VERONA-PADOVA
Arriva al Bentegodi la 'corazzata' PADOVA indicata da tutti come una delle pretendenti alla promozione se non come una potenziale vincitrice finale del torneo insieme alle 'solite' SAMPDORIA, BRESCIA e TORINO...
In effetti la squadra approntata da Rino FOSCHI (diesse in gialloblù per sette anni) contiene nomi eccellenti (insieme ad un monte ingaggi 'degno' di una squadra di Serie A) e si può addirittura permettere di tenere in panchina un playmaker della qualità di ITALIANO (che ben conosciamo) avendo acquistato in estate centrocampisti come MILANETTO e MARCOLINI.
Scorrendo la rosa troviamo gente come PELLIZZOLI (portiere ex ROMA, REGGINA e LOKOMOTIV), SUCCI, CACIA e pure quel CUTOLO che in maglia scaligera fece gridare allo scandalo per quel gol sbagliato nell'andata di playout di B a La Spezia (che in definitiva costò all'HELLAS l'inferno della C1) ma che in seguito, sopratutto con la maglia del CROTONE, ha avuto modo di mettersi bene in mostra (38 presenze 14 gol in cadetteria) nell'ultima stagione...
Insomma un derby di tutto rispetto che forse non sarà 'sentito' come quello col VICENZA ma che promette comunque scintille per le 'bellicose' dichiarazioni di capitan ITALIANO e la voglia di rivalsa del VERONA, dopo l'ingiusta sconfitta col GROSSETO, davanti al proprio pubblico.
Bilancio totale sostanzialmente equilibrato tra due suadre che si sono scontrate 53 volte (la prima nel campionato di B 1930-1931!) e hanno pareggiato in 16 occasioni con 17 vittorie scaligere e 20 padovane ma al 'Binti' è tutta un'altra storia: in 26 partite il VERONA ha perso solo 2 volte e vinto 12, i motivi per essere ottimisti quindi ci sono tutti sopratutto confidando in un MANDORLINI che ha dimostrato più volte di saper gestire al meglio le risorse a sua disposizione...
Previsti a Verona circa 300 tifosi biancorossi per un totale finale di circa 17.000 spettatori...
15 Febbraio 2009: L'ultima vittoria dell'HELLAS contro il PADOVA all'Euganeo grazie ad un gran gol di CAMPISI...
QUI VERONA
Mister MANDORLINI ha tutti gli effettivi a disposizione (ad eccezione dello sfortunato GALLI) e ha quindi l'imbarazzo della scelta, ma nella composizione della squadra anti-PADOVA molto giocherà anche la rosa scelta in partenza da mister DAL CANTO.
A parte RAFAEL, ABBATE, RUSSO, HALLFREDSSON, FERRARI e GOMEZ TALEB che sembrano al momento gli unici 'intoccabili', il resto dell'11 potrebbe riservare qualche sorprea a partire dalla coppia di centrali MAIETTA-CECCARELLI reduce da qualche disattenzione di troppo in queste prime gare di campionato ed incalzata da MARECO che scalpita ai 'box' e potrebbe dare un contributo importante, ma anche per la fascia sinistra del reparto arretrato potrebbe essere arrivato il momento di PUGLIESE (cresciuto tantissimo sopratutto in fase difensiva e reduce da un'ottima stagione col VARESE in cadetteria) a scapito di SCAGLIA.
Dubbio anche per quanto riguarda il regista: ESPOSITO ha tutt'altra esperienza e 'formazione' rispetto al pur talentuosissimo TACHTSIDIS ma si sa che il mister preferisce un vero e proprio uomo d'ordine davanti alla difesa capace di fare da primo scoglio per gli attaccanti avversari e Gennaro, almeno per ora, in questo paga dazio al greco.
In attacco a FERRARI e GOMEZ serve un esterno che dia più continuità all'azione rispetto a BERRETTONI e D'ALESSANDRO in questo potrebbe farsi preferire ad Emanuele, spesso troppo innamorato della palla ed apatico a momenti alterni oppure, schierando un 4-3-1-2 con 'Juani' dietro le punte potrebbe esserci spazio anche per BJELANOVIĆ al fianco dell'intoccabile 'Nick Dinamite'...
Questi i 22 convocati gialloblù:
Portieri: 12 Nicolas, 1 Rafael
Difensori: 13 Abbate, 23 Cangi, 5 Ceccarelli, 22 Maietta, 17 Mareco, 57 Natalino, 33 Pugliese, 25 Scaglia;
Centrocampisti: 14 D'Alessandro, 20 Doninelli, 4 Esposito, 10 Hallfredsson, 19 Jorginho, 7 Mancini, 8 Russo, 77 Tachtsidis;
Attaccanti: 27 Berrettoni, 32 Bjelanovic, 9 Ferrari, 21 Gomez Taleb
28 Settembre 2008: L'ultima vittoria del PADOVA al 'Binti', in una partita ignobile decise BOVO...
QUI PADOVA
Gli scudocrociati capolisti si presentano al 'Bentegodi' forti dei dieci punti conquistati in quattro gare (pareggio all'esordio a Genova contro DORIA e vittorie con REGGNA, CITTADELLA e BARI), zero sconfitte, otto gol fatti e tre subiti.
Mister DAL CANTO con qualche preoccupazione di troppo: anche dopo un mercato 'faraonico' come quello effettuato dai biancorossi possono presetarsi delle sorprese se il tuo perno difensivo (SCHIAVI) s'infortuna in allenamento (trauma distorsivo di primo grado?) ed il suo sostituto naturale, il finlandese PORTIN, è a rischio per un indurimento all’adduttore.
In caso di forzata assenza dei due la coppia di centrali in difesa sarà formata da TREVISAN (quello che ad Agosto era destinato all'HELLAS) e LEGATI con DONATI terzino destro.
Il centrale SCHIAVI rimane fortemente in dubbio ma sta recuperando PORTIN, anche RUOPOLO difficilmente sarà recuperato per domani, al suo posto è pronto CACIA.
Probabile formazione: Pelizzoli, Legati, Portin, Trevisan, Renzetti; Cuffa, Milanetto, Marcolini; Drame, Cacia, Lazarevic.
In forse: Donati per Trevisan, Cuffa per Osuji, Milanetto per Italiano (ma alla fine giocherà il capitano), Lazarevic per Cutolo
Di seguito i 20 convocati da mister DAL CANTO:
Portieri: Cano, Pelizzoli, Perin.
Difensori: Donati, Franco, Legati, Portin, Renzetti, Schiavi, Trevisan.
Centrocampisti: Cuffa, Italiano, Marcolini, Milanetto, Osuji.
Attaccanti: Cacia, Cutolo, Drame, Lazarevic, Ruopolo.
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DICONO
L'ex Aniello CUTOLO 'Quel gol sbagliato? Poteva cambiare il corso della storia ma ormai è acqua passata...' «E’ la prima volta che ci torno. Mi staranno aspettando. Sento l’aria da derby. Eh, sono proprio queste le sfide belle da giocare. Sarà un test proibitivo perché l’Hellas è una squadra forte e organizzata. Ricordo bene il meraviglioso pubblico scaligero, anche se adesso penso solo al Padova. Nell’anno e mezzo trascorso a Verona sono stato benissimo. Mi hanno caricato di responsabilità con un gol decisivo sbagliato all’andata dei play out contro Lo Spezia. Ci sta. Non sono l’unico colpevole, ma ancora ci penso, perché poteva cambiare tutto. Ormai però è acqua passata» Leggo.it
MANDORLINI sul derby di domani «Il Padova sta dimostrando grandi potenzialità, noi stiamo bene e siamo contenti al di là della sconfitta di Grosseto. L'inizio è stato positivo, dobbiamo preparare questa sfida nel migliore dei modi. Vogliamo giocare sempre per vincere, come i nostri avversari. Entrambe le formazioni hanno dei valori, le situazioni possono cambiare. La gara di una settimana fa è stata decisa dall'arbitraggio, siamo stati penalizzati oltre misura. Facciamo autocritica, gli errori stanno nella mancanza di cattiveria per chiudere la pratica. Venerdì sarà un'altra sfida, ci stiamo preparando bene. Se dovessi scegliere a Dal Canto toglierei Marcolini, un amico ed un giocatore con cui ho vinto un campionato a Bergamo. Ha fatto la propria scelta da svincolato, sposando il progetto di una società con grandi obiettivi. Si tratta di un atleta di spessore che milita in una squadra competitiva. Adesso Verona è una realtà importante, dobbiamo studiare in fretta per diventare grandi» HellasVerona.it
ITALIANO rimpianto (almeno per quanto mi riguarda) ex di turno contro il PADOVA 'A Verona per vincere...' «Ho già visto situazioni del genere. Nel calcio succede. Pochi ex hanno ricevuto applausi. La cosa non mi preoccupa. Io mi sono sempre comportato nel migliore dei modi quando indossavo la loro maglia. Mi dispiace che qualcuno abbia preso male il mio addio. Con l’Hellas ho giocato quasi 300 gare, dieci anni stupendi, tra gioie e delusioni. E’ la prima volta che affronto il mio passato. In quello stadio loro fanno paura. C’ero già stato ai tempi del Genoa, ma era troppo fresca la cosa».
Che partita si attende? «Tanto importante quanto difficile. Dobbiamo fare bene. Il Padova vuole dimostrare di meritare la testa della classifica, abbiamo ancora margini di miglioramento, ma sappiamo quanto è forte la squadra di Mandorlini, ma lo siamo anche noi. In casa loro hanno una marcia in più. L’allenatore è preparato, sa dare grande organizzazione».
Sua moglie è di Verona, chi tiferà? «Per me, anche perché se perdo mi arrabbio e quindi sarebbe un delirio a casa».
Con che spirito si affronta il derby? «Con quello della squadra che vuole prendere i tre punti. Poi il motto che se non puoi vincere è sempre meglio non perdere cade a fagiolo in alcune situazioni» Leggo.it
Anche l'ex diesse gialloblù Rino FOSCHI anticipa VERONA-PADOVA «Dopo 30 anni di calcio mi trovo spesso ad affrontare il mio passato ormai. Ho fatto sette anni intensi, con promozioni ma anche retrocessioni. E' una piazza importante, dove mi son trovato altrettanto bene quanto qua a Padova! Penso che sia uno dei derby più sentiti al momento. Gibellini? Soffriamo nella stessa categoria, avessero vinto a Grosseto sarebbe stata una sfida ancora più bella! A Verona son passati molti bravi giocatori, ma spero di portarne di più qua a Padova perché mi piace pensare al futuro» TuttoMercatoWeb.com
A MAIETTA piace l'impostazione di gioco della squadra scaligera «Nelle prime partite ho tratto buone indicazioni dal punto di vista del gioco, siamo andati in Toscana impostando la nostra manovra, dobbiamo rivedere gli errori e le piccole cose che in cadetteria ti castigano. Contro il Padova sarà un derby, quindi una partita particolare. Servirà grande agonismo, unito alla voglia di fare risultato per strappare i tre punti alla capolista. Ogni formazione vanta un reparto offensivo attrezzato, i biancoscudati hanno elementi di grande spessore per cui la soglia di attenzione sarà alta».
Mandorlini non ha nascosto il rammarico dovuto alla sconfitta subìta per mano di Sforzini e Caridi: «Il mister vorrebbe vincerle tutte. Io sposo la sua idea, ma conosciamo le difficoltà che possono sorgere in ogni gara. Possono capitare giornate storte, cancelliamo il ko di Grosseto per voltare pagina venerdì sera» HellasVerona.it
SCAGLIA sul PADOVA «Per come ha operato sul mercato, il Padova è certamente fra le favorite per la promozione diretta. Tutti si sono resi conto di come questo sia un campionato difficile, in cui ogni formazione può vincere o perdere indipendentemente dalle previsioni della vigilia. Gli episodi contano molto, affronteremo una squadra forte ma noi siamo pronti. L'equilibrio la fa da padrone, rispetto alle categorie inferiori c'è maggior probabilità di pagare gli errori, perchè ci sono giocatori più bravi ed abili ad approfittare delle situazioni. A seconda dell'avversario le situazioni cambiano, giochiamo con sei elementi ad occuparsi della fase offensiva, spesso troviamo avversari che attaccano con altrettanti giocatori. Per gli esterni difensivi non sempre è facile ed opportuno spingere. Io sono tranquillo, nonostante il passare degli anni ho tanto entusiasmo e voglia di vincere. Ho molti traguardi da raggiungere, ce la metterò tutta. Ci saranno momenti migliori o peggiori, sta a me gestirli».
Non è mancata da parte degli addetti ai lavori qualche domanda relativamente al potenziale utilizzo di Pugliese: «L'allenatore ha due possibilità per ruolo. In questo momento la priorità è stata data a me, tra due mesi le cose possono cambiare. C'è bisogno del contributo di tutti per il bene della squadra, non mi interessa fare una partità in più o in meno, ma che la squadra raggiunga risultati. La concorrenza fa bene al gruppo» HellasVerona.it
Mauro GIBELLINI contento della 'nuova rosa' a disposizione del mister gialloblù «Penso che sia stato fatto un buon mercato, le squadre che vengono dalla Lega Pro non vanno intaccate più di tanto, ma solo va aggiunto qualche tassello per creare un mix di giovani ed esperti, ed è quello che abbiamo cercato di fare noi, mantenendo l’ossatura dell’anno scorso e aggiungendo giovani di valore come Natalino, Doninelli, Tachtsidis e Lepiller. Il nostro stadio è molto bello, ma non offre i confort che gli stadi nuovi possono offrire, quindi si deve cercare di migliorarlo oppure si cerca una nuova soluzione per uno stadio nuovo. Per quanto riguarda ”Scommessopoli” è una vicenda che ho preso male, ho sempre basato il mio lavoro e la mia vita sull’onestà e trovarmi davanti ai giudici non è stato bello. Io non ho mai fatto niente, ma nelle intercettazioni si parla di me, ma solo perchè gli altri mi nominano. Sono stato accusato di omessa denuncia, ma questa è una legge stupida perché rischi di incorrere in querele» SerieBNews.com
HELLAS o PADOVA? 'Nanu' GALDERISI si affida a De Coubertain «Hellas o Padova? Vinca il migliore... Sarà un grande spettacolo, lo stadio sarà splendido Mandorlini può contare su ragazzi di grande carattere. Dal Canto ha tante alternative, forse anche troppe...» LArena.it
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RASSEGNA STAMPA
Un Bentegodi indiavolato tenterà di battere il Santo
Con i biancoscudati si prospetta un tifo infuocato. Mandorlini: "Vogliamo continuare a fare bene"
16 set | SPORT PAG 07 Gabriele Vattolo
L'atmosfera si surriscalda per uno dei derby veneti più sentiti. Stasera il Bentegodi si preannuncia in formato "torcida" brasiliana, il fatidico dodicesimo uomo in campo. La spinta decisiva per spingere l'Hellas a conquistare i tre punti contro il capolista Padova. Impresa difficile, ma il morale, nonostante l'immeritata sconfitta contro il Grosseto di una settimana fa, è alto. La truppa di Mandorlini, infatti, ha potuto contare su un inizio stagione incoraggiante, in cui tra coppa Italia e campionato si sono inanellati buoni risultati con discreta continuità.
Attorno al Bentegodi girano le maggiori speranze scaligere per portare a termine un buon campionato. Non sarà facile, infatti, per una squadra ospite, fare punti a Verona. Perché l'entusiasmo della città si sente, e scende in campo accanto a Ceccarelli e soci.
Il Padova è una corazzata. Costruita per andare dritta in Serie A. Gli innesti di Milanetto, Cacia, Marcolini, Cutolo, Pelizzoli e Lazarevic hanno rinforzato una rosa già competitiva. Mister Mandorlini già da mesi inserisce la squadra veneta tra le tre più forti di quest'anno: "Assieme a Sampdoria e Torino è la favorita per la promozione". Mandorlini conserva buoni ricordi della sua esperienza sulla panchina della citta del Santo: "Anche lì fu una rincorsa mozzafiato - racconta - ci salvammo e arrivammo a un rigore dai playoff. Di quei mesi ho un ottimo ricordo".
FONTE: VeronaSera.it
Calcio Serie B: Anticipo di Venerdì 16 settembre
Pubblicato Venerdì, 16 Settembre 2011
Anticipo di serie B in programma questa sera tutto veneto tra Hellas Verona e Padova. Riuscirà la capolista aespugnare lo stadio della neo promossa Vernoa? La partita è quasi un derby e sicuramente le due squadre si daranno battaglia fino all' ultimo.
Il purgatorio della Lega Pro è finito per il Verona, che ora è tornato in serie B e ha tutta l'intenzione di rimanerci. La squadra è sicuramente attrezzata per questa serie, e il tecnico Mandorlini è già riuscito ad ottenere sei punti nelle prime quattro partite, grazie a due vittorie e due sconfitte. La classifica poteva esser ancora migliore se domenica scorsa il Grosseto non avesse vinto senza meriti, strappando punti importanti ai veneti.
Questa sera allo stadio Bentegodi arriva un avversario difficile come il Padova di mister Dal Canto, che ha un solo obiettivo in mente: la promozione diretta in serie A. La partita sarà piuttosto equilibrata e anche le quote sono in linea con questo sentore.
Prima di sbilanciarci sul segno prendiamo in esame una giocata che sembra ottima: il Gol. Entrambe le squadre infatti giocano un calcio offensivo, e lo dimostrano i tre over sempre con gol del Verona arrivati fino ad ora e gli otto gol messi a segno dalla capolista Padova. Accendiamo quindi il Gol che si trova a @1,75 su tutti i Book principali.
Dopo tre vittorie di fila, potrebbe arrivare uno stop per il Padova, che ultimamente sta vincendo senza convincere. Il Verona invece avrà fame di rivalsa dopo la sconfitta con il Grosseto, e quindi non ci dispiace provare il pareggio che potrebbe accontentare tutti. L' X si gioca a @3,05 su IziPlay e NetBet. Per chi vuole provare il risultato esatto alla luce di quanto detto, l' 1-1 si prende a @6 su BetClic e IziPlay, mentre il 2-2 a @15 su Gd e NetBet.
Probabili Formazioni
VERONA (4-3-3): Rafael; Abbate, Ceccarelli, Maietta, Scaglia; Tachtsidis, Esposito, Hallfredsson; D’Alessandro, Ferrari, Gomez. A disposizione: Nicolas, Mareco, Pugliese, Russo, Mancini, Berrettoni, Bjelanovic. All. Mandorlini
Indisponibili: Galli
PADOVA (4-3-3): Pelizzoli; Legati, Schiavi, Trevisan, Renzetti; Cuffa, Milanetto, Marcolini; Drame, Cacia, Lazarevic. A disposizione: Perin, Portin, Donati, Italiano, Osuji, Cutolo, Ruopolo. All. Dal Canto
Indisponibili: Hallenius, Bovo, Succi
scritto da Stefano "caska" Rodinò
FONTE: BetItaliaWeb.it
Verona – Padova, Alessandro Dal Canto: “Se fischiano Italiano sarà un valore aggiunto”
PADOVA / Una squadra simile al Bari. “Sorniona ma pronta a colpire”. Così definisce il Verona Alessandro Dal Canto a poche ore dal derby del Bentegodi. E sui rischi che ci sia un’accoglienza “calorosa” per l’ex Vincenzo Italiano risponde così: “I fischi? Dispiacciono se arrivano dai tuoi tifosi, ma se sono gli avversari a fischiare allora può essere anche un valore aggiunto”. E’ un po’ la legge dell’ex, dice il mister che ha grande stima del collega sulla panchina dell’Hellas, già suo allenatore: “Uno dei migliori allenatori della serie B”. (ASCOLTA IL MISTER ALESSANDRO DAL CANTO)
Ecco i convocati dal mister che, pur convocandolo, nutre l’unico dubbio sull’attaccante Ruopolo lievemente infortunato. Portieri: Cano, Pelizzoli, Perin. Difensori: Donati, Franco, Legati, Portin, Renzetti, Schiavi, Trevisan. Centrocampisti: Cuffa, Italiano, Marcolini, Milanetto, Osuji. Attaccanti: Cacia, Cutolo, Drame, Lazarevic, Ruopolo. Per il Padova primo in classifica ormai poco importa che sia un derby. Ogni partita nasconde insidie da parte di chi cerca di dimostrare tutto pur di battere la capolista.
Ma qualcosa potrebbe cambiare ancora si lascia sfuggire il mister. Anche il presidente Cestaro ha fatto visita ai ragazzi a Bresseo. Sarà a Verona entusiasta per come sta andando l’inizio di campionato. “Per il primo anno sono veramente tranquillo, non mi era mai successo prima”. Intanto nessuno sconto per i tifosi senza tessera. Vietati tutti i settori. I tifosi sprovvisti della Tessera del Tifoso non potranno in alcun modo accedere all’interno dello stadio Bentegodi, mentre i possessori della Tessera potranno acquistare il tagliando d’ingresso anche il giorno della partita per tutti i settori dello stadio.
FONTE: CronacaLive.it
Padova Goal Live24! Verona-Padova -2, Schiavi in ripresa, Ruopolo a parte, Milanetto e Portin in gruppo.
Scritto da Redazione Padova Goal il set 14, 2011 09:10
Ore 21.40 – Questa la formazione probabile del Padova: Pelizzoli, Legati, Portin, Trevisan, Renzetti; Cuffa, Milanetto, Marcolini; Drame, Cacia, Lazarevic. Tanti ballottaggi: Donati-Trevisan, Cuffa-Osuji, Milanetto-Italiano, Lazarevic-Cutolo
Ore 21.37 – Filtrano indiscrezioni sulle condizioni di Schiavi e Ruopolo: molto difficile il recupero di entrambi in vista di Verona
Ore 20.07 – Ultime proiezioni sull’affluenza al Bentegodi: si va verso i 17.000 spettatori, saranno circa 300 i padovani.
Ore 19.33 – Tutta la conferenza stampa di Mandorlini a questo link
Ore 19.26 – Mandorlini chiude la conferenza stampa con una frase significativa: “A Dal Canto toglierei Marcolini”.
Ore 19.19 – Un altro passaggio della conferenza stampa di Mandorlini: “Le potenzialità del Padova sono fuori dall’ordinario per la categoria. L’Hellas? Dovrà dimostrare di avere quei valori che abbiamo già fatto capire di avere”
Ore 19.17 – Ancora Mandorlini in conferenza stampa: “Prepariamo una partita contro un grande avversario. Con Sampdoria e Torino, la squadra più forte del campionato”
Ore 19.08 – Dubbi sulla comunicazione data dalla società del recupero di Schiavi (foto www.padovacalcio.it). Due le opzioni: o non si trattava di distorsione al ginocchio (impossibile recuperare in tre giorni da un simile infortunio, neppure se si tratta di distorsione primo grado), oppure è stata comunicata una prima diagnosi volutamente errata.
Ore 18.45 – Mandorlini in conferenza stampa: “Ho mille emozioni dentro di me per questa partita. Verona – Padova sarà il mio derby del cuore”
Ore 18.27 – Non è stato comunicato ufficialmente l’esito della risonanza magnetica a cui si è sottoposto Ruopolo. L’impressione è che venerdì il centravanti non sarà titolare.
Ore 18.22 – Notizie dall’infermeria: Schiavi pare in recupero, Ruopolo ha lavorato a parte. Portin non ancora al meglio, Milanetto è definitivamente rientrato in gruppo e ha svolto tutto l’allenamento con i compagni.
Ore 18.09 – In corso l’allenamento a Sandrà del Verona. Sempre a parte Galli
Ore 17.50 – Sta per terminare l’allenamento a porte chiuse del mercoledì. A breve notizie sugli infortunati
Ore 17.36 – Sabato mattina alle 11, nella Festa della Curva Sud dell’Hellas ai bastioni di Porta Palio, si parlerà di azionariato popolare. Si tratta di un progetto allo studio da diverse settimane e che potrebbe decollare a stretto giro di posta.
Ore 17.25 – Le statistiche di Hellas-Padova preparate da Virtualcalcio sono visibili a questo link. Grazie al sito ufficiale del Verona che mette a disposizione le cifre e le curiosità della partita
Ore 16.57 – In corso la rifinitura a porte chiuse, sembrano assenti Ruopolo e Schiavi, ma non riusciamo ad avere conferme precise. Non al meglio Portin
Ore 16.06 – Alle 17.15 Mandorlini in conferenza stampa a Sandrà. Alle 17.30 allenamento pomeridiano a porte aperte.
Ore 16.05 – Si chiudono i cancelli a Bresseo per l’allenamento blindato del mercoledì.
Ore 15.57 – Ruopolo ha svolto in mattinata la risonanza magnetica: ancora non è stato reso noto, neppure in via ufficiosa, l’esito.
Ore 15.34 – Cutolo sul gol che non arriva: “Per un attaccante è importante segnare anche per il morale, ma per adesso mi sento molto sereno. L’esclusione di venerdì? Nessun problema assolutamente, siamo in tanti e ognuno di noi lotta per il posto e per l’obiettivo comune. Il mister è bravissimo, va sostenuto. È la prima volta che torno al Bentegodi, mi sa che mi staranno aspettando… (ruolo ndr)”.
Ore 15.32 – Cutolo sulla competizione in squadra: “Ce n’è tanta, ma la vivo bene. Se venerdì segno esulto, ci mancherebbe altro. Sono un giocatore del Padova, voglio fare qualcosa di importante per i nostri tifosi. Per la serie A ci siamo, forse la Sampdoria ci è superiore, ma dietro assieme al Toro ci siamo anche noi”.
Ore 15.30 – Cutolo sul derby: “Lo stiamo preparando in maniera serena e io in questo momento penso solo al Padova. Stiamo facendo benissimo, sono convinto che possiamo fare qualcosa di importante. Tengo tanto a fare una grande prestazione e soprattutto a vincere, perché stiamo andando forte e non vogliamo fermarci”.
Ore 15.28 – Ancora Cutolo sul Verona: “Ancora oggi penso a quello che è successo e mi dispiace, perché ovviamente non l’ho fatto apposta a sbagliare quel gol. Non so cosa mi aspetterà, ma sinceramente mi interessa poco. I fischi? Accetto qualsiasi cosa, senza problemi”.
Ore 15.26 – Cutolo in conferenza stampa sul pubblico del Bentegodi: “Me lo ricordo bene quello stadio e quel pubblico meraviglioso. Loro vengono da anni bui, il fatto che siano riusciti a tornare in serie B è stata una svolta. A Verona sono stato benissimo, eccezion fatta per l’anno della retrocessione in cui se la presero per un gol sbagliato. C’era ancora il ritorno, non è stato giusto crocifiggermi e ancora adesso mi dispiace per come andò”.
Ore 15.10 – Arriva anche Davide Succi, di ottimo umore e avviato verso il pieno recupero.
Ore 15.00 – Gran caldo a Bresseo.
Ore 13.45 – Pelizzoli chiude parlando del suo approdo all’ombra del Santo e dei suoi obiettivi personali: “Ci sono state diverse soluzioni che mi sono state proposte, ma ho scelto subito il Padova per il progetto, per la piazza e per il tecnico giovane e volenteroso. Per me è un anno zero, vengo da sei mesi fuori rosa con il Lokomotiv poi ho giocato una ventina di partite con l’Albinoleffe ma l’anno passato sono sceso in campo per 20 minuti. Questo anno per me deve essere quello della ri-partenza a 30 anni, poi spero di salire in A con il Padova e di poter giocare anche per l’azzurro. Ma per ora non ci penso, si vedrà al momento giusto.”
Ore 13.40 – Riguardo alle ambizioni della squadra, il portiere milanese dichiara: “Il nostro obiettivo rimane far bene. Ci sono molte squadre forti come Torino e Sampdoria o la Reggina, che ha dimostrato il proprio valore contro di noi. Non sarà facile, ma ci proveremo al massimo”.
Ore 13.33 – Intervistato dal portale SerieBnews.com, Ivan Pelizzoli parla dell’inizio di stagione dei biancoscudati: “Siamo partiti bene sia nel gioco che nei risultati. Abbiamo lavorato molto bene quest’estate e i frutti si stanno vedendo, anche se il campionato di B è lunghissimo, quindi rimaniamo con i piedi per terra. La difesa? Con tutta la scaramanzia del caso finora ha fatto benissimo e penso che continuerà a farlo visto che ci sono grandi giocatori
Ore 12.44 – Andrea R. chiede: “gentile redazione volevo sapere se i biglietti acquistati sul sito di ticket one per la curva ospiti sono validi.io ne ho acquistati due con tdt,pero’ sul sito del padova non e’ menzionata questa possibilita’..sono validi ?..perche’ ho speso 40 euro per 2 biglietti”. (red. Caro Andrea, i biglietti che hai acquistato sono validi, tutti coloro che sono in possesso di tessera del tifoso possono acquistare il tagliando per il settore ospiti. Tieni presente, tuttavia, che entrambi i compratori devono avere la tessera del tifoso e non soltanto uno dei due)
Ore 12.25 – Domenico ci scrive: “Buongiorno, chiedo aiuto, grazie. Ho la tdt e avrei intenzione di comperare un posto in tribuna est per la partita Verona-Padova. Secondo il sito padovacalcio.it l’acquisto è possibile presso i punti vendita ticketone, invece presso i punti vendita indicati dicono che sono in vendita solo biglietti per il settore ospiti (i terminali non danno alcuna altra possibilità). Help me please: a questo punto posso prendere i biglietti di tribuna est in altro modo, magari acquistandoli fuori la provincia di Padova, oppure no? Come mai il sito ufficiale del Padova è così poco chiaro sulle procedure da seguire (domanda retorica, of course)? Grazie per l’attenzione. Domenico” (d.c. – Caro Domenico, secondo quelle che sono le segnalazioni che ci arrivano in queste ore, pare sia possibile acquistare biglietti fuori provincia, magari nei primi paesi confinanti come Legnago, se si è in possesso della Tessera del tifoso. Sulla mancanza di chiarezza non possiamo essere noi a risponderti. Possiamo solo tentare di darti una mano ove possibile mettendoti in comunicazione con altri tifosi o utenti: in bocca al lupo).
Ore 12.16 - Hellas Verona rende noto che, come nelle passate stagioni, è già autorizzata l’introduzione allo stadio “Bentegodi” delle bandiere con aste di lunghezza di 125 cm e diametro di 2 cm, cave all’interno. Le aste devono essere flessibili, le uniche bandiere ammesse sono quelle riportanti esclusivamente i colori della squadra scaligera. Per tutte le altre rappresentazioni coreografiche va seguita l’apposita procedura indicata sul sito ufficiale.
Ore 12.13 – Email di Marco: “Buongiorno redazione e innanzi tutto complimenti per il servizi che ci date. Volevo segnalarvi una cosa che secondo me è inconcepibile, perchè un tifoso del Padova con la TDT del Milan non puo acquistare il biglietto per la curva ospiti di verona? Il Calcio Padova dice che si può ma sia il sito ticket one che i rivenditori non riescono a fare il biglietto perche il sistema non riconosce i codici della tessera. Riuscite a far smuovere qualcosa voi? Lo stesso problema c’e stato anche per Cittadella” (d.c. – Quando parlo di storture della tessera del tifoso mi riferisco anche a casi come questo. Speriamo che mettendolo in evidenza qualcuno si muova)
Ore 12.11 – Andrea ci segnala: “Confermo che con la tessera si comprano tutti i settori in qualsiasi punto vendita ticketone, anche fuori padova.
Ore 12.08 – Massimiliano Scaglia lancia il Padova: “E’ una delle superfavorite alla promozione, merita tutti gli elogi che gli stanno piovendo addosso. Noi siamo pronti a questo derby, cercheremo di fare il massimo, se seguiamo Mandorlini possiamo metterli in difficoltà”.
Ore 12.03 – Michele Marcolini al quotidiano L’Arena: «Posso toccare ferro? Il campionato di B è lunghissimo. Le avversarie di qualità non mancano. Non puoi lasciare nulla agli altri. Di sicuro a Padova sto vivendo una storia molto bella»
Ore 11.59 – Sarà Aniello Cutolo il protagonista della conferenza stampa di oggi pomeriggio a Bresseo alle ore 15.15. La seduta di allenamento sarà a porte chiuse.
Ore 11.48 – Bepi Pillon venerdì scorso era all’Euganeo e ha seguito il Padova, mentre lunedì è stato segnalato al Menti per Vicenza – Torino: “Entrambe le squadre – spiega a Tuttomercatoweb – meritano la serie A. Tra le due squadre c’è una differenza legata al sistema di gioco, ma hanno calciatori di primissima qualità che, nel caso del Padova, corrispondono a Milanetto e Italiano. La forza del Torino invece – puntualizza Pillon – è l’attacco, costituito da quattro giocatori importanti. E poi, per la promozione, vedo anche la Sampdoria che – conclude – è stata costruita per vincere”.
Ore 11.44 – Nel Verona dubbio Esposito – Tachtsidis a centrocampo.
Ore 11.22 – Andrea Mandorlini a Il Gazzettino: “Padova mi è sempre rimasta nel cuore. Potevo tornarci l’anno scorso a febbraio, ma il Cluj non mi liberò e non se ne fece nulla”.
Ore 11.17 – Pare che Cesar sia ad Abano Terme per recuperare alcuni effetti personali prima di tornare in Brasile.
Ore 10.45 – Nella prossima partita casalinga verrà testato nuovamente il sistema audio dello stadio Euganeo, che per ora ha raccolto soltanto una pioggia di critiche.
Ore 10.43 – Un’invasione di grilli-talpa sta mettendo a dura prova i giardinieri di Bresseo. I grilli-talpa, infatti, fa marcire l’erba e rende necessarie continue rizollature
Ore 10.20 – Ancora problemi per Hallenius, che per adesso non si risolvono. L’infiammazione al ginocchio sta diventando un problema, la speranza è lo svedese riesca presto a recuperare la condizione migliore
Ore 09.39 – Rolando Bianchi a La Gazzetta dello Sport indica le favorite alla promozione: “Brescia, Padova, Torino e Sampdoria sono le squadre che si possono giocare il campionato e hanno giocatori importanti. Sarà un campionato difficile, bello ed entusiasmante”.
Ore 09.10 – Probabile formazione: Legati dovrebbe essere confermato a destra, possibile coppia centrale Portin-Trevisan, mentre Milanetto e Italiano come sempre si giocano una maglia. Ancora out Bovo e Hallenius.
Ore 09.08 – Questi i punti vendita abilitati per la vendita dei biglietti: “ “I tagliandi potranno essere acquistati nei punti vendita Ticketone di Padova e provincia”. I costi sono quelli già comunicati questa mattina. Questi i punti vendita abilitati: Agenzia Viaggi “Palmasol”, via Sorio 14 – Padova – tel. 049 723540. Aperto da lunedì a venerdì dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 19.30. APERTO ANCHE IL SABATO dalle 9.30 alle 13.30. Coin Ticketstore – via Altinate 16/8 – Padova – Tel. 049/8364084. Toto Abano – viale delle terme 87 – Abano Terme – Tel. 049/810665 (APERTO ANCHE LA DOMENICA MATTINA). Tabaccheria Polizzotto – via Montà 157/C. Tel. 049/5219023. Email ricevitoriamonta@libero.it (APERTO ANCHE LA DOMENICA MATTINA). Totoricevitoria “Casa Fortuna” – via Bajardi 5 (presso Centro Commerciale “La Corte”) – Tel. 049/8647805. Bar ricevitoria “MarilynCafè” – via San Fermo 1 – Este – Tel. 0429/4955 (orario: 07.00 – 20.00, chiuso la domenica), ECS Tabaccheria/Edicola – via Borgo Bassano 85 – 35013 Cittadella. Telefono e Fax 049 9400684. Agenzia Viaggi CTS La Medusa – Via del Portello 2 35128 Padova (PD) Tel. 0498070972 EMail: padovagab@cts.it Note: Orario Apertura: lun-gio 10-13 / 14:30-18:30; ven 10-16:30; sab 10-12:30; dom chiuso.
Ore 09.04 – Riportiamo per comodità dei tifosi quanto comunicato ieri dal Calcio Padova sui biglietti per il derby con l’Hellas: “ Il Calcio Padova, nel rispetto del Protocollo d’Intesa sulla Tessera del Tifoso sottoscritto lo scorso giugno, ha inoltrato richiesta per tutti i propri tifosi di poter assistere all’atteso derby con il Verona. Le autorità competenti hanno respinto la domanda avanzata dalla Società Biancoscudata, autorizzando l’accesso allo stadio Bentegodi ai soli possessori di Tessera del Tifoso”.
Ore 09.00 – In mattinata verrà svolta una risonanza magnetica a Ruopolo, il cui esito verrà poi diffuso nel pomeriggio. Attesa per capire se il centravanti potrà essere della partita a Verona
Riassunto 13 settembre: Giornata convulsa, quella vissuta a Bresseo, dove c’è un gran via vai dall’infermeria. Escono Milanetto e Portin, entrano Schiavi e Ruopolo, a cui oggi verrà fatta una risonanza magnetica. Si sospetta uno stiramento all’adduttore per il centravanti, pronto a sostituirlo Daniele Cacia
FONTE: PadovaGoal.it
ALTRE NOTIZIE
Padova, Foschi: "Contro il Verona sarà un derby emozionante"
13.09.2011 13.57 di Giulia Borletto
Fonte: padovagoal.it
Rino Foschi è intervenuto ieri sera sulle frequenze di Telecittà commentando il suo imminente ritorno da avversario a Verona con il suo Padova, dove scrisse una delle pagine più esaltanti della sua carriera da direttore sportivo: "Dopo 30 anni di calcio mi trovo spesso ad affrontare il mio passato ormai. Ho fatto sette anni intensi, con promozioni ma anche retrocessioni. E' una piazza importante, dove mi son trovato altrettanto bene quanto qua a Padova! Penso che sia uno dei derby più sentiti al momento. Gibellini? Soffriamo nella stessa categoria, avessero vinto a Grosseto sarebbe stata una sfida ancora più bella! A Verona son passati molti bravi giocatori, ma spero di portarne di più qua a Padova perché mi piace pensare al futuro".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
PADOVA
Padova, Cacia dal 1'?
14.09.2011 15:37 di Federico Errante
Fonte: PadovaSport
Daniele Cacia potrebbe ripartire dal primo minuto venerdì sera nell'atteso derby tra Verona e Padova. Il bomber ex Piacenza, che venerdì scorso era stato schierato da Dal Canto come esterno, tornerà nel suo ruolo naturale per sostituire Francesco Ruopolo. L'ex atalantino infatti rischia di dare forfait a causa di un fastidio muscolare alla coscia sinistra. Ruopolo ha abbandonato il campo di Bresseo ieri pomeriggio scortato dal medico sociale Renato Villaminar. In serata si dovrebbe avere qualche informazioni in più sulle condizioni dell'attaccante. Sta recuperando bene invece Jonas Portin che dovrebbe essere a disposizione di mister Dal Canto: anche il finlandese potrebbe scendere in campo dall'inizio, vista la quasi certa assenza di Schiavi.
FONTE: TuttoB.com
Serie B Hellas Verona, un ballottaggio per reparto per mister Mandorlini alla vigilia della gara contro il Padova
Vigilia di campionato per il Verona di mister Mandorlini. Per la gara di domani sera al Bentegodi con il Padova, l’allenatore scaligero è alle prese con 3 dubbi di formazione. Fino a poche ore dal match ci sarà un ballottaggio per reparto. In difesa sembra pronto all’esordio il paraguaiano Mareco, arrivato dal Brescia quest’estate e che non ha potuto ancora giocare perchè doveva recuperare la condizione, visto che in estate si è solo allenato, senza disputare nessuna partita con la sua ex squadra. Da stabilire chi dovrà lasciargli il posto, uno tra Maietta e Ceccarelli sarà il sacrificato. Il dubbio per il centrocampo riguarda il regista, visto l’intoccabilità di Halfredsson e Russo. A contendersi il posto il greco Tachtsidis e il napoletano Esposito, già leader della metacampo veronese in Lega Pro lo scorso anno. In attacco il rebus è sempre quello di schierare Bjelanovic dal primo minuto o a gara in corso. Molto dipenderà da come Dal Canto schiererà la sua squadra e se il croato comincierà dalla panchna, è pronto D’Alessandro ad agire sulla fascia.
Serie B Padova, qualche dubbio in difesa per mister Dal Canto, in vista della partita di Verona
Potrebbe presentarsi in emergenza il Padova di Dal Canto, in vista della trasferta di Verona di venerdì sera nell’anticipo della 5^ giornata di Serie Bwin. Nell’allenamento di ieri, Raffaele Schiavi ha subito un duro colpo al ginocchio e la prima diagnosi parla di trauma distorsivo di primo grado. Se confermata, salterebbe la gara al Bentegosi. Come se non bastasse, il suo sostituto naturlae, il finlandese Portin lamenta un indurimento all’adduttore e le sue condizioni verranno valutate nelle prossime ore. Se le due assenze fossero confermate la coppia centrale in difesa sarà formata da Trevisan e Legati con Donati terzino destro.
Serie B Verona, DS Gibellini:”Contenti della nostra rosa, abbiamo operato bene sul mercato”
Il DS del Verona Mauro Gibellini è intervenuto ai microfoni di PadovaSport e ha analizzato vari temi, tra cui quello dello stadio Bentegodi e dello scandalo scommesse, ma prima di tutto ha voluto parlare della sua squadra:”Penso che sia stato fatto un buon mercato, le squadre che vengono dalla Lega Pro non vanno intaccate più di tanto, ma solo va aggiunto qualche tassello per creare un mix di giovani ed esperti, ed è quello che abbiamo cercato di fare noi, mantenendo l’ossatura dell’anno scorso e aggiungendo giovani di valore come Natalino, Doninelli, Tachtsidis e Lepiller. Il nostro stadio è molto bello, ma non offre i confort che gli stadi nuovi possono offrire, quindi si deve cercare di migliorarlo oppure si cerca una nuova soluzione per uno stadio nuovo. Per quanto riguarda ”Scommessopoli” è una vicenda che ho preso male, ho sempre basato il mio lavoro e la mia vita sull’onestà e trovarmi davanti ai giudici non è stato bello. Io non ho mai fatto niente, ma nelle intercettazioni si parla di me, ma solo perchè gli altri mi nominano. Sono stato accusato di omessa denuncia, ma questa è una legge stupida perché rischi di incorrere in querele”.
FONTE: SerieBNews.com
Venerdì 16 Settembre 2011
Stasera luci al Bentegodi. I gialloblù di Mandorlini affrontano la capolista e cercano il colpo a effetto
L’Hellas vuole una notte magica
di Gianluca Vighini
VERONA - Serata di gala in un Bentegodi vestito a festa. Verona si gusta il ritorno in serie B e assapora la sfida con il Padova, derby antico, giocato sul filo di una rivalità accesa ma mai cattiva. Il Padova è favorito, in casa scaligera lo sanno tutti ma, è altrettanto vero che nessuno si considera battuto prima di partire. Spiega Scaglia. «La gara è apertissima. Loro sono una corazzata costruita per vincere. Noi una squadra piena d’entusiasmo. Giocheremo per vincere, questo è certo».
Il match è ancora più saporito per gli ex in campo e gli incroci anche sugli spalti. Gibellini e Foschi, il primo giocatore nel Padova, il secondo con un calcio club addirittura intitolato a lui negli anni d’oro della sua permanenza veronese. E poi Cutolo e Italiano, il primo autore di uno scellerato errore a La Spezia che costò al Verona la B, il secondo una bandiera che se n’è andata in mezzo a mille polemiche. Infine Mandorlini che a Padova ricordano come grande tecnico e che a Verona hanno assunto a ruolo di semidio dopo la promozione dello scorso anno. Insomma, ce n’è abbastanza per assistere a un grande spettacolo, soprattutto sugli spalti dove i veronesi accenderanno la loro torcida, (battuto il record storico d’abbonamenti in serie B) rendendo ancora più appassionante la sfida.
Ultima in B. L’ultima sfida tra i cadetti tra Verona e Padova risale al 1998: il Verona vinse per 5-1, travolgendo la formazione biancoscudata che era in caduta libera. Nelle due sfide al Bentegodi che si sono giocate in lega Pro il Padova ha invece sempre vinto: 1-0 nel 2007-08 e 3-0 nel 2008-09. In totale al Bentegodi le due squadre si sono affrontate 26 volte, l’Hellas si è imposto 12 volte, i pareggi sono stati 12, le vittorie biancoscudate solo due. (ass)
Venerdì 16 Settembre 2011
Ceccarelli-Mareco, Tachtsidis-Esposito, Berrettoni-D’Alessandro
Sono tre i dubbi in casa Verona, uno per reparto
VERONA - Tatticamente Hellas e Padova giocano in maniera speculare. Mandorlini però non svela la formazione e lascia presagire qualche novità. Anche se poi, a microfoni spenti confessa. «Non mi piace di cambiare per il gusto di cambiare». L’intelaiatura, dunque, non si tocca. Nessuna rivoluzione in atto rispetto a Grosseto.
Tre i dubbi: uno in difesa, uno a centrocampo e uno in attacco. Dietro scalda il motore Mareco che ha voglia di tornare protagonista. Sarebbe Ceccarelli ad andare in panchina in questo caso. A centrocampo il ballotaggio è tra Tachtsidis ed Esposito, con il secondo nettamente favorito.
Infine in attacco D’Alessandro potrebbe partire dall’inizio e Berrettoni andare così in panchina. Sempre che Mandorlini decida di giocare con il 4-3-3. In settimana il tecnico ha provato più volte anche il 4-3-1-2, con Gomez dietro le punte. E questa potrebbe essere la sorpresa dell’ultim’ora. (G.Vig./ass)
Giovedì 15 Settembre 2011
D’Alessandro potrebbe partire dall’inizio
SANDRA’ - Tanti dubbi per l’allenatore scaligero alla vigilia della gara con il Padova. Dubbi che Mandorlini tiene per se. Bjelanovic appare troppo indietro nella preparazione e difficilmente troverà spazio dall’inizio e quindi sarà ancora Ferrari a guidare l’attacco. Semmai è D’Alessandro l’indiziato numero uno per partire dal primo minuto.
A centrocampo lotta a due tra Esposito (favorito) e Tachtsidis. Infine, in difesa potrebbe essere arrivato il momento di Mareco. Ma dipenderà anche da come si schiererà il Padova. Attenzione però perché resta anche l’ipotesi di un cambio di modulo con Tachtsidis a ridosso della difesa ed Esposito (o Gomez) sulla trequarti. (G.Vig./ass)
Giovedì 15 Settembre 2011
L’allenatore scaligero alla vigilia del derby al Bentegodi
«Padova forte, ma l’Hellas è pronto alla battaglia»
di Gianluca Vighini
SANDRA’ - «Il Padova? Adesso lo posso dire. E’ un grande rammarico. Volevo la serie A (il Siena, ndr) e forse ho sbagliato». Dici Mandorlini e pensi subito ad allenatore da situazioni disperate. Lo è stato a Verona, con squadra vicina ai play out portata poi in serie B, lo fu prima a Padova dove solo una traversa di La Grotteria gli ha impedito il salto in alto. «Così è il calcio. Su quella traversa si è spenta la nostra stagione. Dovevamo andare ai play off, non ci siamo andati. Peccato. A Padova ho lasciato tanti amici. Un grande presidente. Dal Canto è stato mio giocatore a Vicenza. Sta facendo benissimo».
Dall’altra parte. Ma adesso lui è dall’altra parte, sulla panchina del suo Hellas, re incontrastato di una città che non aspetta altro che un altro suo gesto per infiammarsi. «Lo so, lo so - spiega il tecnico veronese -, sarà una grande partita. Bella dura, difficile. Il Padova è una corazzata. Con Sampdoria e Torino è tra le favorite per la A. Il Verona è una squadra che deve ancora imparare tanto in B, ma anche una squadra tosta, che è abituata alla battaglia, che è stata sconfitta a Grosseto solo perché l’arbitro l’ha punita».
Sassolino nella scarpa. Eccolo il sassolino che Mandorlini, prontamente (e ci mancherebbe) si toglie dalla scarpa. «Ho letto che avrei fatto cambi sbagliati. Ma quali cambi, ragazzi: non possiamo non parlare di quei due episodi. Il calcio è fatto di quelle robe lì. L’arbitro ti fischia contro due volte e tu perdi una gara che avevi dominato».
Il Padova vuol dire anche scelte, forse una formazione diversa. «Non ci ho pensato - dice il mister evidentemente già avvolto nella pretattica pre gara -, vediamo. Io non sono molto propenso a cambiare troppo. Cambio quando c’è da cambiare. Ancora non so cosa potrei fare».
Ah, Marcolini. L’impressione è che Mareco possa essere della partita e anche Tachtsidis che a Grosseto è piaciuto tanto a Mandorlini. «Chi toglierei al Padova? Beh, un amico e un grande giocatore: toglierei Marcolini non c’è dubbio». Non è un caso che Mandorlini volesse proprio Michele come primo acquisto del Verona. «E’ andata così - sbotta Mandorlini -. Marcolini ha fatto questa scelta e ha fatto comunque bene perché è andato in una grande società». (ass)
Giovedì 15 Settembre 2011
L’ex gialloblù vuole essere protagonista domani con la squadra biancoscudata
Cutolo avverte il Verona: «Se segno esulto»
di Andrea Pistore
PADOVA - Mancava solo lui all’appello nella fiera degli ex. Aniello Cutolo, con i trascorsi nel Verona (un anno e mezzo, 31 presenze e 4 gol) è solo l’ultimo interpellato di una lunga serie tra dirigenti, allenatori e giocatori che nel derby di domani sera al Bentegodi vivranno un match speciale.
L’attaccante sogna di sbloccarsi proprio nello stadio che l’ha lanciato. «E’ la prima volta che ci torno. Mi staranno aspettando. Sento l’aria da derby. Eh, sono proprio queste le sfide belle da giocare. Sarà un test proibitivo perché l’Hellas è una squadra forte e organizzata. Ricordo bene il meraviglioso pubblico scaligero, anche se adesso penso solo al Padova».
Pausa, quindi Cutolo riprende. «Nell’anno e mezzo trascorso a Verona sono stato benissimo. Mi hanno caricato di responsabilità con un gol decisivo sbagliato all’andata dei play out contro Lo Spezia. Ci sta. Non sono l’unico colpevole, ma ancora ci penso, perché poteva cambiare tutto. Ormai però è acqua passata». Finora non ha segnato, preoccupato? «Ancora non è un assillo. Ovvio che centrare la rete dà fiducia, ma penso al bene del gruppo. Speriamo di sbloccarci proprio col Verona».
Se segna, esulterà? «Certo, non vedo perché non dovrei».
Mercoledì 14 Settembre 2011
Hellas, Maietta lancia la sfida: daremo e punteremo al massimo
«Siamo carichi e determinati»
di Gianluca Vighini
VERONA - «E’ bello, stimolante, inebriante sentire il proprio allenatore parlare di primato». Mimmo Maietta commenta le parole di Mandorlini («Volevo vincere con il Grosseto per giocarmi il primato col Padova»), che hanno creato molto rumore a Verona, soprattutto tra i tifosi. Il difensore centrale dice. Queste parole ci spingono a fare il massimo in questa gara. Sappiamo quanto Verona ci tenga a fare bene con il Padova. Anche Mandorlini ci tiene. Ci stiamo preparando nei minimi particolari. Vogliamo regalare una grande serata ai nostri tifosi».
Padova fortissimo. Detto questo, Maietta accende il riflettore sull’avversario. «Fortissimi, una corazzata. Hanno un grande attacco, sono favoritissimi. Ma non sempre nel calcio chi è favorito vince: siamo carichi e determinati».
Gol che non arriva. Anche sabato a Grosseto, Maietta ci ha provato. Colpo di testa, forte, mira ancora imprecisa. «Eppure prima o poi questo gol arriverà - sbotta Mimmo -, anche perché ho fatto una scommessa: quest’anno devo segnare almeno quattro reti».
Difesa più attenta. L’Hellas ha incassato cinque gol. «Ma non è un problema difensivo - chiude Maietta - è solo un problema di attenzione. Dobbiamo essere più pronti perché in B non ti perdonano nulla». (ass)
PADOVA A VERONA, L'EX ITALIANO: "VOGLIO I TRE PUNTI"
Mercoledì 14 Settembre 2011 - 07:52
di Andrea Pistore
BRESSEO DI TEOLO - Una vita di successi e delusioni a Verona (sponda Hellas soprattutto) e la voglia di tornarci da conquistatore con la maglia del Padova. Per Vincenzo Italiano il derby di dopodomani al Bentegodi ha un sapore particolare. Quello della rivincita personale in una piazza che gli ha dato tutto e quello della grande occasione per lanciare ancora più in alto la squadra di Dal Canto.
Italiano, per lei sono pronte accoglienze non proprio amichevoli.
«Ho già visto situazioni del genere. Nel calcio succede. Pochi ex hanno ricevuto applausi. La cosa non mi preoccupa».
Perché i rapporti si sono congelati?
«Io mi sono sempre comportato nel migliore dei modi quando indossavo la loro maglia. Mi dispiace che qualcuno abbia preso male il mio addio».
Qualche ricordo?
«Con l’Hellas ho giocato quasi 300 gare, dieci anni stupendi, tra gioie e delusioni».
Emozionato di tornare al Bentegodi?
«Lo conosco come le mie tasche. E’ la prima volta che affronto il mio passato. In quello stadio loro fanno paura. C’ero già stato ai tempi del Genoa, ma era troppo fresca la cosa».
Che partita si attende?
«Tanto importante quanto difficile. Dobbiamo fare bene. Il Padova vuole dimostrare di meritare la testa della classifica, abbiamo ancora margini di miglioramento, ma sappiamo quanto è forte la squadra di Mandorlini, ma lo siamo anche noi».
Il pericolo più grande?
«In casa hanno una marcia in più. L’allenatore è preparato, sa dare grande organizzazione».
Il dualismo con Milanetto?
«Ci siamo alternati senza alcun problema. La B è lunga e difficile, serve abbondanza di giocatori in ogni reparto. Dobbiamo essere tutti pronti e non ci saranno problemi a entrare in partita».
Sua moglie è di Verona, chi tiferà?
«Per me, anche perché se perdo mi arrabbio e quindi sarebbe un delirio a casa».
Con che spirito si affronta il derby?
«Con quello della squadra che vuole prendere i tre punti. Poi il motto che se non puoi vincere è sempre meglio non perdere cade a fagiolo in alcune situazioni».
Martedì 13 Settembre 2011
L’attaccante cancella il ko a Grosseto
Gomez: «Hellas, sarà riscatto con il Padova»
di Gianluca Vighini
VERONA - Mezz’ora devastante. Poi tanta roba. Verticalizzazioni, gol, scatti, dribbling. Probabilmente Juanito Gomez ha giocato la miglior partita da quando è tornato al Verona. Completamente calato nella parte, sempre di più dentro gli schemi e la filosofia di Mandorlini, Gomez, dopo aver rinnovato il contratto (quadriennale) ha segnato la prima rete della sua nuova avventura gialloblù. Un gol che aveva spalancato le porte per un altro colpaccio esterno dell’Hellas, e che, alla fine, è servito zero, vista la beffa in terra toscana: Grosseto in sorpasso per il 2-1 nel finale.
Molto arrabbiato. «Sono davvero arrabbiato per questo - ha commentato Juanito - . Non siamo riusciti a portare a casa la vittoria. Dovevamo essere più attenti negli ultimi minuti della prima frazione, in modo da andare negli spogliatoi per l’intervallo in vantaggio. Bravi gli avversari a sfruttare un corner, la prossima volta non dovremo sbagliare».
Gara ben preparata. La rabbia di Gomez è ancora più forte se pensa a come Mandorlini aveva preparato la sfida contro il Grosseto. «Il mister ci aveva chiesto di stare larghi per sfruttare l’uno contro uno. Avevamo preparato bene la partita, poi gli episodi ci hanno condannato. Le occasioni di D’Alessandro e Bjelanovic - prosegue l’attaccante - sono uscite di poco, abbiamo creato senza raccogliere. Questa sconfitta ci deve serve per crescere. A cominciare dalla sfida di venerdì con la capolista Padova al Bentegodi: dobbiamo riscattarci tornare a vincere». (ass)
Lunedì 12 Settembre 2011
Mandorlini amaro: «Troppo presuntuosi»
Il tecnico dell’Hellas dopo il ko a Grosseto: «Bene per mezz’ora, poi abbiamo smesso di giocare»
di Mario Padovani
VERONA - L’Hellas fa mea culpa. «Siamo stati presuntuosi e l’abbiamo pagata a caro prezzo». La sintesi è di Andrea Mandorlini. Riflessioni, quelle del tecnico gialloblù, che fanno seguito alla sconfitta (2-1) di Grosseto. Verona in avanti, col gol di Juanito Gomez, prima di farsi raggiungere e superare.
E il fatto che sia la rete di Sforzini che il rigore decisivo, siglato da Caridi, siano l’effetto di decisioni arbitrali discutibili, non altera i giudizi. «Dopo un’ottima mezz’ora abbiamo smesso di giocare di squadra e abbiamo cominciato a muoverci individualmente. Per questo abbiamo perso. E il rammarico è grande, perché vincendo col Grosseto saremmo arrivati alla partita col Padova con l’obiettivo di mirare in alto in classifica», l’analisi di Mandorlini.
Ma, a non funzionare, sono state, oltre all’atteggiamento complessivo dell’Hellas, anche alcune scelte nella gestione della gara. Ceccarelli ha sofferto la fisicità di Sforzini, e allora avrebbe avuto senso portare in Maremma il più muscolare Mareco, che non è stato nemmeno convocato.
E, col caldo di Grosseto, i giocatori gialloblù si sono prosciugati: i cambi andavano fatti prima. Tant’è, l’Hellas che torna dalla Toscana non è bocciato, ma, di sicuro, rimandato. Sottolinea Mandorlini. «Dobbiamo avere più forza e convinzione. Abbiamo dimostrare di avere qualità, e bisogna essere maggiormente consapevoli».
D’altronde, gli errori di sabato pomeriggio sono quelli che già si erano manifestati all’esordio stagionale contro il Pescara: difesa titubante, attacco che non concretizza la mole di lavoro che viene costruita. Urge una correzione di rotta per un Hellas che, con più senso pratico, potrebbe recitare il ruolo di outsider di lusso tra i cadetti. «Siamo stati condannati dagli episodi, ma abbiamo sbagliato noi: è necessario essere più attenti», dice Gomez. E l’argentino ha tutte le ragioni del caso. (ass)
FONTE: Leggo.it
Cutolo sente aria di rivincita e Dal Canto si affida a Cacia
QUI PADOVA. Una botta per Italiano, potrebbe giocare Milanetto
16/09/2011
Il derby che torna porta con sè una storia che continua ad essere raccontata. Il refrain ormai è consumato: se avesse fatto gol quel giorno, chissà come sarebbe andata a finire. Ipotesi: Verona salvo, C evitata. Aniello Cutolo rivede il Bentegodi. Pioveranno fischi? L'attaccante del Padova affronterà i fantasmi che hanno avvolto il suo nome. La storia è nota: il 15 giungo 2007 l'Hellas gioca al Picco di La Spezia la gara di andata dei playout per non retrocedere. I gialloblù sono avanti, l'attaccante campano può chiudere in anticipo tutti i discorsi ma spara clamorosamente fuori. Da lì in poi il Verona cede. Perde e al ritorno non riesce a sbloccare il risultato. Si spalancano le porte dell'Inferno. Cutolo finisce sul banco degli imputati. Quattro anni dopo la difesa: «È la prima volta che torno a Verona. Mi aspetteranno. Se segno esulto, ci mancherebbe. L'aria del derby fa bene a tutti. Il pubblico è meraviglioso, l'Hellas forte e attrezzato. Quel gol sbagliato? Mi dispiace tantissimo. Poteva cambiare le sorti dei playout ma non posso considerarmi l'unico colpevole». La riflessione di Dal Canto: «I fischi a Cutolo e Italiano? Fosse così, potrebbero rappresentare per loro un valore aggiunto più che un fastidio. Il Verona è forte ed equilibrato e molto simile al Bari. Mandorlini? È uno dei migliori tecnici della B». Occhio alla formazione del Padova. Per mister Dal Canto piccoli e grandi dubbi. La capolista mette e toglie i cerotti. Botta alla caviglia per Italiano. Ieri è uscito dal campo con borsa del ghiaccio a lenire il dolore. Si scalda Milanetto. Ruopolo lavora a parte, e non è ancora pronto per debuttare dal primo minuto. Marcolini titolare in mezzo al campo. Davanti spazio a Cacia. S.A.
Arriva il Padova, Hellas accendi il Bentegodi
UNA SFIDA DA BRIVIDI. Ceccarelli e compagni vogliono invertire la rotta dopo la sconfitta amara con il Grosseto. Non mancheranno gli stimoli con la prima della classe. Ancora una volta Mandorlini se la vedrà con una ex squadra «Dobbiamo fermare una corazzata, ma alleno un grande gruppo»
16/09/2011
Farà caldo questa sera al Bentegodi, si gioca in anticipo il derby tra Hellas e Padova. Ceccarelli e compagni devono vendicare l'immerita sconfitta di Grosseto e dare continuità ai risultati positivi che hanno caratterizzato la prima fase della stagione in Coppa e in campionato, i biancoscudati cercheranno di difendere il primato in classifica e continuare la rincorsa verso la A. D'altronde la corazzata patavina ha già confermato in campo quanto di buono hanno fatto nella stanza dei bottoni Rino Foschi e Ivone De Franceschi. Consolidato il gruppo che un anno fa ha raggiunto i play off per la A, i dirigenti biancorossi hanno inserito sei o sette giocatori di esperienza e qualità, gente come Milanetto e Cacia, Marcolini e Cutolo, Pelizzoli e Lazarevic. Un bel cocktail che, affidato a un giovane allenatore come Alessandro Dal Canto, è diventato veramente esplosivo.
«Il Padova sta dimostrando grandi potenzialità - ammette Andrea Mandorlini - già in estate avevo detto che questa squadra partiva tra le favorite del torneo insieme a Torino e Samp. Hanno fatto capire subito di che pasta sono fatti, una vera corazzata. Noi stiamo bene e siamo contenti di quello che abbiamo fatto in queste partite, al di là della sconfitta di Grosseto. L'inizio è stato positivo, adesso dobbiamo preparare questa sfida nel migliore dei modi».
Una sfida particolare per Mandorlini che è stato anche allenatore del Padova. Dopo Vicenza in Coppa e Sassuolo in campionato e Coppa, il mister ritrova una ex squadra. «Sono arrivato sulla panchina biancoscudata in una situazione più difficile rispetto a quella vista qui - spiega il tecnico del Verona - era la fine del girone d'andata, il Padova doveva inseguire ma c'era meno tempo per recuperare. Fu una rincorsa incredibile, purtroppo si è conclusa con una traversa su calcio di rigore che ci tagliò fuori dai playoff. Alla fine di quell'esperienza scelsi di andare ad allenare in A, sulla panchina del Siena. Non fu una decisione sfortunata. Del Padova, invece, conservo solo bei ricordi». Con Sassuolo e Vicenza è andata bene, cosa succederà con il Padova? «Vogliamo giocare sempre per vincere - sottolinea - anche per i nostri avversari sarà così. Hellas e Padova hanno dei valori ma le situazioni possono cambiare. Basta pensare alla sfida di Grosseto, è stata decisa dall'arbitraggio, siamo stati penalizzati oltre misura. anche noi però abbiamo fatto autocritica, abbiamo sbagliato, poco cattivi per chiudere la pratica. Il derby sarà un'altra partita e ci siamo preparati molto bene».
Mandorlini recupera tutti i giocatori, solo Pichlmann deve fare i conti con l'infortunio al ginocchio e non è stato convocato. Il tecnico potrebbe riproporre il 4-3-3 iniziale che s'è visto a Grosseto con Berrettoni e Gomez larghi sulle fasce per rientrare a centrocampo in fase difensiva oppure riproporre il «rombo» a centrocampo come s'era visto a Castellammare di Stabia con Tachtsidis davanti alla difesa, Esposito dietro le punte, Gomez e Ferrari in avanti. Non si può escludere nemmeno l'ipotesi già provata con il Sassuolo: centrocampo a tre, Ferrari e Bjelanovic in attacco, Gomez che può giostrare tra i reparti. «Sono tranquillo, i ragazzi stanno bene e mi seguono - conclude - ci sono tutti i presupposti per fare una grande partita davanti alla nostra gente».
Luca Mantovani
Italiano torna a casa «I fischi? No problem»
15/09/2011
Torna Vincenzo Italiano. Il ragazzo gialloblù, il capitano biancorosso. Il derby del Bentegodi è per lui partita particolarissima. Non solo ricordi. In pochi attimi vedrà passare davanti agli occhi la sua storia. All'Hellas era arrivato diciannovenne. Lontano dalla Sicilia, alla caccia di un sogno. Emigrante per vocazione, una palla sottobraccio. Lo aveva scovato lontano dalle luci della ribalta Rino Foschi, che guarda caso appena ha potuto se l'è portato a Padova. Oggi Vincenzo vive la piena maturità calcistica e sta guidando la marcia biancorossa in direzione Paradiso. Il Padova è squadra di rango e quest'anno vuole conquistare la serie A. Italiano ha vestito per undici stagioni la maglia gialloblu, e poi è passato per tre anni al Chievo. Verona è stata a lungo casa sua. Verona diventa campo minato da superare indenne.
I FISCHI? NO PROBLEM. «Non so ancora come verrò accolto – ammette Vincenzo -. Ma non importa. I fischi fanno parte del gioco. È successo a Ibrahimovic, Figo e anche Ronaldo di tornare da ex ed essere fischiati. Sono situazioni che nel calcio capitano spesso. Ma vivrò questo momento con grande tranquillità. Sono convinto di avere la coscienza apposto e di fare fatto sempre il mio dovere. Quindi, non importa quello che accadrà fuori. Ogni mio pensiero va solo alla partita. Posso solo aggiungere che in undici anni di Verona mi sono comportato da grande professionista e ho sempre dato tutto per la maglia».
BENTEGODI CASA MIA. «Vado ad affrontare il mio passato. Ho vissuto una vita a Verona, e conosco il Bentegodi come le mie tasche. Credo che proverò una sensazione positiva. Ritroverò il mio passato. Amici, le partite, tanti gol. Mi dispiace che magari qualcuno abbia preso a male il mio addio. Ma me ne sono andato da Verona alla chiusura del mercato, per questioni di bilancio. Comunque, quando scendi in campo non senti più nulla. Ci possono essere anche centomila spettatori, ma io penserò solo al Padova e alla partita. Sono molto sereno. Dobbiamo confermare di essere una squadra che sa quello che vuole. Il Verona è forte, noi forse non siamo ancora al top. Troveremo una situazione difficile. Ma vogliamo confermarci a buoni livelli».
VERONA DA PAURA. «Ho visto le due partite giocate dal Verona in casa contro Pescara e Sassuolo, e devo dire che in casa l'Hellas fa paura. Mandorlini è un tecnico preparato, che sa organizzare molto bene la squadra. In attacco c'è grande qualità, e possono rendersi pericolosi in qualsiasi momento. Quindi sappiamo benissimo che ci aspetta una partita molto delicata. Il Padova, tra l'altro, è considerata una delle squadre più forti del campionato. E quando arriviamo noi, gli altri si sentono in dovere di dare il massimo per batterci. Certo, non abbiamo paura. E sappiamo benissimo quello che ci attende. Già alla quinta giornata arriva una partita importante. L'anticipo è gara particolare. Saranno in molti a guardarci. E il Verona davanti al proprio pubblico riesce sempre a fare risultato». Una curiosità: Tiziana, la moglie di Vincenzo, è veronese. Per chi farà il tifo questa volta? Il centrocampista siciliano non sembra avere dubbi. «Mia moglie tifa per Italiano - conclude l'ex centrocampista dell'Hellas - e in questo momento per il Padova, perché sa che se non vinco, poi torno a casa arrabbiato. Quando vinco non dormo per la tensione, quando perdo mi arrabbio. Di una cosa sono sicuro: ho voglia di continuare a giocare ancora a lungo». S.A.
Quanti incroci sulla strada «Verona-Padova»
UN CONFRONTO D'ALTA QUOTA. Nella stanza dei bottoni dei patavini l'ex Chievo Ivone De Franceschi, in mezzo al campo gioca Michele Marcolini. Mandorlini ha sfiorato i play off con i biancoscudati, Gibellini ha conquistato la B, Foschi ha legato il suo nome agli anni di Prandelli
15/09/2011
Verona e Padova, andata e ritorno. Tanti destini s'incrociano sulla A4, l'autostrada che collega le due città. I protagonisti del derby che andrà in scena domani sera al Bentegodi non potranno cancellare emozioni e ricordi. Più affollata la comitiva biancoscusdata, non solo il direttore sportivo Rino Foschi o i giocatori Italiano e Cutolo che hanno difeso i colori gialloblù ma anche il diesse Ivone De Franceschi e il centrocampista Michele Marcolini, hanno giocato nel Chievo ma sono legati a doppia mandata con Verona. Sotto la bandiera Hellas solo Gibellini e Mandorlini hanno un passato biancoscudato ma la rappresentanza è sicuramente qualificata.
IL TECNICO E IL DIESSE. Andrea Mandorlini è rimasto un anno sulla panchina del Padova. Anno 2006-2007, la società investe tanto ma la squadra non parte benissimo. Si riprende nel girone di ritorno proprio con l'arrivo del mister ravennate, subentrato a Maurizio Pellegrino. I biancoscudati, però, concludono la stagione al settimo posto, a un passo dalla zona play off. Ha lasciato buoni ricordi nella Città del Santo anche Mauro Gibellini. Chiamato dal Padova nell'86-87 il «Gibo» - ormai alla fine della carriera - contribuì alla promozione dei biancoscudati dalla C alla B con 29 presenze e due reti.
IL «VULCANICO» RINO. Nella stanza dei bottoni del Padova opera ormai da qualche stagione Rino Foschi. Ha contribuito a costruire il gruppo che qualche mese fa ha sfiorato la serie A perdendo i play off con il Novara e quest'anno ha allestito una formazione che punta decisamente al grande salto. Nato nel '46 a Cesena dopo qualche esperienza in serie C approda al Verona dove resta fino al 2002 e lega il suo nome soprattutto a Cesare Prandelli con il quale vince il campionato di B e sfiora la Uefa in A. Porta in riva all'Adige giocatori come Cristian Brocchi, Aimo Diana, Sebastien Frey, Emiliano Bonazzoli, Martin Laursen, Adrian Mutu, Alberto Gilardino, Mauro Germán Camoranesi, Massimo Oddo, Adailton, Paolo Cannavaro e Mario Frick, ragazzi che saranno ceduto a grande squadre e che faranno la fortuna del presidente Giambattista Pastorello.
CUORE CHIEVO. A fianco di Foschi lavora Ivone De Franceschi, un passato da giocatore del Chievo, da qualche anno nella dirigenza patavina. In estate è arrivato a dar man forte al progetto biancoscudato anche Michele Marcolini, cinque anni con la società della Diga e molto vicino all'Hellas dopo la scadenza del suo contratto. Ha scelto con la sua famiglia di vivere a Verona e poteva essere molto utile alla causa gialloblù.
LA RIVINCITA. Grandi emozioni al Bentegodi anche per Vincenzo Italiano e Aniello Cutolo. Italiano è cresciuto nell'Hellas, ha debuttato in prima squadra ed è rimasto sette anni in gialloblù, Cutolo è rimasto poco più di un anno ma tutti lo ricordano per il gol incredibile sbagliato a Spezia nello spareggio che condannò l'Hellas alla C nel giugno del 2007. «Quell'errore non l'ho mai dimenticato - ammette Cutolo - e mi dispiace molto per quello che è successo. Ma sono passati cinque anni, il tempo dovrebbe attenuare i veleni».
Luca Mantovani
Scaglia e Maietta, i «paladini» della difesa
15/09/2011
Già cinque gol subiti, il dato parla chiaro. Almeno uno il Verona lo prende sempre, finora è stato così. Problema passeggero o reale? Mimmo Maietta ha un'idea, Max Scaglia un'altra. Punti di vista, in attesa della verifica suprema contro l'attacco atomico del Padova. Test tremendo, il Bentegodi dirà la verità su una questione attualissima anche lo scorso anno, quando soltanto un'evidente superiorità sapeva compensare a certe lacune puntualmente sottolineate da Mandorlini. «Qualcosa dobbiamo correggere - riconosce Maietta - magari gli arbitri non sono stati impeccabili nei nostri confronti ma di errori certamente ne abbiamo commessi. Bisognerebbe essere più attenti, finora la bravura degli avversari è stata anche favorita da nostre ingenuità. Non siamo probabilmente cattivi come dovremmo, ad un attaccante a questi livelli basta concedere mezzo metro per essere punito. L'anno scorso potevi lasciare qualcosa per strada, avevi un certo margine. La qualità era inferiore e noi sapevamo produrre anche dieci occasioni a partita. Stavolta il limite è più sottile, se sbagli un gol o ti distrai un attimo in difesa passi dalla probabile vittoria ad una sconfitta.
E già successo, capiterà ancora se non miglioriamo in fretta. I calci piazzati? Non ci darei troppo peso. Ceccarelli a Grosseto ha marcato benissimo Sforzini, per il resto abbiamo subito il giusto. Ripeto, servono solo più rabbia ed aggressività. I movimenti sono quelli giusti». Scaglia inquadra la questione da un'altra angolazione: «Bisogna fare molta attenzione soprattutto agli equilibri, anche quando il pallone ce l'abbiamo noi. Soprattutto noi giocatori di fascia dobbiamo capire quando spingere e quando restare dietro, considerato che già attacchiamo con sei giocatori. Mi sembra che nei gol subiti finora ci sia anche una buona dose di casualità. Col Pescara uno ce lo siamo fatto da solo, nell'altro abbiamo perso Immobile in un contesto strano. A Grosseto c'erano due mezzi falli in area, fossero stati fischiati adesso non ragioneremmo in questi termini. Forse sui calci piazzati non siamo impeccabili, dobbiamo difendere meglio considerato poi che statisticamente i gol li segni e li subisci proprio nelle situazioni da fermo. Ma sinceramente non mi preoccuperei più di tanto».A.D.P.
Esposito o Tachtsidis, questo è il problema
IL REBUS TATTICO. Nell'ampia rosa a disposizione di Mandorlini, sono parecchi i giocatori di qualità: in queste prime giornate, grande alternanza nel ruolo di regista. Finora, due presenze per Gennaro e due per il greco, che il tecnico preferisce quando c'è da mettere in campo un bel po' di centimetri...
14/09/2011
Il dilemma è lì, nel cuore del gioco. Esposito o Tachtsidis? Dipende. Due strade molto diverse, che Mandorlini ha percorso finora con disinvoltura estrema. La rosa lo permette. Un regista da piedi d'oro o una diga di granito? Decide il mister, felice di avere a disposizione due opzioni di questo calibro.
DIGA CENTRALE. Mandorlini non ha mai nascosto la sua idea di base e la volontà di prediligere un giocatore di stampo difensivo come metodista. «Proprio per formare un bel castello di protezione insieme ai due centrali», la fotografia scattata più volte da Mandorlini, quando ancora Esposito era il titolare indiscusso e Tachtsidis era ancora a Grosseto. Per di più Mandorlini ha spesso stuzzicato Gennaro, sottolineandone certe lacune quando il pallone ce l'ha l'avversario. «Se migliora anche da questo punto di vista diventerà un giocatore ancora migliore», ha continuato a ripetere, per stimolare le potenzialità ancora inespresse del suo faro.
DOPPIA DIMENSIONE. Umile e silenzioso, Esposito ha lavorato duramente per limare certi difetti. «Di quello che dice il mister cerco di assorbire tutto. La mia disponibilità è massima, so dove devo migliorare. Mi rendo conto che nella fase di non possesso posso crescere parecchio. Se però avessi avuto anche capacità difensive probabilmente non sarei rimasto così tanto in serie C, datemi solo un po' di tempo», ha sempre ripetuto Gennaro nel ritiro di Castelrotto, stimolato dalla concorrenza del giovane greco e da un palcoscenico nuovo in cui si mastica maggiormente il suo calcio d'autore. Osso duro Tachtsidis, il più giovane debuttante nella storia dell'AEK Atene e speranza del calcio greco. Uno su cui Mauro Gibellini è pronto a scommettere ad occhi chiusi.
SCELTE AD HOC. Mandorlini finora ha affidato il ruolo di centrale di metà campo ad Esposito contro Pescara e Sassuolo, a Panagiotis con Juve Stabia e Grosseto. Una decisione di volta in volta figlia delle indicazioni della settimana ma anche e soprattutto in base alle caratteristiche dell'avversario. Col Grosseto, ad esempio, Tachtsidis aveva il preciso compito di neutralizzare i centimetri di Nando Sforzini, che nello stacco aereo finiva spesso per indietreggiare per finire proprio nella zona di Panagiotis con un movimento che Mandorlini aveva già visto e studiato in settimana. E a Castellammare la musica è stata pressoché la stessa, visto che l'avversario cercava spesso e volentieri la testa di Mbakogu.
QUALITA' E QUANTITA'. Di soluzioni Mandorlini ne ha in ogni caso tante, al di là del dualismo Esposito-Tachtsidis. Basterà aspettare Cangi e Natalino per infoltire la fascia destra di altre due soluzioni valide. Scaglia è stato finora padrone della zona di sinistra, ma Pugliese è un titolare a tutti gli effetti. E in mezzo non potrà, prima o poi, non trovare spazio Mareco. A centrocampo Galli (peccato per l'infortunio) ha dimostrato di avere grandi colpi, Mancini di essere la solita pedina che puoi mettere ovunque, Jorginho di valere i compagni più grandi appena avrà acquisito qualche gettone in più. Davanti Mandorlini ha le opzioni più disparate. D'Alessandro quando è entrato ha sempre dato la scossa, Pichlmann rimane il capocannoniere dell'Hellas per i gol segnati in B. E poi c'è Lepiller, punto di domanda ma solo fino a un certo punto. «Se lo vedi calciare non capisci se il suo piede preferito è il destro o il sinistro. Gli ho visto segnare gol incredibili», racconta Totò De Vitis, che l'ha visto crescere il francese alla Fiorentina. Il ventaglio è ampio. E Mandorlini sa bene come dirigere l'orchestra.
Alessandro De Pietro
Batticuore Nanu: «Hellas o Padova? Vinca il migliore...»
DI QUA O DI LÀ? L'attaccante dello scudetto scende in campo: «Sarà un grande spettacolo, lo stadio sarà splendido Mandorlini può contare su ragazzi di grande carattere. Dal Canto ha tante alternative, forse anche troppe...»
13/09/2011
Resta a metà strada, senza barare. «Come faccio a scegliere fra Verona e Padova? Vincerà il migliore. E mi fermo qui». Nanu Galderisi è il solito libro aperto anche quando resta abbottonato. O almeno ci prova. Il cuore è ancora al Bentegodi così come all'Appiani, anche se niente sarà mai paragonabile a quell'indimenticabile tricolore. Viaggia molto Nanu, commentatore televisivo e mister ingiustamente senza panchina dopo il Benevento. Venerdì sera si fermerà per un paio d'ore, a gustarsi intime emozioni. «Prevedo un grande spettacolo. Lo stadio sarà splendido, la partita pure».
È proprio così forte il Padova?
«È una squadra molto solida, quadrata. La città ha concentrato tutte le forze economiche possibili per costruire una squadra così. Al Padova il problema non è chi deve giocare quanto chi deve andare in tribuna. Avere Italiano e Milanetto e mandarne in panchina uno a turno significa che vali proprio tanto».
Tanto quanto Torino e Samp?
«Forse no, ma il Padova ci va vicinissimo. Non sono solo bravi, sono anche tosti».
Quanto è distante ora come ora il Verona dal Padova?
«Sulla carta la differenza c'è, ma a tavolino non si vince nulla. Altrimenti lo scudetto nel 1985 sarebbe andato ad altri, non al Verona. Gli squadroni possono anche fallire, perché sopravvalutati o perché ci sono squadre con una chimica migliore. L'Hellas giocherà un grande campionato, aver tenuto l'ossatura dell'anno scorso è stata una scelta saggia. E poi c'è Mandorlini, non è poco. È tornato dall'esperienza all'estero con grande umiltà. Ha personalità e idee chiare, si vede che c'è la sua mano. Con lui il Verona ha acquistato tanta autostima».
Di fronte avrà un emergente come Dal Canto
«Ivone De Franceschi me ne ha sempre parlato bene. Dal Canto è stato perfetto nel gestire gli uomini più che nell'allenare i giocatori. Qualcuno del gruppo non aveva legato con Calori. Lui ha saputo aggiustare tutto con maturità».
Che partita sarà?
«Le avversarie del Padova le loro occasioni le hanno sempre avute, questo è indicativo. Qualche pericolo riesci a crearglielo, ma non è facile. Il Padova è cattivo anche nei singoli, si vede che sa cosa vuole e come ottenerlo. Questo è un grande pregio ma anche un difetto. A volte la troppa convinzione li tradisce e qualche varco lo concedono. Spetta al Verona aspettare il momento giusto per colpire».
Ci vorrebbe uno come il Nanu?
«Magari invece basteranno quelli di adesso. Gomez mi piace, Bjelanovic e Ferrari sono molto bravi, Berrettoni ha tanto talento. Credetemi, anche l'Hellas ha le sue carte da giocare. E lasciate perdere gli attaccanti per una volta, tornate indietro nel tempo. In quella stagione magica i trascinatori furono Tricella, Volpati, Fontolan, Bruni. All'Hellas serve gente così, anche ora».
Dove può arrivare il Verona?
«Non può saperlo nessuno ancora. Questo è un campionato stranissimo, in dieci mesi rischi di lottare per la serie A e poi per non retrocedere, di essere in zona playoff e dopo un mese di ritrovarti fra le ultime. Conosco solo una ricetta, che in B è spesso valida: meno nomi, più fame».
Ci sta un pronostico?
«Non fatemelo fare, sarei in difficoltà. E non mi va di prendere in giro la gente. Di certo Verona-Padova di venerdì non decide il campionato, i conti si fanno alla fine. Mi auguro che entrambe possano raggiungere il proprio obiettivo. Il Padova è fortissimo, ma nel calcio contano molto il gruppo e la solidità. Qualità che al Verona non mancano».
E se Galderisi potesse mandare in campo un paio di giocatori del Verona dello scudetto?
«Sceglierei Briegel ed Elkjaer. Con quei due l'Hellas sarebbe al sicuro ».
Alessandro De Pietro
Abbonamenti da record Mai così bene in serie B
13/09/2011
Continua la preparazione dei gialloblù in vista della sfida interna con il Padova, in programma venerdì alle 20 e 45. Al centro sportivo di Sandrà i gialloblù hanno affrontato riscaldamento, possesso palla, tattica e conclusioni a rete. Ancora a riposo Niccolò Galli per la botta al ginocchio subita nella partita con la Juve Stabia.
GLI ABBONAMENTI. Si è chiuso il terzultimo giorno della campagna abbonamenti dell'Hellas. Le sottoscrizioni hanno raggiunto quota 10.458, si tratta del record per le stagioni in cadetteria della squadra gialloblù, per trovare un dato superiore nel passato recente bisogna tornare all'ultimo campionato di serie A, con 11.568 adesioni. Lo sportello 1 del «Bentegodi» riapre il 14 e il 21 settembre dalle 14 e 30 alle 18 e 30.
I BIGLIETTI. Sono già in vendita, nel circuito Index Best Union e Ticket One, i biglietti per la sfida tra Hellas Verona e Padova, in programma venerdì 16 settembre alle 20 e 45. Nel giorno della gara i tagliandi saranno disponibili all'Hellas Verona Ticket Point - parcheggio A del Bentegodi - aperto venerdì dalle 11 fino al fischio d'inizio. I prezzi in prevendita. Poltronissime 30 euro (ridotti 18 euro)). Poltrone Ovest 25 euro (ridotti 18 euro). Poltrone Est e Tribuna Superiore Ovest 22 euro (ridotti 15 euro). Curva Nord Ospiti 16 euro.
LE BANDIERE. In occasione della gara casalinga con il Padova, l'Hellas ha disposto un'apposita procedura per l'introduzione di bandiere e coreografie. Per richiedere l'autorizzazione è necessario compilare il modulo e una volta aggiunte le opportune certificazioni va inviato al club di Via Torricelli tramite fax (al 045. 81.86.112) o mail (striscioni@hellasverona.it). Le richieste che avranno ottenuto l'approvazione da parte della società riceveranno la conferma di avvenuta autorizzazione attraverso lo stesso mezzo (fax o mail) con cui sono state presentate. Chi porta il materiale deve presentarsi al cancello 16 lato Est verso la Sud in corrispondenza della colonna 28 due ore prima dell'inizio della sfida. S.A.
Agsm, il Chievo oscura lo sponsor dell'Hellas
IL CASO. Continua a far discutere la sponsorizzazione da parte dell'azienda pubblica. In occasione della partita con il Novara, i tabelloni pubblicitari sono stati coperti con teloni neri. Motivo? Il contratto è con il Verona
13/09/2011
Verona. È una ferita che non si rimargina e che, ci si può scommettere, andrà avanti per tutto il campionato. Ci riferiamo alla decisione di Agsm di diventare sponsor dell'Hellas Verona con 350 mila euro l'anno, una scelta che ha diviso il mondo sportivo (e politico) veronese. A prenderla male, in particolare, il Chievo che milita in serie A e che negli anni passati avrebbe avuto anche la possibilità di avere sponsor istituzionali come ha ricordato il presidente Campedelli, ma non se ne fece nulla per vari mal di pancia politici.
E così domenica scorsa molti tifosi che sono andati al Bentegodi per vedere Chievo-Novara si sono chiesti come mai alcuni teloni neri coprivano dei tabelloni pubblicitari in corrispondenza degli ingressi allo stadio. Semplice: sotto i teloni c'era la pubblicità di Agsm, sponsor dell'Hellas, con tanto di slogan. E siccome, hanno fatto sapere dalla sede del Chievo, «l'Agsm non è mica il nostro sponsor», la pubblicità è stata coperta. E così probabilmente sarà tutte le domeniche che il Chievo giocherà in casa, anche in occasione di partite di cartello e di grande richiamo. Agsm, insomma, dovrà accontentarsi di comparire solo nelle partite in casa dell'Hellas. Il tormentone va avanti, mentre a livello di Consiglio comunale si attendono ancora le carte del contratto di sponsorizzazione chieste da alcuni consiglieri.
Pescara e Grosseto, Hellas a lezione di serie B
CHE RABBIA. Il Verona alza bandiera bianca dopo aver dominato gli avversari per un tempo. «In questo campionato bisogna chiudere la partita, senza fare errori». La delusione di Mandorlini «Volevamo vincere per giocarci la testa dellla classifica nel derby invece abbiamo regalato tre punti»
12/09/2011
Verona. Tutto sommato il Verona ha perso per un calcio di rigore dubbio, molto dubbio. Alla fine della partita di Grosseto, però, il Verona non ha cercato troppe giustificazioni. Facce scure e musi lunghi. Non tanto per la sconfitta - ci può stare un ko in terra maremmana - ma per il modo nel quale è maturata. Chiarissima l'analisi di Andrea Mandorlini. «Abbiamo sprecato un'occasione importante - ha detto il tecnico alla fine della gara - siamo partiti forte, abbiamo giocato la mezzora più bella del campionato, siamo passati meritatamente in vantaggio e potevano raddoppiare, purtroppo non l'abbiamo fatto». Proprio qui sta l'errore dell'Hellas. Ancora una volta, era già successo con il Pescara, il Verona ha regalato la vittoria agli avversari. Il baricentro che si abbassa, i centrocampisti che corrono un po' meno, gli attaccanti che non ripartono, un paio di errori in area. Patatrac, ecco la frittata.
Alla squadra di Zeman era bastato un autogol di Ceccarelli, a quella di Ugolotti un rigore regalato dall'arbitro Irrati. Ma bisogna ripensare soprattutto al gol di Sforzini, a quel colpo di testa dell'ex attaccante gialloblù che ha riaperto una partita praticamente senza storia. Sforzini non poteva e non doveva saltare così, questo è normale. Probabilmente Mandorlini aveva previsto il pericolo, in settimana aveva provato e riprovato gli schemi difensivi su palla piazzata per limitare SuperNando. Anche perchè il Grosseto è monotematico, solo quello sa fare. Lunghi cross dalla trequarti per la testa di Sforzini o la ricerca sistematica del fallo per sfruttare la sua forza fisica su punizioni o corner. E, allora, cos'è successo in area gialloblù? Non tutte le responsabilità possono essere di Ceccarelli. Dov'era il compagno che doveva raddoppiare su Sforzini? E gli altri difensori che cos'hanno fatto? «Eravamo venuti qua per vincere - ha puntualizzato Mandorlini - potevamo giocarci la testa della classifica nel derby con il Padova. Invece abbiamo regalato tre punti al Grosseto. Dobbiamo lavorare ancora, sulla testa, sulla continuità, sull'esperienza. Possiamo sicuramente fare molto meglio, basta ripensare a quello che abbiamo fatto all'inizio della partita».
In effetti i primi complimenti per il Verona sono arrivati proprio dal mister avversario. «Una bella partita, l'Hellas non ha niente della matricola, è una squadra tosta, che ha organizzazione di gioco - ha detto il tecnico del Grosseto - nella prima parte della gara non abbiamo capito praticamente nulla. Siamo stati bravi e fortunati, non siamo crollati sotto i colpi del Verona, abbiamo reagito e portato a casa una vittoria molto pesante».
Tanta amarezza anche per Juanito Gomez che ha rotto il ghiaccio con i gialloblù e realizzato il primo gol in B con la maglia dell'Hellas. «Ho visto il cross di Berrettoni, ho allungato la punta e battuto Narciso - racconta l'attaccante argentino - ma la sconfitta del Verona ha rovinato la mia festa. Penso solo alla squadra, se l'Hellas vince può segnare anche Rafael». Un'occasione gettata al vento. «Un vero peccato - conclude Gomez - perchè abbiamo tenuto in mano la partita per un tempo, abbiamo fatto un regalo al Grosseto».
Non basta un gran finale L'Hellas va ko a Brescia
11/09/2011
C'è mancato poco che a qualche minuto dal termine il Verona riuscisse a mettere a repentaglio quanto di buono il Brescia era riuscito a costruire in una gara avvincente e mai calata d'intensità sul piano emozionale. I padroni di casa hanno vinto giustamente perché hanno creato qualche occasione da gol in più rispetto ai ragazzi di Bonazzi. L'Hellas Verona, però, non è stata a guardare, ma non è stata cinica e fortunata in fase offensiva. E' vero che il Brescia ha colpito due traverse e un palo, ma è altrettanto vero che i gialloblù hanno a loro volta colpito una traversa, hanno costretto Granio a compiere un autentico prodigio su tiro di Badu all'inizio e sul finire ci ha pensato Frank a salvare sulla linea, a portiere battuto, una conclusione di Spagnoli. Nulla da eccepire comunque sulla vittoria del Brescia, ma doveroso sottolineare anche la buona prestazione del Verona. Al 2' Badu costringe il portiere ad un gran intervento.
Al 16' Ephraim colpisce la traversa e al 36' arriva il gol su punizione di Bara. Al 38' tiro di Spagnoli a lato di poco e al 43'traversa di Ragnoli. Nella ripresa al 10' palo di Falasco, al 34' Spagnoli salta Granio, ma sulla linea salva Frank, e al 36' su punizione Testini colpisce la traversa.
FONTE: LArena.it
Hellas Verona-Padova: 22 convocati
15/09/2011 - 20:19
Due portieri, otto difensori, otto centrocampisti e quattro attaccanti per la 4a giornata del campionato bwin
SANDRA' - Andrea Mandorlini ha convocato 22 gialloblù per Hellas Verona-Padova, 5a giornata del campionato bwin, in programma venerdì alle 20:45 allo stadio "Bentegodi".
Portieri: 12 Nicolas, 1 Rafael
Difensori: 13 Abbate, 23 Cangi, 5 Ceccarelli, 22 Maietta, 17 Mareco, 57 Natalino, 33 Pugliese, 25 Scaglia;
Centrocampisti: 14 D'Alessandro, 20 Doninelli, 4 Esposito, 10 Hallfredsson, 19 Jorginho, 7 Mancini, 8 Russo, 77 Tachtsidis;
Attaccanti: 27 Berrettoni, 32 Bjelanovic, 9 Ferrari, 21 Gomez Taleb.
Ufficio Stampa
Sandrà: verso il Padova, penultima seduta
14/09/2011 - 20:01
Mercoledì pomeriggio Ceccarelli e compagni hanno affrontato riscaldamento, esercitazioni tattiche e partitella
SANDRA' - Si è concluso da pochi minuti il penultimo allenamento dell'Hellas Verona in preparazione alla gara interna col Padova, in programma venerdì alle 20:45 allo stadio "Bentegodi".
Presso il centro sportivo di Sandrà Ceccarelli e compagni hanno affrontato riscaldamento, esercitazioni tattiche e partitella.
Il programma dei gialloblù prevede la rifinitura a porte chiuse per giovedì alle 17:30 circa, poi il ritiro.
Ufficio Stampa
Primavera, a Soave il Chievo si impone 2-0
14/09/2011 - 19:10
Nel 1° turno di TIM Cup la formazione di Nicolato ha avuto la meglio grazie alle reti di Ekuban (26') e Kirilov (88')
SOAVE - E' terminato con una sconfitta, per 2-0, il primo derby della stagione per la Primavera di Roberto Bonazzi. I pari età del Chievo si sono imposti nella gara d'andata del 1° turno di TIM Cup grazie alle reti di Ekuban (26') e Kirilov (88').
Questo il tabellino:
Hellas Verona-ChievoVerona 0-2
Marcatori: 26' Ekuban, 88' Kirilov
Hellas Verona: Da Vià, Bertasi, Vicentini (46' Piccoli), Corbo, Fornasier, Dimitrio, Saggioro, Negri, Gardoni (46' Spagnoli), Vita, Badu (72' Tezzari).
A disposizione: Hu, Brentegani, Gelain, Alba.
Allenatore: Roberto Bonazzi.
ChievoVerona: Coletta, Oviahon (59' Montresor), Maccarone, Solini, Oliboni, Gallo (66' Chiarello), Burato, Hernandez, Cisotti (76' Galuppini), Kirilov, Ekuban.
A disposizione: Albertini, Fochesato, Franchini, La Selva.
Allenatore: Paolo Nicolato.
Arbitro: Chiffi (Sez. arbitrale di Padova)
Ufficio Stampa
Mandorlini: "Studiare per diventare grandi"
14/09/2011 - 19:18
"Il Padova sta dimostrando grandi potenzialità, noi stiamo bene e siamo contenti al di là della sconfitta di Grosseto. L'inizio è stato positivo"
SANDRA' - "Il Padova sta dimostrando grandi potenzialità, noi stiamo bene e siamo contenti al di là della sconfitta di Grosseto. L'inizio è stato positivo, dobbiamo preparare questa sfida nel migliore dei modi. Arrivai sulla panchina biancoscudata in una situazione più difficile rispetto a quella vista qui. Era la fine del girone d'andata, con meno tempo per recuperare. Fu una rincorsa incredibile, conclusa con una traversa su calcio di rigore che ci tagliò fuori dai play-off. La scelta di andare in Serie A non fu fortunata, ma ho solo bei ricordi". La 5a giornata del campionato bwin offre spunti emozionanti ad Andrea Mandorlini.
Il tecnico torna infatti ad affrontare una sua ex squadra: "Vogliamo giocare sempre per vincere, come i nostri avversari. Entrambe le formazioni hanno dei valori, le situazioni possono cambiare. La gara di una settimana fa è stata decisa dall'arbitraggio, siamo stati penalizzati oltre misura. Facciamo autocritica, gli errori stanno nella mancanza di cattiveria per chiudere la pratica. Venerdì sarà un'altra sfida, ci stiamo preparando bene".
"Se dovessi scegliere - prosegue il tecnico - a Dal Canto toglierei Marcolini, un amico ed un giocatore con cui ho vinto un campionato a Bergamo. Ha fatto la propria scelta da svincolato, sposando il progetto di una società con grandi obiettivi. Si tratta di un atleta di spessore che milita in una squadra competitiva. Adesso Verona è una realtà importante, dobbiamo studiare in fretta per diventare grandi".
Ufficio Stampa
Campagna abbonamenti, siamo in 10.513
14/09/2011 - 18:55
Terminato alle 18:30 il penultimo giorno a disposizione per effettuare sottoscrizioni al fine di assistere alle gare interne dei gialloblù
VERONA - Penultimo giorno di campagna abbonamenti per la stagione sportiva dell'Hellas Verona: le sottoscrizioni hanno raggiunto quota 10.513.
Lo sportello n.1 del "Bentegodi" riaprirà mercoledì 21 settembre, dalle 14:30 alle 18:30.
Ufficio Stampa
Sandrà: verso il Padova, penultima seduta
14/09/2011 - 20:01
Mercoledì pomeriggio Ceccarelli e compagni hanno affrontato riscaldamento, esercitazioni tattiche e partitella
SANDRA' - Si è concluso da pochi minuti il penultimo allenamento dell'Hellas Verona in preparazione alla gara interna col Padova, in programma venerdì alle 20:45 allo stadio "Bentegodi".
Presso il centro sportivo di Sandrà Ceccarelli e compagni hanno affrontato riscaldamento, esercitazioni tattiche e partitella.
Il programma dei gialloblù prevede la rifinitura a porte chiuse per giovedì alle 17:30 circa, poi il ritiro.
Ufficio Stampa
Fiocco azzurro in casa Scaglia, è nato Cristiano
13/09/2011 - 15:49
Alla famiglia del difensore torinese vanno le più sincere felicitazioni di dirigenti, tecnici, calciatori e collaboratori della società di Via Torricelli
VERONA - Martedì è nato Cristiano, secondogenito del difensore gialloblù Massimiliano Scaglia e della moglie Elisa.
Alla famiglia dell'esterno torinese vanno le più sincere felicitazioni di dirigenti, tecnici, calciatori e collaboratori della società di Via Torricelli.
Ufficio Stampa
Sandrà: 3a seduta in vista del Padova
13/09/2011 - 20:00
Il gruppo, dopo il riscaldamento, ha affrontato tattica, possesso palla e partitelle a tema. A riposo Galli
SANDRA' - E' proseguita martedì, con una seduta pomeridiana, la preparazione dei gialloblù in vista della 5a giornata del campionato bwin.
Il gruppo, dopo il riscaldamento, ha affrontato tattica, possesso palla e partitelle a tema. A riposo Galli.
La seconda parte dell'allenamento di mercoledì verrà svolta a porte chiuse.
Ufficio Stampa
Maietta: "Derby una partita particolare"
13/09/2011 - 19:00
"Venerdì servirà grande agonismo, unito alla voglia di fare risultato per strappare i tre punti alla capolista. I biancoscudati hanno elementi di grande spessore"
SANDRA' - "Dalla scorsa stagione cerco il gol con grande costanza, anche a Grosseto sono stato sfortunato. Quest'anno ho fatto una scommessa, quella di arrivare a quattro reti, speriamo di vincerla". Per Domenico Maietta, solitamente impegnato nell'evitare le marcature degli attaccanti avversari, ogni sfida riserva un motivo in più per centrare il bottino pieno.
"Nelle prime partite ho tratto buone indicazioni dal punto di vista del gioco - prosegue il difensore calabrese -, siamo andati in Toscana impostando la nostra manovra, dobbiamo rivedere gli errori e le piccole cose che in cadetteria ti castigano. Contro il Padova sarà un derby, quindi una partita particolare. Servirà grande agonismo, unito alla voglia di fare risultato per strappare i tre punti alla capolista. Ogni formazione vanta un reparto offensivo attrezzato, i biancoscudati hanno elementi di grande spessore per cui la soglia di attenzione sarà alta".
Mandorlini non ha nascosto il rammarico dovuto alla sconfitta subìta per mano di Sforzini e Caridi: "Il mister vorrebbe vincerle tutte. Io sposo la sua idea, ma conosciamo le difficoltà che possono sorgere in ogni gara. Possono capitare giornate storte, cancelliamo il ko di Grosseto per voltare pagina venerdì sera".
Ufficio Stampa
Scaglia: "Padova fra le favorite, noi siamo pronti"
13/09/2011 - 19:20
"Tutti si sono resi conto di come questo sia un campionato difficile, in cui ogni formazione può vincere o perdere indipendentemente dalle previsioni della vigilia"
SANDRA' - "Aspettavo con ansia questo momento, per fortuna è arrivato ora e non nel corso della trasferta di Grosseto. Sono felice, è andato tutto bene". Grande emozione da parte di Massimiliano Scaglia, diventato papà per la seconda volta nella tarda mattinata di martedì.
Al di là della gioia personale, l'obiettivo dei gialloblù è già puntato sul derby: "Per come ha operato sul mercato, il Padova è certamente fra le favorite per la promozione diretta. Tutti si sono resi conto di come questo sia un campionato difficile, in cui ogni formazione può vincere o perdere indipendentemente dalle previsioni della vigilia. Gli episodi contano molto, affronteremo una squadra forte ma noi siamo pronti. L'equilibrio la fa da padrone, rispetto alle categorie inferiori c'è maggior probabilità di pagare gli errori, perchè ci sono giocatori più bravi ed abili ad approfittare delle situazioni"
"A seconda dell'avversario le situazioni cambiano - prosegue l'esterno torinese -, giochiamo con sei elementi ad occuparsi della fase offensiva, spesso troviamo avversari che attaccano con altrettanti giocatori. Per gli esterni difensivi non sempre è facile ed opportuno spingere. Io sono tranquillo, nonostante il passare degli anni ho tanto entusiasmo e voglia di vincere. Ho molti traguardi da raggiungere, ce la metterò tutta. Ci saranno momenti migliori o peggiori, sta a me gestirli".
Non è mancata da parte degli addetti ai lavori qualche domanda relativamente al potenziale utilizzo di Pugliese: "L'allenatore ha due possibilità per ruolo. In questo momento la priorità è stata data a me, tra due mesi le cose possono cambiare. C'è bisogno del contributo di tutti per il bene della squadra, non mi interessa fare una partità in più o in meno, ma che la squadra raggiunga risultati. La concorrenza fa bene al gruppo".
Ufficio Stampa
Hallfredsson "Mastino del Bentegodi" col Sassuolo
12/09/2011 - 16:09
L'islandese torna ad occupare la vetta della classifica generale del concorso che lo ha visto vincitore nel campionato scorso
VERONA - Emil Hallfredsson conquista la seconda “tappa” de “Il Mastino del Bentegodi” e torna ad occupare la vetta della classifica generale del concorso, che lo ha visto vincitore nel precedente campionato. Nella partita contro il Sassuolo il centrocampista islandese ha ricevuto 39 preferenze da parte di tifosi e giornalisti, precedendo Domenico Maietta (22 voti) e Nicola Ferrari (19).
Alle loro spalle Massimilano Scaglia (9), Gennaro Esposito (6), Juan Ignacio Gomez Taleb (5), Rafael (4), Luca Ceccarelli e Jorginho (3 voti a testa) e, a chiudere, con 1 preferenza, Matteo Abbate, Sasa Bjelanovic e Panagiotis Tachtsidis.
La classifica generale del concorso promosso dal mensile di Confcommercio Verona “Il Commercio Veronese” in collaborazione con Hellas Verona vede dunque primeggiare l'ex Reggina, che in tutto conta 55 consensi; secondo posto per Maietta con 28, terzo Ferrari a 27.
Marco D’Alessandro, “Mastino” nella gara d’esordio con il Pescara resta a quota 20 e precede di un’incollatura Esposito, ora a 19; quindi Scaglia (10), Russo (9), Ceccarelli e Rafael (6), Gomez (5), Mancini (4), Jorginho (3), Abbate, Bjelanovic e Tachtsidis (1).
I tifosi potranno ora votare - nell’apposito spazio presente sul sito ufficiale o inviando una mail all’indirizzo ilcommercioveronese@confcommercioverona.it - “Il Mastino del Bentegodi” di Hellas Verona-Padova di venerdì; per ogni partita, si può votare una sola volta.
Ufficio Stampa
Campagna abbonamenti, siamo in 10.458
12/09/2011 - 18:50
Sottoscrizioni da primato per le stagioni in cadetteria dei gialloblù. Per trovare un dato superiore, nel passato recente, bisogna tornare all'ultimo campionato di A
VERONA - Si è chiuso pochi minuti fa il terzultimo giorno della campagna abbonamenti 2011/12 promossa dall'Hellas Verona.
Le sottoscrizioni hanno raggiunto quota 10.458: si tratta del record per le stagioni in cadetteria della squadra gialloblù; per trovare un dato superiore nel passato recente bisogna tornare all'ultimo campionato di Serie A (2001/02), con 11.568 adesioni.
Lo sportello n.1 del "Bentegodi" riapre il 14 ed il 21 settembre dalle 14:30 alle 18:30.
Ufficio Stampa
11/09/2011 - 10:53
Il programma settimanale in vista del Padova
Domenica mattina prima seduta in preparazione al derby, da lunedì a giovedì compresi Ceccarelli e compagni in campo alle 17:30
11/09/2011 - 10:52
Hellas Verona-Padova, biglietti in vendita
Tagliandi per il derby del 16 settembre disponibili presso i circuiti Index/Best Union e Ticket One. Ora possibile anche l'acquisto on-line
11/09/2011 - 10:03
Contro il Padova porta al "Bentegodi" la tua bandiera!
Disponibile la modulistica da compilare ed inviare in vista della gara di campionato in programma venerdì 16 settembre
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
VITA DA EX: ADAILTON con il suo VASLUI incontrerà LAZIO e SPORTING in EUROPA LEAGUE... Colpo del LUMEZZANE in Prima Divisione: Ingaggiato Aimo DIANA!
POESIHELLAS! Intervista ad Andrea Faedda, 34enne poeta cagliaritano tifoso del VERONA... CHAMPIONS LEAGUE:L'INTER affonda col TRABZONSPOR! Il NAPOLI tiene bene a Manchester contro il CITY dei campioni e rischia pure di vincere... Per il MILAN Buon pareggio al Camp Nou!
TENNIS: E' DJOKOVIC il re degli US Open! Dopo FEDERER battuto anche NADAL in 4 set...
SERIE B: Nel posticipo vittorie di TORO e SAMP.
NUOTO: Una 14enne veronese batte ilo record della PELLEGRINI nelle giovanili! Si chiama Giorgia.
FORMULA 1: VETTEL imprendibile (anche) a Monza davanti a BUTTON ed alla FERRARI di ALONSO...
SERIE A: Scoppiettante 4 a 3 del PALERMO a Milano contro l'INTER! Polemiche sulla difesa a tre di GASPERINI... Colpo esterno del CAGLIARI di FICCADENTI e COSSU che sorprende la ROMA con gol del CONTI figlio autentica bestia nera per i giallorossi! Vince in trasferta anche l'UDINESE col solito DI NATALE come il NAPOLI quasi in 'surplace' a Cesena. La JUVE nel nuovo stadio abbatte il PARMA con un gran PIRLO ed un colpo da biliardo di MARCHISIO: 4 a 1! Doppietta di GILARDINO e la FIORENTINA va... Nell'anticipo la LAZIO sorprende il MILAN con KLOSE e CISSÈ splendida coppia d'atacco, finisce 2 a 2!
EUROPEI PALLAVOLO: ITALIA alla seconda vittoria, passaggio del turno assicurato!
VITA DA EX: PIOCELLE (ormai 32enne) ingaggiato dal NIMES con un biennale...
NAPOLI FERMA IL CITY -VIDEO. MAZZARRI: DOVEVAMO VINCERE
Giovedì 15 Settembre 2011 - 07:28
di Gianfranco Lucariello
NAPOLI – Tutti in piedi, in Champions c’è un grande Napoli che al suo esordio in Europa spaventa il City, sfiorando un’impresa straordinaria, quella di violare il tempio del Manchester di Mancini con un gol di Cavani, tornato al bersaglio. Si poteva addirittura fare di più, visto che allo strapotere degli inglesi nel possesso palla, gli azzurri hanno tenuto il campo, ribattendo colpo su colpo. Anzi, le occasioni più grosse e anche più limpide, le hanno avuto proprio Cannavaro e compagni. Mazzarri se ne è giustamente rammaricato: «Potevamo, dovevamo chiudere la partita, ecco. Se non fai il secondo gol, rischi di buttare via il match. Peccato. Non abbiamo vinto perché si è voluto strafare, tirando da 40 metri, invece di andare più avanti e concludere a rete, con maggiore lucidità. Comunque va bene così».
Un gol, quindi, e anche una gran traversa del Pocho Lavezzi (17’ pt) con una serie di ripartenze strepitose che hanno preoccupato e messo in crisi gli avversari. Il Napoli ci ha dato dentro, a viso aperto, pur se è stato a sua volta colpito da una perfetta punizione di Kolarov, nata su un fallo dubbio, messa alle spalle di De Sanctis, cinque minuti dopo il gol del Matador, a segno in chiusura di un fulminante contropiede condotto da Maggio. Certo, il City di traverse ne ha addirittura colpite un paio, ma le azioni più importanti che hanno fatto tremare Mancini, le hanno svolte gli azzurri, con Zuniga, con Hamsik, con Lavezzi – che purtroppo ha abbandonato il match per un infortunio a una caviglia – e con Maggio, tutti sostenuti da Inler uomo ovunque, da Gargano dappertutto e da una difesa mobile a granitica grazie ad un super Campagnaro, a Cannavaro preciso e puntuale ed anche ad un Aronica, sempre ben posizionato. Micidiali le ripartenze del Napoli, mentre il City preoccupava con Aguero e Dzeko. Compatti e disposti a tutto gli azzurri, sempre pronti a sacrificarsi, a correre in lungo e in largo, ed a rilanciarsi in maniera propositiva verso la porta degli inglesi. L’avventura in Champions è iniziata come meglio non si poteva immaginare. (ass)
IL TABELLINO.
MANCHESTER CITY (4-2-3-1): Hart 6, Zabaleta 5,5, Kompany 5,5, Lescott 5, Kolarov 6,5 (22' st Clichy sv), Yaya Tour‚ 6, Barry 6, Silva 6, Aguero 6, Nasri 5,5 (22' st Johnson sv), Dzeko 5,5 (32' st Tevez sv). (30 Pantilimon, 2 Richards, 28 Kolo Tourè, 15 Savic). All.: Mancini 6.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis 6, Campagnaro 6,5, Cannavaro 6,5, Aronica 6,5, Maggio 6,5, Inler 6,5, Gargano 7, Zuniga 6,5, Hamsik 6,5 (44' st Santana sv), Lavezzi 7 (12' st Dzemaili 6), Cavani 6,5 (38' st Pandev sv). (83 Rosati, 21 Fernandez, 3 Fideleff, 8 Dossena). All: Mazzarri 7.
Arbitro: Eriksson (Svezia) 6.
Reti: 24' st Cavani; 29' st Kolarov.
Angoli: 9-8 per il Manchester City. Recupero: 1' e 3'. Ammoniti: Maggio, Zabaleta, Cannavaro, Aronica e Inler per scorrettezze.
** I GOL: - 24' st: contropiede micidiale del Napoli che parte da Hamsik, continua attraverso i piedi di Maggio il quale lancia in profondità Cavani. Il Matador brucia sull'uscita Hart e lo trafigge con un rasoterra. - 29' st: punizione sulla destra dell'attacco del City. Kolarov colpisce alla sua maniera e la palla s'insacca a fil di palo con De Sanctis immobile.
INTER KO COI TURCHI -VIDEO. MORATTI: "GASPERINI RESTA"
Giovedì 15 Settembre 2011 - 07:25
di Massimo Sarti
MILANO – Aveva ragione Gasperini: il modulo non è il problema, i problemi vanno oltre. Non basta il ritorno alla difesa a 4 all’Inter, che perde inopinatamente 0-1 a San Siro contro la modesta cenerentola Trabzonspor. «Momento brutto, ci dice tutto male: ma la prestazione a mio giudizio resta importante. Ho un gruppo compatto e sapremo reagire», dice il tecnico nerazzurro, che difende a spada tratta i suoi. Però lo score di questo inizio stagione è impressionante: sconfitta con il Milan in Supercoppa, stop a Palermo per cominciare il campionato e ora disastro anche nel debutto europeo. La sfida di sabato con la Roma appare già decisiva per puntellare la panchina dell’ex genoano, obbligato in pratica a vincere per allontanare ogni tipo di fantasma.
«Non ho dettato la formazione a Gasperini. Ora però c’è il modulo a cui i giocatori sono più abituati»: così Massimo Moratti prima del match. Nel concreto, comunque, vengono accolti i suggerimenti del presidente. Non solo nella linea difensiva a 4, ma anche nel reparto offensivo: perché il ripescato Sneijder fa in pratica il trequartista, a supporto di Zarate e di Pazzini. Inter volenterosa ma bloccata.
Partita stregata? Il peggio deve ancora avvenire. Al 76’ la difesa interista va in sonno prolungato, guarda prima Altintop colpire la traversa e poi il difensore ceco Celustka (ex Palermo) battere Julio Cesar in diagonale. L’azione è viziata da due fuorigioco leggeri, ma questo non perdona la retroguardia nerazzurra.
Troppo brutto per essere vero, ma è vero. Coutinho per Zarate è la mossa della disperazione, ma l’Inter è abbacchiata e non ha idee. Nell’unico segno di reazione Tolga Zengin è super su Coutinho. Solo l’Inter perde la Trebisonda. (ass)
IL TABELLINO.
Inter (4-3-1-2): Julio Cesar 5.5; Jonathan 5, Lucio 5, Ranocchia 6, Nagatomo 6; Zanetti 5.5, Cambiasso 5.5, Obi 5 (10' st Alvarez 4.5 ); Sneijder 5.5; Zarate 5 (32' st Coutinho 6), Pazzini 5 (10' st Milito 5). (21 Orlandoni, 25 Samuel, 37 Faraoni, 44 Bianchetti). All.: Gian Piero Gasperini 4.5.
Trabzonspor (4-4-2): Tolga Zengin 7.5; Celustka 7, Glowacki 6.5, Kacar 6, Cech 6; Serkan Balci 6, Colman 6, Zokora 6.5, Alanzinho 6 (19' st Sapara 6); Altintop 6 (42' st Akgun sv), Paulo Henrique 5 (29' st Vittek 6). (91 Sevim, 22 Yumlu, 63 Oztorun, 32 Brozek). All.: Karaman 7.
Arbitro: Johannesson (Sve) 4.5.
Reti: st 31' Celustka.
Angoli: 9-2 per l'Inter. Recupero: 1' e 4'. Ammoniti: Nagatomo, Zarate, Cambiasso, Kacar e Alanzinho e Cech per gioco falloso; Altintop per comportamento non regolamentare. Spettatori: 20.000 circa.
** I GOL: - 31' st: sul primo corner battuto dai turchi prima Altintop centra la traversa, poi la palla finisce a Celutska che con un diagonale preciso riesce a battere Julio Cesar.
MORATTI: NON CAMBIO. La sconfitta di questa sera non è assolutamente da imputare a Gian Piero Gasperini e quindi non ci saranno rivoluzioni all'Inter nei prossimi giorni: è quanto ha chiarito il presidente nerazzurro Massimo Moratti, che ha da poco lasciato il Meazza, tra i cori di un piccolo gruppo di tifosi che gli chiedevano il ritorno di Josè Mourinho. «Non ci saranno assolutamente cambi nei prossimi giorni - ha spiegato Moratti - anche perchè questa sera la squadra non era messa male in campo. Forse non aveva grosso ritmo, forse non aveva quello sprint necessario per vincere, ma non si può dare di questo la colpa all'allenatore». Moratti ha parlato di una squadra «sotto shock» dopo la sconfitta di Palermo, ma ha precisato che la prossima gara contro la Roma non sarà decisiva per il futuro di Gasperini: «Non possiamo metterla sempre su questo piano - ha detto - lasciamo il tempo all'allenatore di lavorare». E, mentre lasciava lo stadio, i tifosi gli hanno chiesto più volte di cacciare «lo juventino» e cioè Gasperini, che in passato ha allenato a lungo le giovanili della società bianconera.
BARÇA-MILAN 2-2. ALLEGRI: "SACRIFICI PREMIATI" -VIDEO
Mercoledì 14 Settembre 2011 - 09:32
di Massimo Sarti
MILANO - Due fiammate del Milan, dopo 26 secondi con Pato e al 92’ con Thiago Silva: in mezzo solo il Barcellona, che potrebbe stravincere e invece viene fermato sul 2-2 dai rossoneri al Camp Nou nella prima partita del gruppo H di Champions League. Punto immeritato? Probabilmente, ma il tecnico del Diavolo Max Allegri vede tutto il positivo della serata catalana: «Ottima partita difensiva, premiato il nostro sacrificio: non siamo al top della condizione e venire via da Barcellona con un risultato positivo ci rende molto contenti». «E’ stata una emozione fortissima dopo tanta sofferenza. Una notte indimenticabile, abbiamo giocato contro la squadra più forte del mondo e siamo usciti a testa alta», gli fa eco Barbara Berlusconi che sul suo futuro dice: «Io presidente? Vedremo...».
Poco dopo il calcio d’inizio Pato non si cura di chi non gioca (Ibrahimovic da una parte e Sanchez dall’altra), di chi è il compagno d’attacco (Cassano) e di chi sono gli improvvisati centrali catalani (Mascherano e Busquets). Il Papero parte da centrocampo, si lancia avanti la palla, prende tutti in infilata e, solo davanti a Valdes, mette la sfera sotto le gambe del portiere avversario. «Ho visto il buco in mezzo e mi sono buttato. Partita difficile contro un grande Barcellona. Il punto va benissimo», dice Pato. Dopo soli 26” il match del Camp Nou può prendere per i rossoneri una piega inaspettata quanto sontuosa. Anche perché il Barcellona, pur cominciando subito a macinare il proprio gioco fatto di pressing frenetico, possesso assoluto e spunti di Messi, continua a lasciare varchi che questa volta Pato non riesce a sfruttare.
Ma progressivamente il Milan si rintana davanti alla propria area, prestandosi all’assedio blaugrana. Il dominio dei campioni d’Europa diventa talmente evidente che il vantaggio firmato Pedro e Villa è strameritato. Il Milan si comporta come se sia impossibile risalire la china. Il Barcellona rallenta, e viene punito: Nocerino lotta con Abidal e guadagna un angolo tra le proteste blaugrana per un presunto fallo dell’ex palermitano. Al 92’ Seedorf pennella dalla bandierina per lo stacco imperiale di Thiago Silva. «Abiamo avuto mucha suerte», chiosa alla fine Galliani Ma le Champions si vincono anche così.(ass)
le pagelle.
ABBIATI 5,5
Vince il duello a distanza con Messi grazie anche all’aiuto del palo. Non riesce a fare altrettanto con Pedro e Villa.
ABATE 6
Una sola distrazione e Messi non lo perdona.
NESTA 6
Un altro Nesta rispetto alla Lazio. E la prova su Messi lo dimostra.
THIAGO SILVA 7
Lo volevano a Barcellona e si capisce il perché. Alla fine fa crescere il rimpianto con un colpo di testa vincente.
ZAMBROTTA 5
Dani Alves e Villa hanno un altro passo e si vede.
NOCERINO 4
Non ci si accorge quasi della sua presenza in campo. Rimpianto Gattuso.
VAN BOMMEL 6
Il cattivo del Camp Nou prende un giallo poi la solita partita di grande sostanza (32’ st Aquilani ng).
SEEDORF 5
Il Milan subisce, lui soffre.
BOATENG 5
Non è la sua partita. Il Milan si difende e lui sa solo attaccare poi un dolorino gli consiglia di fermarsi (33’ pt Ambrosini 6: senza fascia, ma i comporta come se la portasse).
CASSANO 4
Questa non doveva giocarla e lo sapeva. In campo non si muove, non si propone mai, senza nessuna idea. Nemmeno l’aria da derby, essendo lui ex Real, lo eccita (17’ st Emanuelson 6: fa il suo).
PATO 7
Dal Bernabeu al Camp Nou: ci impiega 25’’ per tornare protagonista in Champions, lanciarsi in porta e far dimenticare l’Ibra-dipendenza. Poche reti in Europa, solo tre, ma decisive.
ALLEGRI 6
Galliani lo convince a giocare con Cassano e sbaglia. Per sua fortuna ci sono i brasiliani che lo salvano. Esce dal Camp Nou con un punto guadagnato, il secondo in pochi giorni.
DJOKOVIC VINCE GLI US OPEN: NADAL KO IN 4 SET -VIDEO
Martedì 13 Settembre 2011 - 06:25
Ultimo aggiornamento: 06:27
NEW YORK - Quattro set ed oltre quattro ore di gioco per conquistare il titolo degli Us Open. E' proprio l'anno di Novak Djokovic che, dopo la sofferta vittoria su Roger Federer in semifinale, batte anche lo spagnolo Rafa Nadal in modo anche più netto di quanto non dica il punteggio finale di 6-2, 6-4, 6-7, 6-1. Per il tennista serbo, n°1 al mondo, è il terzo Grande Slam conquistato della stagione, dopo le vittorie agli Open d'Australia e a Wimbledon, e il decimo titolo dell'anno. Per lo spagnolo, n°2 al mondo, è la sesta finale persa nella stagione contro Djokovic. Lo scorso anno Nadal aveva battuto il rivale in finale agli Us Open per 6-4, 5-7, 6-4, 6-2.
LA FELICITA' A FINE MATCH. «È irreale. Il mio anno incredibile sta continuando», ha commentato la sua vittoria agli Us Open Novak Djokovic: «Mi congratulo con Rafa per il suo torneo, Spero che ci saranno tanti altri match così da disputare in futuro». «Novak ha fatto cose incredibili in campo - ha sottolineato sua Nadal - quello che ha realizzato in questa stagione è probabilmente irripetibile. Ho cercato di essere aggressivo ma lui ha sempre trovato le contromisure giuste».
GIORGIA, UNA VERONESE DI 14 ANNI BATTE LA PELLEGRINI
Martedì 13 Settembre 2011 - 08:14
VERONA - Una veronese batte la Pellegrini. L’assessore allo Sport Federico Sboarina ha premiato ieri mattina a palazzo Barbieri la giovane nuotatrice veronese Giorgia Biondani che, nei campionati italiani giovanili dello scorso agosto, ha stabilito il nuovo record italiano ragazze nei 100 stile libero, con il tempo di 56”84. Il precedente record di 56”88 era stato stabilito da Federica Pellegrini nel luglio del 2002. «Con questo risultato – ha detto Sboarina – Giorgia ha dimostrato, a soli 14 anni, di essere un talento puro, una risorsa importante per lo sport veronese. Verona si dimostra sempre più una fucina di giovani talenti e di questo dobbiamo esserne orgogliosi. Anche per questo è importante che il Centro Federale Castagnetti, che a breve disporrà anche di una vasca coperta da 50 metri, diventi sempre di più un punto di riferimento per il nuoto nazionale ed internazionale».
VETTEL DOMINA A MONZA: ALONSO ARRIVA TERZO
Domenica 11 Settembre 2011 - 18:13
MONZA - Chi se non Sebastian Vettel. È sempre lui, quello che giovanissimo trionfò sotto la pioggia nel 2008, a dettare legge nel Gran Premio d'Italia. E a nulla è valsa la super partenza della Ferrari di Fernando Alonso che ha combattuto fino alla fine per portare a Maranello l'ultimo gradino del podio. L'ennesima vittoria della stagione targata Red Bull che porta il campione del mondo, che al momento della premiazione non regge all'emozione e scoppia in lacrime, ad un passo dal bis iridato. Per la gioia del 'patrignò di pista Michael Schumacher che davanti al suo ex pubblico oggi ha dato il meglio di sè, partendo alla grande e tenendo dietro per un bel pezzo entrambe le McLaren in stato di grazia con Jenson Button secondo e Lewis Hamilton quarto. Il sette volte campione del mondo chiude quinto davanti all'ex compagno ai tempi del Cavallino Rampante Felipe Massa.
Pronti via ed è subito Alonso. Lo spagnolo che scattava dalla quarta piazza sorprende tutti e si invola in testa azzeccando il corridoio libero sulla sua destra. Bene anche la Mercedes di Michael Schumacher che dalla ottava si catapulta in terza posizione. Alle loro spalle spalle però succede di tutto con la Hispania Racing Liuzzi, la Renault di Petrov, la Mercedes di Rosberg, l'altra Hrt di Ricciardo e la Virgin di D'Ambrosio protagoniste di un incidente a catena. Inevitabile l'ingresso della safety-car che per quattro giri e per la gioia dei ferraristi tiene la Red Bull di Vettel dietro alla Rossa dello spagnolo. La festa della torcida di Monza dura poco perchè il campione del mondo all'uscita della macchina d'argento dà vita ad un ritmo insostenibile per Alonso che al quinto giro deve cedere il passo: il tedesco al giro 17 ha già 10 secondi di vantaggio.
E mentre Vettel si impossessa del Gran Premio d'Italia, il compagno di team Webber dice subito addio al tracciato brianzolo per una collisione con l'altra Rossa di Massa alla Parabolica che gli porta via l'ala anteriore. A dare spettacolo in avvio è l'ex Re Schumacher che tiene a bada le minacciose McLaren di Hamilton e Button dando vita ad una serie di sorpassi e controsorpassi all'ultima staccata fino alla prima sosta ai box. Fatti venti giri i big si fermano ai box e al ritorno in pista la situazione vede Vettel in fuga seguito a di stanza di sicurezza da Alonso, Button e Schumacher che resiste da vecchio campione ai ripetuti attacchi di Hamilton. Alonso tiene ancora per un pò la seconda piazza fino a inchinarsi anche alla McLaren di Button che dopo la sosta n.2 e con un pò di prestazione in più non lascia scampo allo spagnolo. Che alla fine della gara rischia di perdere anche il podio, ma la bandiera a scacchi arriva prima che Hamilton potesse diventare davvero minaccioso. Buon per Alonso e per i ferraristi di Monza 2011 che, se per il titolo dovranno aspettare ancora, almeno potranno portarsi a casa il ricordo dell'inchino plateale dello spagnolo di Maranello per ringraziare tanto entusiasmo. E anche l'immagine indelebile delle lacrime di Vettel a bagnare una vittoria che sa di Mondiale.
NUOVO STADIO, NUOVA JUVE: PARMA STESO 4-1 -VIDEO
Domenica 11 Settembre 2011 - 16:05
TORINO - Il dubbio era: lo stadio (splendido) c'è, adesso vediamo se c'è la squadra. La risposta è stata chiarissima: sì, la Juventus c'e. L'inaugurazione calcistica, non poteva essere più significativa: quattro gol al Parma, ma soprattutto ingredienti che il popolo bianconero da tempo aveva scordato, cioè gioco, conclusioni, geometrie, compiti e movimenti precisi. In una parola, bel calcio. E, in più rispetto alla stagione scorsa, un campione sublime, Andrea Pirlo. Oltretutto, le illuminazioni dell'ex milanista hanno consentito la crescita netta di Marchisio, della coppia centrale difensiva, di due ali non titolari, come l'esordiente Giaccherini e il 'vecchiò Pepe, non a caso usciti a testa alta dal match. Unico dubbio che può indurre alla prudenza, la modestia del Parma, in una delle peggiori edizioni viste negli ultimi anni. Ma quando l'avversario va a concludere una ventina di volte, è facile intuire che si gioca come l'avversario consente di giocare. La Juve ha costretto subito il Parma nella propria area, facendo girare palla in modo veloce e millimetrico, con Pirlo che non sbaglia un passaggio nemmeno quando cade per terra.
UDINESE SPRINT: 2-0 SUL CAMPO DEL LECCE -VIDEO
Domenica 11 Settembre 2011 - 18:50
LECCE - All'Udinese basta un quarto d'ora per stendere il Lecce nel suo stadio. Entrambi i gol sono frutto della difesa poco attenta dei salentini, capaci di farsi sorprendere da due palloni vaganti nell'area di rigore. Il primo gol lo realizza Basta su passaggio di Pasquale, invece il raddoppio è del solito Di Natale, abile a sfruttare una tiro "masticato" di un compagno di squadra. Buon inizio per i bianconeri di Guidolin, che tutti pensavano in debito psicologico dopo l'eliminazione dalla Champions League. Lecce colpito due volte a freddo, che poco ha potuto fare per ristabilire la parità.
NAPOLI, BUONA LA PRIMA: CESENA BATTUTO 3-1 -VIDEO
Domenica 11 Settembre 2011 - 03:12
CESENA - Di certo non bello ma cinico e vincente. Alla vigilia della prima settimana terribile della stagione della maturità (in arrivo ci sono Manchester City e Milan), c'è da scommettere che a Mazzarri il Napoli per adesso vada benissimo così. A Cesena gli azzurri hanno faticato per tutto il primo tempo, soffrendo l'organizzazione degli undici di Giampaolo. Poi nella ripresa l'ingresso di Hamsik e soprattutto il rosso a Benalouane hanno ristabilito il copione. Con una chicca da sceneggiatori: a segnare il 2-1 decisivo è stato Campagnaro, a parziale risarcimento di un'estate tragica in cui ha perso il miglior amico in un pauroso incidente d'auto in Argentina in cui lui è rimasto ferito. La prima sul sintetico nella storia della serie A Hamsik se la vede all'inizio, però, in panchina. Turnover previsto quello di Mazzarri che a sorpresa preferisce Santana a Pandev. Si copre anche Giampaolo: nel tridente gioca Candreva e non Martinez. Neanche il tempo di partire e il Napoli prima rischia tantissimo su un colpo di testa di Benalouane, poi passa con Lavezzi che al 3' approfitta di una dormita collettiva della difesa cesenate su una lunga rimessa di Campagnaro e batte l'esordiente Ravaglia. Un gol che ricorda quello con cui la Slovacchia affossò ai mondiali l'Italia di Lippi. I romagnoli, però, hanno il merito di non scomporsi.
FIORENTINA, 2-0 AL BOLOGNA. PAREGGIANO LE ALTRE-VIDEO
Domenica 11 Settembre 2011 - 18:19
Ultimo aggiornamento: 18:51
FIRENZE - Buona la prima per la Fiorentina di Sinisa Mihajlovic, che porta a casa tre punti importanti sconfiggendo il Bologna per 2-0. I gol, uno per tempo, portano le firme di Gilardino e Cerci. Pareggi nelle altre partite Chievo Verona-Novara , Genoa-Atalanta e Siena-Catania. I clivensi vanno in doppio vantaggio con il neopromosso Novara, con le reti di Pellissier e Therau, ma la nuova "Cenerentola" della Serie A riesce nell'impresa, accorciando subito con Marianini e poi pareggiando con Paci nel finale. Stesso risultato per Genoa e Atalanta, con i padroni di casa avanti con Veloso che vedono il risultato ribaltato dalla doppietta di Moralez. Nella ripresa il definitivo pareggio di Mesto. Reti inviolate tra Catania e Siena che si accontentano di un punto a testa.
ROMA, STECCA ALLA PRIMA: IL CAGLIARI VINCE 2-1 -VIDEO
Domenica 11 Settembre 2011 - 18:17
ROMA - Il debutto nel campionato italiano di Luis Enrique è amaro, amarissimo. Il Cagliari porta via dall'Olimpico tre punti e una bella dose di ottimismo per il futuro. La Roma perde in casa 2-1, gioca metà della ripresa in inferiorità numerica ma soprattutto mette in evidenza che il lavoro da fare è ancora molto. I giallorossi non riescono a incidere. La squadra è in costruzione, e si vede. La formazione mandata in campo da Luis Enrique è nuova per sei undicesimi ma le cose migliori le fa vedere capitan Totti, che dimostra, semmai ce ne fosse ancora bisogno, di essere il punto da cui partire. Contro i sardi la Roma paga anche il minuto nero del neo acquisto Josè Angel, sfortunato assist-man per il gol del momentaneo 1-0 per il Cagliari siglato da Daniele Conti, alla quinta segnatura contro i giallorossi e incurante dei fischi, e poi l'espulsione per un inutile fallo su Biondini mentre era in attacco: un fallo di frustrazione che la Roma alla fine paga a caro prezzo perchè nonostante la buona volontà i giallorossi non riescono a recuperare.
ROMA, LUIS ENRIQUE: "TOTTI HA GIOCATO 90', E COME?"
Domenica 11 Settembre 2011 - 18:10
ROMA - Fine della bufera Luis Enrique-Totti? Dalle prime parole del tecnico spagnolo dopo la sconfitta col Cagliari non sembra proprio. «Totti in campo per 90'? E come ha giocato?...». Per una volta, è Luis Enrique a fare una domanda sul capitano giallorosso. Dopo le settimane di querelle sull'impiego o meno del n.10 e sul suo ruolo nella nuova Roma, e i segnali di pace dei giorni scorsi, alla prima di campionato il tecnico spagnolo ha schierato un tridente con Totti, Osvaldo e Bojan: poi due cambi, ma per gli altri due attaccanti. «Può dare molto di più? - ha poi aggiunto Luis Enrique, ai microfoni di Sky, - Lo so, lo conosco perfettamente anche io. Se gli attaccanti non sono andati così bene, prima di tutto è colpa mia».
«SERVE TEMPO» «Quanto tempo ci serve? Non lo so. Ho una squadra valida, sono ottimista». Luis Enrique non si scompone dopo il k.o. casalingo che la Roma ha incassato contro il Cagliari all'esordio in campionato. «Oggi abbiamo tenuto molto il pallone, soprattutto nel secondo tempo. Abbiamo creato molto, ma non abbiamo concretizzato. Di chi è la colpa? Mia, senza dubbio. Quando non si segna, è colpa di tutti, anche del portiere. E quando si subisce un gol, è responsabilità di tutti», dice il tecnico spagnolo. «Mi dispiace per i giocatori, che si sono impegnati al massimo. Non ho nessun rimprovero particolare da muovere ai giocatori. E mi dispiace per il pubblico che ci ha sostenuto in maniera straordinaria», aggiunge, ai microfoni di Sky Sport. Nessun dubbio sul percorso appena cominciato: «Abbiamo iniziato un nuovo progetto, abbiamo molta voglia di lavorare. I risultati non arrivano ancora, ma io vedo cose che mi piacciono moltissimo».
FONTE: Leggo.it
Andrea Faedda, poeta cagliaritano che tifa Hellas
MARTEDÌ 13 SETTEMBRE 2011 19:25
All'interno del suo nuovo libro "In disparte dalla bolgia" (edito da La Riflessione), presentato a Cagliari sabato 10 settembre 2011, lo scrittore sardo dedica alla squadra di calcio gialloblù dell'Hellas Verona due poesie intitolate Pomeriggio di Maggio e Lasciare Verona.
"In disparte dalla bolgia" è il secondo lavoro di Andrea Faedda, 34 anni, poeta cagliaritano (vincitore del Concorso Letterario Europeo "Premio Wilde" 2010) dopo quello pubblicato nel Febbraio 2010, intitolato "Le prime luci dell'alba".
La raccolta (30 poesie), provocatoria e anticonformista manifesta il suo totale disagio nei confronti di un mondo sempre più soffocato da materialismo, egoismo, apparenza e corruzione; generi che vanno a scontrarsi inequivocabilmente con quei principi che invece l'opera tende a valorizzare: l'onestà, il romanticismo, la spiritualità, il rispetto verso il prossimo e verso la natura.
Son trattati argomenti che oggigiorno vengono definiti scomodi da trattare o addirittura sono tabù come la massoneria internazionale, il signoraggio bancario, il nuovo ordine mondiale, le scie chimiche, la gran parte del mass-media asserviti al sistema, le presunte missioni militari di pace, ecc ...
Oltre a questi spunti critici, non mancano di certo le poesie d'amore (su tutte "Sarai amata!" vincitrice del "Premio Wilde" 2010), di affetto (verso gli amici, i parenti e la sua bella terra sarda) e di passioni come quello già citato per la sua squadra del cuore: l'Hellas Verona.
"In disparte dalla bolgia" (128 pagine) ha al suo interno 30 poesie corredate da 30 foto ed è disponibile in tutte le librerie e su internet a partire da sabato 10 settembre 2011 al prezzo di 12 euro.
FONTE: CorriereInformazione.it
EUROPA
UFFICIALE: Nimes, ingaggiato l'ex Grosseto e Verona Piocelle
12.09.2011 11.26 di Matteo Bursi
L'ex difensore di Verona e Grosseto Sébastien Piocelle (32) ha firmato un contratto per le prossime due stagione con il Nimes.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Vaslui, Adailton: “Difficile competere con squadre come Lazio e Sporting”
Nell’incontro contro il Vaslui la Lazio si ritroverà di fronte una non troppo vecchia conoscenza del calcio italiano. Adailton, ex Verona e Bologna, è uno dei punti di forza della compagine rumena e , intervenuto sulle frequenze di ‘Radio Sei’, ha parlato dell’impegno europeo contro i biancocelesti: “Ci mancheranno tre titolari che si sono infortunati. In campionato siamo saliti in classifica, anche se siamo partiti inizialmente male per colpa di molti infortuni. Abbiamo un giocatore molto forte, Lucian Sanmartean, centrocampista esterno rumeno. Poi abbiamo Wesley, che ha avuto esperienze in Portogallo ed in Spagna, centrocampista esperto che fa anche molti gol”. Sulla carta il Vaslui parte sfavorita rispetto alle avversarie: “Siamo gli outsider del girone, nessuno punterebbe mai su di noi. Cercheremo di fare punti, sfruttando al massimo le partite in casa, specialmente contro lo Zurigo. E’ difficile competere contro squadre blasonate come Lazio e Sporting che hanno fatto una campagna acquisti così importante. Siamo tutti carichi, è la prima esperienza internazionale per molti dei nostri ragazzi, cercheranno di dare il massimo”. In chiusura il brasiliano parla delle ambizioni della squadra capitolina in chiave Europa League: “Può giocarsela con tutte ed arrivare in finale. In questa competizione non credo ci sia una squadra superiore alla Lazio, magari di pari livello sì. In Europa bisogna essere in forma specialmente quando si passa alla fase dei confronti diretti con andata e ritorno altrimenti, anche se hai la squadra più forte, rischi di perdere”, le parole riportate da ‘LaLaziosiamonoi’.
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Alessio Tuveri
FONTE: CalcioNews24.com
NOTIZIE UFFICIALI
UFFICIALE: Aimo Diana al Lumezzane
Come preannunciato dal nostro portale nelle scorse settimane, ecco l'ufficialità sul trasferimento dell'ex Brescia ai rossoblù.
14.09.2011 14:20 di Valeria Debbia
La società A.C. Lumezzane comunica tramite una nota ufficiale di aver tesserato l'esterno destro Aimo Diana, classe 1978. Il giocatore di origine bresciana, che può giocare sia come esterno di centrocampo sia come terzino, arriva in Valgobbia dopo aver giocato l'ultima stagione con la maglia del Bellinzona, formazione che milita nella Serie B svizzera. Cresciuto nelle giovanili del Brescia, Diana ha esordito nella massima serie vestendo la maglia delle rondinelle e successivamente ha indossato le divise di squadre blasonate quali Verona, Parma, Reggina, Sampdoria, Palermo e Torino. Il nuovo acquisto Rossoblu vanta 13 presenze e 1 gol con la Nazionale. Il giocatore sarà presentato ufficialmente alla stampa quest'oggi alle ore 17 presso la sede della Società.
FONTE: TuttoLegaPro.com
Toro e Samp, due vittorie fuori casa
13/09/2011
Due successi esterni nei posticipi della quarta giornata d'andata di Serie B. Il Torino passa a Vicenza, grazie ad un gol in pieno recupero, al 93', del suo bomber Ronaldo Bianchi, che condanna i biancorossi ad una sconfitta probabilmente immeritata.
La partita finisce nel caos con l'arbitro Gallione accerchiato da dirigenti e giocatori di casa, in quanto i 3' di recupero erano scaduti da una decina di secondi. Da registrare anche l'espulsione al 39' della ripresa, dell'allenatore biancorosso Silvio Baldini. Con questi tre punti, invece, i granata di mister Giampiero Ventura, agguantano nuovamente la prima posizione in coabitazione con Padova e Brescia.
La Sampdoria, invece, espugna il campo dell'Empoli per 3-1, grazie anche ad una doppietta di Pozzi. Ad Empoli, la Samp ha messo a segno l'uno-due nel giro di undici minuti, con il gol di Pozzi al 6' e di Bertani al 17. Al 38' i locali accorciano le distanze con Tavano. Ma al 9' della ripresa arriva la terza rete dei blucerchiati, ancora con Pozzi che raggiunge in testa alla classifica cannonieri a quota 4 sia il compagno di squadra Bertani che Tavano. Nel finale, padroni di casa toscani restano in dieci per l'espulsione di Regini al 40' per fallo su chiara azione da gol.
Con questa vittoria la Samp si porta al sesto posto a quota 8, insieme al Grosseto.
Italia, il bis con la Finlandia vale il passaggio del turno
VOLLEY/CAMPIONATI EUROPEI. Azzurri a punteggio pieno nel loro girone dopo due partite
12/09/2011
INNSBRUCK
L'Italia soffre in avvio poi supera 3-0 la Finlandia e centra la qualificazione alla fase successiva dei campionati europei di Volley in corso di svolgimento in Austria e Slovenia. Due partite, due vittorie e sei punti in classifica. Oggi contro la Francia - che ieri è stata sconfitta 3-1 dal Belgio - alla squadra di Berruto basterà vincere due set per avere la certezza aritmetica dell'ingresso nei quarti di finale e godersi una giornata in più di riposo in questo Europeo, iniziato in maniera equilibrata ed intensa. Italia-Finlandia è stata una bella partita.
I finnici sono partiti fortissimo e sono volati 6-1, poi hanno continuato a mettere in crisi la ricezione azzurra e sono arrivati a condurre 16-9. L'Italia non si è arresa, ha raddoppiato gli sforzi. Mastrangelo e Savani hanno suonato la tromba per la riscossa. Il centrale (alla fine best scorer del match con 18 punti) ha cominciato a piazzare le sue manone davanti agli attacchi finlandesi. E il match ha cambiato volto. Berruto ha giocato al momento opportuno la carta Birarelli. Un innesto decisivo. Il campione del Trento ha dato solidità al muro, e concretezza al servizio. Entrato nel momento più critico del match non è più uscito e si candida ad un posto da titolare anche per domani. L'Italia ha vinto di misura in rimonta il primo set, ha sudato per imporsi nel secondo poi ha controllato con personalità il terzo.
«Un altro passo avanti dopo il buon finale di ieri, fatto in una partita di livello più alto», è il commento di coach Berruto. «La Finlandia è partita forte, noi bravi a combattere in quel momento. La rimonta è stato più merito nostro che demerito degli altri. Abbiamo fatto un altro passo avanti, ci siamo qualificati per la prossima fase a Vienna, ma per i motivi che conosciamo vogliamo vincere il girone». «Siamo contenti del risultato e questo è sicuramente il fatto più importante», aggiunge Birarelli. «È una bella cosa che abbiamo vinto ai vantaggi i primi due set, lottando: questo vuol dire che quando c'è battaglia non ci tiriamo indietro e cerchiamo sempre di ottenere la vittoria».
RISULTATI E CLASSIFICHE. Girone A: Austria-Turchia 0-3, Slovenia-Serbia 1-3. Classifica: Serbia e Turchia 6 punti, Slovenia 3, Austria 0. Girone B: Portogallo-Russia 1-3, Repubblica Ceca-Estonia 3-0. Classifica: Russia 6 punti, Repubblica Ceca 5, Portogallo 1, Estonia 0. Girone C: Italia-Finlandia 3-0, Belgio-Francia 3-1. Classifica: Italia 6 punti, Belgio e Francia 3, Finlandia 0. Girone D: Bulgaria-Polonia 1-3, Germania-Slovacchia 1-3. Classifica: Polonia 6 punti, Slovacchia 5, Bulgaria 1, Germania 0.
Miccoli e Pinilla show Milito non salva l'Inter
IL POSTICIPO. Gol e spettacolo alla Favorita: i rosanero in rimonta conquistano il successo
Gasperini si illude nel primo tempo, poi cominciano i fuochi d'artificio rosanero. E i nerazzurri crollano. Inutile il guizzo di Forlan
12/09/2011
PALERMO
C'è voluto un super-Palermo, trascinato da un Miccoli stellare, per mettere sotto l'Inter e spezzare un incantesimo che durava esattamente da sei anni (3-2 a Mancini e soci). Al di là del 4-3 finale, che ha premiato i rosanero, nessuno sarebbe stato in grado di prevedere una prova così entusiasmante, tenace, assolutamente sopra le righe del Palermo, soprattutto dopo quanto era accaduto nelle ultime settimane, dall'eliminazione in Europa League al cambio dell'allenatore «ante-litteram» (Mangia al posto di Pioli).
L'ex allenatore della Primavera, all'esordio-esame in Serie A, non solo è riuscito in pochi giorni a trasmettere una carica vincente alla squadra, ma è stato capace di darle un'impronta, degli schemi e ad azzeccare le scelte giuste.
Aveva ragione Zamparini quando diceva di avere fiducia in questa squadra e di non fasciarsi la testa - come del resto lui aveva già fatto - prima di rompersela. La vittoria del Palermo, giunta addirittura in rimonta contro una squadra che fino all'anno scorso era la più forte del mondo, lascia quasi interdetti, così come la sconfitta dell'Inter, giunta in una serata che difficilmente Gasperini dimenticherà.
Palermo-Inter è un contenitore di spettacolo, gol, emozioni, episodi dubbi, decisioni dell'arbitro contestate (e sbagliate). I nerazzurri comunque passano con Milito sugli sviluppi del primo angolo.
È il 33' e Stankovic, con un tiro in corsa sbagliato, recapita fortuitamente la sfera sui piedi di Milito che, completamente solo a pochi metri dalla porta, insacca l'1-0.
Si apre la ripresa e Barreto, con un drop, pesca Miccoli nel cuore della difesa dell'Inter, il piccolo attaccante controlla magnificamente il pallone, entra in area e fulmina Julio Cesar. Tre minuti ancora e Silvestre, su angolo dalla sinistra, trattiene in area Samuel: l'arbitro concede il rigore - che aveva risparmiato un attimo prima ai rosanero dopo un marchiano fallo di mano di Migliaccio - e Milito trasforma con un tiro basso e centrale.
Gara finita? Macchè. Altri 3' e una splendida combinazione Ilicic-Miccoli-Hernandez favorisce l'uruguagio che riceve da destra e batte da pochi passi Julio Cesar.
L'Inter si butta avanti a testa ma il Palermo è devastante in contropiede. Al 41' ottiene una punizione qualche metro fuori dall'area e Miccoli batte Julio Cesare con un tiro preciso e tagliato nell'angolo alto.
Al 43' partecipa alla festa rosanero anche Pinilla che, con una gran botta scavalca Julio Cesar dalla lunga distanza.
Non è finita perchè Forlan, pescato da Sneijder, entra in area e bagna la prima in A battendo in uscita Tzorvas.
FONTE: LArena.it