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BONDOLA/=\SMARSA presenta: L'Odissea Dello Striscione tragicommedia di un tifoso alle prese con la Calcio-Burocrazia! FANNA crede nel progetto PREVIDI


ODISSEA STRISCIONI&COMUNICAZIONE CON LA SOCIETÀ: Volevo descrivere le vicissitudini patite per poter finalmente appendere lo striscione B/=\S sulle storiche ringhiere del BINTI e fare alcune considerazioni a corollario...

- Dopo aver fornito tutta la documentazione necessaria, che consiste in documenti riguardanti la non pericolosità (!!!) dello striscione e test ignifughi sullo stesso, nonchè foto e documenti personali vari da presentare in questura, avevo chiesto e sperato di ottenere il permesso già dalla seconda di campionato in cui si esordiva nello stadio scaligero ma ciò purtroppo non era avvenuto, anche se notavo con estremo disappunto che altri striscioni campeggiavano allegramente al sole... Fa niente, mi ripetevo, saranno stati più svelti di me...

- Con la SAMBENEDETTESE ancora nessuna notizia! Ma perchè, mi ripetevo, gli altri si ed il mio no?

- Comunque Lunedì 15 la società mi fa sapere che deve esserci stato un qualche disguido di posta elettronica visto che in realtà avevo il permesso di esporre già dalla gara con la SPAL! A stento trattengo qualche colorito vocabolo e cerco di autoconsolarmi: tra due settimane tocca a noi!

- A CREMONA non avevo fatto domanda alla società ospitante e quindi, lo zelantissimo questurino dello ZINI, non aveva fatto entrare il vessillo B/=\S che era stato presentato all'ingresso insieme a quello del VILLAGGIO ed insieme ad esso era stato respinto (in qualche maniera poi l'altro era riuscito ad entrare! Strano, mi ripetevo, come la legge per alcuni sia più uguale che per altri... Comunque bravi quelli del VILLAGGIO ad insistere e scemo io...)

- Domenica a mezzogiorno (si perchè gli striscioni vanno appesi tassativamente 3 ore prima dell'inizio dell'incontro! Come fossimo al BERNABEU in attesa di MANCHESTER - REAL MADRID capite???), arrivo trafelatissimo all'ingresso 15 del BENTEGODI tutto pimpante e... DESERTO ASSOLUTO! Degli stewards nemmeno l'ombra!!! E si che il posto è questo mi ripeto... Perdo un altro quarto d'ora a cercare una soluzione e intanto maledico in tutte le lingue CORTE PANCALDO per non aver sprecato qualche dettaglio in più se le cose erano cambiate rispetto alla stagione scorsa. Sul punto di desistere scopro che, all'ingresso del personale, una gentile donzella può fornire qualche delucidazione... Per farla breve vado a colloquio col responsabile della sicurezza dello stadio e vengo a sapere che, da quest'anno, gli striscioni vanno consegnati agli addetti che provvedono sia all'appendere che all'immagazzinare il materiale a fine partita! (il che, per quelli che come me non abitano a VERONA, non sarebbe nemmeno scomodo ma per eventuali feste e trasferte dovrò preparare per forza di cose un altro striscione o rincorrere quelli della sicurezza da mezzogiorno alle 3 del pomeriggio... Insomma una cosa nata male ed organizzata peggio.)


Tutto ciò premesso, vorrei serenamente comunicare a chi di dovere (chissà magari ci legge!), che già dopo il 'decreto striscioni' della scorsa stagione assistiamo ad una curva meno colorata per le difficoltà burocratiche nell'ottenere i permessi, già la voglia di venire allo stadio ci viene progressivamente rubata da SKY e da fatti di violenza vari, già insomma fare il tifoso normale che si vuole godere uno 'spettacolo' dal vivo risulta complicato e costoso, se a questo aggiungete anche tutte 'ste difficoltà, non vi lamentate se poi vi trovate con uno stadio grigio come stà via via accadendo! Sarà la normale conclusione di un'odissea tanto assurda quanto evitabile: l'ODISSEA STRISCIONI!

In appendice volevo fare inoltre presente che nessuno vieta a chiunque di staccare uno striscione e portarselo a casa anche non essendone il proprietario per cui, visto che non costa nemmeno poco, consiglio i portastriscioni di provvedere di persona al distacco e alla consegna al personale addetto! (Rob da matt! Come dicono quelli di HELLAS/=\MILANO)


ALTRE NEWS: Obiettivi puntati sulle scuse dell'argentino DA DALT ai tifosi veronesi e alla squadra. Qualche partita sbagliata è normale, può capitare ai 'fenomeni' figuriamoci se non capitano ad un '87. Non sono necessarie scuse pubbliche e difese al giocatore da parte di REMONDINA che invece ha, a mio avviso, grandi responsabilità sui cambi effettuati contro il PADOVA però... Tutti possono sbagliare: l'arbitro contro la CREMONESE, il tecnico e perfino i tifosi (ebbene sì); l'importante è che non paghi sempre il VERONA! Difende la società di CORTE PANCALDO anche Pierino FANNA che crede nel progetto PREVIDI ed invoca pazienza: 'REMONDINA lavora bene e la squadra è stata anche sfortunata. Diamo fiducia a questo HELLAS'. La pagella dei 'cattivi' a cura della LEGA PRO: Ammonizioni, deferimenti, espulsioni multe e quant'altro... I biglietti per PERGOCREMA-HELLAS VERONA sono in vendota sul circuito Ticket-One al prezzo di 12 Euro. Alla ripresa degli allenamenti parlano MORACCI, REMONDINA e RAFAEL che dice basta chiacchiere! Ora i fatti!

Il video dal TGGialloblù:
- RAFAEL: ADESSO BASTA ALIBI

Giornata di magra di punteggi rispetto alle ultime! Senz'altro qualche risultato ha sorpreso i giocatori B/=\S ;o) ... Ma del resto chi se lo aspettava che la CREMONESE cadesse in casa, come il NOVARA o che il RAVENNA le prendesse anche a LUMEZZANE?

Comunque il 'buon' Gabri (ma prima o poi ce la farai a capire dove sono e a portarmi anche Lucky da salutare Ah ah ) è il Campione della 5^ giornata seguito da me e Bubu77: bella giocata capo (Domenica, biglietti trovando, si va a CREMA con Bridget: Venite?).

Male MR31032001, peggio Pose Gialloblu Sfigadòn di giornata con la miseria di 1 punto (record uguagliato!). Ammonito RougeHellas che non ha giocato...

In classifica generale sono riuscito ad agganciare Bruni e spero che, come l'anni scorso, non si vada avanti punto-punto! E' stressante e... Poco divertente anche se... Stimolante! Ah ah...


Gioco pronostici B/=\S 2008/2009
GiocatorePunti
Bruni e Smarso23
Boro e Gabri22
MR3103200121
RobRoy20
Bridget e Bubu7719
Martino17
Scaligero16
Ale90HVr e RougeHellas13
Pose Gialloblu11


Puoi commentare questo articolo sul forum BONDOLA/=\SMARSA oppure in coda a questo post per aprire magari uno scambio di opinioni... Con la prima di campionato è ripartito il gioco pronostici B/=\S: l'anno scorso la spuntò BRUNI per un solo, misero punto! (fra l'altro preso alla rubentina) Brucia ancora ma, anche quest'anno ci sarà da giocarsela! Che aspettate dunque? Si potrà giocare fino all'inizio delle partite!



[RASSEGNA STAMPA]
- FANNA DIFENDE L’HELLAS «SERVE SOLO PAZIENZA»
Parola all’ex >> Secondo l’ala dello scudetto i gialloblù cresceranno. Fiducia nel progetto. Finora anche tanta sfortuna «A Cremona e con il Padova due sconfitte immeritate, ma serviranno a maturare». La ricetta per migliorare «Remondina lavora bene, deve credere in Girardi e sfruttare di più le fasce»
Piero Fanna e Verona è la storia di un legame fortissimo e duraturo maturato negli anni come il migliore dei vini. Dal 1982 il nome di quell’ala destra si fece largo nella città scaligera a suon di campionati rimasti nella storia del calcio e nel cuore dei veronesi. Friulano di Grimacco, Piero (Pierino all’anagrafe) ha sempre unito alle grandi abilità di calciatore una serietà dentro e fuori dal campo, una riservatezza e una cortesia che hanno apprezzato in tutte le importanti piazze della sua professione. Quella che gli ha dato le maggiori soddisfazioni, nemmeno a dirlo, è Verona: lo scudetto, l’Europa, la gloria gialloblù. Poi, dopo l’Inter, il cuore lo ha chiamato ancora qui per quattro stagioni, fino a chiusura di carriera nel 1993 a 35 anni.


Ora Piero di anni ne ha 50, ma il fisico e l’aspetto sono identici a quelli di allora. «Per questo mi nascondo dietro cappello ed occhiali - scherza - per non essere continuamente fermato dalla gente». Massimo e Francesca, novelli sposi veronesi, a giugno l’hanno incontrato in un grande magazzino a Santa Barbara in California. Subito sono corsi a salutarlo e a scattare una foto assieme. Fanna è stato anche il vice di Prandelli negli anni d’oro, seppur brevi, del riscatto dell’Hellas nel calcio che conta: promozione in A nel 1999 e settimo posto nella massima serie nel 2000. Poi la rottura con Pastorello e la partenza per Venezia. «Che fu una parentesi poco felice - commenta Piero - Cesare proseguì e io mi chiamai fuori dal calcio». Fino a tornarci ora, in veste di commentatore radiofonico delle partite del Verona sull’emittente ufficiale dell’Hellas, Radio Easy Network (FM 105.40). «Un’esperienza nuova, che mi piace», dice lui.

Che ne pensa Piero del Verona attuale?
«Credo che la società abbia fatto il meglio che poteva. Dopo le emorragie di denaro degli anni scorsi era necessario dare una sterzata, ripartire da zero con un progetto serio: tenere i meritevoli e ringiovanire la rosa».
Come valuti i giovani arrivati?
«Interessanti, con ampi margini di miglioramento».
Credi che il progetto funzionerà?
«Penso di sì, ma ci vuole pazienza. Il gruppo deve crescere, deve passare anche dalle sconfitte, seppur immeritate come quelle di Cremona e di domenica col Padova dove lo 0- 0 ci stava tutto».
Fai un nome.
«Girardi. Io non lo toglierei mai, fa reparto e sa colpire».
E Remondina? «Lavora bene, ha dato un’organizzazione di gioco».
Dove deve fare meglio l’Hellas?
«Sfruttando di più le fasce, sarà perché lì come calciatore io ci sono nato e morto».
Piero abita tuttora a Verona con la moglie Laura e i figli Cristina e Marco, 22 anni, terzino sinistro del Sommacampagna. «Ci prova», dice papà. In bocca al lupo, il dna è quello buono.

FONTE: DNews.eu


HELLAS, MEA CULPA DI REMONDINA
Trasparente GianMarco Remondina dopo la sconfitta con il Padova. "Il modulo? Ho cambiato in corsa, ma non ha funzionato. La responsabilità è mia"

FONTE: RadioVerona.it


- Da Dalt non sa darsi pace dopo il derby perso col Padova: «Da domenica prossima sarà riscatto»
«Hellas scusa, non lo farò mai più»
Non cerca scuse. Anzi. Franco Da Dalt dimostra di avere coraggio da vendere. E’ lui a finire sul banco degli imputati dopo la gara persa con il Padova. «Non è entrato in partita, succede», spiega il diesse Prisciantelli. E lui, il giovane attaccante dell’Hellas, ammette. «Non so come mi sia successo domenica con il Padova. Non sono entrato in partita, ho sbagliato cose facilissime. Inutile che ci giriamo intorno. Mi devo prendere le mie responsabilità».


Remondina lo aveva messo in campo al posto di Tiboni, per cercare di dare una scossa alla partita. In realtà da quel momento il Verona ha giocato in dieci e ha perso l’equilibrio tattico che fino a quel momento aveva conservato. «Ho sbagliato anch’io a leggere la partita - ha detto il mister -. Da quei cambi mi aspettavo molto di più».

«Chiedo scusa - ha aggiunto Da Dalt -, prima di tutto ai miei compagni, e soprattutto ai tifosi. Da oggi in poi mi impegnerò molto di più per riuscire a convincere la gente che Da Dalt non è quello che si è visto in quei minuti del derby. E presto, spero, avrò la mia rivincita». Ieri la ripresa della preparazione in vista della gara di domenica in trasferta contro il Pergocrema. Una sfida delicata per l’Hellas che ora non può più perdere punti per strada. Visto che le sconfitte consecutive ora sono due.

FONTE: Leggo.it


- UNA SCONFITTA CHE BRUCIA.
IL VERONA HA INCASSATO LA SECONDA BATTUTA D’ARRESTO CONSECUTIVA. ADESSO BISOGNA PENSARE A CREMA
Remondina tradito dal cambio. Il tecnico ha sostituito Tiboni con Da Dalt e ha ritoccato il modulo ma non è servito «La responsabilità è mia»
Traditi dal cambio. Solitamente succede in Formula Uno o nei rally, qualche volta capita anche nel mondo del calcio. Basta ripensare al derby tra Verona e Padova, una sconfitta amara per i gialloblù che hanno dominato gli avversari per un tempo senza portare a casa il gol del vantaggio. All’inizio della ripresa il cambio di Remondina, fuori Tiboni, dentro Da Dalt. «Per dare vivacità all’attacco, per trovare un varco nella difesa padovana, forte fisicamente ma un po’ statica», ha detto il tecnico dell’Hellas al termine dell’incontro. Non si può certo gettare la croce addosso al giovane fantasista argentino - a 21 anni l’emozione può ancora giocare brutti scherzi - ma la sua entrata in campo non ha portato i frutti sperati. Anzi. Dopo pochi minuti il Verona ha fatto un errore incredibile su un angolo a favore - grande protagonista in negativo proprio Da Dalt - e il Padova s’è portato in vantaggio. «Sapevo che i nostri avversari avrebbero giocato così - ha detto il tecnico del Verona - non hanno rischiato nulla e hanno aspettato un nostro errore. Siamo stati bravi, attenti ma abbiamo pagato caro prezzo l’unico sbaglio della partita. D’altronde è impossibile concedere meno di così a una squadra forte come il Padova».

Anche il cambio di Tiboni con Da Dalt ha creato un po’ di confusione nella squadra che per 45 minuti aveva messo paura al Padova. Anche il giovane argentino si è reso conto della situazione e ha chiesto scusa pubblicamente. «Non so cosa m’è successo - ha detto - ho sbagliato partita anche se volevo entrare in campo e spaccare il mondo. Purtroppo non è andata così e mi dispiace per la squadra, per il mister e per la gente che ha sempre sostenuto il Verona dal primo all’ultimo minuto».

Un’ammissione di colpa a tutti gli effetti, Da Dalt merita grande rispetto perchè non è da tutti prendersi responsabilità importanti a vent’anni. Ha qualche anno in più ma non cerca giustificazioni neppure Remondina. «Ho sbagliato, ho letto male la partita - ammette - speravo di cambiare qualcosa con l’inserimento di Da Dalt prima, di Scapini e Gomez poi ma non abbiamo trovato il bandolo della matassa. Il Padova è passato in vantaggio e poi ha contenuto le nostre sfuriate senza troppi problemi. D’altronde una squadra esperta non ci mette molto a capire come vanno le cose».

Remondina, nella fase finale della gara, ha cercato di cambiare anche il modulo offensivo rilanciando il tridente con Scapini attaccante centrale, Da Dalt e Gomez sulle fasce, Corrent più avanzato di Garzon e Bellavista ma la scelta non ha portato gli effetti sperati. «Abbiamo perso qualche minuto per adeguarci al nuovo sistema di gioco - spiega il tecnico - e questo mi sembra normale ma, dopo il rodaggio, non ci siamo mai resi veramente pericolosi. Difficile passare prima quando il Padova difendeva con dieci uomini dietro la linea della palla, impossibile passare alla fine quando Sabatini ha schierato una formazione ancora più bloccata».


Un brutto colpo per le speranze dell’Hellas che voleva avvicinarsi alla vetta della classifica. Una battuta d’arresto dopo il ko rimediato a Cremona. Ora l’obiettivo passa sulla gara di Crema con il Pergocrema. «In queste settimane la mia squadra mi ha sempre dato fiducia - conclude Remondina - e anche adesso sono tranquillo. Dobbiamo ripartire dalle cose buone che abbiamo fatto e rimediare gli errori. Con tranquilliità, senza affanni. I margini ci sono».

- Pullman dei tifosi per la gara di Crema
Archiviata la sconfitta casalinga con il Padova, Gian Marco Remondina ha concesso un giorno di riposo ai gialloblù. Corrent e compagni riprenderanno gli allenamenti oggi pomeriggio all’antistadio in vista della sfida di campionato con il Pergocrema, in programma domenica 5 ottobre alle 15. In occasione della partita tra Pergocrema e Verona il Calcio Club Nicholas organizza la trasferta con doppia partenza da Sommacampagna e Cerea. Per informazioni e iscrizioni telefonare a Barbara 347. 4249627 oppure Bazza 347. 8371382. Organizza la trasferta a Crema anche il Calcio Club Butei Cin Cin Bar Al Corso di Villafranca. Saranno a disposizione due pullman per seguire i gialloblù nella partita con il Pergocrema. Per ulteriori informazioni o iscrizioni chiamare il Bresi al 348. 4743504.

FONTE: LArena.it


- Moracci: "Pronti a ripartire"
"Dobbiamo migliorare negli ultimi metri, in virtù della mole di gioco prodotta"
A due giorni dalla sconfitta subita ad opera del Padova, il difensore Leonardo Moracci ha fatto il punto della situazione in casa Hellas. Nel prossimo turno i gialloblù dovranno vedersela col Pergocrema, una ghiotta occasione per ribaltare i risultati delle ultime due domeniche. Nonostante i due ko consecutivi tutto l’ambiente ha grande carica: "L’esito della 4a e 5a giornata di campionato non ci è piaciuto, ma il morale resta alto perchè possiamo ripartire già da domenica prossima. Questo gruppo deve migliorare negli ultimi venticinque metri, considerando la mole di gioco prodotta. Ciò non vuol dire riferirsi ad un singolo reparto, siamo una squadra e come tale bisogna crescere, in modo da ottimizzare tutti i meccanismi."

L’emozione delle prime uscite davanti al pubblico del "Bentegodi" è già stata superata: "Forse solo con la Sambonifacese la tensione si è fatta sentire, poi col passare del tempo pensi solo a dare il meglio. Giocare in casa, di fronte a questo pubblico garantisce stimoli enormi. Il fatto di non aver mai sbagliato atteggiamento è un buon segno, possiamo dare del filo da torcere ad ogni avversario."

- Remondina: "Possiamo giocarcela con tutti"
"C'è molto equilibrio, ogni partita va affrontata con concentrazione assoluta"
Martedì la squadra gialloblù ha iniziato una nuova settimana di lavoro, in preparazione alla sfida di campionato col Pergocrema. Presso la sala stampa dello stadio "Bentegodi", il tecnico Gian Marco Remondina ha incontrato gli organi d’informazione. Nel prossimo turno Corrent e compagni affronteranno il Pergocrema, reduce dalla sconfitta subita ad opera della Pro Patria: "Dobbiamo lavorare parecchio, domenica scorsa ci è servita per capire che manca ancora qualcosa. Non possiamo dire di aver fallito l’esame, possiamo giocarcela con tutti, ma sapevamo sin dall’inizio che determinati giocatori decidono da un momento all’altro le sorti del match. La qualità ti permette di ottenere il massimo risultato col minimo sforzo. Ora proseguiamo nel lavoro, in modo da perfezionare le verticalizzazioni e concedere sempre meno agli avversari."

Nel quadro della 5a giornata sono stati molti i risultati inaspettati: "In questo girone c’è veramente molto equilibrio, ogni partita va affrontata con concentrazione assoluta. Perdere fa parte del gioco, ciò che conta è lottare dal primo al novantesimo minuto. Con la società c’è un confronto costante, portiamo avanti un programma consci delle difficoltà che si possono incontrare sul nostro cammino."


- Rafael: "Serve sempre grande attenzione"
"Si può anche giocare male, ma l'importante è ottenere il risultato finale"
L’unica occasione concessa al Padova è stata pagata a caro prezzo, ora non resta che impegnarsi per voltare pagina nel migliore dei modi. E’ di questo avviso il portiere Rafael De Andrade, che ha rilasciato alcune dichiarazioni di fronte a microfoni, taccuini e telecamere, in occasione della ripresa degli allenamenti. In settimana verranno analizzati gli errori commessi contro la formazione biancoscudata: "La sconfitta subita con gli uomini di Sabatini ci serve per capire molte cose, la partita è stata decisa da un contropiede. E’ giunto il momento di ripartire e lavorare con maggiore intensità. L’atteggiamento va cambiato già da oggi, per evitare che il campionato possa diventare ancor più difficile."

Le belle prestazioni non sempre garantiscono un risultato positivo: "Possiamo anche giocare male, ma vincere è fondamentale. Superato l’entusiasmo conseguente alle prime tre gare, non ci resta che tenere alta la concentrazione fino all’ultimo istante della partita. A Crema troveremo un avversario affamato di punti, come lo siamo noi. Qui c’è gente che vuole vincere, e per farlo serve sempre grande attenzione."

- Pergocrema-Hellas Verona, info biglietti
Tagliandi disponibili presso il circuito telematico Ticket One al costo di 12€+diritti di prevendita

FONTE: HellasVerona.it


- Rafael durissimo: basta scuse e alibi. Ora servono i fatti
Il portiere del Verona a muso duro: è inutile cercare scuse. Dopo la gara con il Padova gli alibi sono finiti. Adesso bisogna stare zitti, lavorare di più e fare i fatti".
A muso duro. Rafael è uno che va giù diretto. Con la "calma" dei brasiliani: ma le sue parole sono lame che s'infilano nella giovane carne del Verona. "Le scuse" ha spiegato Rafael al microfono di Tggialloblu.it "sono finite. "Abbiamo sbagliato tante cose nella gara con il Padova. Adesso non abbiamo più alibi. Dobbiamo lavorare di più e soprattutto fare risultati". Il portiere del Verona è tornato anche al suo errore di Cremona sul gol di Pesaresi: "Non c'è dubbio, ho sbagliato io. Dovevo mettere due uomini in barriera, non tre. Non ho visto partire il pallone e sono andato in ritardo".

- RAFAEL: ADESSO BASTA ALIBI

FONTE: TGGialloblu.it




[OFFTOPIC]
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Parla Meneghin dopo l'incarico di nuovo commissario della federbasket: "Il prossimo presidente vorrei avesse una grande attenzione al movimento giovanile e al movimento arbitrale"

- Parma cambia, via Cagni. Arriva Francesco Guidolin
Il tecnico paga il 14° posto in classifica con 6 punti dopo 6 giornate. L'ex allenatore gialloblu: "Non me l'aspettavo, è un brutto momento". Alle 16.30 la conferenza di presentazione

- Il sito di Nesti chiude dopo gli insulti dei tifosi
Il giornalista sportivo ha deciso di oscurare il suo sito, online da 6 anni, dopo gli improperi che gli hanno rivolto i tifosi del Torino alla fine della gara con la Lazio. "Sono stufo, e ne ho veramente le palle piene"

Sei anno dopo Carlo Nesti si arrende. Agli insulti di un gruppo di tifosi del Torino che domenica, all'Olimpico per assistere al match con la Lazio, gli hanno riservato un trattamento oltraggioso. "Questo sito è chiuso per sempre: ringrazio i tifosi del Toro per la "gratitudine" che mi hanno dimostrato alla fine di Toro-Lazio". Così si è sfogato Carlo Nesti.

A COLPI DI INSULTI - I fatti sono stati raccontati dallo stesso giornalista Rai in una lettera aperta pubblicata prima su Nesti Channel e poi inviata al forum di Corriere.it: "Mi sono girato, ho cercato di capire chi mi stava insultando, e questi codardi, appena scesi dalla tribuna, hanno fatto finta di niente. Davo loro le spalle: insulti. Li guardavo: silenzio. Davo loro le spalle: insulti. Li guardavo: silenzio. Davo loro le spalle: insulti. Li guardavo: silenzio. Solo un anziano ha avuto il coraggio di mostrarsi, gli ho gridato “stronzo!”, e questo sì, lo rifarei mille volte: se non fossi stato trattenuto, gli sarei volato addosso con tutta l’energia che avevo, e senza alcuno scrupolo".

ADDIO NESTI CHANNEL - Nesti ha chiuso di botto il suo sito, il Nesti Channel, aperto ben sei anni fa e aggiornato quotidianamente dal giornalista e da diversi collaboratori. Uno dei punti di riferimento in rete per i tifosi di Juve e Toro, che soprattutto d'estate cliccavano per avere informazioni fresche sul mercato delle due squadre. Il giornalista, mai troppo amato dalla tifoseria granata per presunte simpatie bianconere, ha mollato tutto dopo una domenica turbolenta nella tribuna dell'Olimpico, dove era inviato per fare la cronaca Rai del match tra Toro e Lazio.

LO SFOGO - Lo sfogo si fa pesante e Nesti scrive: "Io sono stufo, e ne ho veramente le palle piene, di chi disprezza il mio lavoro qualunque cosa dica, anche quando difendo il Toro, per colpa di un arbitraggio da codice penale!" Grazie ancora dello "sporco gobbo" che, in decine, mi avete destinato, e che giro, volentieri, ai vostri familiari, e alle vostre sorelle!". C'è anche il bilancio della sua esperienza online: "Dal sito non ho mai guadagnato nulla per 6 anni (3-10-2002), per cui non mi costa niente chiuderlo. Ricavi? Zero. Solo immagine... Era il piacere, disinteressato, di parlare insieme di Toro, del calcio torinese in genere, e di un argomento leggermente più importante del calcio stesso: la fede (Nesti ha recentemente pubblicato un libro dal titolo "Gesù è il mio psicologo", ndr). Era il piacere di offrire un trampolino di lancio a tanti giovani valorosi".

FONTE: Gazzetta.it