PERSONALE SOGNO TATTICO...
Quanto mi piacerebbe vedere un 4-3-1-2 con 'Juani' dietro a FERRARI e BJELANOVIĆ! Ma non è detto che prima o poi vedremo la cosa in atto, almeno a sentire mister MANDORLINI che non è nuovo a soluzioni tattiche 'sorprendenti' sia nel modulo che negli uomini...
Un grande tecnico a mio modestissimo avviso...
Che ha molte frecce al suo arco e riesce ad utilizzarle tutte, in maniera differente a seconda delle gare e dei momenti all'interno delle stesse per mettere in difficoltà l'avversario.
Presto potrebbe essere il momento di Nick Dinamite con il croato al fianco, sentite cosa rivela a Matteo Fantozzi di SerieBNews che l'ha sentito in merito nell'immediato dopo ASCOLI: «Ferrari ha fatto bene. E’ stato anche un pò sfortunato sotto porta e alla fine non è riuscito a segnare.
Sicuramente una buona prestazione.
Bjelanovic ci dà soluzioni diverse davanti. E’ un ottimo attaccante, ci sarà molto utile.
In alcune partite li proverò insieme, secondo me possono farlo. Possono dare molta forza al nostro attacco»
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LA SCHEDA DI LEPILLER
Il giovane attaccante francese di Le Havre esordisce appena 16enne in 'Ligue 2' (Serie B francese) con la prima squadra della cittadina in cui è nato e due anni dopo viene 'rubato' dalla FIORENTINA che lo porta in Italia (ma secondo una sentenza della Fifa del 2009, ha dovuto pagare 600mila euro di indennizzo di formazione e danni ai francesi per 'acquisto illegale') e lo inserisce nella formazione Primavera viola...
Dopo aver brillato nelle nazionali Under 16 e 17 del suo paese, Matthias fa due stagioni da vero e proprio protagonista anche nel vivaio viola poi, ventenne comincia a volere di più e dopo aver rifiutato un prestito al QUEENS PARK RANGERS (pare a causa di un ingaggio offerto troppo basso), viene rispedito in Francia ad allenarsi con il LILLA e poi dato in prestito al GRASSHOPPERS in Serie A svizzera.
Con le 'cavallette' viene impiegato di rado e dopo sole quattro presenze a Gennaio 2009 viene rispedito al mittente.
Verso la fine del mercato di riparazione LEPILLER va in prestito alla cadetteria belga nell'EUPEN dove rimane anche nelle due stagioni successive mettendo a segno un totale di 37 presenze e 13 goal e contribuendo alla promozione della sua nuova compagine...
Il 30 Giugno scorso, finito il contratto di prestito con l'EUPEN (con il quale dice di vantare anche un centomila euro di stipendi arretrati), torna alla FIORENTINA ma non è nei piani di Sinisa MIHAILOVIC e CORVINO, diesse dei viola, dopo aver registrato il forte interesse su di lui di LOKEREN e STANDARD LIEGI, prova a darlo in prestito con diritto di riscatto in favore dei gialloblù per fargli fare il definitivo salto di qualità...
Qui la scheda completa.
Goal di Lepiller in allenamento con splendida azione | La frappe de Lepiller flashée à 139 km/h |
ALTRE NEWS IN ALLEGATO
RINNOVO A MANDORLINI: Il patròn MARTINELLI è vago "Ne abbiamo parlato, rimango in attesa, al momento non c'è niente di definitivo" ma conferma in sostanza le dichiarazioni del mister "Stiamo parlando con la società per il rinnovo di contratto, lo stiamo affrontando con calma, non c'è fretta. Entrambi vogliamo questo rinnovo, sono contento della stima manifestata dalla società. Finora non avevamo mai trovato il tempo per vederci, ora pian piano definiremo il tutto". La scadenza è il prossimo Giugno ma si sa come vanno queste cose e MANDORLINI, con i risultati che sta ottenendo, attira le attenzioni di diversi club di categorie superiori e non solo in Italia...
SERIE B: Il bomber principe è ancora TAVANO alla media di un gol a partita!
M.Schumacher crashes Singapore 2011 | FC Barcelona vs Atlético de Madrid 5-0 | Real Madrid 6-2 Rayo Vallecano All Goals Highlights |
IN BREVE A PIÉ PAGINA
MONDIALI RUGBY: Dopo la RUSSIA cadono gli USA, ora l'IRLANDA...
MONDIALI CICLISMO: Trionfa l'irlandese CAVENDISH davanti a GOSS e GREIPEL, il primo azzurro, BENNATI è 'solo' 14°...
SERIE A: Giornata povera di gol dove spiccano però le vittorie di SIENA (rotondo 3 a 0 al LECCE) ed ATALANTA (che senza penalizzazione sarebbe in testa alla classifica!). Il CHIEVO batte il GENOA di MALESANI all'ultimo secondo utile, il MILAN di misura sul CESENA e (finalmente) anche l'INTER del neoallenatore RANIERI. Pareggi per tutte le altre...
ARBITRO SCANDALOSO in ogni senso Byron Moreno... Lo ricordate? Quello che eliminò l'ITALIA ai mondiali nippocoreani? È stato arrestato per spaccio...
FORMULA 1: Non ce n'è per nessuno! Anche a Singapore VETTEL con la sua RED BULL arriva davanti a tutti. 'Spettacolare' incidente per Schumi, fortunatamente senza conseguenze...
LIGA SPAGNOLA: BARÇA e REAL coi 'botti'! 11 gol in due...
RASSEGNA STAMPA
Martedì 27 Settembre 2011
L’Hellas ha trovato il suo trascinatore: «Questo è solo l’inizio, sono qui per vincere»
Verona, Hallfredsson è il nuovo Briegel
di Gianluca Vighini
VERONA - Dici Hallfredsson e pensi: ma cosa ci fa uno così in serie B? E lo pensavi ancora di più quando Hallfredsson era sceso in Lega Pro. Un centrocampista così, raramente lo trovi in serie A. Tiro, corsa, ribaltamento di fronte. Un’arma letale, che Mandorlini si tiene strettissima e il Verona non molla.
Miglior gara della stagione. Ad Ascoli è andato in scena il miglior Hallfredsson. Perché stavolta l’islandese di fuoco non ha avuto il solito calo nel secondo tempo ed è riuscito a essere costante per tutti i novanta minuti. Cioè devastante, tanto che ad Ascoli stanno ancora chiedendosi se il pelatone dell’Helas non sia per caso un Ufo di passaggio al Del Duca.
Sto benissimo. «A Verona mi trovo alla grande», dice Emil che nello spogliatoio della squadra tutti adorano per il sorriso e per la simpatia.
E se chiedete a Mandorlini la risposta è secca. «Hallfredsson è un punto fermo».
Da lì non ci scappa: il tecnico può cambiare tutto e tutti, ma Emil lo trovi sempre in campo. Del resto è impossibile rinunciare alla sua qualità (unita alla quantità) alle sue ripartenze, alla sua grinta.
Come Briegel. E alla fine il paragone con Briegel è quasi spontaneo. Come il tedesco di Bagnoli, Hallfredsson mette a disposizione della squadra la sua forza e la sua serietà professionale e come il panzer dello scudetto, appare certe volte incontenibile. «Io sono venuto a Verona per vincere - aggiunge Hallfredsson - e non certo per fare la bella statuina. Sapevo che c’erano grandi potenzialità. Ma non è ancora finita. Questo è solo l’inizio».
Ciclo terribile. Anche perché il bello è appena iniziato. Basta vedere il calendario che attende l’Hellas nelle prossime tre giornate. Prima il Gubbio in trasferta, poi la Sampdoria in casa (il mercoledì, nel turno infrasettimanele), infine il Torino (domenica 9 ottobre). Pane per i denti di Emil. Pronto a fare scintille con la maglia gialloblù. (ass)
FONTE: Leggo.it
ALTRE NOTIZIE
Serie Bwin: la classifica dei marcatori
27.09.2011 12.57 di Luca Esposito
Dopo la sesta di Campionato, ecco la classifica dei marcatori:
6 reti: Tavano [1 rig.] (Empoli).
5 reti: Cocco [1 rig.] (Albinoleffe); Dionisi (Livorno) [2 rig.]; Immobile [2 rig] (Pescara); Bertani [1 rig.] (Sampdoria).
4 reti: Campagnacci, Ceravolo e Missiroli (Reggina); Pozzi [1 rig.] (Sampdoria).
3 reti: Feczesin, Jonathas [1 rig.] (Brescia); Caridi [1 rig.], Alfageme, Sforzini [1 rig.] (Grosseto); Boakye (Sassuolo).
2 reti: Sbaffo e Papa (Ascoli); De Paula, Marotta [2 rig.] (Bari); D. Gasparetto, Maah (Cittadella); Mendicino (Gubbio); Danilevicius (Juve Stabia), De Vitis (Modena); Castaldo e Farias (Nocerina); Cuffa, Cacia e Ruopolo (Padova); Cascione e Sansovini (Pescara); Sansone [1 rig. ] (Sassuolo); R. Bianchi [1 rig.] (Torino); Gomez, Ferrari [1 rig.] (Verona); Abbruscato (Vicenza).
1 rete: Regonesi [1 rig.], Ragonesi, Girasole e Previtali (Albinoleffe); Andelkovic, Romeo [1 rig] (Ascoli); De Falco, Rivas (Bari); El Kaddouri (Brescia); Di Roberto, Schiavon, Di Carmine e Vitofrancesco (Cittadella); Florenzi, Pettinari e Ciano (Crotone); Dumitru, Signorelli, Saponara e Buscè (Empoli); Ciofani e Lunardini (Gubbio); Erpen, Scozzarella e Mbakogu (Juve Stabia); Luci, Salviato e Barone (Livorno); Dalla Bona, Bernacci, Greco (Modena); Di Maio, Catania [1rig.] (Nocerina); Milanetto, Trevisan, Drame, Cutolo, Italiano e Schiavi (Padova); Maniero, Togni e Insigne (Pescara); Ragusa e Rizzato (Reggina); Palombo, Maccarone [1 rig.] Piovaccari, Foggia e Volta (Sampdoria); Marchi, Masucci e Terranova (Sassuolo); Oduamadi, Sgrigna, Antenucci, Ebagua e Stevanovic (Torino), Neito e De Luca (Varese), Ceccarelli, Bjelanovic, Russo, D'Alessandro e Hallfredsson (Verona); Paro e Rigoni (Vicenza).
SERIE B
Verona, Martinelli segna la priorità: rinnovo a Mandorlini
26.09.2011 09.45 di Matteo Bursi
Fonte: TuttoHellasVerona.it
La priorità del presidente del Verona Giovanni Martinelli è una. Costruire il Verona del futuro attorno ad Andrea Mandorlini, proprio per questo in cima alla lista dei pensieri della dirigenza scaligera c'è il rinnovo del contratto del tecnico. Mandorlini è attualmente legato al Verona da un accordo sino al prossimo giugno, ma l'Hellas gli sta per sottoporre un pluriennale. "Ne abbiamo parlato, rimango in attesa, al momento non c'è niente di definitivo", ha dichiarato Mandorlini nei giorni scorsi.
SERIE B
ESCLUSIVA TMW - Verona, Mandorlini: "Discutiamo il rinnovo"
Intervista di Raffaella Bon
26.09.2011 11.42 di Matteo Bursi
Andrea Mandorlini è sempre più al centro del progetto Verona. Il presidente Giovanni Martinelli ha indicato il rinnovo del contratto dell'ex tecnico di Atalanta, Bologna e Cluj come una priorità assoluta. La redazione di Tuttomercatoweb.com lo ha raggiunto in esclusiva per approfondire il tema. "Stiamo parlando con la società per il rinnovo di contratto - ammette Andrea Mandorlini -, lo stiamo affrontando con calma, non c'è fretta. Entrambi vogliamo questo rinnovo, sono contento della stima manifestata dalla società. Finora non avevamo mai trovato il tempo per vederci, ora pian piano definiremo il tutto". Sul buonissimo avvio di stagione del suo Hellas, Mandorlini aggiunge: "In questo momento posso dire che sono contento e soddisfatto che il mio lavoro sia apprezzato. La squadra sta facendo punti importanti, speriamo di continuare così".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
PRIMO PIANO
Serie Bwin, il punto: cari arbitri, quanti errori!
25.09.2011 09:34 di Redaz. TuttoB.com
Fonte: Daniele Manuelli
Il sesto turno del campionato di serie B, regala alla Juve Stabia una vittoria in cadetteria attesa da 50 anni. Gli uomini di Braglia hanno dato vita ad una partita spettacolare, aggredendo dal primo all’ultimo minuto il Pescara . Il match tuttavia è stato condizionato dal direttore di gara, il signor Bellotto, reo di aver concesso due rigori molto dubbi (eufemismo!), di averne negato uno e di aver annullato un gol valido. Le “ vespe” campane nonostante l’arbitraggio conquistano meritatamente i tre punti grazie a un netto predominio territoriale. Le reti del pareggio di Danilevicius a fine primo tempo e quello del vantaggio ad inizio ripresa ad opera di Scozzarella fanno capire al Pescara che al “Menti” sarà dura portare via dei punti.
Gli abruzzesi paiono troppo brutti per essere veri. Il vantaggio di Togni su calcio piazzato e il rigore generoso realizzato da Immobile danno speranza, ma la formazione di Zeman, si mostra poco solida e troppo sbilanciata. Il reparto difensivo è mal supportato dai centrocampisti, che prendendosi una giornata di relax, permettono all’avversario di entrare facilmente in area di rigore. L’ammonizione di Balzano nei primi minuti della partita è una prova concreta. Quest’ultimo sulla propria corsia soffre terribilmente l’argentino Erpen. Nel finale arriva la beffa con l’espulsione di Bocchetti, reo di aver atterrato Sau lanciato a rete. Il fallo avviene fuori area, ma Bellotto assegna il rigore che Erpen - con un cucchiaio perfetto - trasforma regalando ai suoi la prima vittoria stagionale.
L’ex capolista invece Sassuolo cade in casa contro il Bari. E’ curioso che il secondo successo stagionale dei pugliesi arrivi sempre al “ Braglia”, dove qualche settimana fa gli uomini di Torrente si erano imposti sul Modena grazie ad una prodezza di De Falco. Questa volta a dare la vittoria ai bianocorossi ci pensa un doppio Marotta che realizza due penalty, di cui uno perlomeno discutibile. Il Sassuolo dopo l’iniziale svantaggio, aveva trovato subito il pareggio grazie al ghanese Boakye anche se, alla fine, neroverdi pagano le tante occasioni sprecate nel primo tempo.
Il Torino vince a Nocera, al termine di un match molto combattuto, grazie alle marcature di Antenucci e Ebagua. L’attaccante molisano fa le prove generali già nei primissimi minuti del match centrando il palo alla sinistra del portiere campano Russo. Pochi minuti dopo viene ripetuta la medesima azione con Antenucci che stavolta però non sbaglia e firma il suo primo centro stagionale. La reazione ospite non si fa attendere, Castaldo in chiusura di primo tempo colpisce perfettamente di testa con Coppola che devia il pallone (già all’interno della porta!) sulla traversa suscitando le vibranti proteste dei molossi. Nella ripresa il Torino, trova il bis con Ebagua che finalizza un’azione straordinaria di Stefanovic. La Nocerina non demorde e dimezza il passivo con un penalty realizzato da Catania per atterramento di Darmian proprio su quest’ultimo, ma non basta.
Anche il Padova da par suo non fallisce l’appuntamento con la vittoria seppur ridotto in dieci per gran parte del confronto per l’espulsione di Legati (anche qui restano molte perplessità). Decisivi Cacia (lesto ad approfittare di un errore di valutazione di Diagouraga) e Italiano direttamente su calcio di punizione. Anche qui la partita è condizionata pesantemente dal direttore di gara che assegna in un primo momento un calcio di rigore agli emiliani – atterramento di Bernacci ad opera di Schiavi – per poi ritornare sui propri passi.
A Bergamo si ripetono gli stessi errori di Padova con un arbitraggio ancor più discutibile. All’AlbinoLeffe viene annullato un gol regolare di Foglio, sullo 0-0 e nel finale viene espulso il portiere Tomasig, ma a commettere fallo su Piovaccari lanciato a rete è il difensore D’Aiello. E alla fine una cinica Sampdoria esce dallo stadio “ Azzurri d’Italia” con un netto successo ben oltre i propri meriti. La prima rete dei blucerchiati è un’autentica prodezza balistica su punizione di Pasquale Foggia al 34’. Di Bertani e Maccarone (dagli undici metri) le altre due reti dei liguri mentre per i seriani dimezza le distanze Cissè. Nel finale l’episodio già citato, con Piovaccari che dal dischetto spara alto con bomber Cocco costretto ad andare tra i pali poiché mister Fortunato aveva esaurito le sostituzioni.
Vince il Verona in rimonta ad Ascoli. Dopo l’iniziale svantaggio, complice un autogol di Mareco i gialloblu trovano il pareggio con Gomez. Nella ripresa sempre il funambolo argentino serve un assist al bacio per la prima marcatura in maglia scaligera dell’ex di turno Sasa Bjelanovic, tra l’altro ex di turno. E a fine gara per i veneti arrivano anche gli elogi di Castori che rivede nella compagine di Mandorlini niente meno che il Novara dello scorso anno.
Sempre per restare in zona Lago di Garda se l’Hellas merita un grande applauso, l’imbattuto Brescia dei giovani e di mister Scienza è da standing ovation. Con il Cittadella ci pensa il solito brasiliano Jonathas e tocca ad El Kaddouri chiudere i conti e a regalare alle rondinelle il primo posto in condominio con Padova e Torino.
Ne parlano in pochi, ma nel frattempo il Grosseto continua ad avanzare in classifica: il Crotone è regolato allo “Zecchini” con le reti del solito Caridi e di Alfageme in pieno recupero con il portiere maremmano Narciso ancora prodigioso nel salvare la sua porta come otto giorni fa contro la Sampdoria.
Il Gubbio raccoglie il punticino, il Varese non concretizza gli sforzi cosi Pecchia è sempre più a rischio mentre Carbone ha quel legittimo amaro in bocca per aver gettato al vento una ghiotta occasione per bissare il successo di sabato scorso con l’AlbinoLeffe.
Ma che per gli arbitri sarebbe stato un weekend poco felice lo si era già intuito nell’anticipo di venerdì, 1-1 tra Vicenza e Livorno, quando Calvarese, dopo un contrasto Frison – Paulinho, aveva fischiato una presunta carica sul portiere solo quando il pallone calciato da Barone – che ne l frattempo aveva ripreso la respinta – si stava insaccando.
Questo è quanto ha detto il weeknd cadetto, in attesa del posticipo del “Castellani” tra l’Empoli di un Aglietti chiamato a vincere contro una Reggina che cerca il colpaccio.
FONTE: TuttoB.com
Verona, ESCLUSIVO/ Andrea Mandorlini: “Atteggiamento giusto dei ragazzi. Bjelanovic e Ferrari possono giocare insieme”
Il Verona ha ribaltato il risultato sabato scorso contro l’Ascoli. Al goal del vantaggio dei bianconeri infatti gli uomini di Andrea Mandorlini non si sono arresi, riuscendo a vincere la partita. Fondamentale è stato l’ingresso di Sasa Bjelanovic, punta arrivata in estate dall’Atalanta.
E’ intervenuto in ESCLUSIVA per SerieBnews.com Andrea Mandorlini, che ha commentato con noi la prestazione dei suoi in Ascoli-Verona.
Mister le è piaciuta la reazione dei suoi contro l’Ascoli?
“Non mi è piaciuta solo la reazione, ma anche l’atteggiamento prima di subire l’1-0?.
Come commenta la prestazione dei suoi?
“Abbiamo giocato la partita in maniera ordinata. Volevamo vincere e ci siamo riusciti. Siamo soddisfatti”.
Ferrari ha giocato una grande prestazione, anche se gli è mancato il goal…
“Sì, Ferrari ha fatto bene. E’ stato anche un pò sfortunato sotto porta e alla fine non è riuscito a segnare. Sicuramente una buona prestazione”.
Poi c’è Bjelanovic che la mette sempre dentro. Quanto è importante per voi?
“Bjelanovic ci dà soluzioni diverse davanti. E’ un ottimo attaccante, ci sarà molto utile”.
Possono giocare insieme lui e Ferrari?
“In alcune partite li proverò, secondo me possono farlo. Possono dare molta forza al nostro attacco”.
Matteo Fantozzi
FONTE: SerieBNews.com
Due fisso sulla strada dell'Hellas. Mandorlini pensa già al Gubbio
SEMPRE AVANTI. Russo e compagni hanno centrato il secondo successo stagionale lontano dal Bentegodi: «Conosco bene questo campo, non è facile strappare tre punti all'Ascoli. Non facciamo troppi calcoli, guardare la classifica sarebbe irriverente»
27/09/2011
Avanti così. Senza paura. Senza guardarsi indietro. L'Hellas da trasferta viaggia a gonfie vele. Ha vinto con la Juve Stabia sul sintetico di Castellammare, ha battuto l'Ascoli in rimonta dopo il vantaggio dei marchigiani firmato da Papa Waigo, ha perso a Grosseto ma poteva tranquillamente portare a casa tre punti anche dalla Maremma se non si fosse messo di traverso l'arbitro Irrati che ha chiuso gli occhi sul fallo in elevazione di Sforzini e regalato un rigore a Caridi a pochi minuti dalla fine. Adesso tocca al Gubbio, la formazione che sembra una lontana parente della squadra rivelazione che ha dominato l'ultimo campionato di Prima Divisione. Solo due punti in classifica, zero vittorie all'attivo, un giovane allenatore come Pecchia che attende la sfida con i gialloblù per dare un po' di solidità alla sua panchina che traballa. Per quanto s'è visto in serie C, il Verona non ha tradizione favorevole con i rossoblù umbri. Nell'ultimo campionato ha perso due volte, in casa e in trasferta, e Gomez ha sempre fatto centro. Questa volta, però, l'attaccante argentino indossa la maglia giusta, nelle ultime settimane ha ritrovato la giusta condizione psicofisica, è diventato uno dei trascinatori dell'Hellas. Non può certo cancellare con un colpo di spugna le emozioni provate con il Gubbio ma Juanito è un professionista vero e cercherà di confermare anche contro gli ex compagni di squadra quanto di buono ha fatto vedere nella prima parte di campionato.
Un Verona che può dare continuità alla propria azione strappando un risultato positivo anche a Gubbio, una mossa per mettere ancora un po' di fieno in cascina in vista del tour de force al Bentegodi, in quattro giorni dovrà affrontare prima la Sampdoria - nel turno infrasettimanale del 5 ottobre - e poi il Torino. Tre partite per capire di che pasta è fatto questo Hellas. Qualcosa s'è già capito, questo è vero. Basta ripensare alle prime partite del campionato. Dieci punti in classifica e potrebbero essere anche di più per quello che la squadra ha fatto vedere in campo, tre vittorie all'attivo, un pareggio spettacolare con il Padova e due sconfitte immeritate, se il Verona avesse portato a casa almeno un punto con Pescara e Grosseto non avrebbe rubato nulla.
La posizione di classifica abbastanza serena, almeno per il momento, regala all'Hellas la possibilità di giocare le prossime partite con relativa tranquillità, senza troppi patemi d'animo. «Contro l'Ascoli abbiamo portato a casa una gara difficile - ha detto il tecnico dopo la vittoria con i bianconeri - messa in salita dal vantaggio dei padroni di casa. Siamo stati bravi a continuare a giocare, creando molte situazioni anche dopo aver raggiunto il pareggio. Mi aspettavo un livello agonistico molto alto, la risposta è stata all'altezza. Si tratta di una vittoria meritata, sono molto contento».
Grande soddisfazione nel gruppo, cresce l'entusiasmo anche nell'ambiente gialloblù. I sogni non sono vietati ma Andrea Mandorlini alza il piede dall'acceleratore. «Per esperienza personale so quanto sia difficile centrare i tre ad Ascoli - conclude il mister - ora andiamo avanti vivendo alla giornata, senza nasconderci. Guardare la classifica sarebbe irriverente, il campionato è lungo e stare sul pezzo è d'obbligo».
Festa Bjelanovic, finalmente un gol gialloblù
HELLAS IN DECOLLO. L'attaccante croato ha segnato la rete della vittoria con l'Ascoli ed al tempo stesso la prima con la maglia del Verona. «Una gioia incredibile». «Alla fine potevo farne un altro ma va benissimo così.Splendido l'assist di Gomez. Non conoscevo Juanito ma in campo fa delle cose incredibili. Straordinario»
26/09/2011
Verona. volta di Sasa. Sapore dolce, la sua ex squadra (l'Ascoli) come vittima del momento. Sasa Bjelanovic ha firmato il suo primo gol gialloblù. Speciale. Decisivo. L'attaccante croato ha sfruttato al meglio l'assist al bacio di Juanito Gomez, autentico mattatore di giornata. L'asse del gol funziona che è una meraviglia. E l'ex punta dell'Atalanta può finalmente esultare dopo aver rotto il ghiaccio. «Potevo fare addirittura meglio spiega l'attaccante del Verona se fossi riuscito a concretizzare un'azione creata nel finale di gara, bastava solo saltare il portiere e facevo doppietta. Comunque sia, sono arrivati i tre punti, e questa è la cosa più importante. Il Verona ha disputato una grande gara, ha meritato di vincere, sarebbe stato davvero un peccato non tornare da Ascoli senza un successo».
FANTA JUANITO. Sasa è rimasto stupito dalla grande prova di Gomez. L'argentino è stato a tratti straripante: «Sono sincero: non conoscevo Gomez, l'ho visto per la prima volta quando sono arrivato a Verona. Mi ha incantato. In campo sa fare cose incredibili, basta ripensare anche alla partita con il Padova, una corazzata costruita per andare in serie A. Si è ripetuto contro l'Ascoli, è stato straordinario. Oltre a segnare, mi ha fornito l'assist per la rete della vittoria. Un giocatore così è da considerare insostituibile». Un passo indietro. Sasa racconta la sua partita. Vista dalla panchina all'inizio, vissuta poi da protagonista in campo. «Ho sofferto all'inizio ammette -. Perché il Verona meritava di stare avanti, ma la partita non si sbloccava. Poi siamo riusciti ad accelerare al momento giusto, e sono felice di avere lasciato il segno pure io».
IL PRIMO PASSO. Una rete che vale tre punti, una promessa per il futuro. «Spero e voglio fare ancora meglio. Quando entri a gara in corsa non è mai facile entrare subito in partita. A volte serve un po' di tempo. Io ci sono, e voglio diventare sempre più decisivo. Comunque, il Verona ad Ascoli ha dimostrato di essere una grande squadra. Ce ne dobbiamo convincere. Queste sono le vittorie che possono dare un altro senso alla nostra stagione. Certo, ci vorrà tempo per capirlo. Ma i segnali sono più che positivi. Quando ero seduto in panchina ho detto ai miei compagni: guardate come stiamo giocando. L'avversario è forte, questo è un campo difficile, eppure il Verona riesce a tenere il campo con grande forza, con grande spessore. Spero sia solo l'inizio. Di ritorno da Ascoli, comunque, nessuno ha voluto festeggiare in maniera esagerata. Sappiamo benissimo che la strada è ancora molto lunga. E appena ti illudi di essere più forte di quello che sei, iniziano i problemi. E a noi non dovrà accadere».
DOLCE PREMONIZIONE. Sasa, il gol, lo aveva chiamato già nel dopo gara di Verona Padova- «Sentivo che era nell'aria ammette -, avvertivo che la volta successive avrei potuto fare qualcosa di importante. E puntuale ad Ascoli è arrivato il gol. Qui all'Hellas mi sono ambientato davvero molto bene. Sento la fiducia della società e del tecnico. Ho scelto Verona anche per Mandorlini. Ma non mi sento di certo favorito rispetto ad altri. Il feeling con il mister è buono, ma sono consapevole di dover dare tutto per meritarmi uno spazio tutto mio. Il campionato? Ci siamo anche noi nelle piazze nobili della classifica. I veri valori non sono ancora usciti del tutto. Ci vorrà un po' di tempo. E anche noi dovremo farci trovare pronti. Per quanto mi riguarda, la condizione migliora ogni volta che scendo in campo. Il ritmo partita lo trovi con il tempo e, dal mio arrivo a Verona, penso di avere fatto buoni passi in avanti. Tra un po' sarà ancora meglio». S.A.
FONTE: LArena.it
25/09/2011 - 12:07
H. Verona-Sampdoria, biglietti in vendita
Tagliandi per la gara di mercoledì 5 ottobre disponibili presso i circuiti Index/Best Union e Ticket One. Ora possibile anche l'acquisto on-line
25/09/2011 - 12:02
B-Italia: Doninelli ha raggiunto il Centro Tecnico Federale
Nel pomeriggio (ore 16) seduta di allenamento, lunedì mattina alle 10 i ragazzi di Massimo Piscedda affronteranno una gara amichevole a squadre contrapposte
25/09/2011 - 11:17
Ripresa degli allenamenti fissata per lunedì
La preparazione dei gialloblù in vista della trasferta di Gubbio avrà inizio con una seduta pomeridiana
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
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LIGA SPAGNOLA: BARÇA e REAL coi 'botti'! 11 gol in due...
REAL VALANGA SUL RAYO: 6-2 E INCIDENTI -VIDEO
Sabato 24 Settembre 2011 - 23:42
Ultimo aggiornamento: 23:43
MADRID - Un Real Madrid in stile 'tennistico' vince per 6-2, davanti ai 72mila del Bernabeu, il derby con il Rayo Vallecano, passato in vantaggio con Michu, rimasto sullo 0-1 fino al 39' ma poi travolto dalla valanga 'merengue'. La prima rete della squadra di Mourinho è quella di Cristiano Ronaldo, a cui segue, al 45' pt, il centro di Higuain. (con Sergio Ramos in sospetto fuorigioco). Nella ripresa ancora a segno, su rigore, Cristiano Ronaldo che poi farà tripletta ancora dal dischetto a 6' dalla fine. Nel frattempo avevano segnato anche il giovane difensore Varane, che con i suoi 18 anni e 152 giorni diventa il più giovane calciatore straniero a marcare nella Liga con la maglia del Real, e Benzema per i padroni di casa e ancora Michu per il Rayo. Convincente, pur se senza reti, nel Real la prestazione di Kakà, schierato da Mourinho nel ruolo di Ozil (il tedesco è entrato al 29' al posto dell'infortunato Lass), alle spalle della punta centrale. Prima della partita ci sono stati degli scontri, nei pressi dello stadio Bernabeu, tra ultrà del Rayo,i 'Bukaneros', e del Real, gli 'Ultrasur', che hanno costretto la polizia ad intervenire con delle cariche per far cesare gli scontri.
BARÇA, 5-0 ALL'ATLETICO: TRIPLETTA DI MESSI -VIDEO
Domenica 25 Settembre 2011 - 00:25
Ultimo aggiornamento: 00:26
BARCELLONA - Nemmeno l'Atletico Madrid che finora aveva preso soltanto un gol (ed era reduce da due vittorie per 4-0) riesce ad opporsi al Barcellona e soprattutto ad un Lionel Messi semplicemente stratosferico. Immarcabile quando parte palla al piede e supera in velocità ogni avversario, l'argentino ha realizzato una tripletta nel match che il Bar‡a ha vinto per 5-0. Le prime due reti del numero 10, una per tempo, sono state delle autentiche pennellate d'autore, realizzate in slalom con il pallone attaccato al piede sinistro e finte che hanno letteralmente annichilito gli avversari, prendendoli sempre controtempo. La terza è stata realizzata con una 'cannonatà sempre di sinistro, su assist di Villa, con cui ha risposto alla tripletta segnata sempre oggi da Cristiano Ronaldo con il Real Madrid. Di Villa e Miranda (autorete) gli altri 'centrì della squadra 'blaugranà che oggi Guardiola ha schierato con un solo difensore di ruolo, il francese Abidal, fra gli undici della formazione iniziale. Con il successo odierno il Barcellona si porta ad 11 punti in classifica, ad una lunghezza dalla sorprendente capolista, il Betis Siviglia, che giocherà lunedì contro il Getafe. Al secondo posto, alla pari con Messi e soci, c'è il Siviglia che, pur rimasto in nove per le espulsioni di Trochowski ed Escudè è riuscito ad infliggere la prima sconfitta al Valencia (1-0, rete di Kanoutè al 18' pt), ora fermo a quota 10 dove lo ha raggiunto il Real Madrid. Continua a non vincere (è ancora a secco) l'Athletic Bilbao di Marcelo Bielsa, che contro il Villarreal pareggia per 1-1 (reti di Gabilondo e Nilmar). In una fase di questo match s'infortuna Giuseppe Rossi, che va a sbattere contro dei tabelloni pubblicitari. Ora la sua presenza marted' in Champions contro il Napoli è in forte dubbio.
F1, INCIDENTE A SINGAPORE PER L'AUTO DI SCHUMI -VIDEO
Domenica 25 Settembre 2011 - 15:56
SINGAPORE - Il Gran Premio di Singapore è stato interrotto a causa di uno spettacolare incidente che ha coinvolto la Mercedes di Michael Schumacher. Il sette volte campione del mondo della Mercedes osa in fase di sorpasso e va in collisione con il posteriore della Sauber di Sergio Perez. La Mercedes del tedesco accenna ad un pericoloso decollo e va a sbattere violentemente contro le barriere. Per l'ex campionissimo della Ferrari, che esce con le sue gambe dalla vettura, solo tanta paura e gara finita. Subito dopo l'incidente che ha coinvolto Schumacher la direzione gara ha mandato in pista al 29/o giro la safety-car. Annullato l'enorme vantaggio della Red Bull di Vettel sui suoi avversari più diretti Button, Webber e Alonso.
«L'AUTO È VOLATA» «La macchina è volata ma sto bene, grazie». Il pilota della Mercedes, Michael Schumacher, rassicura tutti sulle sue condizioni dopo l'incidente spettacolare che lo ha visto protagonista dopo un pericoloso contatto con la Sauber di Sergio Perez a metà del Gran Premio di Singapore. «Lui ha frenato all'improvviso - ha detto Schumacher ai microfoni della Rai - e sono rimasto sorpreso».
F1, VETTEL IMPRENDIBILE A SINGAPORE: TITOLO VICINO
Domenica 25 Settembre 2011 - 17:33
SINGAPORE - Davanti a tutti dall'inizio alla fine del Gran Premio by night di Singapore, ma per il titolo bis dovrà attendere fino alla prossima gara in Giappone. Sebastian Vettel stravince la corsa sullo stellare circuito di Marina Bay lanciandosi alle spalle la McLaren di Jenson Button che con il suo piazzamento impedisce al tedeschino, per un solo punto, di stappare lo champagne con la sua invincibile Red Bull già questa sera. Terza l'altra monoposto 'da berè di Mark Webber che ha tolto la gioia del podio ad una buona Ferrari targata Fernando Alonso a cui non è bastata un'altra grande partenza. Così così la prestazione dell'altro ferrarista Felipe Massa viziata da una collisione all'inizio con la Freccia d'Argento di Lewis Hamilton che a sua volta ha condotto la solita rimonta finale fino alla quinta piazza.
Incidente da dimenticare per Michael Schumacher che per superare la Sauber di Sergio Perez rischia grosso e deve abbandonare la corsa distruggendo la sua Mercedes. La partenza del Gran Premio di Singapore è regolare con la Red Bull del leader del Mondiale Sebastian Vettel subito in testa, ma l'avvio del ferrarista Alonso è da campione vero: al semaforo verde lo spagnolo sceglie la traiettoria esterna e passa in un sol colpo dalla quinta alla terza posizione dietro alla McLaren di Jenson Button. Guadagna una piazza anche l'altra Rossa di Felipe Massa, da sesto a quinto, dietro alla Red Bull di Mark Webber. Male la McLaren di Lewis Hamilton che dalla quarta piazza si ritrova ottavo, ma come suo solito l'inglese non si perde d'animo e ostacolato solo per un attimo da Schumacher (a Monza la resistenza dell'ex campionissimo fu ben diversa) comincia a rimontare posizioni. Fino al giro 13 quando nel tentativo di sorpassare la Ferrari di Massa entra in collisione con la Rossa del brasiliano che ha la peggio. Per Massa, che si ritrova con un pneumatico a terra ed è costretto a rientrare ai box, un nuovo episodio da discutere con l'inglese della McLaren. Che si becca un drive-through (obbligo di un passaggio nella corsia dei box) per la sua manovra azzardata ai danni del ferrarista che precipita in coda al gruppo. E mentre Vettel imprime alla sua corsa verso la vittoria al Marina Bay e il possibile titolo n.2 un ritmo forsennato (gira quasi un secondo più veloce di tutti), scocca l'ora del primo valzer di pit-stop: comincia la Ferrari di Alonso in difficoltà e poi via via tutti gli altri. Al ritorno in pista la situazione vede sempre Vettel al comando seguito dalla McLaren di Button e dalla Ferrari di Alonso che deve guardarsi le spalle da un minaccioso Webber.
Lo spagnolo decide di cambiare gomme per la seconda volta e al ritorno in pista comincia a inanellare giri veloci per guadagnarsi il podio. Si arriva fino al giro 29 quando cambia tutta situazione dei distacchi a causa di uno spettacolare incidente di Michael Schumacher. Il sette volte campione del mondo della Mercedes osa in fase di sorpasso e va in collisione con il posteriore della Sauber del messicano Perez. La Mercedes del tedesco accenna ad un pericoloso decollo e va a sbattere violentemente contro le barriere. Per l'ex campionissimo della Ferrari, che esce con le sue gambe dalla vettura, solo tanta paura e gara finita. Subito dopo l'incidente che ha coinvolto Schumacher la direzione gara manda in pista al 29/o giro la safety-car che annulla l'enorme vantaggio della Red Bull di Vettel sui suoi avversari più diretti Button, Alonso e Webber. Al giro 34 con tutte le monoposto in fila guidate da Vettel la safety-car fila via, ne approfitta l'altra Red Bull di Webber che scarta facilmente la Ferrari di Alonso soffiandogli la terza piazza. A mettersi in mostra dopo la neutralizzazione della gara è anche Hamilton che in pochi giri rimonta fino alla quinta posizione, mentre la Red Bull di Vettel si riprende in un attimo il margine perduto con l'entrata della safety-car. A poco più di dieci giri dalla bandiera a scacchi le vetture di testa decidono di fermarsi per la terza volta: Vettel nel rientrare in pista rischia la collisione con la Lotus di Kovalainen. È solo un brivido che non gli impedisce di prendersi la nona vittoria della stagione, ennesimo trionfo con Button e Webber sul podio lo costringe a rimandare la festa iridata al prossimo Gran Premio del Giappone a Suzuka. L'unico a poter impedire/rimandare la gioia infinita del tedeschino di fare il bis a 24 anni è il bell'inglese della McLaren. Alonso, Webber e Hamilton sono da questa sera matematicamente fuori dai giochi iridati.
MORENO CONDANNATO: 2 ANNI E MEZZO PER SPACCIO
Venerdì 23 Settembre 2011 - 23:12
Ultimo aggiornamento: Sabato 24 Settembre - 09:04
ROMA - Due anni e mezzo di carcere per traffico di eroina. Questa la pena inflitta da una corte distrettuale di New York all'ex arbitro internazionale Byron Moreno, che ai Mondiali 2002 tartassò l'Italia nella partita degli ottavi di finale contro la Corea del Sud (persa dagli azzurri per 2-1). L'arbitro ecuadoriano, 41 anni, era stato arrestato il 21 settembre del 2010 all'aeroporto JFK di New York con sei chilogrammi di eroina nascosti in sacchetti di plastica attaccati al corpo. A gennaio, comparso davanti a un giudice, si dichiarò colpevole di aver tentato di importare eroina negli Stati Uniti e da allora è rimasto in carcere in attesa del processo.
JUVE, PAREGGIO 1-1 SOTTO IL DILUVIO DI CATANIA -VIDEO
Domenica 25 Settembre 2011 - 18:37
CATANIA - Piccoli passi. La Juventus non corre, ma va avanti. Quanto basta per conservare primato e imbattibilità. Il secondo pareggio consecutivo impedisce agli uomini di Conte di allungare sulla concorrenza, ma consente loro di continuare a guardare tutti dall'alto verso il basso insieme all'Udinese. Se i bianconeri non vanno in fuga, il merito è del Catania, protagonista di una gara generosa e di carattere. Compattezza, presidio delle corsie laterali, uno occhio di riguardo per le fonti di gioco juventine e ripartenze immediate: così gli etnei riescono a contenere la capolista, che fatica a liberarsi dalla morsa rossazzurra crescendo solo nella ripresa, quando Conte rimpiazza Elia con il più incisivo Pepe e Krasic sale di tono, così l'efficacia sulle fasce, abituale punto di forza, aumenta.
NAPOLI TITOLARE 'STECCA': 0-0 CON LA FIORENTINA VIDEO
Domenica 25 Settembre 2011 - 00:28
NAPOLI - Tornano i tre tenori, tornano i titolarissimi, ma non torna il Napoli e ne esce una musica stonata. Finisce 0-0 con la Fiorentina al San Paolo e gli azzurri sembrano essere lontani un miglio da quelli che domenica scorsa avevano messo sotto i Campioni d'Italia del Milan. Sono passati solo sei giorni ed in mezzo c'è anche la brutta sconfitta di Verona con il Chievo. Aria di crisi? Sicuramente no, è troppo presto per dare giudizi allarmistici, ma è anche vero che la squadra di Mazzarri esce da questa settimana bastonata nel morale e, in un certo senso, anche nella classifica. La Fiorentina di Mihajlovic si conferma squadra in gran forma ed il suo allenatore dimostra di sapere piazzare gli uomini in campo sempre in maniera molto intelligente e concreta.
INTER, ESORDIO RANIERI OK: BOLOGNA BATTUTO 3-1 -VIDEO
Domenica 25 Settembre 2011 - 00:19
BOLOGNA - Inter, ricordati chi sei e potrai anche tornare lassù. Speciali pillole di autostima prescritte da un medico normale, ma di buon senso. Claudio Ranieri riporta così i nerazzurri alla vittoria, «l'unica cosa che ti dà veramente morale. O pensate che io sia davvero l'aggiustatore? Ma non scherziamo...». Intanto però, un gruppo sottoterra dopo la sfortunata 'cura Gasperinì, viene risollevato al primo colpo. Bastava, in fondo, un primo tempo giocato al Dall'Ara «in modo pratico, fresco e bello». E un secondo più cinico: «Avevo chiesto ai ragazzi di mettercela tutta al di là del risultato. Ed è bello vedere i campioni fare i campioni». Nessun dubbio sull'esempio da seguire: «Zanetti, che si va a prendere il fallo del terzo gol. Se questo è il suo buongiorno andiamo bene». Dal capitano, un modello per il carattere: «È questo lo spirito che mi piace, ho visto un bel senso di abnegazione da tutti». Avanti così, e non si pone limiti: «Ora non guardo la classifica, guardo a Mosca, al Cska. La guarderò quando siamo vicini alla testa. Ma il nostro livello è altissimo. Se recuperiamo tutti i giocatori, riprendiamo autostima,facciamo qualche punto in più, arriviamo lassù in cima. A giocarcela con tutti gli altri». D'altra parte quello che ha a disposizione «è un buon gruppo, è sano, sono campioni - aggiunge Ranieri - e chi ha conosciuto il dolce non riesce ad abituarsi all'amaro».
MILAN, 1-0 AL CESENA -VIDEO. ALLEGRI: "CLONATE SEEDORF"
Sabato 24 Settembre 2011 - 23:45
MILANO - L'emergenza infortuni continua, e qualche incertezza pure. Ma il Milan trova contro il Cesena una gran partita di Clarence Seedorf che, con un gol da cineteca in apertura di match, e poi dettando i tempi e i ritmi della squadra da fuoriclasse, riporta il Milan alla vittoria, la prima di questo campionato. Allegri, che deve fare a meno di una squadra intera di titolarissimi, aveva chiesto ai suoi tre punti per ripartire dalla stessa identica posizione di classifica dello scorso campionato. La squadra, pur mostrando ancora amnesie e un equilibrio non sempre perfetto, lo ha accontentato con una gara fatta di cuore, di pressing e di sacrificio anche da parte di giocatori che non sembrano adattissimi a questo incarico come Cassano (bella la prova del barese) e El Shaarawi. Il Milan si presenta con Emanuelson trequartista (in pratica un centravanti arretrato) e Seedorf mezz'ala sinistra, cioè quel ruolo che 'mister x' inseguito per tutto il mercato e che Allegri aveva provato ad affidare ad Aquilani, oggi in panchina.
CHIEVO, VITTORIA IN RIMONTA: GENOA BATTUTO 2-1-VIDEO
Domenica 25 Settembre 2011 - 14:40
Ultimo aggiornamento: 15:06
VERONA - Il Chievo Verona vince in rimonta contro il Genoa per 2-1 nell'anticipo domenicale delle 12.30. I padroni di casa soffrono per tutta la prima frazione di gioco e vanno in svantaggio nei primi minuti della ripresa. Il solito Palacio, al quarto gol stagionale, non sbaglia sull'assist del nuovo gioiello genoano Jorquera. Ma il Chievo non demorde e reagisce subito alla rete subita. Prima Pellissier fallisce l'occasione del pareggio, sbagliando dal dischetto un calcio di rigore. Ma si fa perdonare al minuto 74, schiacciando in rete su azione da calcio d'angolo. I minuti finali sono tutti gialloblù, con il Genoa in dieci (espulso Dainelli nell'occasione del rigore) che stenta sotto gli attacchi dell'avversario. Così nei minuti di recupero arriva il gol-partita di Moscardelli, già decisivo contro il Napoli, e bravo a deviare di testa un cross di Sardo per il 2-1 finale.
ATALANTA E SIENA OK -VIDEO LE ALTRE A RETI BIANCHE
Domenica 25 Settembre 2011 - 17:36
Ultimo aggiornamento: 19:02
BERGAMO - In una domenica 'povera' di gol, le partite più divertenti sono quelle di Bergamo e Siena, dove sono le neopromosse a dare spettacolo. L'Atalanta vince 2-1 contro il Novara, grazie alle realizzazioni di Schelotto e Cigarini. Inutile il gol nel finale di Porcari. I bergamaschi salgono a 4 punti e se non avessero avuto i sei punti di squalifica iniziali, sarebbero l'unica squadra a quota dieci punti. Il Siena è l'altra neopromossa a sorridere, dopo il 3-0 al Lecce. I bianconeri aprono le marcature nel primo tempo con Destro e nella ripresa una doppietta di un Calaiò chiude il risultato. Pareggi a reti bianche in Cagliari-Udinese e Lazio-Palermo, due belle partite con molte occasioni, ma senza "zampate" decisive.
FONTE: Leggo.it
È Cavendish il campione Bennati è solo 14°
DELUSIONE. Sprint potente e preciso, lo seguono Goss e Greipel
La «macchina azzurra» si è inceppata ad un rondò durante il percorso nel centro di Copenaghen. Viviani in affanno ma sempre al fianco di Oss
26/09/2011
Era il favorito numero uno, il più adatto a un percorso che non ha risparmiato il copione più scontato, la volata di gruppo. A 26 anni, Mark Cavendish si laurea campione del mondo con il suo sprint, potente e preciso, che ha strozzato l'urlo in gola dell'australiano Matthew Goss, medaglia d'argento, e del tedesco Andrè Greipel, bronzo. Una prova di forza del talento dell'Isola di Man traslocato a Quarrata, nel pistoiese, e della nazionale britannica, che ha tenuto le redini della corsa mantenendo la calma nei momenti più caldi, e dando una severa lezione, innanzitutto all'Italia, di come si organizza un treno in vista della stazione d'arrivo. Il «Cav», ritiratosi dalla Vuelta dopo sole quattro tappe, deve ringraziare le sue gambe esplosive ma anche il lavoro di gregari di lusso come David Millar e Bradley Wiggins, che hanno messo alla frusta gli avversari per quasi tutto il percorso cittadino di Copenhagen, raggiunto dopo 26 km dalla partenza di Rudersdal (17 giri di 14 km per un totale di 266).
La corsa ha vissuto di fughe più o meno credibili (Luca Paolini è stato l'unico degli azzurri ad agganciarsi ai sette battistrada che sembravano poter far sul serio, e cioè Lastras, Poos, Roux, Iglinskiy, Chuzhda, Kiserlovski e Kangert) ma uno dei momenti chiave di questo Mondiale è stata la caduta che ha spezzato il gruppo, costretto Franck Schleck al ritiro e, soprattutto, messo nelle condizioni di non nuocere il campione uscente, il norvegese Thor Hushovd. Un uomo in meno da marcare, dunque, per gli altri big, che non si scomponevano nemmeno quando a tentare la sortita era una vecchia volpe come Thomas Voeckler, francese di vocazione attaccante che si portava appresso Sorensen e Lodewyck. Al trio si accodava poi Hoogerland ma, da dietro, la Gran Bretagna stringeva i ranghi e, ai -10 dalla meta, aumentava clamorosamente il ritmo.
E l'Italia? Il ct Paolo Bettini aveva chiesto di vedere la «macchia azzurra» solo negli ultimi duemila metri ed effettivamente è stato accontentato. Ma nel momento in cui il treno italiano si distendeva per il forcing conclusivo, qualcosa andava storto: colpa di una rotonda, probabilmente, che ha chiuso Bennati, il capitano designato, e messo in affanno Viviani, indeciso se provarci o rispettare le consegne e restare al fianco di Oss, che nel frattempo chiamava l'aretino senza avere risposta. Insomma, sulle ambizioni dei nostri è calato un triste velo: mentre Cavendish andava a dettar legge, Bennati si piazzava solo quattordicesimo. Un duro colpo per Bettini e la sua giovane Nazionale, che ha peccato di inesperienza.
L'Italbici, dunque, torna a casa con una sola medaglia, il grandissimo oro-bis di Giorgia Bronzini: un po' poco per un movimento che sta perdendo quell'appeal che lo aveva sempre contraddistinto.
FONTE: LArena.it