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PESCARA in fallimento, NANU senza stipendio, ZEYTULAEV senza casa! Calcio minore: storia di una crisi annunciata ma la congiuntura globale non c'entra


Come scritto ieri, il PESCARA di GALDERISI e ZEYTULAEV al settimo posto nel Girone B, Domenica non scenderà in campo per scioperare contro la società rea di non pagare gli stipendi ormai da Agosto. Contro la società abruzzese è in atto una procedura di fallimento con situazioni limite tipo il trovarsi senza stanza pagata in albergo (per l'ex gialloblù uzbeko ma anche per altri 2/3 giocatori) e di conseguenza non sapere dove passare la notte, come un banalissimo barbone qualsiasi! Fra le società di LEGA PRO è comunque diventato costume pagare con almeno 3 mesi di ritardo (e stiamo parlando ANCHE di stipendi da 1.500 Euro mensili) ed in Serie B non sembra andare tanto meglio se è vero, come è vero, che circa la metà delle 22 squadre partecipanti al torneo cadetto sono in ritardo nei pagamenti. Data la situazione, ancora più valore assumono la 'cura PREVIDI' che nell'attuale stagione ha abbassato di parecchio il monte ingaggi dell'HELLAS (da 730mila a 200mila Euro/Mese) e la puntualità di pagamento con la quale il Conte ARVEDI assolve al suo ruolo di proprietario permettendo ai calciatori scaligeri di giocare serenamente, senza dover pensare ad altro che ad allenarsi e giocare a calcio (vantaggio non trascurabile rispetto ai loro colleghi meno fortunati). La società gialloblù rischia di rimanere però fra le poche virtuose: la crisi globale stà infatti colpendo anche il calcio ma non si nascondano dietro a questo i signori che stanno nella 'stanza dei bottoni' dell'amministrazione pallonara italiana: da anni ormai le classifiche sono ri-scritte a colpi di carta bollata e non solo a causa di frodi sportive (vere o presunte) ma sopratutto per fallimenti economici (clamorosi i casi di MESSINA e LA SPEZIA per rimanere all'ultima stagione) e liti furibonde per lo 'spartimento della torta' fra Serie A e B che rischiano ogni volta di far fermare i rispettivi campionati. Per anni hanno tollerato lo sperpero di risorse in rose di 40 giocatori, scambi di giocatori sopravvalutati per coprire magagne di bilancio o veri e propri miracoli di creatività nel pagamento delle tasse dovute all'erario statale come il clamoroso 'spalmadebiti' che salvò la LAZIO, quando le si permise di rateizzare il dovuto in 100 anni se non erro, anche per non meglio precisate ragioni di ordine pubblico (e provate a chiedere quanto furono felici gli imprenditori 'normali' quando seppero che, al contrario del loro collega LOTITO, loro avrebbero dovuto pagare secondo la solita tempistica).

HELLAS 1-0 PRO PATRIA (Puliero 18/5/2008)PRO PATRIA 1-1 HELLAS (Puliero 25/5/2008)

Forse tutto questo era (è) inevitabile... Forse è necessario che alcune squadre scompaiano per far cambiare direzione al carrozzone guidato dai soliti noti a capo delle italiche leghe di calcio professionistico e se saranno le 'piccole' (che in ITALIA sono tutte eccetto JUVE-MILAN-INTER-ROMA-NAPOLI-LAZIO-FIORENTINA) a dover pagare per tutte tanto meglio! Tanto ormai i tornei nazionali sono 'quasi' snobbati (e non parlo solo della COPPA ITAL... Ehm pardòn TIM CUP...) a favore di quelli internazionali (nelle COPPE EUROPEE le vittorie ed i gol vengono pagate a suon di milioni di Euro!) ed i soldi incamerati direttamente dai tifosi che vanno allo stadio a vedersi la partita sono diventati ormai una infima parte di quelli che si raggranellano da diritti TV e merchandise del brand. Come a dire che non solo non ha più senso parlare di calcio in termini di sport quando, chiamando le cose col loro nome, se ne dovrebbe ormai discutere in termini di spettacolo, glamour, veline e schèi, ma che la direzione imboccata (ufficialmente ancora no ma praticamente sì) dai 'signori del calcio' che maneggiano la palanca, è quella del 'torneo globale' al quale devono partecipare le più ricche e famose fra le società europee REAL MADRID, CHELSEA, JUVENTUS, MILAN, BARCELLONA, BAYERN MONACO, LIVERPOOL, INTER, LIONE, OLIMPIQUE MARSIGLIA ecc... Alle quali si aggiungeranno, in maniera studiatissima in termini di massimizzazione del profitto, quelle del resto del mondo; ma con calma eh? Giusto il tempo di vedere se, economicamente parlando, convenga più una LEGA MONDIALE oppure, come succede ora, far sfidare le più forti di EUROPA e SUDAMERICA in una partita secca...

Sondaggio a risposta multipla
Grande prova quella dell'HELLAS contro il NOVARA ma a questo punto... [28 votes total]

È un fuoco di paglia e con la PRO PATRIA si tornerà a soffrire e magari perdere... (7)
 25%
Il VERONA si è ritrovato con la PRO SESTO e d'ora in poi ne vedremo delle belle... (7)
 25%
Siamo scarsi come prima: solo fortuna! (4)
 14%
Non siamo mai stati così scarsi, abbiamo la possibilità di agganciare i playoff (4)
 14%
La verità sta nel mezzo! Come lo sarà la nostra classifica alla fine del campionato... (6)
 21%

Proprio questo è stato fatto dal momento dell'eliminazione della COPPA COPPE, per far partecipare più squadre possibile alla CHAMPIONS LEAGUE e rimpolpare un po' i nomi di quelle che saranno costrette a giocarsi 'solo' la UEFA, e dall'entrata in campo (mai figura onomatopeica fu più centrata) dei grandi network televisivi con i loro 'devastanti' mezzi finanziari... Va bene! Se è questo che il calcio moderno vuole diamoglielo pure basta che per favore la smettiamo con la solita, ridicola svista arbitrale (guardacaso nel 99% dei casi sempre a favore delle grandi) e con l'appiglio ai 'bacini di utenza' per giustificare il doppio o triplo salto di categoria SOLO per chi ha i mezzi economici per ottenerlo! Fatevi il vostro maledetto torneo per ricchi e lasciate in pace chi ama vedersi la partita seduto allo stadio in mezzo ai cori e vuole poter discutere ancora di calcio-sport al bar con gli amici una buona volta! O almeno abbiate la decenza di non 'piangere il morto' se la gente abbandona gli stadi perchè non aderente alla casta ROSSONERAZZURRABIANCONERAGIALLOROSSA: ma perchè scrivendo di questo mi devo sentire come l'ultimo dei mohicani? Come ODIO IL CALCIO MODERNO!


Da Verona allo stadio 'Speroni' di Busto Arsizio (MI) (183 km, circa 2 ora 5 min. Tempo previsto: Variabile 2°C)

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I video del TGGialloblù:
- PRO PATRIA-VERONA 1-2: 2007-08
- PRO PATRIA-VERONA 1-1: PLAYOUT
- GARZON: PRO PATRIA? ALTRA STORIA
- CAMPISI: GRAZIE REMONDINA
- TIBONI SI RACCONTA: SERVIZIO

ALTRE NEWS: REMONDINA, 'A Busto siamo chiamati ad una prova di maturità'. RAFAEL, 'Non li vedi, ma sai di avere novemila persone alle tue spalle. Hai tanta forza in più. È come avere altri novemila portieri che ti aiutano a tenere la palla lontana...'. Domenica contro il PRO PATRIA? 'Gara difficile... Loro sono capolisti ma noi siamo l'HELLAS... E poi siamo in serie positiva da sei partite'. QUI PRO PATRIA: I bustocchi hanno già festeggiato 7 vittorie e per due volte hanno raccolto un punto... Tre sole sconfitte, in 12 gare, fanno dei tigrotti una squadra molto pericolosa che si presenterà contro i gialloblù col dente avvelenato anche dalla retrocessione causata loro proprio dall'HELLAS alla fine di 180 minuti giocati al limite dell'arresto cardio-circolatorio per i numerosi butèi presenti a Busto Arsizio ed in Piazza dei Signori. Mister LERDA può contare sul miglior attacco del girone (20 gol fatti) con i pericolosi CORREA (trequartista sudamericano e capocannoniere del Girone A con 7 centri), FOFANA, TOLEDO e l'ex scaligero CAMMARATA che i butèi ben conoscono e che doveva approdare in gialloblù solo a Gennaio 2008. 'STRIPTEASE' IN CAMPO: PLASMATI e rossoblù vari non hanno avuto un'idea originale, già a TREVISO, qualche mese fa, dei baby calciatori... ALLENAMENTO ITALIA LEGA PRO: Nessun butèl dell'HELLAS convocato. PRO PATRIA-HELLAS VERONA, arbitra Viti di Campobasso. ALLENAMENTO, a riposo solo PUCCIO.


GIOCO PRONOSTICI:
ROBROY ancora campione :!: Con la bellezza di 8 punti 8) ROBROY infila tutti e si porta di prepotenza in testa alla classifica UAUAUA Con un solo punto in meno arrivano ad un passo dal podio BUBU, MARTINO e ROUGEHELLAS, piazza d'onore per ALE90HVR :!:

Altra brutta prestazione per me :( 3 soli punti insieme a MR31032001... La buona notizia è che BRUNI ad essere Sfigadòn per oggi con la miseria di un solo punto :!: Quanto mi dispiaceeeeeee UAUAUA ...

Detto di ROBROY in testa alla classifica generale, segnalo la 'tenuta' di BORO al secondo posto e GABRI che raggiunge BRUNI al terzo. Scivolone di BRIDGET che si dimentica di giocare e becca uno 0 ed un'ammonizione: che svampi :!: ;o)


Gioco pronostici B/=\S 2008/2009
GiocatorePunti
RobRoy55
Boro53
Bruni, Gabri51
Martino50
MR3103200149
Bubu77, Smarso48
Bridget, RougeHellas46
Scaligero43
Ale90HVr42
Mister Loyal40
Pose Gialloblù39


ALBO D'ORO CAMPIONI
2007/2008 L. Bruni F.C.
2006/2007 Ark (Ex-Alberto)
2005/2006 Ark (Ex-Alberto)
2004/2005 Ark (Ex-Alberto)
2003/2004 Ark (Ex-Alberto)



[RASSEGNA STAMPA]
Da Venezia ad Avellino i soldi stanno per finire
Chi può dirlo? Magari nel Pescara oggi sull'orlo del fallimento c'è un nuovo De Sanctis: il portiere, ieri titolare in nazionale, ha debuttato nel grande calcio nel '94 con gli abruzzesi, che oggi non pagano gli stipendi ai giocatori e rischiano di disperdere l'ennesimo capitale, economico, umano e tecnico. Perché si può anche dire: chi se ne importa della serie C? Ma bisogna pur tener conto, per restare agli azzurri, che Chiellini, Grosso, Toni, Legrottaglie, Pepe, Quagliarella e Iaquinta, sono partiti proprio da lì. E quindi il calcio non può non tener conto di quello che sta succedendo alla base, tra serie B e Lega Pro.


Se ci sono giocatori e allenatori da milioni di euro all'anno, ci sono anche tanti calciatori che finora hanno ricevuto solo lo stipendio di luglio: in B, otto-dieci squadre (su 22) sono in netto ritardo con i pagamenti, mentre nell'ex serie C è diventato prassi il ritardo trimestrale e la maggioranza delle 90 società ha liquidato solo le mensilità di luglio e agosto. La media degli emolumenti in B è tra i 3.000 e i 5.000 euro; in Lega Pro fra i 1.500 e i 3.000. Se il Pescara, allenato dall'ex centravanti di Verona, Milan e Padova «Nanu» Galderisi è il caso limite, altre squadre non se la passano meglio. Come gli abruzzesi (comunque settimi in Prima divisione, girone B) anche i giocatori del Venezia (Prima divisione A) martedì non si sono allenati per protesta: «Non era questione solo di pagamenti — precisa il d.s. Andrea Seno, ex giocatore di Padova, Treviso, Como, Foggia, Inter e Bologna —, ma anche di prospettive societarie e la squadra voleva capirne di più». Per arrogarsi il diritto allo sciopero.

La crisi economica è al Nord (Venezia e Pro Patria) al Centro (Pescara), al Sud (Taranto e Crotone), ma soprattutto, complice anche la congiuntura mondiale, è arrivata anche in B: «È vera crisi — osserva Sergio Campana, presidente dell'Assocalciatori che monitora di continuo la situazione dei suoi assistiti —. Ci arrivano diverse notizie di stipendi non pagati: dove ci sono situazioni di difficoltà oggettive abbiamo avvisato i nostri rappresentanti di valutare se è il caso di arrivare o meno alla spalmatura degli ingaggi». Spalmatura però (con prolungamento dei contratti), non rateizzazioni: quelle le hanno proposte (tutti) i club di B per chi guadagna più di 100.000 euro a stagione ed è difficile che i calciatori di squadre virtuose (Sassuolo, Mantova o Cittadella) possano accettare un provvedimento del genere.

In realtà come Ascoli o Avellino (in arrivo penalizzazioni in classifica), pagare i giocatori a rate farebbe comodo. A Modena poi, dove stanno studiando di tutto (dall'azionariato popolare alle pompe funebri come sponsor), sarebbe un toccasana. Ma l'arte di arrangiarsi non può più servire a tamponare una situazione esplosiva. Matarrese è riuscito a far accettare alla B l'offerta della A (80 milioni): 65 milioni di euro più i 7 milioni per la cessione dei diritti tv più i 7,5 milioni, versati dai tre club che saranno promossi in A a giugno. Ma i costi sono ancora superiori alle entrate, la Lega di Milano continua a essere troppo affollata, così come 90 club della Lega Pro sono un'anomalia europea. Ci vorrebbe un'idea di ristrutturazione globale, ma nessuno è disposto al primo passo. E il calcio passa dall'indigenza alla povertà. Vera.

FONTE: ViolaNews.com


- DOMENICA C’È LA PRO PATRIA, REMONDINA HA DUE DUBBI
Campagna favorito su Mancinelli probabile staffetta Corrent-Campisi
A Busto Arsizio per confermarsi sulla linea di Novara. Il gruppone gialloblù domani parte alla volta della cittadina lombarda che tante soddisfazioni ha dato lo scorso anno, con una vittoria e il pareggio salvezza giunte entrambe nel finale di gara. Altri tempi, ora i bustocchi sono i numeri uno e l’Hellas non è la squadra materasso che per lungo tempo è stata nello scorso campionato. Gli ingredienti della sfida sono gustosissimi, i lombardi devono vincere per consolidare il primato, i gialloblù devono mostrare continuità sulle ali dell’entusiasmo dopo il 3-1 sui piemontesi. Remondina dovrà fare delle scelte che, in particolare in due casi, risultano un po’ spinose.

Mancinelli ha recuperato ma con ogni probabilità siederà in panchina per lasciare a Campagna la sua terza gara consecutiva da titolare. C’è poi il capitolo Corrent. Nicola dovrebbe rientrare a Busto, anche se Campisi bussa alla porta per entrare da subito. Remo, forse, farà una staffetta tra i due. Per il resto la squadra è confermata con Ceccarelli e Bergamelli centrali difensivi, Moracci a sinistra, Garzon e Bellavista al centro, Parolo trequartista (ma si potrebbe vedere anche Anaclerio) e la coppia Scapini-Tiboni davanti. La Pro Patria ha vinto sinora sette gare e conosce i tre punti meglio di ogni altra squadra. Due soli i pareggi, tre le sconfitte. Mister Franco Lerda può contare sul miglior attacco del girone (20 gol fatti, 12 subiti) con i pericolosi Fofana, Cammarata e Toledo e il centrale offensivo Correa in testa alla classifica cannonieri con 7 reti.

FONTE: DNews.eu


- Trasferta in casa della capolista Pro Patria
Remondina: «Hellas, una prova di maturità»
Voltare pagina e anche in fretta. Ecco l’ordine impartito da Gian Marco Remondina. L’allenatore gialloblù ha troppa paura degli alti e bassi della sua squadra per dormire sonni tranquilli. Anche dopo la brillante vittoria con il Novara. «Non m’importa nulla - dice - di quello che abbiamo fatto. Il nostro unico pensiero è rivolto alla trasferta di Busto Arsizio (domani, alle 14,30, ndr) contro la Pro Patria. Una gara che mi dimostrerà se l’Hellas è maturato. Ma guai cullarci su quello che abbiamo fatto. Sono sempre convinto che il Verona sia una buona squadra e che possiamo stare aggrappati al carro play off tra le prime cinque-sei del campionato. Ma non dobbiamo mai mollare. Bisogna scendere in campo subito per vincere, senza fare calcoli. Ma tengo a precisare, che comunque non bisogna chiedere a questi ragazzi la luna nel pozzo».


L’Hellas torna a Busto Arsizio dopo lo spareggio play out di sei mesi fa. L’allora squadra di Pellegrini aveva fatto precipitare in Seconda divisione i bustocchi, poi ripescati e ora incredibilmente primi. «E se sono in vetta - ammonisce Remondina - significa che sono una buona squadra, equilibrata. La Pro Patria ha un attacco formidabile con Fofana, Toledo e Cammarata (un ex). Servirà un grande Verona per fare risultato». Intanto buone notizie arrivano da Mancinelli, ormai completamente recuperato. Remondina ha mischiato le carte e non ha fatto capire se darà ancora fiducia a Campisi, oppure riproporrà il capitano Corrent tra i titolari. Diretta in pay per view su Conto Tv a 5 euro in prevendita.

FONTE: Leggo.it


- Il Pescara domenica non gioca
Sembra irrevocabile lo sciopero dei giocatori del Pescara. Il confronto con il sindaco non ha dato risultati. Salta la partita in programma domenica a Vasto con la Juve Stabia, valida per la 13a giornata del campionato della Prima Divisione di Lega Pro (girone B). Si profila uno scontro con il presidente Macalli.

DONTE: CalcioPress.net


- Clamoroso a Pescara La squadra non gioca!
CRISI. DA MESI LA SOCIETÀ NON PAGA GLI STIPENDI AI RAGAZZI ALLENATI DA GALDERISI CHE DOMENICA PER PROTESTA NON SI PRESENTERANNO IN CAMPO
Il Pescara di Nanu Galderisi domenica non giocherà contro la Juve Stabia in segno di protesta per il mancato pagamento degli stipendi, e se la situazione non sarà risolta, continuerà a non giocare partite ufficiali (disputa il girone B della Prima Divisione) e diserterà anche gli allenamenti. Lo ha deciso tutto lo staff della prima squadra, della quale fa parte tra gli altri l'ex gialloblù Ilyas Zeytulaev. Si tratta della più grave forma di dissenso dopo i quattro allenamenti saltati, il rifiuto di andare in ritiro e il ritardo di 15' con cui la squadra è scesa in campo domenica scorsa ad Arezzo, dove ha pareggiato 1-1. I calciatori hanno contattato gli avvocati dell'Aic per intraprendere le azioni legali volte a tutelare i propri interessi.

Da martedì sera inoltre alcuni giocatori (fra cui lo stesso Zeytulaev, Sembroni e Fruci) non possono più alloggiare in un albergo di Pescara per l'inadempienza della società biancazzurra - nei cui confronti sono state presentate già due istanze di fallimento - che da mesi non salda il conto. Ieri, per «problemi burocratici e di bilancio», non si è svolto il consiglio di amministrazione che fa capo al gruppo imprenditoriale collegato alla società svizzera Eurocat, nel corso del quale si sarebbe dovuto dimettere l'attuale presidente, Nicola Lisi. La prima squadra in una nota ha fatto sapere di avere preso la decisione di non giocare «a malincuore. Ma è una posizione di assoluta intransigenza e fermezza: dopo mesi di impegni costantemente disattesi, di parole d'onore spese a vuoto, di garanzie non mantenute, è giunto il momento di dire stop allo scempio che si sta consumando sulla nostra dignità e professionalità, sui tifosi, sulla cittadinanza. Ci sono 30 famiglie che attendono da agosto il pagamento degli emolumenti, gente che prende 1.500 euro al mese che non sa come vestire i propri figli o dove trovare i soldi per la spesa, e questo grazie al Pescara».

- «Sotto la Sud sono in novemila a parare con me»
IL PERSONAGGIO. IL PORTIERE BRASILIANO CONFERMA LA SVOLTA IN SENO ALLA SQUADRA E AVVISA LA PRO PATRIA: «LORO SONO PRIMI IN CLASSIFICA, MA NOI SIAMO L'HELLAS»
Rafael racconta la domenica da fenomeno col Novara: «Avere alle spalle i nostri tifosi dà un'energia speciale. Play-off? Si può fare»
La paratona che incanta il Bentegodi regala comunque scariche di adrenalina, ma sotto la Sud il brivido ha tutto un altro sapore: «Non li vedi, ma sai di avere novemila persone alle tue spalle. Hai tanta forza in più. È come avere altri novemila portieri che ti aiutano a tenere la palla lontana...». La confessione è di Rafael de Andrade, lo Special One (nel senso del numero di maglia) del Verona. Quello che domenica si è guadagnato la copertina salvando almeno tre volte in maniera prodigiosa la porta gialloblù e ricacciando al mittente le velenose avancès di un Novara aggressivo ma sterile. Che l'urlo della curva abbia contribuito o meno in maniera decisiva alle magie di Rafael non lo si può sapere.


Di sicuro l'uomo della domenica non soffre di Bentegodi-fobia e sa convertire in energia il calore dello stadio:
«L'ho sempre detto: la pressione dei tifosi deve trasformarsi in una cosa positiva, deve darci la carica. Se uno ha paura di giocare nel suo stadio è meglio che stia a casa. Ammetto che qualcuno, la prima volta, possa avere un po' di paura per qualche minuto. Poi però deve passare».
Ricordiamo la gara col Novara. Senza Rafael sarebbe probabilmente finita in un altro modo.
«In ritiro, sabato scorso, ho letto un'intervista del mio amico Rubinho, oggi al Genoa, che parlava dei momenti difficili della sua carriera. Allora, all'improvviso, mi sono ricordato delle difficoltà che io stesso ho passato nel 2005. E il giorno dopo sono arrivate le parate col Novara. Non so se è stata una coincidenza, ma ripensarci mi ha fatto contento».
Quale l'intervento più difficile?
«Il terzo. Quando Ludi mi si è presentato davanti dopo aver saltato in pallonetto un difensore e ha calciato alla mia sinistra. Lì sono riuscito a ritardare l'intervento il più possibile e poi ho scelto un lato su cui buttarmi. Ho scelto bene perché lui ha tirato proprio lì. È stato come intuire un rigore».
Domenica sei stato spesso decisivo in uscita. Eppure spesso ti si inputa di stare troppo tra i pali, soprattutto sui palloni alti. Come ti difendi?
«Sull'uscita alta il movimento è più facile ma bisogna avere i tempi giusti e, soprattutto, fiducia. Penso di essere migliorato da un anno a questa parte, ma sto cercando di imparare. Come so di dover migliorare anche sulle parate a terra, sui rinvii... Ci sto lavorando con Marini. Però...».
Però?
«Però, nonostante le incertezze, non ricordo in un anno di aver mai sbagliato un'uscita e di aver poi preso il gol...».
La vittoria col Novara, dopo il pareggio di Sesto, può cambiare atteggiamento e obiettivi. La squadra che non segnava mai ne ha fatti cinque in una partita e mezza e la classifica è sensibilmente migliorata. Ma cosa è successo nell'intervallo della partita di Sesto, nel momento forse più nero? Cos'è che vi ha dato la scossa?
«Negli spogliatoi ci siamo guardati in faccia. Non c'è stato bisogno di parlarci tanto. Nessuno si capacitava di quello che stava succedendo. Abbiamo capito che serviva convinzione. Siamo ripartiti».
E avete salvato Remondina.
«Noi ci siamo sempre allenati bene. Il mister ci ha sempre risolto i problemi man mano che si presentavano. Non ci si poteva rimproverare nulla. Il fatto è che, quando i risultati non arrivano, diventa dura. Soprattutto in una piazza come questa. Ma sapevamo, abbiamo sempre saputo, che il lavoro poteva risollevarci».
E adesso fate visita alla capolista. Con quali obiettivi?
«Giochiamo contro una squadra che non solo è prima, ma vorrà anche vendicare lo spareggio play-out della stagione passata. Ma non è il Real Madrid: noi andremo là col massimo rispetto degli avversari sapendo che anche loro devono averne di noi. Ricordiamoci che siamo l'Hellas!».
Che ricordi hai dello spareggio di maggio, risolto solo al 90'?
«Ricordo che a 5' dalla fine mi guardavo attorno, guardavo i miei compagni, guardavo i tifosi e pensavo "Non è possibile che al primo anno in Italia debba subito retrocedere". Poi è arrivato l'1-1 di Zeytulaev. Un'azione ha cambiato la storia. Da cattivi siamo diventati eroi. È stato sicuramente il momento magico della mia carriera. Abbiamo salvato in extremis una stagione che per colpe nostre pareva compromessa».
Quest'anno le cose sembrano essersi sistemate prima. E adesso c'è già chi pretende i playoff.
«Importante è la continuità. Sono sei partite che non perdiamo. Bisogna insistere. Se sapremo mantenere umiltà e consapevolezza nei nostri mezzi il traguardo è alla portata».
Che rapporti hai con Franzese?
«Normalissimi. Ognuno di noi sta facendo bene il suo».
Ambizioni? Obiettivi? Sogni?
«Io ho un contratto di tre anni e se sono rimasto quest'anno è per salire di categoria. La squadra è giovane ma la voglia di vincere non ci manca. Del resto se sei a Verona non puoi accontentarti della Lega Pro. Qui devi per forza avere altre ambizioni. E io le ho».

FONTE: LArena.it


- Calcio Padova: Le giovanili centrano l'en plein
Pronto a inserirsi, tuttavia, un terzo incomodo, l'Hellas Verona, a pari
punti col Treviso e atteso dall'abbordabile derby di San Bonifacio...

FONTE: Repubblica.it


- Garzon: Pro Patria dolce ricordo, ma adesso è cambiato tutto
Il Verona gioca contro la capolista, tornando sul campo di Busto Arsizio, dove qualche mese fa aveva ottenuto una miracolosa salvezza all'ultimo minuto. Il centrocampista ripercorre quel match avvisando: "Fu stupendo, ma oggi è tutto diverso e noi non abbiamo fatto nulla. Non dobbiamo illuderci per la vittoria con il Novara, tantomeno ci dobbiamo rilassare".
Minuto 89: il Verona sta perdendo 1-0 lo spareggio di ritorno dei play-out di C1. La retrocessione in C2 è lì ad un passo. Zeytulaev, centrocampista uzbeko, s'invola sulla fascia destra. Entra in area e a due passi da Anania tiro una cannonata che s'infila tra portiere e traversa. Pareggio. Il Verona è salvo la Pro Patria retrocessa. E' l'unica gioia (si fa per dire) concessa ai tifosi del Verona dopo una stagione disastrosa. Domenica 23 novembre: esattamente sei mesi dopo, Pro Patria e Verona saranno di nuovo una davanti all'altra. La Pro Patria, ripescata in Prima divisione, oggi è incredibilmente alla testa del campionato.

Il Verona stavolta non è ultimo e non è disperato, alla ricerca di un salto di qualità che possa far diventare un grigio campionato nel campionato della rinascita. "Busto Arsizio" ha raccontato ai microfoni Stefano Garzon "è un ricordo bellissimo. Ma appunto è solo un ricordo. Adesso è cambiato tutto". A 15 punti, reduce dalla vittoria con il Novara, il Verona vole dare continuità al suo campionato. "Non dobbiamo commettere lo sbaglio dell'altra volta" spiega Garzon "quando dopo due partite vinte, forse ci siamo inconsciamente rilassati. Non abbiamo fatto niente e dobbiamo giocare con la Pro Patria con la stessa determinazione con cui abbiamo vinto contro il Novara".

- PRO PATRIA-VERONA 1-2: 2007-08
- PRO PATRIA-VERONA 1-1: PLAYOUT
- GARZON: PRO PATRIA? ALTRA STORIA
- CAMPISI: GRAZIE REMONDINA
- TIBONI SI RACCONTA: SERVIZIO

FONTE: TGGialloblu.it


- Remondina: "Domenica come fosse una finale"
"Dopo una settimana di entusiasmo bisogna ritrovare la giusta tensione"
Domenica pomeriggio l’Hellas sarà impegnato a Busto Arsizio, in occasione della 13a giornata del campionato di Prima Divisione. Il tecnico Gian Marco Remondina ha incontrato i giornalisti presso la sala stampa dello stadio "Bentegodi", prima di guidare i suoi giocatori nella penultima seduta settimanale di allenamento. Dopo il Novara, arriva un’altra formazione che occupa i quartieri alti della classifica: "Ripetersi sarà la cosa più difficile, dopo una settimana di entusiasmo bisogna ritrovare la tensione necessaria per ottenere determinati risultati. La concentrazione iniziale può essere determinante, se domenica i piemontesi avessero concretizzato subito le occasioni le cose sarebbero andate diversamente."

Sette vittorie, due pareggi e tre sconfitte nel campionato 2008/2009 per la formazione di Franco Lerda: "Se sono in vetta significa che hanno grande qualità. Tra le loro fila ci sono giocatori forti, affermati anche in categorie superiori. Bisogna affrontare il match come se fosse una finale."

In settimana il tecnico lombardo ha mischiato un pò le carte: "Analizzo tutto fino al sabato e la domenica mattina, valutando quanto fatto dai singoli giocatori e dalla squadra nel complesso. Qualche elemento ha lamentato problemi fisici, però per la rifinitura dovrebbero essere tutti a disposizione."

- Garzon: "Mantenere una buona dose di umiltà"
"Abbiamo attraversato un periodo non felice, per cui freniamo i facili entusiasmi"
Sei mesi dopo la sfida che significò salvezza, i gialloblù torneranno allo "Speroni" di Busto Arsizio. A suo tempo l’obiettivo era restare in C1, ora si cerca continuità rispetto alle ultime prestazioni. In occasione della spazio interviste di fine settimana, Stefano Garzon ha rilasciato alcune dichiarazioni in vista del match. La prodezza di Zeytulaev, che pareggiò la rete di Negrini, è ancora ben impressa nella mente degli addetti ai lavori: "Nella scorsa stagione abbiamo vinto una partita importantissima durante il campionato, per poi ritrovare la formazione bustocca ai play-out. Quello lombardo è un campo fortunato per noi, mantengo ancora ricordi felicissimi di festa e gioia. Ma ora fermiamoci qui."


Col passare del tempo le cose sono cambiate notevolmente: "Andremo a giocare contro la prima della classe, noi veniamo da un successo che ha caricato l’ambiente, ma va mantenuta una buona dose di umiltà. Abbiamo attraversato un periodo non felice, per cui freniamo i facili entusiasmi. La Pro Patria è allenata da un mister preparato, vanta giocatori di categoria. Viviamo di partita in partita. Siamo un collettivo giovane che può crescere tanto, fissare un obiettivo sarebbe prematuro. Logicamente ci teniamo ad arrivare più in alto possibile."

A Busto per dare un seguito a quanto visto con Pro Sesto e Novara: "Non è stato dimostrato ancora nulla. Ad inizio stagione siamo partiti con due vittorie consecutive, poi inconsapevolmente abbiamo alzato un pò la cresta, subendone le conseguenze. Ora dimostriamo chi siamo e qual’è il nostro valore. Dobbiamo scendere in campo con la consapevolezza di essere una buona squadra, e di potercela giocare con tutti. La presunzione si paga cara."

- Antistadio, possesso palla e partitella per i gialloblù
Nella penultima seduta in vista del match con la Pro Patria, a riposo il solo Gabriele Puccio

- Dario Campagna e Marco Parolo a Job&Orienta
Nella mattinata di venerdì i due gialloblù hanno presenziato lo stand di Fidas Verona

- Pro Patria-Hellas Verona, arbitra Viti di Campobasso
Il direttore di gara sarà coadiuvato dagli assistenti Caroti (Pontedera) e Gambini (Lucca)

FONTE: HellasVerona.it



[OFFTOPIC]
BONFANTI (SAMB): Racconta il suo quasi gol all'HELLAS in VERONA-SAMBENEDETTESE finita 1 a 0 per noi. RAZZISMO: C'è nel triangolo Bergamo-Verona-Brescia come in tutti gli altri triangoli d'ITALIA e de mondo purtroppo... 'STRIPTEASE' IN CAMPO: PLASMATI e rossoblù vari non hanno avuto un'idea originale... TENNIS COPPA DAVIS: ARGENTINA avanti 1 a 0. FORMULA 1: ROSSI numeri anche su 4 ruote! CALCIO IN CRISI ECONOMICA? Non in inghilterra! Il MANCHESTER CITY offre 150 miliardi delle vecchie lire per BUFFON!
'STRIPTEASE' IN CAMPO: PLASMATI e rossoblù vari non hanno avuto un'idea originale...
- TREVISO: I FATTI RISALGONO AD APRILE
Strip durante una partita squalificati sette ragazzini
Per l'attaccante del Catania Gianvito Plasmati sarà stato anche un gesto goliardico, ma il suo strip tease improvvisato in occasione della partita Catania-Torino di domenica scorsa non è un fatto isolato. Anzi, non è nemmeno la prima volta che accade. Qualche mese fa, infatti, sette baby-calciatori trevigiani si abbassarono i pantalonicini in campo esattamente come il loro più famoso collega di Serie A. La differenza? È che, mentre Plasmati è stato “graziato” dal Giudice Sportivo Tosel, i ragazzi in questione, come punizione saranno costretti a fare gli arbitri e rimanere lontano dai campi, in quanto squalificati, per tre giornate. Questo quanto deciso dalla Commissione disciplinare della Federcalcio regionale locale.

Puniti solo ora. La decisione è stata presa solo ora, a distanza di mesi. I ragazzi, che fanno parte del Team Biancorossi Salgareda, dovranno dirigere le partite delle categorie Pulcini e Piccoli Amici. Si tratta di un episodio avvenuto lo scorso aprile, durante la partita contro il Cima Piave di Maserada: per festeggiare un gol, i ragazzini si erano schierati di spalle sotto il settore dei tifosi avversari, abbassandosi i pantolonicini e mostrando i glutei in segno di scherno. Alla società lo spogliarello dei propri giocatori costò 150 euro di multa per responsabilità oggettiva: chissà se Tosel, Giudice Sportivo della serie A, era al corrente di questo precedente...

FONTE: DNews.eu


RAZZISMO: C'è nel triangolo Bergamo-Verona-Brescia come in tutti gli altri triangoli d'ITALIA e de mondo purtroppo...
- Marino
Nel triangolo Bergamo-Verona-Brescia subiamo sempre lo stesso trattamento,
una forma di razzismo che non capisco come possa esistere"...

FONTE: TuttoNapoli.net


BONFANTI (SAMB): Racconta il suo quasi gol all'HELLAS in VERONA-SAMBENEDETTESE finita 1 a 0 per noi...
- Bonfanti: un difensore con vizio del gol
Il centrale difensivo rossoblù, si racconta al sito ufficiale
... ha “rischiato” anche di siglare il decimo gol, il primo con la maglia della Samb, a Verona, ma la palla ha deciso di non entrare nello specchio della porta. «Io di solito siglo in azioni da calcio da fermo, sulle punizioni, oppure salto intercettando i corner; davanti al portiere purtroppo non sono freddissimo se arrivo con un’ azione. Al gol mangiato a Verona ci penso ancora, e provo rabbia e rammarico per l’errore. Avevo mirato al centro della porta, ero sicuro di me, credevo che la palla entrasse, invece...». Invece tutti ricordiamo com’è andata: si è messo in mezzo un difensore dell’Hellas, e la Samb non è riuscita ad agganciare il pareggio.

FONTE: SambCalcio.it


TENNIS COPPA DAVIS: ARGENTINA avanti 1 a 0. FORMULA 1: ROSSI numeri anche su 4 ruote! CALCIO IN CRISI ECONOMICA? Non in inghilterra! Il MANCHESTER CITY offre 150 miliardi delle vecchie lire per BUFFON!
- Davis, Argentina avanti 1-0
Nella finale che assegna la prestigiosa insalatiera i sudamericani conquistano il primo punto sulla Spagna grazie al 6-3 6-2 6-3 di Nalbandian su Ferrer. In campo Del Potro e Lopez per il secondo incontro

- Vale tra pioggia e testacoda "Ma me la sono goduta"
Rossi, dopo l'ottima prestazione di ieri nel test con la Ferrari, è sceso nuovamente in pista al Mugello. Ma è stato limitato dall'acqua, collezionando solo una ventina di giri e un'uscita di pista senza conseguenze: "Sono andato cauto"

- Il Manchester City rilancia per Buffon offre 75 milioni
Il club inglese ha avanzato una maxi-offerta: è pronto a far ricca la Juventus, e ad allettare il miglior portiere del mondo con un quinquennale da 15 milioni all'anno che ne farebbe il giocatore più pagato di tutti i tempi. Il numero uno in videochat lunedì scorso: "Se lascio Torino è per l'estero e per una cifra da capogiro"

FONTE: Gazzetta.it