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Intervista a DI GENNARO: chiaramente si parla di BAGNOLI, di ELKJAER e di... Contro il PERGOCREMA un HELLAS con età media di poco superiore ai 23!







INTERVISTA AL DIGE: Antonio DI GENNARO, il cervello del centrocampo gialloblù che nel campionato '84-'85 stupì l'ITALIA e finì per essere convocato in NAZIONALE, parla un po' di tutto, poco sotto trovate la parte che riguarda VERONA ma per i fans del DIGE consiglio anche questa intervista realizzata da Calcio.com MAGAZINE a fine Aprile quando l'HELLAS navigava in acque pericolosissime e sopratutto quest'altra in cui il bell'Antonio, come lo chiamava PULIERO, si scagliava a Febbraio contro la società in un intervista radiofonica...

Il sondaggio B/=\S (risposta multipla)
Come finirà HELLAS VERONA-RAVENNA? [33 votes total]

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LA GIOVIN VERONA: Anche col PERGO una squadra con un'età media di poco superiore ai 23 anni contro una certamente più esperta (età media 30 anni col portiere Brivio che tocca i 39) eppure l'HELLAS ha lottato, solo per 20 minuti purtroppo, e alla fine ha pure recuperato... Ma resta il rammarico per non aver fatto nostra una partita che si poteva vincere. Nel frattempo per le giovanili reduci da 4 derby su 5 partite la scorsa settimana, in questo week-end aspettano i pari età di VENEZIA e wIcENZA.


ALTRE NEWS: Nardino PREVIDI colto da malore ieri pomeriggio ma è già in piedi! Coraggio vecchio leone e tanti auguri di una prontissima ripresa dai butèi di BONDOLA/=\SMARSA. Lassù qualcuno ci ascolta! Hi hi, ieri pomeriggio finalmente, REMONDINA ha provato in allenamento il 4-3-1-2 con PAROLO alle spalle di GIRARDI e SCAPINI! E' arrivato il tanto atteso momento per il quale questo blog spinge da tempo? Io lo spero davvero... D'altronde il butèl di BOVOLONE non può valere meno di DA DALT e GOMEZ in rapidità e tecmnica e forse si equivale a TIBONI, se non per forza fisica, per velocità... Ancora acciaccati GARZON e MANCINELLI. CONTI, che insieme a BERGAMELLI rappresenta la bella sorpresa di quest'inizio stagione, suona la carica: Crisi? Ma quando mai! E lo dimostreremo proprio da Domenica contro il RAVENNA. Ancora sulla FUSIONE, vera o presunta, che potrebbe diventare realtà fra VERONA, CHIEVO e pure SAMBONIFACESE.

Il contributo filmato del TGGialloblù:
- ESCLUSIVA: PREVIDI RICOVERATO PER MALORE

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A sorpresa Bridget brucia tutti e si laurea campionessa con 7 punti mettendo in fila tutti i maschietti!!! La rimonta del B/=\S rosa Ah ah ah Grandissima! Quante soddisfazioni che mi dai: prima mi diventi ultrà, poi mi porti in trasferta, ora questo... Beh... Ho le lacrime agli occhi (dal ridere Hi hi). Buon secondo posto per RougeHellas e Scaligero, terzo Boro.

Brutta giornata per Bruni e Bubu77 che vengono 'salvati' sul fil di lana da MR31032001 sfigadòn di oggi...

In classifica generale l'englishman dei B/=\S Boro mi acchiappa in vetta e, grazie all'exploit di oggi anche Bridget fa un bel balzo in avanti acciuffando il 2° posto solitario. Bruni e Gabri terzi ed in agguato...


Gioco pronostici B/=\S 2008/2009
GiocatorePunti
Boro e Smarso27
Bridget26
Bruni e Gabri25
RobRoy23
MR31032001 e Scaligero22
Bubu7721
Martino20
RougeHellas19
Ale90HVr16
Pose Gialloblu15


Puoi commentare questo articolo sul forum BONDOLA/=\SMARSA oppure in coda a questo post per aprire magari uno scambio di opinioni... Con la prima di campionato è ripartito il gioco pronostici B/=\S: l'anno scorso la spuntò BRUNI per un solo, misero punto! (fra l'altro preso alla rubentina). Brucia ancora ma, anche quest'anno ci sarà da giocarsela! Che aspettate dunque? Si potrà giocare fino all'inizio delle partite!




- L'intervista a.....
Antonio Di Gennaro, il faro del centrocampo
... tappa a Verona, la tua consacrazione, dove fosti valorizzato da un certo Osvaldo Bagnoli. Che allenatore era?
«Rivedo Bagnoli in taluni atteggiamenti di Ballardini. Lui fondava il gruppo, dando una precisa impronta e mentalità alla squadra, sia in casa che fuori, schierando i giocatori nel ruolo esatto, senza dualismi, parlando in faccia a tutti già a partire dal primo giorno. Amava il gruppo che si era creato a Verona e aveva capito che non l’avremmo tradito nemmeno nei momenti difficili».
Quel Verona vinse nell’84’-85’ lo scudetto. Tante individualità – Elkjaer, Fanna, Marangon, Tricella, Briegel, Galderisi, ma uno zoccolo duro dietro.
«E' vero, e questo era l’importante. Tutti ricordano l’anno dello scudetto, ma noi la stagione prima vincemmo il torneo cadetto, disputando un calcio anche migliore e addirittura con una sola punta, Domenico Penzo. Non contava eccessivamente l'aspetto tattico. Quel Verona era una squadra perfettamente sincronizzata, nella quale ognuno sapeva esattamente qual era il compito da interpretare. C’era il giusto atteggiamento in campo, e infatti l’anno seguente, con le individualità acquisite, decolammo».
A Verona ereditasti la fascia di capitano da Tricella, ma poi dovesti andar via. E’ stato doloroso per te, che lì eri una sorta di re?
«Io avevo ancora due anni di contratto. C’erano problemi finanziari, la società voleva sfoltire gli ingaggi più onerosi per rientrare economicamente. Un controsenso a mio parere, visto che l'anno seguente furono acquistati Troglio e Caniggia, che forse avevano ingaggi anche superiori».

FONTE: BariLive.it


- «Hellas, sarà riscatto»
Il difensore Conti suona la carica: «Ma quale crisi, questa squadra può battere chiunque, a cominciare dal Ravenna»
Perfetto. O quasi. Christian Conti è la nota più positiva delle prime sei giornate dell’Hellas. Il centrale difensivo ha regalato prestazioni attente, concentrate, quasi da veterano. E quando Remondina parla di squadra “ingenua” sicuramente non si riferisce al difensore romano. Assieme a Bergamelli ha sistemato la retroguardia che ora appare il reparto più sicuro. Nonostante gli errori banali come quello di Moracci: «E’ stato sfortunatissimo - spiega Conti - in occasione del gol di Sambugaro. La sua chiusura difensiva era stata perfetta. Poi il rinvio ha mandato il pallone proprio sui piedi dell’avversario che ci ha infilato. Ma per favore, non mettiamo in croce nessuno per questo sbaglio».

Conti invece, grazie alle sue prestazioni ha mandato in panchina gente come Sibilano e Ceccarelli, quest’ultimo arrivato per ultimo a rafforzare la difesa dell’Hellas e fino ad oggi non impiegato da mister Remondina. «Che dire? Sibilano e Ceccarelli sono due ottimi giocatori e questo è un bel vantaggio per il Verona. Comunque il posto me lo tengo stretto». Un punto in tre partite: è crisi? Conti sbotta. «Assolutamente no. L’Hellas è vivo e non è in fase involutiva. Siamo una squadra propositiva che fa un buon calcio, che gioca sempre per vincere. Io credo che stiamo migliorando a vista d'occhio e secondo me tra poco raccoglieremo i frutti. Adesso abbiamo molte certezze in più. Ce la possiamo giocare con tutti. E soprattutto possiamo vincere con chiunque. A cominciare dal Ravenna». Intanto Campisi potrebbe essere ancora schierato da Remondina dal primo minuto visto che anche ieri Garzon non si è allenato. Anche Mancinelli ha qualche problema e si è allenato a parte. Infine, è partito il totopunta. Chi giocherà al fianco di Girardi con Tiboni squalificato? Gomez e Scapini scalpitano.

FONTE: Leggo.it


- NEGLI ULTIMI GIORNI SI RINCORRONO LE VOCI CIRCA UN ACCORDO COL CHIEVO
Torna di moda l’ipotesi-fusione. In ballo ci sarebbe anche la costruzione di uno stadio nella zona della Spianà: un’operazione che vedrebbe coinvolti anche i Mazzi. Ma nessuno si espone. Il Comune non sa nulla Aramini e Previdi negano con decisione
Un nuovo stadio alla Spianà, un’unica società di pallone, Hellas e Chievo che scomparirebbero per lasciar posto ad una nuova realtà calcistica per la città di Verona. Voci, sussurri e grida si vanno rincorrendo tra i tifosi in questi giorni. Molti sono preoccupati, altri incuriositi dai “rumors” che si fanno sempre più forti. Andiamo con ordine secondo le informazioni raccolte, e tentiamo di fare chiarezza senza la pretesa che essa corrisponda a piena verità. Troppi, infatti, sono gli interessi economici che girano attorno a quest’operazione che, diciamolo subito, non è totalmente campata in aria, non è frutto di un delirio collettivo, ed è così riservata che definirne i dettagli è ad oggi impresa ardua.

Per primo abbiamo nominato il nuovo stadio, grande torta da spartire che richiama con il suo intenso profumo imprenditori di prim’ordine. Come i Mazzi, ad esempio. Che però pare non vadano d’accordo con l’amministrazione cittadina, contraria ad uno stadio privato ma interessata ad entrare in quota nell’operazione. E Campedelli? Non si è mai stracciato le vesti alla parola “fusione”. Cosa che ha fatto invece Arvedi. Il conte Piero non ne ha mai voluto sapere di fondersi col Chievo.

E chi dice che il conte non sarebbe il reale proprietario del Verona, poiché sono le banche a garantirne i debiti?
«Balle - taglia corto Mario Aramini, consulente societario di Arvedi -, il conte ha abbastanza capitale per dormire sonni tranquilli. Se un giorno venderà lo farà perché si sarà stufato, ma la fusione, quella no».
Anche perché l’Hellas ha sondato i tifosi.
«Non la vogliono nemmeno un po’ - spiega Aramini - e quindi perché dar loro ulteriore pena?».


Da Palazzo Barbieri, intanto, l’assessore allo Sport Federico Sboarina dice di non saperne nulla. Ma chi non ricorda l’uscita di alcuni mesi fa del sindaco Tosi propenso alla fusione? «Se si chiamasse soltanto Hellas», disse. Poi, anche lui capì che non era il caso di proseguire sull’argomento. Ma le voci girano in una città non gigantesca come la nostra. Come quella, forse messa in giro ad arte, che Verona non sarebbe in grado di mantenere due squadre ad alto livello (ma le squadre non le finanziano dei privati, liberi di investire i loro denari dove credono? E attenzione alla Sambonifacese, potrebbero diventare tre...).

Il tentativo di fusione, insomma, pare proprio esserci stato, ma Aramini nega l’attualità del progetto: «È stato accantonato, non s’ha da fare». Pare che la voce dei tifosi abbia per ora vinto su quella dei grandi interessi economici, insomma. E Nardino Previdi presidente dell’Hellas oltre che amico dei Mazzi, conferma: «Smentisco nella maniera più assoluta le voci di fusione. Non ho il minimo sentore che sia un’ipotesi neppure lontanissima ».

- E intanto i gialloblù pensano al campionato
Conti non vuole piangere sui punti persi «Voltiamo pagina e pensiamo al Ravenna». Anche ieri pomeriggio Garzon a riposo precauzionale

FONTE: DNEws.eu


- L'ANALISI.
A CREMA REMONDINA HA SCHIERATO DAL PRIMO MINUTO CINQUE GIOCATORI NATI NELL'87. NELLA RIPRESA SONO ENTRATI UN '88 E UN '89
Come corre l'Hellas dei giovani «Dobbiamo limare i nostri difetti ma sono contento per l'atteggiamento di questi ventenni»
Non è stata la prima volta e non sarà nemmeno l’ultima. A Crema la truppa dei ventenni gialloblù ha dovuto vedersela con tanti «veterani» della Lega Pro come Brivio e Brambilla, Ragnoli e Bonazzi e non ha certo fatto brutta figura. Com’era successo con la Spal di Zamboni e Centi, la Cremonese di Viali e Guidetti, il Padova di Faisca e Varricchio, solo per fare un po’ di nomi.

D’altronde questo sarà il leit motiv della stagione, il Verona è una squadra ricostruita puntando sui giovani - ha l’età media fra le più basse della categoria se si valuta l’organico ma la più bassa in assoluto se si prende in considerazione solo l’undici titolare - e Remondina deve fare di necessità virtù. Non si scherza. Contro il Pergocrema ha mandato in campo dal primo minuto cinque giocatori nati nell’87 - Moracci, Conti e Bergamelli in difesa, Campisi in mezzo al campo, Da Dalt in attacco - e due ragazzi dell’85 come Girardi e Gomez. Mancinelli e Rafael non sono certo vecchi ma sono loro che devono prendere in mano la squadra insieme a Bellavista e Corrent.

E non è finita qui. Nella ripresa Remondina ha gettato nella mischia Parolo (classe ’85), Tiboni (classe ’88) e Puccio (classe ’89), abbassando la media età da 23,90 a 23,35. Il Pergocrema, squadra neopromossa in Prima Divisione che punta solamente a una salvezza dignitosa, ha risposto con una formazione che aveva una media superiore ai 30 anni (30,36 per l’esattezza) con picchi che vanno dai 39 anni di Pierluigi Brivio ai 36 di Bonazzi, dai 35 di Brambilla ai 34 di Ragnoli. Ventenni di belle speranze contro trentenni che continuano a combattere, si possono spiegare anche così gli alti e bassi di una squadra che ha mostrato nelle prime sei partite cose buonissime, spirito guerriero e tanta voglia di correre, dal primo all’ultimo minuto. Ma tutto ciò non basta per chi vuole restare nei quartieri alti della classifica. L’Hellas ha raccolto otto punti e viaggia a metà classifica, le prime della classe cominciano già a fare il vuoto. Cosa serve per il salto di qualità? Tanta concretezza in più, soprattutto davanti al portiere avversario, meno errori, niente black out.


Basta ripensare a Crema o alla sconfitta casalinga con il Padova.
«Abbiamo fatto noi la partita - ha ripetuto in più di un’occasione Gian Marco Remondina - e siamo stati castigati alla prima disattenzione».
Qualche black out di troppo che potrebbe nascere anche delle alternative tattiche che l’allenatore gialloblù propone di partita in partita.
«Non direi - puntualizza il tecnico - non voglio intrappolare i nostri giocatori in schemi prefissati, abbiamo visto che possiamo applicare due tipologie di gioco offensivo e così facciamo. Durante la settimana cerco di vedere come stanno i giocatori, chi può darmi di più e quelli che possono adattarsi a questo o quel modulo, senza dimenticare gli avversari. Guardate che il Verona è sempre lo stesso in difesa e centrocampo, c’è una continuità nelle prime sei partite. Abbiamo cambiato qualcosa in avanti, abbiamo visto che la duttilità dei nostri giocatori ci consente anche alternative in corsa e questa diventa una freccia in più per il nostro arco».
D’altronde la gioventù porta con sè pregi e difetti.
«Mi sembra normale - conclude il tecnico - perchè l’esperienza non si acquisisce dall’oggi al domani. Avete visto quanti ragazzi abbiamo mandato in campo a Crema? Hanno sbagliato una volta e i padroni di casa ci hanno puniti ma poi si sono gettati in avanti, hanno messo in campo freschezza entusiasmo, voglia di rimontare. Questo è l’atteggiamento giusto per fare bene in un campionato così equilibrato, questi sono i valori che ci hanno permesso di recuperare lo svantaggio. E non è la prima volta che succede. Cercheremo di limare i nostri errori ma questo è lo spirito che mi piace».

- A testa alta contro i veterani della Lega Pro
Domenica hanno combattuto contro gente come Brambilla, Brivio e Bonazzi, veterani della Lega Pro con un passato in A e in B ma nelle partite precedenti se la sono vista con Argilli e Viali, Varricchio e Zamboni, ma la «banda terribile» di Remondina non ha mai abbassato la testa. Inesperti sì, paurosi mai.

- Una maglia tutta nuova per Corrent e compagni
Addio maglia blu con righe gialle e scala a tre pioli sul petto, oppure gialla con righe e scala blu.
Stamattina, alle 10 e 30, a Corte Pancaldo, l’Hellas Verona e il main sponsor Giallo Sistemi d’ombra presenteranno la nuova linea da gioco, la prima e la seconda divisa della squadra. Si rinnova ancora una volta anche la collaborazione tecnica con Asics, l’azienda che fornisce le divise ufficiali all’Hellas da tre anni.

La prima volta nella stagione 2006- 2007, all’inizio con Massimo Ficcadenti in panchina poi con Ventura. Maglia blu royal con bande gialle in casa, casacca bianca con bande gialloblù in trasferta. Un anno da dimenticare, vista la retrocessione in B dopo i play out con lo Spezia. L’anno scorso s’è cambiato tutto ma il Verona ha rischiato un’altra retrocessione, questa volta è andata bene con la Pro Patria. Meglio cambiare ancora, magari la nuova maglia dà una marcia in più a Corrent e compagni.

- BABY IN VETRINA.
I GIOVANISSIMI NAZIONALI HANNO PAREGGIATO LA PRIMA PARTITA CON IL VENEZIA E VINTO IL DERBY CON IL VICENZA. «UN GRUPPO MOLTO AFFIATATO»
I ragazzi di De Beni sulla rampa di lancio

FONTE: LArena.it


- Previdi, colto da malore, già dimesso: sto bene, nessun problema
Nessuna conseguenza per l'amministratore unico dell'Hellas Verona Nardino Previdi, ricoverato questo pomeriggio in ospedale per un malore accusato mentre assisteva alla partitella del Verona all'antistadio.
"Sto bene, sono già stato dimesso. Nessun problema, sto recuperando". Così Nardino Previdi, 74 anni, poche ore dopo il malore che gli ha fatto perdere i sensi all'antistadio questo pomeriggio. L'amministratore unico del Verona stava seguendo la partitella in famiglia dei gialloblù di Remondina, quando si è sentito male probabilmente a causa del caldo, che gli ha provocato un improvviso calo di pressione. Previdi è stato soccorso dallo staff medico dell'Hellas e subito dopo dai sanitari di Verona Emergenza, che sono intervenuti con un ambulanza e lo hanno trasportato all'ospedale di Borgo Trento. Solo il tempo per le analisi del sangue e altri accertamenti, e Previdi è stato dimesso.

- ESCLUSIVA: PREVIDI RICOVERATO PER MALORE

- E' arrivata l'ora di Scapini
L'attaccante di Bovolone, vista l'assenza per squalifica di Tiboni, potrebbe avere la chance di partire dal 1' contro il Ravenna, domenica al Bentegodi. Remondina nell'amichevole in famiglia di questo pomeriggio lo ha schierato in coppia con Girardi, con Parolo alle loro spalle.
"Vicino a Girardi preferirei che agisse un giocatore rapido". Così si pronunciò l'allenatore gialloblù Gian Marco Remondina alla vigilia della trasferta di Crema, ma in quella occasione Matteo Scapini non riuscì a trovare spazio.

Questo pomeriggio Remondina lo ha provato, con insistenza, a fianco di Girardi e alle loro spalle ha agito, nella prima frazione di gioco Parolo. 4-3-1-2 il modulo, con Rafael in porta, Campagna, Conti, Ceccarelli e Moracci a formare la linea di difesa, centrocampo a tre con Campisi confermato al posto dell'assente Garzon, Bellavista play basso e Puccio alla sua sinistra, per Corrent, Parolo trequartista e la coppia offensiva composta da Girardi e Scapini. Le "riserve" scese in campo con la pettorina rossa, si sono schierate con il 4-3-3, con Franzese in porta, Mancinelli, Sibilano, Bergamelli e Loseto in difesa, Hurme, Corrent e Anaclerio a centrocampo, con Da Dalt, Tiboni e Gomez in attacco.

Nella seconda frazione di gioco Remondina ha poi mischiato le carte.

FONTE: TGGialloblu.it


- Giovedì pomeriggio partitella in famiglia
Sfida undici contro undici per i gialloblù sul campo dell'antistadio, differenziato per Garzon
Prosegue il lavoro della squadra scaligera in vista dell’impegno col Ravenna, in programma domenica 12 ottobre allo stadio "Bentegodi". Giovedì pomeriggio i gialloblù di Gian Marco Remondina hanno disputato una partitella in famiglia sul campo dell’antistadio. Alla sfida non ha preso parte Stefano Garzon, che ha affrontato un allenamento differenziato. Prossimo allenamento oggi pomeriggio, sempre all’antistadio.

- Giovanili: weekend con i ragazzi Hellas
Gli Allievi Nazionali ospitano il Venezia, gli Esordienti '96 ricevono il Vicenza

FONTE: HellasVerona.it




[OFFTOPIC]
CALCIO EUROPEO: Tutte le grandi d'europa già in vetta nei rispettivi campionati, solo il BAYERN MUNCHEN di TONI arranca. FORMULA 1: Fernando ALONSO, già campione del mondo, sibillino sul suo futuro... BASKET NBA: I RAPTORS di BARGNANI battono sul filo di lana i N.Y. KNICKS di GALLINARI.
CALCIO EUROPEO: Tutte le grandi d'europa già in vetta nei rispettivi campionati, solo il BAYERN MUNCHEN di TONI arranca. FORMULA 1: Fernando ALONSO, già campione del mondo, sibillino sul suo futuro... BASKET NBA: I RAPTORS di BARGNANI battono sul filo di lana i N.Y. KNICKS di GALLINARI.
- Poche sorprese in Europa. Bayern unica "big" in crisi
La sosta per gli impegni delle nazionali ci dà modo di dare uno sguardo panoramico a quanto sta accadendo in Inghilterra, Spagna, Germania e Francia. Quasi tutte le grandi squadre hanno avuto un buon avvio di stagione, faticano solo i campioni della Bundesliga

- Alonso sul futuro: "Il 2009? Ho idee abbastanza chiare"
Lo spagnolo della Renault, in Giappone per il Gp di domenica, parla del suo futuro: "Ma ora voglio concentrarmi sulla guida, prenderò una decisione definitiva solo dopo la gara in Brasile"

- Bargnani nota positiva nel derby mancato
I Raptors del Mago battono 113-111 i New York Knicks di Danilo Gallinari, che dopo qualche esercizio nel prepartita resta a guardare senza cambiarsi. La prima scelta assoluta nel draft 2006 ripete la prestazione della prima stagionale a Cleveland, infilando 15 punti e meritandosi le lodi del suo coach

FONTE: Gazzetta.it