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A Fuori Gioco Roberto BUSSINELLO a capo della cordata di imprenditori che vuole rilevare l'Hellas Verona dalle mani di Pietro ARVEDI


In studio Simone ANTOLINI al telefono con Roberto BUSSINELLO dello studio di avvocati BUSSINELLO-BOTTICINI che ci spiegherà un po' di più cosa ha detto nella conferenza stampa di oggi e come intende rilevare l'Hellas Verona visto che si trova a capo di una cordata di imprenditori veronesi e non che cercheranno di attuare questo progetto e "salvare" l'Hellas dalla stessa attuale proprietà.

Allora avvocato lei ha indetto oggi una conferenza stampa per fare chiarezza sulle voci a proposito della sua cordata e per dire altre cose importanti, cominci allora spiegandoci qual'è la più importante chiede il conduttore "Noi abbiamo indetto questa conferenza stampa" comincia l'avvocato "per far sapere alla città di Verona che esiste un gruppo di imprenditori che vogliono acquistare l'Hellas e sono pronti ad un esborso economico. Questi imprenditori hanno capito che l'Hellas Verona non è esclusivamente un business ma prima di tutto un bene collettivo amato da molti veronesi, da difendere e riportare agli antichi fasti se possibile; per far questo intenderemmo agire sia economicamente che riportando nella dirigenza gente che al Verona vuole bene. La conferenza stampa è servita per far capire che una cordata esiste e ha fatto proposte concrete sbattendo contro il muro di gomma dell'attuale società che vuole avere l'Hella scome fosse un suo giocattolo".

Perchè, avvocato, questo "muro di gomma" se, come lei garantisce, le vostre proposte sono serie e concrete? "A questo non so rispondere, noi abbiamo trattato sempre con il dottor ARAMINI e ogni volta fino ad ora la storia è sempre stata quella: alla nostra proposta, seguiva una controproposta dalla società, noi accettavamo questa controproposta, la formalizzavamo e dopo finiva in un nulla di fatto... Tenga presente che noi stamo andando avanti così da Gennaio e che il 15/1 avevamo fatto la prima proposta con tanto di uscita economica e giocatori (anche di Serie A... Una punta in questo caso) per rinforzare la rosa e riprendere alla grande la seconda parte della stagione. L'unica cosa che volevamo vedere erano le scritture contabili come è giusto che sia in questi casi e sopratutto per una società di calcio "chiacchierata come l'Hellas Verona", queste scritture ci sono state consegnate in una prima tranche il 2 Febbraio e in una seconda tranche il 5, quando non era più possibile comprare giocatori... Noi siamo andati avanti lo stesso nelle trattative, abbiamo formalizzato altre 2 proposte e l'ultima di queste, quella del 21 Febbraio che accoglieva in toto quelle che sembravano essere le controproposte finali del dottor ARAMINI, è rimasta addirittura senza risposta se escludiamo l'ultima conferenza stampa del conte in cui si presentava Davide PELLEGRINI".

Ora è uscita un'altra data, quella del 31 Marzo... "Si! E la confermo anche io... Come data di ultimo acquisto dell'Hellas Verona da parte nostra perchè è l'ultima data in cui possono essere presi ancora dei giocatori vincolati che dopo quella data non lo sono più, quindi vi è ancora possibilità entro quella data di rafforzare il Verona. Noi siamo felicissimi che il sindaco Flavio Tosi si sia proposto come mediatore, siamo a sua disposizione per spiegargli i nostri progetti e fargli capire che il nostro progetto non è meramente economico ma è anche al servizio della città perchè vuole restituire il Verona ai tifosi veronesi".

Lei ha voluto mantenere giustamente il massimo riserbo ma l'area da cui provengono gli imprenditori della sua cordata, sarebbe quella bresciana... Zona Lumezzane? (dove ci sono persone già impegnate nel calcio per la squadra locale) "Io non sono autorizzato a fare nomi e quindi non posso ne smentire ne confermare, però le posso dire che l'area è quella della Lombradia in prossimità del Lago di Garda e sono imprenditori che hanno l'intelligenza di capire che servono anche capitali veronesi e sopratutto servono persone che hanno vissuto la realtà veronese, sono state tesserate per l'Hellas Verona calcio o comunque sono ampiamente conosciute nell'ambito della tifoseria veronese perchè questi possono rappresentare l'immagine della città e la garanzia che tutto quello che si fa, lo si fa per il bene dell'Hellas".

Da casa Ivano diffida un po' e chiede: Perchè mai un gruppo d'imprenditori moderni, visto che l'idea del calcio romantico ha fatto il suo tempo, dovrebbe acquisire una società che ha un debito tra i 14 ed i 16 milioni di Euro, come si dice abbia l'Hellas Verona, sapendo che la potrebbero rilevare a costo 0 in C2 o in caso di fallimento? "A parte che, a causa dell'attuale proprietario, il Verona non potrà mai venire acquistato a costo 0, questi imprenditori hanno comunque un'idea di business legata ai 10.000 tifosi in C1, proviamo ad immaginare un giorno una società con un suo stadio privato che vive di e con il Verona 7 giorni la settimana per 24 ore su 24, con impianti di calcetto, palestre, negozi, ristoranti ecc... Insomma uno stadio "all'inglese"... Noi pensiamo che con questo intento un giorno una forma di guadagno ci potrà essere: portando questi 10.000 a 20/30.000 in serie A e inserendo nello stadio privato varie attività connesse, noi crediamo che le opportunità economiche ci saranno e saranno preziose per lo stesso Hellas verona".

Altre due domande: C'è ancora PASTORELLO? e Quanto costa rilevare il Verona?: "Il sospetto che ci sia ancora PASTORELLO ci è nato perchè un tesserato dell'Hellas Verona di cui non posso fare il nome ci ha detto che il signor PASTORELLO e rimasto a Corte Pancaldo per una settimana intera recentemente, perchè ci sono ancora alcuni giocatori sotto la sua procura con contartti estremamente importanti ed infine sospettiamo che questa lungaggine da parte dei nostri interlocutori alle nostre proposte derivi dal fatto che esse non vadano al conte ARVEDI, che forse nemmeno le ha mai viste, ma che vadano a qualcun'altro, magari più lontano ecco... Potrebbe esserci una figura dietro le quinte che manovra ancora ed è lo stesso che, NON DIMENTICHIAMOLO MAI, è la causa principale del dissesto finanziario della nostra squadra. Per rispondere all'altra domanda non dobbiamo tanto chiederci quanto costa il Verona oggi ma quanto costi piuttosto mantenerlo domattina... Le cifre di cui si è sempre parlato sono comunque sempre quelle e vanno dai 15 ai 20 milioni anche tenendo conto dell'indebitamento di una società che corre il serio rischio l'anno prossimo di essere in C2".

A questo punto BUSSINELLO fa i complimenti alla trasmissione e saluta... Beh... Mi sembra che l'avvocato abbia parlato piuttodsto chiaro anche se rimango diffidente anche io quando mi parlano di business in secondo piano rispetto all'amore verso l'Hellas... Mah... Si vedrà... Credo che faremmo meglio a concentrarci piuttosto sul Foggia del Nanu, prossimo avversario dell'Hellas Domenica 9 al bentegodi...


...E qualcuno , con la memoria corta evidentemente, lo rimpiange!!!
- HELLAS ULTIMA UMILIAZIONE
Ci mancava solo questo: Arvedi che chiede aiuto a Pastorello (col rischio di far scappare possibili compratori come ha rivelato ieri Bussinello). Un po' come se Cenerentola si alleasse con la strega matrigna o l'orso Yoghi col Ranger. Assurdo: l'Hellas che deve invocare una mano dà chi ha posto le basi per il suo tracollo. Perchè ciò ha fatto Pastorello. E qualcuno lo rimpiange. Ma si dimentica l'ultimo mercato che fece nell'estate 2006 quando prese Perticone, Magliocchetti, Di Giulio, Nieto, Anaclerio, Cossu (che a Cagliari corre mentre in gialloblù passeggiava) e soprattutto Da Silva. Se oggi l'Hellas ha in organico questo implacabile bomber il merito è del vicentino, che lo ha bloccato con un triennale (coraggio sarà con noi un'altra stagione). Quando il Verona scese in B nel 2002 fece piazza pulita dei migliori: Camoranesi, Oddo, Seric e Mutu (più il promettente Gilardino). Il Chievo dei big ha ceduto Semioli e Bogdani, tenendo in gran parte la stessa intelaiatura
di base e oggi lotta per tornare subito in A. Per cortesia la situazione è troppo
drammatica per poter dire: «Si stava meglio quando si stava peggio».

- STAMILLA, MEA CULPA PER L'ASSOLUZIONE
Il centrocampista del Verona ammette: «Abbiamo fatto finora poco, però crediamo nella salvezza»
Riprende questo pomeriggio sul campo dell’antistadio, dopo una giornata di riposo, la
preparazione della squadra di Davide Pellegrini in vista dell’impegno casalingo contro il Foggia di Galderisi, formazione che con l’avvento in panchina dell’ex gialloblù ha collezionato una serie di risultati che l’hanno catapultata ad un passo
dalla zona playoff. I rossoneri si presentano a questo appuntamento forti delle cinque vittorie consecutive conquistate con Pro Sesto, Pro Patria, Cittadella,
Venezia e Paganese, compagine che vanta in classifica 40 punti, +25 rispetto ai
gialloblù. L'ULTIMO PRECEDENTE al Bentegodi risale al 26 ottobre 1997, quando a fissare il punteggio sul 3-2 finale furono, con una doppietta Aglietti e Leonardo Colucci. Il bilancio totale con la squadra veronese padrona di casa parla di 10 vittorie e 8 pareggi per un totale di 18 incontri disputati (5 in Serie A e 13 in
cadetteria). Il Verona, a differenza dei satanelli, ha collezionato da gennaio solamente un punto in sei partite, trend negativo che è costato la panchina
anche a Maurizio Sarri. «Il cambio di allenatore è sempre una cosa brutta - sottolinea Alessio Stamilla - Dispiace, perchè siamo stati noi giocatori a contribuire, sul campo, a creare una situazione simile. Abbiamo fatto veramente poco, ma non per questo abbiamo intenzione di mollare, anzi. Ci crediamo e continuiamo a crederci perchè la salvezza è ancora alla nostra portata. Ci possiamo ancora credere anche perchè le nostre dirette concorrenti sono sempre lì ed è questo, forse, l’unico aspetto positivo, che ci dà anche uno stimolo ulteriore». Sosta, che secondo Stamilla, può essere interpretata in più modi. «Cade forse a pennello, ma può essere considerata sia positiva che negativa. Magari giocando subito ci sarebbe stata maggiore voglia di riscatto, anche se la sosta ci ha permesso di lavorare una settimana in più»

FONTE: Il Verona


AMARCORD.
TORNIAMO INDIETRO DI TRENTUN ANNI CON UNO DEI PROTAGONISTI DI UNA PARTITA DI FINE STAGIONE, DECISA ALL’ 88’ QUANDO TUTTI PENSAVANO AL PARI
Luppi infila, ciao satanelli «Volemose ben? Macché»
«Cinque minuti prima miracolo di Porrino...»

FONTE: L'ARENA di VERONA on- line