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Sulla cessione dell'HELLAS VERONA la conferenza stampa di ANDREOLI: ARAMINI, delegato da ARVEDI, tratta...


La Lega di Serie C ha emanato alcune date per la prossima stagione: primo impegno ufficiale per l'HELLAS VERONA il 17 Agosto per la Coppa Italia...
- Serie C, si riparte il 31 agosto
Quattro i turni di sosta previsti, per terminare la regular-season il 17 maggio 2009
La Lega Professionisti Serie C ha reso note le date della stagione calcistica 2008/2009. Il fischio d’inizio del prossimo campionato è fissato per domenica 31 agosto, per poi terminare il 17 maggio 2009. Quattro i turni di stop previsti: 28 dicembre e 4 gennaio, più due giornate ancora da definire. In occasione delle festività pasquali, si giocherà sabato 11 aprile.

Play-off e play-out sono in programma il 31 maggio ed il 7 giugno, le finali il 14 e 21 giugno. Per quanto riguarda la Coppa Italia di Serie C, si comincia il 17 agosto. La Supercoppa di Lega, che si svolgerà in due gare, è fissata per 24 e 28 maggio 2009. Il campionato Berretti inizierà il 27 settembre 2008.



Ampio reportage di Luca MANTOVANI dalla conferenza stampa in cui Massimiliano ANDREOLI cerca di fare chiarezza (a mio avviso non ci riesce più che tanto o meglio, vuole il VERONA? Basta che tiri fuori i soldi che chiede chi lo vende! Il resto sono 'solo' chiecchiere che non aiutano nessuno e non danno certo serenità all'ambiente) sulla sua offerta per rilevare la società insieme al suo avvocato Vittorio RIGO che afferma: abbiamo fatto l'ultima offerta il 15 Maggio, attendiamo ancora una risposta ufficiale da Mario ARAMINI (delegato direttamente dal patròn ARVEDI a seguire eventuali offerte). Tutte le tappe della 'trattativa ANDREOLI'. HELLAS VERONA su 'LA GIOSTRA DEL GOL' RAI INTERNATIONAL. All'antistadio Lorenzo SIBILANO fa l'arbitro...
- L’IMPRENDITORE VERONESE ESCE ALLO SCOPERTO.
HA FATTO UNA PROPOSTA A MARIO ARAMINI PER ACQUISIRE LA SOCIETÀ MA ANCORA UNA VOLTA TUTTO SI È ARENATO
Andreoli lancia un segnale al Conte. «Vorrei prendere l’Hellas, ma non acquisto i debiti Pronti 15 milioni di euro per un progetto triennale»
Ha deciso di non alimentare polemiche in un momento molto delicato per la storia del Verona. Ha esultato con gli amici per la salvezza dell’Hellas. Poi ha deciso di fare chiarezza sulla trattativa per l’acquisizione del club di Corte Pancaldo. Ieri mattina Massimiliano Andreoli ha convocato a Buttapietra giornalisti e tifosi per fare il punto della situazione. «Non sono abituato alla luce dei riflettori - ha detto l’imprenditore veronese in compagnia di Vittorio Rigo, l’avvocato che ha seguito la trattativa - e non volevo trovarmi ancora una volta davanti a taccuini e telecamere. Ho speso due anni all’inseguimento del Verona, con milioni di parole gettate al vento, uno sforzo incredibile di energie psicofisiche, di tempo, di soldi. Due settimane fa mi hanno capire ancora una volta che non avrebbero mai ceduto l’Hellas. Ho fatto lo stesso una proposta ufficiale, attendo una risposta per la fine di maggio ma non è ancora arrivato nulla. Facile fare due più due in queste situazioni. Non ho detto niente perchè c’erano i play out da affrontare, non volevo turbare l’ambiente».

Poi è arrivata la scelta di dare una spiegazione. «La gente mi ha fatto cambiare idea - continua Andreoli - i tifosi che ho incontrato allo stadio, i ragazzi che ho trovato per strada. Tutti volevano sapere qualcosa in più, cos’è successo, perchè non ho chiuso la trattativa. E, allora, eccomi qua...»
Un messaggio ai «fedelissimi» gialloblù, un segnale per il Conte. «Non è una campagna contro Arvedi - spiega Andreoli - noi chiediamo al Conte solamente un esame di coscienza. Vuole andarsene o vuole restare per riportare l’Hellas in alto? Le sue dichiarazioni non sono mai coerenti. Deve capire soprattutto che sbaglia quando dice: il Verona è mio. Una squadra di calcio, una squadra di calcio come l’Hellas, non ha proprietari. Al timone del club si possono susseguire delle persone che gestiscono la società ma devono fare tutto il possibile per il bene della squadra e della gente. Se Arvedi vuole bene all’Hellas, come ripete da sempre, deve dare qualcosa di più visto che negli ultimi due anni i gialloblù sono retroccessi in C1 e si sono salvati dalla C2 all’ultimo secondo. Altrimenti deve mollare e lasciare la società a chi vuole provare a fare qualcosa di buono. Non deve darla necessariamente a me».

Massimiliano Andreoli insegue l’Hellas da tempo, già due volte la trattativa si è arenata, adesso riprova. «Ci spero ancora ma ho l’impressione che sia già tutto finito - ammette - questa volta ci ho creduto veramente perchè sembrava tutto fatto. Innanzitutto bisogna precisare che mi hanno chiamato loro, mi hanno detto che volevano vendere l’Hellas. Ho detto chiaramente che non m’interessava tutto il resto, ero pronto a trattare solo la società sportiva: il titolo, i loghi, il marchio, la squadra, i contratti in essere. Tutto è filato liscio, i miei consulenti hanno parlato con Mario Aramini, hanno visto i bilanci, hanno fatto una proposta. Tutto ok. Poi, all’ultimo momento, mi hanno detto che non andava bene così, mi hanno fatto capire che chi compera il Verona deve assorbire anche i debiti che sono stati fatti in questi anni. Mi sembrava parlare con una società di recupero crediti. Se Arvedi ha comperato fumo e ha fatto felice il proprietario precedente, non voglio pagare io quel fumo. Un imprenditore razionale non può legittimare i debiti fatti da altri».

Una trattativa difficile, a un passo dall’insabbiamento. Ma Andreoli non molla, ha già un progetto. «Il Conte ha detto che ho offerto solo un milione di euro? Non è esattamente così - precisa Andreoli - ho messo sul piatto della bilancia un milione e mezzo di euro per acquisire l’Hellas, pronto a prendermi carico delle spese di gestione. Pensate che in questo momento ci sono cinque milioni di euro all’anno di contratti per pagare i giocatori. Volevo investire otto milioni di euro il primo anno per tentare subito di salire in B, tre o quattro milioni l’anno dopo per assestarmi tra i cadetti e portare a Verona altri buoni giocatori in un telaio già rodato, il terzo anno avrei rinfozato ancora la squadra con altri quattro milioni. Quindici milioni pronti per un progetto triennale, per allestire una squadra competitiva. Tutto chiaro e trasparente. Il Conte dice che lui ha duecento milioni di euro di capitali, mi sbatte sempre in faccia questa cifra. Ma quanti milioni di euro investirà l’anno prossimo? Alla gente non interessano le proprietà, i tifosi vogliono sapere quanti soldi si investono nella squadra. Il Conte ha voluto la bici, ora deve pedalare».

- VITTORIO RIGO
«La trattativa continua, non c’è una risposta»
È vicino anche a Mino Raiola, il procuratore che cura gli interessi di grandi giocatori come Zlatan Ibrahimovic e Pavel Nedved. Vittorio Rigo è il legale di Massimiliano Andreoli, l’avvocato che ha seguito la trattatova con i consulenti del Verona per cercare di acquisire la maggioranza delle azioni del club di Corte Pancaldo.
Avete mai parlato con il Conte Arvedi?
«Personalmente no, ho sempre trattato con i suoi consulenti, con Mario Aramini, il professionista che ha la delega per vendere la società. So che Andreoli aveva parlato con il presidente gialloblù, al telefono, qualche anno fa.Poi non ci sono stati altri rapporti».
La trattativa è sfumata definitivamente?
«Per quanto ci riguarda la trattativa continua, abbiamo fatto le nostre valutazioni, abbiamo parlato con i consulenti, abbiamo elaborato una proposta che è stata presentata il 15 maggio».
Che tipo di proposta avete fatto?
«Diciamo che abbiamo seguito quello che è stato fatto per il Parma Calcio dopo il fallimento della Parmalat. Vogliamo acquisire l’Hellas Verona Football Club come un ramo d’azienda e far confluire queste azioni in una società di gestione che nascerà solo per seguire gli aspetti sportivi. In quest’ottica si può interpretare l’intenzione di Andreoli di rilevare la società e i contratti in essere. La sede, per esempio, non rientra nei nostri interessi».
E i debiti dell’Arilicense, la società che controlla l’Hellas che ha rilevato le passività della P & P di pastorelliana memoria?
«Non possiamo dare una risposta, possiamo solo dire che Andreoli vuole acquisire solo l’Hellas, non interessano le situazioni che ci sono nella pancia dell’Hellas»
Anche voi avete firmato una clausola per la riservatezza com’è successo per altri potenziali acquirenti in precedenza?
«Sì, abbiamo firmato quella clausola ma è normale in queste trattative, soprattutto quando si parla di società di calcio che non hanno parametri normali».
Quindi non potete sapere se sono dieci o dodici i milioni di euro di passività...
«Questo lo dite voi, non possiamo entrare in questi dettagli in un momento così delicato della trattativa».

- AGOSTO 2006: ANDREOLI SI PRESENTA LO CHIAMA PASTORELLO
- 24 LUGLIO 2007: SFUMA LA PRIMA TRATTATIVA CON ARVEDI
- 30 MAGGIO 2008: C’È LA PROPOSTA D’ACQUISTO NON ARRIVA LA RISPOSTA

- GIALLOBLÙ SUL SATELLITE. ALLA TRASMISSIONE «LA GIOSTRA DEL GOL»
Rai International al Bentegodi In campo Pellegrini e Orfei. Il programma andrà in onda solo all’estero «Così abbiamo salvato una stagione difficile»

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FONTE: LArena.it




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FONTE: LArena.it