HELLA VERONA - PAGANESE
MANDORLINI sempre alla ricerca della prima affermazione piena della sua squadra contro l'ultima in classifica che fin qui ha ragranellato solo 11 punti (di cui 3 proprio all'eordio contro l'HELLAS) in 17 gare con 9 reti all'attivo (peggior attacco del Girone A) e 24 al passivo (peggior difesa del Girone A dopo quella del MONZA), mai una vittoria esterna, record di sconfitte (12) e peggior differenza reti (-15): basteranno questi dati a far arridere la 'Nike Alata' agli uomini in casacca gialloblù?
Beh... Questo è quello che tutti i tifosi scaligeri sperano ma, almeno per tutta la prima metà di campionato, la vittoria ha usato le sue ali più per sfuggire che per posarsi sulle sorti helladine e, solo in un'occasione si è fatta catturare docilmente (a Monza dopo 3 gare e le prime due sconfitte a Pagani e al 'Binti' contro il COMO)...
Insomma se la PAGANESE piange, il VERONA non ride di certo: terz'ultimo posto in classifica (alla pari col PERGOCREMA), record negativo di vittorie totali (3) e casalinghe (1), peggior attacco in casa (sono solo 6 i gol fatti al 'Bentegodi' da inizio stagione)... Numeri impietosi che fotografano perfettamente una squadra parsa quasi allo sbando ed una società forse ancora alla ricerca di sè stessa (PARENTELA sì? PARENTELA no?), entrambe ancora sospese tra i fasti del passato e le continue delusioni del presente: AVANTI/=\BLU!
QUI VERONA
Nel VERONA che difficilmente recupererà i vari 'acciaccati' (per BERRETTONI si parla di un rientro a primavera, fuori causa anche RUSSO, CAMPAGNA e PAGHERA), squalificato MARTINA RINI causa recidività in ammonizione giunto alla quarta infrazione; entra in diffida PICHLMANN mentre rientrerà l'islandese HALLFREDSSON (che in mezzo a freddo e neve dovrebbe trovarsi come a casa sua).
Problemi per CANGI e MAIETTA e PICHLMANN: Il primo ha rimediato una contusione alla coscia sinistra mentre il secondo dovrebbe andare almeno in panca; la punta austriaca ha dovuto superare alla svelta l'influenza che ha costretto a letto anche CAROPPO e MALOMO ma sarà in campo anche se non al meglio.
QUI PAGANI
Niente 'Bentegodi' per il centrocampista SCIANNAMÈ giunto addrittura all'ottavo giallo (quasi un ammonizione ogni 2 gare!) ma la PAGANESE di EzioLino CAPUANO non ha certo problemi di uomini i problemi sono ben altri a partire da un attacco che non segna (nella prima metà del campionato la media è stata di circa un gol ogni due partite) però è tornato a bucare la rete TORTORI dopo cinque partite nelle quali i campani non erano riusciti a metterla dentro.
In difesa rientra CUOMO che ha scontato il turno di squalifica e con Luca FUSCO dovrebbe puntellare la retroguardia campana.
Dal 4-4-2 di PALUMBO (10 punti in 11 partite) ai vari schemi proposti da CAPUANO dal suo ingresso il primo Novembre la media punti è peggiorata (1 punto in 6 partite) ma il vulcanico tecnico salernitano sa sicuramente il fatto suo...
[DICONO]
MARTINELLI crede ancora nela Promozione, PARENTELA? Per ora solo (troppe) chiacchiere «Si chiude un'annata difficile dal punto di vista dei risultati. Speriamo che con il nuovo anno le cose si volgano a nostro favore. Penso che non sia ancora tutto perduto, anzi confido che questa squadra possa riprendersi e raggiungere i playoff alla fine del campionato».
Tiene banco da tempo la questione societaria e il numero uno gialloblù precisa: «Al momento attuale di concreto non c'è nulla. Parentela? Ha parlato forse troppo. Lui dice che vuole entrare nel Verona però io al momento ho sentito solo parole e pochi fatti».
Martinelli infine ammette: «Sono orgoglioso di essere alla guida della squadra per cui faccio il tifo e per adesso resto al timone. Come ho sempre detto però per fare la Serie C a Verona occorrono molti soldi. Altre realtà spendono molto meno ma non hanno le nostre ambizioni. Se qualcuno ha intenzione di darmi una mano le porte sono aperte» (TuttoLegaPro.com)
GIBELLINI ripete il refrain: "Squadra competitiva e rivoluzione, se poi rivoluzione è stata, necessaria!" «...Alzi la mano chi al termine del mercato estivo ha espresso parere contrario alle scelte fatte dalla società. Abbiamo cambiato molto, abbiamo pescato giocatori di qualità. Intorno alla squadra ho avvertito soddisfazione. Abbiamo fatto il possibile per allestire un gruppo competitivo. Convinti di essere nel giusto»
Si è detto: non sempre la rivoluzione porta scenari migliori «Ma siamo sicuri sia stato rivoluzione? Voglio dire: sono rimasti nove giocatori della precedente gestione. E cinque oggi sono tra i titolari della squadra di Mandorlini. Inoltre: era indispensabile fare quello che abbiamo fatto. Cambiare era migliorare» (LArena.it) ...Ma siamo proprio sicuri? Beh io sono tra quelli che, al termine del mercato estivo, la mano l'avrebbe alzata!
MANDORLINI sempre alla ricerca del primo successo «La speranza di centrare i tre punti è sempre stata viva, purtroppo i risultati parlano di altro. E' da un pò che ripetiamo le stesse cose, bisogna essere realisti e dire che non siamo stati premiati per quanto espresso. Avremmo meritato molto di più, ora ci aspetta un'altra gara difficile, come tutte per noi. Speriamo di averla preparata bene»
Anche al presidente Martinelli ed al direttore sportivo Gibellini l'ex Cluj ha parlato della situazione psicologica di Garzon e compagni: «Un pò si vede l'ansia da vittoria, ma i successi non te li regalano, devi conquistarli con tutte le forze a disposizione. Ultimamente non ci gira bene, andiamo avanti sapendo che tutto dipende da noi. Compagini che si trovano in una miglior posizione di classifica hanno gioito per averci strappato un pareggio, non facciamoci ingannare dall'ultimo posto dei campani. Le difficoltà non derivano tanto per lo svolgimento della partita quanto per il risultato dopo il fischio finale» (HellasVerona.it)
[ALTRE NEWS IN ALLEGATO]
SELVA AL CAPOLINEA? Così sembrerebbe ascoltando i 'soliti' bene informati: la 'Belva' forse ammansita dall'età e dagli acciacchi, sarebbe in procinto di lasciare il club scaligero a Gennaio come lo era del resto ad Agosto...
IL CASMS BLOCCA I TIFOSI AZZURROSTELLATI: Disposto il divieto di vendita dei tagliandi di accesso allo stadio "Bentegodi" ai residenti nella regione Campania
Iª DIVISIONE GIONE A: Presentazione della 18ª giornata e ultime dai campi...
Swimming World Championship Dubai 2010 - 400 Freestyle | NBA Daily Zap - December 16th 2010 | MS 2010 - Dubai - štafeta 4x100VZ muži |
[IN BREVE A PIÉ PAGINA]
CHAMPIONS LEAGUE: JUVE, pareggio 'inutile' con il CITY. Sorteggi: INTER-BAYERN MONACO, ROMA-SHAKTAR e MILAN-TOTTENHAM..
NBA: I CELTICS 'domano' i KNICKS allo scadere.
EUROPA LEAGUE: CAVANI in extermis tiene il NAPOLI in corsa...
CASO CASSANO: Sospensione con reintegro a Gennaio per il doriano ma difficilmente il fantasista rimarrà a Genova.
VITA DA EX: VICARI al MEZZOCORONA...
COPPA DEL MONDO CLUB: L'INTER si aggiudica l'Intercontinentale contro i Campioni d'Africa del MAZEMBE
NUOTO MONDIALI: 'Solo' bronzo per la PELLEGRINI nei 'suoi' 400 sl.
SERIE A: BORRIELLO impone la legge dell'ex e la ROMA 'sbanca' San Siro!
SERIE B: Incredibile NOVARA! Campione d'inverno e tante possibilità di doppia promozione...
Mazembe vs Inter Milan 0-2 Samuel Eto Goal
[RASSEGNA STAMPA]
ALTRE NEWS
Hellas Verona, il patron Martinelli: "Credo ancora nei playoff"
18.12.2010 11:00 di Claudio Gallaro
Fonte: TgGialloblu.it
Il presidente dell'Hellas Verona Giovanni Martinelli ha fatto il punto della situazione in occasione del tradizionale pranzo di Natale: "Si chiude un'annata difficile dal punto di vista dei risultati. Speriamo che con il nuovo anno le cose si volgano a nostro favore. Penso che non sia ancora tutto perduto, anzi confido che questa squadra possa riprendersi e raggiungere i playoff alla fine del campionato". Tiene banco da tempo la questione societaria e il numero uno gialloblù precisa: "Al momento attuale di concreto non c'è nulla. Parentela? Ha parlato forse troppo. Lui dice che vuole entrare nel Verona però io al momento ho sentito solo parole e pochi fatti". Martinelli infine ammette: "Sono orgoglioso di essere alla guida della squadra per cui faccio il tifo e per adesso resto al timone. Come ho sempre detto però per fare la Serie C a Verona occorrono molti soldi. Altre realtà spendono molto meno ma non hanno le nostre ambizioni. Se qualcuno ha intenzione di darmi una mano le porte sono aperte".
CALENDARIO PARTITE
1^ Divisione, Girone A: le ultime dai campi
18.12.2010 09:45 di Valeria Debbia
Alessandria-Spezia domenica ore 14.30 (Moccagatta di Alessandria)
Alessandria: La squalifica di Pucino e il perdurante infortunio di Ciancio, inducono mister Sarri ad apportare modifiche in difesa: Romeo a destra, mentre al centro ritornerà Ghinassi.
Spezia: Mister Pane dovrà rinunciare allo squalificato Pedrelli (sostituito da Enow) e all’infortunato Saudati. Recupera, però, il capitano Colombo.
Arbitro: Marco Viti di Campobasso
Risultato dell'andata: 1-1
Gubbio-Cremonese domenica ore 14.30 (Barbetti di Gubbio)
Gubbio: Tutti a disposizione, eccezion fatta per Montefusco. Torna il terzo tempo: dopo la gara la società offre penne, costarelle di maiale e salsicce, sono invitati anche i tifosi avversari.
Cremonese: Non sono al meglio Rossi, Fietta, Zanchetta e Paoloni. Gervasoni è squalificato. Probabile la conferma del modulo 4-2-3-1.
Arbitro: Gianluca Barbiero di Vicenza
Risultato dell'andata: 1-5
Pavia-Lumezzane domenica ore 14.30 (Fortunati di Pavia)
Pavia: Squalificato Carotti, torna titolare Tarantino. Probabile il ritorno al 4-4-2, con Guadalupi impiegato come esterno di centrocampo e uno tra Marconi e Del Sante in attacco al fianco di Ferretti.
Lumezzane: Con il rientro di Pisacane dalla squalifica sono tutti disponibili. Qualche piccolo problema solo per Pini.
Arbitro: Alberto Di Stefano di Alghero
Risultato dell'andata: 1-1
Pergocrema-Monza domenica ore 14.30 (Voltini di Crema)
Pergocrema: Indisponibili gli squalificati Panariello e Scotto, oltre ai lungodegenti Pellegrini e Pambianchi. In difesa rientra Romeo, a sinistra del centrocampo ci sarà Rizza.
Monza: Confermato tra i pali Marcandalli (ma il problema al ginocchio di Westerveld non è riconducibile ad una lesione al menisco, il portiere olandese rientrerà nel 2011). A centrocampo sono da valutare le condizioni di Meduri, che si è allenato a parte. Mister Verdelli dovrebbe proporre ancora il modulo 4-3-3, con la punta Ferrario supportata da Ricci e da uno tra Stefàno Seedorf e Aubameyang.
Arbitro: Eugenio Abbattista di Molfetta
Risultato dell'andata: 2-2
Ravenna-Como domenica ore 14.30 (Benelli di Ravenna)
Ravenna: Chianese si è allenato tutta la settimana e quindi dovrebbe esserci, mentre Rosso è stato bloccato da un’infiammazione all’alluce. Al posto dello squalificato Rossetti sulla fascia destra di centrocampo giocherà Cazzola.
Como: Quattro squalificati (Ardito, Fortunato, Franco e Cozzolino) e diversi infortunati, visto che alla lista si aggiunge anche Morandi: uomini contati per la coppia Brevi e Garavaglia, nonostante il rientro, rispetto a domenica scorsa, di Filipe a centrocampo e di Magli al centro della difesa.
Arbitro: Aleandro Di Paolo di Avezzano
Risultato dell'andata: 2-1
Reggiana-SudTirol domenica ore 14.30 (Giglio di Reggio Emilia)
Reggiana: Mister Mangone recupera D'Alessandro, che rientra in difesa, ma perde Mei, appiedato dal giudice sportivo per due turni. Aya si sposterà al centro, a centrocampo ballottaggio tra Viapiana e Maschio. Fronte avanzato senza variazioni, con Alessi alle spalle di Temelin e Guidetti. Fuori Iraci (un mese di stop) e stagione finita per il giovane Mangiarotti, che sarà operato per la rottura del crociato.
SudTirol: Mister Sebastiani deve rinunciare allo squalificato Campo. Si passa dal 4-3-2-1 al 4-2-3-1: A. Romano avanza trequartista, Furlan passa a destra, Burato viene promosso dalla panchina al fianco di M. Romano in cabina di regia.
Arbitro: Alfredo Zivelli di Torre Annunziata
Risultato dell'andata: 1-1
Salernitana-Sorrento domenica ore 14.30 (Arechi di Salerno)
Salernitana: Il rientro di Peccarisi, dopo la squalifica, ricompone il quartetto difensivo titolare. Rientra anche Pestrin; indisponibili Carcuro e Montervino. Out Sedivec.
Sorrento: Assente lo squalificato Togni. Per il varo del modulo 4-4-2, a centrocampo mister Simonelli si affida ad Armellino e Nicodemo centrali, con Erpen e Manco esterni. Ballottaggio Carlini e Pignalosa per affiancare Paulinho.
Arbitro: Massimiliano Irrati di Pistoia
Risultato dell'andata: 2-2
Spal-Bassano Virtus domenica ore 14.30 (Mazza di Ferrara)
Spal: Battaglia, operato per la frattura al setto nasale, out come Fofana, Locatelli e Cosner. Belleri potrebbe accomodarsi in panchina. In difesa Ghetti e Bortel.
Bassano: Mister Jaconi dovrà rinunciare a Guarinello (stiramento, out 20 giorni) e all'ex di turno La Grotteria. Attacco da reinventare col tandem Crocetti-Baido più accreditato e Venitucci trequartista nel 4-3-1-2.
Arbitro: Francesco Paolo Saia di Palermo
Risultato dell'andata: 3-2
Hellas Verona-Paganese lunedì ore 20.45 (Bentegodi di Verona - diretta RaiSport)
Arbitro: Federico La Penna di Roma 1
Risultato dell'andata: 1-2
CALENDARIO PARTITE
Paganese, l'erba del vicino non è più verde
17.12.2010 19:00 di Gianluca Pepe
Per la Paganese il momento di crisi sembra non finire mai e va prolungandosi di settimana in settimana. In pratica ogni due-tre giorni arrivano brutte notizie in casa azzurrostellata: ultima quella dell'infortunio di Magliocco, risalente a pochi giorni fa. L'attaccante siciliano molto probabilmente salterà la trasferta di Verona. Contro gli scaligeri la Paganese ritroverà Cuomo, che dovrà coordinare una difesa che si è fatta trovare più volte impreparata nelle occasioni che hanno caratterizzato le numerose sconfitte. D'altronde un solo sbaglio contro il Verona potrebbe risultare fatale ai fini del risultato, considerando che la coppia d'attacco Le Noci-Pichlmann è una di quelle che ti mette in difficoltà sin dal fischio iniziale.
Ma se la Paganese vede tutto nero lo stesso si può dire per l'Hellas: gli scaligeri con Mandorlini alla guida hanno conquistato solo cinque punti in cinque partite, scaturiti da altrettanti pareggi. Il Verona, nonostante l'organico da categoria superiore è relegato in piena zona play-out, un pò come successe tre anni fa quando gli scaligeri lottarono tête-à-tête con la Paganese per la salvezza. Gli azzurrostellati cercheranno di portare a casa almeno un punto, come successe in quel Verona-Paganese che portò ai liguorini il primo punto esterno in stagione grazie allo zero a zero sotto le telecamere di Rai Sport. Tornando all'attualità, al "Marcantonio Bentegodi" si affronteranno due squadre in difficoltà, con gli scaligeri che devono fare i conti con una serie di infortuni che ricorda la maledizione che ha colpito l'Inter di Benitez. Proprio gli infortuni forse non hanno permesso al Verona di correre verso quella che doveva essere la corsa alla promozione e che invece si sta dimostrando una corsa verso la salvezza diretta. Oramai i più pessimisti pensano che la salvezza sia il vero obiettivo di questa squadra, partita con tutti i favori del pronostico ma bloccatasi già alla prima giornata al "Torre" di Pagani. A distanza di pochi mesi però le cose sono cambiate in entrambe le compagini, seguendo quasi uno stesso filo conduttore: entrambe non hanno la fortuna dalla propria parte, ed entrambe hanno cambiato allenatore senza trovare i risultati sperati. Il mercato di gennaio è alle porte, ed è già immaginabile la campagna acquisti che farà il Verona per risalire la china. I fondi a disposizione non sono certo quelli del Manchester City dello sceicco Monsour, ma già i nomi che circolano fanno ben sperare, come quello di Roberto De Zerbi, che si andrebbe ad aggiungere alla lista di calciatori con un importante passato alle spalle- pur essendo ancora giovani- che vanno a sposare il progetto della società veneta. La Paganese invece sul campo del mercato ha deciso, grazie al consiglio di Capuano, di cambiare completamente la strategia: non più i rifiuti degli altri club, ma calciatori importanti e motivati. Ma prima della riapertura del mercato c'è da onorare quest'altro impegno, dal quale sia Verona che Paganese vogliono trarre punti preziosi ed indicazioni importanti per quello che, a seconda delle possibilità economiche, si preannuncia un mercato che dovrà portare forze fresche in formazioni che fino ad ora hanno stentato. Ed ora, tra infortuni e squalifiche (alla Paganese mancherà Sciannamè, al Verona mancherà Martina Rini) ci si prepara al meglio per una gara che potrà risultare importante a fine campionato, in quanto, viene quasi difficile dirlo, questo sarà uno scontro salvezza.
La Paganese di certo non se la passa bene, ma è proprio il caso di dirlo: L'erba del vicino non è più verde, anche considerando il pessimo stato del manto erboso del "Bentegodi".
ALTRE NEWS
Hellas Verona, in emergenza anche contro la Paganese
16.12.2010 09:00 di Claudio Gallaro
Fonte: L'Arena
La prima di ritorno, l'ultima dell'anno, i soliti problemi. Il Verona di Mandorlini affronterà la Paganese lunedì sera con un'infermeria ancora affollata. Oggi va così. E il nuovo tecnico si è trovato spesso e volentieri a dover fare la conta dei giocatori disponibili, pescando, addirittura, a piene mani dalla Berretti, per poter completare la lista dei diciotto da presentare in campo il giorno della contesa. Ieri pomeriggio l'Hellas è tornato in campo a Sandrà per preparare l'ultimo appuntamento dell'anno. I problemi restano. E anche contro la "Cenerentola" del campionato potrebbero ritrovarsi ai margini ben sette giocatori. Di sicuro non ci sarà Marco Martina Rini, fermato per un turno dal giudice sportivo. Rientra, invece, proprio dalla squalifica Hallfredsson. In mezzo al campo mancherà anche Paghera. Il centrocampista è alle prese con un trauma distorsivo alla caviglia, che non gli permetterà di tornare in campo prima di gennaio.
Fuori causa, ormai da tempo, c'è anche Dario Campagna. Storia nota la sua. Il difensore è stato costretto ad operarsi alla spalla, e per lui i tempi di recupero sono abbastanza lunghi. Fine gennaio, o giù di lì. E quindi è molto probabile che Campagna possa tornare a sgommare in campo quando il girone di ritorno comincerà ad entrare nel suo vivo. Anche Giuseppe Russo è stato messo ko da una distrazione muscolare al flessore della coscia. Rientrerà non prima della sosta natalizia. Sotto osservazione restano, invece, Cangi e Maietta. Il primo ha rimediato una contusione alla coscia sinistra. Maietta, invece, dovrebbe rientrare in gruppo, reduce da un trauma distrattivo di primo grado alla coscia. Con il passare dei giorni Mandorlini capirà se il giocatore potrà entrare in gioco per essere convocato per la sfida di lunedì sera al "Bentegodi". E poi c'è naturalmente Berrettoni. Per lui è stata stagione maledetta. L'operazione al crociato anteriore, alla quale è stato sottoposto il 24 settembre, di fatto lo ha tolto subito di mezzo. Berrettoni è tornato a correre, ma nella più ottimistica delle previsioni non potrà tornare a disposizione prima di marzo. Insomma, l'emergenza continua, ma il Verona dovrà assolutamente tornare a correre. Contro tutto e contro tutti.
ALTRE NEWS
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Paganese, a Verona Capuano ritrova Fusco
18.12.2010 13:30 di Luca Esposito
Fonte: La Città
A Bassano, partita del prossimo 16 gennaio, potranno esserci solo i possessori di tessera sul fronte del tifo azzurrostellato: vietata la vendita dei biglietti per i residenti in Campania. La decisione del Casms però riguarda un evento a lunga scadenza. La stretta attualitá della Paganese si chiama sempre trasferta a Verona. E per prepararsi alla notturna di lunedì sera, ieri allenamento speciale al "Torre" , sotto i riflettori e sotto forma di test contro la Berretti. Nello schieramento iniziale si è rivisto Luca Fusco, buonissima notizia per Capuano, che col suo recupero e col rientro di Cuomo dopo la squalifica può finalmente attrezzare una triade di difensori centrali potenzialmente competitiva, anche per gli impegni tosti come si profila quello sul campo del Verona, nell’ambito del 3-4-3 disegnato. Per la trasferta dietro l’angolo, c’è incertezza solo sul terzo componente della triade arretrata: l’acciaccato Martinelli dovrebbe farcela a recuperare ma forse non sará titolare a Verona, ieri si è limitato assieme a Lepri a lavoro differenziato, con tale scenario il terzo difensore centrale a protezione di Ginestra dovrebbe essere Ingrosso.
In cabina di regia Vicidomini e Casisa: Capuano si aspetta parecchio da loro, li ha tenuti sotto speciale osservazione, indicandone spesso i movimenti giusti. In avanti Tedesco a fare da punta centrale con il movimento continuo per vie esterne di Triarico e Tortori. Forzata e obbligata la scelta di schierare tutte e tre le T d’attacco: lo stop accusato in settimana da Magliocco lascia Capuano senza possibilitá di alternative vere. Stasera si replica con l’allenamento in notturna al "Torre". Poi tutti verso Verona cercando di iniziare la seconda parte della stagione con un colpo a sorpresa che possa ridare entusiasmo e slancio all’intero ambiente per cominciare degnamente la rincorsa salvezza, operazione che dovrá passare per correttivi di mercato giá preventivati dalla societá e giá indicati dal tecnico alla stessa.
Paganese, spiragli di ripresa
Solo nove reti nel girone d’andata ma il gol di Tortori fa sperare
15.12.2010 12:45 di Luca Esposito
Fonte: Giuseppe Della Morte - la città
Quello della Paganese rimane l’attacco meno prolifico della Prima Divisione. Ma nonostante i soli nove gol messi a segno, il tecnico Eziolino Capuano può tirare un sospiro di sollievo: finalmente i calciatori a sua disposizione sono tornati a metterla in fondo al sacco, si è tornato a far centro dopo ben cinque incontri senza riuscire a impallinare i portieri avversari. E’ stato Loris Tortori, e chi se no, capocannoniere della Paganese nella passata stagione, a segnare: un appuntamento cui non prendeva parte dalla lontana terza giornata di campionato, quando realizzò il gol vincente al Bassano Virtus. Mister Capuano, prima che fosse indetto il silenzio stampa dalla societá liguorina, l’aveva detto: «Tortori per questa Paganese è un elemento fondamentale», lo diceva proprio prima della sfida con lo Spezia, laddove Tortori però si fece cacciare mancando così all’appuntamento interno con il Gubbio per squalifica.
Nove le reti messe a segno dalla Paganese, una media orribile, molte di meno rispetto all’anno scorso quando, dopo diciassette incontri, ne furono realizzate sedici. C’è da dire che almeno due sono le attenuanti per Capuano. La prima è l’aver dovuto pensare prima all’assetto difensivo, a organizzare diversamente la squadra in fase arretrata perché si imbarcava acqua da più parti nell’ultimo pezzo di esperienza in panchina di Palumbo. Capuano non ha avuto il tempo materiale per lavorare sugli schemi da utilizzare dalla cintola in su, tenendo presente che interpreti fondamentali, come Tedesco, sono rimasti fuori praticamente dall’inizio del suo avvento nella cittá di S. Alfonso.La seconda motivazione è da ricercare nella carenza di alternative. Fermatosi Tedesco e con Tortori squalificato per ben due volte nelle sei panchine di Capuano, rimanevano solamente Magliocco e Siciliano. L’ex Potenza, Juve Stabia, Salernitana, Nocerina non sembra essere più l’attaccante lucido e micidiale di qualche anno fa. A dire il vero, dopo Salerno, dove fece bene nella sua prima annata in particolare, ha sempre arrancato.
Fece flop anche in serie D con la Nocerina ed ha avuto giusto qualche lampo qua e lá ma senza continuitá. Del resto, era stato preso dal presidente Trapani come rincalzo ai due titolari. Utile magari a partita in corso oppure in caso di estrema necessitá. Siciliano ha mostrato buone qualitá, ma è acerbo, andrebbe provato prima in un torneo minore dove troverebbe più spazio. Ma a preoccupare sono anche i pochissimi gol che arrivano dai centrocampisti. Tolta qualche incursione nel tabellino dei marcatori di Vicedomini e Casisa, dai vari Macrì, Triarico e Lepri, esterni d’attacco, non sono giunte molte notizie. L’anno passato, quando Maisto cominciò a giocare con regolaritá, le reti dalla mediana arrivavano con una certa frequenza. In conclusione, il gol segnato da Tortori può rappresentare un nuovo inizio. Per l’attaccante laziale ma soprattutto per tutti gli altri giocatori. Capuano, dopo il posticipo di Verona, a gennaio sicuramente rinforzerá la prima linea. Visto che il lavoro sulla difesa non ha sortito gli effetti sperati, tanto vale giocarsela all’attacco.
ALTRE NEWS
La Paganese ritrova Cuomo e punta su Tortori
Capuano prepara il posticipo con il Verona e confida sull’attaccante giá decisivo all’andata
16.12.2010 11:50 di Luca Esposito
Fonte: Giuseppe Della Morte - la città
Recuperare pedine per cercare di tornare a far punti. Obiettivo della Paganese per lunedì, quando si ripresenterá al Verona. Innanzitutto in difesa. Riavere Cuomo, a turno di squalifica scontato, è la migliore notizia possibile in vista della trasferta da posticipo in Veneto. La retroguardia ha bisogno di lui, come peraltro ha bisogno dell’esperienza di Luca Fusco, che sembra in grado di abbandonare gradualmente quella zona box che fin qui non gli ha consentito di onorare l’etichetta di primo rinforzo della gestione Capuano. Si diceva di Cuomo: con lui in campo al " Bentegodi ", potrebbe esserci inversione di tendenza rispetto alle ultimissime uscite azzurrostellate, caratterizzate da errori di vari interpreti difensivi, portiere compreso. L’importante sarebbe portare qualcosa a casa, come accadde in un altro Verona-Paganese, ad esempio quando in panchina c’era Chiappini ed in difesa, a protezione di Botticella, si esercitava gente come Esposito, Criaco, De Giosa e Fumai. Era uno scontro diretto salvezza di qualche campionato fa.
Alla Paganese, quella volta, riuscì di chiudere ogni spazio dinanzi ad attaccanti avversari di valore che si chiamavano Cissè, Morante e Da Silva. Ripetersi lunedì vorrebbe dire arrivare alla lunga sosta con un briciolo di morale in più, per poi concentrarsi sui necessari innesti di mercato. La difesa dovrá tener botta. Ma l’attacco, sempre a Verona, dovrá accennare a qualcosa in più. Ed ecco il riferimento ad un altro che vorrebbe e potrebbe ripetersi, stavolta rispetto alla sfida dell’andata con gli scaligeri. Il riferimento per Tortori, che ad agosto avviò l’impresa a sorpresa (2-1 al "Torre" ai gialloblù accreditati come favoriti alla B dopo gran mercato) segnando il primo dei due gol di giornata. Quella vittoria diventò fonte di illusione ma in ogni caso portò tre punti pesanti in classifica. C’era Palumbo in panca, così come dall’altra parte c’era Giannini, due tecnici che lunedì non si ritroveranno da avversari, causa avvenuti cambiamenti da una parte e dall’altra. Invece Tortori ci sará, voglioso di un altro effetto sorpresa, deciso a togliersi un altro sfizio ed a confermarsi attaccante sempre prezioso e utile alla causa. L’appuntamento col Verona è un po’ il suo appuntamento, per iniziare il ritorno come l’andata, anzi per contribuire a dare al ritorno contenuti migliori rispetto all’andata.
ALTRE NEWS
Paganese "maglia nera" in trasferta
E’ l’unica squadra professionista a non aver fatto un punto
14.12.2010 16:15 di Luca Esposito
Fonte: Giuseppe Della Morte - la città
Altro che tabù. Altro che mal da trasferta. La Paganese perdendo anche a Bolzano con il Sud Tirol ha inanellato un record di cui avrebbe fatto volentieri a meno: è l’unica squadra professionistica a non aver conquistato neanche un punto in esterna. Perfino il derelitto Catanzaro, barcamenandosi tra mille problemi nel girone C di Seconda Divisione, ha raccolto un punticino fuori dalle mura amiche in quel di Fondi. In Prima Divisione, pur conquistando punti, non hanno ancora racimolato vittorie lo Spezia nel girone A, Taranto, Viareggio e Pisa in quello B. I numeri non sbagliano mai e quelli della Paganese sono da paura, da depressione. I tifosi sono stanchi di questo andazzo, mentre la squadra, seppur sfortunata e condizionata da una situazione psicologica molto complicata, non riesce a tirarsi su da una posizione di classifica che è esattamente quella dell’anno passato. Diciassette partite, undici punti e ultimo posto. Stavolta, al giro di boa la formazione azzurrostellata però si è presentata con numeri da film dell’orrore.
E neanche Eziolino Capuano è riuscito a migliorare la situazione. Il trainer salernitano ha cambiato praticamente tutto rispetto al suo predecessore Palumbo. Per restare ai numeri, si è passati dal 4-4-2 al 5-4-1 o 3-4-3 come in occasione dell’ultima partita di Bolzano. La nuova preparazione atletica, con il professor Ambrosio, ha portato tanti infortuni, forse perchè sono state utilizzate metodologie completamente diverse rispetto al passato. Se a tutto questo ci aggiungiamo che ci si mettono anche gli arbitri a condizionare le prestazioni della Paganese, il conto è presto fatto. A Bolzano la Paganese si è sentita scippare un punto, perchè il rigore per i padroni di casa non c’era e le immagini lo hanno testimoniato in modo inconfutabile. Visto che la societá è in silenzio stampa, Trapani e Capuano non hanno rincarato la dose. Ma forse è stato meglio così, perchè a caldo si rischia di dire cose che possono trasformarsi in un boomerang. Tornando alle trasferte, manco a farlo apposta, il calendario mette subito la Paganese alla prova anche ad inizio girone di ritorno. Sará ospite del Verona lunedì nel posticipo pre-natalizio
FONTE: TuttoLegaPro.com
18 Dicembre 2010
Calcio Iª Div. A - 18ª giornata: presentazione
di Marco Magli
Ultima giornata del 2010, al termine del Girone d’andata è la matricola Gubbio a guidare la classifica e di nuovo al ‘Pietro Barbetti’, la squadra guidata sapientemente da Torrente ( che dovrà scontare una lunga squalifica, per quattro gare), ospiterà la Cremonese dell’ex Acori, in ripresa dopo la buona gara giocata contro il Sorrento e chiamata quindi a ripetersi. I grigiorossi in trasferta hanno vinto in una sola occasione, alla 5°giornata 0-1 a Pavia, squalificato Gervasoni. La capolista umbra viaggia col vento in poppa, ben sei vittorie consecutive, e brucia ancora la pesantissima sconfitta subita all’andata, fu 5-1 per i lombardi!
Molto atteso il derby campano tra la Salernitana, che non vince dalla 12°Giornata (2-1 sul Verona) e che ha racimolato solo due punti successivamente, e il Sorrento, staccato di tre lunghezze dalla vetta. Una polveriera l’ambiente salernitano dove Breda si trova in grande difficoltà, a dover fare i conti soprattutto con diverse problematiche interne, nello spogliatoio (con alcuni senatori). La squadra si è allenata tutta la settimana a porte chiuse.
Lombardi sta temporeggiando, ci sono problemi economici ed un nuovo allenatore significherebbe, oltre al suo stipendio, ingaggiare anche nuovi giocatori; derby crocevia della stagione per Breda e per la squadra, l’Arechi attende una dimostrazione di determinazione. Ad alimentare le difficoltà è il rischio di una nuova penalizzazione, la società granata, oltre ai contributi Enpals, non ha versato le ritenute Irpef dei mesi di Luglio-Agosto-Settembre per un totale di circa 300.000€.
Locali senza gli squalificati Carcuro e Montervino mentre Simonelli dovrà fare a meno di una pedina importante come il centrocampista brasiliano Togni, fermato dal giudice sportivo.
Impegni casalinghi per le emiliane: la Spal, che non vince in casa dalla 10°giornata (1-0 sul Gubbio) ospiterà il solido Bassano, alla seconda trasferta di seguito, e cercherà di dare seguito alla vittoria ottenuta a Como, mentre la Reggiana affronterà una bella realtà come quella del Sud Tirol, che dopo aver ritrovato il successo al ‘Druso’ contro la Paganese, si trova a tre punti dalla zona che conta, in compagnia di squadre più attrezzate come Salernitana e Spezia, in una classifica molto corta.
Con Mei squalificato e Iraci infortunato (un mese di stop) resta un unico dubbio da sciogliere per Mangone: i due giocatori da affiancare a Saverino tra Romizi, il brasiliano Viapiana e Maschio. In difesa sarà Aya a accentrarsi al fianco di Zini per sostituire Mei con D’Alessandro che, al rientro dall’infortunio, si riprenderà la fascia destra. Tutti confermati in attacco con Alessi dietro al tandem Temelin e Guidetti. Tirolesi senza una pedina importante come Campo, squalificato.
Importante scontro diretto al ‘Moccagatta’ tra Alessandria e Spezia. I grigi sono in serie positiva da sei turni mentre la squadra ligure è ancora alla ricerca del primo successo esterno, fuori per squalifica il giovane difensore Pucino per i locali mentre negli ‘aquilotti’ l’ex cesenate Pedrelli.
Diversi gli scontri salvezza in programma: al ‘Voltini’ gara molto delicata tra il Pergocrema, reduce dal buon punto di Verona e alla ricerca della seconda vittoria tra le mura amiche ( unico successo casalingo alla 5°giornata contro l’altalenante Salernitana), e il Monza che ha la difesa più battuta del torneo con trenta reti, gialloblu senza gli squalificati Scotto e Panariello. In vista del mercato di Gennaio intanto il nuovo presidente dei brianzoli Magnoni ha promesso rinforzi al tecnico Corrado Verdelli, un solo punto in tre partite dal suo avvento.
Gli obiettivi sarebbero dalla metacampo in su, ma prima i biancorossi vogliono sfoltire la rosa. Sul mercato dovrebbero finire il regista Zebi e gli attaccanti Alberti e Russo. Al ‘Benelli’ di Ravenna romagnoli contro il Como, per continuare l’importante striscia positiva di vittorie interne, tre consecutive, ma la compagine lariana ha già dimostrato solidità e affidabilità fuori casa capitolando solo in un’occasione, 3-0 a Sorrento alla 7°giornata.
Problemi di formazione per i lombardi, che dovranno fare i conti con le pesanti assenze per squalifica di Cozzolino (fuori quattro gare), Ardito, Franco e Fortunato. Nei romagnoli squalificato Rossetti. I precedenti sorridono ai bizantini, due vittorie in altrettante partite. Al ‘Fortunati’, dove il Pavia ha colto l’unico successo nell’ultima gara interna disputata contro il Sud Tirol, ospiterà l’ostico Lumezzane, con la migliore difesa esterna con tre reti incassate e che viene da tre pareggi di fila, una gara che si annuncia equilibrata. Andrissi non potrà contare sullo squalificato Carotti.
Chiude la giornata il posticipo serale del ‘Bentegodi’ , lunedi ore 20.45, tra il tremebondo Verona e il fanalino di coda Paganese. Il Verona targato Mandorlini ha fin qui sempre pareggiato, si tratta dell’ennesima occasione per il blasonato Verona per cercare di uscire dalle sabbie mobili giocando tra le mura amiche, dove ha vinto solo in un’occasione, 2-0 sull’Alessandria alla 9°giornata. Per la Paganese parlano i numeri, nonostante i miglioramenti visti a Bolzano, sempre sconfitta lontano dal ‘Torre’, nove su nove! Scaligeri senza lo squalificato Martina Rini mentre Mister Capuano non potrà disporre di Sciannamè.
FONTE: RealSports.it
Venerdì 17 Dicembre 2010
Mandorlini tra influenze e acciaccati
Verona, per fortuna c’è il posticipo lunedì
di Gianluca Vighini
VERONA - Adesso ci si mette anche l’influenza a minare la cagionevole salute dell’Hellas. Il virus ha infatti colpito prima Thomas Pichlmann e ieri ha costretto a letto anche il secondo portiere Caroppo e Malomo. Niente di grave comunque. «Pichlmann ci sarà lunedì sera», ha detto Mandorlini che non può permettersi di infilare un altro pareggio in questa sua avventura veronese. Ce la farà anche Cangi che ieri ha sostenuto una seduta differenziata (con Campagna, Berrettoni e appunto la punta austriaca), mentre il dottor Pasini spera di poter rendere disponibile anche Maietta, sottoposto ieri a una seduta di terapie specifiche per risolvere il problema muscolare.
Amara Pagani. All’andata il Verona perse 2-1 contro la Paganese. Inizio di stagione difficilissimo per l’allora truppa di Giannini che permise alla squadra campana, costruita in fretta e furia e rabberciata in qualche maniera al mercato di ottenere tre preziosi punti.
Nulla comunque lasciava pensare a un Verona in crisi alla fine dell’andata, addirittura sprofondato in zona play out. Così il match di lunedì sera (alle 20,45, diretta su RaiSport) assume una valenza determinante per l’Hellas. «Servono i punti e servono come il pane», recita Mandorlini che ha capito che non si può scherzare con il fuoco, ovvero la classifica. «A questo punto meglio non andare tanto per il sottile. Bisogna vincere e farlo subito». (ass)
Giovedì 16 Dicembre 2010
Allenamento a -7° per l’Hellas, Mandorlini è preoccupato. Selva verso l’addio
Scaglia: «Riconquistiamo i tifosi»
di Gianluca Vighini
SANDRA’ - L’Hellas non ha pace. Il pareggio col Pergocrema è stata la goccia che ha fatto traboccare la pazienza al pubblico scaligero. L’impressione è che la squadra ora dovrà giocare anche per riconquistare i tifosi.
Gol incredibili sbagliati a due passi dal portiere, rigori falliti, reti incassate all’ultimo minuto, una classifica penosa, l’esonero di un allenatore. «E’ vero” dice Massimiliano Scaglia - non avremmo mai pensato di trovarci in una situazione del genere. Ma c’è poco da fare. Ora bisogna lottare con le unghie e con i denti per uscirne. La verità è che non siamo riusciti a girare le cose, pur giocando delle buone partite e quando non vinci si complica tutto. Eppure, con tre o quattro punti in più saremmo a metà classifica, magari staremmo pensando a come raggiungere i play off».
Ripresa ghiacciata. Ieri mattina campi ghiacciati a Sandrà (meno sette alle 11,30, sale sparso persino sul campo in sintetico). Un piccolo sorriso è apparso sul viso di Le Noci che domenica ha sbagliato il rigore al 91’. In questo weekend pare infatti che dagli undici metri sia girata male a campioni di mezza Europa: da Totti a Huntelaar, da Rooney a Drogba. «Non che mi consoli - ha detto Le Noci - ma anch’io ho pensato la stessa cosa quando ho visto tutti quegli errori».
Campo durissimo. Mandorlini era preoccupato più del terreno durissimo, al limite della praticabilità che dei risultati. «Dobbiamo riuscire ad allenarci bene e con questo clima e queste temperature è difficilissimo», ha detto il tecnico che per non rischiare le caviglie di nessuno ha fatto allenare i gialloblù in palestra.
Selva oscura. Nerissimo Andy, che si è addirittura coperto il volto davanti alle telecamere per non essere ripreso. Per lui questo è l’ultimo mese di permanenza a Verona. A gennaio, infatti, sarà ceduto. Maietta, Paghera e Russo hanno proseguito le cure fisioterapiche. Campagna e Berrettoni si sono allenati a parte. (ass)
FONTE: Leggo.it
17/12/2010
Il ds Mauro Gibellini: «Il Verona può ancora farcela, dateci una mano»
L'INTERVISTA. Il direttore sportivo fa il punto della situazione dopo il pareggio con il Pergocrema. «Sbagliato il nostro mercato? Chi l'avrebbe detto il 31 agosto». Gibellini difende il lavoro del club e carica il gruppo «Anche noi siamo delusi per i risultati dell'andata ma abbiamo costruito una squadra competitiva»
Verona. Il tempo corre via veloce. E il Verona ha smesso di correre da tempo. Al giro di boa i gialloblù sono arrivati in clamoroso ritardo rispetto a tutti gli altri. Appesantiti da un male al quale non è ancora stata trovata la cura. Il direttore sportivo Mauro Gibellini prova a rispondere ai tanti interrogativi che stanno accompagnando i gialloblu lontano dalla via maestra.
Gibellini, nessuno si aspettava un inizio così deludente
«Nemmeno io. Ma voglio fare una premessa: chi lavora per l'Hellas oggi dà tutto. Abbiamo cercato di allestire una squadra in grado di competere per la vittoria finale. I risultati ci hanno sorpreso in negativo. E adesso siamo qui ad interrogarci sui motivi che hanno generato questa situazione».
Crede ancora nella possibilità di una svolta per l'Hellas?
«Ci credo, perché conosco il valore della squadra e dei ragazzi che sono arrivati. Tuttavia, sono anche realista: sarà difficile risalire e superare tutte quelle squadre che ci sono finite davanti. Perché chi ci precede ha dimostrato di avere qualità e ambizione».
Cosa ha sbagliato la società?
«La critica potrebbe dire: il mercato. Io, però, faccio questo tipo di analisi: alzi la mano chi al termine del mercato estivo ha espresso parere contrario alle scelte fatte dalla società. Abbiamo cambiato molto, abbiamo pescato giocatori di qualità. Intorno alla squadra ho avvertito soddisfazione. Abbiamo fatto il possibile per allestire un gruppo competitivo. Convinti di essere nel giusto».
Si è detto: non sempre la rivoluzione porta scenari migliori
«Ma siamo sicuri sia stato rivoluzione? Voglio dire: sono rimasti nove giocatori della precedente gestione. E cinque oggi sono tra i titolari della squadra di Mandorlini. Inoltre: era indispensabile fare quello che abbiamo fatto. Cambiare era migliorare».
Se si crea un parallelo tra il Verona di Remondina e quello di oggi, il confronto è impietoso
«E cosa devo dire? Siamo indifendibili. Il Verona è scivolato in basso. Non ha mantenuto fede a quelle che erano le aspettative. Non possiamo fare altro che metterci a lavorare e cercare di dare una svolta positiva alla stagione».
Giannini era l'uomo giusto per ripartire dopo il mancato salto in B?
«Sì. Ne ero convinto allora, e ne sono convinto anche adesso. Ma non sempre nel calcio le cose vanno come vorresti potessero andare. La società era convinta, il presidente era entusiasta. Sapevamo di portare a Verona una persona di carisma e carattere. I risultati ci hanno dato contro. Avevamo poi impostato una strategia di mercato mirata ad acquisire giocatori che potessero adattarsi al 3-5-2 del mister. Niente è stato lasciato al caso. Proprio niente».
Eppure il Verona di Remondina e Vavassori aveva sfiorato il salto di categoria. Non pensa che fosse necessario solo un piccolo ritocco?
«Forse qualcuno si fa ingannare dal grande girone d'andata del Verona di Remondina. Ma nel girone di ritorno erano cominciati i problemi. La squadra non aveva viaggiato a passo spedito. Aveva anche perso il vantaggio acquisito e sbagliato gli appuntamenti decisivi. Sono convinto che cambiare fosse necessario» .
Come ieri, però, anche oggi manca il gol
«Premessa: chi dice che il Verona di Mandorlini non è migliorato rispetto al passato, è in malafede. La squadra è più serena, più tranquilla, e nelle ultime cinque partite, ha prodotto qualcosa come trentacinque azioni da gol. Se poi la palla non entra».
Altri appunti?
«Non dimenticatevi che questa è una squadra falcidiata dagli infortuni. Ad inizio stagione la difesa ha pagato a caro prezzo le assenze. Giannini è stato costretto a correre ai ripari. E in quanto al problema del gol, sono arrivati Pichlmann, Mancini, Le Noci, Scaglia. Gente che nelle corde aveva i numeri giusti. E sono dati di fatto. Ma probabilmente serve ancora qualcosa di più».
Il mercato?
«Investiremo se arriverà l'occasione giusta. Vogliamo migliorarci. Ma non ci saranno rivoluzioni».
Simone Antolini
16/12/2010
Scaglia dà una spinta all'Hellas «Non siamo inferiori a nessuno»
IL MOMENTO DI RIPARTIRE. Il terzino del Verona fa il punto alla fine delle gare dell'andata. «Una situazione strana»
«I risultati non sono stati all'altezza delle attese, siamo i primi delusi Mi rendo conto che servono i fatti, allora cerchiamo subito la vittoria»
Il gelo di Sandrà non deve congelare i buoni propositi del Verona. Perché oggi è ancora possibile pensare ad una rinascita. Difficile, certo, a vedere quanto fatto nella prima parte di stagione. Ma Massimiliano Scaglia usa il buonsenso e condisce di speranza il futuro dell'Hellas. A partire già dalla prossima sfida in notturna con la Paganese. «Dove una vittoria - spiega il difensore - potrebbe permetterci di rilanciarci. Mi rendo conto che servono solo i fatti. Ormai il tempo delle parole è finito». Da tempo anche. Perché il Verona non si è fatto uomo. È rimasto un abbozzo di squadra. Pezzi pregiati, giovani sul trampolino di lancio, e giovanotti dal pedigree apprezzabile. C'è stata anche una rivoluzione rapida. Ma non indolore. I risultati, fin qui, non hanno premiato nessuno.
«Sono convinto che questa squadra - sottolinea ancora Scaglia - non debba considerarsi inferiore a nessuno. Il riferimento è alle partite giocate con le prime della classe. Mai ci siamo sentiti messi sotto torchio dai nostri avversari. È vero anche che i risultati non sono stati all'altezza delle aspettative, e noi per primi non riusciamo a capacitarci di questa strana situazione».
Il tempo passa, il confronto è inevitabile. Il Verona di ieri, quello del tanto vituperato Remondina, di questi tempi un anno fa, veleggiava davanti a tutti con il vento in poppa. Oggi, dopo che la società ha voluto rivedere piani tattici e correggere il tiro in corsa, i risultati ancora non si vedono. «Niente è perduto - sentenzia Scaglia -. Ma l'inversione di tendenza deve essere immediata. A questo punto della stagione diventa fondamentale restare a galla, non pensare a quanto non è stato fatto, e giocare ogni partita fuori dal contesto di classifica. Credo che come obiettivo dobbiamo porci quello di non perdere il contatto con l'ultimo posto utile per accedere ai playoff. Se il Verona riesce a restare in corsa per la promozione, poi potrà giocarsela alla pari con tutti».
Sembra che il mondo Hellas si sia completamente rovesciato. L'anno scorso Verona avanti e tutti gli altri ad inseguire. Con tanto di finale stagione beffardo. Gli inguaribili ottimisti, oggi, sperano che si possa avverare l'esatto contrario: rincorsa folle, recupero in extremis e vittoria finale. Tecnicamente è ancora possibile tutto. «Dobbiamo renderci conto - ammette ancora Scaglia - di dove siamo finiti-. E sarà fondamentale impegnare le nostre forze per uscire quanto prima dal tunnel. Oggi ci manca maledettamente una vittoria. Fosse arrivata negli ultimi due turni, saremo qui a parlare di tutt'altra situazione».
Pur sempre in divenire, certo, ma con il Verona senza fiatone. Da Giannini a Mandorlini, almeno sul piano dei risultati, non sembra essere cambiato molto. Sul piano tattico, invece, Scaglia ha dovuto mettere la ragion di stato davanti a tutto. Era 3-5-2, oggi è 4-3-3.
Differenze? «Con il modulo precedente mi sentivo maggiormente valorizzato - sottolinea il terzino del Verona - e potevo spingere con più naturalezza. Adesso, però, vanno salvaguardati gli equilibri di squadra, e l'interesse del Verona va anteposto ad ogni altro tipo di valutazione di campo».
Personale o individuale che sia. Altra osservazione: «Abbiamo accusato qualche difficoltà iniziale, perché il gruppo era in costruzione e si stava rinnovando. Credo fosse fisiologico sperimentare sul campo le nuove dinamiche. E poi non sapevamo ancora chi sarebbe rimasto e chi, invece, avrebbe lasciato il Verona. Le prime sconfitte hanno rallentato il processo di costruzione della squadra e quello di rafforzamento della nostra identità. L'autostima ha subito dei duri attacchi, ma nonostante tutto penso che con il passare del tempo molti problemi siano stati eliminati strada facendo».
E a proposito di strada: attenzione alla minaccia che arriva da Pagani. Farà freddo lunedì sera. Anzi, molto caldo. «Possiamo rispondere solo una con una vittoria - conclude Scaglia - tutto il resto conta poco».
Simone Antolini
14/12/2010
L'Hellas tra impacci e rimpianti Per fortuna l'andata è... andata
L'ANALISI. L'ostinata ricerca dei tre punti fa a pugni con le cifre. Nonostante la serie nera non sia ancora da primato. L'ennesimo bisticcio con la vittoria rilancia riflessioni e processi Eppure il ritardo dall'alta classifica rimane ampiamente recuperabile
La ferita sanguina ancora, ma il tempo ha, in parte, lenito il disappunto: Verona-Pergocrema il giorno dopo ha tutto il gusto, amarognolo, dell'ennesimo magone ingoiato. Stavolta anche più indigesto visto che la squadra di Mandorlini ha potuto disporre della palla del match-point proprio allo scadere. Quando sarebbe stato quasi proibitivo per gli avversari riprendersi il punto.
Inutile piangere sui rigori sbagliati. Paradossale che fino a dieci giorni fa stessimo tutti a chiederci perché gli arbitri erano così avari con l'Hellas e ora che sono stati assegnati due penalty in due gare - entrambi probabilmente determinanti - ci si domanda come sia stato possibile sprecarli regolarmente. Neanche la classifica fosse così rassicurante.
Perché in effetti il dato che conta, sul fondo del setaccio, è proprio questo: al termine del girone d'andata i gialloblù hanno raggranellato appena 18 punti e sono terz'ultimi appaiati proprio al Pergo.
Per fortuna, verrebbe da dire, che l'andata è andata.
Perché ben altri obiettivi cullava il club gialloblù. E nonostante i distacchi dai battistrada restino recuperabili, la sfilza delle occasioni perse inizia a gonfiarsi in maniera veramente grottesca.
PERCHÈ CREDERCI. Il Verona di Mandorlini, a dispetto dei risultati, offre comunque tangibili segnali di vitalità. La squadra si danna, si sbatte, ci prova, colleziona occasioni.
Sembra un po' meno solida in fase difensiva, è vero, rispetto alle primissime impressioni. Quelle suscitate, per dire, a Ferrara. Ma lo sforzo del gruppo, sempre a caccia del primo botto del nuovo tecnico, va riconosciuto. Così come la capacità di affacciarsi con discreta regolarità verso la porta avversaria, sia che davanti ci siano squadre con l'acqua alla gola (vedi Pergo e Pavia) che di prima fascia (vedi Spal e Sorrento). Tanto più che, altra attenuante da produrre, il campo del Bentegodi oggi come oggi - al di là della parziale rizollatura - invita sempre più a giochi di guerra che a una partita di calcio. E chi lavora per proteggere il pareggio si ha oggettivamente vita più semplice.
L'altro aspetto consolante riguarda proprio il ranking: se la media punti del Verona è modesta, non è che lassù volino ad altissime quote. E la zona playoff resta sempre a otto punti. Robetta con tutto il ritorno ancora da disputare.
Ne volete un'altra? Superato l'ostacolo-Paganese, ultimo impegno di questo sfortunato 2010, gli uomini di mercato di via Torricelli torneranno al lavoro per rimodulare l'organico sulle esigenze tattiche del nuovo allenatore. Va da sè che l'accresciuta funzionalità non potrà che giovare alla causa.
PERCHÈ NO. Chi è convinto che il pallone, nonostante la proverbiale imprevedibilità, segua comunque percorsi ragionevoli, non può che gettare la spugna di fronte alla miriade di occasioni calpestate. Nè ignorare una classifica che resta in tutti i casi disastrosa.
O comunque deludente anche nelle sue pieghe, perché quello dei gialloblù è il nono attacco del girone, la difesa è la settima (a pari merito con Ravenna e Lmezzane) e neppure la cura Mandorlini ha apprezzabilmente corretto il trend stagionale. Da Ferrara a oggi cinque pareggi con la miseria di tre gol fatti e altrettanti incassati. Costruire lamenti sui se e sui ma, è ovvio, serve zero. Soltanto un filotto di successi potrebbe rilanciare le ambizioni minime.
DUE MESI, ZERO VITTORIE. L'ultima vittoria - e unica in casa dell'intero girone di andata (altro dato su cui riflettere) - resta quella contro l'Alessandria del 17 ottobre scorso.
Venerdì saranno due mesi senza la soddisfazione dei tre punti. Un'enormità.
Tuttavia, andando a spulciare gli almanacchi, anche nelle annate più recenti, il Verona ha saputo fare molto peggio.
Rileggendo la storia degli ultimi dieci campionati la sequenza di digiuni più prolungata resta quella del 2003-'04, in Serie B: 12 gare senza vittorie tra la 31esima giornata (Albinoleffe-Verona 2-0) e la 42esima (Ascoli-Verona 1-0).
A frantumare l'incubo arrivò il secco 3-0 al Piacenza della 43esima. Quella serie - appesantita dall'umiliante 0-6 di Avellino - resterà qusi irripetibile anche per i 23 gol subiti a fronte dei soli 4 fatti.
Per tre volte poi il Verona ha procrastinato l'appuntamento col successo per nove partite (la serie più dura il primo anno di C1, appena 3 punti fino al liberatorio 2-1 di Busto Arsizio) mentre altre tre volte la serie si è fermata a otto gare.
Prima di questo campionato tuttavia la parentesi ha sempre fruttato meno punti: nel 2005-'06 a interromperla fu il successo casalingo (1-0) con la Cremonese; nel 2006-'07 l'exploit al Menti (1-0) nel derby col Vicenza; nel 2008-'09 la tripletta (3-1) al Novara.
Lunedì, posticipo serale a telecamere di Raisport accese, l'occasione buona arriva con la Paganese, ultimissima a 11 punti. Attenzione perché finora i campani (giustizieri dei gialloblù all'andata) in trasferta hanno raccolto zero: 9 rovesci, 3 gol fatti e 16 subiti. Gli scaramantici sono autorizzati a scovare esorcismi contro la legge dei grandi numeri.
Francesco Arioli
FONTE: LArena.it
18/12/2010 - 17:21
Sandrà: sabato riscaldamento, corsa e partitella
Domenica pomeriggio alle 15 i gialloblù svolgeranno la seduta di rifinitura presso il centro sportivo di Ala (TN)
SANDRA' - Penultima seduta di allenamento per la formazione di Mandorlini in preparazione alla 18a gara di campionato.
Sabato pomeriggio, presso il centro sportivo di Sandrà, Garzon e compagni hanno affrontato un torello di riscaldamento, poi corsa e partitella. Differenziato per Berrettoni, Campagna, Maietta, Paghera e Russo. A riposo Caroppo e Malomo.
La rifinitura è in programma domenica (ore 15) ad Ala (TN).
Ufficio Stampa
17/12/2010 - 15:55
Mandorlini: "Sempre viva la speranza nei tre punti"
"Compagini che si trovano in una miglior posizione di classifica hanno gioito per averci strappato un pari, non facciamoci ingannare dall'ultimo posto dei campani"
SANDRA' - Ultimi giorni di preparazione per la squadra gialloblù in vista dell'impegno casalingo con la Paganese, l'ultimo del 2010. "La speranza di centrare i tre punti è sempre stata viva, purtroppo i risultati parlano di altro. E' da un pò che ripetiamo le stesse cose, bisogna essere realisti e dire che non siamo stati premiati per quanto espresso. Avremmo meritato molto di più, ora ci aspetta un'altra gara difficile, come tutte per noi. Speriamo di averla preparata bene". Come di consueto va direttamente al dunque Andrea Mandorlini nell'analizzare la condizione dei suoi.
Anche al presidente Martinelli ed al direttore sportivo Gibellini l'ex Cluj ha parlato della situazione psicologica di Garzon e compagni: "Un pò si vede l'ansia da vittoria, ma i successi non te li regalano, devi conquistarli con tutte le forze a disposizione. Ultimamente non ci gira bene, andiamo avanti sapendo che tutto dipende da noi".
Nonostante il deficitario bottino esterno della formazione di Capuno, il tecnico romagnolo tiene alta la guardia: "Compagini che si trovano in una miglior posizione di classifica hanno gioito per averci strappato un pareggio, non facciamoci ingannare dall'ultimo posto dei campani. Le difficoltà non derivano tanto per lo svolgimento della partita quanto per il risultato dopo il fischio finale".
Ufficio Stampa
17/12/2010 - 17:13
Sandrà: Cangi e Pichlmann col gruppo
Dopo aver preso parte al tradizionale scambio di auguri con la stampa locale, Mandorlini ha diretto la quarta seduta in vista del match Paganese
17/12/2010 - 16:19
Giovanili: nel weekend in programma sette gare
La Berretti, reduce dal tris esterno al Rodengo Saiano, fa visita alla Sacilese penultima in classifica, doppia sfida col Sudtirol per Allievi e Giovanissimi Nazionali
17/12/2010 - 15:45
Mancini "Mastino del Bentegodi" contro il Pergocrema
Il centrocampista romano bissa il successo centrato col Pavia e si avvicina in classifica generale al capolista Emil Hallfredsson
17/12/2010 - 15:42
Hellas Verona-Paganese, arbitra La Penna di Roma 1
In occasione della 18a giornata di campionato il direttore di gara sarà coadiuvato dagli assistenti Palazzoni e Tronci
16/12/2010 - 16:58
Sandrà: verso la Paganese, giovedì doppia seduta
Al mattino lavoro di forza in palestra, nel pomeriggio riscaldamento tecnico, ripetute, lavoro tattico e partitella
VERONA - Due le sedute di lavoro affrontate dalla squadra scaligera nella giornata di giovedì: al mattino lavoro di forza in palestra, nel pomeriggio riscaldamento tecnico, ripetute, lavoro tattico e partitella. Differenziato per Berrettoni, Cangi, Campagna e Pichlmann, terapie per Maietta, Paghera e Russo. A riposo Caroppo e Malomo, colpiti come l'attaccante austriaco da un lieve attacco influenzale.
Alle 18:15 gli uomini di Mandorlini prenderanno parte all'appuntamento organizzato dall'Ufficio Diocesano di Pastorale dello Sport, unitamente al C.O.N.I. Provinciale di Verona, caratterizzato dallo scambio di auguri natalizi alla presenza del Vescovo Mons. Giuseppe Zenti.
Ufficio Stampa
14/12/2010 - 17:29
Giudice Sportivo, un turno di squalifica a Martina Rini
1.000€ di ammenda al club di Via Torricelli, in diffida Thomas Pichlmann. Nella Paganese out il centrocampista Claudio Sciannamè
VERONA - A seguito della 17a giornata di campionato il Giudice Sportivo ha squalificato per un turno il gialloblù Marco Martina Rini (recidività in ammonizione-4a infrazione). La Paganese, prossima avversaria, non potrà contare invece sul centrocampista Claudio Sciannamè (recidività in ammonizione-8a infrazione). In diffida Thomas Pichlmann, 4 turni all'attaccante del Como Giuseppe Cozzolino "per aver rivolto ad un assistete arbitrale espressioni irriguardose, spingendolo con le mani sul petto facendolo indietreggiare": l'ex Cremonese salterà la sfida con l'Hellas in programma domenica 9 gennaio.
Ammenda di 1.000€ al club di Via Torricelli "perchè propri sostenitori introducevano e accendevano nel proprio settore due fumogeni e facevano esplodere un petardo di notevole potenza".
Ufficio Stampa
14/12/2010 - 16:46
Con la Paganese un solo precedente al "Bentegodi"
I gialloblù ospitarono i campani il 26 novembre 2007: fu 0-0 con espulsione di Ferrarese nel recupero. Azzurrostellati sempre sconfitti in trasferta
VERONA - Terminato il girone d'andata a quota 18 punti, i gialloblù si apprestano ad affrontare la Paganese fanalino di coda. Un solo precedente al "Bentegodi" con la formazione campana, il 26 novembre 2007: gli uomini di Pellegrini impattarono 0-0 con espulsione di Ferrarese al 91' per proteste. Azzurrostellati reduci da 9 ko in altrettante trasferte: 3 le reti fatte, 16 quelle subite.
Questo il tabellino del match di tre stagioni fa:
HELLAS VERONA F.C. - PAGANESE CALCIO 1926 0-0 (0-0)
Reti: -
HELLAS VERONA F.C.
Rafael; Martinelli, Comazzi, Sibilano, Morabito (92’ Orfei); Ferrarese, Herzan, Corrent, Cossu (67’ Greco); Cissè, Morante (84’ Da Silva). (Franzese, Hurme, Dianda, Giraldi). All. Pellegrini
PAGANESE CALCIO 1926
Botticella; Esposito, Criaco, De Giosa, Fumai (57’ Lopez); Campolattano (72’ Franzese), Cossu; Perna, Marinucci Palermo, Scarpa; Cantoro. (Gallo, Guarro, Muwana, Mammetti, Taua). All. Chiappini
Arbitro: Calvarese di Teramo
Assistenti: Venuto, Toti
Ammoniti: Cossu (P), Corrent, Scarpa, Marinucci Palermo, Sibilano, Lopez, De Giosa
Espulsi: 91’ Ferrarese
Recupero: 2’ - 5’
Spettatori: 10.876
Ufficio Stampa
14/12/2010 - 13:20
Casms, limitazioni per Hellas Verona-Paganese
Disposto il divieto di vendita dei tagliandi di accesso allo stadio "Bentegodi" ai residenti nella regione Campania
ROMA - Il Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive (Casms) ha disposto che in occasione della gara di campionato tra Hellas Verona e Paganese, in programma lunedì 20 dicembre alle 20:45, sia disposto il divieto di vendita dei tagliandi di accesso allo stadio "Bentegodi" ai residenti nella regione Campania.
Esenti dalla limitazione indicata i possessori della tessera del tifoso.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
CHAMPIONS LEAGUE: JUVE, pareggio 'inutile' con il CITY. Sorteggi: INTER-BAYERN MONACO, ROMA-SHAKTAR e MILAN-TOTTENHAM.. NBA: I CELTICS 'domano' i KNICKS allo scadere. EUROPA LEAGUE: CAVANI in extermis tiene il NAPOLI in corsa... CASO CASSANO: Sospensione con reintegro a Gennaio per il doriano ma difficilmente il fantasista rimarrà a Genova. VITA DA EX: VICARI al MEZZOCORONA... COPPA DEL MONDO CLUB: L'INTER si aggiudica l'Intercontinentale contro i Campioni d'Africa del MAZEMBE NUOTO MONDIALI: 'Solo' bronzo per la PELLEGRINI nei 'suoi' 400 sl. SERIE A: BORRIELLO impone la legge dell'ex e la ROMA 'sbanca' San Siro! SERIE B: Incredibile NOVARA! Campione d'inverno e tante possibilità di doppia promozione...
PELLEGRINI, BRONZO A DUBAI NEI 400 STILE -FOTO/VIDEO
Nè l'oro, nè l'argento, ma solo un bronzo che vale abbastanza per scacciare i vecchi fantasmi che aleggiavano sui 400 stile libero. Per Federica Pellegrini se non è gloria a tutto tondo, è pur sempre la fine di un incubo il terzo gradino del podio conquistato ai Mondiali in vasca corta a Dubai, su una distanza diventata fino a ieri maledetta per la campionessa olimpionica inciampata in crisi d'ansia e malumori. Nella terza giornata de campionati di nuoto in svolgimento all' 'Hamdan bin Mohammed bin Rashid Sports Complex' di Dubai la Pellegrini ha bissato la medaglia di Shanghai 2006 e portato il primato personale dal 3'59«96 al 3'59»52 (58«46, 1'59»70, 3'00«54). La 22enne veneziana di Spinea ha chiuso alle spalle della statunitense Kathrine Hoff, che stabilisce il record dei campionati in 3'57»07 (58«03, 1'58»57, 2'58«28), e dell'australiana Kylie Palmer, seconda in 3'58»39 (58«04, 1'58»41, 2'58«72).
INTER SUL TETTO DEL MONDO, 3 RETI AL MAZEMBE -VIDEO
L'Inter è sulla vetta del mondo: Massimo Moratti ripete le gesta di suo padre Angelo quando vinse la mitica Coppa - allora denominata Intercontinentale - nel 1964 e nel 1965. Da allora sono passati 45 anni ma una cosa non muta nel tempo: la forza e il carattere del club che conferma la sua tempra vincente. L'Inter ha battuto i congolesi del Mazembe nella finale del Mondiale per club per 3-0 (Pandev, Etòo e Biabiany). Campioni d'Africa in frantumi e nerazzurri campioni del mondo. Fine di un incubo, si torna a guardare tutti dall'alto.
NOVARA CAMPIONE D'INVERNO, KO DELLA TRIESTINA -VIDEO
Il Novara si laurea campione d'inverno con 90' di anticipo sulla fine del girone di andata, nonostante il mezzo passo falso casalingo di ieri sera contro il Pescara: 1-1. La formazione di Tesser è a +3 sull'Atalanta, ma in vantaggio nello scontro diretto, vinto 2-0 al «Piola» lo scorso 13 ottobre. Nei 16 campionati di serie B con i 3 punti a vittoria già conclusi, dal 1994/95 ad oggi, 13 volte chi ha girato per primo a fine andata è stato poi promosso (81,2% dei casi). Hanno fallito il Pescara 1995/96 (allenatore Oddo), la Triestina 2002/03 (allenatore Ezio Rossi) ed il Mantova 2005/06 (allenatore Di Carlo).
ROMA OK A SAN SIRO -VIDEO. MENEZ: "NOI DA SCUDETTO"
Il gol con cui ha castigato la sua ex squadra, il Milan, «è molto pesante» e rilancia la sua Roma nella corsa scudetto. Ma Marco Borriello è il primo ad ammettere che «è stato anche fortunoso». «La settimana scorsa mi hanno annullato un gol regolare - dice -, questa volta Gesù mi ha guardato dall'alto e mi ha regalato questa gioia». L'unica nota spiacevole nella serata di Borriello sono stati i fischi dei suoi ex tifosi, ma quel che conta è che «la Roma ha dimostrato di essere una squadra fortissima». E, per dirla con Jeremy Menez, «sarà in corsa per lo scudetto». Daniele De Rossi elogia Adriano e difende Doni: «Dopo Buffon è il portiere più forte. Qualche pappone ha parlato male di lui in radio tentando di fargli terra bruciata intorno. Ma il gruppo lo ha sempre protetto e accettato. Sono gli stessi papponi che entrano a Trigoria e fanno i padroni».
JUVE PARI COL MANCHESTER, MA ERA GIÀ ELIMINATA -VIDEO
Juventus e Manchester City hanno pareggiato 1-1 nell'ultimo incontro del gruppo A dell'Europa League. I bianconeri erano già stati eliminati. Il City passa ai sedicesimi. Al 43' pt: Fuga di Melo, che scarica su Del Piero, assist basso dal vertice sinistro e Giannetti è il più lesto a deviare. - 31' st: Johnson serve Jo, che batte con un rasoterra Manninger.
I TABELLINI
Juventus (4-4-2): Manninger 6, Grygera 6, Legrottaglie 5, Chiellini 6, Traore 6 (22' st Boniperti 6), Krasic 6 (10' st Camilleri 6), Melo 7, Sissoko 5.5, Pepe 6, Giannetti 6 (35' st Buchel sv), Del Piero 6.5. (30 Storari, 19 Bonucci, 36 Giandonato, 9 Iaquinta). All.: Del Neri 6.
Manchester City (4-4-2): Given 6, Richards 6.5, Boateng 6, Boyata 5.5, Bridge 6.5, Wright-Phillips 6 (46' st Chantler sv), Milner 7, Vieira 6, Johnson 6.5, Jo 6.5, Nimely 5 (17' st Zabaleta 6). (12 Taylor, 35 Kay, 41 Mee, 50 Ibrahim, 59 Elabdellaoui). All.: Mancini 6.
Arbitro: Vad (Ungheria) 6,5 Reti: nel pt 43' Giannetti; nel st 32' Jo. Angoli: 6-5 per il City. Ammoniti: Melo, Sissoko e Zabaleta per gioco scorretto.
EUROPA LEAGUE, NAPOLI AI SEDICESIMI CON CAVANI VIDEO
Nel calcio c'è una giustizia. Il Napoli batte lo Steaua Bucarest e rimane in Europa, unica tra le squadre italiane che approda ai sedicesimi di finale. Gli azzurri agguantano la vittoria in... zona Napoli, quando mancano appena tre minuti alla fine del cinque di recupero concessi dall'arbitro. Per tutta la gara i romeni avevano dato vita ad una snervante tattica tesa soltanto a perdere tempo e ad innervosire gli avversari. Ma alla fine è il loro stesso comportamento a perderli ed a privarli di una qualificazione che vedevano ad un passo. Il Napoli doveva vincere, non c'era altra possibilità. Il cammino fin qui effettuato, fatto di quattro pareggi ed una sconfitta a Liverpool, non ammetteva altri indugi. Vittoria doveva essere e vittoria è stata, al termine di una gara che ha messo in evidenza la diversa caratura delle due squadre.
GALLINARI NON BASTA, PIERCE GELA NY ALLO SCADERE -VIDEO
Danilo Gallinari segna 20 punti ma New York perde in casa al fotofinish contro l'inarrestabile Boston. Andrea Bargnani, con un ginocchio dolorante, assiste dalla panchina alla sconfitta di Toronto contro Chicago. New Orleans vince, ma Marco Belinelli contribuisce con soli 9 punti e una prestazione opaca. Va in archivio così la serata italiana della Nba, caratterizzata dal big match del Madison Square Garden.
I New York Knicks (16-10), reduci da 8 vittorie consecutive, cedono ai Boston Celtics per 118-116. I vicecampioni (20-4) centrano l'undicesima vittoria di fila grazie al prodigio di Paul Pierce (32 punti, 10 rimbalzi e 4 assist) che mette a segno il canestro decisivo a 4 decimi dalla fine e gela il pubblico di casa. I Celtics volano con le prestazioni maiuscole dei big: Kevin Garnett fattura 20 punti e 13 rimbalzi, Ray Allen chiude a quota 26 e Rajon Rondo aggiunge 10 punti alla solita quantità industriale di assist (14). New York, avanti anche di 12 punti nel match, finisce al tappeto nonostante lo strepitoso Amar'e Stoudemire: ancora oltre i 30 punti (stavolta sono 39 con 15/22 dal campo), il numero 1 cattura anche 10 rimbalzi e segna persino la tripla che varrebbe il trionfo: troppo tardi, la sirena ha già fatto calare il sipario. Accanto alla stella brillano anche Ray Felton (26 punti e 14 rimbalzi), Wilson Chandler (18 punti e 12 rimbalzi) e Gallinari. L'ala italiana, titolare per 42'35«, chiude con 20 punti e un buon 8/14 al tiro (1/3 da 3 punti), oltre a 3 rimbalzi e 3 assist.
Resta vuoto, invece, il tabellino di Bargnani. L'azzurro, bloccato da un problema al ginocchio, è costretto a fare da spettatore nella 'suà serata. I Toronto Raptors, privi di 4 elementi, mandano in campo il quintetto più giovane della propria storia e perdono sul parquet amico per 110-93 contro i Chicago Bulls nell«italian night'. All'Air Canada Centre viene distribuito il 'bobblehead' di Bargnani, il bambolotto che celebra il giocatore romano. Il 'mago' in carne ed ossa, però, marca visita e i Raptors incassano la 17esima sconfitta stagionale (9-17). Servono a poco i 21 punti di Leandro Barbosa e i 20 di Jerryd Bayless. Chicago (16-8) ipoteca il settimo successo consecutivo già a metà gara (63-44). I tori dominano sotto i tabelloni con Carlos Boozer (34 punti e 12 rimbalzi) e non pagano dazio per la serata opaca di Derrick Rose (6 punti con 3/9 dal campo e 11 assist). La notizia negativa per Chicago riguarda Joakim Noah: il centro si congeda con una doppia doppia (11 punti e 11 rimbalzi), visto che dovrà operarsi alla mano destra, per un problema ad un legamento, e resterà fuori per oltre 2 mesi.
L'unica vittoria a tinte tricolori è dei New Orleans Hornets (15-10) che sul proprio campo devono faticare per superare 94-91 i derelitti Sacramento Kings (5-18). I padroni di casa si affidano alla solita regia di Chris Paul (22 punti e 11 assist) e trovano in panchina il contributo fondamentale di Marcus Thornton (19 punti in 23'49»). Continua, invece, il periodo grigio di Belinelli. La guardia bolognese tira male (3/9 dal campo e 1/4 da 3 punti) e si ferma a quota 9.
Fuori dal triangolo italiano, spicca la decima vittoria di fila di Miami. Gli Heat (19-8) battono 101-95 i Cleveland Cavaliers con i 28 punti di Dwyane Wade (14 nell'ultimo periodo) e i 21 di LeBron James. Il 'presceltò non dà un saggio di precisione (5/15 al tiro) contro la sua ex squadra ma è comunque determinante, considerati anche i 13 rimbalzi e i 5 assist a referto. Si può cominciare a parlare di striscia anche per i Los Angeles Lakers (19-7). I campioni in carica passano per 109-94 in casa degli Indiana Pacers: arriva il terzo successo consecutivo e il quinto nelle ultime 6 gare. Merito dei soliti noti: Kobe Bryant guida lo show con 31 punti, Lamar Odom (13 punti e 17 punti) e Pau Gasol (28 punti e 8 rimbalzi) fanno ampiamente la loro parte.
I RISULTATI I risultati delle partite della regular season Nba: Indiana Pacers-Los Angeles Lakers 94-109; New York Knicks-Boston Celtics 116-118; Philadelphia 76ers-Los Angeles Clippers 105-91; Toronto Raptors-Chicago Bulls 93-110; Miami Heat-Cleveland Cavaliers 101-95; New Orleans Hornets-Sacramento Kings 94-91; Oklahoma City Thunder-Houston Rockets 117-105; Memphis Grizzlies-Charlotte Bobcats 113-80; San Antonio Spurs-Milwaukee Bucks 92-90; Phoenix Suns-Minnesota Timberwolves 128-122; Dallas Mavericks-Portland Trail Blazers 103-98.
SAMP, CASSANO TORNA IN SQUADRA DA GENNAIO
E così è finita: il collegio arbitrale sollecitato dalla Sampdoria, che chiedeva la risoluzione del contratto con Antonio Cassano, ha disposto una sospensione del giocatore fino al 31 gennaio e il suo reintegro a partire dal 1 febbraio 2011, oltre alla decurtazione del 50% dello stipendio da lui percepito. Il lodo è stato depositato stasera alle 19.15 alla segreteria della Lega Calcio. 'Diavolò d'un Cassano: l'aveva detto che voleva restare alla Sampdoria. E adesso, a dargli ragione, anche gli arbitri del Collegio nominati per rispondere alla richiesta del club blucerchiato di risoluzione contrattuale. Vero è che dovrà accontentarsi di mezzo stipendio, ma solo se resterà alla Samp. Se dovesse essere ceduto, invece... Ricapitolando: la vicenda che ha tenuto sulla graticola giocatore, procuratore, società e stampa di mezzo mondo si è conclusa con una specie di compromesso, tanto che i dietrologi (che non mancano mai) suppongono che alla base di questo lodo redatto in punta di diritto ci sia proprio un compromesso 'ante factum' tra giocatore e società: sospensione retroattiva di tre mesi (quindi già scontata); riduzione del 50% dello stipendio (cosa che interessa la Sampdoria); reintegro a partire dal 1 febbraio (cosa che interessa al giocatore).
Reintegro significa che il calciatore può allenarsi con la squadra, usufruire delle strutture della società; ma non vuol dire che venga convocato e neppure che non possa essere ceduto o dato in prestito. Gli scenari che si aprono adesso sono i più svariati. Vero è che Massimo Moratti ha detto chiaro e tondo che «a noi non interessa un giocatore con quelle qualità»: quindi l'ipotesi Inter si allontana. Ma è altrettanto vero che la formula del prestito gratuito potrebbe piacere a tante società. Su tutto questo però c'è il Milan: una strada che sembra ormai non solo tracciata ma anche percorsa per un buon pezzo. Non si deve escludere nemmeno che Peter Pan resti alla Sampdoria, anche se - e qui è il procuratore del giocatore Giuseppe Bozzo, che pone un quesito - «esiste un problema ambientale» che va risolto. Tutto quello che è successo, infatti, ha creato un clima non esattamente idilliaco tra il giocatore e la società. Passerà il derby della Lanterna domenica sera, passeranno le vacanze natalizie e lo stop del campionato, poi le trattative riprenderanno: quelle con la Samp da una parte, quelle con il Milan dall'altra. La società rossonera potrebbe discutere con la Samp un prestito per sei mesi a costo zero (cosa che metterebbe al riparo la società blucerchiata dal corrispondere al Real Madrid i famigerati 5 milioni di euro) oppure una vera e propria cessione. Ma di questo si parlerà domani. Gli arbitri intanto, dopo tre giorni di discussione, respirano: hanno, per loro stessa ammissione, inflitto al giocatore «la sanzione più grave che sia mai stata data». La risoluzione contrattuale non aveva sponde giuridiche, ma le sanzioni applicate sì, perchè - spiegano - «l'infrazione c'è stata ed era gravissima, confermata da testimoni e aggravata dalla presenza di altri giocatori nello spogliatoio». Ma è stato «il primo e unico episodio che si sia verificato alla Samp». Dunque, è stata applicata la 'condizionalè. L'unica cosa certa, in questo day after concitato e caotico, è che Fantantonio tornerà a giocare presto, molto presto. In fondo, è proprio quello che lui voleva ed è quello che sperava tutto il mondo del calcio.
FONTE: Leggo.it
LEGA PRO
UFFICIALE: Mezzocorona, preso Vicari
16.12.2010 22.39 di Antonio Gaito
Salvatore Vicari, centrocampista classe 1981, è un giocatore del Mezzocorona. Il giocatore siciliano nel pomeriggio odierno ha svolto il primo allenamento con mister Domenicali ed il nuovi compagni. Poi, in serata - si legge sul sito ufficiale del club - ha firmato il contratto che lo legherà alla società del presidente Daniele Sontacchi. Vicari sarà disposizione del mister alla ripresa del campionato a gennaio, mentre domenica contro la Pro Patria dovrà seguire i nuovi compagni dalla tribuna. Il giocatore, che ama agire nella posizione di centrocampista esterno, è cresciuto nelle giovanili del Palermo ed ha conosciuto anche la serie A (Reggina) e la serie B (Verona, Ascoli, Messina, Catanzaro e Avellino). Ha indossato la maglia azzurra dell'under 21.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com