Header ADS

1^ Giornata Verona 3-1 Napoli (16 Settembre 1984)


La prima giornata di campionato propone Atalanta-Inter, Avellino-Roma, Como-Juventus, Lazio-Fiorentina, Milan-Udinese, Sampdoria-Cremonese, Torino-Ascoli oltre all'attesissima Verona-Napoli che vedrà l'esordio italiano di colui che contende a PELÈ la palma quale giocatore più forte di tutti i tempi: Diego Armando MARADONA.

Mentre il mondo calcistico si divide in chiacchiere inutili tra filo-brasiliani e filo-argentini per chi meriti il titolo di miglior calciatore di sempre, nessuno immagina che di lì a poco un potente 'panzer' tedesco si prenderà la libertà di annullare 'el pibe de oro' e andare pure a segno in una partita che sulla carta doveva essere a senso unico e invece... Invece «chi si aspettava 'el nino de oro'» - dice il telecronista RAI - «è rimasto deluso ricevendo una brutta doccia fredda ad opera di un Verona che invece ha dimostrato di possedere un organico degno di disputare un campionato di altissimo livello».

Al 26° è BRIEGEL ad aprire le marcature grazie ad un'irresistibile incornata dopo un calcio d'angolo battuto da FANNA. Ti aspetti la reazione dei partenopei e invece è ancora il VERONA a raddoppiare 7 minuti dopo: DI GENNARO penetra in area e scarica un destro un po' fiacco, il portiere CASTELLINI respinge ma arriva come un fulmine Nanu GALDERISI che insacca! 2 a 0 e festa al Marcantonio Bentegodi. Al 58° il NAPOLI accorcia le distanze con Daniel BERTONI dopo un sinistro velenosissimo che non lascia scampo a GARELLA. Al 75° trippletta gialloblù ad opera di DI GENNARO dopo una sorta di calcio d'angolo ravvicinato ancora battuto da FANNA. E MARADONA? «qualche numero e nulla più, marcato benissimo dal tedesco BRIEGEL» riporta il giornalista...

La cavalcata scudetto

[Commenta qui sotto o sulla pagina Facebook di BONDOLA/=\SMARSA, condividi a piè di pagina, contenuti liberamente riproducibili salvo l'obbligo di citare la fonte: BondolaSmarsa.BlogSpot.com]

MINUTO PER MINUTO

PRIMO TEMPO
25' il Verona passa in vantaggio dopo aver badato a controllare l'estro di Maradona e le sfuriate del Napoli. C'è un calcio d'angolo, batte Fànna e sul pallone irrompe come una furia Hans Peter Briegel, controllore di Maradona. Briegel salta più in alto di tutti e batte Castellini.
33' il Verona raddoppia a conclusione di una serie di azioni d' attacco. Di gennaro prova dalla distanza: un tiro velenoso che sfugge alla presa di Castellini, in agguato c'è "nanu" Galderisi che non perdona.
40' Verona vicino al tris con Tricella incuneatosi nell'area napoletana su lancio di Ferroni, ma Celestini allontana la minaccia.

SECONDO TEMPO
13' il Napoli si fa sotto e riduce lo svantaggio con Daniel Bertoni che, pescato di precisione da Bagni, brucia Ferroni e Tricella e trafigge Garella.
30' tris del Verona con Di Gennaro pronto a deviare di testa una punizione-cross di Pierino Fanna.
35' Napoli in dieci: Bruscolotti si fa pescare da un guardalinee in grave scorrettezza ai danni di Elkjaer.
FONTE: L'Arena


...Così rispondeva a Raffaele Tomelleri il mattatore di quel giorno: Hans Peter BRIEGEL il 1° maggio del '95 sull'Arena di Verona

Hans, dieci anni fa, Verona-Napoli. Tu e Maradona...
«Ah sì, io e Maradona. Ho vinto io, no? Lui prima partita in Italia, ma anche Briegel prima partita in Italia. Io più forte di Maradona, quel ciorno».

Che cosa ti è rimasto in testa di quel giorno?
«Allora, ascolta. Il sabato, siamo in ritiro. Vedo Bagnoli entrare in mia camera. Lui parla, io non capisco niente di italiano. Allora lui parla con le mani e mi dice, tu, domani, fermi Maradona. E io rispondo: sì, sì. Io domani fermo Maradona».

E come hai fatto?
«Io l'avevo già fatto con la nazionale, lo conoscevo bene. E poi, quando ciochi contro Maradona la squadra deve aiutarti. Il Verona mi ha aiutato, era una grande squadra».

Ma tu quel giorno hai fatto di più...
«Sì, ho segnato un gol. Come? Angolo di Fanna, io sempre sul primo palo, come in allenamento. Io colpisco di testa e sento uno stadio matto. Che bello!».

Hans perchè arrivasti a Verona?
«Perchè qualche squadra italiana credeva che io ero kaputt. Rotto. Ma tre anni prima dovevo andare anche al Real Madrid. Invece niente, io avevo un po' paura della grande città. Meglio piccola città, è più tranquilla. Così quando ho saputo del verona, ho detto, sì, andiamo. Ero a Kaiserslautern da dieci anni, troppi».


Il segreto di quel Verona?
«In Italia devi partire bene. Noi abbiamo fatto sei punti in tre partite e la squadra ha preso morale. E poi eravamo in pochi, sedici o diciassette, non ventidue o ventitre come adesso. E' un vantaggio. Era un grande gruppo. Unito. Forte. Tutti ciocatori forti. Ciocava Sacchetti. e andava bene, ciocava Bruni e andava bene. Ciocava bene anche un brocco come Elkjaer...».

Merito di un grande allenatore...
«Si crande allenatore. Bagnoli parlava poco, rispondeva poco, no, rideva mai. Io guardavo la panchina, qualche volta, lui rideva mai. Anzi, sì una volta ho visto ridere Bagnoli...».

Quando?
«A Bergamo, quando Verona ha vinto scudetto. Allora anche Bagnoli rideva tanto. E io a dire, impossibile. Però adesso, anche Bagnoli è un altro. L'ho visto per la partita di Fanna, e lui rideva tranquillo».

La più bella partita?
«Il 5-3 di Udine. Tre a zero, poi tre a tre, poi cinque a tre per Verona. Crande».

E dei compagni cosa ricordi?
«Tante cose, quando vinci è sempre tutto bello. Ma c'è una cosa che mi fa ancora ridere. Primo allenamento con Verona, io vado in spogliatoi, c'è Carla, Pista, mi danno la roba. Arriva uno, io penso sarà massaggiatore. Invece prende le scarpe, la maglia, va anche lui in spogliatoio. Non può essere ciocatore, dico io. Ha la pancia. Era Garella. Dopo le vacanze, lui sempre pancia»...

Il gol di Di Gennaro

[ALTRE NEWS]
Così la prima giornata. Solo Fiorentina, Sampdoria e Torino tengono il passo della squadra gialloblù. Prima giornata al risparmio in fatto di gol. La partita più ricca è quella di Verona. Le altre vittorie sono tutte per 1-0 e premiano Fiorentina, Sampdoria e Torino. La Juventus campione d'Italia è clamorosamente bloccata dal Como: incontro senza reti. Pareggia anche il Milan, a San Siro, contro l'Udinese, ma almeno lì si vedono quattro reti. C'è anche una vittoria in trasferta: la ottiene la Fiorentina all'Olimpico, contro la Lazio. Il più atteso degli stranieri appena ingaggiati è l'argentino Diego Armando Maradona, che il Napoli è riuscito a strappare al Barcellona ma a suon di miliardi. E' il trasferimento più caro. Ma il debutto non è adeguato. (L'Arena).

MARADONA DEBUTTA A VERONA MENTRE JUVENTUS E ROMA SI SCAMBIANO GLI AVVERSARI
ROMA - Maradona esordirà nel campionato italiano a Verona il 16 settembre, e il presidente veronese Guidotti già prevede il tutto esaurito. Ma i grandi scontri al vertice sono previsti, come al solito, a torneo avanzato. Il computer ha fissato alla settima giornata la sfida Juve-Roma e il derby milanese. Nelle successive tre giornate la classifica dovrebbe assumere un profilo già definito, grazie al derby torinese (nona) e a Fiorentina-Inter. Il duello Zico-Maradona è in calendario per la 14 giornata... (Repubblica 1 Agosto 1984)


[ATTUALITÀ]
Nel settembre 1984 nasceva FIRE, rivista ufficiale dell'U2 FAN CLUB italiano, poi U2 WORLD SERVICE.
Queste erano le canzoni più 'in voga': Such a shame (Talk Talk), People from Ibiza (Sandy Marton), Friends (Ami Stewart), Ci vorrebbe un amico (Antonello Venditti), Time after time (Cindy Lauper), Sounds like a melody (Alphaville), Fotoromanza (Gianna Nannini), Self control (Raf), Shine on dance (Carrara), Movin' on (Novecento)
I minatori britannici sono impegnati in una delle più lunghe e faticose battaglie che la storia sindacale di quel paese ricordi. Hanno occupato le miniere e sono determinati a resistere a oltranza contro i progetti del governo conservatore. Obiettivo principale della lotta sono i tagli sull’occupazione e, in particolare, la chiusura di alcune miniere...


[COSA ASCOLTAVAMO]
Carrara: Shine on danceAlphaville: Forever YoungSandy Marton: People From Ibiza

Talk Talk: Such a ShameRaf: Self ControlGianna Nannini: Fotoromanza