SPAL - HELLAS VERONA
Partita mai 'serena' quella fra le due compagini, cominciando ancor fuori dal campo con due tifoserie che non si amano affatto: nella stagione scorsa disordini ed incidenti Ferrara ed in quella precedente invece pure.
Dalla prossima gara, con l'avvento della Tessera del Tifoso e le disposizioni preventive del CASMS le cose dovrebbero cambiare (o almeno è quello che le persone di buon senso sperano).
Tradizione non negativa quella del VERONA al 'Mazza' di Ferrara, in 23 partite l'HELLAS ha perso 'solo' in 7 ocasioni ed in 5 ha addirittura vinto ma Domenica sarà dura: i biancocelesti scendono in campo da primi in classiica e contro gli scaligeri cercheranno una vittoria che darebbe prestigio e convinzione agli uomini di mister NOTARISTEFANO...
QUI FERRARA
Squalificato il regista MIGLIORINI (probabile che sia sostituito al roccioso mediano COPPOLA) e problemi fisici per il francese FOFANA, in attacco spazio a MELONI apparso molto in forma nell'amichevole settimanale contro la Beretti spallina. Occhio a bomber CIPRIANI attaccante che non sfigurerebbe in Serie A e che fino ad ora ha già messo in rete 9 gol diventando il capocannoniere delgirone. L'ex di trno è l'esperto difensore ZAMBONI tra i migliori nel vittorioso derby contro la REGGIANA una settimana fa... Questa la probabile formazione che NOTARISTEFANO schiererà in modulo 4-4-2: RAVAGLIA in porta, difesa formata da sinistra a destra da ROSSI, BATTAGLIA, ZAMBONI e BORTEL, centrocampo con BEDIN e COPPOLA a fare da diga per le sgroppate sulle ali di MELARA e SMIT. In attacco la coppia CIPRIANI-MELONI.
QUI VERONA
Tra infortuni e squalifiche sarà un esordio in emergenza quello di MANDORLINI sulla panchina scaligera e perdipiù a casa dei primi in classifica: fuori, oltre agli infortunati 'storici' BERRETTONI e CAMPAGNA ai quali vanno aggiunti RUSSO e PAGHERA, gli squalificati SCAGLIA e FERRARI dopo le rispettive espulsioni rimediate a Salerno. Dovrebbe rientrare MARTINA RINI (anche se chiaramente non sarà al 100%) insieme a MANCINI e MAIETTA... Quasi certo l'impiego del terzino ANDERSON sulla fascia sinistra mentre in difesa dalla pate opposta sono in ballotaggio ABBATE (impiegato in quel ruolo nell'amichevole contro il TREGNAGO) e CANGI.
Condizionale d'obbligo per quanto riguarda l'11 scaligero avendo MANDORLINI blindato l'HELLAS ma azzardando un 4-3-3 potrebbe essere il seguente: RAFAEL, ANDERSON-MAIETTA-CECCARELLI-ABBATE, HALLFREDSSON-ESPOSITO-MANCINI, LE NOCI-SELVA-PICHLMANN
PARENTELA CHI?
Dice che entrerà in società col presidente MARTINELLI entro il mese prossimo il broker catanzarese con residenza a Bologna intestatario di tre società (tutte non attive) che 'vanta' referenze importanti quali sarebbero quelle di due grandi tecnici come RANIERI (attuale allenatore della ROMA) e MAZZONE ma non parlategli di PASTORELLO da WiCenza: «Non fatemi parlar in maniera negativa, non voglio. Pastorello lo conosco ma non ho niente a che fare con lui»...
Promette sforzi non indiferenti al mercato di Gennaio «Se vuoi ottenere qualcosa nel calcio, come nella vita devi fare grandi investimenti» e si autoreferenzia come una 'vecchia volpe' del settore «... Nel calcio ho fatto di tutto. Credo che a Verona ci sia bisogno di gente esperta. Giovanni è stato consigliato male in questi anni»; alle sue spalle anche tal Spartaco LANDINI, ex ds di Catanzaro e Genoa.
Il signor PARENTELA ha confermato di voler affiancare l'attuale patrò scaligero aggiungendo «Forse la mia è stata una presenza inopportuna come tempistica ma sicuramente concreta nella sostanza. Mi sono reso conto di aver creato qualche perplessità nell’ambiente veronese, ma posso tranquillizzare ribadendo le mie intenzioni, confermate nei documenti a me richiesti e da me sottoscritti logicamente accettati dal presidente Martinelli, persona di indubbio valore»
E mò? Si vedrà! Certo che a chiacchiere son bravi tutti e, almeno per ora, solo questo abbiamo avuto...
Nel frattempo Pierluigi BUSATTA (ex giocatore del VERONA anni '70) garantisce per il broker «E’ sempre stato mio amico. L’ho presentato io a Martinelli. E’ una persona chiara e disponibile. Basta avere un po’ di pazienza e tutto sarà chiaro».
[DICONO]
Mister MANDORLINI sull'importante sfida di domenica prossima a Ferrara contro la SPAL «Qualche allenamento in più ha permesso di approfondire ulteriormente la rispettiva conoscenza. Ognuno deve mettere in campo tutto quello che ha, affronteremo una squadra importante quindi sarà una bella sfida da giocare. Conta solo fare risultato. La partita fornisce sempre risvolti diversi, credo ci sia voglia di riprendersi e dare una svolta. Un segnale va dato coi fatti, le parole servono a poco. Tutto attraverso la prestazione. Mi interessa il risultato, in questo momento abbiamo bisogno di portare a casa punti. Non ho ancora scelto la formazione da schierare, all'ultimo momento capita sempre qualcosa. Per otto-nove undicesimi ho le idee più o meno chiare, ma attendo la rifinitura» (HellasVerona.it)
Fiducioso NOTARISTEFANO per la gara casalinga contro l'HELLAS «Sono convinto che faremo una buona partita anche contro il Verona. Noi non temiamo nessuno, il Verona è una squadra da rispettare, come noi rispettiamo tutte le squadre che incontriamo. La dimostrazione sta nel fatto che prepariamo le partite tenendo sempre conto dei punti di forza e delle lacune dei nostri avversari, cercando di limitare i loro punti di forza e di esaltare quelli di debolezza» (LArena.it)
MAIETTA sicuro: a Ferrara per vincere! «Sono state settimane travagliate. Abbiamo cercato piano piano di adattarci al modulo di Giannini, ora bisogna adeguarsi ai metodi di Mandorlini. Ci aspetta una sfida delicata, dobbiamo andare a Ferrara per fare risultato. L'ex Gallipoli ha pagato le assenze, ma le responsabilità sono anche nostre. Tutti sappiamo che a subire le conseguenze è sempre l'allenatore. Prima rischiavamo abbastanza, l'augurio è che i numeri diano ragione al nuovo tecnico».
Mandorlini ha già mostrato chiaramente la propria impostazione: «Gioca con un 4-3-3 molto coperto, basato sulle ripartenze. Spero che anche i miei compagni ne abbiano capito il funzionamento, si tratta di uno schieramento molto efficace. Ci ha chiesto di essere aggressivi e stare con gli attaccanti dietro la linea della palla, per effettuare un pressing alto. Va data fiducia sia al mister che ai ragazzi, questo è un bel gruppo» (HellasVerona.it)
Parla MORINI il preparatore dei portieri «L'impatto con gli atleti è stato buono, i ragazzi sono molto disponibili al lavoro. Mi sembrano professionisti seri, molto attenti. Per il momento va bene così», non nasconde poi l'entusiasmo scaturito dall'opportunità di approdare all'Hellas: «Quando Mandorlini mi ha accennato per la prima volta di questa possibilità ho pensato immediatamente al "Bentegodi", uno stadio bellissimo. Una platea per altre categorie, esiste ogni ingrediente per essere carichi. Ce la metteremo sicuramente tutta, sappiamo quanto il compito sia difficile» (HellasVerona.it)
Il difensore centrale della SPAL ZAMBONI veronese ed ex giocatore dell'HELLAS crede nelle chances promozione dei gialloblù «Possono risalire. Li conosco tutti i giocatori. Signora squadra, ottimo impianto. Possono fare e disfare. Tutto con le loro mani. Da veronese conosco anche le pressioni. La piazza pretende il 100 per cento dai giocatori. Se oggi l'Hellas è là in basso vuol dire probabile non tutti abbiano dato quello che potevano».
E la Spal? Volete davvero vincere il campionato? «Rilancio: ci mancano addirittura tre punti. Questa è una squadra che vale molto. Può vincere contro chiunque. E può fare anche meglio» (LArena.it)
Il nuovo tecnico MANDORLINI soddisfatto della sua squadra «Vedo grande disponibilità da parte di tutti. Magari fa parte del gioco dopo un avvicendamento alla guida tecnica, ma lo ritengo importante soprattutto perchè unito al recupero degli atleti infortunati. L'imperativo è accelerare, abbiamo poco tempo a disposizione. La miglior medicina sono i risultati. Questa è una sfida difficile ma bella, vista la classifica sappiamo quanto la strada sia lunga. Bisogna rendersi conto che il presente dipende da noi. Cerchiamo di uscirne senza piangerci addosso o guardare troppo avanti»
Da qui al termine del 2010 la formazione scaligera disputerà sei partite, quattro delle quali al "Bentegodi": «Alla fine contano soltanto i punti. Dobbiamo crescere e mettere fieno in cascina. Domenica ci aspetta la capolista, consideriamolo un punto di partenza per poi effettuare ulteriori valutazioni» (HellasVerona.it)
GIOCO PRONOSTICI:
Grandissimo MARTINO: 10 punti, record stagionale e titolo di campione di giornata! Avanti così la scalata alla vetta diventa possibile... 3 punti dietro troviamo MISTER LOYAL poi BRUNI, POSE e SANDRO.
Tirata d'orecchi (già efettuata) per BRIDGET che quasi dientica di giocare ma, grazie al posticipo, si salva in corner: avrà il punteggio dell'ultimo (guardacaso proprio ARK) ma non sarà ne Sfigadona ne ammonita (come DA SILVA)... Così in classifica generale nulla cambia in vetta dato che ARK e BRIDGET continuano a condurre a braccetto ma POSE li bracca da (molto) vicino!
Postate qui la prossima giocata!
CLASSIFICA DI GIORNATA
10 - Martino
07 - Mister Loyal
05 - Bruni, Pose, Sandro
04 - Ciri, Gede, Smarso
03 - Ark e Bridget
CLASSIFICA GENERALE
60 - Ark e Bridget
59 - Pose
54 - Bruni
51 - Smarso
49 - Sandro
44 - Mister Loyal
42 - Gede, Martino
39 - Ciri
31 - Da Silva
CLASSIFICA PRECEDENTE
57 - Ark, Bridget
54 - Pose
49 - Bruni
47 - Smarso
44 - Sandro
38 - Gede
37 - Mister Loyal
35 - Ciri
32 - Martino
31 - Da Silva
RECORD DI STAGIONE
Punteggio massimo in una giocata: Martino (10)
Max. numero di pronostici azzeccati: Ark, Bridget, Mister Loyal (7)
Max. numero di risultati azzeccati: Martino, Pose (4)
Punteggio minimo in una giocata: Ark, Bruni, Sandro (0)
ALBO D'ORO CAMPIONI |
2009/2010 Martino |
2008/2009 RobRoy |
2007/2008 L. Bruni F.C. |
2006/2007 Ark (Ex-Alberto) |
2005/2006 Ark (Ex-Alberto) |
2004/2005 Ark (Ex-Alberto) |
2003/2004 Ark (Ex-Alberto) |
[IN BREVE A PIÉ PAGINA]
CALCIO ASIA: Il portiere uzbeko s'impapera, l'attaccante del Qatar di più, il risultato è un gol incredibilmente divorato... AMICHEVOLE AZZURRA: Contro la ROMANIA finisce 1 a 1, vili cori contro BALOTELLI! CICLISMO&DOPING: La WADA indaga sulla presunta bistecca dopata ma la macelleria è a posto, CONTADOR trema... CALCIO ITALIANO IN CRISI? Secondo PLATINI la colpa è della violenza. GIORNALISTA INDAGA SUI TIFOSI, è minacciato con una lettera minatoria! UNDER 21: Esordio vincene per il nuovo cittì FERRARA... NBA: Ancora sconfitte per RAPTORS e KNICKS. CALCIO BRASIL: E' del terzino PATRIC il gol più veloce del campionato verdeoro! E stato realizzato in 15 secondi ed è splendido... AMICHEVOLI DI LUSSO: In BRASILE-ARGENTINA MESSI castiga i verdeoro nel recupero mentre i galletti francesi battono l'INGHILTERRA di CAPELLO al mtico 'Wembley'! I tabloid d'oltremanica si scatenano contro il cittì friulano...
[RASSEGNA STAMPA]
ALTRE NEWS
Spal, messa a punto della formazione anti Verona
Sotto una pioggia battente,bel test infrasettimanale
18.11.2010 20:30 di Giampaolo Droghetti
Oggi, grazie alla partitella in famiglia contro la Berretti di Mr Brescia, prove tecniche e messa a punto della squadra di Egidio Notaristefano. Carte mischiate come da tradizione, ma chiari intenti di come la formazione biancazzurra affronterà nell’importante prova di domenica prossima l’Hellas Verona del neo allenatore Mandolini. Con determinazione e velocità i giocatori spallini hanno dimostrato l’ottimo stato di forma in particolare l’attaccante Meloni, il quale sarà titolare anche nello scontro contro i gialloblù causa l’assenza di Fofana per infortunio. Il francese, ritornato ad allenarsi con i compagni in questi giorni, ha dovuto lasciare anzitempo la partitella visto il riacutizzarsi dello stiramento che lo aveva tenuto lontano in queste ultime due uscite di campionato.
Da sottolineare che nella Spal mancherà anche il regista Migliorini, perdita pesante per formazione ferrarese, il quale sarà sostituito dal “gladiatore” Coppola che tornerà titolare dopo la pausa per squalifica. Spal quindi che salvo variazioni dell’ultima ora si schiererà con il modulo 4-4-2 con Ravaglia tra i pali, coppia centrale in difesa con il capitano Zamboni e Battaglia, laterale dx Bortel e sx Giovanni Rossi; centrocampo con in mediana Bedin e Coppola e sulle corsie laterali Melara e Smit; attacco formato da “ bomber” Cipriani, sempre più anima e cuore di questa squadra e Meloni. Curiosità proprio Meloni nell’ultima gara interna con il Verona, lo scorso campionato, dopo la vittoria esterna di Reggio Emilia, segnò di testa firmando il pari, chiudendo le porte alla una fuga per il primo posto della squadra veneta allora allenata da Remondina. Strano il destino proprio nello stesso periodo i ferraresi sostituirono l’allenatore prima del match con i gialloblù con le posizioni di classifica inverse. Per contro un Verona con voglia di riscatto, che sarà seguito da un folto pubblico, già 300 i biglietti acquistati in prevendita e che oggi ha annullato il test infrasettimanale con l’Avio, per svolgere una intensa seduta di tattica e defaticamento. Assente Paghera per il noti problemi al ginocchio e Selva per impegni con la Nazionale di San Marino, domani e sabato Mandolini terrà le rifiniture a porte chiuse, segno tangibile che domenica sarà un match dalle mille emozioni.
FONTE: TuttoLegaPro.com
NEWS
Roma, 17:11
CALCIO, HELLAS VERONA: PARENTELA CONFERMA ACQUISIZIONE QUOTE
Alberto Parentela affiancherà presto l'attuale presidente Giovann Martinelli alla dirigenza dell'Hellas Verona. Lo ha confermato lo stesso bolognese. "E' irrevocabile l'intenzione di acquisizione di quote dell'Hellas nel pieno rispetto dei tempi, modalità e termini convenuti e accettati con l'attuale presidente". Parentela era apparso la scorsa settimana a fianco dello stesso Martinelli nel corso della presentazione del nuovo allenatore Andrea Mandorlini, chiamato a sostituire sulla panchina gialloblù Giuseppe Giannini della formazione di Prima Divisione. "Forse la mia - spiega Parentela - è stata una presenza inopportuna come tempistica ma sicuramente concreta nella sostanza. Mi sono reso conto nei giorni successivi di aver creato qualche perplessità nell'ambiente veronese ma posso tranquillizzare ribadendo le mie intensioni, confermate nei documenti a me richieste e da me sottoscritti logicamente accettati dal presidente Martinelli persona di indubbio valore".
Per il broker bolognese ora tuttavia "è il momento del silenzio. Lo chiedo cortesemente - sottolinea - per tutelare la società, la squadra, la mia persona e quel grande professionista che è Mandorlini". Parentela infine 'promette' che "nei tempi previsti, rispettati i miei obblighi, mi metterà a disposizione di Verona per ogni possibile ulteriore chiarimento su di me, sulle modalità di acquisizione della società e sui programmi a medio e lungo termine che - assicura - saranno adeguati a una società come l'Hellas Verona di grande tradizione".
FONTE: Repubblica.it
Venerdì 19 Novembre 2010
Verona con il tridente: tre punti indispensabili
Domenica debutta Mandorlini: «A Ferrara bisogna vincere»
di Gianluca Vighini
VERONA - «Ci vuole fortuna. Non basta il lavoro, non bastano le motivazioni. Ci sono dei momenti in cui basta poco per girare la stagione. Speriamo che gli episodi ci premino». Andrea Mandorlini aspetta con trepidazione la sua prima gara domenica a Ferarra da tecnico gialloblù. L’allenatore romagnolo si è seduto sulla panchina dell’Hellas una decina di giorni fa, sufficienti per farsi un’idea. «Ci sono dei valori, è indubbio. Ho visto dei ragazzi pronti a mettersi in discussione con voglia di lavorare. Il modulo? Conta poco. Conta come vai in campo, come affronti la partita. Queste sono le cose importanti. Vincere? Servono i punti e da qualche parte dobbiamo andarli a prendere».
Paghera ko. Brutta notizia per il centrocampista tornato dall’impegno con l’Under 20: caviglia in disordine. Non ci sarà a Ferraral. Assenti anche Campagna e Russo. Squalificati Scaglia e Ferrari, mentre torna a disposizione Mancini.
Probabile formazione. Mandorlini giocherà con il 4-3-3, questa è l’unica certezza. Gli ultimi due allenamenti, oggi e la rifinitura di domani, sono blindati. Dalle indicazioni di questi giorni, Mandorlini ha intenzione di optare per il tridente con Selva al centro dell’attacco, Pichlmann e Le Noci ai lati. A centrocampo dovrebbero giocare Esposito, Mancini e Hallfreddsson, in difesa Abbate (a destra), Ceccarelli, Maietta e Anderson.
Conosco Parentela. Intanto, Pierluigi Busatta, ex del Verona di Garonzi, ieri ha dichiarato di conoscere bene Parentela, cioè il presunto socio di Giovanni Martinelli. «E’ sempre stato mio amico. L’ho presentato io a Martinelli. E’ una persona chiara e disponibile. Basta avere un po’ di pazienza e tutto sarà chiaro». (ass)
Giovedì 18 Novembre 2010
Martinelli tace, situazione poco chiara in via Torricelli
Parentela, le mani sull’Hellas
di Gianluca Vighini
VERONA - Alberto Parentela è tornato a far sentire la sua voce. Il futuro (presunto) socio di Giovanni Martinelli ha fatto sapere la sua « irrevocabile intenzione di acquisizione di quote dell’Hellas nel pieno rispetto dei tempi, modalità e termini convenuti e accettati con l’attuale presidente». E ha aggiunto. «Forse la mia è stata una presenza inopportuna come tempistica ma sicuramente concreta nella sostanza. Mi sono reso conto di aver creato qualche perplessità nell’ambiente veronese, ma posso tranquillizzare ribadendo le mie intenzioni, confermate nei documenti a me richiesti e da me sottoscritti logicamente accettati dal presidente Martinelli, persona di indubbio valore». Il Verona per ora è muto. Martinelli sembra imbarazzato dalle esternazioni di Parentela. E la chiarezza sul futuro dell’Hellas è più lontana.
Nel frattempo la squadra sta preparando la delicata trasferta di Ferrara, che vedrà il debutto di Mandorlini sulla panchina gialloblù. «Bisogno di fare risultati. Questa è la cosa più importante. Il gioco, il modulo, tutto verrà dopo». Mauro Gibellini segue ogni giorno gli allenamenti del Verona. Su Mandorlini il ds dice. «Ha l’idea chiara su un progetto di gioco. E questo può dare delle certezze ai ragazzi. Li vedo più sereni. Questo è importante: sono fiducioso per la sfida di Ferrara con la Spal». (ass)
Mercoledì 17 Novembre 2010
Hellas, Mandorlini ne recupera tre per Ferrara
di Gianluca Vighini
VERONA - La Spal è prima ed è una delle sorprese del girone A. L’Hellas è una squadra malata, che Mandorlini spera di curare in fretta. La medicina? I risultati. Ma a Ferrara il nuovo tecnico gialloblù continuerà a fare i conti con quell’emergenza che ha penalizzato gravemente anche Giannini.
Gli infortunati. Nella lista degli infortunati compaiono ancora Campagna, Berrettoni e Russo. Ci saranno Martina Rini e Paghera (quest’ultimo assente ieri per l’impegno con l’Under 20), ma evidentemente non saranno al cento per cento.
Gli squalificati. La sequela di cartellini gialli e rossi toglierà dal match di Ferrara Scaglia (espulso a Salerno in occasione del calcio di rigore) e Ferrari (stupido calcetto da un avversario). Un turno, il primo, due per il secondo.
Chi recupera. Tornano a disposizione Anderson (che andrà a sinistra), Maietta e Mancini. Mandorlini deve disegnare ancora la difesa. Nell’amichevole di giovedì scorso a destra ha giocato Abbate, ma tra i disponibili c’è anche Cangi. Quasi scontato il tridente in attacco: Pichlmann a destra, Selva in mezzo e Le Noci a sinistra. (ass)
Martedì 16 Novembre 2010
Il broker: Ranieri e Mazzone sanno chi sono
«Hellas, entro Natale sarò socio di Martinelli»
di Gianluca Vighini
VERONA - «Sono solo, rappresento me stesso». Alberto Parentela, 62 anni, catanzarese doc, residenza a Bologna, affari in Svizzera, futuro socio di Giovanni Martinelli nell’Hellas Verona, vuole fare chiarezza sul suo ruolo.
Il suicidio del notaio. «Ho fatto il broker, sono stato socio di un notaio svizzero che poi si è suicidato a causa di una donna. Ho scelto la tranquillità alla carriera. Sono sempre stato nel calcio. Adesso ho deciso di rientrare. E questo solo perché Martinelli è una brava persona». I dubbi attorno alla figura di Parentela, però, fanno fatica a dissolversi.
Tre società inattive. A suo nome alla Camera di Commercio risultano intestate tre società, tutte inattive. Spiega. «Sono amico di Busatta (l’ex giocatore del Verona negli anni 70, ndr), anzi sono suo fratello. Potete chiedere di me a Claudio Ranieri, a Carlo Mazzone. Nel calcio ho fatto di tutto. Credo che a Verona ci sia bisogno di gente esperta. Giovanni è stato consigliato male in questi anni».
Arrivano grandi rinforzi. Parentela promette grandi rinforzi a gennaio. «Se vuoi ottenere qualcosa nel calcio, come nella vita devi fare grandi investimenti». Nessun legame con Pastorello, come azzardato qualcuno a Verona. «Non fatemi parlar in maniera negativa, non voglio. Pastorello lo conosco ma non ho niente a che fare con lui».
E alle sue spalle, la presenza di Spartaco Landini, ex ds di Catanzaro e Genoa. «Uno che il calcio lo mastica tutti i giorni», spiega Parentela. Affare imminente, dunque? «Prima del mercato di gennaio entro in società», assicura. (ass)
FONTE: Leggo.it
19/11/2010
E Mandorlini blinda il Verona
LE NEWS. Due sedute di lavoro a porte chiuse in vista della trasferta di Ferrara
Annullato il test con l'Avio Calcio, la squadra scaligera ha affrontato una seduta pomeridiana a Sandrà, la terza in vista della sfida di domenica con la Spal. Ieri pomeriggio, al centro sportivo di Sandrà, riscaldamento, torello, esercitazioni tattiche difensive e offensive e partitella finale.
Lavoro defaticante per Alessandro Malomo, dopo gli impegni con l'Under 20, a riposo Fabrizio Paghera, a causa del riacutizzarsi del dolore accusato a seguito del trauma distorsivo riscontrato alla caviglia. Ancora assente Andy Selva, che è tornata ieri in sera dagli impegni con la nazionale di San Marino. Terapie per Giuseppe Russo, allenamento differenziato per Dario Campagna, con il gruppo Marco Martina Rini. Oggi e domani allenamenti a porte chiuse.
I BIGLIETTI. Sono già disponibili i biglietti per la trasferta di Ferrara dove il Verona incontrerà la Spal. Sono disponibili al circuito Booking Show. Prezzo per il settore ospiti di 12 euro più diritti di prevendita, possibilità di acquisto fino alle 19 di sabato 20 novembre. Il Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive ha disposto la vendita dei tagliandi di di accesso allo stadio «Mazza» ai soli residenti nella provincia di Ferrara. Definita inoltre l'incedibilità degli stessi. Esenti dalla limitazione indicata i possessori della tessera del tifoso, quelli che presentano la ricevuta di avvenuta richiesta della stessa o dell'abbonamento per la stagione sportiva corrente. Punti vendita Bookingshow di Verona e provincia:Verona-Box Office Via Pallone 12 a Verona, Tabaccheria Davide Gulli in via Centro 153 a Verona, Tuttamusica, Via Fiume 58b a San Bonifacio
LA TRASFERTA. Organizzano la trasferta a Ferrara il Calcio Club «I Lupi dell'Hellas» di Pozzo di San Giovanni Lupatoto. Costo del viaggio 25 euro, biglietto escluso, più ...lesso e pearà, info 347. 6990393 (Davide) oppure 340. 5879819 ( Alberto). Pullman per la trasferta anche al Calcio Club «Da Nicolas» info 347. 4249627 (Barbara) oppure 347. 5872589 (Nicolas) e Calcio Club «Razza Gialloblù» di Roverchiaretta, info 348. 4900288 (Mirko). Pronti alla trasferta anche i ragazzi del calcio club Bovolone, iscrizioni al Bar Galleria di Bovolone oppure Enrico al 338. 8382339 e Stefano 333. 8300582. Ulteriori informazioni per l'organizzazione si possono trovare sul sito www.nuovocoordinamenohv2003.it.
19/11/2010
Quando ti sei scottato, anche l'acqua fredda...
Come dice il proverbio? «Quando ti sei scottato, hai paura anche dell'acqua fredda...». Beh, giusto per non esagerare e per essere chiari col signor Parentela e con altri, eventuali, «pretendenti», il Verona di scottature ne ha già avute molte. Troppe. Come si dice in questi casi, sembra a tutti, di rivedere un vecchio film, di cui, magari a torto, si incomincia pure a intuire il finale. Da qui, e soltanto da qui, nasce «quella perplessità» di cui lo stesso signor Parentela dev'essersi accorto, visto che ne ha fatto cenno nel suo intervento di ieri. Del resto, va detto, mica è stata una bella idea quella di presentarsi seduto al tavolo presidenziale, all'atto della presentazione di mister Mandorlini. Di solito, chi lo fa, ha già acquisito quote societarie e questo, per ora, non risulta. «Lo farò presto», precisa il signor Parentela. Bene, prendiamo atto delle sue parole, così come della sorpresa della società, quando ha letto il suo intervento rilasciato all'Ansa.
«Non c'è niente di concreto», ha fatto sapere Benito Siciliano, il braccio destro di Martinelli. Per ora, si viaggia a vista, tra proposte più o meno spendibili, idee un po' confuse, prospettive non certo più chiare. Non è un bel viaggiare, ammettiamolo, nel momento in cui ci sarebbe bisogno di serenità, per dare a Mandorlini e alla squadra il sostegno di cui hanno certamente bisogno. Non è un bel viaggiare, diciamolo, anche perchè quel «minimo di perplessità» è piuttosto forte. Il Verona oggi ha bisogno di chiarezza. Di risposte forti. Sicure. Di gente che gli vuole bene per davvero e che vuole bene alla sua storia. Oh, nessuna preclusione, per l'amor di Dio. Se Martinelli ha bisogno di una mano e qualcuno gliela allunga, non gli si può chiedere di rinunciare. Quello no. Gli si può chiedere, magari, di valutare per bene, come ha sempre fatto, ogni passo, ogni sospiro, ogni pensiero. La strada del Verona degli ultimi anni è lastricata di belle intenzioni e di troppi proclami, di parole spesso roboanti e risultati purtroppo desolanti. Niente contro il signor Parentela, sia chiaro. Ma di gente che spunta dal niente è piena anche la gloriosa storia dell'Hellas degli ultimi vent'anni. Un altro capitolo? No, grazie...R.T.
18/11/2010
«Martinelli, c'è la mia proposta per l'Hellas»
IL FUTURO SOCIETARIO. Il broker di Catanzaro torna alla carica e con una dichiarazione d'intenti conferma "l'irrevocabile intenzione di acquisire quote gialloblù"
L'uscita di Parentela «spiazza» la società. Siciliano: «Non c'è niente di concreto, per adesso sono solo parole. Ma dove sono gli imprenditori veronesi?»
Ore 17.02, un lancio d'agenzia scuote il tranquillo pomeriggio in redazione. «Confermo l'irrevocabile intenzione di acquisire quote dell'Hellas, nel pieno rispetto dei tempi, delle modalità e dei termini convenuti e accettati dall'attuale presidente». Il virgolettato appartiene ad Alberto Parentela, broker di Catanzaro, di stanza a Bologna, balzato agli onori della cronaca (si fa per dire...) una settimana fa. Prima, mai visto nè sentito. Parentela appare sulla scena, ospite inatteso e (anche questo va detto...) forse inopportuno, il giorno in cui la scena stessa dovrebbe essere solo di Andrea Mandorlini. Al tavolo dei "relatori", assieme al sostituto di Giannini, a Gibellini e Martinelli, ecco questo signore con i baffi, che mostra molta disinvoltura e una certa conoscenza di cose di calcio. "Sono stato dirigente al Catanzaro, negli anni '70" racconta, confessando la sua amicizia con Gigi Busatta, il silenzioso di Marostica degli anni '70. "Sono qui per dare una mano, ho intenzione di entrare assieme a Martinelli...". Stupore. Sembra una boutade, un (ingenuo?) passo in avanti di Martinelli, visto che di concreto non c'è assolutamente niente. E allora, perchè, si chiedono tutti.
Il mistero si infittisce poco dopo le 17 di ieri. Il Parentela riprende la scena, dopo un paio di interviste rilasciate qua e là e dopo una serie di informazioni piovute in questi giorni sui tavoli di tutte le testate locali. Informazioni di tutti i tipi, passato, trapassato prossimo e remoto ai raggi X. Con molti dubbi e qualche cono d'ombra che non può non suscitare più di una perplessità. Sia come sia, Parentela torna alla carica. «Forse la mia - aggiunge - è stata una presenza inopportuna come tempistica ma sicurament concreta nella sostanza. Mi sono reso conto, nei giorni successivi, di aver creato perplessità nell'ambiente veronese, ma posso tranquillizzare ribadendo le mie intenzioni, confermate nei documenti a me richiesti e sottoscritti e accettati dal presidente Martinelli, persona di indubbio valore". E come non bastasse, Parentela chiude la sua esternazione (ma guarda un po'...) chiedendo il silenzio. "Lo chiedo per tutelare la società, la squadra, la mia persona e quel grande protagonista che è Mandorlini". "Nei tempi previsti, rispettati i miei obblighi, mi metterò a disposizione del Verona per ogni possibile ulteriore chiarimento su di me, sulle modalità d'acquisizione della società, sui programmi a medio e lungo termine che saranno adeguati a una società come l'Hellas, di grande tradizione".Stop.
Il lancio d'agenzia scuote ovviamente anche la società gialloblù. Riunione, dopo un'oretta, interviene Benito Siciliano. "Non c'è niente di concreto" assicura il braccio destro di Martinelli. "C'è solo una proposta, come altre che sono arrivate, ma per ora sono solo parole. E poi, le proposte sono una cosa, i soldi per concretizzarle, un'altra. Che cosa ne penso? Sono un po' preoccupato, mi sembra tutto così strano, soprattutto che in una città come Verona, che ha grandi mezzi economici e una passione infinita per l'Hellas, non si trovino imprenditori, a parte quelli che già lo fanno, che vogliono dare una mano a Martinelli. E che ci sia spazio per un imprenditore di Catanzaro...". Siciliano prende tempo, non smentisce, è perplesso. Come lo sono i tifosi dell'Hellas e tutti quelli che vogliono bene, per davvero, a una società gloriosa che non riesce proprio a uscire dalla nebbia..R.T..
18/11/2010
«Sono tornato E non ho paura» quello del Chievo
MARCO ZAMBONI
Ritorno all'innocenza. La clessidra per Marco Zamboni scorre all'incontrario. Oggi il difensore veronese è sempre più colonna della Spal. Vive da protagonista assoluto la sua dolce avventura a Ferrara e ha riscoperto il piacere di giocare il calcio come ai tempi belli dei sogni dipinti sotto i cieli di Veronello.
Zamboni, affronterete da capolista un Verona in crisi. L'anno scorso era diverso.
«Diverso, sì. Ma poi il Verona non è riuscito a vincere il campionato e ha buttato al vento gli sforzi di un anno».
Oggi va anche peggio.
«Possono risalire. Li conosco tutti i giocatori. Signora squadra, ottimo impianto. Possono fare e disfare. Tutto con le loro mani. Da veronese conosco anche le pressioni. La piazza pretende il 100 per cento dai giocatori. Se oggi l'Hellas è là in basso vuol dire probabile non tutti abbiano dato quello che potevano».
E la Spal? Volete davvero vincere il campionato?
«Rilancio: ci mancano addirittura tre punti. Questa è una squadra che vale molto. Può vincere contro chiunque. E può fare anche meglio».
Sorpreso da...
«Paulinho, quello del Sorrento. Quando gioca sul sintetico si trova a suo agio. Vorrei vederlo meglio in trasferta. E la stessa storia vale per la sua squadra. Lontano dal campo amico hanno fatto fatica. E adesso che i campi cominceranno a farsi pesanti, voglio vederli».
Altri appunti?
«Beh, noi abbiamo Cipriani. E non mi fermo a sottolineare che in questo momento è lui il capocannoniere del torneo. Sarebbe riduttivo. Cipriani è giocatore di categoria superiore. Con testa e fisico in armonia può fare grandi cose. E i risultati si vedono».
E Zamboni?
«Sono quello del Chievo. Mi sembra di essere tornato agli esordi. Zero pressioni, grande società, città stupenda. Solo una cosa cambia rispetto al Chievo: i giovani sono altri. Io devo fare da esempio. Ma lo accetto volentieri. E le responsabilità non pesano».
Partita speciale col Verona?
«No. La stiamo preparando in tranquillità. Vale molto. L'Hellas vuole riprendersi. Noi non abbiamo intenzione di fermarci. Vediamo chi avrà ragione alla fine»
17/11/2010
Bomber Cipriani rinuncia ai gol «Il gioco? Mi bastano i 3 punti»
QUI BIANCAZZURRI. Parla l'attaccante, capolista e capocannoniere
Verona, guarda chi ti tocca domenica. Capolista e capocannoniere del girone in un colpo solo. Domenica a Ferrara sarà battesimo di fuoco per Andrea Mandorlini. La Spal, dopo il blitz in casa della Reggiana, gonfia il petto e porta in dote il primo posto e il suo uomo gol: Giacomo Cipriani. Attaccante ritrovato, giocatore di categoria superiore, che fin qui ha messo a segno nove reti.
Mica male per un ragazzo che in passato ha dovuto fare i conti con un destino balordo, che non gli ha risparmiato infortuni pesanti e scherzi balordi. Oggi Cipriani è punta di platino per mister Notaristefano. Segna, trascina e regala assist.
Cipriani ha inondato di entusiasmo le colonne dei sito ufficiale biancazzurro. Un occhio all'ultima partita, i pensieri già alla sfida con l'Hellas.
«È sempre bello vincere partite come quella di Reggio. Per noi era una gara importante, molto sentita. Contro una squadra che propone un ottimo calcio». Cippo segna e non si accontenta. Il momento è magico. «L'assist per Migliorini? Sono contento che Andrea abbia segnato», ammette il centravanti. «Ma in questo momento tutti sono contenti. Mi ricordano che ormai sono arrivato ad un passo dalla doppia cifra. Beh, non mi interessa. L'importante è che la Spal vinca. Io ero già soddisfatto dopo l'assist per Migliorini».
E proprio Migliorini non potrà essere della partita perché squalificato per un turno dal giudice sportivo. Inutile dire, comunque, che in questo momento la Spal sembra essere la squadra che gode della migliore condizione.
Cipriani pensa già alla delicatissima sfida contro l'Hellas.
Di fatto una prova da non sbagliare nemmeno per i ragazzi di Notaristefano, che una volta di più dovranno riscoprirsi grandi, per continuare ad alimentare il sogno promozione.
«Sappiamo che sarà una gara molto importante», racconta l'attaccante, «ma ci prepareremo come al solito meglio possibile. Ora dobbiamo pensare soprattutto a recuperare le energie». L'ultimo match al Mazza risale allo scorso 18 aprile. La partita finì in parità, e per il Verona trovò la via del gol Andy Selva, grande ex di questa partita.
A Ferrara, invece, gioca ancora Marco Zamboni. Il difensore veronese è diventato ormai una colonna della squadra di Notaristefani, e domenica è stato tra i migliori contro la Reggiana. S.ANT.
17/11/2010
Hellas in vantaggio ma Bagnoli salva la Spal
UNA PARTITA, UNA STORIA. Stagione -'64-'65, i gialloblù di scena a Ferrara, trovano sulla loro strada un ex molto speciale, un centrocampista col vizio del gol...
«Dico la verità, non me lo ricordo bene, ma se il giornale lo riporta... Di sicuro, devo aver esultato. Io non capisco quelli che segnano e non esultano...»
Dice che non ricorda, "...e mi dispiace non ricordare un gol. Ma se le dise L'Arena...". L'Osvaldo ci scherza su, sul tempo che passa e sulla memoria che a volte viene, a volte va. "Mi, per i nomi no son portà...", sorride. "Ah, mi dici che ho fatto un gol al Verona? Beh, qualche gol l'ho sempre fatto, eh...». Centrocampista vero, di quelli che spesso e volentieri lasciavano il segno. "Non voglio esagerare, ma non ero niente male..." racconta sempre quando l'occasione è giusta e magari, lì davanti, ci sono i suoi ex giocatori. Quelli che se lo ricordano come allenatore, ma che non hanno idea di come fosse da giocatore. "Beh, com'è finita quella volta Spal-Verona?" chiede Bagnoli.
Finì 1-1, stagione '64-'65, "...ah, ma lì vincemmo noi il campionato..." la memoria ritorna prepotente. "Mi ricordo bene la partita di ritorno, al nuovo Bentegodi. Verona in 10, in porta va Fassetta, un amico, s'era fatto male Liberalato, il portiere. Io batto una punizione, sembra gol, Eros ci arriva... Quasi alla fine, fa gol Sega, vince il Verona 1-0 e Fassetta mi prende anche in giro...". All'andata, il gol del Verona, mezz'ora di gioco, lo segna Joan. Lungagnone di talento, lento all'apparenza, ma gran giocatore. "Di Bari intercetta un passaggio di Frascoli - scrive L'Arena del 2 novembre - e tocca prontamente a Joan. Scambio in velocità con Sega e tiro da una ventina di metri che va ad insaccarsi sulla sinistra di Bruschini".
Hellas in fuga, dunque, Spal tramortita. Il pari arriva in avvio di ripresa. "Cosa scrive L'Arena?" domanda Bagnoli. "Pasetti vince il contrasto con Golin, avanza fino all'area e poi crossa. Mischia serrata, Muzzio tocca allo smarcatissimo Bagnoli. Il tiro dell'ex gialloblù rende vano il tuffo di Bissoli". Uno a uno. "Era una bella Spal" ricorda Bagnoli. "Con un grande presidente come Paolo Mazza. Uno che veniva a vedere gli allenamenti, che seguiva quello che facevano i suoi allenatori e che la domenica dava la formazione. Le indicazioni tecniche erano le sue. Io son stato tre anni a Ferrara, ma non c'è mai stato un momento difficile, con gli allenatori. E c'erano Gigì Fabbri, Petagna, gente d'esperienza. Un grande presidente...". Quella Spal tornò subito in A, con Bagnoli e l'argentino Massei, Cavallito e Muzzio. "Tra i giovani c'erano Capello e Reja, era una bella squadra" aggiunge Bagnoli. E il gol al Verona? "Macchè, quello non mi viene mica in mente. Piuttosto, mi ricordo quello che segnai col Catanzaro, lo feci a Ciceri, che era pure un amico e che avevo consigliato io al Verona, il presidente era Girardi...". L'Osvaldo era fatto così, ogni tanto un gol gli scappava e pazienza se la "vittima" era il «suo» vecchio Hellas. A proposito. Che abbia esultato? "Guarda, di questo sono sicuro, ho sempre esultato io... Non capisco proprio quelli che non esultano dopo un gol, anche se lo segnano a una squadra in cui hanno giocato. Ma vuoi scherzare?" Ha proprio ragione, l'Osvaldo. Come ce l'ha su questo Verona, che adesso si rimette in moto, con la speranza di ritrovare strada facendo qualcosa che deve aver perso.
"Oh, per carità, ho detto quelle cose a TeleArena, ma non c'era un filo di cattiveria. Le ho dette come tifoso, non come ex allenatore, ci vuole sempre rispetto per chi sta lavorando..."
Inutile chiedergli che cosa aspetta dall'Hellas. " Penso che una squadra possa giocar bene e possa giocar male, non è questo il punto. Quello che conta e che la gente vuole sempre vedere, è la voglia, lo spirito, quando serve la cattiveria giusta. Quella che ti serve per provare sempre a vincere". Quella che ha chiamato anima e che viene prima di tutto, degli schemi e dei moduli, degli allenamenti e forse anche degli allenatori. "Quando giocavo io, non avevo bisogno che qualcuno mi desse gli stimoli, li trovavo da solo..." Quando giocava lui, molto prima di allenare, la metteva dentro spesso, successe anche quella volta a Ferrara. "Perchè, forse, sono stato un discreto allenatore, ma anche come giocatore non ero da buttar via...". Come si fa a non credergli?
Raffaele Tomelleri
17/11/2010
Morini chiude la porta di Rafael «Vinceremo la scommessa»
NEW ENTRY. I propositi del nuovo preparatore dei portieri gialloblù
Giù la saracinesca Ermes. Il Verona ha bisogno di nuove certezze anche tra i pali. Ed Ermes Morini, nuovo preparatore dei portieri gialloblù, avrà il compito di ispirare nella giusta maniera Rafael. Il brasiliano, da qualche giorno, è entrato nella nuova dimensione Mandorlini, che con sè per il dopo Giannini ha portato il vice Bordin, il preparatore atletico Marini e appunto Morini, l'uomo che cura i guardiani dell'Hellas. Tutto è cambiato. E molto dovrà cambiare in fretta. Anche tra i pali. «L'inizio è stato buono», commenta lui. «Per il momento credo possa andare bene così».
La nuova avventura, però, è iniziata da troppo poco tempo per esprimere pareri. «Pochi allenamenti non forniscono indicazioni pienamente attendibili. Correrei il rischio di passare per presuntuoso se mi pronunciassi adesso. Dobbiamo spostare più avanti il momento delle prime analisi. Le riflessioni arriveranno tra qualche settimana e dopo avere affrontato le prime partite ufficiali che ci attendono a breve scadenza. Solo allora potrò farmi un'idea». L'obiettivo è chiaro: «Voglio fare bene. Penso solo al presente, senza fare confronti col passato e con le situazioni che ognuno di noi porta con se. Affrontiamo volentieri questa scommessa. Vogliamo vincerla. Quando Mandorlini mi ha accennato per la prima volta a questa possibilità ho pensato immediatamente al Bentegodi, uno stadio bellissimo. Una platea per altre categorie, esiste ogni ingrediente per essere carichi».
LA RIPRESA. I gialloblù sono tornati al lavoro ieri a Sandrà. Prima seduta settimanale in vista della gara con la Spal.
Per Garzon e compagni riscaldamento tecnico, lavoro tattico, corsa e partitella finale. Assente, oltre a Malomo e Paghera, impegnati con l'Under 20, Andy Selva, convocato dalla Nazionale sammarinese. Terapie per Russo, differenziato per Campagna. S.A.
16/11/2010
«Mi piacciono le sfide E questa con l'Hellas voglio proprio vincerla»
ANDREA MANDORLINI
Il gusto matto della sfida. "Matto, sì, qualche mio amico me l'ha pure detto...". Andrea Mandorlini ama il brivido. Buttarsi non lo ha mai spaventato, "anche se qualche volta l'ho presa nei denti", sorride. Qualcuno gli ha detto, "ma chi te lo fa fare?". E lui, una scrollata di spalle, e via. Percè, dice, se sulle cose stai troppo a riflettere, a volte, finisci per sbagliare. A volte devi solo andare, punto e basta, ascoltare quello che senti dentro, non guardare la classifica, i numeri, che magari contano, ma non sempre vanno all'essenza delle cose. Gli hanno detto "Verona" e lui ha fatto come altre volte nella sua vita, s'è fatto prendere dal gusto della scommessa, "vuoi vedere che ce la facciamo?" s'è detto. Ecco perchè s'è messo alla guida di una squadra da ricostruire, lui che tornava dalla tripletta di Romania, con la voglia di ritrovare il calcio che era stato suo. Che è di nuovo suo. A volte si riparte dal basso per prendere lo slancio e andare ancora più in alto.
Mandorlini, chi gliel'ha fatto fare?
"Quello che sento dentro e nient'altro. Io sono un istintivo, ci sono momenti in cui devi andare e basta. Se stai lì a pesare tutto, pro e contro, pregi e difetti, non vai mai da nessuna parte..."
Potrebbe essere anche il suo modo di ripartire nel calcio italiano...
"Mah, non è che avessi bisogno di ripartire, qualcosa ho fatto, qualche campionato l'ho vinto. E' che a volte ti capitano proposte e tu le ascolti, le valuti, senti quello che ti dicono e accetti. Non sono un incosciente, ma non mi piace chiamarmi fuori. Se c'è da andare, si va..."
Bella sfida, comunque...
"Le sfide mi sono sempre piaciute, per questo ho preso al volo questa occasione. Qualcuno mi ha detto che ho avuto del coraggio, altri che sono un matto. Non so, il confine a volte, è molto sottile, io non penso a niente, spero solo di vincerla. Non da solo, ovviamente, perchè da soli non si costruisce niente. Qui, se si vince, lo si fa con i giocatori, la società, la gente, l'ambiente, tutti insieme".
Cosa pensa quando dice "vincere la sfida" ?
"Non parliamo di obiettivi, sarebbe sbagliato farlo adesso, con una classifica che, dobbiamo essere onesti, è brutta. Non trovo altri aggettivi, meglio non guardarla e non pensare a niente, per ora. Vincere la sfida, per adesso, vuol dire rialzare la testa. Rimettersi in piedi. Risalire un po' la corrente".
Dica la verità, la prima impressione com'è stata?
"Beh, quella che m'aspettavo. Quando non ci sono i risultati, hai voglia di dire, ma il morale della truppa non può essere alto. Il calcio è così, non è che ci sia molto da scoprire o da inventare. Vinci e sei alle stelle, perdi e sei sotto terra..."
C'è da lavorare più a livello psicologico o tecnico-tattico?
"Io ho un'idea, qua servono solo i risultati, son quelli che ti tirano su il morale, non altre cose. Se azzecchi due risultati, cominci a vedere qualche sorriso in più, lavori meglio, ti pesa tutto di meno. E conosco una sola strada per arrivare ai risultati..."
Quale?
"Il lavoro del campo. Non ci sono scorciatoie o alternative. La domenica raccogli quello che semini durante la settimana. I risultati non arrivano mai per caso, o per il nome che porti. Bastasse il nome Hellas a farti vincere, non saremmo qui a parlarne, no?"
A volte, proprio il nome diventa un peso, tutti giocano contro di te la partita dell'anno...
"Vero anche questo. D'altra parte, inutile anche pensarci, un conto è la storia, un conto il presente. Per me, Hellas mi riporta all'anno dello scudetto, io ero all'Inter, il Verona era un avversario, molto forte tra l'altro, visto che poi conquistò lo scudetto. Grande fascino, ma fermiamoci qua. Oggi non conta".
La gente, la piazza, la pressione, la fretta... Qui si vive una dimensione irreale...
"Lo so benissimo, si avverte nell'aria. La dimensione non è quella che Verona merita, ma è quella in cui Verona vive. E a noi, oggi, deve interessare solo il presente, nient'altro che quello. Per uscire da questa situazione in cui siamo, non servono pensieri troppo grandi, stiamo con i piedi a terra. E lavoriamo".
Senta, domenica comincia dalla Spal e non è il massimo della vita...
"Sa cosa le dico? Che visto che ci siamo, meglio partire da lì, sì, proprio dalla Spal, la capolista. Vista così, è la maniera migliore per tuffarsi subito nella realtà del campionato...".
Se c'è da buttarsi, buttiamoci, insomma...
"Esatto. Se vogliamo capire in fretta chi siamo, quale miglior occasione di questa? Giochi con la prima, squadra forte, in forma, caricata. Bella partita, una di quelle che ti danno subito la carica".
Preoccupato?
"Mi piacciono le sfide, gliel'ho detto. Più sono difficili, più ti danno la carica. Andiamo"
FONTE: LArena.it
19/11/2010 - 14:58
Maietta: "A Ferrara per fare risultato"
"Mandorlini ci ha chiesto di essere aggressivi e stare con gli attaccanti dietro la linea della palla, per effettuare un pressing alto. Serve fiducia"
SANDRA' - Non si nasconde dietro le difficoltà Domenico Maietta, pronto a rientrare dopo l'infortunio che lo ha tenuto lontano dal terreno di gioco per diverso tempo: "Sono state settimane travagliate. Abbiamo cercato piano piano di adattarci al modulo di Giannini, ora bisogna adeguarsi ai metodi di Mandorlini. Ci aspetta una sfida delicata, dobbiamo andare a Ferrara per fare risultato. L'ex Gallipoli ha pagato le assenze, ma le responsabilità sono anche nostre. Tutti sappiamo che a subire le conseguenze è sempre l'allenatore. Prima rischiavamo abbastanza, l'augurio è che i numeri diano ragione al nuovo tecnico".
Mandorlini ha già mostrato chiaramente la propria impostazione: "Gioca con un 4-3-3 molto coperto, basato sulle ripartenze. Spero che anche i miei compagni ne abbiano capito il funzionamento, si tratta di uno schieramento molto efficace. Ci ha chiesto di essere aggressivi e stare con gli attaccanti dietro la linea della palla, per effettuare un pressing alto. Va data fiducia sia al mister che ai ragazzi, questo è un bel gruppo".
Ufficio Stampa
Mandorlini: "La svolta va data con una prestazione"
"Ora serve solo centrare il risultato, i punti vanno cercati in ogni maniera. Domenica affronteremo una squadra importante, sarà una partita bella da giocare"
SANDRA' - "Qualche allenamento in più ha permesso di approfondire ulteriormente la rispettiva conoscenza. Ognuno deve mettere in campo tutto quello che ha, affronteremo una squadra importante quindi sarà una bella sfida da giocare. Conta solo fare risultato". Queste le prime parole di Andrea Mandorlini nell'introdurre la 14a giornata di campionato, in programma domenica allo stadio "Mazza".
Il tecnico attende la gara ufficiale per esprimere giudizi obiettivi: "La partita fornisce sempre risvolti diversi, credo ci sia voglia di riprendersi e dare una svolta. Un segnale va dato coi fatti, le parole servono a poco. Tutto attraverso la prestazione. Mi interessa il risultato, in questo momento abbiamo bisogno di portare a casa punti. Non ho ancora scelto la formazione da schierare, all'ultimo momento capita sempre qualcosa. Per otto-nove undicesimi ho le idee più o meno chiare, ma attendo la rifinitura".
Un'ultima battuta dedicata ai possibili avvicendamenti al vertice del club scaligero: "Mi sono sempre confrontato con l'attuale proprietà, quindi con il presente, Martinelli e Gibellini. Il futuro non lo conosce nessuno, noi dobbiamo dare riscontri positivi sul terreno di gioco e basta".
Ufficio Stampa
19/11/2010 - 17:22
Sandrà, venerdì pomeriggio allenamento a porte chiuse
Riscaldamento, torello, andature, cross, tiri in porta, esercitazioni tattiche e partita. A riposo Paghera, Pichlmann e Scapini
19/11/2010 - 14:45
Spal-Hellas Verona, arbitra Abbattista di Molfetta
In occasione della 14a giornata di campionato il direttore di gara sarà coadiuvato dagli assistenti Drago e Messina
18/11/2010 - 17:27
Venerdì alle 14 spazio interviste con Mandorlini e Maietta
L'appuntamento riservato agli organi d'informazione locali si terrà presso il centro sportivo di Sandrà
18/11/2010 - 17:01
Sandrà: verso la Spal, 3a seduta
Questo pomeriggio defaticante per Malomo, a riposo Paghera, assente Selva, terapie per Russo, differenziato per Campagna, col gruppo Martina Rini
18/11/2010 - 15:03
Giovanili, la Berretti fa visita al Mezzocorona
Doppio impegno con l'Udinese per Allievi e Giovanissimi Nazionali. Allievi Regionali di scena a Vicenza, derby col Chievo per i Giovanissimi Regionali
18/11/2010 - 10:46
Nazionali: San Marino sconfitto 8-0 dalla Finlandia
Partito titolare, l'attaccante gialloblù Andy Selva è rimasto in campo per tutta la durata del match di qualificazione agli Europei 2012 (gruppo E)
17/11/2010 - 16:45
Spal-Hellas Verona, 23 precedenti a Ferrara
1-1 nella scorsa stagione (Meloni allo scadere rispose al gol di Selva), il 18 gennaio 2009 Garzon regalò l'ultimo successo ai gialloblù. Emiliani che non vincono dal '93
VERONA - Dopo lo stop forzato di domenica scorsa l'Hellas Verona torna in campo: domenica a Ferrara i gialloblù di Mandorlini se la vedranno con la Spal capolista, reduce dal successo in casa della Reggiana.
23 i precedenti in terra emiliana per la formazione scaligera, con un bottino di 5 vittorie, 11 pareggi e 7 sconfitte. L'ultimo successo risale al 18 gennaio 2009, con Garzon a concretizzare una bella azione sulla sinistra di Gomez. I bancazzurri non superano l'Hellas dal 17 gennaio '93 (2-1), mentre nelle immagini importate da Youtube si può vedere il pari della scorsa stagione (Meloni allo scadere rispose al gol di Selva).
17/11/2010 - 15:44
Sandrà, mercoledì lavoro di forza in palestra e trasformazione
Seduta mattutina per la formazione scaligera: differenziato per Campagna, terapie per Russo. Assenti Malomo, Paghera e Selva, a riposo Martina Rini
17/11/2010 - 11:00
Annullato il test con l'Avio Calcio (Prima Categoria)
Al posto della partitella, inizialmente programmata per giovedì, i gialloblù affronteranno una seduta di allenamento a Sandrà
16/11/2010 - 15:25
Morini: "Buono l'impatto con gli atleti"
"Quando Mandorlini mi ha accennato per la prima volta di questa possibilità ho pensato immediatamente al "Bentegodi", uno stadio bellissimo"
SANDRA' - Dopo Bordin e Marini, martedì è stato il turno di Ermes Morini, presentato alla stampa presso il centro sportivo di Sandrà: "L'impatto con gli atleti è stato buono, i ragazzi sono molto disponibili al lavoro. Mi sembrano professionisti seri, molto attenti. Per il momento va bene così".
Il preparatore dei portieri non esprime giudizi sulla qualità dei giocatori: "Pochi allenamenti non forniscono indicazioni pienamente attendibili, sarei presentuoso se mi pronunciassi. Tra qualche settimana e dopo varie partite ufficiali potrò farmi un'idea. Ho allenato estremi difensori più o meno bravi, l'importante è far bene qui a Verona. Penso solo al presente, senza fare confronti".
Morini non nasconde poi l'entusiasmo scaturito dall'opportunità di approdare all'Hellas: "Quando Mandorlini mi ha accennato per la prima volta di questa possibilità ho pensato immediatamente al "Bentegodi", uno stadio bellissimo. Una platea per altre categorie, esiste ogni ingrediente per essere carichi. Ce la metteremo sicuramente tutta, sappiamo quanto il compito sia difficile".
Ufficio Stampa
16/11/2010 - 15:08
Mandorlini: "Il presente dipende da noi"
"Questa è una sfida difficile ma bella, vista la classifica sappiamo quanto la strada sia lunga. Alla fine contano soltanto i punti"
SANDRA' - Martedì pomeriggio Andrea Mandorlini dirigerà il sesto allenamento dal suo arrivo sulla panchina gialloblù. Il percorso di conoscenza del gruppo procede di giorno in giorno: "Vedo grande disponibilità da parte di tutti. Magari fa parte del gioco dopo un avvicendamento alla guida tecnica, ma lo ritengo importante soprattutto perchè unito al recupero degli atleti infortunati. L'imperativo è accelerare, abbiamo poco tempo a disposizione".
Garzon e compagni devono indubbiamente voltare pagina dopo le difficoltà dell'ultimo periodo: "La miglior medicina sono i risultati. Questa è una sfida difficile ma bella, vista la classifica sappiamo quanto la strada sia lunga. Bisogna rendersi conto che il presente dipende da noi. Cerchiamo di uscirne senza piangerci addosso o guardare troppo avanti".
Da qui al termine del 2010 la formazione scaligera disputerà sei partite, quattro delle quali al "Bentegodi": "Alla fine contano soltanto i punti. Dobbiamo crescere e mettere fieno in cascina. Domenica ci aspetta la capolista, consideriamolo un punto di partenza per poi effettuare ulteriori valutazioni".
Ufficio Stampa
16/11/2010 - 16:51
Sandrà: ripresi gli allenamenti della squadra scaligera
Per Garzon e compagni riscaldamento tecnico, lavoro tattico, corsa e partitella finale. Assenti Malomo, Paghera e Selva
16/11/2010 - 15:47
Giudice Sportivo, un turno a Migliorini della Spal
Domenica scorsa il centrocampista ex Pro Patria ha rimediato la quarta ammonizione stagionale, che gli impedirà di disputare la gara contro l'Hellas Verona
16/11/2010 - 10:53
Spal-Hellas Verona, info biglietti
Tagliandi disponibili presso il circuito Booking Show per i soli residenti nella provincia di Ferrara. Esenti dalla limitazione i possessori della tessera del tifoso
16/11/2010 - 10:20
Giovedì pomeriggio test ad Avio
In preparazione all'impegno con la Spal, i gialloblù affronteranno la formazione dilettantistica locale, che milita nel campionato di Prima Categoria
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
CALCIO ASIA: Il portiere uzbeko s'impapera, l'attaccante del Qatar di più, il risultato è un gol incredibilmente divorato... AMICHEVOLE AZZURRA: Contro la ROMANIA finisce 1 a 1, vili cori contro BALOTELLI! CICLISMO&DOPING: La WADA indaga sulla presunta bistecca dopata ma la macelleria è a posto, CONTADOR trema... CALCIO ITALIANO IN CRISI? Secondo PLATINI la colpa è della violenza. GIORNALISTA INDAGA SUI TIFOSI, è minacciato con una lettera minatoria! UNDER 21: Esordio vincene per il nuovo cittì FERRARA... NBA: Ancora sconfitte per RAPTORS e KNICKS. CALCIO BRASIL: E' del terzino PATRIC il gol più veloce del campionato verdeoro! E stato realizzato in 15 secondi ed è splendido... AMICHEVOLI DI LUSSO: In BRASILE-ARGENTINA MESSI castiga i verdeoro nel recupero mentre i galletti francesi battono l'INGHILTERRA di CAPELLO al mtico 'Wembley'! I tabloid d'oltremanica si scatenano contro il cittì friulano...
ASIA, ATTACCANTE SI MANGIA UN GOL INCREDIBILE -VIDEO
L'Asia, a parte eccezioni come il Giappone o la Corea del Sud, negli ultimi anni fucina di ottimi talenti calcistici poi sbocciati in Europa, non si può certo definire "terra di calcio". Lo dimostrano queste immagini, tratte da un match degli Asian Games, tra Qatar e Uzbekistan: il portiere uzbeko sbaglia incredibilmente l'uscita, regalando il pallone all'attaccante avversario, che però, a porta completamente vuota e senza nessun difensore intorno, calcia incredibilmente sul palo. Un incredibile gol mangiato, che è apparso subito, cliccatissimo, su YouTube.
CORI RAZZISTI A BALOTELLI, ITALIA-ROMANIA 1-1 -VIDEO
Cori razzisti a Mario Balottelli durante il match amichevole tra Italia e Romania. Il giovane attaccante è stato fischiato dai tifosi romeni al momento della sua sostituzione al 15' della ripresa. "No alla nazionale multietnica" è questo il lungo striscione che il piccolo gruppo di Ultrà Italia ha esposto alla mezzora del secondo tempo di Italia-Romania. I tifosi di estrema destra avevano già cantato cori contro Balotelli e gli oriundi quando ancora l'italo ghanese e l'italo-argentino erano in campo. Lo striscione è stato rimosso dopo pochi minuti. Sono stati prima gli steward, dal campo, a rimuovere parte dello striscione che poi è stato tolto completamente.
La partita è terminata con un pareggio 1-1, senza grandi emozioni.
BALOTELLI: "SONO DELUSO". GLI ULTRÀ: "NON È RAZZISMO"
«Perchè dobbiamo togliere lo striscione? Non è razzismo, è un'opinione»: è questa, secondo quanto si è appreso, la replica con la quale gli Ultrà Italia hanno provato ad opporsi agli agenti di polizia austriaca e italiana che ieri sera a Klagenfurt intimavano loro di togliere lo striscione 'No alla nazionale multirazziale', esposto alla mezzora del secondo tempo di Italia-Romania. I quarantuno ultrà autori del gesto sono stati tutti identificati dai funzionari inviati dal Viminale al seguito della nazionale, e le loro generalità sono state fornite alle autorità locali. Ma nè l'accensione di un fumogeno nè l'esposizione dello striscione configura profili penali, secondo le leggi austriache. Il ragazzo di Udine fermato per aver colpito al volto un tifoso austriaco è stato invece incriminato per violenza corporale.
BALOTELLI: NON POSSO FARE NULLA «Io da solo non posso fare niente: tutti devono fare qualcosa contro il razzismo»: lo ha ribadito Mario Balotelli, in diretta telefonica a Sky, all'indomani dei 'buù di Klagenfurt nei suoi confronti e dello striscione 'no alla nazionale multietnicà. «Ieri sera ero molto deluso - ha aggiunto l'attaccante della nazionale - ma ribadisco che non sono io a poter far cambiare queste persone». «Brescia ora è la mia città, e io ci vivo bene: ma è anche un luogo difficile, quando ero piccolo molti bambini mi attaccavano per il colore della mia pelle». «Quello di ieri - ha poi detto Balotelli - è razzismo, ma è anche la stupidità di poche persone. Sono certo che se incontrassi da solo uno di quei ragazzi, mi chiederebbe l'autografo. Anche per questo preferisco star zitto e non rispondere, questa volta. Andarmene dal campo? Sarebbe stato davvero troppo, per una decina di stupidi. E poi era la mia seconda partita in nazionale». Balotelli ha ancora ringraziato Prandelli per l'abbraccio simbolico («è un gesto che mi piace tanto») e ha sottolineato come «gli stadi inglesi sono molto più sportivi, forse perchè loro hanno leggi più rigide». Ma la Federcalcio, è stata la domanda, può fare di più per combattere il razzismo? «Tutti dobbiamo fare qualcosa».
LEDESMA: MI SPIACE PER BALOTELLI «Lo striscione dal campo non l'abbiamo nemmeno visto, ma i cori li abbiamo sentiti. Sono molto dispiaciuto per Balotelli». Così Cristian Ledesma ha commentato, all'indomani dell'amichevole tra Italia e Romania a Klagenfurt, i 'buù razzisti indirizzati al compagno Balotelli e lo striscione «No alla nazionale multietnica» esposto alla mezzora del secondo tempo da un piccolo gruppo di Ultrà dell'Italia. Un clima che ha un pò guastato la festa del centrocampista argentino, alla sua prima convocazione con la nazionale di Prandelli. «È stato comunque un debutto emozionante - ha aggiunto all'ingresso del campo sportivo di Formello - al di là del risultato e del gioco, sono molto contento. Spero sia un primo passo». Nessuna risposta invece alle dichiarazioni di Gaetano D'Agostino, che sempre ieri aveva confessato che un giocatore dovrebbe sempre giocare nella nazionale del proprio paese natio. «Non voglio replicare a D'Agostino - ha ammesso - Ognuno ha le sue idee, ma non spetta a me rispondergli». Intanto domenica, la sua Lazio torna a Parma, dove nella scorsa stagione ricominciò l'avventura di Ledesma in maglia biancoceleste, dopo il lungo periodo fuori rosa. «È un cerchio che si chiude - ha concluso Ledesma - Un segno del destino, e io credo molto nel destino».
MACHEDA SUPER, L'UNDER 21 BATTE 2-1 LA TURCHIA -VIDEO
Debutto vittorioso per la nuova Under 21 di Ciro Ferrara. L'Italia degli azzurrini ha battuto la Turchia 2-1 (1-0) in un'amichevole giocata a Fermo, nella prima gara della gestione del nuovo commissario tecnico, ex allenatore della Juventus. Le reti sono state messe a segno dall'attaccante del Manchester United Federico Macheda al 41' pt e all'11' st, e dal turco Ismail al 44' st.
IL TABELLINO Italia batte Turchia 2-1 (1-0) in un incontro amichevole tra nazionali Under 21.
ITALIA: (4-4-2): Seculin 6 (dal 1' st Perin 6); Donati 6 (dal 30' st Tonelli sv), Brosco sv (dal 16' pt Camporese 6,5), Caldirola 6 (dal 30' st Faraoni sv), Crescenzi 6,5 (dal 23' st Misuraca 6); D'Alessandro 6,5 (dal 14' st Tattini 6), Romizi 6,5 (dal 30' st Rizzo sv), Soriano 6,5 (dal 1' st Giandonato 6,5), Fabbrini 7 (dal 23' st Biraghi 6); Destro 6 (dal 1' st Borini 6,5), Macheda 8 (dal 14' st Gabbiadini 6). All.: Ferrara 6,5.
TURCHIA: (4-2-3-1): Karabulut 6; Arikan 5,5, Basdas 5,5, Boz 6 (dal 31' pt Aziz 5,5), Aytac 6 (dal 35' st Aydogdu sv); Kayali 6, Potuk 5,5; Kaplan 5,5 (dal 14' st Sozen 6), Colak 6,5 (dal 14' st Kaplan 5,5), Uludag 6 (dal 1' st Eylik sv, dal 23' st Odabasi 6,5); Ayagunes 6,5 (dal 35' st Nizam sv). (12 Ergun, 20 Bayramoglu). All.: Cetiner 6.
Arbitro: Bertolini (Svi) 6
Reti: al 41' pt e all'11' st Macheda, al 44' st Ismail
Ammoniti: Arikan, Odabasi, Aziz per gioco scorretto.
Angoli 0-0
Note - pomeriggio freddo e umido.
Spettatori 6.000 circa.
Recupero: 2' e 0'
FERRARA SODDISFATTO Ciro Ferrara è «molto soddisfatto» della prima partita della sua Under 21, che ha battuto la Turchia in amichevole a Fermo. «Tutti hanno risposto nel modo migliore, la squadra è stata sempre corta e sempre viva - ha detto il ct azzurro al microfono della Rai -. Hanno dimostrato impegno e serietà, sono attaccati a questa maglia. Peccato per il gol preso nei minuti finali, ma c'è tempo per migliorare». «La Turchia è stato un ottimo test - ha aggiunto Ferrara -, non è stata un'amichevole, anche per le botte che si sono dati». Un elogio particolare a Marco Romizzi, centrocampista 20/enne della Reggiana, squadra di Lega Pro prima divisione, «dove ci sono giocatori molto interessanti» e ultime parole per Federico Macheda, attaccante del Manchester United che ha segnato i gol azzurri. «Deve imparare ancora, lavorare di più con la squadra - ha detto il ct -. Ma ha fatto due gol e quindi complimenti». «Sono molto contento per la prestazione, ci tenevo molto - ha detto la punta 19/enne -. Non mi aspettavo questa complicità da parte della squadra. Si può sempre migliorare, anche a 35 anni. Credo che Ferguson (allenatore del Manchester, ndr) avrà saputo di questa prestazione».
PLATINI: "CALCIO ITALIANO GIÙ, LA COLPA È DELLA VIOLENZA"
Vede bene il Milan, tiferà per l'Inter nel Mondiale per Club e aspetta il ritorno della 'sua' Juventus: Michel Platini, in una intervista a Sky in onda stasera alle 23 nello speciale «Numero 10, il Presidente», parla a tutto tondo. Dalla crisi del calcio italiano che ha perso fascino «per colpa della violenza», al presunto scandalo corruzione per l'assegnazione di Euro 2012 «noi aspettiamo le prove».
Platini analizza il momento del calcio italiano, non più primo in Europa: «Il calcio italiano per il momento, non è il primo. Sono cicli, oggi è più calcio spagnolo, inglese. Quando giocavamo noi era il calcio italiano - dice - Dove si è perso? È difficile dire il perché, può darsi per la violenza». «Quando vedi gli stadi vuoti - aggiunge - i giocatori non hanno più tanta voglia di venire a giocare».
Parlando del calcio italiano, Platini ha parole di elogio per la Juventus. «Chi vincerà il campionato? La Juventus - dice - non scherziamo su questo». Poi alla domanda se la formazione bianconera abbia i mezzi per vincere aggiunge: «Non ancora. Ma per fortuna può vincere. Cosa manca? Un pò di tempo, penso. C'è la volontà della famiglia di investire un pò sui calciatori e può tornare al suo livello».
Il presidente dell'Uefa promuove quindi il Milan ma tiferà Inter nel Mondiale per Club. «Ho visto il derby - sottolinea - ho visto abbastanza bene il Milan, che si sta ringiovanendo rispetto all'Inter che ha fatto due grandi anni strepitosi, ma che è un pò giù in questo momento. Spero che l'Inter vinca la Coppa del Mondo per club, perché sono da quattro anni presidente dell'Uefa e ha vinto sempre un'europea. Spero che l'Inter non mi faccia un brutto scherzo, altrimenti ….ammazzo Moratti».
Da Platini arrivano poi i complimenti al nuovo ct dell'Italia, Cesare Prandelli: «Ha fatto vedere a tutto il mondo che a Firenze poteva fare delle cose bellissime. È una persona molto ben educata, che dà una bella immagine del calcio italiano. Prandelli è il primo a sapere che se non hai i giocatori, non puoi vincere. Dunque, dipenderà soprattutto dai giocatori, lui farà benissimo il suo mestiere, ma se hai un Baggio o un Gigi Riva, uno che ti fa gol, che ti fa vincere la partita, delle grandi stelle, per lui sarà più facile, questo è sicuro».
Sullo scandalo per l'Europeo 2012 Platini dice «Abbiamo chiesto le prove. ancora non ce le hanno date». Poi, il presidente dell'Uefa aggiunge che il problema maggiore «è quello delle scommesse: possiamo avere dei problemi sulla violenza , sul razzismo, tante cose, ma quello che tocca il gioco, diventa complicato, perché oggi, con le scommesse, si può anche corrompere qualche giocatore per sapere il risultato. Dobbiamo fare molta attenzione e lancio un messaggio ai giocatori, attenzione, non distruggete il gioco».
GOL LAMPO IN BRASILE -VIDEO PATRIC SEGNA IN 15 SECONDI
"Golazo" da record nel campionato brasiliano, durante la partita tra Avaì e Internacional sul campo proprio dell'Internacional. Il terzino brasiliano Patric, giocatore degli ospiti, ha segnato dopo soli 15 secondi, alla fine di un'azione da manuale condotta dal ventunenne esterno carioca, con due triangolazioni con due compagni di squadra e un gran tiro d'esterno all'incrocio dei pali. Il video del gol, spettacolare oltre che fulmineo, ha già fatto il giro del mondo: per la cronaca, l'Avaì ha vinto 3-2.
LAVEZZI-MESSI, BRASILE KO. INGHILTERRA BATTUTA -VIDEO
La vittoria dell'Argentina grazie a Messi ispirato da un tacco di Lavezzi, ma anche il nuovo ko dell'Inghilterra di Capello contro la Francia in casa e il sonoro 4-0 rifilato dal Portogallo nella rivincita mondiale contro la Spagna. Sono i risultati più eclatanti del mercoledì di amichevoli internazionali. Su Leggo i video dei principali incontri. Questi i risultati.
Cina-Lettonia 1-0
Hong Kong-Paraguay 0-7 4' Santa Cruz, 30' Barreto, 32' Santa Cruz, 46' Ortigoza, 54' Ortigoza, 79' Riveros, 90' Riveros Montenegro-Azerbaigian 2-0 62' Pejovic, 74' Beciraj
Montenegro-Azerbaijan 2-0 Il Montenegro ha battuto l'Azerbaigian 2-0 in un incontro amichevole giocato a Podgorica. Le reti sono state segnate nel secondo tempo da Pejovic (17') e Beciraj (28').
Oman-Bielorussia 0-4
Russia-Belgio 0-2 2' e 73' Lukaku
Slovacchia-Bosnia E. 2-3
Albania-Macedonia 0-0
Argentina-Brasile 1-0 Un gol di Leo Messi nel recupero regala all'Argentina la vittoria sul Brasile. L'amichevole di lusso, giocata a Doha, è finita 1-0: la stella del Barcellona ha messo la sua firma sul match al 91' con un sinistro dopo un'azione personale. L'azione è partita da un assist di tacco di Lavezzi (guarda il video). Argentina (4-2-3-1): Romero, Zanetti, Burdisso, Pareja, Heinze, Mascherano, Banega, Di Maria, Pastore (24' st D'Alessandro), Messi, Higuain (1' st Lavezzi) (Andujar, Demichelis, Otamendi, Zabaleta, Bolatti, Biglia, Gaitan, Sosa). All.: Batista Brasile (4-2-3-1): Victor, Dani Alves, Thiago Silva, David Luiz, Andrè Santos, Ramires (41' st Jucilei), Lucas, Elias, Ronaldinho (28' st Douglas), Robinho, Neymar (32' st Andre) (Jefferson, Neto, Sandro, Rever, Coutinho, Adriano C., Alex) All.: Menezes Arbitro: Balideh (Qa) Ammoniti: Mascherano per gioco falloso Spettatori: 55 mila circa Reti: 47' st Messi.
Bulgaria-Serbia 0-1 80' Zigic
Ungheria-Lituania 2-0
Egitto-Australia 3-0
Israele-Islanda 3-2
Estonia-Liechtenstein 1-1
Danimarca-Rep. Ceca 0-0
Lussemburgo-Algeria 0-0 Il giocatore del Napoli Hassan Yebda non ha disputato l'amichevole con la sua nazionale in Lussemburgo perchè ieri ha subito una probabile distorsione nell' allenamento di rifinitura. Le sue condizioni andranno valutate.
Svizzera-Ucraina 2-2
Austria-Grecia 1-2
Olanda-Turchia 1-0 52' Huntelaar
Polonia-C. d'Avorio 3-1
Romania-Italia 1-1
Sudafrica-Stati Uniti 0-1
Svezia-Germania 0-0
Irlanda Nord-Marocco 1-1
Slovenia-Georgia 1-2
Portogallo-Spagna 4-0 Il Portogallo si è preso la rivincita sulla Spagna, che l'aveva eliminato negli ottavi del Mondiale in Sudafrica, superando i campioni del mondo con un netto 4-0, seppure in amichevole. Cristiano Ronaldo e compagni hanno surclassato i 'cuginì. Ha aperto le marcature Carlos Martins sul finire del primo tempo. Nella ripresa un autogol di Sergio Ramos ha portato il risultato sul 2-0. Helder Postiga e Hugo Almeida hanno arrotondato il risultato. Il madridista Ronaldo è dovuto uscire prima della fine per una dura entrata di Busquets, del Barcellona: la partitissima, in programma il 29 novembre, è già iniziata. Sconsolato al termine il commento del ct spagnolo Vicente del Bosque: «Siamo stati inferiori, non abbiamo scusanti. Gli abbiamo lasciato troppo spazio ed in contropiede ci hanno fatto male».
Inghilterra-Francia 1-2 Lezione di francese per Fabio Capello: una Francia bella e spietata supera l'Inghilterra, costretta ad inchinarsi davanti al suo pubblico anche a causa delle troppe assenze. Non avevano mai perso a Wembley i Tre Leoni sotto la gestione Capello, 13 vittorie e due pareggi. Ma contro Les Bleus - in un'amichevole tra le grandi deluse del mondiale - la sconfitta avrebbe potuto avere anche proporzioni più severe. Perchè fin da subito è apparso sbilanciato il confronto tra una nazionale, quella inglese, che doveva rinunciare a sei pilastri titolari affidandosi a due esordienti, e la Francia, giunta a Londra in formazione tipo (ad eccezione del convalescente Franck Ribery). Una disparità evidenziata dall'andatura della partita, a senso unico sotto gli occhi del presidente della Uefa Michel Platini: la squadra di Laurent Blanc è apparsa meglio organizzata, vincitrice in tutti gli scontri diretti, con maggior possesso palla e più occasioni da gol. Insomma, Francia superiore fin dall'avvio di gara, ma Samir Nasri e Florent Malouda mancano il bersaglio. Al 12'pt il primo intervento di Ben Foster, chiamato al salvataggio su Yoann Gourcuff. Ma nulla può il portiere del Birmingham City al 16'pt quando Karim Benzema duetta con Malouda per trovare il diagonale vincente. Vantaggio meritato. Tre Leoni non pervenuti. Il fraseggio francese - a tratti mortificante (per i padroni di casa) a tratti lezioso - avvilisce l'Inghilterra, che sa solo affidarsi alle spizzicate di Andy Carroll per i sussulti (vani) di Steven Gerrard. Ma Hugo Lloris non viene mai impegnato. Così il vantaggio di misura all'intervallo è persino risicato per i francesi, padroni incontrastati. E le bordate di fischi che si alzano dalle tribune denunciano tutta la frustrazione inglese. Identico copione nella ripresa. Passano dieci minuti e la Francia ipoteca il successo. Discesa sulla destra di Bacary Sagna, sul suo cross puntuale la girata di Mathieu Valbuena, 163 cm di dinamismo ininterrotto. La reazione inglese è solo orgoglio: di testa Gerrard colpisce la traversa. Si accendono mischie davanti a Lloris ma gli inglesi non inquadrano mai la porta. Prima del triplice fischio finale Nasri pareggia il conto dei legni, quindi Peter Crouch addolcisce la delusione senza però evitare l'inevitabile epilogo.
MINACCE A GIORNALISTA RAI DOPO REPORTAGE SU TIFOSI
Una missiva con minacce e una cartuccia di fucile da caccia sono state recapitate al giornalista Federico Ruffo del programma di Rai 3 Agorà in seguito a un suo reportage sulla tessera del tifoso. Il plico e' stato trovato tra la posta della redazione di Agorà, negli studi tv della Dear di Roma. Nella lettera anonima scritta con un normografo c'era scritto: «Giornalista infame, spia della Digos, noi non dimentichiamo, ti aspettiamo quando la sera porti fuori il tuo cane dietro casa».
CONTADOR NEI GUAI: LA WADA NON TROVA CARNE "DOPATA"
Un'ispezione in macelleria inguaia Alberto Contador. L'Agenzia mondiale antidoping (Wada) ha effettuato un controllo nella macelleria di Irun, la località spagnola da dove proverrebbe la carne contaminata che avrebbe provocato la positività di Contador durante il Tour de France 2010. Ebbene, secondo il quotidiano El Pais, gli ispettori della Wada non hanno trovato nessuna traccia di clenbuterolo, la sostanza rinvenuta dal test effettuato durante la Grande Boucle. Attraverso l'Unione ciclistica internazionale (Uci), la Wada ha già inoltrato i risultati del sopralluogo alla federazione spagnola, che la scorsa settimana ha aperto un'indagine sul caso. Contador si è sempre difeso sostenendo di aver mangiato, il 20 e il 21 luglio, un filetto contaminato. Gli esami effettuati dalla Wada sulla carne non hanno evidenziato la presenza di clenbuterolo, che in teoria può essere somministrato agli animali con l'obiettivo di aumentare la massa. Parallelamente, però, la qualità della carne rischia di peggiorare per gli effetti della sostanza su tendini e nervi. La Wada fa riferimento ad uno studio dell'Unione Europea che raccoglie circa 300.000 analisi effettuati su bovini nel 2008. Solo una ha evidenziato il ricorso al clenbuterolo. Nella documentazione dell'agenzia ci sono anche le relazioni dell'Istituto Veterinario e della facoltà di Tecnologia degli alimenti di Zagabria. Si fa riferimento in particolare ad un articolo pubblicato a giugno dalla rivista Scienza della Carne.
Se si somministra clenbuterolo ad un animale, 24 ore dopo il trattamento la concentrazione della sostanza sarà di 5 nanogrammi per grammo. Traduzione: ce n'è abbastanza per far risultare positivo il controllo antidoping di chi mangia in tempi brevissimi un filetto di 200 grammi, paragonabile a quello 'coinvolt' nella vicenda di Contador. I dati non giocano a favore dell'alteta: nel campione di urine del corridore sono stati rinvenuti 50 picogrammi di clenbuterolo. Si tratta di un livello estremamente basso, che non si concilia con l'ipotesi di una contaminazione alimentare 'a lungo terminè. Nella relazione della Wada si fa notare che gli allevatori non aspettano 20 giorni per uccidere l'animale 'dopatò: si rischia di essere smascherati e, oltretutto, si perde l'effetto 'gonfiantè del clenuterolo. Secondo l'indagine, quindi, la positività di Contador è associabile ad un'assunzione minima e specifica e non ad alimenti modificati. Viene esclusa anche l'incidenza di farmaci broncodilatatori che il corridore è autorizzato ad utilizzare per combattere l'asma: tra le sostanze consentite dall'apposito certificato, infatti, non c'è il clenbuterolo.
CAPELLO BOCCIATO DAL SUN: "UNO STUPIDO COL CAPPELLO"
Sferzanti i commenti dellla stampa britannica dopo l'1-2 dell'Inghilterra contro la Francia in casa. Per il Daily Telegraph secondo cui «l'Inghilterra è stata completamente umiliata dalla Francia». Imbarazzante anche Capello, il cui «matrimonio con l'Inghilterra è ormai in crisi». Tra le accuse mosse all'ex tecnico di Roma, Juve e Real Madrid anche l'infortunio di Steven Gerrard, rimasto in campo più del tempo concordato, scatenando la rabbia del Liverpool («ha mancato di rispetto al club», scrive il Telegraph). «L'Inghilterra sperimentale di Capello bocciata da una rinascente Francia», il titolo del Guardian, secondo cui il gol allo scadere di Peter Crouch non deve illudere perchè è stato ben più netto il senso di inferiorità accusato dagli inglesi, protagonisti di una prestazione di «scoraggiante pochezza». «Senza logica e senza anima: nuovi volti, la solita Inghilterra», la sintesi del Times che accusa la mancanza di ricambi dietro la generazione d'oro dei Lampard, Beckham e Terry. Sulla stessa linea il Daily Mail: «I giovani di Capello bocciati dalla Francia», l'apertura. «Non c'è alcuna soddisfazione per gli inglesi, giovani o vecchi, - conclude - che hanno subito l'ennesima lezione di calcio internazionale» da una Francia «depressamente superiore, tecnicamente e tatticamente».
IL SUN ALL'ATTACCO «Uno stupido col cappello». Irriverente il commissario tecnico, il Sun è tranciante nel giudicare la prestazione dei Tre Leoni, sconfitti a Wembley dalla Francia. Tutta colpa del tecnico italiano - scrive il tabloid - «apparso una volta di più incapace di capire mentre la Francia sgominava a Wembley».
ITALIANI SOTTOTONO -VIDEO TORONTO E NY ANCORA KO
Ancora una sconfitta per i due italiani nella Nba, il 'Mago' Andrea Bargnani e Danilo Gallinari, impegnati in trasferta rispettivamente a Washington e Denver. Serata storta per entrambim in un avvio di regular season sempre più complicato per Raptors e Knicks. Toronto cade sul campo dei Wizards, che si impongono per 109-94 in una gara controllata dall'inizio alla fine. Washington, pur senza la prima scelta assoluta John Wall, tocca anche i 24 punti di vantaggio e senza patemi porta a casa la terza vittoria in 9 gare disputate. Toronto, invece, incassa il nono k.o. in 11 partite giocate.
I canadesi ottengono poco da Bargnani, protagonista di una prestazione opaca. Il lungo romano, titolare per 28'25«, chiude con 12 punti e un pessimo 3/13 al tiro (1/2 da 3 punti). Nel tabellino dell'azzurro anche 2 rimbalzi, 2 assist e 1 recupero. Alla formazione del coach Jay Triano non bastano i 16 punti di Sonny Weems e i 15 che dalla panchina garantisce Linas Kleiza. Washington si affida alla regia di Kirk Hinrich (12 punti e 13 rimbalzi), sfrutta la mano calda di Andray Blatche (22 punti con 9/13 al tiro) e per la prima volta in stagione presenta in quintetto Gilbert Arenas. 'Agent Zero' fa ampiamente la sua parte con 20 punti, 7 rimbalzi e 6 assist.
Rispetto a Bargnani, Gallinari mette a referto cifre migliori. Il risultato finale, però, non cambia: New York perde per 120-118 sul campo di Denver e subisce la sesta sconfitta consecutiva. L'ala italiana dei Knicks firma una doppia doppia con 21 punti e 10 rimbalzi senza brillare però per precisione: Gallinari, titolare per 35'48», chiude con un modesto 6/19 dal campo e con un eloquente 2/10 dall'arco.
New York, che ha un record di 3-8, si affida a Amare Stoudamire (24 punti), Wilson Chandler (23 punti) e Landray Fields (21 punti e 17 rimbalzi). È abbastanza per recuperare un passivo di 16 punti, ma non per vincere la volata finale. Denver porta il proprio bilancio in positivo (6-5) grazie soprattutto a Carmelo Anthony (26 punti e 9 rimbalzi), per niente condizionato dalle voci che da mesi lo accostano proprio ai Knicks. «Durante la partita non ci ho pensato per niente», dice l'ala. In una sfida persa per soli 2 punti, New York ha pagato gli errori dalla lunetta: i Knicks hanno chiuso con 23-33 ai liberi. «Ne abbiamo sbagliati troppi nel secondo tempo», dice D'Antoni. Denver, in realtà, non ha fatto meglio con 31-47.
I RISULTATI I risultati delle partite della regular season Nba: Cleveland Cavaliers - Philadelphia 76ers 101-93; Indiana Pacers - Atlanta Hawks 92-102; Washington Wizards - Toronto Raptors 109-94; Memphis Grizzlies - Portland Trail Blazers 99-100; Milwaukee Bucks - Los Angeles Lakers 107-118; Houston Rockets - Chicago Bulls 92-95; Denver Nuggets - New York Knicks 120-118.
FONTE: Leggo.it
18/11/2010 (7:9) - IL CASO
Razzisti in trasferta, vergogna Italia
Buu a Balotelli e slogan anti-oriundi
MASSIMILIANO NEROZZI INVIATO A KLAGENFURT
Per tenere lontano il razzismo dal pallone, che è poi la vita di tutti i giorni, non basta allestire un’improbabile amichevole tra le Alpi di Klagenfurt, dove il calcio esiste solo in quel che resta di Euro 2008, cioè un bello stadio. Così la sigla d’apertura di un Romania-Italia per pochi intimi, tremila spettatori dentro una scatola che ne tiene dieci volte tanto, sono i buu a Mario Balotelli, da parte dei tifosi romeni: che li avevano spediti a quasi ogni azzurro, ma a SuperMario di più. Dev’essere per affinità culturale che pure dall’altra parte della frontiera, subito dopo, hanno espresso il meglio. Rispolverando la peggiore hit: «Non ci sono negri italiani» e «Nell’Italia solo italiani».
Le urla indegne arrivano da non più di una ventina di persone, trenta al massimo, su circa duecento italiani, ma si sentono, e non è un’attenuante di cui andare molto fieri. Se mai ci fosse qualche dubbio sul sonoro, a metà ripresa uno striscione bello grande, e complimenti ai controlli, spiega il manifesto ideologico: «No alla Nazionale multietnica». Che sarebbe poi l’Italia, squadra e paese. Appena è finita, tocca a Balotelli spiegare in che direzione va il mondo: «Dove vivo io, a Brescia, l’Italia multietnica esiste già». Mentre Prandelli tiene fermi i buoni principi: «Non saranno due striscioni a farmi cambiare idea sugli oriundi».
Pensare che al razzismo SuperMario ci ha fatto quasi l’abitudine: «Sono amareggiato e arrabbiato - dice - ma ho lasciato perdere, sennò poi dicono che provoco. E poi con il tempo ho imparato che con chi insulta devi essere indifferente, è la cosa che gli fa più male». Ma non si sta bene, a sentire quelle cose. «Noi seduti in panchina abbiamo provato delusione e rabbia - dice il ct - e verrebbe anche voglia di fare qualcosa di pesante. Ma siamo impotenti: l’unica cosa che possiamo fare è stare vicino a Mario e abbracciarlo. Cosa che faremo alla prossima partita». Lui ringrazia: «Non ne ho bisogno, ma mi farebbe piacere, sarebbe una bella cosa». E poi chiede meno gossip e più denuncia: «Ora che sto a Manchester, mi farebbe piacere che si parlasse meno di me per le ragazze e un po’ più di questi problemi». Si può partire dal gruppetto indiziato di cori e striscione, che se ne sta appostato in curva, alle spalle della porta nel primo tempo residenza di Viviano. Oltre a Balotelli, consueto bersaglio, entra nel mirino anche Cristian Ledesma, nascita argentina ma passaporto italiano.
A notte fonda non c’erano ancora i nomi dei colpevoli, ma indizi sì, visto che la polizia al seguito della Nazionale aveva già identificato 41 tifosi (e uno fermato per rissa), sospettati di appartenere agli «Ultrà Italia», la fazione che seguendo gli azzurri se ne va in giro per l’Europa con il vizietto del razzismo. S’erano già fatti conoscere in altri blitz, il più evidente a Sofia, nell’ottobre 2008: finì con cori fascisti e razzisti, e risse in città alla caccia dei tifosi (comunisti) del Cska. L’identikit degli «Ultrà Italia» è fatto da tempo: indirizzo politico all’estrema destra, e civico nelle province dal Nord Est, da Verona a Padova, da Trieste a Udine. Ma con diramazioni pure in Puglia, Campania e Lazio.
Una buona risposta, già prima della partita, l’aveva data ancora Prandelli, ribadendo il suo menù: «Il mio progetto era e resta quello di vedere Balotelli e Cassano insieme. E Cristian non sarà l’ultimo oriundo della mia Nazionale: non chiudo le porte a nessuno». Pelle nera, bianca e olivastra, nella bella faccia da araucano di Ledesma: un gran bel tricolore.
FONTE: LaStampa.it