VICENZA-VERONA
CAGNI schiererà i suoi col 4-3-3 con ZANCHI inizialmente in panchina, PARO, SOLIGO (altro ex gialloblù) e BOTTA in mezzo al campo ed ABBRUSCATO al centro dell'attacco con MISURACA e TULLI sulle esterne.
Fuori MUSTACCHIO per un problema alla caviglia, questa la lista completa dei 20 convocati del LANEROSSI:
Portieri: Acerbis (1), Frison (88).
Difensori: Augustyn (44), Bastrini (3), Martinelli (19), Minieri (5), Giani (13), Pisano (26), Tonucci (23), Zanchi (4).
Centrocampisti: Botta (77), Paro (2), Rossi (18), Soligo (39).
Attaccanti: Abbruscato (10), Alemao (8), Gavazzi (79), Misuraca (6), Paolucci (27), Tulli (11)
MANDORLINI ritrova MARECO che con ogni probabilità formerà la coppia di difensori centrali insieme a MAIETTA.
Centrocampo ormai 'classico' con TACHTSIDIS vertice basso, HALLFREDSSON a sinistra e RUSSO a destra, rientro di GOMEZ a sinistra, ballottaggio FERRARI-BJELANOVIC (con quest'ultimo in vantaggio) per la maglia di centrale d'attacco e corsia di destra probabilmente appannaggio di D'ALESSANDRO (o MANCINI).
Portieri: 12 Nicolas, 1 Rafael
Difensori: 13 Abbate, 23 Cangi, 5 Ceccarelli, 22 Maietta, 17 Mareco, 33 Pugliese, 25 Scaglia;
Centrocampisti: 14 D'Alessandro, 20 Doninelli, 4 Esposito, 10 Hallfredsson, 19 Jorginho, 7 Mancini, 8 Russo, 77 Tachtsidis;
Attaccanti: 27 Berrettoni, 32 Bjelanovic, 9 Ferrari, 21 Gomez Taleb
'Menti' esaurito, polemiche per i 'pochi' posti destinati ai sostenitori scaligeri 'blindati' in Curva Nord per motivi di sicurezza...
Oooooh e finalmente ci (ri)siamo! E' ancora derby! In questa stagione la sorte ci ha favorito concedendoci non due ma addirittura tre occasioni per assistere e (possibilmente) godere dei confronti tra VERONA e VICENZA e siamo già alla seconda...
Nella prima, in Coppa Italia, a brindare fu l'HELLAS che s'impose per 2 a 1 al primo impegno ufficiale al 'Menti' e Sabato assisteremo alla gara di Campionato con un nuovo tecnico a sedere sulla panca del Lanerossi al posto dell'esonerato BALDINI: si tratta di Gigi CAGNI, ex tecnico scaligero (stagioni 1996-1998) non troppo amato dalla tifoseria veronese anche per alcune (discutibili) dichiarazioni che lo stesso ebbe a proferire nel recente passato, sarà quindi derby nel derby anche in panchina perchè mister MANDORLINI ha allenato i biancorossi nel 2002-2003...
VICENZA che non naviga in buone acque essendo al penultimo posto in classifica (ma sarebbe ultimissimo senza la penalizzazione inflitta all'ASCOLI) con uno 0 nella casella delle vittorie dopo nove gare di campionato (unica squadra della cadetteria) ed un misero 4 in quella dei punti frutto di 7 gol fatti (attacco meno prolifico del campionato dopo VARESE e CROTONE) e 15 subiti.
Insomma: L'HELLAS ha tutte le carte in regola per portare a casa la posta piena per la seconda volta consecutiva anche perchè gli avversari si fanno rispettare meno in casa (dove hanno perso tre volte su quattro) che fuori ma bisognerà tenere le antenne sempre alte ricordando che un leone ferito è quasi sempre 'più pericoloso di un leone affamato' ed il cambio di allenatore può aver inflitto quella frustata d'orgoglio che spesso fa cambiare stagione ad una compagine calcistica...
QUI VICENZA
Mercoledì l'attaccante ALEMAO è rientrato con il gruppo mentre l'esterno di centrocampo MUSTACCHIO ha osservato una gestione differenziata dei carichi di lavoro.
Si è riaggregato regolarmente alla squadra anche Fausto ROSSI, reduce degli impegni con la Nazionale Under 21.
Il giocatore più rappresentativo della rosa biancorossa è attualmente il centravanti ABBRUSCATO alla seconda stagione nel VICENZA dopo aver collezionato 19 gol nelle 42 presenze in cadetteria nella stagione 2010-2011.
Elvis è un ex dell'HELLAS avendo militato in gialloblù 18enne dal 1999 al Gennaio del 2001 e poi nella stagione 2002-2003 (18 presenze 2 gol) così come l'esperto difensore centrale Marco ZANCHI (30 pesenze 1 gol nella stagione di A del 2001-2002).
Interessanti poi i giovani MUSTACCHIO e MISURACA.
QUI VERONA
Giovedì e Venerdì allenamento blindato per la squadra di MANDORLINI ben deciso a sfruttare ogni 'arma' per ben figurare al 'Menti', pretattca compresa.
In ogni caso MARECO è tornato col gruppo Martedì e contro il VICENZA dovrebbe tornare in campo dal primo minuto al posto di capitan CECCARELLI e al fianco di MAIETTA.
Anche GOMEZ TALEB sembra aver smaltito gli acciacchi ma le riserve sul suo conto saranno sciolte dal mister solo Sabato.
GALLI lavora ancora a parte e dovrebbe essere pronto in un paio di settimane.
Sasa BJELANOVIĆ, ex col naso rotto, sarà comunqe a disposizione «Per fortuna la frattura subìta non è scomposta, dovrò stare un pò attento ma l'importante è non avere paura. Ho provato ad allenarmi in settimana senza aver riscontrato problemi»
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Vicenza 0-1 Verona il vantaggio di ABBATE | Vicenza 0-2 Verona il raddoppio di HALLFREDSSON |
DICONO
RAFAEL 'Lasciare il TORINO alle spalle...' «Dobbiamo buttare alle spalle quello che è successo con il Torino e ripartire subito. Il Vicenza ha appena cambiato allenatore, vogliono recuperare in classifica, ma noi siamo pronti alla battaglia. Credo che la sconfitta con i granata sia solo un episodio negativo. Il Torino ha segnato subito, poi ha gestito la partita molto bene. Se non avessero segnato il 3-1 credo che avremmo avuto delle chance per pareggiarla. La Serie B è un campionato molto lungo e ti offre sempre una seconda possibilità. Così adesso dovremo essere bravi a scordarci questa partita e affrontare il derby col Vicenza al massimo delle nostre potenzialità» Leggo.it
BJELANOVIC 'Una sconfitta col TORO ci può stare...' «Contro il Torino siamo consapevoli di non aver dato vita ad una bella partita, tuttavia una sconfitta ci può stare. Affronteremo il Vicenza in un derby molto sentito, sarebbe il miglior modo per voltare pagina. Torno al "Menti" da ex, ci tengo a far bene, vincere e fare gol come sempre. Nel corso di un campionato le difficoltà possono sorgere, abbiamo appena incontrato una delle squadre più forti in trasferta, siamo una neopromossa che deve crescere. Il calendario offre sempre l'opportunità per rifarsi, adesso tocca a noi».
Ancora in bilico l'eventuale presenza di Gomez Taleb contro gli uomini di Cagni: «Juanito ha dimostrato di essere importante per il nostro gioco, l'assetto è stato modificato, ma il tecnico ha a disposizione le pedine necessarie per cambiare approccio quando si presenta la necessità. Non dobbiamo e possiamo dipendere da un solo giocatore, basiamo tutto sul gioco di squadra» HellasVerona.it
MANDORLINI1 all'indomani del prolungamento assume impegni importanti: «Avessi potuto avrei firmato a vita. Abbiamo due anni e mezzo davanti e non posso non pensare che per uscire soddisfatti dal biennio che ci attende la squadra dovrà giovare nella massima serie. Quello è il posto che gli spetta» VeronaSera.it
MANDORLINI2 obiettivo VICENZA 'rivalutando' la gara col TORINO «I biancorossi li abbiamo già affrontati in Coppa Italia, è un derby per cui ci teniamo a far bene. Al di là della partita col Torino, ampiamente dimenticata, ci prepariamo sperando di non aiutare i prossimi avversari ad uscire da un momento difficile. Sarà una bella sfida, caratterizzata da un ambiente caldo. E' bello che sia così. Vorrei trasmettere convinzione ai ragazzi, i granata hanno capitalizzato quanto fatto, per noi non è stata una delle migliori gare di fronte ad una squadra forte. Avevano qualcosa più, le certezze non devono scomparire perchè siamo una squadra, la fiducia è massima indipendentemente dal ko» HellasVerona.it
Le immagini di VICENZA-VERONA del 14 Agosto scorso...
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CURVA NORD DEL 'MENTI' ESAURITA! E visto che per disposizioni del GOS i sostenitori scaligeri, pur in possesso di tessera del tifoso, non potranno acquistare posti di altri settori, significa teoricamente che allo stadio vicentino non saranno ammessi più veronesi di quei 1.300...
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DERBY, LE DISPOSIZIONI DEL GOS: I sostenitori scaligeri, solo in possesso della tessera del tifoso, potranno acquistare unicamente i biglietti del Settore Ospiti fino ad esaurimento dei posti disponibili...
MAGNANI NUOVO DG? Socio di un'azienda di software bancario (CAD) già in procinto di entrare nella società scaligera questa estate, starebbe per fare il passo decisivo...
(62,1 km – 47 min. circa - Tempo previsto: Sereno 15 °C)
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FALLIMENTO (?!?) RECORD PER LA SOCIETÀ DI VIERI E BROCCHI! La Bfc&co SPA avrebbe un buco di bilancio stimato intorno ai 14 milioni di Euro!
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SCHERMA: ITALIA da urlo ai Mondiali! Subito Oro per la VEZZALI, MONTANO e PIZZO, Argento per la DI FRANCISCA e Bronzo per TARANTINO...
UNDER 21: 2 a 0 degli azzurrini alla TURCHIA.
Pizzo Campione del Mondo
RASSEGNA STAMPA
venerdì, ottobre 14th, 2011 | Posted by Orru
Verona, Bjelanovic prepara la zampata dell’ex:”A Vicenza torno volentieri, ma ora penso a vincere col Verona”
Sasa Bjelanovic, attaccante del Verona, sarà il grande ex della partita contro il Vicenza, lui che allo stadio Menti ha giocato per due stagioni realizzando 22 reti tra campionato e Coppa Italia. Ecco le sue sesazioni alla vigilia del derby rilasciate al ”Giornale di Vicenza”:”Tornare al Menti è sempre un piacere, sono stato là per due anni e ho fatto anche bene, sono andato via perchè la società non aveva più bisogno di me e un pò ci sono rimasto male, ma ora gioco col Verona e penso a fare bene per la mia squadra. Quest’anno per me è iniziato un pò tardi, visto che sono arrivato qua quasi alla fine del mercato reduce da un infortunio e pian piano sto tornando in forma, anche se ho già segnato due reti e non mi posso lamentare. Sono tornato in Italia anche grazie a Mandorlini, col quale ho instaurato un bel rapposto nei due mesi che siamo stati insieme al Cluj, in Romania. Sarà un bel derby, me lo sento, i tifosi non vedono l’ora che si giochi, anche se c’è stato l’antipasto della Coppa Italia e io spero di essere protagonista”. Parola di ex…
di Marco Orrù
venerdì, ottobre 14th, 2011 | Posted by Orru
Vicenza, il derby per rinascere
Quale occasione migliore per il Vicenza, di ottenere la prima vittoria in campionato e riconquistare i propri tifosi, se non nel derby contro il Verona? L’allenatore Cagni e i suoi giocatori ci proveranno, ma non sarà facile, perchè il club scaligero è una delle squadre più forti di questo campionato. Sono circa 50 i chilometri che separano le due città (per questo è pronto un esodo di 1500 veronesi al Menti) e ben 8 punti in classifica, a favore dell’undici di Mandorlini. Il Vicenza ha già cambiato il proprio tecnico, Cagni per Baldini, mentre il Verona ha appena prolungato fino al 2014 il contratto del proprio mister Mandorlini. Lo scorso anno le due società erano in diverse categorie, con i biancorossi in Serie B (giunti al decimo anno consecutivo) e i gialloblù in Lega Pro. Insomma tante differenze tra le due squadre, non potrebbe esserci derby più incerto. Esattamente due mesi fa, inoltre, si affrontarono in Coppa Italia, proprio al Menti e il Verona si impose per 2-1 con i gol di Abbate e Halfredsson. Tanta carne al fuoco, quindi, per una partita che si prospetta molto spettacolare.
di Marco Orrù
FONTE: SerieBNews.com
Vicenza, Sasa la "prima" da rivale
Ci sono giocatori che si fanno stimare ed apprezzare pur restando per poco tempo in una squadra, giocatori che dimostrano con i fatti il loro attaccamento alla maglia, uno di questi è senza dubbio Sasa Bjelanovic. L'attaccante croato oggi gioca nel Verona e sabato sarà avversario, ma questo non intacca il ricordo positivo che ha lasciato dentro e fuori dal campo.
Nella partita giocata contro il Torino l'attaccante in un contrasto aereo si è fratturato il setto nasale, ma ora sta meglio. «Va abbastanza bene, certo un po' di dolore c'è, comunque contro il Torino sono poi uscito al 10' del secondo tempo e una volta a Vicenza sempre con la frattura al naso sono riuscito a disputare tutta la gara» ricorda sorridendo. Poi Bjelanovic spiega: «Se dovessi giocare sabato al Menti non credo proprio che metterei la mascherina perchè dà solo fastidio».
Come sta andando a Verona?
«Benino, sono arrivato all'ultimo giorno di mercato ed ero fermo da un po' di tempo quindi ho dovuto recuperare in fretta, oggi mi manca ancora un po' di continuità però ho già segnato due gol, insomma non mi posso lamentare».
E la squadra?
«Stiamo facendo abbastanza bene, peccato che abbiamo sbagliato l'ultima gara con il Torino, per questo vogliamo rifarci subito e il derby è il miglior modo per riprendersi».
L'allenatore è Andrea Mandorlini, un ex pure lui, personaggio scomodo a tutti gli effetti.
«Beh credo che ormai lo si conosca, di sicuro è uno molto impulsivo, è istintivo, però è anche sincero, forse troppo, a volte sarebbe meglio mediare o stare zitti, lui proprio non ci riesce e pensare che possa cambiare è assurdo».
Lei è stato con Mandorlini anche in Romania lo scorso anno.
«Sì, da Vicenza sono finito in Romania, prima non lo conoscevo proprio il mister, assieme siamo stati solo due mesi, ma sono bastati perchè si creasse feeling, c'è stima tra noi, anche se ad essere sincero io mi sono trovato bene quasi sempre con tutti i miei allenatori».
Quella volta lei lasciò Vicenza dicendo: fosse stato per me non sarei mai andato via.
«Esatto, ma sono cose passate».
Come andò?
«Semplice, in società ritennero che era arrivato il momento di cambiare, ci sta, capii da solo che non rientravo più nei piani già verso la fine del campionato».
Le è dispiaciuto?
«Sì anche se nel calcio sono cose normali, però visto il rapporto che c'era mi aspettavo magari di avere un colloquio, che qualcuno mi spiegasse in faccia le cose, comunque quell'anno siamo andati via in tanti».
Veniamo al presente, situazione delicatissima quella del Vicenza.
«L'ho visto giocare in televisione, quando ci sono stati anticipi e posticipi, posso solo dire che ad inizio campionato non me lo sarei mai aspettato, oltretutto avevo letto che con l'arrivo di Baldini si era creato uno spirito positivo, che voleva un gioco d'attacco».
Va bene, ma quando l'ha visto giocare che idea si è fatto?
«Che ci siano problemi si vede, però da fuori è impossibile capire cosa possa essere successo».
Si sente ancora con qualcuno dei biancorossi?
«A parte che sono rimasti in pochi, però sì, sono rimasto in contatto con Gavazzi, Giani, Minieri, ma in questa settimana no, non è il caso».
È la sua prima volta da avversario?
«Sì, mi fa piacere tornare al Menti, però per me alla fine dovrà essere una gara come tutte le altre, un professionista serio deve dare il meglio per la sua squadra e io spero, se giocherò, di segnare e di vincere, se non lo dicessi sarei un falso».
Con il Verona è un derby molto sentito, tifoserie rivali, spesso da scintille.
«Lo so, non si pigliano per nulla tra veronesi e vicentini, oltretutto da qualche anno 'sto derby non si faceva perchè noi non si era in B... che dire? Queste gare sono più belle, più sentite, si respira proprio un'aria diversa, allo stadio c'è un tifo caldo, forte, in campo si avverte, però come sempre tutto deve restare dentro i confini della sportività».
Intanto in Coppa Italia avete vinto...
«Io non c'ero ancora, non so nulla di quella gara, come ho detto prima sono arrivato all'ultimo giorno di mercato».
Come giocate?
«Soprattutto col 4-3-3, il gruppo è cambiato poco rispetto all'anno precedente, dunque gli automatismi sono già buoni, per me l'inizio positivo è dovuto anche a questo».
Il Vicenza si scotta all'inizio e alla fine
Occhio nel derby contro il Verona
CALCIO SERIE B. Tensione e timori all'origine dello spreco di tanti punti. Sono 7 le reti beccate nei primi minuti dei due tempi e negli ultimi invece è sfumata la vittoria a Cittadella
14/10/2011
Verona. Chi arriva tardi all'inizio della partita perché ha perso tempo a parcheggiare l'auto e chi indugia al caffè o alle chiacchiere all'intervallo si perde quasi sicuramente il gol. Quello degli altri, purtroppo. E se lo perde anche chi anticipa l'uscita dallo stadio per evitare ingorghi e code nel deflusso del traffico a fine gara. Sempre il gol degli altri. Il Vicenza ha questo gran brutto difetto: in apertura e chiusura di tempo è come se avesse una "bambola" e fatalmente prende gol.
Quanti punti buttati dalla finestra? Tanti, troppi per non pensare che questo sia un vero problema per Cagni, al quale per risolverlo non basterà spiegare un movimento o insegnare uno schema.
Il nuovo tecnico dovrà entrare nella testa dei giocatori, il compito quasi sempre più difficile. È evidente infatti che si tratta di una questione psicologica, non c'è altra spiegazione.
FALSA PARTENZA. Fischio d'inizio e il Vicenza resta sui blocchi. Ormai gli avversari lo sanno e ne approfittano allegramente. Casistica impressionante. Ultimo esempio a Grosseto, così anche Cagni all'esordio se n'è reso conto subito: gol beccato da Sforzini dopo appena un minuto.
In precedenza, con Baldini in panchina, gli stessi avvii-choc di partita. In casa con il Livorno bucato Frison da Dionisi dopo 3 minuti. A Crotone è stato Pettinari a far festa dopo 6 minuti e al debutto in campionato a Brescia l'ungherese Feczesin ci aveva messo appena un pochino di più, 9 minuti, per infilare Frison.
Morale della favola'? Quattro gol beccati nei primi dieci minuti di gara, il che ha significato partire da 0-1 in quasi metà delle partite fin qui giocate. Una zavorra per tutti, figurarsi per un Vicenza già alle prese con vistose difficoltà di ordine tecnico, tattico e atletico.
E non è mica finita, perché pure all'inizio dei secondi tempi alla squadra viene l'amnesia. Al Menti con il Varese, nella partita costata la panchina a Baldini, in gol Carrozza dopo 3 minuti della ripresa. Ad Ascoli Romeo a segno su rigore dopo 5 minuti, a Brescia Jonathas dopo 12 minuti. Insomma, come farsi prendere subito a schiaffi prima ancora di aver digerito il tè dell'intervallo.
BATTICUORE FINALE. Se gli inizi dei tempi sono vere e proprie trappole mortali per i biancorossi, i finali fanno venire l'ansia. Riannodiamo il nastro partendo ancora dall'ultima gara, quella di Grosseto, la prima di Cagni. Il nuovo tecnico già aveva fatto la bocca al pari quando al 48' della ripresa, ultimo minuto di recupero, c'è scappato il rigore: non fosse stato per san Frison sarebbe stato un altro punto buttato.
E d'altra parte era già successo, in casa con il Torino, allo stesso fatale minuto, il 48° del secondo tempo: distrazione e sigillo di superbomber Bianchi che ha lasciato a mani vuote forse il miglior Vicenza della stagione.
Vogliamo riparlare della sciagurata prestazione di Cittadella? Con il punteggio pari, 2-2, i biancorossi sono riusciti a incassare due gol negli ultimi sei minuti della ripresa: al 39' la rete di Maah e al 44' quella di Di Carmine, che hanno infiocchettato la più sconcertante delle troppe sconfitte di questo scorcio di campionato.
E per chiudere si può ricordare che pure la rete della vittoria del Sassuolo al Menti è giunta in finale di tempo, anche se in quel caso Boakye ha infilato al 42' della prima frazione di gioco.
Cosa capita al Vicenza quando comincia e chiude la partita? A prima vista si potrebbe parlare di difetto di concentrazione all'inizio e di tremarella alla fine, ma forse è troppo semplicistico.
Certo è abbastanza chiaro che adesso, con il ripetersi di questi episodi, la squadra paga uno stato di tensione con cui affronta quei momenti della partita, e il timore spesso fa sbagliare ancora di più, di sicuro rende più insicuri. Per averne un'idea basta ricordare la dinamica del gol preso a Grosseto: palla svirgolata di testa, nel tentativo di rinviarla, da Augustyn, che così coglie in controtempo Bastrini, lento a reagire alla situazione imprevista e superato nello scatto dall'avversario sul cui cross Sforzini può segnare agevolmente di testa, sfruttando i tanti centimetri in più rispetto a Zanchi trovatosi a marcarlo. Tre errori in un'azione nei primi 90 secondi.
C'è del lavoro per Cagni, che dovrà essere anche un po' psicologo, perché sbagliare va bene, ma perseverare... e guai farlo nel derby.MA. MA.
Curva Nord esaurita, Sud quasi
I TIFOSI. Procede bene la prevendita. Probabile il top di presenze e incasso nella stagione. Partita diretta da Giacomelli
Saranno 1.300 i veronesi, il tetto consentito. Si annuncia la cornice da grande occasione
14/10/2011
Sarà un derby a curve gremite, come nella miglior tradizione di una partita che fa sempre salire la febbre del tifo. Succede anche alla vigilia di questa sfida, la seconda della stagione dopo quella agostana in coppa Italia. Ma la partita che andrà in scena domani al Menti alle 15 sarà tutta un'altra cosa: intanto perché è un'altra cosa il campionato rispetto alla Coppa e poi perché nel frattempo il torneo ha già dato delle indicazioni importanti che in piena estate non c'erano, al punto che il Vicenza ha pure cambiato allenatore.
Ma il derby con il Verona, quale che sia la posizione in classifica delle squadre, resta una partita a sè, sentita come nessun'altra, qui e là. La riprova sta nel fatto che sono già andati esauriti tutti i 1.300 biglietti disponibili per i supporter del Verona (unicamente quelli in possesso della tessera del tifoso, perché per gli altri la trasferta al Menti è vietata), che occuperanno la curva Nord. Ma anche nell'opposto settore biancorosso, in curva Sud, più capiente, restano ancora disponibili solo pochi tagliandi.
Dunque si va verso un derby con una cornice di pubblico che sarà in linea con la tradizione di una gara come questa. La prevendita continua a buon ritmo e per i settori di tribuna, Distinti e in minima parte curva Sud, sono disponibili biglietti nelle tradizionali ricevitorie in città e provincia e, fino alle 19 di oggi, agli sportelli del circuito Lottomatica. Domani biglietti acquistabili esclusivamente dalle 9 alle 11 nei punti di prevendita. Per la zona di Vicenza: Centro coordinamento club; biglietterie di Park via Bassano; bar tabaccheria Allo Stadio; ricevitoria-tabaccheria Sella.
Alla quinta partita casalinga si profila il top stagionale di presenze e con ogni probabilità anche il maggior incasso al botteghino. Va ricordato che il club di via Schio, per stimolare in particolare la partecipazione dei tifosi più giovani ha anche varato una promozione riservata a chi, al momento dell'acquisto del biglietto, non abbia ancora compiuto 14 anni: pagherà un solo euro in ogni settore del Menti.
Un derby Vicenza-Verona è sempre partita sulla quale sarà alta l'attenzione delle forze dell'ordine per garantire che tutto si svolga senza incidenti e richiederebbe anche un arbitro all'altezza delle possibili tensioni di una sfida così sentita. È stato designato Piero Giacomelli della sezione di Trieste, alla sua prima direzione stagionale del Vicenza. Nello scorso campionato due precedenti nello scorso campionato, non favorevoli ai biancorossi, battuti sul campo della Reggina e del Pescara. Giacomelli dirigerà con gli assistenti Masotti e Melloni e il quarto ufficiale Bindoni.
FONTE: IlGiornaleDiVicenza
Esaurita da stasera anche la Curva Sud
Venerdi, 14 Ottobre 2011.
La Società Vicenza Calcio comunica che, dalla serata odierna, anche la Curva Sud risulta esaurita in occasione del derby.
Nella giornata di domani, sabato 15 ottobre, dalle ore 09.00 alle ore 11.00, saranno pertanto disponibili in vendita, presso le tradizionali ricevitorie attive in città e Provincia, esclusivamente i tagliandi per i Settori di Tribuna Centrale e Settore Distinti.
Verso il derby: i venti convocati
Venerdi, 14 Ottobre 2011.
Questa mattina seduta di rifinitura a porte chiuse al Centro Tecnico di Isola Vicentina per la formazione biancorossa alla vigilia della sfida contro il Verona, in programma domani, sabato 15 ottobre alle ore 15.00 allo Stadio Romeo Menti.
Dalla serata la squadra osserverà il ritiro.
Elenco convocati:
Portieri: Acerbis (1), Frison (88).
Difensori: Augustyn (44), Bastrini (3), Martinelli (19), Minieri (5), Giani (13), Pisano (26), Tonucci (23), Zanchi (4).
Centrocampisti: Botta (77), Paro (2), Rossi (18), Soligo (39).
Attaccanti: Abbruscato (10), Alemao (8), Gavazzi (79), Misuraca (6), Paolucci (27), Tulli (11).
Tra i non convocati per la sfida Rigoni, prudenzialmente fermato a causa una di sofferenza al muscolo soleo della gamba destra, mentre Baclet e Bariti si aggregheranno alla formazione Primavera, impegnata domani nella gara esterna contro il Milan.
Domani rifinitura a porte chiuse a Isola
Giovedi, 13 Ottobre 2011.
Sono proseguiti oggi, con una seduta pomeridiana presso il Centro Tecnico di Isola Vicentina, gli allenamenti della squadra biancorossa in vista del derby contro il Verona.
Lavoro differenziato in campo ha osservato Mustacchio. Rigoni è uscito anticipatamente nei minuti finali della sessione per un affaticamento muscolare. Le sue condizioni saranno valutate solo nelle prossime ore.
Domani mattina, venerdì 14 ottobre, è in programma la rifinitura a porte chiuse presso il centro sportivo. A seguire la squadra osserverà il consueto ritiro.
La promessa di Mandorlini "Io vi porterò in serie A"
L'allenatore ha accettato il rinnovo che lo legherà all'Hellas fino al 2014: "Avrei firmato a vita"
12 ott | SPORT PAG 07 Gabriele Vattolo
Altri due anni per portare a termine un programma ambizioso, certo, ma anche tutto da decifrare. Intanto però la firma di Mandorlini sul rinnovo di contratto che lo legherà all'Hellas fino al 2014 getta le basi per ottenere quella stabilità necessaria per raggiungere gli obiettivi più lontani. Che in questo momento non possono che chiamarsi serie A.
"Avessi potuto avrei firmato a vita", ha dichiarato il mister di fronte ai giornalisti. Un messaggio d'amore non solo per la sua squadra, ma anche per una piazza, quella scaligera, difficile da gestire per la sua passione strabordante. "Abbiamo due anni e mezzo davanti - continua l'allenatore - e non posso non pensare che per uscire soddisfatti dal biennio che ci attende la squadra dovrà giovare nella massima serie. Quello è il posto che gli spetta".
Frasi che ammiccano al destino. Che spesso alla fine della fiera può rivelarsi crudele. Ma se Mandorlini si sente così sicuro da proferirle in pubblico vuol dire che ha l'appoggio pieno e incondizionato della società. Il presidente Martinelli, lo staff dirigenziale, pur mantenendo un basso profilo, si aprono solo in larghi sorrisi nel momento in cui gli si parla di Mandorlini. All'Hellas si respira aria nuova, molto diversa da quella pesante e allo stesso tempo incandescente di meno di dodici mesi fa.
FONTE: VeronaSera.it
Curva Nord esaurita in occasione del derby
Giovedi, 13 Ottobre 2011. Inserito in News
La Società Vicenza Calcio comunica che da questa mattina, giovedì 13 ottobre, il Settore Ospiti (Curva Nord) dello Stadio Romeo Menti risulta già esaurito in occasione del derby.
Si avvisano pertanto tutti i sostenitori veronesi, anche in possesso della Tessera del Tifoso, che non sarà più possibile l'acquisto di nessun tagliando per la gara, in ragione di specifica disposizione del Gos della Questura locale.
Si informa inoltre che i tagliandi per il Settore Curva Sud risultano attualmente disponibili in numero limitato.
Ricordiamo che i biglietti relativi ai Settori di Tribuna Centrale, Distinti e Curva Sud, riservati ai tifosi locali, saranno disponibili in vendita nei giorni antecedenti il match presso le tradizionali ricevitorie attive in città e Provincia e sino alle ore 19.00 di venerdì 14 ottobre, vigilia della gara, presso gli sportelli del circuito Lottomatica.
Sabato 15 ottobre, giorno di gara, la vendita sarà attiva esclusivamente dalle ore 09.00 alle ore 11.00 presso le tradizionali ricevitorie attive in città e Provincia.
Per la zona di Vicenza:
-Centro Coordinamento Clubs biancorossi
-Biglietterie di Park via Bassano
-Bar Tabaccheria Allo Stadio
-Ricevitoria Tabaccheria Sella
13:19 - mercoledi 12 ottobre 2011
Serie B - Vicenza - Verona, un derby formato famiglia
In occasione del derby Vicenza-Verona, in programma sabato 15 ottobre alle ore 15.00, il Vicenza calcio, in virtù dell'importante match, chiama a raccolta tutti i giovani tifosi e le famiglie, genitori e figli, uniti da una passione e un attaccamento che non deve conoscere età.
L'obbiettivo è quello di riempire lo stadio in occasione di una grande sfida di campionato che ritorna dopo quattro anni.
La speciale iniziativa si traduce in un taglio dei prezzi per la categoria Junior (14 anni non ancora compiuti al momento dell'acquisto del tagliando) da applicarsi in tutti i Settori dello Stadio, Tribuna Centrale, Distinti e Curva Sud.
La promozione sarà valida a partire dalla giornata di lunedì 10 ottobre ed esercitabile presso tutti i consueti punti vendita attivi in città e Provincia.
Il Vicenza calcio invita pertanto tutti i tifosi ad approfittare dell'iniziativa.
Oggi doppia seduta di allenamento
Mercoledi, 12 Ottobre 2011. Inserito in News
Sono proseguiti oggi, con una doppia seduta presso il Centro Tecnico di Isola Vicentina, gli allenamenti della squadra biancorossa in vista del derby contro il Verona.
Alemao è rientrato con il gruppo. Gestione differenziata dei carichi di lavoro ha osservato Mustacchio. Si è riaggregato regolarmente alla squadra anche Rossi, reduce degli impegni con la Nazionale Under 21.
Per la giornata di domani, giovedì 13 ottobre, la preparazione proseguirà con una seduta pomeridiana, sempre presso il centro sportivo.
FONTE: VicenzaCalcio.com
Venerdì 14 Ottobre 2011
Domani a Vicenza il Menti esaurito
Mandorlini: «Hellas, sarà un gran derby»
di Gianluca Vighini
VERONA - E’ stranamente tranquillo. Ma ci tiene a spiegare. «Non abbiamo perso per le due punte o per le scelte. Abbiamo perso perché siamo arrivati un po’ stanchi a questa partita e perché il Toro è forte. Noi siamo comunque e sempre una squadra. E io non faccio cambio sicuramente con il Torino». Mandorlini digerisce sempre male le sconfitte. Quella con i granata è scivolata via indolore e ora il pensiero, l’unico, è tutto rivolto al derby di domani a Vicenza (arbitro Giacomelli di Trieste). E sbotta. «Massì, archiviamo questa gara. D’altronde, la serie B è lunga, ci saranno un sacco di sorprese, può succedere di tutto. Io penso solo alla prossima sfida e sarà così sino alla fine del campionato».
Cagni? No problem. Il Vicenza di Cagni non preoccupa Mandorlini. «E’ un derby e quindi una gara in cui si azzera la classifica. Non guardo in casa d’altri. Cagni non lo affronto da una vita, mi pare che ero a Siena e lui a Empoli: finì 3-0 per me. Penso alla mia squadra, rispetto gli avversari, ma è l’ultimo dei miei pensieri. Voglio solo un gran derby».
Recuperano in due. Mandorlini dovrebbe recuperare Gomez e Mareco. Ieri l’argentino si è allenato regolarmente. «Credo che ci sarà», dice il mister che per il resto non si sbilancia. «Voi parlate sempre di sorprese - dice - ma per me non lo sono. Questa è la rosa e cerco di mettere tutti sullo stesso piano». Una piccola critica però per chi entra dalla panchina. «Spero che riescano a incidere di più. Chi entra deve sbranare l’erba, e non sempre è avvenuto».
Biglietti esauriti. Intanto al Menti si prevede un tutto esaurito. I 1.300 biglietti destinati ai veronesi (che potranno andare solo in curva Nord) sono già andati tutti esauriti. (ass)
Giovedì 13 Ottobre 2011
Il numero uno dell’Hellas carica i gialloblù in vista del derby. Coppa Italia, c’è il Parma
Rafael: «A Vicenza vogliamo il massimo»
di Gianluca Vighini
VERONA - Rafael chiude la porta. A Vicenza l’Hellas troverà molti spifferi, ma il portierone brasiliano è pronto a fare gli straordinari. «Dobbiamo buttare alle spalle quello che è successo con il Torino e ripartire subito».
Vicenza arrabbiato. «Loro hanno cambiato allenatore, vogliono recuperare in classifica. Ma noi siamo pronti alla battaglia. Credo che la sconfitta con i granata sia solo un episodio negativo. Il Toro ha segnato subito, poi ha gestito la partita e noi abbiamo fatto di tutto per recuperare. Se non avessero segnato il 3-1 credo che avremmo avuto delle chance per pareggiarla. Ma la serie B è un campionato che ti offre sempre una seconda possibilità. Così adesso dobbiamo essere bravi a scordarci questa partita e affrontare il derby col Vicenza al massimo». Qualche gol di troppo, però nelle ultime gare la difesa del Verona l’ha preso. «E’ vero - dice Rafael - ma non è mai colpa di un solo reparto o di una sola persona. Bisogna sempre ragionare di squadra».
Torna Mareco. A Vicenza tornerà in campo Mareco che sta meglio ed è rientrato in gruppo. Ma sulla formazione Mandorlini mantiene il riserbo più spietato. «Il mister ci comunica la formazione solo qualche minuto prima di iniziare la partita - conferma Maietta , impossibile sapere chi gioca».
Caos biglietti. Intanto da registrare un autentico pasticcio biglietti per chi vuole affrontare la trasferta. Il circuito Lottomatica ha bloccato la vendita inspiegabilmente (e era successo anche in Coppa Italia...) tra le proteste dei veronesi. Poi nel tardo pomeriggio la situazione si è sbloccata, mentre sul sito del Vicenza sono comparse le disposizioni del Gruppo operativo Sicurezza, che ha imposto che «I tifosi veronesi, solo in possesso della tessera del tifoso, potranno acquistare unicamente i biglietti relativi al Settore Ospiti (Curva Nord) fino a esaurimento dei 1300 posti disponibili».
Coppa Italia, c’è il Parma. Nel quarto turno l’Hellas ha pescato il Parma. La sfida sarà al Tardini martedì 29 novembre, con inizio alle 20,45. (ass)
Mercoledì 12 Ottobre 2011
Il tecnico: «Entro due anni in A»
Hellas e Mandorlini insieme fino al 2014
di Gianluca Vighini
VERONA - «Fosse per me resterei per sempre». Il proposito di Andrea Mandorlini si è fatto realtà. Ieri mattina, infatti la società ha diramato un comunicato stampa (pubblicato nel sito ufficiale) annunciando il prolungamento del contratto del tecnico di Ravenna. Contratto che scadrà il 30 giugno 2014.
Hellas forever. «A Verona sto benissimo - ha detto Mandorlini - e l’ho sempre detto che come sono riuscito a legare qui non ho legato da nessun’altra parte. Mi sono accorto subito, dopo pochi giorni che ero arrivato che avevo fatto la scelta giusta. Dopo Cluj ero molto arrabbiato ma Verona mi aveva fatto capire che questa era la società giusta per iniziare qualcosa di importante».
Progetto a medio termine. E’ chiaro che il prolungamento del contratto di Mandorlini sotto intende un progetto importante di Martinelli e della società. Un progetto a medio termine che dovrà per forza sfociare nel raggiungimento della serie A. «E’ chiaro che è questo che vogliamo - ha spiegato Mandorlini -, perché Verona ha tutte le potenzialità per arrivare nella massima serie. Ma in questo momento dobbiamo solo pensare a consolidare quello che abbiamo raggiunto nella scorsa stagione».
Martinelli protagonista. Il ruolo del presidente è sempre più centrale: è più che mai coinvolto nelle vicende veronesi, tanto da affrontare in prima persona la gestione della società. In questo senso è ridimensionato il ruolo del consigliere delegato Siciliano e del ds Gibellini (che ha il contratto in scadenza a giugno).
Mareco in pista. E’ iniziata la settimana che porta al derby di Vicenza. Mareco è tornato col gruppo, Gomez (con Galli) ha lavorato a parte. (ass)
FONTE: Leggo.it
ALTRE NOTIZIE
Verona, Rafael: "Pronti alla battaglia col Vicenza"
13.10.2011 15.09 di Elisabetta Zampieri
Fonte: Tuttohellas/Leggo
Dopo il rovescio interno con il Torino, Rafael indica la via per la riscossa Hellas: "Dobbiamo buttare alle spalle quello che è successo con il Torino e ripartire subito. Il Vicenza ha appena cambiato allenatore - analizza il portiere brasiliano sulle colonne di Leggo Verona -, vogliono recuperare in classifica, ma noi siamo pronti alla battaglia. Credo che la sconfitta con i granata sia solo un episodio negativo. Il Torino ha segnato subito, poi ha gestito la partita molto bene. Se non avessero segnato il 3-1 credo che avremmo avuto delle chance per pareggiarla. La Serie B è un campionato molto lungo e ti offre sempre una seconda possibilità. Così - sottolinea Rafael - adesso dovremo essere bravi a scordarci questa partita e affrontare il derby col Vicenza al massimo delle nostre potenzialità".
ALTRE NOTIZIE
Hellas: frattura al setto per Bjelanovic, ma a Vicenza ci sarà
12.10.2011 20.42 di Claudio Colla
Buone notizie provenienti da casa Hellas Verona: il centravanti Sasa Bjelanovic, nonostante la frattura al setto nasale riportata dopo la gara interna contro il Torino, è al momento convocabile per la gara esterna che i gialloblù disputeranno sul terreno del Vicenza sabato pomeriggio. Rientra nel frattempo in gruppo il difensore Victor Hugo Mareco, da tempo convalescente dopo i tanti infortuni occorsigli.
ALTRE NOTIZIE
Verona, Martinelli: "Il rinnovo di Mandorlini una scelta di prospettiva"
12.10.2011 18.31 di Matteo Bursi
Fonte: L'Arena / TuttoHellasVerona.it
Il presidente del Verona Giovanni Martinelli commenta, con orgoglio, il rinnovo del contratto del tecnico gialloblù Andrea Mandorlini: "Una scelta di prospettiva? Un segnale di fiducia? Certo: il rinnovo di Mandorlini va interpretato proprio in questa maniera - ha dichiarato al giornale L'Arena. La scelta era già stata pensata da tempo dal sottoscritto, abbiamo semplicemente deciso di mettere nero su bianco. È stata la conferma di una volontà già precisa. Si tratta di voler continuare su questa strada col mister e con i ragazzi. Abbiamo deciso di restare assieme due anni oltre la precedente scadenza. C'è tempo per capire quali potranno essere le reali prospettive".
SERIE B
Verona, Magnani possibile nuovo direttore generale
12.10.2011 16.48 di Matteo Bursi
Giampietro Magnani, socio di una azienda di software bancario già vicino al club scaligero nella scorsa estate, potrebbe presto ricoprire la carica di direttore generale dell'Hellas Verona. Le indiscrezioni vengono riportate dal Corriere di Verona.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
FLASH NEWS
Hellas Verona, due "grazie" agli scaligeri
13.10.2011 11:12 di Federico Errante articolo letto 92 volte
Fonte: TuttoHellas
Sia benedetta la risalita dell'Hellas in Serie B. Questo, che potrebbe benissimo essere il pensiero di qualche affezionato tifoso gialloblù, è invece la realtà che si è presentata davanti ad Abodi, presidente della Lega Serie B, e ai vertici Sky.
L'ABODI PENSIERO "L'aumento degli spettatori del 30% è un grande risultato" .Tutti d'accordo, ma questo dato è estremamente fortificato, come riportato da La Gazzetta dello Sport, dalla presenza in cadetteria di Sampdoria e Verona. I doriani, nelle partite disputate a Marassi, hanno fatto registrare un numero medio di spettatori pari a 22.279 unità. Hellas in terza posizione a quota 15.180. Devono essere ringraziate anche le magie del duo patavino Foschi - Cestaro, che grazie ad un mercato da nababbi hanno riportato i tifosi all'Euganeo (9.436 il dato degli spettatori ).
VOLA SKY I vertici del colosso televisivo devono "santificare" Verona e provincia. Con la possibilità di vedere tutta la Serie B, i veronesi hanno risposto presente, facendo volare gli abbonamenti Sky nelle zone ricche di passione per i colori gialloblù.
HELLAS VERONA
Hellas Verona, Mandorlini: "Vogliamo regalare soddisfazioni ai nostri tifosi"
12.10.2011 10:28 di Federico Errante
Fonte: TuttoHellas
Se c'è la firma, c'è un progetto. Tutti conoscono il carattere del sanguigno allenatore gialloblù, uomo che, senza fondamenta solide, non avrebbe sposato la società di Martinelli. Dopo le basi, occorre però costruire un edificio resistente. Ed occasione migliore per iniziare non poteva capitare. Il Vicenza attende gli scaligeri con il coltello tra i denti, ed una vittoria al Menti, oltre ad affossare i biancorossi di Cagni, potrebbe essere considerata come il primo solido mattoncino su cui fondare le ambizioni future. Queste le parole del tecnico ravennate, sulla gara di sabato, rilasciate in esclusiva a SerieBnews: "Sabato abbiamo un derby molto importante, torniamo in campo e vogliamo regalare soddisfazioni alla nostra gente. Col Torino sono emersi i veri valori e la loro qualità ci è stata purtroppo superiore".
CALCIOMERCATO
Hellas Verona, in arrivo un nuovo dg?
12.10.2011 16:29 di Federico Errante
Fonte: TuttoHellas
Il Corriere di Verona lancia la candidatura di Giampietro Magnani come nuovo direttore generale del Verona.Da ambienti vicini alla Cad.it-si legge nell'articolo-azienda di software bancario di cui Magnani e' socio,giungono conferme circa il probabile ingresso di quest'ultimo nel Verona.Se fino a luglio-conclude l'articolo-si pensava alla Cad.it come possibile partner commerciale del Verona, la pista piu' probabile ora pare quella dell'ingresso del solo Magnani nelle vesti di dg.Si attendono sviluppi.
FONTE: TuttoB.com
Bjelanovic suona la carica «Voglio vincere e fare gol»
14/10/2011
Qualche ammaccatura gli è rimasta. Il naso fratturato, un livido sotto l'occhio sinistro. Segni della battaglia con il Torino di Giampiero Ventura, digeriti e superati.
Un derby da ex, il massimo per Sasa Bjelanovic. A Vicenza non l'hanno dimenticato, d'altronde venti sigilli in due stagioni lasciano il segno.
«È una partita molto sentita - ammette l'attaccante del Verona - il modo migliore per rifarsi dopo il Torino. Ne abbiamo parlato, siamo consapevoli di aver giocato una partita sottotono. Una sconfitta però ci può stare, considerato l'avversario, loro hanno giocato meglio, non abbiamo trovato le mosse giuste per reagire».
Il messaggio prima della partitissima del Menti è un assist a Mandorlini. «Ci tengo a fare bene - continua - a vincere e magari a far gol».
È carico Sasa, sempre diviso fra l'attacco a tre e il modulo con lui e Ferrari vicini più il trequartista. «Magari dalle statistiche sembra che io abbia reso di più con il tridente ma l'importante è adattarsi alle varie condizioni che la gara ti mette davanti, tutto il resto è relativo - sottolinea l'attaccante del Verona -. Bisogna saper interpretare bene i ruoli, così come ci chiede il mister. Non è un problema, siamo una squadra anche in questo». L'altro pensiero è per Gomez, domani di nuovo in campo. «Per noi è un giocatore fondamentale, ma il Verona non può e non deve dipendere da un giocatore solo. Anche se Juanito ha dimostrato coi fatti di essere utilissimo, così come gli altri attaccanti. Noi siamo soprattutto un grande collettivo». La partita si avvicina, Sasa scava nei ricordi. «Di quel Vicenza sono rimasti in pochi, anche se tornare fa sempre un bell'effetto. Di sicuro loro avevano altre aspettative, credevano di giocare un campionato molto diverso da questo. Come tutti i derby però la classifica conta poco. Ce lo dice la storia del calcio, non sempre vince la squadra favorita. Il mio consiglio è quello di azzerare tutto, di buttare in campo cattiveria agonistica e tanta determinazione. Siamo molto motivati, vogliamo tre punti per noi e per la nostra gente».A.D.P.
I consigli di Totò: «Tranquillo Hellas, puoi arrivare in alto»
FACCIA DA BOMBER. Opinionista in tv, aspetta una chiamata come ds: «La società ha lavorato bene, la squadra è buona, Mandorlini ha confermato di essere un grande mister. Il derby? Una gara speciale ma il Verona può farcela»
14/10/2011
Era l'uomo del primo palo, adesso fa l'opinionista a Tele Arena ma non ha perso il fiuto del gol. Per Totò De Vitis il calcio è tuttto. Prima bomber di razza con le maglie di Taranto, Udinese, Piacenza e Verona poi direttore sportivo del Piacenza e capo osservatori della Fiorentina. Ora aspetta una chiamata per tornare al lavoro, segue il campionato dell'Hellas in B, non si perde una partita del figlio Alessandro, diciannove anni appena compiuti, che ha già messo insieme sei partite e segnato due gol con il Modena. «Consigli? Sto al mio posto - sorride l'ex attaccante del Verona - parlo solo se mio figlio mi chiede qualcosa».
Finalmente la B scopre i giovani...
«Mi sembra giusto. In questi anni, come osservatore della Fiorentina, ho visto tante partite, in tutti i campionati, dalla Francia all'Inghilterra, dalla Germania alla Spagna. Non ci sono problemi per far giocare i giovani. Alla base di tutto c'è la qualità, se un ragazzo è bravo, l'allenatore lo fa giocare, all'estero ci sono giovani di 17 o 18 anni che giocano da titolari in serie A. In Italia non è così, anche se da un anno a questa parte qualcosa è cambiato, soprattutto in serie B. Non ci sono tanti soldi in giro e, allora, è meglio puntare sui giovani».
Ha fatto così anche il Verona?
«Una buona squadra, la sconfitta con il Torino non può fare testo. Ci sono ragazzi come Tachtsidis, D'Alessandro o Natalino che possono fare bene ma la società ha lavorato con razionalità, ha tenuto il blocco che ha vinto la C, ha inseerito giocatori dicategoria e giovani bravi, può arrivare in alto».
Mandorlini?
«La sua storia parla per lui. ha fatto benissimo all'inizio, ha fatto i conti con un paio di stagioni storte ma s'è ripreso. Quando l'anno scorso il Verona ha puntato su di lui, ho capito subito che Martinelli aveva fatto la scelta giusta».
Gli attaccanti gialloblù?
«Non conoscevo Gomez, mi ha sorpreso, ha grandi qualità, può crescere ancora. Ferrari e Bjelanovic sono attaccanti importanti per la B, possono giocare insieme basta ritoccare un po' il modulo. Sono giocatori eclettici, per fare qualche gol in più dovrebbero faticare un po' meno».
Domenica c'è il derby?
«Sfida molto sentita dai tifosi. Ho ricordi bellissimi del derby. La cosa che mi ha impressionato di più? Un derby al Bentegodi, ho visto tutta piena anche la Curva del Vicenza, non era mai successo. Lì ho capito che è questa una gara speciale».
Cosa fare per vincere?
«L'Hellas dovrà giocare una gara perfetta, può farlo, basta vedere cos'ha fatto con Padova e Sampdoria. Attenti al Vicenza, però. Deve riprendersi, Cagni ha già invertito la rotta»
A proposito di Cagni, De Vitis lo conosce bene...
«È stato per otto anni il mio allenatore. Non è cambiato, è l'uomo giusto per il Vicenza, lui può dare il massimo in un momento difficile. domenica l'Hellas dovrà fare i conti con una squadra determinata, attenta, cattiva».
Cagni a Verona ha fallito, perchè?
«Perchè non sono arrivati i risultati. Nel campionato di A la squadra è stata completata troppo tardi, in B siamo partiti con troppa ambizione, sembrava tutto facile, non è stato così e anche lui ha pagato questa situazione difficile. Una parentesi negativa ma s'è rifatto negli anni successivi. Chissà che accoglienza riceverà dai tifosi del Verona?».
E De Vitis pensa alla chiamata dell'Hellas?
«Non voglio nemmeno rispondere a questa domanda, una questione di correttezza nei confronti di chi sta lavorando per portare in alto questa squadra».
Luca Mantovani
«Diamo fiducia all'Hellas, il nostro progetto continua»
GIOVANNI MARTINELLI
13/10/2011
La sconfitta con il Toro dietro le spalle, il derby con il Vicenza ormai alle porte. Una settimana da brividi per il presidente Giovanni Martinelli. Martedì è arrivato anche l'accordo con Andrea Mandorlini: l'allenatore che ha riportato il Verona in serie B resterà fino al 2014 sulla panchina gialloblù. «Mi sembra un segnale chiaro per tutti - ammette il patron - il progetto Hellas continua, Mandorlini resterà al timone della squadra per altri due anni, possiamo lavorare ancora insieme».
Perché Mandorlini?
«Perché è un grande allenatore, non è stata una decisione d'istinto. Da un anno lavoro a stretto contatto col mister, credetemi possiamo fidarci di lui. Sa sempre cosa fare, tiene tutti sulla corda, dà stimoli anche ai giocatori che non scendono in campo, prepara sempre le partite con una meticolosità incredibile. Senza dimenticare che sa gestire anche i giovani. Qualcuno sostiene che lui non vuole i ragazzi ma non è così. Anzi, un allenatore come lui fa crescere i calciatori più giovani, non li brucia. Basta pensare a quello che hanno fatto in queste partite D'Alessandro e Tachtsidis, Galli e Jorginho. E non è finita. Un difetto? Non è diplomatico, ha un carattere forte, è sanguigno, non le manda certo a dire. Se smussa qualche angolo diventa praticamente perfetto».
Perché due anni di contratto?
«Sicuramente è una scelta in controtendenza rispetto a quello che sta succedendo nel mondo del calcio, dove tutti cercano di fare accordi molto corti. Ma noi vogliamo dare continuità al progetto e se ragioniamo in prospettiva è chiaro che dobbiamo tenerci un allenatore come Mandorlini. Abbiamo usato lo stesso metro di giudizio anche per rinnovare i contratti dei nostri giocatori».
Ferrari e Gomez fanno parte di questo progetto?
«Certo. Ho prolungato l'accordo con i nostri attaccanti perché so che loro possono dare ancora tanto al Verona. Ma non solo loro. Hanno già firmato anche Abbate, Ceccarelli, Russo... Non ho valutato solo l'aspetto tecnico, ma anche le qualità morali di questi ragazzi. Prima di essere giocatori, sono uomini veri».
Non ha ceduto alle lusinghe di quelli che volevano Gomez...
«Mi hanno fatto una corte spietata, fino all'ultimo giorno di mercato. Ho tenuto duro perché, se l'Hellas vuole crescere, non può privarsi dei pezzi migliori. Gomez è uno di questi».
Dodici punti in nove gare. Martinelli è soddisfatto?
«Sono molto contento. Non dimentichiamoci che siamo una matricola in B, siamo appena stati promossi. Non dimentichiamoci che solo un anno fa eravamo in fondo alla classifica di C. Ma stiamo lavorando per crescere, vogliamo arrivare in alto. Per questo il nostro progetto continua: non voglio parlare di A o dare tempi precisi per un'altra promozione ma il nostro obiettivo non cambia».
Intanto è arrivata un'altra multa per cori razzisti...
«Altri settemila euro. L'anno scorso centomila. Forse ho esagerato quando ho detto che se continua così sono pronto a cedere la squadra al primo che passa, ma credetemi sono veramente amareggiato. Anche perché i soldi che vengono versati alla Lega per pagare le multe escono dalle mie tasche, sono soldi che non vengono investiti per la squadra. Con i soldi delle multe potremo pagare un giocatore forte. Anche i tifosi dovrebbero cambiare atteggiamento per dare una mano al Verona».
La sconfitta con il Toro ha lasciato il segno?
«Non abbiamo fatto una grande partita ma ci siamo trovati di fronte una squadra molto forte. E noi abbiamo pagato due trasferte molto impegnative, in pullman, e la gara con la Sampdoria, quando abbiamo fatto una grande partita senza portare a casa una vittoria meritata. Il dispendio di energie psicofische si è fatto sentire».
Ora il derby con il Vicenza?
«So che i tifosi ci tengono molto. Noi faremo di tutto per regalare una soddisfazione ai nostri sostenitori, che attendono questa partita da anni. Mi aspetto un risultato positivo per voltare pagina, per riprendere la nostra corsa, quella delle prime partite».
Un occhio alla squadra, un altro alla società...
«Andiamo avanti, io e la mia famiglia. Siamo soli al timone. Trattative? Sì, ci sono state e anche adesso c'è qualcosa. Persone serie, che vogliono entrare in società. Stanno valutando, non ci sono problemi. Conti a posto, grande trasparenza. Nel Verona c'è posto per tutti gli imprenditori che vogliono dare una mano».
Il nuovo stadio è solo un sogno?
«No, io penso che possa diventare una realtà. Forse è stato presentato in modo sbagliato ma non è un'opportunità importante solo per l'Hellas, bensì per tutta la città».
La partita del Menti? Un incontro a rischio
13/10/2011
Il derby di calcio di serie B tra Vicenza e Verona, in programma nel pomeriggio di sabato 15 ottobre allo stadio Menti, è considerata una partita a rischio. E per questo il Gos - Gruppo Operativo Sicurezza - riunitosi ieri in Questura a Vicenza, ha adottato diverse misure per garantire la sicurezza degli spettatori e della città. I biglietti d'ingresso relativi ai settori di tribuna centrale, distinti e curva sud saranno riservati esclusivamente alla tifoseria biancorossa, non residente in provincia di Verona. I tifosi veronesi, solo in possesso della tessera del tifoso, potranno acquistare unicamente i biglietti relativi al settore ospiti, collocato in curva nord, fino ad esaurimento dei 1.300 posti disponibili. La vendita e l'acquisto dei biglietti per i tifosi di Vicenza sarà attiva anche il giorno della gara dalle 9 alle 11, mentre per i supporter ospiti la scadenza è prevista alle ore 19 di venerdì.
BIS DI BERRETTONI. Secondo giorno di lavoro per la formazione scaligera in preparazione al derby contro il Vicenza. Ieri mattina, al centro sportivo di Sandrà, lavoro atletico, possesso palla e tattica al mattino, test contro la Primavera di Roberto Bonazzi nel pomeriggio: a segno Jorginho ed Emanuele Berrettoni, autore di una doppietta. È tornato ad allenarsi con il gruppo anche Mareco che non ha giocato con Samp e Torino.
LA TRASFERTA. Organizzano la trasferta di sabato 15 ottobre a Vicenza i Calcio Club «Will Never Walk Alone» di Bovolone e «Razza Gialloblù» di Roverchiara. Informazioni rispettivamente al 338. 8382339 ( Enrico) e 348. 3793776 ( Pierlorenzo). Per tutte le altre informazioni relative all'organizzazione si può accedere al sito dei club sulla relativa pagina di Facebook.
COPPA A PARMA. La Lega Serie A ha ufficializzato le date relative al quarto turno eliminatorio di Tim Cup, in programma a fine novembre. Dopo aver eliminato Vicenza e Sassuolo, gli uomini di Mandorlini affronteranno il Parma martedì 29 novembre alle 20.45. La partita del Tardini sarà trasmessa in differita su La7 alle 00:30.
L'ANTICIPO. Dopo il derby il Verona tornerà al Bentegodi per affrontare la Nocerina nell'anticipo in programma venerdì 21 ottobre.
L'Hellas rinnova l'intesa: Mandorlini fino al 2014
QUESTIONE DI FEELING. Patron Martinelli mette nero su bianco nel segno della continuità. Prolungato di altre due stagioni il contratto in scadenza nel 2012. Il tecnico: «Potendo firmavo a vita. E nel mio programma c'è la Serie A»
12/10/2011
Avanti insieme per altri tre anni, a conferma di un feeling che probabilmente va ben oltre i risultati del campo: l'Hellas Verona e Andrea Mandorlini hanno rinnovato il contratto che legava il club all'allenatore fino al giugno 2014.
La comunicazione, arrivata ieri, di prima mattina, sul sito internet gialloblù, non ha fatto altro che sancire un'intesa già trasparente nei fatti. Un'intesa solida, nata col presidente Giovanni Martinelli prima che con la società di via Torricelli. Un'intesa che offre segnali forti, una polizza sul presente ma soprattutto sul futuro.
Lo stesso Martinelli lo spiega molto chiaramente: «Una scelta di prospettiva? Un segnale di fiducia? Certo: il rinnovo di Mandorlini va interpretato proprio in questa maniera», confessa il presidente. «La scelta era già stata pensata da tempo dal sottoscritto, abbiamo semplicemente deciso di mettere nero su bianco. È stata la conferma di una volontà già precisa. Si tratta di voler continuare su questa strada col mister e con i ragazzi».
Martinelli ribadisce il legame non solo professionale con l'allenatore ravennate («è vero, c'è grande feeling, assolutamente») ma, in quanto ai programmi, mantiene un profilo prudentemente modesto.
Niente proclami, nessuna roboante apertura verso orizzonti di gloria: «Abbiamo deciso di restare assieme due anni oltre la precedente scadenza. C'è tempo per capire quali potranno essere le reali prospettive», precisa il numero uno del club. «Per ora dico solo che intendiamo far bene».
Un concetto riveduto ed esaltato dall'allenatore, che sbarcò sul pianeta Hellas poco meno di un anno fa ereditando una squadra sull'orlo di una crisi di nervi.
«Fosse per me avrei firmato a vita», sorride oggi il tecnico. «A parte gli scherzi, abbiamo due anni e mezzo davanti e speriamo di portare a termine il programma che ci siamo proposti. Quale? Beh, per me fare bene a Verona significa riportare il Verona in Serie A. Quello è il posto che gli spetta».
Più chiaro Mandorlini non poteva essere, anche quando ribadisce la totale sintonia con Martinelli: «Sono contento, arcicontento di aver firmato. Per la squadra, per il presidente, per la piazza», spiega ancora. «Sono orgoglioso, onorato, davvero felice».
Soddisfazione, entusiasmo, orgoglio. Quanta acqua è passata sotto i ponti dagli esordi pubblici dell'allenatore.
Riavvolgiamo il nastro allora. Via Torricelli, 9 novembre 2010. L'aria è pesante, il panorama oscuro. L'Hellas, reduce dalla batosta di Salerno - certificata nel gioco prima che nel punteggio - è giustamente preoccupata prima di tutto di mantenere la categoria. Altro che sogni di gloria: la gestione Giannini, anche sfortunata, ha lasciato sul cammino soprattutto detriti.
Lui, Mandorlini, la prende comunque di petto: «A Verona vorrei mettere radici», anticipa nel corso del primo confronto con la stampa. «Riuscirci vorrebbe dire centrare i nostri obiettivi. In passato non sono mai riuscito a legarmi a lungo con un club, ma c'è sempre una prima volta. Abbiamo bisogno di risultato, di continuità, di credibilità. La mia squadra dovrà accelerare, recuperare il terreno perduto, rimettersi in corsa per un ruolo importante nel campionato. Il compito che mi è stato assegnato non mi spaventa. Fossero state rose e fiori, adesso io non sarei qui. Verona è Verona». E poi: «Considero una bestemmia calcistica vedere l'Hellas relegato in Serie C. La promozione? Adesso conteranno solo i fatti».
E i fatti sono già storia. Storia gloriosa edificata su fondamenta non più fragili. E poi la lunga, emozionante, strepitosa cavalcata terminata in B.
Mandorlini non lascia, anzi raddoppia. Ha robusti crediti con la piazza, stima e affetto ricambiati. Ed è ambizioso, con giudizio ma ambizioso. Legittimamente ambizioso.
Davanti ci sono tre anni per infilare l'uscio giusto: la sfida al destino è lanciata.
Francesco Arioli
Bjelanovic: setto nasale fratturato C'è Mareco
12/10/2011
Dopo aver goduto di una giornata di riposo dopo la sfida perduta col Torino, la squadra gialloblù è tornata al lavoro ieri sui campi di Sandrà con una doppia seduta.
Il programma prevedeva lavoro di forza in palestra al mattino; riscaldamento, possesso palla, tattica e partitelle nel pomeriggio. Hanno osservato un turno di lavoro differenziato Galli e Gomez, ma è rientrato in gruppo Hugo Mareco.
Lunedì mattina intanto Sasa Bjelanovic è stato sottoposto ad accertamenti radiografici dopo un colpo subito in campo.
All'attaccante croato, sostituito dopo un quarto d'ora della ripresa del match col Torino da D'Alessandro, è stata riscontrata la frattura composta del setto nasale. Nessun problema comunque in vista della gara di sabato a Vicenza: Bjelanovic sarà infatti regolarmente tra gli atleti a disposizione di Mandorlini.
Gli allenamenti riprenderanno regolarmente oggi per proseguire tra domani e dopodomani quando però le sedute verranno svolte a porte chiuse.
FONTE: LArena.it
Vicenza-Hellas Verona: 21 convocati
14/10/2011 - 17:49
Due portieri, sette difensori, otto centrocampisti e quattro attaccanti per la 10a giornata del campionato bwin
SANDRA' - Andrea Mandorlini ha convocato 21 giocatori per il derby col Vicenza, in programma domani alle 15 allo stadio "Menti".
Portieri: 12 Nicolas, 1 Rafael
Difensori: 13 Abbate, 23 Cangi, 5 Ceccarelli, 22 Maietta, 17 Mareco, 33 Pugliese, 25 Scaglia;
Centrocampisti: 14 D'Alessandro, 20 Doninelli, 4 Esposito, 10 Hallfredsson, 19 Jorginho, 7 Mancini, 8 Russo, 77 Tachtsidis;
Attaccanti: 27 Berrettoni, 32 Bjelanovic, 9 Ferrari, 21 Gomez Taleb.
Ufficio Stampa
Sandrà: tattica per reparti e partitella
13/10/2011 - 19:08
Penultima seduta di lavoro in vista del derby col Vicenza, valido per la 10a giornata del campionato bwin
SANDRA' - Prosegue la preparazione dell'Hellas Verona in vista della 10a giornata del campionato bwin, in programma sabato alle 15 al "Menti".
Presso il centro sportivo di Sandrà seduta a porte chiuse caratterizzata da riscaldamento, tattica per reparti e partitella. Col gruppo Gomez Taleb, differenziato per Galli.
Ufficio Stampa
Bjelanovic: "Pronti per voltare pagina"
13/10/2011 - 16:30
"Abbiamo appena incontrato una delle squadre più forti, siamo una neopromossa che deve crescere. Il calendario offre l'opportunità per rifarsi, adesso tocca a noi"
SANDRA' - "Per fortuna la frattura subìta non è scomposta, dovrò stare un pò attento ma l'importante è non avere paura. Ho provato ad allenarmi in settimana senza aver riscontrato problemi". Tranquillizza tutti Sasa Bjelanovic dopo l'infortunio riscontrato contro il Torino.
I tre match in sette giorni sono alle spalle, i gialloblù si apprestano a disputare un'altra gara davvero importante per la piazza: "Siamo consapevoli di non aver dato vita ad una bella partita - prosegue l'attaccante croato-, tuttavia una sconfitta ci può stare. Affronteremo il Vicenza in un derby molto sentito, sarebbe il miglior modo per voltare pagina. Torno al "Menti" da ex, ci tengo a far bene, vincere e fare gol come sempre. Nel corso di un campionato le difficoltà possono sorgere, abbiamo appena incontrato una delle squadre più forti in trasferta, siamo una neopromossa che deve crescere. Il calendario offre sempre l'opportunità per rifarsi, adesso tocca a noi".
Ancora in bilico l'eventuale presenza di Gomez Taleb contro gli uomini di Cagni: "Juanito ha dimostrato di essere importante per il nostro gioco, l'assetto è stato modificato, ma il tecnico ha a disposizione le pedine necessarie per cambiare approccio quando si presenta la necessità. Non dobbiamo e possiamo dipendere da un solo giocatore, basiamo tutto sul gioco di squadra".
Ufficio Stampa
Mandorlini: "Fiducia massima nei ragazzi"
13/10/2011 - 16:42
"Nonostante il ko con il Torino le certezze non devono scomparire, perchè siamo una squadra. Con l'Hellas avrei firmato a vita"
SANDRA' - "Io ed il presidente ci siamo sempre trovati d'accordo su tutto, sono davvero orgoglioso e contento. Si tratta di un segno di continuità, speriamo di essere fortunati e bravi come la scorsa stagione. Avrei firmato a vita, per me tutti i momenti vissuti qui sono positivi. Rispetto al passato ci portiamo dietro il limite di non chiudere le gare, soffrendo fino all'ultimo. Non nascondo la mia felicità, l'obiettivo è di tornare in Serie A. Ora ci aspetta il Vicenza, degli altri discorsi potremo parlare in futuro". Prime battute dello spazio interviste di giovedì dedicate al rinnovo contrattuale di Andrea Mandorlini, che rimarrà sulla panchina gialloblù fino al 2014.
Sabato Ceccarelli e compagni incontreranno appunto la compagine allenata da Cagni: "I biancorossi li abbiamo già affrontati in Coppa Italia, è un derby per cui ci teniamo a far bene. Al di là della partita col Torino, ampiamente dimenticata, ci prepariamo sperando di non aiutare i prossimi avversari ad uscire da un momento difficile. Sarà una bella sfida, caratterizzata da un ambiente caldo. E' bello che sia così".
"Vorrei trasmettere convinzione ai ragazzi - chiude il tecnico -, i granata hanno capitalizzato quanto fatto, per noi non è stata una delle migliori gare di fronte ad una squadra forte. Avevano qualcosa più, le certezze non devono scomparire perchè siamo una squadra, la fiducia è massima indipendentemente dal ko".
Ufficio Stampa
Vicenza-Hellas Verona: esaurita la Curva Nord
13/10/2011 - 11:40
Già acquistati tutti i 1.300 tagliandi a disposizione della tifoseria scaligera per il derby di sabato 15 ottobre
VERONA - Hellas Verona rende noto che i biglietti della Curva Nord per la gara di sabato 15 ottobre col Vicenza, in programma allo stadio "Menti", sono esauriti.
Si ricorda inoltre che, a seguito delle disposizioni del Gos, i tifosi veronesi pur in possesso di tessera del tifoso non potranno acquistare tagliandi di altri settori.
Ufficio Stampa
Sandrà: anche mercoledì doppia seduta
12/10/2011 - 18:24
Lavoro atletico, possesso palla e tattica al mattino, test contro la Primavera di Roberto Bonazzi nel pomeriggio
SANDRA' - Secondo giorno di lavoro per la formazione scaligera in preparazione al derby col Vicenza.
Mercoledì, presso il centro sportivo di Sandrà, lavoro atletico, possesso palla e tattica al mattino, test contro la Primavera di Roberto Bonazzi nel pomeriggio: a segno Jorginho e Berrettoni, autore di una doppietta.
Ufficio Stampa
Vicenza-Hellas Verona, disposizioni del Gos
12/10/2011 - 18:16
I sostenitori scaligeri, solo in possesso della tessera del tifoso, potranno acquistare unicamente i biglietti del Settore Ospiti fino ad esaurimento dei posti disponibili
VERONA - Il Vicenza ha comunicato che in data odierna, il Gos, Gruppo Operativo Sicurezza, riunitosi presso la locale Questura, ha adottato le seguenti misure in occasione della partita di campionato in programma sabato 15 ottobre alle ore 15 allo stadio "Romeo Menti":
- i biglietti d'ingresso relativi ai Settori di Tribuna Centrale, Distinti e Curva Sud saranno riservati esclusivamente alla tifoseria locale (non residente in Provincia di Verona);
- i tifosi veronesi, solo in possesso della tessera del tifoso, potranno acquistare unicamente i biglietti relativi al Settore Ospiti (Curva Nord) fino ad esaurimento dei 1300 posti disponibili.
Si specifica che:
- la vendita e l'acquisto dei biglietti relativi ai Settori di Tribuna Centrale, Distinti e Curva Sud (tifosi locali) sarà attiva anche il giorno della gara dalle ore 09.00 alle ore 11.00 presso i tradizionali punti vendita.
- i titoli d'accesso per il Settore Ospiti (Curva Nord) potranno essere venduti e acquistati, esclusivamente presso le rivendite Lottomatica abilitate site a Verona e Provincia, entro e non oltre le 19.00 di venerdì 14 ottobre, vigilia della gara.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
CALCIO&MORALE: Storie di santi e di sanzioni
VITA DA EX: In scena al 'Peroni' di San Martino Buon Albergo lo spettacolo teatrale nato dal libro 'Nel fango del dio pallone' di Carlo PETRINI centravanti degli anni '60 '70 che militò anche nell'HELLAS...
FALLIMENTO (?!?) RECORD PER LA SOCIETÀ DI VIERI E BROCCHI! La Bfc&co SPA avrebbe un buco di bilancio stimato intorno ai 14 milioni di Euro!QUALIFICAZIONI EURO 2012: L'ITALIA chiude con un rotondo 3 a 0 all'IRLANDA DEL NORD, mattatore della serata CASSANO autore di una doppietta. Al secondo posto del girone azzurro è l'ESTONIA a classificarsi come seconda visto che la SERBIA è stata bloccata dalla SLOVENIA. Grecia, Russia, Svezia, Danimarca e Francia alla fase finale di Euro2012 mentre Portogallo, Croazia, Turchia, Irlanda, Estonia, Repubblica Ceca e Bosnia si aggiungono al Montenegro per gli spareggi che mettono in palio gli ultimi quattro posti disponibili.
SCHERMA: ITALIA da urlo ai Mondiali! Subito Oro per la VEZZALI, MONTANO e PIZZO, Argento per la DI FRANCISCA e Bronzo per TARANTINO...
UNDER 21: 2 a 0 degli azzurrini alla TURCHIA.
VIERI E BROCCHI, SOCIETÀ KO: "BUCO DA 14 MILIONI DI EURO"
Mercoledì 12 Ottobre 2011 - 19:35
ROMA - Christian Brocchi e Christian Vieri hanno una bella gatta da pelare. Si tratta della loro società, la Bfc&co spa, che secondo quanto riporta il quotidiano la Repubblica, avrebbe un buco di bilancio stimato intorno ai 14 milioni di euro. Già qualche tempo fa un'altra loro società era finita in liquidazione (la Pbc Credit & Finance), ma stavolta si tratterebbe di un vero e proprio fallimento.
La Bfc&co spa, che si occupava di commercio all'ingrosso (utensili, articoli per il fitness, lampade, casalinghi e altro), vede il suo ultimo bilancio recitare, alla voce debiti, oltre 10 milioni di euro, di cui oltre 6 con le banche. La relazione patrimoniale del maggio 2009 afferma che "il calo dei consumi" ha reso impossibile "la continuità aziendale".
SCHERMA, PIZZO VINCE L'ORO. "NON HO MAI MOLLATO" VIDEO
Mercoledì 12 Ottobre 2011 - 21:48
CATANIA - Dall'amarezza dell'eliminazione al primo turno del favorito, Matteo Tagliariol, alla felicità per la conquista dell'oro dell'outsider Paolo Pizzo. È stata una giornata in altalena, con conclusione da standing ovation, per la nazionale maschile di spada ai mondiali di scherma in corso di svolgimento a Catania. La gioia è quella del catanese Paolo Pizzo, 28 anni, che a «casa sua» - che ama tanto da tatuarsi la scritta Aetna (Etna in latino) sulla spalla - vince il titolo battendo in finale 15-13 l'olandese Bas Verwijlen e conquista anche la Coppa del Mondo di categoria.
Dopo la vittoria l'atleta siciliano bacia il parquet del Palaghiaccio e corre davanti la tribuna dove è acclamato dagli spettatori. Tra loro sicuramente tanti amici e parenti. La sua famiglia ha una grande tradizione sportiva: sua nonna è la 'professoressa' Liliana Pizzo, e sue zie sono le sorelle Donatella e Tiziana Pizzo. La prima allenava le due figlie nell'Alidea Catania che nel 1980 conquistò lo scudetto e la Coppa Italia femminile di volley. «Svegliatemi, non ci posso credere, non è possibile, di più dalla vita non si può avere: vincere una medaglia d'oro a casa tua....», dice ancora incredulo subito dopo il successo.
«Non ho mollato mai - continua a ripetere Pizzo - non ci credo, non è possibile. Vincere un mondiale nella tua città è un'emozione che auguro a ogni sportivo. Ho sognato questo successo ogni volta che per allenarmi rinunciavo a uscire con gli amici o ad andare al cinema». Per l'atleta catanese il rischio maggiore corso nella finale è stata la sua voglia di combattere, la stessa che gli ha permesso di vincere un tumore che gli è stato diagnosticato quando aveva 13 anni: «Ho rischiato di perdere il titolo per la grande voglia che avevo di vincere... Tagliariol? Lui è più avanti, io sono sulla strada giusta e ho vendicato lui e le italiane eliminate». Adesso Pizzo guarda alle Olimpiadi: «La strada è quella giusta per Londra 2012». L'emozione è tanta, e quando riceve la medaglia d'oro e il pubblico scandisce gridando «Paolo, Paolo» lui non riesce a trattenere le lacrime. Nell'atleta catanese ha creduto sempre Sandro Cuomo, direttore tecnico della Nazionale italiana: «Pizzo ha fatto un campionato del mondo straordinario dall'inizio alla fine, certo il pubblico lo ha aiutato tantissimo, si sarà portato la claque...».
Per Cuomo, «il successo di Pizzo non è una sorpresa», tanto che lo aveva «pronosticato vincente in mattinata». Ma è rimasto colpito dall«'inattesa» eliminazione al primo turno del favorito al successo finale, Matteo Tagliariol, campione olimpico in carica nella spada. «Era pronto e non gli mancava alcunchè - osserva - certo non è stato fortunato nell'abbinamento con il sudcoreano Kyoung Doo Park, che è arrivato in zona medaglia». Una tesi condivisa dallo stesso Tagliariol: «Il primo assalto - spiega deluso - per me è sempre molto difficile. Pensavo di poter vincere questo Mondiale, ci credevo tanto. Ho lavorato bene, ho fatto tutto quello che potevo fare e mi sono impegnato al massimo ma non è servito...». A Catania non è stata una giornata fortunata neppure per la sciabola femminile italiana: le quattro atlete in gara, Ilaria Bianco, Gioia Marzocca, Paola Guarneri e Irene Vecchi, non sono arrivate in zona medaglie. Irene Vecchi è quella che ha fatto più strada arrivando alle semifinali. Il titolo è stato vinto dalla russa Sofia Velikaia che ha battuto 15-14 l'americana Mariel Zugunis.
L'ITALIA CHIUDE COL BOTTO: 3-0 ALL'IRLANDA DEL NORD
Martedì 11 Ottobre 2011 - 22:55
PESCARA - L'Italia conclude il girone di qualificazione con una bella vittoria per 3-0 contro una modesta Irlanda del Nord. Gli azzurri rafforzano il primato nel girone che li proietta di diritto agli Europei che si terranno in Ucraina e Polonia nel 2012. Mattatore della serata Antonio Cassano, autore delle prime due reti e saluato da una standing ovation al momento del cambio con Osvaldo, al suo esordio in Nazionale. La terza rete arriva al 90' ed è un autogol di McAuley. Buone ma senza lampi le prestazioni di Giovinco ed Aquilani, che erano i due principali osservati per Cesare Prandelli. Sempre nel girone dell'Italia, la Slovenia frena la Serbia di Stankovic e così a passare come seconda del gruppo è la sorpresa Estonia.
IL TABELLINO ITALIA (4-3-1-2): Buffon 6.5 (31' st De Sanctis sv), Cassani 5.5, Barzagli 6.5, Chiellini 6, Balzaretti 6, De Rossi 6.5, Pirlo 6.5, Aquilani 6 (23' st Nocerino sv), Montolivo 6, Cassano 7.5 (10' st Osvaldo sv), Giovinco 5.5 (2 Maggio, 17 Astori, 6 Cigarini, 22 Rossi). All. Prandelli 6.5.
IRLANDA DEL NORD (4-5-1): Taylor 6.5, Hodson 5, Mc Auley 5, Baird 5, McGivern 6, Little 5.5, C. Evans 5, Davis 5, Nordwood (28' st McLaughlin sv) 5, Gorman 5.5 (31' st McGinn sv), Healy 5.5 (20' st Feeney sv). (12 Mannus, 15 McCourt). All. Worthington 5
Arbitro: Lahoz (Spagna) 6.
Reti: nel pt 21' Cassano; nel st 8' Cassano, McAuley (autorete)
Angoli: 6-2 per l'Italia Recupero: 0' e 0'
Spettatori: 21 mila
** I GOL ** 21' pt: preciso lancio di destro da De Rossi, Cassano se la lascia scalare e al volo di destro sottoporta batte Taylor. 8' st: combinazione in profondità De Rossi-Aquilani, il milanista lancia in area Cassano che defilato a destra ruba il tempo a Taylor con un colpo di biliardo di destro, diritto diritto sul secondo palo. 29' st: combinazione Balzaretti-Pirlo-Balzaretti, il terzino lanciato in area da un cucchiaio del centrocampista rimette al centro al volo di sinistro e McAuley pasticcia in rete anticipando il suo portiere.
FONTE: Leggo.it
«Attenti al doping»: va in scena il caso Petrini
SAN MARTINO BUON ALBERGO. Domani al «Peroni» spettacolo teatrale e un momento di riflessione sul problema
Il suo libro «Nel fango del dio pallone» è diventato una rappresentazione Poi spazio al dibattito
13/10/2011
La storia del centravanti Carlo Petrini, giocatore di calcio della serie A degli anni Sessanta e Settanta e che militò anche nel Verona, sarà momento di spettacolo e di riflessione domani sera alle 20 al teatro Peroni di San martino Buon Albergo (ingresso 2 euro), dove l'attore Alessandro Castellucci porterà in scena «Nel fango del dio pallone» di cui è anche autore assieme a Giulio Baraldi che ne cura la regia.
Al termine ci sarà spazio per il dibattito, al quale è annunciata la presenza di Carlo Petrini, intervistato dal direttore di Telearena Mario Puliero. L'iniziativa è promossa da «Young Community», progetto educativo sostenuto dall'amministrazione comunale per educare e crescere attraverso lo sport e la cultura.
Sotto il titolo «Giovani attenti! Il doping uccide», Young Community ha scelto la strada della denuncia forte, un atto d'accusa per insegnare ai giovani a conoscere i veri valori dello sport e a tenersi lontani da chi vuole approfittare delle loro speranze e della loro età. «Abbiamo ideato questa serata», conferma l'assessore Amedeo Poddi, «per far capire a ragazzi, familiari e dirigenti, quanto sia deleterio non solo l'uso di sostanze proibite ma anche l'uso improprio di integratori di vario tipo presi a volte a cuor leggero nella convinzione che migliorino le prestazioni e non facciano male.
«In realtà il doping», sottolinea l'assessore, «non trasforma in campioni e non sostituisce l'allenamento. Per sconfiggere questo fenomeno siamo tutti chiamati a collaborare, soprattutto per tutelare i talenti giovanili: è importante infatti attuare un lavoro di tutela ed immagine dei valori sani dello sport quali l'autodisciplina, la stima di sé, i valori della solidarietà e del rispetto degli altri, del "fair play", della partecipazione e della socializzazione. Non si ottiene alcun risultato senza impegno e sacrificio, che sono invece il doping più efficace e sicuro», commenta l'assessore.
Lo spettacolo è tratto dall'autobiografia di Petrini, oggi con gravi problemi di vista per i quali si è sottoposto a cinque interventi chirurgici e che a detta dei medici potrebbero essere correlati all'assunzione di farmaci per migliorare le prestazioni durante la carriera di calciatore. Petrini ha denunciato in più occasioni la complicità dei medici sportivi ma ha messo sotto accusa anche l'intero sistema calcio.
L'impegno dell'ex centravanti che ha militato nel Milan di Nereo Rocco, nel Torino con il quale ha vinto la Coppa Italia, nel Bologna e per una stagione anche nel Verona, che è stato coinvolto nello scandalo delle scommesse del 1980, per il quale ha subito tre anni e mezzo di squalifica, è oggi quello di incontrare i giovani perché si oppongano con coscienza al dilagare dell'utilizzo di sostanze dopanti nella pratica sportiva.
Vittorio Zambaldo
Bene l'Italia Superata la Turchia
12/10/2011
Altra ottima prova dell'Under 21 di Ciro Ferrara e importante vittoria per 2-0 contro la forte Turchia a Rieti nel girone di qualificazione agli europei di categoria del 2013. Saponara e Destro consegnano agli azzurrini il terzo successo consecutivo contro l'avversario più insidioso, che era a punteggio pieno dopo 4 match. Una prestazione convincente per Santon e compagni con belle giocate e varie occasioni da rete. L'Italia si fa pericolosa al 19' con una iniziativa personale di Insigne che si fa spazio da sinistra e manda fuori. Al 21' ci prova Destro che conclude a lato. La formazione di Ferrara passa in vantaggio al 45': azione in velocità con una gran giocata di Insigne che a sinistra si libera di due avversari e serve Gabbiadini in posizione defilata in area, palla in mezzo, Destro si porta via due avversari e Saponara è libero di insaccare in solitudine. Nella ripresa al 5' il raddoppio: cross di Saponara da destra, respinta di Corekci, palla raccolta in mezzo all'area da Gabbiadini e insaccata di punta da Destro. Al 18' ancora una gran palla da sinistra di Gabbiadini raccolta a ridosso del secondo palo dal neo entrato Florenzi che mette fuori di un soffio. Al 36' Emre Colak prova a sorprendere Pinsoglio che alza ottimamente in angolo. L'Italia chiude in 10 per l'espulsione al 45' di Insigne che reagisce a un fallo. Prossimo appuntamento l'11 novembre in casa dei turchi.
«Passa» anche la Francia Il Trap va agli spareggi
GLI ALTRI GIRONI. Sorpresa negativa la Serbia di Stankovic, eliminata
12/10/2011
Grecia, Russia, Svezia, Danimarca e Francia alla fase finale di Euro2012 mentre Portogallo, Croazia, Turchia, Irlanda, Estonia, Repubblica Ceca e Bosnia si aggiungono al Montenegro per gli spareggi che mettono in palio gli ultimi quattro posti disponibili.
La sfida dello Stade de France vede la Bosnia andare in vantaggio con Dzeko ma il compagno di squadra al Manchester City Nasri pareggia su rigore e con l'1-1 è la Francia (girone D) a rimanere prima e qualificarsi direttamente per gli Europei. La Grecia (gruppo F), a cui bastava un pari in Georgia, si complica la vita, va sotto 0-1 per un'ora ma alla fine ribalta la situazione (2-1) e chiude al primo posto davanti alla Croazia, a cui non basta la vittoria sulla Lettonia. Missione compiuta per la Svezia (girone E), che seppur priva dello squalificato Ibrahimovic, batte 3-2 l'Olanda e si qualifica come miglior seconda. A Copenaghen festeggia la Danimarca, che batte 2-1 il Portogallo e chiude al comando il gruppo H, costringendo i lusitani, che si sarebbero qualificati anche con un pari, ai play-off. Si infrange invece a Dusseldorf il sogno del Belgio, che perde 3-1 contro la Germania e lascia il secondo posto alla Turchia (girone A), che centra il sorpasso col successo di misura sull'Azerbaijan.
La Russia (girone B) rispetta il pronostico, seppellisce di gol Andorra (6-0) e vola alla fase finale, con l'Irlanda di Trapattoni che si aggiudica lo scontro diretto con l'Armenia (2-1) e si giocherà il tutto per tutto a novembre. Tonfo della Serbia (girone C) in Slovenia: 0-1 e secondo posto che resta nelle mani dell'Estonia, agli spareggi così come la Repubblica Ceca (gruppo I), che supera 4-1 la Lituania e scavalca la Scozia, ko per 3-1 in Spagna.
Domani a Cracovia il sorteggio per gli spareggi (andata 11-12 novembre, ritorno il 15 novembre).
FONTE: LArena.it
Storie di santi e di sanzioni
BY SEBASTIANO DI PAOLO – 13 OTTOBRE 2011
Il giudice sportivo ha inflitto al Verona calcio un’ammenda di settemila euro. Motivazione, cori razzisti indirizzati a un calciatore, che milita tra le fila del Torino, durante la partita Verona – Torino, disputata allo stadio Bentegodi e valevole per il campionato italiano di serie B.
Verona, quella poco shakespeareiana, non è nuova, pare, a certe cattive abitudini, ammesso che le abitudini siano cattive, soprattutto per i paradigmi del calcio folcloristico. Un tempo si diceva così. E si diceva pure di non esagerare, di non perseguire nella scrittura di parte, di non utilizzarsi per dire quello che piace e basta, per non cadere nella trappola faziosa della vita. Ma la vita è una parabola faziosa, e il pensiero è un indirizzo di parte. Sconvolgiamola pure la comune morale intellettuale, largamente in uso tra le dialettiche precostituite della politica e di ogni sistema legato in qualche modo alla convivenza delle passioni e degli interessi.
Se non fosse che in tanti anni di passione e coinvolgimento emotivo, spinti pure da un intimo senso di appartenenza – mio dio quanto raro e poco confessato – non m’avessero insegnato qualcosa gli stadi e i luoghi di culto del futbol d’ogni altrove, oggi sarei anch’io pervaso da una morale unica. Meglio scoprirsi qualche volta, come un vecchio monumento di periferia che nessuno conosce, ricoperto dalla polvere e dai passaggi disinvolti dei piccioni, dallo smog e dalla cenere dell’urbe affumicata. Il volto della statua è scarnificato, quasi appiattito dall’usura e dai nuovi poteri temporali. Perdonate gli svolazzi pindarici di qua e di là, ma pure i santi c’entrano qualcosa.
Inter – Napoli. Duemilaundici dopo Cristo. L’anno, nella fattispecie, conta e come. Le voci, non solitarie, ormai promosse a cori “trascurati” dalla morale lassù, appena citata, cantano i versi di un antico e consolidato poemetto satirico, musicato da un pentagramma che accoglie pure, e soprattutto, le note stonate di una divisione nazionale successiva a un’unificazione mai compiuta. “San Gennaro sieropositivo. Senti Napoli come puzza. Colerosi, zingari e camorristi. Vesuvio pensaci tu. Benvenuti in Italia. Ci vuole il passaporto. Ci vuole acqua e sapone.” Non la cantano gli ultrà azzurri giunti in terra di frontiera, per dire scusate di essere parecchio sballati e con molti, troppi difetti. Non è l’autodafè di una delegazione piombata nella capitale del nord della nazione, per porgere le scuse con tanto di canzoniere. Non è nemmeno autoironia, sebbene quella si sia consumata ormai da un pezzo e su scala nazionale.
Sono gli interisti, ricordo il loro gemellaggio coi veronesi – chissà se dura ancora – che, anche in questa occasione omaggiano la tradizione nazionalpopolare del federalismo antropologico. Adesso, non per buttarmi nella predica scontata, ma lo so bene che dalle mie parti ne abbiamo di colpe e la “responsabilità colposa” è diventata un asso nella manica del codice genetico. È però anche vero che la morale comune, che lassù soccorre e quaggiù perde sempre più di efficacia, dovrebbe, di tanto in tanto, giungere puntuale a tendere l’orecchio. Così, almeno per imparare che da decenni la musica è sempre la stessa e somiglia molto da vicino al coro ospitale dei veronesi che si comportano da tifosi in trasferta a casa propria.
Non esistono tifoserie frequentate solo da santi e poeti, ma l’autorizzazione a questi coristi della domenica nei decenni ha assunto validità e astrattezza, come una legge approvata in un parlamento sotterraneo. E la morale comune di cui sopra? Dove la mettiamo? E la sanzione? È casuale perché per la prima volta nella Storia ci troviamo di fronte alla casualità del diritto? Cos’è un’applicazione a mo’ di lotteria? Eppure è strano, perché i numeri sono quasi sempre gli stessi.
Ne hanno combinate di cotte e di crude le tifoserie italiane, tutte nella maniera peggiore, ma l’arrivo col fiatone del giudice sul luogo del delitto ha sempre emesso sentenze dispari laddove la giustizia dovrebbe essere pari. Ma questo è il calcio, mica la roulette, e mi par giusto. Allora i santi che c’entrano? Da poco cattolico poco me ne intendo. Magari un giorno lo rivelerà un ematologo vestito da cardinale.
Una volta, tanti anni fa, il Vicenza fu multato di quattrocentomila lire perché il pubblico vicentino aveva esagerato coi fischi nei confronti di Chinaglia e della Lazio. Come scrisse il poeta Alfonso Gatto, “Tutto da noi è possibile, pur di giungere agli applausi”. Al di là delle proporzioni e delle sanzioni mancate, sono curioso di vedere fin dove vuole arrivare questo diritto sportivo così “al di sopra delle parti” da sembrare celestiale. Attenzione però, qualcuno, con troppa disinvoltura, inizia a chiamare in causa pure i santi.
sebastiano di paolo, alias elio goka
FONTE: SpazioNapoli.it