CONTRO LA REGGIANA VITTORIA SCACCIACRISI?
Beh... Questa è la tesi che sui media viene propinata per la maggiore ma per quel che mi riguarda conservo un sano realismo tenendo sempre ben presente che 29 punti in 23 partite, playoff a +6, e playout a -4 fotografano quanto meglio non si potrebbe la realtà attuale dell'HELLAS VERONA: una squadra partita (incompleta) fra tante attese e 1000 proclami per 'ammazzare' il campionato, ridimesionata dopo solo un paio di partite e finalmente rivelatasi come uno dei più grossi bluff delle ultime stagioni gialloblù...
Come da sempre succede, da più in alto ti lanciano e più rumoroso (e doloroso) sarà il tonfo quando, tolte anche le ultime briciole di speranza (nella gara persa contro il GUBBIO), ti schianterai a terra! Ma d'altro canto chiunque indossi la maglia scaligera in campo o nelle fila societarie sa (o dovrebbe sapere) perfettamente quali siano le aspettative della piazza e le pressioni a cui si sarà sottoposti per cui i rimpianti servono a poco... Suggerisco una salutare presa di coscienza: solo la matematica ancora non ha tagliato fuori i gialloblù dai playoff ma da qui ad affermare (plausibilmente) che l'obbiettivo minimo stagionale è raggiungibile ce ne passa...
Teniamoci l'ottimo BERRETTONI visto contro i granata ed il FERRARI 'operaio' che tra 1000 difficoltà riesce a proteggere qualche pallone in attacco (e magari anche a segnare) mentre per il resto, come succede ormai da quattro sofferte stagioni, ci sarà tempo e modo di rifarsi nel campionato 2011-2012.
VERONA 1-0 REGGIANA: HALLFREDSSON scende imperioso a sinistra, crossa al centro per FERRARI che prova l'assist di tacco, la prende BERRETTONI che si destreggia e tira prendendo un altro legno ma FERRARI è lì e ribadisce in rete!
GIOCO PRONOSTICI:
Che bello doer commentare i pronostici con alle spalle (finalmente) una bella giornata: non so a voi ma a me predispone bene per il resto della settimana poi...
Allora i Campioni oggi sono ben tre: BRUNI, GEDE e MARTINO a pari punti con 6! Brài butèi...
Sfigadoni sono invece Ciri e Pose con 3.
In classifica generale mezzo palso falso di ARK ma POSE non ne approfitta e, anzi, perde un altro prezioso punto nei confronti del quadricampione e ora si trova a -6: mi raccomando POSE non mollare! Ormai ce l'hai nel mirino ;o)
GEX è ammonito, FEDE invece alla seconda ammonizione consecutiva viene espulso...
Alla prossima e AVANTI/=\BLU!
RECORD DI STAGIONE
Punteggio massimo in una giocata: Martino, Smarso (10)
Max. numero di risultati azzeccati: Martino, Pose, Smarso (4)
Max. numero di pronostici azzeccati: Ark, Bridget, Martino, Mister Loyal (7)
Punteggio minimo in una giocata: Ark, Bruni, Sandro (0)
ALBO D'ORO CAMPIONI
2009/2010 Martino
2008/2009 RobRoy
2007/2008 L. Bruni F.C.
2006/2007 Ark (Ex-Alberto)
2005/2006 Ark (Ex-Alberto)
2004/2005 Ark (Ex-Alberto)
2003/2004 Ark (Ex-Alberto)
DICONO
L'ex tecnico gialloblù REMONDINA riparte da Ferrara «... In pochi anni da professionista ho vinto un campionato di D e uno di C2, e altre due volte ho fatto i playoff. O meglio: a Sassuolo ho fatto quelli per la serie B, mentre a Verona non mi hanno consentito di completare l’opera chiamando Vavassori dopo lo scontro diretto finale che ha promosso il Portogruaro. In B a Piacenza non ho avuto fortuna, ma mi diedero una squadra autarchica ed esageratamente giovane puntando tutto sull’allenatore, e poi per salvarsi dovettero comprare parecchio».
Gli ultimi due anni a Verona?
«Nel primo non avevo una gran squadra, lo ricorderete, e c’era da assorbire lo smacco della retrocessione. Nel secondo mi sono battuto fino all’ultima partita» (nella sezione OFFTOPIC l'intervista completa de IlRestoDelCarlino.it)
ALTRE NEWS IN ALLEGATO ALTRI 1000 EURO DI MULTA per le casse d Via Torricelli dopo VERONA-REGGIANA di Lunedì sera perchè propri sostenitori introducevano e accendevano nel proprio settore tre fumogeni e facevano esplodere cinque petardi, uno dei quali nel recinto di gioco, senza conseguenze.
Il totale complessivo sale così a 26.800 Euro che, tra il 'Binti' ed in trasferta, l'HELLAS VERONA ha dovuto sborsare causa intemperanze dei suoi tifosi... CREMONESE-VERONA LE RESTRIZIONI EMANATE DAL CASMS:divieto di vendita ai residenti nella regione Veneto, escluso i possessori di tessera del tifoso, dell'abbonamento della stagione in corso o della ricevuta di avvenuta richiesta della tessera del tifoso. Tali documenti sono necessari sia per l'acquisto dei tagliandi che per l'accesso all'impianto sportivo.
Gattuso slap Tottenham assistant coach
IN BREVE A PIÉ PAGINA VITA DA EX: In uscita 'Luna Tonda' l'autobiografia di Luciano MARANGON! REMONDINA torna in panca: sostituito l'esonerato NOTARISTEFANO, fino al 30 Giugno prossimo allenerà la SPAL... Altri guai per MUTU 'beccato' al telefono con un boss rumeno... NBA: Non basta BELINELLI, GOLDEN STATE vittoriosi a New Orleans. FORMULA 1: KUBICA ancora sotto i ferri! E' la terza volta... CHAMPIONS LEAGUE: Brutto capitombolo interno per il MILAN contro il TOTTENHAM non tanto (o non solo) per l'1 a 0 subito ma per come è maturato. GATTUSO sfiora la rissa con Joseph 'lo squalo' JORDAN (12 presenze 1 gol coi gialloblù nel campionato '83-'84) ed i tabloid inglesi 'crocifiggono' i rossoneri... RAUL al 70° gol fa guadagnare i pareggio allo SCHALKE in Spagna. DOMENECH ripensa al 'suo' mondiale e definisce i bleus ragazzacci incoscienti... SERIE A: 4 mesi confermati (e subito condonati) per frode sportiva ad Enrico PREZIOSI patròn del GENOA. SCI ALPINO: Ai mondiali terza medaglia per l'azzuro INNERHOFER che conquista un argento nella combinata, terzo un altro sciatore italiano FILL.
RASSEGNA STAMPA
Mercoledì 16 Febbraio 2011 Hellas trasformato dalla nuova coppia: i fischi iniziali del Bentegodi sono diventati applausi
«Berrettoni e Ferrari, altra musica»
di Gianluca Vighini
VERONA - Dopo la gara con il Gubbio, un gol bellissimo (inutile però per l’Hellas) e una caterva di fischi rispediti al mittente non fece nessuna polemica. Prese il microfono e disse solo. «Mi dispiace che i veronesi non mi apprezzino. Ma io farò di tutto per convincerli del contrario». Fu così che Nicola Ferrari da Trento, ha deciso cocciutamente di riuscire nell’impresa: essere applaudito dal Bentegodi, tramutare i fischi in applausi. Come? Con le armi che da sempre i tifosi gialloblù preferiscono: la grinta, il carattere, l’umiltà. Limiti tecnici. Così dall’alto (o dal basso) dei suoi limiti tecnici, Ferrari contro la Reggiana si è messo fare a sportellate con il mondo, ha tenuto alta la squadra come gli chiedeva Mandorlini, ha corso come Bordin alla maratona di Los Angeles, ha segnato un gol prezioso. E il Verona è uscito dalla crisi. Mentre i fischi (tanti anche lunedì, persino alla lettura delle formazioni), si sono tramutati pian piano in applausi e il muro dello scetticismo si è sgretolato. Super Berrettoni. A condire la serata di San Valentino è stato anche un super Berrettoni. Mandorlini lo ha schierato a sorpresa nella bolgia di una sfida ad alta tensione con i reggiani e Berrettoni ha riversato sullo sconnesso terreno del Bentegodi la sua voglia di tornare protagonista. Il Verona ha riscoperto così un leader, che era mancato per l’infortunio al ginocchio dallo scorso 19 settembre, quando il legamento gli fece crack in una stupida e banale torsione.
Berrettoni è apparso persino più maturo di quando aveva lasciato orfano l’Hellas. E anche più forte fisicamente, come se il lavoro fatto in palestra lo avesse reso meno vulnerabile. Gli applausi di Mandorlini. Conscio di aver evitato al Verona il peggio, Mandorlini ha applaudito pubblicamente i due protagonisti della rinascita scaligera. «Ferrari ha finalmente rialzato la testa. Adesso spero che non la rimetta più sott’acqua» ha commentato felice il tecnico. «Mentre Berrettoni mi è piaciuto molto perché non è facile tornare dopo un infortunio così lungo e giocare in questa maniera, con grande personalità».
Ora si moltiplicano le frecce all’arco del mister romagnolo. Oltre a Berrettoni e Ferrari, ci sono Pichlmann, Tiboni, Napoli e Le Noci. Tante soluzioni, per cambiare passo e rotta a un campionato per ora molto deludente. (ass)
Mercoledì 16 Febbraio 2011 Nel 2005 Adailton firmò due gol
A Cremona una sola vittoria
VERONA - L’Hellas torna domenica a Cremona contro un’altra delusa. Partita con grandi ambizioni e indicata da tutti gli addetti ai lavori come favorita per la vittoria finale, la Cremonese si trova un punto sopra al Verona (30-29). L’ultima vittoria scaligera in casa grigiorossa risale al 10 settembre 2005 (2-0, Ficcadenti in panchina) con una doppietta di Adailton.
Intanto l’Hellas è stato multato di 1.000 euro «perché propri sostenitori introducevano e accendevano nel proprio settore tre fumogeni e facevano esplodere cinque petardi, uno dei quali nel recinto di gioco, senza conseguenze». In diffida sono finiti Hallfredsson e Ceccarelli. (G.Vig./ass)
FONTE: Leggo.it
Verona fuori dai guai Battuta 1-0 la Reggina nel posticipo del Bentegodi, risolve un gol di Ferrari a inizio ripresa, scaligeri in acque più tranquille.
Notizia del 15 febbraio 2011 - 09:10
Il posticipo della ventitreesima giornata del girone A di Prima Divisione della Lega Pro permette al Verona di tirarsi definitivamente fuori dai guai. Nel match del Bentegodi infatti l'undici scaligero ha sconfitto la Reggiana per 1-0. Ha risolto la sfida un gol di Ferrari al 57'. In classifica gialloblu ora a quota 29, emiliani tre lunghezze più su.
Classifica: Gubbio 48 punti; Sorrento 41; Alessandria 36; Salernitana e Bassano 35; Spal 33; Reggiana 32; Ravenna, Cremonese e Lumezzane 30; Verona 29; Spezia 28; Como e Sud Tirol 25; Pavia 24; Pergocrema 22; Monza 19; Paganese 16.
Salernitana penalizzata di 3 punti; Spezia penalizzato di 2 punti.
FONTE: Libero.it
Cremonese-Hellas Verona, info biglietti
15/02/2011 - 16:48 Tagliandi per il prossimo match di campionato disponibili dalle 16 di mercoledì presso i punti vendita Lottomatica
VERONA - La Cremonese ha reso noto che per la gara in programma allo stadio "Zini" domenica 20 febbraio alle ore 14:30 verranno praticati i seguenti prezzi di biglietti:
- Curva Nord Ospiti: 13,50€ compresi diritti di prevendita (fino alle 19 di sabato)
- Tribuna Laterale Ospiti: 25€ intero, 20€ ridotto.
Ridotto: Donne, Invalidi (invalidità inferiore al 80%), Over 65 (nati entro il 31/12/1944), Ragazzi (nati entro il 31/12/1992 al 31/12/2000)
Restrizioni: divieto di vendita ai residenti nella regione Veneto, escluso i possessori di tessera del tifoso, dell'abbonamento della stagione in corso o della ricevuta di avvenuta richiesta della tessera del tifoso. Tali documenti sono necessari sia per l'acquisto dei tagliandi che per l'accesso all'impianto sportivo.
Punti vendita Lottomatica:
- Via dei Lamberti 29, Verona
- Via Colonello Giovanni Fincato 47, Verona
- Via del Pontiere 10, Verona
- Via Sansovino 23/C, Verona
- Via Unità d'Italia 196, San Michele - Verona
Ufficio Stampa
15/02/2011 - 15:02 Fiocco azzurro in casa Hellas, è nato Kevin Bodini
Al magazziniere gialloblù ed alla moglie Michela vanno le più sincere felicitazioni di dirigenti, tecnici, calciatori e collaboratori della società scaligera
15/02/2011 - 14:58 Giudice Sportivo, 1.000€ di ammenda al club scaligero
In diffida Luca Ceccarelli ed Emil Hallfredsson, che contro la Reggiana hanno rimediato la settima ammonizione stagionale
15/02/2011 - 14:10 Sandrà: dopo la Reggiana, gialloblù subito in campo
Defaticante per gli atleti impiegati con gli emiliani, riscaldamento, tiri in porta, esercitazioni tattiche e partitella a campo ridotto per il resto del gruppo
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
VITA DA EX: In uscita 'Luna Tonda' l'autobiografia di Luciano MARANGON! REMONDINA torna in panca: sostituito l'esonerato NOTARISTEFANO, fino al 30 Giugno prossimo allenerà la SPAL... Altri guai per MUTU 'beccato' al telefono con un boss rumeno... NBA: Non basta BELINELLI, GOLDEN STATE vittoriosi a New Orleans. FORMULA 1: KUBICA ancora sotto i ferri! E' la terza volta... CHAMPIONS LEAGUE: Brutto capitombolo interno per il MILAN contro il TOTTENHAM non tanto (o non solo) per l'1 a 0 subito ma per come è maturato. GATTUSO sfiora la rissa con Joseph 'lo squalo' JORDAN (12 presenze 1 gol coi gialloblù nel campionato '83-'84) ed i tabloid inglesi 'crocifiggono' i rossoneri... RAUL al 70° gol fa guadagnare i pareggio allo SCHALKE in Spagna. DOMENECH ripensa al 'suo' mondiale e definisce i bleus ragazzacci incoscienti... SERIE A: 4 mesi confermati (e subito condonati) per frode sportiva ad Enrico PREZIOSI patròn del GENOA. SCI ALPINO: Ai mondiali terza medaglia per l'azzuro INNERHOFER che conquista un argento nella combinata, terzo un altro sciatore italiano FILL SUPERCOMBINATA, SUL PODIO GLI ITALIANI INNERHOFER E FILL
Lunedì 14 Febbraio 2011 - 15:14
MONACO - Due italiani sul podio nella supercombinata ai mondiali di sci alpino. Christof Innerhofer ha vinto la medaglia d'argento davanti all'altro azzurro Peter Fill, bronzo. L'oro è andato al norvegese Axel Svindal.
GUAI PER MUTU, 'BECCATO' AL TELEFONO CON UN BOSS
Martedì 15 Febbraio 2011 - 16:57
BUCAREST - Nuovo scandalo per Adrian Mutu: il Servizio romeno di informazione (Sri), che stava tenendo sotto sorveglianza un malvivente di Costanza, Nuredin Beinur, ha registrato anche una sua telefonata con l'attaccante della Fiorentina. Dalle indagini emerge che il ricercato paga i conti al calciatore e sfrutta in cambio la sua immagine per fare soldi. Nella registrazione, Mutu si dice seccato di aver dovuto pagare il conto al ristorante di Beinur. Sempre dalle stesse intercettazioni del Sri viene fuori che Mutu è implicato negli affari di Beinur. Quest'ultimo propone infatti al calciatore di filmare un reportage in Turchia, ricevendo in cambio una richiesta di soldi. Beinur ed altri complici sono dalla settimana scorsa sotto processo per diversi reati di corruzione e tangenti.
FRODE SPORTIVA, CONFERMATA CONDANNA 4 MESI A PREZIOSI
Martedì 15 Febbraio 2011 - 11:15
GENOVA - La Corte d'Appello di Genova ha confermato la condanna a 4 mesi, condonati, per il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, accusato di frode sportiva in merito alla vicenda del presunto accordo sull'esito della partita Genoa-Venezia, nel campionato di serie B 2004-2005 che costò la retrocessione in C1 della squadra. Assolti per non aver commesso il fatto il figlio di Preziosi, Matteo, l'allora dg del Genoa, Stefano Capozzucca e Francesco Dal Cin, presidente del Venezia all'epoca dei fatti. In precedenza Enrico Preziosi e gli altri imputati nel processo per frode sportiva erano stati condannati tutti a 4 mesi ciascuno. La sentenza, però, era stata annullata dalla Corte di Cassazione, secondo cui le intercettazioni fatte dal gip di Genova tra il maggio e il giugno 2005 sul caso erano inutilizzabili. L'avvocato Maurizio Mascia, difensore di Matteo Preziosi, ha espresso soddisfazione per l'assoluzione del suo assistito: «Evidentemente - ha detto - l'annullamento della Cassazione con la dichiarazione di inutizzabilità delle intercettazioni ha sortito i suoi effetti».
DOMENECH: "I BLEUS? BANDA DI RAGAZZACCI INCOSCIENTI"
Martedì 15 Febbraio 2011 - 11:21
PARIGI - «A mente fredda, per me sono solo una banda di ragazzacci incoscienti»: così l'ex ct francese Raymond Domenech definisce i suoi giocatori ai mondiali in Sudafrica, che conclusero un pessimo torneo con un ammutinamento generale contro allenatore e federazione. In un'intervista che sarà pubblicata domani dal settimanale L'Express, Domenech afferma di non aver capito chi fossero i capi della rivolta: «se ce ne sono stati, io non li ho individuati. Ogni volta che risalivo (sul pullman dal quale i giocatori in ritiro non vollero scendere per allenarsi, ndr), non c'era più nessuno...mi sono detto, questi sono diventati matti e non si rendono conto. Oggi, so che avevo torto: sapevano benissimo quello che stavano facendo. Hanno anche tirato giù le tendine del pullman per nascondersi alle telecamere. A mente fredda li vedo soprattutto come una banda di ragazzacci incoscienti». Domenech ammette, per la prima volta, anche le proprie gravi colpe: «sia chiaro, io ho fallito, non ho scelto i giocatori giusti nè ho saputo trovare le parole necessarie. Non accetto la critica dei politici, nè quella degli ex giocatori riciclati nel giornalismo, ma questo non mi impedisce di trarre le mie conclusioni».
RAUL, GOL N.70 A VALENCIA, BENE IL NEWCASTLE -VIDEO
Mercoledì 16 Febbraio 2011 - 00:01
ROMA - Finisce 1-1 l'andata degli ottavi di finale tra Valencia e Schalke 04. Al Mestalla sono i padroni di casa ad aprire le marcature con Soldado al 17'. Nella ripresa, pero' ,i tedeschi raggiungono il pareggio grazie all'ennesimo centro di Raul che riceve dalla sinistra ed insacca alle spalle di Guaita. Il ritorno e' in programma il 9 marzo a Gelsenkirchen.
BIRMINGHAM-NEWCASTLE, 0-2 Vittoria in trasferta per il Newcastle che ha superato 2-0 il Birmingham nel recupero della 18/a giornata della Premier League. Le reti: al 2' pt Lovenkrands, al 5' della ripresa Best. Il Newcastle e' al nono posto con 35 punti mentre il Birmingham con 30 punti e' in 14/ma posizione.
MILAN KO COL TOTTENHAM, ABBIATI INFORTUNATO -VIDEO
Martedì 15 Febbraio 2011 - 23:55
MILANO - Primo in campionato, in lotta per tutti i titoli stagionali, il Milan non vive una notte da Champions. La musichetta pre-gara che tanto piace a Adriano Galliani non fa danzare troppo i rossoneri. A San Siro a ballare sono gli inglesi del Tottenham che si portano a casa, con merito, l'andata degli ottavi di finale della prima competizione europea. Deciso a scongiurare sin dalla gara d'andata il rischio di un 'non c'è due senza trè - nelle ultime partecipazioni in Champions League i sogni del Milan si sono infranti proprio negli ottavi contro Arsenal e Manchester United ' Allegri si affida al collaudato 4-3-1-2, seppur riveduto e corretto.
GATTUSO SPINTONA JORDAN: UEFA APRE FASCICOLO -VIDEO
Mercoledì 16 Febbraio 2011 - 12:26
MILANO - Il comportamento di Gennaro Gattuso finisce sotto osservazione dell'Uefa. È stata infatti aperta un'azione disciplinare nei confronti del giocatore del Milan, che al termine del match di Champions League si è scagliato contro la panchina del Tottenham, rifilando una testata a Joe Jordan. Il caso verrà discusso lunedì prossimo. Il centrocampista rossonero è stato protagonista in negativo della serata di San Siro, che ha visto la squadra di Allegri perdere 1-0 con gli inglesi e compromettere così il passaggio ai quarti di Champions. Gattuso ha animato la rissa andata in scena dopo il fischio finale, quando si è scagliato contro uno dei tecnici del Tottenham, Jordan, ex difensore del Milan negli anni Ottanta. I due avevano già avuto da ridire durante il secondo tempo, e a gara conclusa il giocatore ha colpito con testata alla fronte Jordan. Subito si è scatenata una zuffa e il centrocampista rossonero è stato trattenuto a fatica da compagni a membri dello staff tecnico.
STAMPA GB CONTRO IL MILAN: "MAFIOSI. GATTUSO INDEGNO"
Mercoledì 16 Febbraio 2011 - 11:01
LONDRA - Provocatori, intimidatori, persino mafiosi: durissimo attacco della stampa britannica al Milan, all'indomani della sconfitta con il Tottenham nell'andata degli ottavi di Champions League. Sotto accusa Mathieu Flamini, ma soprattutto Gennaro Gattuso, giudicato un «indegno» capitano dei rossoneri dopo la testata al vice di Harry Redknapp, Joe Jordan. Un epilogo imbarazzante per il Milan, battuto sul campo da una squadra - come scrive il Times - «capace di non cadere nelle provocazioni, risoluta e pragmatica in uno degli stati più intimidatori d'Europa». E ancora, il Tottenham è «una squadra matura, ordinata, compatta, che si era meritata tutti i complimenti ancor prima del gol di Peter Crouch ispirato da Aaron Lennon». Al di là dei complimenti agli Spurs, comunque, è la rissa a fine partita al centro dei commenti degli inviati d'Oltremanica. Perchè «Gattuso è stato imbarazzante, una vera disgrazia nella tradizione dei capitani rossoneri che comprende irreprensibili uomini di carisma come Paolo Maldini e Franco Baresi», commenta il Guardian. Solito titolo ad effetto per il tabloid Sun: «Pazzi contro Eroi: 0-1». E ancora: «Milanimals», con la foto di Gattuso che prende per il collo Jordan. Altrettanto severo il giudizio del Daily Mail che si auspica un intervento della Uefa contro Flamini e Gattuso. Se l'italiano è sotto accusa per i ripetuti battibecchi con Jordan, il centrocampista francese, ex Arsenal (rivale numero uno del Tottenham), è colpevole del fallo su Vedran Corluka che ha costretto il nazionale croato ad uscire dal campo anzitempo. «Come i mafiosi del Milan ci hanno fatto diventare tutti tifosi del Tottenham», spiega il Mail, che stigmatizza sia il fallo di Flamini («il tackle più scandaloso degli ultimi tempi») che il comportamento di Gattuso («ha gettato vergogna sul suo club»). Ma il Mail non manca di criticare anche l'arbitraggio, che non è mai intervenuto per fermare la presunta e continua intimidazione degli italiani. «Alla Scala del calcio va in scena una pantomima di villani», la chiusura del Mail. «San Storm», ovvero «tempesta santa» per il Daily Mirror che celebra la vittoria degli Spurs, così come il Daily Telegraph che definisce «magica» la notte del Tottenham, capace di «difendere con determinazione e intelligenza, pressare senza sosta a centrocampo e attaccare con precisione e tempismo». Quindi l'auspicio: «Dimenticate Stratford (sede dello stadio Olimpico di recente assegnato al West Ham), il Tottenham va verso Wembley (sede della finale di Champions)».
GOMITO FRATTURATO, KUBICA OPERATO PER LA TERZA VOLTA
Mercoledì 16 Febbraio 2011 - 12:25
GENOVA - Robert Kubica sotto i ferri per la terza volta. Alle 7.45 di questa mattina il pilota polacco, ferito in un incidente al rally di Andora di due domeniche fa, è entrato di nuovo nella sala operatoria del Santa Corona di Pietra Ligure. I chirurghi cercheranno di ridurre la frattura al gomito riportata nello schianto della sua Skoda Fabia contro un guardrail. Nel primo pomeriggio, il primario del reparto di ortopedia, Francesco Lanza, emetterà un nuovo bollettino medico sull'esito dell'operazione e sulle condizioni del pilota. Intanto già si pensa alla riabilitazione, che il pilota dovrebbe effettuare sempre al Santa Corona. I fisioterapisti stanno lavorando per mettere a punto un piano di esercizi e attività che possano riportare Kubica al volante il prima possibile.
BELINELLI BRILLA, NEW ORLEANS KO CON GOLDEN STATE -VIDEO
Mercoledì 16 Febbraio 2011 - 11:21
Ultimo aggiornamento: 11:22
OAKLAND - Marco Belinelli segna 15 punti ma non basta a New Orleans per avere la meglio su Golden State. Gli Hornets sono stati sconfitti per 102-89. Contro la sua ex squadra, Belinelli gioca una buona partita e mette a referto 15 punti (3/4 da due, 2/4 da tre, 3/4 ai tiri liberi) e 2 rimbalzi in 22'. Nonostante i buoni numeri dell'italiano e di David West (15 punti e 7 rimbalzi), gli Hornets finiscono al tappeto per l'ottava volta nelle ultime dieci partite. Golden State (25-19) capitalizza i 21 punti di Monta Ellis (bene anche Dorell Wright e David Lee con 16 punti ciascuno) e conquista la sesta vittoria nelle ultime otto gare. Fra le altre partite del giorno da segnalare la vittoria di Miami grazie a un super Dwyane Wade, autore di 41 punti e di un primo quarto da urlo (22 punti) nel successo per 110-103 sugli Indiana Pacers. Wade mette a referto anche 12 rimbalzi. Brillano anche le stelle di LeBron James (27 punti) e Chris Bosh (22 punti).
I RISULTATI I risultati della regular season del campionato NBA: Indiana Pacers - Miami Heat 103-110; Chicago Bulls - Charlotte Bobcats 106-94; Oklahoma City - Sacramento Kings 126-96; Memphis Grizzlies - Philadelphia 76ers 102-91; Phoenix Suns - Utah Jazz 102-101; Golden State Warriors - New Orleans Hornets 102-89.
FONTE: Leggo.it
Spal, la panchina viene affidata a Remondina Il tecnico bresciano debutterà domenica prossima al «Paolo Mazza» nel match contro il Pergocrema. Ha firmato fino al 30 giugno. Ha allenato il Sassuolo in Serie B
Ferrara, 15 febbraio 2011 - E’ Gian Marco Remondina l’erede di Egidio Notaristefano sulla panchina della Spal.
Il tecnico bresciano debutterà domenica prossima al «Paolo Mazza» nel match contro il Pergocrema. Ha firmato fino al 30 giugno e non porterà con sè collaboratori (in altre esperienze aveva come partner l’ex giocatore del Rimini Tedeschi). Ceramicola però se ne va con Notaristefano, opportunamente ringraziato nel breve comunicato della società. Con Remondina collaborerà ancora Alessandro Lazzarini, alla Spal fin dall’arrivo di Dolcetti.
L’incontro risolutivo si è tenuto ieri pomeriggio a Ferrara, intorno alle 17, presenti soltanto il presidente Butelli, il direttore generale Pozzi e l’allenatore. A spiegare la scelta è proprio Pozzi: «Credo che sia la scelta migliore, anche in prospettiva futura Remondina mi pare l’uomo che se le cose vanno bene, può restare con noi per portare avanti un progetto se ci piaceremo a vicenda. E’ stato lui a volersi legare solo fino al 30 giugno, dice che non gli piace prendere impegni a lunga scadenza».
Che tipo di allenatore è Remondina?
«E’ uno che in pochi anni da professionista ha vinto un campionato di D e uno di C2, e altre due volte ha fatto i playoff. O meglio: a Sassuolo ha fatto quelli per la serie B, mentre a Verona non gli hanno consentito di completare l’opera chiamando Vavassori dopo lo scontro diretto finale che ha promosso il Portogruaro. In B a Piacenza non ha avuto fortuna, ma gli diedero una squadra autarchica ed esageratamente giovane puntando tutto sull’allenatore, e poi per salvarsi dovettero comprare parecchio».
Gli ultimi due anni a Verona?
«Nel primo non aveva una gran squadra, lo ricorderete, e c’era da assorbire lo smacco della retrocessione. Nel secondo si è battuto fino all’ultima partita».
Cosa gli chiedete?
«Di rivitalizzare la squadra, di restituirci una quadratura e di centrare i playoff. Vedo in lui grande entusiasmo oltre all’esperienza che ci ha portati a rivolgerci a questo tecnico. E’ la scelta più cara, tra quelle che avevamo davanti, ma sono convinto che sia la migliore».
Leggi l'articolo completo sul Carlino Ferrara
di MAURO MALAGUTI
FONTE: IlRestoDelCarlino.it
ALTRE NEWS Spal, presentato Remondina: "Chiedo voglia di lottare e disponibilità. I playoff non possono sfuggirci"
16.02.2011 11:00 di Claudio Gallaro
Fonte: LoSpallino.com
Tre anni di gestione Butelli, terzo allenatore presentato. Controtendenza netta con i propositi ideali del presidente della Spal, che infatti apre la presentazione di Gian Marco Remondina parlando di “circostanza che indica che qualcosa non è andato per il verso giusto”. Ma tant’è, i recenti risultati conseguiti dalla banda Notaristefano imponevano una svolta e quindi ecco arrivare l’ex tecnico di Sassuolo, Piacenza e Verona, per la prima volta in carriera nel ruolo di subentrante in corsa. Un altro ex centrocampista, peraltro nato in Lombardia come entrambi i suoi predecessori. L’unica differenza sta nel tipo di centrocampista: d’impostazione Dolcetti e Notaristefano, il classico mediano da canzone di Ligabue il nuovo mister. Remondina, che Butelli nomina per nome (“Perché un Remo c’è già in società, ed è Turra”), ha impostato la sua presentazione con toni sobri, soffermandosi a lungo sugli aspetti psicologici del compito che lo attende da qui a giugno.
Cosa l’ha portata ad accettare l’offerta della Spal?
“Sicuramente l’importanza di Ferrara come piazza storica, una città che sente il calcio e lo vive a pieno. La società qui ha piani a media distanza e quindi si può lavorare con tranquillità. Noi, ma io per primo, dovremo dare la scossa e centrare l’impresa a cui molti non credono più”.
È la prima volta che accetta un incarico a stagione in corso. Questo condizionerà il suo metodo di lavoro?
“È una nuova esperienza ma nella sostanza cambia poco. Conosco abbastanza bene le caratteristiche dei singoli giocatori, mi interessa però valutare le qualità caratteriali e morali che sono poi quelle più importanti in questa categoria. La differenza in terza serie la fa il carattere, non solo la qualità. Serve la voglia di mettersi in discussione e di vincere: cose che vengono solo attraverso gli allenamenti. La qualità c’è, bisogna vedere se c’è anche il resto”.
Com’è ha trovato il gruppo, soprattutto dal punto di vista del morale?
“I ragazzi mi sono sembrati motivati, si sono messi a disposizione. Quando si cambia metodo ciò che conta è trovare calciatori che accettino ciò che il nuovo allenatore propone. I giocatori in genere sono abituati ai cambi d’allenatore e a lavorare anche in maniera diversa. La cosa importante è reggere mentalmente i cambi di programma durante la settimana”.
Ha avuto modo di farsi un’idea di massima sulle ragioni che hanno portato la Spal a incepparsi in questo 2011?
“È difficile farsi un’idea stando fuori, o anche solo dopo il primo allenamento. Dovrò verificare giorno dopo giorno. Non ho avuto modo di vedere l’ultima partita di Pagani e dovrò vederla presto per farmi un’idea chiara di cosa non funziona. Certo è che due punti in sei partite sono veramente pochi per una squadra che mi aveva fatto una buonissima impressione a inizio campionato quando la vidi a Lumezzane: una squadra che mi è parsa forte sotto tutti i punti di vista. Credo basti poco per cambiare volto a una stagione, il vincere una partita può portarti ad aprire nuovi orizzonti. Forse a questa squadra manca proprio questo: una vittoria per potersi sbloccare mentalmente”.
Di certo tra i compiti della squadra, oltre che quello principale di migliorare la classifica, ci sarà anche quello di ricucire un rapporto col pubblico che è andato progressivamente deteriorandosi.
“C’è solo un modo per rinsaldare il rapporto col pubblico. Quello di far vedere, da parte dei giocatori, che lottano fino alla fine. Questa deve essere la regola fondamentale del nuovo corso: le partite si possono perdere, però la mia squadra deve lottare fino al novantacinquesimo. Se non c’è qualità abbinata all’orgoglio di sudare per questa maglia, diventa un po’ difficile. Credo sia necessario riaccendere l’entusiasmo che c’era prima. Perché so che il pubblico è attaccato alla maglia, gente che tramanda la fede per la Spal di padre in figlio. Lo so perché ho giocato spesso qui e ho sempre visto la curva strapiena”.
Si aspetta clima di diffidenza o addirittura di contestazione per domenica?
“Per esperienza personale posso dire che i migliori risultati si ottengono quando i giocatori possono giocare senza la pressione, senza il pensiero dei fischi per un passaggio sbagliato o cose del genere. Un calciatore da il meglio di sé quando e sereno e sente di fare qualcosa di importante: ecco perché a inizio stagione e le cose andavano bene si sentivano carichi. Adesso in queste sei partite è venuta meno l’autostima perché sentono dire che sono scarsi, che non si arriva ai playoff, eccetera. È chiaro che si può risalire solo con l’impegno massimo”.
Da più parti si è detto che la medicina per il momento no della Spal possa essere un mister con un approccio disciplinare molto rigido. Lei come si pone in merito?
“Non voglio recitare la parte del sergente di ferro. Chiaramente su certe cose non si transige, ma per altre serve assolutamente il dialogo”.
Lei storicamente ha sempre prediletto il modulo 4-3-3.
“Sì, con tutte le mie squadre ho sempre utilizzato questo modulo, ma anche il 4-4-2 col rombo di centrocampo. Valuteremo i giocatori, ma questa squadra è costruita per il 4-4-2, non è il caso di schierare giocatori fuori ruolo”.
Porterà a Ferrara qualche collaboratore a lei gradito?
“No, lo staff attuale è confermato. L’unico cambiamento interesserà il ruolo di Beppe Brescia, che conosco dai tempi in cui giocammo insieme ad Andria: svolgerà un ruolo di maggiore vicinanza alla prima squadra, pur mantenendo il suo incarico alla Berretti”.
Visto che ha citato la Berretti: qual è la sua politica in merito ai giovani?
“Ho sempre creduto nei giovani di qualità, fin ai tempi di Sassuolo in C2, ma anche a Verona con i tanti prestiti dalle squadre Primavera. Abbiamo la fortuna di avere un centro sportivo in cui la Berretti si allena con la prima squadra: mi sono già consultato con Brescia e ogniqualvolta ce ne sarà l’opportunità avremo l’occasione di inserire gradualmente i ragazzi più meritevoli”.
La domanda d’obbligo: dove può arrivare effettivamente questa Spal?
“Difficile dirlo, la squadra ha sicuramente come obiettivo principale di centrare i playoff. A qualcuno può sembrare un obiettivo perso, ma io ci credo perché la Spal sia una buona squadra, a condizione che vengano soddisfatti certi requisiti caratteriali di cui ho parlato prima”.
FONTE: TuttoLegaPro.com
«Luna tonda», esce l'autobiografia di Luciano Marangon
di Marcello Di Dio Il libro, scritto a quattro mani con Argia Di Donato, è un viaggio nella vita dell'ex terzino di Inter, Roma e Napoli, ma anche campione d'Italia con il Verona, dagli stadi italiani alle spiagge di Formentera, dove è proprietario di alcuni locali, dalla passione per le donne all'amore per i figli
Si chiama «Luna tonda» (edizioni Boopen Led, 12 euro) l'autobiografia di Luciano Marangon, ex terzino sinistro cresciuto nelle giovanili della Juventus, campione d'Italia con il Verona e tra il 1975 e il 1987 calciatore delle principali squadre italiane (tra cui Inter, Roma e Napoli). «Perchè ho deciso di chiamarla così? I miei appunti li scrivevo sulla spiaggia di Bali quando la luna illuminava il mare. E l'aggettivo tonda mi ricorda il pallone, ma anche le forme di una donna, come la pancia di quando sono incinte. Ci voleva un titolo corto, mi dicevano gli editori, e così ho scelto proprio questo».
Il libro è un viaggio nella vita dell'ex campione, dall'infanzia nella campagna trevigiana ai primi amori, dagli stadi italiani vissuti da terzino tra i più forti in circolazione alle spiagge di Formentera, dove è proprietario di alcuni locali, una vita dietro la storia, scritta a quattro mani con Argia Di Donato («solo una donna avrebbe potuto decifrare i miei appunti...») e raccontata senza veli, con la sincerità ruvida di chi decide di svelare le sue passioni e i suoi dolori. Marangon a 30 anni ha deciso di lasciare il mondo del calcio per dedicarsi alla sua grande passione, la carriera di procuratore sportivo. «L'ultima partita l'ho giocata poco tempo fa al Bentegodi con gli ex compagni del Verona dello scudetto per una causa benefica, alla fine ero stanchissimo così come Elkjaer e Briegel...», l'aneddoto dell'ex terzino. Marangon ha curato l'immagine di ex campioni come Roberto Baggio e Salvatore Schillaci, ha portato in televisione campioni come Francesco Totti, Maradona e Cristian Panucci. Nel libro si definisce «un nomade nudo che danza sul cuore del mondo nell'ambiente patinato del calcio, attorniato da una moltitudine di donne e divertimenti». «Ve lo ricordate Garella (portiere dello scudetto del Verona di Bagnoli nel 1985)? Era brutto, ma riscuoteva un gran successo tra il pubblico femminile - così Marangon - ma lui era sposato, quindi resisteva a ogni tentazione».
Nella conferenza stampa di presentazione al Futbol Club di Roma, Marangon ha anche raccontato anche tante curiosità legate alla sua vita privata, dall'amore per le donne (uno ideale che appare e scompare all'ombra delle piramidi Maya) che hanno fatto parte della sua vita al rapporto con i figli, dall'apertura del «Big Sur», famoso locale su una spiaggia delle Baleari - un antesignano di quelli che poi spopoleranno nella seconda metà degli anni '90 sulla riviera adriatica -, all'amicizia con David Gilmour, chitarrista dei Pink Floyd e suo vicino di casa a Rodi, in Grecia. Fino ad arrivare alla sua carriera calcistica e ai ricordi legati alla Roma, al Napoli dove si è consacrato il rapporto con Maradona. «Dopo aver giocato a calcio - ha raccontato l'ex calciatore veneto - ho fatto la cosa che più mi piaceva quando ero bambino: viaggiare. Ad oggi ho visitato quasi 150 paesi nel mondo, così come il mio amico Piero Chiambretti». Alla fine viene fuori la figura di un uomo semplice, che si interroga sul confine dell'amore e della libertà.
Alla presentazione hanno partecipato glorie dello sport italiano, tra cui Bruno Giordano, da pochi giorni allenatore della Ternana, e il giornalista Rino Tommasi.
FONTE: IlGiornale.it
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8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
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L'Inter è Campione d'Italia
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Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.