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L'epurazione di Davide PELLEGRINI da parte di Nardino PREVIDI porta inevitabili riflessioni sul futuro dell'HELLAS...

Argomento del giorno l'esclusione di Davide PELLEGRINI dal progetto HELLAS. decisione di Nardino PREVIDI si è preso tutte le responsabilità (L'ex allenatore è 'pupillo'  del Conte ARVEDI e grande amico di Riccardo PRISCIANTELLI) dimostrando di non guardare in faccia nessuno e di agire per quello che secondo lui è il bene del VERONA. Gli auguriamo tutte le fortune questo è ovvio e per parte mia la fiducia rimane massima per le opinioni che ho espresso su Nardino nelle scorse settimane e fino a qui (a mio avviso la maggior parte del merito, 'piccolo-miracolo' salvezza, è suo); speriamo solo che la città ed i tifosi scaligeri, molto legati a PELLEGRINI, gli perdonino questa mossa. Se scindiamo infatti la ragione dal senso di gratitudine verso Davide e ricordiamo nei particolari le partita della sua gestione, di sicuro non vedremmo un HELLAS che ha espresso chissà quale gioco o chissà quale innovazione, vedremmo invece un gruppo di sbandati che ad un certo punto ha trovato un motivatore (PELLEGRINI) supportato da vicino da una società (PREVIDI) diventata di colpo presente ed esigente... È chiaro che al VERONA attuale serva anche questo ma serve molto di più un allenatore esperto di categoria, uno che sappia dare un gioco poco prevedibile alla squadra e punti su schemi e tattiche che facciano la differenza in un campionato 'maschio' come la C. Da quanto ho sentito, i tifosi sono nettamente divisi sull'epurazione di Davide e la netta maggioranza stà dalla parte dell'ultimo allenatore ma ricordo che fare paragoni fra CANNELLA e Nardino è assoluatmente fuori luogo e che lasciando lavorare gli addetti pensando solo a sostenere la squadra senza polemiche tanto sterili quanto inutili e dannose, aiuteremmo di più il nostro amato HELLAS!
L'argomento del giorno, giocoforza, è l'esclusione di Davide PELLEGRINI dal futuro progetto HELLAS. Una decisione di cui Nardino PREVIDI si è preso tutte le responsabilità (L'ex, a questo punto, allenatore è infatti un 'pupillo' per il Conte ARVEDI e un grande amico di Riccardo PRISCIANTELLI investito, dallo stesso anziano diesse scaligero, della carica di suo braccio destro nel mercato e nella conduzione della squadra) dimostrando, se ancora ve ne fosse bisogno, di non guardare in faccia nessuno e di agire per quello che secondo lui è il bene del VERONA. Gli auguriamo tutte le fortune questo è ovvio e per parte mia la fiducia rimane massima per le opinioni che ho espresso su Nardino nelle scorse settimane e fino a qui (a mio avviso la maggior parte del merito, 'piccolo-miracolo' salvezza, è suo); speriamo solo che la città ed i tifosi scaligeri, molto legati a PELLEGRINI, gli perdonino questa mossa.

Se scindiamo infatti la ragione dal senso di gratitudine verso Davide e ricordiamo nei particolari le partita della sua gestione, di sicuro non vedremmo un HELLAS che ha espresso chissà quale gioco o chissà quale innovazione, vedremmo invece un gruppo di sbandati che ad un certo punto ha trovato un motivatore (PELLEGRINI) supportato da vicino da una società (PREVIDI) diventata di colpo presente ed esigente... È chiaro che al VERONA attuale serva anche questo ma serve molto di più un allenatore esperto di categoria, uno che sappia dare un gioco poco prevedibile alla squadra e punti su schemi e tattiche che facciano la differenza in un campionato 'maschio' come la C.


Da quanto ho sentito l'altro giorno a FUORIGIOCO e appreso dalle fonti locali, i tifosi sono nettamente divisi sull'epurazione di Davide e la netta maggioranza stà dalla parte dell'ultimo allenatore ma mi sembra che fare paragoni fra CANNELLA e Nardino sia assolutamente fuori luogo (ho sentito anche questa: «PREVIDI peggio di CANNELLA») e che lasciando lavorare gli addetti pensando solo a sostenere la squadra senza polemiche tanto sterili quanto inutili e dannose, aiuteremmo di più il nostro amato HELLAS!

Ricordo ancora l'anno scorso la scarsissima fiducia nel diesse che portò Franco COLOMBA (non certo l'ultimo venuto) ed una squadra sulla carta all'altezza: nemmeno avevamo cominciato il campionato e già l'aria che si respirava era quella di complotti orditi da chissàchi per affondare l'HELLAS, di proprietà segretamente ancora in mano a PASTORELLO, di allenatore incapace (non avevamo ancora giocato in campionato), di mercato fallimentare (avevamo, sulla carta, il bomber di C della stagione precedente); poi venne l'era GALLI-SARRI e nuovi giocatori ma anche quelli durarono poco nella pessimistica visione dei tifosi del VERONA (anche se stavolta c'erano più ragioni per non immaginarsi un futuro roseo)

Insomma, i tifosi scaligeri soffrono di due mali molto pericolosi: memoria corta (da metà stagione in poi si sono moltiplicati i nostalgici di PASTORELLO) e pessimismo a prescindere (alimentato da anni di delusioni) ma diamo una possibilità a questo progetto VERONA targato PREVIDI, sforziamoci di essere almeno neutri se non ottimisti! Daltronde che scelta abbiamo? Noi amiamo l'HELLAS in quanto tale! Rimpiangere PELLEGRINI più del dovuto ed imputare a PREVIDI scelte sbagliate ancora prima di vederle attuate nella realtà, non farà altro che danneggiare la già scarsa stima che cironda chi lo guida attualmente, con gravi ricadute sul prssimo campionato.

- L’EPURAZIONE DI PREVIDI COMINCIA DALLA PANCHINA
Niente riconferma per Pellegrini «Prendo atto, ma sono deluso» Nonostante la clamorosa salvezza il tecnico non è stato riconfermato. «Alla Berretti non ci torno, io ho voglia di alllenare tra i professionisti».
Davide Pellegrini non è più l’allenatore dell’Hellas Verona. La decisione della società gialloblù fa a pugni con la logica e conferma quanto sia incerto il futuro del Verona e quanto sia radicale la rifondazione che ha in mente Previdi. Pellegrini, dopo un esonero per far posto a Sarri, è tornato a metterci la faccia, divenendo l’unica luce fra le tenebre di un campionato disastroso. Un faro che ha fatto uscire dal tunnel un gruppo oramai dato per spacciato. «Sono deluso, non me l’aspettavo - commenta Pellegrini - credevo di poter proseguire, speravo in un’altra possibilità. Ne prendo atto, sono cose che possono succedere».

La delusione è forte. Ora Davide, che ha ancora due anni di contratto, se ne starà fermo. «Alla Berretti non ci torno - spiega - se mi arriveranno altre proposte le valuterò, io la voglia di allenare i professionisti ce l’ho». Se ne va con la gloria di un risultato straordinario ottenuto, con la festa di Busto Arsizio nel cuore, e con la grande stima di tutti i tifosi. Sempre garbato nei modi, è stato un ottimo interlocutore anche per la stampa, e di questo lo ringraziamo.

«Una decisione difficile ma ragionata, auguro a Pellegrini tutto il meglio per il suo futuro», commenta Previdi. Il direttore conferma che gli piace Remondino e non esclude il ritorno di Sarri (con Colomba il contratto è stato risolto la scorsa settimana). «Abbiamo la presunzione di fare un buona squadra, l’allenatore non è la priorità, potrebbe arrivare anche il 15 luglio». Ciao Davide, grazie di tutto. E arrivederci.

FONTE: DNews.eu

- Previdi: "Allestire una squadra competitiva"
"Aspettiamo qualche giorno per capire quali saranno le normative relative ai tesseramenti"
E’ tempo di definire le scelte per la prossima stagione, ed il consulente tecnico Nardino Previdi si è messo all’opera assieme a Riccardo Prisciantelli per porre delle basi su cui lavorare. Il campionato si è chiuso con un’insperata salvezza, ora molti componenti della rosa cambieranno casacca: "Stiamo operando per allestire una squadra competitiva, bisogna solo aspettare qualche giorno per capire quali saranno le normative della Serie C relative ai tesseramenti."

Le voci relative alla conduzione della squadra si rincorrono: "Ho contattato Davide Pellegrini, col quale sono legato da una franca amicizia, e gli ho detto che se sarò io a decidere, per il programma da intraprendere è giusto cambiare la guida tecnica. Ha fatto senza dubbio un buon lavoro, assumendo un grosso incarico per guidare la squadra alla salvezza, e va ringraziato."

Sui mass-media ha già preso il via il toto-allenatore: "Se voglio cambiare Pellegrini, è per un allenatore che mi fornisca delle garanzie. Il nome lo so io, si tratta solo di una mia scelta. Ho parlato con molte persone, spero di non sbagliare o comunque farlo in minima parte. Vorrei prendere uno che arrivi almeno fino a giugno. Mutti lo escluderei a priori, non sarebbe consono ai progetti."

FONTE: HellasVerona.it


- IL VALZER DEL MISTER.
IL CONSULENTE DI ARVEDI HA DECISO DI CAMBIARE LA GUIDA TECNICA
Pellegrini non allenerà il Verona targato Previdi. Non c’è la riconferma per il grande protagonista della salvezza Si apre ufficialmente il totopanchina, chi sceglierà Nardino?
Si è chiusa l’avventura di Davide Pellegrini sulla panchina gialloblù. La decisione è arrivata ieri (l'altro n.d.S.) pomeriggio ma non si può parlare di fulmine a ciel sereno. Già nei giorni scorsi il consulente tecnico del Verona, Nardino Previdi, aveva fatto capire che il suo Hellas avrebbe cambiato guida tecnica. «Mi prenderò le mie responsabilità - aveva detto Previdi - so che il conte Piero Arvedi e Riccardo Prisciantelli non sono d’accordo con me ma andrò avanti per la mia strada. Davide Pellegrini si è dimostrato un buon tecnico e un grande uomo, ha dimostrato che può allenare, sono convinto che potrà fare meglio in categorie superiori alla C ma non è il tecnico giusto per la squadra che intendo allestire. Rischio in prima persona, vado avanti con la mia testa».

CHE AMAREZZA. Una brutta sberla per Davide Pellegrini. Aveva già capito nei giorni scorsi che tirava una brutta aria ma non ha mai fatto trapelare nulla. Mostrava tranquillità all’esterno, sperava di vedere una retromarcia. Non è stato così. Il grande protagonista della salvezza gialloblù, l’uomo che ha saputo rigenerare uno spogliatoio e portare una squadra dall’inferno al purgatorio - il paradiso è un’altra cosa meglio non scomodarlo troppo - deve incassare un altro pugno nello stomaco. Lo fa con grande diplomazia ma si capisce che brucia. In una stagione ha festeggiato tre promozioni - in estate dagli Allievi alla Berretti, in inverno dalla Berretti alla prima squadra, in primavera ancora dalla Berretti alla prima squadra - e due esoneri. Il primo è arrivato a Natale, il secondo dopo la salvezza. Perchè di esonero si può parlare visto che Pellegrini ha ancora un anno di contratto con la società gialloblù. Potrebbe tornare a guidare la Berretti? Sì, la possibilità c’è ma viste le dichiarazione rilasciate dal tecnico dopo lo spareggio con la Pro Patria non ci sono alternative. «Ho dimostrato di poter allenare in serie C - aveva precisato - vorrei continuare a fare questo lavoro in categoria». Aspirazioni legittime viste i risultati ma anche Pellegrini ha pagato la «moda del momento»: basta pensare a Mancini con l’Inter, Ballardini con il Cagliari o Berretta con il Siena, allenatori sollevati dall’incarico dopo aver centrato obiettivi importanti.

IL TOTOPANCHINA. Cosa succederà adesso? Innanzitutto la scelta di Nardino Previdi dovrà essere avallata da Arvedi che qualche settimana fa aveva esaltato Pellegrini. «È il mio idolo», aveva detto. Ha cambiato idea? L’ha fatta cambiare Previdi? Chissà? Fatto digerire al Conte l’esonero dell’allenatore, il consulente tecnico gialloblù dovrà trovare un accordo con un tecnico pronto a sposare il suo progetto. «Il nome lo so solo io», ha ripetuto in più di un’occasione. Non giovanissimo, uomo di categoria, capace di amalgamare giocatori esperti e giovani talentuosi: questo l’identikit di mister X. In attesa della comunicazione ufficiale resta un piccolo dubbio: che fine faranno Franco Colomba e Maurizio Sarri? Sono ancora legati al Verona da un contratto importante, non potrebbe essere uno dei due il cavallo di ritorno? Visti i risultati meglio scartare l’idea ma tutto può capitare in questo Verona

FONTE: LArena.it


- Verona Addio al tecnico Pellegrini
Davide Pellegrini lascia il Verona, la squadra veneta, che milita nel campionato di C1, cerca un tecnico più esperto. In pole c'è Remondina, impraticabile la pista Gustinetti

FONTE: CalcioMercato.com




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FONTE: Gazzetta.it