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Ma dov'è finito l'HELLAS VERONA sbarazzino e vivace che fino alla partita con la CREMONESE aveva fatto sperare e perfino sognare?



Il VERONA sempre alla ricerca di un'identità non esce sconfitto dal 'Giglio' cosa che, di questi tempi, è già da considerarsi positiva purtroppo. La squadra sbarazzina e pungente delle prime partite ha lasciato il posto ad un HELLAS timoroso, spesso confusionario e passivo in campo... Diciamoci la verità: le vittorie con SPAL e SAMBENEDETTESE avevano creato illusioni e speranze in un'ambiente, quello helladino, da anni depresso e provato da 1000 peripezie sportive culminate (speriamo) nella salvezza dalla C2 negli ultimi momenti utili dell'ultima partita a disposizione. Anche la sconfitta subita a Cremona, la prima di quelle poi patite anche con PADOVA e RAVENNA al 'Bentegodi', non aveva lasciato l'amaro in bocca perchè la squadra aveva lottato alla pari con la squadra che, almeno sulla carta, doveva ammazzare il campionato e ad un certo punto pure il pareggio sarebbe andato stretto al VERONA (rigore sacrosanto negato, episodi sfavorevoli, errori madornali prontamente puniti e jolly a ripetizione pescati dall'avversario)... Insomma avevamo lasciato alla CREMONESE la vittoria piangendo con un occhio solo perchè finalmente si vedeva un HELLAS vivo fare calcio senza timori reverenziali per nessuno e giocandosela a viso aperto con tutti! Poi... L'involuzione, inspiegabile, che comincia a casa del PERGOCREMA dove i gialloblù raccolgono un solo punto ma, cosa molto grave, giocano solo 20 minuti su 90 e prosegue fra le mura amiche dove si perde la più brutta partita vista fino a quel momento; una partita da 0 a 0 che il VERONA, sopratutto a causa dell'inesperienza, regala ai biancoscudati fra tante recriminazioni.

Reggiana - Hellas Verona


Il pubblico scaligero comincia a rumoreggiare e la piazza, sobillata da tempo da una contestazione a mio avviso illogica e non basata su fatti concreti, è decisamente scontenta... Cominciano le recriminazioni sul lavoro di REMONDINA, si dice che non abbia le idee chiare e che il VERONA non sfrutti a dovere la spinta dei terzini MANCINELLI e MORACCI quasi sempre ignorati. Il 4-3-3 caro al mister non decolla anche per la mancanza di esterni d'attacco degni di questo nome (ANACLERIO alla continua ricerca di se stesso, TIBONI fuori posto in quel ruolo, DA DALT e GOMEZ TALEB acciaccati e comunque discontinui). Nel frattempo il brillante GARZON visto a destra del rombo di centrocampo si fa male, GIRARDI sembra già non aver più voglia di lottare, CORRENT appare stanco e PAROLO alterna lampi di genio a preoccupanti latitanze dal gioco; anche RAFAEL non appare così sicuro ed il MORACCI del 'vorrei non vorrei ma se vuoi' sempre timido e indeciso comincia a stancare.



Si arriva così alla partita con il RAVENNA con molta preoccupazione frammista a qualche speranza (in fondo anche gli emiliani non hanno incantato fino ad ora) e si assiste alla classica goccia che fa traboccare il vaso: l'HELLAS perde senza lottare, si fa quasi irridere da un RAVENNA non galattico ma cinico e furbo quanto basta per portare a casa i 3 punti e l'espulsione, peraltro sconsiderata, di BELLAVISTA non può essere una giustificazione. Riunione del 'triumvirato' PREVIDI-ARVEDI-PRISCIANTELLI e tutti in ritiro! A Verona tutto si perdona tranne una squadra che non sputa l'anima in campo... La 'punizione' qualche risultato lo ottiene, REMONDINA dal canto suo si accorge del momento 'buio' di GIRARDI e CORRENT e fa scelte coraggiose escludendoli a favore dell'ottimo SCAPINI visto contro il RAVENNA e di PAROLO in cabina di regia 'protetto' dal rientrante GARZON e da CAMPISI come vice-BELLAVISTA. In difesa esordisce dal primo minuto CECCARELLI al fianco di BERGAMELLI e CONTI (scelta tecnica o problema 'vesciche'?) si accomoda in panca; il 4-3-3 si completa davanti con TIBONI a sinistra ma con 'licenza di accentramento' e ANACLERIO.

I sondaggi B/=\S:
Qual'è il miglior attacco dell'HELLAS? [52 votes total]

4-3-3: GOMEZ TALEB-GIRARDI-ANACLERIO (6)
 12%
4-3-3: TIBONI-GIRARDI-ANACLERIO (7)
 13%
4-3-3: GOMEZ TALEB-GIRARDI-DA DALT (1)
 2%
4-3-3: DA DALT-GIRARDI-ANACLERIO (0)
 0%
4-3-1-2: PAROLO-TIBONI-GIRARDI (8)
 15%
4-3-1-2: PAROLO-SCAPINI-GIRARDI (14)
 27%
4-3-1-2: PAROLO-DA DALT-GIRARDI (1)
 2%
4-3-1-2: PAROLO-GOMEZ TALEB-GIRARDI (0)
 0%
4-3-3: Altro (2)
 4%
4-3-1-2: Altro (13)
 25%

Si va a Reggio Emilia con qualche timore di troppo davanti ad un'altra squadra in difficoltà ma si capisce fin dalle prime battute che ancora non è aria: la manovra è costantemente in mano all'avversario ed il VERONA fatica tantissimo (anche a causa di un centrocampo assolutamente inedito) rischiando di capitolare in più occasioni sia nel primo che nel secondo tempo. Nemmeno l'ingresso di capitan CORRENT ed il passaggio al 4-3-1-2 ad inizio ripresa nonchè la superiorità numerica (espulsione di MALLUS per doppia ammonizione) a 25 minuti dalla fine riesce a 'svegliare' l'HELLAS (che in tutta la gara si renderà pericoloso una sola volta su un colpo di testa di SCAPINI) che addirittura rischia di capitolare a pochi minuti dalla fine quando, solo un 'miracolo' dell'estremo difensore RAFAEL, salva il risultato e permette all'HELLAS di incamerare un punticino. Meglio che niente ma il VERONA che vogliamo vedere noi è ancora lontano anni luce! E allora vi chiedo, col sondaggio allegato, di chi è secondo voi la 'colpa'?: schemi non chiari, allenatore inadatto, giocatori svogliati e/o troppo giovani... Dite la vostra B/=\S vi ascolta ;o)


Il sondaggio B/=\S (risposta multipla):
Il VERONA in piena l'involuzione: di chi la colpa? [98 votes total]

PREVIDI e ARVEDI (28)
 29%
PRISCIANTELLI (3)
 3%
REMONDINA (idee confuse) (25)
 26%
GIOCATORI (scarsi e svogliati) (10)
 10%
PUBBLICO (ambiente difficile che si esalta e si deprime sempre troppo) (9)
 9%
IMPRENDITORI LOCALI (disinteressati) (7)
 7%
STAMPA (e MEDIA in generale) (3)
 3%
NESSUNA COLPA (basta solo un po' di tempo e tutto si risolve) (10)
 10%
ALTRO (3)
 3%


I servizi filmati del TGGialloblù:
- REGGIANA-VERONA: SERVIZIO DI VIGHINI
- REGGIANA-VERONA 0-0: LA SINTESI
- RAFAEL: PASSO IN AVANTI
- REMONDINA: ORA PIU' TRANQUILLI
- CECCARELLI: SONO QUI PER VINCERE

ALTRE NEWS: Pergocrema 1-1 Cremonese. La partita termina sul pareggio, che appare il risultato giusto per una gara sostanzialmente equilibrata.

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GIOCO PRONOSTICI:
Martino brucia tutti oggi e si laurea per la prima volta CAMPIONE DI GIORNATA 8) seguito da un Bruni ritrovato e da RobRoy...

Ale90HVr realizza un solo punto (record negativo anche per lui!!!) e diventa SFIGADON salvando me, mr Boro e MR31032001

In classifica generale assembramento alla piazza d'onore che conta ben 3 presenze oltre alla mia: Boro, Bridget e Gabri ma torna in testa solitario il CAMPIONE della scorsa stagione Bruni :) (tanto te ripijo hi hi), in zona retrocessione RougeHellas, Pose Gialloblu e Ale90HVr...


Gioco pronostici B/=\S 2008/2009
GiocatorePunti
Bruni30
Boro, Bridget, Gabri e Smarso29
RobRoy28
Martino26
Scaligero25
Bubu77 e MR3103200124
RougeHellas22
Pose Gialloblu18
Ale90HVr17


Puoi commentare questo articolo sul forum BONDOLA/=\SMARSA oppure in coda a questo post per aprire magari uno scambio di opinioni... Con la prima di campionato è ripartito il gioco pronostici B/=\S: l'anno scorso la spuntò BRUNI per un solo, misero punto! (fra l'altro preso alla rubentina) Brucia ancora ma, anche quest'anno ci sarà da giocarsela! Che aspettate dunque? Si potrà giocare fino all'inizio delle partite!





- Hellas, una stagione mediocre
Per il Verona sembra prospettarsi ancora una stagione mediocre. Eppure una tifoseria granitica e appassionata come quella scaligera, meriterebbe ben altro destino. E un futuro contrassegnato da qualche certezza.
Non sono certo contenti di come sta andando il campionato, i tifosi dell’Hellas. Come dargli torto? Dopo una stagione di lacrime e sangue come quella appena trascorsa, si aspettavano qualcosa di più. La rivoluzione estiva, accolta con un certo scetticismo in quanto opera di una dirigenza contestata (il presidente Arvedi non gode dei favori della piazza), era stata tuttavia presa per buona anche perché a farla era stato un uomo di calcio (stagionato) come Previdi. Al quale alcuni meriti vanno comunque riconosciuti, nella salvezza ottenuta ai playout da una squadra partita per fare molto di più e di meglio.


Il fatto è che non tutte le rivoluzioni riescono col buco. Eppure i primi passi del gruppo di giovani messo a disposizione del nuovo tecnico Remondina avevano aperto la mente e il cuore alla speranza. Ma, dopo un inizio scoppiettante e contrassegnato da un gioco piacevole, la squadra si è come persa per strada. Ora galleggia a centroclassifica, con nove punti in otto partite. La distanza dalla capolista, una Pro Patria in fase calante, è di nove punti. Le lunghezze di vantaggio sulla cenerentola del girone, il Portogruaro, sono appena tre.

Non sono certo contenti di come è pilotata la squadra sotto il profilo tecnico, i tifosi dell’Hellas. E anche qui un po’ di ragione ce l’hanno. Remondina, per non venir meno al modulo tattico che predilige (il 4-3-3) fa ruotare un po’ troppo i giocatori. E così ne snatura ruolo e prerogative. Tutto questo genera confusione nello spogliatoio. Anche perché, dopo otto giornate di campionato, una formazione titolare non si è ancora affatto delineata.

Il fatto è che i giovani hanno bisogno di una guida carismatica e non possono essere tenuti troppo sulla corda. Fin qui, il tecnico scelto da Previdi non è stato determinante sotto questo aspetto. Per ottenere il massimo da una rosa completamente riassemblata, bisogna avere le idee chiare. Soprattutto, occorre saperle inculcare nella testa e nei piedi dei propri giocatori. Specie quando molti di questi non sono abituati a palcoscenici come il Bentegodi, dove continua a circolare un pubblico numericamente da categoria superiore.

Non sono certo contenti di affrontare un’altra stagione mediocre, i tifosi dell’Hellas. E qui hanno tutte le ragioni del mondo. Quando non si lascia mai sola la squadra, come hanno fatto i sostenitori scaligeri in tanti momenti bui, si avrà pure il diritto-dovere di pretendere il meglio per se stessi. E desiderare, almeno, che il campo sappia trasmettere un po’ di adrenalina a chi ce ne mette tanta, dopo aver consegnato il suo cuore alle maglie.

Il fatto è che soffrono terribilmente la situazione in cui si sono venuti a trovare. Provano una grande (giustificabile) rabbia dentro. Quella che nasce dal considerarsi tifosi della “vera” squadra di calcio della città di Verona e di trovarsi, nel contempo, drammaticamente sbattuti in terza serie. Tutto ciò li costringe a guardare, dal basso, un Chievo che naviga le acque della serie A. Non c’è invidia né rancore. C’è solo la voglia di trovare qualcuno che sappia di nuovo riportare la nave scaligera nel porto che le compete. E sappia ridare ai tifosi dell’Hellas il calcio a colori che si sono saputi meritare.

- Reggiana, un pari che va stretto
Nonostante una gara interpretata alla grande dagli uomini di mister Pane la Reggiana non va oltre lo 0-0 interno col Verona. Sugli scudi il portiere gialloblù Rafael, autore di almeno due interventi decisivi.
Il Verona esce indenne dal ‘Giglio’ e ritrova un po’ di morale dopo la recente contestazione dei tifosi, mentre alla Reggiana il punto va stretto: i granata, seppur in dieci dal 64’ per l’espulsione di Mallus, hanno dominato in lungo e in largo la partita regalando anche sprazzi di buon gioco, peccando però in fase realizzativa.

Le squadre: Alessandro Pane, tecnico degli emiliani, si trova per la prima volta a poter operare scelte interne alla rosa: Scantamburlo viene preferito a Bruno sulla fascia sinistra, mentre Padoin occupa quella destra; in avanti – ancora out Dall’Acqua, Ingari e Alessi – giocano i ‘vice’, con Ferrari alle spalle dei giovani Florian e Falconieri. Remondina deve fare a meno di Bellavista e inserisce al suo posto Campisi; in attacco fiducia alla coppia Scapini-Tiboni, con Parolo largo a sinistra ma pronto ad accentrarsi.

La partita: I padroni di casa prendono subito in mano il pallino del gioco, guidati da un ritrovato Vito Grieco in cabina di regia. Al 14’ arriva l’occasione più ghiotta della prima frazione: un cross dalla destra pesca Falconieri in area, ma sul colpo di testa dell’attaccante granata Rafael si supera e devia in angolo. Passano dieci minuti e l’estremo difensore scaligero è costretto nuovamente al corner, questa volta su un diagonale basso di Maschio. La Reggiana preme e scodella un’enorme quantità di cross – specie dalla sinistra, dove Scantamburlo e Ferrari hanno praterie da sfruttare – in area, ma né Florian né Falconieri riescono a farsi trovare pronti all’appuntamento con la rete: per ben tre volte Moracci libera l’area da palloni vaganti insidiosissimi. Al 28’ viene ammonito Mallus per un banale fallo a centrocampo, mentre al 32’ tocca a Campisi finire sul taccuino dell’arbitro. Nonostante la supremazia piuttosto netta, però, la Reggiana non riesce a passare e si va negli spogliatoi sullo zero a zero.


Ad inizio ripresa la musica non cambia, nonostante Remondina getti nella mischia la qualità di Corrent rilevando uno svogliato Anaclerio: al 52’ Florian regala un numero da applausi, saltando Ceccarelli al limite dell’area e indirizzando la palla nell’angolino basso alla destra di Rafael, ma ancora una volta il portiere carioca compie una prodezza negando la gioia del meritato vantaggio alla Reggiana. Al 54’ Grieco pesca Falconieri in area: il colpo di testa del brindisino è alto. La prima e unica occasione di un Verona piuttosto molle arriva solo al 58’, quando Scapini si trova solo davanti ad Ambrosio, sparando addosso al portiere granata una ghiottissima opportunità da rete. Al 64’ l’episodio che potrebbe cambiare il match: Mallus commette un fallo sulla trequarti e l’arbitro lo espelle giustamente per doppia ammonizione. I granata restano in dieci proprio nel momento di maggiore spinta e accusano il colpo: il Verona sfrutta la tonicità del neo entrato Girardi e aumenta i ritmi, senza però trovare l’idea giusta per accendere i propri avanti. Pane è costretto a rinunciare a una punta Florian, per un difensore, Ponzo e poco dopo l’infortunio di Mei lo obbliga a ridisegnare ancora una volta la difesa con l’ingresso di Esposito. Col passare dei minuti la partita perde vivacità e il Verona comincia a dimostrare di non disdegnare il pareggio; nel finale c’è spazio per l’ultimo, generosissimo assalto granata ma il destro del neoacquisto Nardini è troppo debole per impensierire Rafael.

Reggiana ok: Promossa a pieni voti la formazione granata: è tornata la coralità che le aveva permesso di conquistare in carrozza lo scorso campionato di serie C2 e questo, non casualmente, proprio il giorno in cui Vito Grieco ritrova la verve dei giorni migliori. La difesa non prende gol (e questa è già una notizia), ma soprattutto regge benissimo il confronto con uno dei reparti avanzati più ostici del girone. Florian e Falconieri sono stati bravi ad agire in velocità, dando non pochi mal di testa alla giovane difesa scaligera, ma l’assenza di un centravanti di peso non cessa di farsi sentire. L’ultima mezz’ora vista a Novara non era un episodio e l’applauso finale di tutto lo stadio è la miglior certificazione possibile per una Reggiana che sta finalmente ritrovando se stessa.

Verona timido: Come ha acutamente osservato lo stesso Remondina nel post-partita forse a questi ragazzi pesa portare le maglie che un tempo furono di Briegel ed Elkjaer. La squadra vista oggi al ‘Giglio’ non è malvagia ma sembra soffrire di eccessiva timidezza; visto il potenziale offensivo dei veneti basterebbe che la palla arrivasse a uno dei tre là davanti per divertirsi ma oggi a Scapini sono arrivati ben pochi palloni giocabili: Anaclerio è apparso svogliato, Parolo avulso dal gioco e lo stesso Tiboni ha girato il campo in lungo e in largo senza trovare una sua collocazione. L’Hellas può comunque tornare da Reggio sorridendo, con un punto prezioso in tasca e con la certezza di avere in Rafael un ottimo numero 1: forse il periodo nero è davvero finito?

FONTE: CalcioPress.net


- A REGGIO EMILIA FINISCE 0-0
Tre miracoli di super-Rafael tengono a galla un Hellas opaco
Meno male che c’è Rafael. L’Hellas pareggia 0-0 a Reggio Emilia una partita che ha visto entrambe le squadre sotto tono, con un Verona fragile e timoroso e una Reggiana lenta e imprecisa. È inoltre la gara delle nuove scelte di Remondina: fuori Conti, Corrent e Girardi, dentro Ceccarelli, Parolomezza punta e Scapini, con Tiboni esterno alto a sinistra. Di nuovo il 4-3-3. Il Verona annaspa nel primo tempo. Al 13’ e al 23’ Ra - fael salva con parate prodigiose su Falconieri e Maschio. L’Hellas, invece, davanti crea poco o nulla, con Parolo fuori ruolo e Tiboni troppo largo ed isolato. Nella ripresa entrano Corrent per il generoso Anaclerio e Girardi per Tiboni: si torna col 4- 3-1-2 e va un po’ meglio. Al 6’ è però Rafael ad entrare in odore di santità con un terzo miracolo su Florian. Al 17’ l’unica vera occasione da gol per i gialloblù: Parolo mette un cross perfetto per Scapini: l’inzuccata è però debole e Ambrosio para. Al 20’ Mallus si fa espellere per doppio giallo e ti aspetti un Verona arrembante, ma la lucidità per colpire manca.

- Fino a quando ha fiato Garzon è il migliore
8_Rafael De Andrade Salva il risultato per tre volte con delle paratissime, cinico nel non concedere nulla agli avversari. E meno male.
6_Mancinelli Cerca di spingere nel primo tempo senza trovare sbocchi vincenti.
6_Ceccarelli Discreto esordio per carattere ed esperienza dimostrati, a volte si fa superare ma poi recupera.
5,5_Bergamelli Meno preciso del solito, i palloni pericolosi sono anche quelli alti e spesso il colpitore avversario ci arriva.
5,5_Moracci Non si capisce se è lui che ha paura di spingere o l’allenatore che gli dice di stare dietro.
6_Garzon Lotta, per buona parte di gara è il Garzon migliore, poi si spegne.


5,5_Campisi Due tiri pretenziosi dalla distanza che finiscono malamente sul fondo, troppa fretta in alcune giocate.
6_Parolo Limitato dalla posizione in campo del primo tempo dove pare un pesce fuor d’acqua, nella ripresa fa vedere alcune buone cose da trequartista.
6_Anaclerio Ancora fuori forma, dà il meglio nella prima mezzora aiutando anche a coprire.
6_Scapini Troppo debole il colpo di testa nel secondo tempo, vera occasione da gol.
5,5_Tiboni Sull’esterno fatica, gioca troppo distante da Scapini.
6_Girardi Entra e smuove le acque fangose in avanti.
5,5_Corrent Entra nella ripresa ma non riesce ad incidere nella manovra.

FONTE: DNews.eu


- Hellas, un paReggio firmato Rafael
Il portiere evita il ko con la Reggiana. Remondina onesto: «Teniamoci stretto il punto»
La rivoluzione di Remondina non sboccia. Cambia tanto, il tecnico gialloblù, al “Giglio” (sceglie il 4-3-3, lascia fuori Corrent e Girardi), ma i gialloblù si fermano su uno 0-0 che non basta per la sufficienza. E’ un Verona che si prende uno spavento ciclopico già al 14’: ci vuole un balzo da puma di Rafael per sbarrare la porta all’incornata di Falconieri.

Un trillo che scaglia l’assalto della Reggiana, e l’Hellas giù a tamponare e ripartire. Ma al 20’ la difesa gialloblù si impappina su un traversone di Ferrari, e ben va al Verona che anche l’attacco granata resti a guardare. Altro scampato pericolo, quindi, e nuovo tremore 4’ dopo: diagonale di Maschio, Rafael provvidenziale. Poi le acque si calmano, per incresparsi ancora allo scadere del tempo, per un’altra giocata di Ferrari che manda in tilt l’Hellas: matassa sbrogliata in extremis, meglio andare a meditare negli spogliatoi. Le riflessioni di Remondina portano all’ennesimo stravolgimento, con la sostituzione di Anaclerio, l’ingresso di Corrent e il ritorno al 4-3-1-2 con Parolo trequartista. Ma è il Verona a subire, ed è straordinario, tanto per cambiare, Rafael, miracoloso su Florian, al 51’.

Al 60’ tocca a Ceccarelli eliminare gli imbarazzi su un pallonetto di Florian che scavalca Rafael, l’Hellas cerca la reazione, entra Girardi (per Tiboni) e c’è Scapini che fallisce la deviazione solitaria, su servizio di Parolo, al 62’. E’ un risveglio apparente, agevolato anche dall’espulsione del reggiano Mallus per doppia ammonizione. La superiorità numerica si nota poco, tuttavia, il Verona non morde, le reti bianche non si schiodano e non c'è da divertirsi. Così il tecnico Remondina a fine gara. «Ci teniamo il punto, anche se dovevamo sfruttare meglio l’uomo in più. Non abbiamo saputo sfruttare le corsie esterne».

- Tiboni stavolta non graffia, Girardi generoso
RAFAEL 7,5 Almeno due interventi eccezionali. Decisivo.
MANCINELLI 6 Soffre, ma si aggrappa al mestiere.
BERGAMELLI 6 Mostra attenzione ed è concentrato.
CECCARELLI 6 Al debutto, non gli difetta l’esperienza.
MORACCI 5 Offre poco in fase di spinta e copre con ansia.
GARZON 6 Ci mette polmoni e corsa.
CAMPISI 5,5 Tocca un mucchio di palloni, ma con frequente imprecisione.
PAROLO 5,5 Finisce nell’anonimato già dopo pochi minuti (dall’87’ PUCCIO ng).
ANACLERIO 5 Pressoché trasparente. Lento e compassato (dal 46’ CORRENT 5,5: escluso in partenza, incide poco).
SCAPINI 5,5 Poco assistito, non riesce a entrare in partita.
TIBONI 5,5 Non si vede, ma è schierato fuori ruolo (dal 60’ GIRARDI 6: contributo generoso).

FONTE: Leggo.it


- Calcio: Reggiana - Verona: 0-0
Pareggio a reti bianche per i granata nel match casalingo contro il Verona, valevole per l'ottava giornata del campionato di 1^ Divisione Girone A 2008/2009, giocato oggi, domenica 19 ottobre.
Un punto in più in classifica per una Reggiana che non riesce a sbloccare il risultato nonostante una buona partita. Mattatore dell'incontro il portiere ospite Rafael che compie vari interventi decisivi ed un autentico miracolo su Florian ad inizio secondo tempo. Da segnalare l'espulsione di Mallus per doppia ammonizione a metà ripresa. Domenica prossima trasferta lombarda per la Reggiana che affronterà il Monza.

FONTE: Reggio2000.it


- La Reggiana ringhia ma non ha un killer E il Verona se la cava con un pareggio
Il pari va stretto ai granata. Falconieri e Florian trovano sulla loro strada un Rafael in vena di prodezze, mentre l’espulsione di Mallus frena lo slancio dei padroni di casa a mezz'ora dalla fine

FONTE: IlBoEmilia.Repubblica.it


- Hellas avanti con prudenza Pari a Reggio
Granata e gialloblù giocano a non perdere e le occasioni latitano. Poi ci pensa Rafael (in formato «monstre») a sigillare lo 0-0
Vince la paura di perdere, Reggiana e Verona si accontentano di un punto per frenare la serie nera e affrontare le prossime partite di campionato con un po’ di serenità in più. I padroni di casa vengono da due sconfitte consecutive dopo la buona partenza, l’Hellas ha raccolto solo un punto nelle ultime quattro gare, una sconfitta potrebbe compromettere il cammino di granata e gialloblù. Lo sanno i giocatori e lo sanno soprattutto gli allenatori, Pane da una parte e Remondina dall’altra, che scelgono la via della prudenza.

TRIDENTE «FRENATO». Sì, è vero, la Reggiana si presenta con Ferrari alle spalle di due punte come Florian e Falconieri, il Verona risponde con un tridente offensivo - Scapini in mezzo, Anaclerio e Tiboni a sostegno - e un fantasista d’attacco come Marco Parolo in mezzo al campo ma non fioccano certo le occasioni da gol. Parte meglio l’Hellas e dopo una manciata di secondi una buona combinazione in avanti tra Tiboni e Scapini manda Anaclerio al tiro. La palla tocca terra davanti ad Ambrosio con il portiere emiliano che mette in angolo. Un buon avvio per il Verona che si presenta al «Giglio» dopo una settimana di ritiro e con tante novità in campo, non solo tattiche con il ritorno al 4-3-3 ma anche individuali. Luca Ceccarelli fa il debutto assoluto dal primo minuto in mezzo alla difesa, Parolo gioca al posto di Corrent a centrocampo - la fascia di capitano vista la squalifica di Bellavista e l’infortunio di Sibilano finisce sul braccio di Mancinelli - in avanti perde la maglia da titolare Domenico Girardi e riparte dal primo minuto Scapini.

PREVEDIBILI. L’atteggiamento è quello giusto, la Reggiana ha qualche timore di troppo, sta meglio l’Hellas ma non basta una manovra accademica e prevedibile per fare breccia nella difesa avversaria. Anche perchè alla prima vera e propria incursione della Reggiana in territorio gialloblù solo un miracolo di Rafael nega la rete del vantaggio a Falconieri: angolo di Scantamburlo, l’attaccante emiliano sale più alto di tutti, perfetto il colpo di testa, grande guizzo del portiere brasiliano che toglie la palla da sotto la traversa. Un episodio che cambia il corso della partita, la Reggiana ci crede, capisce che può fare qualcosa di più, il Verona cerca di limitare i danni. Al 24’ Ferrari lancia Maschio, buono il destro, c’è ancora Rafael. Al 39’ Scantamburlo se ne va sulla fascia e mette in mezzo, Ceccarelli anticipa Florian. E il Verona? Solo una punizione dal limite di Parolo che finisce fuori di poco.


NUOVO MODULO. Nella ripresa Remondina cambia qualcosa. Fuori Anaclerio e dentro Corrent, centrocampo a tre, Parolo gioca dietro a Scapini e Tiboni. Non cambia molto, Ferrari ha più spazio, crescono gli attaccanti emiliani. Al 6’ grande numero di Florian che salta Ceccarelli e si presenta solo davanti a Rafael. Destro di potenza, l’estremo gialloblù si esalta e mette la palla in angolo. Pochi minuti dopo Florian si libera ancora in area su lancio di Grieco, pallonetto su Rafael, Ceccarelli salva sulla linea.
Remondina cambia Tiboni con Girardi e il Verona dà segnali di risveglio. Splendido lo slalom di Parolo che salta un paio di uomini e mette palla sulla testa di Scapini, solo davanti al portiere avversario. Il colpo di testa è troppo debole, Ambrosio para senza problemi. Siamo al 17’, sessanta secondi dopo l’episodio che cambia la partita. Brutta entrata di Mallus su Scapini, secondo giallo per il difensore, la Reggiana resta in dieci.

NIENTE ASSALTO. Chi si aspetta l’assalto del Verona all’area emiliana prova una grande delusione perchè Pane ritocca l’assetto difensivo con l’inserimento di Ponzo e Nardini al posto di Padoin e Florian e l’Hellas non trova più il passo giusto per mettere paura ad Ambrosio. Ci provano anche Campisi e Corrent dal limite dell’area ma si tratta di timidi tentativi che si spengono lontanissimi dalla porta granata. Anzi, negli ultimi minuti si risveglia proprio la Reggiana. All’ultimo minuto Falconieri entra da solo in area e batte a colpo sicuro, Ceccarelli respinge con la coscia. In pieno recupero Grieco conquista un calcio d’angolo, dalla bandierina batte proprio il capitano, respinge la difesa gialloblù, pronto il destro di Nardini dal limite, Rafael non si smentisce, si getta sulla destra e mette ancora in angolo. L’arbitro fischia la fine, il Verona sale a quota nove.


- RAFAEL
Tre paratone per difendere il punto
Il portiere gialloblù si veste da fenomeno, costretto a fare gli straordinari per difendere lo 0-0 e alla fine sono almeno tre gli interventi decisivi, con menzione speciale per la paratona su Florian.

- MANCINELLI
Regge a fatica agli assalti dei granata
Dalla sua parte la Reggiana bussa a ripetizione per innescare prima Nicola Ferrari e poi Scantamburlo e così il pomeriggio del terzino si fa parecchio complicato. Tira il fiato solo quando i rivali restano in dieci.

- GIAN MARCO REMONDINA
«Ci abbiamo provato: purtroppo è mancata un po’ di cattiveria...». Dopo l’espulsione di Mallus non siamo riusciti ad allargare il gioco: peccato. Dobbiamo diventare più veloci anche a far girar palla. Paura del ko? Non direi: ci siamo resi conto che si poteva vincere ma siamo rimasti troppo bloccati
Mezz’ora in superiorità numerica ma il Verona non passa a Reggio e si deve accontentare di un punto. «Va bene così, accettiamo il verdetto del campo», sostiene il tecnico Gian Marco Remondina. «Abbiamo cercato i tre punti ma non abbiamo costruito niente di importante».

Alla fine recrimina proprio la Reggiana...
Hanno avuto due o tre palle importanti ma anche il Verona non è stato a guardare. Forse non siamo mai arrivati davanti al portiere, a parte l’occasione di Scapini, ma abbiamo sbagliato 2, 3 volte l’ultimo passaggio sulla trequarti, lì dovevamo essere più precisi.
Paura di perdere?
Non direi. Tutti ci siamo resi conto che potevamo portare a casa i tre punti. Invece siamo stati troppo lunghi, bloccati. Non siamo stati abbastanza cattivi nella loro trequarti, in alcuni momenti bisogna alzare il pressing, conquistare palla al limite della loro area. Non è andata così. È mancato il gioco sulle fasce? Nel primo tempo loro hanno chiuso bene su Tiboni e Anaclerio, all’inizio della ripresa cercavamo di attaccare soprattutto per vie centrali. Dopo l’espulsione di Mallus non siamo riusciti ad allargare il gioco, dobbiamo diventare più veloci anche a far girar palla.


Una manovra prevedibile?
Non abbiamo una squadra rapida quindi dobbiamo cercare la tecnica, la manovra articolata. La Reggiana, per esempio, ha due o tre giocatori veloci che quando cambiano passo possono metterti in difficoltà. Noi abbiamo gente come Scapini, Girardi, Anaclerio che hanno qualità tecniche importanti, non sono certo giocatori da corsa. Le scelte iniziali? Dopo aver incassato tre sconfitte in quattro partite una squadra deve cambiare qualcosa. Corrent? Lui ha dato tantissimo nella prima fase del campionato e in preparazione, ha fatto capire a tutta la squadra cosa vuol dire giocare nel Verona. Ha sprecato energie psicofisiche, il riposo può fare bene. Ho cambiato qualcosa in tutti i reparti, i ragazzi mi hanno dato risposte importanti.
L’esordio di Ceccarelli?
Una buona partita. Non giocava 90’ da aprile, qualche sbavatura ci può stare ma ha fatto bene. Possiamo contare su un giocatore in più.
E il ritorno di Anaclerio?
È un ragazzo che ha qualità, tatticamente molto ordinato, nel primo tempo non volevo regalare troppo spazio sulla fascia e lui ha fatto quello che avevo chiesto.
I cambiamenti a inizio ripresa?
Abbiamo chiuso il primo tempo in sofferenza e volevo alzare il baricentro, rischiare qualcosa. In questo senso va letto l’inserimento di Corrent a centrocampo e la decisione di giocare con un fantasista come Parolo alle spalle delle punte. Dopo pochi minuti ho messo Girardi per Tiboni per dare ancora più profondità. Abbiamo creato poco, è vero, ma la squadra ha giocato.

- SPOGLIATOI.
IL PUNTO SODDISFA A METÀ I GIALLOBLÙ MA AIUTA COMUNQUE A STEMPERARE LE RECENTI TENSIONI
Rafael dimentica i prodigi «Il pari è merito di tutti». Il portiere fa il modesto: «Le parate? Ho fatto soltanto il mio dovere» E Ceccarelli: «Teniamoci le cose positive ma io gioco sempre per vincere»
Il premio per il migliore in campo l’avrebbe ceduto volentieri a qualcun altro. Magari ad un compagno che avesse firmato il gol della vittoria. Invece a Reggio Emilia l’Hellas di reti non ne ha segnate neanche una. Purtroppo. Zero gol come la Reggiana, che in tutte le occasioni si è scontrata con le super parate di Rafael. Il portierone gialloblù ha salvato la sua porta in tante occasioni, dall’inizio alla fine. Una prestazione da ricordare per il numero uno: prima sul colpo di testa di Falconieri, poi su Florian, quindi su quell’ultimo tiro della partita che poteva dare un grosso dispiacere al Verona. Ma anche lì è arrivata la manona di Rafael, che nonostante i complimenti di tutti non perde la modestia: «Certo, mi fa piacere essere riuscito a salvare il risultato», confessa, «ma i meriti vanno divisi con tutti. Con i miei compagni, con chi mi allena durante la settimana, con chi mi dà fiducia. Io ho solo fatto il mio dovere, nient’altro». Tanti interventi contro gli attacchi dei gigliati, ma il numero uno non ha dubbi sul più difficile. «Senz’altro è stato quello nella ripresa sul tiro di Florian», ricorda. «Era da solo davanti a me, ha calciato secco e quasi non ho avuto il tempo di buttarmi. Ma ci sono riuscito e ho deviato in angolo, per fortuna». Alla fine è arrivato soltanto un punto, che fa salire a tre il misero bottino delle ultime cinque giornate. «Lo so, non sono molti, ma per noi è stata una settimana dura, abbiamo sofferto; adesso stiamo cercando di ritrovare la serenità, i giorni insieme ci hanno fatto bene. La pressione dell’ultimo periodo? Quando sono venuto a Verona lo sapevo», spiega. «Questa è una piazza importante e dobbiamo dimostrare di meritarla fino in fondo».

Era all’esordio in campionato, ma Luca Ceccarelli ha offerto una buona prestazione, senza sbavature e senza particolari problemi per contenere gli attacchi avversari. «Però non sono del tutto contento», rivela. «Io scendo in campo sempre per vincere, poi però in partite come questa non ci si riesce e allora ci teniamo le buone cose che abbiamo fatto qui a Reggio. Secondo me la nostra prova è stata positiva, anche perché loro erano molti esperti ed era davvero difficile giocarci contro».
Ma è un Hellas che poteva fare di più, soprattutto quando la Reggiana è rimasta in dieci per l’espulsione di Mallus. Il difensore la pensa così: «È stata una settimana carica di tensione per noi, non era facile, però continuiamo a lavorare, cercando di ritrovare serenità e tranquillità. Ricordandosi però che bisogna dare ancora di più, sbaglia chi viene in una piazza come Verona pensando di poter non dare il massimo. Qui bisogna darlo sempre, ogni giorno, non dobbiamo dimenticarcelo mai».


- Scapini non sfrutta l’invenzione di Parolo

- IN CATTEDRA.
OGGI ALLE 20.30 IN SALA LUCCHI
Mister Remondina fa scuola di attacco. Serata di aggiornamento per i tecnici veronesi E l’associazione consegna un premio ai vincitori

FONTE: LArena.it


- Pessimo Verona anche con la Reggiana. Solo Rafael salva l'Hellas. Ceccarelli: non dobbiamo accettare la mediocrità
C'è poco da salvare in casa Hellas dopo il pareggio con la Reggiana. La squadra scaligera ancora una volta ha prodotto pochissimo in attacco e sbagliato molto in difesa. Stavolta però a salvare i gialloblù da un'altra sconfitta sono state le eccezionali parate del portiere brasiliano. Ma per aspirare ad un campionato di vertice serve ben altro
Così non va. Il Verona è caduto nel tunnel della depressione e pare non sia più in grado di uscirne. La squadra scaligera ha paura, troppa paura, è smarrita, non ha identità e balbetta. A Reggio Emilia c'è poco da salvare. Zero tiri in porta, una sola occasione da gol (Scapini), uno stop and go continuo dal punto di vista tattico e la sensazione sempre più evidente che dopo il buon avvio la squadra sia destinata ad un campionato di media-bassa classifica.

UMORE. Che il Verona abbia paura è evidente. Non ci sono giocate fluide, mancano soprattutto i giocatori che sappiano prendersi sulle spalle la squadra nei momenti no. La Reggiana, che pure non era in un grande momento psicologico, ha sempre tenuto in mano il pallino del gioco, con un possesso palla da percentuali imbarazzanti e ha affondato almeno in cinque sei occasioni, fermata solo da un Rafael in giornata di grazia.

BOCCIATI. A finire sul banco degli imputati sono quei giocatori che chiamati a sostituire i presunti titolari non danno nulla alla squadra. Ad esempio Campisi che si giocava una carta importante per dimostrare a tutti di poter essere un giocatore almeno affidabile. Anche lui inghiottito nella mediocrità, persino spento in quello che è il suo miglior pregio, il tiro da fuori. Al suo fianco hanno giocato male anche Garzon e Parolo. Proprio quest'ultimo rischia di diventare il dilemma della stagione. Il ragazzo ha classe (basta vedere la pennellata sulla testa di Scapini nell'unica occasione del Verona) è intelligente (basta ascoltare una sua intervista), sa quali sono i suoi pregi e i suoi difetti, ma non fa nulla per rimediare alle sue pause incomprensibili. Avulso dal gioco per interi quarti d'ora, gioca a sprazzi come se fosse una principessa sul pisello, un po' viziata, per di più.

IL MISTER. Poche idee e confuse. Arrivato a Verona sembrava molto più sicuro di sè. Il Verona rispecchia questa sua confusione. Dicono sia testardo però ha cambiato più moduli lui che vestiti Carla Bruni. A volte sembra persino masochista. Ma chi glielo ha fatto fare di mettere in campo Anaclerio in quelle condizioni? Incredibile poi sentirlo dire nelle interviste (quasi fosse un alibi) che Anaclerio è in ritardo di condizione. Si può anche condividere che non abbia fatto giocare Corrent e Girardi (che ultimamente erano in fase calante), ma non si capisce allora l'impiego di Garzon reduce dall'infortunio. Oltrettutto sembra voler dire nelle sue esternazioni che più di tanto con questa squadra non si può fare, scontrandosi però con le richieste della società e le ambizioni della piazza.

PREVIDI. Non è stato bene per un attacco influenzale che lo sta tormentando ormai da dieci giorni. Il vecchio pirata ha fatto sentire la sua voce imponendo un ritiro che a molti è sembrato un po' anacronistico. Le sue condizioni di salute gli impediscono probabilmente di occuparsi del Verona come l'Hellas richiederebbe in questo momento. L'ufficiale di collegamento lo sta facendo Riccardo Prisciantelli, bravo e generoso, ma forse anche lui troppo coinvolto emotivamente nella sua creatura. E' il momento di mantenere i nervi saldi e di chiarire alcuni punti fondamentali, tra i quali il principale è sicuramente sulla fiducia che gode Remondina. Sono tutti convinti che sia lui l'allenatore giusto per questo Verona? Se sì, allora bisogna andare avanti a testa bassa, senza paura di rischiare qualcosa, riacquisendo anche un po' di sana follia che questo Verona pare aver smarrito per strada.


- REGGIANA-VERONA: SERVIZIO DI VIGHINI

FONTE: TGGialloblu.it


- Hellas Verona-Lecco, info biglietti
I tagliandi per la 9a giornata di campionato sono disponibili presso i punti vendita del circuito Ticket One

- Martedì alle ore 13:45 spazio interviste
A disposizione degli organi d'informazione ci saranno Gian Marco Remondina, Marco Parolo e Matteo Scapini

- Hellas Verona-Lecco, accrediti stampa
Le richieste per la 9a giornata di campionato dovranno pervenire via fax entro le ore 19:00 di giovedì 23/10/2008

- Martedì pomeriggio la ripresa degli allenamenti
Un giorno di riposo per Corrent e compagni dopo il match con la Reggiana

FONTE: HellasVerona.it




[OFFTOPIC]
CICLISMO&VALORI: CUNEGO spiega ai bimbi che il doping è pericoloso. CALCIO ESTERO: ODDO e GROSSO rilanciano BAYERN e LIONE. FORMULA 1: Ad una settimana dalla chiusura del mondiale 2008 in BRASILE HAMILTON si affida alla scaramanzia MASSA alla torcida.
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Damiano in cattedra in una scuola media della provincia di Brescia: "La tentazione di imbrogliare c'è sempre stata e ci sarà sempre. Chi ci rimette di più è l'atleta che compromette la salute"

- Grosso, ritorno con gol. Oddo rilancia il Bayern
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- Hamilton fa gli scongiuri. Massa invoca la Torcida
Tra due settimane il GP del Brasile assegna il Mondiale. Lewis è favorito come l'anno scorso con 7 punti sul ferrarista che segue: "Ma non sono superstizioso". Felipe si affida al calore del pubblico e alla forza della F2008 a Interlagos

FONTE: Gazzetta.it