E voglio sottolineare una cosa: non è certo mia intenzione depauperare il patrimonio consolidato da Martinelli. Chi affronterà il Verona dovrà buttare l'anima per vincere sempre. Così abbiamo fatto a Bologna. E le soddisfazioni non sono mancate. Misuratemi sul campo».
Setti, quando entra al Bentegodi che cosa avverte? «Un brivido. Un brivido lungo. La Curva emana emozioni incredibile. Forse solo la curva dei tifosi genoani al Marassi può regalare sensazioni così forti. Ma Verona è unica. La gente di Verona è unica quando tifa Hellas».
Ultima: come prima mossa porterà con lei Sean Sogliano? «È uno dei papabili. Mi piace il suo modo moderno di fare calcio».
Simone Antolini
Il dado è tratto. Giovanni Martinelli pensa di avere trovato la persona giusta per dare un futuro solido al suo Verona
23/05/2012
Con Maurizio Setti è stato feeling a prima vista. Il patron dell'Hellas sa bene cosa vuole la piazza. Ed una volta di più ribadisce con forza l'importanza del patto d'acciaio che sta per stringere con l'imprenditore carpigiano. Per Verona, per la sua gente. Per chi auspica un futuro in rosa per il club centenario. Le parole escono ora. Per dare garanzie a chi riempie lo stadio e sogna un pronto ritorno in serie A. «O adesso, o l'anno prossimo, ma io voglio il massimo per questo Verona», aveva detto Martinelli poche ore dopo il pareggio di Bergamo con l'Albinoleffe già retrocesso. Il presidente, però, vuole anche lasciar andare i suoi pensieri sulla nuova 'unione' con Setti.
Martinelli, perché ha scelto Setti come compagno di viaggio? «Non l'ho scelto io. Lui ha scelto me. Mi ha fatto capire di avere a cuore il Verona. Mi è sembrato essere da subito persona motivata. Un imprenditore che ha basi solide e tanta passione. Lo considero figura adatta per la nostra società. E quindi procederemo insieme. I suoi ideali sono i miei».
Quali sono i vostri ideali? «Dare futuro al Verona. Chiarezza, forza, solidità. Questo, per tradizione, è un grande club. E dietro al club c'è una grande tifoseria. Ecco, insieme a Setti voglio costruire una società di livello. Lo meritano tutti quelli che vivono e credono nell'Hellas».
Cosa può portare in più Setti? «Mi aiuta a stare tranquillo. La solitudine ti tiene sempre sveglio. Insieme potremo affrontare tutti i problemi che ci si pareranno davanti con maggiore tranquillità. Sul piano economico saremo più sereni. L'entrata di Setti porterà grandi benefici al Verona. E insisto su un concetto: insieme a lui troveremo maggiore solidità. Una società solida e anche più credibile».
Quali sono state le parole che ha usato Setti per conquistarla? «Ha fatto uso della semplicità. Nessun giro di parole. Il suo entusiasmo è contagioso. E avuto modo di riscontarlo ogni volta che abbiamo avuto modo di parlare di futuro e di Verona. Si capisce subito che vuole fare bene con questa squadra».
Quindi, per il bene dell'Hellas, ha cercato di scandagliare prima nell'animo della persona, che dell'imprenditore. Giusto? «La persona è apposto. L'animo dice tutto. Se avessi dubbi non lavorerei con lui. Alla base di tutto c'è sempre il futuro del nostro Hellas. E sapete benissimo quanto tengo a questa società, non voglio affidarla al primo arrivato».
La condivisione dove sta? «Sta nella consapevolezza e nel rispetto. Per consapevolezza intendo presa di coscienza di quanto è stato fatto in questi anni dalla società. Si è creata una base. Non sono mancati i risultati sul piano sportivo. L'entusiasmo è cresciuto a dismisura. Da qui in avanti speriamo solo di migliorare. Insieme naturalmente. Il rispetto, invece, riguarda chi vive e sogna per l'Hellas. Non vogliamo deludere nessuno. E Setti condivide in pieno quello che penso io. Quindi, risulta facile avvicinarsi ad una persona che 'sente' le tue stelle cose. E te lo comunica in maniera spontanea».
Avete già parlato dell'identità Hellas? «Sa benissimo tutto, è stato al Bentegodi, ha visto il Verona in trasferta. Ha capito quanta passione c'è intorno a questa squadra. Siamo gente che in campo sa farsi rispettare. Entriamo e ce la giochiamo con tutti. Finisce e usciamo a testa alta. Questo è motivo di grande orgoglio per me. E anche questo punto fa parte della condivisione delle cose che ho con Setti».
Si è detto: Setti presidente, lei vice. È ancora presto per parlarne? «È presto per un semplice motivo: Setti sta chiudendo il suo rapporto con il Bologna. Definita la cosa avremo modo di parlare di tutto il resto. Posso confermare una volta di più che la trattativa è in dirittura d'arrivo. Ma ogni cosa dovrà essere fatta al momento giusto. Per il bene dell'Hellas. Come sempre».
Sartori ci prova: Paloschi e Tachtsidis
RADIOMERCATO. Il Bologna chiede di Jokic, il Palermo insiste per Bradley e Sorrentino. Slitta il rinnovo di Luciano
L'attaccante del Milan potrebbe rientrare a Verona nell'affare Acerbi Primi approcci per il greco
23/05/2012
Giovanni Sartori ha chiesto notizie anche del centrocampista greco Panagiotis Tachtsidis, in forza all'Hellas. Con il Verona in A, però, è difficile ipotizzare che Tachtsidis possa giocare in un club che non sia quello gialloblù o lo stesso Genoa...
Perché Sky e Sconcerti fanno il tifo per la Samp?
23/05/2012
Seguo la tv da sempre. Sono cresciuto con la freccia, mica quella «Nera» della fortunata serie televisiva in bianconero ma quella che segnalava che sul secondo canale stava per iniziare un altro programma. Seguivo Alfredo Pigna, Guido Oddo e perfino il grande Albertini della Tv Svizzera e Sergio Taucer di Koper Kapodistria, quello che gridava: ecco l'arbitro che sbandiera in faccia da Ivica Suriak dell'Hajduk di Spalato il «cartone giallo». Quindi credo che un po' d'esperienza che mi deriva dal mio lavoro posso accreditarmela. Da tempo sono abbonato Sky e come molti sottolineo la grande professionalità dei colleghi della redazione sportiva. Non tutti a dire il vero, visto che la crisi finanziara mondiale obbliga anche a certe scelte «economiche» per coprire tutti gli eventi. A Sky conosco qualcuno e, per via dell'età, anche qualche redattore di un certo livello. Scorrendo i titoli di coda dei programmi spesso mi imbatto anche in cognomi conosciuti di una ormai boccheggiante TGS, la testata giornalistica sportiva.
Non è mistero che Giovanni Bruno, per lunghi anni in Rai, sia al ponte di comando con grande merito. Detto ciò, la cosa che traspare per chi segue con attenzione le telecronache o certi giudizi di vari opinionisti, è una certa benevolenza nei confronti delle solite «note». Ovvero formazioni di un certo lignaggio che da sempre rappresentano il calcio italiano anche in termine di ascolti. Allora finchè la cosa riguardava il servizio pubblico, con un modesto canone annuale, poteva essere indicata come «mala» abitudine, adesso francamente «no». Chi possiede un pacchetto completo di Sky, non soltanto sport s'intende, arriva a pagare sui settanta euro al mese, euro in più, euro in meno. Francamente l'obiettività dovrebbe essere garantita per tutti e a tutte le latitudini. Lunedì sera ho visto Mario Sconcerti, un grande collega che ha avuto anche una fugace esperienza nella Fiorentina di Mancini come presidente. A precisa domanda su quale squadra vedrebbe in serie A insieme al Torino e al Pescara ha risposto senza nè premesse, nè esitazioni: «Sicuramente la Sampdoria». Credo sia suo diritto esprimere un parere, ma credo sarebbe stato ben più elegante citare tutte e quattro le formazioni impegnate nei play off eppur esprimendo un parere, essere meno secco nel giudizio pro blucerchiati.
A tutto ciò si aggiungano gli assurdi orari delle ultime gare del Verona. Secondo voi Sky l'avrebbe mai fatto con una gara del Toro? Del Pescara o della Samp? A Martinelli, se proseguirà nella propria avventura alla guida del Verona o se giungerà il tanto glamour Maurizio Setti, mi sento di dar loro un consiglio: «curare meglio i propri interessi anche a livello di comunicazione»… Spesso i club veronesi cadono in un «provincialismo» esagerato. Prendete il caso del «calcioscommesse» con relativi articoli che sbattevano a nove colonne il Chievo e il proprio capitano Sergio Pellissier. Fino a prova contraria innocenti. Ebbene con gli organi di informazioni locali, ben meno aggressivi dei nazionali sulla questione, c'è stata una chiusura quasi totale da parte dei protagonisti, mentre invece con Gazzetta dello Sport e Sky parole in libertà. A volte la personalità non si può soltanto pretenderla dagli atleti in campo, ma bisogna farsi sentire anche all'esterno dello stesso.
Soprattutto se i colleghi «grandi» con le «piccole» e «piccoli» con i «grandi», non si chiamano Carlo Sassi. E sì che lui che deteneva il potere, visto il regime di monopolio nel quale agiva la sua moviola con la «Domenica Sportiva» fece perfino vedere la nuvoletta di gesso che alzò Zigoni nel cross e nel gol regolare di Petrini alla Juventus, mica pizza e fichi. Lui sì che era un grande giornalista perché dopo il fallo da rigore diceva: «giudicate voi…» lasciando ad ognuno di noi l'interpretazione dell'accaduto. L'anno scorso toccò ad Andrea Mandorlini fare il Mourinho nei play off di serie C per evitare il «cappotto» mediatico che qualcuno stava preparando a beneficio prima del Sorrento e poi della Salernitana. Con tanto di ripercussioni nel torneo di quest'anno.La speranza è che la società si faccia sentire anche sulla scorta dei penalizzanti orari delle ultime decisive gare della stagione regolare.
FONTE: LArena.it
Mandorlini: "Chiudere bene un grandissimo campionato"
Postata il 25/05/2012 alle ore 14:12
"C'è il vantaggio della classifica ma Varese e Sampdoria sono due squadre importanti. Guardiamo in casa nostra, al di là dei risultati"
SANDRA' - Terminata la rifinitura svolta a Sandrà, della durata di due ore, Andrea Mandorlini ha incontrato la stampa locale. "Ci teniamo a terminare nel migliore dei modi un grandissimo campionato, poi da sabato sera ne comincerà un altro. Pensiamo al Modena, a fare una buona gara. E' importante avere una posizione più alta nella griglia di partenza". Questa la prima analisi in vista del match del "Braglia".
"Andiamo tutti in ritiro, poi decideremo. Il principio è di non rischiare i diffidati", continua il tecnico relativamente alle scelte da adottare, "quasi sicuramente non saranno della partita. Tutti puntano al terzo posto, chi è stato meno utilizzato finora tornerà utile nell'ottica di affrontare, almeno speriamo, quattro partite in breve tempo".
Sabato alle 18 anche il confronto che decide quale formazione chiuderà al quinto o al sesto posto: "Non ci sono preferenze su uno o l'altro avversario, c'è il vantaggio della graduatoria ma Varese e Sampdoria sono due squadre importanti. Guardiamo in casa nostra, al di là dei risultati".
Ufficio Stampa
Modena-Hellas Verona: 22 convocati
Postata il 25/05/2012 alle ore 13:57
Tre portieri, cinque difensori, sette centrocampisti e sette attaccanti per la 42a giornata di Serie bwin, in programma sabato alle 18
SANDRA' - Terminata la seduta di rifinitura svolta a Sandrà, il tecnico gialloblù Andrea Mandorlini ha convocato 22 giocatori per l'ultima giornata di campionato, in programma sabato alle 18 allo stadio "Braglia".
Portieri: 26 Frattali, 12 Nicolas, 1 Rafael;
Difensori: 23 Cangi, 22 Maietta, 17 Mareco, 33 Pugliese, 25 Scaglia;
Centrocampisti: 4 Esposito, 16 Galli, 10 Hallfredsson, 19 Jorginho, 7 Mancini, 8 Russo, 77 Tachtsidis;
Attaccanti: 27 Berrettoni, 32 Bjelanovic, 14 D'Alessandro, 9 Ferrari, 21 Gomez Taleb, 6 Lepiller, 11 Pichlmann.
Ufficio Stampa
Sandrà: verso Modena, penultima seduta
Postata il 24/05/2012 alle ore 19:36
Giovedì pomeriggio allenamento a porte chiuse della durata di circa un'ora e mezza caratterizzato da mobilizzazioni, agilità e torelli. Differenziato per Ceccarelli e Doninelli
SANDRA' - Giovedì pomeriggio a Sandrà la squadra scaligera ha affrontato la penultima seduta in preparazione alla 42a giornata di campionato, in programma sabato alle 18 a Modena.
Allenamento a porte chiuse della durata di circa un'ora e mezza caratterizzato da mobilizzazioni, agilità e torelli. Differenziato per Ceccarelli e Doninelli.
Ufficio Stampa
Misure organizzative dall'Osservatorio per play-off e play-out
Postata il 24/05/2012 alle ore 14:07
Nella prima fase i tagliandi saranno riservati ai possessori di tessera del tifoso e, successivamente, per il resto del pubblico con biglietti non cedibili
ROMA - L'Osservatorio, su richiesta della Lega, e tenuto conto dei risultati più che soddisfacenti ottenuti anche quest'anno nella prevenzione degli incidenti anche grazie ad una maggiore responsabilità della tifoseria, ha varato misure organizzative a favore dei tifosi per la vendita dei tagliandi, da adottare nelle province di Genova, Modena (per il Sassuolo), Varese e Verona in occasione delle prossime gare di play-off e nelle altre interessate ai play-out di Serie bwin.
Per tali partite, da considerarsi vere e proprie finali, sarà adottato lo stesso metodo di vendita dei tagliandi studiato per la finale di TIM Cup di Roma e, dunque, in una prima fase i tagliandi saranno riservati ai possessori di tessera del tifoso dei vari club interessati e, successivamente, per il resto del pubblico con biglietti non cedibili e venduti in specifiche ricevitorie sul territorio, sotto la responsabilità delle società sportive coordinate dalla Lega Serie B.
La decisione è stata assunta dall'Osservatorio tenuto conto di un importante contenimento degli incidenti nel campionato Serie B in questa stagione, accompagnato tra l'altro da un aumento di spettatori di oltre il 28%. Decisivo l'importante risultato ottenuto per la prima volta nel calcio italiano nella finale di TIM Cup, con la vendita di oltre il 50% dei tagliandi con il sistema ticket-less, ovvero biglietti elettronici caricati direttamente sulle card dei tifosi fidelizzati.
Ufficio Stampa
Sandrà: col gruppo Abbate e Tachtsidis
Postata il 23/05/2012 alle ore 20:03
Mercoledì pomeriggio riscaldamento, torelli, esercitazioni tattiche e partita. Differenziato per Ceccarelli e Doninelli
SANDRA' - Terza seduta settimanale in vista del match di Modena per la squadra scaligera.
Mercoledì pomeriggio a Sandrà riscaldamento, torelli, esercitazioni tattiche e partita. Col gruppo Abbate e Tachtsidis, differenziato per Ceccarelli e Doninelli.
Ufficio Stampa
Play-off e play-out, la volata finale
Postata il 23/05/2012 alle ore 11:25
Ancora da definire la griglia per la promozione tramite spareggi e per la salvezza, decisiva la 42a giornata di campionato
VERONA - Se le quattro squadre che disputeranno i play-off sono ormai già decise, la griglia dal terzo al sesto posto non è stata, però, ancora definita. Decisiva la 42a e ultima giornata di campionato, con il Sassuolo che andrà a giocare a Castellamare contro la Juve Stabia mentre l'Hellas Verona sarà in scena al “Braglia” contro il Modena di Bergodi. Sia gli uomini di Pea che i gialloblù sono appaiati a quota 77, tuttavia a parità di punti i neroverdi concluderebbero davanti per gli scontri diretti: vittoria scaligera al “Bentegodi” per 1-0 ma sconfitta in trasferta per 2-0. Varese e Sampdoria si giocano invece il quinto e il sesto posto. I blucerchiati sono a meno uno dai biancorossi, ma sicuramente le due compagini non termineranno con gli stessi punti, dato che si affronteranno tra di loro proprio sabato alle 18. Più agguerrita la volata per i play out, con sei squadre ancora in lotta per la salvezza. Una tra Nocerina e Vicenza retrocederà direttamente in Lega Pro, l’altra proverà a mantenere la categoria attraverso gli spareggi contro una tra Empoli, Livorno, Ascoli e Bari.
La volata play off
77 Sassuolo
Ultima partita: Juve Stabia-Sassuolo
In vantaggio sull'Hellas Verona (2-0, 0-1)
77 Hellas Verona
Ultima partita: Modena-Hellas Verona
In svantaggio col Sassuolo (1-0, 0-2)
68 Varese
Ultima partita: Varese-Sampdoria
67 Sampdoria
Ultima partita: Varese-Sampdoria
La volata play out
47 Bari
Ultima partita: Bari-Gubbio
In parità con l’Empoli (1-0, 0-1)
In svantaggio con l’Ascoli (0-0, 1-3)
46 Ascoli
Ultima partita: Padova-Ascoli
In vantaggio sul Livorno (2-0, 1-0) e sul Bari (3-1, 0-0)
In svantaggio con l’Empoli (1-1, 2-3)
45 Livorno
Ultima partita: Livorno-Grosseto
In parità con l’Empoli (0-0, 1-1)
In svantaggio con l’Ascoli (0-1, 0-2)
44 Empoli
Ultima partita: Empoli-Cittadella
In vantaggio sull’Ascoli (3-2, 1-1)
In parità con Livorno (1-1, 0-0) e Bari (1-0, 0-1)
In svantaggio col Vicenza (1-1, 0-1)
41 Vicenza
Ultima partita: Reggina-Vicenza
In vantaggio sull’Empoli (1-0, 1-1)
In svantaggio con la Nocerina (0-1, 2-2)
40 Nocerina
Ultima partita: Pescara-Nocerina
In vantaggio sul Vicenza (2-2, 1-0)
Ufficio Stampa
Modena-Hellas Verona, i precedenti
Postata il 22/05/2012 alle ore 10:10
L’ultima vittoria sul campo del Modena risale al 2006/07, 1-0 con gol di Alberto Comazzi
VERONA - Ultima partita del campionato regolare sabato alle 18. Ceccarelli e compagni andranno a giocare a Modena dove affronteranno gli uomini di Bergodi. Sono 36 i precedenti degli scaligeri in terra emiliana, con 14 pareggi, 17 sconfitte e 5 vittorie.
Nelle prime due gare disputate in trasferta, l’Hellas ha portato a casa i tre punti in entrambe le occasioni: 4-1 e 2-1 nel ’12/’13 e nel ’13/’14, quando le due compagini si affrontavano nell'allora Prima Categoria. Se nella massima serie le due squadre non si sono mai incontrate, in cadetteria sono 28 gli incroci al “Braglia”. Gli scaligeri sono riusciti a centrare il successo solamente in due occasioni, l’ultima nel 2006/07 quando un gol di Comazzi permise agli uomini di Ficcadenti di aggiudicarsi il match per 1-0. Per 8 volte Modena-Verona è terminata con il punteggio di 1-1.
Nel filmato, la sfida del 2005/06:
Modena-Verona 1-1 serie B 05-06 (11^) (90° minuto)
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
PROMOZIONE: Allenatore prende arbitro per il collo! Radiazione a vita..
PIACENZA A RISCHIO 'CANCELLAZIONE' nuova asta l'8 Giugno...
VITA DA EX: DI VAIO giocherà in Canada con i MONTREAL IMPACT che militano in MLS (Serie A USA)
NAZIONALE: BALOTELLI recita il 'mea culpa' ed assicura 'Ho smesso di fare casini!'... Sarà vero? Intanto gli azzuri fanno 6 gol in amichevole alla VIRTUS VECOMP (Serie D)
FINALE COPPA ITALIA: I fischi all'inno nazionale costano 20.000 euro al NAPOLI...
NBA PLAYOFF: Gli HEAT si riportano avanti sui PACERS con un +32 sul campo!
ALLENATORE DI PROMOZIONE AGGREDISCE L'ARBITRO AL COLLO: RADIATO A VITA
Giovedì 24 Maggio 2012 - 19:06
FIRENZE - Il tecnico Mauro Marchi della Real Cerretese, formazione che milita nel campionato dilettanti di Promozione, non potrà più allenare una squadra di calcio dopo che il giudice sportivo della Federcalcio toscana lo ha radiato per sempre da qualsiasi categoria della Figc, oltre ad averlo squalificato fino al 24 maggio 2017 per aver ripetutamente aggredito il direttore di gara. Nell'infliggergli la sanzione il giudice sportivo ha stabilito per Marchi «la preclusione definitiva alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della Figc». Il provvedimento è stato preso in relazione alla partita del primo turno dei play off Montelupo-Real Cerretese disputata domenica scorsa e terminata con il punteggio di 3-1. Il giudice sportivo ha ricostruito che l'allenatore Marchi, dopo esser stato espulso per proteste, «afferrava con una mano il collo dell'arbitro - continua la nota - stringendolo a tal punto da procurargli forte dolore e con l'altra mano lo colpiva violentemente con un pugno alla mandibola sinistra facendolo anche barcollare». «Nonostante un primo intervento dei calciatori il mister della Real Cerretese riusciva nuovamente a raggiungere il direttore di gara colpendolo al volto con due forti schiaffi che gli procuravano forte dolore». «Solo a questo punto - conclude la motivazione - veniva allontanato definitivamente dal terreno di gioco nonostante il suo continuo tentativo di divincolarsi per raggiungere nuovamente l'ufficiale di gara». L'arbitro, al termine dell'incontro, era poi costretto a ricorrere alla cure dei sanitari del pronto soccorso dell'ospedale di Pistoia.
PIACENZA, NUOVA ASTA PER IL SALVATAGGIO L'8 GIUGNO
Giovedì 24 Maggio 2012 - 19:30
PIACENZA - Dopo che è andata deserta la prima asta per rilevare i diritti del Piacenza (Lega Pro, prima divisione) è stata fissata per l'8 giugno la seconda asta, che partirà da un importo base ridotto del 25% rispetto a quello iniziale: se andrà deserta anche questa il Piacenza Fc sparirà dal calcio. I curatori fallimentari, l'avvocato Franco Spezia e il commercialista Germano Montanari, hanno illustrato i termini del nuovo bando. Sono state predisposte due alternative, cui vanno aggiunti circa 600mila euro per coprire il debito sportivo: 430mila euro per l'aggiudicazione dell'azienda comprensiva della proprietà del campo di allenamento dal valore stimato di 390mila oppure 100mila euro, senza il terreno. Nel primo caso, l'aggiudicatario avrà la possibilità di accollarsi il Tfr degli 8 dipendenti pari a 230mila euro e dovrà dunque versare circa 200mila euro. I primi impegni del nuovo proprietario consisteranno nel versamento degli stipendi di giugno dei calciatori (150mila euro) e nel deposito della fidejussione di 620mila euro entro il 30 giugno per l'iscrizione al prossimo campionato. Solo domenica, intanto, si conoscerà la destinazione sul campo del Piacenza. Gli emiliani, infatti, hanno battuto il Prato nella gara d'andata dei play out e in Toscana cercheranno di difendere l'1-0 ottenuto allo stadio Garilli.
UFFICIALE: DI VAIO IN CANADA CON RIVAS, FERRARI, CORRADI E... SUO COGNATO
Giovedì 24 Maggio 2012 - 19:37
ROMA - Marco Di Vaio ufficialmente non è più un giocatore del Bologna. Il Montreal Impact, formazione canadese che milita nella MLS, il campionato di calcio degli Stati Uniti, ha infatti ufficializzato il trasferimento dell'attaccante romano. Di Vaio sarà presentato lunedì prossimo e raggiungerà i nuovi compagni in ritiro il 27 giugno. Si infoltisce così il gruppo di vecchie conoscenze del campionato italiano nel Montreal Impact: oltre a Di Vaio, in Canada giocano già Nelson Rivas, Matteo Ferrari e Bernardo Corradi. Inoltre, con Di Vaio approderà a Montreal anche il cognato, Alessandro Fioravanti, giocatore classe 1980 che nell'ultima stagione ha militato in serie D con l'Anziolavinio.
MIAMI SCHIANTA INDIANA E VOLA SUL 3-2. I PACERS TRAVOLTI DI 32 PUNTI -VIDEO
Mercoledì 23 Maggio 2012 - 11:29
MIAMI - I Miami Heat riprendono il controllo della serie nel secondo turno dei playoff del campionato Nba della Est Conference, contro Indiana, vincendo gara-5 in casa, grazie a 30 punti di LeBron James e 28 di Dwyane Wade. I Pacers reggono un tempo, poi calano complice anche l'infortunio di Danny Granger, costretto a lasciare il parquet per una distorsione alla caviglia, e alla fine crollano 115-83.
FISCHI ALL'INNO PRIMA DELLA FINALE: 20.000 EURO DI MULTA AL NAPOLI -VIDEO
Martedì 22 Maggio 2012 - 14:11
NAPOLI - Un'ammenda di 20 mila euro è stata comminata al Napoli dal giudice sportivo per i fischi dei suoi tifosi durante l'esecuzione dell'inno nazionale prima della finale di Coppa Italia all'Olimpico di Roma.
FONTE: Leggo.it
giovedì, maggio 24th, 2012 | Posted by Dandronaco
Euro 2012, 6 gol per l’Italia in amichevole: Verratti in campo nel secondo tempo
6 gol e tanti applausi per l’Italia nell’amichevole disputata oggi a Coverciano contro la Virtus Vecomp (Serie D) in vista di Euro 2012. A firmare le reti sono stati Di Natale (doppietta), Cassano e Giovinco nel primo tempo, e Nocerino e Borini nella ripresa. Prandelli ha schierato dall’inizio Viviano in porta, Abate, Ranocchia, Astori e Balzaretti in difesa, Nocerino, De Rossi e Diamanti a centrocampo, e in avanti il tridente formato da Giovinco, Di Natale e Cassano. Nella ripresa, spazio a Bocchetti e Criscito in difesa, Schelotto, Destro e Borini in attacco, e a centrocampo al pescarese Verratti, schierato al centro con De Rossi a destra e Nocerino a sinistra. La rosa è stata integrata dal giovane portiere del Milan Piscitelli, anche lui in campo nel secondo tempo, e da quattro Primavera della Fiorentina, entrati nel finale.
FONTE: SerieBNews.com
«Con certe cavolate ho chiuso: Prandelli, ora gioco per te»
CALCIO. VERSO LA POLONIA. L'attaccante invita tutti all'ottimismo
Mario Balotelli prepara gli Europei con entusiasmo «Siamo forti, non temo nessuno. E io voglio ripagare il ct della fiducia. Il mercato? Dal City non mi muovo»
24/05/2012
FIRENZE Tutto si può rimproverare a Mario Balotelli, tranne l'autostima. «Il mio punto di forza è la famiglia. Quello debole? Non esiste». Tutto si può dire di Mario Balotelli, tranne che non sappia orientare con precisione la bussola del futuro. «L'Italia e il Milan? Non adesso, voglio rimanere al Manchester City. E se arriva Thiago Silva saremo ancora più forti». Da Coverciano, dove la Nazionale svolge l'ultima fase di preparazione verso Euro2012, SuperMario lancia il suo messaggio al mondo del calcio. Ed è un messaggio chiaro e forte, che vuole fare chiarezza anche sul personaggio Balotelli. Lui, fresco campione d'Inghilterra col Manchester City, non si scompone e mostra di essere un bel concentrato di fiducia e sana presunzione.
STAGIONE SUFFICIENTE. «Me lo sentivo che quella partita con il Queens Park Rangers sarebbe finita bene e che avremmo vinto lo scudetto», dice l'attaccante. «Giudico la mia stagione col City sufficiente, ora sono in Nazionale per migliorare. Devo ringraziare Mancini perché mi ha aspettato e perché ha avuto fiducia in me. Prandelli si è comportato allo stesso modo e ora non vedo l'ora di ripagarlo. Col ct sono sempre stato in contatto e non ho mai temuto di perdere il posto in Nazionale». Quanto «all'accanimento» dei tabloid inglesi verso di lui, «in Inghilterra i giornali scrivono di ciò che tu fai fuori dal campo, ci aggiungono cose in più e così ti fanno sentire una persona cattiva. In certi momenti sono stati davvero pesanti. Mia mamma e mio papà devono esserci rimasti male a leggere certi articoli, i miei genitori non meritano che vangano scritte certe cavolate. Sono giovane, ho fatto qualche errore, ma ora ho capito». Inizia un'altra avventura con la maglia azzurra, in un Europeo che potrebbe consacrare Balotelli sulla scena internazionale: «Spero di trasmettere l'immagine di un giocatore che si diverte e che diverte e anche di una squadra vincente», continua. «Non serve che sia il mister a dirmi che l'Europeo è importante, lo so da me. La Spagna si presenta come una delle squadre più forti, se non la più forte, ma l'Italia non è da meno, dobbiamo guardare solo a noi e sapere che ce la possiamo giocare».
CHE COPPIA CON FANTANTONIO. Balotelli e Cassano, con Di Natale outsider. Ma solo sulla carta. È un attacco azzurro che promette scintille e spettacolo quello sul quale Prandelli ha tanto investito: «Io e Cassano siamo molti simili, per questo siamo in sintonia», spiega l'attaccante del City. «Con lui non devi pensare a niente, sai di avere un compagno che con quella tecnica può fare tutto. Sì, è vero, quando stava male gli ho detto che se non andava all'Europeo non ci sarei andato nemmeno io». L'attacco azzurro, con le rivalità e la concorrenza aperta, sarà un bel nodo da sciogliere per Prandelli. Perché anche Di Natale, autentica macchina da gol, non sembra voler vestire i panni di seconda scelta. «Senza concorrenza non è bello, questa Nazionale ha tanti giocatori forti», afferma Balotelli. «Io e Cassano siamo solo i più chiacchierati, non i più forti. Di Natale ha dimostrato il suo valore, in un attacco a tre potrei essere io a spostarmi a sinistra o a destra. Pur di giocare, giocherei ovunque». Nel frattempo arrivano i suggerimenti del campione del mondo Marco Materazzi: «Mi ha detto che devo allenarmi e giocare con serenità, di non essere nervoso, che tutto andrà bene», conclude Balotelli. «Se devo crescere? Sul crescere di testa non sono d'accordo, mi sono stufato di parlarne. Se devo crescere è nella tattica».
MOTIVAZIONI. E a proposito di difensori, ieri ha parlato anche Giorgio Chiellini: «Ho ripreso a correre», ha raccontato ieri. «Sto bene, sono tranquillo e fiducioso». Nel mirino c'è la prima degli Europei contro la Spagna, il 10 giugno: «Arriviamo all'Europeo sicuramente non da favoriti», ha ammesso il campione della Juve, «ma con tanta voglia di far bene e di giocarcela fino alla fine. Arriviamo dopo la delusione del mondiale, con tanti cambiamenti, ma sicuramente c'è la voglia di dimostrare che siamo sempre l'Italia e che comunque possiamo fare bene. In questi anni eravamo quasi considerati una nazionale di serie B e quindi c'è la voglia di dimostrare che non è così».
FONTE: LArena.it