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Vendita HELLAS VERONA: Perchè PREVIDI ha sentito impellente il bisogno di esternare? E MARTINELLI poteva agire diversamente? Alea iacta est!


Dopo la conferenza stampa di MARTINELLI in risposta a quella organizzata Martedì da PREVIDI la situazione appare ancora più confusa: Perchè LEONardino ha sentito il bisogno così impellente di parlare con i media? Perchè ha mentito sul fatto di aver conosciuto i nuovi acquirenti? Era proprio necessario alimentare altre ansie attorno ad una vicenda, la cessione dell'HELLAS VERONA, che già appariva intricata a sufficienza? Probabilmente sì... O meglio, dal punto di vista dell'amministratore unico c'era necessità di fare chiarezza e, siccome nonostante le dimissioni ora più che mai c'è bisogno di un timoniere durante la delicata fase del passaggio di consegne, la 'vecchia volpe di Sassuolo' ha pensato bene di fare il punto: "Mercato fermo perchè non ho accordi con i nuovi acquirenti e non ho accordi perchè non li ho ancora visti. Allora meglio chiarire a squadra, media e tifosi che noi il nostro lavoro lo avevamo fatto (3 acquisti a fronte di 5 partenze garantivano invariato il monte ingaggi) e che il Conte era pronto a ricapitalizzare ed investire ancora nella squadra scaligera". Dal canto mio questa 'uscita' dell'amministratore unico l'ho capita solo in questo senso e per far sì che 'la piazza' ed i giocatori sapessero come stanno le cose... Tutto a posto quindi? Ma manco per idea! Come sempre quando si tratta di cessione dell'HELLAS il pathos è dietro l'angolo... Mai una volta che arrivi uno con i soldi, li versi e, senza tante chiacchiere si sieda sul 'trono della scala'. Anche stavolta infatti la controparte, chiamata in causa direttamente, ha risposto per le rime a PREVIDI e a tutti i veronesi "Siamo persone serie che amano il VERONA e nient'altro! Dello progetto-stadio non ci frega niente e vogliamo solo il bene della squadra. La porteremo di nuovo in B ed il direttore tecnico sarà un volto molto caro alla piazza, quello di Massimo FICCADENTI! Le dichiarazioni dell'amministratore unico? Balle! Ci conosce eccome! E' venuto nell'ufficio da cui stiamo parlando e ha partecipato ad una riunione informale in cui ci siamo effettivamente presentati..." E ora? A chi credere? Da che parte stare? Beh... Per parte mia non ho alcun dubbio! Sto dalla parte dell'HELLAS VERONA per cui il film che mi sono fatto è quello del 'piccolo malinteso' e cioè che Nardino è stato chiamato in causa in maniera forse troppo informale, lui con l'avvicinarsi della fine del mercato si è sentito sulle spine e quindi ha cercato, riuscendoci, di far uscire allo scoperto MARTINELLI per fargli prendere un impegno se non ufficiale almeno ufficioso: ora ci ha messo la faccia, la gente scaligera lo ha visto ed individua in lui il nuovo proprietario, anche se così ancora non è e ora, qualsiasi cosa succeda, tirarsi indietro (quand'anche l'avesse voluto) sarà impresa difficile... Alea iacta est!

Hellas Verona 2-1 Spal 08 Settembre 2008 (foto 640x480 pixel)


I contributi filmati dal TGGialloblù:
- REMONDINA: SERVE CHIAREZZA
- GARZON: PENSIAMO ALLA SPAL
- CORRENT: IL MIO FUTURO? INCERTO
- MARTINELLI: PERCHE' VOGLIO L'HELLAS
- BELLUZZO1/: PUNTO SULLA TRATTATIVA
- BELLUZZO2/: PREZZO COMPATIBILE
- BELLUZZO3/: NO AL FALLIMENTO
- BELLUZZO4/: REPLICA A PREVIDI
- PREVIDI/1: AVEVO CONCLUSO TRE ACQUISTI
- PREVIDI/2: SITUAZIONE D'IMMOBILISMO
- PREVIDI/3: E LE DIMISSIONI?
- PREVIDI/4: PRESUNTI ACQUIRENTI
- PREVIDI/5: PERCHE' "PRESUNTI"?
- PREVIDI/6: ECCO COME LI PAGAVO
- PREVIDI/7:NESSUNO CON SPALLE AL MURO

Sondaggio a risposta singola
Fine 2008 pieno di eventi per l'Hellas Verona, si è ad un passo dal cambio di proprietà,
come vedi il futuro scaligero? [69 votes total]


Sono ottimista: Martinelli porterà liquidità nuove oltre a Ficcadenti e Mascetti!
Che si vuole di più? (11)
 16%
Sono moderatamente ottimista: buono il cambio ma per dire che ci abbiamo guadagnato
aspetterei l'evolversi della situazione (30)
 43%
Chi lascia la strada vecchia per quella nuova sa cosa lascia ma non sa ciò che trova.
Rinvio il mio giudizio a fine campionato. (14)
 20%
Sono moderatamente pessimista: il Conte avrà anche sbagliato ma con Previdi aveva
fatto finalmente 'girare' l'Hellas, non ci voleva! (10)
 14%
Sono pessimista: Martinelli farà la fine di Arvedi, non sa nulla di calcio a 'sti livelli ed è
destinato a fallire anche perché né Mascetti né Ficcadenti si faranno coinvolgere. (4)
 6%


[ALTRE NEWS]
ARVEDI: Piccoli progressi...
REMONDINA, GARZON&CORRENT: E' chiaro che tutti siamo concentrati sulla prossima trasferta contro la SPAL ma è chiaro che questa incertezza ai vertici della società non può far bene... E fra l'altro il capitano è pure in scadenza!
SPAL-HELLAS VERONA: Esauriti i 700 biglietti messi a disposizione dei butèi
ALLENAMENTO DI IERI: Trasferta a Grezzana per i giocatori scaligeri a causa di un problema agli impianti dell'antistadio.



[IN BREVE]
NEGLI SPECIALI B/=\S HO AGGIUNTO "Cara maestra unica...", una bellissima testimonianza di un bimbo che... Con i regali di natale è stato un (bel) po'... Sfortunato!
DAKAR: SAINZ con quasi mezz'ora di vantaggio sul secondo cade da un terrapieno, ne esce illeso ma si ritira in polemica con gli organizzatori.
FORMULA 1: Presentata la nuova TOYOTA TF109. MASSA e RAIKKONEN al massimo della forma. ECCLESTONE scommette su VETTEL e la sua BMW.
CALCIOMERCATO: Il MANCHESTER CITY degli sceicchi vuole KAKA pronti 100 milioni di Euro per il MILAN!
PREMIER LEAGUE: Il MANCHESTER UNITED vincono ancora e si avvicinano ai reds di LIVERPOOL. E' rottura intanto nello spogliatoio del CHELSEA fra DROGBA e SCOLARI. GINNASTICA ARTISTICA: Ad Aprile gli europei a Milano e CASSINA punta ad una medaglia.
TENNIS TAVOLO: La giapponesina MIU è un fenomeno, juniores nipponici a soli 8 anni!

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GIOCO PRONOSTICI:
Terza volta per Pose Gialloblù sul massimo gradino del podio ma è Bruni a godere più di tutti: il secondo posto ottenuto oggi con 5 punti gli permette di tornare in testa alla classifica generale che vede subito sotto Boro a pari merito con RobRoy. E' una lotta punto a punto se osservate che 4 giocatori sono all'interno di due lunghezze :!: Oltre ai già citati anche Martino è in lotta... Ma gli altri non disperino: 5 anni di questo gioco mi hanno abituato alle sorprese per cui...

Brài butèi, scànive pure, l'importante l'è che a la fine me fasì vinsar UAUAUA sarà fadiga visto che son a metà clasifica in continua discesa :(

Situazione di fuoco anche in zona retrocessione dove Black ultimo con 60 vede la salvezza a 4 punti con RougeHellas ma più vicini alla metà, si fa per dire, sono Mister Loyal e Ale90HVr rispettivamente a 62 e 61... Da cortèi butèi nel c.. métive i dièi ('sa volio? son un poeta UAUAUA)

P.S: LECCO-PRO PATRIA non disputata per ghiaccio non è stata e non verrà conteggiata (vedi nuova regola in NOVITA' nel GiocoPronostici)...


Gioco pronostici B/=\S 2008/2009
GiocatorePunti
Bruni78
Boro, RobRoy77
Martino76
Gabri, MR3103200172
Bubu7770
Smarso69
Bridget67
Pose Gialloblu66
RougeHellas64
Mister Loyal62
Ale90HVr61
Black60


ALBO D'ORO CAMPIONI
2007/2008 L. Bruni F.C.
2006/2007 Ark (Ex-Alberto)
2005/2006 Ark (Ex-Alberto)
2004/2005 Ark (Ex-Alberto)
2003/2004 Ark (Ex-Alberto)


Puoi commentare questo articolo sul forum BONDOLA/=\SMARSA oppure in coda a questo post per aprire magari uno scambio di opinioni... Con la prima di campionato è ripartito il gioco pronostici B/=\S: l'anno scorso la spuntò BRUNI per un solo, misero punto! (fra l'altro preso alla rubentina). Brucia ancora ma, anche quest'anno ci sarà da giocarsela! Che aspettate dunque? Si potrà giocare fino all'inizio delle partite!





- MARTINELLI SI SCOPRE «SI, VOGLIO IL VERONA»
L’imprenditore gardesano rompe il silenzio e rivela il suo progetto. È tifoso fin da bambino «Voglio solo fare il bene della mia squadra del cuore,
non ho altri interessi». Con lui anche Ficcadenti «Lo avrei come consulente, il suo compito sarebbe di dirigere l’area tecnica». Il 21 è la data decisiva

Sono pronto ad essere il nuovo presidente del Verona e lo voglio fare per il bene della squadra, non per altri interessi». Giovanni Martinelli esce allo scoperto e improvvisando una conferenza stampa nello studio Belluzzo e Associati di Stardone San Fermo. Le dichiarazioni di Nardino Previdi e le tante voci hanno indotto l'imprenditore gardesano a rompere il silenzio, seppur in un momento delicato, nel quale le parti sono bloccate dalla situazione di salute di Arvedi. «Il 20 dicembre ho firmato col conte la lettera d'intenti per la cessione societaria. Il fatto gravissimo che l'ha purtroppo colpito ci impedisce attualmente di terminare la trattativa». A questo punto la data spartiacque potrebbe essere il 21 di dicembre, termine entro cui i professionisti di Arvedi e quelli di Martinelli hanno stabilito di concludere il trasferimento. L'amministratore di sostegno, che il giudice tutelare dovrebbe nominare entro la settimana con una notevole velocizzazione della pratica (il codice prevede avvenga entro 60 giorni), farà le veci di Arvedi, ad oggi ancora impossibilitato ad essere parte in causa. Se ciò accadrà, e soprattutto se l'amministratoere nominato sarà un legale del figlio del conte, Ferruccio, c'è da pensare che la vicenda si chiuda entro breve in favore di Martinelli.

I figli di Piero Arvedi, infatti, non hanno mai approvato l'esborso di denaro attuato dal padre per l'Hellas (almeno 20 milioni di euro finora). Ma cosa potrebbe far saltare l'affare? Poco, forse nulla. Bisognerebbe che Arvedi si svegliasse e decidesse di non procedere all'adempimento degli intenti firmati. Già, perchè, come spiega il dott. Belluzzo «bisogna prima attuare una ricapitalizzazione congiunta». Ogni parte mette una fetta dei 4 milioni e passa di euro e poi la società rimane a Martinelli. Ma se il conte decidesse di non starci più, magari sostenuto da Previdi? Ipotesi lontana ma non del tutto impossibile. Giovanni Martinelli ieri ci ha tenuto a far conoscere tutta la serietà con cui sta portando avanti le cose per arrivare alla guida del Verona. «Come consulente mi avvarrei di Massimo Ficcadenti, che presiederebbe l'area della consulenza tecnica. Bisogna chiudere entro il 21, altrimenti non si riesce a fare il mercato. Attendiamo lo svolgersi degli eventi, sempre tenendo presente che è il bene del Verona quello che conta». Saranno altre, le prossime, giornate convulse. In teoria il percorso appare semplice: amministratore di sostegno, incontro tra le parti, ricapitalizzazione e palla definitivamente a Martinelli. Ma ci si va coi piedi di piombo, Martinelli in primis, che fa sapere tramite il suo commercialista Belluzzo che «il nostro stile è sempre stato quello di fare i fatti e non parlare, ma le voci che si sono rincorse negli ultimi giorni ci hanno imposto oggi di convocare la stampa». Desiderio di chiarire o timore che la vicenda prenda una piega indesiderata? In settimana ne sapremo di più, già oggi intanto potrebbe arrivare il “facente veci” di Arvedi su nomina del giudice tutelare.

- L’ALLARME
DOMENICA C’È UNA DIFFICILE PARTITA CONTRO LA SPAL E REMONDINA TEME CALI DI CONCENTRAZIONE
«La confusione societaria non ci aiuta». L’allenatore si augura che il passaggio di consegne tra Arvedi e Martinelli avvenga il prima possibile: «I ragazzi hanno bisogno di punti di riferimento».
È difficile mantenere la concentrazione quando la situazione societaria traballa come un palazzo durante un terremoto. Si aspetta la quiete dopo la tempesta. Si attende che ci sia l'auspicato passaggio di proprietà dell'Hellas dal Conte Arvedi (le cui condizioni migliorano di giorno in giorno) all'imprenditore di Castelnuovo Giovanni Martinelli. Bisogna fare presto, prestissimo. «Certamente delle difficoltà esistono, ma noi dobbiamo solo continuare a parlare di calcio - afferma il tecnico del Verona Gian Marco Remondina -, perchè si tratta dell’aspetto che ci riguarda maggiormente. È ovvio che la situazione societaria attuale non dia beneficio alla squadra. I ragazzi devono sempre avere dei riferimenti precisi, delle certezze. La mancanza di interlocutori non gioca a nostro favore. Speriamo di avere chiarezza quanto prima».

Remo ha il duplice e difficile compito di allenatore e psicologo di una squadra che, contro il Lumezzane, sembra aver perso quella freschezza che l'aveva trasformata nella sorpresa del campionato: «La mentalità per i giocatori è fondamentale - afferma Remondina - in un campionato dove c'è grande equilibrio, le minime differenze di motivazioni possono rivelarsi decisive». Prima dell'incidente ad Arvedi, Remondina aveva parlato con Nardino Previdi per rafforzare la squadra: «Sì, si era parlato di fare qualche acquisto - conferma il tecnico gialloblù - Eravamo attrezzati per farlo, ma interferire con la trattativa non è possibile. In virtù di questo aspettiamo un segnale che dia chiarezza ed anticipi i tempi. Perdere terreno non fa bene». Tutta questa confusione societaria avviene proprio in un momento in cui la squadra avrebbe bisogno di punti di riferimento e di conferme. Domenica prossima l'Hellas dovrà affrontare in trasferta la Spal, seconda in classifica ad un solo punto dalla vetta.

All'andata finì 2-1 per il Verona: «Dopo la partita d’andata avevo detto che la Spal sarebbe arrivata lontano, si vedeva la loro forza - ammette il tecnico gialloblù -, al Bentegodi eravamo usciti vittoriosi con merito. Adesso siamo migliorati e lo sono pure loro. La Spal non è una squadra velocissima, ma vanta un peso atletico importante». Il Verona, se vorrà fare risultato a Ferrara, dovrà giocare soprattutto in velocità per sorprendere gli avversari con incursioni dalle corsie esterne. Domenica prossima, al 90% il bomber Christian Tiboni non ci sarà: «Non è detto - smentisce Remondina -, ieri Christian ha cominciato a correre e possiamo valutare l’ipotesi di aggregarlo al gruppo. Di certo mancherà Scapini, considerando i tempi di recupero». Un attacco rimaneggiato e, di fronte, due sfide in trasferta con Spal e Sambenedettese. Anche se la sfida più importante sarà quella di dare un futuro alla gloriosa società gialloblù.

FONTE: DNews.eu


- «Datemi subito il Verona»
Martinelli esce allo scoperto per la prima volta: «Spero si concretizzi in fretta, il mio sogno è riportare l’Hellas in B»
«Non avevo intenzione di parlare perché proprio in questa stanza, proprio qui nello studio del dottor Belluzzo, Piero Arvedi ha firmato la lettera d’intenti per cedermi il Verona. In questa lettera c’è anche un vincolo di riservatezza e a questo mi volevo attenere. Ma adesso mi pare giusto anche per fare chiarezza espormi e riferire perché ho intenzione di acquisire il Verona». Schivo e amante del basso profilo, Giovanni Martinelli, imprenditore di Castelnuovo del Garda a cui Arvedi voleva cedere la società ha parlato ieri dopo tutti gli avvenimenti di questi giorni. E’ la prima volta che lo fa pubblicamente (era rimasto in silenzio anche dopo la trattativa con Giambattista Pastorello) ed è la prima volta che fa conoscere le sue intenzioni.


«Voglio acquistare il Verona - ha spiegato - perché sono tifoso di questa squadra fin da bambino. Mi muove solamente la passione. Non ho nessun secondo fine. Lo stadio per esempio: per me è una questione marginale, non è importante. Il mio primo obiettivo, qualora acquistassi il Verona è riportarlo in serie B. Purtroppo in questo momento noi non possiamo fare nulla sul mercato perché c’è questa situazione di stallo che non dipende da noi. Il mio consulente tecnico per la parte sportiva ha già individuato dei giocatori, ma chiaramente non possiamo bloccarli».

Martinelli ha anche chiarito un altro importante concetto. «Rappresento solo me stesso. Nessuna cordata, nessun altro imprenditore. Non so se riusciremo ad acquistare l’Hellas, ma di sicuro stiamo facendo tutto il possibile per riuscirci. La trattativa parte da lontano e si era concretizzata il 20 dicembre con la firma sulla lettera d’intenti. Il 29 avremo firmato il contratto. Io spero si possa ancora procedere come è mia intenzione...».
«Non puntiamo assolutamente al fallimento della società, non è un’ipotesi percorribile», ha aggiunto invece il commercialista di Martinelli, Luigi Belluzzo che sta seguendo tutte le delicatissime fasi della trattativa. «Già è stato difficile giungere a questo punto, figurarsi cosa può succedere in una procedura fallimentare...».

- Il tecnico Remondina non si nasconde: «L’attuale situazione è preoccupante»
Ieri sulla delicata questione della cessione del Verona ha parlato anche mister Remondina. «Non posso nascondere che la situazione si fa preoccupante. Io spero che tutto si risolva in fretta - ha spiegato -. Non ho mai parlato con i nuovi acquirenti - ha aggiunto Remondina -, mentre avevo concordato con Previdi i possibili rinforzi. E’ chiaro che più passa il tempo più il margine di manovra si riduce. E ha ragione Previdi quando dice che se vengono meno le motivazioni la nostra squadra perde molto. Comunque l’obiettivo è quello di restare attaccati al carro play off».

Intanto ieri è arrivato anche un nuovo bollettino medico sulle condizioni di Arvedi. «Il Signor Pietro Arvedi - si legge - continua un lento recupero del respiro spontaneo attraverso la tracheotomia. E’ in grado di avere, anche se solo a tratti, un buon contatto con i familiari, accompagnato per ora solo da un modesto recupero del movimento delle mani. Ha trascorso brevi periodi in poltrona senza respiratore meccanico, benché sempre collegato ai monitor nel Reparto di Terapia Intensiva. Le condizioni generali sono stabili ma rimangono delicate, oltre che per la situazione neurologica, respiratoria e metabolica, anche per la grave insufficienza circolatoria preesistente al trauma».

FONTE: Leggo.it


- A Milano la cerimonia di saluto a Giorgio Mondadori
Con una cerimonia composta, nella cappella del cimitero monumentale di Milano dove sarà sepolto, parenti e amici hanno dato il loro ultimo saluto all’editore Giorgio Mondadori, scomparso sabato scorso a 91 anni in una clinica di Figline Valdarno (Firenze). Commosso il ricordo del figlio Paolo, che ha preso la parola durante la funzione a nome della famiglia, la madre Nara e i fratelli Claudia e Nicolò. «Mio padre era un uomo instancabile, un visionario, un editore puro che - ha ricordato il figlio - amava ogni aspetto del suo lavoro». Tanto «felice sul lavoro», Giorgio Mondadori, che era stato presidente della Mondadori dal 1968 al 1976, «si sapeva divertire anche fuori: fu presidente del Verona Calcio che, per la prima volta, giocò in serie A, e riuscì quasi a portare Pelè in squadra».

Per questo e altri episodi memorabili, «abbiamo provato più volte - ha continuato Paolo Mondadori - a convincerlo a scrivere le sue memorie, ma non ci siamo riusciti». Restano i ricordi, soprattutto quelli più intimi: «Era un uomo meraviglioso, per noi un papà unico, giocando a calcio con noi gli si spezzò un tendine d’achille in due ma, anzichè andare dal dottore, ci portò al ristorante, come ci aveva promesso». Oggi Paolo ha un unico rimpianto: «E’ stato il mio maestro, ma ci separavano 49 anni, avrei voluto passare più tempo insieme a lui». Oltre ai figli e ai nipoti, a salutare Giorgio Mondadori c’erano anche l’ad del gruppo Mondadori Maurizio Costa e il consigliere di amministrazione Martina Mondadori, figlia primogenita di Leonardo.

- «Mercato Hellas? Ho le mani legate»
LA VERITÀ DI DON NARDINO. CONFERENZA STAMPA DEL PRESIDENTE DIMISSIONARIO GIALLOBLÙ IN ATTESA DELLA NOMINA DI UN AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO DI ARVEDI
Previdi fa il punto della situazione: già presi tre giocatori, ci siamo fermati per non turbare la trattativa
Un mercato «ingessato», l'Hellas ha gambe e piedi legati. O meglio questa è solo una conseguenza: Nardino Previdi ha le mani legate. La trattativa che dovrebbe portare il Verona da Arvedi e Martinelli e la lettera d'intenti firmata dalle parti alla vigilia della trasferta di Cesena e dell'incidente del Conte sull'Autobrennero bloccano tutte le operazioni di mercato, in entrata e uscita. Anche quelle che erano già state concluse. Ieri pomeriggio, nella sede di via Torricelli, l'amministratore unico del Verona ha fatto il punto della situazione. «La vicenda è molto convulsa - ha detto Previdi - e vorrei fare alcune precisazioni. Il 18 dicembre ho presentato le mie dimissioni da presidente e amministratore unico ma, visti gli eventi, mi è sembrato opportuno rimanere vicino alla squadra e allo staff tecnico. Per rispetto dell'Hellas, dei tifosi, della città. Non possiamo realizzare la seconda fase del nostro progetto perchè le mie condizioni di salute non me lo permettono ma fino al 21 gennaio, il termine entro il quale dovrebbe chiudersi la trattativa, noi saremo sempre qua per garantire continuità alla gestione societaria».

In attesa della nomina di un amministratore di sostegno del Conte Arvedi - ancora in condizioni critiche all'ospedale di Borgo Trento - che potrebbe avvenire proprio in questi giorni nella società gialloblù regna l'assoluto immobilismo. «Si va avanti con l'ordinaria amministrazione - continua Previdi - avevamo già chiuso tre operazioni di mercato, avevamo preso un difensore, un centrocampista e un attaccante per rinforzare la squadra, per portarla a livelli alti, altissimi. Abbiamo fermato tutto per non intralciare le trattative, per non turbare quanto stabilito nella lettera d'intenti. Non l'ho mai vista personalmente ma conosco l'impianto e le linee generali». Perchè Previdi avrebbe chiuso tre contratti in entrata dopo le sue dimissioni? Come si potrebbero finanziare queste operazioni? «Le mie dimissioni dovevano essere ratificate prima della fine di dicembre - spiega Previdi - a Cesena, prima della partita, il Conte Arvedi mi aveva chiesto di rafforzare la squadra, di prendere due o tre giocatori per non lasciare nulla d'intentato. Li avevamo già bloccati, in accordo con il nostro allenatore e grazie all'opera di Riccardo Prisciantelli, dovevamo solo mettere nero su bianco. I soldi? In estate abbiamo portato a Verona quindici giocatori con duecentomila euro, potevamo permetterci di prenderne altri tre in gennaio senza rovinare il bilancio dell'Hellas. Nessun problema anche per lo stipendio, si potevano dirottare i contratti dei quattro o cinque giocatori in uscita sui nuovi acquisti».

Il mercato di gennaio poteva diventare un'opportunità importante per rinforzare la squadra. «Sì, ci potevamo provare - sottolinea il presidente gialloblù - anche se non posso dire adesso dove potevamo arrivare. Ma non ho voluto prendermi una responsabilità troppo pesante, qualsiasi operazione poteva essere presa come pretesto per non chiudere l'accordo. Chi sarebbe arrivato? Non posso dirlo, per rispetto della nostra professionalità, dei giocatori che avevano già dato la disponibilità per trasferirsi a Verona e dei ragazzi che stanno onorando la maglia dell'Hellas in questo momento». Cosa succederà adesso? «La trattativa può continuare - ammette Previdi - ci sono gli spazi per trovare una soluzione, bisogna vedere le volontà. Non solo delle parti in causa ma anche dei professionisti che hanno seguito la trattativa e dei magistrati che, in questo momento, hanno in mano le sorti dell'Hellas». Previdi conferma ancora una volta di non avere avuto contatti con il potenziale acquirente. «Non ho mai avuto modo di interagire con il presunto o presunti compratori - conclude l'amministratore unico dimissionario - non ho seguito nemmeno le trattative, se ne sono occupati i professionisti di una parte e dell'altra. Non conosco i dettagli dell'accordo e le valutazioni che possono aver fatto quelli che potrebbero acquisire l'Hellas».

- Martinelli non molla: datemi l'Hellas
LA «TELENOVELA» CONTINUA. L'IMPRENDITORE REPLICA ALLE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE PREVIDI. OGGI LA NOMINA DELL'AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO DEL CONTE?
«La lettera d'intenti conferma che la trattativa è già stata chiusa. Adesso sono pronto a firmare l'accordo»
Appuntamento alle 17, nello studio Belluzzo & Associati, in stradone San Fermo. Va in scena un altro capitolo sulla cessione dell'Hellas.
Oggi il tribunale dovrebbe nominare l'amministratore di sostegno di Piero Arvedi, un professionista che potrebbe dare una scossa alla vicenda. Ieri pomeriggio è sceso in campo Giovanni Martinelli, l'imprenditore gardesano che ha firmato una lettera d'intenti con Piero Arvedi per acquisire il Verona. Accanto a lui il dottor Luigi Belluzzo, il commercialista che ha seguito la trattativa per conto di Martinelli.

Perchè Martinelli rompe il silenzio?
Finora non avevo rilasciato interviste, attenendomi scrupolosamente all'obbligo di riservatezza imposto dagli accordi con il conte Piero Arvedi.
Pur non violando tale obbligo, con il sostegno dei professionisti che mi hanno seguito, voglio ribadire ancora una volta la mia chiara e trasparente posizione su alcune notizie che ho letto sui giornali, sentito in radio o visto in televisione.
Martinelli non fugge. Ha sempre intenzione di acquisire l'Hellas?
Tutti conoscono la mia passione per il calcio, tutti sanno che sono un grande tifoso dell'Hellas. Vorrei vedere la squadra nella categoria che più compete a una società così importante, per la sua storia, per il suo blasone. Questi sono i valori che mi hanno spinto da tempo a scendere in campo, per dare il mio contributo. Una scelta personale, non ci sono altri imprenditori con me.
A che punto è la trattativa?
La trattativa è iniziata in agosto, ben sei mesi fa, e si è già conclusa. Entro il 31 dicembre doveva arrivare anche l'accordo finale. È stata una trattativa lunga e complessa, una conferma della difficile situazione economico e finanziaria della società. Il 20 dicembre, alla vigilia della trasferta di Cesena, io e Piero Arvedi abbiamo sottoscritto una lettera d'intenti per la cessione dell'Hellas, davanti ai consulenti che hanno seguito le due parti. L'incidente del Conte sull'Autobrennero ha frenato l'operazione.

È così difficile comperare il Verona?
L'Hellas è la passione della mia vita, lo ripeto, ma per acquisire una società di calcio non basta la passione, serve razionalità imprenditoriale. Alla luce delle varie problematiche, ho chiesto ai professionisti, tra l'altro specializzati in acquisizione, di affiancarmi nella trattativa. I miei obiettivi, sperando di riuscire nell'intento, sono quelli di rafforzare la squadra e riportarla in alto. Un passo alla volta, il primo obiettivo ora sarebbe la B. Ho spiegato queste cose anche al Conte, ha visto la mia fede e l'ho convinto. Siamo arrivati così alla lettera d'intenti.
È anche una questione di tempi?
Vorrei chiudere l'accordo entro il termine fissato, entro il 21 gennaio. Non vedo l'ora di entrare in azione.
Il ruolo di Massimo Ficcadenti?
È il mio consulente di mercato, un professionista competente che si è già mosso. Avevamo già ipotizzato un rafforzamento della squadra, avevamo già individuato alcuni giocatori di livello da portare in gialloblù.
Quanto conta lo stadio?
Il mio obiettivo è acquisire il Verona, non sono interessato alla costruzione o alla gestione dello stadio. Deve essere chiaro, non ci sono secondi fini in questa operazione. Ancora una volta si tratta di voci infondate.

- «Illiquidità e deficit, siamo preoccupati»
LA PAROLA AI PROFESSIONISTI. IL DOTTOR LUIGI BERTUZZO ILLUSTRA IL PROGRAMMA PER L'ACQUISIZIONE DELLA SOCIETÀ COME SPECIFICATO DALLA LETTERA D'INTENTI
Nel suo studio è stata firmata la lettera d'intenti per la cessione dell'Hellas da Arvedi e Martinelli. Anche ieri pomeriggio il dottor Luigi Belluzzo ha affiancato l'imprenditore gardesano per fare il punto della situazione.
A che punto è la trattativa?
La trattativa si è chiusa con la lettera d'intenti. Mancavano solamente le firme sull'accordo che, senza l'incidente di Arvedi, sarebbero arrivate il 29 dicembre Abbiamo sempre dimostrato una forte collaborazione ai professionisti di controparte che erano con noi alla data della firma, anche rappresentando gli esiti delle nostre verifiche finanziarie, contabili e contrattuali.
Come sta l'Hellas?
C'è una clausola di riservatezza e non posso entrare in dettagli ma posso dire che la società, sin dall'inizio della trattativa, mostrava una forte illiquidità e un deficit patrimoniale pesante, pur a fronte di un socio patrimoniale solido. La cosa è nota a tutti. Per questo abbiamo proceduto a ricostruire una situazione patrimoniale consuntiva e prospettica così da poter ben rappresentare la situazione dell'Hellas, anche considerando elementi contrattuali e legali, tra cui i contratti con i giocatori, in vista del programmato rafforzamento.
Arvedi doveva ricapitalizzare...
L'architettura dell'operazione prevede una ricapitalizzazione congiunta dell'Hellas tra le due parti con il risultato di portare Giovanni Martinelli ad essere l'unico socio della società gialloblù .
Il deficit dell'Hellas?
No comment, sono tenuto alla riservatezza ma la situazione economica dell'Hellas davvero ci preoccupa. Sono sicuro tuttavia che la società, tramite il suo amministratore unico Nardino Previdi, potrà dare una spiegazione molto chiara sulla situazione attuale.
Previdi ha detto che ha le mani legate?
Pochi giorni fa ho parlato con Nardino Previdi, qui in studio. Abbiamo fatto il punto della situazione. Posso confermare che non abbiamo detto nulla a lui sulla lettera d'intenti o sul programma negoziale contenuto in essa ma non si è posto limite alle sue capacità o decisioni di amministratore. Non abbiamo titolo e non intendiamo influenzare la gestione dell'amministratore unico dell'Hellas.
Se il 21 gennaio non si chiude l'accordo che cosa succederà?
Non si discute la serietà di Giovanni Martinelli, lui vuole dare seguito alla volontà manifestata dal Conte nella lettera di intenti. Tale volontà è tuttavia condizionata dalla stato di salute di Arvedi, sempre ricoverato all'ospedale di Borgo Trento. Per questi motivi abbiamo dato ogni e più ampia disponibilità e siamo in attesa di essere convocati dalla controparte, pur conssapevoli che la data del 21 gennaio si sta avvicinando velocemente. Una data improrogabile? Sì, per tutti i motivi già evidenziati. La campagna acquisti, innanzitutto, ma anche la necessità di ricapitalizzare la società e darle una gestione più tranquilla.


- Arvedi in poltrona per brevi periodi senza il respiratore
Piccoli progressi: ieri è stato diffuso l'ultimo bollettino medico (è il dodicesimo) sulle condizioni di Piero Arvedi, ricoverato ormai da 25 giorni nel reparto di Terapia intensiva neurochirurgica dell'ospedale di Borgo Trento, e i segnali sono positivi, anche se la situazione del Conte è sempre delicata.

RECUPERO DEL RESPIRO. «Arvedi - spiega il dottor Francesco Procaccio, direttore del reparto - continua un lento recupero del respiro spontaneo attraverso la tracheotomia». Non solo: diversamente dai giorni scorsi, «è in grado di avere, anche se solo a tratti, un buon contatto con i familiari, accompagnato per ora solo da un modesto recupero del movimento delle mani».

MONITORAGGIO CONTINUO. Arvedi ha anche «trascorso brevi periodi in poltrona senza respiratore meccanico, benché sempre collegato ai monitor nel reparto di Terapia intensiva».

LE CONDIZIONI GENERALI. «Le condizioni generali - conclude il dottor Procaccio - sono stabili ma rimangono molto delicate, oltre che per la situazione neurologica, respiratoria e metabolica, anche per la grave insufficienza circolatoria preesistente al trauma».

FONTE: LArena.it


- Spal-Hellas Verona, esaurito il settore ospiti
A due giorni dalla messa in vendita sono stati acquistati tutti i tagliandi riservati alla tifoseria gialloblù
Nella mattinata di giovedì la Spal 1907 ha comunicato che i biglietti del settore ospiti per la partita in programma domenica 18 gennaio allo stadio "Mazza" sono esauriti. Saranno quindi settecento i tifosi gialloblù presenti in occasione della 19a giornata di campionato.

- Giovanili: weekend con i ragazzi Hellas
Doppia sfida col Padova per Berretti ed Allievi Regionali, mentre i Giovanissimi Nazionali ospitano il Venezia

- Giovedì pomeriggio gialloblù in campo a Grezzana
Variato il campo di allenamento a causa di problemi idraulici agli impianti sportivi di Bussolengo

FONTE: HellasVerona.it


- Lo spogliatoio gialloblù in coro: speriamo si risolva tutto in fretta
Le continue voci sulla possibile cessione della società di via Torricelli stanno turbando lo spogliatoio scaligero, come hanno confermato l'allenatore Gian Marco Remondina insieme ai centrocampisti, Garzon e Corrent. "Noi dobbiamo pensare solo alla Spal, nostro prossimo avversario, e a dare il massimo in campo, ma non possiamo negare che queste continue voci non ci fanno certo bene. Come tutti - hanno dichiarato - speriamo che questa situazione si risolva nel minor tempo possibile".
"La situazione che si è creata non dà beneficio alla squadra - ha dichiarato senza tanti giri di parole l'allenatore gialloblù, Gian Marco Remondina - Non avere interlocutori precisi non va bene. Serve chiarezza". Remondina conferma poi che "non ho mai avuto alcun tipo di contatto con i possibili acquirenti - precisa - E' vero invece che insieme a Previdi e Prisciantelli avevamo bloccato tre giocatori, uno per reparto, per rafforzare la squadra".

"Da professionisti quali siamo, anche se non è faciel visto il moemtno societario che stiamo attraversando, dobbiamo solo pensare a dare il masismo in campo, tutte le dominiche. Il nostro unico obiettivo, adesso, deve essere solo ed esclusivamente la Spal, una squadra importante del nostro girone come dimostra la classifica".

"Possiamo solo sperare che questa situazione si risolva nel minor tempo possibile - ha rimarcato Nicola Corrent - La mia situazione, come quella di Bellavista e Franzese che siamo in scadenza di contratto, è un pò più complessa. A me, come a tutti i miei compagni, non ci resta che buttarci a capofitto nel lavoro per farci trovare pronti al prossimo impegno di campionato, in trasferta, in casa della Spal".

FONTE: TGGialloblu.it



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FONTE: Gazzetta.it