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HELLAS VERONA 0-0 LECCO: La rassegna stampa del giorno dopo, nuove foto, interviste, analisi e pagelle...



HELLAS VERONA 0-0 LECCO: Tutta la stampa calca la mano sul fatto che, gira e rigira, se non segni non vai da nessuna parte! Ed il VERONA ha il peggior attacco del campionato. Detto questo tutto il resto viene di conseguenza: squadra sfuciata, insicura, che anche col LECCO non ha giocato male ma ha sprecato l'impossibile... Se a questo si aggiunge che gli altri sembrano avere molta più benzina in corpo (i lombardi Domenica raddoppiavano e triplicavano le marcature, pressavano altissimo e sono andati avanti così, senza apparentemente risentirne, per tutta la partita al contrario di noi che più di qualche volta arrivavamo secondi sulla palla) non si capisce da dove possano arrivare i punti 'pesanti'. Non si vince dal 14 Settembre (al BENTEGODI contro la SAMBENEDETTESE) ma REMONDINA, beccato l'altro giorno da una parte del pubblico, sostiene che prima o poi la ruota girerà anche in nostro favore. Non mi sembra abbia tutti torti... Del resto se anche a porta vuota ti divori i gol la colpa non può essere del mister! Dovremmo sfruttare di più le fasce, è dalla prima di campionato che si va ripetendo questa litania, ma gli uomini sono questi (ma con la fame di esterni che abbiamo perchè bocciare a priori MORABITO e sopratutto DIANDA? Immagino per problemi di spogliatoi che non conosciamo) e mi sa che dovremo fare scorta di pazienza almeno fino a Gennaio.

Hellas Verona 0-0 Lecco (foto in formato 640x480)


Le video interviste dal TGGialloblù:
- MANCINELLI: SIAMO COL MISTER
- CORRENT: DEVE "GIRARE"
- VERONA-LECCO: IL SERVIZIO DI VIGHINI
- VERONA-LECCO 0-0: LA SINTESI
- TIBONI: SE NON SEGNI...
- REMONDINA: NON MI ABBATTO

Il sondaggio B/=\S (risposta multipla):
Il VERONA in piena l'involuzione: di chi la colpa? [98 votes total]

PREVIDI e ARVEDI (28)
 29%
PRISCIANTELLI (3)
 3%
REMONDINA (idee confuse) (25)
 26%
GIOCATORI (scarsi e svogliati) (10)
 10%
PUBBLICO (ambiente difficile che si esalta e si deprime sempre troppo) (9)
 9%
IMPRENDITORI LOCALI (disinteressati) (7)
 7%
STAMPA (e MEDIA in generale) (3)
 3%
NESSUNA COLPA (basta solo un po' di tempo e tutto si risolve) (10)
 10%
ALTRO (3)
 3%


ALTRE NEWS: REMONDINA, Alla squadra non posso rimproverare nulla! Ci abbiamo provato in tutti i modi ma se non la butti dentro non vinci! Questa è l'unica ricetta, essere più concreti! Non serve altro... I fischi? La gente paga il biglietto e ha tutto il diritto di manifestare il proprio disaccordo. CADREGARI, c'è andata di lusso! Nel primo tempo abbiamo tenuto abbastanza sotto controllo il VERONA poi nel secondo tempo loro sono venuti fuori molto bene e, fortunatamente per noi, hanno sprecato 3/4 palle gol. Per quanto riguarda la mia espulsione ci sono abituato: è già la quarta quest'anno, gli arbitri mi hanno preso di mira... CORRENT, Ancora una volta non siamo riusciti a concretizzare la nostra supremazia, a causa di questo ci mancano almeno 3/4 punti... Brutto difetto che ci tiriamo avanti dall'inizio del campionato purtroppo. Episodi sospetti in area lecchese? Almeno 2 ma sul primo non ho dubbi: Era rigore netto! GARZON, La storia è sempre la stessa, partita contro il RAVENA a parte: la gara la facciamo noi, gli altri ci aspettano e non giocano! Nonostante ciò creiamo molte occasioni senza riuscire a finalizzare... Anche a me sono capitate ue buonissime occasioni ma sulla prima sono stato precipitoso, sulla seconda sono arrivato stanchissimo e non ho saputo tirare meglio. TIBONI, Più di così non potevamo fare! Ci abbiamo ptovato in tutti i modi ma la porta del LECCO sembrava stregata. Abbiamo perso 2 punti che dovremo recuperare a PORTOGRUARO: A buon intenditor...



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GIOCO PRONOSTICI:
Ale90HVr indovina la giornata e segna un bel 9, eguaglia il massimo punteggio ottenuto quest'anno e, per la prima volta, diventa anche campione di giornata!!! Meglio di così!!! ... Subito dietro Boro con un solo punto in meno e terzi un po' tutti: Bridget, Bruni, Martino, Mister Loyal, MR31032001 e Scaligero!!! Brài butèi ma se scopro che avì copià ;o) ...

Male io e Bubu :( Peggio fa solo Pose Gialloblu Sfigadòn di giornata con 3.

In classifica generale Bruni e Boro provano la volata: a noi fermarli ;o)


Gioco pronostici B/=\S 2008/2009
GiocatorePunti
Boro, Bruni40
Smarso38
Martino37
Bridget, Gabri, MR3103200136
RobRoy35
Bubu7733
Scaligero31
RougeHellas30
Ale90HVr29
Mister Loyal28
Pose Gialloblu24


Puoi commentare questo articolo sul forum BONDOLA/=\SMARSA oppure in coda a questo post per aprire magari uno scambio di opinioni... Con la prima di campionato è ripartito il gioco pronostici B/=\S: l'anno scorso la spuntò BRUNI per un solo, misero punto! (fra l'altro preso alla rubentina) Brucia ancora ma, anche quest'anno ci sarà da giocarsela! Che aspettate dunque? Si potrà giocare fino all'inizio delle partite!





- QUATTRO OCCASIONI, NESSUN GOL
Hellas sprecone contro il Lecco un altro 0-0 che non serve. Cadregari è ‘Mister X’: Per la sua squadra è il settimo pareggio in nove giornate
L’Hellas spara a salve contro il Lecco, squadra specializzata nei pareggi (sette con quello di ieri). I lombardi portano a casa un punto senza colpo ferire (non un tiro in porta degno di questo nome) e i gialloblù devono accontentarsi di quattro ottime occasioni da gol senza mai riuscire a centrare la porta in maniera pericolosa. La partita che doveva essere giocata da “undici guerrieri” delude, in buona parte, le aspettative dei diecimila del Bentegodi, che nei sogni assaporavano il ritorno alla vittoria. Zero a zero, porta del Lecco stregata e nulla da fare per l’Hellas, quindi, che si morde mani e piedi per l’occasione perduta. Va detto, tuttavia, che il Verona ha fatto meglio rispetto alle precedenti scialbe prestazioni. Specie nella ripresa, dopo un primo tempo non all’altezza, cihaprovato in tutte le maniere, ma senza fortuna.


Si parte con il 4-3-1-2, con le varianti Scapini al posto di Girardi e Ceccarelli confermato al posto di Conti. Dopo tredici minuti Parolo ci prova di testa su cross di Garzon e scalda i guantoni di Andreoletti, 19enne sostituto dello squalificato Orlandi. Niente più, se non un gioco impreciso e spezzettato sino al 44’ quando Moracci entra in area dalla sinistra superando un avversario e dà a Scapini un pallone prezioso, ma il Matteo di Bovolone cerca la precisione e la palla si spegne sul fondo. La seconda parte di gara vede un Verona decisamente più arrembante anche se impreciso sotto porta. Al 53’ Garzon si vede arrivare dalla sinistra un bel pallone di Corrent ma l’impatto con la palla, a pochi metri dalla porta, è da dimenticare. Dieci minuti dopo Tiboni e Corrent confezionano dalla sinistra per Parolo che incredibilmente manca il contatto con la palla a pochi centimetri dalla porta: regali natalizi anticipati.

Entrano Girardi per uno stanco Tiboni, Campisi per Corrent e Anaclerio (negli ultimi minuti) per Parolo. Al 70’ c’è un passaggio smarcante di Garzon per Girardi, il traversone è rasoterra verso il centro dell’area ma nessuno vi arriva. Un cross tagliato di Alteri per Buda all’82’ ve d e Rafael bloccare il colpo di testa: è l’unica parata del brasiliano. A otto dalla fine una spizzata di Girardi libera Scapini che ha fretta di tirare dal limite tentando l’eurogol, ma il tiro va alto sopra la traversa. Una punizionedi Anaclerio al92’ è respinta coi pugni da Andreoletti, poi Mancinelli conclude di destro senza trovare lo specchio della porta. «Se avessimo giocato tre giorni di fila non avremmo mai segnato», dirà a fine gara il terzino. Destino? Sfortuna? Forse, più semplicemente grande imprecisione. L’Hellas ha sinora segnato pochissimo, solo 6 gol e ieri non ha visto la porta. La mira va urgentemente aggiustata in vista dei prossimi banchi di prova che saranno le due trasferte consecutive a Portogruaro e Sesto San Giovanni.

- Parolo non incide nella manovra e fallisce un gol
6,5_Luca Ceccarelli
Il migliore per personalità. Non concede nulla agli avversari e la palla pare non scottare mai quando è tra suoi piedi.
6_Rafael
È una presenza sicura nei pochi impegni che gli dà il Lecco. Per il resto prende il soletto del Bentegodi di questo scorcio d’estate autunnale.
6_Mancinelli
Spinge più del solito sulla corsia, maggiormete nel secondo tempo quando trova ulteriori spazi.
6,5_Bergamelli
Bravo il giovane Bergamasco che non sbaglia pressochè nulla. Vero che il Lecco ha giocato dietro, ma in avantoi aveva uomini veloci che lui ha saputo controllare.
6_Moracci
Meglio in fase di spinta. Finalmente lo si è visto andare sul fondo e mettere in mezzo, e quando lo fa sono pericoli per gli altri. Dietro soffre il pimpante Romanelli.
5,5_Garzon
L’occasione mancata sotto porta grida vendetta e toglie a Stefano una valutazione più consona alla sua prestazione generale, che è stata molto generosa.
5,5_Bellavista
Si vede poco o niente e a tratti è nervoso. Non è coinvolto nel gioco corale, forse a causa della sua posizione troppo arretrata.
6_Corrent
Tante imprecisioni ma anche tanta grinta, tutti in squadra dovrebbero prendere esempio dal capitano.
5_Parolo
Non incide con regolarità nella manovra offensiva e non centra un pallone che era sembrato già dentro la porta di Andreoletti.
5_Scapini
La buona volontà non basta ad un attaccante e due errori sono troppi quando la squadra fa fatica a segnare.
5,5_Tiboni
Niente di speciale, anche se lotta. Un po’ stanco, forse, per la gara infrasettimanale in Croazia.
6_Girardi
Si impegna nell’assalto finale ma gioca troppo pochi minuti per poter pungere maggiormente.


- 3 I pareggi senza gol dei gialloblù in nove giornate
_Per il Verona questo è il terzo pareggio a reti bianche della stagione, dopo quelli con il Lumezzane alla prima giornata e con la Reggiana all’ottava. I gialloblù mancano l’appuntamento con la vittoria ormai da sei turni: l’ultimo successo alla terza contro la Sambenedettese.

- «Ai compagni dico di non mollare»
NICOLA CORRENT, IL CAPITANO
__«Dico ai miei compagni: non dobbiamo mollare. Prendiamo quello che di buono ha detto questa gara e partiamo da lì. Con i pareggi non si va da nessuna parte, lavoriamo senza scoraggiarci e cerchiamo i tre punti nelle prossime»

- La situazione del Girone A
La Pro Patria crolla (5-1) a Lumezzane e viene raggiunta in vetta dal Novara

FONTE: DNews.eu


- Verona-Lecco, la voce dei protagonisti
Secondo pareggio consecutivo. Hellas ad occhi chiusi che tira, corre spreca. E rimpiange. 0 a 0, "squadra inattaccabile" dicono i tifosi. E almeno da quelpunto di vista i gialloblù se la sono cavata. In occasione della sfida col Lecco il tecnico scaligero Gian Marco Remondina si affida a Tiboni e Scapini come terminali d'attacco, supportati da Parolo sulla trequarti. Nel pacchetto arretrato confermato Ceccarelli al fianco di Bergamelli, con Mancinelli e Moracci sulle corsie esterne. Cadregari deve rinunciare allo squalificato Orlandi, sostituito da Andreoletti, ma ritrova Alteri a comporre il tandem offensivo con Romanelli.

VERONA
Il tecnico del Verona Gian Marco Remondina: "Considerando l'andamento della partita, magari avrei dovuto inserire Anaclerio un attimo prima. Oggi ho preferito giocare col trequartista visto che gli esterni d'attacco non sono in perfetta forma. Nella zona nevralgica del campo era difficile trovare spazi, nonostante richiedessi di verticalizzare. La cosa ideale era favorire gli inserimento laterali. Ogni domenica giochiamo per centrare il successo, contro la formazione di Cadregari le occasioni ci sono state. Non è semplice essere freddi quando ti ritrovi davanti alla porta, ma bisogna avere la prontezza e la consapevolezza di poter segnare da un momento all'altro".

L'attaccante del Verona Christian Tiboni: "Sia io che i miei compagni abbiamo provato in tutti i modi a trovare la via del gol, ben cinque palloni a tu per tu col portiere poi sono usciti. Se non la butti dentro, di certo non puoi vincere le partite. Allontaniamo i discorsi riguardanti le pressioni, siamo giocatori di calcio e professionisti. Se avessimo la fortuna di andare a San Siro, considerando le pressioni non potremmo nemmeno scendere in campo se fosse per questo. Ho detto sin dall'inizio che siamo una buona squadra, possiamo lottare con formazioni sulla carta più forti. Abbiamo margini di miglioramento e le qualità giuste per vincere. Oggi non potevamo fare più di così"

LECCO
Di poche parole il tecnico del Lecco Adriano Cadregari: "Non siamo riusciti a segnare. Complimenti al Verona, ma noi potevamo fare di più. Peccato".

FONTE: TuttoMercatoWeb.com

- Troppi errori dei gialloblù: è il peggior attacco. Remondina: «Cambierà»
Hellas sprecone, il Lecco si salva
Puoi giocare bene, puoi mettere in campo l’anima, puoi spaccarti la testa alla ricerca del modulo migliore, ma se non segni non vai da nessuna parte. Remondina e il Verona se ne sono accorti ieri. Il Lecco, nelle vesti di vittima predestinata, è sceso al Bentegodi con l’evidente intento di costruire Fort Apache. E c’è riuscito, un po’ per merito suo, molto per demerito degli attaccanti del Verona. La squadra scaligera ha segnato fino a oggi la miseria di sei reti, il peggior attacco del girone. Il Verona non vince dal 14 settembre (1-0 con la Sambenedettese) e la gara di ieri è stata un inno all’occasione sprecata.


La fiera dell’errore parte al minuto 44 (dopo un primo tempo sbrindellato e troppo attendista) con Scapini splendidamente servito da Moracci: diagonale out. Ed è proseguita poi per tutta la ripresa: Al 53’ Corrent serve sul secondo palo Garzon che tira alto in maniera incredibile. Al 63’ Tiboni manda in area una palla al bacio ma Parolo, praticamente sulla linea di porta sbaglia l’appoggio. All’82’ ancora Scapini, servito da una palla spizzata di testa da Girardi, cerca di beffare Andreoletti un po’ fuori dai pali, ma manda alto. E al 92' Mancinelli, dopo una punizione respinta sbaglia ancora la mira mandando fuori abbondantemente.

Sconsolato a fine gara mister Gian Marco Remondina, beccato dal pubblico dopo il fischio finale: «Non si può dire nulla a questi ragazzi. Io ho il dovere di sostenere moralmente questa squadra. Quando sbagli così tanto ogni giudizio è inutile. Non dobbiamo abbatterci, prima o poi girerà anche per noi».

PAGELLE:
RAFAEL 6 Passa inoperoso gran parte della domenica.
MANCINELLI 6 Funziona a intermittenza come la lampadine di Natale.
CECCARELLI 6 Il posto è ormai suo. Guerriero.
BERGAMELLI 6 Attento, senza sbavature.
MORACCI 6,5 Finalmente spinge: la sua miglior partita.
GARZON 5 Si riveda i gol che ha sbagliato e si dia lui il voto.
BELLAVISTA 5 Non pervenuto. Una partitaccia.
CORRENT 5,5 Primo tempo infame. Secondo in cattedra. Il voto è una media (dall’81’ CAMPISI ng: non incide).
PAROLO 5 Il Piccolo Principe deve darsi meno arie. E sbagliare meno gol (dall’87’ ANACLERIO ng: solo una buona discesa).
SCAPINI 5,5 Domenica maledetta. Non riesce proprio a segnare.
TIBONI 5,5 S’innervosisce inutilmente quando le cose non vanno (dal 66’ GIRARDI 5: chi l’ha visto?).

FONTE: Leggo.it


- CALCIO: LEGA PRO 1/A, NOVARA RAGGIUNGE IN VETTA IL PRO PATRIA
Cade ancora la capolista Pro Patria , 5-1 in casa del Lumezzane, e viene agganciata dal Novara (2-1 al Venezia) nella prima divisione, girone A...

FONTE: IrisPress.it


- Bentegodi ancora amaro per il Verona
Solo nella ripresa i gialloblù si svegliano e sprecano almeno cinque occasioni da gol Alla fine fischi dei tifosi per Remondina
Ancora un passo falso al Bentegodi. Questa volta è arrivato un pareggio, dopo le sconfitte con Padova e Ravenna, ma il punto conquistato con il Lecco non fa dormire sonni tranquilli al Verona di Remondina. Poteva essere l’occasione giusta per chiudere una parentesi negativa - due punti nelle ultime cinque partite - e rilanciare la corsa dell’Hellas verso l’alta classifica. «Lì davanti c’è un piccolo castello, proviamo ad attaccarlo», aveva detto in settimana il tecnico del Verona. Non è andata così, il Verona ha mostrato ancora una volta i limiti di sempre. Poca concretezza sotto porta, tanti passaggi sbagliati in mezzo al campo, praticamente nullo l’apporto degli esterni. La nota positiva arriva dalla difesa, l’innesto di Ceccarelli ha portato un po’ di esperienza in più e nelle ultime due partite l’Hellas non ha subito gol. Un piccolo sorriso in una domenica che ha riportato l’ambiente gialloblù in quella depressione che accompagna il Verona da qualche anno. Passano le giornate e la squadra non trova il passo giusto per tenere il ritmo delle prime e, anche se non erano state fatte promesse all’inizio dell’anno, si riaffacciano gli incubi delle ultime stagioni: sempre in fondo alla classifica oppure, nella migliore delle ipotesi, un campionato senza infamia e senza lode in attesa di tempi migliori.


Un’occasione sprecata, inutile negarlo. C’erano tutti i presupposti per fare bene. La voglia di riscatto dopo un periodo difficile, una squadra alla portata dei gialloblù, i diecimila - ieri erano poco meno di 9500 - pronti a sostenere Corrent e compagni. Poche le sorprese anche dal punto di vista tattico. Adriano Cadregari schiera il suo Lecco con un 4-2-3-1 che diventa un 4-5-1 in fase difensiva per chiudere tutti gli spazi a centrocampo, il Verona risponde con la solita difesa a quattro, Bellavista in regia, Corrent e Garzon che possono lanciarsi sulle fasce, Parolo alle spalle di Tiboni e Scapini. L’Hellas ci prova ma la manovra stenta a decollare. Soliti tocchi, tanti passaggi in orizzontale, qualche errore di troppo in mezzo al campo. Soprattutto troppa prevedibilità, un gioco accademico che non regala sussulti e cambi di ritmo, il Lecco si difende con ordine e quando può riparte con i velocissimi Corti e Carrara che sia poggiano ad Alteri per regalare qualche minuto di respiro alla retroguardia bluceleste. Un dominio sterile che porta a una bella girata di Parolo su cross di Garzon e a qualche mischia in area su calci piazzati.

C’è anche il tempo per reclamare un rigore, Grimaldi mette a terra Scapini in area ma l’arbitro lascia correre. Allo scadere della prima frazione di gioco l’occasione che potrebbe cambiare la partita. Splendida l’azione di Moracci sulla fascia sinistra, perfetto l’assist per Scapini, solo a pochi passi da Andreoletti. Pronto il sinistro ma la palla esce a pochi centimetri dal palo. Cambia faccia l’Hellas all’inizio della ripresa, i gialloblù alzano il baricentro di una ventina di metri, regalano un po’ di campo agli avversari ma assediano l’area del Lecco con la giusta intensità. Al 13’ grande lavoro di Corrent sulla sinistra, palla in mezzo, velo di Scapini, Garzon è solo in area, controlla e tira. Altissimo sopra la traversa. Cinque minuti dopo Corrent mette in azione Scapini in area, Grimaldi lo atterra, i gialloblù chiedono il rigore, l’arbitro lascia correre. Passano pochi secondi e l’Hellas getta al vento un’altra occasione d’oro con Parolo che arriva in ritardo sul tiro di Corrent, a pochi passi da Andreoletti.

Fuori Tiboni, dentro Girardi. Sono saltati tutti gli schemi, l’Hellas cerca il vantaggio, il Lecco si difende ma non ha più la forza per ripartire. C’è solo una squadra in campo, prendono coraggio anche Mancinelli e Moracci che spingono con continuità sulle fasce. Al 25’ ancora Hellas. Corner di Corrent, mischia in area, Bergamelli cerca la deviazione di testa, respinge la difesa bluceleste, Parolo controlla in area e si gira con un bel destro, il portiere è proprio lì e para come può. Remondina cambia anche Corrent e Parolo e getta nella mischia Campisi e Anaclerio per alimentare la manovra d’attacco ma il Lecco non vuole farsi sfuggire un punto preziosissimo, in un campo importante come il Bentegodi. A pochi minuti dalla fine, rilancio delle difesa gialloblù, sponda di Girardi, botta dal limite di Scapini, ancora alto. Finisce zero a zero. I gialloblù applaudono la Curva ma, dalla tribuna, piovono fischi su Remondina.

- A BOTTA CALDA. L’HELLAS INCASSA I COMPLIMENTI DI CADREGARI MA I GIOCATORI NON NASCONDONO L’AMAREZZA
Tiboni non si ferma mai «Vinceremo domenica». Corrent elogia la prova del gruppo: abbiamo creato tante azioni importanti. Garzon ripensa al gol sbagliato: sono arrivato stanco, ho calciato malissimo
I primi complimenti arrivano proprio dal Lecco. Adriano Cadregari non nasconde la rabbia per l’espulsione ma ammette che il Lecco ha portato a casa un punto con un po’ di fortuna. «Siamo stati bravi nel primo tempo - sorride il tecnico lombardo - ma nella ripresa ha fatto molto di più l’Hellas. Devo dire che il nostro portiere ha fatto solo una parata importante ma loro hanno sprecato tre o quattro occasioni d’oro. Dispiace per il Verona ma va bene così visto che anche noi abbiamo lasciato punti nelle partite precedenti. La mia espulsione? Ormai sono schedato, gli arbitri mi richiamano già prima della partita. Questo mi ha cacciato fuori appena mi sono alzato, è la quarta volta quest’anno».

L’amarezza per l’espulsione è stata cancellata dalla felicità per il pareggio strappato al Bentegodi. Non vivono lo stesso stato d’animo i giocatori del Verona.
«Abbiamo fatto un primo tempo da 5, un secondo da 7 - ammette Nicola Corrent, il capitano del Verona - purtroppo non siamo riusciti a concretizzare la supremazia che abbiamo espresso. Ancora una volta abbiamo costruito tanto senza concretizzare, un errore che ci portiamo dietro dall’inizio del campionato». Ancora un passaggio a vuoto, ancora punti gettati. «Sì, non è la prima volta - continua il capitano - siamo arrivati a quota dieci ma ci mancano almeno tre o quattro punti, questo lo dico tranquillamente, ci sono i fatti a darmi ragione». Il Verona ha reclamato per due rigori non concessi, ci potevano stare? «Non ho visto il secondo su Scapini perchè ero lontano dall’azione - spiega - ma sul primo non ci sono dubbi, il difensore ha tirato per terra Scapini, rigore sacrosanto. Abbiamo richiamato l’attenzione dell’arbitro, era in buona posizione per vedere, ha fatto finta di nulla e ha detto di proseguire».


Ha la faccia delusa anche Stefano Garzon. «Dobbiamo ripetere sempre le stesse cose - ammette il centrocampista gialloblù - ormai è sempre la stessa storia. Abbiamo già fatto nove partite in campionato e ormai il canovaccio è sempre lo stesso. Se si esclude il secondo tempo con il Ravenna il Verona ha dimostrato che può sempre tenere in mano la partita e che può giocare alla pari con tutte, senza soffrire. Sono gli altri che non fanno nulla per giocare, basta vedere cos’ha fatto il Lecco, non è facile giocare contro una squadra. Nonostante tutto abbiamo costruito tante occasione da gol». Due volte ha sbagliato proprio Garzon. «Nella prima azione sono stato sorpreso - racconta - perchè pensavo che la prendesse il difensore avversario in mezzo all’area, potevo stoppare e tirare con più calma. Nella seconda sono arrivato stanchissimo, ho fatto un buon controllo e poi volevo angolarla. Ho calciato malissimo e il tiro è finito sopra la traversa».

Trova la forza di reagire, invece, Christian Tiboni. «Abbiamo fatto una buona partita ma quella palla non voleva entrare - attacca - abbiamo cercato in tutti i modi di andare in vantaggio, un gol poteva cambiare la gara e invece loro si sono difesi con i denti. Difficile chiedere di più alla squadra». Tiboni ha regalato un paio di lampi alla squadra ma, dopo un’ora di gioco, ha lasciato il posto a Girardi. Una sostituzione programmata visto che l’attaccante gialloblù aveva giocato con l’Under 20 in settimana. «Il tecnico ha deciso così - spiega - mi adeguo alle sue decisioni. Come stavo fisicamente? Bene, potevo tenere ma non è questo il problema, Girardi non mi ha certo fatto rimpiangere». La rabbia è tanta ma adesso bisogna reagire con due trasferte in programma nelle prossime partite. «Abbiamo perso due punti importanti perchè la vittoria ci stava - conclude Tiboni con un’aria da guascone - ma non dobbiamo pensare troppo a questa occasione gettata al vento. Andremo a vincere a Portogruaro».

- GIAN MARCO REMONDINA
«Ora non abbattiamoci. Abbiamo fatto buone cose è mancato solo il gol» I fischi dei tifosi fanno male ma la gente può esprimere liberamente quello che pensa. Ancora una volta abbiamo sprecato troppe occasioni sotto porta, per vincere le partite dobbiamo diventare più concreti, non ci sono altre ricette magiche...
Pensa e ripensa alla partita. Guarda il foglio con i risultati della giornata e la classifica. Cerca di ritrovare equilibrio, di voltare pagina senza troppi problemi. «Tra vincere e pareggiare c’è una bella differenza - ammette Gian Marco Remondina con un filo di voce - purtroppo non abbiamo portato a casa i tre punti e mi dispiace. Anche perchè il Verona ha fatto la partita, ha creato occasioni, ha sprecato. È mancata anche un po’ di fortuna».

Il momento difficile non è ancora finito?
Abbiamo cercato in tutti i modi di invertire la rotta, non ci siamo riusciti.
Cos’ha detto alla squadra?
Non ho detto nulla. I giocatori sono tutti lì, nello spogliatoio, con la testa bassa. Sono delusi, arrabbiati. Meritavano di portare a casa qualcosa di più. Per il momento non ho detto nulla ma non possiamo abbatterci, dobbiamo continuare su questa strada, il lavoro prima o poi paga, sono sicuro. Anche con il Lecco abbiamo fatto vedere cose buone, ci è mancato solo il gol, loro non hanno mai calciato in porta.
Ancora la sindrome del gol, non passa mai...
Mi piacerebbe curarla ma non ho la ricetta magica. Facciamo fatica ad arrivare fino lì, a portare la palla sotto porta ma sbagliamo troppo. Guardate che abbiamo costruito cinque o sei occasioni importanti senza metterla dentro, così non si possono vincere le partite.
Un primo tempo sottotono?
Sì, abbiamo fatto più fatica ma non è facile giocare contro squadre come il Lecco. Una squadra difficile, ha già messo insieme sette pareggi e si capisce perchè. Sono molto ordinati, hanno una buona organizzazione di gioco, nel primo tempo abbiamo cercato di tenere in mano il gioco e di costruire azioni offensiva senza concedere troppo spazio agli avversari che hanno attaccanti molto rapidi e scaltri.
Meglio la ripresa?
Decisamente. I ragazzi hanno mollato gli ormeggi, si sono gettati in avanti e hanno costruito molto, moltissimo.
Più palloni sulle punte e meno gioco manovrato...
Ho chiesto ai difensori di cercare con lanci lunghi le due punte o Parolo, di saltare il centrocampo. Loro avevano cinque giocatori lì in mezzo e quattro in difesa, dispositivi tattici che avevamo già visto con altre squadre, giocano in nove dietro la linea della palla. Difficile manovrare, difficile mettere in moto gli esterni.


Il cambio di Tiboni?
Era in programma. Tiboni ha giocato in nazionale, è andato in Croazia, si è allenato poco in settimana. Ha fatto quello che doveva fare poi ho inserito Girardi che ha fatto bene. È un giocatore importante per il Verona, anche lui deve sbloccarsi.
I fischi alla fine?
I tifosi sono liberi di fare quello che vogliono, di esprimere il loro dissenso. Mi dispiace, sono fischi che bruciano ma posso assicurare ancora una volta che il nostro impegno è il massimo.

- LEO MORACCI
Uno stantuffo inesauribile sulla fascia
Leo Moracci ha tutte le qualità per fare bene sulla fascia sinistra, deve giocare con personalità e sostenere con più continuità la fase offensiva. Con il Lecco l’ha fatto, deve continuare su questa strada.

- MARCO PAROLO
Non trova la posizione in campo
Marco Parolo gioca in quello che dovrebbe essere il suo ruolo, tra il centrocampo e l’attacco, alle spalle delle punte. Le qualità ci sono, basta vedere quando tocca la palla, ma non trova la posizione giusta.

- Corrent ci prova, Parolo è in ritardo

FONTE: LArena.it


- Il Verona sbaglia gol pazzeschi e viene fermato anche dal Lecco. Remondina: ci gira tutto male ma tengo duro
Scapini, Garzon, Parolo, ancora Garzon: quattro occasioni clamorose, quattro errori altrettanto clamorosi. Verona fermato anche dal Lecco. Gialloblù male nel primo tempo, molto meglio la ripresa ma il gol non arriva. Nuova contestazione a fine gara contro il tecnico Remondina, fischiatissimo all'uscita dal campo.
Alla fine, tocca pure guardare il bicchiere mezzo pieno. Perchè, diciamola tutta, con sei gol fatti in nove partite, e l'ultimo attacco del campionato, dieci punti sono tanta roba. Il Verona è in crisi, sì: in crisi di gol. E la gara contro il Lecco ne è l'ennesima conferma. Un Hellas non bello che ancora una volta ha regalato un tempo all'avversario. Ma stavolta è dura prendersela con Remondina. Perchè se sbagli quattro occasioni una più clamorosa dell'altra davanti alla porta, non può e non deve essere colpa dell'allenatore.

RI-ROMBO. La telenovela del modulo continua. E dopo la bocciatura del rombo per tornare al tridente (Reggio Emilia, sette giorni fa) Remondina ri-boccia il tridente e ri-ritorna al rombo. Morale: contro il Lecco si gioca 4-3-1-2, con difesa invariata, Rafael, Mancinelli, Ceccarelli, Bergamelli, Moracci, centrocampo con Bellavista basso in mezzo a Garzon e Corrent e Parolo di nuovo dietro alle due punte, che però (prima volta nella stagione dall'inizio) questa volta sono Tiboni e Scapini.

UN "NAIF" EQUILIBRATO. Il Lecco arriva al Bentegodi con un imperativo: non prenderle. D'altronde la squadra di Cadregari pare essere la più equilibrata e tignosa del campionato: 6 pareggi in otto partite, più una vittoria e una sconfitta. Un controsenso pensando alla storia dell'allenatore uscito dalle giovanili del Brescia, tecnico dall'impostazione sempre molto propositiva e spregiudicata, molto "naif" anche nell'interpretazione di certi "stili" di calcio, vedi Zeman.

TRE MINUTI DI PAROLO. Al primo pallone pare finalmente un Verona diverso. Parolo, imbeccato da Garzon, parte da destra e punta verso l'area, ai venti metri tiro che la difesa del Lecco ribatte in fallo di fondo. Sono passati 24 secondi. Al 3' ancora Parolo gira di testa un cross dalla destra di Garzon, con Andreoletti in presa sicura. Quel che segue, però, è tutt'altra cosa. Il Lecco chiude ogni spazio. Cadregari tiene nove/dieci giocatori dietro la linea del pallone, ma chiede, non appena se ne presenta la possibilità, ripartenze veloci. Al 15' Corti spinge via Moracci sul lato sinistro della difesa del Verona. E' fallo per tutti tranne che per Cervellara, cross in mezzo e Alteri svetta di testa girando a lato. Sarà l'unica conclusione verso la porta del Verona dell'attaccante del Lecco.


QUANTI ERRORI. Con la squadra avversaria chiusa a riccio e un uomo (Corti) quasi sempre addosso, Bellavista non riesce a fare girare il Verona. Il play gialloblù sbaglia tantissimo, complice un centrocampo troppo prevedibile che non si muove senza palla. Per di più Parolo, come troppo spesso gli capita, si isola dal gioco. E al Verona manca qualità nella giocate.

CARTELLINI, ALTRA PERLA. Il Verona prova a svegliarsi al 20' quando Parolo è travolto ai venti metri da un avversario è punizione. Corrent è pronto a battere, ma Romanelli si stacca dalla barriera e si avvicina al punto dove è posizionata la palla. Il capitano gialloblù chiede la distanza indicando il giocatore al direttore di gara, ma Cervellera fa segno che si può calciare. Corrent non è però dello stesso avviso e indica di nuovo l'avversario due metri abbondanti davanti alla barriera. Cervellera, allora, estrae il giallo facendo imbestialire il Bentegodi. Un'altra perla delle giacchette in nero dopo l'espulsione di quindici giorni fa di Bellavista per essere rientrato in campo senza il permesso dell'arbitro.

SCAPINI, ERA GOL. Corrent calcia la punizione alta. Il Verona fa fatica, anche a livello tattico. Ma in un quadro disarmante nel contesto del (forse) peggior primo tempo della stagione, la squadra di Remondina crea un'occasione colossale. Scapini scarica sulla sinistra per Corrent e si inserisce centralmente, il capitano allarga sulla sinistra dove arriva Moracci che sulla corsa punta D'Ambrosio, lo salta, ed entra in area. L'esterno gialloblù a due passi dall'area piccola serve in mezzo Scapini che piazza il sinistro ma "apre" troppo la conclusione con l'interno e non becca la porta.

LA SAGRA DELL'ERRORE. Nella ripresa il Verona torna in campo con un piglio diverso. Corrent e Garzon crescono nella vivacità e nella corsa. L'Hellas va ancora a sprazzi, ma quando accellera fa male. Come al 12' quando Moracci da a Corrent sulla tre quarti, il capitano si allarga a sinistra, poi, lungo la linea dell'area rientra sul destro mandando fuori tempo Bernini e D'Ambrosio e crossa. La palla è solo "sporcata" da Grimaldi che non riesce a rinviare e finisce sui piedi di Garzon che dal vertice destro dell'area piccola calcia incredibilmente in curva.

NON ERA RIGORE. Il tempo per un contatto dubbio in area di rigore tra Bernini e Scapini (rigore netto dal vivo, anticipo secco di Bernini con la moviola...) e l'Hellas sciupa anche l'inverosimile. Tiboni corre su una spizzata di testa di Parolo e lavora un bel pallone sulla destra, l'attaccante centra e trova la girata di Corrent sul vertice sinistro dell'area piccola. Il pallone del capitano è solo da spingere in porta per l'accorrente Parolo che incredibilmente, a portiere battuto, sbaglia.

NIENTE DA FARE. Remondina mette Girardi per Tiboni. Una spizzata del nuovo entrato mette in condizioni Scapini di battere ancora a rete, ma il destro di prima dai venti metri dell'attaccante di Bovolone è fuori specchio. Poi, al 41', si chiude il poker degli errori, con ancora Garzon a bissare, quasi in fotocopia, il pallone in curva di pochi minuti prima. Finisce zero a zero, con la vittoria che resta ancora un miraggio (tre punti nelle ultime sei partite), una classifica ancora tra coloro che stan sospesi, con Remondina (contestato alla fine) sempre in bilico, con il Verona che da stasera è pure il peggior attacco del campionato (con Sambenedettese e Portosummaga). Un primato, pensando alla scorsa stagione, di cui non si sentiva affatto la mancanza.

- Moracci è il migliore, Parolo un fantasma. Festival dell'errore per Garzon e Bellavista
Nel Verona che non va oltre lo zero a zero contro il Lecco si mette in evidenza Moracci, finalmente propositivo in fase offensiva. Partita all'insegna degli errori per Bellavista (impostazione) e Garzon (sotto porta). Tanti bassi e pochi alti per Parolo. Gran secondo tempo di Corrent, ma il primo?
RAFAEL 6. Non c’avesse messo del suo sarebbe stato un pomeriggio di assoluta tranquillità, onvece ritarda un po’ troppo un paio di rinvii e si fa beccare con l’uomo addosso. Brividi che per fortuna non incidono sul risultato. Per il resto conferma i miglioramenti sulle uscite. Nella ripresa fa paura a Montalto quando va a prendersi un pallone all’altezza del dischetto uscendo con il piede alto a martello.

MANCINELLI 6. Primo tempo non all’altezza e spesso in sofferenza nel confronto diretto con Buda. Meglio nella ripresa quando spinge di più e cresce con il resto della squadra. Strappa applausi al 24’ del secondo tempo quando annulla un cambio di campo del Lecco con una diagonale perfetta al limite dell’area. Al secondo di recupero firma l’ultima conclusione (alta) verso la porta (stregata) di Andreoletti.


CECCARELLI 6. Non sente (almeno lui) la pressione del debutto al Bentegodi. Il Lecco centralmente arriva alla conclusione solo con Alteri di testa nel primo tempo, poi più nulla. Se due indizi fanno una prova si è preso la maglia di titolare che era di Conti.

BERGAMELLI 6. Cambiano i partner ma lui resta una sicurezza. Becca un giallo ingiusto nel primo tempo da Cervellera ma non si fa condizionare.

MORACCI 6,5. In quello che si candida ad essere il peggior primo tempo del Verona di quest’anno il miglior Moracci. Spinge a sinistra, spesso proponendosi anche senza palla, diventando col passare dei minuti il punto di riferimento per scardinare il muro difensivo del Lecco. Al 15’ del primo tempo si fa scappare Corti sul cross che porta all’unica conclusione versa la porta di Alteri. Ma la colpa più che sua è di Cervellera che non vede una spinta evidentissima ai suoi danni dell’otto del Lecco. Unica sbavatura dietro al 20’ quando si fa trovare impreparato e cicca un cross basso di Buda, dalla sinistra. Da applausi la discesa al 44’ quando si beve D’Ambrosio e mette sui piedi di Scapini l’occasione più ghiotta del Verona del primo tempo. Finalmente in crescita.

GARZON 5. Croce e delizia. Un peso nel primo tempo, quando soffre sia a livello tattico che tecnico in un centrocampo che non si muove mai senza palla e gioca la sua peggior frazione della stagione. Molto meglio nella ripresa quando ritrova coraggio e voglia di spingere. Al 12’ del secondo tempo sembra l’uomo della provvidenza quando si trova al posto giusto al momento giusto sul cross dalla sinistra di Corrent rinviato male dalla difesa del Lecco. Ma il nostro sparacchia, forse a occhi chiusi, regalando alla curva il pallone del match ma non la gioia del gol. Bis allucinante al 41’ quando sbaglia in fotocopia con l’occasione precedente, ricalciando alto a due passi da Andreoletti. Due errori che non fanno vincere e abbassano la media.

BELLAVISTA 5. L’impegno c’è. Ma anche, e sono tanti, gli errori. Guida un centrocampo nei primi 45’ statico e troppo prevedibile. Soffre l’occhio di riguardo che gli riserva, in marcatura, Corti, ma palesa ancora una volta tutti i suoi limiti in fase di impostazione sciupando o giocando male palloni su palloni.

CORRENT 5,5. Nel primo tempo rimane negli spogliatoi. Impreciso, frenetico nelle ripartenze, con Bellavista è quello che sbaglia più passaggi affossando un centrocampo nel primo tempo davvero inguardabile. Metamorfosi nella ripresa, quando gira la partita usando le armi che più gli competono: grinta, volontà, cattiveria agonistica. Clamorosa l’ammonizione che gli rifila Cervellera al 21’ del primo tempo, quando chiede (senza ottenere) il sacrosanto rispetto della barriera su un calcio di punizione dai venti metri. Arriva dal suo destro sia il pallone che Garzon calcia altissimo da due passi al 12’, sia il tiro cross che Parolo (ancora non si è capito come) non riesce a tramutare in gol a ridosso della linea di porta. Remondina lo cambia, e non si capisce il perché, nel momento migliore. Il voto è la media tra il 4 del primo e il 7 del secondo tempo.

PAROLO 5. Parte bene, andando alla conclusione dopo 24 secondi (tiro ribattuto) e poco dopo, al 3’, girando di testa, un cross dalla destra di Garzon. Poi torna il solito Parolo, quello che va a colpi, quello che si auto esclude dalla partita diventando da uomo in più a insopportabile palla al piede. E’ l’unico che ha nelle corde (l’unico nel centrocampo del Verona) la qualità nelle giocate che servirebbero per scardinare l’impianto difensivo del Lecco (nove giocatori dietro la linea della palla) ma passa più tempo fuori che dentro la partita. Clamoroso (a dir poco) l’errore nella ripresa, quando non spinge in porta a due passi dalla riga bianca la palla lavorata a destra da Tiboni e messa in mezzo da Corrent. Bonus esaurito: è ora che dimostri qualcosa.

SCAPINI 5,5. Nel primo tempo gira gran poco, anche perché non è mai supportato dalle giocate del centrocampo. Per di più quando ha la palla giusta fa smoccolare il Bentegodi (e non solo) sciupando l’assist da circoletto rosso che Moracci gli fa arrivare dalla sinistra. Consueta vivacità e voglia di fare nella ripresa, quando gira in porta con coraggio e poca mira una spizzata di testa di Girardi. Ma una punta, senza gol, che punta è?
Chiede (ma non ottiene) due calci di rigore: dubbio l’intervento scomposto di Romanelli al 43’ del primo tempo, ma il pallone è già andato, è anticipato correttamente da Bernini al 16’ della ripresa.

TIBONI 5,5. Gioca nel suo ruolo ma soffre anche lui il brutto primo tempo del Verona. Nonostante Remondina lo metta centrale va a cercarsi spazio e palloni sull’esterno. Suoi i cross in occasione del primo rigore reclamato da Scapini e nell’azione del clamoroso errore di Parolo. Da la sensazione di essere uno dei pochi che ha nelle gambe e nella testa la giocata giusta ma alla fine non tira mai in porta.


GIRARDI 5,5. Esce dalla panchina ma non cambia la partita. Ci mette impegno ma niente più. Se il Verona dopo nove giornate ha segnato solo sei gol ed è il peggior attacco del campionato è anche un po’ colpa sua.

CAMPISI e ANACLERIO senza voto.

REMONDINA 5,5. Torna al rombo ma il rimbalzo di moduli non fa tornare il Verona alla vittoria. Nel caso specifico, però, se la squadra crea cinque palle gol e in quattro sbagliano cose clamorose davanti alla porta non è che sia proprio colpa sua. Poco comprensibile il cambio di Corrent con Campisi a dieci minuti dalla fine, becca un’altra volta fischi e improperi dalle tribune. Nel mirino.

ARBITRO CERVELLERA 5. Pensavamo di averle viste tutte. Invece ci mancava il cartellino giallo per proteste a Corrent, che gli segnala un avversario palesemente a distanza non regolamentare. Fischia male e spesso a casaccio. Si fa prendere per il naso dal baby Andreoletti (classe ’89) quando si fa cinquanta metri di corsa per andare ad ammonire il portiere del Lecco per l’ennesima perdita di tempo, ma non si accorge che mentre sta rientrando, di spalle, quest’ultimo ricambia nuovamente il pallone riperdendo dell’altro tempo. Prestazione perfettamente in linea con l’assoluta mediocrità del campionato di Lega Pro Prima Divisione.

FONTE: TGGialloblu.it


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FONTE: Gazzetta.it